91997E2906(01)

INTERROGAZIONE SCRITTA P-2906/97 di Elly Plooij-van Gorsel (ELDR) alla Commissione (3 settembre 1997)

Oggetto: Tassa supplementare applicata alle spese mediche dei cittadini dell'UE nello Stato di New York

1. Sa la Commissione che lo Stato di New York impone ai visitatori (turisti) stranieri un'imposta supplementare del 32% sulle spese mediche per finanziare le spese sanitarie dei cittadini americani indigenti (e non assicurati)?

2. Non si tratta, secondo la Commissione, di una discriminazione inammissibile nei confronti dei cittadini stranieri rispetto ai cittadini degli Stati Uniti?

3. Non pensa la Commissione che ciò possa portare a uno spiacevole aggravamento delle spese e anche a gravi problemi finanziari per quei cittadini dell'UE che abbiano problemi di salute negli Stati Uniti? Infatti, le assicurazioni europee di malattia e di viaggio non coprono tali costi supplementari. I cittadini europei sono costretti a stipulare polizze assicurative supplementari oppure correre rischi inaccettabili.

4. E' tale pratica in contrasto con gli accordi conclusi tra Stati Unitit e Unione europea (ad esempio nel quadro dell'OMC)?

5. Quali azioni pensa la Commissione di intraprendere in proposito?

Risposta complementare di Sir Leon Brittan a nome della Commissione (15 dicembre 1997)

A complemento della risposta del 19 settembre 1997 ((GU C 60 del 25.2.1998, pag. 140. )), la Commisisone è ora in grado di fornire le seguenti precisazioni.

Le informazioni di cui essa dispone attualmente non confermano che lo Stato di New York imponga una sovrattassa del 32% sulle spese mediche sostenute da visitatori (turisti) stranieri per finanziare le spese sanitarie di cittadini americani indigenti (non assicurati).

Dai dati disponibili sembra che gli ospedali, gli istituti medici e i laboratori impongano una sovrattassa del 12% a tutti i cittadini, americani e non, non iscritti ad un «management care group», una forma meno costosa di assicurazione malattia che limita la scelta del medico e impone un massimale sulle spese rimborsabili. Le somme riscosse vanno ad integrare un fondo centrale che contribuisce alla copertura delle spese mediche dei non assicurati.

La Commissione ritiene che la questione non sia tanto di sua competenza quanto degli Stati membri.