EUR-Lex Access to European Union law

Back to EUR-Lex homepage

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 91997E002514

INTERROGAZIONE SCRITTA n. 2514/97 dell'on. Undine-Uta BLOCH von BLOTTNITZ alla Commissione. Scarichi radioattivi dell'impianto di ritrattamento di La Hague nel canale della Manica

GU C 102 del 3.4.1998, p. 53 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

European Parliament's website

91997E2514

INTERROGAZIONE SCRITTA n. 2514/97 dell'on. Undine-Uta BLOCH von BLOTTNITZ alla Commissione. Scarichi radioattivi dell'impianto di ritrattamento di La Hague nel canale della Manica

Gazzetta ufficiale n. C 102 del 03/04/1998 pag. 0053


INTERROGAZIONE SCRITTA E-2514/97 di Undine-Uta Bloch von Blottnitz (V) alla Commissione (22 luglio 1997)

Oggetto: Scarichi radioattivi dell'impianto di ritrattamento di La Hague nel canale della Manica

Recenti ricerche dell'organizzazione ambientalista Greenpeace sono giunte al risultato che la Cogéma, la società che gestisce l'impianto di ritrattamento di La Hague, scarica ogni anno nel canale della Manica attraverso una tubazione circa 230 milioni di litri di liquidi contaminati radioattivi. Secondo le misurazioni non solo i sedimenti e la sabbia, ma anche i molluschi sono esposti a oltre 145.000 bq di cobalto 60. All'uscita della tubazione la radioattività da raggi beta supera di 18 milioni di volte quella normale dell'acqua marina. Secondo altri risultati di studi recentemente pubblicati si conclude che nella zona adiacente all'impianto di ritrattamento il rischio di leucemia va moltiplicato per il fattore 3.

1. È la Commissione al corrente dei dati raccolti da Greenpeace?

a) In caso di risposta affermativa, come valuta i risultati di dette ricerche?

b) In caso di risposta negativa, intende la Commissione acquisire i dati per esaminarli e eventualmente avviare un'azione legale contro la Francia e/o la Cogéma?

2. È la Commissione al corrente che i controlli attuati dalle autorità francesi sugli scarichi radioattivi hanno luogo a oltre un chilometro di distanza dal posto in cui avviene la dispersione?

a) In caso di risposta affermativa, come valuta la Commissione tale modo di procedere e le relative alterazioni dei risultati delle misurazioni?

b) In caso di risposta negativa, intende la Commissione verificare i metodi di misurazione dei controllori francesi e eventualmente esigere che siano modificati?

3. Come valuta la Commissione gli scarichi radioattivi della Cogéma alla luce della convenzioni internazionali che proibiscono lo scarico in mare di sostanze radioattive?

4. Come valuta la Commissione i recenti studi scientifici che hanno accertato i maggiori rischi di leucemia nella zona adiacente all'impianto di ritrattamento di La Hague?

Risposta data dalla sig.ra Bjerregaard a nome della Commissione (30 settembre 1997)

La Commissione è al corrente dei dati raccolti da Greenpeace cui l'Onorevole Parlamentare si riferisce.

I risultati resi noti da Greenpeace non sono sorprendenti se si considera che i campioni sono prelevati allo sbocco sottomarino della conduttura di discarica dei rifiuti radioattivi, e non si discostano in modo significativo da quelli ottenuti dalle autorità francesi (Office de protection contre les rayonnements ionisants, OPRI). Per via dell'estrema amplitudine della marea di quella zona, i livelli di radioattività diminuiscono molto rapidamente con l'aumentare della distanza dall'uscita della conduttura. Inoltre, in base ai dati di cui la Commissione dispone, le condizioni del litorale in prossimità dello scarico non sono tali da incoraggiarne la frequentazione, anche in assenza dei divieti esistenti. Di conseguenza, dal punto di vista della protezione delle persone, non è il livello di radioattività allo sbocco ad essere rappresentativo, ma, piuttosto, il livello di radioattività di tutta la zona marina intorno all'impianto. Per questo motivo i controlli ambientali vengono svolti in località distanti dalla conduttura. Nel luglio 1996, in conformità dell'articolo 35 del trattato Euratom, la Commissione ha proceduto ad una verifica delle strutture di controllo ambientale a La Hague e nella zona circostante. Dalla verifica è emerso che l'attuale programma di controllo copre adeguatamente tutte le principali vie di potenziale contaminazione delle persone, e garantisce il rispetto degli standard di sicurezza di base.

Le convenzioni internazionali che proibiscono lo scarico in mare di sostanze radioattive riguardano lo scarico di rifiuti in contenitori e non lo scarico controllato di rifiuti a basso livello di radioattività effettuato nel quadro di autorizzazioni limitate rilasciate dalle autorità nazionali.

La Commissione segue con interesse tutti gli studi scientifici relativi alle possibili ripercussioni della radioattività dell'ambiente sulla salute ed ha ricevuto una copia dello studio più recente sul possibile aumento del numero dei casi di leucemia nella zona adiacente all'impianto di ritrattamento di La Hague. Lo studio, richiesto dalle autorità francesi, è stato svolto da un gruppo di esperti indipendenti di chiara fama, tra cui un esperto del Regno Unito ed uno della Svezia, e non conferma il legame tra maggiore rischio di leucemia e i livelli di radioattività ambientale.

Top