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Document 62018CA0620

Causa C-620/18: Sentenza della Corte (Grande Sezione) dell’8 dicembre 2020 — Ungheria / Parlamento europeo, Consiglio dell’Unione europea [Ricorso di annullamento – Direttiva (UE) 2018/957 – Libera prestazione dei servizi – Distacco di lavoratori – Condizioni di lavoro e di occupazione – Retribuzione – Durata del distacco – Determinazione della base giuridica – Articoli 53 e 62 TFUE – Modifica di una direttiva esistente – Articolo 9 TFUE – Sviamento di potere – Principio di non discriminazione – Necessità – Principio di proporzionalità – Portata del principio della libera prestazione dei servizi – Trasporto su strada – Articolo 58 TFUE – Regolamento (CE) n. 593/2008 – Ambito di applicazione – Principi della certezza del diritto e della chiarezza normativa]

GU C 44 del 8.2.2021, p. 3–3 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

8.2.2021   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 44/3


Sentenza della Corte (Grande Sezione) dell’8 dicembre 2020 — Ungheria / Parlamento europeo, Consiglio dell’Unione europea

(Causa C-620/18) (1)

(Ricorso di annullamento - Direttiva (UE) 2018/957 - Libera prestazione dei servizi - Distacco di lavoratori - Condizioni di lavoro e di occupazione - Retribuzione - Durata del distacco - Determinazione della base giuridica - Articoli 53 e 62 TFUE - Modifica di una direttiva esistente - Articolo 9 TFUE - Sviamento di potere - Principio di non discriminazione - Necessità - Principio di proporzionalità - Portata del principio della libera prestazione dei servizi - Trasporto su strada - Articolo 58 TFUE - Regolamento (CE) n. 593/2008 - Ambito di applicazione - Principi della certezza del diritto e della chiarezza normativa)

(2021/C 44/03)

Lingua processuale: l’ungherese

Parti

Ricorrente: Ungheria (rappresentanti: M.Z. Fehér, G. Tornyai e M.M. Tátrai, in qualità di agenti)

Convenuti: Parlamento europeo (rappresentanti: M. Martínez Iglesias, L. Visaggio e A. Tamás, agenti), Consiglio dell’Unione europea (rappresentanti: inizialmente A. Norberg, M. Bencze ed E. Ambrosini, successivamente A. Norberg, E. Ambrosini, A. Sikora-Kalėda e Zs. Bodnár, agenti)

Intervenienti a sostegno del Parlamento: Repubblica federale di Germania (rappresentanti: J. Möller e S. Eisenberg, agenti), Repubblica francese (rappresentanti: E. de Moustier, A.-L. Desjonquères, C. Mosser e R. Coesme, agenti), Regno dei Paesi Bassi (rappresentanti: M.K. Bulterman, C. Schillemans e J. Langer, agenti), Commissione europea (rappresentanti: L. Havas, M. Kellerbauer, B.-R. Killmann e A. Szmytkowska, agenti)

Intervenienti a sostegno del Consiglio dell’Unione europea: Repubblica federale di Germania (rappresentanti: J. Möller e S. Eisenberg, agenti), Repubblica francese (rappresentanti: E. de Moustier, A.-L. Desjonquères, C. Mosser e R. Coesme, agenti), Regno dei Paesi Bassi (rappresentanti: M.K. Bulterman, C. Schillemans e J. Langer, agenti), Regno di Svezia (rappresentanti: C. Meyer-Seitz, H. Shev e H. Eklinder, agenti), Commissione europea (rappresentanti: L. Havas, M. Kellerbauer, B.-R. Killmann e A. Szmytkowska, agenti)

Dispositivo

1)

Il ricorso è respinto.

2)

L’Ungheria è condannata a farsi carico, oltre che delle proprie spese, delle spese sostenute dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea.

3)

La Repubblica federale di Germania, la Repubblica francese, il Regno dei Paesi Bassi, il Regno di Svezia e la Commissione europea si faranno carico delle proprie spese.


(1)  GU C 427 del 26.11.2018.


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