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Document 62008CJ0356

Sentenza della Corte (Prima Sezione) del 25 giugno 2009.
Commissione delle Comunità europee contro Repubblica d'Austria.
Inadempimento di uno Stato - Libera prestazione dei servizi - Libertà di stabilimento - Libera circolazione dei capitali - Normativa nazionale che impone ai medici stabiliti nel Land dell’Alta Austria di aprire un conto bancario presso una determinata banca.
Causa C-356/08.

Raccolta della Giurisprudenza 2009 I-00108*

ECLI identifier: ECLI:EU:C:2009:401





Sentenza della Corte (Prima Sezione) 25 giugno 2009 – Commissione / Austria

(causa C‑356/08)

«Inadempimento di uno Stato – Libera prestazione dei servizi – Libertà di stabilimento – Libera circolazione dei capitali – Normativa nazionale che impone ai medici stabiliti nel Land dell’Alta Austria di aprire un conto bancario presso una determinata banca»

1.                     Libera circolazione delle persone – Libertà di stabilimento – Libera prestazione dei servizi – Disposizioni del Trattato – Ambito di applicazione (Artt. 43 CE e 49 CE) (v. punto 37)

2.                     Libera prestazione dei servizi – Restrizioni – Regolamento dell’ordine dei medici che impone ai membri stabiliti nel territorio nazionale l’obbligo di aprire un conto bancario presso una determinata banca (Art. 49 CE) (v. punti 40-49, 51, dispositivo 1)

Oggetto

Inadempimento di uno Stato – Violazione degli artt. 43 CE, 49 CE e 56 CE – Normativa nazionale che impone ai medici stabiliti sul territorio del Land dell’Alta Austria di aprire un conto bancario presso l’Oberösterreichische Landesbank.

Dispositivo

1)

Imponendo ad ogni medico che si stabilisca nell’Alta Austria di aprire un conto bancario presso l’Oberösterreichische Landesbank di Linz, sul quale devono essere versati gli onorari per prestazioni in natura corrispostigli dalle casse di assicurazione malattia nell’ambito dell’esercizio della sua attività professionale, la Repubblica d’Austria è venuta meno agli obblighi che ad essa incombono in forza dell’art. 49 CE.

2)

La Repubblica d’Austria è condannata alle spese.

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