This document is an excerpt from the EUR-Lex website
Document 62005FO0053
Order of the Civil Service Tribunal (Second Chamber) of 25 October 2007. # José Fernandez Tunon v Commission of the European Communities. # Public service. # Case F-53/05.
Ordinanza del Tribunale della funzione pubblica (Seconda Sezione) del 25 ottobre 2007.
José Fernandez Tunon contro Commissione delle Comunità europee.
Pubblico impiego - Parità di trattamento.
Causa F-53/05.
Ordinanza del Tribunale della funzione pubblica (Seconda Sezione) del 25 ottobre 2007.
José Fernandez Tunon contro Commissione delle Comunità europee.
Pubblico impiego - Parità di trattamento.
Causa F-53/05.
Raccolta della Giurisprudenza – Pubblico impiego 2007 I-A-1-00315; II-A-1-01769
ECLI identifier: ECLI:EU:F:2007:183
ORDINANZA DEL TRIBUNALE DELLA FUNZIONE PUBBLICA (Seconda Sezione)
25 ottobre 2007
Causa F‑53/05
José Fernandez Tunon
contro
Commissione delle Comunità europee
«Funzione pubblica – Agente contrattuale – Domanda di revisione dell’inquadramento e della retribuzione fissati al momento dell’assunzione – Ex agente ausiliario assunto come agente contrattuale senza modifica delle funzioni – Artt. 3 bis e 80, nn. 2 e 3, del RAA – Mansioni rientranti in diversi gruppi di funzioni – Parità di trattamento – Ricorso manifestamente infondato»
Oggetto: Ricorso, proposto ai sensi degli artt. 236 CE e 152 EA, con il quale il sig. Fernandez Tunon chiede, da una parte, l’annullamento della decisione dell’autorità autorizzata a stipulare contratti di assunzione 21 marzo 2005, recante rigetto della sua domanda del 23 novembre 2004, riqualificata come reclamo, presentata contro la decisione con cui sono fissati il suo inquadramento e la sua retribuzione al momento della sua assunzione in qualità di agente contrattuale e, in quanto sia necessario, della decisione originaria con la quale sono stabiliti lo stesso inquadramento e la stessa retribuzione secondo il contratto del 23 agosto 2004, e, dall’altra, il risarcimento dei danni da lui valutati in EUR 25 000.
Decisione: Il ricorso è respinto in quanto manifestamente irricevibile. Ciascuna parte sopporterà le proprie spese.
Massime
1. Funzionari – Regime applicabile agli altri agenti – Applicabilità del titolo IV, relativo agli agenti contrattuali, non subordinata alla previa adozione della descrizione delle funzioni e attribuzioni riguardanti ciascun tipo di mansione dei vari gruppi di funzioni di tali agenti
(Regime applicabile agli altri agenti, artt. 52 e 80, n. 3; regolamento del Consiglio n. 723/2004)
2. Funzionari – Regime applicabile agli altri agenti – Parità di trattamento
3. Funzionari – Parità di trattamento
1. Nessuna disposizione del Regime applicabile agli altri agenti o del regolamento n. 723/2004, che modifica lo Statuto dei funzionari delle Comunità europee e il Regime applicabile agli altri agenti, fa dipendere l’applicabilità del titolo IV di tale Regime, relativo agli agenti contrattuali, in particolare delle sue disposizioni relative alla loro assunzione, dall’adozione della descrizione delle funzioni e delle attribuzioni riguardante ciascun tipo di mansione che caratterizza ciascuno dei gruppi di funzioni a cui possono appartenere gli agenti contrattuali, considerata all’art. 80, n. 3, del detto regime. Al contrario, l’art. 52 del Regime applicabile agli altri agenti – che prevede che la durata effettiva del contratto degli agenti ausiliari, destinati ad essere sostituiti nel tempo dagli agenti contrattuali, come risulta dal ‘considerando’ 36 del regolamento n. 723/2004, non possa oltrepassare il 31 dicembre 2007 e che nessun nuovo agente ausiliario può essere assunto dopo il 31 dicembre 2006 – è tale da confermare l’applicabilità immediata del detto titolo IV in quanto non viene fatta menzione, in tale articolo, della previa attuazione dell’art. 80, n. 3, del Regime applicabile agli altri agenti.
(v. punto 60)
Riferimento:
Tribunale di primo grado: 9 luglio 2007, causa T‑415/06 P, De Smedt/Commissione (non ancora pubblicata nella Raccolta, punto 40)
Tribunale della funziona pubblica: 19 ottobre 2006, causa F‑59/05, De Smedt/Commissione (non ancora pubblicata nella Raccolta, punto 52)
2. Il legislatore comunitario è libero di apportare in qualsiasi momento alle norme dello Statuto le modifiche da esso ritenute conformi all’interesse del servizio e di adottare, per il futuro, disposizioni statutarie più sfavorevoli per i funzionari o gli agenti interessati, purché però siano salvaguardati i diritti legittimamente acquisiti dai funzionari o agenti e purché le persone specificamente interessate dalla nuova normativa siano trattate in maniera identica. Esso non può pertanto essere contestato per aver fatto ricorso alla creazione di una nuova categoria di agenti, gli agenti contrattuali, soggetti ad un regime pecuniario diverso da quello degli agenti ausiliari, destinata a sostituire nel tempo quelle degli agenti ausiliari e dei funzionari di categoria D, se non sono stati illegittimamente rimessi in discussione diritti acquisiti dai funzionari o agenti assunti in vigenza del vecchio Statuto e se gli agenti rientranti nella nuova categoria sono stati trattati in maniera identica.
(v. punto 79)
Riferimento:
Corte: 19 marzo 1975, causa 28/74, Gillet/Commissione (Racc. pag. 463, punti 5 e 6)
Tribunale di primo grado: 30 settembre 1998, causa T‑121/97, Ryan/Corte dei conti (Racc. pag. II‑3885, punti 98 e 104); 29 novembre 2006, causa T‑135/05, Campoli/Commissione (non ancora pubblicata nella Raccolta, punto 85)
Tribunale della funzione pubblica: De Smedt/Commissione, cit. (punto 71)
3. Non si possono mettere in discussione le differenze di status esistenti tra le varie categorie di persone occupate presso le Comunità, vuoi come funzionari in senso proprio, vuoi come agenti appartenenti alle diverse categorie disciplinate dal Regime applicabile agli altri agenti. Infatti, la definizione di ciascuna di queste categorie risponde a legittime esigenze dell’amministrazione comunitaria e alla natura dei compiti, permanenti o temporanei, che essa ha l’incarico di svolgere. Non si può pertanto considerare come una discriminazione il fatto che, dal punto di vista delle garanzie statutarie e dei vantaggi previdenziali, talune categorie di persone occupate presso le Comunità possano godere di garanzie o di vantaggi che non sono concessi ad altre categorie. In particolare, la situazione degli agenti assoggettati al Regime applicabile agli altri agenti è caratterizzata generalmente dalla natura contrattuale del rapporto d’impiego, mentre il rapporto giuridico tra un funzionario e l’amministrazione è di natura statutaria.
(v. punto 83)
Riferimento:
Corte: 6 ottobre 1983, cause riunite 118/82‑123/82, Celant e a./Commissione (Racc. pag. 2995, punto 22)
Tribunale di primo grado: De Smedt/Commissione, cit. (punti 54 e 55)
Tribunale della funzione pubblica: De Smedt/Commissione, cit. ( punto 76)