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Document 61989TJ0108
Judgment of the Court of First Instance (Fourth Chamber) of 12 July 1990. # Hans Scheuer v Commission of the European Communities. # Officials - Transfer of all subordinates - Downgrading - Interest of the service - Misuse of powers. # Case T-108/89.
Sentenza del Tribunale di primo grado (Quarta Sezione) del 12 luglio 1990.
Hans Scheuer contro Commissione delle Comunità europee.
Dipendente - Tramutamento di tutti i subordinati - Retrocessione di grado - Interesse del servizio - Sviamento di potere.
Causa T-108/89.
Sentenza del Tribunale di primo grado (Quarta Sezione) del 12 luglio 1990.
Hans Scheuer contro Commissione delle Comunità europee.
Dipendente - Tramutamento di tutti i subordinati - Retrocessione di grado - Interesse del servizio - Sviamento di potere.
Causa T-108/89.
Raccolta della Giurisprudenza 1990 II-00411
ECLI identifier: ECLI:EU:T:1990:45
SENTENZA DEL TRIBUNALE DI PRIMO GRADO (QUARTA SEZIONE) DEL 12 LUGLIO 1990. - HANS SCHEUER CONTRO COMMISSIONE DELLE COMUNITA EUROPEE. - DIPENDENTI - TRASFERIMENTO DI TUTTI I DIPENDENTI - RETROCESSIONE DI GRADO - INTERESSE DEL SERVIZIO - SVIAMENTO DI POTERE. - CAUSA T-108/89.
raccolta della giurisprudenza 1990 pagina II-00411
Massima
Parti
Motivazione della sentenza
Decisione relativa alle spese
Dispositivo
++++
1.Dipendenti - Ricorso - Atto lesivo - Criteri - Ritiro ad un dipendente di una parte dei servizi cui era preposto - Violazione dei diritti statutari dell' interessato
( Statuto del personale, art . 91 )
2.Dipendenti - Organizzazione dei servizi - Assegnazione del personale - Potere discrezionale dell' amministrazione - Limiti - Interesse del servizio - Rispetto dell' equivalenza dei posti
3.Dipendenti - Organizzazione dei servizi - Potere discrezionale dell' amministrazione - Diritti statutari del dipendente - Parità di trattamento - Corrispondenza tra grado e posto - Criteri - Numero e qualifica dei subordinati del dipendente considerato - Esclusione
( Statuto del personale, artt . 5 e 7 )
4.Dipendenti - Ricorso - Mezzi - Sviamento di potere - Nozione
1.Anche se il superiore gerarchico è l' unico responsabile dell' organizzazione degli uffici che deve poter stabilire e modificare a seconda delle esigenze del servizio, il togliere ad un dipendente una parte dei servizi già alle sue dipendenze può, in determinati casi, costituire violazione dei diritti attribuitigli dallo Statuto e, pertanto, costituire un atto che può arrecargli pregiudizio .
2.Le istituzioni comunitarie dispongono di un vasto potere discrezionale nell' organizzazione dei servizi, in funzione dei compiti loro affidati, e nell' assegnazione, in considerazione di detti compiti, del personale disponibile, a condizione tuttavia che detta assegnazione venga effettuata nell' interesse del servizio e nel rispetto dell' equivalenza dei posti . Siffatto potere discrezionale è indispensabile per ottenere un' organizzazione efficace dei lavori e per potere adattare questa organizzazione ad esigenze variabili .
3.Le condizioni di svolgimento di carriera di cui all' art . 5 dello Statuto non possono essere valutate al di fuori dell' ambito determinato dall' organizzazione dei servizi . Questa disposizione, anche se impone all' amministrazione l' obbligo di rispettare la parità dei dipendenti, nelle diverse categorie, non limita tuttavia la libertà delle istituzioni di organizzare le varie unità amministrative tenendo conto di un complesso di fattori, come la natura e l' ampiezza dei compiti loro affidati e le possibilità di bilancio .
Perché una misura di riorganizzazione dei servizi violi il diritto del dipendente, sancito dagli artt . 5 e 7 dello Statuto, all' attribuzione di funzioni conformi, nel loro complesso, al posto corrispondente che possiede nella gerarchia, non è sufficiente che detto atto comporti un cambiamento e persino una qualsiasi riduzione delle attribuzioni dell' interessato, ma occorre, che nel loro complesso, le sue rimanenti funzioni siano nettamente inferiori a quelle corrispondenti al suo grado ed al suo impiego, tenuto conto della loro natura, della loro importanza e della loro ampiezza .
In particolare, non si può trovare nello Statuto del personale alcun appiglio a favore della tesi secondo cui l' attribuzione di un determinato grado dipenderebbe dal numero e dalla qualica dei subordinati .
4.Con la nozione di sviamento di potere si fa riferimento al fatto che l' autorità amministrativa ha usato i propri poteri per uno scopo diverso da quello per cui le sono stati attribuiti .
Una decisione è viziata da sviamento di potere solo se, in base ad indizi oggettivi, pertinenti e concordanti, risulta adottata per raggiungere scopi diversi da quelli dichiarati .
Nella causa T-108/89,
Hans Scheuer, dipendente della Commissione delle Comunità europee, residente a Tervuren ( Belgio ), con l' avv . Edmond Lebrun, del foro di Bruxelles, con domicilio eletto in Lussemburgo presso lo studio dell' avv . Louis Schiltz, 83, boulevard Grande-Duchesse Charlotte,
ricorrente,
contro
Commissione delle Comunità europee, rappresentata dall' avv . Sean Van Raepenbusch, membro del servizio giuridico, in qualità di agente, con domicilio eletto in Lussemburgo presso il sig . Georgios Kremlis, membro del servizio giuridico, Centre Wagner, Kirchberg,
convenuta,
causa avente ad oggetto l' annullamento della decisione della Commissione 28 giugno 1988 di assegnare il sig . García Burgués ad un altro servizio della direzione generale ( DG ) XI e, in subordine, dell' omissione di provvedere alla sua sostituzione; dell' omissione di provvedere alla sostituzione della sig.ra Bastrup-Birk, trasferita, con effetto dal 1° ottobre 1987, ad un altro servizio della DG XI; dell' omissione di garantire al ricorrente corrette condizioni di lavoro; della decisione di rigetto del reclamo presentato a questo riguardo,
IL TRIBUNALE ( Quarta Sezione ),
composto dai sigg . D.A.O . Edward, presidente di sezione, R . Schintgen e R . Garcia-Valdecasas, giudici,
cancelliere : M.H . Jung
vista la fase scritta e a seguito della trattazione orale del 3 maggio 1990,
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
I fatti all' origine del ricorso
1 Il ricorrente, sig . Scheuer, cittadino tedesco, è dal 1960 dipendente di grado A4 presso la Commissione delle Comunità europee, dopo essere stato funzionario dirigente nell' amministrazione tedesca . Dal 1977 veniva assegnato alla DG XI - direzione generale Ambiente, protezione dei consumatori e sicurezza nucleare - dove nel 1985 veniva nominato capo del servizio specializzato "Collegamento con le altre politiche e informazione ".
2 Con decisione 16 giugno 1987 dell' autorità che ha il potere di nomina ( in prosieguo : l' "APN ") il ricorrente veniva assegnato alla divisione XI 03, in qualità di capo del settore "Educazione nel settore dell' ambiente e relazioni con il Comitato economico e sociale ". Gli venivano inoltre assegnate funzioni relative all' "accesso del pubblico all' informazione in materia d' ambiente ". Con nota 17 luglio 1987 il sig . Brinkhorst, direttore generale della DG XI, gli comunicava che la sua nomina non implicava la funzione di vicecapo divisione .
3 In un primo tempo il ricorrente veniva assistito da due dipendenti di categoria A, la sig.ra Bastrup-Birk e il sig . García Burgués, e da una segretaria .
4 Nell' ambito di una riorganizzazione interna della DG XI la sig.ra Bastrup-Birk veniva assegnata, con effetto dal 1° ottobre 1987, alla divisione XI B 3 "Agricoltura, conservazione della natura, relazioni con le altre politiche ".
5 A seguito di questo provvedimento, il 24 settembre 1987 il sig . Scheuer inviava una nota al sig . Brinkhorst, nella quale gli chiedeva di rinviare la data di partenza della sig.ra Bastrup-Birk fino all' effettiva sostituzione della stessa . Detta nota rimaneva senza risposta e la misura di assegnazione produceva effetti senza che l' interessata fosse stata sostituita .
6 Con decisione 28 giugno 1988 dell' APN il sig . García Burgués veniva assegnato, con effetto dal 1° agosto 1988, al servizio specializzato degli affari internazionali in seno alla DG XI . Dopo questo secondo provvedimento solo una segretaria rimaneva alle dipendenze del ricorrente .
7 Il 4 ottobre 1988 il ricorrente presentava un reclamo in forza dell' art . 90, n . 2, dello Statuto del personale delle Comunità europee ( in prosieguo : lo "Statuto "). Detto reclamo, che rimaneva senza risposta, mirava all' annullamento :
a)della decisione di trasferimento del sig . García Burgués adottata il 28 giugno 1988 e, in subordine, dell' omissione di provvedere alla sua sostituzione con un funzionario qualificato avente lo stesso grado;
b)dell' omissione di provvedere alla sostituzione della sig.ra Bastrup-Birk, trasferita, con effetto dal 1° ottobre 1987, alla divisione XI B 3, mediante un funzionario qualificato avente lo stesso grado .
8 Rispondendo alla domanda di informazioni della direzione generale del Personale a seguito del reclamo presentato dal sig . Scheuer, il sig . Jankowsky, assistente del direttore generale della DG XI, in una nota 21 dicembre 1988, rivolta al sig . Pincherle, capo della divisione "Statuto", rilevava che al ricorrente erano stati affidati due incarichi . Per quanto riguarda l' incarico "relazioni con il Comitato economico e sociale ", egli precisava che il sig . Scheuer svolgeva il suo compito con piena soddisfazione della DG XI . Aggiungeva che l' altro incarico affidato al sig . Scheuer, relativo all' educazione nel settore dell' ambiente, era stato trasmesso alla DG V . Nella stessa nota, osservava :
"Il trasferimento interno del sig . García Burgués era necessario, tenuto conto della crescente importanza del settore 'affari internazionali' della DG XI . Pratiche quali quelle relative alle convenzioni internazionali hanno acquistato un' ampiezza enorme da non poter più essere esaminate con un organico composto da due A e da un esperto nazionale (...). E' stato quindi necessario rafforzare l' unità mediante un funzionario 'A' , preferibilmente iberico .
Il trasferimento interno della sig.ra Bastrup-Birk è stato indispensabile allo scopo di poter mantenere la promessa politica di creare uno strumento giuridico volto alla protezione generale dei biotopi . La sig.ra Bastrup-Birk doveva elaborare un progetto di direttiva a questo scopo, compito portato a termine con l' adozione della proposta della Commissione . La sig.ra Bastrup-Birk continuerà ad occuparsi del seguito della pratica e della parte generale 'area protetta' ".
9 Oltre alle attribuzioni menzionate nella nota citata, il ricorrente, che aveva conservato una parte dell' incarico "educazione nel settore dell' ambiente", alla suddetta data coordinava e continuava a coordinare i lavori della DG XI e della DG V in detto campo . Del pari, un altro incarico, riguardante l' accesso del pubblico all' informazione in materia ambientale, che inizialmente doveva essere trasferito all' unità "Aspetti giuridici" della DG XI, rimaneva infine, a seguito di una decisione in questo senso del direttore generale, sotto la responsabiltà del ricorrente, che aveva vivamente protestato contro detto trasferimento .
10 In varie occasioni il direttore generale della DG XI, dinanzi al persistente malcontento del ricorrente, lo incoraggiava, tenuto conto della sua età, ad andare in pensione e gli offriva il suo aiuto per trovare un incarico universitario .
Il procedimento
11 Con atto introduttivo depositato nella cancelleria della Corte il 3 maggio 1989 il sig . Scheuer ha quindi proposto, a norma dell' art . 91 dello Statuto, il ricorso di cui trattasi avverso la Commissione .
12 La fase scritta del procedimento si è interamente svolta dinanzi alla Corte; essa si è svolta ritualmente .
13 A norma dell' art . 14 della decisione del Consiglio del 24 ottobre 1988 che istituisce il Tribunale di primo grado delle Comunità europee, con ordinanza 15 novembre 1989 la Corte ( Terza Sezione ) ha rinviato la causa al Tribunale .
14 Su relazione del giudice relatore, il Tribunale ( Quarta Sezione ) ha deciso di passare alla fase orale senza procedere ad istruttoria .
15 La fase orale si è svolta il 3 maggio 1990 . Le parti hanno svolto le loro osservazioni orali e hanno risposto ai quesiti del Tribunale .
16 Il ricorrente conclude che il Tribunale voglia :
- annullare :
a)la decisione di trasferire al servizio XI/2 il sig . García Burgués, adottata il 28 giugno 1988 dal direttore generale del personale e dell' amministrazione con effetto dal 1° agosto 1988 e, in subordine, l' omissione di provvedere alla sua sostituzione con un funzionario avente lo stesso grado;
b)l' omissione di provvedere alla sostituzione della sig.ra Bastrup-Birk, trasferita con effetto dal 1° ottobre 1987 alla divisione XI B 3, mediante un funzionario avente lo stesso grado;
c)l' omissione di procurare al ricorrente condizioni di lavoro corrette e conformi alla politica del personale della convenuta;
d ) la decisione del rigetto del reclamo del ricorrente presentato il 4 ottobre 1988;
- condannare la convenuta alle spese .
La convenuta conclude che il Tribunale voglia :
- dichiarare il ricorso irricevibile o, almeno, infondato;
- statuire sulle spese come di diritto .
Sulla ricevibilità
17 La convenuta eccepisce l' irricevibilità del ricorso basandosi su due mezzi .
Sul primo mezzo relativo alla mancanza di interesse ad agire
18 La convenuta fa valere che, secondo la costante giurisprudenza della Corte, "i ricorsi ex artt . 90 e 91 dello Statuto hanno ad oggetto di assicurare il sincadato della Corte sugli atti e sulle omissioni dell' 'autorità che ha il potere di nomina' che possono ledere la posizione statutaria dei dipendenti e agenti della Comunità" ( sentenza 14 luglio 1976, Hirschberg / Commissione, punto 17 della motivazione, causa 129/75, Racc . pag . 1259 ). Orbene, le censure formulate nel reclamo e nel presente ricorso riguarderebbero non la posizione statutaria del ricorrente, "ma esclusivamente i rapporti interni del servizio e, più particolarmente, questioni relative all' organizzazione amministrativa" ( sentenza precitata, punto 18 della motivazione ).
19 La convenuta ne deduce che gli atti che costituiscono oggetto del ricorso in esame non hanno la natura di atti che arrecano pregiudizio, annullabili ai sensi dell' art . 91 dello Statuto, poiché essi non possono ledere i diritti che al ricorrente spettano, in particolare, in forza degli artt . 5 e 7 dello Statuto, in quanto non lo obbligano a svolgere funzioni che non corrispondano al suo posto e al suo grado . La convenuta sostiene che gli atti controversi rientrano nell' organizzazione dei suoi servizi, per la quale dispone di un vasto potere discrezionale .
20 Il ricorrente ribatte che la mancanza di qualsiasi personale per un capo di settore costituisce, per definizione, un pregiudizio per il suo posto, tenuto conto del fatto che un pregiudizio per i mezzi con cui svolgere le mansioni attribuitegli allo stesso tempo lede le mansioni stesse . Un impiego non è caratterizzato soltanto dalle attribuzioni, ma anche dai mezzi, fra l' altro dal personale, che consentono di esercitarle .
21 Egli sottolinea che il secondo mezzo del ricorso si basa sullo sviamento di potere . A suo avviso, non si può dedurre l' irricevibilità del ricorso dal solo fatto che gli atti censurati rientrerebbero in un potere discrezionalissimo dell' amministrazione di organizzare i suoi servizi, in quanto siffatto potere è sempre sottoposto ad un sindacato di legittimità .
22 In conclusione, il ricorrente sostiene che il primo mezzo dedotto dalla Commissione a sostegno dell' eccezione d' irricevibilità è infondato o, in subordine, che il suo esame non si può separare dal merito della causa .
23 Occorre ricordare che, ai termini dell' art . 90, n . 2, dello Statuto, "qualsiasi persona cui si applica il presente Statuto può presentare all' autorità che ha il potere di nomina un reclamo avverso un atto che le arrechi pregiudizio, sia che l' autorità abbia preso una decisione, sia che essa non abbia preso una misura imposta dallo Statuto ". Per risolvere la questione se gli atti oggetto del ricorso ledano o no il ricorrente, è necessario esaminare, come sostiene il ricorrente, se l' omissione della Commissione di provvedere alla sostituzione dei dipendenti assegnati ad altri servizi contravvenga nella fattispecie al dovere dell' istituzione di procurare al ricorrente condizioni di lavoro adeguate per lo svolgimento dei compiti attribuitigli, obbligo imposto dallo Statuto e dai suoi principi informatori .
24 Orbene, come la Corte ha affermato, anche se il superiore gerarchico è l' unico responsabile dell' organizzazione dei servizi che deve poter stabilire e modificare a seconda delle esigenze del servizio, il togliere ad un dipendente una parte dei servizi già alle sue dipendenze può, in determinati casi, costituire violazione dei diritti conferitigli dallo Statuto e, pertanto, costituire un atto che può arrecargli pregiudizio ( v . le sentenze 11 luglio 1968, Labeyrie / Commissione, causa 16/67, Racc . pag . 387, in particolare pag . 400, e 6 maggio 1969, Reinarz / Commissione, causa 17/68, Racc . pag . 61, in particolare pag . 69 ), il che potrebbe comportare nel caso di specie per il ricorrente l' esistenza di un interesse ad agire .
25 Ne consegue che la valutazione della fondatezza del primo mezzo dedotto dalla Commissione a sostegno dell' eccezione d' irricevibilità dipende dalla valutazione da effettuare sulle censure formulate dal ricorrente e che la soluzione al riguardo va esaminata in seguito insieme alle questioni di merito sollevate dalla lite .
Sul secondo mezzo relativo alla mancanza di una domanda ai sensi dell' art . 90, n . 1, dello Statuto
26 La convenuta sostiene l' irricevibilità del ricorso nella parte in cui mira all' annullamento dell' omissione di provvedere alla sostituzione dei dipendenti di cui trattasi, per non essere stato preceduto da una domanda presentata conformemente all' art . 90, n . 1, dello Statuto, a seguito del rigetto implicito od esplicito della quale il ricorrente avrebbe dovuto, entro il termine di tre mesi, presentare un reclamo amministrativo .
27 Essa osserva che un ricorso mirante all' "annullamento di un' omissione" di agire, vale a dire di un' inerzia, consiste, nel contenzioso sulla funzione pubblica, in un' azione volta all' annullamento del rigetto implicito o esplicito di una domanda, nella fattispecie quella di ottenere la sostituzione dei due dipendenti assegnati ad altri servizi .
28 Pertanto, secondo la convenuta, "per quanto attiene all' omissione di provvedere alla sostituzione della sig.ra Bastrup-Birk, l' unica domanda in questo senso consiste nella nota del ricorrente 24 settembre 1987 inviata al sig . Brinkhorst, direttore generale della DG XI . Ammettendo che si possa considerarla una domanda ai sensi dell' art . 90, n . 1, il ricorso, per quanto attiene a questo capo della domanda, è irricevibile per non essere stato preceduto da un reclamo presentato entro tre mesi dal rigetto implicito della domanda, che si ritiene che sia avvenuto il 24 gennaio 1988, vale a dire prima del 24 aprile 1988, in conformità all' art . 91, n . 2, dello Statuto ".
29 Per quanto attiene all' omessa sostituzione del sig . García Burgués, la convenuta sostiene "che si deve constatare che all' APN non è stata mai presentata una domanda al riguardo, in forza dell' art . 90, n . 1, salvo considerare una domanda il reclamo 4 ottobre 1988 su questo punto, nel qual caso il ricorso del pari dev' essere dichiarato irricevibile, per quanto attiene a questo capo della domanda, per non essere stato preceduto da un reclamo, ai sensi dell' art . 90, n . 2, dello Statuto, avverso il rigetto implicito della suddetta domanda ".
30 Il ricorrente deduce che la sostituzione dei due dipendenti era imposta dagli artt . 5 e 7 dello Statuto, nonché dai principi e dagli obblighi che egli menziona nell' ambito del primo mezzo formulato a sostegno delle sue conclusioni nel merito . In tal caso si applicherebbe l' art . 90, n . 2, dello Statuto . Osserva che era ricevibile la presentazione del reclamo avverso le omissioni di sostituzione, senza che fosse prima necessario presentare a questo scopo una domanda ai sensi dell' art . 90, n . 1, dello Statuto . Sostiene che il secondo mezzo della Commissione a sostegno dell' eccezione di irricevibilità è infondato o, in subordine, che il suo esame dev' essere unito al merito .
31 A questo proposito, si deve osservare che, al pari della valutazione da effettuare sul mezzo precedente, la soluzione da fornire nella fattispecie sulla questione della necessità di presentare previamente una domanda ai sensi dell' art . 90, n . 1, dello Statuto dipende dal se per il ricorrente vi fosse un atto che gli arrecava pregiudizio, in seguito all' ommissione dell' amministrazione di adottare un provvedimento prescritto dallo Statuto . A questo scopo è necessario esaminare se il fatto di non aver provveduto alla sostituzione dei dipendenti assegnati ad altri servizi abbia trasgredito il dovere della Commissione di procurare al ricorrente condizioni di lavoro adeguate per lo svolgimento dei compiti che gli erano stati affidati, obbligo che le è imposto, come si è già precisato, dallo Statuto e dai suoi principi informatori . Come la convenuta ha ammesso all' udienza, l' esame di questa questione non si può separare da quello delle questioni di merito sollevate dalla presente controversia .
Nel merito
32 A sostegno del ricorso il ricorrente deduce due mezzi, vale a dire, in primo luogo, la "violazione dello Statuto, in particolare degli artt . 5 e 7 dello stesso, ( la ) violazione dei doveri di assistenza e di sollecitudine , dei principi giuridici quali quelli della parità di trattamento, della buona amministrazione e della giustizia amministrativa, nonché ( l' )eccesso di potere" e, in secondo luogo, la "violazione del principio secondo cui il potere può essere esercitato solo nell' interesse del servizio nonché ( lo ) sviamento di potere ".
Sul primo mezzo
33 Per quanto riguarda il primo mezzo, il ricorrente sostiene che il fatto di trovarsi senza collaboratori, eccetto una segretaria, è incompatibile con le norme e con i principi giuridici di cui sopra . Gli sarebbero stati affidate funzioni corrispondenti al suo grado e al suo posto di capo di settore, ma non avrebbe disposto del personale indispensabile per svolgerle . Egli rileva che il principio giuridico della corrispondenza tra il posto e il grado implica che le attribuzioni assegnate ad un dipendente siano complessivamente conformi al posto corrispondente al grado che egli possiede nella gerarchia; detto principio implica del pari che siano messi a disposizione del dipendente i mezzi materiali e il personale di regola richiesti dalle attribuzioni del posto corrispondente al suo grado .
34 La convenuta, dal canto suo, precisa che i trasferimenti con il loro posto dei dipendenti interessati, all' interno della DG XI, senza che vi sia stato un avviso di vacanza, vanno considerati come misure di nuova assegnazione, e non come misure di tramutamento in senso stretto . Essa sottolinea che dette misure sono state adottate in occasione di una riorganizzazione dei suoi servizi, per la quale dispone di un ampio potere discrezionale .
35 Il ricorrente sostiene che gli atti censurati - di cui non contesta la qualificazione - non rientrano nell' ambito di una riorganizzazione generale della DG XI . Egli fa valere che gli argomenti svolti dalla Commissione non possono giustificare la violazione dei principi da lui menzionati .
36 In presenza di detta contestazione, occorre in primo luogo esaminare le circostanze nelle quali è stata adottata la decisione di nuova assegnazione del sig . García Burgués in seno alla DG XI .
37 A questo proposito, si deve ricordare che, come ha giustamente fatto la Commissione, secondo la costante giurisprudenza della Corte le istituzioni delle Comunità dispongono di un vasto potere discrezionale nell' organizzazione dei servizi, in funzione dei compiti loro affidati, e nell' assegnazione in considerazione di detti compiti del personale disponibile, a condizione tuttavia che detta assegnazione venga effettuata nell' interesse del servizio e nel rispetto dell' equivalenza dei posti ( v . le sentenze della Corte 23 marzo 1988, Hecq / Commissione, causa 19/87, Racc . pag . 1697; 21 giugno 1984, Lux / Corte dei conti, causa 69/83, Racc . pag . 2447; 14 luglio 1983, Nebe / Commissione, causa 176/82, Racc . pag . 2471; 21 maggio 1981, Kindermann / Commissione, causa 60/80, Racc . pag . 1329; e 16 giugno 1971, Vistosi / Commissione, causa 61/70, Racc . pag . 535 ). Siffatto potere discrezionale è indispensabile per ottenere un' organizzazione efficace dei lavori e per potere adattare questa organizzazione ad esigenze mutevoli ( v . sentenza della Corte 12 luglio 1979, List / Commissione, causa 124/78, Racc . pag . 2510 ).
38 Dall' esame degli atti del fascicolo emerge chiaramente che nella fattispecie la decisione relativa alla nuova assegnazione del sig . García Burgués è stata adottata nell' ambito delle competenze attribuite all' istituzione e in occasione di una riorganizzazione dei servizi della DG XI allo scopo di agevolare lo sviluppo dei compiti attribuitile . L' asserzione contraria del ricorrente, priva di qualsiasi argomentazione specifica, non può modificare questo giudizio .
39 In secondo luogo, occorre accertare se l' astensione della Commissione di provvedere alla sostituzione della sig.ra Bastrup-Birk e del sig . García Burgués - vale a dire, in pratica, il fatto di privare il ricorrente di collaboratori, con l' eccezione di una segretaria - costituisca una violazione delle norme e dei principi giuridici invocati dal ricorrente .
40 A questo proposito si deve innanzitutto osservare che non si può trovare nello Statuto del personale alcun appiglio a favore della tesi secondo cui l' attribuzione di un determinato grado dipenderebbe dal numero e dalla qualifica dei subordinati ( v . sentenza della Corte 13 dicembre 1979, Loebisch / Consiglio, punto 7 della motivazione, causa 14/79, Racc . pag . 3679 ).
41 Occorre inoltre ricordare che le condizioni di svolgimento di carriera di cui all' art . 5 dello Statuto non possono essere valutate al di fuori dell' ambito determinato dall' organizzazione dei servizi . Questa disposizione, anche se impone all' amministrazione l' obbligo di rispettare la parità dei dipendenti, nelle diverse categorie, non limita tuttavia la libertà delle istituzioni di organizzare le varie unità amministrative tenendo conto di un complesso di fattori, come la natura e l' ampiezza dei compiti loro assegnati e le possibilità di bilancio ( v . sentenza della Corte 17 dicembre 1981, Bellardi-Ricci / Commissione, punto 19 della motivazione, causa 178/80, Racc . pag . 3187 ).
42 Occorre infine sottolineare che, perché una misura di riorganizzazione dei servizi violi il diritto del dipendente, sancito dagli artt . 5 e 7 dello Statuto, all' attribuzione di funzioni conformi, nel loro complesso, al posto corrispondente che possiede nella gerarchia, non è sufficiente che detto atto comporti un cambiamento e persino una qualsiasi riduzione delle attribuzioni dell' interessato, ma occorre che, nel loro complesso, le sue rimanenti funzioni siano nettamente inferiori a quelle corrispondenti al suo grado ed al suo impiego, tenuto conto della loro natura, della loro importanza e della loro ampiezza ( v . sentenza della Corte 20 maggio 1976, Macevicius / Parlamento, punto 16 della motivazione, causa 66/75, Racc . pag . 593 ).
43 Nella fattispecie, per le parti è pacifico che dopo la nuova assegnazione dei suoi collaboratori il ricorrente ha continuato a svolgere funzioni corrispondenti al suo grado e al suo posto . Il fatto che la mancanza di collaboratori non consenta al ricorrente "di prendere nuove iniziative" o "di prendere una certa distanza rispetto al lavoro quotidiano", come egli sostiene, non può essere considerato una circostanza tale da modificare la natura e la categoria delle funzioni attribuitegli, che, del resto, come le due parti ammettono, esercita in modo pienamente soddisfacente . Il ricorrente deduce che le sue funzioni di capo di settore includono il coordinamento dei lavori che fanno parte di un settore di attività e questo compito implica di per sé la presenza di collaboratori . Questo argomento è infondato . Infatti, il coordinamento di lavori non richiede necessariamente la presenza di collaboratori personali . In realtà, nella fattispecie, come le parti hanno ammesso all' udienza, il ricorrente garantisce unicamente il coordinamento dei lavori svolti dalla DG V e dalla DG XI nel campo dell' educazione e dell' ambiente, nonché il collegamento con il Comitato economico e sociale .
44 Da quanto precede emerge che il primo mezzo non può essere accolto .
Sul secondo mezzo
45 Il secondo mezzo riguarda la violazione del principio secondo cui il potere discrezionale dell' amministrazione può essere esercitato solo nell' interesse del servizio e lo sviamento di potere . Il ricorrente sostiene che nella fattispecie la convenuta ha esercitato il suo potere di organizzazione dei servizi non nell' interesse del servizio, ma allo scopo di indurlo a smettere di lavorare presso di essa .
46 Il ricorrente richiama l' attenzione sul contesto nel quale detti fatti sono avvenuti sottolineando che è passato da una situazione di capo di servizio specializzato a quella di capo di settore affiancato dapprima da due collaboratori, in seguito da un solo collaboratore, per giungere ad una situazione in cui è privo di qualsiasi collaboratore . Il ricorrente assume che ha dovuto subire reiterati riferimenti alla sua età e che gli sono state fatte proposte di aiuto per trovare un incarico universitario se fosse andato via . Per il ricorrente tutti questi elementi sono concordanti nel provare l' esistenza di una pressione volta a indurlo a lasciare il servizio presso la convenuta, il che, a suo avviso, consente di affermare che tutti gli atti censurati sono viziati da uno sviamento di potere .
47 La convenuta ribadisce che la riorganizzazione interna della DG XI era giustificata dall' interesse del servizio . Il fatto che a seguito di dette misure il ricorrente ha continuato a svolgere funzioni corrispondenti al suo grado e posto sarebbe sufficiente a confutare l' assunto secondo cui dette misure devono essere considerate una retrocessione di grado dissimulata .
48 Per quanto riguarda anzitutto il riferimento all' interesse del servizio, va ricordato che il dipendente è tenuto a fornire la prova che la decisione adottata nei suoi confronti è in contrasto con l' interesse del servizio ( v . sentenza della Corte 21 maggio 1981, Kindermann / Commissione, punto 17 della motivazione, causa 60/80, Racc . pag . 1329 ).
49 Quanto alla censura dello sviamento di potere, si deve ricordare del pari che questa nozione ha una portata ben precisa : con essa si fa riferimento al fatto che l' autorità amministrativa ha usato i propri poteri per uno scopo diverso da quello per cui le sono stati attribuiti ( v . sentenza della Corte 4 febbraio 1982, Buyl / Commissione, punto 28 della motivazione, causa 817/79, Racc . pag . 245 ).
50 D' altronde, è giurisprudenza costante che una decisione è viziata da sviamento di potere solo se, in base ad indizi oggettivi, pertinenti e concordanti, risulta adottata per raggiungere scopi diversi da quelli dichiarati ( v ., ad esempio, sentenza della Corte 21 giugno 1984, Lux, causa 69/83, già citata ).
51 A questo proposito è sufficiente constatare che il ricorrente non ha fornito alcun elemento di prova che consenta di concludere che la misura di nuova assegnazione riguardante il sig . García Burgués era in contrasto con l' interesse del servizio o costituiva un esercizio abusivo dell' ampio potere discrezionale di cui dispongono le istituzioni delle Comunità nell' organizzare i loro servizi .
52 Per quanto attiene al diniego di provvedere alla sostituzione dei dipendenti destinati a altri servizi, l' esame degli atti del fascicolo non consente neanche di considerare che esso è in contrasto con l' interesse del servizio, in quanto le prove fornite dal ricorrente non possono provare la fondatezza della sua asserzione . Inoltre, la ripartizione del personale all' interno di una divisione generale, soprattutto quando l' organico disponibile non è sufficiente a soddisfare le sue esigenze, deve rientrare nella competenza esclusiva del superiore gerarchico, che può tener conto di varie priorità, senza che un dipendente, per quanto elevato possa essere il suo grado, possa contestare l' opportunità delle sue decisioni .
53 Gli indizi menzionati dal ricorrente per corroborare la sua asserzione relativa all' esistenza di uno sviamento di potere - riferimento alla sua età, alla possibilità di trovargli un incarico universitario - non consentono di provare sufficientemente l' esistenza di siffatto sviamento .
54 Ne consegue che il secondo mezzo dev' essere disatteso .
55 Di conseguenza, il ricorrente, che non ha fondati motivi per sostenere che le sue funzioni o il suo grado implicano necessariamente la presenza di collaboratori, né che le misure di nuova assegnazione relative ai suoi precedenti collaboratori sono state viziate da irregolarità, non ha neanche buone ragioni per sostenere che gli atti censurati hanno nei suoi confronti la natura di atti lesivi .
56 Pertanto il ricorso dev' essere dichiarato irricevibile .
Sulle spese
57 A norma dell' art . 69, n . 2, del regolamento di procedura della Corte, che si applica mutatis mutandis al Tribunale in forza dell' art . 11, 3° comma, della precitata decisione del Consiglio 24 ottobre 1988, la parte soccombente è condannata alle spese se ne è stata fatta domanda . Tuttavia, a norma dell' art . 70 dello stesso regolamento, nelle cause promosse dai dipendenti delle Comunità le spese sostenute dalle istituzioni restano a carico di queste .
Per questi motivi,
IL TRIBUNALE ( Quarta Sezione )
dichiara e statuisce :
1 ) Il ricorso è respinto .
2 ) Ciascuna delle parti sopporterà le proprie spese .