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Document 52023IP0130
European Parliament resolution of 9 May 2023 on the new EU urban mobility framework (2022/2023(INI))
Risoluzione del Parlamento europeo del 9 maggio 2023 sul nuovo quadro dell'UE per la mobilità urbana (2022/2023(INI))
Risoluzione del Parlamento europeo del 9 maggio 2023 sul nuovo quadro dell'UE per la mobilità urbana (2022/2023(INI))
GU C, C/2023/1058, 15.12.2023, ELI: http://data.europa.eu/eli/C/2023/1058/oj (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
Gazzetta ufficiale |
IT Serie C |
C/2023/1058 |
15.12.2023 |
P9_TA(2023)0130
Nuovo quadro dell'UE per la mobilità urbana
Risoluzione del Parlamento europeo del 9 maggio 2023 sul nuovo quadro dell'UE per la mobilità urbana (2022/2023(INI))
(C/2023/1058)
Il Parlamento europeo,
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visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare il titolo XVIII e il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 5, paragrafo 3, |
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vista la comunicazione della Commissione del 14 dicembre 2021 intitolata «Il nuovo quadro dell'UE per la mobilità urbana» (COM(2021)0811), |
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vista la proposta della Commissione del 14 dicembre 2021 sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (COM(2021)0812), in particolare il considerando 52 e l'articolo 40 sui requisiti per i nodi urbani, |
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visto il pacchetto «Pronti per il 55 %» della Commissione del 14 luglio 2021 sulla realizzazione del Green Deal europeo, |
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visto il pacchetto sulla mobilità urbana del 2013 e la sua valutazione (SWD(2021)0048), |
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visto il regolamento (UE) 2021/1153 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 luglio 2021, che istituisce il meccanismo per collegare l'Europa (1), |
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visto il regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti (2) (regolamento recante disposizioni comuni), |
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visto il regolamento (UE) 2021/1058 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione (3), |
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visto il regolamento (UE) 2021/1059 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, recante disposizioni specifiche per l'obiettivo «Cooperazione territoriale europea» (Interreg) sostenuto dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dagli strumenti di finanziamento esterno (4), |
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visto il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (5), |
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vista la direttiva (UE) 2019/1161 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, che modifica la direttiva 2009/33/CE relativa alla promozione di veicoli puliti e a basso consumo energetico nel trasporto su strada (6), |
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visto il regolamento (UE) 2016/2338 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 dicembre 2016, che modifica il regolamento (CE) n. 1370/2007 relativamente all'apertura del mercato dei servizi di trasporto ferroviario nazionale di passeggeri (7), |
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visto il programma Europa digitale, |
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vista la comunicazione della Commissione del 30 giugno 2021 dal titolo «Una visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE: verso zone rurali più forti, connesse, resilienti e prospere entro il 2040» (COM(2021)0345), |
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vista la comunicazione della Commissione del 3 marzo 2021 dal titolo «Un'Unione dell'uguaglianza: strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030» (COM(2021)0101), |
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vista la comunicazione della Commissione del 3 maggio 2022 dal titolo «Mettere al primo posto le persone, garantire una crescita sostenibile e inclusiva, liberare il potenziale delle regioni ultraperiferiche dell'UE» (COM(2022)0198), |
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vista la nuova Carta di Lipsia sul potere di trasformazione delle città per il bene comune, adottata durante le riunioni ministeriali informali organizzate il 30 novembre 2020, |
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visto il patto di Amsterdam che istituisce l'agenda urbana per l'UE, concordato dai ministri dell'Unione responsabili delle politiche urbane il 30 maggio 2016, |
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vista l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, in particolare l'obiettivo di sviluppo sostenibile 11 sulle città e comunità sostenibili, |
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vista la sua risoluzione del 15 febbraio 2022 sulle sfide per le zone urbane nell'era post COVID-19 (8), |
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vista la sua risoluzione del 6 ottobre 2021 sul quadro strategico dell'UE per la sicurezza stradale 2021-2030 — Raccomandazioni sulle prossime tappe verso l'obiettivo «zero vittime» (9), |
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vista la sua risoluzione del 3 luglio 2018 sul ruolo delle città nel quadro istituzionale dell'Unione (10), |
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vista la sua risoluzione del 13 marzo 2018 sul ruolo delle regioni e delle città dell'UE nell'attuare l'accordo COP 21 di Parigi sui cambiamenti climatici (11), |
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vista la sua risoluzione del 9 settembre 2015 sulla dimensione urbana delle politiche dell'UE (12), |
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visto l'articolo 54 del suo regolamento, |
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visto il parere del Comitato delle regioni sul nuovo quadro per la mobilità urbana (13), |
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visto il parere della commissione per lo sviluppo regionale, |
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vista la relazione della commissione per i trasporti e il turismo (A9-0108/2023), |
A. |
considerando che i gruppi con particolari esigenze includono le persone con disabilità e a mobilità ridotta, gli anziani, le donne, i minori o le persone che accompagnano i minori, che esercitano pienamente il loro diritto alla mobilità, allo studio, al gioco e al lavoro; |
B. |
considerando che per trasporto pubblico si intendono i servizi tradizionali come la rete ferroviaria, metropolitana, degli autobus e dei tram; |
C. |
considerando che per trasporto collettivo si intendono un trasporto pubblico e nuovi servizi basati su condivisione, servizi a richiesta, modelli aziendali flessibili e altre forme di mobilità che trasportano collettivamente un numero maggiore di passeggeri; |
D. |
considerando che la micromobilità comprende dispositivi di mobilità personale alimentati elettricamente e non, come biciclette, biciclette elettriche, monopattini elettrici, hoverboard, monoruota e altri; |
E. |
considerando che la mobilità attiva comprende sia il trasporto di passeggeri e di merci alimentato dall'attività fisica dell'uomo sia quello alimentato da una combinazione di motore elettrico e forza umana, come ad esempio le biciclette elettriche; |
F. |
considerando che la proposta della Commissione di modifica della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) mira a costruire una rete di trasporto sostenibile, efficace, accessibile e multimodale a livello dell'UE, compreso lo sviluppo di piani urbani di mobilità sostenibile (PUMS) per le città; |
G. |
considerando che il quadro dell'UE per la mobilità urbana proposto dalla Commissione afferma che a livello locale e nazionale occorre privilegiare lo sviluppo del trasporto collettivo, in particolare del trasporto pubblico, e della mobilità attiva, ponendoli al centro degli sforzi per conseguire una mobilità urbana sostenibile; |
H. |
considerando che qualsiasi quadro per la mobilità urbana deve essere incentrato sugli interessi pubblici, sul soddisfacimento dei bisogni dei cittadini e sul supporto dello sviluppo economico e sociale degli Stati membri, in modo che la mobilità urbana sia pianificata e integrata con i vari settori dell'economia e finalizzata a modificare il comportamento collettivo allo scopo di edificare città più sostenibili con una migliore qualità della vita mediante una serie di soluzioni di trasporto convenienti, accessibili, efficienti, intelligenti e sostenibili; |
I. |
considerando che l'Agenzia europea dell'ambiente ha avvertito che le emissioni dei trasporti sono aumentate tra il 2013 e il 2019 e che, fatta eccezione per il calo registrato nel 2020 dovuto alle misure di confinamento introdotte in risposta alla pandemia di COVID-19, si prevede che le emissioni dei trasporti cresceranno ancora; |
J. |
considerando che la carenza di personale e la precarietà del lavoro minacciano la sostenibilità economica del settore dei trasporti e, di conseguenza, il quadro della mobilità urbana; |
K. |
considerando che l'organizzazione dei trasporti in città dipende dall'interazione con l'ambiente circostante; |
L. |
considerando che il programma quadro Orizzonte Europa stanzierà 359,3 milioni di EUR nel periodo 2021-2023 per la sua missione sulle città intelligenti e a impatto climatico zero, con l'obiettivo di raggiungere un totale di 100 città a impatto climatico zero nell'UE entro il 2030 (14); che le azioni di ricerca e innovazione proposte dalla Commissione europea per raggiungere tale obiettivo riguarderanno, tra l'altro, la pianificazione urbana verde; |
M. |
considerando che il costo totale dei trasporti per la società ammonta a circa 987 miliardi di EUR all'anno; che tale cifra può essere suddivisa in costi ambientali (44 %), costi legati agli incidenti (29 %) e costi legati alla congestione del traffico (27 %); che le automobili private rappresentano 565 miliardi di EUR di detti costi, ma gli oneri derivanti dalle imposte sul carburante e sulla proprietà e i pedaggi coprono poco meno della metà di tali costi (267 miliardi di EUR), a dimostrazione del fatto che i costi esterni del trasporto non sono ancora stati completamente internalizzati; che tali esternalità negative colpiscono in modo sproporzionato le persone a più basso reddito (15); |
N. |
considerando che le città sono responsabili del 75 % delle emissioni totali di CO2 (16), che circa il 23 % delle emissioni dei trasporti all'interno dell'UE proviene dalle zone urbane, che il 70 % dei cittadini dell'UE vive in città, e si prevede che nel 2050 tale percentuale raggiungerà quasi l'84 %, tanto che le città hanno un ruolo importante da svolgere nel contribuire agli obiettivi del Green Deal; |
O. |
considerando che la congestione del traffico costa all'UE circa 270 miliardi di EUR all'anno e rappresenta pertanto una delle maggiori sfide della mobilità urbana con inquinamento atmosferico, inquinamento acustico e calore urbano che interessa la maggior parte degli europei; |
P. |
considerando che la revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia (16) dovrebbe agevolare i progressi degli Stati membri verso la transizione verde attraverso disposizioni sull'introduzione dell'infrastruttura per la mobilità elettrica, compresa una più rapida installazione di stazioni di ricarica, e disposizioni per i parcheggi per le biciclette; |
Q. |
considerando che la mobilità elettrica si trova attualmente in diverse fasi di sviluppo negli Stati membri e nelle regioni dell'UE, è opportuno introdurre esenzioni e flessibilità specifiche per consentire agli Stati membri e alle regioni con un mercato della mobilità elettrica meno sviluppato di compiere progressi verso la transizione verde; che si dovrebbe prestare particolare attenzione per garantire che la capacità della rete soddisfi la domanda degli attuali e futuri veicoli elettrici e che si tenga conto dei margini delle riserve di pianificazione per l'energia elettrica di connessione alla rete; |
R. |
considerando che negli ultimi mesi si è assistito a un aumento senza precedenti dei prezzi del petrolio e la tendenza futura non è chiara; che è estremamente importante ridurre il consumo di combustibili fossili; che, secondo l'Agenzia internazionale per l'energia, la riduzione della velocità è una misura efficace per raggiungere tale obiettivo; |
S. |
considerando che il trasporto pubblico impiega due milioni di persone in posti di lavoro locali e sicuri nelle comunità di tutta l'UE e offre una serie di percorsi di carriera e opportunità di impiego con personale proveniente da diversi contesti; che, durante la pandemia, una percentuale significativa di tale personale è stata messa in cassa integrazione guadagni e molti lavoratori hanno deciso di abbandonare il settore, in particolare negli Stati membri con basse prestazioni di sicurezza sociale e una debole copertura della contrattazione collettiva; |
T. |
considerando che la carenza di manodopera nel settore dei trasporti pubblici ha recentemente portato a una riduzione dei servizi di trasporto, tra cui la cancellazione dei servizi notturni e del fine settimana e il taglio delle tratte; che ciò ha avuto un impatto negativo sulla mobilità inclusiva, minacciando la coesione sociale e l'accesso all'occupazione, all'istruzione e all'assistenza sanitaria per gli utenti più vulnerabili che dipendono esclusivamente dal trasporto pubblico per la mobilità; che la povertà di mobilità è in aumento in tutta l'UE; |
U. |
considerando che la circolazione efficiente di persone, servizi e merci, compresi il trasporto urbano delle merci e la logistica, è essenziale per il funzionamento delle economie urbane e che in tutte le città dell'UE si osservano soluzioni innovative e buone pratiche, che i piani logistici urbani sostenibili possono svolgere un ruolo importante in vista dell'aumento dei volumi del trasporto urbano e della logistica; |
V. |
considerando che nel 2020 le consegne ai consumatori legate all'e-commerce sono cresciute del 25 % in conseguenza della pandemia e che l'incremento delle consegne dell'ultimo miglio e il suo impatto nelle aree urbane sono probabilmente destinati a continuare; |
W. |
considerando che i viaggi in pullman rappresentano il 40 % delle attività di trasporto collettivo su strada dell'UE; |
X. |
considerando che la mobilità costituisce il momento chiave e imprescindibile per l'inclusione socioeconomica ed è un fattore decisivo e strutturale nello sviluppo delle società e nella capacità di collegare individui, comunità, settori produttivi e dei servizi e regioni e culture diverse, nonché nella promozione della coesione territoriale e sociale, del dinamismo economico e della qualità e dell'equilibrio ambientali; |
Y. |
considerando che le politiche per il trasporto urbano dovrebbero spostarsi dalla semplice fornitura di mobilità alla garanzia dell'accessibilità del servizio, dando maggiore priorità all'accesso a prezzi abbordabili per tutti, indipendentemente dal reddito, dall'età, dalla situazione sanitaria o dall'ubicazione (ossia, urbana o periurbana o rurale); |
Z. |
considerando che il trasporto collettivo e in particolare il trasporto pubblico, anche nelle periferie, deve essere rafforzato in termini di aumento della capacità, copertura geografica, frequenze e accessibilità economica; |
AA. |
considerando che i sistemi di trasporto pubblico devono essere accessibili a tutti i cittadini, soprattutto gli utenti appartenenti a gruppi con particolari esigenze; |
AB. |
considerando che gli Stati membri e le città dell'UE hanno adottato misure in risposta all'attuale crisi energetica come la riduzione del prezzo dei biglietti per il trasporto pubblico; |
AC. |
considerando che i nuovi servizi di mobilità basati sulla condivisione, sui servizi su richiesta e su nuovi modelli aziendali flessibili integrano i servizi di trasporto pubblico tradizionali; che tali servizi contribuiscono a ridurre le emissioni di carbonio, migliorare la qualità dell'aria e ridurre il rumore e la congestione del traffico, alleviare la carenza di posti auto nelle aree urbane e migliorare la connettività con le aree suburbane, periurbane e rurali; |
AD. |
considerando che soluzioni multimodali efficaci che combinano diverse soluzioni di trasporto come il trasporto collettivo, la mobilità individuale e la mobilità attiva, accompagnate dalle necessarie infrastrutture, compresi gli snodi della mobilità, possono contribuire a migliorare la qualità e l'efficacia degli investimenti nell'ambiente urbano, garantendo nel contempo benefici generali per la qualità di vita delle persone; che la Commissione dovrebbe proporre un pacchetto multimodale a tale riguardo; |
AE. |
considerando che la COVID-19 ha esacerbato le sfide cui sono confrontati i sistemi di mobilità urbana, ma è anche servita da catalizzatore per renderli più resilienti, più intelligenti, più sicuri, più sostenibili e accessibili, con numerose città in tutta Europa che hanno accelerato l'attuazione dei loro piani di mobilità durante la pandemia e hanno introdotto misure per facilitare il distanziamento sociale che hanno favorito la mobilità attiva, determinando un forte aumento degli spostamenti a piedi e in bicicletta e la realizzazione di infrastrutture ciclabili; |
AF. |
considerando che le norme e i requisiti per la mobilità attiva, la micromobilità e nuove forme di mobilità a zero e a basse emissioni sono ancora alle prime fasi o variano da uno Stato membro all'altro, il che ha un impatto significativo sulla sicurezza dei cittadini e comporta anche una perdita di opportunità per gli utenti nei diversi Stati membri e incertezza per gli operatori; |
AG. |
considerando che la mobilità attiva ha un notevole potenziale per contribuire a superare i problemi associati alle aree urbane, migliorare la qualità dell'aria, ridurre la congestione e migliorare la salute dei cittadini; |
AH. |
considerando che il miglioramento della mobilità multimodale e delle infrastrutture intelligenti, tra cui le linee ferroviarie, le soluzioni di car-sharing e le infrastrutture di mobilità intelligente, potrebbe apportare benefici decisivi al turismo e alle infrastrutture per l'ospitalità e la ricettività nell'ambiente urbano; |
AI. |
considerando che l'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) stima che nel 2018 l'esposizione a lungo termine al particolato con un diametro pari o inferiore a 2,5 micron (PM 2,5) in Europa sia stata responsabile di circa 417 000 morti premature, di cui circa 379 000 si sono registrate nell'UE-28; che le soglie dell'UE sono ben al di sopra delle linee guida dell'OMS per la maggior parte degli inquinanti, con particolare attenzione alla mancanza di un limite giornaliero per il PM 2,5; che, come la COVID-19, ciò costituisce un'emergenza di sanità pubblica che richiede un'azione immediata; |
AJ. |
considerando che la Commissione ha pubblicato la guida dei PUMS, specificatamente incentrata sulla sicurezza stradale e la micromobilità nel processo di pianificazione e attuazione dei PUMS; |
AK. |
considerando che in relazioni agli obiettivi di sicurezza stradale sono stati conseguiti solo miglioramenti limitati nell'UE negli ultimi anni e che ogni anno circa 22 600 persone perdono ancora la vita sulle strade dell'UE e circa 120 000 rimangono gravemente ferite; che il 39 % dei decessi sulle strade nell'UE si verifica nelle zone urbane e che l'obiettivo dell'UE di dimezzare il numero di decessi negli incidenti stradali tra il 2010 e il 2020 non è stato conseguito; |
AL. |
considerando che gli utenti vulnerabili della strada come i pedoni, i ciclisti e gli utilizzatori di veicoli a motore a due ruote sono quelli più a rischio e rappresentano circa il 70 % dei decessi totali nelle aree urbane; |
AM. |
considerando che le buone pratiche e gli incentivi come i limiti di velocità e una formazione specifica per i conducenti potrebbero contribuire a ridurre il numero di incidenti gravi e letali; |
AN. |
considerando che il numero di incidenti che coinvolgono l'uso della bicicletta e altre forme di mobilità attiva e micromobilità rappresenta un serio motivo di preoccupazione; che sono necessari ulteriori sforzi a livello nazionale e dell'UE per raggiungere l'obiettivo dell'UE sancito negli obiettivi di «Vision Zero» al fine di migliorare la tutela di tutti gli utenti; |
AO. |
considerando che l'accessibilità urbana svolge un ruolo fondamentale nel consentire ai gruppi con particolari esigenze, come le persone con disabilità e a mobilità ridotta, gli anziani o le persone che accompagnano i minori, di esercitare pienamente il loro diritto alla mobilità, allo studio e al lavoro; |
AP. |
considerando che l'uso dell'intelligenza artificiale (IA) nell'ambito della mobilità urbana ha il potenziale per aumentare notevolmente la sicurezza e l'efficienza, migliorare l'inclusione dei gruppi vulnerabili, ridurre la congestione del traffico, diminuire l'inquinamento atmosferico e acustico, ridurre i costi e decarbonizzare il settore dei trasporti; |
AQ. |
considerando che la sussidiarietà e la proporzionalità sono principi essenziali che regolano l'esercizio delle competenze dell'UE e dovrebbero quindi essere rispettate in ogni momento e in tutti i settori di intervento dell'UE; |
AR. |
considerando che mobilità e trasporti devono detenere un'ambivalenza centripeta e centrifuga, affinché possano consentire la fruizione e lo sviluppo, anche eventualmente in chiave turistica degli abitanti riferibili ad un bacino turistico o economico il cui fulcro è costituito da una o più grandi città; |
Rafforzare il quadro per la mobilità urbana: un nuovo capitolo della sicurezza stradale urbana, dell'accessibilità e della sicurezza nell'UE
1. |
sottolinea che la mobilità urbana è fondamentale per la qualità della vita delle persone e il funzionamento dell'economia; segnala che, per conseguire gli ambiziosi obiettivi economici, ambientali, digitali, sanitari e sociali dell'UE, la mobilità urbana nell'UE deve essere guidata da soluzioni di trasporto intelligenti, inclusive, salutari, convenienti, competitive, sostenibili, senza soluzione di continuità e multimodali, tra cui linee ferroviarie, autobus e pullman sostenibili, soluzioni di car-sharing e di mobilità attiva e micromobilità; sottolinea che tali soluzioni di trasporto dovrebbero migliorare la vivibilità e le condizioni ambientali delle città e portare a livelli più elevati di soddisfazione; |
2. |
ricorda che tutte le nuove misure dovrebbero basarsi sui risultati di una valutazione d'impatto globale che tenga conto delle conseguenze economiche, sociali e ambientali e delle diverse esigenze di mobilità degli utenti mentre la valutazione della prestazione ambientale delle diverse soluzioni di trasporto urbano dovrebbe basarsi sugli indicatori ambientali rilevanti e sulle emissioni lungo tutto il ciclo di vita; |
3. |
sottolinea che i cittadini sono disposti a passare a modi di trasporto intelligenti e sostenibili, in particolare per la loro mobilità quotidiana, e che le principali condizioni per effettuare tale passaggio sono il costo, la disponibilità e la velocità; ritiene che il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini a livello locale, regionale, nazionale ed europeo (compresa la progettazione dei PUMS) sia essenziale per garantire il necessario sostegno pubblico, riunendo tutti i portatori di interessi nella pianificazione di un servizio di alta qualità che soddisfi le esigenze e le aspettative di ciascuno; |
4. |
invita gli Stati membri a sviluppare sistemi di trasporto urbano sicuri, accessibili, inclusivi, convenienti, intelligenti, resilienti e sostenibili; |
5. |
sostiene tutti gli sforzi volti a rendere le città più accessibili e invita gli Stati membri a intraprendere azioni rapide e ambiziose per rendere le città più inclusive; |
6. |
sottolinea la necessità di affrontare i problemi legati alla povertà dei trasporti e alle disuguaglianze nell'accesso alle reti di trasporto, poiché colpiscono la vita quotidiana di milioni di persone a più basso reddito e degli utenti appartenenti a gruppi con particolari esigenze; ritiene che dovrebbe essere prioritario per le città affrontare le questioni legate alla connettività tra le zone rurali, periurbane e urbane; invita la Commissione e gli Stati membri a contrastare le disuguaglianze nell'accesso alle reti di trasporto e a sostenere le città più piccole e le zone periurbane per garantire il collegamento di tali zone; sottolinea la necessità di un approccio multimodale e integrato per combattere l'esclusione dalla mobilità e la povertà dei trasporti per garantire la parità di accesso ai centri urbani; |
7. |
invita gli Stati membri e le città a prendere in considerazione l'offerta di «buoni per la mobilità sostenibile» o programmi di mobilità a prezzo ridotto per il trasporto collettivo sostenibile, in particolare il trasporto pubblico, che gruppi di beneficiari definiti sulla base di criteri specifici (utenti vulnerabili dei trasporti, poveri dei trasporti ecc.) possano poi assegnare liberamente alle proprie scelte di mobilità sostenibile; |
8. |
ritiene che le entrate generate dalle tasse sul carbonio correlato alla mobilità dovrebbero essere utilizzate per finanziare soluzioni di trasporto sostenibile per i poveri dei trasporti; |
9. |
sottolinea che ogni modo di trasporto ha un impatto diverso sulla vita quotidiana delle persone e che ogni modo svolge una funzione specifica ai fini del conseguimento di un trasferimento modale ampiamente sostenuto e di modalità di trasporto sostenibile, compreso il trasporto collettivo, la mobilità privata sostenibile e la mobilità attiva; sottolinea che il passaggio al trasporto sostenibile non può essere semplicemente imposto alle persone e alle regioni, ma deve essere supportato dagli utenti e adattato alle esigenze geografiche e individuali, rispettando il principio di sussidiarietà; ritiene che sono necessari maggiori sforzi per sensibilizzare l'opinione pubblica mediante campagne o altre iniziative al fine di ottenere il sostegno delle persone; evidenzia, a tale proposito, la giornata senza automobile come un modo di presentare alternative possibili; incoraggia la Commissione a istituire una «Giornata europea senza automobile» armonizzata, da tenersi ogni anno; chiede che siano forniti vantaggi nell'ambito di piani sostenibili per coloro che scelgono soluzioni di trasporto pubblico per gli spostamenti; |
10. |
evidenzia che tutti gli utenti (delle zone urbane, periurbane e rurali) dovrebbero avere la stessa importanza ed essere al centro del processo di pianificazione nel trasporto urbano, riconoscendo che le esigenze di mobilità e le circostanze individuali degli utenti non sono omogenee; chiede, pertanto, una varietà differenziata di opzioni di mobilità intelligenti e sostenibili anziché una soluzione unica per tutti, compresi i modi attivi sostenibili e il trasporto collettivo, che ha una comprovata capacità di migliorare la mobilità e la vivibilità nelle aree urbane e di contribuire al conseguimento degli obiettivi sociali, economici, climatici e ambientali dell'UE e il suo obiettivo di conseguire la neutralità climatica entro il 2050; |
11. |
chiede sostegno finanziario, fiscale e normativo per l'uso di soluzioni di mobilità a zero e a basse emissioni come servizi di trasporto collettivo efficienti, affidabili, puntuali, inclusivi e convenienti, in particolare per il trasporto pubblico, la mobilità individuale, i punti e sistemi di scambio intermodale e altri modi di trasporto come nuovi servizi di mobilità, forme attive di mobilità e trasporto, che introducono varie opzioni flessibili sul mercato, al fine di stimolare la concorrenza e rendere le città più vivibili, fornendo nel contempo soluzioni migliori, più sane, più valide, inclusive, convenienti, efficienti e sostenibili per i cittadini e in particolare gli abitanti delle città; |
12. |
chiede un trasporto collettivo, in particolare un trasporto pubblico, accessibile, ben organizzato, conveniente e di buona qualità per i cittadini, con un comodo servizio «porta a porta»; osserva che la quota di veicoli puliti nel parco veicoli e i modi intelligenti e sostenibili come i tram sono fattori importanti per ridurre l'inquinamento atmosferico, le emissioni di carbonio e la congestione del traffico; |
13. |
sottolinea l'importanza del trasporto pubblico non solo per affrontare le sfide climatiche, ma anche per la sua dimensione socioeconomica, ossia per garantire la coesione sociale e un'occupazione sicura, locale e di qualità; sottolinea la necessità di investire su una rete di trasporto collettivo di alta qualità, ammodernata, interoperabile, accessibile e ampliata, attraverso un'adeguata pianificazione che coinvolga gli attori locali, i comuni e i cittadini, la creazione di operatori pubblici, gli investimenti nella ricerca scientifica e nell'innovazione; |
14. |
sottolinea l'importanza della parità di condizioni tra i fornitori di servizi di trasporto pubblici e privati e tra i modi di trasporto, che consenta una concorrenza leale, nonché la necessità di una maggiore complementarità tra i servizi di trasporto; |
15. |
riconosce i vantaggi di soluzioni di mobilità alternativa intelligenti e sostenibili all'interno dei servizi di trasporto collettivo, come automobili condivise, servizi di trasporto a chiamata, biciclette e monopattini elettrici e altre forme di micromobilità; ritiene che tali modi possano avere un carattere complementare e fornire agli utenti una gamma più ampia di opzioni a seconda delle loro esigenze di mobilità; |
16. |
auspica una migliore accessibilità, affidabilità e connettività tra le zone urbane, periurbane e rurali, soprattutto se collocate in regioni con un PIL pro capite inferiore al 75 % della media dell'UE, nonché nodi passeggeri multimodali e chiede, inoltre, che sia garantito a tutti il libero accesso a trasporti intelligenti, sostenibili, inclusivi, salutari e convenienti, compresi i trasporti condivisi, per salvaguardare la coesione e la coerenza delle politiche dell'UE nel settore trasporti; rileva con preoccupazione che le zone periurbane e rurali, in particolare i territori scarsamente popolati, soffrono della carenza di soluzioni e infrastrutture di trasporto efficienti, convenienti e connesse, comprese le infrastrutture per i combustibili alternativi, che limita le prospettive socioeconomiche di tali zone e dei loro cittadini; sottolinea l'opportunità di sviluppare e realizzare servizi di trasporto condiviso e a richiesta nelle zone periurbane e urbane come modo per ridurre i gas a effetto serra o migliorare le condizioni del traffico e chiede uno scambio di buone pratiche; |
17. |
sottolinea, a tale riguardo, l'importante ruolo che devono svolgere i treni urbani, suburbani e regionali e l'affidabile servizio in termini di frequenza e puntualità per gli spostamenti quotidiani da e verso le aree urbane; |
18. |
sottolinea che una protezione forte e applicabile dei diritti dei passeggeri in casi di ritardi e altre carenze del servizio (come le cancellazioni, la risposta ai reclami, le esigenze particolari dei passeggeri) contribuisce a facilitare la mobilità dei passeggeri e a rendere più attraenti e facili da usare modi di trasporto come quello ferroviario; |
19. |
evidenzia l'esperienza di diverse città dell'UE in cui i sistemi di trasporto pubblico sono gratuiti, che hanno visto un aumento dei passeggeri e una riduzione sostanziale del traffico automobilistico; chiede di effettuare studi per valutare gli effetti di tali sistemi, in particolare per quanto riguarda la variazione del numero di passeggeri, la durata dei viaggi, il numero di incidenti stradali e di vittime o l'impatto sui cambiamenti climatici; |
20. |
sottolinea che il fatto di garantire la sicurezza stradale per gli utenti più vulnerabili influisce in modo significativo sui comportamenti in materia di trasporti; sottolinea, a tale riguardo, che il futuro quadro per la mobilità urbana dell'UE deve comprendere misure sistemiche di sicurezza stradale con particolare attenzione agli utenti vulnerabili della strada; invita la Commissione, gli Stati membri e altri portatori di interessi ad adottare misure basate sulle norme di sicurezza dell'UE che potrebbero migliorare la sicurezza stradale, come garantire una formazione di qualità, rispettare i limiti dell'orario di lavoro dei conducenti e altre condizioni di lavoro e norme sociali correlate alla gestione della stanchezza e alla sicurezza, il miglioramento delle infrastrutture per gli spostamenti a piedi e in bicicletta, l'impiego di mezzi per rilevare eventi o condizioni relativi alla sicurezza, ponendo sempre gli utenti vulnerabili della strada al centro della progettazione della mobilità, tenendo anche conto degli utenti appartenenti a gruppi con particolari esigenze; esorta le autorità locali ad adottare l'approccio del sistema sicuro e a fissare obiettivi in materia di sicurezza stradale; |
21. |
osserva che l'eccesso di velocità è un fattore chiave in circa il 30 % degli incidenti stradali mortali e un fattore aggravante nella maggior parte degli incidenti; rileva, a tale proposito, il potenziale della velocità ridotta nelle zone residenziali, come l'applicazione di limiti di velocità di 30 km/h per migliorare la sicurezza stradale e ridurre il consumo energetico; osserva che gli uomini hanno una maggiore probabilità delle donne di essere coinvolti in incidenti stradali, mentre quando una donna è coinvolta in un incidente stradale ha il 47 % in più di probabilità di rimanere gravemente ferita, il 71 % in più di rimanere moderatamente ferita e il 17 % in più di morire; sottolinea, a tale proposito, l'importanza di utilizzare manichini con sembianze femminili nelle prove d'urto delle automobili per migliorare la sicurezza stradale delle donne; |
22. |
evidenzia, relativamente alla sicurezza stradale, l'importanza di caratteristiche di sicurezza attiva e passiva dei veicoli privati e dei veicoli per il trasporto collettivo e sottolinea l'importanza della disponibilità negli Stati membri della rete mobile in quanto necessaria per i pulsanti di emergenza; |
23. |
sostiene tutti gli sforzi volti a migliorare la sicurezza stradale per raggiungere gli obiettivi di «Vision Zero» e invita la Commissione a integrare meglio gli obiettivi e le azioni dell'UE in materia di sicurezza stradale negli orientamenti sui PUMS, monitorando e promuovendo le migliori pratiche; |
24. |
sottolinea l'importanza di lanciare campagne di sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza e l'educazione alla sicurezza stradale; sottolinea, a tale proposito, che l'istruzione svolge un ruolo essenziale nella conoscenza e nell'apprendimento delle regole e della cultura del traffico stradale fin dalla giovane età, che contribuirebbe in modo significativo ad aumentare i livelli di sicurezza del traffico; chiede, pertanto, che il ruolo delle scuole sia potenziato e rafforzato; invita la Commissione e gli Stati membri a investire ulteriormente nella sensibilizzazione e nella formazione nelle scuole e per il pubblico in generale; |
25. |
invita la Commissione ad adattare i requisiti e i metodi per gli esami di guida nell'ambito della direttiva sulle patenti di guida (17) per formare meglio i futuri conducenti riguardo alle loro interazioni con gli utenti vulnerabili della strada in un ambiente urbano in linea con l'approccio «Vision Zero», ad esempio migliorando i metodi di insegnamento, adattandoli ai più recenti sviluppi tecnologici e aumentando le ore di pratica; |
26. |
auspica che il trasporto urbano diventi più accessibile, affidabile, conveniente, sano, sicuro e inclusivo e sostiene anche la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD) e la direttiva europea sull'accessibilità (18); incoraggia la Commissione, in tale contesto, a proporre orientamenti in materia di accessibilità, inclusività, convenienza, sostenibilità, sicurezza e protezione per gli utenti e i non utenti di tutti i trasporti e in particolare per quelli appartenenti a gruppi con particolari esigenze; chiede un approccio più completo per garantire l'accessibilità lungo tutto il percorso; |
27. |
evidenzia il ruolo chiave che la digitalizzazione e le soluzioni di IA possono svolgere a tale riguardo oltre ad altre politiche; raccomanda l'attuazione dell'intelligenza artificiale e delle tecnologie digitali nel trasporto pubblico, come pulsanti SOS e altri sistemi che migliorano la sicurezza, che avranno anche un impatto positivo, poiché renderanno più sicuro il trasporto collettivo per gli utenti attualmente vulnerabili, per esempio le donne; |
28. |
rileva che, nel caso dell'accessibilità, l'IA e la digitalizzazione possono offrire un contributo significativo attraverso l'introduzione di segnali acustici nei trasporti pubblici e nelle infrastrutture, la diffusione di veicoli privati intelligenti, la virtualizzazione prima del viaggio, l'attraversamento sicuro o intelligente degli incroci o i robot assistenti; |
29. |
riconosce gli sforzi della Commissione, ma osserva che sono necessarie una politica e una legislazione europee più ambiziose e coerenti per migliorare l'accesso alle metropolitane, al trasporto ferroviario, agli autobus, ai tram e alle soluzioni di mobilità condivisa; ricorda che le barriere fisiche costituiscono ancora una delle ragioni principali dei problemi di accessibilità per gli utenti appartenenti a gruppi con particolari esigenze; sottolinea l'importanza di contrastare altri aspetti legati all'accessibilità, come la disponibilità di parcheggi riservati alle persone con disabilità, una politica rigorosa con misure esecutive adeguate sull'abuso del blocco dei parcheggi e la creazione di ostacoli temporanei come ad esempio dispositivi di micromobilità e altri veicoli parcheggiati male, l'accessibilità delle infrastrutture cittadine per gli spostamenti a piedi e in bicicletta, compresa la qualità e l'accessibilità di marciapiedi, attraversamenti stradali sicuri e accessibili; |
30. |
chiede di rendere la bicicletta più accessibile alle persone appartenenti a gruppi con particolari esigenze; osserva che gli attraversamenti pedonali e ciclabili rialzati agli incroci migliorano la sicurezza e l'accessibilità per le persone a mobilità ridotta, riducendo la necessità di cambiare livello utilizzando gradini o rampe quando si attraversano le carreggiate agli incroci; |
31. |
prende atto del rapido emergere di nuove forme di mobilità e micromobilità, come biciclette, biciclette elettriche, monopattini elettrici, hoverboard, monoruota e altri dispositivi di mobilità personale elettrici e non elettrici; ne riconosce il potenziale in qualità di soluzioni per il «primo e l'ultimo miglio» per offrire un servizio porta a porta, rendere più attraente il trasporto pubblico e consentire ai cittadini di raggiungere o spostarsi da destinazioni poco servite dal trasporto pubblico; sottolinea che tali forme di mobilità dovrebbero tuttavia essere adeguatamente incluse, presentate e affrontate nella mobilità urbana, anche per quanto riguarda le politiche di sicurezza e di conformità a tutti i livelli di governance; |
32. |
ribadisce tuttavia la propria preoccupazione per le gravi carenze nella regolamentazione della micromobilità in molti Stati membri e il panorama eterogeneo delle misure adottate nelle città europee, poiché non agevola tale tipologia di trasporto e mette a repentaglio la sicurezza delle persone; invita la Commissione, in tale contesto, a collaborare con gli Stati membri e le città europee per elaborare requisiti, buone pratiche e raccomandazioni comuni in materia di sicurezza stradale; |
33. |
osserva che tali raccomandazioni minime comuni, migliori pratiche e requisiti includerebbero raccomandazioni sull'uso sicuro di dispositivi di mobilità personale elettrici e non elettrici, prendendo in considerazione varie disposizioni possibili, come istruzione o formazione specifica, approcci al parcheggio (sosta libera rispetto a zone di parcheggio designate), limiti di velocità, requisiti di età, uso obbligatorio del casco e altri dispositivi di protezione nonché norme sul trasporto dei bambini, il divieto di guida sotto l'effetto di sostanze che creano dipendenza ecc.; osserva che detti requisiti dovrebbero essere adattati senza soluzione di continuità ai diversi livelli di governance, indipendentemente dalla pianificazione e dall'attuazione dei PUMS e senza compromettere il principio di sussidiarietà; incoraggia fortemente gli Stati membri, in collaborazione con le città, a proseguire l'adeguamento della loro legislazione nazionale e a lanciare campagne di sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza e l'educazione alla sicurezza stradale; sottolinea che l'istruzione a scuola svolge un ruolo significativo nella conoscenza e nell'apprendimento delle regole del traffico stradale; |
34. |
sottolinea la necessità di affrontare il problema del «parcheggio casuale» dei monopattini elettrici e delle biciclette elettriche, in particolare sui marciapiedi, dal momento che riguarda pedoni, ciclisti, ma anche persone in sedia a rotelle e genitori con passeggini; |
35. |
rileva, a tale proposito, che la mancanza di misure esecutive adeguate compromette anche la sicurezza stradale per tutti gli utenti della strada; invita a concentrarsi sull'applicazione delle norme esistenti per garantire una coesistenza rispettosa dei modi di trasporto; |
36. |
invita, inoltre, la Commissione ad armonizzare le norme e prescrizioni tecniche relative ai tipi di trasporto di micromobilità; chiede il riesame della normativa sulla marcatura CE e della sua applicazione nonché un'analisi per stabilire se l'inclusione di tali veicoli nel regolamento sull'omologazione (19) può rappresentare una soluzione; |
Mobilità attiva
37. |
ritiene che la mobilità attiva comprenda sia il trasporto di passeggeri e di merci alimentato dall'attività fisica dell'uomo sia quello alimentato da una combinazione di motore elettrico e forza umana, come nel caso delle biciclette elettriche; |
38. |
sottolinea che la mobilità attiva rappresenta una soluzione valida, efficace e accessibile per gli spostamenti e i viaggi sostenuti dalle persone, compresi quelli porta a porta, in grado di contribuire efficacemente al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, nonché alla decarbonizzazione dei trasporti, alla riduzione delle emissioni, dell'inquinamento atmosferico e della congestione, pertanto dovrebbe essere incoraggiata in qualsiasi quadro di trasporti per la mobilità urbana, al fine di garantire una mobilità sicura, accessibile, conveniente e sostenibile per tutti; |
39. |
incoraggia pertanto le autorità locali a investire e costruire infrastrutture ciclabili e pedonali sicure, a integrare biciclette e biciclette elettriche condivise nei sistemi di trasporto delle aree urbane; incoraggia gli Stati membri a fornire incentivi per l'acquisto di biciclette, comprese le biciclette elettriche; incoraggia, al fine di promuovere la multimodalità, la creazione di sinergie tra l'uso della bicicletta, gli spostamenti a piedi e altri modi di trasporto, ad esempio mettendo a disposizione più spazi per le biciclette sui treni e predisponendo aree di parcheggio più sicure per le biciclette nelle stazioni e negli snodi della mobilità; |
40. |
incoraggia la Commissione a fare di più per promuovere la mobilità attiva in tutta l'UE, a presentare una strategia dedicata alla bicicletta e a dichiarare il 2024 Anno europeo della bicicletta; esorta la Commissione a riconoscere la catena di approvvigionamento delle biciclette nell'UE nell'ambito della strategia industriale dell'Unione; |
Infrastrutture urbane e nodi urbani TEN-T
41. |
evidenzia che la pianificazione delle infrastrutture urbane dovrebbe contribuire a una transizione verso trasporti intelligenti e sostenibili, consentendo la multimodalità e garantendo la qualità della vita nelle città e la connessione tra zone urbane, periurbane e rurali, all'interno del loro bacino economico, educativo, turistico e culturale; chiede la pianificazione delle infrastrutture per facilitare la creazione di centri multimodali a livello dei nodi urbani ed evidenzia che le infrastrutture dovrebbero comprendere le vie di accesso e il collegamento dell'ultimo miglio ai nodi multimodali per i passeggeri, comprese le vie di accesso come ponti, gallerie o sottopassaggi, nel caso dei modi attivi; |
42. |
sottolinea che la pianificazione delle infrastrutture urbane dovrebbe essere elaborata in conformità delle norme dell'UE e includere le norme per la sicurezza delle infrastrutture ciclistiche e pedonali e di altri modi di mobilità attiva; incoraggia gli Stati membri e gli enti locali a costruire infrastrutture sicure per la mobilità attiva e a tenere debito conto della continuità e della sicurezza delle infrastrutture ciclistiche e stradali nella costruzione di nuove infrastrutture e nell'aggiornamento di quelle esistenti; |
43. |
incoraggia gli Stati membri, gli enti locali e le reti delle città a unire le forze per promuovere e attuare i PUMS per migliorare la qualità della vita in tutte le città europee, nel rispetto del principio di sussidiarietà; incoraggia gli Stati membri a sostenere le autorità locali nello sviluppo e nell'attuazione dei PUMS; |
44. |
sottolinea l'importanza dei PUMS e incoraggia un approccio più armonizzato in tutta l'UE; sottolinea, a tale proposito, che i prossimi orientamenti aggiornati sui PUMS dovrebbero integrare tutti i modi di trasporto sostenibile compresa la mobilità attiva e le relative infrastrutture, basandosi sulle migliori pratiche in tale campo e su un approccio globale alla sicurezza nelle aree urbane; incoraggia l'inclusione di parcheggi per biciclette o strutture di ricarica delle biciclette elettriche nei PUMS; |
45. |
incoraggia il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini e di altri portatori di interessi a livello locale, regionale, nazionale ed europeo nella progettazione dei PUMS, poiché è essenziale per garantire il necessario sostegno da parte del pubblico, riunendo tutti i portatori di interessi nella pianificazione di un servizio di alta qualità che soddisfi le esigenze e le aspettative di tutti; |
46. |
sottolinea che i PUMS non dovrebbero solo presentare misure per integrare i diversi modi di trasporto e promuovere quelli sostenibili, ma dovrebbero anche valutare l'accessibilità e la convenienza degli stessi per gli utenti dei trasporti, tenendo conto delle diverse esigenze di trasporto e mobilità dei vari gruppi; |
47. |
chiede che i PUMS rispecchino i diversi modelli di mobilità e i bisogni dei gruppi con particolari esigenze; evidenzia che il coinvolgimento attivo dei gruppi con particolari esigenze in questi piani riveste una grande importanza; |
48. |
esorta gli Stati membri a integrare un'accessibilità senza barriere ai servizi di trasporto urbano nei loro PUMS; ricorda la necessità di integrare meglio gli obiettivi e le azioni dell'UE in materia di sicurezza stradale negli orientamenti sui PUMS monitorando e promuovendo le migliori pratiche; |
49. |
evidenzia che la necessità di un nuovo quadro per la mobilità urbana a livello europeo deve tener conto di tutti i suoi livelli; sottolinea che i PUMS devono essere integrati e coordinati con la pianificazione urbana comunale e territoriale; incoraggia le regioni a promuovere tale coordinamento tra i loro territori e comuni attraverso incentivi che sostengano questa connessione tra i PUMS e la pianificazione urbana e territoriale; chiede alla Commissione una maggiore ambizione e lo sviluppo di piani di mobilità urbana a livello regionale, rispettando nel contempo il principio di sussidiarietà; |
50. |
sottolinea che la rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) si basa sulla mobilità urbana intermodale per facilitare il «primo e ultimo miglio» sia per i passeggeri che per le merci in cui la quota modale dei modi di trasporto sostenibili, compresa la mobilità attiva, dovrebbe aumentare; |
51. |
evidenzia la necessità di rafforzare la mobilità intermodale per collegare le persone ai posti di lavoro, all'istruzione e al tempo libero e di ampliare l'accesso equo ai servizi di trasporto e mobilità tra le zone urbane, periurbane e rurali; |
52. |
chiede di migliorare in modo significativo l'interconnessione tra gli aeroporti, i vertiporti e i porti e le città e i nodi urbani per consentire sistemi di trasporto e mobilità multimodali e senza soluzione di continuità; sottolinea l'importanza fondamentale dell'infrastruttura ferroviaria e dell'interoperabilità a tale riguardo; |
53. |
accoglie con favore il lavoro intrapreso dall'Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA) in relazioni ai vertiporti, il cui sviluppo è fondamentale per l'introduzione di servizi di mobilità aerea urbana; |
54. |
accoglie con favore la proposta della Commissione di intensificare il supporto in materia di nodi urbani TEN-T, coinvolgendo nodi e collegamenti situati nelle regioni periferiche e ultraperiferiche dell'UE, in quanto necessari per risolvere le questioni dei collegamenti mancanti e le scarse connessioni che restano una sfida importante; sottolinea, in particolare, l'esigenza di potenziare la connettività senza soluzione di continuità tra le zone rurali, montuose, periurbane e urbane, con una struttura portante di infrastrutture interoperabili composta da modi di trasporto sostenibili, come la ferrovia, le vie navigabili interne e gli hub intermodali; sottolinea l'importanza della connettività con un trasporto collettivo di alta qualità, in particolare il trasporto pubblico, la mobilità attiva e la mobilità individuale; |
55. |
accoglie con favore, a tale proposito, l'elaborazione di PUMS che collegano i nodi urbani, in quanto tali piani possono includere misure per collegare i modi di trasporto sostenibili con altri modi; ritiene, a tale proposito, che la rete EuroVelo dovrebbe essere integrata in modo efficace nella rete TEN-T per ricercare sinergie tra le due reti e, in sede di costruzione o potenziamento dell'infrastruttura TEN-T nei nodi urbani, si dovrebbe tenere in debita considerazione la possibilità di consentire l'uso della bicicletta; |
56. |
sottolinea l'importanza di garantire che i nodi urbani siano dotati di connessioni intelligenti e sostenibili tra le linee principali ad alta velocità, le stazioni e le varianti per i treni ad alta velocità e gli ambienti urbani interni, con l'obiettivo di mantenere una continuità ininterrotta lungo le linee principali della rete, ove possibile, preservando soluzioni di mobilità integrata nelle aree metropolitane e soluzioni di connettività facili e intelligenti con i centri urbani e le zone urbane e periurbane; |
57. |
invita la Commissione ad ampliare l'attuale elenco dei nodi urbani per includervi altre città situate sui corridoi della rete TEN-T come concordato con gli Stati membri e a fornire un maggiore sostegno per aiutare i nuovi nodi urbani a creare e aggiornare i rispettivi PUMS; sottolinea che le autorità locali potrebbero essere coinvolte meglio nella governance e nella pianificazione dei corridoi della TEN-T e nella definizione di criteri pertinenti per la valutazione dei PUMS attraverso la creazione di meccanismi di collaborazione; |
58. |
ricorda che le zone urbane nelle regioni ultraperiferiche si trovano ad affrontare vincoli strutturali e sfide specifiche in materia di trasporti e che in tali regioni occorre garantire la continuità territoriale e la connettività; ribadisce il suo invito alla Commissione a elaborare un programma specifico a tal fine, sul modello del programma di soluzioni specifiche per ovviare alla lontananza e all'insularità (regime POSEI) in agricoltura, allo scopo di compensare gli svantaggi strutturali di tali regioni nel settore dei trasporti; |
59. |
sottolinea che le vie navigabili interne sono uno dei modi di trasporto più ecologici e hanno ancora un potenziale ampiamente inutilizzato per il trasporto di notevoli quantità di merci nell'Unione, comprese le aree urbane, come illustrato nella Strategia per una mobilità intelligente; sottolinea, pertanto, che il trasporto sulle vie navigabili interne può svolgere un ruolo importante nel conseguimento degli obiettivi climatici dell'UE; |
60. |
sottolinea che l'ulteriore sviluppo delle infrastrutture per la navigazione interna è fondamentale per la realizzazione di un trasporto urbano intelligente, sostenibile e competitivo; |
61. |
chiede di aumentare in maniera significativa la quota modale delle vie navigabili interne nel trasporto urbano, migliorandone la resilienza, l'efficienza e la sostenibilità, promuovendone e incentivandone l'uso e consentendo investimenti sufficienti per alleviare la congestione stradale, migliorare la sicurezza e diminuire le emissioni; |
62. |
chiede agli Stati membri di incoraggiare le proprie autorità locali a includere nei loro PUMS l'obiettivo di fare miglior uso delle vie navigabili interne nelle città, ad elaborare proposte concrete per promuovere la logistica nell'ambito delle vie navigabili interne e a prendere in considerazione la possibilità di effettuare le consegne finali; esorta la Commissione, in tal senso, a migliorare la propria raccolta di dati sulla mobilità urbana per il trasporto di passeggeri e merci per vie navigabili e sottolinea il potenziale del trasporto per vie navigabili relativamente all'«ultimo chilometro» della logistica urbana sostenibile; |
63. |
invita gli Stati membri a concentrarsi sul completamento della rete centrale di navigazione interna TEN-T entro il 2030, eliminando i collegamenti mancanti e consentendo il conseguimento di infrastrutture fisiche e digitali di qualità e interconnesse a livello modale all'interno del quadro urbano, compreso il miglioramento dei collegamenti ferroviari nei porti; |
64. |
chiede misure dell'UE, da sviluppare in collaborazione con i portatori di interessi, per eliminare gli ostacoli legislativi, amministrativi e transfrontalieri che impediscono il trasporto multimodale nell'economia europea; osserva che tale visione multimodale dovrebbe essere elaborata nel prossimo programma di azione europeo integrato per il trasporto sulle vie navigabili interne (NAIADES); chiede ulteriori incentivi per lo sviluppo di piattaforme portuali intermodali; |
65. |
osserva l'importanza del trasporto locale, dato che, in particolare, il 93 % dei passeggeri ferroviari viaggia sulle linee regionali; |
66. |
chiede un aumento della quota modale della mobilità e del trasporto merci per via ferroviaria e la relativa interconnessione con altri modi di trasporto nel contesto del trasporto urbano; chiede a tal proposito il miglioramento del quadro normativo esistente e la riduzione degli ostacoli tecnologici e operativi; sottolinea che il completamento dell'integrazione del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS) è previsto entro il 2030 e deve essere realizzato con urgenza; |
67. |
sottolinea l'importanza di garantire la parità di condizioni tra i fornitori dei servizi di trasporto ferroviario e la parità di accesso degli stessi alle infrastrutture urbane, nonché di un riesame dell'accesso ai binari per migliorare la competitività del trasporto ferroviario nel contesto del trasporto urbano, pienamente in linea con il quarto pacchetto ferroviario, comprese le disposizioni per il servizio pubblico, e fornire soluzioni di trasporto sostenibili, convenienti e attraenti per i passeggeri e le merci; |
68. |
sottolinea i vantaggi delle sinergie tra l'uso della bicicletta e del treno, che consentono soluzioni fondamentali per l'ultimo miglio e i viaggi di piacere; incoraggia, a tale proposito, un'accessibilità sufficiente alle stazioni ferroviarie per detta finalità, nonché la garanzia di un numero sufficiente di parcheggi sicuri nelle stazioni e negli snodi della mobilità; |
69. |
ritiene che le città di confine dovrebbero essere in grado di fornire servizi quotidiani di trasporto transfrontaliero efficienti e senza soluzione di continuità, affrontando al contempo la questione dei collegamenti mancanti e delle strozzature e garantendo una connettività migliore e più sostenibile tra le capitali europee e le città principali; evidenzia, a tale proposito, che in particolare i servizi ferroviari ad alta velocità e notturni dovrebbero essere impiegati meglio, in particolare nelle zone in cui tali servizi sono attualmente carenti; sottolinea che uno dei principali vantaggi competitivi del trasporto ferroviario è che può fornire un collegamento tra i centri urbani; esorta a tale proposito tutte le autorità interessate a rimuovere le barriere esistenti e a realizzare collegamenti da centro a centro nelle città europee in cui non sono ancora stati realizzati; |
70. |
evidenzia i casi di tempi di attesa estremamente lunghi alle frontiere per il trasporto ferroviario ma soprattutto per il trasporto delle merci su strada, che in alcune occasioni causano perturbazioni dei sistemi di mobilità urbana e di tutti i tipi di trasporto; sottolinea che tali eventi hanno un impatto negativo sulle città e le zone di confine e ripercussioni dirette sulla qualità dell'aria e sull'inquinamento acustico e deteriorano al contempo la salute dei cittadini europei, aumentando altresì il rischio di incidenti stradali e causando danni alle infrastrutture; chiede pertanto l'introduzione di una norma a livello dell'UE che preveda un tempo medio di 1 minuto per il trattamento e il controllo dei veicoli pesanti alle frontiere dell'UE e misure in caso di mancata conformità; |
71. |
sottolinea che le ambizioni e gli obiettivi di mobilità urbana richiedono finanziamenti adeguati a lungo termine e che ciò è ancora più importante alla luce dei livelli elevati di inflazione senza precedenti e del passaggio accelerato verso l'indipendenza dai combustibili fossili, determinato tra l'altro dalla crisi energetica provocata dalla guerra illegale, ingiustificata dell'aggressione russa contro l'Ucraina nonché altri strumenti di sostegno non finanziario; auspica, a tale proposito, una combinazione di finanziamenti pubblici, privati, nazionali ed europei sufficienti, nonché la rapida attuazione dei relativi programmi e progetti dell'UE esistenti; auspica, inoltre, finanziamenti ambiziosi per migliorare la mobilità urbana in termini di connettività, efficienza, convenienza, intermodalità e sostenibilità, oltre il quadro finanziario pluriennale 2021-2027; auspica ulteriori finanziamenti per la connettività intermodale tra zone urbane, periurbane e rurali, per le linee ferroviarie e per materiale rotabile e infrastrutture più digitalizzati allo scopo di contrastare il fenomeno dello spopolamento in tali aree; |
72. |
sottolinea che la pianificazione degli investimenti urbani dovrebbe supportare le soluzioni multimodali per tutti gli utenti, compreso il trasporto collettivo; |
73. |
auspica l'ulteriore coinvolgimento della Banca europea per gli investimenti (Gruppo BEI) in modo da consentire un aumento dei finanziamenti disponibili, compresa l'assegnazione diretta alle autorità locali, ove possibile, prestando particolare attenzione alle esigenze delle città più piccole; |
74. |
sottolinea i vantaggi del sostegno alla capacità amministrativa dell'UE e della formazione delle autorità regionali e locali in merito ai meccanismi e alle opportunità di finanziamento; |
La transizione verde e digitale del trasporto urbano
75. |
osserva che le aree urbane stanno subendo gli effetti dell'inquinamento atmosferico; ricorda che l'esposizione all'inquinamento atmosferico come il particolato fine comporta un aumento del numero di morti premature in Europa; chiede agli Stati membri di fare di più per migliorare la qualità dell'aria nelle città; |
76. |
rileva che le autorità locali nelle aree urbane europee stanno adottando diverse misure strategiche per ridurre l'inquinamento atmosferico e acustico e la congestione nelle loro città, dalle zone a basse emissioni alle «finestre di consegna mirate» per il trasporto delle merci, dai bollini per le emissioni ai piani sul traffico ecc.; riconosce, a tale riguardo, il valore aggiunto della condivisione delle migliori pratiche tra le città e a livello europeo; |
77. |
sottolinea gli ulteriori vantaggi derivanti dalla riduzione della congestione del traffico, in particolare per quanto riguarda l'accesso consentito ai veicoli di emergenza, quali auto della polizia, ambulanze e autopompe; |
78. |
rileva che la decarbonizzazione è spesso più efficiente nelle aree urbane, data, tra l'altro, la maggiore densità di popolazione, e che quindi la decarbonizzazione dovrebbe avvenire più rapidamente in tali zone; |
79. |
accoglie con favore le iniziative locali volte a contrastare le emissioni acustiche dei trasporti, alla luce dell'impatto negativo sulla salute umana e sulla biodiversità, come ad esempio l'uso di radar acustici a Parigi; ritiene che la Commissione dovrebbe individuare e promuovere tali iniziative, anche attraverso i suoi orientamenti sui PUMS, e che gli Stati membri dovrebbero diffondere maggiormente tali strumenti; |
80. |
accoglie con favore le iniziative locali volte a contrastare le emissioni acustiche dei trasporti, alla luce del loro impatto negativo sulla salute umana e sulla biodiversità, come ad esempio l'uso di radar acustici a Parigi; ritiene che la Commissione dovrebbe individuare e promuovere tali iniziative, attraverso i suoi orientamenti sui PUMS, e che gli Stati membri dovrebbero diffondere maggiormente tali strumenti; |
81. |
osserva che le regolamentazioni che disciplinano l'accesso dei veicoli alle aree urbane (urban vehicle access regulations — UVAR) sono sempre più utilizzate nelle aree urbane europee per ridurre la congestione e l'inquinamento, anche limitando l'accesso ai veicoli commerciali pesanti; osserva che le UVAR sono spesso basate sulle norme Euro per i veicoli; osserva, a tale proposito, la proposta di nuove norme Euro 7 più rigorose; |
82. |
sottolinea che le aree urbane devono rimanere accessibili a tutti, poiché limitare l'accesso a un'area urbana a veicoli o utenti specifici può portare a discriminazioni tra i cittadini, la realizzazione di tali zone incide in modo significativo in particolare sulla mobilità quotidiana dei cittadini con reddito medio-basso e dei cittadini delle zone periurbane e rurali e sul loro status socioeconomico; ritiene che nessun gruppo di cittadini dovrebbe essere penalizzato per il fatto che il trasporto diventerebbe inefficiente o la mobilità stessa impossibile, il che potrebbe portare anche a un'ulteriore urbanizzazione; |
83. |
evidenzia l'importanza di soluzioni intelligenti che informino meglio i conducenti circa il rispetto di determinate regole in modo coerente, in particolare con riferimento all'applicazione transfrontaliera; osserva che le norme e le soluzioni tecnologiche comuni a livello europeo possono consentire un accesso senza soluzione di continuità a tutte queste aree e che tali norme dovrebbero essere basate su dati e consentire l'uso delle UVAR nelle zone in cui è dimostrato che vi sia una quantità di emissioni estremamente elevata; evidenzia che le UVAR dovrebbero essere accompagnate da valutazioni d'impatto, oltre che da consultazioni con l'opinione pubblica e i portatori di interessi, informazioni e notifiche dei fattori economici coinvolti; sottolinea che le autorità locali dovrebbero informare la Commissione prima di introdurre le UVAR; |
84. |
sottolinea che tali misure contribuirebbero a bilanciare i vantaggi di queste zone in termini di miglioramento della qualità dell'aria e della congestione con le rispettive carenze in termini di discriminazione, ulteriore frammentazione dello spazio unico europeo dei trasporti, costi aggiuntivi per la logistica urbana o il potenziale impatto sul turismo locale; |
85. |
sostiene l'integrazione della dimensione sostenibile delle merci nei PUMS al fine di accelerare i piani urbani di logistica sostenibile e le soluzioni a zero e a basse emissioni per il trasporto merci urbano, comprese le ferrovie, le vie navigabili interne, le flotte e le biciclette da carico commerciale a zero e a basse emissioni con la logistica delle biciclette con l'uso di nuovi modelli di distribuzione, una scelta dinamica dei percorsi e collegamenti multimodali; |
86. |
evidenzia che la logistica urbana dovrebbe essere trattata come parte integrante della pianificazione urbana, al fine di garantire l'efficienza dei servizi di trasporto urbano delle merci ed evitare perturbazioni a danno di altri partecipanti; |
87. |
sottolinea l'importanza dell'integrazione dei terminali merci multimodali nel sistema e nelle infrastrutture di trasporto urbano; evidenzia il potenziale dei centri per la raccolta di pacchi, comuni a tutti gli operatori di trasporto, accessibili a tutti i tipi di utenti e disponibili in numero sufficiente, per facilitare il ritiro sicuro dei pacchi riducendo il traffico associato alla consegna delle merci attraverso i collegamenti dell'ultimo miglio all'interno delle città; |
88. |
sottolinea l'importanza di decarbonizzare la logistica urbana, accelerando la transizione verso una logistica urbana a zero e a basse emissioni nel contesto della crescente domanda di commercio elettronico mediante veicoli, ferrovie e vie navigabili interne a zero e a basse emissioni; incoraggia le autorità locali a esplorare anche il potenziale e le possibilità del trasporto delle merci con soluzioni alternative come biciclette, biciclette da carico e biciclette elettriche nella loro logistica cittadina; |
89. |
sollecita gli Stati membri, in collaborazione con le autorità locali e regionali, a garantire la disponibilità pubblica di stazioni di ricarica e infrastrutture per il rifornimento di combustibili alternativi (nelle zone urbane, periurbane e rurali) con modalità che tengano conto delle specificità di tutte le categorie di veicoli, conformemente al regolamento sulle infrastrutture per i combustibili alternativi al fine di contribuire a una più rapida diffusione delle soluzioni di trasporto sostenibile; invita gli Stati membri a collaborare con la Commissione per creare incentivi affinché i privati e le imprese utilizzino modalità di trasporto a zero e a basse emissioni, come le raccomandazioni su una procedura normativa semplificata sotto il profilo urbanistico e autorizzativo; |
90. |
sottolinea l'importanza dei combustibili alternativi per la mobilità a zero e a basse emissioni e dell'economia circolare per raggiungere gli ambiziosi obiettivi ambientali dell'UE; osserva, a tale proposito, che la conversione dei veicoli con motore a zero e a basse emissioni, in particolare i veicoli elettrici, ha un enorme potenziale per ridurre le emissioni di gas a effetto serra in modo inclusivo e più conveniente; sottolinea pertanto che l'ottimizzazione del contesto normativo a livello dell'UE è di fondamentale importanza per sostenere il settore dell'ammodernamento; invita gli Stati membri e la Commissione a collaborare per sviluppare vari incentivi finanziari, fiscali e normativi per consentire agli utenti privati e commerciali di passare ad alternative a zero o a basse emissioni; |
91. |
incoraggia le autorità locali a fornire infrastrutture di ricarica per le biciclette elettriche e le biciclette elettriche da carico; sottolinea che le infrastrutture di ricarica e rifornimento di combustibili alternativi dovrebbero far parte di nodi e terminali multimodali; |
92. |
sottolinea che le strutture ad alta intensità di spazio dismesse e obsolescenti del trasporto ferroviario e pubblico, come stazioni, superfici, magazzini e officine meccaniche in disuso, anche se ancora di proprietà dell'azienda, potrebbero offrire soluzioni funzionali ad attività con benefici diretti per le comunità locali, come iniziative senza scopo di lucro, mercati contadini, iniziative di solidarietà su larga scala, garantendo al contempo un uso sostenibile degli spazi pubblici nell'ambiente urbano; |
93. |
evidenzia che l'IA e la digitalizzazione sono strumenti utilizzabili per migliorare l'efficienza generale del sistema dei trasporti applicandone l'utilizzo nei veicoli, nei sistemi di gestione del traffico e nei servizi basati sui sistemi di trasporto intelligente (STI) ottimizzati al fine di migliorare la convenienza e l'affidabilità della pianificazione del trasporto collettivo, riducendo le emissioni di gas a effetto serra, i tempi di viaggio e i costi, la congestione del traffico, migliorando nel contempo e in modo sostanziale la prevedibilità dei servizi e la soddisfazione dei clienti; osserva al tempo stesso che il trasporto può essere reso più sicuro, più efficiente, sostenibile e conveniente; sottolinea, in tale contesto, la necessità di salvaguardare la sicurezza e la riservatezza di tutti i dati prodotti e raccolti; |
94. |
incoraggia l'adozione delle più recenti tecnologie per i veicoli, come le autovetture, i furgoni, gli autocarri e gli autobus di ultima generazione che possono svolgere un ruolo importante nel trasporto urbano, fornendo soluzioni di trasporto individuale e collettivo e logistica intelligenti, sostenibili, sicure, convenienti ed efficienti per sviluppare e diffondere la mobilità cooperativa, connessa e automatizzata e consentire una gestione del traffico più efficiente e moderna; sottolinea che la tecnologia disponibile consente una perfetta integrazione multimodale, compresa l'emissione unica dei biglietti, purché la preparazione degli orari e i dati in tempo reale siano adeguatamente condivisi dai diversi operatori; esorta la Commissione e gli Stati membri a potenziare la ricerca e gli investimenti nella mobilità intelligente, nello sviluppo delle competenze e nella riqualificazione ad essa relative, al fine di contribuire allo sviluppo di soluzioni di trasporto innovative; |
95. |
è favorevole all'installazione di STI adeguati su percorsi stradali critici e punti a rischio di incidenti (ad esempio, gallerie, ponti, grandi aree congestionate) e alla fornitura di servizi di STI in luoghi e aree situati in segmenti stradali critici per ottenere rapidi successi in termini di sicurezza ed efficienza stradale; |
96. |
sottolinea che i veicoli autonomi dotati di sistemi di IA che scansionano l'ambiente circostante e reagiscono istantaneamente possono ridurre sostanzialmente gli errori umani, gli incidenti e i decessi, se utilizzati con adeguati dispositivi di protezione; ritiene, pertanto, considerato il fatto che i progressi nella riduzione dei tassi di mortalità stradale nell'UE sono rimasti stagnanti negli ultimi vent'anni, che tali dispositivi possano essere uno strumento importante per accelerare verso l'obiettivo «Vision Zero»; |
97. |
valuta la necessità di prevedere un quadro politico locale e partenariati pubblico-privati in grado di sostenere il settore e gli operatori della mobilità che lanciano modelli aziendali innovativi e sostenibili e nuove tecnologie di mobilità urbana, come la gestione di veicoli autonomi; osserva che tale operazione può essere facilitata allineando le normative sulle politiche relative all'accesso urbano per conseguire economie di scala e ridurre i costi; |
98. |
auspica lo sviluppo di un quadro giuridico, etico e politico adeguato per l'uso dell'IA nella mobilità e nei trasporti intelligenti e sostenibili e nei dati dell'utente; |
99. |
sottolinea, a tale proposito, che i veicoli totalmente autonomi o altamente automatizzati saranno disponibili in commercio nei prossimi anni e che occorre predisporre al più presto quadri normativi appropriati, che ne garantiscano il funzionamento sicuro e prevedano un regime chiaro in materia di responsabilità, in modo da affrontare i cambiamenti che ne deriveranno, ivi compresa l'interazione tra i veicoli autonomi e l'infrastruttura nonché gli altri utenti; |
100. |
sottolinea che le soluzioni digitali devono essere introdotte in modo inclusivo e partecipativo per ottenere un trasporto accessibile per tutti i gruppi di utenti, nonché garantire meccanismi di controllo umano ed evitare discriminazioni basate sulle competenze digitali e sull'accesso alla tecnologia; |
101. |
chiede un aggiornamento urgente dell'infrastruttura fisica e digitale delle città per garantire una diffusione sicura della guida automatizzata, con l'armonizzazione del codice stradale tra gli Stati membri e le autorità locali; |
102. |
evidenzia il crescente potenziale della mobilità aerea nelle aree urbane, in particolare per il potenziale uso dei droni da parte dei cittadini in generale; |
103. |
sottolinea che i veicoli aerei senza pilota devono essere considerati come parte del quadro per la mobilità e quindi la loro sicurezza dovrebbe essere regolamentata e che si dovrebbe effettuare una valutazione d'impatto globale sulla mobilità aerea urbana prima di adottare qualsiasi misura o piano in questo campo, al fine di valutare adeguatamente i benefici e i potenziali problemi in termini di sicurezza, rumore, privacy e diritti residenziali; |
104. |
sottolinea che gli aspetti del trasporto stradale stanno diventando sempre più importanti a causa del loro elevato impatto sulla sostenibilità economica, ambientale e sociale; sottolinea l'importanza degli scambi di buone pratiche e di dati; plaude, a tale proposito, alla proposta della Commissione di migliorare i 19 indicatori della mobilità urbana sostenibile entro il 2022; |
105. |
sottolinea la necessità del monitoraggio continuo da parte della Commissione dei vari fattori che determinano la qualità dei servizi di trasporto urbano, in modo da valutare l'attuazione dell'attuale legislazione in materia e colmarne le lacune; incoraggia le autorità nazionali a condividere regolarmente con la Commissione informazioni statistiche, comprese informazioni sull'offerta di trasporti collettivi, sulla qualità dell'aria, sugli incidenti di mobilità urbana, sui flussi di passeggeri, sui modelli di pendolarismo, sui dati sulla mobilità attiva, compresi i dati provenienti dai centri logistici per le biciclette delle imprese che utilizzano biciclette da carico nella loro catena di approvvigionamento, car-sharing e altre modalità di mobilità emergenti; |
106. |
sottolinea l'importanza di aggiungere dati socioeconomici nell'ambito della raccolta e della presentazione alla Commissione dei dati per ciascun nodo urbano e che tali dati dovrebbero includere, tra gli altri, fattori quali l'accessibilità, anche economica, e la facilità d'uso dei servizi di mobilità pubblici e privati; |
107. |
invita gli Stati membri e la Commissione a sostenere le città europee nel superare le sfide legate alla raccolta dei dati e a promuovere la condivisione dei dati sui trasporti e sulla mobilità europei tra gli Stati membri, gestendo tali attività attraverso uno spazio pubblico comune di dati; |
108. |
sottolinea la necessità di supportare la rapida diffusione di soluzioni di mobilità verdi, incentrate sull'utente e integrate per le persone e le merci, nonché per i portatori di interessi pubblici e privati, al fine di garantire che le nuove soluzioni di mobilità siano progettate in base alle esigenze delle persone e offrano a tutti i cittadini l'accesso a una nuova generazione di opzioni di viaggio pulite, sicure, convenienti ed eque; sottolinea l'importanza di coinvolgere i portatori di interessi pubblici e privati in una collaborazione e in un dialogo costruttivo tra società, autorità locali e imprese per realizzare una mobilità sostenibile delle persone e un trasporto sostenibile delle merci all'interno delle aree urbane; |
109. |
invita gli Stati membri a garantire l'interoperabilità delle informazioni sul traffico in tempo reale in tutta l'UE, che dovrebbero essere a disposizione dei fornitori di servizi e degli sviluppatori per agevolare la creazione di siti web contenenti informazioni di viaggio, pianificatori di viaggio online e altri servizi e applicazioni per i cittadini e gli operatori logistici; |
110. |
auspica un ulteriore sviluppo e l'attuazione di servizi di mobilità digitale multimodale, come la «mobilità come servizio» (MaaS) in tutta Europa, integrando il trasporto collettivo nonché le soluzioni per «il primo e l'ultimo miglio» come i servizi di condivisione della micromobilità, che garantiscono parità di condizioni tra i fornitori di servizi e tra i modi di trasporto; sottolinea che la MaaS è uno strumento fondamentale per i nodi multimodali che integra tutti i servizi di mobilità e di parcheggio, fornendo così informazioni sui migliori servizi disponibili tenendo conto del costo e della durata del viaggio, integrando ulteriormente l'ambizione delle zero e delle basse emissioni e consentendo l'emissione di un biglietto unico; |
111. |
concorda sul fatto che si debba fare di più per supportare i sistemi informativi multimodali e l'emissione intelligente dei biglietti; sottolinea l'importanza che i passeggeri abbiano un'esperienza d'uso senza soluzione di continuità nella ricerca, nella selezione e nell'acquisto dei servizi di mobilità; sottolinea altresì che, per promuovere l'emissione dei biglietti multimodale, sarebbe opportuno prendere in considerazione e promuovere soluzioni settoriali; |
112. |
sottolinea l'importanza di disporre di metodi di pagamento e di un'emissione dei biglietti multimodale di facile utilizzo; osserva che uno studio dell'Eurobarometro condotto nel 2019 ha rilevato che un unico strumento di emissione dei biglietti per tutti gli spostamenti urbani in qualsiasi città europea sarebbe la soluzione più utile per la mobilità personale; esorta vivamente la Commissione a non ritardare le ulteriori proposte legislative che ha promesso di elaborare in materia di mobilità urbana, con particolare riferimento all'emissione dei biglietti multimodale; sottolinea che l'attuazione dell'emissione dei biglietti multimodale è estremamente importante per rendere i modi di trasporto sostenibile il più possibile accessibili ed efficienti per gli utenti; incoraggia gli Stati membri ad adeguare la loro legislazione nazionale e a lanciare campagne di sensibilizzazione e soluzioni di mobilità integrata, compresa la biglietteria integrata; |
113. |
sottolinea che è importante che i passeggeri abbiano un'esperienza d'uso agevole della soluzione di mobilità urbana da loro scelta e delle opzioni di viaggio a lunga distanza; ritiene che, per conseguire un sistema di biglietteria senza interruzioni in tali casi, le soluzioni settoriali dovrebbero essere sostenute e considerate il punto di partenza per migliorare l'emissione dei biglietti multimodale per i viaggi a breve e a lunga distanza; |
114. |
sottolinea l'importanza di una gestione intelligente dei parcheggi, compresi i parcheggi di scambio «park-and-ride» e «kiss-and-ride», in quanto offrono un potenziale significativo per ridurre le emissioni, evitare la congestione del traffico e risparmiare tempo; auspica il potenziamento dell'uso delle applicazioni mobili per i parcheggi intelligenti al fine di agevolare l'accesso alle zone di parcheggio e ai parcheggi di scambio e di aumentarne la disponibilità e la gamma di metodi di pagamento; |
115. |
incoraggia le autorità regionali e locali a fornire parcheggi sicuri per biciclette e strutture di deposito in prossimità delle destinazioni di partenza e di arrivo, compresi parcheggi per biciclette di dimensioni maggiori, come le biciclette a tre ruote (anche per persone con mobilità ridotta) e le biciclette da carico, aree dedicate alle biciclette elettriche e alle biciclette elettriche da carico dotate di stazioni di ricarica e, ove possibile, punti di riparazione, presso stazioni ferroviarie, aeroporti e porti marittimi nonché in edifici nuovi, ristrutturati ed esistenti; incoraggia lo sviluppo e il sostegno di progetti che offrano un deposito sicuro per le biciclette ai cittadini che non hanno accesso a un deposito privato; riconosce che l'avvento delle biciclette elettriche richiede livelli di sicurezza più elevati per quanto riguarda il deposito; nota l'aumento del numero di furti di biciclette elettriche; sottolinea che la Commissione dovrebbe sostenere le autorità locali e regionali a tale proposito; |
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116. |
incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, agli Stati membri e ai loro parlamenti. |
(1) GU L 249 del 14.7.2021, pag. 38.
(2) GU L 231 del 30.6.2021, pag. 159.
(3) GU L 231 del 30.6.2021, pag. 60.
(4) GU L 231 del 30.6.2021, pag. 94.
(5) GU L 57 del 18.2.2021, pag. 17.
(6) GU L 188 del 12.7.2019, pag. 116.
(7) GU L 354 del 23.12.2016, pag. 22.
(8) GU C 342 del 6.9.2022, pag. 2.
(9) GU C 132 del 24.3.2022, pag. 45.
(10) GU C 118 dell'8.4.2020, pag. 2.
(11) GU C 162 del 10.5.2019, pag. 31.
(12) GU C 316 del 22.9.2017, pag. 124.
(13) GU C 498 del 30.12.2022, pag. 17.
(14) Commissione europea, Horizon Europe (Orizzonte Europa).
(15) Relazione speciale n. 6/2020 della Corte dei conti europea dal titolo «Mobilità urbana sostenibile nell’UE: senza l’impegno degli Stati membri non potranno essere apportati miglioramenti sostanziali».
(16) Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 maggio 2010, concernente la prestazione energetica nell'edilizia, (GU L 153 del 18.6.2010, pag. 13).
(17) Direttiva 2006/126/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, concernente la patente di guida (GU L 403 del 30.12.2006, pag. 18).
(18) Direttiva (UE) 2019/882 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, concernente i requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi, (GU L 151 del 7.6.2019, pag. 70).
(19) Regolamento (UE) 2018/858 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, relativo all'omologazione e alla vigilanza del mercato dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, nonché dei sistemi, componenti ed entità tecniche indipendenti destinati a tali veicoli, che modifica i regolamenti (CE) n. 715/2007 e (CE) n. 595/2009 e abroga la direttiva 2007/46/CE (GU L 151 del 14.6.2018, pag. 1).
ELI: http://data.europa.eu/eli/C/2023/1058/oj
ISSN 1977-0944 (electronic edition)