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Document 52023BP1869

Risoluzione (UE) 2023/1869 del Parlamento europeo del 10 maggio 2023 recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) per l’esercizio 2021

GU L 242 del 29.9.2023, p. 261–265 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

ELI: http://data.europa.eu/eli/res/2023/1869/oj

29.9.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 242/261


RISOLUZIONE (UE) 2023/1869 DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 10 maggio 2023

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) per l’esercizio 2021

IL PARLAMENTO EUROPEO,

vista la sua decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie per l’esercizio 2021,

visti l’articolo 100 e l’allegato V del suo regolamento,

vista la relazione speciale n. 13/2022 della Corte dei conti europea,

visto il parere della commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare,

vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A9-0146/2023),

A.

considerando che, stando al suo stato delle entrate e delle spese (1), il bilancio definitivo del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie («Centro») per l’esercizio 2021 ammontava a 168 115 000 EUR, il che rappresenta, rispetto al 2020, un aumento del 169,03 %, ascrivibile alle nuove attività assegnate al Centro una volta divenuta operativa l’Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA); che il 98,74 % circa del bilancio del Centro proviene dal bilancio dell’Unione;

B.

considerando che la Corte dei conti («Corte»), nella sua relazione sui conti annuali del Centro relativi all’esercizio 2021 («relazione della Corte»), dichiara di aver ottenuto garanzie ragionevoli in merito all’affidabilità dei conti annuali del Centro, nonché alla legittimità e alla regolarità delle relative operazioni;

Gestione finanziaria e di bilancio

1.

rileva con soddisfazione che gli sforzi in materia di controllo di bilancio compiuti durante l’esercizio 2021 hanno avuto come risultato un tasso di esecuzione degli stanziamenti d’impegno dell’esercizio in corso del 99,35 %, il che equivale a un aumento del 2,58 % rispetto al 2020; osserva che il tasso di esecuzione degli stanziamenti di pagamento dell’esercizio in corso è stato del 64,08 %, con un calo dell’11,18 % rispetto all’esercizio precedente;

2.

osserva che nel 2021 l’attuazione della strategia del Centro per il periodo 2021-2027 è stata lenta a causa della pandemia di COVID-19 e dei nuovi obblighi imposti al Centro nel contesto dell’istituzione dell’HERA; invita la Commissione ad accordare al Centro le risorse necessarie per conseguire gli obiettivi della strategia 2021-2027 e attuare il mandato del Centro conformemente al regolamento (CE) n. 851/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio (2) riveduto;

Performance

3.

elogia il Centro per il costante lavoro svolto in relazione alla pandemia di COVID-19 e, in particolare, per il miglioramento dei processi relativi alle emergenze di sanità pubblica sulla base degli insegnamenti tratti dalla pandemia e dall’analisi comparativa internazionale; osserva, tuttavia, che l’attuazione di alcuni risultati del piano relativo all’emergenza di sanità pubblica è stata rinviata;

4.

prende atto che il Centro ha realizzato il 74 % dei risultati previsti nel documento unico di programmazione per il periodo 2021-2023; rileva che il 16 % delle attività pianificate dal Centro non erano ancora iniziate alla fine del 2021 o hanno subito ritardi; constata che la maggior parte dei ritardi nella realizzazione dei risultati previsti per il 2021 è dovuta all’elevato carico di lavoro connesso alla pandemia di COVID-19 presso il Centro, negli Stati membri e/o nelle organizzazioni partner; osserva che nel 2021 il Centro ha partecipato a numerose attività connesse alla COVID-19, tra cui la conduzione della sorveglianza epidemiologica relativa alla COVID-19 e la pubblicazione di orientamenti scientifici a sostegno del processo decisionale in materia di salute pubblica;

5.

prende atto degli sforzi compiuti dal Centro in relazione alla preparazione della struttura dell’HERA, nonché della richiesta rivolta al Centro di sostenere, attraverso sovvenzioni, gli Stati membri nella creazione e/o nell’ampliamento delle loro capacità e competenze di sequenziamento dell’intero genoma;

6.

osserva che il Centro continua a sviluppare e ad attuare un nuovo sistema europeo di sorveglianza basato su indicatori sulla piattaforma EpiPulse, con l’obiettivo di includere progressivamente la COVID-19 e tutte le altre malattie e patologie sotto la sorveglianza dell’Unione; invita il Centro a tenere l’autorità di discarico costantemente informata in merito agli sviluppi di tale sistema;

7.

osserva che il Centro ha tenuto la sua terza riunione strategica congiunta con i principali portatori di interessi nel 2021 e che i temi di discussione sono stati scelti tenendo conto, tra l’altro, della terza valutazione esterna;

8.

si compiace della collaborazione del Centro con altre agenzie dell’Unione, ad esempio la collaborazione con l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) volta a istituire una nuova piattaforma di monitoraggio dei vaccini; prende atto dell’allargamento dell’obiettivo del Centro di aumentare la sicurezza sanitaria nell’Unione, che include il rafforzamento della cooperazione e del coordinamento tra il Centro e i partner nei paesi terzi;

9.

si compiace che il Centro continui a condividere le migliori pratiche e collabori regolarmente con altre agenzie dell’Unione, in particolare l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, l’EMA e l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze; riconosce inoltre che il Centro partecipa alle procedure di appalto interistituzionali organizzate da altre agenzie dell’Unione; incoraggia il Centro a perseguire attivamente un’ulteriore e più ampia cooperazione con le organizzazioni e le associazioni pertinenti, gli organismi nazionali competenti e le organizzazioni internazionali come l’Organizzazione mondiale della sanità, evitando nel contempo qualsiasi duplicazione degli orientamenti esistenti;

Politica del personale

10.

constata che, al 31 dicembre 2021, l’organico era completo al 95,2 %, con la nomina di 198 agenti temporanei sui 208 agenti temporanei autorizzati a titolo del bilancio dell’Unione (rispetto ai 180 posti autorizzati nel 2020); osserva che nel 2021 hanno inoltre lavorato per il Centro 112 agenti contrattuali e 5 esperti nazionali distaccati;

11.

prende atto con preoccupazione della mancanza di equilibrio di genere a livello dell’alta dirigenza del Centro, dove 4 dei 6 posti (66,67 %) sono ricoperti da uomini; prende atto della ripartizione di genere a livello di tutto il personale del Centro, dove le donne ricoprono 170 dei 271 posti totali (62,73 %); invita il Centro ad adottare quanto prima misure concrete per conseguire l’equilibrio di genere a tutti i livelli gerarchici del Centro e a riferire in merito all’autorità di discarico; ricorda altresì l’importanza di garantire una rappresentanza geografica equilibrata tra la dirigenza e il personale del Centro;

12.

constata che il Centro ha adottato una politica intesa a proteggere la dignità della persona e a prevenire le molestie; si compiace del fatto che, oltre alla pagina intranet su «Un ambiente di lavoro rispettoso», il Centro abbia messo a disposizione del personale nuovo e di quello esistente un «programma di accoglienza» online che illustra la politica antimolestie, le definizioni del fenomeno e le modalità per denunciarlo; prende atto del fatto che nel 2021 non vi è stato alcun caso di molestie denunciato, concluso internamente o deferito alla Corte di giustizia dell’Unione europea; osserva inoltre che nel 2021 è stato avviato un progetto riguardante il rispetto sul luogo di lavoro;

13.

prende atto che sono stati assegnati al Centro 73 posti supplementari da ricoprire con assunzioni nel periodo 2021-2024 (46 posti per il 2021) in ragione della prolungata crisi sanitaria e dell’impatto della cospicua sovvenzione ricevuta dal Centro nel 2021 in relazione all’HERA; osserva inoltre che, di conseguenza, i 20 posti di agente contrattuale a breve termine assegnati al Centro nel 2020 dovrebbero essere gradualmente eliminati entro il 2023;

14.

ricorda l’importanza di elaborare una politica di lungo termine in materia di risorse umane che verta sull’equilibrio tra vita professionale e vita privata, sull’orientamento permanente e sull’offerta di possibilità di formazione specifiche per lo sviluppo della carriera, sull’equilibrio di genere a tutti i livelli del personale, sul telelavoro, sul diritto alla disconnessione, sul miglioramento dell’equilibrio geografico ai fini di un’idonea rappresentanza di tutti gli Stati membri e sull’assunzione e l’integrazione delle persone con disabilità, garantendo loro parità di trattamento e ampia promozione delle loro opportunità;

Appalti

15.

osserva che nel 2021 il Centro ha concluso un totale di 257 contratti, di cui 21 contratti quadro, 14 contratti diretti e 131 contratti specifici; rileva che, sempre nel 2021, il Centro ha inoltre concluso 27 accordi quadro di partenariato, 24 convenzioni di sovvenzione per azioni a favore di autorità nazionali di salute pubblica e 40 convenzioni di sovvenzione specifiche; osserva che il Centro partecipa a 20 contratti interistituzionali e interagenzia conclusi a seguito di procedure di appalto condotte da altri enti, nell’ambito dei quali il Centro può acquistare prodotti o servizi;

Prevenzione e gestione dei conflitti di interesse e trasparenza

16.

prende atto delle misure esistenti in seno al Centro e degli sforzi in atto per garantire la trasparenza e per prevenire e gestire i conflitti di interesse, nonché per proteggere gli informatori; prende atto con soddisfazione di una valutazione concreta della presenza di potenziali conflitti articolata in tre fasi, ovvero la raccolta delle dichiarazioni di interessi, la revisione e la valutazione di eventuali conflitti individuati, nonché la decisione in merito a misure adeguate da intraprendere per garantire l’indipendenza del Centro; rileva inoltre che, in base alle risposte fornite al questionario standard, il Centro non ha segnalato al proprio comitato di esame delle dichiarazioni di interessi alcun conflitto di interesse effettivo nel 2021;

17.

osserva che nel 2021 il Centro era in fase di attuazione della procedura interna relativa ai conflitti di interesse per il personale e che il responsabile per la funzione di controllo della conformità e la sezione delle risorse umane collaboravano all’attuazione di tale procedura; invita il Centro a riferire in merito agli sviluppi al riguardo;

18.

insiste sulla necessità di introdurre norme più sistematiche in materia di trasparenza, incompatibilità, conflitti di interessi, attività illegali di lobbismo e «porte girevoli»; invita il Centro a rafforzare i meccanismi di controllo interno, anche istituendo un meccanismo interno anticorruzione;

19.

richiama l’attenzione sull’indagine strategica del Mediatore europeo, conclusa nel 2021, incentrata sul modo in cui il Centro ha raccolto e comunicato informazioni durante la pandemia di COVID-19, con particolare attenzione alla fase iniziale della crisi; si rammarica per le conclusioni del Mediatore europeo secondo cui il Centro non ha messo in atto misure sufficienti per ottenere tutte le informazioni necessarie dagli Stati membri; accoglie con favore i provvedimenti adottati dal Centro per mettere in atto misure che consentano al pubblico di seguire in modo più semplice l’evoluzione dei suoi pareri scientifici e di consultare più facilmente i dati alla base delle sue valutazioni scientifiche; invita il Centro a garantire la piena trasparenza nella pubblicazione di studi scientifici e a rafforzare la sua capacità di comunicazione esterna verso il grande pubblico, garantendo che tutte le informazioni chiave, in particolare quelle relative alle emergenze di sanità pubblica, siano disponibili in tutte le lingue dell’Unione e facilmente accessibili ai cittadini;

Controllo interno

20.

osserva che, nel gennaio 2021, il Centro ha ricevuto la relazione finale dell’audit del servizio di audit interno (IAS) sulla gestione e l’etica delle risorse umane nel Centro nel 2020; rileva che l’audit ha formulato quattro raccomandazioni, due delle quali sono state classificate come molto importanti e due come importanti, e che il Centro ha attuato una delle raccomandazioni, mentre l’attuazione delle altre tre è prevista per la fine del 2022; invita il Centro a riferire all’autorità di discarico in merito all’attuazione delle azioni previste; constata, inoltre, che nel 2021 l’IAS ha effettuato una revisione limitata dell’attuazione del nuovo quadro di controllo interno e che l’audit ha formulato quattro raccomandazioni, tutte classificate come importanti; invita il Centro a comunicare all’autorità di discarico gli eventuali sviluppi al riguardo;

21.

rileva che nel 2021 l’autovalutazione del Centro per quanto riguarda l’attuazione del quadro di controllo interno ha dimostrato che il sistema di controllo interno è presente e funzionante, ma che sono necessari alcuni miglioramenti; prende atto, in particolare, dell’obiettivo del Centro di sviluppare una politica di comunicazione interna basata sulla politica globale di comunicazione del Centro per il periodo 2021-2027, compresa la comunicazione riguardo agli obiettivi e alle responsabilità del controllo interno; invita il Centro a comunicare all’autorità di discarico gli eventuali sviluppi al riguardo;

22.

ricorda l’importanza di rafforzare i sistemi di gestione e di controllo per garantire il corretto funzionamento del Centro; insiste fermamente sulla necessità di sistemi efficaci di gestione e controllo per evitare potenziali casi di conflitti di interessi, l’assenza di controlli ex ante/ex post, una gestione inadeguata degli impegni di bilancio e degli impegni giuridici e la mancata segnalazione dei problemi nel registro delle eccezioni;

Digitalizzazione e transizione verde

23.

osserva che i locali del Centro sono certificati come «edifici verdi» e hanno inoltre ricevuto la certificazione ambientale BREEAM «Very Good in use» nel 2020; plaude al fatto che al Centro il 100 % dell’elettricità provenga da energia idroelettrica; osserva che il Centro ha completato la prima fase di attuazione del sistema di gestione ambientale basato sul sistema di ecogestione e audit (EMAS); invita il Centro a comunicare all’autorità di discarico gli eventuali sviluppi al riguardo;

24.

si compiace del fatto che, nel periodo 2020-2022, il Centro sia stato in grado di ottenere e diffondere dati epidemiologici sulla COVID-19 in tutto il mondo attraverso un’automazione della ricerca sul web; plaude alla collaborazione nell’ambito dello spazio europeo dei dati sanitari e alla preparazione di un progetto pilota;

25.

osserva che nel 2021 il Centro ha continuato a subire attacchi da parte di criminali informatici e hacktivisti e che, in risposta, ha attuato ulteriori misure di sicurezza informatica, tra cui Microsoft Defender, gli strumenti forensi di analisi approfondita, il sistema di gestione della sicurezza delle informazioni e il sistema di gestione degli accessi privilegiati e delle identità; osserva che il Centro ha elaborato una politica in materia di cibersicurezza e ha anche aumentato il personale che si occupa di sicurezza informatica; osserva inoltre che il Centro era in fase di istituzione di un’autorità di sicurezza; invita il Centro a seguire le raccomandazioni formulate dalla Corte nella sua relazione speciale sulla cibersicurezza delle istituzioni, degli organi e delle agenzie dell’UE (3), nella quale la Corte invita tali istituzioni, organi e agenzie a dotarsi di un quadro di gestione dei rischi per la sicurezza informatica che includa l’intera infrastruttura informatica e a effettuare valutazioni periodiche dei rischi, nonché a offrire una formazione sistematica di sensibilizzazione all’intero personale, compresi i dirigenti; si compiace, in tale contesto, della politica recentemente adottata in materia di cibersicurezza, che copre tutti gli aspetti, dalle esigenze e i desiderata delle imprese alle competenze e alla consapevolezza delle persone, passando per la sicurezza tecnica; invita il Centro a comunicare all’autorità di discarico gli eventuali sviluppi al riguardo;

26.

ricorda l’importanza di aumentare la digitalizzazione del Centro in termini di funzionamento e gestione interni, ma anche al fine di accelerare la digitalizzazione delle procedure; invita il Centro a passare, ove possibile, a una gestione dei documenti e a processi interni senza supporto cartaceo; evidenzia la necessità che il Centro continui a essere proattivo a tale riguardo onde evitare un divario digitale tra le agenzie; richiama tuttavia l’attenzione sulla necessità di adottare tutte le misure di sicurezza necessarie per evitare qualsiasi rischio quanto alla sicurezza online delle informazioni trattate;

27.

incoraggia il Centro a cooperare strettamente con l’Agenzia dell’Unione europea per la cibersicurezza (ENISA) e la squadra di pronto intervento informatico delle istituzioni, degli organi e delle agenzie dell’UE (CERT-UE) nonché a effettuare valutazioni periodiche dei rischi per la sua infrastruttura informatica e a garantire che siano effettuati audit e collaudi periodici delle sue difese informatiche; propone di offrire programmi di formazione regolarmente aggiornati in materia di cibersicurezza a tutti i membri del personale, compresa la dirigenza, in quanto elemento chiave di un efficace quadro di cibersicurezza all’interno del Centro;

Continuità operativa durante la crisi COVID-19

28.

plaude all’impegno del Centro a mantenere la data di inizio del programma di borse di studio del Centro per la coorte del 2021, cosa che apporta un contributo diretto al rafforzamento della capacità di risposta per affrontare le minacce transfrontaliere, attraverso la fornitura di moduli interamente online;

29.

si compiace del fatto che, nel corso del 2021, il Centro abbia continuato a partecipare molto attivamente alle attività volte a contenere la pandemia di COVID-19; osserva che le principali attività del Centro durante tale periodo hanno riguardato il sostegno alle strategie vaccinali e ai piani di diffusione dei vaccini, l’applicazione della sorveglianza e dell’informazione sull’epidemia, l’analisi comportamentale per quanto riguarda l’accettazione e la copertura vaccinale, la valutazione dei rischi e dei fattori di preoccupazione, nonché la creazione di un polo di previsione riguardo alla COVID-19; sottolinea che il Centro ha condotto e pubblicato 22 valutazioni rapide relative ai rischi/focolai e ha risposto a oltre 600 richieste dei portatori di interessi; osserva che il Centro ha inoltre continuato a elaborare le note informative settimanali sulla COVID-19 e a pubblicare mappe a sostegno della raccomandazione del Consiglio su un approccio coordinato alle misure sui viaggi nell’UE;

30.

osserva che, nel 2021, il Centro ha completato l’attuazione delle raccomandazioni della «Valutazione esterna strategica e della performance relativa alla risposta dell’ECDC alla COVID-19» effettuata dal Centro nel 2020;

Altre osservazioni

31.

osserva che la Corte, nella sua relazione speciale n. 13/2022 (4), constata che il Centro non valuta in modo esaustivo l’utilità e l’impatto dei suoi orientamenti e lo invita a ottenere regolarmente riscontri dai portatori di interessi per colmare tale lacuna;

32.

valuta positivamente il fatto che nel 2021 il Centro ha continuato a ricevere un livello elevato di attenzione da parte dei mezzi di comunicazione, sui social media e sui suoi siti web in relazione alla naturale evoluzione della pandemia di COVID-19; prende atto che il sito web del Centro ha avuto oltre 18 milioni di visualizzazioni nel 2021, un dato in diminuzione rispetto ai 32 milioni del 2020; osserva che l’équipe del Centro per la stampa e i media ha trattato 963 richieste mediatiche, a fronte delle circa 1 917 richieste dell’anno precedente; rileva che il Centro ha registrato un aumento del 18 % del numero di follower su Twitter e un aumento del 44 % del numero di sostenitori e follower su Facebook; incoraggia il Centro a proseguire in questa direzione e a prendere in considerazione la condivisione delle migliori pratiche con le altre agenzie dell’Unione onde massimizzare la divulgazione delle loro attività presso il grande pubblico;

33.

apprezza l’attiva partecipazione del Centro all’azione comune TERROR volta a colmare le lacune nella preparazione sanitaria degli Stati membri e a rafforzare la risposta agli attacchi terroristici biologici e chimici; invita il Centro ad aumentare ulteriormente il suo impegno ad affrontare le minacce alla sicurezza;

34.

invita il Centro a continuare a sviluppare le proprie sinergie (ad esempio, risorse umane, gestione degli edifici, servizi informatici e sicurezza), nonché la cooperazione e lo scambio di buone pratiche con le altre agenzie dell’Unione al fine di migliorare l’efficienza;

35.

rinvia, per altre osservazioni di natura orizzontale che accompagnano la decisione di discarico, alla sua risoluzione del 10 maggio 2023 (5) sulle prestazioni, la gestione finanziaria e il controllo delle agenzie.

(1)   GU C 141 del 29.3.2022, pag. 39.

(2)  Regolamento (CE) n. 851/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, con il quale si crea un Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (GU L 142 del 30.4.2004, pag. 1).

(3)  Relazione speciale n. 05/2022 dal titolo «La cibersicurezza delle istituzioni, degli organi e delle agenzie dell’UE: il livello complessivo di preparazione non è commisurato alle minacce», pag. 44.

(4)  Relazione speciale n. 13/2022 dal titolo «Libera circolazione nell’UE durante la pandemia di COVID-19: la vigilanza sui controlli alle frontiere interne è stata limitata e le azioni intraprese dagli Stati membri non sono state coordinate tra loro», pag. 41.

(5)  Testi approvati, P9_TA(2023)0190.


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