COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 20.7.2021
SWD(2021) 715 final
DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE
Relazione sullo Stato di diritto 2021
Capitolo sulla situazione dello Stato di diritto in Irlanda
che accompagna il documento
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI
Relazione sullo Stato di diritto 2021
La situazione dello Stato di diritto nell'Unione europea
{COM(2021) 700 final} - {SWD(2021) 701 final} - {SWD(2021) 702 final} - {SWD(2021) 703 final} - {SWD(2021) 704 final} - {SWD(2021) 705 final} - {SWD(2021) 706 final} - {SWD(2021) 707 final} - {SWD(2021) 708 final} - {SWD(2021) 709 final} - {SWD(2021) 710 final} - {SWD(2021) 711 final} - {SWD(2021) 712 final} - {SWD(2021) 713 final} - {SWD(2021) 714 final} - {SWD(2021) 716 final} - {SWD(2021) 717 final} - {SWD(2021) 718 final} - {SWD(2021) 719 final} - {SWD(2021) 720 final} - {SWD(2021) 721 final} - {SWD(2021) 722 final} - {SWD(2021) 723 final} - {SWD(2021) 724 final} - {SWD(2021) 725 final} - {SWD(2021) 726 final} - {SWD(2021) 727 final}
Sintesi
Nel sistema giudiziario irlandese, caratterizzato da un elevato livello di indipendenza percepita, sono in corso importanti sviluppi. Un nuovo progetto di legge mira a riformare il sistema di nomine e promozioni giudiziarie, attenuando alcune preoccupazioni precedenti. Tuttavia la riforma continuerebbe a lasciare al governo un ampio potere discrezionale, dato che non esiste una graduatoria dei candidati e il governo non è vincolato da tale elenco, anche se le sue decisioni devono essere pubblicate. È importante che questa riforma garantisca l'indipendenza della magistratura, tenendo conto delle norme europee. È in fase di istituzione un regime disciplinare per migliorare la responsabilità dei giudici, e il comitato per la condotta giudiziaria sta preparando un progetto di orientamenti sulla condotta e l'etica, oltre a una procedura di denuncia. Conformemente alla Costituzione, la decisione finale sulla revoca dei giudici, prevista solo in caso di comportamento scorretto o di incapacità, rimane prerogativa del parlamento, il che potrebbe destare preoccupazioni in merito alla politicizzazione della procedura. Il Consiglio di giustizia istituito di recente ha proseguito i lavori su una serie di orientamenti. Sono in corso riflessioni sulla limitazione delle spese legali e sul miglioramento dei regimi di patrocinio a spese dello Stato, il che potrebbe migliorare l'accesso alla giustizia. Si stanno adottando misure per affrontare le sfide relative alla digitalizzazione, al basso numero di giudici per abitante e alla durata dei procedimenti.
L'Irlanda sta effettuando un riesame approfondito delle sue strutture anticorruzione e antifrode, nonché delle strategie per prevenire, indagare e decidere in merito a reati economici e casi di corruzione. Il governo si è impegnato a introdurre nuove strutture anticorruzione e antifrode, una nuova legislazione che preveda udienze preliminari e la modifica della legge del 2018 sulla giustizia penale (reati di corruzione). Permangono sfide cruciali in merito alla capacità dell'Irlanda di scoraggiare e punire la corruzione a causa della limitatezza delle risorse e della frammentazione istituzionale. Sono in vigore misure di prevenzione della corruzione e di promozione dell'integrità, ma permangono sfide per quanto riguarda l'applicazione delle norme, in particolare in relazione alla dichiarazione della situazione patrimoniale, alle attività di lobbying e al "pantouflage". Sono state espresse preoccupazioni circa il fatto che la commissione sugli standard nel pubblico impiego, in quanto autorità di vigilanza che gestisce i regimi di dichiarazione degli interessi e di adempimento fiscale dei titolari di cariche pubbliche, potrebbe non essere dotata di risorse adeguate. È prevista una revisione della capacità per esaminare la questione.
L'autorità di regolamentazione dei mezzi di comunicazione radiotelevisiva (Broadcasting Authority of Ireland) dovrebbe subire una profonda riorganizzazione nel quadro del nuovo progetto di legge sulla sicurezza online e la regolamentazione dei media, finalizzata al recepimento della direttiva riveduta sui servizi di media audiovisivi. Il nuovo progetto di legge dovrebbe essere adottato entro la fine del 2021. I recenti sviluppi volti ad aumentare la trasparenza nel settore comprendono la messa a disposizione della banca dati sulla proprietà dei media, che dovrebbe essere aggiornata regolarmente. Le modifiche della legge sulla diffamazione, la cui adozione è prevista nei prossimi mesi, dovrebbero avere un impatto positivo sull'attività dei giornalisti. Il governo ha istituito una commissione consultiva sul futuro dei media per avviare un dialogo su nuove misure strategiche ed eventuali azioni a lungo termine a sostegno del settore.
Per quanto riguarda il bilanciamento dei poteri, la procedura legislativa ordinaria ha continuato a essere seguita per i provvedimenti legislativi volti ad affrontare la pandemia di COVID‑19, ma sono state espresse preoccupazioni in merito al limitato controllo parlamentare sulle misure ministeriali. Sebbene l'Irlanda abbia una procedura legislativa ben sviluppata, di recente si è fatto ampio ricorso a possibilità di abbreviare il dibattito parlamentare. La commissione irlandese per i diritti umani e le pari opportunità continua a svolgere il proprio lavoro in modo efficace ed è stata nuovamente accreditata nel mese di giugno 2021. L'Irlanda ha una società civile vivace e diversificata ma le restrizioni ai finanziamenti alle ONG continuano a sollevare preoccupazioni, che si prevede di affrontare nel contesto della riforma elettorale in corso.
I.Sistema giudiziario
L'Irlanda possiede un sistema giuridico di common law in cui la magistratura è suddivisa in una sezione civile e in una sezione penale. Il sistema giudiziario comprende una corte di ultima istanza (Corte suprema), una Corte d'appello e organi giurisdizionali di primo grado che includono un'Alta Corte a cui è attribuita piena competenza in materia penale e civile e organi giurisdizionali aventi competenze limitate: il tribunale circondariale e il tribunale distrettuale, organizzati su base geografica. Le corti penali speciali sono organi giurisdizionali senza giuria e si occupano di casi paramilitari, sovversivi e di criminalità organizzata. Inoltre, vari tribunali specializzati operano in diversi settori, tra cui quello dei rapporti sul luogo di lavoro. Nel 2019 è stato istituito un Consiglio di giustizia. I giudici sono nominati dal presidente dell'Irlanda previo parere del governo. Il comitato consultivo per le nomine giudiziarie ha il compito di selezionare i candidati idonei per la nomina. La procura non fa parte del potere giudiziario. L'Attorney General è il consulente giuridico del governo. La professione legale è esercitata da due tipi di avvocati: i consulenti legali (solicitor), rappresentati dalla Law Society, e gli avvocati (barrister), in gran parte rappresentati dal Foro di Irlanda. L'autorità di regolamentazione dei servizi legali è un organo indipendente istituito in Irlanda nel 2016 e preposto alla regolamentazione di entrambi i rami della professione forense.
Indipendenza
L'indipendenza percepita della magistratura da parte dei cittadini e delle imprese resta elevata. Il livello di indipendenza della magistratura è percepito come "abbastanza soddisfacente" o "molto soddisfacente" dal 73 % dei cittadini e dal 77 % delle imprese. L'elevato livello di indipendenza percepita della magistratura è stabile dal 2016.
Il Consiglio di giustizia istituito di recente ha proseguito i lavori per emanare una serie di orientamenti, anche mediante attività di ricerca e redazione. È stato avviato un moderno programma di istruzione e formazione dei giudici, accompagnato dalla nomina di un giudice in carica come direttore degli studi giudiziari. Il Gruppo di Stati contro la corruzione ("GRECO") del Consiglio d'Europa ha accolto con favore l'istituzione del Consiglio di giustizia in linea con le sue precedenti raccomandazioni. Il Consiglio di giustizia sta svolgendo ricerche per guidare la redazione degli orientamenti sulle condanne. Gli orientamenti sulle lesioni personali, che fissano orientamenti generali in merito agli importi da assegnare o da valutare nei casi di danni alle persone, sono stati adottati dal Consiglio a marzo 2021 e sono entrati in vigore ad aprile 2021, dopo l'entrata in vigore della normativa. Nell'attuazione di tali orientamenti si dovrebbe tenere debitamente conto del rispetto dell'indipendenza della magistratura.
È in preparazione un nuovo progetto di legge sulla nomina e la promozione dei giudici. Dopo la scadenza del progetto di legge del 2017 sulle nomine giudiziarie alla fine della precedente legislatura, il nuovo governo ha presentato un nuovo schema generale a dicembre 2020. Il progetto di legge dovrebbe essere presentato in parlamento nel terzo trimestre del 2021.
La composizione della prevista commissione per le nomine giudiziarie è stata modificata. Il nuovo schema generale prevede l'istituzione di una commissione per le nomine giudiziarie composta da nove membri in sostituzione dell'attuale comitato consultivo per le nomine giudiziarie (JAAB). La commissione comprenderà il presidente della Corte suprema (in qualità di presidente), due giudici nominati dal Consiglio di giustizia (uno che esercitava la professione di solicitor e uno quella di barrister), un presidente dell'organo giurisdizionale (presidente dell'organo giurisdizionale per il quale la commissione deve raccomandare le persone da nominare) e quattro membri laici (tre dei quali saranno selezionati in concorso pubblico dal servizio per l'assunzione nel pubblico impiego, e uno dei quali sarà nominato dalla commissione irlandese per i diritti umani e le pari opportunità). L'Attorney General siederà nella commissione senza diritto di voto ex officio. La composizione della prevista commissione non stabilisce una netta maggioranza di giudici scelti dai loro pari, sebbene tenga conto di alcune preoccupazioni sollevate in merito ai precedenti piani relativi a una maggioranza laica e a un presidente laico. La partecipazione, anche se senza diritto di voto, dell'Attorney General, che è anche il principale consulente giuridico del governo e siede nelle riunioni di gabinetto, potrebbe destare preoccupazione per quanto riguarda l'indipendenza della commissione dal governo, come riferito dalla commissione per i diritti umani e le pari opportunità e dalla Law Society. Lo schema generale prevede inoltre un comitato consultivo per le nomine giudiziarie di alto livello incaricato di raccomandare la nomina a presidente della Corte suprema, presidente della Corte d'appello e presidente dell'Alta Corte. Tale comitato sarà composto dal presidente della Corte suprema, da un membro laico e dall'Attorney General. Pertanto l'Attorney General avrebbe un ruolo significativo nella nomina per le posizioni di più alto livello all'interno della magistratura, il che potrebbe anche suscitare preoccupazioni in termini di indipendenza. È importante che la riforma finale garantisca l'indipendenza della magistratura, in linea con il diritto dell'Unione e tenendo conto delle norme europee, e sia condotta in piena consultazione con i portatori di interessi pertinenti e con la Commissione di Venezia. In particolare, secondo le raccomandazioni del Consiglio d'Europa, tale organo indipendente di nomina dovrebbe essere composto in gran parte dalla magistratura e dovrebbe essere autorizzato a formulare raccomandazioni o esprimere pareri cui l'autorità competente per la nomina secondo prassi si attenga.
La procedura prevista per le nomine e le promozioni giudiziarie desta preoccupazione. Nell'attuale sistema e in relazione alla prima nomina dei giudici, il JAAB suggerisce al ministro della Giustizia almeno sette candidati per ogni posto vacante. I candidati presenti in tale selezione non sono classificati in ordine di preferenza e il governo non ha l'obbligo di selezionare esclusivamente tra tali nominativi. Le promozioni dei giudici sono effettuate dal presidente dell'Irlanda previo parere del governo e non sono soggette alla procedura condotta dal JAAB. Sono state sollevate preoccupazioni in merito all'ampia discrezionalità concessa al potere esecutivo nel sistema attuale. Lo schema generale prevede che tutte le nomine e le promozioni giudiziarie siano soggette alla nuova procedura prevista, che è in grado di rafforzare l'indipendenza della magistratura. Lo schema generale prevede che la commissione presenti al governo cinque candidati senza ordine di graduatoria, limitando così ulteriormente la discrezionalità del governo rispetto all'attuale sistema basato su un elenco di sette candidati. Tuttavia il progetto di legge del 2017 prevedeva una limitazione ancora maggiore, proponendo un elenco di soli tre candidati. Il numero di candidati da presentare e l'assenza di una graduatoria previsti dal nuovo schema generale conferiscono al governo un'ampia discrezionalità per quanto riguarda le nomine giudiziarie, il che ha sollevato critiche. Tale potere discrezionale è ulteriormente amplificato dalla possibilità del governo di selezionare un candidato non figurante nell'elenco predisposto dalla commissione, senza che sia necessario fornire una motivazione. Il governo ritiene che tale discrezionalità sia imposta dalle disposizioni costituzionali che stabiliscono che i giudici sono nominati dal presidente. Tuttavia è importante che tale riforma tenga conto delle raccomandazioni del Consiglio d'Europa relative alla necessità che il potere esecutivo si attenga nella pratica alle raccomandazioni delle autorità indipendenti.
Sono in corso lavori per l'istituzione di un regime disciplinare per i giudici, mentre il parlamento rimane responsabile della rimozione dei giudici. Il comitato di condotta giudiziaria del Consiglio di giustizia, istituito nel 2020 e incaricato di esaminare le denunce di condotta illecita dei giudici, sta elaborando gli orientamenti sulla condotta giudiziaria, le procedure per la risoluzione informale delle denunce e sull'ammissibilità e il funzionamento del regime delle denunce. La procedura di denuncia dovrebbe essere pronta per l'avvio entro l'estate del 2022. Nonostante i progressi compiuti al riguardo, l'attuale mancanza di procedure disciplinari formali per i giudici è considerata preoccupante, anche per la società civile. Pertanto i prossimi orientamenti e procedure potrebbero determinare un miglioramento della responsabilità dei giudici; è importante che l'indipendenza della magistratura sia preservata, in linea con il diritto dell'Unione e tenendo conto delle raccomandazioni del Consiglio d'Europa. Il parlamento rimane responsabile della decisione di rimozione dalle cariche giudiziarie, mantenendo un proprio margine di discrezionalità, il che può suscitare preoccupazioni legate alla politicizzazione del processo, sebbene tale processo non sia mai stato avviato.
Qualità
Il numero dei giudici rimane basso e le risorse disponibili per la formazione dei giudici sembrano limitate. Il numero di giudici per abitante rimane il più basso dell'UE, il che potrebbe incidere anche sull'efficienza del sistema giudiziario irlandese. Sebbene il governo si sia impegnato a rivedere il numero e il tipo di giudici necessari per garantire un'amministrazione efficiente della giustizia nei prossimi cinque anni, misure più immediate potrebbero rispondere anche alle preoccupazioni sollevate dai portatori di interessi. Il bilancio pro capite per il sistema giudiziario è aumentato costantemente negli ultimi anni ed è tra i più elevati dell'UE, mentre il bilancio in percentuale del PIL ha subito una stagnazione ed è rimasto al di sotto della media dell'UE. Per quanto riguarda la formazione giudiziaria, nel 2020 è stato nominato un direttore degli studi giudiziari a tempo parziale (giudice in carica). Non è stato possibile ampliare il programma di formazione, anche se recentemente sono stati compiuti progressi nel garantire il sostegno amministrativo necessario per agevolare lo sviluppo di tale programma. Nel 2021 è stata condotta un'indagine sulle esigenze in termini di formazione giudiziaria.
La riflessione sui costi dei contenziosi e sul sistema di patrocinio a spese dello Stato continua e potrebbe portare a un migliore accesso alla giustizia. Il riesame dell'amministrazione della giustizia civile
è stato pubblicato a ottobre 2020 e formula raccomandazioni al fine di migliorare l'accesso alla giustizia civile, promuovere una risoluzione rapida delle controversie, ridurre i costi dei contenziosi, creare un sistema più reattivo e proporzionato e garantire esiti migliori per gli utenti del sistema giudiziario. Il riesame ha raccomandato l'elaborazione di orientamenti non vincolanti sulle spese legali. Il governo ha avviato una valutazione della proposta, valutando anche se le spese legali debbano essere fissate in modo vincolante. Delle raccomandazioni in materia sono attese entro la fine del 2021. Il governo si è inoltre impegnato ad avviare quest'anno una revisione del regime di patrocinio a spese dello Stato nel processo civile. Tali iniziative potrebbero contribuire ad affrontare le preoccupazioni relative all'accesso alla giustizia e, in particolare, al sistema di patrocinio a spese dello Stato nel processo civile. Per quanto riguarda il patrocinio a spese dello Stato nel processo penale, il governo intende trasferire il funzionamento del regime alla commissione per il patrocinio a spese dello Stato. Sebbene il regime di patrocinio a spese dello Stato nel processo penale sia generalmente considerato ben funzionante, il Foro di Irlanda ha espresso preoccupazione per il basso livello di remunerazione previsto per gli avvocati nell'ambito del regime. Per migliorare l'accesso alla giustizia sarebbe importante rafforzare i sistemi di patrocinio a spese dello Stato e limitare le spese legali. Inoltre si potrebbero aumentare ulteriormente gli sforzi per promuovere e incentivare il ricorso a metodi alternativi di risoluzione delle controversie.
L'autorità di regolamentazione dei servizi legali sta adottando ulteriori misure finalizzate all'abbattimento delle barriere tuttora esistenti nel mercato dei servizi legali. L'autorità prevede di introdurre il quadro per gli studi legali associati entro la fine del 2021 (che può comprendere studi associati tra avvocati nonché studi associati tra avvocati e consulenti legali). L'autorità intende inoltre rivedere l'introduzione degli studi multidisciplinari (comprendenti operatori del diritto e altre professioni quali, a titolo di esempio, architetti e contabili) a seguito dell'introduzione degli studi legali associati. Nel 2020 l'autorità ha pubblicato una relazione in cui valutava se le professioni di avvocato e consulente legale dovessero essere unificate. La relazione ha concluso che non vi era alcuna base probatoria per raccomandare l'unificazione delle professioni, ma si è impegnata a riesaminare la questione una volta che le altre riforme previste dalla legge fossero state consolidate. L'autorità ha inoltre pubblicato una relazione sull'istruzione e la formazione degli operatori del diritto, raccomandando riforme volte a definire le competenze e gli standard necessari per esercitare la professione di avvocato o consulente legale. Raccomanda altresì di istituire un quadro giuridico per accreditare gli attuali prestatori di servizi di istruzione e formazione degli operatori del diritto, nonché per consentire l'accreditamento di nuovi prestatori di servizi per la formazione professionale degli avvocati e dei consulenti legali. L'autorità sta ora collaborando con il dipartimento di Giustizia per l'attuazione di tali raccomandazioni. L'autorità sta inoltre avviando un progetto di ricerca sui potenziali ostacoli che avvocati o consulenti legali possono incontrare all'inizio della loro carriera, che sarà pubblicato entro la fine del 2021. Nel 2020 l'autorità ha preso in carico la regolamentazione della pubblicità da parte degli operatori del diritto, con l'introduzione di nuove norme. Sarebbe importante che l'autorità valutasse se e in che modo le misure adottate abbiano contribuito a limitare le spese legali e a migliorare l'accesso alla giustizia.
Proseguono i lavori per colmare le lacune esistenti nella digitalizzazione del sistema giudiziario. Il servizio giudiziario ha elaborato una strategia a lungo termine che mira a sostenere meglio l'accesso alla giustizia. Tra le priorità del programma di modernizzazione figurano eFiling, un sistema di gestione delle cause, e la realizzazione dell'infrastruttura per agevolare la piattaforma eCourts. Durante la pandemia di COVID‑19, un programma di aule virtuali ha consentito di organizzare più di 2 200 sessioni giudiziarie virtuali da marzo 2020. Gli organi giurisdizionali da remoto continuano a operare in tutte le giurisdizioni, in ampia misura, presso la Corte suprema, la Corte d'appello e l'Alta Corte, e si prevede che continuino a operare in futuro. Nonostante le misure del 2020 che consentivano di ricorrere maggiormente alle udienze da remoto in materia civile e nei ricorsi penali, l'Irlanda registra un punteggio inferiore alla media dell'UE per quanto riguarda le norme procedurali che consentono l'utilizzo della tecnologia digitale negli organi giurisdizionali nelle cause civili/commerciali, amministrative e penali. L'Irlanda registra inoltre un punteggio inferiore alla media per quanto riguarda l'uso della tecnologia digitale da parte degli organi giurisdizionali e delle procure, degli strumenti di comunicazione elettronica presso gli organi giurisdizionali, delle soluzioni digitali per lo svolgimento e il seguito dei procedimenti giudiziari penali e in termini di accesso online da parte dei cittadini alle sentenze pubblicate. È pertanto necessaria l'ulteriore digitalizzazione del sistema giudiziario irlandese per colmare le lacune esistenti, nonché per consentire la raccolta di dati sulla durata dei procedimenti secondo la metodologia della Commissione europea per l'efficacia della giustizia del Consiglio d'Europa (CEPEJ).
Il governo ha annunciato un riesame del funzionamento delle corti penali speciali. Da tempo le Nazioni Unite e la società civile chiedono di prendere in considerazione l'abolizione della corte penale speciale, istituita nel 1972 per trattare i casi di terrorismo e criminalità organizzata, o di rafforzarne la procedura per garantire il rispetto del diritto a un processo equo. A febbraio 2021 il governo ha nominato un gruppo incaricato di riesaminare le leggi sui reati commessi contro lo Stato. Il mandato del gruppo di riesame riguarda il funzionamento della corte penale speciale.
Efficienza
I problemi legati alla durata dei procedimenti si sono aggravati. Nel 2019 la durata media dei procedimenti dinanzi all'Alta Corte è stata di 785 giorni, con un aumento di circa 35 giorni rispetto al 2018. In particolare la durata dei procedimenti commerciali ha continuato ad aumentare dal 2018 al 2019, di circa 220 giorni. Per contro nel 2019 la durata dei procedimenti presso i tribunali circondariali e distrettuali è diminuita rispetto al 2018, dopo l'aumento dell'anno precedente. La durata dei procedimenti dinanzi alla Corte d'appello è aumentata di circa 110 giorni tra il 2019 (1 220 giorni) e il 2018 (1 101 giorni). Tra il 2018 e il 2019 la durata dei procedimenti penali è aumentata di circa 120 giorni presso i tribunali circondariali e di circa 100 giorni presso la corte penale centrale. Nel riesame dell'amministrazione della giustizia civile sono state formulate raccomandazioni per ridurre i ritardi e i tempi dei procedimenti. Il 24 maggio 2021 è stato firmato un progetto di legge in materia di procedura penale che prevede udienze preliminari, che potrebbero consentire procedimenti giudiziari più rapidi ed efficienti per determinati reati.
Il governo intende proporre un meccanismo di risarcimento per i casi di eccessiva durata dei procedimenti giudiziari prima della fine del 2021. Ciò è richiesto da una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, la cui esecuzione è ancora soggetta alla sorveglianza rafforzata del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa.
II.Quadro anticorruzione
In Irlanda, le indagini sulla corruzione sono di competenza di An Garda Síochána, il corpo di polizia e sicurezza nazionale. Il nucleo anticorruzione all'interno dell'Ufficio nazionale della Garda per la criminalità economica è l'unico responsabile delle indagini sulla corruzione straniera e delle indagini sui casi di corruzione interna di rilevanza nazionale. Il nucleo anticorruzione funge da centro di eccellenza per le indagini, la prevenzione e il contrasto della corruzione. La polizia svolge indagini penali nella lotta contro la corruzione. A novembre 2020 è entrata in funzione una nuova unità incaricata di indagare sulla corruzione all'interno delle forze di polizia. Recentemente è stato messo a punto un nuovo sistema di gestione delle indagini (IMS), attualmente in fase di prova presso il corpo di polizia e sicurezza nazionale. La commissione sugli standard nel pubblico impiego (SIPO) è responsabile dell'attuazione delle leggi elettorali, delle leggi sull'etica e della legge sulla regolamentazione dell'attività di lobbying del 2015.
La percezione fra gli esperti e i dirigenti aziendali è che il livello di corruzione nel settore pubblico continui a essere relativamente basso. Nell'Indice di percezione della corruzione 2020 di Transparency International l'Irlanda ha ricevuto un punteggio di 72/100 e si è classificata al 7° posto nell'Unione europea e al 20° posto a livello mondiale. Questa percezione è rimasta relativamente stabile
negli ultimi cinque anni.
A seguito di un riesame globale, il governo sta pianificando una revisione del quadro legislativo penale per rafforzare l'efficacia della lotta contro la corruzione. La legge sulla giustizia penale del 2018 prevede un'unica legislazione consolidata. La legge in materia di corruzione è stata aggiornata e consolidata dalla legge del 2018 e ora la mancata denuncia alla polizia di reati di corruzione è considerata un reato penale. I reati di corruzione hanno inoltre un effetto extraterritoriale ai sensi della legge per la corruzione straniera, se si dimostra che parte della condotta al di fuori dello Stato costituirebbe reato se si fosse verificata in Irlanda. Come riferito lo scorso anno, è stata effettuata una valutazione approfondita dell'efficacia delle autorità nella lotta contro la criminalità economica e la corruzione. La cosiddetta "revisione Hamilton" è stata pubblicata a dicembre 2020. A seguito di tale valutazione, il ministero della Giustizia ha individuato priorità che possono essere attuate a breve termine, come la promulgazione del progetto di legge relativo alla procedura penale, incluso nell'attuale programma legislativo di attuazione. Tra le altre priorità figurano il rafforzamento della legge in materia di etica del settore pubblico e la modifica della legislazione per affrontare situazioni di possibili violazioni di ex parlamentari (camere dell'Oireachtas) che potrebbero aver violato i loro obblighi ai sensi delle leggi sull'etica. Esse comprendono anche la modifica della legislazione in materia di giustizia penale per consentire mandati di perquisizione autonomi che permetteranno alla polizia di richiedere password a dispositivi elettronici posseduti o controllati da persone oggetto di mandati d'arresto.
L'Irlanda sta attualmente rivedendo la propria struttura nazionale anticorruzione. Una delle principali raccomandazioni della "revisione Hamilton" è l'istituzione, su base permanente, di un consiglio consultivo intersettoriale incaricato di coordinare e guidare un approccio olistico ai reati economici e alla corruzione. Per far fronte alla mancanza di una strategia nazionale di lotta alla criminalità economica e alla corruzione e alle molteplici autorità con competenze anticorruzione, la "revisione Hamilton" ha raccomandato anche l'elaborazione di una strategia pluriennale e di un piano d'azione di accompagnamento.
Le competenze e le responsabilità per le politiche anticorruzione, nonché per l'individuazione, l'indagine e il perseguimento della corruzione sono ripartite tra diverse autorità di contrasto specializzate. L'Ufficio nazionale della Garda per la criminalità economica (GNECB), e il suo nucleo specializzato anticorruzione in particolare, sono responsabili delle indagini su tutti i reati di corruzione, compresa la corruzione straniera. La polizia ha recentemente ricevuto notevoli risorse, mentre non vi è stato un aumento proporzionale delle risorse per l'ufficio del direttore delle procure (ODPP), sebbene l'aumento delle risorse per altre parti del sistema (polizia, organi giurisdizionali, giudici) abbia un impatto sul carico di lavoro dell'ODPP, in quanto l'aumento del numero di agenti di polizia, dei rilevamenti e delle indagini crea un maggior numero di procedimenti penali per l'ODPP.All'interno della polizia è diventato operativo anche un nuovo nucleo anticorruzione incaricato di indagare sulla corruzione interna. L'ODPP si concentra esclusivamente sul perseguimento dei reati presentati dalle autorità inquirenti e non ha alcuna funzione di prevenzione. L'ODPP dispone di un'unità speciale per i reati finanziari, con cui il nucleo anticorruzione collabora direttamente in relazione ai casi di corruzione pertinenti. La polizia partecipa all'iniziativa "Integrity at Work" di Transparency International Irlanda e cerca di promuovere un ambiente di lavoro favorevole alla segnalazione di irregolarità. Il nucleo anticorruzione del GNECB gestisce una linea di segnalazione gratuita riservata alla corruzione.
Le risorse limitate continuano a rappresentare una sfida per il nucleo anticorruzione in seno all'Ufficio nazionale della Garda per la criminalità economica (GNECB). Il GNECB conta attualmente 74 investigatori (12 dei quali sono in trasferimento temporaneo), 18 membri del personale civile e tre contabili forensi. Il nucleo anticorruzione del GNECB è attualmente composto solo da tre persone, un sergente investigativo e due investigatori. Recentemente è stato completato un concorso per selezionare gli investigatori da assegnare al GNECB e al nucleo anticorruzione sarà assegnato un ulteriore membro del personale. Il nucleo anticorruzione utilizza risorse all'interno del GNECB quando conduce operazioni importanti e intrattiene stretti rapporti di lavoro con altre unità nazionali. La "revisione Hamilton" ha rilevato la mancanza di risorse nel nucleo anticorruzione e ha raccomandato di garantire che siano fornite ulteriori risorse al GNECB, nonché all'ufficio del direttore delle procure. La raccomandazione specifica a quest'ultimo comprendeva l'inserimento di ulteriori pubblici ministeri, oltre a uno specialista distaccato in scienze forensi digitali e un contabile forense distaccato. Secondo i dati del GNECB, il nucleo sta attualmente lavorando su nove indagini sulla corruzione, tre delle quali riguardano la corruzione straniera di funzionari pubblici stranieri.
L'analisi delle prove elettroniche nei casi di corruzione pone alcune sfide. Recentemente è stato messo a punto un nuovo sistema di gestione delle indagini (IMS), attualmente in fase di prova. Questo sistema standardizzerà tutte le indagini e registrerà tutte le azioni sostituendo i sistemi cartacei attualmente in uso. Secondo le autorità, la raccolta di prove elettroniche, compresi i dati di telefoni cellulari, computer, cloud e dati provenienti dai social network, rappresenta un'ulteriore sfida. Attualmente il nucleo anticorruzione non ha accesso a uno strumento che consenta un esame efficace ed efficiente di tali dati. Di conseguenza, l'esame dei dati elettronici assorbe una quantità significativa di risorse investigative e comporta notevoli ritardi nelle indagini.
Sono in atto misure per la prevenzione della corruzione e la promozione dell'integrità, ma permangono sfide per quanto riguarda l'applicazione delle norme. Le norme e procedure generali relative alla dichiarazione della situazione patrimoniale sono dettate nelle leggi sull'etica. Tutti i membri di entrambi i rami del parlamento, l'Attorney General e le persone nominate a ricoprire cariche pubbliche di alto livello devono presentare alla commissione sugli standard nel pubblico impiego (SIPO) gli interessi da dichiarare e le prove di conformità. La SIPO continua a vigilare sull'attuazione della legislazione, ma sono stati segnalati alcuni problemi in quanto gli interessi da dichiarare non includono le passività (ipoteche, prestiti, ecc.) e la pubblicazione delle informazioni riguarda solo i parlamentari. La SIPO non ha il compito di indagare sulle azioni di un titolare di una carica o di un dipendente pubblico quando tali azioni vengono intraprese dopo la cessazione dall'incarico.
Permangono alcune carenze per quanto riguarda la capacità di far rispettare le norme in materia di lobbying e di "pantouflage". La legge sulla regolamentazione delle attività di lobbying del 2015 ha introdotto l'obbligo di istituire un registro dei lobbisti. Il secondo riesame legale della legge sulla regolamentazione delle attività di lobbying del 2015 è stato pubblicato a febbraio 2020. Il registro, che è un sistema basato sul web, è supervisionato dalla SIPO. Attualmente vi sono oltre 2 100 persone fisiche e giuridiche iscritte nel registro. La SIPO dispone di alcuni poteri di esecuzione ai sensi di legge, compresa la capacità di svolgere indagini qualora ritenga che una persona possa aver commesso un'infrazione. Inoltre ha il potere di perseguire reati specifici e procedere al rinvio a giudizio, anche nel caso in cui la persona che esercita attività di lobbying non sia registrata. Il regolamento prevede inoltre un periodo di attesa di un anno dopo la fine del rapporto di lavoro, durante il quale determinati funzionari pubblici non possono svolgere specifiche attività di lobbying. A parte il regolamento, nel codice di condotta per i titolari di cariche e nel codice deontologico della funzione pubblica vi sono riferimenti alle restrizioni dopo la cessazione delle funzioni. Operando con risorse limitate (che condivide con l'ufficio del difensore civico), la SIPO non è in grado di verificare proattivamente il rispetto dei codici di condotta. Per quanto riguarda il "pantouflage", le restrizioni dopo la cessazione delle funzioni sono incluse nella legge del 2015 sulla regolamentazione delle attività di lobbying, nel codice di condotta per i titolari di cariche e nel codice deontologico della funzione pubblica. Tuttavia la SIPO non dispone dei poteri necessari per monitorare le irregolarità.
Si attendono tuttora le norme armonizzate in materia di conflitto di interessi. Il governo sta attualmente effettuando una revisione della legislazione sull'etica, dopo che il progetto di legge sugli standard nel settore pubblico del 2015, che avrebbe migliorato il quadro esistente per individuare, divulgare e gestire i conflitti di interessi e ridurre al minimo i rischi di corruzione, è decaduto con lo scioglimento dell'ultimo parlamento. Tra le priorità del programma di governo del 2020 figuravano le misure relative alla prevenzione della corruzione e alla promozione dell'integrità. Il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) ha osservato a tale riguardo che la scadenza del progetto di legge del 2015 ha inciso sulla creazione di un quadro giuridico uniforme e consolidato per la condotta etica dei parlamentari e sul miglioramento del regime di dichiarazione patrimoniale.
Per quanto riguarda le misure volte ad affrontare e attenuare la pandemia di COVID‑19, gli appalti pubblici sembrano essere un settore ad alto rischio di corruzione. Attualmente, quattro delle indagini di cui si sta occupando il nucleo anticorruzione riguardano gli appalti e in altri tre casi è stata fornita assistenza. Il GNECB ha inoltre organizzato una "settimana di sensibilizzazione alle frodi" in cui i media si sono regolarmente occupati della prevenzione delle frodi. La frode nel settore degli appalti per la COVID‑19 è stata oggetto di questa campagna.
III.Pluralismo dei media e libertà dei media
In Irlanda, la libertà di espressione è tutelata dalla Costituzione, che impone allo Stato di garantire la tutela dei diritti fondamentali, tra cui la libertà di espressione e la libertà di stampa. Una profonda revisione legislativa della legge sui media dovrebbe essere completata nel 2021 contestualmente al recepimento della direttiva riveduta sui servizi di media audiovisivi.
Il quadro giuridico per l'autorità indipendente di regolamentazione dei media è in fase di revisione. Il nuovo quadro normativo, che sarà istituito dall'imminente progetto di legge in materia di sicurezza online e di regolamentazione dei media, prevede lo scioglimento della Broadcasting Authority of Ireland (BAI) e l'assegnazione di tutte le sue funzioni alla nuova commissione per i mezzi di comunicazione. Alla commissione per i mezzi di comunicazione saranno inoltre conferiti nuovi poteri in materia di conformità e sanzioni, compreso il potere di chiedere l'imposizione di sanzioni finanziarie amministrative, al fine di monitorare il nuovo quadro per i servizi online. La commissione per i mezzi di comunicazione comprenderà un massimo di sei commissari, nominati a seguito di un concorso aperto indetto dal servizio per l'assunzione nel pubblico impiego. Attualmente vi sono nove membri della BAI, cinque dei quali sono nominati dal governo in seguito alla nomina del ministro del Turismo, della Cultura, dell'Arte, della Gaeltacht, dello Sport e dei Media. La nuova commissione sarà diretta da un presidente esecutivo con un ruolo dirigenziale. Lo schema generale del progetto di legge propone di mantenere il finanziamento delle attività di regolamentazione della nuova commissione per i mezzi di comunicazione attraverso l'introduzione di una tassa per l'industria, analogamente all'attuale sistema di finanziamento della BAI. Lo schema generale conferma che la commissione deve essere indipendente nell'esercizio delle sue funzioni. Il nuovo quadro giuridico dovrebbe essere adottato entro la fine del 2021. Come nel 2020, l'Osservatorio del pluralismo dei media 2021 (Media Pluralism Monitor - MPM) ha valutato che i rischi per l'indipendenza e l'efficacia dell'autorità irlandese di regolamentazione sono bassi, sottolineando che le garanzie giuridiche esistenti limitano di fatto la possibilità di potenziali interferenze esterne.
L'Irlanda dispone di un sistema consolidato di organismi di autoregolamentazione nel settore dei media. Il quadro si basa sulle attività del Press Council of Ireland (PCI) e dell'ufficio del difensore civico per la stampa, e riguarda giornali (su carta e online), riviste e pubblicazioni solo online aderenti al Press Council of Ireland. Secondo la relazione annuale del 2020, lo scorso anno sono state presentate 346 denunce al PCI e 25 sono state analizzate dal PO. Rispetto al 2019, quando le denunce erano state 252, si tratta di un aumento
. Nel 2021 il PO ha già esaminato dieci casi.
Sono state adottate varie misure per garantire la fornitura di servizi di diffusione di trasmissioni radiotelevisive aperti e pluralistici in Irlanda. L'11 novembre 2020 è stata avviata una banca dati consultabile contenente informazioni sulla proprietà di imprese nel settore dei media di proprietà irlandese, la quale sarà oggetto di aggiornamenti periodici ogni sei mesi. Ai sensi della legge del 2014 sulla tutela dei consumatori e la concorrenza, il ministro del Turismo, della Cultura, dell'Arte, della Gaeltacht, dello Sport e dei Media è competente a valutare gli effetti delle operazioni di proprietà (fusioni) nel settore dei media sul pluralismo dei media in Irlanda. Inoltre, ogni tre anni, la BAI è tenuta a effettuare un riesame degli assetti proprietari delle imprese che operano nel settore dei media in Irlanda, concentrandosi in particolare sui cambiamenti di proprietà e sulle loro implicazioni in termini di pluralismo dei media. I primi due riesami sono stati condotti nel 2015 e nel 2018. In preparazione del prossimo riesame, previsto per il 2021, la BAI ha organizzato una consultazione pubblica per i portatori di interessi, che si è svolta fino al 30 aprile 2021. Queste misure di trasparenza sono importanti, tenuto conto dell'elevato livello di concentrazione nel settore dei media irlandese, in particolare a livello locale. L'MPM 2021 fa riferimento a una mancanza di dati per poter valutare la concentrazione dei mezzi di informazione.
Il governo ha adottato misure per alleviare l'impatto della pandemia di COVID‑19.Come riferito da Reporter senza frontiere, molte testate regionali si sono trovate sull'orlo del crollo finanziario nel 2020. A causa della pandemia di COVID‑19, anche alcune pubblicazioni gratuite hanno sospeso le attività e solo un aumento della pubblicità statale, correlata alle misure per far fronte alla COVID‑19, ha impedito ad alcune stazioni radiofoniche di chiudere. Inoltre il regime statale di pagamento per la disoccupazione causata dalla pandemia è stato aperto a tutti i dipendenti, compresi i giornalisti, il che ha contribuito ad alleviare l'impatto economico della pandemia di COVID‑19 su questa figura professionale. Anche i free-lance hanno potuto beneficiare di un certo sostegno finanziario in qualità di lavoratori autonomi.
Il governo sta riflettendo sul futuro del settore dei media. Il governo irlandese ha deciso di avviare un dibattito su possibili azioni a lungo termine a sostegno del settore dei media, istituendo una commissione indipendente sul futuro dei media a ottobre 2020. Le riflessioni della commissione si sono concentrate in particolare sulle sfide cui devono far fronte tutti gli operatori dei media per quanto riguarda l'evoluzione dei flussi di entrate, il comportamento del pubblico e i nuovi modelli tecnici di consumo dei media. Tra il 12 dicembre 2020 e l'8 gennaio 2021 la commissione ha organizzato una consultazione pubblica che ha portato a oltre 800 contributi scritti da parte di gruppi di portatori di interessi e di cittadini. La commissione sta attualmente intraprendendo una serie di dialoghi tematici in vista dell'elaborazione di una relazione e di raccomandazioni entro l'estate 2021.
Sono in corso discussioni sulla modifica del quadro di protezione dei giornalisti. In seguito all'annuncio dei piani di revisione della legge sulla diffamazione del 2009, il governo irlandese sta ultimando un riesame legale. Un nuovo schema sulla diffamazione potrebbe essere presentato entro la fine del 2021. Come sottolineato dai portatori di interessi, l'attuale regime consente di imporre un risarcimento danni sproporzionatamente elevato per diffamazione, il che può avere un impatto negativo sulla libertà giornalistica. L'ultima consultazione sulla revisione della legge irlandese sulla diffamazione ha avuto luogo alla fine del 2016 e non ha comportato alcuna modifica legislativa. Nel 2020 la piattaforma del Consiglio d'Europa per la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti ha registrato una segnalazione relativa all'Irlanda, la prima per il paese dal 2015. La segnalazione riguardava un'azione legale intentata da un attivista politico che era stato menzionato nel comunicato stampa del Dublin Inquirer. L'azione legale riguardava una presunta condotta negligente da parte del giornale. Nel 2021 non sono state registrate segnalazioni. Per quanto riguarda la sicurezza digitale dei giornalisti, l'MPM 2021 ribadisce i rischi legislativi derivanti dalla legge sulla conservazione dei dati, in particolare la mancanza di garanzie specifiche per la protezione delle fonti giornalistiche. Sebbene il governo irlandese abbia annunciato nel 2020 la sua intenzione di rivedere la legge sulle comunicazioni, tale attività non figura tra gli attuali fascicoli prioritari.
IV.Altre questioni istituzionali relative al bilanciamento dei poteri
L'Irlanda ha un sistema parlamentare bicamerale: il parlamento (Oireachtas) è composto da una Camera bassa (Dáil Éireann) e da una Camera alta (Seanad Éireann). I ministri del governo e i parlamentari hanno il diritto di iniziativa legislativa. Il controllo di costituzionalità è esercitato dall'Alta Corte con il diritto di ricorso alla Corte di appello e alla Corte suprema. La commissione irlandese per i diritti umani e le pari opportunità (IHREC) rappresenta l'istituzione nazionale per i diritti umani e la parità.
La procedura legislativa ordinaria è utilizzata per affrontare la pandemia di COVID‑19, ma sono state sollevate alcune questioni relative al controllo esercitato dal parlamento sulle misure di emergenza. La risposta alla pandemia di COVID‑19 dell'Irlanda, che ha continuato a utilizzare la procedura legislativa ordinaria, è stata ampiamente attuata mediante decreti firmati dal ministro della Sanità, delegati dal diritto primario. Secondo le clausole di temporaneità, i poteri pertinenti di tali leggi dovevano restare in vigore fino al 9 novembre 2020, salvo proroga. Una mozione presentata a ottobre 2020 ha prorogato i poteri fino al 9 giugno 2021, alla quale si sono opposti vari parlamentari, suggerendo proroghe più brevi. Il breve tempo dedicato al dibattito su questa mozione ha sollevato critiche. Una relazione dell'IHREC ha raccomandato proroghe più brevi e ha specificato nella legislazione la durata massima di eventuali proroghe, destando al contempo altre preoccupazioni. Le organizzazioni della società civile hanno ribadito queste stesse preoccupazioni. A causa delle elezioni generali tenutesi a gennaio e del ritardo nella nomina di un governo, tra gennaio e ottobre 2020 non si sono tenute riunioni ordinarie di commissione, mentre una commissione speciale sulla risposta alla COVID‑19 si è riunita tra il 6 maggio 2020 e il 30 settembre 2020. A giugno 2021 le clausole di temporaneità contenute in quattro atti di diritto primario, introdotti per affrontare la COVID‑19, sono state ulteriormente prorogate. Di conseguenza, le misure continueranno a essere operative fino al 9 novembre 2021 e potranno essere ulteriormente prorogate per un periodo unico di tre mesi mediante una risoluzione di entrambe le camere.
Sin dall'inizio della pandemia, il processo legislativo è stato caratterizzato da discussioni abbreviate in seno al parlamento. Gli strumenti procedurali per abbreviare la discussione parlamentare e garantire un rapido esame da parte del parlamento sono stati utilizzati di frequente, principalmente in relazione alla legislazione connessa alla COVID‑19. Ciò ha incluso la rinuncia all'obbligo di esame del progetto di testo di un disegno di legge prima della sua pubblicazione ("controllo prelegislativo")
, il ricorso alle cosiddette "mozioni di ghigliottina" per abbreviare il tempo dedicato al dibattito e le mozioni di firma anticipata per garantire che il presidente esamini rapidamente un disegno di legge approvato dal parlamento. Nel 2020 sono state preparate mozioni di ghigliottina in 30 dei 32 disegni di legge approvati e sono state utilizzate 19 mozioni di ghigliottina per abbreviare il dibattito su 17 diversi testi legislativi. Nel 2020 sono state concordate mozioni di firma anticipata
in 18 occasioni, consentendo al presidente di esaminare il disegno di legge entro cinque giorni. Durante la fase di istituzione di nuovi comitati, a partire da settembre 2020, in seguito alle elezioni delle due camere, si è convenuto di derogare al requisito di controllo prelegislativo per 17 disegni di legge tra tutti quelli adottati. Nel 2020 la fase di esame in commissione è stata effettuata da un comitato dell'intera Camera bassa per 26 atti. Le organizzazioni della società civile hanno espresso preoccupazioni in merito al breve lasso di tempo concesso per le consultazioni.
L'accreditamento della commissione irlandese per i diritti umani e le pari opportunità sarà riesaminato nel 2021. A novembre 2015 l'Alleanza globale delle istituzioni nazionali per i diritti umani (GANHRI) delle Nazioni Unite ha assegnato alla commissione lo status A. A febbraio 2021 l'IHREC ha pubblicato una relazione sui poteri di emergenza dell'Irlanda durante la pandemia di COVID‑19. La relazione ha concluso che le principali misure finora introdotte per contrastare la pandemia (principalmente restrizioni alla circolazione e agli assembramenti domestici, obblighi di indossare la mascherina) erano giustificate dall'obbligo dello Stato di proteggere la salute pubblica. La relazione formula inoltre una serie di conclusioni, tra cui la raccomandazione che il governo irlandese mantenga sempre una chiara distinzione tra misure giuridicamente obbligatorie e consigli in materia di sanità pubblica, o che tutte le misure adottate nell'ambito della risposta alla pandemia di COVID‑19 siano soggette a clausole di temporaneità.
L'Irlanda ha una società civile vivace e diversificata, sebbene le restrizioni ai finanziamenti continuino a destare preoccupazione. Oltre al fondo di stabilità COVID‑19 da 45 milioni di EUR istituito dal governo nel 2020 per fornire un apporto di liquidità alle organizzazioni di volontariato e comunitarie, agli enti di beneficenza e alle imprese sociali che forniscono servizi essenziali di prima linea, sono stati messi a disposizione ulteriori 10 milioni di EUR per il 2021. Le organizzazioni della società civile hanno continuato a manifestare preoccupazione circa l'impatto dei divieti previsti dalla legge elettorale sulle donazioni da concedere per "fini politici" al di sopra di un determinato importo e da parte di non cittadini residenti al di fuori dell'Irlanda. La commissione sugli standard nel pubblico impiego, incaricata di vigilare sull'attuazione della legge, ha inoltre chiesto una revisione completa della legge elettorale. Recentemente è stato pubblicato uno schema generale di una riforma elettorale volto a istituire per legge una commissione elettorale indipendente. L'intenzione del governo è che la commissione elettorale effettui una revisione completa della legge elettorale del 1997, anche affrontando le preoccupazioni sollevate dalle organizzazioni della società civile.
Allegato I: Elenco delle fonti in ordine alfabetico*
* L'elenco dei contributi ricevuti nel contesto della consultazione per la relazione sullo Stato di diritto del 2021 è disponibile al seguente indirizzo:
https://ec.europa.eu/info/policies/justice-and-fundamental-rights/upholding-rule-law/rule-law/rule-law-mechanism/2021-rule-law-report-targeted-stakeholder-consultation
.
Autorità di regolamentazione dei servizi legali (2020), Greater than the Sum of Its Parts? Consideration of Unification of the Solicitors' Profession and Barristers' Profession (
https://www.lsra.ie/lsra-publishes-reports-on-legal-practitioners-education-and-training-and-unification/
).
Autorità di regolamentazione dei servizi legali (2020), LSRA takes over the regulation of advertising by legal practitioners (
LSRA takes over regulation of advertising by legal practitioners – Legal Services Regulatory Authority
).
Autorità di regolamentazione dei servizi legali (2020), Setting Standards: Legal Practitioner Education and Training (
https://www.lsra.ie/lsra-publishes-reports-on-legal-practitioners-education-and-training-and-unification/
).
Broadcasting Authority Ireland (2019), Submission to the Department of Communications, Climate Action & Environment Public Consultation on the Regulation of Harmful Content on Online Platforms and the Implementation of the Revised Audiovisual Media Service Directive (
https://www.bai.ie/en/bai-publishes-submission-on-regulation-of-harmful-online-content-implementation-of-new-audiovisual-media-services-directive/
).
Comitato delle Nazioni Unite per i diritti umani (2014), Concluding observations on the fourth periodic report of Ireland
(
http://docstore.ohchr.org/SelfServices/FilesHandler.ashx?enc=6QkG1d%2FPPRiCAqhKb7yhsieXFSudRZs%2FX1ZaMqUUOS9yIqPEMRvxx26PpQFtwrk%2BhtvbJ1frkLE%2BCPVCm6lW%2BYjfrz7jxiC9GMVvGkvu2UIuUfSqikQb9KMVoAoKkgSG
).
Commissione europea (2019), Flash Eurobarometro 482: Businesses' attitudes towards corruption in the EU.
Commissione europea (2020), Indagine speciale Eurobarometro 502: Corruption.
Commissione europea (2020), Relazione sullo Stato di diritto. Capitolo sulla situazione dello Stato di diritto in Irlanda.
Commissione europea (2021), Quadro di valutazione UE della giustizia.
Commissione irlandese per i diritti umani e le pari opportunità (2021), Submission to the Minister for Justice on the General Scheme of the Judicial Appointments Commission (
https://www.ihrec.ie/documents/submission-to-the-minister-for-justice-on-the-general-scheme-of-the-judicial-appointments-commission-bill-2020/
).
Commissione irlandese per i diritti umani e le pari opportunità (2021), Ireland's Emergency Powers During the COVID‑19 Pandemic
(
https://www.ihrec.ie/documents/irelands-emergency-powers-during-the-covid-19-pandemic/
).
Commissione sugli standard nel pubblico impiego (2020), relazione annuale del 2019 (
https://www.sipo.ie/reports-and-publications/annual-reports/
).
Consiglio del Foro di Irlanda (2021), contributo del Consiglio del Foro di Irlanda per la relazione sullo Stato di diritto 2021.
Consiglio del Foro di Irlanda (2021), Submission to the Department of Justice on the General Scheme of the Judicial Appointments Commission Bill 2020
(
https://www.lawlibrary.ie/News/reports-and-submissions.aspx
).
Consiglio d'Europa: Comitato dei ministri (2010), Raccomandazione CM/Rec(2010)12 del Comitato dei ministri agli Stati membri sui giudici: indipendenza, efficacia e responsabilità (
https://www.coe.int/en/web/cdcj/judicial-independence-and-impartiality
).
Consiglio d'Europa: Commissione di Venezia (2010), Report on the Independence of the Judicial System Part I: The Independence of Judges, relazione adottata dalla Commissione di Venezia in occasione della sua 82a sessione plenaria (CDL-AD(2010)004-e).
Consiglio d'Europa: Commissione di Venezia (2020), Malta, Opinion on proposed legislative changes (CDL-AD(2020)006).
Consiglio di giustizia (2021), Personal Injuries Guidelines
(
https://judicialcouncil.ie/assets/uploads/documents/Personal%20Injuries%20Guidelines.pdf
).
Consiglio irlandese per i diritti civili (2020), Untenable in a democracy: ICCL renews call for abolition of Special Criminal Court (
Untenable in a democracy:
ICCL renews call for abolition of Special Criminal Court - Irish Council for Civil Liberties
).
Consiglio irlandese per i diritti civili (2021), contributo del Consiglio irlandese per i diritti civili per la relazione sullo Stato di diritto 2021.
Consiglio irlandese per i diritti civili (2021), ICCL calls for end to mandatory quarantine if rights issues not addressed, 19 aprile 2021 (https://www.iccl.ie/news/iccl-calls-for-end-to-mandatory-quarantine-if-rights-issues-not-addressed/).
Corte di giustizia dell'Unione europea, sentenza del 19 novembre 2019, A. K. e a./Sąd Najwyższy, CP/Sąd Najwyższy e DO/Sąd Najwyższy, cause riunite C‑585/18, C‑624/18 e C‑625/18, ECLI:EU:C:2019:982.
Corte di giustizia dell'Unione europea, sentenza del 20 aprile 2021, Repubblika contro Il-Prim Ministru, C-896/19, ECLI:EU:C:2021:311.
Corte europea dei diritti dell'uomo, sentenza del 22 dicembre 2009, Parlov-Tkalčić c. Croazia, ricorso n. 24810/06.
Dipartimento del Taoiseach (2020), dipartimento del Taoiseach (2021), Programme for Government: Our Shared Future
(
https://www.gov.ie/en/publication/7e05d-programme-for-government-our-shared-future/
).
Dipartimento della Spesa pubblica e delle riforme (2020), Second Statutory Review of the Regulation of Lobbying Act 2015 (
https://www.gov.ie/en/publication/7ef279-second-statutory-review-of-the-regulation-of-lobbying-act-2015/
).
Dipartimento di Giustizia (2020a), Draft General Scheme of the Judicial Appointments Commission Bill 2020
(
http://www.justice.ie/en/JELR/Pages/General_Scheme_of_the_Judicial_Appointments_Commission_Bill_2020
).
Dipartimento di Giustizia (2020b), Review of the Administration of Civil Justice - Report. Chairperson: The Hon. Mr. Justice Peter Kelly, Former President of the High Court (
http://www.justice.ie/en/JELR/Pages/Review_of_the_Administration_of_Civil_Justice_-_Review_Group_Report
).
Dipartimento di Giustizia (2020c), Review Group Report on structures and strategies to prevent, investigate and penalise economic crime and corruption (
https://www.gov.ie/en/publication/be30e-review-group-report-on-structures-and-strategies-to-prevent-investigate-and-penalise-economic-crime-and-corruption/
).
Dipartimento di Giustizia (2021a), Justice plan 2021
(
http://www.justice.ie/en/JELR/Department_of_Justice_Action_Plan_2021.pdf/Files/Department_of_Justice_Action_Plan_2021.pdf
).
Dipartimento di Giustizia (2021b), Hamilton Review Group Implementation Plan (
https://www.gov.ie/en/publication/d03ff-hamilton-review-group-implementation-plan/
).
Direttiva 2010/13/UE relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi (direttiva sui servizi di media audiovisivi) in considerazione dell'evoluzione delle realtà del mercato.
Foro di Irlanda (2021), Submission to the Department of Justice on the General Scheme of the Judicial Appointments Commission Bill 2020
(
https://www.lawlibrary.ie/media/lawlibrary/media/Secure/Submission-to-DOJ-with-Appendix.pdf
).
Governo irlandese (2021), contributo dell'Irlanda per la relazione sullo Stato di diritto 2020.
GRECO (2020), Quarto ciclo di valutazione, Evaluation Report on Ireland Corruption prevention in respect of members of parliament, judges and prosecutors (
https://rm.coe.int/fourth-evaluation-round-corruption-prevention-in-respect-of-members-of/1680a06655
).
Law Society of Ireland (2021), General Scheme of the Judicial Appointments Commission Bill 2020 - Submission to the Joint Oireachtas Committee On Justice
(
https://www.lawsociety.ie/globalassets/documents/submissions/2021-judicial-appointments-commission-bill.pdf
).
Press Council of Ireland (2020), Annual Report 2019 of The Press Council of Ireland and Office of the Press Ombudsman (
http://www.presscouncil.ie/about-us/recent-decisions-and-news/annual-report-2019-of-the-press-council-of-ireland-and-office-of-the-press-ombudsman-
).
Press Council of Ireland (2021), Submission by Press Council of Ireland and Press Ombudsman to the Future of Media Commission (
https://www.presscouncil.ie/office-of-the-press-ombudsman-164/publications-and-press-releases/press-releases-1048/submission-by-press-council-of-ireland-and-press-ombudsman-to-the-future-of-media-commission
).
Relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti alla libertà di riunione pacifica e di associazione e relatore speciale sulla situazione dei difensori dei diritti umani (2020), Mandates of the Special Rapporteur on the rights to freedom of peaceful assembly and of association and the Special Rapporteur on the situation of human rights defenders
(
DownLoadPublicCommunicationFile (ohchr.org)
).
Reporter senza frontiere, Irlanda (
https://rsf.org/en/ireland
).
Servizio giudiziario irlandese (2020), Supporting Access to Justice in a modern, digital Ireland. Long-term strategic vision – 2030
(
https://iwla.ie/wp-content/uploads/2020/11/Long-Term-Strategic-Vision.pdf
).
Transparency International (2021), Indice di percezione della corruzione 2020.
Allegato II: Visita all'Irlanda
A marzo 2021 i servizi della Commissione hanno tenuto riunioni virtuali con:
·i rappresentanti della magistratura
·il Consiglio irlandese per i diritti civili
·il Consiglio per la stampa
·il dipartimento di Giustizia
·il Foro di Irlanda
·il Servizio giudiziario
·il sindacato nazionale dei giornalisti
·la Broadcasting Authority of Ireland
·la Commissione dei difensori civici per il corpo di polizia nazionale (GSOC)
·la commissione Hamilton
·la Commissione irlandese per i diritti umani e le pari opportunità
·la Commissione sugli standard nel pubblico impiego (SIPO)
·l'Associazione irlandese delle piccole e medie imprese (ISME)
·l'Autorità di regolamentazione dei servizi legali
·le camere dell'Oireachtas (parlamento)
·l'Ordine forense irlandese
·l'Ufficio del direttore della pubblica accusa
·l'Ufficio del direttore per l'applicazione del diritto societario (ODCE)
·l'Ufficio della Garda per la criminalità economica
·Transparency International UE
*
La Commissione ha inoltre incontrato in occasione di riunioni orizzontali le seguenti organizzazioni:
·Amnesty International
·Center for Reproductive Rights
·CIVICUS
·Civil Liberties Union for Europe
·Civil Society Europe
·Conferenza delle Chiese europee
·EuroCommerce
·European Center for Not-for-Profit Law
·Centro europeo per la libertà di stampa e dei media
·Forum Civico Europeo
·Federazione Europea dei Giornalisti
·Partenariato Europeo per la Democrazia
·Forum europeo della gioventù
·Front Line Defenders
·Human Rights House Foundation
·Human Rights Watch
·ILGA-Europe
·Commissione internazionale di giuristi
·Federazione internazionale dei diritti umani
·Rete europea della Federazione internazionale per la genitorialità pianificata (IPPF EN)
·International Press Institute
·Netherlands Helsinki Committee
·Open Society European Policy Institute
·Philanthropy Advocacy
·Protection International
·Reporter senza frontiere
·Transparency International EU