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Document 52021SC0167

    DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE CONSULTAZIONE DEI PORTATORI DI INTERESSI - RELAZIONE RIEPILOGATIVA che accompagna il documento Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni Una visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE: verso zone rurali più forti, connesse, resilienti e prospere entro il 2040

    SWD/2021/167 final

    Bruxelles, 30.6.2021

    SWD(2021) 167 final

    DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE

    CONSULTAZIONE DEI PORTATORI DI INTERESSI - RELAZIONE RIEPILOGATIVA

    che accompagna il documento

    Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni

    Una visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE: verso zone rurali più forti, connesse, resilienti e prospere entro il 2040

    {COM(2021) 345 final} - {SWD(2021) 166 final}


    1. INTRODUZIONE: OBIETTIVI E PORTATORI DI INTERESSI

    La presente relazione passa in rassegna i risultati dei diversi filoni della consultazione condotta a sostegno della comunicazione "Una visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE: verso zone rurali più forti, connesse, resilienti e prospere". L'esigenza di una visione a lungo termine per le zone rurali è stata sottolineata negli orientamenti politici della presidente von der Leyen e nelle lettere di incarico della vicepresidente Šuica (Democrazia e demografia), del commissario Wojciechowski (Agricoltura) e della commissaria Ferreira (Coesione e riforme).

    Come parte integrante della priorità "Un nuovo slancio per la democrazia europea" della Commissione von der Leyen, la consultazione pubblica mirava a ottenere una forte partecipazione dei cittadini e dei portatori di interessi per valutare le priorità per i) le zone rurali oggi e ii) le zone rurali del futuro.

    1 La strategia di consultazione è stata concepita per prestare particolare attenzione alle persone che vivono nelle zone rurali nonché alle autorità locali e regionali, come sottolineato nella lettera di incarico della vicepresidente per la Democrazia e la demografia, Dubravka Šuica. Il processo di consultazione è culminato nella (Rural vision week), tenutasi online tra il 22 e il 26 marzo 2021.

    Il processo ha incluso gli elementi di consultazione indicati di seguito.

    Figura 1. Filoni di consultazione per la visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE

    Le tappe della consultazione sono state pianificate per raggiungere i portatori di interessi individuati attraverso la mappatura condotta nella strategia di consultazione, che ha portato all'individuazione dei seguenti gruppi:

    ·gli agricoltori e le loro organizzazioni (a livello di UE, nazionale e locale);

    ·i consumatori e le loro organizzazioni (a livello di UE, nazionale e locale);

    ·il settore privato - a monte e a valle (filiera alimentare, distribuzione ecc.), imprese rurali (a livello di UE, nazionale e locale);

    ·le autorità degli Stati membri (governi, parlamenti, autorità pubbliche);

    ·le autorità regionali/locali;

    ·le ONG ambientaliste (a livello di UE, nazionale e locale);

    ·altre associazioni, ONG e organizzazioni della società civile (a livello di UE, nazionale e locale);

    ·le reti rurali (a livello di UE, nazionale e regionale);

    ·il mondo accademico, gli esperti;

    ·altri gruppi e individui interessati.

    2 La consultazione ha avuto luogo nel contesto della pandemia di COVID-19. La maggior parte degli scambi e delle consultazioni si è svolta virtualmente, tranne un numero limitato di eventi locali organizzati dalle reti rurali. Tutti i gruppi di portatori di interessi identificati sono stati raggiunti dalle diverse attività di consultazione.

    2. METODOLOGIA E STRUMENTI

    La Commissione ha raccolto feedback sia sulla sua tabella di marcia sia sulla consultazione pubblica online, attraverso questionari online. Il feedback sulla tabella di marcia è stato analizzato quantitativamente e qualitativamente per identificare sfide, opportunità e priorità di azione. La consultazione pubblica online comprendeva sia domande a risposta chiusa (a cui i partecipanti hanno risposto scegliendo tra una serie predefinita di risposte) sia domande aperte (in cui i partecipanti potevano inserire la propria risposta di massimo 1 000 caratteri). Il questionario della consultazione pubblica online si è concentrato su tre aspetti principali: i) le zone rurali oggi, ii) le zone rurali del futuro e iii) la governance delle zone rurali.

    3 4 Diverse domande dello Speciale Eurobarometro 504 si riferivano alla situazione delle zone rurali, ai cambiamenti dal 2009 al 2020, e agli obiettivi di sviluppo rurale, secondo pilastro della politica agricola comune (PAC). Il sondaggio è stato condotto nell'UE-27 tra il 3 agosto e il 15 settembre 2020. In totale sono stati intervistati 27 237 cittadini europei di diverse categorie sociali e demografiche, nella maggior parte dei casi di persona e nella loro lingua madre. Dato l'impatto della COVID-19 e le successive misure di salute e sicurezza, in alcuni paesi non è stato possibile, o è stato possibile solo in parte, effettuare le interviste di persona, pertanto si è dovuto ricorrere a interviste online. Tra il 9 e il 18 aprile 2021 è stato condotto nell'UE-27 anche un apposito Eurobarometro Flash 491, per valutare le priorità su cui dovrebbe concentrarsi la visione a lungo termine per le zone rurali. In totale sono stati intervistati per telefono 25 841 cittadini dell'UE. Il sondaggio ha riguardato i seguenti temi: 1) investimenti dell'UE nelle zone rurali, 2) trasporti e collegamenti con le zone rurali, 3) conseguenze della pandemia di COVID19, 4) problemi ambientali nelle zone rurali, 5) partecipazione dei residenti rurali.

    L'iniziativa della visione a lungo termine è stata anche presentata in una serie di eventi organizzati in tutta l'UE al fine di raccogliere le opinioni dei portatori di interessi rurali e delle autorità regionali e locali. Per ogni evento i rappresentanti della Commissione hanno identificato le principali questioni evidenziate. Inoltre sono state realizzate consultazioni mirate dei portatori di interesse presso le autorità nazionali che si occupano dello sviluppo rurale attraverso il Comitato di gestione dello sviluppo rurale e presso i portatori di interessi dello sviluppo rurale attraverso il gruppo di dialogo civile sullo sviluppo rurale, nonché nell'ambito di riunioni di governance delle reti rurali dell'UE. L'esercizio partecipativo di previsione per lo sviluppo della visione, guidato dal Centro comune di ricerca, è stato realizzato in una serie di incontri del Gruppo tematico sulla visione a lungo termine per le aree rurali, istituito nell'ambito della Rete europea per lo sviluppo rurale (RESR).

    5 6 La Commissione ha inoltre preparato, con il supporto della RESR, un pacchetto per i seminari intitolato "Benvenuti nel nostro rurale!", disponibile online in 22 lingue dell'UE, per dare la possibilità alle reti rurali nazionali (RRN) e ad altri portatori di interessi rurali di scaricare materiale utile per l'organizzazione di eventi locali partecipativi incentrati sul proprio territorio e sui suoi sviluppi probabili e desiderati da qui al 2040. I risultati sono stati riportati alla Commissione sotto forma di "fogli di sintesi" che riepilogano quanto emerso dalle discussioni dei seminari. Le RRN hanno adattato il materiale alle loro condizioni locali e al tempo e alle risorse che avevano a disposizione. Alcuni gruppi si sono attenuti ai modelli molto scrupolosamente, alcuni li hanno usati in modo più libero e altri hanno sviluppato mezzi aggiuntivi e originali per cogliere le voci rurali e la loro visione del futuro dell'Europa rurale nel 2040. A causa della pandemia di COVID 19 quasi tutti i seminari si sono svolti virtualmente anziché di persona. Ulteriori dettagli sui risultati sono disponibili nella relazione della RESR "Rural Voices: A qualitative analysis of the findings from stakeholder workshops contributing to the Long-term Vision for Rural Areas" (Voci rurali: un'analisi quantitativa dei risultati dei seminari per i portatori di interessi che contribuiscono alla visione a lungo termine per le zone rurali).

    7 Infine, in occasione della "Settimana della visione rurale: immaginare il futuro delle zone rurali d'Europa", una conferenza partecipativa su larga scala organizzata online dalla RESR in stretta collaborazione con la Commissione tra il 22 e 26 marzo 2021, i risultati dei diversi filoni di consultazione sono stati presentati, discussi con i portatori di interessi e ulteriormente sviluppati. Sono stati inoltre organizzati seminari specifici su argomenti chiave (tra cui otto seminari partecipativi, plenarie di lavoro, 11 eventi collaterali, la cerimonia dei Rural Inspiration Awards della RESR, un "mercato" in cui diversi portatori di interessi e reti hanno presentato le loro attività e iniziative legate alla visione). L'intenzione era quella di fornire il massimo delle opportunità di scambio tra i partecipanti, riunendo i punti di vista collettivi sulle aspirazioni dei portatori di interessi per la visione rurale. Tutte le presentazioni e le informazioni relative all'evento sono disponibili sul sito della RESR.

    3. ATTIVITÀ DI CONSULTAZIONE

    a. Consultazione sulla tabella di marcia della Commissione

    La consultazione sulla tabella di marcia della visione è stata aperta ai commenti dal 22 luglio al 9 settembre 2020. Hanno risposto un totale di 198 portatori di interessi, tra cui rappresentanze di interessi regionali, reti tematiche, organizzazioni internazionali, autorità pubbliche (nazionali, regionali e locali), organizzazioni di cittadini, membri del mondo accademico e singoli cittadini.

    8 La stragrande maggioranza dei documenti di presa di posizione forniti riguardava il contenuto dell'iniziativa piuttosto che la tabella di marcia stessa (che si concentrava sul processo). In ogni caso, i contributi dei portatori di interessi a questo esercizio sono stati presi in considerazione anche durante l'analisi dei risultati della consultazione pubblica online.

    b. Consultazione pubblica online

    La consultazione pubblica, aperta dal 7 settembre al 30 novembre 2020, ha raccolto un totale di 2 326 risposte da tutti i 27 Stati membri e 87 documenti di posizione di diversi portatori di interessi.

    Figura 2. Numero di partecipanti alla consultazione pubblica per paese d'origine

    Per quanto riguarda le categorie di portatori di interesse che hanno risposto, il 62 % erano cittadini (di cui il 52 % ha dichiarato di vivere in una zona rurale e il 9 % in una zona rurale remota), il 9 % imprese e associazioni, il 5 % istituzioni accademiche e di ricerca, il 9 % autorità pubbliche, il 7 % ONG, il 5 % reti di sviluppo rurale e il 2 % appartenenti ad altre categorie.

    Un sondaggio Eurobarometro Flash è stato condotto nell'aprile 2021 per integrare i risultati della consultazione pubblica online con un campione rappresentativo della popolazione dell'UE.

    9 I risultati della consultazione pubblica online possono essere consultati nei documenti di sintesi "Factual Summary on the public consultation on the long/term vision for rural areas" (Relazione di sintesi della consultazione pubblica sulla visione a lungo termine per le zone rurali) "Synthesis of the online public consultation on the Long-term Vision for Rural Areas" (Sintesi della consultazione pubblica online sulla visione a lungo termine per le zone rurali).

    c. Eurobarometri

    Quasi tutti i partecipanti all'Eurobarometro speciale 504 (95 %, + 3 punti percentuali dal 2017) pensano che l'agricoltura e le zone rurali siano importanti per il futuro. Se si guarda alla tendenza più ampia, la percentuale è aumentata di cinque punti dal 2009.

    Ai partecipanti è stato chiesto se nelle zone rurali del loro paese la situazione è migliorata, peggiorata o rimasta più o meno la stessa rispetto a dieci anni fa. Una quota maggiore di partecipanti pensa che la situazione sia migliorata per quanto riguarda l'accesso alle connessioni internet ad alta velocità e alle infrastrutture di trasporto che collegano alle città. Per contro, una maggioranza relativa ha risposto che la situazione è peggiorata per quanto riguarda le opportunità di lavoro e i servizi sanitari (figura 3).

    Figura 3. Domanda e risposta n. 19 dell'Eurobarometro speciale 504 sui cambiamenti nelle zone rurali nell'ultimo decennio

    10 I risultati principali dell'Eurobarometro Flash 491 possono essere riassunti come segue: la maggioranza (79 %) dei cittadini europei è favorevole al fatto che l'UE tenga conto delle zone rurali nelle decisioni di spesa pubblica. Inoltre il 65 % dei cittadini europei pensa che il territorio o la provincia dovrebbe essere in grado di decidere come spendere gli investimenti dell'UE nelle zone rurali. Le principali esigenze delle zone rurali più menzionate (44 %) sono le infrastrutture e i collegamenti di trasporto. Per quanto riguarda i collegamenti di trasporto, i partecipanti delle zone rurali remote considerano difficile o impossibile raggiungere diversi servizi con i trasporti pubblici nella loro zona (tra il 52 % e il 59 % a seconda del servizio). I partecipanti delle zone rurali vorrebbero avere accesso a più servizi di autobus locali. I cittadini che vivono nelle grandi città e nei grandi centri (61 %) saranno più propensi a visitare le zone rurali rispetto a prima della pandemia di COVID-19. Per quanto riguarda l'ambiente, la maggioranza dei partecipanti ha risposto che i problemi ambientali sono un problema immediato per le zone rurali (tra il 52 % e il 65 % a seconda del problema ambientale). Se, da un lato, i cittadini dell'UE sono divisi quando si chiede loro se possano influenzare le decisioni che riguardano il loro territorio, dall'altro, tutti i partecipanti vorrebbero essere più coinvolti attraverso la partecipazione a consultazioni dei cittadini (63 %), riunioni o eventi organizzati nel loro territorio o attraverso progetti gestiti dalla comunità (56 %) e i social media (42 %).

    d. Consultazioni mirate attraverso incontri, conferenze ed eventi

    La Commissione ha sfruttato questa fase per esaminare le questioni in modo più approfondito e dettagliato. Nonostante il carattere qualitativo delle consultazioni mirate dei portatori di interessi, i livelli di coerenza tra le opinioni dei vari gruppi sono stati sorprendenti. Tra le principali questioni evidenziate vi sono l'importanza dello spopolamento e la sfida del ricambio generazionale, la necessità di garantire l'accesso alle infrastrutture e ai servizi, in particolare la mobilità e la connettività, e la necessità di opportunità di lavoro.

    L'allegato 1 contiene un elenco dettagliato delle riunioni, delle conferenze e degli eventi, nonché delle principali questioni evidenziate.

    e. Pacchetto per i seminari

    Come indicato nella sezione 2, la Commissione europea, con il sostegno della RESR, ha fornito un pacchetto di materiali per sostenere l'organizzazione di seminari partecipativi con i portatori di interessi rurali. Attraverso questo filone di consultazione, le reti rurali nazionali (RRN), i gruppi di azione locale (GAL), i centri Europe Direct, le autorità locali, i cittadini e i gruppi di comunità hanno contribuito allo sviluppo di una visione a lungo termine della Commissione europea per le zone rurali.

    Il pacchetto è stato messo a disposizione a novembre 2020 e, al fine di rispettare il calendario legislativo, i seminari dovevano essere completati entro la prima settimana di febbraio 2021. Nonostante questo lasso di tempo molto breve, la risposta dei portatori di interessi locali è stata straordinaria e sono stati organizzati seminari in 19 Stati membri, con 170 contributi ricevuti e oltre 3 000 cittadini rurali coinvolti come partecipanti attivi.

    Una panoramica elaborata dalla RESR dei messaggi principali emersi dai seminari per i portatori di interessi sulla visione rurale è contenuta nell'allegato 2.

    f. Settimana della visione rurale

    La conferenza partecipativa della durata di una settimana (organizzata dalla RESR in stretta collaborazione con la Commissione europea) "Settimana della visione rurale: immaginare il futuro delle zone rurali d'Europa" si è tenuta in forma di evento online dal 22 al 26 marzo 2021.

    Le discussioni partecipative che si sono svolte durante l'evento sono state organizzate intorno a due domande centrali:

    a.Quali sono le idee chiave che dovrebbero essere presenti nella visione? e

    b.Quali sono i cambiamenti/le condizioni chiave che servono per arrivare a realizzare la visione partendo da dove siamo oggi?

    La Settimana della visione rurale ha suscitato un elevato interesse con un totale di 1 365 registrazioni ricevute e 600 diversi partecipanti "in diretta". I partecipanti provenivano dai 27 Stati membri e da 8 paesi non appartenenti all'UE. L'evento ha coinvolto oltre 60 relatori e sono state registrate oltre 3 000 visite al mercato e più di 6 000 visualizzazioni della pagina web. Inoltre ha ottenuto un livello elevato di copertura sui social media, coinvolgendo oltre 13 000 persone tramite Facebook. La diffusione dell'evento può anche essere dimostrata dai Rural Inspiration Awards, che hanno assegnato riconoscimenti a progetti sostenuti dal FEASR realizzati in una serie di aree tematiche legate al tema centrale "Our Rural Future" (il nostro futuro rurale), che si collegano alla visione e hanno ricevuto oltre 10 000 voti nella categoria del voto popolare.

    11 Le presentazioni, le registrazioni delle sessioni plenarie e i principali messaggi della Settimana della visione rurale sono disponibili online sul sito web della RESR.

    g. Interazione con il Parlamento europeo

    12 Il 29 gennaio 2021 Norbert Lins, deputato al Parlamento europeo e presidente della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, ha presentato a nome di quest'ultima un'interrogazione orale alla Commissione sulla visione a lungo termine per le zone rurali. Le principali questioni sollevate nell'interrogazione orale riguardano il coordinamento tra le diverse politiche dell'UE coinvolte, il coinvolgimento delle autorità rurali regionali e locali, l'armonizzazione dei piani strategici della PAC e gli adeguamenti degli strumenti della PAC alla visione, nonché i finanziamenti per le zone rurali nell'ambito della PAC e della politica di coesione. Il commissario Wojciechowski ha risposto a nome della Commissione.

    Il 4 febbraio 2021 si è tenuta una riunione congiunta della commissione risorse naturali del Comitato delle regioni e della commissione per l'agricoltura del Parlamento europeo su una visione a lungo termine per le zone rurali. I membri di entrambe le istituzioni hanno discusso circa i modi per promuovere la ripresa nelle zone rurali europee e per permettere alle regioni di continuare a svolgere il loro ruolo nella preparazione e nella gestione della futura PAC. I deputati del Parlamento europeo e i leader locali hanno convenuto che la futura politica di sviluppo rurale dell'UE deve essere più ambiziosa e contenere un quadro politico concreto che sarà monitorato e valutato.

    h. Interazione con il Comitato delle regioni (CdR) e con il Comitato economico e sociale europeo (CESE)

    A settembre 2020 il CESE ha adottato il parere "Un approccio integrato per le zone rurali dell'UE, con particolare attenzione per le regioni vulnerabili". A dicembre 2020 anche il CdR ha adottato il parere "Strategia dell'UE per rivitalizzare le comunità rurali" sulle azioni necessarie da intraprendere per le zone rurali. La Commissione europea ha fatto riferimento alla visione a lungo termine per le zone rurali come un modo per attuare alcune delle richieste presentate dai due comitati. Inoltre la Commissione europea ha dialogato a più riprese con entrambi i comitati sui bisogni specifici delle zone rurali e sulla risposta politica necessaria.

    i. Incontri della vicepresidente Šuica e del commissario Wojciechowski con i principali portatori di interessi

    A settembre 2020 la vicepresidente Šuica e il commissario Wojciechowski hanno iniziato a incontrare i principali portatori di interessi coinvolti nella visione a lungo termine, le cui posizioni hanno fatto eco a quelle precedentemente illustrate.

    4. ELEMENTI DI INTERDIPENDENZA E DI COERENZA NEI CONTRIBUTI DEI PORTATORI DI INTERESSI

    Si ravvisa un alto livello di coerenza tra i contributi dei portatori di interessi dei diversi gruppi e tra i risultati che emergono da ciascuno dei filoni della consultazione. Le principali preoccupazioni dei gruppi di portatori di interessi sono elencate di seguito.

    (I)Sfide e necessità impellenti per le zone rurali

    -Infrastrutture: infrastrutture di trasporto e infrastrutture di connettività.

    -Mancanza di servizi di base: servizi pubblici di scarsa qualità (scuole, assistenza sanitaria e sociale, trasporti pubblici), mancanza di opportunità di istruzione e formazione di qualità, di connettività di qualità, di banche, di uffici postali e problemi legati alla gestione delle acque.

    -Mancanza di posti di lavoro di qualità e di opportunità di lavoro di qualità.

    -Livelli di reddito bassi.

    -Ricambio generazionale limitato nell'agricoltura.

    -Invecchiamento della popolazione e calo demografico particolarmente drastico in alcune zone rurali.

    -Alloggi insufficienti e inadeguati in alcuni Stati membri.

    -Minacce per l'ambiente.

    -Rafforzamento delle capacità: necessità di sviluppare la leadership della comunità, il sostegno alle attività della comunità e la creazione di reti.

    -Mancanza di partecipazione al processo decisionale: promozione dell'inclusione e della partecipazione, quadro di governance più chiaro che comprenda collegamenti verticali e orizzontali.

    (II)Opportunità per le zone rurali

    Opportunità economiche

    -Far propria e realizzare l'innovazione (innovazione economica e sociale, inclusa la creazione di reti per aumentare le capacità).

    -Transizione verde e l'economia verde (tra cui l'agricoltura sostenibile, l'energia rinnovabile, il valore dei servizi ecosistemici).

    Attrattiva

    -Migliore qualità della vita (vicinanza alla natura).

    -Senso di appartenenza.

    -Inclusione e partecipazione.

    5. I PRINCIPALI MESSAGGI TRATTI DAL PROCESSO DI CONSULTAZIONE

    Dopo aver analizzato i risultati del processo di consultazione sopra elencati, è possibile classificare i contributi in i) sfide e necessità impellenti per le zone rurali, ii) opportunità per le zone rurali, iii) elementi chiave per sviluppare la strategia e iv) azioni specifiche proposte.

    (I)Sfide e necessità impellenti per le zone rurali

    I portatori di interessi hanno mostrato un elevato livello di unanimità quando si tratta di infrastrutture nelle zone rurali. Vi è la percezione generalizzata della mancanza di infrastrutture di buona qualità in diverse zone rurali, nonché di infrastrutture di trasporto e infrastrutture di connettività.

    Per quanto riguarda la connettività, è stato evidenziato l'accesso inadeguato e a volte molto scadente alle infrastrutture digitali in una serie di zone rurali. I portatori di interessi hanno inoltre segnalato le scarse competenze digitali della popolazione rurale e il basso livello di innovazione digitale delle PMI rurali. Questi tre elementi influiscono negativamente sul processo di trasformazione digitale nelle zone rurali.

    Mancanza di servizi di base. In diverse regioni rurali i servizi pubblici fondamentali, come trasporti pubblici, opportunità di istruzione e formazione di qualità, banche e uffici postali, sono carenti e vi sono inoltre problemi legati alla gestione delle acque. La maggior parte dei filoni di consultazione ha evidenziato il problema della scarsa qualità dei servizi pubblici, delle scuole, della sanità e dell'assistenza sociale, problemi che si intensificano quanto più la zona rurale è remota.

    In alcuni Stati membri i portatori di interessi hanno menzionato anche la situazione degli alloggi insufficienti e inadeguati a soddisfare le esigenze attuali nelle zone rurali, ad esempio la mancanza di alloggi in affitto a prezzi accessibili o la difficoltà di trovare immobili in vendita.

    I cittadini dell'UE ritengono che le minacce per l'ambiente siano tra le necessità da affrontare nelle zone rurali. La questione più menzionata è l'impatto antropogenico sulla biodiversità, sulla qualità dell'acqua e sui cambiamenti climatici.

    I portatori di interessi hanno espresso costantemente la necessità di rafforzare le capacità per sviluppare la leadership della comunità e sostenere le organizzazioni e le attività della comunità. Attualmente la capacità di sostegno sociale reciproco è molto presente, ma necessita di sostegno per svilupparsi, specialmente nelle zone in cui la popolazione è in calo.

    Occorre una maggiore partecipazione delle comunità rurali al processo decisionale che le riguarda. Ciò richiede misure attive per raggiungere e coinvolgere tutti i membri della comunità, compresi i giovani e i nuovi arrivati, e un quadro di governance appropriato.

    Le esigenze e le opportunità economiche sono fondamentali per sostenere la popolazione delle zone rurali. Le persone che vivono nelle zone rurali non hanno a disposizione posti e opportunità di lavoro di qualità. Alcuni portatori di interessi hanno sottolineato che nelle zone rurali lo sfruttamento del valore aggiunto regionale è limitato, in particolare attraverso il turismo. In certe zone rurali la mancanza di diversificazione economica e di attività economiche crea meno opportunità di lavoro contribuendo al circolo vizioso. I livelli di reddito inferiori, come quelli del settore agricolo, non favoriscono l'insediamento di persone nelle zone rurali, e rivestono inoltre un ruolo negativo nella mancanza di capacità di investimento dei potenziali imprenditori. Anziché esportare sia il potere che il profitto è necessario compiere sforzi per mantenere il processo decisionale e il valore aggiunto delle aziende nelle zone rurali.

    L'agricoltura continua a essere considerata un settore che assicura la sostenibilità delle zone rurali, assieme al settore agroalimentare in generale. Il settore soffre però di un limitato ricambio generazionale ed è minacciato dalla sostenibilità delle piccole aziende agricole. Vi è una necessità riconosciuta di rendere l'agricoltura più sostenibile.

    Le zone rurali patiscono i cambiamenti demografici come l'invecchiamento della popolazione e il calo demografico particolarmente drastico in alcune zone rurali. Sarebbe opportuno identificare le regioni a rischio e adottare misure di riequilibrio territoriale. Alcuni portatori di interessi sono a favore di misure di discriminazione positiva per le regioni colpite dallo spopolamento. Sono necessari approcci innovativi alla fornitura di servizi, in particolare in queste zone.

    Occorre evidenziare che oltre del 40 % delle persone che hanno risposto alla consultazione pubblica online e che vivono nelle zone rurali si sente abbandonato dalla società; la percentuale è maggiore tra i cittadini che vivono in zone rurali remote. I motivi di questa sensazione da parte dei cittadini rurali riguardano: il deterioramento delle infrastrutture e dei servizi, la mancanza di opportunità economiche e l'assenza di considerazione dei bisogni specifici nel processo decisionale politico.

    (II)Opportunità per le zone rurali

    Opportunità economiche

    ·L'agricoltura è vista come una garanzia di sostenibilità, in quanto consente la creazione di posti di lavoro, l'accesso a cibo di alta qualità a prezzi accessibili e il mantenimento dei paesaggi rurali. Anche se le zone rurali non sono solo agricoltura, quest'ultima svolge ancora un ruolo fondamentale nel tessuto rurale. L'agricoltura sostenibile riveste un ruolo importante nella transizione verso l'economia verde e nel garantire la resilienza nelle zone rurali. In futuro l'agricoltura dovrebbe essere più sostenibile, avere connessioni locali più forti (filiere corte) e catene del valore diversificate. Inoltre, poiché il ricambio generazionale è a rischio, occorre continuare a investire nella formazione della prossima generazione di agricoltori ed esperti di "indicazioni geografiche" (IG) che possano prendere in mano le attività.

    ·Far propria e realizzare l'innovazione in tutti gli aspetti (digitale, produttivo, sociale, guidata dalla comunità) è fondamentale per il futuro delle zone rurali. Le innovazioni sociali (guidate dalla comunità e basate su di essa) sono particolarmente importanti per le zone rurali e devono essere rafforzate e promosse per il futuro. L'accesso alle opportunità economiche è visto come uno dei principali fattori in grado di rendere attraenti zone a lungo termine.

    La transizione verde

    ·La transizione verde dovrebbe essere vista come un vantaggio, non come un peso. Le zone rurali sono in una posizione favorevole per sfruttare le loro risorse naturali, ponendo una maggiore attenzione alla mitigazione/all'adattamento ai cambiamenti climatici. Per far ciò è necessario un migliore riconoscimento dei servizi ecosistemici e un approccio inclusivo a sostegno di una transizione equa.

    Servizi e connettività

    ·L'attrattiva delle zone rurali è condizionata da molteplici fattori, soprattutto dalla fornitura (online) di servizi (relativi alla salute e all'istruzione), una migliore connettività internet e un maggior numero di persone che vive in tali zone. L'accesso alle strutture di assistenza è considerato come uno dei principali fattori in grado di rendere attraenti le zone rurali a lungo termine.

    ·Approcci innovativi e alternativi alla mobilità possono ridurre i costi e l'impatto sul clima, e migliorare l'accessibilità.

    Attrattiva

    ·Una migliore qualità della vita, la vicinanza alla natura e il senso di appartenenza sono tra le molteplici ragioni per rimanere o stabilirsi in una zona rurale.

    ·L'importanza del senso di appartenenza è un elemento fondamentale dell'attrattiva delle zone rurali. Nel 2040 le zone rurali dovrebbero essere aperte e far sentire tutti inclusi, indipendentemente dal gruppo etnico, dal genere, dall'età, dalla disabilità, dall'origine. A tale scopo è necessario lavorare sui bisogni sia dei nuovi arrivati che degli attuali residenti.

    ·È stata inoltre sottolineata l'importanza di preservare il carattere "rurale" ("il rurale deve rimanere rurale").

    ·L'apprezzamento delle zone rurali in seguito alla pandemia (meno affollamento, meno contaminazione, telelavoro che consente di lavorare stando in campagna).

    In seguito all'analisi delle opportunità e delle esigenze evidenziate, è emerso quale elemento fondamentale il rafforzamento della resilienza delle zone rurali, che significa che le zone rurali devono andare verso una transizione equa, verde e inclusiva. La resilienza include elementi sociali, verdi ed economici. I portatori di interessi ritengono che la specializzazione intelligente possa aggiungere valore, tuttavia si pone molta enfasi sulla diversità. La diversificazione e la cooperazione sono importanti elementi chiave della resilienza rurale.

    (III)Elementi chiave per la strategia

    I diversi processi di consultazione hanno sottolineato la necessità di una strategia olistica a lungo termine, su scala appropriata, sviluppata attraverso processi dal basso verso l'alto che coinvolgono le comunità locali: con un approccio olistico, inclusivo, flessibile e basato sul territorio. I partecipanti ai filoni di consultazione hanno segnalato i seguenti elementi di cui si deve tenere conto nella visione.

    ·Miglioramento dell'accesso alle infrastrutture e ai servizi. Alcuni portatori di interessi hanno espresso il loro sostegno all'istituzione di un minimo di base (valore di riferimento) per la disponibilità di infrastrutture/servizi nelle zone rurali.

    ·Creazione di posti di lavoro e sostegno all'imprenditoria e all'innovazione rurali. L'importanza di sostenere l'innovazione, facendola propria e realizzandola in tutti gli aspetti (digitale, produttivo, sociale, guidato dalla comunità), è essenziale. Le innovazioni sociali (guidate dalla comunità e basate su di essa) sono particolarmente importanti per le zone rurali e devono essere rafforzate e promosse per il futuro.

    ·Miglioramento della connettività e delle soluzioni digitali, aiutando i piccoli comuni intelligenti a emergere e a svilupparsi. La banda larga è un'infrastruttura di base, al pari dell'acqua e dell'elettricità. Per trarre il meglio dalla digitalizzazione, è necessario sviluppare competenze e applicazioni su misura per le esigenze rurali attraverso gli ecosistemi digitali. Le infrastrutture, le competenze e le applicazioni dovrebbero essere disponibili e accessibili, anche dal punto di vista economico. Una formazione e un sostegno adeguati per sviluppare l'alfabetizzazione digitale sono fondamentali.

    ·Conseguimento degli obiettivi in materia di clima, energia e biodiversità. Valorizzare le risorse naturali delle zone rurali per contribuire agli obiettivi nazionali, nell'ambito di una politica appropriata e di un quadro normativo che mantenga la titolarità, il controllo e il valore nelle comunità rurali.

    ·Individuazione di soluzioni per far fronte alle sfide demografiche, tra cui lo spopolamento, il ricambio generazionale e la disuguaglianza di genere.

    L'occupazione e l'innovazione, l'accesso alle infrastrutture e ai servizi, così come la connettività digitale sono identificati come le principali priorità della visione a lungo termine dell'UE e del piano d'azione rurale.

    I diversi processi di consultazione hanno sottolineato l'importanza di un approccio dal basso verso l'alto in grado di tenere conto della diversità delle zone rurali e di coinvolgerne le comunità. La visione deve promuovere l'inclusione e la partecipazione dell'intera gamma di gruppi diversi (giovani, migranti, anziani, donne, minoranze ecc.). La vitalità delle zone del futuro dipende dai ponti che si sapranno costruire, nonché dalla fiducia, dalla diversità e dalla titolarità promosse da qualsiasi politica. Attraverso approcci dal basso verso l'alto, flessibilità e reale titolarità delle attività, è possibile creare molte opportunità vantaggiose per tutti, portando benefici sociali, economici e ambientali alla comunità locale e oltre. Inoltre c'è bisogno di cooperare a tutti i livelli: gli scambi, la collaborazione e la creazione di legami (comunicazione aperta) sono cruciali a tutti i livelli e per tutti i tipi di attività (economiche, sociali e ambientali), in quanto possono portare esperienze, permettere il sostegno e riunire le comunità. Poiché "il piccolo non può farcela da solo", lo sviluppo di programmi comuni è molto importante.

    ·Molti partecipanti hanno sottolineato la possibilità di utilizzare gli strumenti esistenti, in particolare LEADER, per aiutare a progettare e realizzare la visione futura a livello locale. I partecipanti hanno sottolineato l'importanza di coinvolgere attivamente le comunità locali rafforzando le iniziative esistenti come i gruppi di azione locale (GAL) e la metodologia LEADER per progettare azioni di sviluppo rurale e stimolare il loro contributo attivo al processo decisionale dell'UE.

    ·Gli approcci partecipativi sono visti anche come garanzia di un contributo attivo e diretto delle popolazioni rurali ai processi decisionali.

    ·La cooperazione e la creazione di reti che creano coinvolgimento a livello locale rappresentano un'alternativa alla via tradizionale del consolidamento. Le reti possono funzionare a distanza e non devono necessariamente comportare una vicinanza geografica.

    ·I collegamenti urbano-rurali devono essere governati da partenariati equilibrati che garantiscano parità di condizioni. Si dovrebbero inoltre promuovere i collegamenti fra le zone rurali.

    (IV)Azioni specifiche proposte

    Gli attori hanno proposto una serie di misure specifiche per affrontare le sfide delineate e per sfruttare al meglio le opportunità evidenziate, proponendo mezzi e strumenti specifici. Per sostenere lo sviluppo rurale, la politica dell'UE e altri livelli di governo potrebbero attuare quanto segue.

    ·Migliorare l'accesso e fornire un sostegno economico e finanziario, compreso il sostegno ai progetti locali e l'accesso ai finanziamenti (dell'UE oppure investimenti privati) agli attori rurali. Inoltre diversi portatori di interessi hanno richiamato l'attenzione sulla necessità di facilitare la combinazione di diversi strumenti per lo sviluppo territoriale (ad esempio il plurifinanziamento tra il FESR o il FSE+ e il FEASR). Sul tema del finanziamento, i portatori di interessi hanno anche menzionato la necessità di ridurre la burocrazia che spesso rende difficile lo sviluppo di iniziative positive dal basso: l'eliminazione di questi ostacoli sbloccherà il potenziale delle iniziative rurali.

    ·Indirizzare ulteriormente le politiche verso le esigenze locali. C'è bisogno di una politica o di quadri normativi flessibili per permettere e sostenere le azioni locali, con un forte impegno politico e la responsabilità di dare un seguito a tutti i livelli: UE, nazionale, regionale e locale. Un meccanismo di verifica rurale potrebbe esaminare diverse politiche (compresi gli aiuti di Stato e le politiche fiscali) da una prospettiva rurale. I portatori di interessi hanno sottolineato che questo meccanismo dovrebbe iniziare immediatamente e comprendere i programmi di finanziamento.

    ·Coinvolgere attivamente le comunità locali rafforzando le iniziative esistenti (come GAL e LEADER) e stimolare il loro contributo attivo al processo decisionale. Vi è un forte bisogno di promuovere e sostenere il rafforzamento delle capacità, coinvolgere gli attori locali e facilitare l'accesso alle conoscenze e alle soluzioni per sbloccare il potenziale di innovazione, che nelle zone rurali è spesso collettivo (innovazione sociale). Per questo è necessario sviluppare la leadership della comunità e il sostegno alle attività della comunità e alla creazione di reti. Servono mediatori/animatori dell'innovazione locale per gettare i semi del cambiamento. In questo senso l'iniziativa LEADER riveste un ruolo importante. Il potenziale dei poli rurali è stato fortemente evidenziato.

    ·Si dovrebbero avere a disposizione dati per sostenere la creazione di modelli economici incentrati non sulla crescita, ma sulla qualità della vita/sul benessere. I dati devono essere creati, comunicati e condivisi/utilizzati secondo necessità per valorizzare il contributo delle zone rurali e seguire l'attuazione delle azioni. Per essere pronti per il futuro occorre disporre di dati e modelli analitici. In questo contesto è stata proposta l'idea di un osservatorio rurale come possibile meccanismo da istituire.

    ·Altre azioni proposte riguardano vari aspetti sociali, culturali, economici e ambientali.

    In generale vi è un sostegno molto forte in tutta l'UE per una visione a lungo termine per le zone rurali accompagnata da un piano d'azione.

    6. COME SI È TENUTO CONTO DEL FEEDBACK

    Le opinioni dei portatori di interessi sulla visione a lungo termine e le azioni necessarie sono state analizzate e prese in considerazione il più possibile. Pertanto la comunicazione sulla visione a lungo termine comprende un piano d'azione rurale dell'UE con azioni concrete che affrontano le sfide e le opportunità evidenziate nella consultazione pubblica e presentate sopra. La visione riguarda quattro blocchi che si riferiscono a zone rurali più forti, connesse, resilienti e prospere. La Commissione ha preso atto della forte esortazione ad affrontare le questioni relative alla governance, pertanto nella comunicazione propone anche di avviare, in collegamento con il Comitato delle regioni, un processo partecipativo dell'UE che coinvolga i livelli locali di governance per esaminare il percorso verso la visione.

    Una serie di azioni proposte dai portatori di interessi nella consultazione riguarda gli Stati membri o è di loro esclusiva competenza. L'attuazione di tali azioni dipenderà quindi dall'impegno degli Stati membri nell'ambito del proposto patto rurale. La Commissione è pronta a sostenere e integrare le azioni degli Stati membri in questo settore.

    Allegato 1. Eventi nel contesto delle attività di consultazione della visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE.

    Data

    Evento

    Ente organizzatore

    Punti salienti della discussione

    26.5.2020

    Tredicesimo del Gruppo direttivo delle Reti rurali

    DG AGRI

    L'incontro è servito a informare i membri del gruppo direttivo sulle finalità e sul processo della visione a lungo termine per le zone rurali.

    Gruppo di destinatari: membri della governance delle reti rurali dell'UE (autorità pubbliche, società civile, GAL LEADER, consulenti/ricercatori delle reti ecc.).

    2.9.2021

    Riunione di riesame DESIRA

    Agenzia esecutiva per la ricerca (REA)

    DESIRA ha presentato la sua nota sulla visione a lungo termine per le zone rurali relativa ai fattori di cambiamento digitale in agricoltura, silvicoltura e nelle zone rurali.

    Gruppo di destinatari: scienziati ed esperti della Commissione europea.

    22-23.9.2020

    Primo del Gruppo tematico sulla visione a lungo termine per le aree rurali

    RESR

    L'incontro è servito a preparare il terreno per il lavoro sulla visione a lungo termine per le zone rurali, avviare il lavoro sull'esercizio di previsione e discutere i passaggi per incoraggiare l'impegno dei portatori di interessi.

    Gruppo di destinatari: esperti e professionisti nel campo dello sviluppo rurale.

    6.10.2020

    Commissione

    per lo sviluppo rurale

    DG AGRI

    Informazioni sullo stato dei lavori e sulla relazione sull'impatto dei cambiamenti demografici – nessuna osservazione.

    Gruppo di destinatari: autorità nazionali che si occupano di sviluppo rurale.

    8.10.2020

    Quattordicesimo del gruppo direttivo delle reti rurali

    DG AGRI

    Informazioni sulle tappe previste per lo sviluppo della visione a lungo termine per le zone rurali. Scambio di opinioni sul ruolo che esse e le reti rurali potrebbero svolgere per coinvolgere i portatori di interessi in questo processo.

    Gruppo di destinatari: membri della governance delle reti rurali dell'UE (autorità pubbliche, società civile, GAL LEADER, consulenti/ricercatori delle reti ecc.).

    11.10.2020

    Reto "España Vaciada"

    DG COMM

    Molta preoccupazione per lo spopolamento e il ricambio generazionale. Necessità di sostenere le competenze digitali per le persone nelle zone rurali, in particolare gli anziani.

    Gruppo di destinatari: portatori di interessi rurali provenienti da zone colpite dallo spopolamento.

    12.10.2020

    3º festival dell'impegno dei cittadini e della democrazia deliberativa

    JRC

    Presentazione della visione a lungo termine per le zone rurali, con particolare attenzione al pacchetto per l'organizzazione dei seminari per i portatori di interessi e alla possibilità di utilizzo in altri contesti politici.

    13.10.2020

    Settimana europea delle regioni e delle città ESPON ESCAPE

    REGIO/ESPON ESCAPE

    Risposta alla presentazione del progetto di ricerca, divulgazione delle informazioni sulla visione a lungo termine per le zone rurali e illustrazione dei collegamenti/pertinenza politica del progetto.

    13.10.2020

    Settimana europea delle regioni e delle città - La visione dei giovani per le zone rurali e la digitalizzazione

    Meccanismo di sostegno rete dei centri di competenza sulla banda larga

    Presentazione della visione a lungo termine per le zone rurali e dibattito con le organizzazioni giovanili.

    Gruppo di destinatari: giovani nelle zone rurali.

    20.10.2020

    Gruppo tematico sulla visione a lungo termine per le aree rurali – intermedio

    RESR

    Nel corso dell'incontro si è continuato il lavoro svolto durante il 1º incontro del GT sull'esercizio di previsione con il JRC.

    Gruppo di destinatari: esperti e professionisti nel campo dello sviluppo rurale.

    22.10.2020

    Diciottesimo delle RRN

    RESR

    Durante l'incontro le RRN sono state informate della visione a lungo termine per le zone rurali e sono state incoraggiate a coinvolgere i portatori di interessi nei loro rispettivi paesi. L'incontro comprendeva una presentazione della DG AGRI e un breve scambio di informazioni sul kit di strumenti per l'organizzazione dei seminari per coinvolgere i portatori di interessi rurali.

    Gruppo di destinatari: unità di supporto delle reti rurali nazionali.

    12.11.2020

    Seminario sulla ricerca e la politica rurali

    REA e AGRI

    Presentazione della visione a lungo termine per le zone rurali a 19 progetti di ricerca e innovazione rurale finanziati nell'ambito di Orizzonte 2020 e discussione sui loro risultati e potenziali contributi.

    Gruppi di destinatari: scienziati ed esperti della Commissione europea.

    23.11.2020

    Seminario programmatico

    Consorzio RELOCAL

    Percezioni di ingiustizia spaziale. Risposte ai risultati dei progetti. Informazioni sulla visione rurale.

    Gruppo di destinatari: scienziati e responsabili politici.

    24.11.2020

    Incontro con le donne nelle zone rurali - Castellón, Extremadura e Albacete (ES)

    Europe Direct Extremadura

    La ripresa dell'UE necessita della ripresa delle zone rurali. Il ricambio generazionale dovrebbe prestare particolare attenzione al genere. La PAC deve migliorare la parità di genere. È importante prendere in considerazione anche la situazione delle donne anziane nelle zone rurali.

    Gruppo di destinatari: donne nelle zone rurali.

    24.11.2020

     della RESR per le RRN sulla valorizzazione e comunicazione dei progetti di successo

    RESR

    Nel corso del seminario le RRN sono state informate sulla visione a lungo termine per le zone rurali, sulle fonti di informazione pertinenti come il portale della visione rurale della RESR, e sono stati condivisi i feedback sulle attività pianificate dalle RRN volte a coinvolgere i portatori di interessi nel processo della visione stessa.

    Gruppo di destinatari: unità di supporto delle reti rurali nazionali.

    26.11.2020

    Reto demográfico - Next Generation EU27

    Europe Direct Castellón

    Necessità di garantire i servizi di base, sostenere i piccoli comuni e affrontare le sfide demografiche nell'ambito di una strategia demografica.

    Gruppo di destinatari: abitanti delle zone rurali colpite dallo spopolamento.

    27.11.2020

    : "A European Rural Agenda needed after COVID crisis" (Necessità di una agenda rurale europea dopo la crisi della COVID-19)

    Comitato delle regioni

    Il punto di contatto della RESR ha presentato il lavoro e i risultati sulle risposte rurali alla COVID e i collegamenti con la visione a lungo termine per le zone rurali.

    Gruppo di destinatari: Comitato delle regioni, intergruppi del PE, portatori di interessi.

    2-3.12.2020

    Secondo del Gruppo tematico sulla visione a lungo termine per le aree rurali

    RESR

    La riunione ha proseguito il lavoro sull'esercizio di previsione per sviluppare ulteriormente gli scenari. Si è tenuta inoltre una sessione per discutere le attività per il coinvolgimento dei portatori di interessi nella visione a lungo termine per le zone rurali.

    Gruppo di destinatari: esperti e professionisti nel campo dello sviluppo rurale.

    4.12.2020

    Settimo incontro dell' delle Reti rurali dell'UE

    DG AGRI

    L'Assemblea è servita a informare i membri dei passi intrapresi per lo sviluppo della visione a lungo termine per le zone rurali (contributi della DG AGRI) e discutere il ruolo che essi potrebbero svolgere nel coinvolgimento dei portatori di interessi.

    Gruppo di destinatari: membri della governance delle reti rurali dell'UE (autorità pubbliche, società civile, GAL LEADER, consulenti/ricercatori delle reti ecc.).

    11.1.2021

    Riunione di riesame RURALIZATION

    REA

    Il progetto RURALIZATION ha presentato il lavoro sulle tendenze e i sogni rurali dei giovani quali importanti contributi.

    Gruppo di destinatari: scienziati ed esperti della Commissione europea.

    27.1.2021

    Terzo del Gruppo tematico sulla visione a lungo termine per le aree rurali

    RESR

    L'incontro ha fatto il punto sui principali messaggi emersi dal lavoro svolto finora dai portatori di interessi e dai progetti in tutta l'UE, ed è servito a scambiare opinioni sui punti in comune e sui cambiamenti di passo necessari per garantire che la futura visione a lungo termine per le zone rurali diventi una realtà per le comunità rurali di tutta Europa.

    Gruppo di destinatari: esperti e professionisti nel campo dello sviluppo rurale.

    28.1.2021

    Incontro della RRN francese (regioni)

    Rete rurale francese (regioni)

    Incontro con RED, ANCT, LEADER Francia e le RRN regionali e la RESR con una breve presentazione di descrizione del processo della visione a lungo termine per le zone rurali e dei prossimi passi.

    Gruppo di destinatari: membri delle reti rurali francesi.

    11.2.2021

    Diciannovesimo delle RRN

    RESR

    Nel corso dell'incontro sono stati condivisi i risultati iniziali delle rispettive discussioni con i portatori di interessi organizzate dalle RRN e si è discusso del loro coinvolgimento nell'imminente Settimana della visione rurale.

    Gruppo di destinatari: unità di supporto delle reti rurali nazionali.

    11.2.2021

    Gruppo di dialogo civile sullo sviluppo rurale

    AGRI

    Importanza dei giovani e del digitale ("niente fibra, niente giovani; niente giovani, niente zone rurali vitali") Importanza dell'agricoltura al di là dell'economia e del lavoro: paesaggio, ambiente, qualità della vita; impatto sulla COVID (nuovi occhi per le zone rurali). Presentazione delle lezioni tratte dalla ricerca.

    Gruppo di destinatari: portatori di interessi che si occupano di sviluppo rurale.

    22-26.3.2021

    Settimana della visione rurale: immaginare il futuro delle zone rurali d'Europa

    RESR

    Evento partecipativo online su larga scala relativo alla visione a lungo termine - dettagli al punto 3(f).

    Gruppo di destinatari: una vasta gamma di portatori di interessi coinvolti nello sviluppo rurale, tra cui ONG/associazioni, reti rurali nazionali, GAL LEADER, autorità di gestione e organi rappresentativi delle amministrazioni locali e regionali, ricercatori, istituzioni dell'UE ecc.

    5.5.2021

    Quarto del Gruppo tematico sulla visione a lungo termine per le aree rurali

    RESR

    L'incontro ha fatto il punto sui principali messaggi emersi dalla Settimana della visione rurale, ha condiviso le esperienze degli Stati membri che hanno sviluppato le proprie strategie o agende rurali integrate, e ha considerato come i portatori di interessi possono contribuire a rendere la futura visione una realtà a livello locale e come le reti possono fornire maggiore supporto.

    Gruppo di destinatari: esperti e professionisti nel campo dello sviluppo rurale.

    Varie

    Gruppo di lavoro sulla politica rurale dell'OCSE

    OCSE

    Informazioni sull'iniziativa della visione rurale, evidenziandone i collegamenti con le attività dell'OCSE.

    Esperti di sviluppo rurale dei paesi dell'OCSE.

    Allegato 2 – "Rural Voices": panoramica dei messaggi tematici chiave emersi dai seminari per i portatori di interessi sulle zone rurali (fonte: RESR)

    ARGOMENTI

    PREOCCUPAZIONI ATTUALI

    OPPORTUNITÀ PER IL FUTURO

    AZIONI SPECIFICHE PER PERMETTERE UN CAMBIO DI PASSO

    Infrastrutture e servizi

    ·Scarsa qualità di servizi pubblici, scuole, assistenza sanitaria e sociale e infrastrutture.

    ·Sistema di trasporto e mobilità troppo incentrato sulla città.

    ·Mancanza di vitalità dei centri e dei poli dei villaggi e delle piccole aree urbane.

    ·Incuria del patrimonio di edifici storici e industriali.

    ·Alloggi insufficienti e inadeguati a soddisfare le esigenze attuali.

    ·Approvvigionamento idrico, trattamento delle acque e gestione delle inondazioni e della siccità inadeguati.

    ·Possibilità di innovazione digitale, poli di servizio e scuole rurali per la fornitura di servizi rurali.

    ·Domanda crescente di più ampi approcci alla mobilità rurale sostenibile basati sullo sviluppo di collegamenti tra diverse modalità di trasporto, servizi su richiesta e nuove tecnologie.

    ·Rilancio dei centri rurali e degli edifici abbandonati per creare una nuova identità rurale.

    ·Patrimonio immobiliare rurale in aumento, che deve essere gestito per sostenere la domanda sia di chi già si trova nelle zone rurali che dei nuovi arrivati.

    ·Potenziale di miglioramento delle infrastrutture di gestione delle acque per far fronte a inondazioni e siccità.

    ·Definire un livello base di infrastrutture per sostenere il funzionamento dello stato sociale rurale che comprenda un minimo di servizi di base che possano essere considerati un diritto (ad esempio internet, accesso ai servizi pubblici ecc.).

    ·Investire nel trasferimento modale dalle autovetture private al trasporto pubblico e alla mobilità alternativa e da sistemi di trasporto a idrocarburi a sistemi post-carbonio.

    ·Rimodellare gli insediamenti e indirizzare gli investimenti sugli edifici storici e tradizionali per trasformare quelli che non sono più adatti allo scopo in edifici commerciali e al servizio di comunità vivaci.

    ·Migliorare la resilienza delle infrastrutture idriche, adattandole e rendendole più resilienti ai cambiamenti climatici per quanto riguarda le forniture di acqua potabile, le fognature, la gestione delle inondazioni, l'acqua piovana, la siccità e le esigenze di irrigazione.

    ·Rafforzare le capacità e sostenere i servizi di comunità/volontariato.

    Cambiamento digitale e tecnologico.

    ·Scarso accesso alle infrastrutture digitali nelle zone rurali.

    ·Scarse competenze digitali della popolazione rurale.

    ·Basso livello di innovazione digitale nelle PMI rurali.

    ·Sviluppo dell'era digitale, con nuovi modelli per la fornitura di servizi rurali di base, posti di lavoro, prassi di lavoro e accesso al mercato.

    ·Crescente domanda di servizi digitali e innovazione tecnologica a livello locale (nelle piccole aree urbane e nelle aziende agricole).

    ·Fornire un'infrastruttura digitale accessibile come diritto di base, sufficiente per le attività commerciali, la fornitura di servizi elettronici e la vita sociale.

    ·Migliorare l'alfabetizzazione digitale dei cittadini rurali attraverso una formazione inclusiva, programmi di istruzione e campagne di informazione, e rafforzare la fornitura e l'uso dei servizi elettronici.

    ·Estendere i consulenti e i partenariati per l'innovazione nel più ampio ambito rurale e promuovere l'attività di innovazione in modo più vigoroso a livello locale.

    Beni di base/cibo/

    energia

    ·Un sistema alimentare/energetico eccessivamente globalizzato che ignora il potenziale locale e che impedisce di trattenere il valore sul territorio.

    ·Assenza di piani di avvicendamento e la discutibile sostenibilità di molte piccole aziende agricole.

    ·Servizi di consulenza inadeguati.

    ·Carenza di competenze nell'agricoltura rigenerativa/biologica.

    ·Bassi livelli di coinvolgimento delle comunità rurali nella produzione di energia rinnovabile.

    ·Scarso riconoscimento del ruolo dell'uso del suolo per la cattura del carbonio nelle zone rurali (trattato nel capitolo sui cambiamenti climatici).

    ·Incapacità di adottare modelli per il cambiamento trasformativo e le transizioni di sostenibilità nelle industrie di base (agricoltura, estrazione del carbone e comunità che utilizzano il carbone), anche per quanto riguarda la burocrazia/regolamentazione.

    ·Movimento crescente intorno alla rilocalizzazione di sistemi alimentari a filiera più corta e dei sistemi di lavorazione del legno.

    ·Sviluppo di tecnologie che miglioreranno la professionalizzazione dell'agricoltura e la connessione alla bioeconomia.

    ·Richiesta di specie e prodotti di nicchia e di alta qualità basati sulla biodiversità/identità locale.

    ·Crescente riconoscimento dell'agricoltura rigenerativa come pratica agricola sostenibile.

    ·Crescente interesse e consapevolezza verso la produzione di energia rinnovabile basata sulla comunità.

    ·Possibilità di accedere a nuovi mercati attraverso la tecnologia digitale.

    ·Disponibilità di strumenti per un cambiamento trasformativo integrato come i piccoli comuni intelligenti, le comunità dell'energia, LEADER, le politiche alimentari locali ecc.

    ·Crescente interesse politico per sostenere la "transizione giusta e verde" nelle comunità rurali con le industrie basate su idrocarburi o carbonio bloccate.

    ·Produzione agricola. Emergono due approcci alternativi:

    I)rilocalizzare la produzione, accorciare le filiere e introdurre pratiche di agricoltura rigenerativa e/o biologica basate su varietà e specie tradizionali; e

    II)sfruttare i frutti della tecnologia per ridurre i costi, l'impatto ambientale, aumentare la produttività e produrre colture adatte alla bioeconomia in generale.

    ·Ridurre la burocrazia e migliorare le opportunità di trasformazione sia per gli alimenti locali che per quelli da esportare fuori dalla regione.

    ·Sostenere l'ingresso dei giovani adulti nelle industrie legate alla terra.

    ·Indirizzare gli investimenti per indurre pratiche ecologiche a livello individuale (piccola scala, autoconsumo) (ad esempio la permacultura) e rafforzare altre iniziative alimentari locali e biologiche.

    ·Incoraggiare la tecnologia moderna nel settore legato alla terra e lo sviluppo della bioeconomia (ad esempio l'agricoltura verticale, i metodi di editing del genoma).

    ·Rafforzare l'apprendimento permanente nel settore legato alla terra che abbracci la sostenibilità e i principi dell'economia circolare.

    ·Promuovere approcci ampi di pianificazione territoriale (che vadano oltre l'agricoltura e la silvicoltura) che sostengano la transizione verso un'economia rurale basata sulla sostenibilità e sui principi dell'economia circolare.

    ·Sostenere sistemi/quadri normativi che incoraggino l'azione regionale/comunitaria per le energie rinnovabili e una transizione post-carbonio nelle comunità dipendenti dal carbone.

    Reddito, lavoro e occupazione nell'economia in generale

    ·Limitato sfruttamento/conservazione del valore aggiunto regionale, in particolare attraverso il turismo.

    ·Sviluppo e valorizzazione dell'artigianato locale scarsi.

    ·Scarsa adozione dei principi dell'economia circolare.

    ·Riconoscimento e sostegno limitati ai modelli innovativi di impresa e

    mancanza di valorizzazione/riconoscimento della fornitura di servizi ecosistemici.

    ·Sviluppo e rinvigorimento di settori tradizionali e nuovi (ad esempio l'agricoltura sociale, l'artigianato) e di professionisti che contribuiscono alla diversificazione rurale.

    ·Sviluppo di nuovi modelli per sostenere l'imprenditorialità e l'innovazione (ad esempio incubatori, poli, reti ecc.).

    ·Crescente riconoscimento da parte del mercato del valore dell'identità regionale e dei beni e servizi a base biologica, compresi i servizi ecosistemici, basati su principi di sostenibilità e circolarità.

    ·Valore aggiunto attraverso centri di trasformazione e commercializzazione, filiere più corte e turismo gastronomico, sociale e culturale.

    ·Fornire una buona infrastruttura digitale come presupposto per un'economia moderna diversificata nelle zone rurali.

    ·Creare condizioni appropriate per l'imprenditorialità locale, per far rimanere le persone in campagna e sviluppare approcci creativi per promuovere l'imprenditorialità, come centri di telelavoro, incubatori, riduzione al minimo della burocrazia ecc.

    ·Sostenere nuovi modelli di imprenditorialità collettiva e comunitaria.

    ·Sostenere sia l'imprenditorialità del settore privato commerciale che le imprese sociali ed essere aperti a coltivare nuovi modelli di lavoro.

    ·Sostenere un turismo sostenibile che sia maggiormente legato all'offerta specifica delle componenti più ampie delle economie rurali (ad esempio legate alle specialità alimentari, all'artigianato e al rinvigorimento della cultura locale).

    Inclusione sociale e vitalità

    ·Cambiamenti demografici, in particolare un calo demografico drastico in alcune zone rurali.

    ·Identità divergenti e diverso senso di appartenenza degli abitanti delle zone rurali.

    ·Lacune nell'inclusione e nella diversità in alcune zone rurali.

    ·Coinvolgimento e partenariati della società civile limitati in alcune zone, e necessità di sostegno alle organizzazioni di comunità e di volontariato.

    ·Limitata collaborazione territoriale con le agenzie del terzo settore.

    ·Crescente interesse a trasferirsi in zone rurali e a lavorare da casa, tutti aspetti che sono stati intensificati con la pandemia di COVID.

    ·Nascita di un nuovo senso condiviso di comunità e di una nuova ruralità con i residenti esistenti, i nuovi arrivati e i residenti non permanenti.

    ·Presenza di forti identità rurali che rallentano l'esodo rurale.

    ·Riconoscimento dell'inclusività e della diversità quali valori per introdurre un cambiamento positivo nelle campagne integrando i rifugiati e i migranti.

    ·Crescente domanda di servizi sociali di comunità per persone che si trovano in situazioni di vita sfavorevoli.

    ·Stabilire una politica di incentivi per incoraggiare i giovani e i professionisti a stabilirsi in campagna (ad esempio incentivi fiscali, servizi adeguati) e sistemi di sostegno per trovare lavoro, casa ecc.

    ·Attuare un programma di attivazione per i giovani nelle zone rurali per aiutarli a essere professionalmente attivi nelle zone rurali.

    ·Sostenere azioni di inclusione sociale per i rom e i migranti attraverso il PSR (ad esempio, formazione e acquisizione di competenze per l'agricoltura).

    ·Sostenere/rafforzare le capacità per le organizzazioni di comunità, ad esempio analizzare le forme digitali per creare un senso di comunità e partecipare allo sviluppo locale, comprese le "banche di volontari".

    ·Intensificare la creazione di reti, la cooperazione e la realizzazione di partenariati e garantire la partecipazione dei cittadini delle zone rurali al processo decisionale, ad esempio attraverso LEADER.

    ·Promuovere un cambiamento di valori nella società, valorizzando la vita rurale.

    Ambiente

    ·Danni ambientali provocati dalle attività umane, compresi i sistemi di produzione rurale che hanno un impatto sulla biodiversità, la qualità dell'acqua e i cambiamenti climatici.

    ·Deterioramento delle condizioni e perdita di paesaggi culturali ed edifici storici.

    ·Mancanza di una cultura della cura dell'ambiente tra gli abitanti delle zone rurali, compresi i gestori del territorio.

    ·Eccesso di rifiuti e assenza di una gestione efficace degli stessi.

    ·Mancanza di una visione coerente o di meccanismi per indirizzare il cambiamento nei piani territoriali integrati che potrebbero guidare sia le funzioni produttive che quelle ambientali del territorio rurale, compresi adeguati meccanismi per premiare la fornitura di servizi ecosistemici.

    ·Ulteriori possibilità di azione per ridurre gli impatti negativi dei sistemi di uso intensivo del suolo sulla biodiversità e sulla qualità dell'acqua.

    ·Riconoscimento degli effetti positivi degli approcci mirati e integrati su scala paesaggistica attraverso partenariati che coinvolgono tutti i principali portatori di interessi.

    ·Potenziale considerevole per valorizzare sia i paesaggi culturali che gli edifici tradizionali con modalità che sostengono il turismo e altre attività sociali.

    ·Potenziale per cambiare i comportamenti della società verso una maggiore sostenibilità.

    ·Disponibilità di mezzi e strumenti per sviluppare più ampie strategie integrate di sostenibilità.

    ·Garantire che la politica agricola e tutti i settori rurali siano conformi agli imperativi del Green Deal europeo.

    ·Considerare le esigenze dell'uso del suolo rurale in modo molto più centrale nel contesto di una pianificazione del territorio molto più ampia e non come un'entità separata.

    ·Sostenere la gestione collaborativa per far fronte ai danni ambientali su scala paesaggistica nel settore agricolo e forestale.

    ·Riunire le diverse sfaccettature della pianificazione della sostenibilità nell'ambito di piani territoriali che proteggano i terreni e gli edifici del patrimonio, generino un'ecologia riparatrice, migliorino la gestione delle acque e alimentino comportamenti sostenibili.

    ·Fornire un'educazione ambientale a tutti i cittadini in quanto responsabilità pubblica. Sostenere la formazione degli agricoltori nell'ambito delle pratiche dell'agricoltura rigenerativa.

    ·Creare partenariati tra le università e i centri di istruzione agraria con i loro entroterra per assicurare lo sviluppo di innovazioni nel campo della sostenibilità sensibili al territorio.

    ·Sostenere un maggiore coinvolgimento dei cittadini nella definizione e nella gestione degli spazi verdi sui terreni di proprietà pubblica.

    ·Assicurare che i beni pubblici associati ai paesaggi e agli edifici del patrimonio siano mantenuti attraverso misure di sostegno.

    Cambiamenti climatici

    ·Bassi livelli di consapevolezza sugli effetti dei cambiamenti climatici.

    ·Bassi livelli di sviluppo e coinvolgimento della comunità nell'ambito delle energie rinnovabili nell'Europa rurale.

    ·Impegno limitato dei gestori del territorio e di altri soggetti nei confronti della mitigazione dei cambiamenti climatici e dello sviluppo della bioeconomia, anche quando le soluzioni sono note, in parte a causa della mancanza di incentivi/competenze.

    ·Adattamento inadeguato alle nuove realtà climatiche.

    ·Necessità di estendere la decarbonizzazione oltre il settore energetico.

    ·Impronta di carbonio relativamente bassa in alcune zone rurali, specialmente tra quelle meno sviluppate.

    ·Crescente domanda di energia rinnovabile, compresa la creazione di comunità di energia rinnovabile basate su impianti solari, eolici o a biomassa e su un maggiore autoconsumo.

    ·Crescente interesse della società per la transizione verso metodi di produzione rispettosi del clima, una migliore gestione delle aziende agricole e delle foreste e la bioeconomia.

    ·Ampio margine di azione per migliorare l'efficienza energetica degli edifici, decarbonizzare i trasporti e migliorare la gestione delle acque.

    ·Passare dalla pianificazione per lo sviluppo alla pianificazione per la resilienza locale.

    ·Approfondire le risposte ai cambiamenti climatici a livello nazionale e rivalutare il quadro giuridico per le misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e la loro attuazione in strategie, piani e progetti.

    ·Promuovere strategie innovative e intelligenti di pianificazione e programmazione a basse emissioni di carbonio e collegarle con strategie, programmi e progetti regionali e nazionali.

    ·Sostenere le attività finalizzate a diminuire le emissioni di gas a effetto serra.

    ·Sostenere misure e attività che trattengano l'acqua nelle campagne (dove necessario), ad esempio attraverso la gestione intelligente delle acque e la gestione delle acque piovane, delle acque grigie, la ricostruzione dei sistemi di irrigazione, i tetti verdi ecc.

    ·Sensibilizzare e sostenere l'istruzione e la formazione di professionisti ed esperti in misure di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, nonché dei cittadini (compresi i giovani).

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