Choose the experimental features you want to try

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 52021SC0038

    DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE SINTESI DELLA RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE D'IMPATTO che accompagna il documento Proposta di regolamento del Consiglio che istituisce le imprese comuni nell'ambito di Orizzonte Europa Partenariato globale per l'innovazione nel settore della salute (Global health EDCTP3)

    SWD/2021/38 final

    Bruxelles, 23.2.2021

    SWD(2021) 38 final

    DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE

    SINTESI DELLA RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE D'IMPATTO

    che accompagna il documento

    Proposta di regolamento del Consiglio che istituisce le imprese comuni nell'ambito di Orizzonte Europa

    Partenariato globale per l'innovazione nel settore della salute (Global health EDCTP3)

    {COM(2021) 87 final} - {SEC(2021) 100 final} - {SWD(2021) 37 final}


    Scheda di sintesi (massimo 2 pagine)

    Valutazione d'impatto di un potenziale partenariato globale UE-Africa in materia di salute (Global Health EDCTP3)

    A. Necessità di intervenire

    Qual è il problema e perché si pone a livello dell'UE?

    Le malattie infettive legate alla povertà e quelle trascurate rimangono la principale causa di morte, disabilità e problemi di salute in molti paesi, in particolare i paesi a basso e medio reddito. Inoltre, in parte a causa dei cambiamenti ambientali e climatici, stanno emergendo o riemergendo un numero crescente di agenti patogeni con nuove caratteristiche che provocano pandemie come avvenuto con la COVID-19. Questi agenti possono diffondersi rapidamente in tutto il mondo causando enormi sofferenze umane e problemi economici in molti paesi, anche in Europa. Sebbene si siano registrati notevoli sviluppi nel settore, in particolare in termini di nuove terapie, l'aumento della resistenza antimicrobica sta riducendo l'efficacia dei trattamenti esistenti e i vaccini disponibili non sempre sono sufficientemente efficaci. Occorrono nuove tecnologie sanitarie, come test diagnostici precisi, trattamenti terapeutici e vaccini preventivi, per alleviare l'onere costituito dalle malattie infettive e garantire che le persone vivano in modo sano e produttivo, in particolare nella regione più vulnerabile e colpita, ossia l'Africa subsahariana.

    Quali sono gli obiettivi da conseguire?

    Il partenariato globale UE-Africa per la salute (Global Health EDCTP3) mira a ridurre l'incidenza delle malattie infettive nell'Africa subsahariana e a contribuire al controllo delle malattie infettive emergenti a livello mondiale. Questo obiettivo sarà conseguito lavorando in partenariato con i paesi dell'Africa subsahariana su un'agenda strategica comune di ricerca e innovazione (R&I) al fine di:

    ·promuovere lo sviluppo di tecnologie sanitarie efficienti, nuove o perfezionate;

    ·coordinare le attività di R&I;

    ·rafforzare la capacità di R&I per far fronte alle malattie infettive; e

    ·migliorare la preparazione in materia di R&I, l'individuazione precoce e il controllo delle malattie infettive (ri)emergenti nell'Africa subsahariana e a livello mondiale.

    Qual è il valore aggiunto dell'intervento a livello dell'UE (sussidiarietà)?

    Un'azione coordinata e coerente dell'UE contribuirà a superare la frammentazione dei finanziamenti R&I, attirare una massa critica di organizzazioni e gli investimenti necessari per affrontare questa sfida sanitaria mondiale e agevolare la collaborazione e una risposta strategica alle malattie infettive (ri)emergenti. Rafforzerà inoltre l'impatto e l'efficacia in termini di costi dell'azione e degli investimenti europei. Un partenariato che riunisca l'UE, i paesi europei, i paesi africani, altri paesi terzi e finanziatori privati nel settore sanitario di tutto il mondo avrà un forte impatto a livello globale.

    B. Soluzioni

    Quali sono le varie opzioni per conseguire gli obiettivi? Ne è stata prescelta una? In caso negativo, indicare i motivi.

    Per conseguire questi obiettivi, oltre ai tradizionali inviti a presentare proposte nell'ambito del programma quadro, sono state esaminate le quattro opzioni seguenti:

    ·un partenariato europeo co-programmato;

    ·un partenariato europeo cofinanziato;

    ·un partenariato istituzionalizzato ai sensi dell'articolo 185 del TFUE;

    ·un partenariato istituzionalizzato ai sensi dell'articolo 187 del TFUE.

    Un partenariato istituzionalizzato ai sensi dell'articolo 187 del TFUE è l'opzione prescelta. Ciò consentirà di coinvolgere paesi diversi dagli Stati membri dell'UE e dagli Stati associati, ad esempio l'Africa subsahariana e altri paesi terzi. L'opzione basata sull'articolo 187 consentirà inoltre la collaborazione con l'industria e le fondazioni di pubblica utilità che può contribuire a far progredire l'agenda comune di R&I. Questa opzione possiede la più elevata capacità di mobilitare fondi e esercitare un impatto.

    Quali sono le opinioni dei diversi portatori di interessi? Chi sono i sostenitori delle varie opzioni?

    I portatori di interessi sono stati unanimi nell'esprimere la loro preferenza per un partenariato europeo istituzionalizzato ai sensi dell'articolo 185 o dell'articolo 187. L'opzione di cui all'articolo 187 consentirebbe di riunire una gamma più ampia di portatori di interessi pubblici e privati, contribuendo a garantire un impegno a lungo termine, una sicurezza finanziaria e una struttura organizzativa efficiente, con un impatto potenziale più elevato.

    C. Impatto dell'opzione prescelta

    Quali sono i vantaggi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)?

    Un sostegno coerente e a lungo termine alle attività di R&I, alle reti, alle capacità di ricerca e allo scambio di conoscenze in materia di malattie infettive tra le istituzioni e i paesi europei e dell'Africa subsahariana ridurrà l'onere costituito dalle malattie nell'Africa subsahariana e migliorerà il controllo delle malattie infettive (ri)emergenti nell'Africa subsahariana e a livello mondiale. L'impatto del partenariato imperniato sulla ricerca clinica si tradurrebbe in tecnologie sanitarie efficaci e pronte per la produzione, la distribuzione e la vendita.

    Quali sono i costi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)?

    Il costo del funzionamento della struttura specifica di esecuzione sarebbe inferiore a 6 milioni di EUR all'anno, a seconda dell'importo dello stanziamento di bilancio totale. L'istituzione della struttura comporterebbe inoltre un costo una tantum di 0,3 milioni di EUR.

    Quale sarà l'incidenza sulle PMI e sulla competitività?

    Le PMI potranno partecipare agli inviti a presentare proposte del partenariato. L'incidenza sulle PMI non dovrebbe essere diversa da quanto avviene con i normali inviti a presentare proposte nell'ambito del programma quadro. Il settore della digitalizzazione delle tecnologie sanitarie potrebbe tuttavia offrire notevoli opportunità portando alla crescita del settore delle PMI in Europa e in Africa.

    L'impatto sui bilanci e sulle amministrazioni nazionali sarà significativo?

    Il partenariato contribuirà a razionalizzare la spesa di R&I degli Stati membri nel campo delle malattie infettive, anche per quanto riguarda la cooperazione internazionale. Aiuterà inoltre i paesi dell'Africa subsahariana a programmare i bilanci dei loro sistemi nazionali di ricerca in ambito sanitario.

    Sono previsti altri impatti significativi?

    Il partenariato sosterrà la R&I nel settore dei vaccini, dei metodi diagnostici e dei medicinali per le malattie infettive che colpiscono principalmente i paesi a basso e medio reddito, contribuendo a assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età (obiettivo di sviluppo sostenibile - OSS n. 3) e a porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo (OSS n. 1).

    Proporzionalità?

    L'opzione prescelta fornisce tutti gli elementi per conseguire gli obiettivi e non va al di là di quanto necessario per risolvere il problema.

    D. Tappe successive

    Quando saranno riesaminate le misure proposte?

    La politica sarà riesaminata conformemente al calendario stabilito nel regolamento Orizzonte Europa e alle prescrizioni che saranno stabilite nel pertinente atto di base.

    Top

    Bruxelles, 23.2.2021

    SWD(2021) 38 final

    DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE

    SINTESI DELLA RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE D'IMPATTO

    che accompagna il documento

    Proposta di regolamento del Consiglio che istituisce le imprese comuni nell'ambito di Orizzonte Europa

    Partenariato europeo per l'innovazione nel settore della salute

    {COM(2021) 87 final} - {SEC(2021) 100 final} - {SWD(2021) 37 final}


    Valutazione d'impatto di un partenariato europeo per l'innovazione nel settore della salute

    A. Necessità di intervenire

    Qual è il problema e perché si pone a livello dell'UE?

    L'UE risente del fatto che la sua eccellente ricerca in materia di salute non si traduce in misura sufficiente in prodotti e servizi innovativi per migliorare la salute delle persone. Parallelamente, l'UE rischia di perdere la leadership mondiale nel settore della sanità e dell'assistenza. Questi problemi derivano da:

    -conoscenza non esaustiva delle malattie;

    -collaborazione insufficiente tra il mondo accademico e l'industria sanitaria;

    -collaborazione limitata tra settori industriali; e

    -ostacoli al mercato che incidono sulla diffusione dell'innovazione nel settore della sanità e dell'assistenza.

    Se non affrontati, questi problemi si tradurranno in un declino delle attività di ricerca e innovazione (R&I) in campo sanitario nell'UE e in un miglioramento limitato della qualità dell'assistenza sanitaria, con ripercussioni negative sulla salute dei cittadini e sul loro benessere. L'iniziativa proposta affronta queste sfide e risponde alla principale raccomandazione della valutazione intermedia dell'iniziativa precedente (l'impresa comune per l'iniziativa in materia di medicinali innovativi 2 - IC IMI2) che invitava a consentire la partecipazione attiva di settori industriali diversi dall'industria farmaceutica.

    Quali sono gli obiettivi da conseguire? 

    -Un contributo alla creazione, a livello di UE, di un ecosistema di R&I in ambito sanitario che faciliti la traduzione delle conoscenze scientifiche in innovazioni che rispondano alle esigenze degli utilizzatori finali, dei pazienti e degli operatori sanitari;

    -l'agevolazione dello sviluppo di innovazioni incentrate sulle persone che rispondano a esigenze insoddisfatte in materia di sanità pubblica; e

    -un'industria sanitaria dell'UE più competitiva grazie a una maggiore collaborazione intersettoriale.

    Qual è il valore aggiunto dell'intervento a livello dell'UE (sussidiarietà)? 

    Per loro natura, le sfide sanitarie hanno portata mondiale, così come le attività di R&I necessarie per affrontarle. La maggior parte dei quadri giuridici relativi alla salute che disciplinano lo sviluppo e l'introduzione sul mercato di nuove tecnologie sanitarie (ad esempio sperimentazioni cliniche, medicinali, dispositivi medici, dispositivi diagnostici in vitro e terapie avanzate) si basa sui quadri normativi dell'UE. La maggior parte delle imprese attive nel settore della salute vantano una presenza a livello di UE. La portata e le dimensioni dell'iniziativa vanno al di là delle capacità dei singoli Stati membri e richiedono la mobilitazione di risorse e di portatori di interessi a livello dell'UE.

    B. Soluzioni

    Quali sono le varie opzioni per conseguire gli obiettivi? Ne è stata prescelta una? In caso negativo, indicare i motivi.

    Le opzioni sono le seguenti:

    -inviti periodici nell'ambito di Orizzonte Europa;

    -un partenariato co-programmato; e

    -un partenariato istituzionalizzato ai sensi dell'articolo 187 del TFUE.

    L'opzione prescelta è il partenariato istituzionalizzato. Garantisce il miglior rapporto costi/impatto, tenendo conto anche dei rischi associati, e promette di realizzare in modo efficiente gli obiettivi e di conseguire gli impatti auspicati.

    Quali sono le opinioni dei diversi portatori di interessi? Chi sono i sostenitori delle varie opzioni?

    L'opzione del partenariato istituzionalizzato ha ottenuto il maggior sostegno in tutte le consultazioni e da parte di tutte le categorie di portatori di interessi (Stati membri, associazioni di categoria, ricercatori, autorità pubbliche, ONG e pubblico in generale). Grazie all'impegno e ai finanziamenti a lungo termine, si è ritenuto che fosse l'opzione più efficace in termini di impatto scientifico, economico e sociale. L'accordo giuridicamente vincolante è stato ritenuto sicuro, in particolare per quanto riguarda la gestione della proprietà intellettuale, facilitando in tal modo la condivisione dei dati necessaria per conseguire gli impatti auspicati. Tutti i gruppi di portatori di interessi, ma in particolare il settore pubblico, hanno ritenuto che l'opportunità di svolgere un ruolo chiave nella definizione dell'agenda di ricerca fosse fondamentale per conseguire un impatto a livello di società.

    C. Impatto dell'opzione prescelta

    Quali sono i vantaggi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)?

    Un partenariato istituzionalizzato garantirebbe al meglio che i settori privato e pubblico rimangano fermamente impegnati nell'attuazione di una strategia a lungo termine concordata per la R&I in campo sanitario. È compatibile con la mobilitazione di risorse finanziarie e in natura per ottimizzare l'impatto del finanziamento dell'UE. Sosterrebbe lo sviluppo di una strategia per l'innovazione in campo sanitario pienamente in linea con le priorità politiche della Commissione. L'opzione prescelta consentirebbe inoltre la creazione di un ufficio di programma per attività specifiche di supporto amministrativo, coordinamento e comunicazione.

    Quali sono i costi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)? 

    Il partenariato sarà finanziato congiuntamente dall'UE e dalle associazioni di categoria e queste ultime contribuiranno con almeno il 50 % dello stanziamento di bilancio totale. I partner dovranno inoltre mobilitare le risorse necessarie per coprire i costi operativi delle azioni finanziate e i costi amministrativi dell'ufficio di programma. Le associazioni svolgeranno anche altre attività, come previsto nell'atto legislativo.

    Quale sarà l'incidenza sulle PMI e sulla competitività?

    Grazie alla stretta interazione dell'industria sanitaria (comprese le PMI) con il mondo accademico, tutti i partner rafforzerebbero la loro base scientifica per fornire soluzioni innovative per la sanità. In tal modo, e con il coinvolgimento tempestivo di altri operatori della sanità pubblica, l'industria sarebbe in grado di rispondere più adeguatamente alle esigenze degli utenti finali, vale a dire i pazienti, gli operatori sociosanitari e i fornitori di assistenza sanitaria. Questa interazione migliorerebbe inoltre la loro posizione concorrenziale sui mercati mondiali e rafforzerebbe l'economia e la sovranità tecnologica dell'UE. L'integrazione di diversi settori industriali creerebbe un ecosistema collaborativo di R&I più agile e favorevole alle PMI.

    L'impatto sui bilanci e sulle amministrazioni nazionali sarà significativo? 

    Nessun impatto significativo né sui bilanci né sulle amministrazioni nazionali.

    Sono previsti altri impatti significativi? 

    Un contributo positivo in materia di diritti fondamentali (diritto alla salute e diritto di accesso all'assistenza sanitaria, comprese le cure preventive e l'assistenza connessa ai trattamenti);

    i nuovi prodotti sanitari e strumenti digitali basati sui dati potrebbero avere implicazioni per il trattamento dei dati sanitari personali e, di conseguenza, per i diritti alla riservatezza;

    gli strumenti digitali potrebbero avere un impatto positivo sulla catena di valore della "sanità intelligente" e sulla normazione, sostenendo la leadership industriale dell'UE;

    nessuna incidenza sulla semplificazione, sugli aspetti normativi o sugli oneri amministrativi.

    Proporzionalità? 

    L'opzione prescelta è proporzionale a quanto necessario per affrontare i problemi in questione.

    D. Tappe successive

    Quando saranno riesaminate le misure proposte?

    L'iniziativa sarebbe riesaminata conformemente alle disposizioni e alle decisioni di Orizzonte Europa che saranno stabilite nel pertinente regolamento del Consiglio.

    Top

    Bruxelles, 23.2.2021

    SWD(2021) 38 final

    DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE

    SINTESI DELLA RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE D'IMPATTO

    che accompagna il documento

    Proposta di regolamento del Consiglio che istituisce le imprese comuni nell'ambito di Orizzonte Europa

    Partenariato europeo nel settore delle tecnologie fondamentali

    {COM(2021) 87 final} - {SEC(2021) 100 final} - {SWD(2021) 37 final}


    Scheda di sintesi

    Valutazione d'impatto di un potenziale partenariato europeo istituzionalizzato nel settore delle tecnologie digitali fondamentali

    A. Necessità di intervenire

    Qual è il problema e perché si pone a livello dell'UE?

    Le "tecnologie digitali fondamentali" (KDT) sono componenti e sistemi elettronici su cui si fondano tutti i prodotti e servizi digitali. Sono considerati fondamentali perché sono gli elementi costitutivi dei sistemi digitali.

    Se l'UE non mantiene la sua leadership nel settore dei componenti e dei sistemi elettronici rischia di perdere la sua forte posizione di mercato in settori quali il settore automobilistico, sanitario, di produzione industriale, aerospaziale e della sicurezza.

    Rischia inoltre di accumulare ritardo per quanto riguarda i paradigmi e le tecnologie emergenti, come l'intelligenza artificiale (IA) e l'edge computing, e i mercati associati che stanno alimentando una domanda di componenti e sistemi elettronici che dovranno vantare livelli di prestazione diversi da quelli attualmente disponibili.

    Uno dei principali problemi che l'UE dovrebbe affrontare è la sicurezza dell'approvvigionamento di tecnologie dei componenti affidabili, sicure e protette per le infrastrutture critiche e i settori industriali che sono vitali per l'economia.

    Il mancato allineamento di queste tecnologie digitali fondamentali alle priorità politiche dell'UE la priverebbe di uno strumento importante per incentivare la trasformazione digitale nel perseguimento dei suoi obiettivi sociali e ambientali.

    Quali sono gli obiettivi da conseguire?

    Un'attività di R&I di portata e con un grado di coordinamento sufficienti per riunire una massa critica di risorse, organizzare molteplici competenze e interessi e orientarli verso un'agenda comune con i seguenti obiettivi da conseguire entro il 2030:

    1.Rafforzare la sovranità tecnologica dell'UE in materia di componenti e sistemi elettronici per soddisfare le esigenze future delle industrie "verticali" e dell'economia in generale

    Garantire che l'UE rimanga in prima linea nella tecnologia dei componenti e dei sistemi elettronici avanzati, contribuendo a catene di valore strategiche resilienti. Questo aspetto sarà sempre più cruciale via via che la trasformazione digitale evolve e le tecnologie digitali si diffondono capillarmente in tutti i settori.

    Il rafforzamento della sovranità dovrebbe tradursi in un raddoppio del valore della progettazione e della produzione di componenti e sistemi elettronici nell'UE entro il 2030, in linea con la sua presenza nel settore dei prodotti e dei servizi in generale.

    2.Istituire l'eccellenza scientifica e la leadership in materia di innovazione dell'UE nel settore delle tecnologie emergenti dei componenti e dei sistemi

    I progressi della miniaturizzazione verso i limiti fisici, la rapida penetrazione dell'IA e l'emergere di paradigmi di edge computing e di "elaborazione non convenzionale" creano nuove opportunità per i componenti e i sistemi elettronici e le loro applicazioni. Una solida base scientifica nei settori emergenti può consentire all'UE di cogliere queste opportunità. Le PMI e le start-up attive nelle tecnologie emergenti possono trarre vantaggio dai nuovi ecosistemi e contribuire a plasmarli.

    Le PMI dovrebbero rappresentare almeno un terzo del numero totale di partecipanti a un'iniziativa KDT e ricevere almeno il 20 % dei finanziamenti pubblici.

    3.Garantire che le tecnologie dei componenti e dei sistemi rispondano alle sfide sociali e ambientali dell'UE

    Le autorità pubbliche nazionali e dell'UE svolgerebbero un ruolo essenziale in un'iniziativa coordinata garantendone la coerenza con le priorità politiche. Le tecnologie dei componenti e dei sistemi elettronici dovrebbero offrire adeguati livelli di fiducia e riservatezza e contribuire agli obiettivi ambientali dell'UE.

    L'iniziativa mirerebbe a una riduzione del consumo energetico del 32,5 % entro il 2030 1 .

    Qual è il valore aggiunto dell'intervento a livello dell'UE (sussidiarietà)?

    I componenti e i sistemi elettronici costituiscono la base delle catene di valore industriali che hanno un impatto sociale ed economico significativo in tutta Europa.

    La rapidità del progresso tecnologico in questo settore, unita al fatto che gli Stati Uniti e i paesi asiatici stanno investendo massicciamente per essere all'avanguardia e ridurre al minimo la loro dipendenza da altre regioni, richiede una risposta coordinata a livello dell'UE.

    Nessun paese o organizzazione sarebbe in grado da solo di conseguire gli obiettivi di cui sopra.
    Solo una mobilitazione a livello dell'UE, con la partecipazione degli Stati membri e dell'industria, garantirà l'approccio strategico e la massa critica in termini di risorse, competenze e interessi necessari.

    B. Soluzioni

    Quali sono le varie opzioni per conseguire gli obiettivi? Ne è stata prescelta una? In caso negativo, indicare i motivi.

    Sono state prese in considerazione le seguenti opzioni per sostenere la R&I:

    ·inviti tradizionali nell'ambito del programma quadro (opzione di base);

    ·un partenariato europeo co-programmato (opzione 1); e

    ·un partenariato europeo istituzionalizzato ai sensi dell'articolo 187 del TFUE (opzione 3).

    Un partenariato europeo istituzionalizzato è l'opzione prescelta, in quanto consentirebbe all'industria dei componenti e dei sistemi elettronici in generale di svolgere un ruolo attivo nella definizione dell'agenda R&I, insieme alle autorità pubbliche (a livello UE e nazionale), al fine di conseguire gli obiettivi summenzionati. Questa opzione consentirebbe un impegno sostenibile da parte dei membri del partenariato nell'ambito di un programma settennale concordato e offrirebbe una struttura stabile per un'attuazione efficiente e il coordinamento con le iniziative collegate. Si cercherà in particolare di interagire con partenariati incentrati sul digitale (ad esempio fotonica, EuroHPC, SNS, IA, dati e robotica) e con i settori applicativi (sanità, industria automobilistica, industria manifatturiera, spazio).

    Dalla valutazione è emerso che questa opzione offre la massima "direzionalità" (garantendo l'allineamento con un'agenda R&I) e "addizionalità" (garantendo un effetto leva).

    Quali sono le opinioni dei diversi portatori di interessi? Chi sono i sostenitori delle varie opzioni?

    Quando sono stati consultati sui partenariati di Orizzonte Europa, gli Stati membri (al 96 %) hanno ritenuto che un partenariato in materia di tecnologie digitali fondamentali fosse pertinente per le loro politiche e priorità nazionali, nonché per la loro industria, i loro organismi di ricerca e le loro università.

    Nella consultazione pubblica aperta, l'82 % dei partecipanti ha indicato che un'iniziativa KDT sarebbe pertinente o molto pertinente per garantire l'accesso a componenti e sistemi affidabili. Dello stesso parere erano in particolare le associazioni di categoria, le università, le organizzazioni di ricerca e tecnologia, gli Stati membri e le grandi imprese.

    Molti intervistati (oltre il 40 %) hanno indicato il partenariato istituzionalizzato come l'opzione più adeguata. Si tratta di una sezione trasversale equilibrata di settori industriali (grandi imprese e PMI), delle organizzazioni di ricerca e degli Stati membri. Anche i portatori di interessi interpellati per lo studio a sostegno della valutazione d'impatto hanno sostenuto con forza questa opzione.

    Le opinioni minoritarie (ad esempio delle organizzazioni di ricerca) hanno indicato che questa opzione comporta il rischio di una maggiore complessità. Tuttavia, nell'iniziativa proposta viene affrontata la questione dell'armonizzazione e della semplificazione delle procedure e delle pratiche.

    C. Impatto dell'opzione prescelta

    Quali sono i vantaggi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)?

    Un partenariato basato sull'articolo 187 del TFUE potrebbe:

    ·sostenere un'agenda strategica di R&I (SRIA) dell'UE sulle tecnologie dei componenti e dei sistemi elettronici, allineando le priorità dell'UE, degli Stati partecipanti e dell'industria per raggiungere una massa critica;

    ·contare sugli impegni immediati in materia di contributi di membri pubblici (UE e nazionali) e privati del partenariato;

    ·mettere a disposizione una struttura gestita a livello centrale che sostenga l'impegno a lungo termine dei membri privati per l'attuazione di un programma ambizioso; e

    ·esercitare un forte effetto leva di 1:3 combinando i finanziamenti dell'UE con i contributi degli Stati membri e dell'industria (1 EUR dall'UE, 1 EUR dagli Stati partecipanti, 2 EUR dai membri privati) per la mobilitazione di una massa critica di risorse di R&I.

    Quali sono i costi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)?

    Poiché una futura iniziativa KDT adotterebbe l'attuale struttura dell'ECSEL, il costo di attuazione dell'opzione prescelta è il costo di funzionamento di un ufficio dell'impresa comune durante il periodo di validità dell'iniziativa. Questo costo è ampiamente compensato dai benefici già menzionati, in particolare dall'effetto leva del cofinanziamento per raggiungere la dimensione delle risorse necessarie per conseguire gli obiettivi ambiziosi. L'impresa comune ECSEL sarebbe adattata al partenariato KDT e i costi complessivi di attuazione rimarrebbero invariati.

    Quale sarà l'incidenza sulle PMI e sulla competitività?

    Nella valutazione intermedia dell'impresa ECSEL si raccomandava tra l'altro di incentivare un coinvolgimento più attivo delle PMI. È probabile che l'accento posto sulle tecnologie emergenti e sull'obiettivo di sviluppare capacità di progettazione (settori in cui le PMI sono particolarmente attive) attirino l'interesse per l'iniziativa di un maggior numero di piccole imprese in ruoli più pertinenti. Sono previste attività specifiche (ad esempio accesso alla tecnologia e sperimentazione) per coinvolgere i piccoli fornitori e utilizzatori nell'ecosistema.

    L'impatto sui bilanci e sulle amministrazioni nazionali sarà significativo?

    Il partenariato KDT si basa su un modello tripartito (Commissione, Stati membri e industria) con contributi finanziari e partecipazione amministrativa degli Stati partecipanti (Stati membri e paesi associati). Questo modello è attualmente utilizzato con successo per l'impresa comune ECSEL.

    Sono previsti altri impatti significativi?

    Nello sviluppo e nell'adozione di tecnologie dei componenti e dei sistemi elettronici si terrà conto dei diritti fondamentali, in particolare della sicurezza, della protezione e della riservatezza dei cittadini.

    Proporzionalità?

    L'opzione prescelta fornisce tutti gli elementi per conseguire gli obiettivi e non va al di là di quanto necessario.

    D. Tappe successive

    Quando saranno riesaminate le misure proposte?

    Il partenariato sarà riesaminato periodicamente a livello di progetto, di tecnologia/settore e di programma. Dopo tre anni di attività è prevista una valutazione intermedia da parte di un gruppo indipendente di esperti. Nell'ambito delle valutazioni periodiche si esamineranno i progressi compiuti per quanto riguarda gli obiettivi dell'iniziativa, gli impatti previsti e il contributo alle priorità politiche dell'UE.

    (1)

       Direttiva (UE) 2018/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, che modifica la direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica (GU L 328 del 21.12.2018, pag. 210).

    Top

    Bruxelles, 23.2.2021

    SWD(2021) 38 final

    DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE

    SINTESI DELLA RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE D'IMPATTO

    che accompagna il documento

    Proposta di regolamento del Consiglio che istituisce le imprese comuni nell'ambito di Orizzonte Europa

    Partenariato europeo "Reti e servizi intelligenti"

    {COM(2021) 87 final} - {SEC(2021) 100 final} - {SWD(2021) 37 final}


    Scheda di sintesi (massimo 2 pagine)

    Valutazione d'impatto di un potenziale partenariato europeo istituzionalizzato per le reti e i servizi intelligenti 1 .

    A. Necessità di intervenire

    Qual è il problema e perché si pone a livello dell'UE?

    L'industria europea delle reti e dei servizi si trova ad affrontare sfide in materia di competitività industriale e di sovranità tecnologica per quanto riguarda lo sviluppo delle infrastrutture 5G come base per mercati digitali di punta e la ricerca e l'innovazione relativa ai sistemi 6G. Tra i problemi figurano:

    ·l'incapacità dell'Europa di sfruttare appieno il potenziale della digitalizzazione dell'economia;

    ·la sovranità tecnologica limitata per quanto riguarda le tecnologie critiche delle reti intelligenti e delle catene di valore dei servizi, in particolare a causa della crescente concorrenza mondiale cui devono far fronte i fornitori europei;

    ·la lentezza della diffusione delle piattaforme infrastrutturali per i mercati digitali di punta; e

    ·la scarsa propensione ad affrontare questioni di interesse per la società, come i cambiamenti climatici, attraverso soluzioni digitali.

    Le principali cause dei problemi sono:

    ûl'insufficiente capacità del 5G di soddisfare le esigenze avanzate in materia di comunicazione e di calcolo;

    ûl'insufficiente presenza di operatori dell'UE nelle catene di valore digitali mondiali;

    ûla scarsa integrazione delle catene di valore dell'UE;

    ûil lento sviluppo del 5G;

    ûla necessità di cibersicurezza, etica e privacy; e

    ûla scarsa efficienza energetica.

    Si prevede che questi aspetti determineranno una sovranità tecnologica limitata per quanto riguarda le tecnologie critiche delle catene di valore delle reti e dei servizi intelligenti, la carenza di piattaforme infrastrutturali per l'innovazione e il rischio di ritardi nella ricerca sulle reti e i servizi basati sul 6G.

    Quali sono gli obiettivi da conseguire?

    L'obiettivo è garantire la sovranità tecnologica per quanto riguarda le reti intelligenti e le catene di valore dei servizi. In questo contesto, l'obiettivo è consentire agli operatori europei di sviluppare, da qui al 2030, le capacità di R&I per le tecnologie 6G come base per i futuri servizi digitali. L'iniziativa mira inoltre a promuovere lo sviluppo di mercati di punta per le infrastrutture e i servizi 5G in Europa. Entrambe le attività (la realizzazione dell'infrastruttura 5G e la R&I per il 6G) promuoveranno l'allineamento delle reti e dei servizi intelligenti futuri con le esigenze politiche e sociali dell'UE, tra cui l'efficienza energetica, la privacy, l'etica e la cibersicurezza.

    Qual è il valore aggiunto dell'intervento a livello dell'UE (sussidiarietà)? 

    Questo partenariato affronterà sfide transfrontaliere/transnazionali, la messa in comune delle risorse, le tabelle di marcia strategiche, la necessità di una massa critica per conseguire gli obiettivi strategici e la necessità di coordinare diversi operatori in diversi settori dell'economia digitale, che non possono essere affrontate in modo altrettanto efficace dagli Stati membri da soli, in particolare per quanto riguarda la R&I sui sistemi 6G.

    B. Soluzioni

    Quali sono le varie opzioni per conseguire gli obiettivi? Ne è stata prescelta una? In caso negativo, indicare i motivi.

    Le opzioni sono le seguenti:

    ·opzione di base — inviti tradizionali nell'ambito del programma quadro;

    ·opzione 1 — partenariato europeo co-programmato;

    ·opzione 2 — partenariato europeo istituzionalizzato.

    L'opzione prescelta è l'opzione 2 che, sebbene sia la più costosa e complessa, con ogni probabilità avrà il maggiore impatto scientifico, economico e sociale garantendo una maggiore coerenza.

    Quali sono le opinioni dei diversi portatori di interessi? Chi sono i sostenitori delle varie opzioni?

    I portatori di interessi hanno riconosciuto l'importanza di un approccio basato su un partenariato per il futuro ecosistema europeo delle reti e dei servizi in tutte le catene di valore digitali. Dalla consultazione emerge la preferenza per un partenariato co-programmato o istituzionalizzato, ma molti partecipanti, compresi i principali operatori, hanno indicato che sono aperti a entrambi i modelli, in funzione di una serie di fattori amministrativi e giuridici.

    C. Impatto dell'opzione prescelta

    Quali sono i vantaggi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)? 

    I benefici sono chiaramente ottimizzati con l'opzione di partenariato istituzionalizzato (opzione 2) che:

    1.    sarebbe più efficace, soprattutto in termini di impatto economico, tecnologico e sociale, garantendo un maggiore coinvolgimento dei portatori di interessi e contribuendo alle attività di regolamentazione e normazione e alle politiche pubbliche, anche per quanto attiene alla sovranità tecnologica e agli obiettivi del "Green Deal";

    2.    migliorerebbe la coerenza esterna attraverso un'adeguata sensibilizzazione riguardo ad altre iniziative e un mandato chiaro per la creazione di sinergie con programmi dell'UE, nazionali e regionali, in particolare ai fini della diffusione; e

    3.    offrirebbe un'ottima efficienza complessiva, nonostante i costi aggiuntivi.

    Quali sono i costi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)? 

    I costi si riferiscono all'istituzione e alla gestione di un'impresa comune.

    Quale sarà l'incidenza sulle PMI e sulla competitività?

    Le imprese dell'UE nel campo della creazione di reti, del cloud computing e dell'"internet delle cose" ne trarranno i maggiori benefici, così come le imprese delle industrie "verticali". L'iniziativa dovrebbe inoltre aiutarli a ottimizzare l'efficacia degli investimenti di R&S e ad accelerare il processo di sviluppo, migliorando così la loro competitività. Le PMI e le microimprese dell'UE nel settore otterranno benefici economici diretti e indiretti. Il partenariato non imporrà loro obblighi di regolamentazione; al contrario, aprirà opportunità in termini di riduzione dei costi per la progettazione di nuovi prodotti e li aiuterà ad accedere più facilmente agli investimenti per realizzare soluzioni commercializzabili a livello di UE.

    L'impatto sui bilanci e sulle amministrazioni nazionali sarà significativo? 

    L'impatto sull'amministrazione e sui bilanci nazionali si limiterà alla partecipazione alla governance.

    Sono previsti altri impatti significativi? 

    Si registreranno effetti positivi sulla competitività, sulla normazione a livello mondiale e sugli scambi e gli investimenti connessi.

    Proporzionalità? 

    L'opzione prescelta non va oltre a quanto necessario per risolvere il problema iniziale.

    D. Tappe successive

    Quando saranno riesaminate le misure proposte?

    Il partenariato sarà riesaminato in linea con l'usuale politica di Orizzonte Europa in materia di revisione dei partenariati che probabilmente comporterà revisioni annuali degli indicatori chiave di prestazione (ICP) e una revisione approfondita a metà e verso la fine di Orizzonte Europa.

    (1)

         "Reti e servizi intelligenti" è un titolo provvisorio che sarà adeguato sulla base di orientamenti politici di alto livello in tempo utile per l'adozione della proposta della Commissione.

    Top

    Bruxelles, 23.2.2021

    SWD(2021) 38 final

    DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE

    SINTESI DELLA RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE D'IMPATTO

    che accompagna il documento

    Proposta di regolamento del Consiglio che istituisce le imprese comuni nell'ambito di Orizzonte Europa

    Partenariato europeo per la trasformazione del sistema ferroviario europeo

    {COM(2021) 87 final} - {SEC(2021) 100 final} - {SWD(2021) 37 final}


    Scheda di sintesi (massimo 2 pagine)

    Valutazione d'impatto di un partenariato europeo per la trasformazione del sistema ferroviario europeo

    A. Necessità di intervenire

    Qual è il problema e perché si pone a livello dell'UE?

    Il problema da affrontare è l'incapacità dell'industria ferroviaria di mettere a punto una visione comune per il cambiamento grazie al rapido utilizzo di tecnologie moderne (in particolare la digitalizzazione e l'automazione) al fine di realizzare un sistema ferroviario pienamente interoperabile, flessibile ed efficiente sotto il profilo dei costi.

    I fattori determinanti sono:

    ·la frammentazione dell'industria – l'uso efficace della maggior parte delle innovazioni in un sistema molto complesso richiede il coordinamento tra Stati membri, tra infrastrutture e materiale rotabile e tra sviluppatori di sottosistemi diversi;

    ·la necessità di coerenza tra R&I e normazione/regolamentazione;

    ·la partecipazione limitata e non coordinata alla R&I;

    ·costi elevati, rischi e tempi della R&I; e

    ·allineamento insufficiente.

    Le conseguenze, che riguardano tutti i portatori di interessi lungo la catena di valore, sono che il settore ferroviario:

    ûcontribuisce in misura limitata all'aumento della sostenibilità del sistema di trasporto;

    ûdipende da prodotti personalizzati che sono costosi e non flessibili in fase di funzionamento; e

    ûè meno competitivo rispetto ad altri modi di trasporto.

    Quali sono gli obiettivi da conseguire?

    I principali obiettivi sono:

    Ømodernizzare le ferrovie in Europa per aumentarne la quota di mercato;

    Øsostenere il trasporto ferroviario di merci al fine di ridurre le emissioni di gas a effetto serra prodotte dai trasporti; e

    Øportare avanti il completamento di uno spazio ferroviario europeo unico realizzando un sistema ferroviario integrato e sostenibile che sfrutti appieno la digitalizzazione e l'automazione.

    Ciò, a sua volta, rafforzerebbe il contributo dell'industria ferroviaria allo sviluppo della società nell'UE, aumentando la funzionalità e la capacità del trasporto ferroviario di merci e garantendo che la R&I nel settore ferroviario si incentri sugli utilizzatori secondo un approccio più adatto alle esigenze del mercato.

    Qual è il valore aggiunto dell'intervento a livello dell'UE (sussidiarietà)?

    Una strategia europea comune per la R&I nel settore ferroviario contribuirebbe a garantire un approccio più coordinato e orientato al mercato, in grado di riunire i portatori di interessi per definire una visione globale comune. Ciò consentirebbe all'industria ferroviaria di conseguire gli obiettivi europei in materia di trasporto ma anche obiettivi strategici più ampi, aumentando l'attrattiva del trasporto ferroviario rispetto ad altri modi di trasporto.

    B. Soluzioni

    Quali sono le varie opzioni per conseguire gli obiettivi? Ne è stata prescelta una? In caso negativo, indicare i motivi.

    Le opzioni consistono nel sostenere la R&I nel settore ferroviario attraverso:

    ·inviti tradizionali nell'ambito di Orizzonte Europa;

    ·un partenariato co-programmato; o

    ·un partenariato istituzionalizzato ai sensi dell'articolo 187 del TFUE.

    Il partenariato istituzionalizzato è l'opzione prescelta, in quanto è l'unica che mette a disposizione una piattaforma per l'elaborazione comune della R&I al servizio di una visione globale coerente. È anche quella più idonea a garantire una strategia e un impegno a lungo termine da parte dell'industria e dell'UE. È un'opzione che si è dimostrata valida per l'attuale impresa comune Shift2Rail (SR2). La stabilità di questa opzione e gli impegni giuridicamente vincolanti dell'UE e dei partner industriali sarebbero fondamentali per coinvolgere i portatori di interessi in un contesto segnato dall'impatto economico previsto della pandemia di COVID-19, che potrebbe comportare tagli agli investimenti di R&I.

    Quali sono le opinioni dei diversi portatori di interessi? Chi sono i sostenitori delle varie opzioni?

    Oltre il 65 % degli intervistati ha indicato che i partenariati istituzionalizzati rappresentano il modo più appropriato per affrontare le sfide in questo ambito e trasformare il sistema ferroviario europeo. In particolare, hanno citato l'intero ciclo di sviluppo del prodotto, l'impegno a lungo termine e la diffusione sul mercato.

    C. Impatto dell'opzione prescelta

    Quali sono i vantaggi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)?

    Un partenariato istituzionalizzato è il modo migliore per garantire che i settori pubblico e privato mantengano fermamente il loro impegno nello sviluppo e nell'attuazione di una strategia a lungo termine per la R&I nel settore ferroviario, incoraggiando nel contempo un'ampia partecipazione dei principali portatori di interessi. Questa opzione garantisce impatti scientifici, economici, tecnologici e sociali significativi, ad esempio la diffusione sul mercato di soluzioni innovative e la riduzione delle emissioni. Inoltre, mobiliterà risorse finanziarie e in natura dell'industria per massimizzare l'impatto dei finanziamenti della Commissione.

    Quali sono i costi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)?

    L'impresa comune S2R costa 3,5 milioni di EUR (1,6 milioni di EUR di spese amministrative + 1,9 milioni di EUR di spese di personale) per anno di funzionamento. I suoi costi totali di funzionamento non possono superare 27 milioni di EUR (50 % proveniente dall'UE; 50 % da altri membri). Tali costi di base dovrebbero essere adeguati in funzione dell'ambizione, del programma e dello stanziamento di bilancio del potenziale partenariato "Trasformazione del sistema ferroviario europeo".

    Quale sarà l'incidenza sulle PMI e sulla competitività?

    Un'ampia partecipazione dei portatori di interessi e la creazione di reti che colleghino università e organizzazioni di ricerca, sotto il coordinamento del futuro partenariato, favorirebbero una maggiore partecipazione delle PMI che dispongono della flessibilità necessaria per sviluppare innovazioni e immetterle sul mercato relativamente rapidamente.

    Un partenariato istituzionalizzato avrebbe un impatto significativo sulla competitività del settore del trasporto ferroviario e dell'industria delle forniture ferroviarie. Ciò garantirebbe l'assorbimento da parte dal mercato di gran parte dei risultati di R&I.

    L'impatto sui bilanci e sulle amministrazioni nazionali sarà significativo?

    Un partenariato istituzionalizzato sarebbe in grado di semplificare l'amministrazione per quanto riguarda la partecipazione dei membri alle attività di R&I. Potrebbe garantire l'allineamento dei programmi nazionali di R&I nel settore ferroviario e quindi un migliore utilizzo complessivo delle risorse pubbliche.

    Sono previsti altri impatti significativi?

    L'iniziativa:

    ürafforzerebbe notevolmente i diritti dei cittadini dell'UE prestando particolare attenzione all'integrazione dei sistemi ferroviari nazionali, regionali e locali con altri modi di trasporto; e

    üconsentirebbe un dialogo efficace tra gli operatori della R&I e i responsabili della politica e della regolamentazione in ambito ferroviario a livello internazionale e nazionale (compresi gli organismi internazionali di normazione).

    Proporzionalità?

    Un partenariato istituzionalizzato garantirebbe che i settori pubblico e privato continuino a impegnarsi per lo sviluppo e l'attuazione di una strategia a lungo termine per la R&I nel settore ferroviario e mobiliterebbe risorse industriali finanziarie e in natura per massimizzare l'impatto dei finanziamenti della Commissione e realizzare le priorità del "Green Deal". L'opzione prescelta pertanto non supera quanto necessario per risolvere il problema iniziale e raggiungere gli obiettivi dell'iniziativa.

    D. Tappe successive

    Quando saranno riesaminate le misure proposte?

    Una valutazione intermedia del partenariato istituzionalizzato proposto sarà effettuata dopo tre anni di attività.

    Top

    Bruxelles, 23.2.2021

    SWD(2021) 38 final

    DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE

    SINTESI DELLA RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE D'IMPATTO

    che accompagna il documento

    Proposta di regolamento del Consiglio che istituisce le imprese comuni nell'ambito di Orizzonte Europa

    Partenariato europeo per la gestione integrata del traffico aereo

    {COM(2021) 87 final} - {SEC(2021) 100 final} - {SWD(2021) 37 final}


    Valutazione d'impatto del partenariato europeo per la gestione integrata del traffico aereo

    A. Necessità di intervenire

    Qual è il problema e perché si pone a livello dell'UE?

    Nonostante i notevoli progressi compiuti nell'ultimo decennio in termini di modernizzazione dell'infrastruttura di gestione del traffico aereo (ATM), fino al 10 % delle emissioni di CO2 generate dai voli è dovuto a un'infrastruttura ATM frammentata che non sfrutta appieno la digitalizzazione e l'automazione; queste emissioni potrebbero essere evitate. Inoltre, la crisi della COVID-19 ha avuto un impatto significativo sul trasporto aereo e ha messo in luce le debolezze degli attuali sistemi ATM. Mai prima d'ora è stata esercitata una tale pressione sull'infrastruttura ATM affinché diventi più efficiente in termini di costi, più resiliente e scalabile in funzione delle fluttuazioni del traffico e integri nuovi tipi di aeromobili.

    Il ciclo di innovazione nella ATM dovrebbe anche essere abbreviato, consentendo agli operatori industriali del settore di rimanere competitivi e di sostenere un'ampia gamma di applicazioni nei settori del trasporto (passeggeri, merci, droni e mobilità aerea urbana), della difesa e della sicurezza (cooperazione civile-militare nella gestione dello spazio aereo).

    Affrontare questi molteplici problemi in un contesto complesso e in rapida evoluzione richiede uno sforzo collettivo sostanziale per rafforzare la cooperazione e gli investimenti in innovazioni che non possono essere realizzate da un singolo portatore di interessi o da uno Stato membro da solo. L'aviazione è, per sua natura, internazionale e richiede un'azione comune e coordinata.

    Quali sono gli obiettivi da conseguire?

    L'obiettivo è triplice:

    1)    portare la gestione del traffico aereo nell'era digitale per renderla più resiliente e scalabile in funzione delle fluttuazioni del traffico;

    2)    rafforzare la competitività del trasporto aereo con e senza equipaggio nell'UE, al fine di sostenere la crescita economica e la ripresa in un contesto post‑COVID;

    3)    istituire il "cielo unico europeo" come lo spazio aereo più efficiente e rispettoso dell'ambiente al mondo.

    Qual è il valore aggiunto dell'intervento a livello dell'UE? 

    L'intervento dell'UE (in termini di finanziamento e coordinamento) è necessario per garantire che si intensifichino e si orientino più adeguatamente le attività per conseguire gli obiettivi menzionati 1 . In pratica, ciò significa riunire tutti i portatori di interessi del settore, dai fabbricanti ai fornitori di servizi di navigazione aerea, alle compagnie aeree, agli aeroporti, agli istituti di ricerca e al settore militare, al fine di sviluppare tecnologie trasformative e interoperabili che rispondano alle sfide menzionate. Se i problemi non saranno affrontati con un forte intervento coordinato dell'UE, è probabile che si istituiscano dei programmi nazionali su una base ad hoc, soprattutto nel mondo post COVID, che risolverebbero i problemi locali ma aumenterebbero la frammentazione della rete ATM europea.

    B. Soluzioni

    Quali sono le varie opzioni per conseguire gli obiettivi? Ne è stata prescelta una? In caso negativo, perché?

    Le opzioni strategiche (OS) differiscono per il grado di flessibilità e addizionalità/direzionalità:

    OS0: Inviti a presentare proposte nell'ambito di Orizzonte Europa – agenda strategica di ricerca stabilita e confermata dalla Commissione, con il contributo dell'industria;

    OS1: partenariato europeo co-programmato – l'agenda di R&I è concordata e coordinata con il partenariato e utilizzata dalla Commissione per l'attuazione nell'ambito del programma di lavoro;

    OS2: partenariato europeo istituzionalizzato a norma dell'articolo 187 del TFUE – i membri del partenariato eserciteranno una notevole influenza sullo sviluppo dell'agenda strategica di ricerca, dei programmi di lavoro annuali e delle tematiche degli inviti, attraverso un processo trasparente e accessibile, adottato dal consiglio di amministrazione del partenariato in cui sono rappresentati sia l'UE che i partner.

    L'OS1 comporta costi leggermente inferiori e una maggiore flessibilità rispetto all'OS2, grazie a una struttura di adesione organica e in evoluzione e alla possibilità di adeguare l'agenda R&I.

    L'OS2 è l'opzione prescelta, in quanto istituisce la piattaforma più efficiente in grado di accelerare la realizzazione dei maggiori benefici (cfr. infra). Rispetto all'OS1, l'OS2comporta anche una maggiore direzionalità e un maggiore impegno da parte dei portatori di interessi, comprese le organizzazioni intergovernative quali Eurocontrol, l'Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza aerea (AESA) e l'Agenzia spaziale europea (ESA).

    L'OS2 è marginalmente la più costosa, ma con oltre il 60 % dei costi coperti dai partner privati e la massima capacità di produrre gli impatti previsti offre il miglior rapporto qualità/prezzo per il bilancio dell'Unione.

    Quali sono le opinioni dei diversi portatori di interessi? Chi sono i sostenitori delle varie opzioni?

    Nel complesso, esiste un forte consenso tra i portatori di interessi sui problemi, gli obiettivi e l'opzione prescelta per il futuro. Oltre il 70 % dei partecipanti alla consultazione pubblica si è espresso a favore del ripristino del partenariato istituzionale a norma dell'articolo 187 del TFUE, sottolineando che il settore necessita di un forte intervento dell'UE per guidare un unico programma europeo di R&I che coinvolga costantemente i portatori di interessi lungo l'intera catena di valore al fine di fornire soluzioni interoperabili che, una volta attuate, migliorino le prestazioni e la sicurezza dei sistemi ATM nell'UE.

    Altri pareri principali:

    ·il partenariato dovrebbe stabilire legami più adeguati tra la R&I e l'industrializzazione;

    ·dovrebbe sostenere la commercializzazione e la diffusione;

    ·le procedure amministrative dovrebbero essere semplificate;

    ·dovrebbe esserci una maggiore collaborazione con l'AESA e le autorità nazionali, migliori sinergie con i partenariati e le iniziative nazionali di R&I e collegamenti più adeguati con il mondo accademico.

    C. Impatto dell'opzione prescelta

    Quali sono i vantaggi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)? 

    Impatti scientifici: rafforzamento delle capacità e delle conoscenze scientifiche dell'UE in materia di ATM; ampliamento delle competenze della prossima generazione di professionisti dell'aviazione.

    Impatti economici/tecnologici: rafforzamento della scalabilità e della sicurezza dei sistemi ATM; nuove opportunità di crescita per il mercato dei droni; rafforzamento del ruolo guida a livello mondiale dell'industria aerospaziale e aeronautica europea.

    Impatti sociali: riduzione delle emissioni di rumore e gas prodotte dal trasporto aereo di una quantità pari alle emissioni di CO2 di una grande area metropolitana dell'UE (ad esempio Madrid); miglioramento dell'esperienza per i passeggeri (riduzione dei tempi di viaggio, dei ritardi e dei costi, migliore connettività).

    Quali sono i costi dell'opzione prescelta (se ne esiste una, altrimenti delle opzioni principali)? 

    I principali costi aggiuntivi rispetto all'OS0 sono i costi di preparazione e di funzionamento del back office del partenariato. Tuttavia, se si tiene conto dell'effetto leva (tassi di cofinanziamento) e dello stanziamento di bilancio totale disponibile per ciascuna opzione, ipotizzando un contributo analogo dell'Unione, il costo dell'opzione prescelta supera di soli 1-2 punti percentuali quello dell'opzione più efficiente. Inoltre, l'esperienza ha dimostrato che altri partner, compresi quelli istituzionali, sono disposti a coprire oltre il 60 % dei costi amministrativi dell'impresa comune.

    Quale sarà l'incidenza sulle PMI e sulla competitività?

    È probabile che le PMI svolgano un ruolo importante nel partenariato poiché rappresentano una quota considerevole delle imprese presenti nel settore delle tecnologie digitali e nelle attività relative ai dati e ai droni. La struttura di partenariato aperto e gli inviti aperti agevoleranno la partecipazione delle PMI più di quanto avvenisse in passato.

    L'impatto sui bilanci e sulle amministrazioni nazionali sarà significativo? 

    Grazie all'allineamento delle strategie non si prevedono impatti sui bilanci e sulle amministrazioni nazionali. La partecipazione attiva degli Stati membri al partenariato rafforzerebbe il loro impegno a favore delle tecnologie messe a punto, rafforzandone l'adozione e la diffusione sincronizzata in tutta l'UE.

    Sono previsti altri impatti significativi? 

    Il partenariato proposto sarà determinante per fornire le prove scientifiche e tecnologiche pertinenti che aiuteranno i responsabili politici e le autorità di regolamentazione ad adottare le migliori misure di regolamentazione per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici e della digitalizzazione.

    Proporzionalità? 

    Nell'OS1 i partner possono liberamente aderire al partenariato o uscirne. L'agenda di R&I può essere facilmente adattata con l'evolversi della tecnologia o di altre esigenze.

    L'OS2 richiede un impegno (finanziario) più considerevole, giustificato da una maggiore efficacia e capacità di accelerare l'indispensabile trasformazione digitale della gestione del traffico aereo.

    D. Tappe successive

    Quando saranno riesaminate le misure proposte?

    La Commissione riesaminerà le modalità di attuazione tre anni dopo l'istituzione del partenariato.

    (1)

         In linea con le recenti raccomandazioni della Corte dei conti europea, relazioni speciali n. 18/2018 e 11/2019.

    Top

    Bruxelles, 23.2.2021

    SWD(2021) 38 final

    DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE

    SINTESI DELLA RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE D'IMPATTO

    che accompagna il documento

    Proposta di regoalmento del Consiglio che istituisce le imprese comuni nell'ambito di Orizzonte Europa

    Partenariato europeo "Clean aviation"

    {COM(2021) 87 final} - {SEC(2021) 100 final} - {SWD(2021) 37 final}


    Scheda di sintesi (massimo 2 pagine)

    Valutazione d'impatto del partenariato europeo "Clean Aviation"

    A. Necessità di intervenire

    Qual è il problema e perché si pone a livello dell'UE?

    L'impronta ecologica dell'aviazione sta aumentando perché il trasporto aereo cresce più rapidamente dei miglioramenti tecnologici e operativi incrementali che vengono introdotti. Inoltre, la strada verso un trasporto aereo a impatto climatico zero non è chiara, in quanto le soluzioni messe a punto in altri settori non possono essere facilmente applicate nel settore dell'aviazione. Nel 2019 il settore dell'aviazione nell'UE rappresentava 823 miliardi di EUR, pari al 4,1 % del PIL dell'UE, e 12,2 milioni di posti di lavoro. Per mantenere la leadership industriale e la sovranità tecnologica dell'UE su scala mondiale, realizzando nel contempo gli obiettivi del Green Deal nel settore dell'aviazione, occorre assolutamente accelerare la diffusione delle soluzioni di R&I dell'UE nel settore dell'aviazione. Per mettere a punto tecnologie climaticamente neutre entro i tempi previsti dal Green Deal occorre mobilitare la capacità di R&I, attualmente frammentata, dell'intera catena di valore del trasporto aereo europeo.

    Quali sono gli obiettivi da conseguire?

    L'obiettivo principale, in risposta al Green Deal europeo, è contribuire alla neutralità climatica entro il 2050, con una tappa intermedia intorno al 2030, accelerando lo sviluppo di tecnologie del trasporto aereo climaticamente neutre. Con la diffusione e l'uso su vasta scala di nuovi combustibili sostenibili per il trasporto aereo (a zero emissioni nette o completamente decarbonizzati, come i combustibili sintetici "power-to-liquid", il metano e/o l'idrogeno) nel 2050 la flotta operativa potrebbe migliorare di oltre il 90 % l'efficienza in termini di emissioni di carbonio rispetto alla flotta attuale. Il secondo obiettivo generale sarebbe garantire che l'attività di R&I relativa all'aeronautica contribuisca alla competitività globale del settore dell'aviazione dell'UE, assicurando che l'aviazione meno inquinante rimanga sicura ed efficiente per il trasporto di passeggeri e merci. Il terzo obiettivo sarebbe continuare a far progredire la capacità europea di R&I per accelerarne e ottimizzarne il processo. Oltre alla leadership industriale, la ricerca nel settore dell'aviazione verterà anche sull'istruzione, rafforzando e integrando la capacità scientifica dell'UE e creando un numero più elevato di PMI ad alta intensità di R&I.

    Qual è il valore aggiunto dell'intervento a livello dell'UE (sussidiarietà)? 

    La necessità di un intervento dell'UE nasce dall'enorme complessità dell'impresa e dall'esigenza correlata di condividere i rischi, tenuto conto dei costi elevati dello sviluppo e della dimostrazione di soluzioni tecnologiche innovative. Né una compagnia aeronautica da sola, né tutte le compagnie associate di un singolo paese potrebbero progettare nuovi aeromobili civili e conseguire la neutralità climatica per l'aviazione.

    Inoltre, tutte le esigenze di ricerca dovrebbero essere coerenti con le misure e gli incentivi di mercato, oltre a richiedere un quadro normativo e di standardizzazione solido e moderno, che può essere concepito solo a livello dell'UE e attraverso la cooperazione internazionale. Al tempo stesso l'intervento dell'UE consente una cooperazione efficace su scala europea, creando sinergie con altri settori e con paesi privi di una grande industria aeronautica.

    B. Soluzioni

    Quali sono le varie opzioni per conseguire gli obiettivi? Ne è stata prescelta una? In caso negativo, indicare i motivi.

    L'opzione prescelta è sostenere la ricerca collaborativa e la ricerca di base attraverso i tradizionali inviti a presentare proposte nell'ambito di Orizzonte Europa, insieme a un partenariato pubblico-privato istituzionalizzato (PPP), a norma dell'articolo 187 del TFUE, dedicato all'accelerazione dello sviluppo di tecnologie dell'aviazione climaticamente neutre da diffondere il più rapidamente possibile. Un PPP istituzionalizzato, a differenza delle altre opzioni che prevedono solo inviti tradizionali o di un PPP contrattuale, offre il livello, la profondità e la durata dell'impegno necessari.

    Quali sono le opinioni dei diversi portatori di interessi? Chi sono i sostenitori delle varie opzioni?

    Nel corso della consultazione pubblica sullo studio di valutazione d'impatto, l'80 % degli intervistati ha suggerito che un partenariato europeo istituzionalizzato avrebbe un effetto (positivo) significativo e sarebbe "molto adatto" a rafforzare la leadership industriale nelle tecnologie dell'aviazione pulita e nell'adozione di nuove tecnologie. Gli inviti tradizionali non sono considerati idonei a garantire l'adozione delle tecnologie. In una dichiarazione congiunta (Salon International de l'aéronautique et de l'espace 2019 Le Bourget-Paris) i portatori di interessi hanno confermato il loro impegno e hanno elaborato un'agenda strategica di ricerca e innovazione per il partenariato. La consultazione pubblica sull'agenda strategica ha evidenziato l'elevato interesse dei portatori di interessi e del pubblico. I portatori di interessi hanno sottolineato che la "Clean Aviation" dovrebbe continuare a concentrarsi sulla neutralità climatica nonostante la grave crisi della COVID‑19.

    C. Impatto dell'opzione prescelta

    Quali sono i vantaggi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)? 

    L'attuazione dell'iniziativa "Clean Aviation" attraverso un partenariato istituzionalizzato consentirebbe di garantire al meglio che i settori pubblico e privato rimangano pienamente mobilitati nella ricerca necessaria per lo sviluppo e la diffusione di soluzioni climaticamente neutre in linea con le prescrizioni del Green Deal. È coerente con la mobilitazione delle risorse finanziarie e in natura dell'industria, al fine di massimizzare l'impatto dei finanziamenti dell'UE.

    Quali sono i costi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)? 

    L'attuale impresa comune "Clean Sky 2" riceve 1,755 miliardi di EUR di finanziamenti dell'UE e almeno 2,19 miliardi di EUR da membri privati. Il programma collaborativo di R&I nel settore dell'aviazione nell'ambito di Orizzonte 2020 e del Settimo programma quadro ha beneficiato rispettivamente di 0,5 e 0,8 miliardi di EUR. Gli ambiziosi obiettivi di neutralità climatica entro il 2050 e il nuovo ciclo coerente di ricerca nel settore dell'aviazione in vista del 2050, senza dimenticare la grave crisi dovuta alla COVID‑19 che ha colpito il settore dell'aviazione, giustificano l'aumento (dell'ordine del 25 % per ciascuno dei due pilastri della R&I).

    Quale sarà l'incidenza sulle PMI e sulla competitività?

    Analogamente a quanto avviene negli inviti degli altri programmi, circa il 20 % dei partner sono PMI. Nel programma Clean Sky 2 poco più del 40 % dei partner selezionati finora nei 10 inviti a presentare proposte (il 60 % del programma totale) sono PMI, pari a circa un quarto dei fondi di questi inviti. Assumere un ruolo guida nel settore dell'aviazione a impatto climatico zero gioverebbe alla competitività dell'aviazione dell'UE.

    L'impatto sui bilanci e sulle amministrazioni nazionali sarà significativo? 

    Non si prevede alcun impatto particolare sui bilanci nazionali.

    Sono previsti altri impatti significativi? 

    Il partenariato proposto creerebbe naturalmente sinergie con il partenariato europeo per la gestione integrata del traffico aereo, ma anche con altri PPP pertinenti. Sia l'iniziativa sull'idrogeno che l'iniziativa sulle batterie potrebbero avere un impatto enorme in quanto fattori chiave per un trasporto aereo a impatto climatico zero, se i loro risultati risponderanno alle esigenze del settore dell'aviazione.

    Proporzionalità? 

    L'opzione prescelta è proporzionata all'entità del problema, tenuto conto della natura transnazionale, della complessità e dei costi del trasporto aereo e delle sue attività di R&I.

    D. Tappe successive

    Quando saranno riesaminate le misure proposte?

    Ai fini della diffusione della R&I si sta valutando il ricorso a una valutazione intermedia, a un esame biennale dell'agenda strategica per la ricerca e l'innovazione o ancora ad un valutatore indipendente in materia di impatto. Il ruolo del consiglio di direzione della "Clean Aviation" sarà rafforzato rispetto a Clean Sky 2 di Orizzonte 2020 per migliorare l'orientamento strategico e il follow-up dei progetti.

    Top

    Bruxelles, 23.2.2021

    SWD(2021) 38 final

    DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE

    SINTESI DELLA RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE D'IMPATTO

    che accompagna il documento

    Proposta di regolamento del Consiglio che istituisce le imprese comuni nell'ambito di Orizzonte Europa

    Partenariato europeo per un'Europa biocircolare

    {COM(2021) 87 final} - {SEC(2021) 100 final} - {SWD(2021) 37 final}


    Scheda di sintesi (massimo 2 pagine)

    Valutazione d'impatto di un partenariato europeo per un'Europa biocircolare (CBE)

    A. Necessità di intervenire

    Qual è il problema e perché si pone a livello dell'UE?

    Si tratta di problemi sia economici che ambientali che vengono affrontati in parallelo. Il problema principale è costituito dal "triplice deficit" a livello di innovazione, diffusione sul mercato e sostenibilità che ostacola l'adeguata integrazione delle attività di R&I nell'UE, comportando un rallentamento del processo di innovazione. Parallelamente le biosoluzioni mature esistenti incontrano difficoltà a raggiungere i mercati e le loro prestazioni ambientali non sono automaticamente salvaguardate. I principali problemi scientifici e tecnologici affrontati dal partenariato CBE sono il livello insufficiente di R&I, di cooperazione intersettoriale e di trasferimento di conoscenze su biosoluzioni circolari sostenibili.

    Quali sono gli obiettivi da conseguire?

    L'obiettivo generale è promuovere la transizione della società verso una bioeconomia sostenibile incrementando la R&I su soluzioni sostenibili e competitive al fine di aumentare la circolarità e l'uso della biomassa, dei residui e dei rifiuti. Si mira inoltre ad adottare un approccio regionale nell'attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite e del Green Deal dell'UE al fine di accelerare la transizione verso il concetto di "pianeta sano". Gli obiettivi scientifici sono migliorare la capacità di R&I sulle biosoluzioni circolari e garantire una condivisione più adeguata delle conoscenze, all'interno delle catene di valore e tra esse e in tutta Europa, includendovi la R&I sulle questioni relative alla sostenibilità. Gli obiettivi economici sono migliorare la competitività delle regioni europee nel settore e rimediare alle carenze del mercato della bioindustria europea, mantenendo l'innovazione e le nuove bioraffinerie in Europa. I principali obiettivi sociali sono contribuire a un'economia circolare che operi in modo sostenibile e incrementare la circolarità del biosettore, migliorandone l'impronta ambientale.

    Qual è il valore aggiunto dell'intervento a livello dell'UE (sussidiarietà)? 

    L'iniziativa associa competenze e tecnologie disponibili negli Stati membri dell'UE, nelle regioni e nelle catene di valore, creando così ulteriori sinergie. I progetti CBE possono essere combinati con progetti nazionali e progetti sostenuti dai fondi strutturali e regionali dell'UE. Il superamento della maggior parte degli ostacoli che si frappongono alla bioeconomia non è una responsabilità nazionale, ma richiede piuttosto una regolamentazione a livello dell'UE, con norme riguardanti, tra l'altro aspetti dell'approvvigionamento sostenibile di biomassa, le richieste del mercato in base agli obiettivi, la standardizzazione dei prodotti, i sistemi di etichettatura e di appalti pubblici verdi, e le prestazioni ambientali. In assenza di un intervento a livello di UE gli interventi a livello nazionale non sarebbero sufficienti.

    B. Soluzioni

    Quali sono le varie opzioni per conseguire gli obiettivi? Ne è stata prescelta una? In caso negativo, indicare i motivi.

    Come strumenti per sostenere la R&I sono state esaminate le opzioni seguenti:

    ·inviti tradizionali nell'ambito del programma quadro (opzione di base);

    ·un partenariato europeo co-programmato (opzione 1); e

    ·un partenariato europeo istituzionalizzato a norma dell'articolo 187 del TFUE (opzione 3). 

    Anche se con entrambe le opzioni di partenariato si otterrebbero risultati migliori rispetto ai normali inviti a presentare proposte, un partenariato istituzionalizzato (opzione 3) sarebbe più adeguato di un partenariato co-programmato. Questa opzione ha ottenuto il punteggio complessivo più elevato, dato il maggiore impatto economico e sociale potenziale e la maggiore coerenza con i programmi esterni.

    L'opzione 3 è l'opzione prescelta per i seguenti motivi:

    ·Può conseguire efficacemente gli obiettivi del programma coinvolgendo partner industriali e altri operatori interessati (ad esempio Stati membri, regioni, mondo accademico e organizzazioni della società civile) che collaborerebbero nell'ambito di un modello di governance adeguato.

    ·Garantisce un'adeguata trasparenza e apertura nella selezione delle priorità e degli obiettivi e il coinvolgimento di partner e portatori di interessi dell'intera catena di valore, provenienti da settori, contesti e discipline diversi, compresi gli operatori internazionali (se del caso e senza interferire con la competitività europea).

    ·Le sue procedure codificate consentiranno la partecipazione delle PMI, nonché la diffusione e l'utilizzo dei risultati.

    ·Offre un elevato grado di addizionalità, ossia un elevato potenziale per la strutturazione delle bioindustrie.

    ·Garantisce la direzionalità formalizzando l'impegno dei partner a conseguire determinati obiettivi, contribuendo, da ultimo, alla realizzazione di obiettivi strategici di alto livello.

    ·Per quanto riguarda il finanziamento prevede contributi finanziari e/o in natura da parte di partner diversi dall'UE compresi tra il 50 % e il 75 % dello stanziamento di bilancio complessivo del partenariato europeo. Si prevede che la maggior parte dell'impegno finanziario sarà in natura e, in misura minore, assumerà la forma di contributi finanziari nell'ambito di progetti piuttosto che a livello di programma.

    ·La coerenza e le sinergie all'interno del panorama R&I dell'UE saranno garantite mediante accordi formali tra l'iniziativa proposta e altre iniziative, la definizione co-creativa di un'agenda e l'impegno del gruppo di sostegno.

    Quali sono le opinioni dei diversi portatori di interessi? Chi sono i sostenitori delle varie opzioni?

    La maggioranza (più del 50 %) dei partecipanti alla consultazione pubblica ha indicato che molti degli obiettivi del partenariato sono fondamentali, in particolare il conseguimento degli obiettivi dell'UE in materia di clima. A loro parere la creazione di consorzi, le catene di valore europee e la tecnologia sono dei vantaggi, mentre l'onere amministrativo è uno svantaggio. Ritengono che la maggior criticità sia il divario di innovazione dell'UE per quanto riguarda la traduzione dei risultati di ricerca in bioprodotti circolari innovativi. Oltre il 50 % ritiene che il coinvolgimento dell'industria sia molto pertinente e che la portata e la copertura del partenariato siano corrette. La maggior parte dei portatori di interessi (54 %) partecipanti ritengono che il partenariato istituzionalizzato sia l'opzione migliore per affrontare i problemi, mentre i singoli cittadini non hanno espresso altrettanto sostegno.

    C. Impatto dell'opzione prescelta

    Quali sono i vantaggi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)? 

    Tutti gli operatori della bioeconomia possono potenzialmente beneficiare di vantaggi economici, consentendo uno sviluppo equilibrato a livello regionale/locale. Si prevede un reddito più elevato e più sicuro per i produttori primari di biomassa, anche nelle regioni svantaggiate. Altri vantaggi sono la crescita economica per le PMI, un maggiore effetto leva degli investimenti per le bioraffinerie e i loro operatori economici (operatori industriali) e il coinvolgimento e l'impegno a lungo termine di tutti gli operatori. Si prevede che i comuni e le regioni otterranno di benefici in termini di risparmi sui costi di smaltimento dei rifiuti biologici.

    L'impatto sociale previsto è il miglioramento dell'accesso a biosoluzioni innovative e della loro adozione in Europa, la responsabilizzazione delle comunità locali/regionali per quanto riguarda la gestione delle loro risorse naturali e la creazione (o l'adeguata riconversione) di una nuova base produttiva locale/regionale. Gli operatori del mercato, come i proprietari di marchi e i consumatori, avranno accesso a prodotti più sostenibili.

    Di particolare rilevanza sono gli impatti ambientali. La produzione e il trattamento della biomassa in modo più sostenibile e l'utilizzo di biorifiuti come materia prima consentiranno di ridurre le emissioni di CO2 e contribuiranno ad evitare conflitti con la produzione di prodotti alimentari, l'eccessiva estrazione di biomassa e modifiche dell'uso del suolo non sostenibili. Ciò aiuterà a preservare e ripristinare gli ecosistemi e la biodiversità. La produzione a circuito chiuso e la valorizzazione dei rifiuti organici aumenteranno la circolarità. Il CBE migliorerà l'efficienza delle catene di valore in termini di risorse, ad esempio recuperando nutrienti per l'agricoltura e la silvicoltura dai flussi di rifiuti (comprese le acque reflue) e dai residui agricoli.

    Quali sono i costi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)? 

    Poiché si baserebbe sull'attuale struttura delle "Bioindustrie", l'opzione 3 comporterebbe i costi di funzionamento di un ufficio dell'impresa comune per la durata dell'iniziativa. Si tratterebbe di costi amministrativi pari a 30 milioni di EUR per le imprese e allo stesso importo per l'UE. Ciò rappresenta l'1‑2 % dei costi complessivi dell'iniziativa. Questo costo è ampiamente compensato dai benefici menzionati, in particolare dall'effetto leva del cofinanziamento per ottenere la gamma di risorse necessarie per conseguire gli obiettivi ambiziosi.

    Non si prevedono impatti negativi sul piano economico, sociale e ambientale né costi di conformità.

    Quale sarà l'incidenza sulle PMI e sulla competitività?

    Non si prevedono effetti negativi per le PMI e la competitività. Si prevedono solo impatti positivi. Sulla base dell'esperienza molto positiva dell'impresa comune Bioindustrie (forte coinvolgimento delle PMI nei progetti, compreso il loro coordinamento), l'opzione 3 ottiene un punteggio elevato su questo aspetto.

    L'impatto sui bilanci e sulle amministrazioni nazionali sarà significativo?

    Non si prevedono impatti sui bilanci e sulle amministrazioni nazionali né difficoltà di attuazione.

    Sono previsti altri impatti significativi?

    No, tutti gli impatti sono stati descritti.

    Proporzionalità?

    L'opzione prescelta fornisce tutti gli elementi per conseguire gli obiettivi e non va al di là di quanto necessario per risolvere il problema.

    D. Tappe successive

    Quando saranno riesaminate le misure proposte?

    In linea con il calendario stabilito nel regolamento Orizzonte Europa, la valutazione intermedia sarà effettuata entro quattro anni dalla data di avvio dell'iniziativa e la valutazione finale entro quattro anni dalla sua conclusione.

    Top

    Bruxelles, 23.2.2021

    SWD(2021) 38 final

    DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE

    SINTESI DELLA RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE D'IMPATTO

    che accompagna il documento

    Proposta di regolamento del Consiglio che istituisce le imprese comuni nell'ambito di Orizzonte Europa

    Partenariato europeo “Idrogeno pulito”

    {COM(2021) 87 final} - {SEC(2021) 100 final} - {SWD(2021) 37 final}


    Scheda di sintesi (massimo 2 pagine)

    Valutazione d'impatto dell'idrogeno pulito

    A. Necessità di intervenire

    Qual è il problema e perché si pone a livello dell'UE?

    L'idrogeno è un combustibile pulito, che non produce emissioni, ma è tuttora più costoso di altre fonti energetiche e proviene per lo più dal gas naturale, il che genera biossido di carbonio (CO2). Abbiamo bisogno di produrre "idrogeno pulito" da fonti energetiche rinnovabili, che eliminerebbero le emissioni di CO2 dal processo. Le applicazioni di idrogeno pulito sono più costose delle tecnologie concorrenti e non sono ancora del tutto affidabili o di qualità sufficiente per essere adottate. La diffusione su vasta scala della capacità di produzione di idrogeno pulito è inoltre limitata. I portatori di interessi dell'industria e della ricerca europee in materia di idrogeno, insieme a quelli del settore dell'energia, dei trasporti e dell'edilizia, sono coloro che risentono maggiormente di questa situazione.

    Quali sono gli obiettivi da conseguire?

    Contribuire in modo quantificabile al conseguimento degli obiettivi climatici per il 2030 e alla neutralità climatica entro il 2050. Rafforzare e integrare la capacità scientifica dell'UE di accelerare lo sviluppo e il miglioramento di applicazioni avanzate dell'idrogeno pulito, pronte per il mercato, per usi finali nei settori dell'energia, dei trasporti, dell'edilizia e dell'industria. Rafforzare la competitività della catena di valore dell'idrogeno pulito dell'UE (in particolare delle PMI).

    Qual è il valore aggiunto dell'intervento a livello dell'UE (sussidiarietà)? 

    L'idrogeno pulito è caratterizzato da catene di valore complesse e interconnesse, che richiedono una cooperazione efficace e una collaborazione intersettoriale a livello europeo per consentire una dimostrazione e una diffusione efficaci e su vasta scala.

    B. Soluzioni

    Quali sono le varie opzioni per conseguire gli obiettivi? Ne è stata prescelta una? In caso negativo, indicare i motivi.

    Sono state prese in considerazione le seguenti opzioni per sostenere la R&I nel settore dell'idrogeno:

    ·inviti tradizionali nell'ambito di Orizzonte Europa;

    ·un partenariato europeo co-programmato; o

    ·un partenariato istituzionalizzato a norma dell'articolo 187 del TFUE.

    Il partenariato istituzionalizzato è l'opzione prescelta in quanto soluzione migliore per garantire una strategia e un impegno a lungo termine da parte dell'industria, degli Stati membri e della Commissione europea.

    Quali sono le opinioni dei diversi portatori di interessi? Chi sono i sostenitori delle varie opzioni?

    L'80 % dei partecipanti alla consultazione pubblica aperta ha indicato che un partenariato istituzionalizzato europeo avrebbe un effetto (positivo) significativo e sarebbe "molto pertinente" per rafforzare la leadership industriale nelle tecnologie a idrogeno e per l'adozione di nuove tecnologie.

    C. Impatto dell'opzione prescelta

    Quali sono i vantaggi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)? 

    L'attuazione dell'iniziativa "Idrogeno pulito" sotto forma di un partenariato istituzionalizzato garantirebbe al meglio che i settori pubblico e privato restino pienamente mobilitati nello sviluppo e l'attuazione di una strategia a lungo termine per la RSI nel settore dell'idrogeno pulito. È coerente con la mobilitazione di risorse industriali, sia finanziarie che in natura, per ottimizzare l'impatto del finanziamento della Commissione. Sosterrebbe lo sviluppo di una strategia per l'idrogeno pienamente in linea con le priorità del Green Deal europeo e con l'impegno europeo in materia di clima.

    Quali sono i costi dell'opzione prescelta (o in mancanza di quest'ultima, delle opzioni principali)? 

    I costi di funzionamento annuali di un partenariato istituzionalizzato basati sui costi del 2018 dell'attuale impresa comune FCH 2 ammontano a 2,9 milioni di EUR (27 dipendenti) più 2,1 milioni di EUR di altri costi diretti. Per il periodo 2014-2015, l'impresa comune FCH 2 ha generato 1,63 EUR di leva finanziaria totale, ossia 1,63 EUR di sostegno da parte dell'industria per 1 EUR di sostegno da parte della Commissione europea.

    Quale sarà l'incidenza sulle PMI e sulla competitività?

    Analogamente agli inviti del programma LEIT, circa il 25 % dei partner dei progetti dell'impresa comune FCH 2 sono PMI e la metà dei membri di Hydrogen Europe sono PMI. Il partenariato consentirebbe alle imprese più piccole, che hanno messo a punto prodotti di nicchia, di servire i mercati dell'idrogeno in espansione e di stabilire contatti con realtà industriali più grandi in grado di sostenerne lo sviluppo.

    L'impatto sui bilanci e sulle amministrazioni nazionali sarà significativo?

    Non si prevede alcun impatto particolare sui bilanci o sulle amministrazioni nazionali, anche se un partenariato istituzionalizzato contribuirebbe a rinvigorire e armonizzare i programmi nazionali di ricerca sull'idrogeno.

    Sono previsti altri impatti significativi?

    È probabile che i progetti dimostrativi aggiuntivi destino ulteriore interesse pubblico per l'idrogeno. Al tempo stesso, una maggiore sensibilizzazione e informazione del pubblico in materia di idrogeno dovrebbe creare una base di sostegno pubblico per le applicazioni dell'idrogeno. Gli standard e le norme saranno trattati più agevolmente a livello internazionale, dove l'UE dovrebbe esprimersi con un'unica voce.

    Proporzionalità?

    L'attuazione di un partenariato istituzionalizzato garantirebbe al meglio che i settori pubblico e privato restino pienamente mobilitati nello sviluppo e l'attuazione di una strategia a lungo termine per la RST nel settore dell'idrogeno. Eserciterebbe un effetto leva sulle risorse finanziarie e in natura industriali per ottimizzare l'impatto del finanziamento della Commissione e sostenere lo sviluppo di una strategia in materia di idrogeno che sia pienamente coerente con le priorità del Green deal europeo.

    D. Tappe successive

    Quando saranno riesaminate le misure proposte?

    Una valutazione intermedia del partenariato istituzionalizzato proposto dovrebbe essere effettuata tre anni dopo l'avvio dell'attività.

    Top