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Document 52021IR1900

    Parere del Comitato europeo delle regioni — Un programma di lotta al terrorismo dell’UE: prevedere, prevenire, proteggere e reagire

    COR 2021/01900

    GU C 61 del 4.2.2022, p. 21–25 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    4.2.2022   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 61/21


    Parere del Comitato europeo delle regioni — Un programma di lotta al terrorismo dell’UE: prevedere, prevenire, proteggere e reagire

    (2022/C 61/05)

    Relatore:

    Karl VANLOUWE (BE/AE)

    membro del parlamento fiammingo

    Testo di riferimento:

    Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Un programma di lotta al terrorismo dell’UE: prevedere, prevenire, proteggere e reagire

    COM(2020) 795 final

    RACCOMANDAZIONI POLITICHE

    IL COMITATO EUROPEO DELLE REGIONI

    Introduzione

    1.

    accoglie con favore il programma di lotta al terrorismo presentato dalla Commissione (1), nel quale viene riconosciuto il ruolo chiave degli enti locali e regionali, in particolare in materia di prevenzione della radicalizzazione e protezione degli spazi pubblici;

    2.

    concorda con la Commissione sul fatto che la natura transnazionale delle reti terroristiche richiede una maggiore cooperazione per salvaguardare e sostenere i nostri valori e le nostre norme comuni, il nostro stile di vita europeo e la nostra società pluralistica;

    3.

    ricorda che la lotta al terrorismo rientra nella politica di sicurezza, che è una competenza concorrente dell’UE e degli Stati membri, mentre il mantenimento dell’ordine pubblico e la salvaguardia della sicurezza interna sono di competenza degli Stati membri, conformemente al trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) (2), e in questo contesto sottolinea anche il ruolo che le autorità di contrasto regionali svolgono in alcuni Stati membri;

    4.

    sottolinea che gli atti terroristici nell’UE possono essere di diverso stampo e, in base a Europol, si suddividono in 5 categorie: terrorismo jihadista, terrorismo di sinistra e anarchico, terrorismo di destra, terrorismo etno-nazionalista e separatista e terrorismo legato a singole cause; segnala inoltre il crescente fenomeno dei lupi solitari (3);

    5.

    rileva che le misure contro la COVID-19 intese a limitare la libertà di movimento rendono più difficile per i terroristi svolgere le loro attività, ma che purtroppo i modi per eluderle si trovano comunque, e che bisogna tener conto dell’impatto socioeconomico della pandemia che crea un ulteriore rischio di radicalizzazione e una situazione di crisi che i terroristi possono sfruttare per continuare a promuovere i loro obiettivi e le loro attività (4) (5).

    Prevedere

    Intelligence strategica e valutazione della minaccia

    6.

    riconosce, nel contesto della natura transnazionale delle reti terroristiche, l’importanza vitale che il Centro UE di situazione e di intelligence (INTCEN) riveste per la sicurezza interna dell’UE; accoglie con favore l’appello della Commissione a integrare meglio l’intelligence strategica e a far sì che i servizi di sicurezza e intelligence nazionali continuino a fornire all’INTCEN valutazioni affidabili delle minacce e che quest’ultimo sia dotato delle risorse necessarie.

    Rafforzamento della capacità di individuazione precoce

    7.

    accoglie con favore, nel quadro della ricerca dell’UE in materia di sicurezza, il rafforzamento della capacità di individuazione precoce di potenziali minacce terroristiche; sottolinea l’importanza dell’interoperabilità ai fini dello scambio di informazioni;

    8.

    appoggia, nel contesto del ciclo programmatico in materia di sicurezza del programma Orizzonte Europa, l’ulteriore integrazione dell’aspetto della ricerca, nel cui ambito Europol può contribuire all’individuazione dei temi principali di ricerca e all’elaborazione e attuazione dei pertinenti programmi quadro dell’UE.

    Rimanere all’avanguardia: il ruolo delle nuove tecnologie

    9.

    riconosce le opportunità offerte dalle nuove tecnologie innovative, quali l’intelligenza artificiale e i droni, per individuare preventivamente le minacce terroristiche e contribuire alla sicurezza degli spazi pubblici; accoglie con favore l’impegno della Commissione a finanziare progetti destinati allo sviluppo di nuove tecnologie nel quadro dell’agenda urbana per l’UE (6); sollecita lo scambio di buone pratiche tra governi, industria ed esperti;

    10.

    sottolinea che con le nuove tecnologie sorgono anche nuove minacce; accoglie con favore, tra l’altro, i piani della Commissione per migliorare la capacità di individuare, rintracciare e identificare i droni potenzialmente usati in modo illecito;

    11.

    sottolinea che occorre trovare sempre, ma soprattutto con le nuove tecnologie, un equilibrio tra, da un lato, il diritto alla sicurezza e all’integrità fisica e, dall’altro, gli altri diritti e libertà fondamentali; al riguardo deve esistere un sistema di pesi e contrappesi, e la proporzionalità e il controllo giudiziario indipendente devono essere prioritari.

    Prevenire

    Contrastare le ideologie estremiste online

    12.

    si compiace per l’impegno della Commissione a sostenere l’ulteriore attuazione del protocollo dell’UE di risposta alle crisi in cooperazione con Europol — che dovrebbe vedere rafforzata la sua unità competente in materia in termini di risorse e capacità — al fine di contrastare la diffusione virale online di contenuti terroristici;

    13.

    prende atto dell’impegno della Commissione di estendere l’elenco dei reati a livello UE (7) ai reati d’odio e all’incitamento all’odio, e della sua proposta di legge sui servizi digitali (8); sottolinea, a tale riguardo, la necessità di tenere conto dei quadri giuridici degli Stati membri; ricorda che tutti i diritti e le libertà fondamentali, compreso il diritto alla libertà di espressione, devono essere sempre rispettati;

    14.

    evidenzia l’importanza di diffondere contronarrazioni e narrazioni alternative nella lotta contro la radicalizzazione, il terrorismo e la disinformazione; accoglie con favore l’impegno della Commissione a sostenere gli Stati membri nello sviluppo di questa comunicazione strategica.

    Sostenere gli attori locali a favore di comunità più resilienti

    15.

    conferma il suo impegno a continuare a svolgere un ruolo attivo nella lotta contro la radicalizzazione e si compiace per il sostegno da parte della Commissione alla rete di sensibilizzazione al problema della radicalizzazione (9) e all’iniziativa «Città dell’UE contro la radicalizzazione» (10);

    16.

    sottolinea, in particolare per quanto riguarda l’individuazione precoce della radicalizzazione, l’importanza di un approccio multidisciplinare in cooperazione con la società civile; richiama l’attenzione su buone pratiche quali le «cellules de sécurité intégrale locales» istituite in Belgio, ossia cellule di sicurezza locali integrate, nelle quali le amministrazioni locali, le forze di polizia, le organizzazioni sociopreventive, i servizi di istruzione (non formale), i consulenti religiosi ecc. si incontrano per discutere l’approccio da adottare caso per caso in merito ai soggetti radicalizzati (11); richiama l’attenzione, in tale contesto, sul fatto che il principio del segreto professionale condiviso è fondamentale, chiede uno scambio di buone pratiche in questo ambito e, al riguardo, sottolinea che occorre tenere conto delle normative degli Stati membri in materia di tutela della vita privata;

    17.

    ricorda che gli enti locali e regionali sono il livello più direttamente chiamato a gestire le opportunità e le sfide dell’integrazione, ed è a tale livello che si attende il sostegno della Commissione nella salvaguardia e nel rafforzamento della coesione sociale, anche attraverso il piano d’azione per l’integrazione e l’inclusione (12).

    Carceri, riabilitazione e reintegrazione

    18.

    accoglie con favore l’impegno della Commissione a concentrarsi maggiormente sulla questione della radicalizzazione nelle carceri attraverso la deradicalizzazione, la riabilitazione e il reinserimento dei detenuti radicalizzati; evidenzia la necessità di un approccio integrato in cui il personale carcerario, gli assistenti sociali, i consulenti religiosi ecc. ricevano una formazione specializzata su come trattare i detenuti radicalizzati e in cui l’accompagnamento dei soggetti radicalizzati non termini dopo la loro detenzione o deradicalizzazione; sottolinea l’importanza dello scambio di buone pratiche.

    Consolidare le conoscenze e il sostegno

    19.

    accoglie con favore l’impegno della Commissione a sostenere l’ulteriore sviluppo di reti nazionali di attori pertinenti; attende con interesse le proposte per la creazione di un polo di conoscenze dell’UE sulla prevenzione della radicalizzazione che, oltre a condividere conoscenze e competenze, dovrebbe promuovere l’utilizzo ottimale delle possibilità di finanziamento nel quadro dei vari programmi dell’UE; richiama l’attenzione sull’elevato livello di conoscenze e competenze già esistente attualmente a livello di enti locali e regionali (13); chiede che i competenti organi regionali di contrasto e i relativi servizi di intelligence siano coinvolti nello sviluppo di reti nazionali di soggetti pertinenti e nell’attività del polo di conoscenze dell’UE nel settore della prevenzione della radicalizzazione;

    20.

    sottolinea inoltre l’importanza del Fondo sicurezza interna (ISF) nella lotta europea contro il terrorismo e rileva la necessità di garantire che la quota di fondi gestiti dagli Stati membri raggiunga tutte le autorità, sia nazionali che regionali, competenti in questo settore.

    Proteggere

    Proteggere le persone negli spazi pubblici

    21.

    richiama l’attenzione sulla vulnerabilità degli spazi pubblici agli attentati terroristici, accoglie con favore l’impegno della Commissione a rafforzare il principio della «sicurezza fin dalla progettazione», attende con interesse che la Commissione pubblichi il libro di architettura virtuale che potrà servire per integrare gli aspetti di sicurezza nella progettazione degli spazi pubblici del futuro e nella ristrutturazione di quelli esistenti; sottolinea che occorre trovare un equilibrio tra la sicurezza di tali spazi e la loro apertura, vivibilità e accessibilità;

    22.

    riconosce l’elevato valore simbolico dei luoghi di culto, che spesso li rende bersaglio dei terroristi; attende con interesse i progetti che la Commissione intende sostenere in coordinamento con gli Stati membri per migliorare la protezione fisica di tali luoghi, e sottolinea che anche in questo caso occorre trovare un equilibrio rispetto alla loro apertura, vivibilità e accessibilità.

    Le città come pilastro della sicurezza urbana

    23.

    accoglie con favore le proposte della Commissione in merito all’impegno dell’UE sulla sicurezza e la resilienza urbane e la nuova iniziativa «Città contro la radicalizzazione e il terrorismo»; sollecita a operare secondo il principio dello sportello unico in modo che vi sia un punto di contatto unico;

    24.

    chiede alla Commissione di essere coinvolto quale partner a pieno titolo nell’impegno dell’UE in materia di sicurezza e resilienza urbane e di essere consultato in tutte le relative proposte;

    25.

    sottolinea che i fondi della politica di coesione dell’UE possono essere utilizzati anche per prevenire la radicalizzazione e migliorare le infrastrutture pubbliche attraverso investimenti finalizzati alla coesione sociale, all’integrazione e alla resilienza.

    Rendere le infrastrutture critiche più resilienti

    26.

    richiama l’attenzione sul rischio che le infrastrutture critiche diventino un obiettivo terroristico; sottolinea l’importanza di segnalare gli incidenti informatici nel quadro della normativa sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi (14); attende con interesse le proposte della Commissione volte ad aumentare la resilienza degli operatori e a rafforzare la sicurezza contro i rischi fisici e digitali;

    27.

    accoglie con favore il fatto che l’ambito di applicazione della proposta di direttiva sulla resilienza delle infrastrutture critiche (15) sia stato notevolmente esteso per includere i settori dell’energia, dei trasporti, della sanità, dell’acqua potabile, delle acque reflue, delle infrastrutture digitali, della pubblica amministrazione e dello spazio. Rinnova (16) il suo invito alla Commissione europea a considerare, in futuro, un’ipotesi di ulteriore ampliamento dei settori da prevedere nella direttiva includendo anche il settore delle catene di distribuzione dei generi di prima necessità.

    Sicurezza delle frontiere

    28.

    ricorda che la libera circolazione delle persone all’interno dell’UE deve essere indissolubilmente legata a un adeguato controllo delle frontiere esterne; concorda con la Commissione sul fatto che occorre fare di più per realizzare un sistema efficace di gestione delle frontiere con l’obiettivo di controllare sistematicamente tutti i viaggiatori alle frontiere esterne, in modo che le persone sospettate di terrorismo siano individuate e sia negato loro l’ingresso nell’UE; attende con interesse le proposte della Commissione per una nuova strategia Schengen;

    29.

    riconosce la necessità di realizzare l’interoperabilità tra il sistema di ingressi/uscite (EES) (17), il sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (Etias) (18) e il sistema europeo di informazione sui casellari giudiziali riguardo ai cittadini di paesi terzi e apolidi (ECRIS-TCN), oltre all’attuazione rapida e completa di tali sistemi (19);

    30.

    riconosce, nel contesto dei nuovi regolamenti sul sistema d’informazione Schengen (SIS) (20), la necessità di attuare il sistema automatico per il riconoscimento delle impronte digitali (AFIS) e di inserire nel SIS le informazioni sui combattenti terroristi stranieri fornite da paesi terzi fidati.

    Privare i terroristi dei mezzi per attaccare

    31.

    riconosce la minaccia rappresentata dagli esplosivi artigianali, sostiene l’invito della Commissione a una piena attuazione e applicazione della legislazione sui precursori di esplosivi (21); sottolinea l’importanza di riesaminare e aggiornare regolarmente tale legislazione.

    Reagire

    Sostegno operativo: rafforzamento di Europol

    32.

    riconosce il ruolo cruciale di Europol e del suo Centro europeo antiterrorismo (ECTC); sottolinea la necessità di risorse supplementari; accoglie con favore l’impegno della Commissione (22) a rafforzare il mandato di Europol affinché tale agenzia sia in grado di cooperare efficacemente con le parti private, sostenere le indagini penali nazionali sul terrorismo per quanto riguarda il trattamento e l’analisi dei megadati e mettere in campo le sue competenze in materia di ricerca e innovazione.

    Cooperazione nell’attività di contrasto

    33.

    sottolinea la necessità di una cooperazione transfrontaliera e intersettoriale nella lotta al terrorismo; raccomanda una forte cooperazione tra le autorità di contrasto regionali e nazionali e Europol; evidenzia il valore aggiunto che apportano le formazioni specifiche dell’Agenzia dell’Unione europea per la formazione delle autorità di contrasto (CEPOL) (23); attende con interesse la proposta della Commissione relativa a un codice di cooperazione di polizia dell’UE e chiede che tale proposta tenga conto della struttura decentrata di alcuni Stati membri in materia di sicurezza; accoglie con favore l’impegno della Commissione a continuare a sostenere e mantenere funzionante la rete ATLAS delle unità speciali d’intervento (24); invita a esplorare opzioni di messa in comune e condivisione.

    Rafforzare lo scambio di informazioni

    34.

    riconosce la necessità di rafforzare il coordinamento, la cooperazione e lo scambio di informazioni tra gli enti locali e regionali, gli Stati membri, la polizia, la giustizia, i servizi di sicurezza e di intelligence, nonché con le agenzie europee competenti; richiama l’attenzione sulle buone pratiche che vedono l’impiego di task force multidisciplinari, gruppi di lavoro e cellule di sicurezza a livello locale, regionale e nazionale (25); attende con interesse le proposte della Commissione per un efficace meccanismo di scambio di informazioni in materia di lotta al terrorismo; sottolinea l’importanza della discrezione e della fiducia reciproca;

    35.

    riconosce la necessità di migliorare lo scambio tra gli Stati membri per quanto concerne i profili DNA, le impronte digitali e palmari e i dati nazionali di immatricolazione dei veicoli, al fine di venire incontro alle esigenze operative delle autorità di contrasto nel rispetto del quadro giuridico dell’UE in materia di protezione dei dati; attende con interesse le proposte della Commissione volte a rivedere, aggiornare ed estendere le decisioni di Prüm (26).

    Sostegno alle indagini e all’azione giudiziaria

    36.

    conviene sul fatto che la crittografia delle informazioni non sia soltanto uno strumento importante per la protezione della cibersicurezza e dei diritti fondamentali, ma che si presti anche a un impiego improprio da parte dei terroristi; attende con interesse la cooperazione proposta dalla Commissione con gli Stati membri per individuare soluzioni per l’accesso legittimo a queste informazioni, nel rispetto dei nostri diritti e libertà fondamentali e del quadro giuridico dell’UE in materia di protezione dei dati;

    37.

    riconosce, per quanto riguarda l’identificazione, l’individuazione e il perseguimento dei combattenti terroristi stranieri che rientrano in patria, la necessità di raccogliere prove e informazioni provenienti dai campi di battaglia e quanto ciò sia complesso; attende con interesse le iniziative della Commissione volte a sostenere gli Stati membri a tal riguardo; si compiace per l’impegno della Commissione a rafforzare la cooperazione con i paesi terzi.

    Maggiore sostegno alle vittime del terrorismo

    38.

    sottolinea l’enorme impatto che gli attentati terroristici hanno sulle vittime, e ricorda che il sostegno ad esse dovrebbe basarsi sul riconoscimento, sulla commemorazione, sulla giustizia e sulla verità;

    39.

    evidenzia la necessità di apportare sollievo alle vittime e richiama l’attenzione sulla buona pratica rappresentata da un sistema di accompagnamento dei singoli casi in cui le vittime siano seguite da istruttori per la gestione degli aspetti amministrativi e a livello emotivo;

    40.

    evidenzia il valore aggiunto offerto dal progetto pilota del centro di competenza dell’UE per le vittime del terrorismo (27); raccomanda che esso sia proseguito oltre il 2021 e sia ampliato per poter realizzare ulteriore lavoro concreto sul campo; chiede che vi sia una forte cooperazione con il futuro polo di conoscenze dell’UE sulla prevenzione della radicalizzazione, ma raccomanda di non fondere insieme le due strutture;

    41.

    accoglie con favore l’impegno della Commissione di valutare come migliorare l’accesso delle vittime al risarcimento, anche per quanto riguarda le vittime del terrorismo in situazioni transfrontaliere, laddove esse risiedano in uno Stato membro diverso da quello in cui si è verificato l’attentato terroristico; chiede di esaminare l’introduzione di sistemi quali un fondo di garanzia per le vittime del terrorismo.

    Bruxelles, 12 ottobre 2021

    Il presidente del Comitato europeo delle regioni

    Apostolos TZITZIKOSTAS


    (1)  COM(2020) 795 final.

    (2)  Articoli 4, 67 e 72 del TFUE.

    (3)  Europol (2020). European Union Terrorism Situation and Trend Report (TE-SAT) 2020 («Relazione sulla situazione e sulle tendenze del terrorismo nell’UE nel 2020»).

    (4)  Europol (2020). European Union Terrorism Situation and Trend Report (TE-SAT) 2020 («Relazione sulla situazione e sulle tendenze del terrorismo nell’UE nel 2020»).

    (5)  Direzione esecutiva del comitato antiterrorismo del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (2020). The impact of the COVID-19 pandemic on terrorism, counter-terrorism and countering violent extremism («L’impatto della pandemia di COVID-19 sul terrorismo, sulla lotta al terrorismo e all’estremismo violento»).

    (6)  https://futurium.ec.europa.eu/en/urban-agenda/security-public-spaces

    (7)  Articolo 83, paragrafo 1, del TFUE.

    (8)  COM(2020) 825 final.

    (9)  https://ec.europa.eu/home-affairs/networks/radicalisation-awareness-network-ran_en

    (10)  https://ec.europa.eu/home-affairs/policies/internal-security/counter-terrorism-and-radicalisation_en

    (11)  https://preventie-radicalisering-polarisering.vlaanderen.be/sites/preventie-radicalisering-polarisering/files/leidraad_livc.pdf

    (12)  COM(2020) 758 final

    (13)  Parlamento fiammingo (2015). Atto 366 (2014-2015) — n. 3 e governo fiammingo (2017). Piano d’azione fiammingo per la prevenzione della radicalizzazione e della polarizzazione violente.

    (14)  Direttiva (UE) 2016/1148.

    (15)  COM(2020) 829 final.

    (16)  Parere del CdR sul tema Resilienza dei soggetti critici, NAT-VII/017.

    (17)  https://www.eulisa.europa.eu/Activities/Large-Scale-It-Systems/Sis-Ii

    (18)  https://www.eulisa.europa.eu/Activities/Large-Scale-It-Systems/Etias

    (19)  https://www.eulisa.europa.eu/Activities/Large-Scale-It-Systems/Ecris-Tcn

    (20)  Regolamento (UE) 2018/1860, regolamento (UE) 2018/1861 e regolamento (UE) 2018/1862.

    (21)  Regolamento (UE) 2019/1148.

    (22)  COM(2020) 796 final.

    (23)  https://www.cepol.europa.eu/education-training/what-we-teach/counter-terrorism

    (24)  Decisione 2008/617/GAI.

    (25)  https://www.besafe.be/sites/default/files/2019-06/planr_en.pdf

    (26)  Decisioni 2008/615/GAI e 2008/616/GAI.

    (27)  https://ec.europa.eu/info/policies/justice-and-fundamental-rights/criminal-justice/eu-centre-expertise-victims-terrorism_en


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