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Document 52021AE4578

    Parere del Comitato economico e sociale europeo sulla proposta di raccomandazione del Consiglio relativa all'apprendimento misto per un'istruzione primaria e secondaria di alta qualità e inclusiva [COM(2021) 455 final]

    EESC 2021/04578

    GU C 105 del 4.3.2022, p. 128–133 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    4.3.2022   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 105/128


    Parere del Comitato economico e sociale europeo sulla proposta di raccomandazione del Consiglio relativa all'apprendimento misto per un'istruzione primaria e secondaria di alta qualità e inclusiva

    [COM(2021) 455 final]

    (2022/C 105/19)

    Relatrice generale:

    Tatjana BABRAUSKIENĖ

    Relatore generale:

    Michael MCLOUGHLIN

    Consultazione

    Consiglio, 30.8.2021

    Base giuridica

    Articoli 165, paragrafo 4, e 166, paragrafo 4, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea

    Sezione competente

    Occupazione, affari sociali e cittadinanza

    Adozione in sessione plenaria

    20.10.2021

    Sessione plenaria n.

    654

    Esito della votazione

    (favorevoli/contrari/astenuti)

    152/0/0

    1.   Conclusioni e raccomandazioni

    1.1.

    Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) si compiace del fatto che la proposta della Commissione in esame sottolinei che: «L'istruzione è un diritto umano fondamentale e un diritto del minore». Il CESE apprezza inoltre l'intenzione della proposta: attuare il pilastro europeo dei diritti sociali e altre importanti iniziative dell'UE (1) volte a rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri per rendere l'istruzione inclusiva e di qualità una realtà nelle transizioni verde e digitale della vita sociale ed economica e del mercato del lavoro.

    1.2.

    Il CESE invita ancora una volta «la Commissione europea e gli Stati membri ad attuare il primo principio del pilastro europeo dei diritti sociali, vale a dire il diritto per tutti in Europa a un'istruzione, una formazione e un apprendimento permanente di qualità e inclusivi» (2), ed esorta ad applicare tale principio per migliorare l'offerta di competenze e abilità digitali con il sostegno della parità di accesso all'insegnamento misto per tutti e un finanziamento pubblico sostenibile concordato con le parti sociali del settore dell'istruzione e con la società civile.

    1.3.

    Il CESE ricorda il suo precedente parere (3) in cui «sottolinea che l'attuazione del piano d'azione per l'istruzione digitale 2021-2027 deve garantire un dialogo sociale e una consultazione efficaci con le parti interessate, il rispetto e l'applicazione dei diritti dei lavoratori nonché l'informazione, la consultazione e la partecipazione di questi ultimi allo sviluppo delle competenze digitali e imprenditoriali, in particolare nell'ambito dell'istruzione e formazione professionale, dell'apprendimento degli adulti e della formazione dei lavoratori al fine di ridurre la carenza di competenze che le imprese si trovano ad affrontare».

    1.4.

    Il CESE esorta gli Stati membri a prendere spunto dall'esperienza acquisita nel campo dell'istruzione durante la crisi della COVID-19 e a garantire che l'apprendimento misto sia accuratamente concepito e praticato nei programmi di studio equilibrati con il sostegno di strumenti pedagogici adeguati, al fine di far sì che tutti i minori beneficino di un ambiente e di strumenti di apprendimento adeguati e innovativi. Gli Stati membri devono garantire che venga attuato l'apprendimento misto per sostenere la qualità e l'inclusività dell'istruzione, in particolare per i minori in stato di bisogno. Sebbene si stia affermando e stia riscuotendo maggiore attenzione, il concetto di apprendimento misto richiede studi e ricerche ulteriori, specie nella prospettiva dello svantaggio educativo, nonché per le scuole primarie e secondarie inferiori.

    1.5.

    Il CESE osserva che per garantire maggiore autonomia agli studenti nei loro processi di apprendimento è importante che l'apprendimento misto sia disponibile per tutti gli studenti, e non solo per quelli che vivono in zone rurali dove è impossibile accedere alla scuola, o per quelli impegnati nell'istruzione terziaria, dove sono gli studenti a chiedere un apprendimento indipendente.

    1.6.

    Il CESE osserva che nel caso dell'apprendimento non scolastico basato su progetti occorre garantire la salute e la sicurezza degli studenti, in particolare di quelli che frequentano corsi di istruzione e formazione professionale. L'apprendimento a distanza a lungo termine, in atto durante la crisi della COVID-19, ha avuto un impatto negativo sul benessere mentale e fisico degli studenti e degli insegnanti, nonché sui risultati scolastici degli alunni. Il CESE accoglie con favore il rilievo che viene dato all'esigenza di ricorrere a professionisti qualificati della salute mentale affinché sostengano efficacemente il benessere degli studenti e degli insegnanti.

    1.7.

    Il CESE invita gli Stati membri a garantire che l'apprendimento misto sia incluso nella loro strategia di istruzione, sulla base di un dialogo efficace con le parti sociali e i portatori di interessi del settore dell'istruzione, e in modo tale da contribuire positivamente a un apprendimento di qualità e inclusivo per gli studenti, assicurare l'accesso ad ambienti di insegnamento e apprendimento di qualità e agli strumenti e al sostegno necessari per gli insegnanti, e non lasciare gli studenti senza sostegno.

    1.8.

    Il CESE invita inoltre gli Stati membri a provvedere affinché l'apprendimento misto non pregiudichi il valore sociale dell'istruzione o la pertinenza dell'insegnamento in presenza nei programmi di istruzione. L'esperienza dell'insegnamento e dell'apprendimento online di emergenza durante la pandemia di COVID-19 ha messo in luce il valore insostituibile dell'insegnamento in presenza e di una interazione e di un feedback continui tra insegnanti e studenti per garantire un'istruzione di qualità e inclusiva. I rapporti tra studenti e insegnanti sono un fattore chiave per la motivazione e l'apprendimento degli studenti, che non dovrebbe essere compromesso dall'apprendimento misto.

    1.9.

    Il CESE chiede agli Stati membri di garantire che lo sviluppo di piani di studi personalizzati tenga conto delle esigenze degli studenti in materia di tecnologia assistiva. Il CESE sottolinea inoltre che per realizzare ciò gli insegnanti devono essere adeguatamente coadiuvati da personale di sostegno, conoscere le tecnologie in questione e saperle utilizzare efficacemente per rispondere alle esigenze degli studenti con disabilità.

    1.10.

    Il CESE sottolinea il ruolo centrale degli insegnanti nell'apprendimento misto. Gli scambi di personale, i progetti collaborativi e l'insegnamento personalizzato richiedono un adeguato investimento di tempo di lavoro degli insegnanti e il sostegno della dirigenza scolastica. È molto importante coltivare una comunità dell'apprendimento misto per promuovere il valore delle tecnologie dell'insegnamento e della formazione.

    1.11.

    Inoltre, il CESE sottolinea che, per garantire l'inclusione e la qualità dell'istruzione, l'apprendimento misto dovrebbe contribuire all'attuazione delle Conclusioni del Consiglio sui docenti e i formatori europei del futuro. A tale riguardo, il CESE invita gli Stati membri a sostenere efficacemente gli insegnanti nei loro preparativi per fornire sostegno agli studenti in materia di apprendimento misto di qualità, migliorando e aggiornando lo sviluppo professionale iniziale e continuo e rendendolo più pertinente alle esigenze di insegnanti e studenti.

    1.12.

    Il CESE apprezza le misure proposte per sostenere l'alfabetizzazione informatica degli insegnanti, come i corsi di aggiornamento delle competenze digitali, i programmi e gli strumenti per gli insegnanti e lo sviluppo e la diffusione di moduli e risorse pedagogici online e in loco. La proposta dovrebbe anche sostenere il diritto degli insegnanti di beneficiare di uno sviluppo professionale continuo al passo coi tempi e accessibile; ciò dovrebbe essere riconosciuto nel dialogo sociale e nella contrattazione collettiva a livello nazionale, regionale e locale, con il significativo coinvolgimento delle parti sociali del settore dell'istruzione.

    1.13.

    Il CESE sottolinea che i corsi online aperti e di massa non sono necessariamente interattivi o basati su una buona pedagogia. Invita pertanto la Commissione a fornire agli insegnanti, ai formatori, ai dirigenti scolastici e agli addetti alla formazione degli insegnanti, nel quadro della piattaforma School Education Gateway, un sostegno formativo più diversificato in materia di apprendimento misto, che porti alla certificazione. Le risorse tecniche e i materiali sviluppati con il sostegno della Commissione per essere impiegati nell'apprendimento misto devono essere affidabili, facili da utilizzare, tradotti in tutte le lingue ufficiali dell'UE e accettati all'unanimità da tutte le parti interessate nel processo di apprendimento. Il CESE raccomanda di invitare anche i progetti delle accademie degli insegnanti Erasmus a sviluppare programmi congiunti di formazione degli insegnanti accreditati sul miglioramento della pedagogia per l'apprendimento misto. Il ruolo delle microcredenziali dovrebbe essere esaminato in relazione all'apprendimento misto.

    1.14.

    Il CESE si compiace del fatto che la proposta ponga l'accento sul benessere e l'attrattiva della professione di insegnante e suggerisce che gli Stati membri impieghino un maggior numero di insegnanti per sostenere il benessere del personale docente. Il CESE osserva che la forte carenza di insegnanti e la scarsa appetibilità delle condizioni di lavoro e delle retribuzioni (4) hanno un effetto negativo sulla qualità dell'insegnamento. Ciò può costituire un ostacolo allo sviluppo di sistemi apprendimento misto inclusivi e di alta qualità.

    1.15.

    Il CESE sottolinea che la combinazione di apprendimento in presenza e a distanza richiede da parte degli insegnanti creatività, innovatività (5) e buone capacità pedagogiche. È essenziale progettare l'apprendimento misto secondo modalità che rispettino il carico di lavoro e l'orario di lavoro degli insegnanti e garantiscano loro condizioni di lavoro dignitose e un ambiente di lavoro favorevole.

    1.16.

    Il CESE raccomanda di assicurare una leadership scolastica democratica, in cui gli studenti e gli insegnanti siano effettivamente indipendenti nell'orientare il proprio processo di apprendimento e insegnamento. Il CESE sottolinea ancora una volta l'importanza di garantire e rafforzare la governance democratica dei sistemi di istruzione e formazione, e prevedere una consultazione significativa della società civile organizzata (6).

    1.17.

    Il CESE osserva che l'apprendimento misto al di fuori di un contesto di istruzione formale, ad esempio l'apprendimento informale e non formale, deve essere riconosciuto con l'effettiva attuazione della raccomandazione del Consiglio, del 20 dicembre 2012, sulla convalida dell'apprendimento non formale e informale. L'apprendimento informale e non formale svolge effettivamente un ruolo importante per lo sviluppo delle competenze interpersonali, comunicative e cognitive essenziali, tra cui la creatività, la cittadinanza attiva e le competenze per la vita lavorativa. La partecipazione ai processi di convalida deve essere accessibile a tutti ed essere sostenuta da investimenti pubblici sostenibili.

    1.18.

    Il CESE sottolinea che un apprendimento misto ben sviluppato deve essere sostenuto da investimenti pubblici sostenibili, evidenziati nel quadro del semestre europeo e con il sostegno di ulteriori fondi dell'UE, quali lo strumento per la ripresa e la resilienza, Erasmus+ e il FSE+. Sostenere l'accesso a programmi di apprendimento online di qualità è essenziale per qualsiasi discente. Sono necessari maggiori investimenti, in particolare per garantire un apprendimento a distanza di alta qualità ai discenti dell'istruzione e formazione professionale e per assicurare loro l'accesso a strumenti e simulatori che li aiutino con un apprendimento pratico indipendente in un ambiente sicuro, nonché per mettere a disposizione centri e biblioteche di apprendimento permanente a livello di comunità (7).

    1.19.

    Il CESE osserva che il crescente ricorso agli strumenti digitali nel quadro dell'apprendimento misto mette sempre più in pericolo la sicurezza dei dati di studenti e insegnanti, nonché i diritti di proprietà intellettuale degli insegnanti. Pertanto, la Commissione e gli Stati membri dovrebbero fornire finanziamenti pubblici sostenibili e istituire un quadro giuridico adeguato in consultazione con le parti sociali e i portatori di interessi del settore dell'istruzione, garantendo la protezione dei dati e i diritti di proprietà intellettuale in tale settore. Il CESE esprime preoccupazione per il fatto che, secondo la proposta di raccomandazione, l'iniziativa «non richiederà ulteriori risorse» per attuare i piani in essa contenuti. I finanziamenti possono consentire di stimolare la cooperazione in settori in cui non vi è una forte competenza dell'UE. I costi potrebbero riguardare hosting, manutenzione e attrezzature per l'integrazione di una piattaforma, l'hosting di risorse didattiche, la sicurezza dei dati, l'equipaggiamento di insegnanti e alunni e altro. Gli studenti più svantaggiati saranno anche i più penalizzati se non vi sono risorse adeguate.

    1.20.

    Il CESE invita la Commissione e gli Stati membri ad affrontare la proliferazione degli erogatori di istruzione e l'espansione del settore servizi tecnologici per l'istruzione, che saranno sempre più favoriti dall'attuazione dell'apprendimento misto nei programmi di istruzione. Il CESE invita gli Stati membri a elaborare normative nazionali, compresa la possibilità di istituire piattaforme pubbliche per l'insegnamento e l'apprendimento online al fine di tutelare il valore pubblico dell'istruzione. Inoltre, le piattaforme pubbliche dovrebbero essere attuate in consultazione significativa con le parti sociali e i portatori di interessi del settore dell'istruzione, nel pieno rispetto dell'autonomia professionale degli insegnanti e del personale docente, nonché della libertà accademica e dell'autonomia degli istituti di istruzione, senza esercitare pressioni sugli insegnanti o sul personale didattico per quanto riguarda il materiale didattico e i metodi pedagogici utilizzati.

    1.21.

    Data l'importanza attribuita all'intero settore dell'apprendimento misto, il CESE suggerisce di sviluppare una misurazione discreta e una raccolta differenziata di dati in funzione dell'età, riconoscendo le diverse esigenze di sviluppo dei bambini e dei giovani ai fini della raccomandazione in oggetto; ciò dovrebbe anche permettere di raccogliere informazioni sui relativi parametri concernenti gli svantaggi, come il bullismo e l'abbandono scolastico. Le misurazioni precise possono essere elaborate in collaborazione con i partner pertinenti. Analogamente, l'attuazione della raccomandazione deve essere oggetto di una rendicontazione e di un monitoraggio chiari.

    2.   Osservazioni generali

    2.1.

    Il presente parere riguarda la proposta di raccomandazione del Consiglio relativa all'apprendimento misto per un'istruzione primaria e secondaria di alta qualità e inclusiva. Esso pone inoltre l'accento sulla formazione professionale iniziale di livello secondario. La raccomandazione proposta non promuove una riduzione generalizzata della presenza di educatori nell'apprendimento, né incoraggia a trascorrere più ore davanti a uno schermo. Il CESE accoglie con favore il coinvolgimento dei giovani, che dovrebbe essere sostenuto e continuo durante l'intero processo.

    2.2.

    Secondo uno studio della Commissione europea (8), «l'apprendimento misto è inteso come un approccio ibrido che combina l'apprendimento a scuola con l'apprendimento a distanza, compreso l'apprendimento online. Si tratta di un modello flessibile che può sostenere l'avanzamento di un progetto o di un corso di studio, senza esigere che insegnanti e discenti si trovino sempre nello stesso spazio fisico».

    2.3.

    Se da un lato l'apprendimento scolastico migliora le competenze sociali, il benessere, il senso di appartenenza, il senso di comunità e una migliore interazione personale tra insegnanti e studenti e tra gli studenti, dall'altro lato, l'apprendimento misto ben organizzato può aiutare i discenti a imparare in modo più indipendente, individualizzato e autogestito (9). Esso può essere particolarmente promettente per l'apprendimento legato alle arti, compresi i materiali video.

    2.4.

    Sebbene la proposta descriva l'apprendimento misto come un approccio ibrido, sottolineandone la flessibilità e il potenziale di incoraggiare lo studio indipendente, è necessario chiarire ulteriormente il ruolo che gli insegnanti e i formatori svolgono nella sua attuazione. A tale riguardo, è importante garantire che l'apprendimento misto sia attuato nei programmi di studio con un approccio che abbraccia tutta la scuola, tenendo conto delle esigenze degli insegnanti, degli studenti e delle loro famiglie. È inoltre necessario che l'apprendimento misto sia attuato durante l'orario scolastico e non comporti un sovraccarico insostenibile per gli insegnanti o un onere aggiuntivo per le famiglie degli alunni.

    3.   Osservazioni particolari

    3.1.

    La crisi della COVID-19 ha costretto gli studenti delle scuole primarie e secondarie e dell'istruzione e formazione professionale ad essere più indipendenti. Le scuole e gli insegnanti sono stati costretti ad adattarsi, per lo più senza una preparazione adeguata e in risposta all'emergenza, alla didattica online e a distanza, utilizzando messaggistica digitale, e-mail, videochat online e altri mezzi per entrare in contatto con i discenti al fine di fornire un insegnamento adeguato durante il confinamento. È stata una sfida impegnativa per i minori con disabilità, che sono più svantaggiati quando interagiscono attraverso i media digitali. I governi, le trasmissioni televisive, le parti sociali, gli erogatori di istruzione e formazione, le ONG e i singoli individui si sono attivati molto rapidamente per sostenere gli insegnanti nella creazione di classi virtuali e piattaforme di collaborazione, ma resta ancora molto da fare.

    3.2.

    Dato l'enorme impatto della crisi della COVID-19 sui giovani e sul sistema di istruzione, dobbiamo anche essere cauti riguardo alla tempistica del cambiamento. Ci vuole tempo per gestire il ripristino della didattica in presenza, e molti giovani devono abituarsi al ritorno alla «normalità»: troppi cambiamenti in troppo poco tempo potrebbero risultare destabilizzanti. I minori e i giovani hanno subito più di ogni altro la crisi della COVID. L'istruzione, la socializzazione, le prospettive economiche e la salute mentale hanno risentito in modo particolare della pandemia. La priorità per il periodo a venire dovrebbe essere la normalizzazione e una speciale concentrazione sul benessere, la salute mentale e l'apprendimento formale.

    3.3.

    Il CESE esprime preoccupazione circa la possibilità che le scuole primarie, e persino i primi anni delle secondarie, facciano fronte all'apprendimento misto, dato che spesso i discenti di tali gruppi di età non dispongono delle competenze necessarie per essere studenti attivi in tale contesto di apprendimento. Detti studenti mancano in genere di capacità di autogestione, abilità collaborative, competenze in materia di TIC, costruzione della conoscenza, capacità di autovalutazione e molte altre cosiddette competenze del XXI secolo. Tali competenze sono necessarie per un apprendimento efficace in un contesto misto, e la loro mancanza nella popolazione dei discenti rappresenta una seria minaccia per la realizzazione di un apprendimento misto di qualità. Va adottato il principio per cui la sperimentazione dell'apprendimento misto nella scuola comincia con gli studenti più anziani piuttosto che con quelli più giovani.

    3.4.

    Il CESE rileva che gli studenti dell'istruzione e della formazione professionale sono quelli che hanno subito la perdita maggiore in termini di esperienza pratica di apprendimento attraverso gli apprendistati durante la crisi della COVID. La mancanza di accesso alla banda larga e agli strumenti informatici, l'insufficiente interazione tra insegnanti e studenti e la mancanza di ambienti di apprendimento adeguati hanno comportato un numero maggiore di abbandoni, soprattutto tra le ragazze e i minori svantaggiati dal punto di vista socioeconomico. L'apprendimento misto, pertanto, deve essere concepito e utilizzato con attenzione al fine di garantire a tutti i minori un ambiente e strumenti di apprendimento inclusivi. Sebbene la raccomandazione si concentri in larga misura sull'istruzione primaria e secondaria e sull'istruzione e formazione professionale iniziale di livello secondario, sarebbe utile esaminare il potenziale dell'apprendimento misto nel settore dell'apprendistato.

    3.5.

    La proposta include tra le sue misure una risposta diretta alla crisi «Dare priorità al benessere fisico e mentale dei discenti e delle loro famiglie», nonché «Promuovere lo sviluppo delle competenze digitali dei discenti e delle famiglie». A questo proposito, il CESE sottolinea l'importanza di ampliare la portata della garanzia del benessere e del miglioramento delle competenze digitali per coprire l'intero sistema di istruzione, compresi in particolare gli insegnanti, i formatori e i dirigenti scolastici.

    3.6.

    Il CESE si compiace del fatto che la Commissione proponga di elaborare, in cooperazione con gli Stati membri, materiale di orientamento specifico, manuali e altri strumenti tangibili, basati su dati concreti, attività di apprendimento tra pari e buone pratiche. Ciò colmerà i divari individuati nel sostegno dello sviluppo di un approccio di apprendimento misto a livello di scuola e di sistema. Anche le parti sociali e altri pertinenti portatori di interessi dovrebbero far parte di tale cooperazione. Qualsiasi modifica, cambiamento o adeguamento dei sistemi di istruzione deve essere effettuato con la massima cautela. Bisogna essere assolutamente certi che tali cambiamenti non aggravino in alcun modo lo svantaggio educativo e l'abbandono scolastico, che sono probabilmente le maggiori sfide cui fa fronte il nostro sistema d'istruzione.

    3.7.

    Il CESE ritiene che l'apprendimento misto abbia il potenziale per trasformare completamente sia l'insegnamento che l'apprendimento. Tuttavia, mentre la proposta sottolinea le «opportunità create dall'apprendimento misto, tra cui il miglioramento della qualità e dell'inclusività dell'istruzione e della formazione e lo sviluppo di un ampio ventaglio di competenze e del benessere dei discenti» il CESE rileva che occorre considerare le limitazioni nell'attuazione dell'apprendimento misto, specie nelle zone rurali e nelle aree caratterizzate da povertà, in cui mancano le infrastrutture (accesso alla banda larga e agli strumenti informatici) e un ambiente favorevole (ambiente domestico, contesto finanziario ecc.) per un apprendimento misto di qualità utile agli studenti. Specialmente quando l'intera famiglia deve collegarsi per le sue attività, è fondamentale che sia disponibile una connessione a reti potenti e affidabili. Per di più non tutti gli studenti dispongono di livelli sufficienti di competenze digitali, autodisciplina o autonomia necessari per seguire le lezioni in modo indipendente e svolgere compiti senza un'interazione in presenza con gli insegnanti. In generale, il successo dell'apprendimento misto dipende in larga misura dal monitoraggio e dall'assistenza da parte dei genitori, specie per i discenti più giovani. Ciò rischia di creare o ampliare le disuguaglianze nei risultati di apprendimento degli alunni e di contribuire a un aumento del tasso di abbandono scolastico, in quanto non tutti i genitori saranno in grado di svolgere efficacemente tale ruolo o disponibili a farlo.

    3.8.

    Sebbene negli ultimi anni i sistemi di istruzione abbiano registrato una tendenza crescente verso la privatizzazione, è opportuno che l'apprendimento misto sia attuato nei programmi di istruzione in modo tale da proteggere la responsabilità e la trasparenza nella governance dei sistemi di istruzione pubblici dall'influenza degli interessi e degli attori privati e commerciali. L'apprendimento misto non deve compromettere il carattere di bene pubblico dell'istruzione.

    3.9.

    Prima della COVID-19 gli educatori hanno dovuto far fronte a un crescente divario di apprendimento tra gli studenti, dovuto a varie pressioni socioeconomiche. Vi sono poi ulteriori fattori, tra cui il razzismo, la segregazione, il calo generale della mobilità verso l'alto e il rallentamento dell'economia mondiale. Per di più si è fatto in genere maggiore affidamento sui compiti a casa, ad esempio, cosa che serve solo ad ampliare i divari nei risultati. L'isolamento e l'autoapprendimento hanno anch'essi effetti psicologici negativi. Per molti studenti, e specialmente per quelli provenienti da contesti svantaggiati dal punto di vista socioeconomico, l'interazione diretta con gli insegnanti e gli altri studenti costituisce una fonte di conforto e contribuisce a ridurre il divario di apprendimento. La pandemia di COVID-19 in corso ha ampliato il divario di apprendimento e di competenze digitali, con un maggior numero di studenti a rischio di una perdita di apprendimento.

    3.10.

    Il CESE richiama l'attenzione sul fatto che l'istruzione iniziale e lo sviluppo professionale continuo degli insegnanti non sono sufficienti a fornire loro le competenze adeguate, anche digitali, i metodi pedagogici o il materiale didattico da utilizzare per insegnare nel quadro dell'apprendimento misto. Ciò vale in particolare quando si lavora con studenti con bisogni speciali, in un contesto multiculturale o con studenti svantaggiati, ossia in situazioni rese ancora più problematiche dal fatto che vengono penalizzati proprio quei gruppi di discenti che hanno bisogno di un sostegno supplementare nella situazione attuale. Il Forum europeo delle disabilità chiede la parità di accesso ai servizi di istruzione per i lavoratori dipendenti e gli studenti con disabilità, e l'adozione di misure quali l'interpretazione del linguaggio dei segni, la sottotitolatura dal vivo e il lavoro adattato.

    3.11.

    Gli strumenti di autovalutazione menzionati nella proposta, come il prossimo strumento SELFIE per gli insegnanti, hanno il potenziale per sostenere l'attuazione dell'apprendimento misto. Tuttavia, il CESE richiama l'attenzione sul rischio che tali strumenti possano dare luogo a una comparazione degli istituti di istruzione finalizzata a creare graduatorie, leghe e competizioni. È importante che l'attuazione dell'apprendimento misto avvenga nel rispetto delle caratteristiche specifiche di tutti gli istituti di istruzione e delle priorità concernenti l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), che dovrebbero essere soggette al consenso di insegnanti, formatori e dirigenti scolastici.

    3.12.

    Il lavoro con i minori e i giovani deve basarsi in misura crescente su una reale partecipazione continua degli interessati, in linea con l'articolo 12 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Fatta eccezione per una consultazione, la raccomandazione non pone grande enfasi sul punto di vista dei minori. Questo problema dovrebbe essere affrontato. Numerosi Stati membri stanno sviluppando modelli di buone pratiche e l'UE sta sviluppando la propria strategia sui diritti dei minori. Questo tipo di cambiamento dovrebbe finire per risultare evidente nella gestione e nella valutazione delle scuole.

    Bruxelles, 20 ottobre 2021

    La presidente del Comitato economico e sociale europeo

    Christa SCHWENG


    (1)  COM(2020) 625 final; COM (2020) 624 final; GU C 66 del 26.2.2021 pag. 1; GU C 221 del 10.6.2021, pag. 3.

    (2)  GU C 56 del 16.2.2021, pag. 1.

    (3)  GU C 286 del 16.7.2021, pag. 27.

    (4)  Commissione europea, Teachers in Europe Careers, Development and Well-being (Insegnanti in Europa: carriere, sviluppo e benessere), 2021.

    (5)  EC: Blended learning in school education — guidelines for the start of the academic year 2020/21 (Apprendimento misto nell'istruzione scolastica — orientamenti per l'inizio dell'anno scolastico 2020/21).

    (6)  GU C 286 del 16.7.2021, pag. 27.

    (7)  Downes, P., Multi/Interdisciplinary Teams for Early School Leaving Prevention: Developing a European Strategy Informed by International Evidence and Research (Squadre multidisciplinari e interdisciplinari per la prevenzione dell'abbandono scolastico: sviluppare una strategia europea basata su prove e ricerche internazionali), 2011. Commissione europea, NESET (Rete di esperti sugli aspetti sociali dell'istruzione e della formazione), direzione generale Istruzione e cultura, Bruxelles.

    (8)  EC: Blended learning in school education — guidelines for the start of the academic year 2020/21 (Apprendimento misto nell'istruzione scolastica — orientamenti per l'inizio dell'anno scolastico 2020/21).

    (9)  Ibidem.


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