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Document 52020DC0275

    Proposta di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO relativa all'istruzione e formazione professionale (IFP) per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza

    COM/2020/275 final

    Bruxelles, 1.7.2020

    COM(2020) 275 final

    2020/0137(NLE)

    Proposta di

    RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

    relativa all'istruzione e formazione professionale (IFP) per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza

    {SWD(2020) 123 final}


    RELAZIONE

    1.CONTESTO DELLA PROPOSTA

    Motivi e obiettivi della proposta

    La proposta di raccomandazione del Consiglio relativa all'istruzione e formazione professionale (IFP) 1 per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza è stata annunciata nella comunicazione della Commissione " Un'Europa sociale forte per transizioni giuste " del 14 gennaio 2020 2 . Si tratta di una parte importante dell'attuale attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali, che rafforza il principio 1 "istruzione, formazione e apprendimento permanente".

    La "politica comune di formazione professionale", quale definita nel trattato di Roma, è stata portata avanti dall'avvio del processo di Copenaghen nel 2002 che ha riunito gli Stati membri, le parti sociali, la Commissione ed è stata inoltre sostenuta dalle associazioni degli erogatori di IFP. L'IFP rappresenta circa la metà dei diplomati dell'istruzione secondaria superiore nell'Unione europea. Consente ai giovani di prepararsi a entrare nel mondo del lavoro e alle persone in età lavorativa di sviluppare le competenze e di riqualificarsi per conseguire una varietà di obiettivi: l'IFP aiuta le persone occupate a migliorare continuamente o adeguare le proprie competenze lavorative alle mutevoli esigenze del mercato oppure a cambiare lavoro e assiste i disoccupati ad acquisire le competenze necessarie per reinserirsi nel mercato del lavoro. In generale serve a fornire ai discenti le conoscenze, le competenze e gli atteggiamenti necessari per avere successo nel loro sviluppo professionale, sociale e personale.

    La pandemia della COVID-19 ha perturbato gravemente le attività standard di istruzione e formazione, compresa l'IFP, in tutta Europa. Nonostante il fatto che gli Stati membri abbiano adottato rapidamente soluzioni di apprendimento digitale, le misure di contenimento e la conseguente crisi hanno messo a dura prova la resilienza del sistema. La situazione dell'IFP è stata ulteriormente aggravata dal fatto che la formazione pratica, sotto forma di apprendimento basato sul lavoro e di apprendistato, è stata sospesa nella maggior parte dei settori 3 .

    La ripresa economica dopo la crisi della COVID-19 offre l'opportunità di accelerare le riforme dell'IFP e rafforzarne la resilienza, in particolare mediante la digitalizzazione dell'offerta formativa e dei metodi di apprendimento nonché una risposta rapida alle mutevoli esigenze del mercato del lavoro. Occorre inoltre assicurare l'accesso agli strumenti e alle tecnologie digitali, nonché ad adeguate misure di orientamento, per tutti i discenti, gli insegnanti e i formatori. Strumenti digitali quali simulatori e realtà virtuale e aumentata hanno il potenziale di migliorare l'accessibilità e l'efficacia della formazione, in particolare per le piccole e medie imprese che offrono posti di apprendistato. Anche i centri di formazione interaziendali e i centri di eccellenza professionale possono svolgere un ruolo importante in questo contesto.

    Si prevede che la pandemia comporterà la più grave recessione della storia dell'UE; i giovani che vorranno entrare nel mercato del lavoro avranno maggiori difficoltà a trovare il primo lavoro 4 . Le crisi precedenti hanno dimostrato che i giovani sono la parte della popolazione che rischia di essere colpita più duramente. L'ulteriore rafforzamento dei sistemi di IFP è pertanto indispensabile per la ripresa dalla crisi della COVID-19, in quanto nella precedente crisi economica e finanziaria l'IFP si è dimostrata un elemento essenziale degli sforzi per sostenere l'occupazione giovanile. In particolare, gli apprendistati, l'apprendimento basato sul lavoro, ma anche i programmi di IFP a breve termine rivolti ai disoccupati, si sono dimostrati la via da percorrere per aumentare l'occupabilità e facilitare l'accesso o il reinserimento nel mercato del lavoro 5 . La presente proposta contribuirà a mettere a disposizione offerte di elevata qualità di apprendistati e altri programmi professionali, in particolare, nel quadro della garanzia per i giovani, garantendone la pertinenza per il mercato del lavoro, la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale dell'IFP. La proposta richiede inoltre un maggiore sostegno per gli apprendistati e l'alleanza europea per l'apprendistato al fine di rinnovare e rafforzare l'impegno a favore di opportunità di apprendistato di elevata qualità.

    È inoltre necessario modernizzare i sistemi di IFP visto che il mondo del lavoro e le competenze stanno cambiando. Gli sviluppi in corso, quali l'automazione e la digitalizzazione della produzione e dei servizi, continuano a cambiare i mercati del lavoro. Inoltre le più ampie transizioni gemelle verso un'economia più digitale e più verde richiederanno l'adeguamento dell'IFP, in modo che chi frequenta una formazione professionale possa acquisire le competenze necessarie per le transizioni verde e digitale, riconfermando e rafforzando il ruolo centrale dell'IFP nell'apprendimento permanente. È essenziale anche l'apprendimento interdisciplinare perché chiude il divario tra settori di apprendimento formalmente separati o paralleli, ad esempio la salute e l'ambiente 6 .

    Grazie al quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione e dato che le priorità specifiche per l'IFP si concluderanno nel 2020, vi è l'opportunità di definire una nuova e più ambiziosa politica dell'Unione in materia di IFP che risponda alle sfide descritte sopra. L'obiettivo generale dovrebbe essere quello di modernizzare la politica dell'UE in materia di IFP al fine di soddisfare le grandi esigenze di sviluppo delle competenze e di riqualificazione che nascono dall'ambizione comune di essere pronti ad affrontare le sfide del 21º secolo e, in particolare, a sostenere la ripresa dalla pandemia della COVID-19, contribuendo alla costruzione di un'Unione europea più sostenibile, equa e resiliente.

    La proposta è saldamente integrata in altre iniziative politiche future della Commissione, in particolare la sue comunicazioni "Un'agenda per le competenze per l'Europa per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza" 7 e "Sostegno all'occupazione giovanile: un ponte verso il lavoro per la prossima generazione" 8 , il piano d'azione per l'istruzione digitale, il quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione (ET 2020) e lo spazio europeo dell'istruzione, che coprono tutti i livelli e tipi di istruzione e formazione.

    Ambito di applicazione della proposta

    La proposta elaborata dalla Commissione di raccomandazione del Consiglio relativa all'istruzione e formazione professionale (IFP) per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza mira a rinnovare la politica dell'UE in materia di IFP mediante:

    a)la modernizzazione della politica dell'Unione in materia di IFP sostenendo le transizioni verso un'economia verde e digitale in un'epoca di cambiamento demografico e la convergenza verso l'alto dei sistemi nazionali. Dato il ruolo essenziale dell'IFP e, in particolare, dell'apprendistato per migliorare l'occupabilità, la modernizzazione proposta sosterrà in egual misura l'occupabilità dei giovani e gli adulti che necessitano di un continuo sviluppo delle competenze e di riqualificazione. Includerà anche un maggiore uso di strumenti digitali e il proseguimento della digitalizzazione dei sistemi IFP che contribuirà ad aumentarne la resilienza;

    b)la conferma del ruolo centrale dell'IFP nell'apprendimento permanente e dei suoi forti legami con tutti i settori dell'istruzione e della formazione, che richiedono permeabilità e trasparenza;

    c)la razionalizzazione del processo di cooperazione europeo nel settore dell'IFP, integrando e adeguando gli strumenti per la garanzia della qualità (EQAVET) e della flessibilità e personalizzazione (ECVET) dell'IFP;

    d)la semplificazione della governance dell'IFP a livello dell'Unione (in relazione all'integrazione delle attuali raccomandazioni ECVET ed EQAVET nella presente proposta e alla conseguente abrogazione delle stesse) e la definizione dei metodi di lavoro, i tipi di attività di sostegno a livello dell'Unione come pure un quadro di monitoraggio per valutare i progressi compiuti nell'attuazione della presente raccomandazione, in piena coerenza con il più ampio quadro di governance per l'istruzione e la formazione.

    Concretamente, per quanto riguarda le azioni da intraprendere a livello nazionale, i nuovi elementi sono:

    ·la conferma del ruolo centrale dei sistemi IFP per i giovani che entrano nel mercato del lavoro, aggiungendo che i sistemi IFP devono svolgere un ruolo ugualmente importante per gli adulti che necessitano di un continuo sviluppo delle competenze e di riqualificazione;

    ·la concessione agli erogatori di IFP un livello di autonomia che permetta loro di reagire rapidamente alle sfide connesse alle competenze, di offrire programmi rapidi di riqualificazione e di lavorare in stretta cooperazione con i datori di lavoro sia pubblici che privati;

    ·l'organizzazione in moduli dei programmi di IFP e la loro estensione a livelli più elevati di qualifiche e microcredenziali;

    ·il collegamento dell'IFP a strategie economiche e sistemi di innovazione orientati al futuro;

    ·la promozione dei centri di eccellenza professionale 9 (principalmente mediante il programma Erasmus+) collegati alle strategie di specializzazione intelligente che offrano servizi innovativi che includono i cluster 10 , gli incubatori di impresa, il sostegno alle start-up e la diffusione delle tecnologie, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI), in modo da rendere l'IFP resiliente e idonea alla maggiore digitalizzazione e aumentarne la preparazione digitale nonché favorire la transizione da settori in declino a nuovi settori in crescita;

    ·l'integrazione della sostenibilità ambientale e sociale nei curricoli e nella gestione organizzativa dell'IFP, anche collegando l'aspetto ambientale ad altri settori;

    ·la garanzia di una migliore permeabilità tra i sistemi di istruzione e formazione;

    ·nel contesto della pandemia della COVID-19, il miglioramento della preparazione digitale degli istituti di IFP, promuovendo ambienti di apprendimento, strumenti e pedagogie nuovi, in particolare quelli collegati alla digitalizzazione, rispondendo ai curricoli e ai contenuti trasversali e specifici dell'IFP e includendo l'aspetto della digitalizzazione nel quadro di riferimento EQAVET;

    ·l'aumento dell'attrattiva dell'IFP per i discenti e per le imprese, comprese le micro, piccole e medie imprese, ad esempio mediante l'internazionalizzazione e l'offerta di maggiori opportunità di mobilità dei discenti e del personale grazie al programma Erasmus+ e ad altre opportunità di finanziamento;

    ·la lotta ai pregiudizi e alle scelte stereotipate di genere, sostenendo la diversità e l'inclusività;

    ·la definizione di una serie di indicatori e obiettivi che consentano un monitoraggio quantitativo e qualitativo dei risultati dei sistemi di istruzione e formazione professionale.

    Oltre a riconfermare il ruolo del comitato consultivo tripartito per la formazione professionale (CCFP), la proposta presenta anche i seguenti elementi nuovi a livello dell'UE:

    ·l'offerta di un servizio di sostegno che risponda alle diverse dimensioni dei sistemi IFP (ad es., apprendistati, centri di eccellenza professionale, formazione e istruzione professionale continua, garanzia della qualità ecc.), riunendo la gestione di più strutture di sostegno distinte (segreterie EQAVET e ECVET, servizi di sostegno all'apprendistato, gruppi di lavoro di esperti);

    ·il sostegno alla preparazione digitale degli istituti di IFP mediante l'introduzione rafforzata dello strumento SELFIE e la sua graduale estensione all'apprendimento basato sul lavoro 11 ;

    ·la promozione dell'IFP europea quale punto di riferimento globale nello sviluppo delle competenze nonché della mobilità e del riconoscimento delle qualifiche professionali e dei risultati dei periodi di studio all'estero, anche attraverso lo sviluppo del concetto di profili professionali chiave a livello europeo nel quadro della piattaforma Europass, completati con contenuti professionali digitali, ove possibile; 

    ·L'introduzione di un processo di revisione inter pares riguardante la garanzia della qualità nell'IFP per sostenere la convergenza verso l'alto in termini di qualità, trasparenza e fiducia reciproca;

    Contesto politico

    In risposta alla crisi del COVID-19 la Commissione ha proposto un piano coraggioso e globale per riparare i danni e preparare il futuro per la prossima generazione. Il piano presenta una tabella di marcia per rilanciare l'economia europea, proteggere e creare posti di lavoro, promuovere le transizioni verde e digitale e rendere l'economia più equa, più resiliente e più sostenibile per le generazioni future. Esso ribadisce che è diventato ancora più importante migliorare e adattare le competenze e le conoscenze.

    Lo strumento Next Generation EU 12 raccoglierà nuovi finanziamenti sui mercati finanziari per il periodo 2021-2024 destinati al dispositivo per la ripresa e la resilienza 13 e al programma REACT-EU 14 proposti recentemente. Entrambi i programmi includeranno investimenti nelle competenze, nell'istruzione e nella formazione in modo da creare le basi per una ripresa verde, digitale e resiliente. La Commissione ha inoltre adeguato le sue proposte per il futuro Fondo sociale europeo Plus in modo da aumentare il sostegno alle misure per l'occupazione giovanile, l'istruzione e le competenze.

    Nell'ambito della strategia di ripresa la Commissione ha inoltre proposto di stanziare un importo supplementare di 30 miliardi di EUR per il Fondo per una transizione giusta, portando il totale degli stanziamenti a 40 miliardi di EUR. Questi fondi saranno usati per attenuare l'impatto socioeconomico della transizione verso la neutralità climatica nelle regioni maggiormente colpite, ad esempio sostenendo la riqualificazione dei lavoratori, aiutando le PMI a creare nuove opportunità economiche e investendo nella transizione all'energia pulita e nell'economia circolare 15 .

    Ciò si ricollega al Green Deal europeo, che è la nuova strategia di crescita dell'UE mirata a trasformare l'Unione europea in una società giusta e prospera, dotata di un'economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva che nel 2050 non genererà emissioni nette di gas a effetto serra e in cui la crescita economica sarà dissociata dall'uso delle risorse. Gli investimenti in un'economia più circolare 16 possono aiutare l'UE a ridurre la sua dipendenza da fornitori esterni e aumentare la sua resilienza per quanto riguarda l'approvvigionamento globale. La prossima ondata di ristrutturazioni mirerà principalmente a creare posti di lavoro nei settori della costruzione e della ristrutturazione e nelle altre industrie ad alta intensità di manodopera 17 . Le transizioni in questi settori comportano una maggiore necessità di riqualificazione e di sviluppo delle competenze. I programmi di IFP possono svolgere un ruolo chiave nel fornire tali competenze e nonché nell'attuazione di altre iniziative del Green Deal 18 .

    La Commissione ha inoltre adottato una nuova strategia industriale per l'Europa 19 per affrontare le transizioni verde e digitale, che richiede un'azione decisiva per rendere l'apprendimento permanente una realtà per tutti e garantire che l'istruzione e la formazione tengano il passo con questa duplice transizione. Secondo tale strategia l'istruzione superiore e l'IFP dovranno fornire un maggior numero di scienziati, ingegneri e tecnici al mercato del lavoro. Analogamente, la strategia per le PMI per un'Europa sostenibile e digitale evidenzia come un numero crescente di PMI sia confrontata con la sfida di trovare le competenze necessarie e il fatto che la disponibilità di personale qualificato o di manager esperti rimane il problema più importante per un quarto delle PMI nell'Unione europea 20 . L'IFP è particolarmente importante per le PMI al fine di garantire che la loro forza lavoro disponga delle competenze necessarie sul mercato del lavoro.

    Le opportunità e le sfide connesse alla trasformazione digitale in corso e la risposta strategica dell'Europa sono delineate nella strategia Plasmare il futuro digitale dell'Europa, che mette in evidenza la necessità di investire nell'istruzione, nella formazione e nelle competenze digitali di tutti i cittadini europei tenendo conto della strategia per la parità di genere 2020-2025 21 adottata.

    2.BASE GIURIDICA, SUSSIDIARIETÀ E PROPORZIONALITÀ

    Base giuridica

    A norma dell'articolo 166, paragrafo 1, TFUE, l'Unione attua una politica di formazione professionale che rafforza ed integra le azioni degli Stati membri, nel pieno rispetto della responsabilità di questi ultimi per quanto riguarda il contenuto e l'organizzazione della formazione professionale. L'azione dell'Unione, di cui all'articolo 166, paragrafo 2, TFUE, è intesa:

    a facilitare l'adeguamento alle trasformazioni industriali, in particolare attraverso la formazione e la riconversione professionale;

    a migliorare la formazione professionale iniziale e permanente in una prospettiva di apprendimento permanente, per agevolare l'inserimento e il reinserimento professionale nel mercato del lavoro;

    a facilitare l'accesso alla formazione professionale ed a favorire la mobilità degli istruttori e delle persone in formazione, in particolare dei giovani;

    a stimolare la cooperazione tra gli istituti d'istruzione o di formazione e le imprese;

    a sviluppare lo scambio di informazioni e di esperienze sui problemi comuni dei sistemi di formazione degli Stati membri.

    L'articolo 165, paragrafo 1, TFUE dispone che l'Unione contribuisca allo sviluppo di un'istruzione di qualità incentivando la cooperazione fra gli Stati membri e, se necessario, sostenendo ed integrando la loro azione nel pieno rispetto della responsabilità degli Stati membri per quanto riguarda il contenuto dell'insegnamento e l'organizzazione del sistema di istruzione. L'azione dell'Unione di cui all'articolo 165, paragrafo 2, secondo e quarto trattino, TFUE, è intesa:

    a favorire la mobilità degli studenti e degli insegnanti, promuovendo tra l'altro il riconoscimento accademico dei diplomi e dei periodi di studio;

    a sviluppare lo scambio di informazioni e di esperienze sui problemi comuni dei sistemi di istruzione degli Stati membri.

    Sussidiarietà (per la competenza non esclusiva)

    Nelle sue attività volte allo sviluppo di un'istruzione e una formazione di qualità e all'attuazione di una politica di formazione professionale, l'Unione europea è responsabile di stimolare la cooperazione tra gli Stati membri, sostenendo e integrando la loro azione se necessario.

    La qualità e la convergenza dei sistemi di IFP sono alla base della libera circolazione delle persone, delle merci e dei servizi, della resilienza della forza lavoro dell'UE e, in ultima analisi, del buon funzionamento di un mercato interno sostenibile e quindi possono essere affrontate solo a livello europeo.

    L'articolo 166, paragrafo 1, TFUE stabilisce che l'Unione attui una politica di formazione professionale che rafforza ed integra le azioni degli Stati membri, nel pieno rispetto della responsabilità di questi ultimi per quanto riguarda il contenuto e l'organizzazione della formazione professionale.

    L'articolo 165, paragrafo 1, TFUE stabilisce che l'Unione contribuisca allo sviluppo di un'istruzione di qualità incentivando la cooperazione tra Stati membri e, se necessario, sostenendo e integrando la loro azione nel pieno rispetto della responsabilità degli Stati membri per quanto riguarda il contenuto dell'insegnamento e l'organizzazione del sistema di istruzione.

    Nel rispetto del principio di sussidiarietà, la proposta delinea la nuova politica dell'Unione in materia di IFP e formula raccomandazioni a tal fine.

    La presente raccomandazione non pregiudica la direttiva 2005/36/CE 22 , modificata dalla direttiva 2013/55/CE 23 , relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali e il regime di riconoscimento automatico ivi previsto,

    Proporzionalità

    Le azioni proposte nell'ambito della presente raccomandazione sono proporzionate agli obiettivi perseguiti. La proposta di raccomandazione del Consiglio sostiene i processi di riforma avviati dai singoli paesi e integra gli sforzi degli Stati membri nel settore dell'istruzione e formazione professionale. L'azione proposta rispetta le pratiche degli Stati membri e la diversità dei sistemi. Essa tiene conto dei vari approcci che rispecchiano le diverse situazioni economiche, finanziarie e sociali degli Stati membri, e le diverse condizioni del mercato del lavoro.

    Scelta dell'atto giuridico

    Lo strumento proposto è una raccomandazione del Consiglio, che rispetta i principi di sussidiarietà e di proporzionalità. Si basa sul diritto europeo vigente in linea con il tipo di strumenti utilizzabili per le azioni dell'Unione europea nei settori dell'istruzione, della formazione e dell'occupazione. In quanto strumento giuridico, mostra l'impegno degli Stati membri nei confronti delle misure stabilite nella presente raccomandazione e fornisce una solida base politica per una cooperazione a livello dell'Unione europea in questo settore, nel pieno rispetto della competenza degli Stati membri nel campo dell'istruzione e della formazione e delle politiche sociali e dell'occupazione.

    3.RISULTATI DELLE VALUTAZIONI EX POST, DELLE CONSULTAZIONI DEI PORTATORI DI INTERESSI E DELLE VALUTAZIONI D'IMPATTO

    Valutazioni ex post/Vaglio di adeguatezza della legislazione vigente

    Non pertinente.

    Consultazioni dei portatori di interessi

    Dal 2017 viene svolta una consultazione approfondita e mirata al fine di definire i fondamenti dell'istruzione e della formazione professionale adeguata al futuro nel contesto delle tendenze e delle sfide emergenti (digitalizzazione, automazione, robotica, intelligenza artificiale, economia verde e sostenibile, che tenga conto anche dei cambiamenti climatici, globalizzazione, nuovi modelli imprenditoriali, nuove forme di organizzazione del lavoro, sviluppi demografici, invecchiamento demografico, migrazione).

    Tali consultazioni hanno coinvolto tutti i portatori di interessi:

    ·gli Stati membri e le parti sociali riuniti in qualità di direttori generali per l'istruzione e la formazione professionale e il comitato consultivo tripartito per la formazione professionale che ha adottato un parere sul futuro dell'istruzione e della formazione professionale dopo il 2020 ;

    ·le parti sociali europee (con i rispettivi documenti di sintesi: Confederazione europea dei sindacati , Unione europea dell'artigianato e delle piccole e medie imprese (UEAPME) e BusinessEurope ) e nel corso di un'audizione dedicata nel gennaio 2020; e

    ·le Associazioni di erogatori europei di IFP .

    Un' indagine sulle problematiche e sulle ripercussioni della pandemia di Covid-19 sull'istruzione e formazione professionale , intrapresa dalla Commissione da marzo a maggio 2020, ha esposto le risultanze seguenti:

    ·sono disponibili diversi strumenti per la creazione di materiali per la formazione a distanza. In generale, però, i materiali per la formazione online in ambito IFP sono stati sviluppati in misura minore per quanto riguarda le parti pratiche della formazione e dell'apprendimento basato sul lavoro;

    ·i discenti dell'IFP potrebbero trovarsi in svantaggio rispetto a chi segue altri percorsi educativi, dato che alle discipline scolastiche generali sono dedicati sforzi maggiori che ai contenuti tipici della formazione professionale;

    ·il percorso abituale dell'apprendistato ha subito interruzioni importanti. Gli apprendisti hanno in gran parte interrotto la frequenza nelle imprese dei settori le cui attività sono state chiuse (ad es. ristorazione, benessere, turismo e produzione). In alcuni casi, l'interruzione e la cessazione dell'indennità finanziaria, ove applicabile, aumentano il numero degli abbandoni;

    ·troppo presi dalla preoccupazione di garantire la continuità operativa, i datori di lavoro sono raramente in grado di dedicare la debita attenzione alla formazione dei giovani o delle persone già impiegate nell'impresa. Alcuni datori di lavoro ed erogatori di formazione hanno invece approfittato al massimo delle opportunità offerte dal confinamento per fornire supporto alla formazione del personale e per accelerare la messa in opera di sistemi e contenuti propri dell'apprendimento digitale;

    ·sebbene per insegnanti e discenti il rapido adattamento ai profondi cambiamenti intercorsi costituisca una sfida imponente, molti portatori di interessi si sono mobilitati per fornire sostegno (erogatori di IFP, amministrazioni locali, editori, ONG, imprese ecc.);

    ·viene invocata con insistenza una piattaforma europea online (che sia sicura, con garanzie di qualità, multilingue ecc.) che offra occasioni di networking e di scambio delle buone pratiche, oltre a soluzioni digitali anche per l'apprendimento basato sul lavoro.

    Un'analisi simile, eseguita dal CEDEFOP, pone anch'essa in risalto alcune sfide nel settore dell'IFP: la formazione a distanza è discontinua e la sua applicazione dipende fortemente dalle competenze informatiche e dalla disponibilità di istituti scolastici e insegnanti, oltre che dal settore interessato. Le sue applicazioni spaziano dalla semplice comunicazione o tenuta di contatti con i discenti fino all'accesso alle risorse (video ecc.) e alla didattica vera e propria. L'analisi ha inoltre rivelato che gli apprendisti continuano la formazione e l'attività lavorativa, principalmente nelle imprese che offrono servizi essenziali quali l'assistenza sanitaria e il vitto, a condizione che siano rispettate le misure in materia di salute e sicurezza. Ha subito invece interruzioni la frequenza degli apprendisti presso le imprese dei settori che sono stati chiusi per intervento legislativo, come è avvenuto in molti paesi per il settore alberghiero, del benessere e del turismo 24 . Considerata la loro forte prevalenza in tali settori, si ritiene che le donne siano state particolarmente colpite.

    Più in generale, sono stati utilizzati i seguenti documenti e i seguenti forum per definire la futura politica in materia di IFP:

    ·progetto del Cedefop " Changing nature and role of VET in Europe " (L'evoluzione della natura e del ruolo dell'IFP in Europa) (2016-2018);

    ·indagine d'opinione del Cedefop sull'IFP (2017), basata sulle risposte di 35 646 cittadini degli Stati membri;

    · Study on VET mobility in Europe , uno studio della Commissione sulla mobilità dell'IFP in Europa (2019);

    ·discussioni svoltesi nel corso degli eventi della Settimana europea della formazione professionale (2018, 2019);

    ·altri documenti dell'OCSE e dell'ILO.

    La proposta di modifica e integrazione di elementi dei due strumenti specifici IFP dell'UE ECVET e EQAVET, oltre che di abrogazione degli strumenti originali, si basa sugli elementi seguenti:

    · Study on EU VET instruments (EQAVET e ECVET), uno studio del 2019 dedicato agli strumenti IFP dell'UE, EQAVET e ECVET, che tiene conto dei precedenti studi di valutazione;

    ·risultati di un gruppo di lavoro del comitato consultivo per la formazione professionale che è stato istituito per concordare lo sviluppo futuro degli strumenti IFP dell'UE (1º semestre 2019).

    Impatto della proposta sulle raccomandazioni del Consiglio relative al sistema europeo di crediti per l'istruzione e la formazione professionale (ECVET) e al quadro europeo di riferimento per la garanzia della qualità dell'istruzione e della formazione professionale (EQAVET) e percorso futuro proposto

    A partire dal 2009 sono stati sviluppati e attuati due strumenti specifici in materia di IFP al fine di sostenere gli Stati membri nell'imprimere maggiore flessibilità all'IFP (il sistema europeo di crediti per l'istruzione e la formazione professionale, ECVET) e nel migliorare la qualità dei rispettivi sistemi (il quadro europeo di riferimento per la garanzia della qualità dell'istruzione e della formazione professionale, EQAVET). In linea con i risultati delle valutazioni recenti di tali strumenti, per entrambi si pone la necessità di ammodernarli e renderli più snelli.

    L'obiettivo della raccomandazione ECVET 25 era quello di migliorare il riconoscimento, l'accumulazione e il trasferimento dei risultati dell'apprendimento, sostenere la mobilità e l'apprendimento permanente come pure l'istituzione di un sistema di crediti dell'UE nell'IFP. Tale iniziativa era stata ulteriormente sviluppata a seguito della dichiarazione di Copenaghen 26 del 2002 sulle priorità future per intensificare la cooperazione europea in materia di IFP, in cui si affermava la necessità di un sistema che sostenesse "la trasparenza, la comparabilità, la trasferibilità e il riconoscimento delle competenze e/o delle qualifiche tra i vari paesi e a differenti livelli".

    Secondo le valutazioni summenzionate relative agli strumenti dell'UE per l'IFP, il sistema ECVET ha ampiamente contribuito allo sviluppo di una mobilità di migliore qualità grazie all'uso e alla documentazione delle unità di risultati dell'apprendimento: quasi tutti gli Stati membri utilizzano attualmente il sistema ECVET nella mobilità internazionale. Il concetto di punti ECVET non è invece stato applicato diffusamente e il sistema ECVET non ha portato allo sviluppo di un sistema europeo di crediti nell'IFP.

    Sulla base dei riscontri ricevuti durante la consultazione dei portatori di interessi e dell'esperienza acquisita con l'attuazione del sistema ECVET negli ultimi 10 anni, la presente proposta integra e rafforza alcuni elementi presenti nella raccomandazione ECVET del 2009 e ne abbandona altri che non apportano un valore aggiunto o rispondono a un'esigenza reale dei sistemi di IFP. In particolare:

    ·nella proposta è integrato e ribadito il principio secondo il quale le qualifiche sono costituite da unità di risultati dell'apprendimento (creazione di moduli). Questo elemento è ritenuto un prerequisito per aumentare la flessibilità dei programmi di IFP e facilitare la convalida come mezzo per incrementare il ricorso allo sviluppo delle competenze e alla riqualificazione; è altresì utile per facilitare la mobilità dei discenti dell'IFP e il riconoscimento dei risultati dell'apprendimento conseguiti durante i periodi di mobilità. Può inoltre agevolare il riconoscimento reciproco delle qualifiche dell'IFP e della cooperazione a livello settoriale, anche fornendo supporto mediante il piano 27 per la cooperazione settoriale sulle competenze. A tale fine, si verificherà la possibilità di elaborare il concetto di "Profili professionali chiave a livello europeo" con l'obiettivo di definire una determinata percentuale di contenuto di formazione comune a livello europeo. I profili possono facilitare notevolmente la mobilità dei discenti e dei lavoratori, il riconoscimento automatico delle qualifiche professionali e dei risultati dei periodi di formazione all'estero e lo sviluppo di qualifiche e curricoli congiunti nell'ambito dell'IFP;

    ·gli strumenti di mobilità sviluppati in base alla raccomandazione del 2009 (ad esempio l'accordo di apprendimento e il protocollo d'intesa) relativi al sostegno alla mobilità geografica dei discenti dell'IFP saranno ulteriormente sviluppati nel quadro di altri strumenti dell'UE, come quelli che ricevono sostegno dal programma Erasmus+ e collegati all'ulteriore sviluppo di Europass;

    ·le unità di credito introdotte dalla raccomandazione del 2009 saranno soppresse poiché sono state raramente adottate e non vi sono indicazioni evidenti che apportino un valore aggiunto. In pratica, l'ECTS (il sistema europeo di accumulazione e trasferimento dei crediti), ampiamente applicato nell'istruzione superiore, è utilizzato anche per l'IFP post-secondaria e terziaria.

    La raccomandazione ECVET del 2009 sarà abrogata e le disposizioni e i principi esposti in precedenza saranno portati avanti sulla base della presente proposta e integrati negli altri strumenti delle politiche dell'UE.

    La raccomandazione EQAVET 28 era stata adottata per migliorare la qualità dell'IFP. L'importanza di migliorare la qualità dell'IFP era già presente nella strategia di Lisbona del 2000, secondo la quale la transizione verso un'economia basata sulla conoscenza richiede un'IFP moderna e adattabile. La dichiarazione di Copenaghen del 2002 ha successivamente proposto la cooperazione dell'UE in materia di garanzia della qualità dell'IFP al fine di sostenere la fiducia reciproca e il riconoscimento delle qualifiche.

    Le valutazioni summenzionate relative agli strumenti IFP dell'UE hanno dimostrato che il quadro di riferimento EQAVET ha incoraggiato gli Stati membri a rivedere e perfezionare i rispettivi sistemi nazionali di garanzia della qualità: dodici Stati membri li hanno migliorati proprio in risposta a tale raccomandazione, mentre nella maggior parte degli altri paesi il quadro europeo di riferimento EQAVET è stato utilizzato per rivedere e adeguare i sistemi. Diversi paesi inoltre hanno introdotto una nuova normativa in materia di garanzia della qualità che si riferisce esplicitamente al quadro di riferimento EQAVET. La raccomandazione tuttavia non ha contribuito in modo significativo al miglioramento della trasparenza delle disposizioni in materia di garanzia della qualità tra i paesi e in generale non ha favorito la fiducia reciproca. Alcuni portatori di interessi hanno anche la percezione che lo strumento sia applicato soprattutto nell'IFP iniziale a livello scolastico.

    Nel corso degli ultimi dieci anni sono state sviluppate molte attività su temi dedicati alla garanzia della qualità, come le attività di apprendimento tra pari e i gruppi di lavoro, nel quadro della rete EQAVET a livello dell'UE. Una di queste attività, denominata iniziativa EQAVET+, consisteva nello sviluppare descrittori indicativi specifici su diversi temi relativi alla garanzia della qualità non trattati nella raccomandazione del 2009. Questo esercizio è stato svolto in risposta alla valutazione esterna della raccomandazione, effettuata nel 2013, che indicava ambiti con margini di miglioramento.

    Tenendo conto dei risultati dei diversi studi di valutazione summenzionati, la presente proposta:

    ·abrogherà la raccomandazione EQAVET del 2009 e integrerà nella presente proposta il lavoro svolto in materia di garanzia della qualità nell'IFP nell'UE;

    ·integrerà l'iniziativa EQAVET+ aggiungendo elementi relativi ai risultati dell'apprendimento, alla certificazione e alla valutazione, alla consultazione dei portatori di interessi, al ruolo di insegnanti e formatori;

    ·aggiungerà un descrittore indicativo sulla flessibilità dei percorsi di apprendimento dell'IFP, vista la crescente necessità di sviluppare un'offerta flessibile di IFP e l'esigenza di contribuire alla sostenibilità ambientale;

    ·comprenderà l'aspetto della preparazione digitale dei sistemi e degli istituti dell'IFP;

    ·definirà un nuovo metodo di lavoro mediante valutazioni inter pares della garanzia della qualità a livello di sistema di IFP al fine di migliorare l'apprendimento reciproco, accentuare la trasparenza delle disposizioni in materia di garanzia della qualità dell'erogazione di IFP e rafforzare la fiducia reciproca tra gli Stati membri;

    ·manterrà la missione e le funzioni dei punti nazionali di riferimento per la garanzia della qualità dell'IFP.

    Valutazione d'impatto

    La proposta è stata elaborata sulla base degli elementi raccolti in studi di ricerca e mediante ampie consultazioni dei portatori di interessi. Tenuto conto della complementarità delle attività proposte con le iniziative degli Stati membri, della natura volontaria di tali attività e della portata dell'impatto previsto, non risulta necessario svolgere una valutazione d'impatto.

    Efficienza normativa e semplificazione

    Non pertinente.

    4.INCIDENZA SUL BILANCIO

    Non sono richieste ulteriori risorse economiche o umane a titolo del bilancio dell'UE. Inoltre, la presente iniziativa non pregiudicherà i negoziati sul prossimo quadro finanziario pluriennale e sui futuri programmi.

    5.ALTRI ELEMENTI

    Piani attuativi e modalità di monitoraggio, valutazione e informazione

    A livello nazionale, la presente proposta invita gli Stati membri a modernizzare i loro sistemi di IFP nel rispetto delle priorità e delle prassi dell'istruzione e della formazione.

    La Commissione riferirà al Consiglio sull'attuazione della raccomandazione ogni cinque anni, basandosi sul monitoraggio annuale del Cedefop e in stretta collaborazione con il comitato consultivo per la formazione professionale.

    Documenti esplicativi (per le direttive)

    Non pertinente.

    Illustrazione dettagliata delle singole disposizioni della proposta

    Raccomandazioni agli Stati membri

    La proposta invita gli Stati membri ad operare per l'attuazione della politica dell'Unione in materia di IFP, sulla scorta del parere del comitato consultivo per la formazione professionale sul futuro dell'IFP al di là del 2020 29 .

    La crisi della COVID-19 ha posto in evidenza l'urgenza delle principali opere di riforma al fine di rendere l'IFP più resiliente e adatta alle sfide del futuro. Ha messo in luce anche la necessità di una maggiore agilità dell'IFP nel rispondere ai cambiamenti veloci, dell'accelerazione della digitalizzazione dell'IFP, di approcci didattici moderni e innovativi e di maggiori investimenti a favore delle abilità e delle competenze di insegnanti e formatori.

    Tra i messaggi principali del parere del comitato consultivo per la formazione professionale figura la promozione della creazione di una cultura europea dell'IFP che sia orientata ai risultati, fornisca sostegno agli Stati membri nella definizione degli obiettivi e sviluppi metodi per valutare i risultati conseguiti. Grazie anche alle consultazioni precedenti sui possibili parametri di riferimento nell'ambito dell'istruzione e formazione professionale, la proposta prevede anche diversi obiettivi quantitativi da conseguire entro il 2025 e qui elencati 30 :

    ·la percentuale di diplomati occupati dovrebbe essere almeno dell'82 % 31 ;

    ·il 60 % dei neodiplomati dell'IFP beneficia dell'apprendimento basato sul lavoro durante l'istruzione e formazione professionale 32 . Questo obiettivo si riferisce a tutte le forme di apprendimento basato sul lavoro e contribuirà in tal senso all'aumento delle opportunità di apprendistato che possono ricevere il sostegno della garanzia per i giovani;

    ·l'8 % dei discenti dell'IFP beneficia della mobilità per l'apprendimento all'estero 33 .

    Il primo e il terzo obiettivo si basano sugli attuali parametri di riferimento dell'ET 2020 relativi all'occupabilità dei diplomati e alla mobilità nell'IFP, mentre il secondo si basa sulla raccomandazione del Consiglio relativa a un quadro europeo per apprendistati efficaci e di qualità. Il documento di lavoro dei servizi della Commissione spiega particolareggiatamente la logica e la metodologia soggiacenti a tali indicatori e obiettivi.

    La proposta definisce inoltre una serie di principi da seguire a livello nazionale per attuare l'anzidetta strategia dell'Unione. I principi sono articolati in base ai seguenti obiettivi tematici.

    1.L'IFP si adatta agilmente ai cambiamenti di un mercato del lavoro dinamico

    L'impatto della pandemia di COVID-19 sull'economia dell'UE, i rapidi sviluppi tecnologici, la digitalizzazione, la transizione verso un'economia efficiente nell'uso delle risorse, circolare e climaticamente neutra, i nuovi modelli imprenditoriali e le nuove forme di organizzazione del lavoro accelerano i cambiamenti relativi alle competenze richieste dal mercato del lavoro. Gli Stati membri devono predisporre quadri e misure adeguati per garantire che l'IFP sia resiliente e possa rispondere rapidamente alle mutevoli esigenze del mercato del lavoro. È necessario migliorare l'anticipazione delle competenze e i meccanismi di monitoraggio dei percorsi di carriera dei diplomati e laureati per rispondere ai cambiamenti dei settori economici e delle occupazioni e per adeguare di conseguenza il contenuto dell'istruzione e formazione professionale. Un elemento decisivo è la velocità di adattamento. Occorrono livelli di autonomia e di finanziamento che agevolino la rapidità della risposta degli erogatori di IFP all'evoluzione delle esigenze relative alle competenze. L'IFP prepara le persone per occupazioni specifiche. Allo stesso tempo, i contenuti di apprendimento per i giovani e per gli adulti devono trovare un equilibrio tra le competenze chiave, comprese le competenze per la vita 34 , e quelle più specifiche di ciascuna occupazione.

    L'apprendimento basato sul lavoro e sugli apprendistati in particolare costituisce un approccio efficace per garantire che l'IFP sia rilevante per il mercato del lavoro. Durante le recessioni, le imprese piccole potrebbero non avere modo di offrire posti di apprendista. Un approccio preventivo più intenso e maggiore attenzione per gli apprendistati nell'ambito della garanzia per i giovani, unitamente alle opportune misure di sostegno sotto forma di centri di formazione interaziendali o dell'ampliamento degli strumenti formativi digitali, possono contribuire a che la disponibilità di posti di apprendista si mantenga stabile anche quando le condizioni economiche sono sfavorevoli.

    2.La flessibilità e le opportunità di progressione sono al centro dell'IFP

    La flessibilità e le opportunità di progredire nei settori dell'istruzione e della formazione, anche passando dall'uno all'altro, sono elementi fondamentali di sistemi di IFP pronti per il futuro. In aggiunta, fare in modo che i programmi di IFP siano personalizzati e incentrati sul discente è di vitale importanza per ottenere un forte impegno dei discenti e rendere attraenti i percorsi di IFP che portano a una migliore occupabilità.

    La creazione di moduli (frammentare le qualifiche professionali in piccole parti di risultati dell'apprendimento) permette di aggiornare in modo flessibile i contenuti e di personalizzarli secondo le esigenze individuali. La convalida dei risultati acquisiti nell'apprendimento non formale e informale faciliterà lo sviluppo delle competenze e la riqualificazione, inducendo i discenti a conseguire non solo qualifiche complete, ma anche microcredenziali o qualifiche parziali. Consentirà inoltre di creare collegamenti tra discipline diverse, caratteristica indispensabile per l'ambito in evoluzione dell'economia verde e sostenibile.

    3.L'IFP è un volano dell'innovazione e della crescita e prepara alle transizioni digitale e verde e alle occupazioni più richieste

    La capacità di risposta dell'IFP ai cambiamenti strutturali può essere rafforzata con un approccio più proattivo che connetta l'IFP in modo più avveduto a strategie economiche lungimiranti e a ecosistemi imprenditoriali e innovativi. Ciò costituisce non solo un modo per reagire ai cambiamenti già in corso, ma anche una possibilità di partecipare alla realizzazione delle transizioni economiche e sociali, in particolare nel contesto attuale di ripresa, massima attenzione agli ecosistemi industriali strategici (sanità, parafarmaceutica e altri) e dell'obiettivo di un'economia efficiente nell'uso delle risorse, a inquinamento zero, circolare, climaticamente neutra e digitale. Tale approccio può anche potenzialmente ridurre il tempo di risposta per adattare i curriculi dell'IFP.

    Gli Stati membri dovrebbero continuare a seguire approcci di eccellenza nell'IFP che promuovano l'integrazione dell'IFP negli ecosistemi di competenze, nelle strategie di specializzazione intelligente, nelle strategie nazionali in materia di competenze, nei sistemi di innovazione, nelle strategie per l'economia circolare, nelle iniziative di ristrutturazione o nei piani nazionali per l'energia e il clima. Lo sviluppo dell'IFP ai livelli di qualifica più elevati e il sostegno all'imprenditorialità e alle start-up sono elementi importanti della risposta necessaria. Tali elementi dovrebbero essere accompagnati da interventi strutturali complementari che possano contribuire a rendere più attraenti i contesti imprenditoriali e promuovere gli investimenti e la diffusione dell'innovazione. I centri di eccellenza professionale connessi attraverso un quadro europeo transnazionale possono essere uno strumento efficace per orientare lo sviluppo delle competenze in un contesto professionale in modo da favorire la transizione da settori obsolescenti a nuovi settori in crescita e da integrare le competenze verdi e digitali (ad esempio prendendo le mosse dal quadro europeo delle competenze digitali per i cittadini e dal quadro europeo delle competenze informatiche per i professionisti delle TIC).

    Rendere verde il settore dell'IFP impone in primo luogo di intensificare il ruolo dell'ecologia nei programmi, nei curricoli e nei contenuti dell'IFP, ma anche di gestire gli istituti dell'IFP prestando la debita attenzione all'impronta ambientale. Ciò impone di prestare sostegno agli istituti dell'IFP per adattare i programmi e assicurarsi che le attività rispondano alle esigenze delle imprese all'avanguardia nell'attuazione degli obiettivi ambientali, ma anche accertarsi che le infrastrutture e la tecnologia possiedano requisiti di sostenibilità, in modo da contribuire anche alla realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile, ad esempio facilitando la disponibilità delle competenze necessarie per l'"ondata di ristrutturazioni" e la transizione verde e sostenibile. Inoltre, come illustrato anche dalla crisi della COVID-19, gli istituti dell'IFP devono adottare proattivamente la digitalizzazione e possedere una strategia digitale chiara, capace di operare in diverse dimensioni: la messa a disposizione di contenuti digitali, gli approcci pedagogici all'apprendimento digitale, ma anche un migliore utilizzo dei dati per seguire l'avanzamento dei discenti, elaborare approcci personalizzati e prevedere la domanda di competenze.

    4.L'IFP è attraente e basata sulla trasmissione di formazione e competenze in modo moderno e digitale

    L'IFP, sebbene apra ottime prospettive d'impiego in occupazioni estremamente richieste sul mercato del lavoro, è penalizzata da una scarsa capacità di attrazione nei confronti di discenti e imprese nella maggior parte degli Stati membri. Ne deriva che sono indispensabili maggiori sforzi per aumentare l'attrattiva dell'IFP innovando e modernizzandola, specialmente in termini di novità di contesti di apprendimento, strumenti e pedagogie, con un'attenzione particolare per la digitalizzazione. I simulatori basati sulle TIC e gli strumenti dedicati alla realtà virtuale e alla realtà aumentata hanno il potenziale di modernizzare e innovare in misura significativa l'erogazione dell'IFP e di aumentarne l'efficienza e l'accessibilità, rispetto alle costose attrezzature fisiche. Tale aspetto può essere particolarmente utile per le piccole imprese e per gli apprendistati organizzati dalle piccole e medie imprese.

    Vi è la possibilità di acquisire nuovi tipi di competenze mediante l'insegnamento collaborativo, interdisciplinare e basato su progetti. Un altro aspetto della capacità di attrazione è dato dalla permeabilità: i sistemi di istruzione e formazione dovrebbero consentire percorsi verticali e orizzontali tra IFP, istruzione scolastica generale, istruzione superiore e istruzione degli adulti. I programmi di IFP di livello superiore dovrebbero essere ulteriormente ampliati al fine di sostenere le crescenti esigenze di competenze professionali avanzate. Anche i servizi di orientamento di qualità elevata hanno il potenziale di migliorare l'attrattiva dell'IFP.

    L'internazionalizzazione, la mobilità transnazionale, compresi i campionati delle capacità professionali virtuali 35 , e i forti legami con altri settori dell'istruzione e formazione e con gli operatori della ricerca e del mercato del lavoro sono elementi fondamentali per innovare il modo in cui l'IFP è concepita ed erogata.

    Una maggiore qualità dell'IFP sarà possibile solo grazie a insegnanti e formatori ben formati e motivati. Il personale dell'IFP deve essere sostenuto nello sviluppo di competenze e ricevere strumenti per padroneggiare le nuove tecnologie, lavorare in ambienti multiculturali e comprendere le mutevoli esigenze del mercato del lavoro. La motivazione, la progressione di carriera e il benessere di insegnanti e formatori dell'IFP sono fondamentali per aumentare la capacità di attrazione della loro professione. Gli insegnanti cosiddetti ibridi (persone occupate a tempo parziale in un'impresa e a tempo parziale insegnanti in una scuola professionale) hanno il potenziale di contribuire a forme più strette di collaborazione tra gli istituti dell'IFP e le imprese, in modo più strutturato e con maggiore frequenza. Gli insegnanti ibridi possono apportare l'indispensabile innovazione agli ambienti impostati sul modello scolastico e possono rivelarsi una soluzione alla crescente scarsità e all'invecchiamento della popolazione degli insegnanti dell'IFP. Questo tipo di carriera offre prospettive interessanti ai singoli e vantaggi sia alle scuole sia alle imprese, in particolare grazie alla condivisione dei costi salariali.

    5.L'IFP promuove le pari opportunità

    Un'IFP di elevata qualità favorisce inoltre l'inclusione dei gruppi vulnerabili. Ciò significa che occorre garantire un'ampia accessibilità e rimuovere tutte le restanti barriere alla partecipazione, anche per le persone con disabilità, gli adulti scarsamente qualificati, le minoranze etniche e le persone provenienti da un contesto migratorio. Tale impostazione può aiutare anche ad eliminare le preoccupazioni, menzionate durante la crisi della COVID-19, in tema di equità in relazione all'accesso agli strumenti per l'apprendimento digitale, al collegamento a Internet e ai necessari dispositivi informatici. Misure mirate e formati flessibili per la formazione possono prevenire il fenomeno dell'abbandono e fornire opportunità di ricominciare a coloro che hanno abbandonato percorsi di IFP.

    È inoltre necessario affrontare il problema dei pregiudizi di genere, promuovendo l'equilibrio tra le professioni tradizionalmente "femminili" e "maschili", anche incoraggiando la partecipazione delle donne alla formazione per professioni tradizionalmente considerate "maschili", e degli uomini per quelle cosiddette "femminili".

    6.L'IFP si basa su una cultura di garanzia della qualità (cfr. sopra)

    7.Attuazione a livello nazionale

    I partenariati sostenibili tra tutti i portatori di interessi pertinenti, inclusi i partenariati pubblico-privati, sono fondamentali per realizzare una governance efficace dell'IFP. Gli Stati membri sono invitati a utilizzare nel miglior modo possibile gli strumenti europei esistenti, quali Europass, il quadro europeo delle qualifiche (EQF) o ESCO (classificazione europea multilingue di abilità/competenze, qualifiche e occupazioni) e a massimizzare le sinergie tra loro anche al fine di promuovere il riconoscimento reciproco automatico di qualifiche e diplomi dell'istruzione e formazione professionale e dei risultati dei periodi di studio all'estero. I fondi e gli strumenti dell'Unione europea continuano a prestare attenzione alle competenze e a offrire occasioni di finanziamento per le riforme dell'istruzione e formazione professionale. Per un'attuazione più efficace ed efficiente della raccomandazione si propone che le autorità nazionali responsabili definiscano le misure da prendere allo scopo a livello nazionale entro un anno dalla sua adozione, prendendo le mosse dalle basi nazionali già esistenti e dai quadri finanziari già in atto, e ne portino a termine l'esecuzione.

    Sostegno a livello dell'UE

    La proposta intende riconfermare il ruolo chiave del comitato consultivo tripartito per la formazione professionale (CCFP) nella governance dell'IFP dell'UE, invitando nel contempo ad adottare un metodo di lavoro più strutturato sulla base di un programma di lavoro progressivo. Invita inoltre a una maggiore collaborazione con altri portatori di interessi chiave, quali i rappresentanti dei discenti e gli erogatori di IFP.

    La proposta non modifica le più ampie strutture di governance nel settore delle competenze, dell'istruzione e della formazione.

    Il sostegno della Commissione europea agli Stati membri in vista dell'attuazione della presente raccomandazione potrebbe essere gradualmente fornito rafforzando il sostegno alle riforme strutturali in materia di apprendistati mediante il servizio di sostegno all'apprendistato 36 e un nuovo impulso all'alleanza europea per l'apprendistato, in sinergia con la garanzia per i giovani, nonché ampliando i servizi di sostegno all'istruzione e formazione professionale insieme al Cedefop. Le attività possono riguardare una serie di servizi, tra cui l'apprendimento reciproco, la consulenza di esperti, l'apprendimento comparativo, il lavoro di analisi e lo sviluppo delle capacità per l'attuazione della presente raccomandazione.

    Le piattaforme dei centri di eccellenza professionale (CoVE) mirano a promuovere la "convergenza verso l'alto" dell'eccellenza dell'IFP, operando a due livelli:

    1.nazionale, in un determinato contesto locale, integrando i centri di eccellenza professionale negli ecosistemi e cluster imprenditoriali e di innovazione locali e fungendo da centri di diffusione delle tecnologie per le PMI, compresi gli strumenti di apprendimento digitali (simulatori basati sulle TIC, realtà virtuale e aumentata), e collegandoli a livello europeo;

    2.internazionale 37 , creando, con il loro tramite, punti di riferimento di livello mondiale per la formazione professionale, riunendo i CoVE che condividono un interesse comune in settori/mercati specifici (ad esempio, l'aeronautica, la mobilità elettrica, le tecnologie verdi e circolari, le TIC, l'assistenza sanitaria ecc.) o approcci innovativi (ad esempio, soluzioni digitali, intelligenza artificiale) per affrontare le sfide della società (ad esempio, cambiamenti climatici, scarsità ed esaurimento delle risorse, inquinamento, realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile, integrazione dei migranti, sviluppo delle competenze delle persone con bassi livelli di qualificazione ecc.).

    Le piattaforme saranno aperte sia ai paesi dotati di sistemi di eccellenza professionale ben sviluppati sia a quelli che stanno sviluppando approcci analoghi, al fine di esplorare tutte le potenzialità degli istituti di IFP nello svolgere un ruolo proattivo a sostegno della crescita, della competitività e dell'innovazione. Le piattaforme dei centri di eccellenza professionale non sono destinate a fondare ex novo istituti e infrastrutture IFP, ma mirano piuttosto a riunire una serie di partner locali/regionali quali gli erogatori di IFP iniziale e continua, gli istituti di istruzione superiore come le università di scienze applicate e i politecnici, gli istituti di ricerca, i parchi scientifici, i cluster, le imprese, in particolare le micro, piccole e medie imprese, le camere di commercio e le associazioni di imprese, le parti sociali, i consigli settoriali delle competenze, le associazioni professionali/settoriali, i cluster, le autorità nazionali e regionali e le agenzie di sviluppo, i servizi pubblici per l'impiego ecc.

    Lo strumento di autoriflessione SELFIE, che sostiene gli istituti di istruzione e formazione nell'utilizzo efficace delle tecnologie digitali per l'insegnamento e l'apprendimento, può svolgere un ruolo importante. Lo strumento sarà ulteriormente sviluppato e ampliato per comprendervi la cooperazione con i datori di lavoro nei programmi di apprendimento basato sul lavoro. Il quadro di riferimento EQAVET è adeguato per includervi anche criteri/descrittori di qualità relativi alla digitalizzazione dell'insegnamento e dell'apprendimento, anche attraverso l'uso dello strumento SELFIE. Lo strumento sarà ulteriormente sviluppato e ampliato per comprendervi la cooperazione con i datori di lavoro nei programmi di apprendimento basato sul lavoro. Il quadro di riferimento EQAVET è adeguato per includervi anche criteri/descrittori di qualità relativi alla digitalizzazione dell'insegnamento e dell'apprendimento, anche attraverso l'uso dello strumento SELFIE.

    I sistemi IFP europei hanno le potenzialità per affermarsi come punto di riferimento globale per lo sviluppo delle competenze. A livello europeo esiste una serie di azioni che possono promuovere la leadership europea in un mercato globale della formazione, come il sostegno all'internazionalizzazione dei sistemi di istruzione e formazione professionale, la promozione di campionati delle capacità professionali o l'organizzazione di campagne di comunicazione per accrescere la capacità di attrazione dell'istruzione e formazione professionale e migliorane l'immagine.

    Un elemento innovativo a sostegno dell'eccellenza e dell'internazionalizzazione dell'IFP è il concetto di profili professionali chiave a livello europeo, che definisce una determinata percentuale di un contenuto di formazione comune a livello europeo. All'interno della piattaforma Europass e, ove possibile, integrati da contenuti digitali professionali, i profili possono facilitare notevolmente la mobilità dei discenti e dei lavoratori, il riconoscimento automatico delle qualifiche di IFP e dei risultati dei periodi di studio all'estero e lo sviluppo di curricoli di istruzione e formazione professionale, qualifiche e credenziali congiunti.

    Al fine di rafforzare la dimensione europea di una maggiore trasparenza e di un rafforzamento della fiducia, la proposta introduce valutazioni inter pares dei meccanismi di garanzia della qualità nell'IFP. L'accento posto sulla dimensione europea è la logica conseguenza del successo delle attività svolte dall'adozione della raccomandazione EQAVET nel 2009, che hanno aiutato la maggior parte dei paesi a definire, rivedere e perfezionare i loro sistemi di garanzia della qualità. Il formato e i metodi di lavoro di tale dimensione europea potenziata, volti a rafforzare la trasparenza e la creazione di un clima di fiducia attraverso un esercizio di valutazione inter pares, devono essere ulteriormente discussi con tutti i portatori di interessi pertinenti.

    Gli erogatori di IFP e le loro associazioni svolgono un ruolo fondamentale nell'attuazione delle riforme dell'IFP a livello nazionale e sono soggetti diretti dell'attuazione delle politiche e delle iniziative dell'UE. Sono veri e propri moltiplicatori che diffondono l'agenda politica in materia di IFP e le buone pratiche scambiate a livello dell'UE, ma forniscono anche riscontri ed esperienza dal punto di vista, a livello di base, degli operatori, rispetto alle proposte politiche presentate dalla Commissione. È necessario approfondire un dialogo strutturato con gli erogatori di IFP al fine di rafforzarne la capacità e il ruolo nella cooperazione in materia di IFP a livello di UE.

    Sarà incoraggiato l'impiego di fondi e programmi dell'UE [come Next Generation EU (dispositivo per la ripresa e la resilienza, REACT-EU), il Fondo sociale europeo Plus, il Fondo europeo di sviluppo regionale, InvestEU, Erasmus+, Orizzonte Europa, Interreg, Europa digitale, il meccanismo per una transizione giusta, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale] per sostenere la realizzazione degli impegni assunti nella presente proposta.

    In particolare, la proposta relativa al dispositivo per la ripresa e la resilienza e a REACT-EU ha il potenziale di attenuare l'impatto socioeconomico della transizione e della pandemia di COVID-19. Nello specifico, potrebbero essere rafforzati il sostegno per gli apprendistati, la digitalizzazione degli istituti di IFP, nonché per le riforme dell'IFP volte ad accelerare la diffusione dei programmi di riqualificazione di qualità a sostengono delle transizioni professionali per coloro che lavorano in settori profondamente colpiti dalla crisi.



    2020/0137 (NLE)

    Proposta di

    RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

    relativa all'istruzione e formazione professionale (IFP) per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza

    IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare gli articoli 166 e 165,

    vista la proposta della Commissione europea,

    considerando quanto segue:

    (1)La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea 38 riconosce l'istruzione e l'accesso alla formazione professionale e continua come un diritto; gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite prevedono entro il 2030 39 pari accesso per tutte le donne e tutti gli uomini a un'istruzione tecnica, professionale e terziaria, anche universitaria, che sia di qualità e a prezzi accessibili e un aumento sostanziale del numero di giovani e adulti che hanno le competenze necessarie, anche tecniche e professionali, per l'occupazione, posti di lavoro dignitosi e l'imprenditorialità.

    (2)Il pilastro europeo dei diritti sociali 40 proclamato il 17 novembre 2017 stabilisce una serie di principi a sostegno di mercati del lavoro e sistemi di protezione sociale equi e ben funzionanti, tra cui il principio 1 sul diritto all'istruzione inclusiva e di qualità, alla formazione e all'apprendimento permanente, e il principio 4 sul sostegno attivo all'occupazione.

    (3)I sistemi di istruzione e formazione professionale innovativi e di elevata qualità forniscono alle persone competenze per il lavoro che le aiutano ad adattarsi alla duplice transizione digitale e verde e a realizzarla, a far fronte alle situazioni di emergenza e agli shock economici, sostenendo nel contempo la crescita economica e la coesione sociale. Forniscono loro competenze che le aiutano a trovare o a creare le occupazioni richieste nel mercato del lavoro.

    (4)Politiche professionali solide sono essenziali per conseguire l'obiettivo di promuovere una forza lavoro competente, qualificata, adattabile e mercati del lavoro in grado di rispondere ai mutamenti economici come stabilisce l'articolo 145 TFUE.

    (5)La comunicazione della Commissione "Il Green Deal europeo" 41 propone una nuova strategia per la crescita dell'Europa che mira a trasformarne l'economia e la società avviandole in una direzione più sostenibile. Scuole, istituti di formazione e università si trovano in una posizione privilegiata per intavolare con gli alunni, i genitori, le imprese e la comunità in generale un dialogo sui cambiamenti necessari per il successo della transizione. Per cogliere i benefici della transizione verde è fondamentale dedicarsi proattivamente allo sviluppo delle competenze e alla riqualificazione.

    (6)La comunicazione della Commissione "Un'Europa sociale forte per transizioni giuste" 42 sottolinea la necessità di mettere al centro le competenze, l'occupabilità e il capitale umano, mediante l'agenda per le competenze per l'Europa per una competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza 43 , accompagnata da una proposta di raccomandazione del Consiglio in materia di istruzione e formazione professionale. Annuncia inoltre ulteriori lavori sullo spazio europeo dell'istruzione e un nuovo quadro di collaborazione con gli Stati membri nell'ambito dell'istruzione e della formazione.

    (7)La comunicazione della Commissione "Una nuova strategia industriale per l'Europa" 44  invita ad agire con risolutezza per garantire che tutti usufruiscano dell'apprendimento permanente e che l'istruzione e la formazione continuino a tenere il passo e contribuiscano a realizzare la duplice transizione. Invita inoltre l'istruzione superiore e professionale a fornire un maggior numero di scienziati, ingegneri e tecnici per il mercato del lavoro. Il nuovo piano d'azione per l'economia circolare 45 e la strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 46 evidenziano il ruolo chiave delle competenze nella transizione a un'economia verde e pulita.

    (8)La comunicazione della Commissione "Una strategia per le PMI per un'Europa sostenibile e digitale" 47 sottolinea che la disponibilità di personale qualificato o di dirigenti esperti è diventata il problema più importante per un quarto delle micro, piccole e medie imprese (PMI) dell'UE 48 e che la mancanza di personale qualificato è il più importante ostacolo a nuovi investimenti nell'UE 49 . L'istruzione e formazione professionale è particolarmente importante affinché le PMI possano far sì che la forza lavoro disponga delle competenze necessarie.

    (9)La comunicazione della Commissione "Un'Unione dell'uguaglianza: la strategia per la parità di genere 2020-2025" 50 sottolinea l'importanza dell'istruzione e formazione professionale per le donne e per gli uomini al fine di garantire un equilibrio di genere nelle professioni a predominanza tradizionalmente maschile o femminile, con lo scopo di contrastare gli stereotipi di genere. 

    (10)La comunicazione della Commissione "Il bilancio dell'UE come motore del piano per la ripresa europea" 51 presenta un ambizioso piano globale per la ripresa europea. Tale piano si basa sulla solidarietà e sull'equità ed è ancorato ai principi e ai valori condivisi dell'Unione. Il piano illustra le modalità per rilanciare l'economia europea, promuovere le transizioni verde e digitale e renderle più eque, più resilienti e più sostenibili per le generazioni future.

    (11)Dal 2013 la garanzia per i giovani 52 aiuta i giovani a entrare nel mercato del lavoro mediante un'offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio entro quattro mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita dalla scuola. L'istruzione e formazione professionale è stata efficace nel facilitare il passaggio al mercato del lavoro per i giovani a rischio di esclusione. In futuro un'istruzione e formazione professionale attraente e pertinente al mercato del lavoro, in particolare gli apprendistati, può svolgere un ruolo ancora più importante nell'ambito della garanzia per i giovani per prevenire che i giovani diventino disoccupati e per prepararli alle future opportunità del mercato del lavoro, in particolare nel quadro delle transizioni verde e digitale.

    (12)La proposta della Commissione di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo sociale europeo Plus (FSE+) mira a garantire una migliore rispondenza tra i sistemi di istruzione e formazione e il mercato del lavoro e la parità di accesso per tutti alle opportunità di apprendimento permanente, mediante percorsi di sviluppo delle competenze e di riqualificazione.

    (13)La proposta della Commissione di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce "Erasmus": il programma dell'Unione per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport e che abroga il regolamento (UE) n. 1288/2013 afferma che la natura integrata del programma 2014-2020, che abbraccia l'apprendimento in tutti i contesti (formale, non formale e informale) e in tutte le fasi della vita, dovrebbe essere mantenuta per promuovere percorsi di apprendimento flessibili che consentano alle persone di sviluppare le competenze necessarie per affrontare le sfide del ventunesimo secolo.

    (14)La presente raccomandazione si basa su una serie di iniziative nel settore dell'istruzione e formazione e delle competenze, riassunte nell'allegato I, che sono state sviluppate a livello europeo e contribuirà all'agenda per le competenze per l'Europa per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza, all'aggiornamento del piano d'azione per l'istruzione digitale, allo spazio europeo dell'istruzione e al quadro strategico per la cooperazione nel settore dell'istruzione e della formazione.

    (15)La presente raccomandazione risponde all'obiettivo dello spazio europeo dell'istruzione di sviluppare un autentico spazio europeo dell'apprendimento in cui un'istruzione e una formazione inclusive e di elevata qualità non siano ostacolate dalle frontiere e che miri a rimuovere gli ostacoli al riconoscimento dei titolo ottenuti alla fine del ciclo di studi, dei titoli dell'istruzione superiore e dei periodi di studio all'estero, e di contribuire a una convalida transfrontaliera più agevole dei certificati di formazione e di apprendimento permanente.

    (16)Sulla base delle priorità per una maggiore cooperazione europea in materia di istruzione e formazione professionale (processo di Copenaghen), adottate in forma di risoluzione del Consiglio il 19 dicembre 2002 53 , gli obiettivi relativi a un'istruzione e formazione professionale di elevata qualità e flessibile e alla mobilità transnazionale sono rimasti al centro della visione globale di modernizzazione dell'istruzione e formazione professionale definita dai ministri competenti nel comunicato di Bruges del 2010 54 .

    (17)Nelle conclusioni di Riga del 22 giugno 2015 55 i ministri competenti dell'istruzione e formazione professionale hanno concordato una serie di priorità a sostegno del conseguimento di tale visione, integrate nella relazione congiunta 2015 del Consiglio e della Commissione sull'attuazione del quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione (ET 2020) 56 e nella nuova agenda per le competenze per l'Europa 57 del 2016, che ha dato un'ulteriore forte slancio alle politiche in materia di IFP dell'UE dando maggiore enfasi alla capacità di attrazione e alla qualità.

    (18)La raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2009, sull'istituzione di un quadro europeo di riferimento per la garanzia della qualità dell'istruzione e della formazione professionale ("EQAVET") 58 definisce un quadro di riferimento per sostenere gli Stati membri nel migliorare la qualità dei loro sistemi di istruzione e formazione professionale e per contribuire ad accrescere la trasparenza delle politiche degli Stati membri in materia di istruzione e formazione professionale. Nel corso dei dieci anni di attuazione, il quadro di riferimento EQAVET, pur avendo stimolato la riforma di vari sistemi di garanzia della qualità nazionali, non ha contribuito in modo significativo ad accrescere la trasparenza delle disposizioni in materia di garanzia della qualità. Inoltre è stato applicato principalmente nell'istruzione e formazione professionale iniziale a livello scolastico. Il quadro di riferimento EQAVET 2009 dovrebbe pertanto essere integrato nella presente raccomandazione aggiungendo inoltre elementi volti a colmare le lacune della sua attuazione in relazione alla qualità dei risultati dell'apprendimento, alla certificazione e alla valutazione, alla consultazione dei portatori di interessi, al ruolo degli insegnanti e dei formatori, all'apprendimento basato sul lavoro e alla flessibilità dell'istruzione e formazione professionale. Al fine di migliorare l'apprendimento reciproco, accrescere la trasparenza e la coerenza delle disposizioni in materia di garanzia della qualità nell'erogazione di istruzione e formazione professionale e rafforzare la fiducia reciproca tra gli Stati membri dell'UE, dovrebbero essere introdotte valutazioni inter pares, a livello dell'UE, relative alla garanzia della qualità a livello di sistema.

    (19)La raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2009, sull'istituzione di un sistema europeo di crediti per l'istruzione e la formazione professionale ("ECVET") 59 stabilisce l'obiettivo di migliorare il riconoscimento, l'accumulazione e il trasferimento dei risultati dell'apprendimento, sostenendo la mobilità e l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita come pure l'istituzione di un sistema di crediti dell'UE nell'istruzione e nella formazione professionale. Nel corso dei dieci anni di attuazione, il sistema ECVET ha ampiamente contribuito allo sviluppo di una mobilità di migliore qualità grazie all'uso e alla documentazione delle unità di risultati dell'apprendimento. In generale tuttavia il concetto di punti ECVET non è stato applicato e il sistema ECVET non ha portato allo sviluppo di un sistema europeo di crediti nell'ambito dell'istruzione e formazione professionale. La presente raccomandazione del Consiglio dovrebbe pertanto includere i principi fondamentali del sistema ECVET (ad esempio, unità di risultati dell'apprendimento) connessi alla flessibilità. Gli strumenti dell'ECVET (per esempio l'accordo di apprendimento e il protocollo d'intesa) che sostengono la mobilità dei discenti dell'istruzione e formazione professionale devono essere ulteriormente sviluppati nel quadro di altri strumenti dell'UE, come quelli sostenuti nell'ambito del programma Erasmus+. Per le qualifiche professionali a livello post-secondario e terziario può essere applicato il sistema europeo di accumulazione e trasferimento dei crediti già in uso.

    (20)La raccomandazione del Consiglio, del 15 marzo 2018, relativa a un quadro europeo per apprendistati efficaci e di qualità 60 individua 14 criteri fondamentali che gli Stati membri e le parti interessate dovrebbero utilizzare per sviluppare apprendistati efficaci e di qualità per garantire sia lo sviluppo delle competenze inerenti al lavoro sia lo sviluppo personale degli apprendisti.

    (21)Dal monitoraggio delle priorità convenute nelle conclusioni di Riga del 22 giugno 2015, effettuato dal Cedefop, emerge una serie di settori in cui i paesi hanno compiuto progressi nella modernizzazione dell'istruzione e formazione professionale, in particolare per quanto riguarda gli apprendistati e l'apprendimento basato sul lavoro, la garanzia della qualità, l'istituzione di meccanismi di anticipazione delle competenze e di organi consultivi che coinvolgono le parti sociali, il rafforzamento della permeabilità e della flessibilità e, recentemente, una maggiore attenzione alle competenze digitali. Alla luce delle transizioni verde e digitale, è tuttavia necessario ampliare e migliorare in maniera significativa l'offerta di istruzione e formazione professionale continua sia per i giovani e sia per gli adulti, aumentando nel contempo la capacità di attrazione e la qualità dell'istruzione e formazione professionale iniziale.

    (22)Molti paesi hanno avviato iniziative per promuovere l'eccellenza nell'istruzione e formazione professionale e per collegare meglio l'IFP agli ecosistemi dell'innovazione e delle competenze. Sulla base di questi esempi, il concetto di centri di eccellenza professionale è sperimentato con successo nell'ottica di renderli punti di riferimento di livello mondiale per la formazione in settori specifici sia per la formazione iniziale sia per lo sviluppo delle competenze e la riqualificazione continui.

    (23)Nel suo parere sul futuro dell'istruzione e formazione professionale 61 , adottato nel dicembre 2018, il comitato consultivo per la formazione professionale ha definito la visione di un'istruzione e formazione professionale eccellente, inclusiva e lungo tutto l'arco della vita che soddisfi le esigenze future generate dai cambiamenti economici, tecnologici e sociali. In tale parere la Commissione è invitata a elaborare una proposta, sotto forma di raccomandazione del Consiglio, volta a razionalizzare e consolidare il quadro programmatico dell'UE in materia di istruzione e formazione professionale, la sua governance e gli strumenti esistenti.

    (24)Ai fini della presente raccomandazione, per istruzione e formazione professionale si intende l'istruzione e formazione che mira a fornire ai giovani e agli adulti le conoscenze, il know-how, le abilità e/o le competenze richiesti in particolari occupazioni o, più in generale, nel mercato del lavoro e che possono essere forniti in contesti formali e non formali, a tutti i livelli del quadro europeo delle qualifiche, anche di livello terziario.

    (25)Dato il suo carattere non vincolante, la presente raccomandazione rispetta i principi di sussidiarietà e di proporzionalità e dovrebbe essere attuata conformemente al diritto europeo e al diritto e alle prassi nazionali. In particolare, la presente raccomandazione non pregiudica la direttiva 2005/36/CE 62 , modificata dalla direttiva 2013/55/CE 63 , relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, e il regime di riconoscimento automatico ivi previsto,

    RACCOMANDA AGLI STATI MEMBRI:

    a) di adoperarsi per attuare una politica dell'Unione in materia di istruzione e formazione professionale che:

    fornisca a giovani e adulti le competenze necessarie per prosperare in un mercato del lavoro e una società in evoluzione e per gestire la ripresa e transizioni giuste a un'economia verde e digitale in tempi di cambiamento demografico e attraverso tutti i cicli economici,

    garantisca l'inclusività e le pari opportunità e contribuisca a conseguire la resilienza, l'equità sociale e la prosperità, e

    definisca l'istruzione e formazione professionale europea come riferimento globale per lo sviluppo delle competenze;

    b) di effettuare interventi e investimenti per attuare tale politica, conformemente ai principi definiti di seguito ai punti da 1 a 23; e

    c) di adoperarsi per conseguire entro il 2025 i seguenti obiettivi che fanno parte dei pertinenti quadri europei di monitoraggio, anche nel settore delle politiche sociali, occupazionali e dell'istruzione e della formazione:

    ·la percentuale di diplomati occupati dovrebbe essere almeno dell'82 % 64 ;

    ·il 60 % dei neodiplomati dell'IFP beneficia dell'apprendimento basato sul lavoro durante l'istruzione e formazione professionale 65 . Questo obiettivo si riferisce a tutte le forme di apprendimento basato sul lavoro e contribuirà in tal senso all'aumento delle opportunità di apprendistato che possono ricevere il sostegno della garanzia per i giovani;

    ·l'8 % dei discenti nell'IFP beneficia di una mobilità per l'apprendimento all'estero 66 .

    L'IFP si adatta agilmente ai cambiamenti di un mercato del lavoro dinamico

    1.I programmi di istruzione e formazione professionale offrono una combinazione equilibrata di competenze professionali e tecniche, adeguate a tutti i cicli economici, a posti e metodi di lavoro in costante evoluzione, e competenze chiave 67 , che comprendono solide competenze di base, digitali, trasversali e verdi e altre competenze per la vita che costituiscono un saldo fondamento per la resilienza, l'occupabilità permanente, l'inclusione sociale, la cittadinanza attiva e lo sviluppo personale permanenti.

    2.I curricoli, l'offerta di programmi e le qualifiche dell'istruzione e formazione professionale sono costantemente aggiornati utilizzando una solida analisi del fabbisogno di competenze (ossia i sistemi di monitoraggio dei percorsi di carriera dei laureati e diplomati e i meccanismi di anticipazione delle competenze, anche a livello settoriale e regionale).

    3.Gli erogatori di istruzione e formazione professionale dispongono di un congruo livello di autonomia, flessibilità, sostegno e finanziamento per adeguare rapidamente la loro offerta di formazione al mutare delle esigenze di competenze, alle transizioni verde e digitale e ai cicli economici.

    4.I programmi di istruzione e formazione professionale a tutti i livelli comprendono componenti dell'apprendimento basato sul lavoro, che sono ulteriormente ampliate anche nell'istruzione e formazione professionale continua. I programmi di apprendistato 68 sono sviluppati ulteriormente, al fine di migliorare le offerte della garanzia per i giovani 69 , e sono integrati da un sostegno 70 adeguato e da misure per stabilizzare l'offerta di apprendistati e per affrontare le sfide specifiche incontrate dalle piccole imprese.

    La flessibilità e le opportunità di progressione sono al centro dell'IFP

    5.I programmi di istruzione e formazione professionale sono personalizzati e incentrati sul discente, offrono accesso a forme di apprendimento in presenza, digitale o misto, percorsi flessibili e modulari che riconoscono i risultati dell'apprendimento non formale e informale e aprono alla progressione della carriera e dell'apprendimento. I programmi di formazione professionale continua sono concepiti per essere rapidamente adattabili alle esigenze di sviluppo delle competenze e riqualificazione settoriali, aziendali o individuali.

    6.I programmi di istruzione e formazione professionale si basano su moduli o unità di risultati dell'apprendimento e sono previsti meccanismi di convalida che consentono il trasferimento, il riconoscimento e l'accumulazione dei risultati dell'apprendimento acquisiti da una persona in vista dell'ottenimento di una qualifica, di una qualifica parziale o di microcredenziali, a seconda dei casi 71 .

    L'IFP è un volano dell'innovazione e della crescita e prepara alle transizioni digitale e verde e alle occupazioni più richieste

    7.L'istruzione e formazione professionale è resa resiliente dall'integrazione in strategie economiche, industriali e di innovazione, comprese quelle connesse alla ripresa e alle transizioni verde e digitale. Di conseguenza, l'offerta di istruzione e formazione professionale continua deve essere notevolmente ampliata promuovendo l'acquisizione di competenze imprenditoriali, digitali e verdi in base alla domanda.

    8.I centri di eccellenza professionale fungono da catalizzatori per gli investimenti delle imprese locali, sostenendo la ripresa, le transizioni verde e digitale, le strategie di innovazione e di specializzazione intelligente a livello europeo e regionale e lo sviluppo dell'istruzione e formazione professionale a livelli di qualifica più elevati (livelli EQF da 5 a 8), e forniscono servizi innovativi, quali cluster e incubatori di impresa per le start-up e l'innovazione tecnologica per le PMI, come pure soluzioni di riqualificazione innovative per i lavoratori a rischio di esubero.

    9.Gli istituti di istruzione e formazione professionale hanno accesso a infrastrutture all'avanguardia, dispongono di strategie di digitalizzazione 72 e integrano i criteri di sostenibilità ambientale e sociale nei loro programmi e nella loro gestione organizzativa, contribuendo in tal modo all'attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

    L'IFP rappresenta una scelta attraente basata sulla fornitura moderna e digitalizzata di formazione/competenze

    10.I programmi di istruzione e formazione professionale superiore, per i livelli da 5 a 8 del quadro europeo delle qualifiche, sono ulteriormente sviluppati al fine di sostenere la crescente esigenza di competenze professionali di livello elevato.

    11.L'istruzione e formazione professionale è parte del processo di apprendimento permanente e sono previsti percorsi flessibili e permeabili tra l'istruzione e formazione professionale iniziale e continua, l'istruzione generale e l'istruzione superiore.

    12.I programmi di istruzione e formazione professionale sono svolti in ambienti di apprendimento aperti, digitali e partecipativi opportunamente combinati, comprendenti luoghi di lavoro che favoriscono l'apprendimento, e sono sostenuti da infrastrutture, attrezzature e tecnologie avanzate e accessibili e da pedagogie e strumenti versatili, in particolare simulatori basati sulle TIC e realtà virtuale e aumentata, che aumentano l'accessibilità e l'efficienza della fornitura di formazione, anche per le piccole imprese 73 .

    13.Gli insegnanti, i formatori e i dirigenti dell'istruzione e formazione professionale si impegnano a seguire uno sviluppo professionale iniziale e continuo al fine di: fornire una formazione di alta qualità; promuovere le competenze tecniche e digitali e metodi di formazione innovativi efficaci; lavorare con strumenti di apprendimento digitali e in contesti diversificati e multiculturali. Il loro percorso professionale è reso più attraente da criteri di assunzione più ampi, maggiori opportunità di carriera, ad es. insegnanti/formatori ibridi 74 , nonché una cooperazione rafforzata tra insegnanti/formatori dell'IFP e imprese.

    14.Le strategie di internazionalizzazione sostengono un approccio strategico alla cooperazione internazionale nell'ambito dell'istruzione e formazione professionale, anche nelle regioni frontaliere dell'UE; tali strategie promuovono pratiche nazionali di successo a livello mondiale e la partecipazione ai campionati delle capacità professionali internazionali.

    15.Esistono opportunità di mobilità ai fini dell'apprendimento per i discenti e il personale degli istituti d'istruzione e formazione professionale, compresa la mobilità virtuale, la mobilità di lunga durata e la mobilità verso paesi terzi, agevolata dall'uso e dal riconoscimento delle unità di risultati dell'apprendimento e dai pertinenti strumenti europei 75 .

    16.Informazioni chiare e di facile comprensione sulle opportunità di apprendimento, di carriera e di convalida in tutta l'UE sono garantite da servizi di orientamento lungo tutto l'arco della vita di alta qualità, utilizzando appieno le possibilità offerte dai servizi digitali.

    L'IFP promuove le pari opportunità

    17.I programmi di IFP sono inclusivi per i gruppi vulnerabili, come le persone con disabilità, gli adulti scarsamente qualificati o con basso livello di competenze, le minoranze etniche e razziali, compresi i Rom, le persone provenienti da un contesto migratorio e le persone con minori opportunità a causa dell'ubicazione geografica. Misure mirate e formati di formazione flessibili dovrebbero prevenire l'abbandono dell'istruzione e della formazione e sostenere la transizione dalla scuola al mondo del lavoro.

    18.I programmi di IFP sono accessibili mediante piattaforme di apprendimento digitali, sostenute da strumenti, dispositivi e collegamento Internet, in particolare per i gruppi vulnerabili e le persone in zone rurali o remote.

    19.Misure mirate promuovono l'equilibrio di genere nelle professioni tradizionalmente "maschili" o "femminili" e affrontano gli stereotipi legati al genere e altri tipi di stereotipi.

    L'IFP si basa su una cultura di garanzia della qualità

    20.Il quadro europeo di riferimento per la garanzia della qualità (quadro di riferimento EQAVET) di cui all'allegato II è integrato nei sistemi nazionali di garanzia della qualità, sia per l'istruzione e formazione professionale iniziale sia per l'istruzione e formazione professionale continua; tale quadro di riferimento riguarda l'istruzione e formazione professionale in tutti gli ambienti di apprendimento (quali l'erogazione su base scolastica e l'apprendimento basato sul lavoro, compresi i programmi di apprendistato) e tutti i tipi di apprendimento (digitale, in presenza o misto), fornita da erogatori sia pubblici sia privati; esso si basa su una serie di indicatori comuni per la garanzia della qualità dell'istruzione e formazione professionale applicati a livello sia di sistema sia dell'erogatore, elencati nell'allegato II.

    21.Il punto nazionale di riferimento per la garanzia della qualità dell'istruzione e formazione professionale continua a riunire tutti i pertinenti portatori di interessi a livello nazionale e regionale al fine di:

    adottare iniziative concrete per attuare e sviluppare ulteriormente il quadro di riferimento EQAVET,

    informare e mobilitare un'ampia gamma di portatori d'interessi, tra cui i centri di eccellenza professionale, affinché contribuiscano all'attuazione del quadro di riferimento EQAVET,

    sostenere l'autovalutazione come efficace strumento complementare di garanzia della qualità, per consentire di misurare i successi ottenuti e di individuare gli ambiti in cui esiste un margine di miglioramento, anche per quanto riguarda la preparazione digitale dei sistemi e degli istituti dell'IFP,

    partecipare attivamente alla rete europea per la garanzia della qualità dell'istruzione e formazione professionale,

    fornire una descrizione aggiornata delle disposizioni nazionali in materia di garanzia della qualità basate sul quadro di riferimento EQAVET,

    svolgere a livello dell'UE valutazioni inter pares 76 relative alla garanzia della qualità per accrescere la trasparenza e la coerenza delle disposizioni in materia di garanzia della qualità e per rafforzare la fiducia tra gli Stati membri.

    Attuazione a livello nazionale

    Si raccomanda agli Stati membri di adottare misure per attuare tale strategia a livello nazionale, insieme alle parti sociali e ad altri portatori di interessi pertinenti. A tal fine agli Stati membri sono richieste le azioni seguenti.

    22.Garantire partenariati pubblico-privato sostenibili per la governance dell'istruzione e formazione professionale. Coinvolgere le parti sociali e tutti i portatori di interessi pertinenti, compresi gli istituti di istruzione e formazione professionale, le industrie e le imprese di ogni dimensione, i servizi per l'impiego pubblici e privati, gli organismi intermediari (quali le camere dell'industria, del commercio e dell'artigianato e le organizzazioni professionali e settoriali), i coordinatori nazionali della garanzia per i giovani, dell'FSE e di altre iniziative dell'UE, il settore delle tecnologie informatiche, i centri di eccellenza professionale, i cluster, le organizzazioni dei discenti e dei genitori, nonché le autorità locali, regionali e nazionali. Promuovere tali partenariati a livello regionale e settoriale.

    23.Assicurare il miglior utilizzo degli strumenti europei per la trasparenza, quali il quadro europeo delle qualifiche, il sistema europeo di accumulazione e trasferimento dei crediti (ECTS), Europass e la classificazione europea di abilità/competenze, qualifiche e occupazioni (ESCO), facilitare il riconoscimento reciproco automatico dei titoli completi o parziali, delle microcredenziali e dei risultati dei periodi di studio all'estero 77 , consentire ai discenti di utilizzare le varie caratteristiche di Europass (ad es. registrare l'esperienza, le competenze e i titoli in un profilo online finalizzato all'orientamento professionale, ottenere credenziali con firma digitale, ricevere suggerimenti e cercare opportunità di apprendimento e di lavoro, qualifiche, convalida, riconoscimento ecc.).

    24.Assicurare il miglior utilizzo dei fondi e degli strumenti dell'Unione europea che sostengono le riforme e/o gli investimenti nell'ambito dell'istruzione e formazione professionale, anche in materia di digitalizzazione e sostenibilità ambientale, come Next Generation EU (dispositivo per la ripresa e la resilienza, REACT-EU), il Fondo sociale europeo+, SURE, il Fondo europeo di sviluppo regionale, InvestEU, Erasmus+, Orizzonte Europa, Interreg, Europa digitale, il meccanismo per una transizione giusta, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e il Fondo per la modernizzazione; stimolare ulteriori investimenti nell'istruzione e formazione professionale provenienti sia dal settore pubblico e sia dal settore privato.

    25.Definire le misure da adottare per l'attuazione della presente raccomandazione a livello nazionale entro un anno dall'adozione e verificarne l'attuazione, allocando risorse nazionali adeguate e ponendo un forte accento sull'integrazione della digitalizzazione e della sostenibilità ambientale in tutto il settore dell'IFP.

    ACCOGLIE CON FAVORE L'INTENZIONE DELLA COMMISSIONE:

    di attuare la politica dell'Unione in materia di istruzione e formazione professionale, sostenendo l'azione degli Stati membri, anche con le azioni seguenti.

    26.Garantendo una governance efficace della politica dell'UE in materia di istruzione e formazione professionale mediante il comitato consultivo tripartito per la formazione professionale, sulla base di un programma di lavoro progressivo e in cooperazione con i direttori generali per l'istruzione e formazione professionale 78 , i rappresentanti dei discenti e gli erogatori di istruzione e formazione professionale.

    27.Garantendo che la politica dell'UE in materia di istruzione e formazione professionale sia debitamente tenuta in conto nell'attuazione del piano dell'UE per la ripresa, del Green Deal europeo e della nuova strategia industriale per l'Europa e sia parte dell'agenda per le competenze per l'Europa per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza, del piano d'azione per l'istruzione digitale, del quadro per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione e dello spazio europeo dell'istruzione.

    28.Rafforzando il sostegno alle riforme strutturali in materia di apprendistato mediante il servizio di sostegno all'apprendistato e un nuovo impulso all'alleanza europea per l'apprendistato in sinergia con la garanzia per i giovani. Potenziando progressivamente i servizi di sostegno per l'istruzione e formazione professionale in collaborazione con il Cedefop.

    29.Sostenendo l'obiettivo di istituire e sviluppare gradualmente 50 piattaforme europee di centri di eccellenza professionale ed esplorando profili professionali chiave a livello europeo, nell'ambito della piattaforma Europass e integrati, ove possibile, da contenuti digitali professionali, al fine di agevolare la mobilità dei discenti e dei lavoratori, il riconoscimento automatico dei titoli e lo sviluppo di curricoli, titoli e microcredenziali comuni nell'ambito dell'istruzione e formazione professionale. 

    30.Sostenendo la digitalizzazione efficace e di qualità dell'offerta di IFP nell'apprendimento scolastico e in quello basato sul lavoro mediante la promozione dell'utilizzo di quadri europei delle competenze e di strumenti di autovalutazione, come SELFIE 79 , e valutando la fattibilità di un'indagine a livello dell'UE riguardante gli istituti dell'IFP.

    31.Promuovendo l'istruzione e formazione professionale europea come riferimento globale per lo sviluppo delle competenze, anche sostenendo l'internazionalizzazione dei sistemi di istruzione e formazione professionale in collaborazione con l'ETF, i campionati delle capacità professionali e le campagne di comunicazione al fine di accrescere la capacità di attrazione dell'istruzione e formazione professionale e migliorane l'immagine, e offrendo un accesso agevole alle informazioni sull'istruzione e formazione professionale e sulle opportunità di carriera correlate, utilizzando e sviluppando ulteriormente le funzioni offerte da Europass.

    32.Sostenendo gli sforzi degli Stati membri per attuare la presente raccomandazione, rafforzando la capacità degli istituti di istruzione e formazione professionale, comprese le relative digitalizzazione e sostenibilità ambientale, e promuovendo la ricerca nell'istruzione e formazione professionale a livello sia nazionale sia dell'Unione europea mediante finanziamenti provenienti dai pertinenti fondi e programmi dell'Unione [Next Generation EU (dispositivo per la ripresa e la resilienza, REACT-EU), Fondo sociale europeo+, SURE, Fondo europeo di sviluppo regionale, InvestEU, Erasmus+, Orizzonte Europa, Interreg, Europa digitale, meccanismo per una transizione giusta, Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, Fondo per la modernizzazione].

    33.Assicurando il monitoraggio qualitativo e quantitativo in linea con gli obiettivi comuni definiti nella presente raccomandazione e altri dati pertinenti, tra cui quelli sugli investimenti, integrando tali dati nel semestre europeo e in pertinenti sistemi europei di monitoraggio e comunicazione, e trasmettendo ogni cinque anni al Consiglio una relazione sull'attuazione della raccomandazione, basandosi sul monitoraggio annuale del Cedefop.

    La presente raccomandazione sostituisce la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2009, sull'istituzione di un quadro europeo di riferimento per la garanzia della qualità dell'istruzione e della formazione professionale ("EQAVET") e la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2009, sull'istituzione di un sistema europeo di crediti per l'istruzione e la formazione professionale ("ECVET").

    Fatto a Bruxelles, il

       Per il Consiglio

       Il presidente

    (1)    Per istruzione e formazione professionale si intende l'istruzione e formazione che mira a fornire ai giovani e agli adulti le conoscenze, il know-how, le abilità e/o le competenze richiesti in particolari occupazioni o, più in generale, nel mercato del lavoro e che possono essere forniti in contesti formali e non formali, a tutti i livelli del quadro europeo delle qualifiche, anche di livello terziario.
    (2)    Comunicazione della Commissione Un'Europa sociale forte per transizioni giuste, COM(2020)14 final.
    (3)     https://www.cedefop.europa.eu/files/cedefop_community_apprenticeship_experts_synthesis_how_are_european_countries_managing_apprenticeships_to_respond_to_the_coronavirus_crisis.pdf
    (4)    Previsioni economiche di primavera 2020, Documento istituzionale 125, maggio 2020, Commissione europea.
    (5)    I tassi di occupazione dei diplomati di istituti di istruzione e formazione professionale sono aumentati gradualmente, passando dal 73,7 % nel 2009 al 79,5 % nel 2018.
    (6)    Come raccomandato, ad esempio, nella comunicazione del 2019 relativa a un approccio strategico ai prodotti farmaceutici nell'ambiente. https://ec.europa.eu/environment/water/water-dangersub/pdf/strategic_approach_pharmaceuticals_env.PDF
    (7)    COM(2020) 274 final
    (8)    COM(2020) 276 final
    (9)    I centri di eccellenza professionale dovrebbero essere punti di riferimento di livello mondiale per la formazione in settori specifici, sia per la formazione iniziale dei giovani che per lo sviluppo delle competenze e la riqualificazione degli adulti in modo continuativo, grazie a un'offerta flessibile e tempestiva di formazione che risponda alle competenze ricercate dalle imprese. Essi operano a livello locale, sono strettamente integrati negli ecosistemi e nei cluster locali dell'innovazione e riuniscono un'ampia gamma di partner locali, quali erogatori di istruzione e formazione professionale, datori di lavoro, centri di ricerca, agenzie per lo sviluppo e servizi per l'impiego (tra gli altri), al fine di sviluppare "ecosistemi di competenze" che contribuiscano allo sviluppo regionale, economico e sociale, all'innovazione e alle strategie di specializzazione intelligente.
    (10)    I cluster industriali sono gruppi di imprese specializzate, spesso PMI, e altri attori ausiliari collegati di un luogo, tra cui esiste una stretta cooperazione. In Europa esistono circa 3000 cluster specializzati, che rappresentano 54 milioni di posti di lavoro. La nuova politica industriale dell'UE riconosce i cluster come un potente strumento di sviluppo economico per sostenere l'innovazione industriale sul campo.
    (11)    SELFIE (autoriflessione su un apprendimento efficace mediante la promozione dell'uso di tecnologie didattiche innovative) è uno strumento gratuito e di facile utilizzo, personalizzabile per aiutare le scuole a valutare il proprio livello di competenze nel campo dell'apprendimento nell'era digitale. Il progetto è stato creato dal JRC con l'obiettivo di aiutare le scuole a integrare le tecnologie digitali nell'insegnamento, nell'apprendimento e nella valutazione degli studenti. SELFIE permette di evidenziare cosa va bene, quali miglioramenti sono necessari e quali dovrebbero essere le priorità. Attualmente lo strumento è disponibile nelle 24 lingue ufficiali dell'Unione europea; successivamente ne saranno aggiunte altre. SELFIE raccoglie – in modo anonimo – le opinioni degli studenti, degli insegnanti e dei dirigenti scolastici sull'uso della tecnologia nella loro scuola. A questo scopo usa brevi affermazioni e domande e una semplice scala di approvazione da 1 a 5. Le affermazioni riguardano ambiti quali la dirigenza, l'infrastruttura, la formazione degli insegnanti e la competenza digitale degli studenti. I risultati dell'autovalutazione possono essere utilizzati in modo strategico a livello di sistema o istituzionale per mettere in opera le capacità e realizzare investimenti in infrastrutture in modo da affrontare le lacune individuate.
    (12)    COM(2020) 456 final
    (13)    COM(2020) 408 final
    (14)    COM(2020) 451 final
    (15)    COM(2020) 442 final
    (16)    COM(2020) 98 final
    (17)    COM(2020) 456 final
    (18)    Ad esempio, la strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 (COM(2020)380 final) evidenzia il ruolo fondamentale delle competenze nella transizione verso un'economia verde e nella lotta contro la perdita di biodiversità, concentrandosi sulla formazione e sulla riqualificazione della forza lavoro in molti settori. Ciò contribuirà anche al futuro piano d'azione per l'inquinamento zero di aria, acqua e suolo, in cui è importante riunire l'istruzione e le competenze di diversi settori, ad esempio l'ambiente e la salute, per far fronte a sfide sempre più trasversali. Anche la strategia "Dal produttore al consumatore" (COM(2020)381 final), che mira a trasformare il modo in cui il nostro cibo viene prodotto e consegnato alle nostre tavole, riconosce il ruolo fondamentale delle conoscenze e degli orientamenti per sostenere la transizione.
    (19)    COM(2020) 102 final
    (20)    COM(2020) 103 final
    (21)    Comunicazione della Commissione "Un'Unione dell'uguaglianza: la strategia per la parità di genere 2020-2025", COM/2020/152 final
    (22)    GU L 255 del 30.9.2005.
    (23)    GU L 354 del 28.12.2013.
    (24)     https://www.cedefop.europa.eu/fr/news-and-press/news/how-european-countries-manage-apprenticeships-respond-coronavirus-crisis .
    (25)    GU C 155 dell'8.7.2009.
    (26)    Dichiarazione dei ministri dell'istruzione europei e della Commissione europea, riuniti a Copenaghen il 29 e 30 novembre 2002, sulla promozione di una maggiore cooperazione europea in materia di istruzione e formazione professionale.
    (27)    Il piano per la cooperazione settoriale sulle competenze è un nuovo approccio strategico volto a mobilitare i portatori di interessi in modo da elaborare strategie per le competenze orientate alla domanda in Europa, creando in tal modo una solida base per procedere ad interventi molto più ampi. Fino ad ora, azioni pilota sono state svolte nei settori seguenti: produzione additiva, settore automobilistico, batterie, bioeconomia, edilizia, tecnologie della difesa, digitalizzazione della catena del valore dell'energia e industrie ad alta intensità energetica, spazio, tecnologie marittime, trasporto marittimo, microelettronica, siderurgia, tessile, abbigliamento, calzature e pellame, turismo.
    (28)    GU C 155 dell'8.7.2009.
    (29)    https://ec.europa.eu/social/BlobServlet?docId=20479&langId=en.
    (30)    L'impatto della pandemia di COVID-19 rallenterà verosimilmente il conseguimento degli obiettivi nei primi anni, ma una volta che si instauri una ripresa si prevede un'accelerazione dell'avvicinamento agli obiettivi.
    (31)    Tale valore riguarda le persone di età tra 20 e 34 anni che abbiano completato almeno l'istruzione secondaria superiore e abbiano terminato l'istruzione da 1-3 anni.
    (32)    Tale valore riguarda le persone di età tra 15 e 34 anni che abbiano terminato l'istruzione e la formazione da 1-3 anni. L'indicatore sarà basato sui dati che saranno rilevati a partire dal 2021 nell'indagine sulle forze di lavoro nell'UE.
    (33)    La percentuale sarà calcolata come numero di discenti in mobilità in un anno civile rispetto a una coorte di diplomati dell'IFP nello stesso anno. L'indicatore si baserà sui dati relativi alla mobilità provenienti dai dati di Erasmus+ e dai dati concernenti i diplomati dell'IFP provenienti dall'UOE. Inoltre, ove opportuno, per integrare i dati di Erasmus+ potrebbero essere utilizzati anche i dati provenienti dai programmi di mobilità delle autorità nazionali.
    (34)    Le competenze per la vita comprendono la resilienza, l'alfabetizzazione mediatica, le competenze civiche, l'alfabetizzazione finanziaria, quella ambientale e quella in materia sanitaria. Le società aperte democratiche dipendono da cittadini attivi in grado di distinguere tra informazioni provenienti da diverse fonti, riconoscere la disinformazione, prendere decisioni informate, essere resilienti e agire in modo responsabile.
    (35)    I campionati delle capacità professionali innalzano il profilo delle persone qualificate e il loro riconoscimento e dimostrano quanto siano importanti le competenze nel conseguimento della crescita economica e del successo personale. In molte professioni i campionati stabiliscono livelli elevati di eccellenza delle competenze e misurano il raggiungimento di tali livelli. Ispirano i giovani partecipanti a raggiungere nuovi e più elevati traguardi e li aiutano a trasformare le loro passioni in sbocchi professionali.
    (36)    Come principale azione di follow-up alla raccomandazione del Consiglio relativa a un quadro europeo per apprendistati efficaci e di qualità la Commissione ha avviato nel novembre 2018 un servizio di sostegno all'apprendistato. L'obiettivo è sostenere i membri dell'alleanza europea per l'apprendistato affinché possano aumentare e migliorare gli apprendistati grazie a un polo di conoscenze e per le attività di rete. L'iniziativa comprende anche l'apprendimento comparativo, un metodo che combina l'analisi comparativa con l'apprendimento tra pari e fornisce un processo strutturato per l'apprendimento reciproco tra Stati membri sul miglioramento dei loro sistemi di apprendistato.
    (37)    A livello europeo e non europeo. Le piattaforme internazionali di CoVE devono includere paesi dell'UE e possono comprendere anche altri paesi se la loro partecipazione apporta un valore aggiunto alla piattaforma.
    (38)    GU C 326 del 26.10.2012.
    (39)     https://sustainabledevelopment.un.org/?menu=1300 .
    (40)    Doc. 13129/17.
    (41)    COM(2019) 640 final.
    (42)    COM(2020) 14 final.
    (43)    COM(2020) 274 final.
    (44)    COM(2020) 102 final.
    (45)    COM(2020) 98 final.
    (46)    COM(2020) 380 final.
    (47)    COM(2020) 103 final.
    (48)    Indagine SAFE 2019, https://www.ecb.europa.eu/stats/ecb_surveys/safe/html/index.en.html.
    (49)    Relazione della BEI sugli investimenti 2018/2019, https://www.eib.org/en/publications/investment-report-2018.
    (50)    COM(2020) 152 final.
    (51)    COM(2020) 442 final.
    (52)    GU C 120 del 26.4.2013, pag. 1.
    (53)    GU C 13 del 18.1.2003.
    (54)     https://www.cedefop.europa.eu/en/content/bruges-communique .
    (55)     https://www.izm.gov.lv/images/RigaConclusions_2015.pdf .
    (56)    GU C 417 del 15.12.2015, pag. 25.
    (57)    COM(2016) 381 final.
    (58)    GU C 155 dell'8.7.2009.
    (59)    GU C 155 dell'8.7.2009.OJ C 155, 8.7.2009
    (60)    GU C 153 del 2.5.2018.
    (61)     https://ec.europa.eu/social/BlobServlet?docId=20479&langId=en .
    (62)    GU L 255 del 30.9.2005.
    (63)    GU L 354 del 28.12.2013.
    (64)    Tale valore riguarda le persone di età tra 20 e 34 anni che abbiano completato almeno l'istruzione secondaria superiore e abbiano terminato l'istruzione da 1-3 anni.
    (65)    Tale valore riguarda le persone di età tra 15 e 34 anni che abbiano terminato l'istruzione e la formazione da 1-3 anni. L'indicatore sarà basato sui dati che saranno rilevati a partire dal 2021 nell'indagine sulle forze di lavoro nell'UE.
    (66)    La percentuale sarà calcolata come numero di discenti in mobilità in un anno civile rispetto a una coorte di diplomati dell'IFP nello stesso anno. L'indicatore si baserà sui dati relativi alla mobilità provenienti dai dati di Erasmus+ e dai dati concernenti i diplomati dell'IFP provenienti dall'UOE. Inoltre, ove opportuno, per integrare i dati di Erasmus+ potrebbero essere utilizzati anche i dati provenienti dai programmi di mobilità delle autorità nazionali.
    (67)    Quali definite nella raccomandazione del Consiglio, del 22 maggio 2018, relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente.
    (68)    Quali definiti nella raccomandazione del Consiglio, del 15 marzo 2018, relativa a un quadro europeo per apprendistati efficaci e di qualità.
    (69)    Quali definite nella raccomandazione del Consiglio, del 22 aprile 2013, sull'istituzione di una garanzia per i giovani.
    (70)    Che potrebbe comprendere centri di formazione interaziendali.
    (71)    In conformità della raccomandazione del Consiglio, del 20 dicembre 2012, sulla convalida dell'apprendimento non formale e informale.
    (72)    Ad esempio, lo strumento di autoriflessione SELFIE aiuta gli istituti di IFP a utilizzare le tecnologie digitali per un insegnamento e un apprendimento efficaci e a rafforzare la loro collaborazione con i datori di lavoro nell'ambito dei programmi di apprendimento basati sul lavoro.
    (73)    Tra cui anche l'insegnamento collaborativo, l'apprendimento interdisciplinare e basato su progetti, nuovi metodi organizzativi negli istituti di formazione e nelle imprese ed anche l'intelligenza artificiale.
    (74)    Gli insegnanti/formatori ibridi lavorano a tempo parziale in un'impresa e a tempo parziale come insegnanti in una scuola o un centro professionali. Questo approccio può contribuire a rafforzare la cooperazione tra istituti dell'IFP e imprese in modo da renderla più strutturata e frequente. Gli insegnanti ibridi possono apportare la necessaria innovazione all'ambiente scolastico e possono far fronte alla crescente carenza e all'invecchiamento degli insegnanti dell'IFP. Questo tipo di carriera offre prospettive interessanti ai singoli e vantaggi sia alle scuole sia alle imprese, in particolare grazie alla condivisione dei costi salariali.
    (75)    Ad esempio, modelli per il protocollo d'intesa e l'accordo di apprendimento.
    (76)    La valutazione inter pares è un'attività di apprendimento reciproco, svolta a sostegno del miglioramento e della trasparenza delle disposizioni in materia di garanzia della qualità a livello di sistema, sulla base di una metodologia specifica elaborata dalla rete europea per la garanzia della qualità dell'istruzione e formazione professionale.
    (77)    Conformemente alla raccomandazione del Consiglio, del 26 novembre 2018, sulla promozione del riconoscimento reciproco automatico dei titoli dell'istruzione superiore e dell'istruzione e della formazione secondaria superiore e dei risultati dei periodi di studio all'estero.
    (78)    I direttori generali per l'istruzione e formazione professionale sono designati dagli Stati membri; la Commissione ne conserva l'elenco basato sulle informazioni fornite dagli Stati membri.
    (79)    https://ec.europa.eu/education/schools-go-digital/about-selfie_it.
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    Bruxelles, 1.7.2020

    COM(2020) 275 final

    ALLEGATI

    della proposta di

    RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

    relativa all'istruzione e formazione professionale (IFP) per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza









    {SWD(2020) 123 final}


    ALLEGATO I – Atti giuridici pertinenti in materia di competenze, istruzione e formazione

    1.Decisione del Consiglio, del 2 aprile 1963, relativa alla determinazione dei principi generali per l'attuazione di una politica comune di formazione professionale 1 .

    2.La raccomandazione del Consiglio, del 20 dicembre 2012, sulla convalida dell'apprendimento non formale e informale 2 invita gli Stati membri a istituire modalità per la convalida dell'apprendimento non formale e informale che consentano alle persone di ottenere qualifiche conformi agli standard concordati, che sono uguali o equivalenti agli standard delle qualifiche ottenute mediante programmi di istruzione formale.

    3.La relazione congiunta del Consiglio e della Commissione, del 15 dicembre 2015, sull'attuazione del quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione (ET 2020) ha indicato come priorità nel settore dell'apprendimento degli adulti, tra l'altro, l'offerta di competenze alfabetiche, matematiche e digitali, nonché di un numero sufficiente di seconde opportunità che conducano a una qualifica riconosciuta dall'EQF per chi è privo di EQF di livello 4 3 . Tale relazione congiunta contiene anche gli obiettivi a medio termine per l'istruzione e formazione professionale, tra cui migliorare l'accesso alle qualifiche per tutti grazie a sistemi di istruzione e formazione professionale più flessibili e permeabili, in particolare offrendo servizi di orientamento integrati ed efficienti e rendendo disponibile la convalida dell'apprendimento non formale e informale.

    4.La raccomandazione del Consiglio, del 19 dicembre 2016, sui percorsi di miglioramento del livello delle competenze: nuove opportunità per gli adulti 4 invita gli Stati membri a promuovere l'accesso e lo sfruttamento delle opportunità di apprendimento di qualità offerte agli adulti con bassi livelli di competenze in tre fasi chiave: valutazione delle competenze, offerta formativa su misura e convalida e riconoscimento delle competenze acquisite.

    5.La raccomandazione del Consiglio, del 22 maggio 2017, sul quadro europeo delle qualifiche (EQF) per l'apprendimento permanente 5 afferma che occorre assicurare che le qualifiche corrispondenti a un livello EQF si basino su principi comuni di garanzia della qualità (allegato IV della raccomandazione sull'EQF) e che siano utilizzati principi comuni per i sistemi di crediti quando le qualifiche corrispondenti a un livello EQF si basano sui crediti (allegato V della raccomandazione sull'EQF).

    6.La raccomandazione del Consiglio, del 20 novembre 2017, relativa al monitoraggio dei percorsi di carriera dei laureati e diplomati 6 invita gli Stati membri a migliorare entro il 2020 la disponibilità e la qualità dei dati relativi all'istruzione e formazione professionale e ai risultati dei diplomati e laureati.

    7.La decisione (UE) 2018/646 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 aprile 2018, relativa a un quadro comune per la fornitura di servizi migliori per le competenze e le qualifiche (Europass) 7 istituisce una piattaforma che aiuterà a documentare e descrivere le competenze e le qualifiche e offre agli utenti (ad es. persone in cerca di lavoro, discenti) un portfolio elettronico dove archiviare le informazioni sulle abilità e le qualifiche individuali, redigere CV e candidature. Fungerà inoltre da portale web con informazioni sulle qualifiche e i sistemi di qualifica, l'orientamento, la convalida, il riconoscimento e altri argomenti relativi alle competenze e alle qualifiche. Il nuovo servizio Europass permetterà anche l'uso di servizi di autenticazione (ad es. firme/certificati digitali).

    8.La raccomandazione del Consiglio, del 22 maggio 2018, relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente 8 sottolinea la necessità di affrontare lo sviluppo delle competenze chiave in una prospettiva di apprendimento permanente e di garantire il sostegno a tutti i livelli dell'istruzione, della formazione e dell'apprendimento, anche mediante l'ulteriore sviluppo dell'istruzione e formazione professionale iniziale e continua.

    9.La raccomandazione del Consiglio, del 26 novembre 2018, sulla promozione del riconoscimento reciproco automatico dei titoli dell'istruzione superiore e dell'istruzione e formazione secondaria superiore e dei risultati dei periodi di studio all'estero 9 invita gli Stati membri a compiere i passi necessari, entro il 2025, per conseguire il riconoscimento automatico dei titoli di studio dell'istruzione superiore e dell'istruzione secondaria superiore come pure dei risultati dei periodi di studio all'estero, operando a favore di uno spazio europeo dell'istruzione. Tale raccomandazione sottolinea la necessità di sviluppare ulteriormente gli strumenti di garanzia della qualità dell'istruzione e formazione professionale nel rispetto del quadro europeo per la garanzia della qualità dell'istruzione e della formazione professionale e dei suoi ulteriori sviluppi, al fine di promuovere la trasparenza e rafforzare la fiducia reciproca nei rispettivi sistemi di istruzione e formazione secondaria. Per facilitare la mobilità e il riconoscimento dei risultati dei periodi di studio all'estero, la raccomandazione invita anche a estendere l'uso degli strumenti dell'UE sviluppati nell'ambito dell'istruzione e formazione professionale, come quelli resi disponibili mediante la piattaforma online Europass, il protocollo d'intesa e l'accordo di apprendimento previsti nel quadro del sistema europeo di crediti per l'istruzione e la formazione professionale.

    10.Le conclusioni del Consiglio "Verso la prospettiva di uno spazio europeo dell'istruzione" 10 sottolineano "l'esigenza che le iniziative incluse nel concetto e nelle azioni future che saranno proposte e eseguite nell'ambito di uno spazio europeo dell'istruzione [...] includano tutti i livelli e tipi di istruzione e formazione, compresa l'istruzione degli adulti e l'istruzione e formazione professionale".

    11.La risoluzione del Consiglio sull'ulteriore sviluppo dello spazio europeo dell'istruzione a sostegno di sistemi di istruzione e formazione orientati al futuro 11 ricorda che "tale spazio dovrebbe essere sostenuto dalla continuità dell'apprendimento lungo tutto l'arco della vita, partendo dall'educazione e la cura della prima infanzia, continuando con la scuola e l'istruzione e formazione professionale fino all'istruzione superiore e all'apprendimento degli adulti".

    12.Le conclusioni del Consiglio sull'attuazione della raccomandazione del Consiglio sui percorsi di miglioramento del livello delle competenze: nuove opportunità per gli adulti 12 del 2019 sottolineano la necessità di attuare misure sostenibili a lungo termine per il miglioramento del livello delle competenze e la riqualificazione degli adulti nel quadro di un più ampio approccio strategico allo sviluppo delle competenze lungo tutto l'arco della vita.

    13.Le conclusioni del Consiglio sull'economia del benessere del 2019 invitano inoltre gli Stati membri a promuovere politiche globali di apprendimento permanente, nonché lo sviluppo di abilità e competenze lungo tutto l'arco della vita.

    14.La comunicazione della Commissione "Strategia annuale di crescita sostenibile 2020" 13 stabilisce le priorità per trasformare l'Unione in un'economia sostenibile, guidando un duplice processo, la transizione digitale e la transizione verde, trasformando l'economia sociale di mercato dell'Unione al fine di garantire che l'Europa mantenga i sistemi di welfare più avanzati del mondo e svolga il ruolo di centro dinamico di innovazione e imprenditorialità competitiva. Pone un forte accento sulla necessità di rafforzare gli investimenti a favore delle competenze e delle riforme dei sistemi di istruzione e formazione.

       

       

    ALLEGATO II – Quadro EQAVET

    Parte A. Descrittori indicativi EQAVET

    I descrittori indicativi EQAVET intendono aiutare gli Stati membri e gli erogatori di istruzione e formazione professionale nell'attuazione del quadro di riferimento EQAVET. Sono strutturati per fasi del ciclo di qualità: pianificazione, attuazione, valutazione, revisione. Possono essere applicati all'istruzione e formazione professionale iniziale e all'istruzione e formazione professionale continua e sono validi per tutti gli ambienti di apprendimento, scolastico e basato sul lavoro, compresi i programmi di apprendistato.

    Criteri di qualità

    Descrittori indicativi a livello di sistema di istruzione e formazione professionale

    Descrittori indicativi a livello di erogatore di istruzione e formazione professionale

    La pianificazione riflette una visione strategica condivisa dai portatori di interessi pertinenti e comprende scopi/obiettivi, azioni e indicatori espliciti.

    Gli scopi/obiettivi dell'istruzione e formazione professionale sono definiti a medio e a lungo termine e sono collegati agli obiettivi europei e di sviluppo sostenibile, tenendo conto di considerazioni di sostenibilità ambientale.

    Le parti sociali e tutti gli altri portatori di interessi pertinenti partecipano alla definizione degli scopi e degli obiettivi dell'istruzione e formazione professionale ai diversi livelli.

    Gli obiettivi sono stabiliti e monitorati mediante indicatori specifici (criteri di successo).

    Sono stati stabiliti meccanismi e procedure per individuare le esigenze di formazione del mercato del lavoro e della società.

    È stata definita una politica d'informazione per garantire una diffusione ottimale dei risultati nel rispetto delle prescrizioni nazionali/regionali in materia di protezione dei dati.

    Sono state definite norme e linee guida per il riconoscimento, la convalida e la certificazione delle competenze delle persone.

    Le qualifiche dell'istruzione e formazione professionale sono descritte utilizzando i risultati dell'apprendimento.

    Sono stabiliti meccanismi per garantire la qualità della definizione, della valutazione e della revisione delle qualifiche.

    I programmi di istruzione e formazione professionale sono definiti in modo da consentire percorsi di apprendimento flessibili e rispondere rapidamente alle mutevoli esigenze del mercato del lavoro.

    Gli obiettivi locali fissati dagli erogatori di istruzione e formazione professionale rispecchiano gli scopi/obiettivi europei, nazionali e regionali della politica in materia di istruzione e formazione professionale.

    Sono definiti e monitorati scopi/obiettivi espliciti e sono definiti programmi per conseguirli.

    Ha luogo una consultazione continua con le parti sociali e tutti gli altri portatori di interessi pertinenti per individuare i bisogni specifici locali e individuali.

    Le responsabilità relative alla gestione e allo sviluppo della qualità sono state assegnate in modo esplicito.

    Il personale partecipa fin dall'inizio alla pianificazione, anche per quanto riguarda lo sviluppo della qualità.

    Gli erogatori prevedono iniziative di cooperazione con i portatori di interessi pertinenti.

    I portatori di interessi pertinenti partecipano al processo di analisi delle esigenze locali.

    Gli erogatori di istruzione e formazione professionale dispongono di un sistema di garanzia della qualità esplicito e trasparente.

    Le misure garantiscono il rispetto delle norme in materia di protezione dei dati.

    I piani attuativi sono elaborati in consultazione con i portatori di interessi e includono principi espliciti.

    I piani attuativi sono stabiliti in collaborazione con le parti sociali, gli erogatori di istruzione e formazione professionale e gli altri portatori di interessi pertinenti ai vari livelli.

    I piani attuativi comprendono un esame delle risorse necessarie, delle capacità degli utenti e degli strumenti e delle linee guida di sostegno necessari.

    Sono state elaborate linee guida e norme d'applicazione a diversi livelli. Tali linee guida e norme comprendono la valutazione, la convalida e la certificazione delle qualifiche.

    I piani attuativi comprendono un sostegno specifico per la formazione di insegnanti e formatori, anche per quanto riguarda le competenze digitali e la sostenibilità ambientale.

    Le responsabilità degli erogatori di istruzione e formazione professionale nel processo di attuazione sono chiaramente descritte e rese trasparenti.

    È definito un quadro nazionale e/o regionale di garanzia della qualità che comprende linee guida e norme di qualità a livello di erogatore di istruzione e formazione professionale per incoraggiare il miglioramento continuo e l'autoregolamentazione.

    Le risorse interne sono opportunamente allineate/attribuite per conseguire gli obiettivi fissati nei piani attuativi.

    Partenariati pertinenti e inclusivi, compresi quelli tra insegnanti e formatori, sono esplicitamente sostenuti per attuare le misure previste.

    Il piano strategico di sviluppo delle competenze del personale specifica i bisogni di formazione degli insegnanti e dei formatori.

    Il personale si forma regolarmente e collabora con i pertinenti portatori di interessi esterni per rafforzare le capacità, sostenere il miglioramento della qualità e accrescere le prestazioni.

    I programmi degli erogatori di istruzione e formazione professionale consentono ai discenti di conseguire i risultati dell'apprendimento attesi e di partecipare al processo di apprendimento.

    Gli erogatori di istruzione e formazione professionale rispondono alle necessità di apprendimento delle persone utilizzando un approccio incentrato sui discenti, che consente a questi ultimi di conseguire i risultati dell'apprendimento attesi.

    I fornitori di IFP promuovono l'innovazione nei metodi di insegnamento e apprendimento, a scuola e sul posto di lavoro, con il sostegno dell'uso delle tecnologie digitali e degli strumenti di apprendimento online.

    Gli erogatori di istruzione e formazione professionale utilizzano metodi validi, accurati e affidabili per valutare i risultati dell'apprendimento individuali.

    Una valutazione dei risultati e dei processi è effettuata regolarmente

    con l'aiuto di misurazioni

    È definita una metodologia di valutazione applicabile alla valutazione interna e a quella esterna.

    La partecipazione dei portatori di interessi al processo di monitoraggio e di valutazione è concordata e chiaramente descritta.

    Le norme e i processi nazionali/regionali di miglioramento e garanzia della qualità sono pertinenti e proporzionati alle necessità del settore.

    I sistemi sono sottoposti ad un'autovalutazione e, se del caso, a un esame interno ed esterno.

    Sono attuati sistemi di preallarme.

    Sono applicati indicatori di prestazione.

    È effettuata una rilevazione di dati pertinente, regolare e coerente per misurare i successi e individuare i settori da migliorare. Sono definiti metodi appropriati di rilevazione dei dati, per esempio questionari e indicatori/criteri misurabili.

    Un'autovalutazione è effettuata periodicamente nell'ambito di quadri/regolamenti nazionali e regionali o su iniziativa degli erogatori di istruzione e formazione professionale, includendo anche la preparazione digitale e la sostenibilità ambientale degli istituti di IFP.

    La valutazione e la revisione riguardano i processi e i risultati dell'istruzione e formazione, compresa la valutazione della soddisfazione dei discenti e delle prestazioni e della soddisfazione del personale.

    La valutazione e la revisione includono la rilevazione e l'uso di dati e meccanismi adeguati ed efficaci per coinvolgere portatori di interessi interni ed esterni.

    Sono attuati sistemi di preallarme.

    Revisione

    Procedure, meccanismi e strumenti per effettuare le revisioni sono definiti e utilizzati per migliorare la qualità dell'erogazione di istruzione e formazione professionale a tutti i livelli.

    I processi sono riesaminati regolarmente e sono definiti piani d'azione. I sistemi sono adeguati di conseguenza.

    Le informazioni sui risultati delle valutazioni sono rese pubbliche.

    È raccolto il giudizio dei discenti sulla loro esperienza di apprendimento individuale e sull'ambiente di apprendimento e di insegnamento. Esso è utilizzato come base per nuove azioni unitamente al giudizio degli insegnanti, dei formatori e di tutti gli altri portatori di interessi pertinenti.

    Le informazioni sui risultati delle revisioni sono rese pubbliche.

    Le procedure di feedback e di revisione fanno parte di un processo strategico d'apprendimento nell'organizzazione, sono alla base dello sviluppo di un'erogazione di elevata qualità e migliorano le opportunità dei discenti.

    I risultati del processo di valutazione sono discussi con i portatori di interessi pertinenti e sono attuati piani d'azione appropriati.

    Parte B. Serie di riferimento di indicatori EQAVET

    La presente sezione definisce una serie di indicatori di riferimento che possono essere utilizzati nell'ambito dell'attuazione del quadro di riferimento EQAVET per valutare i sistemi e/o gli erogatori di istruzione e formazione professionale nazionali/regionali e migliorarne la qualità.

    Indicatore

    Tipo di indicatore

    Scopo della politica

    Indicatori generali per la garanzia della qualità

    Numero 1

    Pertinenza dei sistemi di garanzia della qualità per gli erogatori di istruzione e formazione professionale:

    a)    quota di erogatori di istruzione e formazione professionale che applicano sistemi di garanzia della qualità definiti dalla legislazione o di loro iniziativa

    b)    quota di erogatori di istruzione e formazione professionale accreditati

    Indicatore di contesto/di input

    Promuovere la cultura del miglioramento della qualità a livello di erogatori di istruzione e formazione professionale.

    Aumentare la trasparenza della qualità della formazione.

    Migliorare la fiducia reciproca sull'offerta formativa.

    Numero 2

    Investimento nella formazione degli insegnanti e dei formatori:

    a)    quota di insegnanti e di formatori che partecipano a una formazione ulteriore

    b)    ammontare dei fondi investiti, anche per le competenze digitali

    Indicatore di input/processo

    Responsabilizzare insegnanti e formatori nel processo di sviluppo della qualità dell'istruzione e formazione professionale.

    Migliorare la capacità di istruzione e formazione professionale di rispondere alle mutevoli esigenze del mercato del lavoro.

    Accrescere la capacità di apprendimento individuale.

    Migliorare i risultati ottenuti dai discenti.

    Indicatori che sostengono gli obiettivi di qualità delle politiche nel campo dell'IFP

    Numero 3

    Tasso di partecipazione ai programmi di IFP:

    numero di partecipanti a programmi di istruzione e formazione professionale 14 , secondo il tipo di programma e i criteri individuali 15

    Indicatore di input/processo/output

    Ottenere informazioni di base sulla capacità di attrazione dell'istruzione e formazione professionale, a livello di sistemi e di erogatori di istruzione e formazione professionale.

    Indirizzare il sostegno per aumentare l'accesso all'istruzione e formazione professionale, anche per i gruppi svantaggiati.

    Numero 4

    Tasso di completamento dei programmi di IFP:

    numero di persone che hanno portato a termine/abbandonato programmi di istruzione e formazione professionale, secondo il tipo di programma e i criteri individuali

    Indicatore di processo/output/risultato

    Ottenere informazioni di base sui risultati dell'istruzione e sulla qualità dei processi di formazione.

    Calcolare i tassi di abbandono rispetto al tasso di partecipazione.

    Sostenere il completamento come uno dei principali obiettivi di qualità nel settore dell'istruzione e formazione professionale.

    Sostenere l'erogazione di formazione adeguata, anche per i gruppi svantaggiati.

    Numero 5

    Tasso di inserimento a seguito di programmi di IFP:

    a)    destinazione dei discenti IFP in un determinato momento dopo il completamento di un'attività formativa, secondo il tipo di programma e i criteri individuali 16

    b)    quota di discenti occupati in un determinato momento dopo il completamento di un'attività formativa, secondo il tipo di programma e i criteri individuali

    Indicatore di risultato

    Sostenere l'occupabilità.

    Migliorare la capacità di istruzione e formazione professionale di rispondere alle mutevoli esigenze del lavoro.

    Sostenere l'erogazione di formazione adeguata, anche per i gruppi svantaggiati.

    Numero 6

    Utilizzo sul luogo di lavoro delle competenze acquisite:

    a)    informazioni sull'occupazione svolta dalle persone che hanno completato un'attività di formazione, secondo il tipo di formazione e i criteri individuali

    b)    tasso di soddisfazione delle persone e dei datori di lavoro in relazione alle abilità/competenze acquisite

    Indicatore di risultato

    (combinazione di dati qualitativi e quantitativi)

    Aumentare l'occupabilità.

    Migliorare la capacità di istruzione e formazione professionale di rispondere alle mutevoli esigenze del mercato del lavoro.

    Sostenere l'erogazione di formazione adeguata, anche per i gruppi svantaggiati.

    Informazioni sul contesto

    Numero 7

    Tasso di disoccupazione 17 secondo criteri individuali

    Indicatore di contesto

    Informazioni di base per adottare decisioni a livello di sistema di istruzione e formazione professionale.

    Numero 8

    Prevalenza di categorie vulnerabili:

    a)    percentuale di partecipanti all'istruzione e formazione professionale classificati come appartenenti a categorie svantaggiate (in una regione o in un bacino d'occupazione determinati), per età e per genere

    b)    tasso di successo delle categorie svantaggiate, per età e per genere

    Indicatore di contesto

    Informazioni di base per adottare decisioni a livello di sistema di istruzione e formazione professionale.

    Sostenere l'accesso    all'IFP dei gruppi svantaggiati.

    Sostenere l'erogazione di formazione adeguata per i gruppi svantaggiati.

    Numero 9

    Meccanismi per individuare le esigenze di formazione del mercato del lavoro:

    (a)informazioni sui meccanismi messi a punto per individuare le mutevoli esigenze ai vari livelli

    (b)prova dell'uso di tali meccanismi e della loro efficacia

    Indicatore di contesto/di input (informazioni qualitative)

    Migliorare la capacità di istruzione e formazione professionale di rispondere alle mutevoli esigenze del mercato del lavoro.

    Sostenere l'occupabilità.

    Numero 10

    Sistemi utilizzati per migliorare l'accesso all'IFP e fornire orientamenti ai (potenziali) discenti dell'IFP:

    a)    informazioni sui sistemi esistenti a diversi livelli

    b)    prova della loro efficacia

    Indicatore di processo (informazioni qualitative)

    Favorire l'accesso all'istruzione e formazione professionale, anche dei gruppi svantaggiati.

    Fornire orientamenti ai (potenziali) discenti dell'IFP

    Sostenere l'erogazione di formazione adeguata.

    ALLEGATO […]

    ALLEGATO […]

    ALLEGATO […]

    ALLEGATO […]

    ALLEGATO […]

    ALLEGATO […]

    (1)    GU: JOP_1963_063_R_1338_01.
    (2)    GU C 398 del 22.12.2012.
    (3)    Cfr. allegato II dell'EQF relativo ai descrittori che definiscono i livelli nel quadro europeo delle qualifiche.
    (4)    GU C 484 del 24.12.2016.
    (5)    GU C 189 del 15.6.2017.
    (6)    GU C 423 del 9.12.2017.
    (7)    GU L 112 del 2.5.2018.
    (8)    GU C 189 del 4.6.2018.
    (9)    GU C 444 del 10.12.2018.
    (10)    GU C 195 del 7.6.2018, pag. 7.
    (11)    GU C 389 del 18.11.2019, pag. 1.
    (12)    GU C 189 del 5.6.2019.
    (13)    COM(2019) 650 final.
    (14)    Per la formazione professionale iniziale: affinché un allievo sia considerato come partecipante è necessario un periodo di formazione di sei settimane. Per l'apprendimento permanente: percentuale della popolazione ammessa a programmi formali di istruzione e formazione professionale.
    (15)    Oltre alle informazioni di base sul genere e l'età, possono essere applicati altri criteri sociali: abbandono scolastico, livello di formazione più elevato, condizione migrante, disabilità, durata della disoccupazione.
    (16)    Per la formazione professionale iniziale: compresa l'informazione sulla destinazione di quanti hanno abbandonato la formazione.
    (17)    Definizione conforme a quella dell'OIL: persone di età compresa tra 15 e 74 anni, senza lavoro, che cercano attivamente un'occupazione e sono disposte a iniziare a lavorare.
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