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Document 52019BP0326

    Risoluzione del Parlamento europeo del 28 marzo 2019 sullo stato di previsione delle entrate e delle spese del Parlamento europeo per l'esercizio 2020 (2019/2003(BUD))

    GU C 108 del 26.3.2021, p. 1032–1038 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    26.3.2021   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 108/1032


    P8_TA(2019)0326

    Stato di previsione delle entrate e delle spese per l'esercizio 2020 — Sezione I — Parlamento europeo

    Risoluzione del Parlamento europeo del 28 marzo 2019 sullo stato di previsione delle entrate e delle spese del Parlamento europeo per l'esercizio 2020 (2019/2003(BUD))

    (2021/C 108/57)

    Il Parlamento europeo,

    visto l'articolo 314 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

    visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 (1),

    visto il regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio, del 2 dicembre 2013, che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020 (2),

    visto l'accordo interistituzionale, del 2 dicembre 2013, tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria (3) (AII del 2 dicembre 2013),

    visto il regolamento (EU, Euratom) n. 1023/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2013, che modifica lo statuto dei funzionari dell'Unione europea e il regime applicabile agli altri agenti dell'Unione europea (4),

    vista la sua risoluzione del 26 ottobre 2017 sulla lotta alle molestie e agli abusi sessuali nell'UE (5),

    vista la sua risoluzione del 19 aprile 2018 sullo stato di previsione delle entrate e delle spese del Parlamento europeo per l'esercizio 2019 (6),

    vista la sua risoluzione dell'11 settembre 2018 sulle misure per prevenire e contrastare il mobbing e le molestie sessuali sul posto di lavoro, nei luoghi pubblici e nella vita politica nell'UE (7),

    vista la sua risoluzione del 24 ottobre 2018 concernente la posizione del Consiglio sul progetto di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2019 (8),

    vista la sua risoluzione del 12 dicembre 2018 concernente la posizione del Consiglio relativa al secondo progetto di bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2019 (9),

    vista la sua risoluzione del 15 gennaio 2019 sull'integrazione della dimensione di genere al Parlamento europeo (10),

    vista la relazione del Segretario generale all'Ufficio di presidenza in vista della definizione del progetto preliminare di stato di previsione del Parlamento per l'esercizio 2020,

    visto il progetto preliminare di stato di previsione stabilito dall'Ufficio di presidenza il 25 marzo 2019 a norma dell'articolo 25, paragrafo 7, e dell'articolo 96, paragrafo 1, del regolamento del Parlamento,

    visto il progetto di stato di previsione redatto dalla commissione per i bilanci a norma dell'articolo 96, paragrafo 2, del regolamento del Parlamento,

    visto l'articolo 96 del suo regolamento,

    vista la relazione della commissione per i bilanci (A8-0182/2019),

    A.

    considerando che questa è la quinta procedura di bilancio completa che si svolge nella nuova legislatura e la settima procedura del quadro finanziario pluriennale 2014-2020;

    B.

    considerando che il bilancio 2020, quale proposto nella relazione del Segretario generale, è elaborato nel contesto di un aumento annuale (in termini reali e di inflazione) del massimale della rubrica V, che lascia un maggiore margine per la crescita e gli investimenti come pure per il proseguimento delle misure intese a conseguire risparmi e a migliorare l'efficienza;

    C.

    considerando che tra gli obiettivi prioritari proposti dal Segretario generale per il bilancio 2020 figurano i seguenti: fornire le risorse necessarie per il primo anno completo dopo l'elezione del nuovo Parlamento e l'insediamento della nuova Commissione e fornire le risorse per i progetti prioritari riguardanti la comunicazione con i cittadini, i progetti immobiliari pluriennali, la sicurezza e gli sviluppi informatici;

    D.

    considerando che il Segretario generale ha proposto un importo pari a 2 068 530 000 EUR per il progetto preliminare di stato di previsione del Parlamento per il 2020, importo che rappresenta un aumento complessivo del 3,58 % rispetto al bilancio 2019 e una quota del 18,38 % della rubrica V del QFP 2014-2020;

    E.

    considerando che quasi due terzi del bilancio sono costituiti da spese indicizzate, che riguardano principalmente le retribuzioni, le pensioni, le spese mediche e le indennità dei deputati (21 %) e del personale (35 %) in servizio e in pensione nonché gli edifici (13 %), e che sono adeguate a norma dello statuto dei funzionari e dello statuto dei deputati sulla base dell'indicizzazione specifica per settore o del tasso di inflazione;

    F.

    considerando che, nella sua risoluzione del 29 aprile 2015 sullo stato di previsione delle entrate e delle spese del Parlamento europeo per l'esercizio 2016 (11), il Parlamento ha già sottolineato che il suo bilancio dovrebbe avere un impianto realistico ed essere conforme ai principi della disciplina di bilancio e della sana gestione finanziaria; osserva che le somme forfettarie sono uno strumento utile e ampiamente riconosciuto per apportare flessibilità e trasparenza;

    G.

    considerando che il bilancio del Parlamento dovrebbe garantire la piena competenza legislativa dell'Istituzione e consentire il suo corretto funzionamento;

    H.

    considerando che la credibilità del Parlamento in quanto ramo dell'autorità di bilancio dipende in una certa misura dalla sua capacità di gestire le proprie spese e di sviluppare la democrazia al livello dell'Unione;

    I.

    considerando che il 2020 sarà il primo anno completo dopo le elezioni e che vi sarà quindi un ritorno al ritmo normale delle principali attività politiche e di sostegno;

    J.

    considerando che il Fondo pensionistico volontario è stato costituito nel 1990 in base alla regolamentazione dell'Ufficio di presidenza concernente il regime di vitalizio integrativo (volontario) (12);

    K.

    considerando che il 16 giugno 1999 la Corte dei conti ha pubblicato il parere n. 5/99 dal titolo «Fondo e regime pensionistico dei deputati al Parlamento europeo»;

    Quadro generale

    1.

    sottolinea che nel 2020 è opportuno mantenere la quota del bilancio del Parlamento al di sotto del 20 % della rubrica V; constata che il livello dello stato di previsione per il 2020 corrisponde al 18,22 %, percentuale che è inferiore a quella del 2019 (18,51 %) e che è la più bassa della rubrica V negli ultimi 15 anni;

    2.

    sottolinea che la quota più consistente del bilancio del Parlamento è fissata da obblighi statutari o contrattuali ed è soggetta ad indicizzazione annuale;

    3.

    chiede che il Segretario generale e l'Ufficio di presidenza presentino, in linea di principio, alla commissione BUDG il prossimo stato di previsione del Parlamento mantenendolo più vicino al tasso di inflazione quale previsto dalla Commissione europea, se non allo stesso livello di tale tasso;

    4.

    appoggia l'accordo raggiunto in sede di concertazione tra l'Ufficio di presidenza e la commissione per i bilanci, il 19 marzo 2019, di fissare l'aumento rispetto al bilancio 2019 al 2,68 %, percentuale che corrisponde al livello complessivo del suo stato di previsione per il 2020 pari a 2 050 430 000 EUR, di ridurre il livello delle spese nel progetto preliminare di stato di previsione approvato dall'Ufficio di presidenza l'11 marzo 2019 di 18,1 milioni di EUR e di ridurre di conseguenza gli stanziamenti proposti alle seguenti linee di bilancio: 1004 — Spese di viaggio ordinarie; 1200 — Retribuzioni e indennità; 1402 Altri agenti — Autisti al Segretariato generale; 2007 — Costruzione di immobili e sistemazione dei locali; 2022 — Manutenzione, riparazione, conduzione e pulizia degli immobili; 2024 — Consumi energetici; 2101 — Informatica e telecomunicazioni — Attività ricorrenti — Infrastrutture; 212 — Mobilio; 214 — Materiale e impianti tecnici; 300 — Spese per missioni e spostamenti del personale tra i tre luoghi di lavoro; 302 — Spese per ricevimenti e di rappresentanza; 3040 — Spese varie per riunioni interne; 3042 — Riunioni, congressi, conferenze e delegazioni; 422 — Spese relative agli assistenti parlamentari; decide di assegnare una dotazione supplementare pari a 140 000 EUR per la voce 1650 — Servizio medico, a 160 000 EUR per la voce 320 — Acquisizione di consulenze e a 400 000 EUR in stanziamenti per la voce 3211 — Polo europeo dei media scientifici; si compiace che queste modifiche siano state approvate dall'Ufficio di presidenza il 25 marzo 2019;

    5.

    raccomanda che i servizi del Parlamento mettano in pratica le modifiche del commento della voce 1650 — «Servizio medico», poiché lo stanziamento di un importo supplementare di 140 000 EUR è destinato a coprire le spese connesse al mediatore e allo psicologo per la prevenzione e la lotta alle molestie psicologiche e sessuali, e della voce 320 — «Acquisizione di consulenze», poiché lo stanziamento di un importo supplementare di 160 000 EUR è destinato a coprire le spese connesse alle consulenze e agli esperti nel settore della prevenzione, delle indagini e della lotta contro le molestie psicologiche e sessuali;

    6.

    rileva che la situazione relativa al recesso del Regno Unito dall'Unione è basata su un recesso ordinato con un accordo, sulla base dell'approvazione dell'accordo di recesso e dell'adozione di una dichiarazione politica da parte del Consiglio europeo il 25 novembre 2018, secondo cui il Regno Unito contribuirebbe al bilancio dell'Unione fino al 2020; constata che la maggior parte dei risparmi derivanti dal recesso sono già stati incorporati nel bilancio 2019 e che nel 2020 si registrerebbe solamente una leggera diminuzione di determinate spese dovuta al fatto che vi saranno 46 deputati in meno;

    7.

    constata che, nell'eventualità che il Regno Unito non receda dall'Unione o receda senza un accordo, gli stanziamenti proposti possono essere adeguati, nel corso dell'intera procedura di bilancio, dall'Ufficio di presidenza, dalla commissione per i bilanci o dalla plenaria;

    8.

    sottolinea che il Parlamento ha le funzioni fondamentali di co-legiferare con il Consiglio e di decidere sul bilancio dell'Unione, di rappresentare i cittadini e di controllare l'operato delle altre istituzioni dell'Unione;

    9.

    pone in evidenza il ruolo del Parlamento nella costruzione di una coscienza politica europea e nella promozione dei valori dell'Unione;

    10.

    sottolinea che, rispetto alla proposta del Segretario generale, è necessario realizzare risparmi, al fine di avvicinare l'aumento della proposta al tasso di inflazione generale previsto per il 2020, e che tutti gli sforzi intesi a conseguire un impiego più efficiente e trasparente dei fondi pubblici sono fortemente incoraggiati;

    Trasparenza e accuratezza

    11.

    rileva la maggiore trasparenza nella preparazione della relazione del Segretario generale, che prevede la fornitura di informazioni supplementari per quanto riguarda la programmazione a medio e lungo termine, gli investimenti, gli obblighi statutari, le spese amministrative e la metodologia, come richiesto dal Parlamento e dal Consiglio;

    12.

    chiede che il bilancio del Parlamento per il 2020 sia realistico e accurato in termini di corrispondenza tra i fabbisogni e i relativi costi, onde evitare dotazioni di bilancio eccessive;

    13.

    sottolinea che occorre prestare la massima attenzione al fine di garantire che le risorse finanziarie e umane complessive a disposizione del Parlamento siano utilizzate nella maniera più efficiente dal punto di vista dei costi, onde consentire all'Istituzione e ai suoi membri di assolvere in modo soddisfacente la loro funzione istituzionale in ambito legislativo; ribadisce che ciò comporta un'attenta pianificazione e organizzazione dei suoi metodi di lavoro e, ove possibile, il raggruppamento di funzioni e risorse per evitare un'inutile burocrazia, sovrapposizioni tra funzioni e duplicazioni del lavoro e delle risorse;

    Comunicazione con i cittadini

    14.

    accoglie con favore l'inaugurazione dei centri «Europa Experience», vale a dire spazi espositivi che riproducono, su scala ridotta, il concetto riuscito del Parlamentarium di Bruxelles; osserva che per il 2020 è prevista l'installazione di cinque nuovi centri «Europa Experience» presso gli Uffici di collegamento;

    15.

    rileva che l'importo iscritto in bilancio per l'installazione di cinque nuovi centri «Europa Experience» presso gli Uffici di collegamento copre l'infrastruttura per l'esposizione, gestita dalla DG COMM, ma non gli spazi per l'esposizione; chiede ulteriori informazioni sull'entità dei costi complessivi previsti prima della lettura del bilancio da parte del Parlamento nell'autunno 2019;

    16.

    prende atto della creazione di una serie di impianti mobili, che faranno il giro degli Stati membri con lo scopo di avvicinare l'Unione ai cittadini;

    17.

    chiede al Segretario generale una relazione dettagliata, fattuale e approfondita sul valore aggiunto di questi 51 posti alla DG COMM; chiede che una siffatta relazione sia presentata pubblicamente in sede di commissione BUDG entro la fine di luglio 2019;

    Politica immobiliare e dei trasporti

    18.

    ribadisce la sua richiesta di un processo decisionale trasparente nel settore della politica immobiliare, basato su informazioni tempestive, nel rispetto dell'articolo 266 del regolamento finanziario;

    19.

    è contrario alla prassi corrente di utilizzare gli storni di recupero («ramassage») a fine esercizio per contribuire ai progetti immobiliari in corso; sottolinea che gli storni di recupero sono effettuati sistematicamente sugli stessi capitoli e titoli di bilancio e spesso esattamente sulle stesse linee di bilancio, e si chiede se non vi sia una sopravvalutazione programmata di tali capitoli e linee intesa a generare fondi per il finanziamento della politica immobiliare del Parlamento; ritiene che la politica immobiliare dovrebbe essere finanziata in modo trasparente a titolo delle linee di bilancio ad essa destinate;

    20.

    raccomanda che nella programmazione di bilancio annuale per tutti gli edifici si prevedano stanziamenti destinati a coprire i costi di manutenzione e ristrutturazione, corrispondenti al 3 % dei costi totali dei nuovi edifici, nel quadro di una politica immobiliare regolare e lungimirante; sottolinea la necessità di una strategia immobiliare che garantisca l'efficacia sotto il profilo dei costi ed evidenzia i potenziali vantaggi derivanti dalla vicinanza degli edifici, quali le sinergie attraverso la condivisione delle funzioni amministrative, dello spazio per uffici e dell'assegnazione delle sale;

    21.

    osserva che la consegna e l'occupazione dell'intera ala est del nuovo edificio Konrad Adenauer sono previste per il 2020 e rileva che i lavori nella nuova ala ovest inizieranno subito dopo; osserva che si dovranno prevedere le spese per la gestione del progetto nelle fasi finali della costruzione, che includono le considerevoli operazioni di trasloco, l'arredo iniziale e la sorveglianza di sicurezza del cantiere;

    22.

    constata che, visto che il trasloco da tutti gli edifici attualmente occupati potrà essere effettuato solo gradualmente, l'affitto e la manutenzione di tutti gli edifici esistenti a Lussemburgo sono ancora iscritti in bilancio per l'intero esercizio; chiede al Segretario generale di fornire informazioni per quanto riguarda il trasloco graduale e di spiegare i motivi per i quali non è possibile realizzare dei risparmi già nel 2020;

    23.

    chiede ulteriori informazioni sui lavori tecnici preparatori, compresa la rilocalizzazione delle funzionalità, come quelle attualmente situate nell'edificio PHS, verso altri edifici; chiede che siano fornite alla commissione per i bilanci stime dettagliate e una ripartizione dei costi a tale riguardo prima della lettura del bilancio da parte del Parlamento nell'autunno 2019;

    24.

    mette in discussione i costi alquanto elevati di determinati progetti proposti, vale a dire: l'installazione di sale per i seminari destinati ai visitatori nell'edificio Atrium (8,720 milioni di EUR), la creazione di uno spazio multifunzionale nell'area dell'Esplanade (2,610 milioni di EUR), la creazione di una mensa self-service nell'edificio SDM a Strasburgo (1,9 milioni di EUR); invita il Segretario generale a fornire alla commissione per i bilanci informazioni in merito a tali decisioni prima della lettura del bilancio da parte del Parlamento nell'autunno 2019;

    25.

    ritiene che dovrebbero essere realizzati ulteriori risparmi per quanto riguarda le spese per il mobilio degli uffici dei deputati e dei loro assistenti, in considerazione della completa ristrutturazione di tali uffici all'inizio del mandato nel 2019;

    26.

    è preoccupato per le intenzioni del Parlamento di espandere le proprie attività e la propria presenza diplomatica in Indonesia (Giacarta), Etiopia (Addis Abeba) e Stati Uniti (New York); si rammarica che, nonostante l'assenza di un'analisi costi-benefici esaustiva e di un ulteriore approfondimento delle argomentazioni alla base della scelta di questi luoghi specifici, l'Ufficio di presidenza abbia approvato la proposta, come pure la nomina dell'attuale capo dell'ufficio del Parlamento a Washington D.C. a nuovo capo dell'ufficio a Giacarta; esorta pertanto il Segretario generale a individuare le linee di bilancio interessate e a chiarire questa situazione non trasparente, fornendo una spiegazione del processo decisionale riguardante i vari luoghi e la nomina del nuovo capo dell'ufficio a Giacarta; ritiene che nel frattempo tale decisione debba essere sospesa;

    27.

    ritiene che sia possibile realizzare risparmi per il bilancio del Parlamento fissando una sede unica; ricorda l'analisi della Corte dei conti europea del 2014, che stimava a 114 milioni di EUR all'anno i costi derivanti dalla dispersione geografica del Parlamento; ricorda inoltre che tale dispersione geografica è all'origine del 78 % di tutte le missioni del personale statutario del Parlamento e che il suo impatto ambientale si traduce in emissioni di CO2 comprese tra 11 000 e 19 000 tonnellate; chiede pertanto una tabella di marcia verso la fissazione di una sede unica;

    Sicurezza

    28.

    osserva che il bilancio per il 2020 includerà le ultime tranche degli ingenti investimenti avviati nel 2016 per migliorare sensibilmente la sicurezza del Parlamento; sottolinea che tali progetti hanno interessato diversi settori, in particolare per quanto riguarda gli edifici, le attrezzature e il personale, ma anche miglioramenti nell'ambito della sicurezza informatica e della sicurezza delle comunicazioni;

    29.

    sottolinea che il progetto iPACS doterà il Parlamento di una tecnologia di sicurezza moderna e integrata, al fine di eliminare tutte le lacune restanti nella sicurezza degli edifici, e che nel 2020 tale progetto si troverà nel quinto e ultimo anno di attuazione; invita il Segretario generale a presentare una sintesi dettagliata di tutte le spese connesse alla sicurezza degli edifici a partire dal 2016;

    30.

    ritiene che gli strumenti informatici siano essenziali per consentire ai deputati e al personale di svolgere le loro attività, ma che possano essere vulnerabili rispetto agli attacchi informatici; si compiace pertanto del potenziamento, negli ultimi due anni, dell'équipe incaricata delle attività di sicurezza informatica e in particolare del fatto che, avendo raggiunto la velocità di crociera e continuando ad attuare il piano d'azione sulla sicurezza informatica, il relativo bilancio aumenterà solo per coprire l'inflazione;

    31.

    accoglie con favore gli sforzi compiuti per migliorare i servizi per i deputati investendo continuamente nello sviluppo di applicazioni informatiche, nel proseguimento del programma e-Parliament, in ricerca e sviluppo in materia di apprendimento automatico («machine learning») con un programma di memorie di traduzione e nel progetto pluriennale per la gestione tecnica delle sale conferenze; chiede maggiori informazioni sull'importo totale speso negli ultimi anni per tali programmi; prende atto della graduale attuazione di tali progetti a lungo termine per ripartirne i costi su vari esercizi finanziari;

    Questioni relative ai deputati e agli assistenti parlamentari accreditati

    32.

    invita l'Ufficio di presidenza a lavorare a una soluzione tecnica che consenta ai deputati di esercitare il diritto di voto anche mentre si trovano in congedo di maternità, paternità o malattia;

    33.

    ritiene che i diritti sociali e pensionistici degli assistenti parlamentari accreditati (APA) dovrebbero essere rispettati; ribadisce, a tale riguardo, l'invito a trovare una soluzione praticabile per quegli APA che, pur avendo prestato servizio ininterrottamente per due legislature, alla fine dell'attuale legislatura non avranno diritto a beneficiare del regime pensionistico europeo al raggiungimento dell'età pensionabile, dato che avranno prestato meno dei dieci anni di servizio previsti dallo statuto dei funzionari, a causa delle elezioni anticipate nel 2014 e dei ritardi nella convalida dei nuovi contratti degli APA dovuti al forte carico di lavoro nel periodo successivo alle elezioni del 2009; invita pertanto il Segretario generale a presentare nuove proposte pratiche e credibili intese a risolvere definitivamente il problema;

    34.

    prende atto della revisione degli importi delle indennità versate agli APA per le spese sostenute durante le trasferte nei tre luoghi di lavoro del Parlamento; ricorda tuttavia le sue ripetute richieste rivolte all'Ufficio di presidenza affinché si adoperi per allineare pienamente, a partire dalla prossima legislatura, l'ammontare delle indennità versate a funzionari, altri agenti e APA per le spese sostenute durante le trasferte nei tre luoghi di lavoro del Parlamento;

    35.

    si compiace della decisione riguardante i tirocinanti dei deputati adottata dall'Ufficio di presidenza il 10 dicembre 2018 che entrerà in vigore il 2 luglio 2019; sottolinea che una retribuzione minima vincolante per i tirocinanti dovrebbe garantire loro un reddito dignitoso, come avviene per i tirocinanti in seno alle amministrazioni delle istituzioni dell'UE;

    36.

    si attende che i servizi di traduzione del Parlamento siano all'altezza del loro compito fondamentale di sostegno alla legislazione dell'Unione e ai deputati nell'esercizio delle loro funzioni fornendo documenti tradotti di alta qualità nel quadro di una strategia sostenibile per il futuro;

    37.

    ribadisce la propria preoccupazione per le spese supplementari connesse all'interpretazione delle dichiarazioni di voto orali durante le sedute plenarie; esorta il Segretario generale a presentare una ripartizione dettagliata dei costi relativi alle dichiarazioni di voto orali; ricorda che i deputati che desiderano spiegare le loro intenzioni di voto o sollevare questioni connesse a preoccupazioni dei loro elettori hanno a disposizione alternative, quali le dichiarazioni di voto scritte e vari strumenti di comunicazione pubblici; ritiene, a tale riguardo, che per realizzare risparmi significativi le dichiarazioni di voto orali potrebbero essere soppresse;

    38.

    rinvia all'articolo 27, paragrafi 1 e 2, dello statuto dei deputati, il quale stabilisce che «il fondo di vitalizio volontario istituito dal Parlamento continua a funzionare per i deputati o gli ex deputati che abbiano già acquisito diritti o aspettative a titolo di questo fondo» e che «i diritti e le aspettative acquisiti restano invariati»; invita il Segretario generale e l'Ufficio di presidenza a rispettare appieno lo statuto dei deputati e a definire urgentemente con il fondo pensionistico un piano chiaro che consenta al Parlamento di assumersi i propri obblighi e le proprie responsabilità per quanto riguarda il regime di vitalizio volontario dei deputati e di adempiervi; rinnova la propria richiesta volta a ottenere che la Corte dei conti europea proceda a un esame del fondo di vitalizio volontario dei deputati ed esamini come garantire un finanziamento sostenibile del fondo di vitalizio volontario conformemente alle disposizioni dello statuto dei deputati, garantendo al contempo una piena trasparenza;

    39.

    rinnova il suo appello a favore di una maggiore trasparenza relativamente all'indennità per spese generali dei deputati; si rammarica che l'Ufficio di presidenza non sia riuscito ad accrescere la trasparenza e l'obbligo di rendiconto in proposito; chiede una completa rendicontazione di tali spese da parte dei deputati;

    Questioni relative al personale

    40.

    ritiene che, in un periodo in cui le risorse finanziarie e umane a disposizione delle istituzioni dell'Unione diventeranno probabilmente sempre più limitate, è importante identificare settori, inclusi, ma non solo, i servizi informatici e di sicurezza, i servizi di interpretazione e traduzione o il servizio autisti, in cui si possano rafforzare le sinergie tra le funzioni amministrative, utilizzando l'esperienza del Parlamento e delle altre istituzioni dell'Unione e tenendo pienamente conto delle difficoltà di governance e delle differenze in termini di portata per sviluppare accordi di cooperazione equi;

    41.

    chiede che venga introdotto l'obbligo per i deputati di sottoporre i loro conti relativi all'indennità per spese generali a una verifica da parte di un revisore esterno almeno alla fine del loro mandato; chiede inoltre che le spese siano pubblicate inserendo un link a tali dati sulle pagine personali dei deputati sul sito web del Parlamento europeo;

    42.

    accoglie con favore gli accordi di cooperazione esistenti tra il Parlamento, il Comitato delle Regioni e il Comitato economico e sociale europeo, al fine di individuare i settori in cui è possibile condividere le funzioni amministrative; invita il Segretario generale a valutare la cooperazione in atto tra le istituzioni dell'Unione al fine di individuare ulteriori potenziali sinergie e risparmi;

    43.

    sostiene il principio dell'accessibilità per tutti i cittadini; invita il Segretario generale ad analizzare la fattibilità dell'applicazione di tale principio, in linea con le richieste approvate in plenaria relative all'interpretazione nella lingua internazionale dei segni per tutte le discussioni in Aula;

    44.

    ricorda le raccomandazioni contenute nelle sue risoluzioni del 26 ottobre 2017, dell'11 settembre 2018 e del 15 gennaio 2019 sulla lotta alle molestie e agli abusi sessuali nell'Unione e sulle misure per prevenire e contrastare il mobbing e le molestie sessuali sul posto di lavoro; chiede un sostegno per coprire i costi delle competenze esterne necessarie per estendere l'audit esterno al comitato consultivo per il personale del Parlamento per la prevenzione delle molestie; chiede stanziamenti per coprire la piena attuazione al Parlamento delle misure di riforma menzionate nella risoluzione sulla lotta contro le molestie e gli abusi sessuali nell'Unione, inclusa l'organizzazione di frequenti corsi di formazione obbligatori sul tema delle molestie destinati a tutto il personale, agli APA e ai deputati; è del parere che siano necessari stanziamenti per coprire i costi dei mediatori e di altri esperti competenti per prevenire e gestire i casi di molestie all'interno del Parlamento assieme alla rete dei consulenti di fiducia e alle strutture esistenti;

    45.

    raccomanda un maggiore ricorso alla videoconferenza e ad altre tecnologie per tutelare l'ambiente e risparmiare risorse, in particolare riducendo le trasferte del personale tra i tre luoghi di lavoro;

    Altre questioni

    46.

    ritiene che la procedura per l'adozione dello stato di previsione del Parlamento dovrebbe essere rivista tenendo conto del documento in corso di elaborazione da parte del gruppo di lavoro sulla procedura di bilancio interna del Parlamento, rispettando la volontà dei gruppi politici di semplificare l'attuale procedura, renderla più efficiente riducendo il carico di lavoro per i deputati e il personale, nonché aumentare la trasparenza e chiarire le responsabilità tra gli attori coinvolti; ricorda che, nell'ambito della procedura attuale, la commissione per i bilanci svolge gli stessi compiti due volte, in primavera (conciliazione con l'Ufficio di presidenza per l'adozione dello stato di previsione del Parlamento) e in autunno (presentazione di emendamenti di bilancio), il che comporta un maggior numero di riunioni, la produzione di documenti e spese connesse (traduzioni, interpretazione, ecc.);

    47.

    chiede che siano mantenuti finanziamenti adeguati per il Polo europeo dei media scientifici e per la cooperazione con le emittenti televisive, i media sociali e altri partner, al fine di offrire opportunità di formazione ai giovani giornalisti, in particolare per quanto riguarda i nuovi sviluppi scientifici e tecnologici e le notizie basate sui fatti e oggetto di valutazione «inter pares»;

    48.

    invita il Segretario generale e l'Ufficio di presidenza a diffondere una cultura di programmazione del bilancio basata sulla performance e sulla sostenibilità ambientale nell'intera amministrazione del Parlamento e un'impostazione gestionale più razionale, al fine di aumentare l'efficienza e ridurre le formalità amministrative e la burocrazia nell'attività interna dell'Istituzione; sottolinea che l'esperienza di una gestione razionale è il miglioramento costante della procedura di lavoro grazie alla semplificazione e all'esperienza del personale amministrativo;

    49.

    chiede piena trasparenza sull'utilizzo e la gestione dei fondi messi a disposizione dei partiti politici europei e delle fondazioni europee; chiede una valutazione e un controllo approfonditi della spesa di bilancio dei partiti politici europei e delle fondazioni politiche europee; richiama l'attenzione sul conflitto di interessi derivante dalla sponsorizzazione delle attività dei partiti politici europei da parte di società private; chiede dunque che siano vietate le donazioni e le sponsorizzazioni di qualsiasi tipo da parte di società private a favore dei partiti politici europei e delle fondazioni europee;

    o

    o o

    50.

    stabilisce lo stato di previsione per l'esercizio 2020;

    51.

    incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione e lo stato di previsione al Consiglio e alla Commissione.

    (1)  GU L 193 del 30.7.2018, pag. 1.

    (2)  GU L 347 del 20.12.2013, pag. 884.

    (3)  GU C 373 del 20.12.2013, pag. 1.

    (4)  GU L 287 del 29.10.2013, pag. 15.

    (5)  Testi approvati, P8_TA(2017)0417.

    (6)  Testi approvati, P8_TA(2018)0182.

    (7)  Testi approvati, P8_TA(2018)0331.

    (8)  Testi approvati, P8_TA(2018)0404.

    (9)  Testi approvati, P8_TA(2018)0503.

    (10)  Testi approvati, P8_TA(2019)0010.

    (11)  Testi approvati, P8_TA(2015)0172.

    (12)  Testi approvati dall'Ufficio di presidenza, PE 113.116/BUR./rev. XXVI/01-04-2009.


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