COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 29.6.2018
COM(2018) 506 final
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO
sull'applicazione del regolamento (UE) n. 549/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2013, relativo al Sistema europeo dei conti nazionali e regionali nell'Unione europea, e sull'applicazione delle deroghe concesse
{SWD(2018) 354 final}
{SWD(2018) 355 final}
1.
Introduzione
Il regolamento (UE) n. 549/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2013, relativo al Sistema europeo dei conti nazionali e regionali nell'Unione europea (il "regolamento SEC 2010") contiene due disposizioni che stabiliscono obblighi di informazione:
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L'articolo 6, paragrafo 3, specifica quanto segue:
"Previa consultazione del comitato del sistema statistico europeo, la Commissione riferisce al Parlamento europeo e al Consiglio entro il 1° luglio 2018 sull'applicazione delle deroghe concesse, al fine di verificare se siano ancora giustificate."
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L'articolo 12 dispone quanto segue:
"Riesame
Entro il 1° luglio 2018 e successivamente ogni cinque anni, la Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sull'applicazione del presente regolamento.
La relazione valuta, tra l'altro:
a) la qualità dei dati relativi ai conti nazionali e regionali;
b) l'efficacia del presente regolamento e il processo di monitoraggio applicato al SEC 2010; e
c) i progressi riguardo ai dati sulle passività potenziali e alla disponibilità dei dati SEC 2010."
La presente relazione assolve entrambi gli obblighi ed è accompagnata da due documenti di lavoro dei servizi della Commissione che forniscono ulteriori dettagli e analisi.
La sezione 2 fornisce ulteriori informazioni generali concernenti le finalità e gli utilizzi del SEC 2010. La sezione 3 tratta dell'attuazione del regolamento, con riferimento a quanto disposto dall'articolo 6, paragrafo 3 e dall'articolo 12 di cui sopra. La sezione 4 contiene le conclusioni.
2.
Contesto
Il Sistema europeo dei conti nazionali e regionali (SEC 2010) è il quadro contabile dell'UE compatibile a livello internazionale per la descrizione sistematica e dettagliata di un'economia. Il SEC 2010 è stato pubblicato come regolamento (UE) n. 549/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2013, ed è stato applicato per la prima volta ai dati trasmessi alla Commissione a decorrere dal 1° settembre 2014; a partire da tale data, gli Stati membri hanno inviato a Eurostat i rispettivi dati attenendosi alle norme del SEC 2010.
Il SEC 2010 si differenzia dal precedente SEC 95 in termini di ambito di applicazione e di concetti, rispecchiando gli sviluppi nelle misurazioni delle economie moderne, i progressi nella ricerca metodologica e le esigenze degli utilizzatori. La struttura del SEC 2010 si accorda con le linee guida mondiali in tema di contabilità nazionale presentate nel Sistema dei conti nazionali 2008 (SCN 2008). Eurostat ha pubblicato numerose guide e manuali a sostegno dell'applicazione del SEC 2010.
I conti nazionali costituiscono la fonte di molteplici indicatori economici fondamentali per l'elaborazione delle politiche e di analisi economiche da parte di istituzioni accademiche, governative e internazionali. Il prodotto interno lordo (PIL) è il parametro più frequentemente utilizzato per stimare le dimensioni globali di un'economia, mentre indicatori derivati quali il PIL pro capite sono ampiamente usati per comparare gli standard di vita materiali o per monitorare il processo di convergenza o divergenza economica nell'UE.
Inoltre, determinate componenti del PIL e i relativi indicatori, ad esempio per la produzione economica, le importazioni e le esportazioni, i consumi interni (privati e pubblici) o gli investimenti, forniscono indicazioni preziose sulle forze trainanti dell'attività economica e pertanto fungono da base per la concezione, il monitoraggio e la valutazione di specifiche politiche dell'UE.
I dati del SEC 2010 sono utilizzati anche per specifici scopi amministrativi, quali la determinazione del contributo di ogni Stato membro alla quarta risorsa propria dell'UE (basata sul reddito nazionale lordo), la procedura per i disavanzi eccessivi e la procedura per gli squilibri macroeconomici (v. anche sezione 3, lettera c).
Il regolamento SEC 2010 prevede:
a) una metodologia relativa alle norme, alle definizioni, alle classificazioni e alle regole contabili comuni da utilizzare per l'elaborazione di conti e tavole su basi comparabili per le esigenze dell'UE (allegato A del regolamento);
b) un programma (contenuto nell'allegato B del regolamento) inteso a stabilire i termini entro i quali gli Stati membri trasmettono a Eurostat i conti e le tavole da compilare conformemente alla metodologia definita nell'allegato A.
Eurostat pubblica sul proprio sito Internet i dati trasmessi conformemente all'allegato B, aggiungendo gli aggregati per l'UE e la zona euro.
3.
Attuazione del regolamento
a)
Disponibilità dei dati relativi ai conti nazionali e regionali
Il regolamento SEC 2010 impone agli Stati membri di fornire i dati come specificato nell'allegato B. A norma dell'articolo 6 del regolamento, gli Stati membri hanno potuto richiedere deroghe temporanee agli obblighi di trasmissione previsti dal SEC 2010 fino al 17 ottobre 2013. Questa sezione della relazione riguarda gli sviluppi nella disponibilità dei dati negli Stati membri e presenta i risultati dell'analisi delle deroghe concesse.
Disponibilità dei dati secondo i requisiti del SEC 2010
La Commissione (Eurostat) valuta periodicamente se la disponibilità dei dati degli Stati membri è conforme ai requisiti del SEC 2010, sulla base di un'analisi volta a valutare la completezza dei dati e, in misura limitata, la loro tempestività. A seguito delle valutazioni effettuate a ottobre 2015, aprile 2016, febbraio 2017 e gennaio 2018, si può concludere che la disponibilità dei dati è visibilmente migliorata nel periodo da ottobre 2015 a gennaio 2018: nel 2015 il 64 % delle tavole trasmesse dagli Stati membri era privo di lacune e il 4 % presentava gravi problemi, mentre nel 2018 le percentuali corrispondenti erano rispettivamente l'81 % e l'1 % (v. figura 1).
Figura 1: disponibilità dei dati per le 22 tavole del programma di trasmissione SEC 2010 (ottobre 2015 - gennaio 2018), UE e Norvegia
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Trasmissione di dati completi: significa che lo Stato membro fornisce tutti i dati. Sono possibili solo rare lacune di scarsissima rilevanza.
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Trasmissione di dati quasi completi. Sono possibili lacune di scarsa rilevanza o in numero ridotto, ma sono forniti i principali indicatori.
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I dati trasmessi presentano lacune concernenti indicatori importanti o un accumulo di indicatori meno importanti.
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I dati sono trasmessi con notevoli lacune o non vengono trasmessi affatto.
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Deroghe e relativa evoluzione nel corso del tempo
Dopo un'attenta valutazione basata su criteri predefiniti, la Commissione ha adottato la decisione di esecuzione 2014/403/UE relativa alla concessione di 888 deroghe temporanee a 27 Stati membri. L'Autorità di vigilanza EFTA ha inoltre concesso 145 deroghe a Norvegia e Islanda.
Poiché le deroghe agli obblighi di trasmissione riducono la disponibilità dei dati e quindi incidono sugli interessi degli utilizzatori, Eurostat controlla periodicamente la situazione delle deroghe concesse e verifica che gli Stati membri rispettino le date di scadenza delle stesse. Un ampio monitoraggio è stato effettuato alla fine del 2015, del 2016 e del 2017. Nel processo di monitoraggio, le deroghe sono suddivise in quattro categorie: "chiuse", "a buon punto", "con difficoltà" e "non ancora affrontate".
Tra la fine del 2015 e la fine del 2017, il numero di deroghe a buon punto o già chiuse è aumentato o si è mantenuto stabile in tutti gli Stati membri. Per l'insieme dei 28 Stati membri si registra un chiaro spostamento dalle deroghe non ancora affrontate (in calo dal 31 % al 13 %) alle deroghe chiuse (in aumento dal 25 % al 54 %) (v. figura 2).
Figura 2: situazione delle deroghe (fine 2015 – fine 2017), totale UE
Verifica delle deroghe concesse
Conformemente all'articolo 6, paragrafo 3, secondo comma, del regolamento SEC 2010, nella presente relazione la Commissione valuta se le giustificazioni fornite dagli Stati membri per le deroghe nel 2013 siano ancora valide. A tale scopo, Eurostat ha predisposto un questionario nel quale gli Stati membri hanno dovuto indicare se le rispettive deroghe:
·sono ancora valide (nel qual caso possono restare invariate);
·sono parzialmente valide (uno o più aspetti delle deroghe devono essere modificati); o
·non sono più valide (le deroghe possono essere revocate perché la situazione si è risolta e i dati sono trasmessi).
Dall'analisi dei risultati dei questionari si può concludere che la maggior parte degli Stati membri ha risolto molti dei problemi che avevano dato origine alle richieste di deroga, anche in anticipo rispetto all'anno di scadenza previsto. Delle 365 deroghe concesse a tutti gli Stati membri dell'UE e in scadenza nel 2018, 2019 o 2020, 244 deroghe (67 %) sono ancora valide e possono restare invariate.
Per il 27 % delle deroghe (98 deroghe che possono essere chiuse in quanto i dati sono già stati trasmessi in anticipo) la giustificazione non è più valida.
Per un numero relativamente limitato di deroghe (23, ossia il 6 %) la giustificazione è parzialmente valida. Si tratta di deroghe per le quali è possibile ridurre l'ambito di applicazione, ad esempio eliminando alcune variabili, abbreviando il periodo interessato, anticipando il primo anno di trasmissione, ecc.
In linea con i risultati della verifica, è opportuno che la decisione 2014/403/UE sia modificata per tenere conto delle variazioni nelle giustificazioni delle deroghe esistenti.
Azioni intraprese per migliorare la disponibilità dei dati
Eurostat, in collaborazione con i compilatori nazionali di dati, si adopera costantemente per migliorare la disponibilità dei dati per gli utilizzatori. La disponibilità dei dati è monitorata regolarmente nei periodi di produzione dei dati, ma anche mediante un monitoraggio strutturale (annuale) e la regolare verifica annuale della situazione delle deroghe.
Gli Stati membri si sono notevolmente impegnati e continuano a impegnarsi per migliorare la disponibilità dei dati in conformità ai requisiti del SEC 2010. La Commissione (Eurostat) sostiene questi sforzi attraverso riunioni, seminari, corsi, guide e documenti. La cooperazione tecnica si svolge tramite i gruppi di lavoro sui conti nazionali e la procedura per i disavanzi eccessivi, sotto la guida dei direttori delle statistiche macroeconomiche degli istituti nazionali di statistica.
Il sostegno finanziario fornito dalla Commissione agli Stati membri è uno strumento importante per incoraggiarli a migliorare la disponibilità dei dati e revocare le deroghe anche prima della loro data di scadenza. Tra il 2010 e il 2017 gli Stati membri hanno beneficiato di una serie di sovvenzioni per l'attuazione del SEC 2010 e il miglioramento dei relativi dati, ivi compreso lo sviluppo di dati volontari e dei dati oggetto di deroghe.
Nel numero limitato di casi in cui la mancata trasmissione di informazioni da parte degli Stati membri in conformità agli obblighi del SEC 2010 pregiudica gravemente la disponibilità dei dati, Eurostat ricorda agli Stati membri interessati gli obblighi di trasmissione.
Conclusione
La disponibilità dei dati è migliorata notevolmente tra ottobre 2015 e gennaio 2018. La maggior parte delle deroghe in scadenza al più tardi nel 2017 è stata superata dai rispettivi Stati membri. Inoltre, un numero consistente di Stati membri fornisce (in parte) i dati oggetto di deroghe persino in anticipo rispetto alla prima data di trasmissione stabilita nella decisione di esecuzione 2014/403/UE della Commissione. È opportuno che la Commissione modifichi la decisione 2014/403/UE per tenere conto delle variazioni nelle giustificazioni delle deroghe esistenti.
Nell'interesse degli utilizzatori, Eurostat, in collaborazione con gli Stati membri, prenderà tutte le misure necessarie per conseguire la piena attuazione del regolamento SEC 2010. Eurostat rimarrà in stretto contatto con gli Stati membri per migliorare ulteriormente la disponibilità dei dati nei prossimi anni e continuerà il suo lavoro di monitoraggio delle deroghe.
b)
Qualità dei dati relativi ai conti nazionali e regionali
Questa sezione presenta: i) la valutazione di Eurostat della qualità dei conti nazionali e regionali trasmessi dagli Stati membri dell'UE e da Islanda, Norvegia e Svizzera nel 2016; e ii) informazioni sulla qualità relative alla pubblicazione di aggregati europei da parte di Eurostat.
La valutazione della qualità è stata effettuata conformemente all'articolo 4 del regolamento SEC 2010, che prevede che la qualità dei dati sui conti nazionali e regionali trasmessi a Eurostat sia valutata secondo i criteri di qualità del Sistema statistico europeo istituito dal regolamento (CE) n. 223/2009 relativo alle statistiche europee. Il regolamento di esecuzione (UE) 2016/2304 della Commissione stabilisce le modalità, la struttura, la periodicità e gli indicatori della procedura di valutazione.
I dati trasmessi nel 2016 erano sostanzialmente in linea con gli standard di qualità del Sistema statistico europeo e del regolamento SEC 2010. Gli Stati membri sono stati in grado di conformarsi alle nuove esigenze in termini di dati e alla nuova metodologia, mentre il processo di adeguamento dei sistemi nazionali di compilazione dei dati proseguirà fino al 2020. I risultati generali relativi ai diversi criteri di qualità sono presentati di seguito.
Pertinenza
Il tasso di completezza era molto alto per le tavole trimestrali e annuali, a diretto vantaggio degli utilizzatori. Il tasso medio di completezza per i principali aggregati dei conti nazionali, le statistiche di finanza pubblica, i conti del settore non finanziario e i conti finanziari oscillava tra il 95 % e il 100 %. Per le tavole delle risorse e degli impieghi, le tavole input-output e i conti regionali, il tasso medio di completezza oscillava tra l'88 % e il 97 %. Tutti gli Stati membri hanno trasmesso dati supplementari non richiesti su base volontaria.
Accuratezza
La maggior parte degli Stati membri dell'UE, l'Islanda e la Norvegia pubblicano informazioni online sulle rispettive politiche nazionali di revisione. Benché per la presente relazione non sia stata effettuata una revisione dettagliata dei dati trasmessi dagli Stati membri, l'analisi dei tassi di revisione dei principali aggregati europei ha dimostrato che gli Stati membri forniscono dati di buona qualità, che consentono a Eurostat di pubblicare stime preliminari affidabili del PIL e dell'occupazione per gli aggregati dell'UE e della zona euro.
Tempestività e puntualità
Nel 2016, grazie ai dati trasmessi dagli Stati membri dell'UE, la pubblicazione delle stime rapide preliminari del PIL per l'UE e la zona euro è stata anticipata di 15 giorni e i conti settoriali trimestrali della zona euro di 18 giorni. Si tratta di un notevole miglioramento della tempestività nella pubblicazione degli aggregati europei. Nel complesso, la puntualità della trasmissione dei conti nazionali trimestrali è stata relativamente elevata. Per contro, la puntualità della trasmissione dei dati annuali è stata piuttosto scarsa e rappresenta un'area di miglioramento.
Accessibilità e chiarezza
Tutti gli Stati membri dell'UE e dell'EFTA pubblicano online la documentazione sulla metodologia dei conti nazionali e sui metodi di compilazione. Il contenuto delle informazioni disponibili varia tuttavia in misura sostanziale tra gli Stati membri e potrebbe essere arricchito, ove opportuno. Una serie completa di documenti è accessibile online per circa la metà degli Stati membri dell'UE.
Coerenza
Ai fini della presente relazione è stata effettuata un'analisi limitata della coerenza. Nel complesso, la coerenza all'interno di una serie di tavole selezionate sui conti nazionali e tra di esse è risultata molto elevata per quasi tutti gli Stati membri. Le piccole discrepanze rilevate per alcuni Stati membri erano dovute principalmente a pratiche di arrotondamento.
c)
Efficacia del regolamento e del processo di monitoraggio
Efficacia del regolamento
Il regolamento (UE) n. 549/2013 ha lo scopo di istituire il SEC 2010 e garantire informazioni comparabili, aggiornate e affidabili per le politiche dell'UE e altre finalità. L'articolo 5, paragrafo 1, stabilisce che "[i]l SEC 2010 si applica per la prima volta ai dati elaborati conformemente all'allegato B, da trasmettere a decorrere dal 1° settembre 2014". A seguito di queste prime trasmissioni da parte di tutti gli Stati membri, il 17 ottobre 2014 Eurostat ha pubblicato i primi risultati del SEC 2010 relativi al PIL e ai suoi principali aggregati, ivi compresa un'analisi dell'impatto delle modifiche metodologiche e dei miglioramenti statistici a livello del PIL.
La modifica metodologica più rilevante introdotta dal SEC 2010 è la registrazione della spesa per ricerca e sviluppo come investimento fisso lordo invece che come consumo intermedio, come avveniva nel SEC precedente. Con tale modifica è stata riconosciuta la crescente importanza della proprietà intellettuale nelle economie degli Stati membri e aumenta l'utilità del SEC per gli utilizzatori. Questa modifica metodologica ha fatto aumentare il livello del PIL nella zona euro e nell'UE-28 in tutti gli esercizi, ad esempio dell'1,9 % per il 2010.
Tenendo ulteriormente conto dell'analisi della disponibilità e della qualità dei dati di cui alla sezione 3, lettere a) e b), della presente relazione, la Commissione ritiene che il regolamento sia stato efficace nell'istituire il SEC 2010 e sia efficace nel garantire la fornitura di informazioni comparabili, aggiornate e affidabili da parte degli Stati membri.
Efficacia del processo di monitoraggio applicato al SEC 2010
Il monitoraggio dell'attuazione del SEC 2010 negli Stati membri avviene in diversi modi.
La completezza e la qualità dei dati trasmessi dagli Stati membri sono costantemente monitorate, con una particolare attenzione per il seguito dato alle deroghe. Questo processo è descritto alla sezione 3, lettere a) e b).
I dati riportati per il reddito nazionale lordo (RNL) sono monitorati attraverso una procedura specifica nel contesto delle risorse proprie, disciplinata dal regolamento (CE, Euratom) n. 1287/2003 (regolamento RNL). Si applica un meccanismo di transizione in base al quale per gli esercizi dal 2010 al 2013 le stime dell'RNL basate sul SEC 2010 sono convertite in cifre SEC 95 utilizzando un metodo concordato. A partire dall'anno di riferimento 2014, la risorsa propria basata sull'RNL si fonda su dati del SEC 2010.
Ai sensi del regolamento RNL, la Commissione (Eurostat) verifica le fonti e i metodi utilizzati dagli Stati membri per calcolare l'RNL applicando meccanismi di verifica annuali e pluriennali.
Il processo di verifica annuale si basa sui dati inviati tramite il questionario RNL e l'allegata relazione di qualità, trasmessi ogni anno prima del 22 settembre, e dà luogo a un parere del comitato RNL circa l'adeguatezza dei dati relativi all'RNL ai fini delle risorse proprie.
Il processo di verifica pluriennale si basa su molti elementi, ma in primo luogo sull'"inventario RNL delle fonti e dei metodi" prodotto dai singoli Stati membri e discusso in occasione delle visite di Eurostat presso ogni Stato membro. In ultima analisi, se ritiene che sia opportuno modificare la metodologia utilizzata per stabilire le cifre dell'RNL, la Commissione può porre delle riserve. Di conseguenza, le cifre vengono migliorate ove necessario.
Il monitoraggio dei dati sul disavanzo e sul debito pubblici avviene nell'ambito della procedura per i disavanzi eccessivi (PDE), che comporta anche la convalida delle statistiche sulla finanza pubblica (SFP) sottostanti in relazione alla PDE. La base giuridica per il monitoraggio dei dati relativi alle amministrazioni pubbliche è il regolamento (CE) n. 479/2009 del Consiglio. Il regolamento (UE) n. 220/2014 della Commissione stabilisce che il SEC 2010 deve essere utilizzato ai fini della procedura per i disavanzi eccessivi e delle statistiche sulla finanza pubblica con effetto dal 1° settembre 2014.
La base giuridica della PDE prevede approfondite relazioni periodiche al Consiglio e al Parlamento europeo, anche su aspetti relativi alle statistiche sulla finanza pubblica. Inoltre, Eurostat riferisce regolarmente in merito alla coerenza delle statistiche sulla finanza pubblica sottostanti con la PDE, così come su aspetti concernenti la comparabilità, l'accuratezza, la disponibilità/tempestività e la diffusione (e su una serie di ulteriori indicatori di qualità).
Gli indicatori relativi alla procedura per gli squilibri macroeconomici sono calcolati sulla base di statistiche di riferimento prodotte dagli istituti nazionali di statistica e dalle banche centrali, derivanti da diversi ambiti tra cui i conti nazionali e la bilancia dei pagamenti. Eurostat controlla attivamente la qualità di tali statistiche di riferimento e in particolare la coerenza tra la bilancia dei pagamenti e le statistiche di contabilità nazionale, con un'attenzione particolare per i conti non finanziari. Ai fini del monitoraggio dei conti finanziari e della bilancia dei pagamenti, Eurostat collabora con la Banca centrale europea.
L'introduzione del SEC 2010 ha garantito la coerenza della compilazione del PIL con le norme internazionali per i conti nazionali, contribuendo a migliorare la comparabilità non solo tra gli Stati membri dell'UE, ma anche a livello mondiale. Permangono tuttavia alcune sfide in relazione alla globalizzazione: a titolo di esempio, l'impatto sul PIL della delocalizzazione dell'attività di grandi imprese multinazionali in economie piccole e aperte.
È stata inoltre elaborata una politica di revisione europea comune e armonizzata per le statistiche relative ai conti nazionali e alla bilancia dei pagamenti, concernente sia le revisioni generali (benchmark revision) sia quelle di routine, che gli Stati membri hanno iniziato ad applicare su base volontaria. Questa politica mira a migliorare la conformità al duplice principio dell'allineamento tra settori statistici a livello nazionale e dell'allineamento coordinato a livello UE tra Stati membri.
In conclusione, la Commissione ritiene che la combinazione delle varie attività di monitoraggio sia efficace nel garantire statistiche del SEC 2010 comparabili e di alta qualità.
d)
Progressi riguardo ai dati sulle passività potenziali
Eurostat raccoglie i dati sulle passività potenziali nel quadro della direttiva 2011/85/UE del Consiglio. L'articolo 14, paragrafo 3, di tale direttiva stabilisce nuovi requisiti statistici per gli Stati membri:
"Per tutti i sottosettori dell'amministrazione pubblica, gli Stati membri pubblicano informazioni pertinenti sulle passività potenziali che possono avere effetti consistenti sui bilanci pubblici, comprese le garanzie pubbliche, i crediti deteriorati e le passività derivanti dalla gestione delle imprese pubbliche, indicandone l'entità. Gli Stati membri pubblicano altresì informazioni sulle partecipazioni dell'amministrazione pubblica al capitale di imprese private e pubbliche per importi economicamente significativi".
Il regolamento SEC 2010 tiene conto di quanto precede (ai considerando 19, 20 e 22) e impone alla Commissione di presentare al Parlamento e al Consiglio una relazione sulla disponibilità delle relative informazioni con una frequenza determinata (v. articoli 11 e 12). In tale contesto, nel giugno 2016 la Commissione ha pubblicato la prima "Relazione sulle passività implicite aventi una potenziale incidenza sui bilanci pubblici" e un'ulteriore relazione sarà preparata nel 2018.
I dati rilevati da Eurostat nel quadro della direttiva di cui sopra costituiscono la principale fonte di informazioni sulle passività potenziali delle amministrazioni pubbliche negli Stati membri. I modelli per la rilevazione dei dati e le pertinenti istruzioni sono contenuti nella decisione di Eurostat del 22 luglio 2013 su disavanzo e debito pubblici "Supplement on contingent liabilities and potential obligations to the EDP related questionnaire" (Supplemento al questionario correlato alla PDE sulle passività e sulle obbligazioni potenziali).
Tale decisione precisa che Eurostat raccoglierà e pubblicherà una selezione di indicatori correlati alle seguenti passività potenziali: garanzie pubbliche, partenariati pubblico-privato (PPP) fuori bilancio, passività delle entità controllate dallo Stato non classificate nelle amministrazioni pubbliche (società pubbliche) e prestiti non produttivi (attività pubbliche).
Gli Stati membri hanno pubblicato i dati a livello nazionale e li hanno forniti per la prima volta a Eurostat entro la fine di dicembre 2014. Da allora sono state effettuate rilevazioni annuali dei dati, seguite dalla pubblicazione di Eurostat entro la fine di gennaio di ogni anno. Eurostat pubblica i dati in milioni di unità della valuta nazionale e in percentuale del PIL nella propria banca dati, unitamente ai metadati correlati e alle note specifiche per paese. Viene pubblicato anche un comunicato stampa di accompagnamento.
Dalla prima rilevazione di dati nel 2014, gli Stati membri hanno compiuto notevoli progressi per quanto riguarda la completezza (in termini di inclusione di tutte le passività) e la copertura dei dati (in termini di copertura di tutte le amministrazioni pubbliche). Alcuni Stati membri hanno riesaminato e rivisto le rispettive cifre per migliorare l'allineamento con gli orientamenti concordati.
La completezza e la copertura dei dati variano a seconda dell'indicatore e dello Stato membro. Nella rilevazione di dati di Eurostat, per la maggior parte degli Stati membri sono disponibili dati completi che assicurano una buona copertura per tutti gli indicatori. I dati di alcuni Stati membri tuttavia non sono tuttavia ancora esaustivi; in particolare, sono necessari progressi per quanto riguarda i dati sui prestiti non produttivi. Inoltre, con riguardo alle passività delle imprese pubbliche, non tutti gli Stati membri hanno incluso le passività delle istituzioni finanziarie e/o le passività delle unità controllate dalle amministrazioni locali.
4.
Conclusioni e sfide future
La presente relazione ha preso in esame la disponibilità e la qualità dei dati SEC 2010, l'efficacia del regolamento e dei processi di monitoraggio nonché i progressi riguardo ai dati sulle passività potenziali, come disposto dall'articolo 6, paragrafo 3, e dall'articolo 12 del regolamento SEC 2010.
Il SEC 2010 è stato introdotto per la prima volta negli Stati membri nel settembre 2014 e da allora ha continuato ad essere applicato, ad esempio con la soluzione dei problemi all'origine delle deroghe concesse ai singoli Stati membri. In tale contesto, la completezza dei dati è notevolmente migliorata, anche per quanto riguarda le passività potenziali. A seguito dell'analisi contenuta nella presente relazione, è opportuno modificare la decisione 2014/403/UE per tenere conto delle variazioni nelle giustificazioni delle deroghe esistenti.
Nel 2016, grazie ai dati trasmessi dagli Stati membri dell'UE, si è ottenuto un importante miglioramento nella tempestività degli aggregati europei, anticipando di 15 giorni la pubblicazione delle stime rapide preliminari del PIL per l'UE e la zona euro e di 18 giorni quella dei conti settoriali trimestrali della zona euro. Un'analisi delle revisioni di tali stime rapide dimostra la solidità di queste ultime.
La Commissione ritiene che il regolamento SEC 2010, in combinazione con varie attività di monitoraggio basate su altri quadri giuridici, sia efficace nel garantire la fornitura di informazioni comparabili, aggiornate e affidabili da parte degli Stati membri per le politiche dell'UE e altri scopi.
Permangono tuttavia alcune sfide, ad esempio riguardo alla globalizzazione. I dati sui conti nazionali di economie piccole e aperte sono sensibili alla delocalizzazione delle attività di grandi imprese multinazionali, spesso associata a trasferimenti della proprietà intellettuale. In particolare, il lavoro connesso alla globalizzazione richiederà una cooperazione intensificata e lo scambio di informazioni a livello internazionale.
Un'altra sfida riguardante le statistiche è la crescente digitalizzazione dell'economia e della società. Stanno emergendo nuove modalità di produzione e consumo, nonché meccanismi di scambio tra famiglie e imprese. Gli utilizzatori si chiedono se questi nuovi fenomeni siano adeguatamente rispecchiati nei conti nazionali.
Una terza questione prioritaria è la necessità di migliorare le misurazioni del benessere, della sostenibilità e della disuguaglianza basate sui conti nazionali.
Eurostat sta investendo consistenti risorse per affrontare tali questioni prioritarie all'interno dell'Europa e con i partner internazionali.