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Document 52017IP0020

    Risoluzione non legislativa del Parlamento europeo del 14 febbraio 2017 sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione, a nome dell'Unione europea, dell'accordo di partenariato per una pesca sostenibile tra l'Unione europea e il governo delle Isole Cook e del relativo protocollo di attuazione (07592/2016 — C8-0431/2016 — 2016/0077(NLE) — 2016/2230(INI))

    GU C 252 del 18.7.2018, p. 48–51 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    18.7.2018   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 252/48


    P8_TA(2017)0020

    Accordo di partenariato per una pesca sostenibile tra l'Unione europea e le Isole Cook (risoluzione)

    Risoluzione non legislativa del Parlamento europeo del 14 febbraio 2017 sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione, a nome dell'Unione europea, dell'accordo di partenariato per una pesca sostenibile tra l'Unione europea e il governo delle Isole Cook e del relativo protocollo di attuazione (07592/2016 — C8-0431/2016 — 2016/0077(NLE) — 2016/2230(INI))

    (2018/C 252/05)

    Il Parlamento europeo,

    visto il progetto di decisione del Consiglio (07592/2016),

    vista la richiesta di approvazione presentata dal Consiglio a norma dell'articolo 43, dell'articolo 218, paragrafo 6, secondo comma, lettera a), punto v), e dell'articolo 218, paragrafo 7, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (C8-0431/2016),

    vista la sua risoluzione legislativa del 14 febbraio 2017 (1) sul progetto di decisione del Consiglio,

    vista la relazione di valutazione ex ante dell'accordo di partenariato nel settore della pesca e del relativo protocollo tra l'Unione europea e le Isole Cook del giugno 2013,

    visti gli orientamenti strategici delle autorità delle Isole Cook sullo sviluppo del settore della pesca locale, segnatamente quelli esposti nel documento «Cook Islands Offshore Fisheries Policy»,

    visto il quadro degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, in particolare gli obiettivi nn. 1, 2, 9, 10 e 14,

    viste le conclusioni e le raccomandazioni della 12a riunione del comitato scientifico della Commissione per la pesca nel Pacifico centro-occidentale (WCPFC) per la conservazione a lungo termine e l'utilizzo sostenibile degli stock ittici altamente migratori nell'Oceano Pacifico centrale e occidentale,

    visto l'articolo 99, paragrafo 2, del suo regolamento,

    vista la relazione della commissione per la pesca (A8-0015/2017),

    A.

    considerando che la Commissione ha negoziato con il governo delle Isole Cook un nuovo accordo di partenariato per una pesca sostenibile (APP UE-Isole Cook) e il relativo protocollo di attuazione, con un periodo di applicazione rispettivamente di otto e quattro anni;

    B.

    considerando che si tratta del primo APP UE-Isole Cook e che tale accordo garantisce la presenza dell'Europa nelle acque del Pacifico orientale in seguito al mancato rinnovo dell'accordo con Kiribati (e alla luce degli accordi con la Micronesia e le Isole Salomone, firmati ma non attuati);

    C.

    considerando che l'APP UE-Isole Cook e il protocollo hanno l'obiettivo generale di incrementare la cooperazione tra l'UE e le Isole Cook nel settore della pesca, nell'interesse di entrambe le parti, istituendo un quadro di cooperazione inteso a promuovere una politica della pesca e uno sfruttamento delle risorse alieutiche sostenibili nella zona economica esclusiva (ZEE) delle Isole Cook;

    D.

    considerando che la nostra presenza nella regione deve servire a promuovere una politica per la pesca sostenibile e lo sfruttamento responsabile delle risorse, garantendo la corretta gestione delle risorse tonniere del Pacifico;

    E.

    considerando che l'APP UE-Isole Cook si basa sui migliori pareri scientifici disponibili, nel rispetto delle misure di conservazione e gestione della WCPFC e nei limiti dell'eccedenza disponibile;

    F.

    considerando che si registrano problemi in termini di sorveglianza e controllo e che la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN) è un problema difficile da superare a causa della dispersione territoriale e delle risorse;

    G.

    considerando che nella regione del Pacifico centrale e occidentale operano diverse navi di Stati membri dell'UE e che gli altri accordi di pesca conclusi nella regione sono scaduti;

    H.

    considerando che è stato assunto l'impegno di non concedere ad altre flotte non europee condizioni più favorevoli rispetto a quanto previsto dall'accordo e che quest'ultimo include la clausola di Cotonou sui diritti umani, i principi democratici e lo Stato di diritto;

    I.

    considerando che l'APP UE-Isole Cook è inteso a promuovere uno sviluppo più efficace e sostenibile del settore della pesca nell'arcipelago, nonché delle industrie e delle attività connesse, in linea con gli obiettivi della politica nazionale della pesca delle Isole Cook, segnatamente in termini di sostegno alla ricerca scientifica e alla pesca artigianale, con l'aumento degli sbarchi nei porti locali, l'aumento delle capacità di monitoraggio, controllo e vigilanza delle attività di pesca e la lotta alla pesca INN, conformemente al quadro degli SDG;

    J.

    considerando che i contributi destinati a sostenere lo sviluppo della politica della pesca delle Isole Cook, che oscillano tra il 47,6 % e il 50 % dell'importo totale trasferito, rappresentano un apporto significativo in termini percentuali;

    K.

    considerando che dal 2012 gli stock di tonno obeso sono in declino, che di conseguenza la WCPFC ha adottato misure di gestione che saranno rinegoziate nel 2017 e che nel 2015 le catture con reti a circuizione si sono ridotte di circa il 26 % rispetto al 2014; che, inoltre, le acque delle Isole Cook sono considerate un «santuario degli squali», nonostante sia bene sottolineare che non si tratta di una specie bersaglio per la flotta europea che pesca in tali acque nell'ambito del nuovo accordo;

    L.

    considerando che le catture dei pescherecci con palangari dell'UE sono sempre avvenute nelle acque più temperate a sud delle Isole Cook; tenendo conto dei requisiti imposti dal regolamento delle Isole Cook sulla conservazione degli squali; che la valutazione ex ante non ha evidenziato alcun interesse da parte dei pescherecci con palangari dell'UE a svolgere attività di pesca nella zona economica esclusiva delle Isole Cook in futuro;

    M.

    considerando che le Isole Cook dipendono fortemente dalle importazioni di prodotti alimentari;

    1.

    ritiene che l'APP UE-Isole Cook debba promuovere in modo efficace la pesca sostenibile nelle acque delle Isole Cook mediante un adeguato sostegno settoriale dell'UE e puntare a due obiettivi di pari rilevanza: 1) individuare possibilità di pesca per le navi dell'UE presenti nella zona di pesca delle Isole Cook, sulla base dei migliori pareri scientifici disponibili e nel pieno rispetto delle misure di conservazione e gestione della WCPFC e dei limiti delle eccedenze disponibili, che saranno calcolate tenendo conto dello sviluppo complessivo della capacità di pesca del paese; e 2) promuovere la cooperazione tra l'UE e le Isole Cook in vista di una politica della pesca sostenibile e uno sfruttamento responsabile delle risorse alieutiche nella zona di pesca delle Isole Cook, nonché concorrere allo sviluppo sostenibile del settore della pesca della Isole Cook attraverso la cooperazione in campo economico, finanziario, tecnico e scientifico e nel rispetto delle opzioni sovrane del paese in merito a tale sviluppo;

    2.

    prende atto delle conclusioni della relazione di valutazione ex ante dell'APP UE-Isole Cook e del relativo protocollo del giugno 2013, secondo cui i precedenti APP/protocolli nella regione (Kiribati, Isole Salomone) non hanno dato un contributo significativo allo sviluppo del settore della pesca locale, segnatamente per quanto riguarda le iniziative imprenditoriali congiunte (con investimenti comuni) e lo sviluppo di capacità locali in materia di lavorazione delle catture; ritiene necessario che l'APP UE-Isole Cook contribuisca nella misura del possibile allo sviluppo del settore della pesca locale, garantendo l'offerta di prodotti ittici necessaria per il consumo interno e inserendosi nella prospettiva degli SDG e degli obiettivi delineati per la nuova generazione di accordi di pesca dell'UE;

    3.

    si rammarica per il fatto che altri paesi della regione non abbiano raggiunto accordi di partenariato con l'Unione, aprendo le loro zone di pesca ad altri paesi e regioni del mondo che ricorrono a pratiche di pesca a volte poco rispettose delle risorse disponibili anziché optare per un accordo con l'UE che promuova la pesca sostenibile e fornisca sostegno settoriale;

    4.

    accoglie con favore l'introduzione dell'obbligo per le Isole Cook di rendere pubblica l'esistenza di qualsiasi accordo che autorizzi flotte straniere a operare nelle sue acque, ma si rammarica per la mancanza di precisione riguardo all'impegno complessivo realizzato, come richiesto nell'ambito di altri accordi conclusi dall'UE;

    5.

    evidenzia che l'APP UE-Isole Cook e il relativo protocollo, in fase di attuazione e eventuale revisione e/o rinnovo, devono fare riferimento e attenersi alla strategia delle autorità delle Isole Cook per lo sviluppo del settore della pesca locale, prevedendo in particolare:

    un contributo mirato all'incremento delle capacità di monitoraggio, controllo e vigilanza delle risorse alieutiche delle Isole Cook e delle attività di pesca nelle acque di detto paese, specialmente nella lotta alla pesca INN;

    il miglioramento delle conoscenze scientifiche disponibili sullo stato degli ecosistemi marini locali e sulle risorse alieutiche presenti nelle acque delle Isole Cook;

    un sostegno specifico allo sviluppo della pesca artigianale locale e delle comunità da essa dipendenti, incrementandone il contributo all'economia locale, contribuendo a migliorare la sicurezza a bordo e il reddito dei pescatori e sostenendo lo sviluppo delle infrastrutture locali per la lavorazione e la commercializzazione del pesce, per l'approvvigionamento del mercato interno e per l'esportazione;

    6.

    è del parere che, onde contribuire alla sostenibilità di un paese terzo, occorra sostenere lo sviluppo settoriale, rafforzandone in tal modo la capacità di autonomia tecnica, affermandone la strategia di sviluppo e assicurandone la sovranità;

    7.

    ritiene che le possibilità di assunzione di marinai locali nei pescherecci dell'UE nel quadro degli accordi di partenariato siano conformi alle norme internazionali; ribadisce l'esigenza di rispettare i principi dell'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) e di promuovere la ratifica della convenzione dell'OIL n. 188, nel contestuale rispetto dei principi generali della libertà di associazione e di contrattazione collettiva dei lavoratori, così come della non discriminazione nell'assunzione e nelle attività professionali; osserva tuttavia che, in assenza di marinai qualificati per le tonniere, le autorità delle Isole Cook non hanno presentato alcuna richiesta di imbarco nella flotta europea;

    8.

    è del parere che l'APP UE-Isole Cook e il relativo protocollo debbano consentire di consolidare la cooperazione bilaterale in materia di lotta contro la pesca illegale e fornire alla Isole Cook i mezzi per finanziare programmi di sorveglianza e ritiene che le misure volte a prevenire la pesca INN nella zona economica esclusiva delle Isole Cook dovrebbero essere rafforzate, anche migliorando il monitoraggio, il controllo e la sorveglianza tramite l'impiego diffuso del sistema di sorveglianza delle navi via satellite, i giornali di pesca, le ispezioni e l'attuazione delle decisioni prese dagli organismi regionali di gestione della pesca;

    9.

    ritiene auspicabile un miglioramento della quantità e dell'affidabilità delle informazioni su tutte le catture (specie bersaglio e accessorie) e, in generale, sullo stato di conservazione delle risorse alieutiche, al fine di valutare meglio, con la partecipazione delle organizzazioni di pescatori, l'impatto dell'accordo sull'ecosistema marino e sulle comunità di pescatori; sollecita la Commissione a promuovere un funzionamento regolare e trasparente degli organi di monitoraggio dell'accordo nonché un'intensificazione delle valutazioni scientifiche effettuate dalla WCPFC;

    10.

    invita la Commissione, di conseguenza, a valutare la possibilità di applicare il principio di precauzione alle norme della politica comune della pesca, a esaminare l'uso di dispositivi galleggianti di concentrazione del pesce nella regione e la loro influenza sull'ecologia tonniera nonché a presentare proposte per l'utilizzo di tali dispositivi in base ai risultati ottenuti;

    11.

    chiede alla Commissione di informare tempestivamente il Parlamento in merito alle prossime riunioni della commissione mista e di trasmettergli i verbali e le conclusioni delle riunioni della commissione mista come previsto all'articolo 6 dell'accordo, il programma settoriale pluriennale di cui all'articolo 3 del protocollo e i risultati delle rispettive valutazioni annuali, di facilitare la partecipazione dei rappresentanti del Parlamento in veste di osservatori alle riunioni della commissione mista e di promuovere la partecipazione delle comunità di pescatori delle Isole Cook;

    12.

    invita la Commissione e il Consiglio, nell'ambito delle rispettive competenze, a informare immediatamente ed esaurientemente il Parlamento in tutte le fasi delle procedure relative al protocollo e al suo eventuale rinnovo, conformemente all'articolo 13, paragrafo 2, TUE, e all'articolo 218, paragrafo 10, TFUE;

    13.

    incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e delle Isole Cook.

    (1)  Testi approvati, P8_TA(2017)0019.


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