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Document 52017DC0662

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO Relazione annuale sulle politiche di aiuto umanitario dell'Unione europea e sulla loro attuazione nel 2016

COM/2017/0662 final

Bruxelles, 13.11.2017

COM(2017) 662 final

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

Relazione annuale sulle politiche di aiuto umanitario dell'Unione europea e sulla loro attuazione nel 2016


Sommario

Introduzione Introduzione

Panoramica delle principali operazioni di aiuto umanitario finanziate nel 2016 Panoramica delle principali operazioni di aiuto umanitario finanziate nel 2016

Ulteriori informazioni e risorse Ulteriori informazioni e risorse

Introduzione

La presente relazione illustra le principali attività e i principali risultati politici dell’Unione nel 2016 in materia di aiuti umanitari, realizzati tramite la direzione generale per la Protezione civile e le operazioni di aiuto umanitario europee (DG ECHO) della Commissione europea. La relazione è predisposta a norma dell’articolo 19 del regolamento (CE) n. 1257/96 del Consiglio, del 20 giugno 1996, relativo all’aiuto umanitario, il quale stabilisce che la Commissione debba presentare al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione annuale contenente un sommario delle azioni finanziate durante l’esercizio precedente.

Panoramica delle principali operazioni di aiuto umanitario finanziate nel 2016

Nel 2016 le crisi umanitarie sono aumentate e la loro complessità e gravità si è accentuata. I conflitti armati sono stati più di 50 e nelle regioni dove le crisi sono di maggior portata e gravità, ad esempio in Siria, nello Yemen, nel Sud Sudan o nella regione del lago Ciad, i miglioramenti sono stati scarsi o nulli. Secondo le stime, negli ultimi anni le calamità naturali, legate a macrotendenze quali i cambiamenti climatici, l’urbanizzazione e le pressioni demografiche, hanno creato bisogni umanitari per 26 milioni di persone ogni anno. Nel complesso, nel 2016 più di 95 milioni di persone in 40 paesi necessitavano di assistenza umanitaria e quasi 65 milioni di persone (di cui la metà minori) sono stati costretti a sfollare. L’ampiezza di questo fenomeno è senza precedenti.

In questo contesto drammatico la dotazione di bilancio dell’UE per gli aiuti umanitari nel 2016 è stata la più elevata di sempre (1,8 miliardi di EUR 1 ).

Risposta alla crisi siriana

Una percentuale rilevante della dotazione 2016 per gli aiuti umanitari dell’UE è stata destinata al sostegno ai rifugiati nei paesi più direttamente colpiti dalla crisi siriana e alle persone all’interno della Siria che necessitavano di assistenza umanitaria.

La Commissione ha pertanto stanziato 454 milioni di EUR per operazioni umanitarie in Siria e nei paesi vicini, in linea con gli impegni assunti alla conferenza di Londra del febbraio 2016.

All’interno della Siria quasi metà degli aiuti umanitari della Commissione è stata destinata ad operazioni umanitarie di emergenza o a interventi immediati diretti a salvare vite umane. L’assistenza è stata prestata anche attraverso la fornitura di acqua potabile, servizi igienico-sanitari, generi alimentari, servizi per la protezione dei minori e generi di prima necessità. In Giordania e in Libano i finanziamenti umanitari dell’UE hanno concorso all’erogazione di contributi in denaro per i rifugiati più vulnerabili, nonché alla fornitura di assistenza sanitaria secondaria "salvavita", istruzione informale, alloggi, acqua e servizi igienico-sanitari. Gli interventi hanno anche fortemente sostenuto, a livello internazionale, l’accesso del personale umanitario senza restrizioni, la protezione dei rifugiati e il rispetto del diritto umanitario internazionale.

Nel 2016 l’Unione ha inoltre istituito lo strumento per la Turchia a favore dei rifugiati 2 , nell’intento di contribuire a rispondere ai bisogni dei tre milioni di rifugiati accolti in questo paese. Con una dotazione di 1,4 miliardi di EUR, la componente umanitaria di tale strumento per il 2016 e il 2017 si incentra essenzialmente sulle attività di sostegno ai rifugiati fuori dai campi (che, oltre ad essere i più vulnerabili, costituiscono la stragrande maggioranza dei rifugiati in Turchia). A tal fine la Commissione, operando attraverso il Programma alimentare mondiale e la Mezzaluna rossa turca, ha avviato il più importante progetto umanitario mai attuato dall’UE, la rete di sicurezza sociale di emergenza (ESSN), che ha l’obiettivo di trasferire mensilmente denaro a un milione dei rifugiati maggiormente vulnerabili tramite carte di debito.

Risposta ai bisogni umanitari in Africa

Come negli anni precedenti la risposta alle crisi umanitarie in Africa è stata una componente importante dell’assistenza umanitaria dell’Unione; particolare attenzione è stata rivolta alle emergenze complesse nel Sahel e nel Corno d’Africa, nonché nella regione del lago Ciad, dove le crisi alimentari si sono sommate al protrarsi di una serie di conflitti. Complessivamente, la Commissione ha stanziato 747 milioni di EUR per le crisi che colpiscono l’Africa sub-sahariana. Lo stanziamento più consistente è stato destinato al Sudan e al Sud Sudan (192 milioni di EUR), al Corno d’Africa (203 milioni di EUR) e all’Africa occidentale (140 milioni di EUR). Tanto nel Corno d’Africa quanto nel Sahel un elemento centrale della strategia della Commissione è consistito nel garantire uno stretto collegamento con gli aiuti allo sviluppo dell’UE, allo scopo di sostenere la resilienza delle comunità interessate. Nella Repubblica centrafricana (RCA) l’UE si è confermata un donatore di aiuti umanitari molto attivo, in linea con il suo impegno coerente e di alto profilo nei confronti di questo paese, fornendo assistenza a breve e a più lungo termine e sostenendo lo sviluppo della resilienza a favore delle vittime del conflitto presenti sul territorio nazionale e dei rifugiati nei paesi vicini.

Iraq, altri paesi del Medio Oriente e Africa settentrionale

L’UE ha svolto un ruolo determinante nel fornire assistenza alle vittime del conflitto in Iraq (159 milioni di EUR) e ha guidato gli interventi di sensibilizzazione a livello internazionale (ad esempio, attraverso un evento ad alto livello presieduto dal commissario Stylianides, svoltosi in occasione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite). L’Unione ha anche contribuito a mobilitare e coordinare gli aiuti in natura degli Stati membri attraverso il meccanismo di protezione civile dell’UE 3 nel contesto del conflitto nei dintorni di Mosul.

L’Unione ha inoltre continuato a fornire un ingente sostegno alle operazioni umanitarie nello Yemen (70 milioni di EUR), dove la situazione si è progressivamente aggravata per quanto riguarda sia i bisogni umanitari essenziali che il rispetto del diritto umanitario internazionale, e in Palestina (25 milioni di EUR). Nell’Africa settentrionale è stato fornito un sostegno continuativo per contribuire a far fronte alle esigenze umanitarie dei rifugiati saharawi e della popolazione colpita dal conflitto in Libia.

Ucraina

L’UE si è confermata uno dei maggiori donatori di aiuti umanitari nella crisi in Ucraina, fornendo cibo, alloggio, servizi sanitari e sostegno psicologico alle persone più vulnerabili vittime del conflitto nella parte orientale del paese. In totale, la risposta umanitaria dell’UE alla crisi ha comportato la mobilitazione di 28,4 milioni di EUR.

Risposta alle calamità naturali

Anche nel 2016, far fronte alle calamità naturali in maniera rapida ed efficace è stata una priorità fondamentale della Commissione, perseguita sia attraverso gli aiuti umanitari forniti tramite organizzazioni partner sia attraverso il meccanismo di protezione civile dell’UE, che facilita e coordina l’assistenza in natura degli Stati membri mediante il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze (ERCC).

Nel 2016 la risposta alla crisi causata da El Niño, una delle peggiori mai registrate, è stata una priorità fondamentale. La Commissione ha stanziato 298 milioni di EUR per l’assistenza umanitaria d’emergenza alle popolazioni interessate da questo fenomeno meteorologico.

La Commissione si è tenuta pronta a fornire sostegno anche in caso di catastrofi improvvise. In particolare, l’UE ha erogato finanziamenti a sostegno delle vittime del ciclone tropicale Winston nelle isole Fiji e della siccità in Papua Nuova Guinea, oltre a fornire assistenza ai terremotati dell’Ecuador nel 2016 sia attraverso aiuti umanitari sia con l’assistenza della protezione civile europea.

Questioni trasversali

L’istruzione nelle emergenze

Negli ultimi anni, promuovere l’istruzione nelle situazioni di emergenza è stata una delle principali priorità della Commissione. Nel 2016 la Commissione ha destinato oltre il 4% della sua dotazione di bilancio iniziale per gli aiuti umanitari a programmi riguardanti l’istruzione nelle crisi umanitarie, in linea con gli impegni assunti dal commissario Stylianides all’inizio del suo mandato.

Il vertice umanitario mondiale

La Commissione ha partecipato attivamente al vertice umanitario mondiale svoltosi a Istanbul il 23 e il 24 maggio 2016. L’UE ha assunto un centinaio di impegni, tra i quali una nuova politica orientata allo sviluppo relativa agli sfollamenti forzati 4 , nuovi orientamenti in materia di protezione umanitaria, un impegno attivo e l’adesione alla "vasta negoziazione" (il cosiddetto "Grand Bargain") allo scopo di migliorare l’efficacia e l’efficienza degli aiuti, la continuità dei finanziamenti per l’istruzione in situazioni di emergenza tramite il bilancio umanitario e l’adesione alla Carta sull’inclusione delle persone con disabilità nell’azione umanitaria 5 e alla Carta sulle crisi urbane (Charter on Urban Crises) 6 .

Il "Grand Bargain"

La Commissione ha svolto un ruolo di primo piano nella negoziazione del "Grand Bargain" durante la fase preparatoria del vertice umanitario mondiale, nonché nel primo anno di attuazione dei suoi impegni. Con il "Grand Bargain" i donatori e le agenzie esecutive si sono impegnati ad attuare una serie di interventi volti ad aumentare l’efficienza dell’azione umanitaria in uno spirito di reciproco impegno e di azione comune. Oltre al ruolo di facilitatore per il "Grand Bargain" nel suo insieme, la Commissione sta contribuendo ad organizzare il filone di attività inerente alle valutazioni imparziali e complete dei bisogni umanitari. Queste attività sono ritenute cruciali in quanto gettano le basi della pianificazione e del finanziamento strategici e di una risposta umanitaria mirata ed efficiente.

Il nesso tra l'aiuto umanitario e lo sviluppo

L’importanza del collegamento tra l’aiuto umanitario e lo sviluppo è stata al centro del dibattito sia nell’ambito di una serie di importanti eventi multilaterali sia a livello europeo. Nel 2016 si sono registrati progressi al riguardo, dal punto di vista sia politico (ad esempio, il nuovo consenso europeo per lo sviluppo 7 , il vertice umanitario mondiale e il “Grand Bargain”) che operativo.

I servizi della Commissione hanno lavorato a stretto contatto ad Haiti per definire gli interventi da attuare in risposta all’uragano Matthew, in particolare allo scopo di rafforzare la sicurezza alimentare e la resilienza rurale e di migliorare la resilienza urbana. In Nigeria è stata messa a punto una strategia comune in materia di resilienza volta ad affrontare la complessa crisi della regione nord-orientale del paese. I servizi della Commissione hanno compiuto i primi passi verso l’individuazione congiunta di paesi pilota allo scopo di potenziare ulteriormente e mettere in luce il nesso tra gli aiuti umanitari e la cooperazione allo sviluppo.

Nei contesti di sfollamento forzato, i servizi della Commissione e il Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE) collaborano strettamente per sostenere interventi in questo settore finalizzati a diffondere l'approccio generale agli sfollamenti forzati orientato allo sviluppo. Tale approccio rappresenta inoltre il seguito dato alla dichiarazione di New York per i rifugiati e i migranti, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 19 settembre 2016, e contribuisce anche all’attuazione della strategia globale dell’Unione europea pubblicata nel 2016.

La cooperazione umanitaria e la cooperazione allo sviluppo sono state rafforzate per rispondere alle esigenze in materia di istruzione dei minori vittime delle crisi e dei conflitti e per creare sistemi di istruzione più sostenibili in contesti fragili e di crisi utilizzando il fondo "L’istruzione non può aspettare", varato in occasione del vertice umanitario mondiale.

La Commissione ha inoltre continuato ad applicare l'approccio basato sul nesso tra aiuto umanitario e sviluppo per migliorare la sicurezza alimentare e nutrizionale nel Sahel attraverso l’iniziativa del partenariato mondiale per la resilienza (Global Alliance on Resilience Initiative - AGIR). In tale contesto l’UE ha impegnato 1,5 miliardi di EUR per l’assistenza allo sviluppo al fine di sostenere attività di sviluppo della resilienza in Africa occidentale per il periodo 2014-2020.

La crisi di El Niño del 2015-2016 è un altro buon esempio di azione congiunta tra operatori umanitari e dello sviluppo, nonché tra la comunità internazionale, i governi nazionali e gli enti locali; i finanziamenti dell’UE sono ammontati complessivamente a 539 milioni di EUR.

Nell’ambito del lavoro svolto nei paesi colpiti dalle crisi, l’UE ha continuato ad applicare il principio del "non nuocere" e ha cercato di garantire che negli interventi da essa sostenuti si adottasse un approccio attento alle situazioni di conflitto.

I contributi in denaro come modalità di aiuto

In linea con gli impegni da essa assunti nell'ambito del “Grand Bargain”, la Commissione ha sviluppato ulteriormente il ricorso all’assistenza tramite contributi in denaro laddove il contesto è risultato adeguato. I contributi in denaro come modalità di aiuto sono sempre più utilizzati sotto forma di trasferimenti di denaro, non soggetti a vincoli e destinati a vari scopi, che offrono alla popolazione interessata dignità, possibilità di scelta e flessibilità. Presentano anche altri vantaggi per i donatori e i contribuenti, ad esempio una maggiore efficienza, un buon rapporto costi-benefici e, in ultima analisi, un’efficacia superiore, garantendo peraltro che la popolazione più vulnerabile riceva maggiore assistenza. Laddove possibile e opportuno, si è anche tentato di garantire l’allineamento con i meccanismi locali e nazionali, quali i sistemi di protezione sociale.

Lo sfollamento forzato

Constatando il drastico aumento del numero di persone sfollate a causa dei conflitti in tutto il mondo e il preoccupante moltiplicarsi delle situazioni di sfollamento protratto, la Commissione ha formalmente adottato un nuovo approccio strategico allo sfollamento forzato orientato allo sviluppo. Tale politica mira a evitare il protrarsi delle situazioni di sfollamento forzato e a porre fine gradualmente alla dipendenza dall’assistenza umanitaria nelle situazioni di sfollamento in atto. Il nuovo approccio mira essenzialmente a promuovere l’autonomia e a consentire agli sfollati di vivere in condizioni dignitose fornendo un contributo alle società che li ospitano, finché il rimpatrio volontario o il reinsediamento non sarà possibile. Inoltre, al fine di migliorare la base di conoscenze sulle situazioni di sfollamento protratto e sulle loro cause, nel giugno del 2016 la Commissione europea ha creato il Centro di conoscenze sulla migrazione e la demografia (Knowledge Centre on Migration and Demography - KCMD).

Le crisi dimenticate

L’UE ha continuato a porre particolarmente l'accento sul sostegno alle vittime delle "crisi dimenticate", alle quali è solitamente destinato almeno il 15% della dotazione di bilancio iniziale per gli aiuti umanitari. In particolare, ha proseguito il sostegno umanitario ai rifugiati saharawi in Algeria, agli sfollati interni nel Myanmar e in Sudan, alle popolazioni vittime del conflitto in Pakistan e ai rifugiati del Darfur in Ciad.

Il "kit" degli strumenti di emergenza

Il "kit" degli strumenti di emergenza dell’UE per l’aiuto umanitario è concepito per rispondere rapidamente alle emergenze improvvise. Si compone di tre meccanismi di finanziamento nei seguenti ambiti: epidemie, risposta ad eventi su piccola scala e sostegno al Fondo per gli aiuti di emergenza in caso di catastrofi (Disaster Relief Emergency Fund - DREF) della Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. La dotazione finanziaria complessiva è stata pari a 11,5 milioni di EUR, di cui 3,5 milioni di EUR per le epidemie, 5 milioni di EUR per la risposta ad eventi su piccola scala e 3 milioni di EUR per il DREF.

ECHO Flight e altre operazioni di trasporto e logistica in campo umanitario

In taluni contesti di crisi nei quali esistono vincoli connessi alla sicurezza o mancano infrastrutture adeguate, i servizi aerei umanitari costituiscono l’unico modo per accedere a zone remote e raggiungere le popolazioni in stato di necessità. I servizi aerei umanitari sono utilizzati anche a fini di evacuazione per ragioni mediche o di sicurezza. Per rispondere a queste esigenze di accesso in contesti difficili o in situazioni di insicurezza, la Commissione finanzia programmi specifici nel settore dei trasporti e della logistica, in particolare attraverso il Servizio aereo umanitario delle Nazioni Unite (United Nations Humanitarian Air Service) e attraverso il Logistics Cluster (per un totale di 20,97 milioni di EUR). La Commissione dispone inoltre di un proprio servizio ECHO Flight di cui si avvalgono gli operatori umanitari nelle regioni dell’Africa subsahariana colpite da crisi e la cui dotazione è di poco inferiore ai 14 milioni di EUR.



Valutazione delle operazioni di aiuto umanitario

Il programma di valutazione della DG ECHO copre un arco di cinque anni e intende esaminare tutte le attività da essa svolte nel corso di tale periodo. Per quanto riguarda l’aiuto umanitario, ciò avviene per mezzo di una serie di valutazioni geografiche e tematiche riguardanti tutti gli aspetti importanti degli interventi umanitari della DG ECHO. Nel corso di ciascun quinquennio, inoltre, è effettuata una valutazione complessiva basata su 30 valutazioni già realizzate ed eventualmente su ricerche supplementari. Una valutazione globale di questo tipo, che esamina l’attuazione complessiva della politica di aiuto umanitario dell’UE nel periodo 2012-2016, è attualmente in via di realizzazione (2017).



Bilancio 2016

1. Elenco degli accordi di finanziamento conclusi dalla DG ECHO 8 : 

http://ec.europa.eu/echo/files/funding/agreements/agreements_2016.pdf

2. Esecuzione del bilancio 2016 della DG ECHO

ESECUZIONE DEL BILANCIO 2016 DELLA DG ECHO

Regione/paese

Importo

Africa

767

Sudan e Sud Sudan

192

Africa centrale

94

Grandi Laghi

63

Corno d’Africa

203

Africa meridionale, Oceano Indiano

47

Africa occidentale

140

Africa settentrionale

20

Africa

10

Medio Oriente e paesi confinanti con l’Europa

747

Medio Oriente

634

Paesi confinanti con l’Europa

114

Asia, Pacifico

119

Asia sud-occidentale e centrale

73

Asia sud-orientale e Pacifico

47

America centrale e meridionale, Caraibi

46

America centrale e meridionale

28

Caraibi

18

Catastrofi mondiali

41

Protezione civile

42

Volontari dell’Unione per l’aiuto umanitario

8

Distribuzione di prodotti lattiero-caseari

30

Operazioni complementari e sostegno

89

TOTALE

1 889

in milioni di EUR


Ulteriori informazioni e risorse

·Informazioni generali sulla DG ECHO:

http://ec.europa.eu/echo/en

·Informazioni finanziarie sulle attività di aiuto umanitario della Commissione europea nel 2016:    
http://ec.europa.eu/echo/funding-evaluations/funding-decisions-hips_en

·Informazioni operative degli anni precedenti:     http://ec.europa.eu/echo/about/annual_reports_en.htm

·Relazione annuale di attività 2016, DG ECHO: https://ec.europa.eu/info/publications/annual-activity-reports-2016_it

·Relazione annuale 2016 sulla gestione e il rendimento:
https://ec.europa.eu/info/publications/annual-management-and-performance-reports_it

·Relazioni di valutazione della DG ECHO:
http://ec.europa.eu/echo/funding-evaluations/evaluations_en

· Dati sui finanziamenti per aiuti umanitari della Commissione e degli Stati membri: https://euaidexplorer.ec.europa.eu

· Elenco dei partner finanziati nel 2016:

PARTNER 2016 - INTERVENTI DI AIUTO UMANITARIO

Nome del partner

Nazionalità del partner

ACCIÓN CONTRA EL HAMBRE - ES

SPAGNA

ACTED - FR

FRANCIA

ACTION AGAINST HUNGER - UK

REGNO UNITO

ACTION CONTRE LA FAIM - FR

FRANCIA

ACTIONAID - UK

REGNO UNITO

ADRA DANMARK - DK

DANIMARCA

ADRA DEUTSCHLAND E.V. - DE

GERMANIA

AGA KHAN FOUNDATION - UK

REGNO UNITO

AGENCY FOR CO-OPERATION AND RESEARCH IN DEVELOPMENT - UK

REGNO UNITO

AGRONOMES ET VETERINAIRES SANS FRONTIERES - FR

FRANCIA

ALLIANCE POUR L’ACTION MEDICALE INTERNATIONALE - FR

FRANCIA

ČLOVEK V TÍSNI, O.P.S. - CZ

REPUBBLICA CECA

ARBEITER-SAMARITER-BUND DEUTSCHLAND E.V. - DE

GERMANIA

ARTSEN ZONDER GRENZEN - NL

PAESI BASSI

ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE VOLONTARI LAICI- SERVIZIO DI PACE - IT

ITALIA

CARE - AT

AUSTRIA

CARE - DE

GERMANIA

CARE - FR

FRANCIA

CARE - NL

PAESI BASSI

CARE - UK

REGNO UNITO

CARITAS - AT

AUSTRIA

CARITAS - CH

SVIZZERA

CARITAS - DE

GERMANIA

CARITAS - FR

FRANCIA

CARITAS - LU

LUSSEMBURGO

CATHOLIC AGENCY FOR OVERSEAS DEVELOPMENT - UK

REGNO UNITO

CESVI FONDAZIONE ONLUS – IT

ITALIA

CHRISTIAN AID - UK

REGNO UNITO

COMITATO INTERNAZIONALE PER LO SVILUPPO DEI POPOLI - IT

ITALIA

CONCERN WORLDWIDE - IE

IRLANDA

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE - IT

ITALIA

DANISH COMMITTEE FOR AID TO AFGHAN REFUGEES - DK

DANIMARCA

DANSK FLYGTNINGEHJAELP - DK

DANIMARCA

DEUTSCHE WELTHUNGERHILFE E.V. - DE

GERMANIA

EVANGELISCHES WERK FÜR DIAKONIE UND ENTWICKLUNG E.V. - DE

GERMANIA

FAO

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE

FEDERACION DE ASOCIACIONES MEDICUS MUNDI ESPAÑA - ES

SPAGNA

FEDERATION HANDICAP INTERNATIONAL - FR

FRANCIA

FOLKEKIRKENS NODHJAELP - DK

DANIMARCA

FONDAZIONE TERRE DES HOMMES ITALIA ONLUS - IT

ITALIA

FUNDACION ALIANZA POR LOS DERECHOS, LA IGUALD Y LA SOLIDARIDAD INTERNACIONAL - ES

SPAGNA

FUNDACION OXFAM INTERMON - ES

SPAGNA

FUNDACIÓN PLAN INTERNATIONAL ESPAÑA - ES

SPAGNA

FUNDACIÓN SAVE THE CHILDREN - ES

SPAGNA

GOAL - IE

IRLANDA

GRUPPO DI VOLONTARIATO CIVILE - IT

ITALIA

HELP - HILFE ZUR SELBSTHILFE E.V. - DE

GERMANIA

HELPAGE INTERNATIONAL - UK

REGNO UNITO

CICR

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE

IFRC

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE

INTERNATIONAL MEDICAL CORPS - UK

REGNO UNITO

INTERNATIONAL NGO SAFETY ORGANISATION - UK

REGNO UNITO

INTERNATIONAL RESCUE COMMITTEE - UK

REGNO UNITO

INTERSOS - IT

ITALIA

OIM

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE

ISLAMIC RELIEF WORLDWIDE - UK

REGNO UNITO

JOHANNITER-UNFALL-HILFE E.V. - DE

GERMANIA

KIRKENS NØDHJELP - NO

NORVEGIA

KIRKON ULKOMAANAPU SR. - FI

FINLANDIA

LA CHAINE DE L’ESPOIR - FR

FRANCIA

LUTHERAN WORLD FEDERATION - CH

SVIZZERA

MALTESER HILFSDIENST E.V. - DE

GERMANIA

MEDECINS DU MONDE - BE

BELGIO

MEDAIR - CH

SVIZZERA

MEDECINS DU MONDE - FR

FRANCIA

MEDECINS SANS FRONTIERES - BE

BELGIO

MEDECINS SANS FRONTIERES - CH

SVIZZERA

MEDICO INTERNATIONAL E.V - DE

GERMANIA

MEDICOS DEL MUNDO ESPAÑA - ES

SPAGNA

MERCY CORPS EUROPE - UK

REGNO UNITO

MISSION AVIATION FELLOWSHIP INTERNATIONAL - UK

REGNO UNITO

MISSION OST FORENING - DK

DANIMARCA

MOVIMIENTO POR LA PAZ, EL DESARME Y LA LIBERTAD - ES

SPAGNA

MUSLIM AID - UK

REGNO UNITO

NORWEGIAN REFUGEE COUNCIL – NO

NORVEGIA

OXFAM – UK

REGNO UNITO

OXFAM ITALIA ONLUS ASSOCIAZIONE – IT

ITALIA

OXFAM-SOLIDARITE(IT) – BE

BELGIO

PELASTAKAA LAPSET - RÄDDA BARNEN - FI

FINLANDIA

PLAN INTERNATIONAL - UK

REGNO UNITO

PLAN INTERNATIONAL SVERIGE INSAMLINGSSTIFTELSE - SE

SVEZIA

PLAN IRELAND CHARITABLE ASSISTANCE - IE

IRLANDA

POLSKA AKCJA HUMANITARNA - PL

POLONIA

PRACTICAL ACTION - UK

REGNO UNITO

PREMIERE URGENCE INTERNATIONALE - FR

FRANCIA

RADDA BARNENS RKSFORBUND - SE

SVEZIA

RED BARNET - DK

DANIMARCA

CROCE ROSSA - BE

BELGIO

CROCE ROSSA - DE

GERMANIA

CROCE ROSSA - DK

DANIMARCA

CROCE ROSSA - ES

SPAGNA

CROCE ROSSA - FI

FINLANDIA

CROCE ROSSA - FR

FRANCIA

CROCE ROSSA - LU

LUSSEMBURGO

CROCE ROSSA - NL

PAESI BASSI

CROCE ROSSA - NO

NORVEGIA

CROCE ROSSA - UK

REGNO UNITO

REDD BARNA - NO

NORVEGIA

REDR - ENGINEERS FOR DISASTER RELIEF - UK

REGNO UNITO

RELIEF INTERNATIONAL - UK

REGNO UNITO

SAVE THE CHILDREN - NL

PAESI BASSI

SAVE THE CHILDREN ITALIA ONLUS - IT

ITALIA

SOLIDAR SUISSE - CH

SVIZZERA

SOLIDARITES INTERNATIONAL - FR

FRANCIA

SOS SAHEL INTERNATIONAL FRANCE - FR

FRANCIA

SOS-KINDERDORF INTERNATIONAL - AT

AUSTRIA

STICHTING OXFAM NOVIB - NL

PAESI BASSI

STICHTING WAR CHILD - NL

PAESI BASSI

STICHTING WORLD VISION NEDERLAND - NL

PAESI BASSI

SVENSKA KYRKAN - SE

SVEZIA

TEARFUND - UK

REGNO UNITO

TERRE DES HOMMES - CH

SVIZZERA

THE INTERNATIONAL CATHOLIC MIGRATION COMMISSION - CH

SVIZZERA

THE SAVE THE CHILDREN FUND - UK

REGNO UNITO

TIERÄRZTE OHNE GRENZEN E.V. - DE

GERMANIA

TRIANGLE GENERATION HUMANITAIRE - FR

FRANCIA

TROCAIRE - IE

IRLANDA

ONU - OCHA

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE

ONU - OHCHR

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE

ONU - PAHO

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE

UNDP

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE

UNESCO

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE

UNFPA

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE

UNHCR

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE

UNICEF

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE

UNISDR

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE

UNOPS

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE

UNRWA

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE

UNWOMEN

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE

PAM

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE

OMS

ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE

WORLD VISION - DE

GERMANIA

WORLD VISION - UK

REGNO UNITO

ZOA - NL

PAESI BASSI

(1)  L'importo comprende finanziamenti a titolo del Fondo europeo di sviluppo pari a 173 milioni di EUR.
(2)  Decisione C(2015) 9500 della Commissione, del 24 novembre 2015, relativa al coordinamento delle iniziative dell’Unione e degli Stati membri tramite un meccanismo di coordinamento — lo strumento per la Turchia a favore dei rifugiati (GU C 407 dell’8.12.2015, pag. 8), modificata da ultimo dalla decisione della Commissione, del 18 aprile 2017, relativa allo strumento per i rifugiati in Turchia che modifica la decisione C(2015) 9500 della Commissione del 24 novembre 2015.
(3)  http://ec.europa.eu/echo/what/civil-protection/mechanism_en
(4)  Comunicazione della Commissione, “Vivere in dignità: dalla dipendenza dagli aiuti all’autonomia. Sfollamenti forzati e sviluppo” (COM(2016) 234 final).
(5)  http://humanitariandisabilitycharter.org/
(6)   https://unhabitat.org/wp-content/uploads/2016/05/Global-Alliance-for-Urban-Crises-Charter-for-WHS-Final.pdf
(7)  https://ec.europa.eu/europeaid/policies/european-development-policy/european-consensus-development_en
(8) Inclusi i nomi delle organizzazioni partner interessate.
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