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Document 52017DC0287

    RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI Applicazione della decisione n. 573/2014/UE su una cooperazione rafforzata tra i servizi pubblici per l'impiego (SPI)

    COM/2017/0287 final

    Bruxelles, 6.6.2017

    COM(2017) 287 final

    RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

    Applicazione della decisione n. 573/2014/UE su una cooperazione rafforzata tra i servizi pubblici per l'impiego (SPI)


    1. Introduzione

    I servizi pubblici per l'impiego (SPI) sono impegnati in prima linea nel rispondere al problema della disoccupazione e dell'esclusione in Europa. Nel maggio 2014 il Parlamento europeo e il Consiglio hanno istituito, in forza della decisione n. 573/2014/UE 1 ("la decisione"), una rete europea dei servizi pubblici per l'impiego ("la rete"), vale a dire una piattaforma per rafforzare la cooperazione tra queste organizzazioni. La presente relazione è una valutazione dell'applicazione della decisione. In conformità dell'articolo 10 della decisione, la relazione valuterà in quale misura la rete abbia contribuito al conseguimento degli obiettivi della decisione 2 e se alla data attuale abbia assolto le sue funzioni. Essa valuterà inoltre come la rete abbia sviluppato e attuato l'apprendimento comparativo, il processo che consiste nella creazione di un nesso tra le attività di valutazione comparativa e di apprendimento reciproco 3 .

    La sezione 2 della relazione esamina i singoli obiettivi della rete e le attività da essa svolte 4 . La sezione 3 valuta l'attuazione dell'iniziativa di apprendimento comparativo descrivendone la metodologia, i risultati finora ottenuti e gli sviluppi in corso. La sezione 4 conclude la relazione traendo una serie di insegnamenti dai primi due anni e mezzo di attuazione della decisione.

    La rete europea dei servizi pubblici per l'impiego

    La rete è stata istituita nel maggio 2014 a seguito della decisione tesa a migliorare la cooperazione tra gli SPI in Europa. Alla rete partecipano gli SPI di tutti gli Stati membri dell'UE, della Norvegia e dell'Islanda, nonché la Commissione europea.

    La collaborazione tra gli SPI a livello europeo esisteva già prima dell'adozione della decisione. Nel 1997 la Commissione istituì un gruppo consultivo informale dei responsabili degli SPI. L'obiettivo era promuovere la cooperazione, lo scambio di informazioni e l'apprendimento reciproco tra le organizzazioni partecipanti e raccogliere informazioni specialistiche sulle iniziative politiche in materia di occupazione. Su tali basi la Commissione ha formulato una proposta per formalizzare la cooperazione tra gli SPI. L'intento era mettere a disposizione una piattaforma che consentisse di comparare le prestazioni degli SPI a livello europeo, di individuare le buone prassi e promuovere l'apprendimento reciproco al fine di migliorare i servizi erogati dagli SPI. L'intento era anche quello di offrire agli SPI maggiori opportunità di contribuire allo sviluppo di politiche innovative, basate su elementi concreti, in linea con gli obiettivi di Europa 2020.



    Governance della rete

    La rete dispone di una solida struttura di governance.

    Consiglio direttivo della rete

    La rete è costituita da un consiglio direttivo così composto: i responsabili degli SPI di ciascuno Stato membro dell'UE, della Norvegia e dell'Islanda, e la Commissione europea. Il comitato per l'occupazione (EMCO) 5 vi partecipa in qualità di osservatore. Il consiglio direttivo si riunisce due volte l'anno nello Stato membro che detiene la presidenza dell'UE. Esso definisce l'orientamento strategico della rete, discute gli sviluppi del mercato del lavoro e monitora l'attuazione del programma di lavoro.

    Consiglieri in materia di SPI europei (AFEPA)

    Ogni membro del consiglio direttivo nomina un consigliere in materia di SPI europei (AFEPA - Advisor for European PES Affairs) il cui compito è contribuire alla gestione della rete. I consiglieri si riuniscono due volte l'anno prima delle riunioni del consiglio direttivo per esaminare le attività della rete e concordare i progetti di posizione. Il segretariato dell'EMCO è invitato a partecipare a queste riunioni per sostenere la collaborazione tra la rete e l'EMCO.

    Segretariato della rete

    Il consiglio direttivo della rete è assistito da un segretariato messo a disposizione della Commissione (direzione generale per l'Occupazione, gli affari sociali e l'inclusione). Il segretariato, in collaborazione con il presidente e i vicepresidenti, prepara le riunioni del consiglio direttivo e aiuta ad attuare il programma di lavoro annuale. Inoltre organizza e presiede le riunioni degli AFEPA.

    Le attività della rete 6

    Il sistema di apprendimento comparativo degli SPI rappresenta l'elemento centrale delle attività della rete. Questo sistema intende migliorare la risposta degli SPI alle sfide del mercato del lavoro in Europa. L'apprendimento comparativo crea un nesso tra i sistemi di valutazione comparativa basati su indicatori e l'apprendimento reciproco. Le buone prassi vengono individuate e i risultati vengono utilizzati per attività di apprendimento reciproco al fine di migliorare la qualità dei servizi erogati a chi cerca lavoro e ai datori di lavoro. La valutazione è sia qualitativa che quantitativa e porta alla formulazione di raccomandazioni su come migliorare i singoli SPI.

    La rete aiuta inoltre i propri membri ad attuare le azioni prioritarie, quali la garanzia per i giovani, e a dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese inerenti agli SPI. Ciò avviene attraverso l'apprendimento reciproco e un'assistenza tecnica personalizzata. La rete offre infine ai responsabili delle decisioni a livello nazionale ed europeo una consulenza specialistica per quanto riguarda la progettazione, lo sviluppo e la valutazione delle politiche occupazionali.

    2. Valutazione del conseguimento degli obiettivi di cui all'articolo 3

    La presente sezione esamina i singoli obiettivi previsti dall'articolo 3 della decisione. Prende inoltre in esame le attività svolte dalla rete. Laddove appropriato dal punto di vista tematico, alcuni degli obiettivi di cui all'articolo 3 sono stati abbinati tra loro: l'obiettivo di cui all'articolo 3, lettera a), con l'obiettivo di cui all'articolo 3, lettera g) e l'obiettivo di cui all'articolo 3, lettera d) con l'obiettivo di cui all'articolo 3, lettera e).

    Articolo 3 della decisione – Obiettivi

    Lo scopo della presente decisione è quello di incoraggiare la cooperazione tra gli Stati membri tramite la rete nel settore dell'occupazione, nell'ambito dei settori di responsabilità degli SPI, al fine di contribuire a Europa 2020 e all'attuazione delle pertinenti politiche dell'Unione, e sostenere in tal modo:

    a) i gruppi sociali più vulnerabili con alti tassi di disoccupazione, specialmente i lavoratori più anziani e i giovani disoccupati al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione ("NEET");

    b) il lavoro dignitoso e sostenibile;

    c) il migliore funzionamento dei mercati del lavoro nell'UE;

    d) l'individuazione delle carenze di competenze e la fornitura di informazioni in merito alla loro entità e ubicazione, nonché una migliore corrispondenza delle competenze delle persone in cerca di lavoro con le esigenze dei datori di lavoro;

    e) la migliore integrazione dei mercati del lavoro;

    f) maggiore mobilità geografica e professionale volontaria su una base equa per soddisfare esigenze specifiche del mercato del lavoro;

    g) l'integrazione delle persone escluse dal mercato del lavoro nell'ambito della lotta contro l'esclusione sociale;

    h) la valutazione e l'analisi di iniziative attive per il mercato del lavoro e la loro attuazione efficace ed efficiente.

    2.1 Sostegno ai gruppi sociali vulnerabili e integrazione delle persone escluse dal mercato del lavoro [obiettivi di cui all'articolo 3, lettere a) e g)]

    La rete aiuta a garantire il buon funzionamento dei mercati del lavoro in Europa. A tal fine è fondamentale l'attuazione di politiche che aiutino le persone più distanti dal mercato del lavoro a trovare un lavoro, specialmente i giovani e i disoccupati di lungo periodo, una priorità chiave della politica europea per l'occupazione. La rete si è occupata inoltre dell'integrazione dei rifugiati e dell'inserimento delle persone con disabilità nel mercato del lavoro.

    Disoccupazione giovanile

    La rete ha contribuito attivamente alle misure dell'UE volte a contrastare la disoccupazione giovanile sostenendo l'attuazione della garanzia per i giovani 7 . La garanzia per i giovani mira a garantire che tutti i giovani di età inferiore a 25 anni ricevano un'offerta qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato o di tirocinio entro quattro mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita dal sistema d'istruzione. In molti paesi gli SPI fungono da principale punto di accesso per quanto riguarda la garanzia per i giovani, collaborando anche con una serie di partner che partecipano alla sua attuazione.

    La raccomandazione sull'istituzione di una garanzia per i giovani invita la rete degli SPI a continuare a monitorare e comunicare a scadenza regolare gli sviluppi relativi alla progettazione, all'attuazione e ai risultati dei sistemi di garanzia per i giovani. La decisione prevede che la rete promuova e condivida le migliori prassi in materia di integrazione dei giovani disoccupati al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione ("NEET"). La rete sta pertanto monitorando l'attuazione da parte degli SPI della garanzia per i giovani mediante la pubblicazione di relazioni annuali sul tema 8 e ha svolto diverse altre attività di apprendimento reciproco e di analisi. Per esempio, il Catalogo delle prassi degli SPI per il coinvolgimento dei NEET 9 , pubblicato dalla rete, comprende esempi provenienti da 17 SPI che illustrano le diverse modalità di erogazione di tali servizi in Europa. Il Catalogo delle misure di attuazione della garanzia per i giovani 10 , curato della rete, elenca le misure adottate dagli SPI per migliorare la loro offerta di servizi connessi alla garanzia per i giovani. Nel 2016 è stato inoltre elaborato un kit di strumenti 11 , destinato agli SPI, con orientamenti pratici su come coinvolgere i NEET.

    Secondo la relazione 2016 della Commissione intitolata La garanzia per i giovani e l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile a tre anni di distanza 12  la maggior parte degli SPI aveva reso più mirati i suoi servizi e ne aveva ampliato l'offerta per i giovani. La relazione cita inoltre alcune sfide ancora aperte per gli SPI: essi devono assicurarsi di avere la capacità di svolgere l'ampia gamma di compiti necessari e di intensificare la cooperazione strutturata con i datori di lavoro.

    Disoccupazione di lungo periodo

    La raccomandazione del Consiglio del febbraio 2016 sull'inserimento dei disoccupati di lungo periodo nel mercato del lavoro 13 ha incaricato l'EMCO di monitorare l'attuazione della raccomandazione e invitato la rete a contribuire a tale monitoraggio.

    Esempio: conferenza della rete sull'integrazione dei disoccupati di lungo periodo

    Il 2 giugno 2016 la rete ha organizzato una conferenza cui hanno partecipato i rappresentanti degli SPI, il terzo settore, i servizi privati per l'impiego e altri partner per discutere l'attuazione della raccomandazione relativa ai disoccupati di lungo periodo.

    La conferenza si è principalmente occupata di tematiche quali l'istituzione di punti di contatto unici attraverso un coordinamento interservizi, la progettazione e attuazione di accordi di inserimento lavorativo e la creazione di partenariati efficaci per l'inserimento lavorativo.

    La conferenza è stata l'occasione per gli SPI e altre parti interessate di scambiarsi esperienze e condividere le loro competenze. Queste occasioni consentono agli SPI di migliorare le prestazioni e di approfondire la cooperazione con le organizzazioni partner per affrontare i temi cruciali.

    La rete ha definito e adottato norme di qualità che stabiliscono i requisiti minimi, intermedi e avanzati per la messa a disposizione di una struttura da adibire a punto di contatto unico per i clienti e per l'attuazione degli accordi di inserimento lavorativo. Il Consiglio "Occupazione, politica sociale, salute e consumatori" 14 (EPSCO) ha approvato le suddette norme di qualità. La rete ha inoltre svolto attività di ricerca per individuare le buone prassi all'interno degli SPI per quanto riguarda l'intervento precoce a favore dei disoccupati e l'attivazione di questi ultimi.

    Sin dall'inizio la rete è stata coinvolta nell'elaborazione della raccomandazione sui disoccupati di lungo periodo e ha presentato una risposta alla consultazione sulla sua adozione.

    Rifugiati

    Molti SPI in Europa si trovano a dover offrire servizi a un numero crescente di rifugiati e, in alcuni casi, di richiedenti asilo. Anche se la situazione varia sensibilmente da uno Stato membro a un altro vi sono molte sfide comuni e possibilità significative di apprendere dagli approcci innovativi seguiti in Europa. Il consiglio direttivo della rete ha discusso la situazione dei rifugiati e le pratiche degli Stati membri.

    Nel giugno del 2016 la rete ha adottato alcune considerazioni chiave sull'inserimento dei rifugiati e dei richiedenti asilo nel mercato del lavoro 15 . Ha individuato quattro aspetti particolarmente importanti per l'inserimento dei rifugiati e dei richiedenti asilo: la lingua, le competenze e le qualifiche, i partenariati e le istituzioni, e i datori di lavoro. Nel 2017 organizzerà un evento di apprendimento reciproco per studiare le pratiche degli SPI in questi settori.

    Persone con disabilità

    L'inserimento nel mercato del lavoro delle persone con disabilità è una questione di cui la rete si è molto occupata. Il tema è anche stato la priorità della presidenza olandese dell'UE nel primo semestre del 2016. La riunione del consiglio direttivo della rete del giugno 2016 è stata un'occasione per esaminare l'approccio innovativo e avanzato dei Paesi Bassi. Nel 2016 la rete ha inoltre pubblicato un documento di analisi sulla disabilità e sull'inserimento nel mercato del lavoro 16 , che passava in rassegna le iniziative strategiche recenti ed esaminava le tendenze principali in materia di sostegno alle persone con disabilità nella ricerca di un lavoro. Il documento illustrava esempi di alcuni Stati membri che hanno attuato importanti riforme del sostegno alle persone con disabilità.

    2.2 Lavoro dignitoso e sostenibile [obiettivo di cui all'articolo 3, lettera b)]

    Pilastro europeo dei diritti sociali

    La rete si è attivata per garantire l'efficacia delle iniziative a favore di un lavoro dignitoso e sostenibile contribuendo alla consultazione sul pilastro europeo dei diritti sociali, pubblicando la relazione sulle dinamiche del mercato del lavoro e organizzando un seminario di revisione tematica sull'inserimento sostenibile nel mercato del lavoro. Oltre agli eventi specifici su questo tema, vi hanno fatto indirettamente riferimento molti degli eventi di apprendimento reciproco organizzati dalla rete.

    La raccomandazione della Commissione e la proposta di proclamazione interistituzionale sul pilastro europeo dei diritti sociali 17 pongono maggiormente l'accento sugli aspetti occupazionali e sociali e sulla necessità di adeguare il modello sociale europeo alle sfide del XXI secolo. Il pilastro sancisce un diritto generale a un'assistenza tempestiva e su misura per migliorare le prospettive di occupazione o di attività autonoma, compreso il diritto a ricevere un sostegno per la ricerca di un impiego, la formazione e la riqualificazione. Quanto ai disoccupati, il pilastro stabilisce il diritto a un sostegno personalizzato, continuo e coerente. Per i disoccupati di lungo periodo prevede il diritto a una valutazione individuale approfondita entro 18 mesi dall'inizio della disoccupazione. In termini di prestazioni di disoccupazione, i disoccupati hanno diritto a un adeguato sostegno all'attivazione da parte dei servizi pubblici per l'impiego per (ri)entrare nel mercato del lavoro e ad adeguate prestazioni di disoccupazione di durata ragionevole, in linea con i loro contributi e le norme nazionali in materia di ammissibilità.

    Nel dicembre 2016 il consiglio direttivo della rete ha presentato un contributo nel quadro della consultazione della Commissione. Secondo il consiglio direttivo il maggiore impatto trasformativo deriva dai cambiamenti tecnologici e dai mutamenti del contesto socioeconomico. I settori strategici specifici individuati includevano le competenze, l'istruzione e l'apprendimento permanente, i cambiamenti professionali in sicurezza, il sostegno attivo all'occupazione, le prestazioni e i servizi sociali integrati, le prestazioni di disoccupazione, il reddito minimo e le indennità di malattia. In considerazione di ciò, la rete sta anche aggiornando la propria visione 2020 per gli SPI 18 affinché rispecchi meglio le tendenze emergenti e consideri la capacità degli SPI di adeguarsi e di aiutare i clienti a gestire tali cambiamenti.

    Relazione sulle dinamiche del mercato del lavoro

    La relazione 2016 sulle dinamiche del mercato del lavoro nell'UE 19 esamina le tendenze osservate sul mercato del lavoro dell'UE durante la crisi. Analizza quindi il ricorso agli SPI da parte delle persone in cerca di lavoro e come gli SPI abbiano assistito coloro che hanno trovato lavoro nel periodo 2007-2014. Illustra i vari modi in cui gli SPI possono utilizzare l'analisi dei dati sulle transizioni per rendere i loro servizi più efficaci. Esamina inoltre il contributo relativo degli SPI al funzionamento dei mercati del lavoro nei vari Stati membri.

    Seminario di revisione tematica sull'inserimento sostenibile nel mercato del lavoro

    Nel novembre 2016 si è tenuto un evento di apprendimento reciproco sull'inserimento sostenibile nel mercato del lavoro. In seguito a questo evento un gruppo di SPI ha espresso il desiderio di conoscere meglio le innovazioni introdotte negli SPI norvegesi. Nel gennaio 2017, durante una visita di follow-up all'amministrazione norvegese del lavoro e della sicurezza sociale (NAV), questi SPI hanno potuto apprendere come la NAV sia riuscita a migliorare i propri servizi digitali. Ciò ha portato a un uso più efficiente delle risorse, sia per quanto riguarda il tempo che i consulenti dedicano a chi è in cerca di lavoro, sia in termini di spazio fisico per le riunioni, consentendo al personale di concentrarsi sul sostegno alle persone in cerca di lavoro con esigenze più complesse. Tale approccio consente anche agli SPI di lavorare meglio con i datori di lavoro per favorire l'incontro (matching) tra le persone in cerca di occupazione e i posti di lavoro vacanti. Le unità responsabili delle relazioni con i datori di lavoro, all'interno di ogni SPI, aiutano a rafforzare i rapporti con loro. La NAV ha anche spiegato come organizza il mentoring dopo aver collocato le persone in cerca di lavoro e come sostiene il rientro al lavoro delle persone parzialmente inabili.

    2.3 Migliore funzionamento dei mercati del lavoro [obiettivo di cui all'articolo 3, lettera c)]

    Per garantire risultati positivi per le persone in cerca di lavoro, i lavoratori dipendenti e i datori di lavoro di tutta Europa è fondamentale che una serie di parti interessate cooperi per contribuire all'ingresso e alla permanenza delle persone nel mercato del lavoro. A tal fine, la rete è stata coinvolta in varie iniziative per promuovere una maggiore collaborazione, tra cui l'iniziativa Partenariati fra i servizi per l'impiego (PARES) e una conferenza delle parti interessate sui partenariati. La rete ha inoltre organizzato eventi quali seminari sulla gestione del cambiamento, seminari di revisione in materia informatica e seminari sulla definizione dei profili. Ha inoltre fornito un'assistenza tecnica specifica per aiutare gli SPI a migliorare la loro capacità di favorire l'incontro tra le persone in cerca di lavoro e i posti vacanti. Anche la cooperazione con la rete europea dei servizi (EURES), ricostituita a norma del regolamento (UE) 2016/589 20 , è stata cruciale, visto il compito di EURES di migliorare il funzionamento, la coesione e l'integrazione dei mercati del lavoro nell'UE, anche a livello transfrontaliero.

    Partenariati fra i servizi per l'impiego

    L'iniziativa PARES 21 si è svolta tra settembre 2011 e marzo 2016 allo scopo di migliorare la cooperazione tra i fornitori di servizi per l'impiego pubblici, privati e senza scopo di lucro, e stabilire i settori in cui essi potessero erogare servizi complementari. L'iniziativa si articolava su tre assi: i forum di dialogo strategico per condividere e sviluppare le buone prassi, gli inviti a presentare proposte e una banca dati condivisa dove far confluire il materiale utile.

    Nel corso dell'iniziativa sono stati condotti diversi dialoghi strategici su argomenti quali i servizi elettronici efficaci e l'erogazione di servizi coordinati. Nel febbraio 2016, all'evento finale di dialogo strategico PARES, i rappresentanti degli SPI e i comuni di 12 paesi si sono riuniti per condividere esperienze e idee sull'esternalizzazione dei servizi. I delegati hanno condiviso opinioni ed esperienze in merito alla collaborazione con i fornitori esterni, all'utilizzo di modelli di remunerazione dei servizi esternalizzati, e alla progettazione e valutazione delle offerte.

    Conferenza delle parti interessate sui partenariati

    Nel 2015 la rete ha organizzato una conferenza delle parti interessate sul rafforzamento del mercato del lavoro attraverso una maggiore cooperazione tra i partner. All'evento hanno partecipato i rappresentanti degli SPI, i ministeri interessati, il Parlamento europeo, la Commissione europea, i servizi privati per l'impiego, le parti sociali e le ONG. I partecipanti hanno esaminato una serie di tematiche, tra cui i partenariati con i servizi privati per l'impiego, il contributo della rete al semestre europeo, il ruolo delle parti sociali nella riforma degli SPI, l'erogazione della garanzia per i giovani, il ruolo guida degli SPI tra gli attori del mercato del lavoro e la gestione delle transizioni professionali. L'evento ha contribuito a valorizzare la rete e a renderla più visibile tra le parti interessate.

    La cooperazione tra SPI e servizi privati per l'impiego (PrES)

    Nel dicembre 2016 il consiglio direttivo della rete ha approvato una serie di principi alla base di una strategia e una visione per la cooperazione con i PrES a livello europeo. Tali principi mettevano in evidenza la necessità per gli SPI di creare partenariati per conservare la loro centralità, vista la natura trasversale dei mercati del lavoro attuali e futuri. Sottolineavano inoltre che gli SPI dovrebbero offrire un'ampia gamma di servizi. Vista la costante pressione a fare di più con meno risorse, difficilmente gli SPI avrebbero tuttavia potuto ottenere da soli questo risultato. I partenariati rappresentavano una soluzione per continuare a offrire servizi di alta qualità ai clienti. Il consiglio direttivo degli SPI ha convenuto di avviare discussioni su questo tema in successive riunioni cui invitare le parti interessate.

    2.4 Migliore corrispondenza delle competenze delle persone in cerca di lavoro con le esigenze dei datori di lavoro e migliore integrazione dei mercati del lavoro [obiettivi di cui all'articolo 3, lettere d) ed e)]

    Uno degli obiettivi della rete è individuare le carenze di competenze e migliorare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro. I datori di lavoro rivestono un ruolo centrale nel far prosperare l'economia in generale e nell'inserimento efficace delle persone in cerca di occupazione nel mercato del lavoro. Gli SPI europei promuovono la produttività e l'occupabilità tramite un'offerta adeguata di conoscenze, abilità e competenze pertinenti.

    A tale scopo, la rete ha partecipato a una serie di iniziative per favorire lo scambio di informazioni tra gli SPI sulle carenze di competenze e apprendere dalle pratiche innovative. Tra queste figurano la produzione di uno studio annuale sui posti di lavoro vacanti più difficili da coprire e l'organizzazione di una giornata europea dei datori di lavoro (European Employers' Day) per incoraggiare una più stretta collaborazione tra SPI e datori di lavoro.

    Studi sui posti di lavoro più difficili da coprire

    Nel 2015 e nel 2016 sono stati realizzati due studi 22 per raccogliere dati tra i membri della rete sulle professioni caratterizzati da una carenza di addetti. Gli studi hanno sviluppato e applicato un modello di raccolta e di scambio di dati sui posti di lavoro più difficili da coprire in Europa, con la partecipazione di 26 SPI.

    Il secondo studio, basato su dati del 2016, includeva anche un confronto tra i dati amministrativi dei servizi per l'impiego e i dati dell'indagine sulle forze di lavoro. Gli studi offrono un quadro delle occupazioni in cui vi è penuria o eccedenza di manodopera a livello sia nazionale che dell'Unione. Esaminano inoltre se le carenze di manodopera siano realmente riconducibili a una carenza di competenze o se siano dovute a condizioni d'impiego instabili, proponendo soluzioni per migliorare la corrispondenza delle competenze con le esigenze dei datori di lavoro.

    Giornata europea dei datori di lavoro

    Per incoraggiare la cooperazione tra SPI e datori di lavoro, nell'aprile 2016 23 la rete ha organizzato la prima giornata europea dei datori di lavoro in tutti gli Stati membri dell'UE, in Islanda e in Norvegia. Visto il successo dell'iniziativa, il consiglio direttivo della rete ha deciso di organizzare un'altra giornata europea dei datori di lavoro nell'autunno del 2017. 

    Esempio: attività della giornata europea dei datori di lavoro 2016

    A livello europeo la giornata europea dei datori di lavoro è stata contrassegnata da una conferenza stampa ad alto livello tenutasi a Bruxelles. A livello nazionale gli SPI hanno organizzato contatti intensi con i datori di lavoro, fiere dell'occupazione, eventi tematici e varie azioni di comunicazione. La giornata europea dei datori di lavoro ha portato alla raccolta da parte degli SPI di 30 000 offerte di lavoro a seguito di contatti con oltre 220 000 datori di lavoro. La giornata ha visto la partecipazione di 70 000 persone in cerca di lavoro e di 20 000 impiegati degli SPI. Gli SPI hanno inoltre potuto condividere con altri SPI le loro esperienze per quanto riguarda l'interazione con i datori di lavoro e spiegare come fare di questo evento un successo.

    2.5 Mobilità [obiettivo di cui all'articolo 3, lettera f)]

    Il consiglio direttivo della rete ha deciso di proporre un più stretto coordinamento con EURES per affrontare la questione del sostegno alla crescente mobilità geografica e professionale volontaria dei lavoratori. La rete considererà anche come sostenere la nuova iniziativa del corpo europeo di solidarietà nel quadro di un approccio volto ad aiutare i singoli SPI a soddisfare le esigenze di mobilità sia dei datori di lavoro che delle persone in cerca di lavoro, in particolare dei giovani.

    Cooperazione con EURES e struttura di governance

    Istituita nel 1993, la rete europea di servizi per l'impiego (EURES) è una rete di cooperazione concepita per facilitare la libera circolazione dei lavoratori tra i 28 paesi dell'UE, come pure in Svizzera, Islanda, Liechtenstein e Norvegia.

    Scopo di EURES è rendere i mercati del lavoro più trasparenti a livello di UE attraverso lo scambio di dati sui posti vacanti e sui profili di persone in cerca di occupazione. Cerca inoltre di rendere l'accesso ai servizi di sostegno più agevole per le persone in cerca di occupazione e per i datori di lavoro interessati a facilitare la libera circolazione dei lavoratori. Visto il mandato degli SPI, il ruolo di EURES è fondamentale. Alla data attuale gli SPI sono le più importanti organizzazioni che fanno parte della rete EURES. Le organizzazioni aderenti alla rete EURES condividono le informazioni sul mercato del lavoro e collaborano quotidianamente per far occupare ai lavoratori posti di lavoro disponibili in altri paesi dell'UE. La nuova base giuridica del 2016 rafforza gli obblighi di condivisione delle informazioni e di cooperazione tra Stati membri in settori quali gli apprendistati. Definisce anche la serie minima di servizi di sostegno che gli SPI devono garantire. Alla luce di questi nuovi obblighi si prevedono sinergie importanti derivanti dalla stretta collaborazione delle due reti nel quadro delle attività, previste dal loro mandato, che influiscono sulla gestione quotidiana degli SPI.

    Nel corso della riunione del dicembre 2016 il consiglio direttivo della rete ha pertanto deciso di promuovere una collaborazione più stretta tra la rete degli SPI ed EURES a livello europeo. Un rappresentante del gruppo europeo di coordinamento EURES verrà invitato alle riunioni degli AFEPA per un reciproco aggiornamento. Si è inoltre deciso che il segretariato degli SPI e l'Ufficio europeo di coordinamento EURES operino in stretta collaborazione per la preparazione delle rispettive riunioni.

    Gruppo di lavoro sulla mobilità equa

    Il consiglio direttivo della rete ha istituito un gruppo di lavoro sulla mobilità equa per esaminare gli aspetti operativi della cooperazione tra gli SPI a sostegno della mobilità. Il gruppo di lavoro ha elaborato un documento di riflessione che è stato esaminato dagli AFEPA e dal consiglio direttivo nel dicembre 2015. Alla data attuale non esiste tuttavia una posizione comune della rete sulla mobilità equa.

    Corpo europeo di solidarietà

    Il corpo europeo di solidarietà, varato nel dicembre 2016, punta a fornire ai giovani in tutta Europa la possibilità di fare volontariato o di acquisire un'esperienza professionale, ad esempio tramite un lavoro o un tirocinio, nel settore della solidarietà nello Stato membro di appartenenza o in un altro Stato membro. Gli SPI hanno contribuito alla messa a punto dell'iniziativa nel quadro di consultazioni mirate delle parti interessate, vista l'esperienza di questi servizi nel favorire, anche a livello transfrontaliero, l'incontro tra domanda e offerta di lavoro per quanto riguarda i giovani in cerca di occupazione. Gli SPI saranno tra gli attori chiave, apportando un contributo alla realizzazione della dimensione occupazionale dell'iniziativa; alcuni di essi sono già attivi nel facilitare l'accesso al primo collocamento lavorativo nel quadro della prima fase del corpo europeo di solidarietà.

    2.6 Valutazione e analisi di iniziative attive per il mercato del lavoro [obiettivo di cui all'articolo 3, lettera g)]

    La valutazione delle politiche attive per il mercato del lavoro è particolarmente importante per gli SPI. Può aiutarli a decidere se proseguire con determinati approcci in seguito a una sperimentazione iniziale e quali pratiche di altri Stati membri possano essere trasferite con successo.

    Relazioni di analisi

    La rete produce una serie di relazioni e di studi di analisi che esaminano e valutano le politiche attive per il mercato del lavoro e la loro attuazione. Nel 2016, ad esempio, la rete ha pubblicato un documento di analisi sulle problematiche emerse dalla combinazione di misure attive e passive per i disoccupati di lungo periodo. Ulteriori relazioni includono studi sull'inserimento nel mercato del lavoro delle persone con precedenti penali, sul coaching e sul sostegno ai lavoratori più anziani. Tali documenti sono pubblicati sul sito web della rete, alla pagina "Centro conoscenze" 24 . Ciò consente ai membri e ai professionisti di conoscere le iniziative presenti nell'UE e di analizzarne l'impatto.

    Contributo degli SPI ai riesami della sorveglianza multilaterale dell'EMCO

    La rete ha anche contribuito ai riesami della sorveglianza multilaterale dell'EMCO sulle politiche attive per il mercato del lavoro, sulla garanzia per i giovani e la disoccupazione di lungo periodo. Il riesame della garanzia per i giovani/dell'occupazione giovanile del dicembre 2015, ad esempio, ha riconosciuto l'importanza degli SPI nell'erogazione della garanzia per i giovani e ha confermato la necessità di proseguire gli sforzi per migliorare la capacità e l'efficienza dei servizi pubblici per l'impiego.

    3. L'apprendimento comparativo

    L'apprendimento comparativo, ossia la creazione sistematica di un nesso tra le attività di valutazione comparativa basata su indicatori e le attività di apprendimento reciproco, è un metodo innovativo sperimentato per la prima volta dagli SPI nella rete 25 . Questo metodo intende aiutare ogni SPI a migliorare le proprie prestazioni attraverso attività comparative e l'apprendimento istituzionale dai propri pari. Consente agli SPI di utilizzare la valutazione qualitativa interna ed esterna di vari facilitatori di prestazione (driver) ai fini di una valutazione comparativa. I risultati possono essere usati per le attività di apprendimento reciproco. Come definito dall'articolo 4 della decisione, l'apprendimento comparativo è fondamentale per le attività della rete.

    I cinque pilastri dell'apprendimento comparativo

    1.Valutazione quantitativa che crea trasparenza sulle prestazioni degli SPI attraverso la raccolta, la convalida e l'analisi dei dati degli SPI.

    2.Valutazione qualitativa delle prestazioni degli SPI rispetto ai facilitatori delle prestazioni attraverso un'autovalutazione, seguita da una valutazione inter pares/della Commissione/di esperti esterni sulla base di una visita in loco.

    3.Individuazione sistematica delle buone prassi che vengono raccolte on line, ad esempio nel "Centro conoscenze" degli SPI.

    4.Un programma di apprendimento reciproco che si basa sui risultati delle prestazioni degli SPI e ne sostiene il miglioramento focalizzando l'attenzione sui punti di forza e sui punti deboli individuati.

    5.Follow-up, da parte degli SPI, della valutazione dell'apprendimento comparativo attraverso la definizione di piani d'azione orientati al miglioramento.

    Processo di valutazione dell'apprendimento comparativo e visite in loco

    Al fine di stabilire un nesso integrato tra le attività di valutazione comparativa e di apprendimento reciproco è stata condotta un'analisi strutturata e sistematica delle prestazioni degli SPI nei primi due anni del progetto di apprendimento comparativo. L'analisi ha riguardato sette aree di prestazione individuate dalla decisione 26 , suddivise in ulteriori 29 facilitatori di prestazione. Per l'analisi, i dati relativi alle prestazioni sono stati utilizzati in combinazione con un processo continuo di autovalutazione da parte degli SPI, di valutazione tra pari e da parte di esperti. Ogni SPI ha effettuato una riflessione strutturata sulle proprie prestazioni in rapporto ai facilitatori di prestazione. In seguito a questa autovalutazione, un gruppo di pari, la Commissione ed esperti esterni hanno visitato gli SPI, a livello sia centrale che locale, per effettuare una valutazione esterna.

    Alla fine di luglio del 2016 gli SPI di tutti gli Stati membri, dell'Islanda e della Norvegia erano stati visitati: si concludeva così il primo ciclo di visite degli SPI. I risultati delle visite in loco sono raccolti in una relazione dove figura una serie di raccomandazioni specifiche per ogni SPI intese ad aiutare i singoli servizi pubblici per l'impiego a orientare i loro piani d'azione nazionali verso il miglioramento. Come follow-up gli SPI presentano relazioni sui cambiamenti un anno dopo la visita.

    Valutazioni comparative

    Ai fini di un apprendimento basato su elementi concreti, è stata assicurata la trasparenza delle prestazioni degli SPI attraverso la raccolta di dati completi sui risultati degli SPI e sui facilitatori di prestazione.

    Le analisi quantitative e qualitative combinate tra loro offrono prove empiriche iniziali del fatto che, in generale, le organizzazioni più mature mostrano nel complesso migliori prestazioni. Per quanto riguarda i confronti delle prestazioni occorre sottolineare che, nel primo ciclo di visite dei servizi pubblici per l'impiego, numerosi SPI sono stati valutati come maturi o ben sviluppati in ogni area di prestazione. Vi è quindi più di una possibilità di studiare buoni esempi tratti da altri SPI per sostenere lo sviluppo organizzativo.

    Una raccolta di pratiche potenzialmente trasferibili, individuate durante le valutazioni, viene condivisa all'interno della rete a fini di apprendimento.

    Apprendimento reciproco

    Le attività di apprendimento reciproco mirano a rafforzare le prestazioni e l'ammodernamento degli SPI sulla base dei risultati dell'analisi dei dati e delle valutazioni dell'apprendimento comparativo degli SPI. Tali attività assumono svariate forme, come scambi tra pari, revisioni tematiche, conferenze, documenti di analisi e pacchetti di strumenti (cfr. le attività descritte sopra nella sezione 2). Includono anche il sostegno all'attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese 27 .

    I risultati del primo ciclo di apprendimento comparativo sono serviti per sviluppare e orientare il programma di apprendimento reciproco della rete, come risulta dal suo programma di lavoro 2017. Dall'esercizio di apprendimento comparativo è stata selezionata un'ampia gamma di temi, il che ha reso possibile la partecipazione del personale degli SPI a vari livelli.

    Secondo ciclo dell'apprendimento comparativo

    Nel 2017 la rete ha iniziato il secondo ciclo di visite degli SPI. Questo ciclo segue senza soluzione di continuità il primo ciclo e si basa sui risultati del primo sostenendo le attività degli SPI e le loro iniziative di miglioramento e ammodernamento. Ogni SPI verrà sottoposto a una nuova valutazione che si concentrerà sui cambiamenti.

    Il modello di apprendimento comparativo è stato leggermente modificato, ma l'organizzazione centrale del processo non ha subito modifiche. Esso focalizza inoltre l'attenzione sui cambiamenti pianificati dagli SPI e sui progressi da essi compiuti dalla loro prima valutazione nell'introdurre tali cambiamenti. L'obiettivo è aiutare ogni singolo SPI ad attuare misure di miglioramento. Dopo la seconda visita, gli SPI riceveranno una relazione di feedback con una valutazione dettagliata delle aree di cambiamento di cui gli SPI si stanno occupando e con suggerimenti pratici su come conseguire ulteriori miglioramenti, per continuare a fare progressi e ad apprendere.

    La rete ha pienamente accolto l'apprendimento comparativo: tutti i suoi membri sono impegnati a partecipare al secondo ciclo di visite agli SPI. Da un questionario sul grado di soddisfazione emerge che gli SPI hanno apprezzato l'alto livello di competenza del gruppo di valutatori esterni. L'iniziativa di apprendimento comparativo è vista come un'opportunità unica per gli SPI per rafforzare la loro cooperazione e l'apprendimento a livello intersettoriale e interservizi.

    Il progetto di apprendimento comparativo offre agli SPI la possibilità di ottenere feedback da partner fidati in un clima di sostegno reciproco, di consulenza collegiale e di cooperazione basata sulla fiducia. Ciò si traduce in un sostegno interno ed esterno: interno, poiché tutti i membri della rete possono trarre benefici dalle attività di apprendimento reciproco; esterno, perché offre ai responsabili degli SPI elementi concreti utilizzabili per giustificare i cambiamenti e i miglioramenti.

    L'appoggio dei membri della rete al proseguimento dell'iniziativa e la loro disponibilità a lavorare come valutatori su base volontaria per le visite in loco dimostrano i benefici che gli SPI ne traggono nonché il successo del primo ciclo di apprendimento comparativo.

    Esempi di iniziative di riforma derivanti dall'iniziativa di apprendimento comparativo 28

    Malta: lo SPI maltese ha avviato una serie di riforme. Tra queste figurano l'istituzione di un'unità per le relazioni con i datori di lavoro che si rivolge ai datori di lavoro, la revisione delle procedure operative standard e la trasformazione delle interazioni tra i consulenti degli SPI e i clienti onde garantire un approccio più personalizzato.

    Lituania: lo SPI lituano ha creato una nuova divisione per la gestione e il controllo della qualità e sta introducendo modifiche strutturali orientate ai processi nei suoi 10 uffici regionali. Il suo programma di attività include anche una valutazione della qualità formale, lo sviluppo del personale e miglioramenti all'infrastruttura informatica.

    Irlanda: lo SPI irlandese ha attuato un ampio programma di valutazione, ha avviato un'indagine annuale su larga scala sul grado di soddisfazione dei clienti in cerca di lavoro, ha creato un programma di riconoscimento per premiare i contributi significativi del personale e ha intensificato la frequenza dei contatti con le persone in cerca di un impiego, in particolare quelle appartenenti ai gruppi vulnerabili.

    4. Prospettive

    Le informazioni sopra riportate dimostrano che la decisione è stata pienamente attuata e che le attività della rete soddisfano gli obiettivi contemplati dalla decisione. Dai primi anni di attuazione è anche possibile trarre alcuni insegnamenti che potrebbero essere utili per altre iniziative europee. Di seguito se ne riporta una descrizione.

    Cooperazione rafforzata tra gli SPI a livello europeo

    L'istituzione formale della rete ha permesso di creare una piattaforma per sviluppare con successo e rafforzare la precedente rete informale dei responsabili degli SPI. La struttura formalizzata, gli obiettivi definiti nonché la regolarità e la struttura dinamica delle riunioni del consiglio direttivo hanno dato impulso a una più stretta collaborazione tra gli Stati membri e gli SPI nazionali. Ne sono una dimostrazione il programma di lavoro denso di attività e la partecipazione attiva di tutti i membri alle attività di apprendimento reciproco, ai gruppi di lavoro e all'apprendimento comparativo.

    All'interno della rete è forte la cultura del sostegno e della collaborazione reciproci e da ciò nascono le innovazioni in materia di sostegno reciproco tra SPI. Il sostegno tra pari aiuta inoltre gli SPI a dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese, in tema di SPI, formulate dal Consiglio nel quadro del semestre europeo. Sempre più spesso gli SPI si avvalgono della rete anche per richiedere ad altri membri assistenza o consulenza su determinati settori di intervento che esulano dal programma di lavoro.

    Avvio positivo dell'iniziativa di apprendimento comparativo

    L'iniziativa innovativa di apprendimento comparativo, guidata e modellata dai membri della rete, è stata attuata con successo. La volontà degli Stati membri di partecipare anche al secondo ciclo di visite degli SPI indica il valore attribuito all'apprendimento comparativo, grazie alle sue opportunità di sostegno e di apprendimento reciproco e alle raccomandazioni, intese al miglioramento, tagliate su misura sui singoli SPI. Le relazioni di follow-up degli SPI sulle attività di apprendimento comparativo evidenziano miglioramenti nelle prestazioni. L'esercizio ha individuato una serie di pratiche degli Stati membri che fungono da fonte di ispirazione e le aree in cui gli SPI possono concentrare il loro sviluppo, assicurando in tal modo al programma di lavoro della rete un rigore basato su elementi concreti.

    Bisogno di maggiore visibilità

    Gli SPI sono più forti quando parlano con una sola voce. La recente collaborazione avviata per presentare un contributo unitario degli SPI alla consultazione sul pilastro sociale ha dimostrato che le sfide e gli scenari che cambiano sono comuni ai singoli SPI. Ha inoltre dimostrato che per gli SPI non vi è solo la possibilità di collaborare per far fronte a tali sfide, ma vi è anche la possibilità di rendersi maggiormente visibili agli occhi dei responsabili delle decisioni attraverso una posizione unitaria. La rete è stata "prolifica" di contributi, come dimostra la vasta gamma di informazioni presenti nel "Centro conoscenze" degli SPI sull'organizzazione degli SPI in Europa e sui loro servizi. Molte di queste risorse apportano un maggiore beneficio ai ricercatori e ai responsabili delle decisioni. Una maggiore visibilità della rete e dei suoi contributi garantirebbe un uso efficace di queste risorse. L'autorizzazione del consiglio direttivo alla pubblicazione dei dati sull'apprendimento comparativo consentirebbe anche di rafforzare le ragioni economiche a favore delle riforme.

    5. Conclusione

    Alla data attuale la decisione è stata attuata con successo. Come si è detto in precedenza, i dati dimostrano che la rete si sta concentrando su tutte le aree contemplate dalla decisione. Nella sua struttura formalizzata la rete ha dimostrato di essere uno strumento efficace, capace di sostenere gli SPI nazionali nelle sfide che devono singolarmente affrontare. Allo stesso tempo essa promuove la cooperazione per affrontare insieme le sfide comuni al fine di pervenire agli obiettivi della strategia Europa 2020.

    Il progetto di apprendimento comparativo, in particolare, ha dimostrato di essere un'innovazione positiva in quanto gli istituti nazionali possono avere punti di riferimento esterni, ricevere feedback costruttivi da professionisti esperti e partecipare ad attività di apprendimento su misura con i propri pari. Con l'evolversi dei cicli di apprendimento comparativo gli SPI saranno in grado di migliorare costantemente la loro organizzazione e i loro servizi al pubblico. L'apprendimento comparativo è potenzialmente applicabile a un'ampia gamma di aree strategiche e di iniziative in tutta l'UE nel perseguimento dell'eccellenza.

    Grazie ai successi e alla rilevanza che essa continua a rivestire per i suoi membri, la rete sta compiendo progressi incoraggianti. La volontà dei membri di collaborare, di condividere buone prassi e di partecipare a eventi di apprendimento dimostra il desiderio condiviso di migliorare costantemente e quindi di offrire un servizio migliore e più efficace a tutti i cittadini e residenti europei. La rete ha concentrato le sue attività sugli otto obiettivi descritti dalla decisione. Ciò non le ha tuttavia impedito di rispondere alle sfide emergenti, come la crisi dei rifugiati.

    In conformità della decisione, le attività della rete proseguiranno fino al 31 dicembre 2020. La presente relazione intende essere una valutazione intermedia delle attività finora svolte. Un'altra relazione verrà pubblicata prima dello scadere della decisione. Guardando al futuro, il programma di lavoro del 2017 contiene un ricco programma di attività che si prefigge di promuovere gli obiettivi e le esigenze degli SPI. Queste attività proseguiranno fino a quando la rete sarà operativa.

    (1)

      http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32014D0573&from=EN.

    (2)

    Secondo la definizione dell'articolo 3.

    (3)

    Con particolare riferimento all'articolo 4, paragrafo 1, lettera a), che impone alla rete di sviluppare e attuare tra gli SPI a livello dell'Unione l'apprendimento comparativo basato su elementi concreti per comparare, con una metodologia adeguata, le prestazioni delle loro attività nei seguenti settori: il contributo alla riduzione della disoccupazione per tutti i gruppi di età, il contributo alla riduzione della durata della disoccupazione e la riduzione dell'inattività; la copertura dei posti vacanti; la soddisfazione dei clienti per i servizi degli SPI. 

    (4)

     Per conoscere la attività in corso e quelle future si rimanda al programma di lavoro 2017: http://ec.europa.eu/social/BlobServlet?docId=17001&langId=en.

    (5)

      http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=115.

    (6)

    Le relazioni annuali sulle attività della rete sono disponibili per gli anni 2015 e 2016: http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=1100&langId=en.

    (7)

      http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=1079&langId=it.  

    (8)

      http://ec.europa.eu/social/BlobServlet?docId=16966&langId=en.

    (9)

      http://ec.europa.eu/social/BlobServlet?docId=13728&langId=en.

    (10)

      http://ec.europa.eu/social/contentAdmin/BlobServlet?docId=13199&langId=en.   

    (11)

      http://ec.europa.eu/social/BlobServlet?docId=16571&langId=en.  

    (12)
    (13)
    (14)

     http://www.consilium.europa.eu/it/council-eu/configurations/epsco/.

    (15)

      http://ec.europa.eu/social/BlobServlet?docId=16068&langId=en.  

    (16)

      http://ec.europa.eu/social/BlobServlet?docId=16601&langId=en.  

    (17)
    (18)

     http://ec.europa.eu/social/BlobServlet?docId=9690&langId=en.

    (19)

      http://ec.europa.eu/social/BlobServlet?docId=16334&langId=en.

    (20)

      http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32016R0589&from=EN.  

    (21)

      http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=991.

    (22)

      http://ec.europa.eu/social/BlobServlet?docId=16007&langId=en e http://ec.europa.eu/social/BlobServlet?docId=17666&langId=en.

    (23)

      http://www.employersday.eu/.

    (24)

      http://ec.europa.eu/social/PESknowledgecentre.

    (25)

    L'apprendimento comparativo degli SPI si ispira al modello di eccellenza della Fondazione europea per la gestione della qualità (EFQM), uno strumento olistico che consente di valutare l'efficacia delle organizzazioni. Ai fini specifici dell'apprendimento comparativo nell'ambito degli SPI europei è stata sviluppata un'applicazione su misura del relativo approccio del quadro comune di valutazione.

    (26)

    1. Gestione strategica della prestazione; 2. concezione di processi operativi quali efficace orientamento e definizione dei profili delle persone che cercano lavoro e utilizzo mirato degli strumenti attivi del mercato del lavoro; 3. attivazione sostenibile e gestione delle transizioni; 4. servizi ai datori di lavoro; 5. concezione di servizi degli SPI basata su elementi concreti e loro attuazione; 6. gestione efficace dei partenariati con le parti interessate; 7. assegnazione delle risorse degli SPI.

    (27)

      https://ec.europa.eu/info/strategy/european-semester/european-semester-timeline/eu-country-specific-recommendations_it.

    (28)

    Ulteriori esempi si possono trovare nella relazione annuale luglio 2015 - dicembre 2016 della rete europea dei servizi pubblici per l'impiego http://ec.europa.eu/social/BlobServlet?docId=17000&langId=en .

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