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Document 52017AE6089

    Parere del Comitato economico e sociale europeo sulla «Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Valutazione intermedia del programma Copernicus (2014-2020)» [COM(2017) 617 final]

    EESC 2017/06089

    GU C 237 del 6.7.2018, p. 26–31 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    6.7.2018   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 237/26


    Parere del Comitato economico e sociale europeo sulla «Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Valutazione intermedia del programma Copernicus (2014-2020)»

    [COM(2017) 617 final]

    (2018/C 237/04)

    Relatore:

    Mindaugas MACIULEVIČIUS

    Consultazione

    Commissione europea, 18.1.2018

    Base giuridica

    Articolo 304 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea

    Sezione competente

    Mercato unico, produzione e consumo

    Adozione in sezione

    9.3.2018

    Adozione in sessione plenaria

    14.3.2018

    Sessione plenaria n.

    533

    Esito della votazione

    (favorevoli/contrari/astenuti)

    178/0/2

    1.   Conclusioni e raccomandazioni

    1.1

    Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) valuta positivamente i risultati finora conseguiti dal programma Copernicus comunicati dalla Commissione. Sono già operativi dei satelliti estremamente precisi che trasmettono quotidianamente dati globali e di elevata qualità derivanti dal monitoraggio terrestre.

    1.2

    Il CESE sottolinea che, nel valutare i risultati del programma Copernicus, oltre all'aspetto economico si dovrebbero considerare gli aspetti sociali e ambientali. L'UE si è impegnata a realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile ed è uno dei leader mondiali nella lotta ai cambiamenti climatici, visto il suo impegno chiaro ed estremamente ambizioso a favore della COP 21. Il programma Copernicus è il sistema più importante in termini di parametri e strumenti chiari per misurare le prestazioni e i risultati, a livello non solo dell'UE ma anche mondiale.

    1.3

    Copernicus è essenziale per la lotta ai cambiamenti climatici, la sicurezza alimentare, la salute pubblica, la gestione delle catastrofi, la tratta di esseri umani, la sicurezza marittima, ecc. L'UE è il leader nel monitoraggio e nella fornitura di dati precisi sui cambiamenti climatici, sulle emissioni di diversi gas, sullo stato dei terreni agricoli e forestali e sulla situazione marittima. In assenza di questi dati sarebbe impossibile per la comunità scientifica comprendere tali questioni e proporre modi per affrontare efficacemente problematiche quali il cambiamento climatico, gli alimenti prodotti in modo sostenibile, ecc.

    1.4

    Tra i cittadini europei non esiste un reale senso di titolarità né di orgoglio per il programma Copernicus. Essi non conoscono Copernicus né i suoi benefici, così come spesso non conoscono i programmi spaziali europei in generale. Il programma e le sue attività dovrebbero essere più visibili ai mass media e aperti alla società civile e ai cittadini attivi. A giudizio del CESE, è indispensabile che la società civile partecipi alla definizione delle strategie e dei programmi spaziali.

    1.5

    Il potenziale forum offerto da Copernicus dovrebbe essere aperto ai rappresentanti delle imprese, dei consumatori e delle organizzazioni della società civile. È necessario «aprire» alla società e creare una vera e propria Comunità europea dello spazio. Il CESE esprime l'interesse e la volontà di svolgere un ruolo attivo in maniera diretta e in cooperazione con le organizzazioni nazionali rappresentate al suo interno che offrono un potenziale enorme per completare i «collegamenti mancanti» individuati nel progetto «Spazio e società» lanciato dal CESE.

    1.6

    L'efficacia del programma Copernicus non dovrebbe essere valutata unicamente in funzione dei risultati economici, considerato che il massimo valore che offre è legato ai suoi aspetti ambientali e sociali. Si tratta di uno strumento indispensabile per lottare contro i cambiamenti climatici, consentire alla popolazione mondiale di nutrirsi in modo sostenibile, salvare vite umane in mare, ecc. Offre servizi che non possono essere acquistati da terzi per ragioni di sicurezza nazionale e a causa dell'attuale mancanza di servizi di qualità analoga in altri paesi. Rappresenta la nostra risposta a queste sfide globali e la nostra volontà di affrontarle in quanto società globale e matura.

    1.7

    Per poter utilizzare efficacemente i dati Copernicus, la partecipazione delle PMI e delle microimprese, delle start-up e dei ricercatori indipendenti riveste la massima importanza. Si tratta di un settore che dà origine a nuove idee e offre nuovi ambiti di utilizzo. È essenziale promuovere lo sviluppo di diverse iniziative e mettere a disposizione degli utenti finali strumenti capaci di generare valore aggiunto. Il programma Orizzonte 2020 ha svolto un ruolo importante e dovrebbe continuare a farlo. L'accesso ai finanziamenti attraverso la Banca europea per gli investimenti (BEI) e il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) è della massima importanza.

    1.8

    Il CESE chiede che le diverse direzioni generali, a livello europeo, e le autorità nazionali e regionali, a livello nazionale, promuovano in maniera più ambiziosa la coerenza per quanto riguarda Copernicus, la conoscenza del programma e l'utilizzo degli strumenti che offre a fini di servizio pubblico. I dati forniti da Copernicus dovrebbero valere a livello europeo come norma indipendente e nazionale. Eurostat dovrebbe essere maggiormente coinvolto nella valutazione dei progressi realizzati in questo campo e dei benefici offerti da Copernicus.

    1.9

    A livello nazionale, delle piccole agenzie locali potrebbero costituire una soluzione valida per diffondere i dati e far conoscere Copernicus come strumento a livello di governo nazionale. La creazione di comunità di utenti locali con la partecipazione di PMI, microimprese, start-up locali e ricercatori indipendenti, in collaborazione con governi regionali, rappresentanti della società civile, istituti di istruzione, servizi di consulenza indipendenti e pubblici e categorie della società che operano direttamente con Copernicus come gli agricoltori, gli addetti alla silvicoltura e gli ambientalisti, potrebbe contribuire ad accrescere ulteriormente l'utilizzo dei dati Copernicus e a migliorarne i risultati tenendo conto delle specificità nazionali.

    1.10

    Le iniziative in materia di istruzione e formazione in merito a Copernicus sono essenziali. Il CESE accoglie con favore gli specifici programmi di master volti a sostenere gli studenti universitari europei che seguono un master sul programma Copernicus. Il Comitato chiede che in tutte le università europee, gli istituti di formazione professionale e tra i prestatori di servizi di consulenza pertinenti sia istituito un programma specifico e più ambizioso, che comprenda tutti i servizi di sostegno tecnico del caso, per le facoltà che si occupano di Copernicus. L'uso potenziale di Copernicus dovrebbe essere introdotto come materia a parte in tutte le discipline attinenti, tra cui l'agricoltura e le scienze forestali, l'ingegneria, l'ambiente, gli studi marini, ecc. È necessario tenere conto delle esigenze in materia di formazione dei professionisti, in particolare degli utenti finali, ai quali i servizi di consulenza nazionali, indipendenti e pubblici, potrebbero fornire dei programmi speciali.

    1.11

    Un accesso rapido e semplice ai dati sarà ben presto assicurato dall'imminente entrata in funzione dei servizi di accesso ai dati e alle informazioni Copernicus (DIAS). Questo consentirà di risolvere alcune criticità che sono emerse in relazione al tempo necessario per scaricare i dati raccolti da Copernicus. Inoltre, il CESE chiede di accelerare l'armonizzazione e la piena disponibilità dei dati in situ, regolamentate dalla legislazione nazionale. La standardizzazione e l'interoperabilità sono condizioni imprescindibili per il pieno successo del programma Copernicus.

    1.12

    La formazione di ingegneri e tecnici qualificati, la creazione di nuovi posti di lavoro e di nuove competenze professionali legate allo sviluppo delle applicazioni costituiscono un impegno prioritario dell'UE per un'economia sostenibile e socialmente utile.

    1.13

    Alla luce dell'importanza dei risultati ottenuti e della loro qualità, il CESE auspica che sia data priorità ai lanciatori europei. I lanci riusciti, l'accuratezza nell'attuazione dei programmi e nel rispetto dei termini, e la flessibilità nell'utilizzo dei nuovi Ariane 6 e Vega C dovrebbero premiare l'eccellenza europea con contratti a lungo termine. Il CESE non condivide le politiche protezionistiche, ma al tempo stesso ritiene che l'industria europea debba essere protetta da pratiche sleali attraverso il principio di reciprocità.

    1.14

    Un'attenzione particolare dovrebbe essere rivolta alla diffusione delle opportunità offerte in questo campo all'agricoltura, alla silvicoltura e alla pesca attraverso programmi mirati di sensibilizzazione e informazione destinati agli operatori del settore. I risparmi in termini di energia e di concimi e pesticidi possono determinare un aumento e un miglioramento considerevoli della produzione agricola e della conservazione delle risorse idriche. Il programma Monitoraggio globale per l'ambiente e la sicurezza (GMES) per l'Africa, che ha già dato ottimi risultati, andrebbe, secondo il CESE, potenziato e diffuso anche in altre regioni in via di sviluppo.

    1.15

    Il CESE accoglie con favore il modello di governance adottato per il programma Copernicus, in particolare la creazione del forum degli utenti, che dovrebbe essere aperto ai rappresentanti degli operatori, dei ricercatori e della società civile. Il prossimo regolamento Copernicus dovrebbe confermare l'attuale modello di ripartizione delle responsabilità in funzione delle competenze, distinguendo la responsabilità tecnica per la componente spaziale, affidata all'Agenzia spaziale europea (ESA), dalla responsabilità per i servizi, affidata alle «entità delegate».

    1.16

    Parallelamente al miglioramento dell'accesso e della qualità dei dati occorre intensificare la piena diffusione della banda larga in Europa, in particolar modo nelle zone rurali e periferiche, spesso trascurate dagli operatori privati. L'attuazione efficace della strategia per il mercato unico digitale è essenziale al fine di massimizzare le opportunità offerte dal programma Copernicus. Il CESE sostiene pienamente questa iniziativa della Commissione europea e sollecita il Parlamento e il Consiglio ad accelerare i negoziati per l'approvazione definitiva delle misure ancora in fase di discussione.

    1.17

    La protezione dei dati da attacchi sempre più frequenti, così come i rischi derivanti dai detriti per le infrastrutture spaziali sono questioni prioritarie. Il CESE raccomanda di rafforzare le garanzie in materia di sicurezza e di accelerare i programmi volti a eliminare i detriti spaziali e i satelliti che non sono più operativi (1). La Commissione europea dovrebbe intensificare gli sforzi per raggiungere un accordo internazionale di grande portata.

    1.18

    Il CESE raccomanda una maggiore partecipazione del sistema finanziario e degli investitori alle attività spaziali, in cui i cittadini potrebbero essere coinvolti attraverso l'emissione di speciali «obbligazioni spaziali». Occorre considerare con particolare attenzione il finanziamento delle piccole e medie imprese e delle start-up per la creazione di servizi e applicazioni innovative. I recenti accordi sulla mitigazione del riscaldamento globale offrono la possibilità di avviare nuove attività economiche legate al monitoraggio delle emissioni.

    1.19

    Il CESE raccomanda inoltre di mantenere e, se possibile, rafforzare i finanziamenti per il programma Copernicus, il quale non solo genera crescita e sviluppo, ma garantisce anche l'autonomia e l'indipendenza dell'Europa nella gestione del suo territorio e della sua sicurezza, e promuove l'innovazione, la ricerca e lo sviluppo sostenibile.

    2.   La comunicazione della Commissione

    2.1

    La componente spaziale del programma per il periodo aprile 2014 — aprile 2017 risulta sostanzialmente in linea con le previsioni, salvo un ritardo di circa 10 mesi del lancio del Sentinel 2B, dovuto ai problemi insorti con il lanciatore russo Rockot. Per limitare i ritardi, il Sentinel 2B è stato messo in orbita dal lanciatore Vega, sviluppato dall'ASI (Agenzia spaziale italiana) in collaborazione con l'ESA.

    2.2

    Il complesso dei dati inviati dai cinque satelliti in orbita alla data del marzo 2017 aveva raggiunto la cifra di 12 TB al giorno, superando di molto le aspettative e le entità registrate al sito che distribuisce gratuitamente i dati, ammontando a 85 000, rispetto alle 50 000 ipotizzate (2).

    2.3

    Il 13 ottobre 2017 è stato lanciato con successo Sentinel 5P, destinato a fornire dati quotidiani sulla composizione dell'atmosfera terrestre, monitorando i gas effetto serra, lo strato di ozono, l'anidride solforosa, la formaldeide, oltre a verificare la diffusione di ceneri di origine vulcanica e di monossido di carbonio.

    2.4

    Il programma Copernicus si avvale fin dall'inizio della collaborazione di altre missioni «partecipanti», indispensabili per la massima definizione dei dati, che Copernicus non può garantire. Queste missioni hanno consentito l'avvio del progetto prima che fosse lanciato il primo satellite Sentinel. Oltre ai dati provenienti dalle missioni «parallele», sono utilizzati e confrontati i dati dei cosiddetti «sensori in situ», terrestri, marini o aerei. L'accuratezza universalmente riconosciuta dei dati di Copernicus risiede proprio nella validazione dei dati confrontati con quelli registrati dai sensori in situ.

    2.5

    Copernicus è stato immaginato fin dall'inizio come un programma orientato agli utenti e fondato sulle loro necessità. Questa impostazione, accompagnata da una fruizione di dati aperta e libera, è alla base del crescente successo tra gli operatori e i fruitori dei servizi.

    2.6

    La governance di Copernicus si sviluppa in base alle competenze.

    2.6.1

    Il coordinamento e l'attuazione per la componente spaziale sono stati delegati all'Agenzia spaziale europea (ESA) e in parte all'Organizzazione europea per l'esercizio dei satelliti meteorologici (EUMETSAT).

    2.6.2

    I servizi sono delegati al Centro comune di ricerca (JRC), all'Agenzia europea dell'ambiente (AEA), al Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (CEPMMT), a Mercator Océan, all'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (FRONTEX), all'Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA) e al centro satellitare dell'UE. La conformità di Copernicus agli standard del programma Inspire di dati geospaziali garantisce un utilizzo efficiente di tutte le risorse di dati disponibili.

    2.7

    La Commissione valuta positivamente l'esperienza ed i risultati fin qui acquisiti, il rispetto delle previsioni di bilancio, lo sviluppo della domanda da parte degli utenti e la collaborazione con le altre istituzioni ed entità che contribuiscono alla gestione dei servizi.

    2.8

    Il Comitato Copernicus, composto da rappresentanti degli Stati membri, ed il forum degli utenti cooperano con la Commissione per la gestione complessiva del programma.

    2.9

    Si sono prodotti notevoli risultati nel campo della comunicazione e della diffusione delle opportunità offerte da Copernicus, con programmi specifici quali Copernicus Relays e Copernicus Academy, delegati alla sensibilizzazione e all'assistenza tecnica locale.

    2.10

    La Commissione, in collaborazione con l'ESA, ha organizzato il Copernicus Masters, un concorso annuale finalizzato a stimolare l'innovazione. Il programma Copernicus per le start-up comprende anche il Copernicus Accelerator, che offre alle start-up un servizio di coaching, i Copernicus Hackathons di prossima diffusione (previsti 40 incontri in due anni) e il programma Copernicus Incubation, che sostiene economicamente 60 start-up nel corso di un triennio.

    2.11

    Per il futuro le parole d'ordine della Commissione sono:

    sbloccare il potenziale economico di Copernicus utilizzando i dati forniti con prodotti e servizi innovativi;

    garantire la stabilità del programma per il futuro e l'accesso ai dati gratuito, completo e aperto;

    attuare pienamente la strategia spaziale per l'Europa per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici e di uno sviluppo sostenibile e per monitorare le emissioni di CO2 e di altri gas a effetto serra, l'utilizzo del suolo e la silvicoltura o i cambiamenti nell'Artide;

    rafforzare la sicurezza che Copernicus può garantire con i controlli alle frontiere e la sorveglianza marittima.

    3.   Osservazioni generali

    3.1

    Il CESE valuta positivamente i risultati finora conseguiti dal programma Copernicus comunicati dalla Commissione. Il sostegno da sempre offerto dal CESE al complesso della politica spaziale europea, segnatamente ai due maggiori programmi Galileo e Copernicus, trova nella comunicazione della Commissione ampia convergenza con i pareri prodotti nel tempo sull'argomento (3).

    3.2

    Il CESE ritiene che i principali obiettivi del programma e la sua realizzazione siano stati raggiunti e a volte anche superati.

    3.3

    La quantità e la qualità dei dati che giornalmente affluiscono dai satelliti fanno di Copernicus uno dei primi produttori di dati al mondo, garantendo all'Unione europea l'indipendenza nel monitoraggio del suo territorio e la possibilità, al contempo, di offrire ad altre aree del mondo dati accurati e gratuiti. Il successo inaspettato ha creato problemi di gestione dei flussi dei dati. Il CESE raccomanda un rapido ed efficiente rafforzamento degli hub aperti al grande pubblico e la soddisfazione della richiesta di sistemi veloci di scarico di megadati.

    3.4

    L'imminente entrata in funzione del sistema DIAS (servizi innovativi di accesso ai dati e alle informazioni) dovrebbe garantire un accesso agevole e, in combinazione con il sistema CORDA (Copernicus Reference Access Data — accesso ai dati di riferimento di Copernicus), assicurare agli utenti un chiaro miglioramento della quantità e della qualità dei dati disponibili. I dati stessi dovrebbero essere valutati anche in base al fattore nuvolosità, dato che non è stato possibile utilizzare con successo gran parte dei dati raccolti a causa della copertura nuvolosa. Questo ridurrebbe drasticamente i costi di funzionamento e di ammortamento degli impianti DIAS.

    3.5

    Il CESE sottolinea che, nel valutare i risultati del programma Copernicus, oltre agli aspetti economici si dovrebbero considerare gli aspetti sociali e ambientali. L'UE si è impegnata a realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile ed è uno dei leader mondiali nella lotta ai cambiamenti climatici, visto il suo impegno chiaro ed estremamente ambizioso a favore della COP 21. Il programma Copernicus è il sistema più importante in termini di parametri e strumenti chiari per misurare le prestazioni e i risultati, a livello non solo dell'UE ma anche mondiale.

    3.6

    Nonostante le apprezzabili iniziative della Commissione e delle Agenzie delegate ai servizi, risulta del tutto insufficiente e non coordinata una politica di comunicazione al grande pubblico dei benefici derivanti dalle informazioni fornite da Copernicus. Per questo motivo «centinaia di milioni di cittadini europei non sono a conoscenza dei benefici dello spazio». Il CESE ha più volte sollecitato la realizzazione di un grande portale dello spazio dedicato al complesso delle politiche spaziali europee. Questo dovrebbe essere il primo passo verso la creazione della Comunità europea dello spazio, ripercorrendo le esperienze positive della Comunità europea del carbone e dell'acciaio e riprendendo il suo modello di governance, dal quale ha avuto origine la Comunità europea.

    3.7

    La priorità della strategia spaziale europea prevede, infatti, uno stimolo al lavoro e alla crescita sostenibile. Poter contare sul contributo di esperienza e di conoscenza del mercato degli operatori economici, delle start-up innovative, degli esperti nel trattamento dei dati e nella creazione di nuove applicazioni può contribuire ad un rapido sviluppo dell'utilizzo dei dati giornalmente prodotti, con un potenziale enorme in termini di ricadute economiche, ambientali e sociali positive.

    3.8

    La governance del programma Copernicus è stata positiva, con l'assegnazione di precise responsabilità alla Commissione e alle agenzie interessate. Il prossimo regolamento Copernicus dovrebbe mantenere questo equilibrio positivo, continuando ad affidare all'ESA la responsabilità di coordinare la componente spaziale e alle «entità delegate» la gestione dei servizi.

    3.9

    Lo sviluppo dei servizi dallo spazio è indispensabile per lo sviluppo dei servizi digitali ai cittadini e alle imprese. I servizi di Copernicus hanno anche moltissime applicazioni pratiche nella vita di tutti i giorni: ad esempio ci sono aziende agricole in Austria che hanno aumentato la produttività del 26 % grazie al monitoraggio dei loro campi da satellite, e l'Olanda con lo stesso sistema ha tagliato di parecchi milioni di euro le spese di trivellazione, trasporto e logistica degli idrocarburi, e varie città europee hanno aumentato del 60 % la precisione delle rilevazioni dell'inquinamento atmosferico, riducendo al tempo stesso i costi (4).

    3.10

    Il CESE chiede che si acceleri la diffusione della banda larga in tutta Europa, in particolare nelle zone rurali e periferiche, come stabilito nella strategia per il mercato unico digitale.

    3.11

    Il CESE invita la Commissione ad assumere un impegno particolarmente fermo per diffondere le competenze e creare nuovi posti di lavoro. L'istituzione di corsi di formazione professionale dovrebbe essere sostenuta da programmi europei. L'uso più ampio dell'agricoltura di precisione permetterà di generare rese maggiori grazie al risparmio di acqua, fertilizzanti e pesticidi. L'agricoltura 4.0 trarrà un particolare beneficio dalla possibilità di utilizzare i dati di osservazione terrestre e di combinarli con quelli di geolocalizzazione e con altre tecnologie già disponibili. Saranno create delle nuove professioni come, ad esempio, quelle di analista territoriale, agronomo informatico e sviluppatore di applicazioni per la mitigazione dei cambiamenti climatici.

    3.12

    La questione del finanziamento, in particolare per le PMI e le start-up, costituisce un problema importante per lo sviluppo rapido delle opportunità offerte dai programmi spaziali europei.

    3.13

    Altri settori in cui si riscontrano grossi problemi sono la sicurezza informatica, la privacy e la sicurezza delle infrastrutture spaziali. La vita quotidiana dipende sempre di più dalle applicazioni che fanno uso di dati provenienti dallo spazio. Il CESE raccomanda di rafforzare le garanzie in materia di sicurezza e di accelerare i programmi volti a eliminare i detriti spaziali e i satelliti che non sono più operativi (5). Quanto alla sicurezza delle infrastrutture, l'UE dovrebbe promuovere un accordo internazionale di grande portata.

    3.14

    «Maggiore apertura» dovrebbe diventare il nuovo invito da rivolgere alle autorità pubbliche e al settore privato al fine di rendere effettiva la partecipazione della società civile. La frammentazione delle informazioni tra i diversi attori pubblici e privati scoraggia in particolare le PMI dall'impegnarsi seriamente nello sviluppo di possibili utilizzi per il sistema.

    3.15

    Il CESE apprezza le conclusioni del Consiglio europeo del 1o dicembre 2017 nelle quali si riscontrano particolari convergenze con quanto da anni il Comitato ha sottolineato: il coinvolgimento degli stakeholder privati e l'impegno ad una informazione completa, una visione di lungo termine con adeguate previsioni di finanziamento, lo sviluppo e il sostegno alle imprese innovative, il rafforzamento dell'indipendenza dell'Unione e della sua leadership in materia di politiche spaziali, contesa da competitori tradizionali ed emergenti, l'orientamento agli utenti, sotto il controllo e la governance non militare di Copernicus, e il mantenimento di un sistema libero, aperto ed accessibile.

    3.16

    In uno studio recente, la Commissione stima che i benefici derivanti dal programma Copernicus nel periodo 2017-2035 saranno compresi tra 67 e 131 miliardi di EUR. Il proseguimento del programma dopo il 2021 genererà profitti con fattori compresi tra 11 e 21 e contribuirà alla creazione di 4 000 posti di lavoro altamente qualificati all'anno.

    3.17

    Il CESE sottolinea l'importanza del programma GMES per l'Africa e il successo dei recenti accordi di cooperazione tra l'UE e la Commissione dell'Unione africana. Il trasferimento di dati e tecnologie basati su Copernicus ed estremamente utili per la gestione del territorio, l'individuazione e il mantenimento delle risorse idriche e il miglioramento delle rese agricole dovrebbero costituire degli elementi chiave del crescente impegno dell'UE verso l'Africa e i paesi in via di sviluppo.

    4.   Osservazioni particolari

    4.1

    Il CESE conferma la propria disponibilità a partecipare alle iniziative di sostegno e di divulgazione presso la società civile del potenziale socioeconomico e dei benefici connessi al sistema Copernicus, come nel caso del progetto Space & Society che intende portare avanti. L'integrazione tra Agenzie, imprese fornitrici di servizi pubbliche e private e società civile è la chiave di un successo straordinario che si preannuncia per le applicazioni derivanti da progetti strategici quali Galileo e soprattutto Copernicus.

    4.2

    Il CESE apprezza e condivide le preoccupazioni della Commissione circa lo scarso coinvolgimento degli utenti «non spaziali», cui andrebbe dedicata molta più attenzione di quanta finora dedicata loro. L'esperienza positiva dell'Agenzia del sistema europeo globale di navigazione satellitare (GSA) potrebbe essere replicata per Copernicus, affidando ad un'unica entità la responsabilità della comunicazione e delle opportunità offerte dai diversi servizi Copernicus. La creazione di una nuova agenzia potrebbe essere una soluzione.

    4.3

    Il CESE ritiene che uno dei maggiori successi di Copernicus risieda nella sua origine di programma orientato agli utenti, ed apprezza in modo significativo il modello inclusivo di governance, che per la prima volta vede in un programma strategico dell'Unione, accanto agli Stati membri, la comunità degli utenti partecipare alle scelte strategiche, nell'ambito del forum degli utenti. Il CESE raccomanda che siano stabilmente inseriti nel forum anche utenti privati, scelti dalle loro associazioni europee accanto a quelli di nomina degli Stati membri. Il Comitato si dichiara disponibile a partecipare al forum. Anche a livello nazionale, i forum degli utenti dovrebbero essere aperti alla più ampia partecipazione possibile della società civile.

    4.4

    Uno dei problemi che richiedono una soluzione tempestiva riguarda la standardizzazione e l'interoperabilità dei dati in situ. Si tratta di problemi che derivano dalle diverse applicazioni della direttiva Inspire (6) e dalla mancanza di coerenza nella legislazione a livello nazionale. Il CESE raccomanda alla Commissione e agli Stati membri di impegnarsi per assicurare rapidamente l'armonizzazione essenziale delle lingue e delle procedure al fine di garantire un utilizzo completo, efficace e libero dei dati.

    4.5

    Il CESE ritiene che la partecipazione degli investitori privati, del sistema finanziario europeo e internazionale e dei fondi di investimento sia essenziale. Una soluzione valida in questo caso potrebbe essere la creazione di «obbligazioni spaziali» assistite da garanzie che potrebbero essere fornite da istituti bancari europei quali la BEI o da organismi internazionali come la Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo (BIRS), per diversi progetti connessi allo Spazio, tra cui i progetti nei paesi in via di sviluppo.

    4.6

    Secondo il CESE, si dovrebbe applicare il principio di reciprocità con i paesi terzi, in particolare nell'uso di lanciatori. La preferenza dovrebbe essere accordata ai lanciatori europei, i quali rafforzeranno presto l'offerta con la nuova generazione di vettori Ariane 6 e Vega C, risultato della cooperazione europea. Si tratta di vettori flessibili, che completano la gamma delle opzioni disponibili. Il razzo Ariane 5, in servizio dal 1996 con un record di 82 lanci riusciti, sarà operativo fino al 2023 ed è stato scelto come vettore per il lancio del telescopio spaziale James Webb, successore di Hubble. Il mercato internazionale è estremamente competitivo e alcune società di paesi concorrenti, che attuano politiche protezionistiche, propongono prezzi di dumping per ottenere commesse nei prossimi anni.

    4.7

    Oltre alle attività economiche e sociali, il CESE considera estremamente importante il contributo alla lotta contro il traffico di esseri umani, al salvataggio di migranti in gravissimo pericolo di vita e alla sicurezza delle proprie frontiere con misure efficaci per contrastare il terrorismo proveniente in particolare dalle aree infuocate del Medio Oriente. La sicurezza e la difesa del territorio rispondono a una domanda crescente da parte dei cittadini europei.

    Bruxelles, 14 marzo 2018

    Il presidente del Comitato economico e sociale europeo

    Georges DASSIS


    (1)  GU C 327 del 12.11.2013, pag. 38.

    (2)  Il 17 gennaio 2018 erano 118 000 gli utenti registrati.

    (3)  Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un'infrastruttura per l'informazione territoriale nella Comunità (Inspire), GU C 221 dell'8.9.2005, pag. 33; Programma europeo di osservazione della Terra (GMES), GU C 339 del 14.12.2010, pag. 14; Componente spaziale di GMES, GU C 44 dell'11.2.2011, pag. 153; Programma europeo di monitoraggio della terra (GMES), GU C 299 del 4.10.2012, pag. 72; Programma Copernicus, GU C 67 del 6.3.2014, pag. 88; Strategia spaziale per l'Europa, GU C 209 del 30.6.2017, pag. 15.

    (4)  Impatto socioeconomico di Copernicus nell'UE per settore.

    (5)  GU C 327 del 12.11.2013, pag. 38.

    (6)  Direttiva Inspire.


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