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Document 52015XG1216(02)

Conclusioni del Consiglio sul sostegno alle persone affette da demenza: migliorare le politiche e le pratiche in materia di assistenza

GU C 418 del 16.12.2015, p. 9–12 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

16.12.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 418/9


Conclusioni del Consiglio sul sostegno alle persone affette da demenza: migliorare le politiche e le pratiche in materia di assistenza

(2015/C 418/04)

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA

1.

RICORDA che, ai sensi dell’articolo 168 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, nella definizione e nell’attuazione di tutte le politiche e attività dell’Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute umana e che l’azione dell’Unione, che completa le politiche nazionali, si indirizza al miglioramento della sanità pubblica. L’Unione incoraggia la cooperazione tra gli Stati membri nel settore della sanità pubblica e, ove necessario, appoggia la loro azione e favorisce la cooperazione con le organizzazioni internazionali competenti. L’azione dell’Unione rispetta pienamente le responsabilità degli Stati membri per l’organizzazione e la fornitura di servizi sanitari e di assistenza medica, compresa l’assegnazione delle risorse loro destinate;

2.

RILEVA CON PREOCCUPAZIONE che attualmente 47,5 milioni di persone al mondo sono affette da demenza, il 58 % delle quali vive in paesi a reddito medio e basso. Secondo le stime 6,4 milioni di persone soffrono di demenza nell’Unione europea (1);

3.

RICORDA che la demenza è una delle principali cause di disabilità e dipendenza tra gli anziani in tutto il mondo e che ha ripercussioni fisiche, psicologiche, sociali ed economiche sulle persone che ne sono colpite, le loro famiglie e chi presta loro assistenza, oltre che sulla società (2);

4.

RICORDA che per quanto le persone affette da demenza siano per lo più anziane, un numero significativo di persone soffre di demenza precoce;

5.

SOTTOLINEA i diritti dei pazienti, in particolare quelli connessi alla dignità umana, stabiliti nella Carta dei diritti fondamentali dell’UE (3);

6.

RICONOSCE che le persone possono convivere con la demenza senza grossi problemi per svariati anni, soprattutto in presenza di accesso, valutazione e diagnosi tempestivi nonché del sostegno necessario;

7.

RICONOSCE l’impatto significativo della demenza e delle malattie ad essa collegate sulla sostenibilità finanziaria dei sistemi sanitari e di sicurezza sociale;

8.

SOTTOLINEA l’importanza di promuovere stili di vita sani, anche per la salute del cervello, nel corso dell’intero ciclo di vita al fine di aumentare gli anni di vita in buona salute;

9.

RICORDA che una migliore comprensione di queste condizioni è necessaria per raggiungere elevati standard sanitari in una società che invecchia, il che rappresenta una delle priorità del secondo programma in materia di salute e del terzo, attualmente in corso per il periodo 2014-2020 (4);

10.

RICORDA che numerose iniziative a livello di UE hanno riconosciuto nella demenza una priorità di azione nel contesto del cambiamento demografico e hanno ribadito le conseguenze significative dell’aumento del numero di persone affette dalla malattia (5);

11.

RICORDA le conclusioni del Consiglio adottate il 16 dicembre 2008 sulle strategie di sanità pubblica per lottare contro le malattie neurodegenerative legate all’invecchiamento, in cui si invitava la Commissione ad adottare un’iniziativa nel 2009 per combattere tali malattie (6);

12.

RICORDA che la Commissione ha proposto un nuovo approccio finalizzato a un migliore impiego dei fondi pubblici europei per la ricerca e lo sviluppo per mezzo di una programmazione congiunta in settori chiave che includono la malattia di Alzheimer. Di conseguenza nel 2010 è stata lanciata l’iniziativa di programmazione congiunta sulle malattie neurodegenerative, diretta dagli Stati membri, con l’obiettivo di coordinare meglio gli sforzi nazionali di ricerca nel settore delle malattie neurodegenerative, in particolare la malattia di Alzheimer;

13.

RICORDA che il settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (2007-2013) ha investito più di 576 milioni di EUR nella ricerca sulla demenza e le malattie neurodegenerative tra il 2007 e il 2013; sulla base dei relativi risultati Orizzonte 2020 (2014-2020), il nuovo programma quadro dell’UE di ricerca e innovazione, consente di continuare ad affrontare la demenza come sfida sociale e sanitaria e ha già investito più di 103 milioni di EUR in azioni di ricerca e innovazione relativamente alla demenza;

14.

ACCOGLIE CON FAVORE la risoluzione del Parlamento europeo, adottata il 19 gennaio 2011, relativa a un’iniziativa europea sulla malattia di Alzheimer e le altre forme di demenza che invita a fare della demenza una priorità sanitaria dell’UE ed esorta vivamente gli Stati membri a sviluppare piani nazionali in materia (7);

15.

RICORDA il primo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), «Demenza: una priorità di salute pubblica» (8), pubblicato nel 2012, che forniva informazioni e sensibilizzava in materia di demenza, classificandola come uno dei disturbi prioritari di cui si occupa il programma d’azione dell’OMS volto a colmare le lacune nella salute mentale (mhGAP) (9), che mira a potenziare la cura per i disturbi mentali, neurologici e legati all’abuso di sostanze;

16.

ACCOGLIE CON FAVORE la dichiarazione dei ministri della sanità del G8 sulla demenza, adottata l’11 dicembre 2013 al vertice del G8, volta a promuovere l’innovazione per individuare entro il 2025 una cura per la demenza o una terapia che modifichi il decorso della malattia, oltre a settori strategici prioritari, e ad aumentare i finanziamenti per la ricerca (10);

17.

RICORDA la conferenza della presidenza italiana «Le demenze in Europa: una sfida per il nostro futuro comune», tenutasi a Roma il 14 novembre 2014 (11), che ha fornito una panoramica sulle iniziative nell’UE in materia di demenza, soprattutto in relazione a prevenzione, trattamento e promozione della salute degli anziani;

18.

RICORDA la relazione dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE) del 13 marzo 2015 dal titolo «È necessario agire oggi per meglio assistere chi è affetto da demenza e per una cura futura» (12), che ha riaffermato l’esigenza di fare della demenza una priorità politica;

19.

ACCOGLIE CON FAVORE il comunicato di invito sottoscritto dai partecipanti alla prima conferenza ministeriale dell’OMS su un’azione globale contro la demenza tenutasi a Ginevra il 17 marzo 2015, in cui si è sottolineato il ruolo primario e la responsabilità dei governi nel rispondere alla sfida rappresentata dalla demenza e si è evidenziata l’esigenza di un’azione multisettoriale coordinata a livello globale e nazionale volta in particolare a promuovere prevenzione, riduzione dei rischi, diagnosi e trattamento della demenza (13);

20.

SOTTOLINEA che negli ultimi anni la demenza è diventata una priorità elevata per un numero crescente di Stati membri, come dimostrano lo sviluppo, l’adozione o l’attuazione di strategie, piani d’azione o programmi nazionali in materia di demenza nella maggior parte degli Stati membri, e che le iniziative degli Stati membri già in atto o previste si basano su un approccio integrato al percorso del paziente che tiene conto delle questioni sanitarie e sociali;

21.

ACCOGLIE CON FAVORE la discussione in occasione della riunione informale dei ministri della sanità, del 24 settembre 2015, che ha riguardato la promozione dello sviluppo e dell’attuazione delle strategie, dei piani d’azione o dei programmi nazionali sulla demenza nonché la semplificazione dello scambio delle migliori prassi a livello dell’UE, tenendo conto delle attività dell’OMS;

22.

ACCOGLIE CON FAVORE la seconda azione comune sulla demenza da avviare nel 2016;

INVITA GLI STATI MEMBRI A:

23.

AFFRONTARE il problema della demenza in via prioritaria attraverso strategie, piani d’azione o programmi nazionali intersettoriali in materia allo scopo di offrire un trattamento e un’assistenza adeguati alle persone affette da demenza, alle loro famiglie e a chi li assiste, assicurando al tempo stesso la sostenibilità dei sistemi sanitari e di sicurezza sociale;

24.

CONTINUARE a prestare debita attenzione al rafforzamento del coordinamento all’interno degli Stati membri delle politiche rilevanti nel campo della demenza, tra l’altro potenziando il ruolo dell’assistenza sanitaria di base;

INVITA GLI STATI MEMBRI E LA COMMISSIONE A:

25.

RICONOSCERE che una collaborazione costante intersettoriale tra gli Stati membri e a livello dell’UE, tenuto conto delle attività dell’OMS, permetterà di dare un contributo valido al miglioramento del sostegno offerto alle persone affette da demenza;

26.

RICONOSCERE i vantaggi derivanti dall’affermazione della soggettività delle persone affette da demenza incoraggiandone la partecipazione ai processi decisionali attraverso una loro più grande rappresentanza, specie in iniziative, organizzazioni e organismi nel settore della demenza;

27.

SOSTENERE un approccio fondato sul genere, la persona e la ricerca per l’elaborazione di strategie, piani e programmi sulla demenza, tenuto conto dei gruppi con bisogni specifici, dell’impatto della diversità culturale quanto alla percezione della demenza, delle aspettative e dei diritti delle persone affette da demenza, delle loro famiglie e di chi li assiste;

28.

RICONOSCERE l’importanza del ruolo delle famiglie e di chi presta assistenza, in particolare garantendo che queste persone siano associate ai processi decisionali, e della necessità di tutelarne il benessere fisico e mentale attraverso adeguato sostegno;

29.

PRENDERE ATTO del valido lavoro svolto dal gruppo governativo di esperti sulla demenza, favorendo la condivisione di esperienze e buone prassi per sostenere gli Stati membri nello sviluppo e attuazione di strategie, piani o programmi nazionali sulla demenza;

30.

INCORAGGIARE i lavori nelle politiche dell’UE che potrebbero incidere sulla politica in materia di demenza, in particolare quelli del gruppo «Sanità pubblica» a livello di alti funzionari, del comitato per la protezione sociale (CPS) (14) e del comitato di politica economica (CPE) (15) riguardanti l’assistenza sanitaria e l’assistenza di lunga durata;

31.

PORTARE AVANTI le discussioni a livello di UE, pur nel pieno rispetto delle competenze degli Stati membri, sulle problematiche seguenti:

a)

ruolo della prevenzione, promozione della salute, riduzione del rischio, riconoscimento tempestivo delle prime avvisaglie, diagnosi precoce e sostegno post-diagnostico per contribuire a ridurre l’onere della demenza;

b)

soluzioni atte a fare in modo che prevenzione, diagnosi, trattamento e assistenza siano coordinati all’interno dei paesi, comportino competenze multidisciplinari e siano disponibili il più vicino al possibile luogo di residenza;

c)

valore aggiunto dello scambio delle migliori prassi con un’attenzione specifica alle componenti e agli strumenti chiave affinché sia garantita la qualità dell’assistenza ai pazienti e il sostegno di chi li assiste, allo scopo di valutare meglio i diversi approcci e le varie pratiche in tali settori;

d)

promozione dei diritti delle persone affette da demenza, incentrandosi soprattutto sulla dimensione etica della demenza per assicurare un invecchiamento con dignità;

e)

sfruttamento delle potenzialità offerte dall’assistenza sanitaria on line e dalle tecnologie assistive per migliorare il sostegno e l’assistenza delle persone affette da demenza;

f)

condivisione e disponibilità delle conoscenze esistenti sulle iniziative in corso e la corrispondente base di conoscenze comprovate nonché loro integrazione nella pratica sanitaria e assistenziale quotidiana;

g)

necessità di promuovere il ruolo e la formazione continua degli operatori sanitari allo scopo di garantire il miglior sostegno possibile per le persone affette da demenza e le relative famiglie;

h)

promozione di comunità rispettose della demenza;

32.

INTENSIFICARE la ricerca sulla demenza, partendo dai risultati dei progetti finanziati dall’UE, quali l’iniziativa di programmazione congiunta sulle malattie neurodegenerative, in particolare sui fattori di rischio e la soggiacente patofisiologia, e il trasferimento nella prassi clinica delle soluzioni positive in merito alla gestione della demenza, tra l’altro valutando la possibilità di partenariati pubblico-pubblico, pubblico-privato e internazionali;

33.

SFRUTTARE i buoni risultati delle risorse, dei modelli e degli strumenti sviluppati a livello di UE, quali quelli raggiunti dal partenariato europeo per l’innovazione sull’invecchiamento attivo e in buona salute, dall’azione comune ALCOVE e dalle strategie elaborate per incrementare le buone prassi;

34.

SVILUPPARE, se opportuno e in stretta collaborazione con il gruppo governativo di esperti sulla demenza, una guida volontaria fondata sulla prospettiva globale e integrata in materia di demenza, tenuto conto degli aspetti connessi al coordinamento della prevenzione e della promozione della salute, di una diagnosi precoce, del sostegno post-diagnosi, del trattamento e dell’assistenza, pur nel rispetto delle competenze degli Stati membri;

35.

INDIVIDUARE e SCAMBIARE, in stretta collaborazione con il gruppo governativo di esperti sulla demenza, buone prassi, specie nel campo della prevenzione mirata, tra cui la prevenzione secondaria, della promozione della salute, diagnosi precoce, sostegno post-diagnosi e terapia, ricerca, formazione e ulteriore istruzione degli operatori sanitari, come pure dell’informazione del pubblico per combattere la stigmatizzazione;

36.

MIGLIORARE la qualità dell’informazione epidemiologica sulla demenza onde favorire lo sviluppo di strategie, piani d’azione o programmi nazionali nonché scambio di buone prassi;

37.

RILEVA il lavoro delle organizzazioni non governative e il volontariato nel settore della demenza volto a contribuire con efficacia a strategie, piani d’azione o programmi nazionali;

INVITA LA COMMISSIONE A:

38.

CONSOLIDARE la cooperazione degli Stati membri nell’ambito del gruppo governativo di esperti sulla demenza nell’ottica di condividere le informazioni riguardanti i quadri politici e le buone prassi già in atto, nonché sostenere i paesi nello sviluppo e nell’attuazione di strategie piani d’azione o programmi nazionali sulla demenza;

39.

PROMUOVERE la cooperazione già in atto con l’OMS e OCSE sulla demenza, in stretto coordinamento con gli Stati membri.


(1)  OMS, scheda informativa n. 362, marzo 2015, http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs362/en/; rapporto dell’azione comune ALCOVE, sintesi, pag. 29, http://www.alcove-project.eu/images/synthesis-report/ALCOVE_SYNTHESIS_REPORT_WP4.pdf

(2)  OMS, scheda informativa n. 362, marzo 2015.

(3)  Si veda il capo I sulla dignità, scaricabile all’indirizzo: http://www.europarl.europa.eu/charter/pdf/text_it.pdf

(4)  Regolamento (UE) n. 282/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 marzo 2014, sulla istituzione del terzo programma d’azione dell’Unione in materia di salute (2014-2020) (GU L 86 del 21.3.2014, pag. 1).

(5)  Si veda la panoramica sulle iniziative nel settore della demenza - quali l’azione comune ALCOVE, il partenariato europeo per l’innovazione sull’invecchiamento attivo e in buona salute, il Patto europeo per la salute e il benessere mentale, la piattaforma europea per facilitare la prova della validità concettuale per la prevenzione nella malattia di Alzheimer (EPOC-AD) e l’iniziativa sui medicinali innovativi - contenuta nel documento di lavoro dei servizi della Commissione sull’attuazione della comunicazione della Commissione relativa a un’iniziativa europea sulla malattia di Alzheimer e le altre forme di demenza, SWD (2014) 321 final del 16.10.2014.

(6)  http://www.consilium.europa.eu/ueDocs/cms_Data/docs/pressData/en/lsa/104778.pdf

(7)  2010/2084 (INI).

(8)  OMS, «Demenza: una priorità di salute pubblica», 2012, scaricabile all’indirizzo: http://www.who.int/mental_health/publications/dementia_report_2012/en/

(9)  http://www.who.int/mental_health/mhgap/en/

(10)  https://www.gov.uk/government/publications/g8-dementia-summit-agreements

(11)  http://www.salute.gov.it/portale/ItaliaUE2014/dettaglioEvento.jsp?lingua=english&id=246

(12)  http://www.oecd.org/newsroom/better-dementia-care-and-a-future-cure-require-action-today.htm

(13)  http://www.who.int/mediacentre/news/releases/2015/action-on-dementia/en/#

(14)  Gruppo del CPS sulle questioni connesse all’invecchiamento, ved. http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=758

(15)  Gruppo del CPE sull’invecchiamento demografico e la sostenibilità, http://europa.eu/epc/working_groups/ageing_en.htm


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