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Document 52015IP0423

    Risoluzione del Parlamento europeo del 2 dicembre 2015 sulla mobilità urbana sostenibile (2014/2242(INI))

    GU C 399 del 24.11.2017, p. 10–20 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    24.11.2017   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 399/10


    P8_TA(2015)0423

    Mobilità urbana sostenibile

    Risoluzione del Parlamento europeo del 2 dicembre 2015 sulla mobilità urbana sostenibile (2014/2242(INI))

    (2017/C 399/02)

    Il Parlamento europeo,

    vista la comunicazione della Commissione del 17 dicembre 2013 intitolata «Insieme verso una mobilità urbana competitiva ed efficace sul piano delle risorse» (COM(2013)0913),

    vista la sua risoluzione del 15 dicembre 2011 sul tema «Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti — Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile» (1),

    vista la propria risoluzione del 23 giugno 2011 sull'Agenda urbana europea e il suo futuro nel quadro della politica di coesione (2),

    vista la comunicazione della Commissione del 30 settembre 2009 intitolata «Piano d'azione sulla mobilità urbana» (COM(2009)0490),

    vista la comunicazione della Commissione del 18 luglio 2014 dal titolo «La dimensione urbana delle politiche dell'UE — Elementi fondanti di una agenda urbana UE» (COM(2014)0490),

    visto il Libro verde della Commissione del 25 settembre 2007 intitolato «Verso una nuova cultura della mobilità urbana» (COM(2007)0551),

    visto lo Speciale Eurobarometro n. 406 della Commissione, del dicembre 2013, dal titolo «Attitudes of Europeans towards urban mobility» (Atteggiamenti dei cittadini europei nei confronti della mobilità urbana),

    visto il lancio da parte della Commissione della piattaforma europea per i piani di mobilità urbana sostenibile,

    visto il Libro verde della Commissione del 29 novembre 1995 intitolato «La rete dei cittadini: realizzare le potenzialità del trasporto pubblico di viaggiatori in Europa» (COM(1995)0601),

    vista la comunicazione della Commissione del 31 marzo 1998 sul tema «Trasporti e CO2 — Sviluppare un approccio comunitario» (COM(1998)0204),

    vista la comunicazione della Commissione, del 25 febbraio 2015, dal titolo «Il protocollo di Parigi — Piano per la lotta ai cambiamenti climatici mondiali dopo il 2020» (COM(2015)0081),

    vista la direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008, relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa (3),

    visti i regolamenti (CE) n. 715/2007 (4) e (CE) n. 595/2009 (5) per quanto riguarda la riduzione delle emissioni inquinanti dei veicoli stradali,

    vista la sua risoluzione del 27 ottobre 2015 sulla misurazione delle emissioni nel settore automobilistico (6),

    vista la comunicazione della Commissione del 18 dicembre 2013 intitolata «Un programma “Aria pulita” per l'Europa» (COM(2013)0918),

    visti gli orientamenti sulla qualità dell'aria dell'Organizzazione mondiale della sanità e lo strumento HEAT (Health Economic Assessment Tool),

    visto il rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità dal titolo «Burden of disease from environmental noise — Quantification of healthy life years lost in Europe» (carico di malattia dovuto al rumore ambientale — quantificazione degli anni di vita in buona salute persi in Europa),

    vista la relazione TERM dell'Agenzia europea dell'ambiente del dicembre 2013 dal titolo «A closer look at urban transport» (uno sguardo ravvicinato al trasporto urbano),

    vista la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità,

    vista la propria risoluzione del 3 luglio 2013 sulla «sicurezza stradale 2011-2020 — Prime tappe verso una strategia per le lesioni causate dagli incidenti» (7),

    vista la propria risoluzione del 12 ottobre 1988 sulla tutela del pedone e la carta europea dei diritti del pedone (8),

    vista la Convenzione di Vienna sul traffico stradale,

    vista la comunicazione della Commissione dal titolo: «CARS 2020: piano d'azione per un'industria automobilistica competitiva e sostenibile in Europa» (COM(2012)0636),

    vista la sua risoluzione del 10 dicembre 2013 su «CARS 2020: verso un'industria automobilistica forte, competitiva e sostenibile» (9),

    vista la comunicazione della Commissione del 2 luglio 2014 dal titolo «Verso un'economia circolare: Programma per un’Europa a zero rifiuti» (COM(2014)0398),

    vista la direttiva 2004/17/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 marzo 2004, che coordina le procedure di appalto degli enti erogatori di acqua e di energia, degli enti che forniscono servizi di trasporto e servizi postali (10),

    vista la direttiva 2014/94/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, sulla realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi (11),

    vista la relazione speciale n. 1/2014 della Corte dei conti europea sull’«Efficacia dei progetti di trasporto pubblico urbano finanziati dall'UE»,

    vista la Carta di Lipsia sulle città europee sostenibili,

    visto il Patto dei sindaci,

    visto l'articolo 52 del proprio regolamento,

    visti la relazione della commissione per i trasporti e il turismo e i pareri della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare nonché della commissione per lo sviluppo regionale (A8-0319/2015),

    A.

    considerando che le stime indicano che entro il 2050 fino all'82 % dei cittadini dell'UE vivrà nelle aree urbane;

    B.

    considerando che il significativo aumento previsto della popolazione urbana pone i centri urbani di fronte a sfide sociali, connesse alla qualità della vita e allo sviluppo sostenibile, che richiederanno misure di pianificazione olistiche;

    C.

    considerando che la mobilità urbana si basa tuttora in grandissima parte sull'uso di automobili ad alimentazione convenzionale e che, di conseguenza, i trasporti dell'UE dipendono per oltre il 96 % dal petrolio o dai suoi derivati;

    D.

    considerando che i trasporti urbani sono responsabili di un volume fino al 25 % di tutte le emissioni di CO2 e di circa il 70 % di tutte le emissioni delle aree urbane che sono responsabili del cambiamento climatico, ed è l'unico settore nell’UE le cui emissioni di gas a effetto continuano ad aumentare;

    E.

    considerando che, secondo i dati Special Eurobarometer 406 del 2013, circa il 50 % dei cittadini europei utilizza quotidianamente l'auto privata, solo il 16 % utilizza il trasporto pubblico e il 12 % la bicicletta;

    F.

    considerando che, secondo la medesima relazione, i cittadini europei ritengono che la diminuzione dei prezzi del trasporto pubblico (59 %), il miglioramento del servizio di trasporto pubblico (56 %) e il miglioramento delle infrastrutture per le biciclette (33 %) siano modi efficaci per migliorare la mobilità urbana;

    G.

    considerando che circa il 50 % degli spostamenti nelle aree urbane avviene su distanze inferiori ai 5 chilometri e che, in molte città, tali spostamenti potrebbero perciò essere effettuati a piedi, in bicicletta o mediante trasporti pubblici/collettivi o qualsiasi altro mezzo di trasporto disponibile, come il ride-sharing;

    H.

    considerando che il diffuso utilizzo dei diesel nei trasporti, soprattutto nel caso dei veicoli più vecchi e di quelli privi di filtro antiparticolato, è una delle principali cause dell'alta concentrazione di particolato nelle città dell'UE e che occorre pertanto promuovere, nei modi di trasporto urbano, l'uso di carburanti alternativi e cambiamenti di abitudini nell’uso di tali modi, senza compromettere la mobilità urbana;

    I.

    considerando che, secondo l'Agenzia europea dell'ambiente nel 2011, oltre 125 milioni di cittadini europei sono stati esposti a livelli di inquinamento acustico superiore al limite di sicurezza di 55 dB e che il traffico stradale ne è la causa prevalente;

    J.

    considerando che i servizi di trasporto di elevata qualità sono di fondamentale importanza affinché i cittadini urbani possano rispondere alle loro esigenze di mobilità nelle loro attività professionali nonché formative, turistiche e ricreative; che i trasporti urbani sostenibili possono contribuire alla riduzione dei consumi energetici, dell'inquinamento atmosferico e acustico, del numero degli incidenti, della congestione stradale, dell'utilizzo e dell'impermeabilizzazione del suolo;

    K.

    considerando che è possibile e necessario adottare misure mirate a favore della mobilità urbana sostenibile per raggiungere gli obiettivi dell'Unione e far rispettare le normative in materia di trasporti e ambiente;

    L.

    considerando che l'UE, con il dovuto rispetto per la sussidiarietà, dovrebbe contribuire a mettere a punto, a sostegno delle azioni locali, un approccio integrato e a lungo termine alla mobilità urbana che consentirà di ridurre l'inquinamento dovuto al traffico, le congestioni, l'inquinamento acustico e gli incidenti stradali, fornirà il necessario sostegno alle città e garantirà migliori informazione, coordinamento e cooperazione tra gli Stati membri dell’UE;

    M.

    considerando che è importante sottolineare l'importanza del trasporto pubblico per le economie urbane, comprese le zone svantaggiate, e riconoscerne i benefici sociali, come quello di contribuire a combattere la povertà e l'esclusione sociale e di garantire l'accesso a posti di lavoro per tutti i cittadini;

    N.

    considerando che un trasporto collettivo pubblico facile e di qualità è il miglior strumento di dissuasione contro il trasporto privato e uno dei modi migliori per ridurre gli ingorghi stradali;

    O.

    considerando che il 73 % dei cittadini europei ritiene che, nelle città, la sicurezza stradale sia un problema grave e che oltre il 30 % degli incidenti stradali mortali o con feriti gravi si verifica nelle aree urbane e spesso coinvolge utenti della strada vulnerabili e pedoni;

    P.

    considerando che il 38 % di tutti gli incidenti mortali avviene nelle aree urbane e il 55 % su strade extraurbane, che le vittime sono nella maggior parte dei casi ciclisti e altri utenti della strada vulnerabili e che gli incidenti sono collegati ad alte concentrazioni di veicoli e alla velocità;

    Q.

    considerando che la sostenibilità dei trasporti urbani fa parte di una più ampia politica di pianificazione territoriale e che le aree verdi urbane possono mitigare in parte l'impatto dell'inquinamento imputabile al traffico stradale;

    R.

    considerando che l'uso di mezzi di trasporto e propellenti alternativi comporta lo sviluppo delle relative infrastrutture, nonché sforzi volti a promuovere un cambiamento nei comportamenti di mobilità dei cittadini;

    S.

    considerando che, in quanto importanti centri di attività economica e d'innovazione, le città e altre grandi aree urbane sono state giustamente riconosciute come nodi cruciali nell'ambito della nuova strategia TEN-T e costituiscono l'anello principale nella catena dei trasporti di passeggeri e merci;

    T.

    considerando che le reti multimodali e l'integrazione dei diversi modi e servizi di trasporto all'interno e nei dintorni delle aree urbane sono potenzialmente utili nel migliorare l'efficienza dei trasporti di passeggeri e merci, contribuendo in tal modo a ridurre le emissioni di CO2 e le altre emissioni dannose;

    U.

    considerando l'impegno assunto dai capi di Stato e di Governo, riuniti nel 2012 alla Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile («Rio+20»), a sostenere lo sviluppo di sistemi di trasporto sostenibili (12);

    V.

    considerando che non esiste una soluzione unica adattabile a tutte le aree urbane e che le città dell'UE devono far fronte a situazioni ed esigenze specifiche, connesse in particolare alle condizioni geografiche e climatiche, alla struttura demografica, alle tradizioni culturali e ad altri fattori;

    W.

    considerando che la mobilità urbana e la gestione dei trasporti urbani rientrano nell'ambito di competenza delle autorità locali e regionali, che concepiscono e mettono in opera tali politiche pubbliche sul loro territorio, in linea con il quadro nazionale in vigore e l'agenda urbana dell'Unione europea;

    X.

    considerando che è preoccupato per il fatto che la Commissione stia ipotizzando di mettere a punto formule di trasporto a livello europeo che poi dovranno essere adeguate alla situazione degli Stati membri; che, alla luce della necessità di norme e standard comuni, è auspicabile adottare, in luogo di tale approccio top-down, un approccio bottom-up consistente nella sperimentazione parallela in loco volta a promuovere l'innovazione; che, di conseguenza, sostiene espressamente la creazione di piattaforme per lo scambio di esperienze per i soggetti locali al fine di consentire la diffusione di modelli di successo;

    1.

    sottolinea che il lavoro svolto finora a livello europeo e in molte città è stato positivo e deve proseguire; accoglie pertanto favorevolmente la citata comunicazione della Commissione sulla mobilità urbana;

    Restituire spazi e infrastrutture a tutti i cittadini e migliorare l'accessibilità

    2.

    sottolinea che la pianificazione territoriale è la fase più importante per la creazione di reti di trasporto fluide, sicure e durature che abbiano un impatto reale sui volumi e la distribuzione del traffico; sottolinea che la sicurezza deve sempre essere considerata come un elemento chiave della pianificazione urbana sostenibile;

    3.

    è convinto che ai fini di una maggiore trasparenza nella pianificazione, nello sviluppo e nelle decisioni riguardanti i progetti di mobilità urbana siano fondamentali l'informazione e la consultazione dei cittadini dell'UE, dei rivenditori, degli operatori del trasporto merci e tutti gli altri soggetti coinvolti nella mobilità urbana; sottolinea che tali informazioni dovrebbero essere facilmente accessibili al pubblico; sottolinea che è auspicabile promuovere la cooperazione tra i soggetti interessati e tra le città a livello unionale, al fine di condividere soluzioni di mobilità sostenibile;

    4.

    è convinto che Piani di mobilità urbana sostenibile (PMUS) a lungo termine, supportati da tecnologie TIC, siano strumenti importanti per fornire soluzioni di mobilità adeguate e sicure per tutti i cittadini; invita le autorità competenti a tener conto, nei PMUS, di esigenze particolari per quanto riguarda le comunicazioni per le persone a mobilità ridotta (PMR); sottolinea che l’infrastruttura senza barriere è fondamentale per la mobilità delle PMR; sottolinea che è necessario che i PMUS comprendano strategie specifiche in materia di sicurezza stradale e forniscano un'infrastruttura sicura con uno spazio adeguato per gli utenti della strada più vulnerabili;

    5.

    sottolinea l'importanza dei PMUS nel raggiungimento degli obiettivi dell'Unione in materia di emissioni di CO2, rumore, inquinamento dell'aria e riduzione degli incidenti; ritiene che lo sviluppo dei PMUS dovrebbe essere un elemento importante da considerare nel finanziamento di progetti dell’UE nel settore del trasporto urbano e che il finanziamento e il supporto informativo dell’UE potrebbero fornire incentivi allo sviluppo e all'attuazione di tali piani; invita la Commissione a prestare alle autorità competenti il necessario supporto tecnico e consultivo nello sviluppo dei PMUS, tenendo pienamente conto del principio di sussidiarietà;

    6.

    incoraggia le autorità degli Stati membri ad elaborare piani di mobilità urbana sostenibile che diano priorità a modi di trasporto a basse emissioni, tra cui la trazione elettrica e i veicoli alimentati da combustibili alternativi, e che comprendano sistemi di trasporto intelligenti; è favorevole alla creazione di zone a traffico limitato e di piattaforme intermodali in cui venga data priorità all’utilizzo dei mezzi pubblici;

    7.

    incoraggia gli Stati membri e le città europee a sviluppare una politica in materia di parcheggio (fornitura di spazi per la sosta, uso di sistemi intelligenti di parcheggio e adeguati sistemi di tariffazione) che possa essere parte di una politica urbana integrata e, allo stesso tempo, a impegnarsi maggiormente nello sviluppo di centri intermodali funzionali, che forniscano servizi di trasporto diversificati e permettano una combinazione agevole di soluzioni di trasporto, tra cui trasporto collettivo, trasporto condiviso, biciclette e servizi di noleggio; chiede una migliore connettività dei parcheggi periferici con i servizi ferroviari e di trasporto pubblico attraverso, ad esempio, le opzioni «Park & Ride»; ricorda la necessità di colmare le lacune nelle disposizioni dirette a cittadini con disabilità;

    8.

    sottolinea che, tenendo conto della necessità di ridurre l'impatto negativo sull'ambiente della dipendenza dal petrolio nel sistema dei trasporti dell'UE (basato principalmente sul petrolio e i suoi derivati), i Fondi SIE andrebbero utilizzati sistematicamente per elaborare e attuare Piani di mobilità urbana sostenibile globali e integrati, che rafforzaranno in via complementare e reciproca le misure di mobilità urbana nel più ampio contesto della pianificazione territoriale, senza generare necessità aggiuntive in materia di trasporto che determinino un ricorso eccessivo alle auto e privilegiando un sistema dei trasporti integrato, che sia basato sulla cooperazione tra i diversi modi di trasporto;

    9.

    è fermamente convinto che la piattaforma della Commissione sui Piani di mobilità urbana sostenibile dovrebbe offrire un solido sostegno alle città e alle regioni nell'ambito della progettazione e dell'attuazione dei PMUS; sottolinea l'importanza di tener conto di tutte le città, a prescindere dalle loro dimensioni, quando si tratta di investire nella mobilità urbana, e pone in evidenza il ruolo chiave delle città e delle regioni europee nel rafforzare e promuovere la mobilità urbana sostenibile; chiede che i rappresentanti degli enti locali e regionali di varie dimensioni, nonché i rappresentanti delle diverse parti interessate (ad esempio le associazioni di ciclisti) siano coinvolti nella piattaforma europea e nel gruppo di esperti degli Stati membri in materia di mobilità e trasporti urbani;

    10.

    sottolinea che i PMUS dovrebbero essere coerenti con l'agenda e gli obiettivi attuali dell'UE, in particolare quelli sul trasferimento modale dalla strada alla ferrovia di cui al Libro bianco 2011;

    11.

    invita la Commissione, gli Stati membri e gli enti regionali e locali a valutare e controllare i piani di mobilità urbana in linea con gli obiettivi della strategia dei trasporti per il 2050;

    Migliorare l'ambiente, la qualità della vita e la salute

    12.

    evidenzia in particolare i numerosi effetti nocivi dell'attuale modello di trasporti su elementi fondamentali del patrimonio ambientale quali aria, acqua e terra e sui diversi ecosistemi;

    13.

    è convinto che l'inquinamento atmosferico abbia una dimensione locale, regionale, nazionale e transfrontaliera e imponga interventi a tutti i livelli di governo; chiede pertanto un rafforzamento dell'approccio della governance multilivello, in cui tutti gli attori si facciano carico della responsabilità e delle misure che possono e devono essere assunte al loro specifico livello;

    14.

    invita le città a valutare attentamente le esigenze dei cittadini e delle imprese e le specificità dei modi di trasporto, al fine di garantire una mobilità sostenibile nelle città, e ad adottare le misure necessarie a migliorare la qualità della vita nelle città, anche promuovendo un trasferimento modale verso modi di trasporto sostenibili, tra cui gli spostamenti a piedi e in bicicletta, e promuovendo una politica intermodale e/o co-modale integrata;

    15.

    invita le autorità locali a tener conto del benessere dei propri cittadini durante la progettazione dei piani di mobilità sostenibile; in particolare, invita le autorità competenti ad adottare misure volte a ridurre il rumore legato al traffico nelle città;

    16.

    incoraggia le autorità competenti ad adottare misure preventive, in accordo con i principi di precauzione e di proporzionalità, per migliorare la qualità dell'aria nelle città e garantire che le concentrazioni degli inquinanti non superino i livelli stabiliti negli orientamenti dell'Organizzazione mondiale della sanità; a tal fine, è favorevole all’istituzione locale di zone a basse emissioni; sottolinea che spetta alle autorità competenti offrire soluzioni sicure e sane di mobilità ai propri cittadini; è del parere che queste soluzioni possano essere basate su sistemi di trasporto pubblico convenienti, intelligenti, affidabili e accessibili; incoraggia gli Stati membri e le autorità locali a prendere in considerazione, ove esista il rischio che i suddetti orientamenti dell'OMS siano superati, l’adozione di misure volte a migliorare l'accesso ai trasporti pubblici, ad esempio la circolazione alternata;

    17.

    sottolinea che vi è la necessità di un approccio olistico all'inquinamento atmosferico nelle città europee; chiede alla Commissione, quindi, di proporre misure efficaci che consentano agli Stati membri di conformarsi alla direttiva sulla qualità dell'aria ambiente (2008/50/CE), in particolare mediante la definizione di limiti efficaci ed ambiziosi di emissione per il 2025 e il 2030 nel quadro della direttiva sui limiti nazionali di emissione (LNE) e garantendo un migliore coordinamento delle misure previste dalla direttiva LNE e dalla direttiva sulla qualità dell'aria ambiente, fissando ambiziosi livelli delle prestazioni in materia di emissioni auto per il 2025 e il 2030 in un rapido riesame del regolamento CO2 e automobili (CE) n. 443/2009 e fissando un calendario chiaro per l'attuazione dei test sulle emissioni in condizioni reali di guida per i veicoli privati;

    18.

    invita la Commissione a effettuare valutazioni, nei singoli piani degli Stati membri, sul posizionamento delle stazioni di misurazione e controllo dell'inquinamento atmosferico nei principali centri urbani che presentano problemi di qualità dell'aria, dal momento che spesso, a causa di un cattivo posizionamento di tali stazioni, i dati raccolti possono essere errati con un conseguente rischio per la salute della popolazione;

    19.

    prende atto dei cambiamenti comportamentali in materia di proprietà e utilizzo dei veicoli (car sharing, car pooling); esorta la Commissione sviluppare e sostenere sistemi di trasporto che comportino forme di mobilità collettive e pubbliche;

    20.

    ritiene opportuno che la Commissione valuti in che modo la società potrebbe reagire alle nuove forme di mobilità basate sul modello economico della condivisione, tra cui il ride sharing; è del parere che, a livello nazionale, gli Stati membri debbano mirare al concetto di «città condivisibile» quando si tratta di mobilità e di trasporti, poiché ciò andrebbe a vantaggio dei cittadini, in particolare nelle città e cittadine di piccole e medie dimensioni, dove le reti di trasporto pubblico sono più piccole e potrebbe essere possibile sviluppare soluzioni di mobilità peer-to-peer;

    21.

    sottolinea che un trasporto pubblico molto sviluppato, efficiente, conveniente, sicuro e accessibile è parte integrante dello sviluppo urbano sostenibile; è convinto che servizi affidabili di trasporto pubblico possano svolgere un ruolo importante nel ridurre la congestione, l'inquinamento atmosferico e acustico nelle città; invita gli Stati membri, quindi, a promuovere il trasporto pubblico al fine di aumentarne l’uso entro il 2030; incoraggia, inoltre, le autorità nazionali e locali a promuovere la disponibilità di servizi digitali sui trasporti pubblici e nelle stazioni, a sostenere lo sviluppo di forme innovative di mobilità e ad attuare soluzioni di trasporto intelligenti ed altre tecnologie sofisticate; sottolinea che il car sharing, il ride sharing e il car pooling fanno un uso migliore delle risorse disponibili e contribuiscono a ridurre il numero di automobili nelle città; riconosce l'importanza dei programmi europei di navigazione satellitare Galileo e EGNOS e delle reti di telefonia mobile ad alta velocità; è favorevole alla costituzione di un quadro normativo che consenta l'uso di nuove forme di mobilità e di nuovi modelli di condivisione che favoriscano un migliore utilizzo delle risorse esistenti;

    22.

    sottolinea l'importanza delle informazioni pubbliche sulle offerte di trasporto pubblico urbano, tenendo anche conto delle esigenze linguistiche dei turisti e dei benefici della politica del turismo sostenibile; incoraggia le autorità locali a fornire informazioni in tempo reale su internet e su un numero sufficiente di schermi in città; invita le autorità e gli operatori dei trasporti a migliorare la disponibilità di servizi digitali gratuiti nel trasporto pubblico e nelle stazioni;

    23.

    evidenzia i benefici sociali del trasporto pubblico su rotaia in termini di accessibilità alle aree urbane, rivitalizzazione urbana, inclusione sociale e miglioramento dell'immagine delle città;

    24.

    riconosce la qualità e la varietà dei posti di lavoro offerti dagli operatori dei trasporti pubblici e i benefici che ne derivano per l'economia; invita la Commissione a monitorare e valutare il contributo del trasporto pubblico ai posti di lavoro ecologici e alle strategie di crescita verde a livello nazionale ed europeo;

    25.

    invita gli Stati membri, nel rispetto delle competenze locali, ad intervenire con azioni efficaci per garantire la sicurezza nel settore del trasporto pubblico;

    26.

    ricorda che la mobilità individuale non motorizzata, come gli spostamenti a piedi o in bicicletta, offre il maggior potenziale in termini di neutralità alla CO2;

    27.

    incoraggia gli Stati membri a rivedere le loro strategie al fine di migliorare il trasporto non motorizzato, onde soddisfare gli interessi convergenti del miglioramento della mobilità e dell'ambiente urbano; incoraggia gli Stati membri a promuovere, se del caso, l'uso delle biciclette, anche mediante la definizione di ambiziosi obiettivi in materia di tassi di utilizzo delle biciclette entro il 2030, e a migliorare le condizioni per gli spostamenti a piedi o in bicicletta;

    28.

    incoraggia la Commissione e gli Stati membri a incrementare la sensibilizzazione nei confronti della bicicletta e dei modi di trasporto alternativi, onde contribuire a un trasferimento modale verso modalità di trasporto sostenibili, e a continuare a sostenere la campagna della Settimana europea della mobilità; invita le città a organizzare sistemi di condivisione delle biciclette in collegamento con i mezzi pubblici; accoglie con favore le iniziative a livello nazionale, regionale e locale per promuovere e organizzare gli eventi della «Domenica UE senza automobili» e della «Giornata UE della bicicletta», al fine di migliorare la qualità dell'aria nelle città;

    29.

    incoraggia le imprese private, le amministrazioni e le istituzioni UE a migliorare ulteriormente i servizi di gestione della mobilità per i loro membri, il personale e i visitatori; invita la Commissione e gli Stati membri a promuovere politiche volte a incoraggiare le imprese a ridurre i viaggi da e verso i luoghi di lavoro, tra l'altro consentendo e promuovendo il telelavoro e incoraggiando il ricorso alle tecnologie ICT e alle teleconferenze; ritiene che le misure di mobilità, come quelle coordinate dalla Piattaforma europea sulla gestione della mobilità (EPOMM), rivestano un grande potenziale per risolvere la congestione urbana e assicurare l'accessibilità per tutti;

    30.

    incoraggia gli Stati membri e le autorità locali a definire i requisiti in materia di prestazioni ambientali nelle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici, in particolare all'atto dell'acquisto dei veicoli da adibire al trasporto pubblico o dei veicoli utilizzati dalle autorità pubbliche;

    Risparmiare energia e proteggere il clima

    31.

    ritiene che la chiave per realizzare la mobilità urbana sostenibile, migliorando nel contempo le condizioni ambientali, sia l'efficienza energetica e l'uso delle energie a basso consumo di carbonio e delle energie rinnovabili e che, nell'adottare le misure per conseguire gli obiettivi dell'UE in materia di emissioni di CO2 e risparmio energetico, occorra rispettare la neutralità tecnologica;

    32.

    incoraggia gli Stati membri a sostenere gli obiettivi del Libro bianco sui trasporti dimezzando entro il 2030 il numero delle auto «alimentate in modo convenzionale» nel traffico urbano ed eliminandole gradualmente dalle città entro il 2050; invita le città a promuovere e sostenere il passaggio verso mezzi di trasporto e veicoli alternativi e meno inquinanti, tenendo conto della loro impronta di carbonio effettiva al fine di conseguire gli obiettivi comunitari di riduzione delle emissioni di gas serra del 60 % entro il 2050; accoglie con favore gli incentivi per i viaggiatori a combinare diverse modalità di trasporto;

    33.

    richiama l'attenzione sull'importanza dell'uso di veicoli elettrici e di veicoli alimentati da combustibili alternativi (biocarburanti di seconda e terza generazione, idrogeno basato su fonti rinnovabili, gas naturale compresso (CNG) e gas naturale liquefatto (GNL), ai fini della riduzione delle emissioni in città; ricorda le disposizioni previste dalla direttiva 2014/94/UE sulla realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi e incoraggia gli Stati membri, in stretta cooperazione con le autorità regionali e locali e l'industria interessata, a sviluppare rapidamente tale infrastruttura, in particolare lungo la rete transeuropea dei trasporti (TEN-T); invita il settore pubblico e privato a promuovere l'installazione di impianti di ricarica nelle aree di parcheggio collettive;

    34.

    chiede alla Commissione e alle autorità nazionali e locali di promuovere, laddove possibile, la navigazione interna come soluzione di mobilità integrata per la mobilità dolce nelle città;

    35.

    sottolinea l'importanza di un approccio dal basso verso l'alto sostiene pertanto vivamente, ad esempio, il patto dei sindaci, che riunisce oltre 6 000 firmatari, sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, e si compiace dell'appello lanciato dal Commissario Canete il 13 ottobre 2015 a Bruxelles a metter in cantiere un patto ancor più ambizioso; sostiene la Commissione nello svolgimento di un ruolo positivo di catalizzatore attivo a favore di tali iniziative;

    36.

    invita la Commissione e gli Stati membri a iscrivere fra le priorità della COP 21, che si terrà a Parigi nel dicembre 2015, misure ambiziose in materia di mobilità urbana sostenibile; incoraggia la Commissione a sostenere attivamente le iniziative del Programma d'azione in materia di mobilità urbana sostenibile e integrata;

    Fare dell'innovazione il nucleo centrale di una politica di ricerca orientata alla mobilità intelligente

    37.

    ricorda che i sistemi di trasporto intelligenti (ITS) rendono la mobilità più sicura, più efficiente, ecologica e fluida, e invita pertanto la Commissione e gli Stati membri a intensificare gli sforzi in materia di ITS, tra cui innovazione e realizzazione nel campo della fornitura di informazioni di viaggio in tempo reale, veicoli ad elevata automazione, infrastrutture intelligenti e sistemi intelligenti di segnaletica stradale; ricorda l'importanza degli ITS nella fornitura in tempo reale di dati accurati sul traffico e gli spostamenti, e invita pertanto la Commissione a collocare la mobilità urbana al centro dell'agenda digitale; incoraggia le parti interessate a cooperare strettamente per lo sviluppo di servizi interoperabili ed integrati di mobilità come il trasporto pubblico multimodale, la mobilità condivisa e servizi di biglietteria intermodale integrata; chiede alla Commissione di dare la priorità allo sviluppo di applicazioni innovative e nuove tecnologie che consentano agli utenti della strada di assumere un ruolo più proattivo come sviluppatori e produttori di dati nel sistema di trasporto, onde contribuire a piattaforme dedicate ai servizi di mobilità, in linea con le norme UE e la protezione dei dati;

    38.

    incoraggia tutte le parti a sfruttare appieno le possibilità offerte dai dati e dalla digitalizzazione e a servirsi della deregolamentazione per promuovere nuovi modelli commerciali;

    39.

    invita la Commissione e gli Stati membri a sostenere programmi di ricerca concernenti nuove tecnologie, nuovi modelli di business e nuove pratiche integrate sostenibili di mobilità urbana e logistica urbana; sostiene le priorità di Orizzonte 2020 per quanto riguarda le sfide alla società per il trasporto intelligente, verde e integrato e la mobilità urbana, così come lo sviluppo di iniziative del tipo "mobility-as-a-service' (Maas) in tutta Europa; ritiene che Orizzonte 2020 debba promuovere la ricerca e l'innovazione nei settori della qualità della vita, dei posti di lavoro sostenibili, della demografia, dei cambiamenti in materia di mobilità attiva, dell'ambiente e dell'azione a favore del clima; è del parere che la Commissione dovrebbe tener conto di queste priorità, garantire fondi UE sufficienti per le future attività di R&S nei sistemi ferroviari urbani e migliorare le prestazioni delle soluzioni di trasporto sostenibili;

    Rendere la mobilità urbana più sostenibile e più sicura

    40.

    rileva che condizioni preliminari esaustive in materia di sicurezza nonché una gestione avanzata del traffico e della velocità portano ad una drastica riduzione delle vittime della strada e delle gravi lesioni che si registrano in ambiente urbano; sottolinea che una forza di sicurezza con il compito di gestire e controllare il traffico ed eseguire controlli coerenti in materia di infrazioni alla sicurezza stradale, come l'eccesso di velocità, la guida sotto l'effetto di alcol, le droghe e i farmaci e l'utilizzo di cellulari e altri dispositivi di comunicazione e di informazione contribuisce a ridurre gli incidenti stradali in città;

    41.

    invita gli Stati membri e le autorità locali a ripensare la gestione della velocità entro il 2020, tenendo conto delle condizioni locali, al fine di garantire la sicurezza, tra l'altro nelle zone residenziali e attorno alle scuole e le strutture educative e sociali, e a prendere in considerazione lo sviluppo e la progettazione di infrastrutture stradali più sicure; invita gli Stati membri e le autorità locali a utilizzare tutte le moderne soluzioni, compresa una gestione avanzata intelligente del traffico, onde garantire la sicurezza per tutti gli utenti della strada, compresi i pedoni; incoraggia le città europee a scambiarsi le migliori pratiche in materia di gestione della sicurezza;

    Innovare nel settore del trasporto merci sostenibile

    42.

    ritiene che lo sviluppo di strategie di logistica urbana innovative, sostenibili ed eco-compatibili, con il coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati, rivesta la massima importanza per risolvere i problemi di congestione e ambientali nelle città; è del parere che la logistica dovrebbe basarsi sui modi di trasporto sostenibili; chiede una migliore ottimizzazione della catena di fornitura nelle aree urbane, in base a nuove tipologie di funzionamento e modelli tecnologici e di business efficaci sotto il profilo dei costi; sottolinea l'importanza di PMUS che comprendano strategie logistiche di co-modalità e sottolinea che, se del caso, occorre integrare ferrovia, navigazione interna e porti marittimi puliti nelle strategie di logistica e nei piani di mobilità urbana sostenibile; invita le autorità competenti a ridurre, ove possibile, il traffico dei mezzi pesanti nei centri urbani;

    43.

    sottolinea che le zone ad alta densità e altre aree come i centri commerciali e di vendita al dettaglio si trovano ad affrontare un aumento dei problemi di traffico e congestione, e sottolinea l'importanza di politiche di pianificazione efficaci e complete per collegare queste aree a trasporti pubblici efficienti e a servizi intelligenti di consegna a domicilio;

    44.

    invita la Commissione a sviluppare politiche volte a incoraggiare il settore del trasporto merci a rendere più ecologica la propria flotta e ad incoraggiare le autorità locali a fornire supporto e/o incentivi per gli operatori, onde rendere più sostenibile il trasporto merci in città; ricorda che la ferrovia e altri modi di trasporto più sostenibili, unitamente ad un interscambio e ad una logistica ben pianificati, possono svolgere un ruolo importante attraverso il trasporto di beni fino alle porte della città;

    Ridurre al minimo i costi esterni e migliorare la qualità degli investimenti

    45.

    sottolinea che le valutazioni costi-benefici degli investimenti dovrebbero essere indirizzate a massimizzare i benefici esterni per la società e a ridurre al minimo i costi esterni legati, ad esempio, al cambiamento climatico, agli incidenti, ai problemi sanitari, al rumore, all'inquinamento dell'aria e all'uso dello spazio;

    46.

    sottolinea che la mobilità urbana dovrebbe contribuire agli obiettivi dell'Unione in materia di efficienza delle risorse, in particolare quelli connessi all'economia circolare, ed esservi pienamente integrata;

    47.

    ricorda che le tariffe stradali e di parcheggio urbane, basate sui principi di non discriminazione e di interoperabilità e sul principio «chi inquina paga», possono essere parte integrante della politica di mobilità urbana;

    48.

    ricorda il principio dell'uso degli introiti in materia di pedaggi stradali e chiede che, ove opportuno, una percentuale delle entrate provenienti dall'utilizzo dell'infrastruttura stradale (pedaggio e/o eurobollo) sia destinata al miglioramento della mobilità urbana sostenibile;

    49.

    ritiene che la mobilità urbana dovrebbe riflettersi nelle misure del Meccanismo per collegare l'Europa (CEF) e della rete transeuropea di trasporto (TEN-T), se del caso e in linea con le disposizioni di legge sulla TEN-T, ivi compresi il sostegno ai nodi urbani e l'integrazione dei piani di mobilità per le città nelle zone transfrontaliere, in quanto ciò favorisce lo sviluppo economico e sociale e sostiene meglio l'accessibilità; ritiene che un'efficiente interconnessione tra i vari modi di trasporto e tra le reti di trasporto, comprese le reti periurbane e interregionali, migliorerebbe la mobilità dei cittadini; sostiene lo sviluppo di sistemi di biglietteria integrata, che potrebbero migliorare l'accessibilità al trasporto pubblico;

    50.

    invita la Commissione, gli Stati membri e le autorità locali a sfruttare le nuove possibilità di finanziamento dei progetti urbani nel contesto del Meccanismo per collegare l'Europa (CEF) nei nodi urbani; ricorda la possibilità offerta dal CEF per finanziare progetti sinergici con un tasso extra di cofinanziamento di progetti di trasporto associati all'energia e alle telecomunicazioni, che hanno un enorme potenziale per i progetti urbani; invita la Commissione a prendere in considerazione un adeguato finanziamento UE per i progetti di mobilità sostenibile all'atto della revisione dei bilanci del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo di coesione; chiede alle autorità interessate di garantire una solida relazione tra la politica intelligente e sostenibile di mobilità urbana e i progetti di mobilità urbana, finanziati con fondi dell'UE, e di stabilire chiari obiettivi e indicatori di utilizzo onde evitare una sottoutilizzazione dei progetti e comprometterne i benefici economici e sociali; riconosce l'esigenza di nuove forme di finanziamento sostenibile del trasporto pubblico che consentano l'eco-sostenibilità, la digitalizzazione, l'accessibilità, incentivando l'economia degli agglomerati urbani e creando nuovi posti di lavoro;

    51.

    si richiama al Fondo europeo per gli investimenti strategici, adottato di recente, e all'attenzione e alla concentrazione particolari che questo strumento dedica alle priorità orizzontali e ai progetti urbani intelligenti e sostenibili; invita la Commissione e gli Stati membri a sostenere i progetti di mobilità urbana sostenibile, a garantire le sinergie necessarie tra le varie fonti di finanziamento e i programmi nonché a sviluppare legami tra la mobilità urbana, la nuova Agenda digitale e l'Unione dell'energia;

    52.

    sottolinea l'importanza di rafforzare le capacità all'interno delle autorità locali e delle aree periurbane in vista dell'elaborazione e dell'attuazione di strategie di sviluppo integrate volte a facilitare la cooperazione tra diversi territori e, di conseguenza, a promuovere l'interdipendenza e la complementarità;

    53.

    ritiene che gli investimenti a favore dei trasporti pubblici sostenibili non solo forniscano una risposta ai problemi della mobilità urbana, ma comportino anche «elementi di rinnovamento urbano», che incidono sul sistema economico complessivo della città e agevolano la creazione di un ambiente urbano ecologico, come pure l'accesso ai centri di attività miste (commerciali, residenziali, ricreativi, culturali, educativi); sottolinea che, per massimizzare l'impatto degli investimenti, è essenziale garantire un idoneo coordinamento della mobilità e delle pianificazione urbana;

    54.

    chiede che le iniziative tese a favorire l'occupazione giovanile e gli altri Fondi SIE siano utilizzati per promuovere l'occupazione in settori che stimolano lo sviluppo della mobilità urbana sostenibile; sottolinea che l'attuazione di progetti di mobilità urbana ha un impatto positivo su tutte le regioni e i loro abitanti promuovendo l'occupazione in posti di lavoro esistenti o innovativi nei settori pertinenti, incluse le professioni che presentano una carenza di manodopera;

    55.

    esorta la Commissione a costituire rassegne facilmente accessibili dei programmi di mobilità urbana cofinanziati dall'UE; chiede inoltre che siano fornite informazioni di facile utilizzo sulle modalità per ottenere un cofinanziamento dell'UE per progetti di trasporto urbano; chiede alla Commissione, all'atto della gestione di progetti di mobilità urbana finanziati dall'UE, di garantire: (a) la messa in atto di strumenti di gestione per monitorare la qualità del servizio e il livello di soddisfazione degli utenti una volta che i progetti siano divenuti operativi, b) l'inserimento dei progetti di mobilità urbana in una solida politica di mobilità e c) l'impegno da parte delle autorità degli Stati membri ad occuparsi dei suddetti punti; chiede alla Commissione, in sede di revisione intermedia dell'attuazione dei Fondi SIE, di presentare un'analisi qualitativa e quantitativa del sostegno offerto dalla politica di coesione alla mobilità urbana sostenibile;

    Integrare le reti di sistemi di mobilità efficienti e promuovere la cooperazione

    56.

    sollecita gli Stati membri a promuovere la governance multilivello per favorire la cooperazione tra autorità regionali, nazionali ed europee nell'elaborazione delle politiche, inclusa la progettazione, l'attuazione e il monitoraggio delle politiche urbane che hanno un chiaro impatto sulle aree urbane;

    57.

    fa riferimento all'iniziativa della Commissione «La rete dei cittadini» come buon punto di partenza per promuovere e sostenere le catene intermodali di mobilità sostenibile basate su spostamenti a piedi, in bicicletta o con trasporti pubblici/collettivi, parallelamente al car-sharing, al car-pooling e ai taxi;

    58.

    invita la Commissione a promuovere e incoraggiare lo scambio di migliori pratiche e orientamenti onde affrontare le sfide nel settore della mobilità sostenibile e agevolare i trasferimenti di competenze e tecnologie nel settore della mobilità sostenibile, in particolare a beneficio dei soggetti pubblici e privati che mettono a punto soluzioni di mobilità sostenibile e dell'economia sociale e solidale; invita la Commissione a istituire una rete di mobilità sostenibile di esempi di buone pratiche in materia di pianificazione territoriale e utilizzo dello spazio; invita inoltre gli Stati membri a incoraggiare le città a partecipare al partenariato europeo per l'innovazione delle città e comunità intelligenti; invita la Commissione e gli Stati membri a lanciare campagne di sensibilizzazione per promuovere una mobilità che sia efficiente, sostenibile e meno dipendente dall'uso di auto private alimentate in modo convenzionale;

    59.

    sostiene l'attività dell'Osservatorio della mobilità urbana (Eltis) e ritiene che occorra intensificare le comunicazioni in merito a tale iniziativa, compreso il suo portale;

    60.

    accoglie con favore gli sforzi profusi dalla Commissione per coordinare e consolidare le iniziative dell'UE nel settore della mobilità urbana, quali CIVITAS 2020 per la ricerca e l'innovazione, l'Osservatorio della mobilità urbana per lo scambio di migliori pratiche ed esperienze oppure la Piattaforma sui piani di mobilità urbana sostenibile; invita la Commissione a intensificare i suoi sforzi per ridurre la frammentazione e la mancanza di coordinamento fra le iniziative e i programmi dell'UE interessati, nonché a tener conto del successo di programmi quali URBAN e URBACT; invita la Commissione a incoraggiare le autorità degli Stati membri a creare reti di eccellenza nel settore della mobilità urbana, a proseguire gli sforzi dell'iniziativa CIVITAS 2020 e a incentivare un numero maggiore di cittadini dell'UE ad aderire a questo progetto;

    61.

    è convinto che, al momento di discutere l'attuazione delle future politiche di mobilità, si dovrebbero compiere sforzi supplementari per collegare tra loro e coordinare i progetti pilota dell'UE, tra cui ad esempio Civitas, Polis ed Eltis, e per integrare le città con la loro esperienza pratica e le loro competenze; esorta pertanto la Commissione a costituire rassegne facilmente accessibili dei programmi di mobilità urbana cofinanziati dall'UE; chiede inoltre che si chiariscano — in modo agevole per l'utente — le modalità per ottenere un cofinanziamento dell'UE per progetti di mobilità urbana; sottolinea la necessità di finanziare non solo le infrastrutture, ma anche i servizi informatici, i processi di monitoraggio e i progetti interregionali, e di istituire partenariati strategici tra il settore industriale e le città europee al fine di sviluppare i sistemi urbani di domani;

    62.

    sostiene la necessità di promuovere una forte correlazione tra i piani di mobilità e la sostenibilità urbana e altre iniziative quali le Città intelligenti e il Patto dei sindaci, che mirano a rendere le città più sostenibili e autosufficienti; ritiene che l'impegno volontario stabilito nel Patto dei sindaci possa servire da trampolino di lancio per rivolgersi a tutte le parti interessate nell'elaborazione di piani di mobilità e sostenibilità che possano essere pubblicizzati in modo economicamente efficiente; accoglie con favore l'iniziativa intitolata «CiTIEs — Le città del futuro: investire nell'Europa», e invita la Commissione a utilizzare le piattaforme esistenti per sviluppare strumenti di comunicazione che consentano di riunire i soggetti interessati nel settore dello sviluppo urbano sostenibile;

    o

    o o

    63.

    incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.


    (1)  GU C 168 E del 14.6.2013, pag. 72.

    (2)  GU C 390 E del 18.12.2012, pag. 10.

    (3)  GU L 152 dell'11.6.2008, pag. 1.

    (4)  GU L 171 del 29.6.2007, pag. 1.

    (5)  GU L 188 del 18.7.2009, pag. 1.

    (6)  Testi approvati, P8_TA(2015)0375.

    (7)  Testi approvati, P7_TA(2013)0314.

    (8)  GU C 290 del 14.11.1988, pag. 51.

    (9)  Testi approvati, P7_TA(2013)0547.

    (10)  GU L 134 del 30.4.2004, pag. 1.

    (11)  GU L 307 del 28.10.2014, pag. 1.

    (12)  Risoluzione 66/288 delle Nazioni Unite «Il futuro che vogliamo», paragrafo 135.


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