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Document 52015BP0930(50)

    Risoluzione del Parlamento europeo, del 29 aprile 2015, recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'impresa comune ARTEMIS per l'esercizio 2013

    GU L 255 del 30.9.2015, p. 418–421 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    ELI: http://data.europa.eu/eli/res/2015/930(50)/oj

    30.9.2015   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    L 255/418


    RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

    del 29 aprile 2015

    recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'impresa comune ARTEMIS per l'esercizio 2013

    IL PARLAMENTO EUROPEO,

    vista la sua decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'impresa comune ARTEMIS per l'esercizio 2013,

    visti l'articolo 94 e l'allegato V del suo regolamento,

    vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A8-0103/2015),

    A.

    considerando che l'impresa comune ARTEMIS (in appresso, «l'Impresa comune») è stata istituita nel dicembre 2007 per un periodo di 10 anni al fine di definire e attuare un'«agenda di ricerca» per lo sviluppo di tecnologie essenziali per i sistemi informatici incorporati in vari settori d'applicazione, al fine di rafforzare la competitività dell'Unione e la sostenibilità e permettere l'emergere di nuovi mercati e di nuove applicazioni sociali;

    B.

    considerando che l'Impresa comune ha iniziato a lavorare autonomamente nell'ottobre 2009;

    C.

    considerando che il contributo massimo dell'Unione all'Impresa comune per il periodo di 10 anni è pari a 420 000 000 EUR, a carico del bilancio del settimo programma quadro di ricerca;

    D.

    considerando che i contributi finanziari dagli Stati membri di ARTEMIS dovrebbero corrispondere ad almeno 1,8 volte il contributo finanziario dell'Unione mentre i contributi in natura forniti dalle organizzazioni di ricerca che partecipano ai progetti per la durata dell'Impresa comune devono essere pari o superiori al contributo degli enti pubblici;

    E.

    considerando che le imprese comuni ARTEMIS e ENIAC sono state fuse per dare vita all'iniziativa tecnologica congiunta «Componenti e sistemi elettronici per la leadership europea» (ITC ECSEL) che ha iniziato la sue attività nel giugno 2014 e resterà operativa per 10 anni;

    F.

    considerando che la relazione della Corte dei conti sull'esercizio finanziario 2013 è stata redatta in base al principio della continuità delle attività;

    Gestione finanziaria e di bilancio

    1.

    rileva che, a giudizio della Corte dei conti (in appresso «la Corte»), i conti annuali dell'impresa comune per l'esercizio 2013 presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la sua posizione finanziaria al 31 dicembre 2013, nonché i risultati delle sue operazioni e i suoi flussi di cassa per l'esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell'impresa comune;

    2.

    prende atto che la strategia di audit ex post dell'Impresa comune, adottata il 25 novembre 2010, è stata modificata il 20 febbraio 2013; rileva dalla relazione della Corte che, grazie alle modifiche apportate nel 2013, la strategia costituisce uno strumento essenziale per valutare la legittimità e la regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti;

    3.

    prende atto che secondo la relazione della Corte i pagamenti eseguiti nel 2013 a fronte dei certificati di accettazione dei costi rilasciati dalle autorità di finanziamento nazionali (AFN) degli Stati membri sono stati pari a 11 700 000 milioni di EUR, corrispondenti al 57 % dei pagamenti totali per spese operative;

    4.

    osserva con preoccupazione che gli accordi amministrativi conclusi con le AFN non contengono modalità pratiche per l'effettuazione di audit ex post, sebbene l'audit delle dichiarazioni di spesa per i progetti sia stato delegato alle autorità di finanziamento nazionali (AFN),

    5.

    rileva che la strategia ex post adottata dall'Impresa comune afferma che deve valutare almeno una volta all'anno se le informazioni inviate dalle AFN forniscono una garanzia sufficiente in merito alla legittimità e alla regolarità delle operazioni effettuate;

    6.

    prende atto che, secondo la relazione della Corte, l'Impresa comune ha ricevuto dalle AFN relazioni di audit che coprono circa il 46 % dei costi relativi ai progetti completati; rileva con preoccupazione che l'Impresa comune non ha valutato la qualità di detti audit e che, alla fine del marzo 2014, l'Impresa comune non aveva ricevuto informazioni sulle strategie di audit di sette AFN su 23; osserva inoltre che l'Impresa comune non era pertanto in grado di valutare se gli audit ex post fornissero garanzie sufficienti riguardo alla legittimità e alla regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti;

    7.

    apprende dall'Impresa comune che, oltre ai miglioramenti apportati alla sua strategia di audit ex post, è stato presentato un piano d'azione finalizzato a porre rimedio alle carenze accertate dalla Corte nel suo giudizio con rilievi; conferma di aver ricevuto l'ultimo aggiornamento da parte dell'Impresa comune riguardante l'attuazione dell'audit ex post in seno all'Impresa comune; attende il giudizio della Corte sulla nuova formula proposta per il calcolo di un tasso di errore residuo stimato nelle operazioni dell'Impresa comune; rileva che l'attuazione del piano d'azione è iniziata nel 2014; attende con interesse l'attuazione piena dell'intero piano d'azione nonché il giudizio della Corte sulla sua conclusione; segnala che potrebbero sorgere difficoltà in merito alle sfere di competenza esclusiva delle AFN nazionali e dell'Impresa comune; invita l'impresa comune a presentare una prima relazione di valutazione intermedia sull'attuazione del piano d'azione;

    8.

    apprende dalla relazione della Corte che il bilancio iniziale 2013 dell'Impresa comune prevedeva stanziamenti d'impegno pari a 68,9 milioni di EUR ma che è stato modificato alla fine dell'anno con una riduzione degli stanziamenti d'impegno a 32,6 milioni di EUR; rileva con preoccupazione che a seguito di tale riduzione il tasso di utilizzo degli stanziamenti di pagamento è stato di appena il 69 % mentre il tasso di utilizzo per gli stanziamenti d'impegno per spese operative è stato pari al 99,4 %; il basso tasso di esecuzione del bilancio è principalmente dovuto alla complessità e alla lunga durata della procedura finanziaria per la chiusura dei progetti;

    9.

    prende atto che il bilancio massimo totale dell'Impresa comune, ai sensi del suo regolamento istitutivo, ammonta a 410 milioni di EUR per coprire le spese operative; rileva inoltre che l'importo corrente degli stanziamenti impegnati per gli inviti a presentare proposte è di 201 milioni di EUR, pari al 49 % della dotazione;

    10.

    è preoccupato per le scarse informazioni riguardanti la valutazione dei contributi degli Stati membri e degli enti di ricerca e sviluppo corrispondenti all'effettivo livello dei pagamenti dell'Unione; conformemente alle informazioni ricevute, il contributo degli Stati membri è al di sotto del livello dell'1,8 richiesto dallo statuto dell'Impresa comune; invita l'Impresa comune a presentare una relazione all'autorità di discarico concernente tutti i contributi di tutti i membri diversi dalla Commissione, compresa l'applicazione delle regole di valutazione, e accompagnata da una valutazione della Commissione;

    Quadro giuridico

    11.

    prende in considerazione il fatto che il nuovo regolamento finanziario applicabile al bilancio generale dell'Unione è stato adottato il 25 ottobre 2012 e si applica a decorrere dal 1o gennaio 2013, mentre il regolamento finanziario tipo per gli organismi di partenariato pubblico-privato di cui all'articolo 209 del nuovo regolamento finanziario è entrato in vigore soltanto l'8 febbraio 2014; rileva che, data la recente fusione nell'impresa comune ECSEL, le norme finanziarie dell'impresa comune non sono state modificate per rispecchiare tali cambiamenti;

    12.

    prende atto della dichiarazione congiunta del Parlamento, del Consiglio e della Commissione (1) e dell'accordo politico raggiunto successivamente sul discarico separato che deve essere dato dal Parlamento, su raccomandazione del Consiglio, per le imprese comuni a norma dell'articolo 209 del regolamento finanziario;

    13.

    rinnova la sua richiesta alla Corte di presentare una valutazione finanziaria completa e congruente dei diritti e degli obblighi dell'impresa comune per il periodo dalla data di avvio delle attività dell'impresa comune ECSEL;

    Sistemi di controllo interno

    14.

    esprime preoccupazione per il fatto che l'Impresa comune non ha messo a punto la capacità interna di audit prevista dall'articolo 6, paragrafo 2, del suo regolamento istitutivo; rileva inoltre che, sebbene la carta delle funzioni del Servizio di audit interno della Commissione (SAI) sia stata adottata dal consiglio di direzione il 25 novembre 2010, le norme finanziarie dell'Impresa comune non sono state modificate in modo da integrare la disposizione del regolamento finanziario tipo concernente i poteri dello IAS;

    15.

    prende atto che nel 2013 il SAI ha realizzato un audit sull'adeguatezza e l'efficacia del sistema di controllo interno dell'Impresa comune in merito alla gestione degli esperti; apprende dalle conclusioni dell'audit che l'attuale sistema di controllo interno fornisce una ragionevole certezza riguardo al raggiungimento degli obiettivi operativi stabiliti dall'Impresa comune per la gestione degli esperti; osserva, inoltre, che sono state formulate diverse raccomandazioni importanti in merito all'adozione di una esaustiva politica di riservatezza, alla sensibilità del posto di responsabile del programma e alle norme di ripartizione del carico di lavoro per i valutatori a distanza;

    16.

    prende atto che l'Impresa comune, al pari delle imprese comuni Clean Sky, ENIAC, FCH e IMI, ha fatto oggetto di una valutazione del rischio informatico delle loro infrastrutture informatiche condivise, condotta dal SAI;

    17.

    apprende dalla relazione della Corte che il piano di ripristino in caso di disastro per l'infrastruttura informatica comune delle imprese comuni non è stato approvato; rileva che l'Impresa comune ha adottato misure al suo livello per fronteggiare situazioni di emergenza;

    Conflitti di interesse

    18.

    rileva con grande preoccupazione che l'Impresa comune non ha rispettato le raccomandazioni espresse nel 2014 dall'autorità di discarico e non ha adottato una politica esaustiva di prevenzione e gestione dei conflitti d'interesse; ribadisce la necessità di definire chiaramente il concetto di conflitto d'interesse, che deve comprendere sia l'interesse finanziario che l'interesse non finanziario;

    19.

    chiede con insistenza all'Impresa comune di procedere alla rapida, completa e approfondita pubblicazione dei CV e delle dichiarazioni d'interesse del suo direttore esecutivo e dei membri del consiglio di direzione entro settembre 2015; chiede altresì la creazione di una banca dati regolarmente aggiornata comprendente tutte le informazioni relative a conflitti d'interesse e di porre in essere una procedura per gestirli accompagnata da un meccanismo per trattare le violazioni della politica entro settembre 2015;

    20.

    chiede all'Impresa comune di adottare politiche esaustive per la gestione di situazioni di conflitto d'interesse quali la cessione dell'interesse da parte del funzionario pubblico, la ricusazione del funzionario pubblico dalla partecipazione a un processo decisionale interessato, la restrizione dell'accesso a particolari informazioni per il funzionario pubblico interessato, la ridefinizione dei doveri del funzionario pubblico o le sue dimissioni dall'incarico;

    21.

    Alla luce della fusione dell'Impresa comune nel 2014, l'autorità di discarico invita l'Impresa comune ECSEL a non perpetuare la mancanza di una politica in materia di gestione dei conflitti d'interesse;

    Monitoraggio e comunicazione dei risultati della ricerca

    22.

    rileva che la decisione relativa al settimo programma quadro (2) istituisce un sistema di monitoraggio e relazioni avente per oggetto la protezione, la diffusione e il trasferimento dei risultati della ricerca; osserva che l'Impresa comune ha elaborato in materia procedure per monitorare la protezione e la divulgazione dei risultati delle sue ricerche nelle diverse fasi di un progetto; rileva con preoccupazione nella relazione della Corte l'esigenza di ulteriore approfondimento per adempiere pienamente le disposizioni della decisione;

    23.

    riconosce che tra settembre 2012 e febbraio 2013 la Commissione ha proceduto alla sua seconda valutazione intermedia avente come oggetto l'Impresa comune congiuntamente con l'Impresa comune ENIAC sotto il profilo della pertinenza, dell'efficacia, dell'efficienza e della qualità della ricerca; rileva che la relazione è stata pubblicata nel maggio 2013 e contiene diverse raccomandazioni all'Impresa comune; prende atto che tali raccomandazioni riguardano l'efficienza dell'esame dei progetti, il miglioramento della rispondenza del portafoglio di progetti agli obiettivi strategici europei e l'adeguatezza dei parametri per misurare l'impatto e il successo dei suoi progetti;

    24.

    invita l'Impresa comune a presentare una relazione all'autorità di discarico sui vantaggi socio-economici dei progetti già completati; chiede che detta relazione da presentare all'autorità di discarico sia accompagnata da una valutazione della Commissione;

    25.

    ricorda che in passato l'autorità di discarico ha chiesto alla Corte di elaborare una relazione speciale sulla capacità delle Imprese comuni, unitamente ai loro partner privati, di garantire un valore aggiunto e un'esecuzione efficiente dei programmi dell'Unione in materia di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione.

    (1)  GU L 163 del 29.5.2014, pag. 21.

    (2)  Articolo 7 della decisione n. 1982/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, concernente il settimo programma quadro della Comunità europea per le attività di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione (2007-2013) (GU L 412 del 30.12.2006, pag. 6).


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