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Document 52014XR1995

Risoluzione del Comitato delle regioni — Gli sviluppi della situazione in Ucraina

GU C 174 del 7.6.2014, p. 5–6 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

7.6.2014   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 174/5


Risoluzione del Comitato delle regioni — Gli sviluppi della situazione in Ucraina

2014/C 174/02

IL COMITATO DELLE REGIONI

1.

riconosce che il futuro dell'Ucraina è una questione che riguarda tutto il popolo ucraino. La direzione futura del Paese può essere decisa democraticamente solo dal popolo ucraino, senza pressioni o interferenze da parte di qualsiasi Paese straniero;

2.

ribadisce (1) la propria solidarietà con l'Ucraina e il suo popolo, e insiste sul fatto che l'attuale crisi debba essere risolta pacificamente;

3.

condanna l'illegale violazione della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina da parte della Federazione russa e considera il «referendum» sull'adesione alla Federazione russa, svoltosi in Crimea il 16 marzo 2014, assolutamente illegale, illegittimo e una palese violazione della costituzione ucraina e dei trattati internazionali; invita la Federazione russa e l'Ucraina ad avviare al più presto dei colloqui volti a ridurre le tensioni nella prospettiva del ripristino dello status quo precedente e del pieno rispetto dei pertinenti accordi internazionali relativi alla Crimea;

4.

invita la Federazione russa ad astenersi da qualsiasi misura di intimidazione militare, politica o economica ai danni dell'integrità territoriale dei suoi vicini e a porre fine alla concentrazione di forze militari al confine con l'Ucraina e nella regione della Transnistria, come pure ai confini con gli Stati baltici; esprime preoccupazione per i recenti sviluppi in Moldova in particolare nel contesto del referendum, proposto dall'esterno, nella regione della Gagauzia, che rappresenta il tentativo di forze straniere, analogamente a quanto accaduto in Ucraina, di bloccare il percorso di avvicinamento della Moldova all'Unione europea; esorta vigorosamente la Russia a garantire la tutela dei diritti e delle proprietà di tutti i cittadini in Crimea, e in particolare di quelli appartenenti alle minoranze degli ucraini etnici e dei tatari di Crimea;

5.

condanna l'incessante e intollerabile intimidazione della società civile e dei rappresentanti dei media e della stampa in Crimea;

6.

si associa agli inviti ad avviare negoziati efficaci per una soluzione pacifica sotto gli auspici del gruppo di contatto dell'OSCE, ed è favorevole all'invio in Crimea di una missione di monitoraggio di pieno diritto da parte dell'OSCE;

7.

si compiace della firma, avvenuta il 21 marzo 2014, dei capitoli politici dell'accordo di associazione tra l'Ucraina e l'Unione europea; è favorevole a una rapida decisione in merito alla rimozione temporanea dei diritti doganali sulle esportazioni ucraine verso l'Unione;

8.

accoglie con favore la decisione assunta in marzo dal Consiglio dell'UE, di accelerare la firma degli accordi di associazione con la Moldova e la Georgia; sottolinea che gli strumenti di finanziamento dell'UE disponibili per la Moldova dovrebbero produrre risultati più rapidamente al fine di appoggiare il suo percorso europeo;

9.

ribadisce l'invito rivolto agli enti locali e regionali nel quadro della Conferenza degli enti regionali e locali del partenariato orientale (Corleap), affinché i paesi partner sostengano e condividano i valori e le prospettive europei;

10.

sostiene con convinzione la richiesta di democrazia, libertà, rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto avanzata dal popolo ucraino;

11.

invita il governo ucraino a continuare a garantire, nel quadro dei suoi impegni internazionali, il pieno rispetto delle minoranze, conformemente alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, all'Atto finale di Helsinki e alla Carta europea delle lingue regionali e minoritarie;

12.

raccomanda che una costituzione ucraina rinnovata, da redigere dopo le elezioni presidenziali del maggio 2014, sancisca il rispetto dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità e il rispetto dell'autonomia locale in linea con la Carta europea dell'autonomia locale;

13.

incita il governo ucraino ad avviare un ampio programma di riforme amministrative e strutturali, che preveda cambiamenti politici, economici e sociali, tra cui un processo sostenibile di decentramento e il trasferimento di responsabilità e risorse alle amministrazioni locali e regionali;

14.

fa osservare che la Crimea gode di uno status speciale di autonomia all'interno dello Stato ucraino. La garanzia del mantenimento di tale status dev'essere un'ulteriore base della strategia di risoluzione dell'attuale crisi;

15.

ribadisce il proprio pieno impegno a partecipare all'assistenza generale dell'UE agli enti regionali e locali volta a trovare soluzioni appropriate alla crisi e a condividere le buone pratiche e le competenze in materia di decentramento con i partner ucraini. Si impegna a favorire rapidamente lo sviluppo di una nuova relazione e di una più ampia attenzione civica nei confronti delle città e degli enti locali e regionali ucraini, nonché delle organizzazioni e delle società civili che sono schierate a favore della democrazia locale e dell'assunzione di responsabilità;

16.

chiede all'Ucraina di garantire uno svolgimento democratico e trasparente delle elezioni presidenziali del 25 maggio 2014 e auspica che vengano indette al più presto le elezioni politiche;

17.

incarica il Presidente del Comitato delle regioni di trasmettere la presente risoluzione al Presidente del Parlamento europeo, al Presidente del Consiglio europeo, al Presidente della Commissione europea, alla presidenza greca del Consiglio dell'UE e all'Alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Bruxelles, 3 aprile 2014

Il presidente del Comitato delle regioni

Ramón Luis VALCÁRCEL SISO


(1)  Cfr. la risoluzione del CdR sul tema La situazione in Ucraina, adottata il 31 gennaio 2014 (COR-2014-00536-00-00-RES-TRA — RESOL-V-010).


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