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Document 52014TA1210(19)
Report on the annual accounts of the European Institute for Gender Equality for the financial year 2013, together with the Institute’s reply
Relazione sui conti annuali dell’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere relativi all’esercizio 2013, corredata della risposta dell’Istituto
Relazione sui conti annuali dell’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere relativi all’esercizio 2013, corredata della risposta dell’Istituto
GU C 442 del 10.12.2014, p. 167–173
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
10.12.2014 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 442/167 |
RELAZIONE
sui conti annuali dell’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere relativi all’esercizio 2013, corredata della risposta dell’Istituto
(2014/C 442/19)
INTRODUZIONE
1. |
L’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (di seguito «l’Istituto» o «EIGE»), con sede a Vilnius, è stato istituito dal regolamento (CE) n. 1922/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). L’Istituto ha il compito di raccogliere, analizzare e diffondere informazioni pertinenti all’uguaglianza di genere, nonché di apprestare, analizzare, valutare e diffondere strumenti metodologici a sostegno dell’integrazione dell’uguaglianza di genere in tutte le politiche dell’Unione europea e nelle politiche nazionali che ne derivano (2). |
INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
2. |
L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Istituto. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations). |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ
La responsabilità della direzione
La responsabilità del revisore
Giudizio sull’affidabilità dei conti
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti
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10. |
Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte. |
OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO
11. |
Nel 2013 il tasso di impegno globale degli stanziamenti è stato del 99 %, segno che gli impegni sono stati contratti in maniera tempestiva. L’Istituto ha ridotto, da 2,5 milioni di euro (32 %) del 2012 a 2,2 milioni di euro (29 %) nel 2013, il livello globale degli stanziamenti impegnati riportati all’esercizio successivo. I riporti interessano principalmente il Titolo III (spese operative) per 2,0 milioni di euro, pari al 56 % degli stanziamenti impegnati corrispondenti. Essi riguardano soprattutto procedure di appalto concluse verso la fine dell’anno per ragioni che esulano perlopiù dal controllo dell’Istituto, quali la comunicazione tardiva, da parte della Presidenza del Consiglio dell’UE, in merito a uno studio da svolgere (1,1 milioni di euro), e progetti IT complessi il cui appalto ha richiesto molto tempo (0,6 milioni di euro). |
SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER L’ESERCIZIO PRECEDENTE
12. |
Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per l’esercizio precedente. |
La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione dell’8 luglio 2014.
Per la Corte dei conti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
(1) GU L 403 del 30.12.2006, pag. 9.
(2) L’allegato II illustra in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Istituto.
(3) Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto di variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.
(4) Queste comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e relativo allegato.
(5) Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).
(6) Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, se applicabili, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).
(7) Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.
ALLEGATO I
Seguito dato alle osservazioni formulate per l’esercizio precedente
Anno |
Osservazione della Corte |
Stato di avanzamento delle azioni correttive (Completato/In corso/Pendente/N.D.) |
2011 |
L’alto livello di riporti è in contrasto con il principio dell’annualità del bilancio. |
Completato |
2011 |
Nel dicembre 2011, il servizio di audit interno della Commissione europea ha svolto un esame limitato dell’applicazione delle norme di controllo interno da parte dell’Istituto. L’Istituto ha accettato le raccomandazioni espresse riguardo al finalizzare la procedura per l’attuazione delle norme di controllo interno e la direzione ha adottato un piano d’azione da porre in atto nel 2012. |
In corso |
2012 |
L’Istituto ha ridotto il livello globale degli stanziamenti impegnati riportati all’esercizio successivo dal 50 % del 2011 al 32 % del 2012. Gli stanziamenti riportati al 2013 ammontano a 2,5 milioni di euro e riguardano prevalentemente il Titolo II (Spese amministrative), con 0,3 milioni di euro, e il Titolo III (Spese operative), con 2,1 milioni di euro, pari rispettivamente al 23 % e al 59 % dei corrispondenti stanziamenti d’impegno. Gli stanziamenti riportati per il Titolo II riguardano principalmente gli impegni contratti alla fine dell’esercizio in relazione al trasloco nei nuovi uffici, che ha avuto luogo nel gennaio 2013. Gli stanziamenti riportati per il Titolo III riguardano principalmente le procedure di appalto che sono state concluse nell’ultima parte dell’anno. L’Istituto non dispone di una procedura formalizzata per la pianificazione ed il monitoraggio delle procedure di appalto. In particolare, il programma di lavoro annuale dell’Istituto non prevede un calendario per gli appalti collegato alle attività programmate, che definisca la portata e la tempistica ottimale per gli appalti. Tuttavia, solo il 7 % degli stanziamenti impegnati riportati dal 2011 al 2012 non è stato utilizzato ed ha dovuto essere annullato. |
Completato |
2012 |
La Corte ha riscontrato carenze nella documentazione delle procedure di assunzione. Non è provato che i quesiti posti ai candidati nelle prove scritte e orali, nonché la relativa ponderazione, fossero stati preparati prima dell’esame delle candidature. |
In corso |
ALLEGATO II
Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (Vilnius)
Competenze e attività
Ambiti di competenza UE in base al trattato (articoli 2 e 3 del trattato sull’Unione europea) |
L’Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a una minoranza. Questi valori sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini. L’Unione combatte l’esclusione sociale e le discriminazioni e promuove la giustizia e la protezione sociali, la parità tra donne e uomini, la solidarietà tra le generazioni e la tutela dei diritti del minore. |
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Competenze dell’Istituto [regolamento (CE) n. 1922/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio] |
Obiettivi Sostenere e rafforzare la promozione dell’uguaglianza di genere, compresa l’integrazione di genere in tutte le politiche dell’Unione e le politiche nazionali che ne derivano, nonché la lotta contro le discriminazioni fondate sul sesso, e sensibilizzare i cittadini dell’UE in materia di uguaglianza di genere. Compiti
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Organizzazione |
Consiglio di amministrazione Composizione Diciotto rappresentanti nominati dal Consiglio in base ad una proposta di ciascuno Stato membro e un membro in rappresentanza della Commissione, nominato dalla Commissione. I membri vengono selezionati in modo da garantire i massimi livelli di competenza e un’ampia serie di capacità pertinenti e transdisciplinari in materia di uguaglianza di genere. Il Consiglio e la Commissione mirano a realizzare una rappresentanza equilibrata di uomini e donne all’interno del consiglio di amministrazione. I membri nominati dal Consiglio rappresentano diciotto Stati membri secondo l’ordine di rotazione delle Presidenze. Funzioni
Forum di esperti Composizione Membri di enti specializzati in materia di uguaglianza di genere, in ragione di un rappresentante designato da ciascuno Stato membro, due rappresentanti di altre organizzazioni specializzate in questioni di uguaglianza di genere designati dal Parlamento europeo, nonché di tre membri designati dalla Commissione. Funzioni Assistere il direttore nel garantire l’eccellenza e l’indipendenza delle attività dell’Istituto, costituire un meccanismo di scambio di informazioni sui temi dell’uguaglianza di genere e di messa in comune di conoscenze e garantire una stretta collaborazione tra l’Istituto e gli enti competenti negli Stati membri. Il direttore è nominato dal consiglio di amministrazione sulla base di un elenco di candidati proposto della Commissione dopo un concorso generale. Funzioni Adempimento dei compiti stabiliti nel regolamento (CE) n. 1922/2006, elaborazione ed esecuzione dei programmi di attività annuale e a medio termine dell’Istituto; preparazione delle riunioni del consiglio di amministrazione e del forum di esperti; redazione e pubblicazione della relazione annuale; tutte le questioni riguardanti il personale; questioni riguardanti l’amministrazione corrente; applicazione di efficaci procedure di sorveglianza e valutazione dei risultati dell’Istituto rapportati ai suoi obiettivi. Audit esterno Corte dei conti europea. Audit interno Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS). Autorità competente per il discarico Parlamento europeo su raccomandazione del Consiglio. |
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Risorse messe a disposizione dell’Istituto nel 2013 (2012) |
Bilancio definitivo 7,5 (7,7) milioni di euro, costituiti al 100 % (100 %) dalla sovvenzione UE. Effettivi al 31 dicembre 2013 30 (30) posti previsti nella tabella dell’organico, di cui occupati: 30 (30); 16 (14) altri impieghi (agenti contrattuali, esperti nazionali distaccati). Totale degli effettivi al 31 dicembre 2013 46 (44), di cui addetti a funzioni:
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Attività svolte e servizi forniti nel 2013 (2012) |
Settori focali: Dati ed indicatori sulla parità di genere confrontabili e affidabili; rilevazione ed elaborazione di metodi e buone pratiche per il lavoro sulla parità di genere; centro risorse e documentazione; attività di sensibilizzazione, interconnessioni in rete e comunicazione. Numero di studi avviati: 14 (7) Numero di contributi ai paesi che detengono la presidenza: 2 (2) Numero di riunioni di esperti e di gruppo di lavoro: 13 (23) Nel quadro della presidenza lituana del Consiglio dell’UE si sono svolti molti altri incontri. Conferenze internazionali: 2 (1) Numero di relazioni di ricerca: 2 (2) Relazioni annuali: 1 (1) |
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Fonte: Informazioni fornite dall’Istituto. |
LA RISPOSTA DELL’AGENZIA
11. |
Dichiariamo il nostro accordo. L’EIGE ha introdotto tetti accettabili in base al titolo (TITOLO I: MAX 10 %, TITOLO II: MAX 20 %, TITOLO III: MAX 30 %). Tuttavia, come accaduto in esercizi precedenti, di nuovo nel 2013 i ritardi registrati relativi agli stanziamenti operativi sono dovuti a circostanze fuori dal controllo dell’EIGE, come una decisione deliberata in ritardo da parte della presidenza del Consiglio dell’UE rispetto ad un argomento di studio. Al fine di ottimizzare il piano e il monitoraggio degli approvvigionamenti l’EIGE ha attualmente messo a punto uno strumento di controllo che segue le scadenze stabilite di ciascuna fase della procedura annuale di approvvigionamenti. |