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Document 52013XG0517(01)

    Quattordicesima relazione sullo stato di avanzamento dei lavori relativi all'attuazione della strategia dell'UE volta a combattere l'accumulazione e il traffico illeciti di armi leggere e di piccolo calibro (SALW) e relative munizioni (2012/II)

    GU C 138 del 17.5.2013, p. 7–12 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    17.5.2013   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    C 138/7


    Quattordicesima relazione sullo stato di avanzamento dei lavori relativi all'attuazione della strategia dell'UE volta a combattere l'accumulazione e il traffico illeciti di armi leggere e di piccolo calibro (SALW) e relative munizioni (2012/II)

    2013/C 138/03

    I.   INTRODUZIONE

    La quattordicesima relazione sullo stato di avanzamento dei lavori relativi all'attuazione della strategia in materia di SALW comprende le attività svolte dall'UE nel secondo semestre del 2012 (dal 1o luglio 2012 al 31 dicembre 2012). La relazione è stata redatta dalla divisione del SEAE «Non proliferazione e disarmo», di concerto con altri servizi competenti del SEAE e della Commissione europea. Nel periodo oggetto della relazione l'UE ha continuato a promuovere la questione delle armi leggere e di piccolo calibro (SALW) in tutti i consessi multilaterali e nel dialogo politico con i paesi terzi nell'ambito dei pertinenti strumenti internazionali quali il programma d'azione delle Nazioni Unite per prevenire, combattere e sradicare il commercio illecito di armi leggere e di piccolo calibro in tutti i suoi aspetti. In particolare, l'UE ha partecipato attivamente ai negoziati dell'ONU svoltisi nel luglio 2012 concernenti un trattato sul commercio di armi, e alla seconda conferenza di revisione tenutasi nell'agosto 2012 sul programma di azione delle Nazioni Unite per prevenire, combattere e sradicare il commercio illegale di armi leggere e di piccolo calibro in tutti i suoi aspetti. Inoltre, in tale periodo, l'UE ha continuato a mettere in atto numerosi progetti relativi alla prevenzione del commercio illegale e dell'accumulazione eccessiva di SALW ed ha iniziato a elaborare nuove iniziative che dovranno essere ulteriormente sviluppate nei prossimi mesi.

    II.   ATTUAZIONE DEL PIANO D'AZIONE CONTENUTO NELLA STRATEGIA DELL'UE IN MATERIA DI SALW

    II.1.   Un multilateralismo efficace per sviluppare meccanismi universali, regionali e nazionali contro l'offerta e la diffusione destabilizzante delle SALW e relative munizioni

    a)   Attuazione del programma di azione del 2001 delle Nazioni Unite per prevenire, combattere e sradicare il commercio illegale di armi leggere e di piccolo calibro in tutti i suoi aspetti

    L'UE ha partecipato attivamente alla conferenza delle Nazioni Unite di revisione dei progressi compiuti nell'attuazione del programma d'azione per prevenire, combattere e sradicare il commercio illegale di armi leggere e di piccolo calibro in tutti i suoi aspetti, la cui sessione si è tenuta dal 27 agosto al 7 settembre 2012 a New York.

    Sulla base di un documento di lavoro dell'UE, adottato a livello di Consiglio e sottoposto alla conferenza di revisione (disponibile sul sito http://www.poa-iss.org/RevCon2/documents/), l'UE ha preso parte attivamente ai negoziati concernenti una dichiarazione sui piani di attuazione del programma d'azione e dello strumento internazionale di rintracciamento nonché sul piano relativo alle riunioni sul programma d'azione nei prossimi sei anni. L'UE ha accolto con favore il fatto che la conferenza di revisione è stata in grado di raggiungere un consenso su tali documenti finali ed è convinta che i risultati della conferenza aiuteranno tutti gli attori pertinenti a rafforzare la piena ed effettiva attuazione del programma d'azione in futuro.

    Nel quadro della decisione del Consiglio a sostegno delle attività dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari del disarmo volte ad attuare il programma d'azione (decisione 2011/428/PESC del Consiglio, del 18 luglio 2011), le attività hanno continuato a migliorare il sistema online di sostegno all'attuazione (http://www.poa-iss.org), soprattutto per quanto riguarda lo strumento «abbinare esigenze e risorse» al fine di contribuire a coordinare gli sforzi internazionali miranti a un'efficace attuazione del programma d'azione. Il 14 e 15 agosto 2012 si è tenuto a Nairobi un seminario regionale sull'attuazione del programma d'azione per le sottoregioni africane al fine di portare avanti l'attuazione del programma d'azione a livello regionale e coadiuvare la preparazione della seconda conferenza di revisione relativa al programma d'azione. Durante il seminario è stato adottato un documento finale sulla base di discussioni approfondite concernenti i temi dei progetti di documenti finali della conferenza di revisione.

    I gruppi subregionali composti da Stati membri dell'ECOWAS, del RECSA, della SADC e della CEEAC hanno parimenti elaborato i loro risultati sulle priorità subregionali, che sono stati allegati al documento principale. Sono in fase di definizione piani per una riunione regionale con la Lega degli Stati arabi sull'attuazione regionale del programma d'azione e sui risultati della seconda conferenza di revisione.

    b)   Trattato sul commercio di armi

    Nel secondo semestre del 2012 l'UE ha continuato a considerare altamente prioritario il processo riguardante il trattato sul commercio di armi (ATT), che ha raggiunto una fase cruciale con la convocazione nel luglio 2012 della conferenza dell'ONU incaricata di negoziare il trattato.

    Durante l'intero periodo 2011-2012 l'Unione europea e gli Stati membri hanno dato pieno sostegno e hanno partecipato al processo condotto dall'ONU relativo al trattato sul commercio di armi. In preparazione della conferenza dell'ONU del luglio 2012 un sottogruppo dedicato dei gruppi di lavoro COARM e CODUN ha tenuto riunioni periodiche al fine di scambiare opinioni e coordinare le posizioni, consentendo così all'UE di continuare a essere un attore assai attivo e visibile del processo ATT. Sulla base di posizioni coordinate dell'UE, quest'ultima e gli Stati membri hanno partecipato attivamente ai negoziati svoltisi nel luglio 2012 e hanno tenuto ampie consultazioni con paesi terzi, in particolare con i principali paesi che fabbricano, esportano e importano armi, e con il presidente della conferenza dell'ONU.

    Pur riconoscendo i significativi progressi compiuti in occasione della conferenza dell'ONU, l'UE si rammarica per il fatto che non sia stato possibile raggiungere un accordo sul testo definitivo del trattato. Proseguiranno gli sforzi intensi per una rapida e positiva conclusione del processo negoziale in occasione d ella conferenza finale dell'ONU del marzo 2013, che completerà i negoziati sulla base del progetto di trattato del 26 luglio 2012.

    A seguito del completamento dell'attuazione della decisione 2010/336/PESC del Consiglio, del 14 giugno 2010, che promuove il processo ATT con l'organizzazione di una serie di seminari regionali in tutto il mondo, l'UE ha avviato i lavori per l'elaborazione di una nuova decisione del Consiglio da adottare all'inizio del 2013 e volta ad agevolare la preparazione degli Stati membri dell'ONU alla conferenza del marzo 2013 e a promuovere l'attuazione e l'universalizzazione dell'ATT una volta approvato.

    c)   Attuazione del Protocollo contro la fabbricazione e il traffico illeciti di armi da fuoco della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale (UNTOC)

    Mediante la componente a lungo termine dello strumento per la stabilità, nel secondo semestre del 2012 è proseguito un progetto triennale (marzo 2011-febbraio 2014) inteso a prevenire e contrastare il commercio transnazionale illecito di armi da fuoco, promuovendo la ratifica e l'attuazione del protocollo contro la fabbricazione e il traffico illeciti di armi da fuoco, loro parti e componenti e munizioni, addizionale alla convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale. La portata geografica del progetto comprende l'Africa occidentale (Benin, Burkina Faso, Gambia, Ghana, Mali, Mauritania, Senegal, Togo), l'America meridionale (Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Paraguay, Uruguay) e i Caraibi (Giamaica). E' stata fornita assistenza tecnica sull'armonizzazione legislativa e la creazione di capacità riguardo alla gestione delle SALW in linea con l'obiettivo di promuovere la ratifica e l'attuazione del protocollo sulle armi da fuoco in America Latina, nei Caraibi e in Africa occidentale. Il progetto sensibilizza inoltre sulle questioni relative alle SALW per accrescere la partecipazione e la supervisione della società civile in questo settore. Le attività previste comprendono lo svolgimento di uno studio sul traffico transregionale di armi da fuoco che forniranno ai paesi partner documentazione a sostegno dell'elaborazione di politiche. Il progetto è attuato dall'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC).

    Nel quadro della componente a lungo termine dello strumento per la stabilità, l'UE fornisce anche assistenza finanziaria a Interpol per l'elaborazione e l'entrata in funzione di una base di dati sul rintracciamento e la localizzazione delle armi da fuoco smarrite/rubate (iARMS) tramite il sistema Interpol I24/7.

    L'entrata in funzione pilota (2011-2012) ha riguardato principalmente le stesse regioni del progetto UNODC includendo anche altri paesi europei (Repubblica ceca, Croazia, Portogallo, Spagna). Il progetto è inteso a contribuire alla lotta contro il traffico di armi da fuoco migliorando lo scambio di informazioni a livello regionale e transregionale sulle armi da fuoco illecite. Nel dicembre 2012 è stato approvato un contratto per una seconda fase del sostegno a lungo termine dello strumento per la stabilità a favore del sistema iARMS di Interpol; esso avrà inizio nel gennaio 2013 (2013-2014), quando sarà terminata la prima fase del sostegno. La seconda fase mira ad accrescere la funzionalità del sistema e a rendere iARMS disponibile per tutti i 190 membri di Interpol. Il progetto prevede inoltre una correlata creazione di capacità, formazione e servizi di informazione sulla criminalità ai fini della lotta alla criminalità connessa alle armi da fuoco.

    d)   Controlli delle esportazioni

    A seguito del completamento dell'attuazione della decisione 2009/1012/PESC del Consiglio, nel primo semestre del 2012 è stata effettuata una valutazione accurata della decisione del Consiglio e della sua incidenza al fine di sviluppare una nuova serie di attività di sensibilizzazione e assistenza. Questo processo è sfociato nell'adozione della decisione 2012/711/PESC del Consiglio, che prevede una nuova gamma di attività a sostegno dei paesi terzi, compresi seminari regionali, visite di studio, scambi di personale e assistenza individuale. L'attuazione della decisione del Consiglio comincerà all'inizio del 2013.

    e)   Commercio illecito di SALW per via aerea

    Nel quadro della decisione 2010/765/PESC del Consiglio sull’azione dell’UE volta a contrastare il commercio illecito di SALW per via aerea, e intesa a migliorare gli strumenti e le tecniche per gli operatori internazionali e nazionali allo scopo di effettuare controlli efficaci e mirati sugli aeromobili di trasporto merci sospettati di essere coinvolti nel commercio illecito di SALW, l'attuazione del progetto da parte dell'Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma (SIPRI) è proseguita fino al 30 dicembre 2012.

    Un seminario di esperti incentrato sulle sanzioni dell'ONU e sul traffico aereo si è svolto nella sede delle Nazioni Unite a New York il 28 e 29 agosto 2012. L'evento ha riunito circa 100 esperti nei seguenti settori: controllo delle sanzioni, aviazione civile, mantenimento della pace, gestione delle crisi, disarmo, intelligence nell'ambito dell'aviazione, proliferazione, controllo delle esportazioni, difesa, applicazione delle leggi, dogane e sicurezza. Un altro seminario di esperti focalizzato sul traffico aereo e il mantenimento della pace si è svolto ad Addis Abeba, Etiopia, il 30 e 31 ottobre 2012 con la partecipazione di esperti internazionali, regionali e nazionali nonché di rappresentanti dell'Unione Africana (UA), di altre organizzazioni regionali e di Stati delle aree interessate. Entrambi i seminari hanno contribuito a stabilire le migliori prassi per quanto riguarda un efficace scambio di informazioni, strumenti e tecniche per un migliore monitoraggio e rilevamento degli operatori di trasporto aereo di merci coinvolti in flussi di merci destabilizzanti nonché il controllo delle sanzioni e tecniche di indagine dei traffici in contesti di mantenimento della pace. Tra le raccomandazioni risultanti dalla serie di seminari di esperti figura la fornitura di strumenti e risorse più permanenti ai gruppi di esperti che sostengono i lavori dei Comitati delle sanzioni delle Nazioni Unite.

    Il software e le basi di dati del sistema di valutazione del monitoraggio degli aeromobili sono stati aggiornati per rispecchiare il quadro minaccioso correlato ai crescenti livelli di conflitto nel Sahel e in Siria verso la fine del periodo di attuazione dei progetti. Infine, un manuale per il rilevamento del traffico di armi per via aerea è stato pubblicato e diffuso durante riunioni informative ed eventi svoltisi nella seconda metà del 2012.

    II.2.   SALW nel quadro del dialogo politico con i paesi terzi e le organizzazioni regionali, clausole relative alle SALW

    Questioni relative alle SALW sono state inserite nell'ordine del giorno di vari dialoghi politici periodici dell'UE con i paesi terzi e della cooperazione con le organizzazioni regionali. Riunioni di dialogo politico sui temi della non proliferazione, del disarmo e del controllo delle armi sono state organizzate a livello di gruppo di lavoro del Consiglio con la Repubblica di Corea (Vienna, 18 settembre 2012) e l'Ucraina (Bruxelles, 6 novembre 2012) e si sono tenute consultazioni informali su base periodica con paesi tra cui l'India, il Giappone, il Sudafrica e altri paesi. Un dialogo UE27-USA relativo a tutti gli importanti temi del programma in materia di non proliferazione, disarmo e controllo delle armi ha avuto luogo a Bruxelles il 17 dicembre 2012.

    In linea con le conclusioni del Consiglio sull'inclusione di un elemento concernente le SALW negli accordi tra l'UE e i paesi terzi, adottate nel dicembre 2008, elementi concernenti le SALW sono attualmente oggetto di negoziati con l'Afghanistan, l'Australia, il Brunei, il Canada, il Kazakhstan, la Malaysia, il Mercosur, la Nuova Zelanda e Singapore ai fini della loro inclusione nei rispettivi accordi con l'UE.

    II.3.   Progetto di assistenza specifica dell'UE ai paesi terzi e alle organizzazioni regionali

    a)   Balcani occidentali

    I.

    L'UE ha continuato a finanziare gli sforzi di demilitarizzazione nel settore delle SALW, in particolare tramite l'attuazione della decisione 2010/179/PESC del Consiglio per il sostegno delle attività del SEESAC nei Balcani occidentali, che è stata adottata nel marzo 2012. La decisione del Consiglio è stata attuata efficacemente portando a termine le attività in corso riguardanti il miglioramento della gestione delle scorte e la distruzione delle eccedenze in Bosnia-Erzegovina, Croazia e Serbia.

    In Bosnia-Erzegovina la sostituzione delle porte in quattro siti di deposito di SALW e munizioni è stata completata efficacemente nel dicembre 2012. Sono state sostituite 41 porte in totale, che danno accesso alle scorte. Con il miglioramento delle disposizioni di sicurezza del deposito centrale di SALW e munizioni del ministero dell'interno croato e il potenziamento dell'infrastruttura di sicurezza del deposito di munizioni Taras del ministero della difesa del Montenegro, è stato ottenuto un notevole aumento della sicurezza delle scorte nei Balcani occidentali. Il potenziamento dell'infrastruttura è stato integrato da uno sviluppo della capacità di gestione delle scorte ideando e mettendo a disposizione un corso di formazione generale costituito da 3 moduli. Un totale di 58 unità del personale di livello operativo della Bosnia-Erzegovina, della Croazia, del Montenegro, della Serbia e dell'ex Repubblica jugoslava di Macedonia sono state formate in pianificazione e gestione dei siti di deposito delle scorte, procedure di gestione e verifica contabile degli inventari, e condizioni tecniche degli impianti di deposito e trasporto di SALW e relative munizioni.

    Le scorte in eccedenza di SALW detenute dai ministeri dell'interno della Croazia e della Serbia sono state notevolmente ridotte con la distruzione di 78 205 armi. In Croazia la distruzione di 4 620 SALW nel periodo luglio-dicembre 2012 ha portato il totale delle armi distrutte a norma della decisione del Consiglio a 32 920, superando il numero bersaglio di 2 982 armi. In Serbia la distruzione di 17 000 SALW nel dicembre 2012 ha portato il totale delle armi distrutte a norma della decisione del Consiglio a 45 285. In Croazia, a seguito della campagna di sensibilizzazione conclusasi nel dicembre 2011, sono stati raccolti ulteriori 186 esemplari di armi automatiche illecite, 1 539 esemplari di armi a frammentazione illecite, 201 esemplari di armi legali, 679 463 esemplari di munizioni e 96,79 chilogrammi di esplosivo durante i primi mesi del 2012.

    In termini di marcatura e rintracciamento, gli aggiornamenti del software hanno rafforzato il sistema nazionale di registrazione e di identificazione delle armi nell'ex Repubblica jugoslava di Macedonia, rendendolo pienamente funzionale. Un nuovo sistema elettronico di registrazione delle armi è stato ideato e instaurato in Montenegro.

    Nel complesso le attività intraprese a norma della decisione del Consiglio hanno fatto progredire in modo significativo l'attuazione della strategia dell'UE sulle SALW nei Balcani occidentali.

    II.

    L'UE sta inoltre prendendo in considerazione un programma di follow-up per continuare a migliorare, mediante la componente a breve termine dello strumento per la stabilità, la sicurezza e le prospettive di sviluppo per le persone e le comunità locali eventualmente colpite da esplosioni accidentali nei siti di deposito delle munizioni in Bosnia-Erzegovina. Il progetto attuato dal PSNU consisterà nel combinare la distruzione delle munizioni instabili e molto pericolose con il miglioramento delle norme di sicurezza dei depositi per le munizioni. Il programma fornirà altresì assistenza per migliorare i meccanismi d'ispezione e verifica delle munizioni del governo della Bosnia-Erzegovina e potenziare le competenze e le buone prassi giuridiche e amministrative in seno alle autorità.

    b)   Regione dell'OSCE

    Nell'ottobre 2012 l'UE ha adottato una decisione del Consiglio a sostegno delle attività volte a ridurre il rischio del commercio illecito e dell'accumulazione eccessiva di SALW nella regione dell'OSCE (decisione 2012/662/PESC del Consiglio). Tale decisione del Consiglio avrà tra l'altro l'effetto di potenziare la sicurezza dei depositi di scorte di SALW in Bielorussia e nel Kirghizistan, distruggere le SALW in eccedenza in questi due paesi per impedirne il dirottamento verso il commercio illegale, e introdurre un'applicazione per la gestione degli inventari di SALW al fine di migliorare il deposito, la registrazione e il rintracciamento di SALW in vari Stati dell'OSCE.

    c)   Africa

    I.

    Nel secondo semestre del 2012 è stata avviata l'attuazione della decisione 2012/121/PESC del Consiglio a sostegno di attività volte a promuovere il dialogo UE-Cina-Africa e la cooperazione sui controlli delle armi convenzionali. La prima riunione del Gruppo di esperti Africa-UE-Cina si è svolta a Bruxelles il 13 novembre 2012 ed è stata seguita da un seminario ATT tenutosi il 14 novembre 2012 cui hanno partecipato membri del Gruppo di esperti, funzionari, studiosi ed esperti del gruppo di riflessione provenienti dall'Africa, dalla Cina e dagli Stati membri dell'UE nonché dalle istituzioni UE. Entrambi gli eventi hanno consentito di migliorare la comprensione reciproca tra gli interlocutori africani, europei e cinesi sulle rispettive posizioni nel processo ATT e su questioni inerenti alle armi convenzionali in generale. Nella prima riunione del Gruppo di esperti è stato anche adottato un programma di lavoro per i prossimi sei mesi che comprenderà ulteriori eventi di sensibilizzazione sul processo ATT in Cina e in Africa e l'istituzione di un centro comune di ricerca Africa-UE-Cina sulle armi convenzionali.

    II.

    Nel contesto della componente a lungo termine dello strumento per la stabilità, l'UE ha proseguito l'attuazione di un progetto a sostegno della lotta contro l'accumulazione e il commercio illeciti di armi da fuoco e relative munizioni in Africa, tramite il Centro regionale sulle armi leggere e di piccolo calibro (RECSA) situato a Nairobi. Il progetto contribuisce all'attuazione della componente «pace e sicurezza» della strategia comune Africa-UE. Tra le principali attività rientrano il rafforzamento istituzionale dei paesi bersaglio e del RECSA, la promozione di una gestione efficace delle SALW (marcatura delle armi, registrazione, gestione e distruzione delle scorte) e l'elaborazione di informazioni sulle SALW.

    L'attuale sostegno al RECSA scadrà nel giugno 2013 dopo il completamento di uno studio che esamina il livello di attuazione degli impegni regionali e internazionali in materia di SALW nei paesi subsahariani. La seconda fase del sostegno UE al RECSA è stata approvata nel dicembre 2012 e avrà inizio nel luglio 2013 una volta portato a termine il progetto attuale.

    III.

    Inoltre la questione della diffusione illegale di SALW in Libia e in provenienza da questo paese è stata discussa in una serie di riunioni a vari livelli e l'UE sta elaborando una decisione del Consiglio per sostenere gli sforzi al riguardo. Nel settembre 2012 un progetto congiunto della DanChurchAid (DCA) e del Consiglio danese per i rifugiati (DRC), finanziato dalla componente a breve termine dello strumento per la stabilità, ha già cominciato a fornire alla popolazione civile in Libia insegnamenti sui rischi inerenti alle SALW al fine di ridurre il numero di incidenti connessi, e la presenza visiva di SALW. Il DCA ha anche caldeggiato politiche da parte delle amministrazioni locali sulla gestione sicura delle SALW per contribuire alla prevenzione della violenza armata.

    IV.

    Altri due progetti in Stati africani, entrambi finanziati dalla componente a breve termine dello strumento per la stabilità, sostengono l'assistenza 1) al governo del Sud Sudan per quanto riguarda il controllo delle armi, in particolare mediante misure di creazione di capacità volte a ridurre pacificamente il numero di SALW incontrollate nelle mani dei civili in tale paese; e 2) al governo del Niger nell'attuazione efficace dei suoi impegni risultanti dalla convenzione ECOWAS sulle SALW e dal programma d'azione dell'ONU. Entrambi i progetti sono attuati dal PSNU.

    d)   America centrale

    L'UE ha proseguito l'attuazione di un progetto che sostiene il programma centroamericano di controllo delle armi leggere e di piccolo calibro (CASAC). Tramite la componente a lungo termine dello strumento per la stabilità, il progetto, precedentemente attuato dal PSNU, è entrato nella seconda fase del sostegno nel settembre 2012 con la commissione di sicurezza del Sistema d'integrazione centroamericano (SICA) quale partner esecutivo. Il contributo del progetto dell'UE all'iniziativa del CASAC mira a stabilire il fondamento di una struttura regionale e di una strategia a lungo termine volte a combattere il traffico illecito di armi in America centrale, sia a livello nazionale che regionale.

    Il progetto è attuato in America centrale e nei paesi vicini, compresa la regione caraibica (ponendo un accento particolare su Belize, Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua, Costa Rica e Panama). Tra le principali attività rientrano campagne e conferenze di sensibilizzazione del pubblico a livello regionale e nazionale, il rafforzamento dei meccanismi di coordinamento e dei sistemi di registrazione nazionali, e progetti transfrontalieri nonché formazioni in vari settori.

    Inoltre la componente a breve termine dello strumento per la stabilità sostiene anche l'Instituto de Enseñanza para el Desarrollo Sostenible nell'attuazione delle parti relative alle SALW della strategia per la sicurezza dell'America centrale.


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