This document is an excerpt from the EUR-Lex website
Document 52013SC0472
COMMISSION STAFF WORKING DOCUMENT EXECUTIVE SUMMARY OF THE IMPACT ASSESSMENT Accompanying the Document Proposal for a Directive of the European Parliament and of the Council on the protection of undisclosed know-how and business information (trade secrets) against their unlawful acquisition, use and disclosure
DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE SINTESI DELLA VALUTAZIONE D'IMPATTO che accompagna il documento Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla protezione del know-how riservato e delle informazioni commerciali riservate (segreti commerciali) contro l'acquisizione, l'utilizzo e la divulgazione illeciti
DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE SINTESI DELLA VALUTAZIONE D'IMPATTO che accompagna il documento Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla protezione del know-how riservato e delle informazioni commerciali riservate (segreti commerciali) contro l'acquisizione, l'utilizzo e la divulgazione illeciti
/* SWD/2013/0472 final */
DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE SINTESI DELLA VALUTAZIONE D'IMPATTO che accompagna il documento Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla protezione del know-how riservato e delle informazioni commerciali riservate (segreti commerciali) contro l'acquisizione, l'utilizzo e la divulgazione illeciti /* SWD/2013/0472 final */
DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA
COMMISSIONE SINTESI DELLA VALUTAZIONE D'IMPATTO che accompagna il documento Proposta di direttiva del Parlamento
europeo e del Consiglio sulla protezione del know-how
riservato e delle informazioni commerciali riservate (segreti commerciali)
contro l'acquisizione, l'utilizzo e la divulgazione illeciti
1. Introduzione e consultazione Il 3 marzo 2010 la Commissione ha adottato una
strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva (Europa 2020)
che richiede il rafforzamento della conoscenza e dell’innovazione quali motori
della crescita economica dell’Unione. Nell’ambito dell’iniziativa faro
"L’Unione dell’innovazione", la Commissione si è impegnata a
migliorare il contesto generale dell’innovazione nelle imprese anche mediante
l’ottimizzazione della proprietà intellettuale. In questo contesto, il 24 maggio 2011 la
Commissione ha adottato una strategia globale per garantire il corretto
funzionamento del mercato interno della proprietà intellettuale. Ogni brevetto, progettazione o marchio
commerciale inizia sotto forma di segreto (il lancio di un nuovo prodotto, la
scoperta di un farmaco rivoluzionario, il prototipo di un nuovo motore per
autovetture, ecc.). Sino a quando non hanno ottenuto il diritto di proprietà
intellettuale, le imprese sono esposte al rischio di furto di informazioni e di
conoscenze preziose per la ricerca. La legge sul segreto commerciale riduce al
minimo i rischi cui sono esposte le imprese innovative e gli organismi di
ricerca, fornendo meccanismi giuridici di ricorso contro l'appropriazione
illecita di risultati ottenuti in materia di ricerca e sviluppo, di know-how e
di altri dati preziosi. I segreti commerciali sono essenziali per la
ricerca in collaborazione e l’innovazione aperta nell’ambito del mercato
interno; ciò richiede la condivisione di preziose informazioni da parte di
numerosi partner in tutti gli Stati membri. Tuttavia i segreti commerciali non
sono sufficientemente protetti a livello dell'Unione. Le imprese innovative e gli
istituti di ricerca sono sempre più esposti all'appropriazione illecita,
all’interno e all’esterno dell’Unione e la mancanza di un quadro giuridico
comune e solido frena le loro potenzialità di motori della crescita economica e
dell’occupazione. La presente valutazione d’impatto analizza
dove sono le cause primarie di questo problema e come possono essere eliminate.
I servizi della Commissione si sono avvalsi di
esperti esterni. Due studi esterni hanno valutato la tutela giuridica dei
segreti commerciali nell’UE e riesaminato la relativa letteratura economica.
Nel quadro di questi studi 537 imprese hanno partecipato a un'indagine
(indagine 2012) e i servizi della Commissione hanno effettuato una
consultazione pubblica con 386 partecipanti. 2. Contesto, definizione del
problema e sussidiarietà Esiste la prova che le imprese,
indipendentemente dalle loro dimensioni, attribuiscono ai segreti commerciali
perlomeno la stessa importanza dei brevetti e di altre forme di diritti di
proprietà intellettuale. I segreti commerciali sono particolarmente importanti
per le PMI e per le nuove imprese, oltre che per la protezione dell'innovazione
non tecnologica. Rispetto al settore manifatturiero, l’industria dei servizi,
responsabile di oltre il 70 % del PIL dell’UE si basa in misura
relativamente maggiore sui segreti commerciali che sui brevetti. Visto il valore economico del segreto
commerciale i concorrenti potrebbero tentare di acquisirlo illegalmente (ad
esempio mediante furto, copia non autorizzata, violazione degli obblighi di
segretezza ecc.) per poi utilizzarlo successivamente in modo illecito. Una
serie di tendenze (globalizzazione, esternalizzazione, catene di
approvvigionamento più lunghe, maggior uso delle tecnologie dell’informazione e
della comunicazione, ecc.) indicano che il rischio di appropriazione illecita
del segreto commerciale aumenta con il passare del tempo. Tra le imprese che
hanno risposto al sondaggio, una su cinque ha riferito di aver subito negli
ultimi dieci anni tentativi o atti di appropriazione illecita nell’UE . Nonostante l’importanza dei segreti
commerciali e i rischi cui essi sono esposti, il quadro giuridico dell'UE
presta poca attenzione a tale fenomeno. Non esistono norme dell'UE in materia e
la protezione offerta dalle norme nazionali contro la sottrazione dei segreti
commerciali non è omogenea. Pochi Stati membri affrontano in modo puntuale
nelle loro leggi civili o penali l'appropriazione illecita di segreti
commerciali; la maggior parte delle normative nazionali fanno riferimento alla
concorrenza sleale in genere o alla disciplina della responsabilità
extracontrattuale, nonché a talune disposizioni penali. Le differenze tra le legislazioni nazionali
danno luogo alla frammentazione della tutela giuridica del segreto commerciale
contro dell'appropriazione nell’ambito del mercato interno. La tabella seguente
mostra quanto sopra espresso e confronta le leggi nazionali rispetto a una
selezione di provvedimenti importanti che dovrebbero essere offerti da una
tutela giuridica. La frammentazione della tutela giuridica (misure selezionate) Fonte: Baker & McKenzie (2013). Misure selezionate || AT || BE || BG || CY || CZ || DE || DK || EE || EL || ES || FI || FR || HU || IE || IT || LT || LU || LV || MT || NL || PL || PT || RO || SE || SI || SK || UK Definizione di segreto commerciale nella legislazione civile || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || Disponibilità di ingiunzioni contro terzi in buona fede || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || Ingiunzioni non limitate nel tempo || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || Disponibilità di ordini di distruzione dei segreti commerciali/dei beni da quest'ultimi derivanti || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || Calcolo dei danni sulla base di un compenso equo || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || Esecuzione di norme sul rispetto del segreto (procedimenti civili) || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || Sufficiente legislazione penale || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || NB. La cella vuota indica che la misura in questione non è prevista dalla legislazione nazionale –
a) campo di applicazione della tutela: soltanto
pochi Stati membri definiscono i segreti commerciali e l'appropriazione
illecita mentre alcuni non hanno disposizioni specifiche sui segreti
commerciali; –
b) rimedi: non sono sempre disponibili
provvedimenti ingiuntivi per porre fine a tutti gli utilizzi illeciti di
segreti commerciali da parte di terzi (per esempio quando il segreto
commerciale illecitamente acquisito è stato trasferito ad un terzo in buona
fede non sempre è possibile ottenere provvedimenti ingiuntivi non limitati nel
tempo, gli ordini di distruzione dei beni prodotti e delle informazioni
illecite o la loro riconsegna al legittimo detentore del segreto commerciale
non sono sempre disponibili, le norme tradizionali sulla quantificazione del
danno (danno emergente/lucro cessante) sono spesso inadatte nei casi di
appropriazione illecita di segreti commerciali ed i metodi alternativi (ad
esempio l'importo dei diritti che sarebbero dovuti in caso di accordo di
licenza) non sono disponibili in tutti gli Stati membri); –
c) garantire la riservatezza dei segreti
commerciali nei processi civili: le legislazioni nazionali spesso sono
insufficienti a garantire questa riservatezza, il che può significare la
perdita definitiva del segreto commerciale se la vittima decide di avviare un
processo. Questo rischio rappresenta un deterrente per le vittime di
appropriazione illecita di un segreto commerciale dal chiedere un rimedio
giudiziario; e –
d) in molti Stati membri, ma in non in tutti, il
furto di un segreto commerciale costituisce un reato e le sanzioni previste
possono differire in modo sostanziale. Questa protezione frammentata fa sì che il
ricorso alla giustizia per la tutela dei segreti commerciali contro
l'appropriazione illecita di terzi in un contesto transfrontaliero si riveli
uno strumento inaffidabile per la tutela della proprietà intellettuale. Questa
situazione indebolisce anche la tutela offerta agli innovatori europei nei
confronti di beni prodotti grazie al furto dei loro segreti commerciali e
provenienti da paesi terzi. La pratica conferma che le norme nazionali appaiono
poco attrattive per i detentori di segreto commerciale giacché le imprese
difficilmente tutelano i loro segreti commerciali illecitamente sottratti
dinanzi ad un’autorità giudiziaria. Sono stati individuati due problemi
principali: 1) incentivi non ottimali per le attività di
innovazione transfrontaliere. Quando i segreti commerciali sono esposti al
rischio di appropriazione illecita e la loro tutela giuridica è inefficace gli
incentivi all'innovazione (anche a livello transfrontaliero) risultano
pregiudicati per i seguenti motivi: –
i) un inferiore valore atteso dell’innovazione
basata su segreti commerciali e costi più elevati per la sua tutela. Da un
lato, più è probabile che un segreto commerciale verrà sottratto illecitamente
lasciando al suo legittimo proprietario scarse speranze di recuperare i danni
provocati dalla sottrazione, minori sono gli investimenti che possono essere
attesi. D’altro canto, più la tutela giudiziaria è debole, più gli innovatori
devono investire in misure di protezione proprie. Il 35 % dei partecipanti
all’indagine del 2012 hanno identificato nell'"aumento della spesa in
misure di protezione" la conseguenza diretta degli atti (o dei tentativi)
di appropriazione illecita; –
ii) il maggior rischio commerciale quando si
condividono segreti commerciali. Ad esempio, secondo l'indagine del 2012, il 40%
delle imprese dell'UE si asterrebbero dal condividere segreti commerciali con
altri per il timore di perderne la riservatezza in seguito a un utilizzo
illecito o alla cessione non autorizzata. 2) I vantaggi competitivi basati sullo scambio
di segreti commerciali sono a rischio (ridotta competitività): la
frammentazione della tutela giuridica all'interno dell'UE non garantisce la
comparabilità della protezione e del livello di tutela giudiziaria nel mercato
interno, mettendo così a rischio i vantaggi competitivi derivanti dallo scambio
di segreti commerciali, siano essi connessi o meno all'innovazione e
pregiudicando quindi la competitività dei detentori dei segreti commerciali. Ad
esempio, l'industria chimica europea, che dipende fortemente dai processi
innovativi protetti da segreti commerciali, stima che l'appropriazione illecita
di un segreto commerciale spesso può comportare una riduzione di fatturato fino
al 30%. Anche questo fattore compromette la capacità degli innovatori di
ottenere rendimenti adeguati dallo sfruttamento del loro segreto commerciale. Le imprese innovative, in particolare le
piccole e medie imprese (PMI), ne sono pregiudicate ed è compromessa la
cooperazione nel settore dell’innovazione nel mercato interno. A causa
dei diversi livelli di tutela giuridica, alcune imprese si trovano in una
posizione migliore per affrontare la sfida di un’economia basata
sull’informazione e per sfruttare un’efficiente infrastruttura di proprietà
intellettuale. La frammentazione del quadro legislativo impedisce agli
innovatori di sfruttare pienamente il potenziale transfrontaliero del mercato
interno, generando ripercussioni sugli investimenti, sull'occupazione e sulla
crescita economica. In mancanza di un’azione da parte dell’UE (scenario
di riferimento) le conseguenze negative derivanti da casi di appropriazione
illecita di segreti commerciali continueranno ad essere trattate in modo
inadeguato con gli strumenti giuridici che gli Stati membri mettono a
disposizione dei proprietari dei segreti commerciali per la loro difesa. 3. Sussidiarietà L'azione dell'UE potrebbe basarsi
sull’articolo 114 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, dato che
al centro dell'iniziativa è posto il miglioramento delle condizioni per
l’innovazione e il miglioramento dell'efficienza della proprietà intellettuale
nel mercato interno. Il principio di sussidiarietà sarebbe rispettato
poiché gli Stati membri da soli non potrebbero realizzare gli obiettivi
dell’iniziativa. L’azione dell’UE è necessaria, in particolare, per istituire
un quadro giuridico che proteggerebbe - migliorandolo - il flusso
transfrontaliero di segreti commerciali in materia d’innovazione tra i partner
commerciali di ricerca, riducendo al minimo o addirittura eliminando i benefici
derivanti dall'appropriazione illecita delle suddette informazioni. Questo
flusso di informazioni è fondamentale per la valorizzazione dell’innovazione
nell’UE e per le attività di ricerca e sviluppo. 4. Obiettivi Obiettivo generale:
Garantire l'adeguata protezione della competitività delle imprese europee e
degli istituti di ricerca basata su conoscenze e informazioni commerciali
riservate (segreti commerciali) e migliorare le condizioni per lo sviluppo e la
valorizzazione dell'innovazione e per il trasferimento delle conoscenze nel
mercato interno. Obiettivo specifico:
Migliorare l’efficacia della tutela giuridica nei casi di l'appropriazione
illecita di segreti commerciali nel mercato interno. Questo obiettivo specifico è stato integrato
nella strategia generale dell’UE per promuovere e migliorare l’efficienza
dell’infrastruttura della proprietà intellettuale nel mercato interno, alla
luce degli obiettivi della strategia Europa 2020 in materia di innovazione
(cfr. "L'Unione dell’innovazione"). Esso è in linea con gli impegni internazionali
dell’UE e degli Stati membri in questo settore (cfr. l'accordo sugli aspetti
dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio - accordo TRIPS). 5. Confronto tra le opzioni
strategiche Sintesi del confronto tra le opzioni || Efficacia* [per obiettivo operativo] || Efficienza & costi ** Alternative possibili || Portata compa- rabile della prote- zione || Livello suffi- ciente e compa- rabile di tutela giudi- ziaria || Tutela della riserva- tezza in caso di contro- versia || Potere deter- rente || Costi || Effi- cienza 1. Status quo. || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 2. Informazione/sensibilizzazione sugli attuali strumenti di ricorso in caso di appropriazione illecita di segreti commerciali. || 0 || 0. || 0 || 0. || H || L 3. Illiceità degli atti di appropriazione illecita di segreti commerciali. || ++ || + || + || + || M || M 4. Convergenza dei mezzi offerti dal diritto civile nazionale avverso l’appropriazione illecita di segreti commerciali. || ++ || ++ || ++ || ++ || M || H 5. Convergenza dei mezzi offerti dal diritto civile e penale nazionale avverso l’appropriazione illecita di segreti commerciali. || ++ || ++ || ++ || ++ || H || M * Confronto rispetto allo scenario di base: ---
deterioramento molto significativo della situazione; -- deterioramento
significativo della situazione; - lieve deterioramento; 0 nessun cambiamento
rilevante ; + lieve miglioramento; ++ miglioramento significativo; +++
miglioramento molto significativo. ** Valutazione globale
dell’opzione per quanto riguarda il conseguimento degli obiettivi. L: basso, M:
medio, H: elevato Nell’ambito dell’opzione 1, le spese per le
misure di protezione rimarrebbero elevate e le imprese sarebbero reticenti a
far parte di reti di innovazione transfrontaliere collaborative. L’eccessiva
enfasi sulla prevenzione porterebbe a vincoli più rigorosi per i lavoratori e a
una ridotta mobilità professionale. Incentivi limitati all'innovazione
potrebbero ostacolare la creazione di posti di lavoro. Per le PMI i maggiori
costi sono proporzionalmente più alti. L’economia dell'UE resterebbe inferiore
in termini di posti di lavoro, di innovazione e di crescita e i consumatori
disporrebbero di un accesso limitato ai prodotti o ai servizi innovativi. L’opzione 2 consentirebbe di migliorare la
capacità dei creatori e degli innovatori di affrontare il problema
dell'appropriazione illecita di segreti commerciali, generando quindi maggiore
fiducia. Tuttavia, tale opzione non sarebbe pienamente efficace nel conseguire
l’obiettivo per i seguenti motivi: essa genera costi supplementari e necessita
risorse aggiuntive per l’elaborazione, la presentazione e il continuo
aggiornamento delle informazioni in tutte le lingue e per l'organizzazione
periodica di sensibilizzazione; i detentori di segreti commerciali si
troverebbero comunque in una posizione di debolezza quanto all’appropriazione
illecita di detti segreti; la disparità di protezione nell'UE continuerebbe; e
i beni fabbricati negli Stati membri con un basso livello di protezione
circolerebbero in tutto il mercato interno. Con le opzioni 3, 4 e 5 il campo di
applicazione armonizzato della protezione del segreto commerciale, garantirebbe
parità di tutela giuridica e una maggiore certezza del diritto. Ciò
consentirebbe di: –
i) rafforzare la competitività delle imprese grazie
alla migliore protezione transfrontaliera dei loro vantaggi competitivi, e
migliorare l’allocazione delle risorse grazie al contenimento degli investimenti
in misure di protezione, che libererà risorse a vantaggio di investimenti più
produttivi; –
ii) fornire maggiori incentivi alle attività
innovative (transfrontaliere), grazie al valore atteso più elevato dei segreti
commerciali e alla maggiore tutela della condivisione transfrontaliera delle
conoscenze. Questi elementi, che dovrebbero avere un
effetto positivo sull’innovazione (aumento degli investimenti nell’innovazione,
condivisione transfrontaliera delle conoscenze e conseguenti ricadute positive)
e sul mercato interno delle attività relative alla creatività transfrontaliera
e alla proprietà intellettuale, favorirebbero la crescita economica e
agevolerebbero le scelte del consumatore e l’accesso ai nuovi prodotti e
servizi. Le opzioni in questione potrebbero anche contribuire a rendere più
facile per i lavoratori dipendenti (altamente) qualificati (coloro che creano o
hanno accesso ai segreti commerciali) cambiare datore di lavoro nel mercato
interno o creare la propria impresa. L’opzione 3 si limita ad invitare gli Stati
membri a prevedere misure correttive efficaci e proporzionate senza
specificarle e quindi affronta solo una parte delle disposizioni necessarie per
istituire un quadro giuridico efficace per la tutela dei segreti commerciali
contro l'appropriazione illecita. Inoltre questa opzione non garantirebbe una
buona armonizzazione per quanto riguarda la riservatezza dei segreti
commerciali durante i procedimenti giudiziari. I potenziali attori dovrebbero
ancora compiere ulteriori valutazioni del rischio in ciascuno Stato membro. La
riduzione dei costi di informazione sarebbe limitata. L’opzione 4 avrebbe alcuni impatti positivi in
comune con l'opzione 3, ma includerebbe anche misure armonizzate per impedire a
terzi di utilizzare/mettere a frutto i segreti commerciali illecitamente
sottratti, comprese eventualmente le importazioni da paesi terzi. Essa
fornirebbe inoltre maggiore certezza sulla conservazione della segretezza
durante i processi, istituendo un quadro giuridico comune, evitando i costi e i
rischi associati all’insufficiente convergenza e gli svantaggi dell’opzione n. 3.
Migliori strumenti di applicazione della normativa e di recupero dei danni,
nonché migliori garanzie sulla conservazione della riservatezza dei segreti
commerciali nel contenzioso rassicurano gli investitori in misura maggiore. Ciò
favorisce gli investimenti nell’innovazione, in particolare in un contesto
transfrontaliero, contribuendo in tal modo a un funzionamento più agevole del
mercato interno. L’opzione 5 aggiungerebbe all'opzione 4 anche
una convergenza sul piano del diritto penale, rafforzando l’effetto deterrente
delle norme e fornendo un migliore accesso alle prove nell'ambito dei poteri
d’indagine delle autorità di controllo. Tuttavia, l’opzione 5 andrebbe al di là
dell’attuale protezione dei diritti di proprietà intellettuale offerta dal
diritto penale, che al momento non è armonizzata a livello dell'UE. Inoltre,
secondo il principio di proporzionalità, i provvedimenti di diritto penale
devono sempre rimanere un'ultima ratio dopo aver verificato se le modifiche
proposte nel settore del diritto civile sono già sufficienti per conseguire gli
obiettivi. L’opzione 4 è quella preferita. Scelta dello uno strumento giuridico: poiché uno strumento giuridico non vincolante non garantirebbe un
impatto positivo, questa opzione deve essere attuata in una direttiva. 6. Impatti complessivi
dell'opzione prescelta La convergenza dei rimedi di diritto civile
consentirebbe alla imprese innovative di tutelare i loro legittimi segreti
commerciali più efficacemente in tutta l'UE. . Inoltre, se i proprietari di
segreti commerciali potessero contare sulla riservatezza nel processo, essi
sarebbero più inclini a cercare tutela giuridica contro i potenziali danni
derivanti dall'appropriazione illecita di segreti commerciali. Una maggiore certezza
del diritto e la convergenza normativa, di cui all'opzione 4, contribuirebbero
ad aumentare il valore delle innovazioni che le imprese cercano di proteggere
con i segreti commerciali, giacché sarebbe ridotto il rischio di appropriazione
illecita. Questa opzione avrebbe un impatto positivo sul
funzionamento del mercato interno, consentendo alle imprese, in
particolare alle PMI e ai ricercatori, di utilizzare al meglio le loro idee
innovative, collaborando con i migliori partner di tutta l'UE. Tale incentivo
ad innovare e a farlo in modo più efficiente, nonché i risparmi sui
costi derivanti dalle attuali eccessive misure protettive aumenterebbero gli
investimenti del settore privato nelle attività di ricerca e sviluppo nel
mercato interno. La comparabilità del livello di tutela dei
segreti commerciali in tutta l’UE permetterebbe di interrompere alle stesse
condizioni in tutti gli Stati membri dell'UE l’importazione di merci da paesi
terzi, quando tali merci sono state fabbricate avvalendosi di segreti
commerciali illecitamente sottratti. Allo stesso tempo, la concorrenza non
dovrebbe essere limitata perché non si tratta di concedere diritti esclusivi e
ogni concorrente è libero di acquisire indipendentemente le conoscenze protette
dal segreto commerciale (anche mediante (anche mediante ricerca del segreto di
fabbricazione). Ciò dovrebbe, nel tempo, avere effetti positivi sulla
competitività e sulla crescita dell'economia dell'UE. Le opzioni scelte non avranno conseguenze
sociali dirette sul piano macroeconomico, ad esempio sui livelli di
occupazione nazionale. Indirettamente, tuttavia, dovrebbe esserci un impatto
positivo in termini di agevolazione della mobilità del lavoro altamente
qualificato (coloro che hanno accesso ai segreti commerciali) nel mercato
interno e in termini di occupazione connessa all’innovazione (grazie a una
maggiore attività innovativa), contribuendo così alla sostenibilità
dell'occupazione nell’UE. L’opzione prescelta non dovrebbe avrebbe un
impatto diretto sull’ambiente. Questa iniziativa non pregiudicherà i diritti
fondamentali. Un’azione dell’UE che prevede una protezione
efficace ed omogenea dei segreti commerciali in tutta l’UE è sostenuta dalle
parti interessate del mondo delle imprese che hanno risposto alla consultazione
pubblica e all'indagine specifica del 2012. Al contrario, le parti interessate
non appartenenti al mondo delle imprese non ravvisano la necessità di
un’iniziativa da parte dell’UE. 7. Monitoraggio e valutazione
delle opzioni strategiche prescelte Saranno intraprese tre fasi: 1) un piano di
attuazione; 2) il monitoraggio regolare da parte della Commissione
dell'adozione tempestiva e della correttezza delle misure di trasposizione
nonché della loro applicazione e 3) la valutazione degli effetti della politica
prescelta nel medio termine.