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Document 52013SC0289
COMMISSION STAFF WORKING DOCUMENT SUMMARY OF THE IMPACT ASSESSMENT Accompanying the document Proposal for a directive of the European parliament and of the Council on payment services in the internal market and amending Directives 2002/65/EC, 2013/36/UE and 2009/110/EC and repealing Directive 2007/64/EC and Proposal for a Regulation of the European Parliament and of the Council on interchange fees for card-based payment transactions
DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE Sintesi della valutazione d'impatto che accompagna il documento Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno, che modifica le direttive 2002/65/CE, 2013/36/UE e 2009/110/CE e che abroga la direttiva 2007/64/CE e Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento tramite carta
DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE Sintesi della valutazione d'impatto che accompagna il documento Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno, che modifica le direttive 2002/65/CE, 2013/36/UE e 2009/110/CE e che abroga la direttiva 2007/64/CE e Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento tramite carta
/* SWD/2013/0289 final */
DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE Sintesi della valutazione d'impatto che accompagna il documento Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno, che modifica le direttive 2002/65/CE, 2013/36/UE e 2009/110/CE e che abroga la direttiva 2007/64/CE e Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento tramite carta /* SWD/2013/0289 final */
1.
Introduzione In un'epoca che vede il
mondo abbandonare via via gli scambi fisici a favore del commercio elettronico,
per godere appieno dei benefici del mercato unico è essenziale che consumatori,
esercenti e imprese possano contare su sistemi di pagamento elettronico sicuri,
efficienti, competitivi e innovativi. Con il vigente corpus normativo in
materia di pagamenti è stato possibile conseguire progressi considerevoli e
realizzare nell’UE l’integrazione dei pagamenti al dettaglio. Tuttavia,
importanti settori del mercato dei pagamenti (tramite carta, internet,
dispositivo mobile) sono ancora frammentati lungo i confini nazionali. I più
recenti sviluppi sui mercati hanno inoltre evidenziato l'esistenza di lacune
normative ed incongruenze nell’attuale quadro giuridico sui pagamenti. 2.
Definizione del problema 2.1.
Problemi Il quadro normativo
istituito dalla direttiva 2007/64/CE relativa ai servizi di pagamento[1]
ha già determinato progressi considerevoli nell'integrazione generale del
mercato europeo dei pagamenti al dettaglio. Permangono tuttavia problemi
specifici e circoscritti in materia di pagamenti tramite carta, internet e
dispositivo mobile, le cui cause sono riconducibili a due categorie di fattori:
da un lato, il funzionamento non ottimale del mercato in alcuni settori;
dall'altro, le lacune e carenze della disciplina giuridica vigente. 2.1.1.
Frammentazione del mercato La standardizzazione
tecnica e l'interoperabilità sono elementi fondamentali dell'ambiente di
pagamento articolato in reti. L’interoperabilità tra
i diversi sistemi basata su norme comuni è indispensabile per massimizzarne la
diffusione tra pagatori, beneficiari e relativi prestatori di servizi di
pagamento, ma i pagamenti tramite carta, internet e dispositivo mobile
sono tutti penalizzati, sotto aspetti differenti e in diversa misura, dalla
mancanza di standardizzazione e interoperabilità fra soluzioni alternative,
soprattutto a livello transfrontaliero. Questi problemi, che peraltro limitano
la concorrenza, sono acuiti dalla debolezza del regime di governance nel
mercato europeo dei pagamenti al dettaglio. 2.1.2.
Assenza di concorrenza effettiva Nel settore delle carte
di pagamento la concorrenza è falsata da numerose regole e pratiche commerciali
restrittive. Anzitutto, gli accordi
collettivi che nei circuiti delle carte di pagamento legano le banche emittenti
e le banche convenzionatrici in materia di commissioni interbancarie, o
commissioni d'interscambio, causano vari problemi di concorrenza e di
integrazione dei mercati. Le commissioni interbancarie si prestano alla
manipolazione del gioco della concorrenza e finiscono coll'esercitare una
pressione al rialzo piuttosto che al ribasso sui prezzi applicati agli
esercenti e ai consumatori. Inoltre, il grande divario che separa gli Stati
membri quanto all'entità di tali commissioni e al modo in cui sono applicate
costituisce un ostacolo all’integrazione del mercato, perché disincentiva gli
esercenti dal ricorrere ai servizi di prestatori esteri. Infine, le regole di
taluni circuiti di carte limitano gli esercenti nella scelta e nella capacità
di rifiutare strumenti di pagamento costosi o di orientare i consumatori verso
metodi di pagamento più economici. 2.1.3.
Divergenze nelle pratiche di tariffazione degli
Stati membri In origine le
maggiorazioni (ossia il sovrapprezzo applicato per l’uso di uno specifico
strumento di pagamento) sono state concepite come meccanismo con cui gli
esercenti potevano orientare i consumatori verso strumenti di pagamento più
economici o più efficienti, ma non hanno condotto ai risultati sperati.
Attualmente le maggiorazioni sono permesse nella metà degli Stati membri
dell’UE, ma proibite negli altri: ne conseguono una notevole confusione e danni
ai consumatori nell’ambito del commercio elettronico. 2.1.4.
Vuoto giuridico per taluni prestatori di servizi di
pagamento via internet Dopo l’adozione della
direttiva sui servizi di pagamento nel 2007 sono emersi nuovi servizi nel
settore dei pagamenti via internet, ad esempio i terzi prestatori di servizi
che permettono d'impartire gli ordini di pagamento tramite la funzione di banca
in linea. Si tratta di servizi che rappresentano una valida alternativa alle
carte per i pagamenti via internet, dato che sono in genere più economici per
gli esercenti e che sono accessibili ai numerosi consumatori che non possiedono
carte di credito. Tuttavia, il fatto che terzi abbiano accesso agli
identificativi bancari usati dal consumatore nell'ambiente in linea e che
questi nuovi servizi non siano disciplinati dal quadro legislativo vigente pone
una serie di problemi diversi. 2.1.5.
Lacune nell'ambito di applicazione e incongruenze
nell’attuazione della direttiva sui servizi di pagamento Alcune esenzioni
previste dalla direttiva sui servizi di pagamento fanno sì che l'atto sia
interpretato e applicato in modo molto diverso negli Stati membri. I criteri su
cui si basano tali esenzioni risultano generici o obsoleti rispetto agli
sviluppi del mercato e sono interpretati in modi diversi dagli Stati membri.
Ciò vale soprattutto per le esclusioni dall'ambito di applicazione di agenti
commerciali, reti limitate, operazioni di pagamento disposte tramite
dispositivo di telecomunicazione e fornitori di sportelli automatici (ATM)
indipendenti. L'ambito di applicazione della direttiva sui servizi di pagamento
è lacunoso anche relativamente ai pagamenti in cui una tappa dell'operazione è
al di fuori dello Spazio economico europeo (SEE) (le cosiddette operazioni
"one-leg") e ai pagamenti in valute extra-UE. 2.2.
Conseguenze I problemi citati hanno
conseguenze per i consumatori, gli esercenti, i nuovi prestatori di servizi di
pagamento e il mercato nel suo complesso. 2.2.1.
Disparità di condizioni tra prestatori di
servizi/istituti di pagamento Gli operatori già
presenti sul mercato, in particolare le banche e i circuiti di carte di
pagamento, hanno un interesse diretto ad aumentare, o almeno a preservare, le
entrate derivanti dai pagamenti tramite carta, e soprattutto dalle commissioni
interbancarie. Di conseguenza, i prestatori di servizi che offrono soluzioni di
pagamento con commissioni interbancarie inferiori o inesistenti incontrano
serie difficoltà ad accedere al mercato. Inoltre, le carenze in
termini di standardizzazione e interoperabilità inibiscono la concorrenza tra
gli operatori presenti sul mercato ed erigono un ulteriore ostacolo
all’ingresso nel mercato di prestatori di servizi di pagamento nuovi e
innovativi. 2.2.2.
Conseguenze negative per gli utenti di servizi di
pagamento (consumatori, esercenti) Le banche
spingono i consumatori a utilizzare carte costose, ad esempio le
"premium" che offrono servizi aggiuntivi. Se non possono rifiutare la
carta di quel tipo né imporre una maggiorazione di prezzo direttamente al
consumatore che la utilizza, gli esercenti ribaltano i costi su tutti i
consumatori aumentando il prezzo dei beni e servizi che offrono, a danno
dell'intera società. È peraltro possibile che molti piccoli esercenti siano
costretti a rifiutare i pagamenti tramite carta a causa delle commissioni
elevate applicate dai soggetti convenzionatori (acquirer) (di cui una
delle componenti principali è la commissione interbancaria). 2.2.3.
Attività transfrontaliera modesta Nella maggior parte dei
casi la mancanza di interoperabilità, in particolare per le carte di debito o i
pagamenti tramite la funzione di banca in linea, costringe i consumatori a
usare carte di credito costose per gli acquisti via internet in un altro paese,
situazione che contribuisce probabilmente a spiegare perché, nel 2011, il 34%
dei consumatori dell’UE ha ordinato merci o servizi su internet all'interno del
proprio paese, ma solo il 10% ha ordinato prodotti in un'operazione
transfrontaliera.[2] Per gli esercenti la
scelta del prestatore di servizi convenzionatore è spesso limitata agli
operatori nazionali già presenti sul mercato: anche i grandi dettaglianti
europei incontrano difficoltà a servirsi di soggetti convenzionatori situati in
uno Stato membro diverso dal proprio. Sfumano così possibilità di realizzare
economie di scala e di semplificare le operazioni agli esercenti. 2.2.4.
Dispersione e ostacoli all’innovazione Le differenze
tecniche che separano i formati e le infrastrutture nazionali nel settore dei
pagamenti circoscrivono al mercato nazionale le possibilità commerciali dei
nuovi operatori o dei prestatori preesistenti di sistemi di pagamento che
desiderano offrire servizi innovativi. Risultano così limitate, in termini sia
di riduzione dei costi sia di entrate potenziali, le potenzialità di economie
di scala e scoraggiati quindi gli investimenti in attività nuove. In ultima
analisi, un contesto frammentato lungo i confini nazionali può ritardare
l’innovazione in Europa rispetto ad altre regioni, quali gli Stati Uniti
d'America o l'Asia del Pacifico. 3.
Opportunità dell'intervento dell’UE L'esistenza di un
mercato integrato dell’UE per i pagamenti elettronici al dettaglio concorre al
conseguimento dell'obiettivo dell’articolo 3 del trattato sull’Unione europea,
che prevede il mercato interno. I benefici dell’integrazione del mercato
comprendono maggiore concorrenza tra i prestatori di servizi di pagamento e
maggiori scelta, innovazione e sicurezza per gli utenti di servizi di
pagamento, in particolare i consumatori. Un mercato dei
pagamenti integrato, basato su reti che trascendano i confini nazionali,
implica per sua stessa natura un approccio a livello UE, perché i principi, regole,
processi e standard applicabili devono essere uniformi in tutti gli Stati
membri per assicurare la certezza del diritto e pari condizioni a tutti gli
operatori del mercato. L’eventuale intervento a livello UE rispetta quindi il
principio di sussidiarietà. 4.
Finalità Gli aspetti problematici
citati implicano due finalità trasversali: 1) instaurare pari condizioni di
concorrenza tra tutte le categorie di prestatori di servizi di pagamento,
aumentando così scelta, efficienza, trasparenza e sicurezza dei pagamenti al
dettaglio; 2) agevolare la prestazione transfrontaliera di servizi innovativi
di pagamento con carta, via internet e tramite dispositivo mobile assicurando
un mercato unico per tutti i pagamenti al dettaglio. Il conseguimento di tali
finalità generali passa per la realizzazione di sei obiettivi specifici: -
colmare
le lacune in termini di standardizzazione e di interoperabilità dei pagamenti
con carta, via internet e tramite dispositivo mobile; -
eliminare
gli ostacoli alla concorrenza, in particolare per i pagamenti con carta o via
internet; -
allineare
in tutta l’UE le pratiche di tariffazione e di orientamento sui servizi di
pagamento; -
provvedere
a che il quadro normativo disciplini le tipologie emergenti di servizi di
pagamento; -
assicurare
l'applicazione uniforme del quadro normativo (direttiva sui servizi di
pagamento) in tutti gli Stati membri; -
difendere
gli interessi dei consumatori estendendo la tutela normativa ai nuovi canali di
pagamento e ai servizi di pagamento innovativi. 5.
Opzioni di politica Sono state
individuate diverse opzioni di politica, esposte sinteticamente nella tabella
che segue (le opzioni prescelte sono evidenziate). Le altre possibili misure
che, pur non producendo in sé un impatto significativo, intervengono su
problemi meno prioritari o assicurano la piena efficacia delle opzioni
principali (misure accessorie o di perfezionamento), sono illustrate in maggior
dettaglio nella versione integrale della valutazione d’impatto. Frammentazione del mercato Regime debole di governance 1: status quo 2: organismo di autoregolamentazione istituito dagli operatori del mercato 3: organismo formale istituito in base a un atto giuridico dei colegislatori Lacune nella standardizzazione e interoperabilità 1: status quo 2: previsione della standardizzazione attraverso un quadro di governance dei pagamenti (pagamenti con carta) 3: mandato all’Organizzazione europea di normalizzazione (pagamenti tramite dispositivo mobile) 4: stabilire specifiche tecniche obbligatorie per via legislativa Assenza di concorrenza effettiva in taluni settori dei pagamenti con carta o via internet Commissioni interbancarie 1: status quo 2: autorizzazione del convenzionamento (acquiring) transfrontaliero e regolamentazione del livello delle commissioni interbancarie transfrontaliere 3: obbligo degli Stati membri di fissare le commissioni interbancarie nazionali secondo una metodologia comune 4: determinazione di un livello comune di commissioni interbancarie valido in tutta l’UE, basato su un limite massimo 5: esenzione per le carte aziendali e le carte emesse in circuiti a tre parti 6: regolamentazione delle commissioni applicate agli esercenti Regole commerciali restrittive 1: status quo 2: revoca volontaria, da parte dei circuiti di carte, dell'obbligo di accettare tutte le carte del circuito 3: divieto (parziale) dell’obbligo di accettare tutte le carte del circuito Divergenze nelle pratiche di tariffazione degli Stati membri 1: status quo 2: divieto di applicare maggiorazioni in tutti gli Stati membri 3: autorizzazione a applicare maggiorazioni in tutti gli Stati membri 4: obbligo per gli esercenti di offrire sempre, senza maggiorazione, almeno un mezzo di pagamento tra quelli a larga diffusione 5: divieto di applicare maggiorazioni per gli strumenti di pagamento a commissioni interbancarie regolamentate Vuoto giuridico per taluni prestatori di servizi di pagamento accesso dei nuovi circuiti di carte e altri terzi prestatori di servizi alle informazioni sulla disponibilità di fondi 1: status quo 2: definizione delle condizioni di accesso, determinazione dei diritti e obblighi dei terzi prestatori di servizi, precisazione della ripartizione della responsabilità 3: autorizzazione dei terzi prestatori di servizi a accedere alle informazioni nell’ambito di un accordo contrattuale con la banca di radicamento del conto Lacune nell'ambito di applicazione e incongruenze nell’attuazione della direttiva sui servizi di pagamento Esclusione dall’ambito di applicazione della direttiva sui servizi di pagamento 1: status quo 2: aggiornamento e precisazione delle esclusioni dall'ambito di applicazione della direttiva sui servizi di pagamento (agenti commerciali e reti limitate) 3: soppressione di esclusioni (operazioni di pagamento disposte tramite dispositivo di telecomunicazione e ATM indipendenti) 4: obbligo dei prestatori di servizi di pagamento che si avvalgono delle esclusioni di richiedere il via libera delle autorità competenti Pagamenti in cui una tappa dell'operazione è al di fuori del SEE e pagamenti in valute extra-UE 1: status quo 2: estensione generale a tutte le operazioni con una sola tappa nel SEE e a tutte le valute 3: estensione selettiva di alcune disposizioni della direttiva sui servizi di pagamento a tutte le operazioni con una sola tappa nel SEE e a tutte le valute I portatori di
interesse concordano che: 1) un livello adeguato di standardizzazione tecnica,
e quindi l’interoperabilità, nel settore dei pagamenti con carta, via internet
e tramite dispositivo mobile rechi benefici; 2) sono necessarie disposizioni
chiare sulle commissioni interbancarie multilaterali e su altre regole
commerciali per assicurare la certezza del diritto e pari condizioni sul
mercato delle carte[3]; 3) è
importante che il quadro normativo disciplini i servizi di ordine di pagamento
offerti da terzi prestatori di servizi; 4) occorre armonizzare le pratiche di
orientamento, in particolare l'applicazione di maggiorazioni; 5) occorre
ampliare e precisare l'ambito d'applicazione della direttiva sui servizi di
pagamento. 6.
Impatti Le opzioni raccomandate
sono volte a: -
ridurre
la frammentazione del mercato attraverso interventi di standardizzazione e un
nuovo regime di governance; -
eliminare
gli ostacoli alla concorrenza nel settore dei pagamenti con carta, in
particolare regolamentando le commissioni interbancarie, eliminando le regole
commerciali restrittive e migliorando l’accesso al mercato; -
limitare
agli strumenti esclusi dalla regolamentazione delle commissioni interbancarie
le possibilità degli esercenti di applicare maggiorazioni; -
istituire
un quadro normativo in materia di accesso dei terzi prestatori di servizi alle
informazioni sui fondi; -
ridurre
drasticamente le lacune normative e le incongruenze della direttiva sui servizi
di pagamento. Problema || Opzione raccomandata || Impatto economico a livello dell'UE Governance e standardizzazione Regime di governance || Organismo formale (Consiglio europeo dei pagamenti al dettaglio) || Maggiore coinvolgimento dei portatori d'interesse. Costi marginali. Standardizzazione per i pagamenti con carta || Quadro di governance dei pagamenti (nell'ambito del quadro europeo per i pagamenti al dettaglio) || Concorso alla piena integrazione del mercato delle carte di pagamento. Benefici stimati in 4 miliardi di EUR l’anno, principalmente per imprese e consumatori Standardizzazione per i pagamenti tramite dispositivo mobile || Intervento dell'Organizzazione europea di normalizzazione || Aumento del volume delle operazioni di pagamento tramite dispositivo mobile. Stima: + 68% in presenza della standardizzazione Commissioni interbancarie (per pagamenti con carta) Regolamentazione delle commissioni interbancarie (fase 1) || Massimale sulle commissioni interbancarie transfrontaliere (carte di debito e di credito) e possibilità di scelta quanto alle commissioni interbancarie nelle operazioni transfrontaliere (ad es., tramite convenzionamento (acquiring) transfrontaliero - v. infra) || Risparmi sui costi operativi per i grandi esercenti. Stima: 3 miliardi di EUR l’anno. Regolamentazione delle commissioni interbancarie (fase 2) || Massimale sulle commissioni interbancarie fissato in funzione del valore dell'operazione: 0,2% per le carte di debito e 0,3% per le carte di credito || Risparmi sui costi operativi per tutti gli esercenti che accettano carte di pagamento. Stima: 6 miliardi di EUR l’anno, di cui parte potrebbe ribaltarsi sui consumatori. Commissioni interbancarie — Principali misure di accompagnamento Convenzionamento (acquiring) transfrontaliero || Rimozione degli ostacoli al convenzionamento (acquiring) transfrontaliero eretti dai circuiti di carte e dalle leggi || Risparmi sui costi operativi per i grandi esercenti stimati in parte di 3 miliardi di EUR l’anno (fermo restando il supporto della regolamentazione delle commissioni interbancarie transfrontaliere) Regole commerciali restrittive || Divieto (parziale) dell’obbligo di accettare tutte le carte del circuito e dell'obbligo di non discriminazione || Risparmi sui costi operativi per tutti gli esercenti che accettano carte di pagamento. Stima: massimo compreso tra 0,6 e 1,7 miliardi di EUR l’anno; fino a 0,5 miliardi di EUR con i massimali proposti. Parte dei risparmi potrebbe ribaltarsi sui consumatori. Divergenze nelle prassi di tariffazione tra gli Stati membri || Divieto di applicare maggiorazioni per gli strumenti di pagamento a commissioni interbancarie regolamentate || Risparmi per i consumatori: fino a 731 milioni di EUR l’anno Lacune nell'ambito di applicazione e incongruenze nell’attuazione della direttiva sui servizi di pagamento Accesso dei terzi prestatori di servizi alle informazioni sulla disponibilità di fondi || Definizione delle condizioni di accesso alle informazioni sulla disponibilità di fondi, determinazione dei diritti e obblighi dei terzi prestatori di servizi, precisazione della ripartizione della responsabilità || Se i terzi prestatori di servizi subentrano alle carte di credito nelle operazioni via internet: risparmi per gli esercenti stimati in 0,9-3,5 miliardi di EUR l’anno. Commissioni molto più basse per i nuovi circuiti di carte di pagamento (15-75%). Nuova soluzione di pagamento in linea offerta ai consumatori, compresi coloro che non posseggono carte di credito Esclusione dall’ambito di applicazione (esenzioni) || Ridefinizione dell’ambito di applicazione per agenti commerciali e reti limitate. Inclusione nell'ambito d'applicazione delle operazioni disposte per via informatica/con dispositivo mobile e degli ATM indipendenti. Obbligo del via libera delle autorità competenti per i servizi esentati || Costo per i prestatori di servizi di pagamento interessati stimato in 128-193 milioni di EUR (una tantum). Benefici non quantificabili, ma comprensivi di migliore tutela dei consumatori, maggiore sicurezza dei pagamenti e pari condizioni di concorrenza Ambito d'applicazione (operazioni con una tappa nel SEE e valute extra-UE) || Estensione selettiva (titolo III e IV) della direttiva sui servizi di pagamento alle operazioni con una tappa nel SEE e alle valute extra-UE || Costi marginali. Benefici della direttiva sui servizi di pagamento estesi a operazioni di pagamento per un valore totale stimato di 60 miliardi di EUR l’anno che coinvolgono 32 milioni circa di utenti di servizi di pagamento Impatto sui portatori
d’interesse Altri effetti vengono ad
aggiungersi ai benefici economici descritti. I consumatori
ottengono benefici soprattutto in termini di scelta ampliata di mezzi di
pagamento, in particolare grazie ai terzi prestatori di servizi e ai pagamenti
tramite dispositivo mobile, norme rafforzate a loro difesa e coinvolgimento
maggiore nella governance dei pagamenti al dettaglio. Gli esercenti
ottengono maggiore libertà riguardo all'accettazione dei mezzi di pagamento
(perché potranno ormai rifiutare le carte costose) e traggono vantaggio dalla
maggiore standardizzazione (ad esempio attraverso la razionalizzazione dei
terminali di lettura delle carte) e dalla possibilità di usufruire del
convenzionamento (acquiring) transfrontaliero/centralizzata. I nuovi operatori sul
versante dell’offerta possono contare su pari condizioni e sull'accesso al mercato (ad
es., terzi prestatori di servizi e nuovi circuiti di carte di pagamento) e
godere dei benefici risultanti dalla regolamentazione delle commissioni
interbancarie. Quanto ai prestatori di
servizi di pagamento e ai circuiti di carte di pagamento già presenti sul
mercato, la regolamentazione sulle commissioni interbancarie potrebbe
determinare un calo delle entrate per le banche e i circuiti delle carte di
pagamento, che saranno altresì confrontati alla maggiore concorrenza dei nuovi
operatori. Tuttavia, per loro i benefici si concreteranno probabilmente a
medio-lungo termine grazie alla maggiore standardizzazione e al netto aumento
del volume dei pagamenti effettuati con carta rispetto ad oggi (perché molti
altri esercenti, specie quelli più piccoli, inizieranno ad accettare le carte
di pagamento). 7.
Strumenti normativi proposti Molte delle misure
proposte possono inserirsi in una revisione della direttiva sui servizi di
pagamento, soprattutto nei settori che questa contempla già, come l'accesso al
mercato per i terzi prestatori di servizi, l'applicazione di maggiorazioni e le
norme sugli istituti di pagamento. Altre misure, in particolare la
regolamentazione delle commissioni interbancarie e le misure accessorie,
sarebbero contemplate in un regolamento specifico. Per alcune misure sopra
descritte si potrebbe intervenire con strumenti extralegislativi, ad esempio il
coinvolgimento degli organismi europei di normalizzazione. [1] http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2007:319:0001:0036:IT:PDF. [2] http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/information_society/data/main_tables [3] In particolare in considerazione dei numerosi procedimenti
in materia di concorrenza.