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Document 52013DC0541

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO E ALLA CORTE DEI CONTI BILANCIO FINALE DELL'8°, 9° E 10° FONDO EUROPEO DI SVILUPPO - ESERCIZIO 2012

/* COM/2013/0541 final */

52013DC0541

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO E ALLA CORTE DEI CONTI BILANCIO FINALE DELL'8°, 9° E 10° FONDO EUROPEO DI SVILUPPO - ESERCIZIO 2012 /* <EMPTY>/2012/0XXX <EMPTY> */


INDICE

CERTIFICAZIONE DEL BILANCIO.. 2

ESECUZIONE E CONTABILIZZAZIONE DELLE RISORSE FES. 3

PARTE I – BILANCIO D'ESERCIZIO DEL FES: FONDI GESTITI DALLA COMMISSIONE EUROPEA. 9

1........... RENDICONTI FINANZIARI DELL'8°, 9° E 10° FONDO EUROPEO DI SVILUPPO.. 10

1.1........ 8°, 9° E 10° FONDO EUROPEO DI SVILUPPO: BILANCIO AGGREGATO, CONTO AGGREGATO DEL RISULTATO ECONOMICO, PROSPETTO AGGREGATO DEI FLUSSI DI CASSA E PROSPETTO AGGREGATO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE. 10

1.2........ 8° FES: BILANCIO, CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE. 14

1.3........ 9° FES: BILANCIO, CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE. 17

1.4........ 10° FES: BILANCIO, CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE. 20

1.5........ NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI DELL'8°, 9° E 10° FES. 23

2........... RELAZIONE DI ESECUZIONE FINANZIARIA. 43

2.1........ STANZIAMENTI 47

2.2........ CONTI AGGREGATI 50

2.3........ ALTRE INFORMAZIONI RELATIVE ALLA GESTIONE. 55

PARTE II – CONTI ANNUALI DEL FES: RENDICONTI FINANZIARI  DELLO STRUMENTO PER GLI INVESTIMENTI 56

3.1 ....... PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE 2012. 58

3.2........ PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012. 59

3.3........ PROSPETTO DELLE VARIAZIONI NELLE RISORSE DEI FINANZIATORI PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012. 60

3.4........ PROSPETTO DEL RENDICONTO FINANZIARIO PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012. 61

3.5........ NOTE AI BILANCI AL 31 DICEMBRE 2012. 62

ALLEGATO ALLA PARTE I - CAPITOLO 2 (RELAZIONE DI ESECUZIONE FINANZIARIA): SITUAZIONE PER PAESE E PER STRUMENTO.. 93

CERTIFICAZIONE DEL BILANCIO

Con la presente il sottoscritto dichiara che i conti annuali dell'8°, 9° e 10° Fondo europeo di sviluppo per l'esercizio 2012 sono stati elaborati conformemente al titolo VIII del regolamento finanziario del 10° Fondo europeo di sviluppo e ai principi, alle norme e ai metodi contabili definiti nell'allegato ai rendiconti finanziari.

Il sottoscritto riconosce la propria responsabilità nella redazione e presentazione dell'8°, 9° e 10° Fondo europeo di sviluppo ai sensi dell'articolo 125 del regolamento finanziario del 10° Fondo europeo di sviluppo.

Il sottoscritto ha ottenuto dall'ordinatore e dalla BEI, che ne hanno certificato l'attendibilità, tutte le informazioni necessarie per l'elaborazione dei conti che presentano le attività e le passività del Fondo europeo di sviluppo e l'esecuzione del bilancio.

Il sottoscritto certifica che, in base a tali informazioni e ai controlli che ha ritenuto necessario effettuare per convalidare i conti, ha la ragionevole certezza che i suddetti conti riflettano fedelmente e sostanzialmente la posizione finanziaria del Fondo europeo di sviluppo.

                                                                                                               

[firmato]

Manfred Kraff

Contabile

                                                                                               

ESECUZIONE E CONTABILIZZAZIONE DELLE RISORSE FES

1.         CONTESTO

L'Unione europea intrattiene rapporti di cooperazione allo sviluppo con numerosi paesi in via di sviluppo. Lo scopo principale di tali rapporti è promuovere lo sviluppo economico e sociale, con particolare attenzione alla riduzione della povertà e all'attenuazione dei suoi effetti nel lungo periodo, fornendo ai paesi beneficiari aiuti allo sviluppo e assistenza tecnica. A tal fine l'Unione elabora, insieme ai paesi partner, strategie di cooperazione e mobilita le risorse finanziarie occorrenti per attuarle. Queste risorse assegnate dall'Unione allo sviluppo provengono da tre fonti:

– il bilancio dell'Unione europea

– il Fondo europeo di sviluppo

– la Banca europea per gli investimenti.

Il Fondo europeo di sviluppo (FES) è il principale strumento di aiuto dell'Unione per la cooperazione allo sviluppo degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP) e dei paesi e territori d'oltremare (PTOM). Il Trattato di Roma del 1957 ne ha disposto la creazione per la concessione di aiuti tecnici e finanziari, limitati inizialmente ai paesi africani che all'epoca erano ancora colonie e con i quali alcuni Stati membri avevano legami storici.

Il FES non è finanziato dal bilancio della Comunità. Esso è finanziato dagli Stati membri, dispone di regole finanziarie proprie ed è gestito da un comitato specifico. La Commissione europea è responsabile dell'esecuzione finanziaria delle operazioni effettuate con risorse FES e la Banca europea per gli investimenti (BEI) gestisce lo strumento per gli investimenti.

Durante il periodo 2008-2013 gli aiuti geografici accordati agli Stati ACP e ai paesi e territori PTOM continueranno ad essere finanziati prevalentemente dal FES. Di regola ogni FES è approvato per un periodo di circa cinque anni. Dalla conclusione della prima convenzione di partenariato nel 1964, i cicli di programmazione del FES hanno seguito, in generale, quelli degli accordi/convenzioni di partenariato. Ciascun FES è disciplinato dal proprio regolamento finanziario che prevede la preparazione di bilanci per ciascun FES. Di conseguenza, i bilanci vengono elaborati separatamente per ciascun FES in relazione alla parte gestita dalla Commissione europea. Tali bilanci sono presentati anche in forma aggregata, onde fornire un quadro complessivo della situazione finanziaria delle risorse di cui la Commissione europea è responsabile.

Lo strumento per gli investimenti è stato istituito nel quadro dell'accordo di Cotonou. Questo strumento è gestito dalla Banca europea per gli investimenti e viene utilizzato per sostenere lo sviluppo del settore privato nei paesi ACP finanziando sostanzialmente – ma non esclusivamente – gli investimenti privati. Lo strumento per gli investimenti è concepito come un fondo rinnovabile, cosicché i rimborsi dei prestiti possono essere reinvestiti in altre operazioni, dando così luogo a uno strumento che si rinnova automaticamente ed è finanziariamente indipendente. Non essendo gestito dalla Commissione europea, lo strumento per gli investimenti non è consolidato nella prima parte del bilancio di esercizio – i bilanci dell'8°, 9° e 10° FES e la relativa relazione di esecuzione finanziaria. I rendiconti finanziari dello strumento per gli investimenti sono inclusi come parte separata del bilancio di esercizio (parte 2), onde offrire un quadro completo degli aiuti allo sviluppo forniti dal FES. Il decimo fondo, che copre il periodo 2008-2013, dispone di una dotazione finanziaria di 22 682 milioni di euro, dei quali 21 966 milioni di euro sono assegnati ai paesi ACP, 286 milioni di euro ai PTOM e 430 milioni di euro alla Commissione per le spese di sostegno alla programmazione e all'esecuzione del FES[1].

2.         COME VIENE FINANZIATO IL FES?

Il Consiglio europeo del 15-16 dicembre 2005 ha adottato le prospettive finanziarie per il 2007‑2013. In questo contesto è stato deciso che la cooperazione con i paesi ACP non sarebbe stata integrata (iscritta) nel bilancio dell'Unione europea e che per il periodo 2008-2013 avrebbe continuato ad essere finanziata tramite il FES intergovernativo.

Il bilancio dell'Unione europea è annuale e secondo il principio di bilancio dell'annualità le spese e le entrate sono pianificate e autorizzate per il periodo di un anno. A differenza dell'Unione europea, il FES è un fondo che opera su base pluriennale. Ogni FES è approvato tramite un accordo interno fra Stati membri che stabilisce un fondo complessivo destinato all'attuazione della cooperazione allo sviluppo per un periodo che solitamente dura cinque anni. Poiché le risorse sono assegnate su base pluriennale, i fondi assegnati possono essere utilizzati durante il periodo del FES. Il fatto che il bilancio non sia impostato su base annuale si evidenzia nella rispettiva relazione, dove l'esecuzione del bilancio dei FES viene messa in relazione con i fondi totali.

Le risorse FES sono contributi "ad hoc" forniti dagli Stati membri dell'Unione europea. Ogni cinque anni circa, i rappresentanti degli Stati membri si incontrano a livello intergovernativo per decidere l'importo complessivo che sarà assegnato al fondo e per sovrintenderne l'esecuzione, dopo di che la Commissione gestisce il fondo conformemente alla politica di sviluppo dell'UE che essa propone e che il Consiglio adotta. Poiché gli Stati membri hanno le proprie politiche in materia di sviluppo e di aiuti, che elaborano parallelamente a quelle dell'Unione, essi devono coordinare le loro politiche con l'UE per garantirne la complementarità. Fino al 2010 è stato chiesto ai 15 Stati membri partecipanti di versare i contributi. Nel 2011 è stato chiesto di versare i contributi relativi al 10° FES, al quale partecipano i 27 Stati membri.

I fondi del 10° FES, che in parte sono accantonati per esigenze impreviste, vengono perlopiù programmati nell'ambito di quadri pluriennali indicativi, prevalentemente geografici ma anche tematici, fissati attualmente per gli anni 2008-2013. Di conseguenza, la Commissione ha adottato i corrispondenti documenti strategici nazionali, i documenti strategici regionali e i documenti strategici intra ACP. La loro attuazione è controllata annualmente e le strategie sono sottoposte a revisione intermedia (conclusa) e finale (in corso). Come risultato delle revisioni intermedia e finale la Commissione può, per conto dell'Unione europea, rivedere le strategie e l'assegnazione delle risorse alla luce delle esigenze e del comportamento degli Stati o delle regioni ACP in questione. Oltre ai contributi suddetti, gli Stati membri possono anche stipulare accordi di cofinanziamento o fornire contributi finanziari volontari al FES.

3.       COME VENGONO GESTITE E SPESE LE RISORSE FES?

3.1      Spese operative

Le spese operative del FES assumono forme differenti, a seconda del modo in cui i fondi vengono versati e gestiti. Conformemente al regolamento finanziario, la Commissione esegue le risorse FES tramite i metodi seguenti:

gestione decentrata: in questo caso la Commissione delega, in misura più o meno sostanziale a seconda della situazione locale del paese beneficiario interessato, certi compiti di esecuzione del bilancio a paesi terzi;

gestione centralizzata: si ha quando il bilancio viene eseguito direttamente dai servizi della Commissione o indirettamente, quando la Commissione affida compiti di esecuzione del bilancio a organismi di diritto, dell'UE o nazionale, quali le agenzie dell'Unione europea;

gestione congiunta con organizzazioni internazionali: in base a questo metodo la Commissione affida alcuni compiti di esecuzione del bilancio a un'organizzazione internazionale.

3.2      I diversi attori finanziari

La responsabilità dell'ordinatore delegato riguarda l'intero processo di gestione, dalla determinazione di ciò che è necessario fare per raggiungere gli obiettivi politici fissati, alla gestione delle attività avviate sia a livello operativo sia di bilancio, compresi la sottoscrizione di impegni giuridici e/o il controllo delle prestazioni, l'effettuazione di pagamenti e, se necessario, anche il recupero di fondi.

Il capo della delegazione dell'Unione europea funge da collegamento locale fra la Commissione e le autorità nazionali o regionali competenti degli Stati ACP/PTOM ed opera in stretta collaborazione con gli ordinatori nazionali o regionali nel definire la strategia di attuazione e le politiche settoriali, nel preparare, analizzare e rivedere i programmi e i progetti FES.

L'ordinatore nazionale del paese beneficiario è un alto funzionario nominato dal governo di ciascuno Stato ACP/PTOM che rappresenta le autorità del suo paese per tutte le attività finanziate dal fondo e gestite dalla Commissione e dalla BEI. Tali funzioni sono esercitate per lo più da un membro del governo, in genere dal ministro della pianificazione o delle finanze. L'ordinatore nazionale svolge i compiti amministrativi, tecnici e finanziari connessi alla gestione dei programmi e dei progetti FES.

Il contabile della Commissione esegue gli ordini di pagamento e di recupero emessi dagli ordinatori della Commissione e ha il compito di gestire la tesoreria, definire norme e metodi contabili, convalidare i sistemi contabili, tenere la contabilità ed elaborare i bilanci di esercizio corrispondenti. Al contabile viene inoltre richiesto di sottoscrivere i bilanci, dichiarando che essi riflettono fedelmente la posizione finanziaria.

3.3      Esecuzione delle risorse del FES

La parte più cospicua delle risorse finanziarie assegnate agli Stati ACP e ai PTOM tramite il FES è conferita tramite sovvenzioni. All'inizio di ciascun FES, l'Unione europea comunica agli Stati ACP e ai PTOM gli stanziamenti indicativi che dovrebbero essere messi a loro disposizione nel periodo d'esercizio del Fondo. Le risorse sono assegnate in base ai bisogni e ai criteri di rendimento dei paesi.

A livello nazionale, il documento di strategia nazionale (DSN) è un documento che viene redatto dallo Stato ACP e dalla Commissione. Esso si basa sui risultati di consultazioni preventive con un vasto numero di attori, tra cui attori non statali, autorità locali e, ove pertinente, i parlamenti ACP. Il DSN è uno strumento che permette di individuare le priorità e preparare gli operatori locali a subentrare nell'attuazione dei programmi di cooperazione.

Sulla base del DSN viene successivamente redatto un Programma indicativo nazionale (PIN) coerente con gli obiettivi e le priorità di sviluppo presenti nel DSN. Il PIN stabilisce i settori e i campi che riceveranno gli aiuti, spiega come tali aiuti consentiranno di conseguire gli obiettivi e fissa un calendario per la sua attuazione. Il DSN e il PIN sono soggetti a una revisione annuale, intermedia e finale, e durante il periodo d'esercizio del FES vengono apportati miglioramenti e modifiche, se del caso.

3.4      Impegni di spesa relativi alle risorse del FES

Non può essere spesa alcuna risorsa FES a meno che e fintanto che la Commissione e il futuro destinatario dei fondi FES non abbiano stipulato un impegno giuridico scritto. Tale impegno giuridico scritto può essere rappresentato da un contratto (di sovvenzione, di servizio o di altro tipo) concluso con soggetti di diritto privato, ad esempio ONG o operatori economici, o da accordi amministrativi e/o finanziari conclusi dalla Commissione con soggetti di diritto pubblico internazionale, ad esempio gli Stati e i relativi enti pubblici o organizzazioni internazionali dotate di personalità e capacità giuridica.

Prima di poter assumere un impegno giuridico con un terzo, nel bilancio deve essere presente una linea dotata di fondi sufficienti che autorizzi l'attività in questione. Qualora tale condizione risulti soddisfatta, i fondi necessari devono essere riservati nel bilancio mediante un impegno di bilancio attuato nel sistema contabile. Tuttavia, ciò non incide in alcun modo sulla contabilità generale (o sul libro mastro generale) poiché non è stato ancora sostenuto alcun onere, in quanto la contabilità del FES comprende due elementi separati ma collegati:

(a) la contabilità di bilancio, che permette di seguire in modo dettagliato l'esecuzione del bilancio e

(b) la contabilità generale, utilizzata per preparare il bilancio e il prospetto del risultato economico.

La contabilità di bilancio registra gli impegni e i pagamenti effettuati e si basa sul principio della contabilità di cassa, secondo cui una voce viene registrata nei conti soltanto nel momento in cui il contante viene impegnato, pagato o incassato. Questo genere di contabilità è tipico del settore pubblico, la cui attenzione ha teso storicamente a concentrarsi sul bilancio e sulla sua esecuzione.

La contabilità generale (basata sul principio della contabilità per competenza) mostra tutte le spese e le entrate dell'esercizio finanziario (e quindi il risultato economico) e determina la posizione finanziaria del FES sotto forma di un bilancio che espone l'attivo e il passivo al 31 dicembre di un dato anno.

3.5      Effettuazione di un pagamento

Nessun pagamento può essere effettuato a meno che non sia già stato approvato dall'ordinatore un impegno di bilancio.

I prefinanziamenti sono pagamenti destinati a fornire al beneficiario un anticipo, vale a dire un fondo di tesoreria. Essi possono essere frazionati in diversi versamenti nell'arco di un periodo definito nella specifica convenzione di prefinanziamento. Il fondo di tesoreria o anticipo viene utilizzato per gli scopi per cui è stato corrisposto entro i termini fissati nell'accordo oppure viene restituito; se non sostiene spese ammissibili, il beneficiario ha infatti l'obbligo di restituire l'anticipo di prefinanziamento al FES. Pertanto il prefinanziamento versato non rappresenta una spesa definitiva fino al momento in cui non sono soddisfatte le relative condizioni contrattuali; alla data d'effettuazione del pagamento iniziale esso viene dunque iscritto all'attivo del bilancio. L'ammontare dell'attivo del prefinanziamento viene ridotto (totalmente o parzialmente) in base all'accettazione dei costi ammissibili (che sono trattati come spese nel conto del risultato economico) e agli importi restituiti.

Al termine dell'esercizio è necessario effettuare una valutazione delle spese ammissibili sostenute dai beneficiari dei fondi FES ma non ancora comunicate. In seguito a tali calcoli di separazione, gli importi ammissibili stimati sono registrati come ratei passivi, mentre gli elementi non ammissibili stimati rimangono in sospeso alla voce "ammissibilità da verificare". Per evitare di sopravvalutare l'attivo e il passivo, detti importi sono iscritti tra le passività correnti.

3.6      Recupero di pagamenti indebiti

L'ammissibilità delle spese imputate al FES viene verificata sulla base dei documenti giustificativi indicati nelle norme applicabili o nelle condizioni relative a ciascuna sovvenzione. Nell'intento di ottimizzare il rapporto tra i costi e i benefici dei sistemi di controllo, i controlli sui documenti giustificativi per le domande finali tendono ad essere più approfonditi di quelli relativi alle domande intermedie e possono quindi evidenziare errori nei pagamenti intermedi che vengono poi rettificati adeguando il pagamento finale. Inoltre, la Commissione ha il diritto di verificare la correttezza dei documenti giustificativi svolgendo controlli nei locali del richiedente, sia durante il periodo di attuazione dell'azione finanziata sia successivamente (ex post). Gli errori individuati nel corso del periodo di attuazione possono essere rettificati adeguando le domande successive. Gli errori individuati ex post saranno oggetto di un ordine di recupero.

4.         RELAZIONI DI FINE ESERCIZIO

4.1      Bilancio di esercizio

È responsabilità del contabile redigere il bilancio di esercizio e assicurare che questo rispecchi fedelmente la posizione finanziaria del FES.

Il bilancio di esercizio è presentato nel modo seguente:

            Parte I: Fondi gestiti dalla Commissione europea

– Rendiconti finanziari dell'8°, 9° e 10° Fondo di sviluppo europeo

– Relazione di esecuzione finanziaria dell'8°, 9° e 10° Fondo di sviluppo europeo

            Parte II: Fondi gestiti dalla Banca europea per gli investimenti

– Rendiconti finanziari dello strumento per gli investimenti

I rendiconti finanziari dello strumento per gli investimenti sono inclusi come parte separata del bilancio di esercizio, onde offrire un quadro completo degli aiuti allo sviluppo forniti dal FES.

Successivamente all'audit della Corte dei conti, il bilancio di esercizio è adottato dalla Commissione entro il 31 luglio dell'anno successivo e presentato infine al Consiglio e al Parlamento per il discarico.

4.2      Relazioni annuali d'attività

L'ordinatore è tenuto a redigere una relazione annuale d'attività (RAA) sulle attività che rientrano nella sua responsabilità. In detta RAA, l'ordinatore riferisce in merito ai risultati strategici conseguiti e alla ragionevole certezza che le risorse assegnate alle attività descritte nella sua relazione siano state utilizzate per gli scopi previsti e conformemente ai principi di una sana gestione finanziaria e che le procedure di controllo poste in essere offrano le necessarie garanzie di legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

5.         AUDIT E DISCARICO

5.1      Audit

I conti annuali del FES e la gestione delle risorse vengono controllati dal suo revisore esterno, la Corte dei conti, che redige una relazione annuale per il Consiglio e il Parlamento europeo. Il compito principale della Corte è quello di eseguire un audit esterno indipendente dei conti annuali del FES. Nel quadro dei suoi compiti, la Corte dei conti presenta:

(1) una relazione annuale in cui illustra dettagliatamente le proprie osservazioni in merito ai conti annuali e alle operazioni sottostanti;

(2) un parere, basato sui propri audit e riportato nella relazione annuale sotto forma di dichiarazione di affidabilità, su (i) l'affidabilità dei conti e (ii) la legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti;

(3) relazioni speciali contenenti le risultanze di audit riguardanti settori di gestione specifici.

La Corte dei conti è autorizzata ad accedere a tutti i documenti necessari nel corso del proprio audit. La Corte controlla tutte le aree di attività del FES e può esaminare la legittimità e regolarità di ogni singola operazione e di ogni singolo pagamento. Essa controlla anche il bilancio di esercizio, rivedendo singoli elementi di quest'ultimo e del prospetto del risultato economico nonché la presentazione complessiva dei rendiconti finanziari. La Corte è pertanto in grado di esprimere un suo parere non solo sulle cifre presentate ma anche sul sistema e sui controlli in essere.

5.2      Discarico

Il controllo finale è costituito dal discarico per l'esecuzione finanziaria delle risorse FES per un determinato esercizio. L'autorità competente per il discarico del FES è il Parlamento europeo. Ciò significa che, una volta effettuati l'audit e il completamento del bilancio di esercizio, spetta al Consiglio raccomandare e quindi al Parlamento decidere se concedere o meno alla Commissione il discarico per l'esecuzione finanziaria delle risorse FES per l'esercizio precedente. Tale decisione si basa su una revisione dei conti, sulla relazione annuale della Corte dei conti (comprendente una dichiarazione ufficiale di affidabilità) e sulle risposte della Commissione, anche a seguito di domande e ulteriori richieste di informazioni presentate.

Il discarico rappresenta l'elemento politico del controllo esterno dell'esecuzione finanziaria e costituisce la decisione mediante la quale il Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio, "solleva" la Commissione dalla sua responsabilità relativa alla gestione dell'esecuzione finanziaria di un dato esercizio. Questa procedura di discarico può produrre uno di due risultati: la concessione o il rinvio del discarico. Al momento di concedere il discarico, il Parlamento può evidenziare alcune osservazioni che ritiene importanti, spesso raccomandando azioni che la Commissione dovrebbe adottare in relazione a dette questioni. La Commissione riporta le misure adottate in una relazione che dà seguito a dette osservazioni e in un piano d'azione che invia sia al Parlamento sia al Consiglio.

PARTE I – BILANCIO D'ESERCIZIO DEL FES: FONDI GESTITI DALLA COMMISSIONE EUROPEA[2]

1.           RENDICONTI FINANZIARI DELL'8°, 9° E 10° FONDO EUROPEO DI SVILUPPO         

1.1         8°, 9° E 10° FONDO EUROPEO DI SVILUPPO: BILANCIO AGGREGATO, CONTO AGGREGATO DEL RISULTATO ECONOMICO, PROSPETTO AGGREGATO DEI FLUSSI DI CASSA E PROSPETTO AGGREGATO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE

BILANCIO AGGREGATO DELL'8°, 9° E 10° FES   

|| || || || milioni di EUR

|| Nota || 31.12.2012 || 31.12.2011

|| ATTIVITÀ NON CORRENTI || || ||

|| Pre-finanziamenti || 2.1 || 438 || 380

|| || || ||

|| ATTIVITÀ CORRENTI || || ||

|| Pre-finanziamenti || 2.2 || 1 334 || 1 175

|| Crediti || 2.3 || 70 || 111

|| Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 2.5 || 690 || 1 224

||   || || ||

|| ATTIVITÀ TOTALI || || 2 532 || 2 891

|| || || ||

|| PASSIVITÀ NON CORRENTI || || ||

|| Debiti || 2.6 || (40) || -

|| || || ||

|| PASSIVITÀ CORRENTI || || ||

|| Debiti || 2.7 || (1 057) || (1 033)

|| || || ||

|| PASSIVITÀ TOTALI || || (1 097) || (1 033)

|| || || ||

|| ATTIVITÀ NETTE || || 1 435 || 1 858

|| || || ||

|| FONDI E RISERVE || || ||

|| Capitale richiamato || 2.8 || 29 579 || 26 979

|| Altre riserve || 2.9 || 2 252 || 2 252

|| Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti || || (27 374) || (24 674)

|| Risultato economico dell'esercizio || || (3 023) || (2 700)

|| ATTIVITÀ NETTE || || 1 435 || 1 858

CONTO AGGREGATO DEL RISULTATO ECONOMICO DELL'8°, 9° E 10° FES

|| || milioni di EUR

|| Nota || 2012 || 2011

|| || ||

ENTRATE DI ESERCIZIO || 3.1 || 124 || 99

|| || ||

SPESE OPERATIVE || || ||

Spese operative || 3.2 || (3 017) || (2 702)

Spese amministrative || 3.3 || (107) || (75)

|| || ||

AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ OPERATIVE || || (3 001) || (2 679)

|| || ||

Utile finanziario || 3.4 || (22) || (20)

AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ FINANZIARIE || || (22) || (21)

|| || ||

RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO || || (3 023) || (2 700)

PROSPETTO AGGREGATO DEI FLUSSI DI CASSA DELL'8°, 9° E 10° FES         

|| || milioni di EUR

|| Nota || 2012 || 2011

|| || ||

Risultato economico dell'esercizio || || (3 023) || (2 700)

|| || ||

ATTIVITÀ OPERATIVE || 4.2 || ||

Contributi ordinari degli Stati membri || || 2 606 || 3 238

Contributi di cofinanziamento || || 19 || 7

(Annullamento di) perdite dovute a riduzione di valore dei crediti || || 4 || 6

|| || ||

(Aumento)/diminuzione prefinanziamenti non correnti || || (58) || (28)

(Aumento)/diminuzione prefinanziamenti correnti || || (159) || (79)

(Aumento)/diminuzione crediti correnti[3] || || 31 || 14

Aumento/(diminuzione) passività non correnti || || 40 || -

Aumento/(diminuzione) passività correnti[4] || || 6 || (42)

|| || ||

FLUSSI DI CASSA NETTI || || (534) || 417

|| || ||

AUMENTO/(DIMINUZIONE) NETTI TESORERIA ED EQUIVALENTI DI TESORERIA || || (534) || 417

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria all'inizio dell'esercizio || 2.5 || 1 224 || 808

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria al termine dell'esercizio || 2.5 || 690 || 1 224

PROSPETTO AGGREGATO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE DELL'8°, 9° e 10° FES        

|| || || || || || || milioni di EUR

|| Capitale del fondo (a) || Capitale non richiamato (b) || Capitale richiamato (c)=(a)-(b) || Riserve accumulate (d) || Altre riserve (e) || Attività nette totali (c)+(d)+(e)

BILANCIO AL 31 dicembre 2010 || 45 691 || 21 812 || 23 879 || (24 674) || 2 252 || 1 458

Aumento di capitale – contributi ordinari || - || (3 100) || 3 100 || - || - || 3 100

 Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (2 700) || - || (2 700)

 BILANCIO AL 31 dicembre 2011 || 45 691 || 18 712 || 26 979 || (27 374) || 2 252 || 1 858

 Aumento di capitale – contributi ordinari || - || (2 600) || 2 600 || - || - || 2 600

Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (3 023) || - || (3 023)

 BILANCIO AL 31 dicembre 2012 || 45 691 || 16 112 || 29 579 || (30 396) || 2 252 || 1 435

1.2         8° FES: BILANCIO, CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE

BILANCIO DELL'8° FES

|| || || || milioni di EUR

|| Nota || 31.12.2012 || 31.12.2011

|| ATTIVITÀ CORRENTI || || ||

|| Pre-finanziamenti || 2.2 || 38 || 70

|| Crediti || 2.3 || 1 || 4

|| Conti di collegamento || 2.4 || 345 || 387

|| || || ||

|| ATTIVITÀ TOTALI || || 384 || 461

|| || || ||

|| PASSIVITÀ CORRENTI || || ||

|| Debiti || 2.7 || (22) || (29)

|| || || ||

|| PASSIVITÀ TOTALI || || (22) || (29)

|| || || ||

|| ATTIVITÀ NETTE || || 361 || 432

|| || || ||

|| FONDI E RISERVE || || ||

|| Capitale richiamato || 2.8 || 12 840 || 12 840

|| Altre riserve || 2.9 || (2 354) || (2 276)

|| Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti || || (10 132) || (10 042)

|| Risultato economico dell'esercizio || || 7 || (90)

|| ATTIVITÀ NETTE || || 361 || 432

CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO DELL'8° FES        

|| || milioni di EUR

|| Nota || 2012 || 2011

|| || ||

ENTRATE DI ESERCIZIO || 3.1 || 58 || 40

|| || ||

SPESE OPERATIVE || 3.2 || (49) || (128)

|| || ||

|| || ||

AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ OPERATIVE || || 9 || (88)

|| || ||

Utile finanziario || 3.4 || (2) || (1)

AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ FINANZIARIE || || (2) || (2)

|| || ||

RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO || || 7 || (90)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE DELL'8° FES

|| || || || || || || milioni di EUR

|| Capitale del fondo (a) || Capitale non richiamato (b) || Capitale richiamato (c)=(a)-(b) || Riserve accumulate (d) || Altre riserve (e) || Attività nette totali (c)+(d)+(e)

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2010 || 12 840 || - || 12 840 || (10 042) || (2 237) || 560

Aumento di capitale – contributi ordinari || - || - || - || - || - || -

Trasferimenti al/dal 10° FES || - || - || - || - || (38) || (38)

Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (90) || - || (90)

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2011 || 12 840 || - || 12 840 || (10 132) || (2 276) || 432

Aumento di capitale – contributi ordinari || - || - || - || - || - || -

Trasferimenti al/dal 10° FES || - || - || - || - || (78) || (78)

Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || 7 || - || 7

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2012 || 12 840 || - || 12 840 || (10 125) || (2 354) || 361

1.3         9° FES: BILANCIO, CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE

BILANCIO DEL 9° FES

|| || || || milioni di EUR

|| Nota || 31.12.2012 || 31.12.2011

|| ATTIVITÀ NON CORRENTI || || ||

|| Pre-finanziamenti || 2.1 || 119 || 191

|| || || ||

|| ATTIVITÀ CORRENTI || || ||

|| Pre-finanziamenti || 2.2 || 447 || 569

|| Crediti || 2.3 || 58 || 87

|| Conti di collegamento || 2.4 || 1 919 || 2 557

|| Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 2.5 || - || 6

|| || || ||

|| ATTIVITÀ TOTALI || || 2 543 || 3 410

|| || || ||

|| PASSIVITÀ CORRENTI || || ||

|| Debiti || 2.7 || (375) || (315)

|| || || ||

|| PASSIVITÀ TOTALI || || (375) || (315)

|| || || ||

|| ATTIVITÀ NETTE || || 2 168 || 3 096

|| || || ||

|| FONDI E RISERVE || || ||

|| Capitale richiamato || 2.8 || 11 699 || 11 699

|| Altre riserve || 2.9 || 4 126 || 4 227

|| Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti || || (12 830) || (11 932)

|| Risultato economico dell'esercizio || || (827) || (898)

|| ATTIVITÀ NETTE || || 2 168 || 3 096

CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO DEL 9° FES

|| || milioni di EUR

|| Nota || 2012 || 2011

|| || ||

ENTRATE DI ESERCIZIO || 3.1 || 49 || 49

|| || ||

SPESE OPERATIVE || || ||

Spese operative || 3.2 || (856) || (924)

Spese amministrative || 3.3 || (1) || (3)

|| || ||

|| || ||

AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ OPERATIVE || || (809) || (879)

|| || ||

Utile finanziario || 3.4 || (18) || (19)

AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ FINANZIARIE || || (18) || (19)

|| || ||

RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO || || (827) || (898)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE DEL 9° FES

|| || || || || || || milioni di EUR

|| Capitale del fondo (a) || Capitale non richiamato (b) || Capitale richiamato (c)=(a)-(b) || Riserve accumulate (d) || Altre riserve (e) || Attività nette totali (c)+(d)+(e)

BILANCIO AL 31 dicembre 2010 || 11 699 || 660 || 11 039 || (11 932) ||  4 157 || 3 263

Aumento di capitale – contributi ordinari || - || (660) || 660 || - || - || 660

Trasferimenti al/dal 10° FES || - || - || - || - || 70 || 70

Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (898) || - || (898)

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2011 || 11 699 || - || 11 699 || (12 830) || 4 227 || 3 096

Aumento di capitale – contributi ordinari || - || - || - || - || - || -

Trasferimenti al/dal 10° FES || - || - || - || - || (100) || (100)

Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (827) || - || (827)

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2012 || 11 699 || - || 11 699 || (13 657) || 4 126 || 2 168

1.4         10° FES: BILANCIO, CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE

BILANCIO DEL 10° FES

|| || || || milioni di EUR

|| Nota || 31.12.2012 || 31.12.2011

|| ATTIVITÀ NON CORRENTI || || ||

|| Pre-finanziamenti || 2.1 || 319 || 189

|| || || ||

|| ATTIVITÀ CORRENTI || || ||

|| Pre-finanziamenti || 2.2 || 849 || 536

|| Crediti || 2.3 || 11 || 20

|| Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 2.5 || 690 || 1 218

|| || || ||

|| ATTIVITÀ TOTALI || || 1 869 || 1 963

|| || || ||

|| PASSIVITÀ NON CORRENTI || || ||

|| Debiti || 2.6 || (40) || -

|| || || ||

|| PASSIVITÀ CORRENTI || || ||

|| Debiti || 2.7 || (660) || (689)

|| Conti di collegamento || 2.4 || (2 264) || (2 944)

|| || || ||

|| PASSIVITÀ TOTALI || || (2 963) || (3 633)

|| || || ||

|| ATTIVITÀ NETTE || || (1 095) || (1 670)

|| || || ||

|| FONDI E RISERVE || || ||

|| Capitale richiamato || 2.8 || 5 040 || 2 440

|| Altre riserve || 2.9 || 479 || 301

|| Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti || || (4 411) || (2 699)

|| Risultato economico dell'esercizio || || (2 203) || (1 712)

|| ATTIVITÀ NETTE || || (1 095) || (1 670)

CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO DEL 10° FES

|| || milioni di EUR

|| Nota || 2012 || 2011

|| || ||

ENTRATE DI ESERCIZIO || 3.1 || 18 || 10

|| || ||

SPESE OPERATIVE || || ||

Spese operative || 3.2 || (2 112) || (1 650)

Spese amministrative || 3.3 || (106) || (72)

|| || ||

|| || ||

AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ OPERATIVE || || (2 201) || (1 712)

|| || ||

Utile finanziario || 3.4 || (2) || 0

AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ FINANZIARIE || || (2) || (1)

|| || ||

RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO || || (2 203) || (1 712)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE DEL 10° FES

|| || || || || || || milioni di EUR

|| Capitale del fondo (a) || Capitale non richiamato (b) || Capitale richiamato (c)=(a)-(b) || Riserve accumulate (d) || Altre riserve (e) || Attività nette totali (c)+(d)+(e)

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2010 || 21 152 || 21 152 || - || (2 699) || 333 || (2 366)

Aumento di capitale – contributi ordinari || - || (2 440) || 2 440 || - || - || 2 440

Trasferimenti dall'8° e dal 9° FES || - || - || - || - || (32) || (32)

Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (1 712) || - || (1 712)

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2011 || 21 152 || 18 712 || 2 440 || (4 411) || 301 || (1 670)

Aumento di capitale – contributi ordinari || - || (2 600) || 2 600 || - || - || 2 600

Trasferimenti al/dall'8° e al/dal 9° FES || - || - || - || - || 178 || 178

Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (2 203) || - || (2 203)

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2012 || 21 152 || 16 112 || 5 040 || (6 614) || 479 || (1 095)

1.5         NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI DELL'8°, 9° E 10° FES

1.         POLITICHE CONTABILI PERTINENTI

1.1.     DISPOSIZIONI GIURIDICHE E REGOLAMENTO FINANZIARIO

I rendiconti finanziari sono elaborati a norma del regolamento finanziario applicabile al 10° FES. Conformemente al disposto dell'articolo 121 di detto regolamento, i rendiconti finanziari sono elaborati secondo i principi della contabilità per competenza.

Questi rendiconti finanziari sono stati elaborati conformemente alle norme e ai metodi contabili del FES, definiti sulla base dei principi contabili internazionali per il settore pubblico (International Public Sector Accounting Standards – IPSAS) o dei principi internazionali d'informativa finanziaria (International Financial Reporting Standards – IFRS) emanati rispettivamente dall'International Public Sector Accounting Standard Board (IPSASB) e dall'International Accounting Standard Board (IASB). Le norme contabili adottate dal contabile del Fondo europeo di sviluppo sono stati applicate in relazione alla parte delle risorse FES per le quali la Commissione provvede alla gestione finanziaria.

Il contabile del FES deve trasmettere i conti provvisori alla Corte dei conti entro il 31 marzo dell'esercizio successivo alla chiusura. La Corte dei conti, a sua volta, comunica alla Commissione le sue osservazioni sui conti entro il 15 giugno (articolo 125). Sulla base di queste osservazioni la Commissione approva i conti definitivi e li trasmette, entro il 31 luglio, al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Corte dei conti. Entro il 15 novembre i conti definitivi sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, accompagnati dalla dichiarazione di affidabilità rilasciata dalla Corte dei conti in relazione alla parte delle risorse FES per le quali la Commissione provvede alla gestione finanziaria.

1.2.     PRINCIPI CONTABILI

L'obiettivo dei rendiconti finanziari è quello di fornire informazioni sulla situazione patrimoniale, i risultati e i flussi di cassa di un'entità, che possono essere utili a un ampio ventaglio di utilizzatori. Per un organismo pubblico, quale il FES, gli obiettivi sono più specificamente quelli di fornire informazioni utili per il processo decisionale e di dimostrare l'affidabilità della gestione delle risorse.

Per rappresentare fedelmente la situazione finanziaria, i rendiconti finanziari devono non solo fornire informazioni pertinenti che descrivano la natura e la portata delle attività di un'organizzazione, spiegarne le modalità di finanziamento e fornire dati certi sulle sue operazioni, ma farlo in un modo chiaro e comprensibile, che consenta di effettuare raffronti fra gli esercizi. È dunque in quest'ottica che è stato elaborato il presente documento.

La contabilità del Fondo europeo di sviluppo consta di una contabilità generale e di una contabilità di bilancio. La contabilità di bilancio fornisce un quadro dettagliato dell'esecuzione del bilancio. Essa si basa sul principio della contabilità di cassa. La contabilità generale consente di preparare i rendiconti finanziari in quanto riporta l'integralità delle entrate e delle spese dell'esercizio sulla base delle regole della contabilità per competenza e serve a definire la posizione finanziaria nella forma del bilancio stabilito al 31 dicembre.

L'articolo 120 del regolamento finanziario applicabile al 10° FES definisce i principi contabili da applicare ai fini dell'elaborazione dei rendiconti finanziari, ossia:

– principio della continuità delle attività,

– prudenza,

– coerenza dei metodi contabili,

– comparabilità delle informazioni,

– importanza relativa,

– non compensazione,

– preminenza della sostanza sulla forma,

– contabilità per competenza.

1.3.     BASE DELLA PREPARAZIONE

1.3.1.  Valuta funzionale e di rendicontazione

I rendiconti finanziari sono presentati in milioni di euro, che è la valuta funzionale e di rendicontazione del FES.

1.3.2.  La valuta e la base di conversione

Le transazioni in valuta estera sono convertite in euro ai tassi di cambio in vigore alle date delle operazioni. Le perdite e gli utili su cambi derivanti dal regolamento di operazioni in valuta estera e dalla conversione ai tassi di cambio di fine esercizio degli attivi e dei passivi monetari in valuta estera sono rilevati nel conto del risultato economico.

I saldi di chiusura degli attivi e dei passivi monetari in valuta estera sono convertiti in euro sulla base dei tassi di conversione del 31 dicembre: 

Valuta || 31.12.2012 || 31.12.2011 || Valuta || 31.12.2012 || 31.12.2011

XOF || 655,957 || 655,957 || KES || 113,460 || 109,362

XAF || 655,957 || 655,957 || BIF || 2037,95 || 1780,23

NGN || 206,074 || 204,185 || SLL || 5709,56 || 5663,54

PGK || 2,76702 || 2,81057 || TZS || 2077,48 || 2058,31

HTG || 56,2987 || 53,2461 || UGX || 3508,51 || 3181,89

GNF || 9250,40 || 9155,86 || MGA || 2981,70 || 2870,88

MWK || 439,917 || 213,286 || SZL || 11,1727 || 10,4830

1.3.3.  Impiego di stime

Conformemente ai principi contabili IPSAS e ai principi contabili generalmente accettati, i rendiconti finanziari comprendono necessariamente gli importi derivanti dalle stime e dalle ipotesi effettuate dai gestori e basate sui dati più affidabili a disposizione. Le stime principali comprendono, tra l'altro, gli accantonamenti, le perdite dovute a riduzione di valore dei crediti e i ratei passivi. I risultati effettivi possono discostarsi da queste stime. I cambiamenti nelle stime vengono indicati nel periodo in cui se ne viene a conoscenza.

1.4.     BILANCIO

1.4.1   Prefinanziamenti

I prefinanziamenti sono pagamenti destinati a fornire al beneficiario un anticipo, vale a dire un fondo di tesoreria. Essi possono essere frazionati in diversi versamenti nell'arco di un periodo definito nella specifica convenzione di prefinanziamento. L'anticipo, o fondo di tesoreria, viene rimborsato o utilizzato per lo scopo per il quale è stato fornito durante il periodo definito nella convenzione. Se il beneficiario non sostiene sufficienti spese ammissibili, deve rimborsare al Fondo europeo di sviluppo l'anticipo concesso a titolo di prefinanziamento. L'importo del prefinanziamento è ridotto (in tutto o in parte) in base all'accettazione dei costi ammissibili e agli eventuali rimborsi.

A fine esercizio, gli importi dei prefinanziamenti in essere sono valutati sulla base degli importi iniziali versati, detraendo: gli importi restituiti, gli importi ammissibili liquidati e gli importi ammissibili stimati non ancora liquidati alla fine dell'esercizio.

L'interesse relativo ai prefinanziamenti è rilevato al momento della riscossione, conformemente alle disposizioni del relativo accordo. Al termine dell'esercizio contabile viene fatta una stima dei ratei di interessi attivi, sulla scorta delle informazioni più attendibili.

1.4.2   Crediti

I crediti sono contabilizzati all'importo iniziale meno la svalutazione per riduzione di valore. Si stabilisce una svalutazione per riduzione di valore dei crediti là dove sussistono elementi oggettivi che indicano che non è possibile riscuotere la totalità degli importi dovuti entro le scadenze previste originariamente per detti crediti. L'importo della svalutazione è pari alla differenza tra il valore contabile del credito e l'importo recuperabile, corrispondente cioè al valore attuale dei futuri flussi di cassa previsti, scontato in base al tasso di interesse di mercato applicato a mutuatari simili. È altresì rilevata una svalutazione generale per gli ordini di recupero pendenti non ancora soggetti ad una svalutazione specifica. Questa svalutazione generale si basa sui tassi di perdita storici. L'importo della svalutazione è rilevato nel conto del risultato economico.

1.4.3   Tesoreria ed equivalenti di tesoreria

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti sono strumenti finanziari e sono definiti come attività correnti. Essi comprendono il contante, i depositi bancari a vista, altri investimenti correnti ad alta liquidità con scadenze originarie pari o inferiori ai tre mesi.

1.4.4   Debiti

Una parte considerevole dei debiti del FES non è relativa all'acquisto di beni o servizi bensì a richieste di rimborso di spese presentate da beneficiari di sovvenzioni o di altri finanziamenti e non evase. Tali richieste sono registrate come debiti per l'importo richiesto al ricevimento della dichiarazione di spesa e, in seguito a verifica, per l'importo accettato come ammissibile da parte dei funzionari competenti. In questa fase, sono valutati all'importo accettato e dichiarato ammissibile.

I debiti derivanti dall'acquisizione di beni e servizi sono rilevati al ricevimento della fattura per l'importo originario, mentre le relative spese sono contabilizzate al momento della consegna e dell'accettazione delle forniture o dei servizi.

1.4.5   Accantonamenti

Gli accantonamenti sono rilevati quando il FES ha un'obbligazione attuale, giuridica o implicita nei confronti di terzi, a seguito di eventi passati, ed è probabile che per adempiere all'obbligazione si renda necessaria un'uscita di risorse di cui è possibile fare una stima affidabile. L'ammontare dell'accantonamento costituisce la migliore stima delle spese previste per adempiere all'obbligazione attuale alla data di riferimento del bilancio.

1.4.6   Ratei e risconti attivi e passivi

Uno degli elementi cruciali della contabilità per competenza è garantire che le operazioni siano imputate all'esercizio contabile al quale si riferiscono. Le operazioni compiute per ottenere tale risultato vengono denominate attività di separazione. In particolare, è necessario effettuare una valutazione delle spese ammissibili sostenute dai beneficiari dei fondi FES ma non ancora comunicate al FES (ratei passivi). Per contro, alcuni pagamenti effettuati nell'esercizio corrente si riferiscono a periodi successivi (risconti attivi) e devono essere quindi identificati ed imputati agli esercizi successivi pertinenti.

In base alle norme contabili del FES, le operazioni e gli eventi sono rilevati nel bilancio del periodo al quale si riferiscono. Alla fine dell'esercizio, i ratei passivi sono rilevati in base all'importo stimato dei trasferimenti dovuti nel periodo di riferimento. Il calcolo dei ratei passivi viene effettuato in conformità alle linee guida pratiche e operative dettagliate emesse dalla Commissione, miranti a garantire che il rendiconto finanziario rappresenti fedelmente la situazione economica.

Anche le entrate sono contabilizzate nel periodo al quale si riferiscono. Alla chiusura dell'esercizio, qualora non sia stata ancora emessa la fattura ma il servizio sia stato prestato o le forniture siano state consegnate dal FES ovvero esista un accordo contrattuale (per esempio in riferimento a un trattato), viene rilevato un rateo attivo nei rendiconti finanziari.

Inoltre, al termine dell'esercizio, qualora sia stata emessa una fattura ma i servizi non siano ancora stati prestati o le forniture non siano state ancora consegnate, l'entrata è oggetto di un risconto e rilevata nell'esercizio successivo.

1.5.     CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO

1.5.1   Entrate

Non vi è un bilancio delle entrate del Fondo europeo di sviluppo. I contributi ordinari degli Stati membri sono trattati come capitale del fondo. Le entrate comprendono il recupero di spese e gli interessi.

Recupero spese

Per le operazioni che danno luogo al rimborso di spese in precedenza pagate dal FES a beneficiari finali o a paesi terzi, gli ordini di recupero e le detrazioni dai pagamenti successivi sono definiti e contabilizzati come segue:

– recupero di spese: l'ordine di recupero emesso determina un credito che viene registrato tra le entrate del conto del risultato economico dell'esercizio o

– recupero di prefinanziamenti: in questo caso l'importo viene incluso nella rubrica prefinanziamenti del bilancio.

Interessi attivi

Gli interessi attivi sono rilevati nel conto del risultato economico in base al metodo del tasso d'interesse effettivo. Gli interessi attivi comprendono gli interessi incassati o iscritti a credito sui saldi di cassa o sui depositi a vista detenuti presso istituti di credito commerciale e dagli interessi di mora su crediti del FES. Gli interessi attivi vengono rilevati nel momento in cui maturano.

1.5.2   Spese

Le spese relative all'acquisto di beni e servizi sono rilevate all'atto della consegna e dell'accettazione delle forniture. Esse sono valutate al costo originario della fattura.

Le spese non relative a scambi commerciali rappresentano la maggior parte delle spese del FES. Esse si riferiscono a trasferimenti a favore di beneficiari e possono essere di tre tipi: diritti; trasferimenti nel quadro di contratti; sovvenzioni, contributi e donazioni discrezionali.

I trasferimenti sono rilevati come spese nel periodo in cui si sono verificati gli eventi che hanno dato luogo al trasferimento, a condizione che la natura di tale trasferimento sia ammessa dal regolamento (regolamento finanziario o altro regolamento) o che sia stato sottoscritto un accordo che autorizza il trasferimento, che il beneficiario soddisfi gli eventuali criteri di ammissibilità e che sia possibile fare una stima ragionevole dell'importo.

Quando si ricevono richieste di pagamento o dichiarazioni di spesa conformi ai criteri di rilevazione, il trasferimento è rilevato come spesa per l'importo ammissibile. Alla chiusura dell'esercizio, le spese ammissibili sostenute già dovute ai beneficiari ma non ancora dichiarate sono stimate e contabilizzate come ratei passivi.

Spese per interessi

Le spese per interessi sono rilevate nel conto del risultato economico secondo il metodo del tasso d'interesse effettivo. Le spese per interessi comprendono gli interessi pagati o dovuti e sono rilevate secondo il principio di competenza.

1.6.     SOPRAVVENIENZE ATTIVE E PASSIVE

1.6.1   Sopravvenienze attive

Una sopravvenienza attiva è una possibile attività derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti su cui il FES non esercita un controllo completo. Una sopravvenienza attiva viene resa nota quando è probabile l'afflusso di vantaggi economici o possibili servizi.

Le sopravvenienze attive vengono valutate alla data di chiusura di ciascun bilancio per far sì che eventuali sviluppi siano indicati in maniera appropriata nel bilancio. Qualora sia quasi certo che si verificherà un afflusso di vantaggi economici o possibili servizi e il valore delle attività possa essere quantificato in maniera attendibile, l'attività e le relative entrate sono rilevate a bilancio nel periodo in cui è avvenuta la variazione.

Le garanzie sono attività possibili derivanti da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata dal verificarsi o non verificarsi dell'oggetto della garanzia. Le garanzie possono pertanto essere considerate come sopravvenienze attive. Una garanzia si estingue quando l'oggetto della garanzia non esiste più. Si concretizza quando sono riunite le condizioni per richiedere un pagamento al garante.

1.6.2   Sopravvenienze passive

Una sopravvenienza passiva è una possibile obbligazione derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti, su cui il FES non esercita un controllo completo; può altresì trattarsi di un'obbligazione attuale originata da eventi passati ma non rilevata per una delle seguenti ragioni: è improbabile che sia necessario un deflusso di risorse rappresentative di vantaggi economici o possibili servizi per liquidare l'obbligazione, oppure, in circostanze rare, l'ammontare dell'obbligazione non può essere quantificato in maniera sufficientemente attendibile. Una sopravvenienza passiva viene resa nota a meno che sia remota la possibilità di un deflusso di risorse che rappresentano vantaggi economici o possibili servizi.

Le sopravvenienze passive vengono valutate alla data di chiusura di ciascun bilancio per determinare se sia diventato probabile un deflusso di risorse rappresentative di vantaggi economici o possibili servizi. Se diventa probabile che per un elemento trattato come sopravvenienza passiva sarà necessario un deflusso di risorse che rappresentano vantaggi economici o possibili servizi, viene rilevato un accantonamento nel bilancio del periodo in cui interviene il cambiamento di probabilità.

2.         NOTE AL BILANCIO

ATTIVITÀ NON CORRENTI

2.1      PREFINANZIAMENTI

|| || || || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Prefinanziamenti || - || 119 || 319 || 438 || 380

TOTALE || - || 119 || 319 || 438 || 380

Molti contratti prevedono il pagamento di anticipi prima dell'inizio dei lavori, della consegna delle forniture o della prestazione dei servizi. Talvolta i piani di pagamento dei contratti prevedono pagamenti sulla base di relazioni sull'avanzamento dei lavori. Il prefinanziamento viene di norma corrisposto nella valuta del paese o del territorio dove il progetto viene eseguito.

I tempi della recuperabilità o dell'utilizzo dei prefinanziamenti determinano se questi ultimi sono registrati come attività di prefinanziamento correnti o non correnti. L'utilizzo è definito dall'accordo alla base del progetto. Eventuali rimborsi o utilizzi con scadenza inferiore a dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio sono registrati come prefinanziamenti correnti. Poiché molti progetti FES sono per loro natura a lungo termine, è necessario che i rispettivi anticipi siano disponibili per più di un anno. Pertanto questi importi di prefinanziamento figurano come attività non correnti.

L'aumento di 58 milioni di euro del prefinanziamento corrente rispetto al 31.12.2011 è dovuto principalmente all'aumento del prefinanziamento non corrente relativo ai progetti previsti dai PIR[5] (97 milioni euro), ai progetti intra ACP (42 milioni di euro) e alle sovvenzioni previste dai PIN[6] (10 milioni di euro), compensato da una riduzione del prefinanziamento relativo alle spese ACP (73 milioni di euro) e alle spese amministrative (29 milioni di euro).

ATTIVITÀ CORRENTI

2.2      PREFINANZIAMENTI

|| || || || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Prefinanziamenti (lordi) || 70 || 1 207 || 2 316 || 3 593 || 3 415

Minore liquidazione stimata dei prefinanziamenti || (32) || (760) || (1 468) || (2 259) || (2 240)

TOTALE || 38 || 447 || 849 || 1 334 || 1 175

L'aumento di 159 milioni di euro del prefinanziamento corrente netto è dovuto principalmente all'aumento del prefinanziamento relativo alle sovvenzioni previste dai PIN e destinate agli strumenti di aiuto (147 milioni di euro), ai progetti previsti dai PIR (68 milioni di euro) e alla riduzione del debito intra ACP (39 milioni di EUR). Tale aumento è stato parzialmente compensato da una riduzione del prefinanziamento netto relativo alle politiche settoriali (65 milioni di euro) e ai progetti sociali intra ACP (32 milioni di euro).

2.2.1 Garanzie riscosse in relazione a prefinanziamenti

Le garanzie sono intese a garantire i prefinanziamenti e vengono svincolate una volta effettuato il pagamento finale nell'ambito di un progetto. Una garanzia ha due valori, definiti rispettivamente valore "nominale" e valore "in corso". Per il valore "nominale", il fatto generatore è collegato all'esistenza della garanzia. Per il valore "in corso", il fatto generatore della garanzia è costituito dal pagamento del prefinanziamento e/o dalle successive liquidazioni.

Al 31 dicembre 2012, il valore "nominale" delle garanzie riscosse dal FES in relazione a prefinanziamenti ammontava a 566 milioni di euro, a fronte di 391 milioni del valore "in corso". Al 31 dicembre 2011, detti valori ammontavano, rispettivamente, a 637 e a 394 milioni di euro.

2.3      CREDITI

|| || || || || milioni di EUR

|| Nota || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Crediti nei confronti dei clienti || 2.3.1 || 1 || 6 || 2 || 10 || 13

Crediti nei confronti degli Stati membri || 2.3.2 || - || - || 3 || 3 || 9

Ratei e risconti attivi || 2.3.3 || 0 || 51 || 6 || 57 || 89

TOTALE || || 1 || 58 || 11 || 70 || 111

2.3.1 Crediti nei confronti dei clienti

|| || || || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Crediti nei confronti dei clienti || 5 || 19 || 3 || 26 || 27

Riduzione contabile || (3) || (12) || (1) || (16) || (13)

TOTALE || 1 || 6 || 2 || 10 || 13

Si tratta degli ordini di recupero contabilizzati al 31 dicembre 2012 come diritti accertati ancora da recuperare che non sono già inclusi in altre rubriche dell'attivo del bilancio. Il saldo di chiusura per gli ordini di riscossione rappresenta il valore degli ordini di riscossione emessi ma non ancora pagati alla fine dell'esercizio.

I movimenti degli ordini di riscossione aperti durante il periodo sono specificati di seguito.

|| || || || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011

Ordini di riscossione aperti all'inizio dell'esercizio || 6 || 19 || 1 || 25 || 18

Ordini di riscossione emessi || 12 || 64 || 63 || 139 || 130

Ordini di riscossione chiusi || (13) || (64) || (61) || (138) || (123)

Incassati || (12) || (43) || (43) || (97) || (108)

Revocati (articolo 73 RF) || - || (1) || - || (1) || (1)

Cancellati || 0 || (3) || 0 || (4) || (2)

Compensati || (2) || (17) || (18) || (36) || (13)

Ordini di riscossione aperti al termine dell'esercizio || 5 || 19 || 3 || 26 || 25

2.3.2 Crediti nei confronti degli Stati membri

I crediti del 10° FES nei confronti degli Stati membri, pari a 3 milioni di euro, comprendono contributi di finanziamento di Belgio, Spagna e Svezia.

2.3.3 Ratei e risconti attivi

Fra tali importi figurano principalmente le entrate da interessi maturati sugli importi dei prefinanziamenti. Inoltre, in questa rubrica sono inoltre incluse le entrate da interessi di mora su pagamenti di contributi.

La riduzione dei ratei e dei risconti attivi si spiega con la diminuzione degli interessi maturati sui prefinanziamenti (cfr. nota 3.4).

2.4      CONTI DI COLLEGAMENTO

|| || || || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

al/dal 6° FES || (2 065) || (214) || - || (2 279) || (2 279)

al/dal 7° FES || - || 2 279 || - || 2 279 || 2 279

al/dall'8° FES || - || (3 038) || 628 || (2 410) || (2 453)

al/dal 9° FES || 3 038 || - || (2 892) || 146 || (491)

al/dal 10° FES || (628) || 2 892 || - || 2 264 || 2 944

TOTALE || 345 || 1 919 || (2 264) || 0 || 0

Per motivi di efficienza, l'unica tesoreria che copre tutti i FES è assegnata al 10° FES; ne conseguono operazioni reciproche fra i diversi FES, compensate nei conti di collegamento fra i vari bilanci FES.

I principali movimenti dei conti di collegamento verificatisi nel 2012 comprendono pagamenti effettuati dal 10° FES in esecuzione dell'8° e del 9° FES.

         

2.5      TESORERIA ED EQUIVALENTI DI TESORERIA[7]

|| || || || || milioni di EUR

|| Nota || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Saldi bancari || 2.5.1 || - || - || 687 || 687 || 1 211

Conti di sicurezza STABEX || 2.5.2 || - || - || 2 || 2 || 5

Conti bancari di cofinanziamento || 2.5.3 || - || - || - || - || 8

Fondo speciale Repubblica democratica del Congo[8] || - || - || - || 1 || 1 || 1

TOTALE || || - || - || 690 || 690 || 1 224

2.5.1 Saldi bancari

|| || || || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Conti speciali – istituti finanziari di Stati membri || - || - || 633 || 633 || 1 129

Conti correnti – banche commerciali || || || 54 || 54 || 80

Pagatori delegati locali || - || - || 0 || 0 || 2

TOTALE || - || - || 687 || 687 || 1 211

La diminuzione generale dei saldi bancari è dovuta principalmente al livello dei pagamenti effettati e all'aumento del livello di esecuzione del bilancio rispetto al precedente periodo di riferimento.

I conti dei pagatori delegati locali comprendono fondi detenuti presso banche commerciali con sede negli Stati ACP e nei PTOM, utilizzati per effettuare pagamenti in moneta locale nello Stato beneficiario. I conti sono generalmente specificati in euro o nella moneta di uno Stato membro. Allo scopo di accentrare maggiormente la gestione dei pagamenti, nel 2012 sono stati chiusi 3 degli 4 restanti conti dei pagatori delegati locali.

2.5.2 Conti di sicurezza STABEX

|| milioni di EUR

|| Saldo al 1° gennaio 2012 || Saldo al 1° gennaio 2011

Costa d'Avorio || 2 || 2

Malawi || - || 1

Altri paesi || 0 || 2

TOTALE || 2 || 5

STABEX è l'acronimo che indica un sistema finanziario di compensazione dell'Unione europea per la stabilizzazione dei proventi delle esportazioni dei paesi ACP. È stato introdotto con la prima convenzione di Lomé (1975) allo scopo di porre rimedio agli effetti dannosi dell'instabilità dei proventi delle esportazioni di prodotti agricoli. Il saldo dei conti di sicurezza STABEX rappresenta il totale dei fondi STABEX disponibili, che verranno trasferiti al rispettivo Stato ACP beneficiario in una data successiva. Tale saldo è assegnato al 10° FES. Nel 2012 sono stati chiusi otto conti di sicurezza STABEX in seguito alla liquidazione dello strumento di aiuto STABEX.

Oltre ai fondi sopra indicati, i paesi ACP beneficiari detengono altri fondi STABEX. Allorché la Commissione e il paese (ACP) beneficiario raggiungono un accordo sull'utilizzazione dei fondi STABEX, le due parti firmano una convenzione di trasferimento. Conformemente alle disposizioni dell'articolo 211 della convenzione di Lomé IV[9] (riveduta), i fondi vengono trasferiti su un conto intestato al paese ACP; si tratta di un conto di sicurezza fruttifero a doppia firma (Commissione europea e paese beneficiario). I fondi rimangono su tali conti di sicurezza finché non ne viene autorizzato un trasferimento per un determinato progetto nell'ambito di un QOR (quadro di obblighi reciproci).

L'ordinatore della Commissione mantiene il potere di firma su questo conto per assicurarsi che i fondi vengano erogati secondo le modalità previste. I fondi sui conti a doppia firma sono di proprietà del paese ACP e non sono quindi registrati all'attivo nei conti annuali del FES. I trasferimenti a tali conti sono registrati come pagamenti STABEX.

Nel 2012, 49 milioni di euro sono stati restituiti al FES da conti a doppia firma in paesi ACP conformemente all'articolo 1, paragrafo 4 dell'accordo interno applicabile al 10° FES[10]. Tali fondi sono stati principalmente trasferiti da Isole Salomon (12 milioni di euro), Costa d'Avorio (11 milioni di euro), Burundi (5 milioni di euro), St Vincent e Grenadines (3 milioni di euro), Senegal (3 milioni di euro), Malawi (3 milioni di euro), Uganda (3 milioni di euro) e Burkina Faso (2 milioni di euro). Tali fondi sono inclusi a titolo di entrate di esercizio (strumento di aiuto STABEX) nel conto del risultato economico dell'8° FES.

2.5.3 Conti bancari di cofinanziamento

|| || || || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Conti bancari di cofinanziamento || - || - || - || - || 8

TOTALE || - || - || - || - || 8

I conti bancari di cofinanziamento sono stati chiusi e i fondi, fatta eccezione per la componente amministrativa, sono stati restituiti agli Stati membri su istruzione dell'ordinatore.

PASSIVITÀ NON CORRENTI

2.6      DEBITI

|| || || || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Debiti di cofinanziamento || - || - || 40 || 40 || -

TOTALE || - || - || 40 || 40 || -

I debiti di cofinanziamento registrati alla fine del 2012 si riferiscono al 10° FES.

I contributi di cofinanziamento ricevuti sono presentati come debiti nei confronti degli Stati membri e degli Stati non membri in quanto soddisfano il criterio delle entrate non derivanti da transazioni commerciali soggette a condizioni. Il FES è tenuto a impiegare i contributi per fornire servizi a terzi o, in caso contrario, a restituire gli attivi (i contributi ricevuti) agli Stati membri. I debiti pendenti di cui agli accordi di cofinanziamento rappresentano il contributo di cofinanziamento ricevuto al netto delle spese sostenute per il progetto. L'effetto sull'attivo netto è nullo.

Nel 2012, al fine di migliorare la presentazione dei debiti di cofinanziamento, gli importi sono stati suddivisi in passività non correnti e passività correnti. L'aumento dei debiti di cofinanziamento complessivi viene spiegato alla nota 2.7.1.2.

PASSIVITÀ CORRENTI

2.7      DEBITI

|| || || || || milioni di EUR

|| Nota || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Debiti correnti || 2.7.1 || 4 || 67 || 138 || 209 || 399

Ratei passivi || 2.7.2 || 19 || 308 || 228 || 555 || 339

Risconti di contributi di capitale differiti || 2.7.3 || - || - || 293 || 293 || 295

TOTALE || || 22 || 375 || 660 || 1 057 || 1 033

2.7.1 Debiti correnti

|| || || || || milioni di EUR

|| Nota || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Fornitori e altri soggetti || 2.7.1.1 || 4 || 67 || 81 || 152 || 308

Debiti di cofinanziamento || 2.7.1.2 || - || - || 46 || 46 || 81

Debiti vari || 2.7.1.3 || 0 || 0 || 12 || 12 || 10

TOTALE || || 4 || 67 || 138 || 209 || 399

I debiti comprendono le dichiarazioni di spesa ricevute dal FES nel quadro delle attività di sovvenzionamento e sono registrati per l'importo richiesto al ricevimento della domanda. La medesima procedura si applica a fatture e note di accredito ricevute nell'ambito di attività di appalto. Le dichiarazioni di spesa in questione sono state prese in considerazione nelle procedure di separazione di fine esercizio. In seguito a tale operazione, gli importi ammissibili stimati sono stati imputati come ratei passivi.

2.7.1.1 Fornitori o altri

In questa rubrica sono inclusi gli importi dovuti ai fornitori o a enti pubblici e Stati terzi.

La diminuzione di 157 milioni di euro rispetto al periodo di riferimento precedente comprende essenzialmente una riduzione di 75 milioni di euro di debiti nei confronti di Stati terzi e una diminuzione di 37 milioni di euro di debiti nei confronti di fornitori non pubblici.

2.7.1.2 Debiti di cofinanziamento

Nel 2012, al fine di migliorare la presentazione dei debiti di cofinanziamento, gli importi sono stati suddivisi in passività non correnti e passività correnti. La riduzione dei debiti di cofinanziamento correnti è principalmente imputabile alla riclassificazione di 40 milioni di euro come debiti non correnti.

Complessivamente, i debiti di cofinanziamento non correnti e correnti sono aumentati di 5 milioni di euro. Nel 2012, sono stati ricevuti nuovi contributi di cofinanziamento da Germania (2 milioni di euro) e Canada (2 milioni di euro). L'aumento del debito di cofinanziamento svedese (8 milioni di euro) è stato parzialmente compensato da una diminuzione del debito spagnolo e del debito di cofinanziamento nei confronti del Regno Unito (2 milioni di euro ciascuno) e dalla liquidazione del debito di cofinanziamento italiano relativo al 9° FES.

I debiti per cofinanziamenti sono stati ridotti di 8 milioni di euro per rilevare le spese sostenute in relazione ai progetti di cofinanziamento (si vedano i punti 3.1.3 e 3.2.2).

2.7.1.3 Altri debiti

I debiti vari comprendono prevalentemente entrate e importi restituiti non assegnati.

2.7.2 Ratei passivi

|| || || || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Ratei passivi || 19 || 308 || 228 || 555 || 339

TOTALE || 19 || 308 || 228 || 555 || 339

Al termine dell'esercizio si valutano le spese ammissibili sostenute dai beneficiari di fondi FES ma non ancora dichiarate. In seguito a tale operazione di separazione, detti importi ammissibili stimati sono trattati come ratei passivi.

L'utilizzo stimato degli importi del prefinanziamento viene presentato come una liquidazione stimata del prefinanziamento (cfr. 2.2).

2.7.3 Contributi al fondo riscossi in anticipo

|| || || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Regno Unito || - || - || 274 || 274 || 289

Irlanda || - || - || 9 || 9 || 5

Lituania || - || - || - || - || 1

Ungheria || - || - || 10 || 10 || -

TOTALE || - || - || 293 || 293 || 295

Questa voce comprende i contributi degli Stati membri versati in anticipo.

ATTIVITÀ NETTE

2.8      CAPITALE RICHIAMATO

|| || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE

Capitale || 12 840 || 11 699 || 21 152 || 45 691

Capitale non richiamato || - || - || (18 712) || (18 712)

Capitale del fondo richiamato al 31.12.2011 || 12 840 || 11 699 || 2 440 || 26 979

|| || || ||

Capitale || 12 840 || 11 699 || 21 152 || 45 691

Capitale non richiamato || - || - || (16 112) || (16 112)

Capitale del fondo richiamato al 31.12.2012 || 12 840 || 11 699 || 5 040 || 29 579

Il capitale del fondo rappresenta l'importo totale dei contributi che gli Stati membri versano per il singolo FES, stabilito da ciascun accordo interno.

I fondi non richiamati rappresentano la dotazione iniziale non ancora richiesta agli Stati membri.

Il capitale richiamato costituisce la parte di dotazione iniziale che agli Stati membri è stato richiesto di versare sui conti di tesoreria, conformemente alla procedura di cui all'articolo 16 del regolamento finanziario del 10° FES.

Il capitale dell'8° e del 9° FES è stato interamente richiamato e versato.

Capitale richiamato e non richiamato per Stato membro

|| || || || milioni di EUR

Contributi || % || non richiamato 10° FES 31.12.2011 || richiamato nel 2012 || non richiamato 10° FES 31.12.2012

Austria || 2,41 || (451) || 63 || (388)

Belgio || 3,53 || (661) || 92 || (569)

Danimarca || 2,00 || (374) || 52 || (322)

Finlandia || 1,47 || (275) || 38 || (237)

Francia || 19,55 || (3 658) || 508 || (3 150)

Germania || 20,50 || (3 836) || 533 || (3 303)

Grecia || 1,47 || (275) || 38 || (237)

Irlanda || 0,91 || (170) || 24 || (147)

Italia || 12,86 || (2 406) || 334 || (2 072)

Lussemburgo || 0,27 || (51) || 7 || (44)

Paesi Bassi || 4,85 || (908) || 126 || (781)

Portogallo || 1,15 || (215) || 30 || (185)

Spagna || 7,85 || (1 469) || 204 || (1 265)

Svezia || 2,74 || (513) || 71 || (441)

Regno Unito || 14,82 || (2 773) || 385 || (2 388)

Cipro || 0,09 || (17) || 2 || (15)

Repubblica ceca || 0,51 || (95) || 13 || (82)

Estonia || 0,05 || (9) || 1 || (8)

Ungheria || 0,55 || (103) || 14 || (89)

Lituania || 0,12 || (22) || 3 || (19)

Lettonia || 0,07 || (13) || 2 || (11)

Malta || 0,03 || (6) || 1 || (5)

Polonia || 1,3 || (243) || 34 || (209)

Slovenia || 0,18 || (34) || 5 || (29)

Slovacchia || 0,21 || (39) || 5 || (34)

Bulgaria || 0,14 || (26) || 4 || (23)

Romania || 0,37 || (69) || 10 || (60)

TOTALE || 100,00 || (18 712) || 2 600 || (16 112)

Nel 2012 sono stati richiamati i contributi a titolo del 10° FES. La prima quota dei contributi degli Stati membri per il 2013 è stata richiamata nel novembre 2012.

2.9      ALTRE RISERVE

milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE

Saldo al 31.12.2010 || (2 237) || 4 157 || 333 || 2 252

Trasferimento di importi disimpegnati dell'8° e del 9° FES al 10° FES || (38) || (80) || 118 || 0

Trasferimento dal 10° FES al 9° FES di fondi assegnati al Sudan meridionale in base alla decisione 201/406/UE del Consiglio || - || 150 || (150) || 0

Saldo al 31.12.2011 || (2 276) || 4 227 || 301 || 2 252

Trasferimento di importi disimpegnati dell'8° e del 9° FES al 10° FES || (78) || (300) || 378 || 0

Trasferimento dal 10° FES al 9° FES di fondi assegnati al Sudan meridionale in base alla decisione 201/315/UE del Consiglio || - || 200 || (200) || 0

Saldo al 31.12.2012 || (2 354) || 4 126 || 479 || 2 252

Il saldo al 31.12.2012 comprende: || || || ||

- I fondi assegnati al Sudan meridionale || - || 350 || - || 350

Dall'entrata in vigore del 10° FES nel 2008, tutti gli importi disimpegnati dei FES precedenti sono stati trasferiti alla riserva del 10° FES. Tale riserva può essere utilizzata soltanto alle condizioni definite all'articolo 1, paragrafo 4 dell'accordo interno applicabile al 10° FES.

Nel 2012, 78 milioni di euro e 300 milioni di euro di importi disimpegnati sono stati trasferiti alla riserva di efficacia ed efficienza del 10° FES dall'8° e dal 9° FES rispettivamente mentre 200 milioni di euro sono stati trasferiti dalla riserva di efficacia ed efficienza del 10° FES al 9° FES per assegnare i fondi destinati al Sudan meridionale[11].

3.         NOTE AL CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO

3.1      ENTRATE DI ESERCIZIO

milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011

Recupero spese || 2 || 14 || 2 || 17 || 16

Recupero di fondi STABEX || 49 || - || - || 49 || 26

Utili su cambi || 7 || 35 || 8 || 51 || 54

Entrate di esercizio connesse al cofinanziamento || - || - || 8 || 8 || 2

TOTALE || 58 || 49 || 18 || 124 || 99

3.1.1 Recupero spese

Questa rubrica rappresenta gli ordini di recupero emessi dal FES e la deduzione dai pagamenti successivi registrati nel sistema contabile del FES, allo scopo di recuperare le spese effettuate in precedenza, sulla base di controlli, audit o valutazioni di ammissibilità. Si noti che i recuperi di importi di prefinanziamento non sono inclusi fra le entrate, ma accreditati alla rubrica prefinanziamento del bilancio.

Recupero di pagamenti indebiti

Nel 2012, sono stati emessi ordini di recupero di pagamenti indebiti del valore di 27 milioni di euro, rispetto ai 12 milioni di euro registrati nel 2011. Di questi, 11 milioni di euro erano relativi a operazioni di recupero spese e sono stati pertanto registrati come entrate di esercizio. Gli importi di prefinanziamento pagati e accreditati all'attivo della rubrica prefinanziamento del bilancio sono stati pari a 16 milioni di euro.

La tabella seguente sintetizza la natura del recupero di pagamenti indebiti:

milioni di EUR ||

|| Entrate || Prefinan-ziamenti || TOTALE 2012 || Entrate || Prefinan-ziamenti || TOTALE 2011

Errori || 1 || 1 || 2 || 2 || 1 || 3

Irregolarità || 9 || 15 || 25 || 6 || 3 || 8

Notifica di OLAF || 1 || - || 1 || 1 || - || 1

TOTALE || 11 || 16 || 27 || 8 || 4 || 12

3.1.2 Recupero di fondi STABEX

Nel 2012, 49 milioni di euro sono stati restituiti al FES da conti a doppia firma in paesi ACP conformemente all'articolo 1, paragrafo 4 dell'accordo interno applicabile al 10° FES[12]. Tali fondi sono stati principalmente trasferiti da Isole Salomon (12 milioni di euro), Costa d'Avorio (11 milioni di euro), Burundi (5 milioni di euro), St Vincent e Grenadines (3 milioni di euro), Senegal (3 milioni di euro), Malawi (3 milioni di euro), Uganda (3 milioni di euro) e Burkina Faso (2 milioni di euro). Tali fondi sono inclusi a titolo di entrate di esercizio (strumento di aiuto STABEX) nel conto del risultato economico dell'8° FES.

3.1.3 Entrate di esercizio connesse al cofinanziamento

Le entrate di esercizio connesse al cofinanziamento rappresentano i contributi utilizzati (si veda 3.2.2). Tali contributi sono rilevati conformemente all'esecuzione del progetto di cofinanziamento, dato che soddisfano il criterio posto come condizione di rappresentare entrate non derivanti da transazioni commerciali soggette a condizioni.

3.2      SPESE OPERATIVE

milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011

Spese operative – strumenti di aiuto || 41 || 812 || 2 085 || 2 938 || 2 633

Spese operative di cofinanziamento || - || - || 8 || 8 || 2

Perdite dovute a operazioni in cambi || 8 || 39 || 20 || 66 || 61

Riduzione contabile dei crediti || 0 || 6 || - || 6 || 7

TOTALE || 49 || 856 || 2 112 || 3 017 || 2 702

Nel 2012 la Commissione ha perfezionato la metodologia impiegata per calcolare i ratei passivi. Senza tale modifica, le spese operative sarebbero risultate pari a 2 849 milioni di euro invece di 3 017 milioni di euro. L'impatto sull'attivo netto sarebbe stato uguale (una diminuzione di 168 milioni di euro), a causa in particolare di un aumento dei conti dei ratei passivi (cfr. 2.7.2).

3.2.1 Spese operative – strumenti di aiuto

|| || || || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011

Aiuti programmabili || 17 || 93 || 1 366 || 1 476 || 1 251

Sostegno macroeconomico || - || 8 || - || 8 || 51

Politica settoriale || 0 || 322 || 3 || 326 || 371

Abbuoni di interessi || 5 || - || - || 5 || 0

Progetti tra paesi ACP || - || 311 || 409 || 720 || 650

Aiuti d'urgenza || - || 60 || 274 || 333 || 212

Aiuti a profughi || 6 || - || - || 6 || 0

Capitale di rischio || 1 || - || - || 1 || 19

STABEX || 4 || - || - || 4 || 12

Sysmin || 0 || - || - || 0 || (8)

Altri programmi di aiuti relativi a FES precedenti || - || 10 || - || 10 || 24

Sostegno istituzionale || - || (1) || 33 || 32 || 8

Compensazione proventi esportazioni || 7 || 10 || - || 18 || 42

Totale || 41 || 812 || 2 085 || 2 938 || 2 633

Le spese d'esercizio del FES coprono vari strumenti di aiuto e assumono forme diverse a seconda delle modalità di pagamento e di gestione del denaro.

3.2.2 Spese operative connesse al cofinanziamento

Sono le spese sostenute per progetti di cofinanziamento nel 2012. Poiché i contributi di cofinanziamento ricevuti soddisfano i criteri delle entrate non derivanti da transazioni commerciali soggette a condizioni, un importo corrispondente di contributi è stato registrato come entrata di esercizio (si veda 3.1.3).

3.2.3 Riduzione contabile dei crediti

Questa rubrica comprende principalmente rettifiche di prefinanziamenti e importi svalutati/persi sulla realizzazione di crediti.

3.3      SPESE AMMINISTRATIVE

milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011

Spese amministrative || - || 1 || 106 || 107 || 75

TOTALE || - || 1 || 106 || 107 || 75

Questa rubrica registra le spese di sostegno, ossia le spese amministrative connesse alla programmazione e all'attuazione dei FES, comprese le spese per la preparazione, le fasi successive, il monitoraggio e la valutazione dei progetti, nonché le spese per le reti informatiche, l'assistenza tecnica, ecc.

3.4      ENTRATE FINANZIARIE

milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011

Interessi attivi – banche europee || - || 6 || 4 || 9 || 1

Interesse relativo ai prefinanziamenti || (2) || (24) || (6) || (32) || (21)

TOTALE || (2) || (18) || (2) || (22) || (20)

L'interesse relativo ai prefinanziamenti è rilevato conformemente al disposto dell'articolo 7, paragrafo 3, e dell'articolo 8 del regolamento finanziario del 10° FES. L'annullamento dei ratei del 2011 per gli interessi maturati sui prefinanziamenti è risultato nel 2012 in interessi attivi negativi.

4.         NOTE AL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA

4.1      OBIETTIVO E PREPARAZIONE DEL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA

Le informazioni relative ai flussi di cassa costituiscono il punto di partenza per valutare la capacità del FES di generare liquidità e attività equivalenti e le sue necessità di utilizzare detti flussi.

Il prospetto dei flussi di cassa viene preparato utilizzando il metodo indiretto: l'avanzo o il disavanzo netti dell'esercizio finanziario vengono adeguati a seguito degli effetti di transazioni non monetarie, dei risconti o dei ratei relativi a incassi o pagamenti operativi già effettuati o previsti.

I flussi di cassa derivanti da operazioni in una data valuta estera sono contabilizzati nella valuta di riferimento del FES (l'euro), applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio tra l'euro e detta valuta in vigore alla data della transazione.

4.2      ATTIVITÀ OPERATIVE

Il prospetto dei flussi di cassa del FES comprende soltanto quelli derivanti da attività operative, giacché il FES non svolge attività di investimento o finanziamento. L'obiettivo di tali attività è contribuire al conseguimento dei risultati fissati nell'ambito dell'elaborazione delle politiche.

5.         SOPRAVVENIENZE ATTIVE E PASSIVE E ALTRE VOCI

5.1      SOPRAVVENIENZE ATTIVE

milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Garanzie di esecuzione || 13 || 171 || 120 || 304 || 325

Trattenute a garanzia || 6 || 107 || 74 || 188 || 197

Sopravvenienze attive di esecuzione || - || - || - || - || 1

TOTALE || 19 || 279 || 194 || 492 || 523

5.1.1 Garanzie di esecuzione

Talvolta si richiedono garanzie di esecuzione per assicurare che i beneficiari dei finanziamenti FES onorino gli obblighi assunti in virtù dei contratti stipulati con il FES.

La riduzione di 21 milioni di euro delle garanzie di esecuzione rappresenta la differenza fra le garanzie sbloccate e le nuove garanzie ricevute. Le garanzie sono state nella maggior parte dei casi sbloccate nell'ambito del 9° FES e le nuove garanzie sono state anch'esse ricevute nell'ambito del 9° FES.

5.1.2 Trattenute a garanzia

Le trattenute a garanzia riguardano soltanto i contratti di lavoro. Di regola viene trattenuto il 10% dei pagamenti intermedi ai beneficiari per garantire che il contraente adempia alle sue obbligazioni. Questi importi trattenuti sono registrati come debiti. Subordinatamente all'approvazione dell'amministrazione aggiudicatrice, la parte contraente può presentare una trattenuta di garanzia in sostituzione degli importi da trattenere sui pagamenti intermedi. Queste garanzie ricevute sono inserite come sopravvenienze attive.

La riduzione di 9 milioni di euro delle trattenute a garanzia rappresenta la differenza fra le garanzie sbloccate e le nuove garanzie ricevute. Le garanzie sono state nella maggior parte dei casi sbloccate nell'ambito del 9° FES e le nuove garanzie sono state anch'esse ricevute nell'ambito del 9° FES.

5.2      ALTRE VOCI

5.2.1 Impegni di bilancio ancora da liquidare

milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Impegni di bilancio ancora da liquidare || 103 || 938 || 4 601 || 5 642 || 5 594

Relativi importi inseriti nel conto del risultato economico || (22) || (382) || (310) || (714) || (646)

TOTALE || 81 || 557 || 4 291 || 4 928 || 4 948

Gli impegni di bilancio ancora da liquidare rappresentano impegni in sospeso per i quali non sono stati ancora effettuati pagamenti e/o disimpegni e sono la normale conseguenza dell'esistenza di programmi pluriennali. Al 31 dicembre 2012 l'importo degli impegni di bilancio ancora da liquidare ammontava a 5 642 milioni di euro. L'importo indicato come un impegno futuro da finanziare è costituito da questo impegno di bilancio ancora da liquidare meno i relativi importi inseriti a titolo di spesa nel conto del risultato economico del 2012, per un totale di 4 928 milioni di euro.

6.         GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

Le seguenti informazioni relative alla gestione dei rischi finanziari del Fondo europeo di sviluppo si riferiscono alle operazioni di tesoreria effettuate dalla Commissione europea per conto del Fondo europeo di sviluppo al fine di utilizzare le sue risorse.

6.1      POLITICHE DI GESTIONE DEI RISCHI E ATTIVITÀ DI COPERTURA

Le norme e i principi per la gestione delle operazioni di tesoreria del FES sono contenuti nel regolamento (CE) n. 215/2008 del Consiglio recante il regolamento finanziario applicabile al 10° FES e nell'accordo interno.

Conformemente ai regolamenti di cui sopra, si applicano i seguenti principi fondamentali:

– i contributi finanziari sono versati dagli Stati membri su conti speciali aperti presso la banca d'emissione di ciascuno Stato membro o presso l'istituto finanziario da esso designato. Gli importi dei contributi sono conservati su detti conti speciali fino a quando è necessario effettuare i pagamenti del FES;

– i contributi degli Stati membri al FES sono versati in euro, mentre i pagamenti del FES sono denominati in euro e in altre valute, comprese quelle meno note;

– non sono consentiti scoperti di conto sui conti bancari aperti dalla Commissione per conto del FES.

Oltre ai conti speciali, altri conti bancari sono aperti dalla Commissione per conto del FES presso istituti finanziari (banche centrali e banche commerciali) al fine di effettuare i pagamenti e riscuotere le entrate diverse dai contributi degli Stati membri al bilancio a norma dell'articolo 44 del regolamento n. 215/2008 del Consiglio (si veda il punto 6.4 successivo).

Tutte le banche commerciali in cui sono stati aperti per il FES conti diversi dai suddetti "conti speciali" vengono selezionate mediante gara d'appalto.

Le operazioni di pagamento e di tesoreria sono altamente automatizzate e si avvalgono di moderni sistemi informatici. Per garantire la sicurezza dei sistemi e assicurare la separazione delle funzioni, vengono applicate procedure specifiche conformi al regolamento finanziario, alle norme di controllo interno della Commissione e ai principi di audit.

La gestione delle operazioni di pagamento e di tesoreria è regolata da una serie di linee guida e procedure scritte al fine di limitare i rischi finanziari e operativi e garantire un adeguato livello di controllo. Tali linee guida e procedure coprono tutte le varie aree operative e il loro rispetto viene verificato regolarmente.

6.2      RISCHI DI MERCATO

6.2.1   Rischio valutario

Tutti i contributi sono detenuti in euro e le altre valute sono acquistate soltanto quando occorrono per eseguire pagamenti. Di conseguenza, le operazioni di tesoreria del FES non sono esposte al rischio valutario.

6.2.2   Rischio di tasso di interesse

Il FES non prende denaro in prestito e di conseguenza non è esposto ad alcun rischio legato ai tassi di interesse.

Tuttavia il FES percepisce interessi sui saldi che detiene nei suoi differenti conti bancari. La Commissione, per conto del FES, ha quindi adottato misure volte a garantire che gli interessi percepiti regolarmente riflettano i tassi di interesse di mercato nonché le loro possibili fluttuazioni.

I saldi overnight (a un solo giorno) detenuti su conti presso le banche commerciali sono remunerati su base giornaliera. La remunerazione dei saldi su tali conti è basata sui tassi variabili di mercato, ai quali viene applicato un margine contrattuale (positivo o negativo). Per la maggior parte dei conti il calcolo degli interessi è collegato all'indice EONIA (Euro overnight index average) e viene adeguato per riflettere le eventuali fluttuazioni di tale tasso. Per certi altri conti il calcolo dell'interesse è collegato al tasso marginale applicato dalla BCE sulle operazioni di rifinanziamento. Di conseguenza, il FES non è esposto ad alcun rischio che i suoi saldi siano remunerati a tassi inferiori a quelli di mercato.

6.3      RISCHIO DI CREDITO (RISCHIO DELLA CONTROPARTE)

La maggior parte delle risorse di tesoreria del FES sono detenute, in conformità al regolamento n. 215/2008 del Consiglio, in "conti speciali" aperti dagli Stati membri per il pagamento dei loro contributi. Questi conti sono tenuti prevalentemente presso il Tesoro o la banca centrale nazionale dei singoli Stati membri. Dette istituzioni presentano un rischio di controparte minimo per il FES (l'esposizione riguarda gli Stati membri).

Per quanto riguarda le risorse di tesoreria del FES detenute presso banche commerciali per coprire l'esecuzione dei pagamenti, l'alimentazione dei rispettivi conti viene eseguita in base al principio del "just in time" ed è gestita automaticamente dal sistema di gestione della tesoreria della Commissione. I livelli dei saldi di ciascun conto sono mantenuti a livelli minimi, proporzionati all'importo medio dei rispettivi pagamenti giornalieri. Di conseguenza, gli importi detenuti alla giornata su questi conti sono sempre molto bassi, per cui l'esposizione del FES a rischi risulta limitata.

Inoltre, per la selezione delle banche commerciali vengono applicate linee guida specifiche al fine di ridurre ulteriormente al minimo il rischio della controparte cui è esposto il FES.

Tutte le banche commerciali vengono selezionate mediante gara d'appalto. Il credit rating a breve termine minimo richiesto per l'ammissione alle procedure di gara è Moody's P-1 o un rating equivalente (S&P A-1 o Fitch F1). In determinate circostanze, debitamente giustificate, può essere richiesto un livello inferiore.

6.4      RISCHIO DI LIQUIDITÀ

I principi di bilancio applicati al FES assicurano che le risorse liquide complessive disponibili per l'esercizio finanziario siano sempre sufficienti per l'esecuzione di tutti i relativi pagamenti. In effetti il totale dei contributi degli Stati membri è pari all'importo complessivo degli stanziamenti di pagamento per l'esercizio finanziario pertinente.

Tuttavia i contributi degli Stati membri al FES sono pagati in tre rate annue, mentre i pagamenti seguono in parte un andamento stagionale.

Per fare sì che le risorse di tesoreria siano sempre sufficienti per coprire i pagamenti da effettuare in ogni dato mese, fra la Commissione e i centri di spesa interessati ha luogo un regolare scambio di informazioni sulla situazione della tesoreria onde evitare che i pagamenti effettuati in ogni dato periodo eccedano le risorse di tesoreria disponibili.

Inoltre, nel contesto delle operazioni giornaliere di tesoreria del FES, gli strumenti di gestione automatizzata garantiscono che in ogni conto bancario del FES sia disponibile una liquidità sufficiente, su base giornaliera.

7.         INFORMATIVA SULLE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

In questa rubrica non sono state individuate operazioni con parti correlate che richiedano informative.

8.         FATTI INTERVENUTI DOPO LA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

Alla data di approvazione dei conti, il contabile del FES non aveva constatato o ricevuto segnalazioni di alcuna questione rilevante tale da essere evidenziata in questo paragrafo. I conti annuali e le note esplicative corrispondenti sono stati redatti sulla scorta delle informazioni disponibili più recenti, come risulta dalle informazioni riportate sopra. RICONCILIAZIONE:

9.         RISULTATO ECONOMICO – RISULTATO DELL'ESECUZIONE DEL BILANCIO

Il risultato economico dell'esercizio è calcolato in base ai principi della contabilità per competenza. Il risultato dell'esecuzione del bilancio si basa invece sulle regole della contabilità di cassa. Poiché entrambi sono il risultato delle medesime operazioni sottostanti, la riconciliazione costituisce un controllo utile per verificare la loro corrispondenza. La tabella in appresso presenta questa riconciliazione, evidenziando i principali elementi di riconciliazione, con una ripartizione tra entrate e spese.         

|| || milioni di EUR

|| 2012 || 2011

|| ||

RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO || (3 023) || (2 700)

|| ||

ENTRATE || ||

Diritti non influenti sul risultato dell'esecuzione del bilancio || (47) || (52)

Diritti accertati nell'esercizio in corso ma non ancora riscossi || (8) || (3)

Diritti accertati nell'esercizio precedente e riscossi nell'esercizio in corso || 14 || 10

Effetto netto del prefinanziamento || 62 || 46

Ratei attivi netti || (40) || (13)

|| ||

SPESE || ||

Spese dell'esercizio in corso non ancora pagate || 38 || 98

Spese degli esercizi precedenti pagate nell'esercizio in corso || (101) || (249)

Cancellazione di pagamenti || 7 || 17

Effetto netto del prefinanziamento || (316) || (346)

Ratei passivi netti || 204 || 317

|| ||

RISULTATO DELL'ESECUZIONE DEL BILANCIO || (3 209) || (2 874)

9.1 Elementi di riconciliazione – Entrate

Le entrate di bilancio di un esercizio finanziario corrispondono alle entrate riscosse in relazione ai diritti accertati nel corso dell'esercizio e a quelle riscosse in relazione ai diritti accertati in esercizi precedenti.

I diritti che non influiscono sul risultato dell'esecuzione del bilancio sono registrati nel risultato economico, ma dal punto di vista del bilancio non possono essere considerati entrate, poiché gli importi incassati sono trasferiti alle riserve e non possono venire rimpegnati senza una decisione del Consiglio.

I diritti accertati nell'esercizio in corso ma non ancora riscossi devono essere detratti dal risultato economico ai fini della riconciliazione, perché non formano parte delle entrate di bilancio. Al contrario, i diritti accertati negli esercizi precedenti e riscossi nell'esercizio in corso devono essere aggiunti al risultato economico ai fini della riconciliazione.

L'effetto netto dei prefinanziamenti è costituito dalla liquidazione degli importi di prefinanziamento recuperati. Si tratta di un'entrata che non ha alcun effetto sul risultato economico.

I ratei attivi netti consistono principalmente in regolarizzazioni di fine esercizio. Soltanto l'effetto netto, ossia i ratei attivi per l'esercizio in corso, meno le entrate dei ratei attivi dell'esercizio precedente, viene preso in considerazione.

9.2 Elementi di riconciliazione – Spese

Le spese dell'esercizio in corso non ancora pagate devono essere aggiunte ai fini della riconciliazione, in quanto sono incluse nel risultato economico ma non fanno parte della spesa di bilancio. Al contrario, le spese degli esercizi precedenti pagate nell'esercizio in corso devono essere dedotte dal risultato economico ai fini della riconciliazione, in quanto fanno parte della spesa di bilancio dell'esercizio in corso ma non hanno alcun effetto sul risultato economico o contribuiscono a ridurre le spese in caso di correzioni.

Le entrate derivanti da cancellazioni di pagamenti non influenzano il risultato economico mentre incidono sul risultato dell'esecuzione del bilancio.

L'effetto netto del prefinanziamento è la combinazione dei nuovi importi di prefinanziamento versati nell'esercizio in corso (e contabilizzati come spese di bilancio dell'esercizio) e i prefinanziamenti liquidati nell'esercizio in corso o in quelli precedenti mediante l'accettazione delle spese ammissibili. Queste ultime rappresentano spese contabili, ma non spese di bilancio, dal momento che il pagamento del prefinanziamento iniziale era già stato considerato come una spesa di bilancio al momento del relativo versamento.

I ratei passivi netti consistono principalmente in regolarizzazioni di fine esercizio, ossia le spese ammissibili sostenute dai beneficiari dei fondi FES, ma non ancora comunicate al FES. Soltanto l'effetto netto, ossia i ratei passivi per l'esercizio in corso, meno le entrate dei ratei passivi dell'esercizio precedente, viene preso in considerazione.

2.           RELAZIONE DI ESECUZIONE FINANZIARIA

NOTA INTRODUTTIVA

FES precedenti

· La decisione n. 1/2000 del Consiglio ACP-CE del 27 luglio 2000 sulle misure transitorie dispone che una parte delle risorse non assegnate dei FES precedenti sia utilizzata conformemente alle relative disposizioni dell'accordo di Cotonou applicabili anticipatamente in base alle misure transitorie.

· La decisione n. 410/2001 della Commissione del 16 marzo 2001, volta a determinare gli stanziamenti destinati ai programmi indicativi per i paesi ACP a titolo dell'accordo di partenariato ACP-CE, dispone che le risorse non assegnate dei FES precedenti siano utilizzate per l'esecuzione in conformità delle regole e procedure dei rispettivi FES, per un importo massimo di 1,2 miliardi di euro, nel periodo che precede l'entrata in vigore del protocollo finanziario del 9° FES.

· La decisione n. 1033/2001 della Commissione del 15 giugno 2001 ha definito gli stanziamenti per i programmi regionali e la cooperazione intra ACP nel quadro del protocollo finanziario dell'accordo di partenariato ACP-CE.

· La decisione n. 1252/2002 della Commissione dell'11 luglio 2002 ha aumentato gli stanziamenti destinati alla cooperazione intra ACP di 60 milioni di euro, sulla base delle riserve generali del 6° e 7° FES e ha altresì predisposto l'utilizzazione di questi fondi supplementari nel periodo che precede l'entrata in vigore del protocollo finanziario del 9° FES, conformemente alle regole e alle procedure applicabili ai FES originari.

· Infine, la decisione n. 3/2002 del Consiglio ACP-CE del 23 dicembre 2002 ha prelevato un importo di 25 milioni di euro dalle risorse non assegnate dell'8° FES (riserva generale), per destinarlo alla cooperazione regionale a titolo dell'accordo di partenariato ACP-CE.

· Con la chiusura del 6° FES nel 2006 e del 7° FES nel 2008, i conti annuali non contengono più tabelle d'esecuzione relative a tali FES. Per contro, l'esecuzione dei saldi trasferiti si ritrova nel 9° FES.

· Come per gli anni precedenti, per assicurare la trasparenza nella presentazione dei conti del 2012, le varie tabelle presentate in appresso riprendono separatamente per l'8°FES la quota utilizzata in base alla programmazione prevista rispettivamente nella Convenzione di Lomé e nell'accordo di Cotonou. Per quanto riguarda quest'ultimo, la contabilizzazione e la presentazione dei conti sono state effettuate ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 2, dell'allegato IV dell'accordo di partenariato ACP-CE relativo ai paesi. Questo articolo prevede, per i paesi ACP, una dotazione A per il sostegno macroeconomico e il sostegno ai programmi e progetti e una dotazione B per gli imprevisti, quali l'aiuto d'urgenza, le iniziative di riduzione del debito e il sostegno destinato ad attenuare le conseguenze negative dell'instabilità dei proventi delle esportazioni[13]. Per quanto riguarda le regioni, la presentazione è stata effettuata sulla base della programmazione regionale, di cui al capitolo 2 dell'accordo di partenariato ACP-CE (programma indicativo regionale e cooperazione intra ACP).

· Ai sensi del punto 4 dell'allegato Ib (quadro finanziario pluriennale per il periodo 2008-2013) dell'accordo di partenariato ACP-CE, i saldi restanti e gli importi disimpegnati a titolo di detti Fondi tra il 31.12.2007 e l'entrata in vigore del 10° FES sono stati trasferiti al 9° FES per garantire il funzionamento dell'amministrazione dell'UE e per coprire i costi correnti dei progetti in corso fino all'entrata in vigore del 10° FES.

· La decisione 2010/406/UE del Consiglio ha stanziato, a beneficio del Sudan, 150 milioni di euro di fondi disimpegnati da progetti nell'ambito del nono FES e di FES precedenti per rispondere alle esigenze della popolazione più vulnerabile del Sudan. Tale importo è stato stanziato nel corso del 2011.

· La decisione 2011/315/UE del Consiglio ha stanziato, a beneficio del Sudan meridionale, 200 milioni di euro di fondi disimpegnati da progetti nell'ambito del 9° FES e di FES precedenti a sostegno dell'attuazione del piano di sviluppo triennale per il Sudan meridionale. Tale importo è stato stanziato nel corso del 2012.

10° FES

L'accordo di partenariato ACP-CE, firmato il 23 giugno 2000 a Cotonou dagli Stati membri della Comunità europea e dagli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP), è entrato in vigore il 1°aprile 2003. L'accordo di Cotonou è stato modificato mediante l'accordo firmato dagli stessi Stati a Lussemburgo il 25 giugno 2005.

La decisione del Consiglio del 27 novembre 2001 relativa all'associazione dei paesi e territori d'oltremare (PTOM) all'Unione europea (2001/822/CE) è entrata in vigore il 2 dicembre 2001. Tale decisione è stata modificata il 19 marzo 2007 (decisione 2007/249/CE).

L'accordo interno riguardante il finanziamento degli aiuti comunitari forniti nell'ambito del quadro finanziario pluriennale per il periodo 2008-2013 in applicazione dell'accordo di Cotonou modificato, adottato dai rappresentanti dei governi degli Stati membri della Comunità europea il 17 luglio 2006, è entrato in vigore il 1° luglio 2008.

Ai sensi dell'accordo di Cotonou, il secondo periodo (2008-2013) degli aiuti dell'UE ai paesi ACP e PTOM è finanziato dal 10° FES con un totale di 22 682 milioni di euro, di cui:

· 21 966 milioni di euro vengono stanziati a favore dei paesi ACP ai sensi del quadro finanziario pluriennale previsto dall'allegato Ib dell'accordo di Cotonou riveduto, 20 466 milioni dei quali vengono gestiti dalla Commissione europea;

· 286 milioni di euro assegnati ai PTOM conformemente all'allegato IIAa della decisione del Consiglio modificata relativa all'associazione dei PTOM alla Comunità europea, 256 milioni dei quali vengono gestiti dalla Commissione europea;

· 430 milioni di euro per la Commissione per coprire i costi derivanti dalla programmazione e dall'esecuzione delle risorse del 10° FES, conformemente all'articolo 6 dell'accordo interno.

Dalla data di entrata in vigore del 10° FES, a tali importi si sono aggiunti i fondi disimpegnati di FES precedenti, interessi e saldi di cassa inutilizzati risultanti dal sistema di stabilizzazione dei proventi delle esportazioni di materie prime agricole (STABEX) nel quadro dei Fondi precedenti al 9° FES. Tutti i fondi sono gestiti conformemente alle rispettive regole specifiche, come prevedono l'accordo di Cotonou modificato e l'accordo interno.

Degli stanziamenti previsti dal 10° FES di cui sopra, la Commissione europea gestisce l'importo iniziale di 21 152 milioni di euro come segue:

– 15 300 milioni di euro per i programmi indicativi nazionali, di cui:

· 13 500 milioni di euro per la dotazione A, di cui 13 345 milioni aperti. Inoltre, la dotazione A è stata aumentata di 341 milioni di euro tramite trasferimenti di riserve e di 91 milioni di euro in seguito alla chiusura di fondi Stabex disimpegnati e diminuita di 33 milioni di euro a causa del trasferimento di stanziamenti regionali (multiregionale - PALOP). I fondi totali disponibili ammontano quindi a 13 774 milioni di euro di stanziamenti aperti e a 155 milioni di euro non ancora aperti.

· 1 800 milioni di euro per le dotazioni B, interamente aperti. Inoltre, la dotazione B è stata aumentata di 148 milioni di euro di riserve aperte, che hanno portato i fondi aperti totali a 1 948 milioni di euro.

– 1 783 milioni di euro per i programmi indicativi nazionali, insieme a un trasferimento di 33 milioni di euro dalla dotazione A e a un trasferimento di 19 milioni di euro di riserve, che portano gli stanziamenti aperti a 1 797 milioni di euro;

– 2 700 milioni di euro in stanziamenti intra ACP, tutti aperti, cui si aggiunge un trasferimento di 195 milioni di euro di riserve, per un totale di 2 895 milioni di euro di stanziamenti aperti;

– 683 milioni di euro di riserve, di cui 664 milioni di euro trasferiti, lasciando un saldo di 19 milioni di euro;

– 430 milioni di euro per costi di attuazione, tutti aperti;

– 256 milioni di euro per stanziamenti a paesi PTOM, di cui:

· fondi per una dotazione A pari a 195 milioni di euro, di cui 140 milioni aperti

· fondi per una dotazione B pari a 15 milioni di euro, di cui 7 milioni aperti

· fondi per stanziamenti regionali per 40 milioni di euro, tutti aperti

· fondi per studi/assistenza tecnica per 6 milioni di euro, tutti aperti.

- Riserva di efficacia ed efficienza non utilizzabile del 10° FES

Dall'entrata in vigore del 10° FES, il 1° luglio 2008, i saldi restanti e gli importi disimpegnati dai progetti del 9° FES e dei FES precedenti sono stati trasferiti alla riserva di efficacia ed efficienza del 10° FES, con l'eccezione dei fondi Stabex e degli stanziamenti amministrativi del 9° FES. Tale riserva può essere utilizzata alle condizioni definite all'articolo 1, paragrafo 4 dell'accordo interno applicabile al 10° FES.

Gli elementi di questa riserva al 31.12.2012 sono specificati di seguito (in milioni di euro):

Totale degli importi trasferiti alla riserva non utilizzabile del 10° FES: || 815

diminuzione dell'importo trasferito a favore del Sudan, in seguito a decisione n. 2010/406/UE del Consiglio del 12 luglio 2010 || -150

diminuzione dell'importo trasferito a favore del Sudan, in seguito a decisione n. 2011/315/UE del Consiglio del 23 maggio 2011 || -200

Totale disponibile nella riserva (ACP+PTOM) || 465

- Riserva di Stabex relativa al 10° FES

In seguito alla chiusura dei conti Stabex, i fondi inutilizzati/disimpegnati sono trasferiti alla riserva dotazione A di Stabex relativa al 10° FES (articolo 1, paragrafo 4 dell'accordo interno applicabile al 10° FES) e poi ai programmi indicativi nazionali dei paesi interessati.

La situazione della riserva al 31.12.2012 (in milioni di euro) è la seguente:

Paese interessato || Riserva dotazione A STABEX

Costa d'Avorio || 11,43

Capo Verde || 0,01

Guinea Bissau || 0,30

Sierra Leone || 0,22

Senegal || 0,90

Totale || 12,86

- Cofinanziamenti relativi al 10° FES

Nel quadro del 10° FES sono stati sottoscritti accordi di trasferimento per cofinanziamenti da parte di Stati membri pari a 116 milioni di euro e sono stati aperti stanziamenti di impegno per l'importo totale di 99 milioni di euro, mentre gli stanziamenti di pagamento sono stati aperti in misura corrispondente agli importi incassati, pari a 93 milioni di euro.

La tabella seguente illustra la situazione degli stanziamenti di cofinanziamento al 31.12.2012 (in milioni di euro):

|| Stanziamenti di impegno || Stanziamenti di pagamento

Cofinanziamento – Dotazione A || 84 || 78

Cofinanziamento - Intra ACP || 12 || 12

Cofinanziamento - Spese di amministrazione || 3 || 3

|| 99 || 93

Le tabelle seguenti, relative agli importi decisi, assegnati e pagati, riportano cifre nette.

Le tabelle che presentano la situazione per paese e per strumento sono contenute nell'allegato.

2.1         STANZIAMENTI

2.2         CONTI AGGREGATI

2.3.       ALTRE INFORMAZIONI RELATIVE ALLA GESTIONE

Cofinanziamento italiano (1985)

Il cofinanziamento italiano, cominciato nel 1985 ed ancora aperto nel 2011 nel quadro del "4° programma di ricostruzione in Somalia", che risultava ancora in corso, ha potuto essere finalmente chiuso nel 2012. Il saldo disponibile in chiusura è stato restituito dall'Italia.

PARTE II – CONTI ANNUALI DEL FES: RENDICONTI FINANZIARI DELLO STRUMENTO PER GLI INVESTIMENTI

BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI || CA/463/13

|| 14 marzo 2013

|| Documento 13/072

||

||

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Strumento PER GLI investimentI

Rendiconti finanziari

al 31 dicembre 2012

|| ||

|| - Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria - Prospetto del conto economico complessivo - Prospetto delle variazioni nelle risorse dei finanziatori - Rendiconto finanziario - Note ai rendiconti finanziari ||

ORG.: E ||

3.         RENDICONTI FINANZIARI DELLO STRUMENTO PER GLI INVESTIMENTI

3.1         PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE 2012

(in migliaia di euro)

|| Note || 31.12.2012 || 31.12.2011

|| || ||

ATTIVITÀ || || ||

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 5 || 466 568 || 452 279

Strumenti finanziari derivati || 6 || 115 || 434

Prestiti e crediti || 7 || 1 146 280 || 1 033 160

Attività finanziarie disponibili per la vendita || 8 || 333 001 || 251 660

Crediti dai finanziatori || 9/15 || 87 310 || 87 310

Attività finanziarie detenute fino a scadenza || 10 || 99 029 || -

Altre attività || 11 || 224 || 416

|| || ||

Totale attività ||   || 2 132 527 || 1 825 259

|| || ||

|| || ||

PASSIVITÀ E RISORSE DEI FINANZIATORI || || ||

|| || ||

PASSIVITÀ || || ||

Strumenti finanziari derivati || 6 || 7 035 || 12 702

Risconti passivi || 12 || 37 808 || 33 003

Debiti nei confronti di terzi || 13 || 312 086 || 329 660

Altre passività || 14 || 1 153 || 1 113

|| || ||

Totale passività || || 358 082 || 376 478

|| || ||

RISORSE DEI FINANZIATORI || || ||

Contributi degli Stati membri richiamati || 15 || 1 561 309 || 1 281 309

Riserva intestata all'equo valore || || 68 434 || 41 750

Utili non distribuiti || || 144 702 || 125 722

|| || ||

Totale risorse dei finanziatori || || 1 774 445 || 1 448 781

|| || ||

Totale passività e contributi dei finanziatori || || 2 132 527 || 1 825 259

Le note di accompagnamento costituiscono parte integrale dei presenti bilanci

3.2         PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012

(in migliaia di euro)

|| Note || Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011 ||

|| al 31.12.2012 || al 31.12.2011 ||

|| || || ||

Interessi e proventi assimilati || 17 || 67 503 || 59 561 ||

Spese per interessi e oneri assimilati || 17 || -1 114 || -940 ||

|| || || ||

Proventi netti da interessi e assimilati || || 66 389 || 58 621 ||

|| || || ||

Entrate da commissioni e dividendi || 18 || 1 934 || 2 149 ||

Spese per commissioni e dividendi || 18 || -292 || -144 ||

|| || || ||

Proventi netti da commissioni e dividendi || || 1 642 || 2 005 ||

|| || || ||

Variazione dell'equo valore di strumenti finanziari derivati || || 5 348 || -7 534 ||

Utili netti realizzati derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita || 19 || 1 045 || 17 228 ||

Perdite e utili netti su cambi || || -10 575 || 8 376 ||

|| || || ||

Risultato netto delle operazioni finanziarie || || -4 182 || 18 070 ||

|| || || ||

Variazione della riduzione di valore di prestiti e crediti, al netto di annullamenti || 7 || 597 || 27 452 ||

Riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita || 8 || -8 927 || -6 888 ||

Riduzione di valore di altre attività || 20 || -337 || - ||

Spese amministrative generali || 21 || -36 202 || -38 006 ||

|| || || ||

Utile dell'esercizio || || 18 980 || 61 254 ||

|| || || ||

Altro risultato economico complessivo: || || || ||

Attività finanziarie disponibili per la vendita - Riserva intestata all'equo valore || || || ||

1. Variazione netta dell'equo valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita || 8 || 18 551 || 20 574 ||

2. Importo netto trasferito all'utile o alla perdita || 8 || 8 133 || -3 394 ||

Attività finanziarie totali disponibili per la vendita || || 26 684 || 17 180 ||

|| || || ||

Totale altro risultato economico complessivo || || 26 684 || 17 180 ||

|| || || ||

Totale risultato economico complessivo per l'esercizio || || 45 664 || 78 434 ||

Le note di accompagnamento costituiscono parte integrale dei presenti bilanci

3.3         PROSPETTO DELLE VARIAZIONI NELLE RISORSE DEI FINANZIATORI PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012

(in migliaia di euro)

|| Contributi richiamati || Riserva intestata all'equo valore || Utili non distribuiti || Totale

Al 1° gennaio 2012                                                                    Note || 1 281 309 || 41 750 || 125 722 || 1 448 781

|| || || ||

Contributi degli Stati membri richiamati durante l'esercizio              15 || 280 000 || - || - || 280 000

|| || || ||

Utile per l'esercizio 2012 || - || - || 18 980 || 18 980

|| || || ||

Totale altro risultato economico complessivo per l'anno || - || 26 684 || - || 26 684

|| || || ||

Variazioni nelle risorse dei finanziatori || 280 000 || 26 684 || 18 980 || 325 664

|| || || ||

Al 31 dicembre 2012 || 1 561 309 || 68 434 || 144 702 || 1 774 445

|| || || ||

|| Contributi richiamati || Riserva intestata all'equo valore || Utili non distribuiti || Totale

Al 1° gennaio 2011                                                                    Note || 1 131 309 || 24 570 || 64 468 || 1 220 347

|| || || ||

Contributi degli Stati membri richiamati durante l'esercizio              15 || 150 000 || - || - || 150 000

|| || || ||

Utile per l'esercizio 2011 || - || - || 61 254 || 61 254

|| || || ||

Totale altro risultato economico complessivo per l'anno || - || 17 180 || - || 17 180

|| || || ||

Variazioni nelle risorse dei finanziatori || 150 000 || 17 180 || 61 254 || 228 434

|| || || ||

Al 31 gennaio 2011 || 1 281 309 || 41 750 || 125 722 || 1 448 781

|| || || ||

|| || || ||

Le note di accompagnamento costituiscono parte integrale dei presenti bilanci

3.4         PROSPETTO DEL RENDICONTO FINANZIARIO PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012 (in migliaia di euro)

|| Note || Dall'1.1.2012 al 31.12.2012 || Dall'1.1.2011 al 31.12.2011

ATTIVITÀ OPERATIVE || || ||

Utile dell'esercizio finanziario || || 18 980 || 61 254

Adeguamenti || || ||

Riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita || || 8 927 || 3 172

Variazione netta della riduzione di valore di prestiti e crediti || || -597 || -27 452

Interesse capitalizzato su prestiti e crediti || 7 || -9 622 || -10 512

Variazione di interessi maturati e costi ammortizzati su prestiti e crediti || || -1 407 || -2 801

Variazione di interessi maturati e costi ammortizzati su attività finanziarie detenute fino a scadenza || || -751 || -

Aumenti nei risconti passivi || || 4 805 || 3 424

Effetto di variazioni del tasso di cambio sui prestiti || || 16 044 || -15 337

Effetto di variazioni del tasso di cambio sulle attività finanziarie disponibili per la vendita || || -1 204 || 34

Utile sulle attività operative prima delle variazioni delle attività e passività correnti || || 35 175 || 11 782

|| || ||

Versamenti di prestiti || 7 || -233 018 || -237 040

Rimborsi di prestiti || 7 || 115 480 || 104 410

Variazioni dell'equo valore di derivati || || -5 348 || 7 534

Aumento delle attività finanziarie detenute fino a scadenza || || -98 278 || -

Aumento delle attività finanziarie disponibili per la vendita || 8 || -81 981 || -67 829

Vendita delle attività finanziarie disponibili per la vendita || 8 || 19 601 || 24 971

Diminuzione di altre attività || || 192 || 2 756

Aumento di altre passività || || 40 || 173

Aumento di importi dovuti alla Banca europea per gli investimenti || || 6 876 || 4 144

|| || ||

Flussi di cassa netti provenienti da attività operative || || -241 261 || -149 099

|| || ||

ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO || || ||

Contributi ricevuti dagli Stati membri || || 236 345 || 136 345

Importi ricevuti dagli Stati membri relativi ad abbuoni di interessi || || 43 655 || 76 345

Importi pagati per conto degli Stati membri in relazione ad abbuoni di interessi || || -24 450 || -22 899

|| || ||

Flussi di cassa netti provenienti da attività di finanziamento || || 255 550 || 189 791

|| || ||

Aumento netto di tesoreria ed equivalenti di tesoreria || || 14 289 || 40 692

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria all'inizio dell'esercizio finanziario || || 452 279 || 411 587

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria al termine dell'esercizio || || 466 568 || 452 279

|| || ||

La tesoreria e gli equivalenti di tesoreria sono costituiti da: || || ||

Liquidità || || 10 588 || 3 127

Depositi a termine || || 455 980 || 449 152

|| || 466 568 || 452 279

|| || ||

Ulteriori informazioni sui flussi di cassa operativi || || 2012 || 2011

Interessi attivi || || 64 490 || 57 391

Interessi passivi || || -1 137 || -1 162

Dividendi percepiti || || 975 || 974

Le note di accompagnamento costituiscono parte integrale dei presenti bilanci

3.5         NOTE AI BILANCI AL 31 DICEMBRE 2012

1 Informazioni generali

Lo strumento per gli investimenti (lo "strumento") è stato istituito in virtù dell'accordo di Cotonou (l'"accordo") in materia di cooperazione e aiuti allo sviluppo, concluso il 23 giugno 2000 tra gli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (i "paesi ACP"), da un lato, e l'Unione europea e i suoi Stati membri, dall'altro, e modificato il 25 giugno 2005 e il 23 giugno 2010.

Lo strumento non è una persona giuridica distinta e in base all'accordo è la Banca europea per gli investimenti (BEI) che gestisce i contributi per conto degli Stati membri (i donatori).

I finanziamenti concessi nel quadro dell'accordo sono a carico dei bilanci degli Stati membri dell'UE e sono erogati conformemente ai protocolli finanziari definiti per periodi successivi di cinque-sei anni. Nel quadro dell'accordo e in seguito all'entrata in vigore di un secondo protocollo finanziario il 1° luglio 2008 (per il periodo 2008-2013), denominato 10° Fondo europeo di sviluppo ("FES"), la Banca europea per gli investimenti ("BEI") gestisce:

- lo "strumento", un fondo di rotazione di capitale di rischio di 3 185,5 milioni di euro, mirato a promuovere gli investimenti del settore privato nei paesi ACP, 48,5 milioni dei quali sono stanziati a favore dei paesi e territori d'oltremare («paesi PTOM»);

- sovvenzioni per il finanziamento di abbuoni di interessi per un valore di 400 milioni di euro per i paesi ACP e di 1,5 milioni di euro per i paesi PTOM. Fino al 10% di tali abbuoni può essere utilizzato per finanziare assistenza tecnica connessa ai progetti.

I presenti bilanci sono relativi al periodo 1° gennaio 2012 - 31 dicembre 2012.

 

Su proposta del comitato di gestione della BEI, il consiglio di amministrazione di quest'ultima ha adottato i rendiconti finanziari in data 14 marzo 2013 e autorizzato la loro presentazione per approvazione al consiglio dei governatori entro il 14 maggio 2013.

2 Principali politiche contabili

2.1 Base della preparazione – Dichiarazione di conformità

I rendiconti finanziari relativi allo strumento sono stati elaborati sulla base dei principi internazionali d'informativa finanziaria (IFRS) adottati dall'Unione europea.

2.2 Valutazioni e stime contabili significative

La preparazione dei rendiconti finanziari comporta l'utilizzazione di determinate stime contabili. Essa prevede inoltre che la direzione della Banca europea per gli investimenti effettui una valutazione all'atto di applicare le politiche contabili dello strumento. Vengono indicati in appresso i settori che richiedono una valutazione più dettagliata o complessa, ovvero i settori per i quali le ipotesi e le stime sono importanti ai fini dei rendiconti finanziari.

Le valutazioni e le stime sono utilizzate principalmente negli ambiti seguenti.

§ Equo valore degli strumenti finanziari

Qualora l'equo valore delle attività e delle passività finanziarie iscritte in bilancio non possa essere desunto dai mercati attivi, esso viene determinato avvalendosi di una serie di tecniche di valutazione che prevede, tra l'altro, l'uso di modelli matematici. I dati da elaborare in base a tali modelli provengono, ove possibile, da mercati osservabili; in caso contrario, la determinazione dell'equo valore viene effettuata ricorrendo a una valutazione. Le valutazioni tengono conto di considerazioni relative alla liquidità e di parametri immessi nel modello, quali la correlazione e la volatilità per derivati di durata superiore a tre mesi.

§ Perdite dovute alla riduzione di valore di prestiti e crediti

Ad ogni data di chiusura di bilancio, lo strumento per gli investimenti riesamina i propri prestiti e crediti problematici al fine di valutare l'opportunità di registrare nel conto economico complessivo un fondo per la riduzione di valore. In particolare, per determinare l'entità dell'accantonamento necessario la direzione della Banca europea per gli investimenti deve effettuare una stima dell'importo e dei tempi dei futuri flussi di cassa. Queste stime sono basate su ipotesi relative a una serie di fattori; i risultati effettivi possono tuttavia differire, dando luogo a eventuali modifiche di tale fondo. In aggiunta al fondo specifico per ciascun prestito e credito significativo, lo strumento per gli investimenti può costituire anche un fondo collettivo per la perdita di valore relativamente a esposizioni che, sebbene non specificamente identificate come richiedenti un accantonamento particolare, presentano un rischio di inadempienza maggiore di quello esistente al momento della concessione

In linea di principio, un prestito è considerato in sofferenza quando il pagamento degli interessi e del capitale è dovuto da almeno 90 giorni e la direzione della Banca europea per gli investimenti ritiene che vi sia un'indicazione oggettiva di riduzione di valore.

§ Valutazione di investimenti azionari non quotati disponibili per la vendita

La valutazione degli investimenti azionari non quotati disponibili per la vendita è generalmente basata su uno dei seguenti elementi:

- recenti transazioni di mercato in normali condizioni di concorrenza;

- equo valore attuale di un altro strumento sostanzialmente analogo;

- flussi di cassa previsti scontati ai tassi attuali applicabili a voci che presentano termini e caratteristiche di rischio analoghe o

- altri modelli di valutazione.

La determinazione dei flussi di cassa e dei fattori di sconto per investimenti azionari non quotati disponibili per la vendita richiede un ricorso significativo alle stime. Lo strumento per gli investimenti calibra periodicamente le tecniche di valutazione e ne verifica la validità utilizzando i prezzi derivanti da transazioni correnti di mercato osservabili nell'ambito dello stesso strumento oppure derivanti da altri dati di mercato osservabili.

§ Riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita

Lo strumento per gli investimenti ritiene che gli investimenti azionari disponibili per la vendita siano svalutati in caso di diminuzione significativa o protratta dell'equo valore al di sotto del valore di costo o qualora sussistano altre prove oggettive di perdita di valore. La determinazione del carattere "significativo" o "protratto" della diminuzione si basa su una valutazione soggettiva. In genere lo strumento considera "significativi" valori pari o superiori al 30% e "prolungati" periodi superiori a 12 mesi. Inoltre lo strumento valuta altri fattori, fra cui la normale volatilità dei prezzi dei titoli quotati e i flussi di cassa futuri e i fattori di sconto per i titoli non quotati.

2.3 Cambiamento di politica contabile

La politica contabile adottata è coerente con quella dell'esercizio precedente. Nel corso dell'esercizio, lo strumento non ha adottato alcuno standard IFRS nuovo o modificato.

Standard emanati ma non ancora applicati

Una serie di nuovi standard, nonché modifiche a standard precedenti e interpretazioni, sono disponibili per gli esercizi successivi al 1°gennaio 2012 e non sono stati applicati nella redazione di questi rendiconti finanziari.

IAS 1 Esposizione nel bilancio delle voci incluse nelle altre componenti di conto economico complessivo

Le modifiche apportate allo standard IAS 1 prevedono un nuovo raggruppamento delle voci incluse nelle altre componenti di conto economico complessivo. Le voci che dovranno in futuro essere riclassificate nell'utile (perdita) d'esercizio devono essere presentate separatamente rispetto alle voci che non saranno mai riclassificate. Lo standard si applica ai periodi che cominciano a partire dal 1° luglio 2012, anche se è possibile un'adozione anticipata.

IFRS 9 Strumenti finanziari

Questo standard, che rappresenta la prima fase di un progetto in tre stadi dello IASB volto a sostituire gli lo standard IAS 39 - strumenti finanziari, fornisce una nuova definizione delle categorie delle attività e delle passività finanziarie e del loro trattamento dal punto di vista contabile. Lo standard è ancora in divenire ma in futuro sostituirà integralmente lo standard IAS39. La data attuale di entrata in vigore è il 1° gennaio 2015. L'IFRS 9 non è ancora stato adottato dall'Unione europea. Lo strumento non prevede di adottare tale standard nel prossimo futuro e non è ancora stata definita la portata del suo impatto.

Lo standard seguente è stato emesso nel 2011 e la data prevista di entrata in vigore è il 1° gennaio 2013, con possibilità di adozione anticipata. L'impatto dell'adozione di tale standard sui rendiconti finanziari dello strumento non è ancora stato determinato.

IFRS 13 Misurazione dell'equo valore

Questo standard definisce l'equo valore, crea il contesto per la sua misurazione e richiede che siano fornite informazioni relative alle misurazioni dell'equo valore.

2.4 Sintesi delle politiche contabili più significative

Il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria presenta le attività e le passività in ordine decrescente di liquidità e non distingue tra voci correnti e non correnti.

2.4.1 Conversione delle valute estere

Per presentare i rendiconti finanziari lo strumento per gli investimenti utilizza l'euro, che è anche la valuta funzionale. Se non diversamente indicato, le informazioni finanziarie espresse in EUR sono state arrotondate al migliaio più prossimo.

Le operazioni espresse in valuta estera sono convertite al tasso di cambio in vigore alla data della transazione.

Le attività e le passività monetarie in valuta diversa dall'euro sono convertite in euro al tasso di cambio in vigore alla data del bilancio. I profitti o le perdite derivanti da tale conversione sono registrati nel conto economico complessivo.

Le voci non monetarie misurate in termini di costo storico in una valuta estera sono convertite utilizzando i tassi di cambio alle date delle transazioni iniziali. Le voci non monetarie misurate all'equo valore in una valuta estera sono convertite utilizzando i tassi di cambio vigenti alla data in cui è stato determinato l'equo valore.

Le variazioni del tasso di cambio derivanti dal regolamento delle transazioni a tassi diversi da quelli vigenti alla data della transazione, così come le variazioni di cambio non realizzate relative ad attività e passività in valuta estera non regolate sono registrate nel conto economico complessivo.

Gli elementi del conto economico complessivo sono convertiti in euro sulla base dei tassi di cambio in vigore alla fine di ogni mese.

2.4.2 Tesoreria ed equivalenti di tesoreria

Lo strumento per gli investimenti definisce tesoreria ed equivalenti di tesoreria come conti correnti, depositi a breve termine o carte commerciali aventi una scadenza originaria pari o inferiore a tre mesi.

2.4.3 Attività finanziarie diverse dai derivati

Le attività finanziarie vengono contabilizzate in base alla data di liquidazione.

§ Attività finanziarie detenute fino a scadenza

Le attività finanziarie detenute fino a scadenza comprendono le obbligazioni quotate in borsa, acquisite con l'intenzione di detenerle fino alla scadenza.

Tali obbligazioni sono inizialmente iscritte all'equo valore con l'aggiunta di eventuali costi di transazione direttamente attribuibili. La differenza fra il valore di ingresso e il valore di rimborso viene ammortizzata in base all'effettivo metodo di calcolo degli interessi per la durata residua dell'obbligazione.

Alla chiusura di ogni esercizio di bilancio, lo strumento per gli investimenti valuta se sussistano prove obiettive di riduzione di valore di un'attività finanziaria o di un gruppo di attività finanziarie. Un'attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie si considera svalutato solo ed esclusivamente qualora sussistano prove oggettive di perdita di valore derivanti da uno o più eventi successivi al riconoscimento iniziale delle attività ("evento di perdita" subito) e detto evento di perdita (o evento) abbia un impatto sui futuri flussi di cassa stimati dell'attività finanziaria in questione, o del gruppo di attività finanziarie, che è possibile calcolare con ragionevole approssimazione. La perdita dovuta alla riduzione di valore viene rilevata nell'utile (perdita) di esercizio e la perdita viene calcolata come la differenza tra il valore contabile e il valore corrente dei flussi finanziari stimati futuri calcolati in base al tasso d'interesse effettivo originario dello strumento.

§ Prestiti

I prestiti concessi dallo strumento per gli investimenti figurano tra le attività dello strumento al momento dell'erogazione degli anticipi ai contraenti. Essi sono inizialmente riportati al valore di costo (importi netti versati), che corrisponde all'equo valore dell'importo corrisposto per concedere il prestito, compresi eventuali costi di transazione, e successivamente sono misurati al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo previa detrazione di eventuali accantonamenti per riduzione di valore o inesigibilità.

§ Attività finanziarie disponibili per la vendita

Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono quelle designate come tali o che non possono essere classificate né tra gli investimenti valutati all'equo valore rilevato a conto del risultato economico, né tra quelli detenuti fino a scadenza né come prestiti e crediti. Esse comprendono strumenti azionari e investimenti in fondi di capitali di rischio.

Dopo la misurazione iniziale, gli investimenti finanziari disponibili per la vendita sono successivamente contabilizzati al loro equo valore. Per la valutazione all'equo valore degli investimenti azionari, che non può basarsi sui mercati attivi, si considerino i seguenti elementi:

a. Fondi di capitale di rischio

L'equo valore di ciascun fondo di capitale di rischio si baserà sul valore netto di inventario (VNI) dichiarato dal fondo, se calcolato in base a linee guida di valutazione internazionali che sono riconosciute conformi agli IFRS (ad esempio, le linee guida per la valutazione internazionale del private equity e del capitale di rischio, IPEV Guidelines, pubblicate dalla European Venture Capital Association). Lo strumento per gli investimenti può tuttavia decidere di adeguare il VNI dichiarato dal fondo in considerazione di elementi che possono influire sulla valutazione.

b. Investimenti azionari diretti

L'equo valore dell'investimento si baserà sull'ultima serie di rendiconti finanziari disponibili, riutilizzando eventualmente lo stesso modello utilizzato all'atto dell'acquisizione della partecipazione.

Gli utili e le perdite non realizzati sugli investimenti azionari diretti e sui capitali di rischio vengono rubricati come risorse dei finanziatori fino a quando tali investimenti non vengono venduti, riscossi o ceduti oppure dichiarati svalutati. Qualora si accerti che un investimento disponibile per la vendita è svalutato, gli eventuali utili e perdite non realizzati cumulati, precedentemente contabilizzati nel capitale proprio, vengono registrati nel conto economico complessivo.

Per gli investimenti non quotati, l'equo valore è stabilito applicando tecniche di valutazione riconosciute (ad esempio il metodo dei flussi di cassa attualizzati o multiple). Questi investimenti sono contabilizzati al valore di costo ove non sia possibile effettuare una valutazione affidabile dell'equo valore. Va notato che nei primi due anni, gli investimenti sono rilevati al valore di costo.

Le partecipazioni acquisite dallo strumento rappresentano di norma investimenti in capitale azionario privato o fondi di capitale di rischio. In base alla pratica in vigore nel settore, tali investimenti vengono solitamente sottoscritti da una serie di investitori, nessuno dei quali si trova nella posizione di influenzare singolarmente le operazioni quotidiane e l'attività di investimento del fondo. Di conseguenza, la partecipazione di un investitore agli organi di direzione di un fondo non gli conferisce alcun diritto relativamente alla gestione quotidiana del fondo stesso. Inoltre, i singoli investitori di un fondo di investimento privato o di un fondo di capitale di rischio non determinano le strategie del fondo, quali le politiche di distribuzione dei dividendi o le politiche relative alle altre distribuzioni. Solitamente, tali decisioni vengono assunte da chi si occupa della gestione del fondo sulla base del contratto degli azionisti che disciplina i diritti e gli obblighi dei gestori e degli azionisti del fondo. Il contratto degli azionisti impedisce inoltre ai singoli investitori di concludere individualmente transazioni di importi significativi con il fondo, effettuare scambi nell'ambito del personale di direzione ovvero ottenere accesso privilegiato a informazioni tecniche essenziali. Gli investimenti dello strumento vengono effettuati nel rispetto della pratica in uso nel settore, garantendo che lo strumento non eserciti alcuna forma di controllo o influenza significativa ai sensi dei principi IAS 27 e IAS 28 nell'effettuazione dei propri investimenti, compresi gli investimenti per i quali lo strumento detiene oltre il 20% dei diritti di voto.

§ Garanzie

Le garanzie finanziarie sono registrate inizialmente nel bilancio all'equo valore corrispondente al valore attuale netto dell'afflusso di premi previsto. Tale calcolo viene eseguito alla data iniziale di ciascuna transazione e il risultato viene rubricato in bilancio come "garanzie finanziarie" alle voci "altre attività" e "altre passività".

Dopo la registrazione iniziale, le passività dello strumento relative a tali garanzie sono misurate secondo il valore più elevato fra due valori:

- la stima più accurata delle spese necessarie a regolare eventuali obblighi finanziari derivanti dalla garanzia, stimata sulla base di tutti i fattori e delle informazioni pertinenti disponibili alla data di formazione del bilancio;

- l'importo registrato inizialmente meno il suo ammortamento cumulato. Tale ammortamento viene eseguito inizialmente mediante il metodo attuariale.

Eventuali aumenti o riduzioni del passivo relativo alle garanzie finanziarie vengono riportati nel conto economico complessivo alla voce "entrate da commissioni e dividendi".

Le attività dello strumento relative a tali garanzie sono successivamente ammortizzate mediante il metodo attuariale e controllate per verificarne l'eventuale perdita di valore.

Inoltre, un contratto di garanzia viene registrato come sopravvenienza passiva per lo strumento all'atto della sottoscrizione, mentre una garanzia che viene attivata è registrata come un impegno per lo strumento.

2.4.4 Riduzione di valore delle attività finanziarie

Alla chiusura di ogni esercizio di bilancio, lo strumento per gli investimenti valuta se sussistano prove obiettive di riduzione di valore delle attività finanziarie. Un'attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie si considera svalutato solo ed esclusivamente qualora sussistano prove oggettive di perdita di valore derivanti da uno o più eventi successivi al riconoscimento iniziale delle attività ("evento di perdita" subito) e detto evento di perdita abbia un impatto sui futuri flussi di cassa stimati dell'attività finanziaria in questione, o del gruppo di attività finanziarie, che è possibile calcolare con ragionevole approssimazione. Tra gli elementi che dimostrano la riduzione di valore possono figurare indicazioni che il contraente, o un gruppo di contraenti, è alle prese con notevoli difficoltà finanziarie, insolvenza o morosità nei pagamenti di interessi o di capitale, la probabilità che egli fallisca o intraprenda altri tipi di riorganizzazione finanziaria, ovvero elementi concreti che indichino il sussistere di una diminuzione quantificabile dei futuri flussi di cassa, quali variazioni degli arretrati o parametri economici correlati a inadempienze.

Le riduzioni di valore vengono registrate per i prestiti in sospeso alla fine dell'esercizio finanziario e riportati al costo ammortizzato quando vi sono prove oggettive di un rischio di mancato recupero (totale o parziale) dei relativi importi, conformemente alle clausole contrattuali originali, oppure dei valori equivalenti. In presenza di prove oggettive dell'avvenuta perdita dovuta alla riduzione di valore, l'importo della perdita viene misurato come la differenza tra il valore contabile delle attività e il valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati. Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'impiego di un fondo di riserva mentre l'importo della perdita è registrato nel conto economico complessivo. Gli interessi continuano a maturare sul valore contabile ridotto, in base all'effettivo tasso di interesse dell'attività. I prestiti e il relativo fondo sono dichiarati inesigibili quando non vi sono prospettive realistiche di recupero. Se, in un esercizio successivo, l'entità della perdita stimata dovuta alla riduzione di valore aumenta o diminuisce a seguito di un evento successivo alla registrazione della riduzione di valore, la perdita dovuta alla riduzione precedentemente registrata viene aumentata o ridotta mediante un adeguamento del fondo di riserva.

Lo strumento effettua le valutazioni del rischio di credito per ciascuna operazione e non tiene conto della perdita di valore collettiva.

Quanto alle attività finanziarie disponibili per la vendita, lo strumento per gli investimenti valuta, alla chiusura di ogni esercizio, se sussistano prove obiettive di riduzione di valore di un investimento. Tra le prove oggettive rientra una riduzione significativa o protratta dell'equo valore dell'investimento al di sotto del suo costo. In presenza di prove di riduzione del valore, la riduzione cumulativa (calcolata come la differenza tra il costo di acquisto e l'equo valore corrente, detratte eventuali perdite dovute a riduzioni di valore dello stesso investimento precedentemente registrate nel conto economico) viene tolta dalle risorse dei finanziatori e riportata nel conto economico. Le perdite dovute alla riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita non sono stornate nel conto economico complessivo; gli aumenti del loro equo valore netto successivi alla riduzione di valore sono riportati direttamente nelle risorse dei finanziatori.

La sezione gestione dei rischi della Banca europea per gli investimenti analizza la riduzione di valore delle attività finanziarie almeno una volta all'anno. Gli eventuali adeguamenti che ne derivano comprendono la soppressione dello sconto nel conto economico per la durata dell'attività ed eventuali adeguamenti necessari in esito ad una revisione della riduzione di valore iniziale.

2.4.5 Strumenti finanziari derivati

I derivati comprendono gli scambi incrociati di valute (cross currency swaps), gli scambi di tassi di interesse a valute incrociate (cross currency interest rate swaps) e i contratti non standardizzati di cambio a termine (currency forwards).

Nel corso normale della sua attività, lo strumento per gli investimenti può stipulare contratti di swap a copertura di specifiche operazioni di prestito o contratti non standardizzati di cambio a termine a copertura delle proprie posizioni in divisa, denominati in valute attivamente scambiate diverse dall'euro, così da compensare eventuali profitti o perdite provocati da oscillazioni dei tassi di cambio.

Lo strumento non utilizza nessuna delle possibilità di copertura di cui allo IAS 39. I derivati sono valutati all'equo valore rilevato a conto del risultato economico e sono oggetto di rendicontazione come strumenti finanziari derivati. Tale equo valore deriva principalmente da modelli di flussi di cassa attualizzati, da modelli di valutazione del prezzo delle opzioni e da quotazioni di partecipazioni di terzi.

I derivati sono contabilizzati all'equo valore e registrati come attività quando l'equo valore è positivo e tra le passività quando è negativo. Eventuali modifiche dell'equo valore degli strumenti finanziari derivati figurano nel "Risultato netto delle operazioni finanziarie".

I derivati vengono inizialmente rilevati alla data contabile.

2.4.6 Contributi

I contributi degli Stati membri sono registrati nel bilancio come crediti alla data della decisione del Consiglio che stabilisce il contributo finanziario che gli Stati membri sono tenuti a versare allo strumento.

I contributi degli Stati membri soddisfano i seguenti requisiti e sono pertanto classificati come strumenti rappresentativi di capitale:

- come definito nell'accordo relativo ai contributi, essi conferiscono agli Stati membri il diritto di decidere in merito all'utilizzazione dell'attivo dello strumento per gli investimenti nel caso della liquidazione di quest'ultimo;

- essi rientrano nella classe di strumenti subordinata a tutte le altre classi di strumenti;

- tutti gli strumenti finanziari rientranti nella classe di strumenti subordinata a tutte le altre classi di strumenti presentano caratteristiche identiche;

- tali strumenti non presentano alcuna caratteristica che imponga di classificarli come passività e

- i flussi finanziari totali previsti attribuibili allo strumento nel suo arco di vita si basano sostanzialmente sul risultato economico, la variazione dell'attivo netto rilevato o la variazione dell'equo valore dell'attivo netto rilevato e non rilevato dello strumento per gli investimenti nell'arco di vita dello strumento di cui trattasi.

2.4.7 Interesse sui prestiti

Gli interessi sui prestiti generati dallo strumento per gli investimenti sono registrati nel conto economico complessivo ("Interessi e proventi assimilati") e nel bilancio ("Prestiti e crediti") conformemente alla contabilità per competenza utilizzando il tasso di interesse effettivo, ossia il tasso che sconta esattamente le future entrate o uscite di cassa, per tutta la durata attesa del prestito, eguagliando il valore contabile netto del medesimo. Quando il valore registrato di un prestito è stato ridotto a causa di una riduzione di valore, gli interessi continuano ad essere registrati applicando il tasso di interesse effettivo originario al nuovo valore contabile.

2.4.8 Abbuoni di interessi e assistenza tecnica

Nell'ambito delle sue attività, lo strumento per gli investimenti gestisce gli abbuoni di interessi e l'assistenza tecnica per conto degli Stati membri.

La parte dei contributi degli Stati membri destinata al pagamento degli abbuoni di interessi non viene contabilizzata fra le risorse dei finanziatori dello strumento, bensì classificata come importi dovuti a terzi. Lo strumento effettua l'erogazione ai beneficiari finali e poi riduce gli importi dovuti a terzi.

I contributi destinati a finanziare abbuoni d'interesse e assistenza tecnica che non sono interamente ammessi vengono riclassificati come contributi allo strumento per gli investimenti.

2.4.9 Interessi di tesoreria ed equivalenti di tesoreria

Gli interessi di tesoreria vengono registrati nel conto economico complessivo dello strumento secondo il principio della contabilità di competenza.

2.4.10 Onorari, commissioni e dividendi

Gli onorari percepiti per servizi prestati in un dato periodo di tempo sono riconosciuti come entrate via via che i servizi vengono prestati. Le commissioni di impegno sono riportate e riconosciute come entrate utilizzando il metodo del tasso d'interesse effettivo sul periodo che va dall'erogazione al rimborso del prestito considerato.

I dividendi relativi alle attività finanziarie disponibili per la vendita vengono contabilizzati all'atto del ricevimento.

2.4.11 Fiscalità

In virtù del protocollo sui privilegi e sulle immunità delle Comunità europee, allegato al trattato sull'Unione europea e al trattato sul funzionamento dell'Unione europea, le risorse, le entrate ed altri beni delle istituzioni dell'Unione beneficiano di un'esenzione da tutte le imposte dirette.

3 Gestione dei rischi

La presente nota contiene informazioni sull'esposizione dello strumento ai rischi creditizi e finanziari e alla gestione di tali rischi, in particolare per quanto concerne i rischi primari legati all'utilizzo che lo strumento fa di strumenti finanziari. Tali rischi comprendono:

- rischio di credito – rischio di perdita risultante dall'inadempienza del cliente o della controparte, legata all'esposizione del credito sotto ogni punto di vista, compreso il rischio di pagamento;

- rischio di liquidità – rischio che un'impresa abbia difficoltà a far fronte agli obblighi di pagamento legati alle passività finanziarie regolate attraverso il contante o altre attività finanziarie;

- rischio di mercato - esposizione a variabili di mercato osservabili, quali tassi di interesse, tassi di cambio e quotazioni dei valori mobiliari.

3.1 Organizzazione della gestione dei rischi

La Banca europea per gli investimenti adegua costantemente la propria gestione dei rischi.

L'Ufficio Gestione rischi della BEI provvede a individuare, valutare, controllare e segnalare in modo indipendente i rischi relativi al credito e ai prezzi degli strumenti rappresentativi di capitale ai quali è esposto lo strumento. In un contesto nel quale viene mantenuto il principio della separazione delle funzioni, la Gestione rischi (Risk Management, RM) è indipendente dai Front office. Il direttore generale della Gestione rischi riferisce, relativamente alle questioni legate ai rischi, al vicepresidente incaricato della Banca europea per gli investimenti. Il vicepresidente incaricato incontra regolarmente il Comitato di revisione (audit committee) per discutere le questioni legate ai rischi ed è inoltre responsabile di supervisionare l'attività di segnalazione dei rischi al Comitato di gestione e al Consiglio di amministrazione della Banca europea degli investimenti.

3.2 Rischio di credito

Il rischio di credito è costituito dalle possibili perdite che risultano dall'inadempienza del cliente o della controparte, legate all'esposizione del credito sotto ogni punto di vista, compreso il rischio di pagamento.

3.2.1. Politica in materia di rischio di credito

Nel condurre l'analisi creditizia sulle controparti del prestito, la BEI valuta il rischio di credito con l'obiettivo di quantificarlo e attribuire ad esso un valore. Lo strumento ha sviluppato una metodologia di rating interna (internal rating methodology, IRM) rivolta alle aziende o agli istituti finanziari per determinare i rating interni delle sue principali controparti che beneficiano di prestiti o garanzie. Tale metodologia si basa su una serie di schede di valutazione specifiche per ciascuna tipologia di controparte definita (ad esempio, aziende, banche, enti pubblici, ecc.). Tenendo conto sia delle migliori pratiche bancarie, sia dei principi definiti nell'ambito dell'Accordo internazionale di Basilea sui capitali (Basilea II), tutte le controparti che rivestono una certa importanza per il profilo creditizio di una specifica transazione vengono classificate in categorie di rating interne utilizzando la metodologia IRM per la tipologia di controparte corrispondente. A ciascuna controparte viene inizialmente assegnato un rating interno che riflette il suo rating in valuta estera a lungo termine (ovvero, l'equivalente in valuta locale laddove richiesto) in seguito a un'analisi approfondita del profilo di rischio della controparte e il contesto operativo legato al rischio-paese in questione.

La valutazione creditizia delle attività finanziarie del progetto e delle altre operazioni strutturate di ricorso limitato non è soggetta alla metodologia IRM e utilizza strumenti di valutazione del rischio creditizio specifici del settore, prevalentemente basati sulla disponibilità di flussi di cassa e sulla capacità di far fronte al servizio del debito. Tali strumenti comprendono un'analisi del quadro contrattuale dei progetti, l'analisi della controparte e simulazioni dei flussi di cassa. Come per le aziende a gli istituti finanziari, a ciascun progetto viene attribuito un rating di rischio interno e una perdita prevista.

Tutte le operazioni non sovrane (o non garantite come sovrane o assimilate a queste) sono soggette a limiti specifici per quanto riguarda il livello della transazione e le dimensioni della controparte. All'importo massimo nominale di ciascuna transazione è imposto un limite che dipende dalla perdita prevista dalla transazione stessa. I limiti relativi alle controparti si applicano alle esposizioni consolidate e solitamente riflettono l'entità dei fondi propri delle controparti e la loro capacità complessiva di ottenere finanziamenti esterni a lungo termine.

Per mitigare il rischio di credito, lo strumento utilizza vari strumenti di attenuazione del rischio di credito, quali:

- valori mobiliari legati a progetti (ad esempio, garanzia su azioni; garanzia su attività; attribuzione di diritti; garanzia su conti) e/o

- garanzie, solitamente fornite dal soggetto che ha sponsorizzato il progetto finanziato (ad esempio, garanzie di completamento, garanzie di prima richiesta).

Inoltre, lo strumento ricorre raramente a strumenti di attenuazione del rischio di credito non direttamente correlati al rischio del progetto, come le garanzie collaterali o le garanzie bancarie.

Lo strumento non fa uso di derivati per attenuare il rischio di credito.

3.2.2. Esposizione massima al rischio di credito tenendo conto di garanzie collaterali o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito

La tabella seguente riporta i valori relativi all'esposizione massima al rischio di credito per gli elementi del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, compresi i derivati. L'esposizione massima è indicata al lordo a causa dell'effetto mitigante delle garanzie collaterali.

Esposizione massima (in migliaia di euro) || 31.12.2012 || 31.12.2011

ATTIVITÀ || ||

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 466 568 || 452 279

Strumenti finanziari derivati || 115 || 434

Prestiti e crediti || 1 146 280 || 1 033 160

Crediti dai finanziatori || 87 310 || 87 310

Attività finanziarie detenute fino a scadenza || 99 029 || -

Altre attività || 224 || 416

Totale attività || 1 799 526 || 1 573 599

|| ||

CONTI FUORI BILANCIO || ||

Sopravvenienze passive || ||

- Garanzie non chieste || 20 000 || 20 000

Impegni || ||

- Prestiti non erogati || 749 044 || 701 092

- Garanzie chieste || 6 224 || 7 909

Totale conti fuori bilancio || 775 268 || 729 001

|| ||

Totale esposizione creditizia || 2 574 794 || 2 302 600

3.2.3. Rischio di credito su prestiti e crediti

3.2.3.1 Misurazione del rischio di credito su prestiti e crediti

Ogni operazione di prestito effettuata dallo strumento beneficia di una valutazione completa del rischio e di una quantificazione delle perdite previste, espresse attraverso un sistema di valutazione dei prestiti (Loan Grading, LG). Le categorie LG sono stabilite sulla base di criteri universalmente accettati, basati su parametri quali la qualità del mutuatario, la scadenza del prestito, le garanzie fornite a copertura ed eventualmente il garante.

Il sistema di valutazione dei prestiti LG comprende le metodologie, i processi, le banche dati e i sistemi informatici a sostegno della valutazione del rischio di credito insito nelle operazioni di prestito e della quantificazione delle perdite previste e riassume un'ampia gamma di informazioni allo scopo di consentire una classificazione relativa del rischio di credito dei prestiti. Il sistema LG riflette il valore attuale del livello stimato delle perdite attese esprimendo la probabilità di insolvenza dei debitori principali, dell'esposizione al rischio e della gravità della perdita in caso di effettiva inadempienza. Le categorie LG assolvono alle seguenti funzioni:

- contribuiscono ad effettuare una valutazione più precisa e quantitativa dei rischi associati ai prestiti;

- facilitano la ripartizione delle attività di controllo;

- offrono in ogni momento un quadro aggiornato sulla qualità del portafoglio prestiti;

- sono uno dei fattori che permettono di adottare le decisioni in materia di attribuzione di un prezzo ai rischi in funzione della perdita prevista.

I seguenti fattori contribuiscono alla definizione di una LG:

i) solvibilità del mutuatario: la Gestione rischi provvede a un esame indipendente della situazione del mutuatario e ne valuta la solvibilità sulla base di metodologie interne e banche dati esterne. In linea con l'approccio avanzato di Basilea II, la banca ha messo a punto una metodologia di rating interna (internal rating methodology, IRM) per determinare i rating interni di mutuatari e garanti. Tale metodologia si basa su una serie di schede di valutazione specifiche per ciascuna tipologia di controparte definita;

ii) correlazione dell'insolvenza: permette di quantificare la probabilità che mutuatario e garante incontrino difficoltà finanziarie simultaneamente. Tanto maggiore è la correlazione tra le probabilità di insolvenza del mutuatario e del garante, minore è il valore della garanzia e dunque più bassa è la classe LG;

iii) il valore degli strumenti di garanzia e delle garanzie: tale valore viene valutato sulla base della combinazione fra la solvibilità del soggetto emittente e il tipo di strumento utilizzato;

iv) il quadro contrattuale: un quadro contrattuale solido contribuisce alla qualità del prestito e la classificazione interna;

v) migliora la durata del prestito: a parità di ogni altra condizione, superiore è la durata del prestito, maggiore è il rischio di incorrere in difficoltà di restituzione del prestito.

La perdita prevista relativa a un prestito è calcolata combinando i cinque elementi sopra descritti. A seconda del livello di perdita prevista, un prestito è inserito in una delle seguenti categorie LG:

A     Prestiti di qualità eccellente: tale categoria è suddivisa in tre sottocategorie. La sottocategoria A° comprende i rischi sovrani all'interno dell'UE, vale a dire i prestiti concessi a uno Stato membro, ovvero garantiti interamente, esplicitamente e incondizionatamente da questo, per i quali non sono previste difficoltà di rimborso e ai quali è stata attribuita una perdita prevista dello 0%. La classe A+ fa riferimento a prestiti concessi a enti diversi dagli Stati membri (o garantiti da tali enti) che non presentano prospettive di deterioramento per la loro intera durata. La classe A- comprende operazioni di prestito che danno origine al dubbio che venga mantenuto il loro stato attuale (ad esempio, a causa della loro lunga durata o dell'elevata volatilità del prezzo futuro di una garanzia altresì eccellente), per i quali tuttavia la possibilità di un tale deterioramento appare ridotta.

B      Prestiti di elevata qualità: tali prestiti costituiscono una categoria di attività di cui la banca si fida, anche se non si può escludere il rischio di un deterioramento minimo in futuro. Le categorie B+ e B- vengono impiegate per indicare la relativa probabilità che si verifichi un tale deterioramento.

C      Prestiti di buona qualità: un esempio di tali prestiti sono i prestiti non garantiti a banche o grandi imprese conosciute per la loro solidità, rimborsabili integralmente alla scadenza dopo sette anni o in tranche a decorrere dall'erogazione, per un periodo equivalente.

D      Questa categoria costituisce il confine tra prestiti «di qualità accettabile» e prestiti che presentano problemi. Tale spartiacque nella classificazione del prestito viene definito più precisamente dalle sottoclassificazioni D+ e D-. I prestiti classificati alla sottocategoria D- richiedono di essere monitorati con maggiore attenzione.

E      In questa categoria LG rientrano i prestiti con un profilo di rischio maggiore rispetto a quanto solitamente accettato. La classe comprende altresì prestiti che hanno evidenziato gravi problemi nel corso della loro durata e per i quali non si può pertanto escludere l'ipotesi di una perdita. Per tale ragione, tali prestiti sono soggetti a un attento e scrupoloso monitoraggio. Le sottocategorie E+ ed E- consentono di differenziare l'intensità di questo particolare processo di monitoraggio. Le operazioni di classe E- presentano una situazione per la quale vi è la forte possibilità che sia impossibile mantenere il servizio del debito previsto e che sia pertanto richiesta una qualche forma di ristrutturazione del debito, con una conseguente probabile perdita di valore.

F      La categoria F (inadempienza) raccoglie i prestiti che presentano livelli di rischio inaccettabili. I prestiti sono classificati nella categoria F - solo a seguito di transazioni in corso per le quali si verificano, successivamente alla firma del contratto, circostanze avverse impreviste, eccezionali e gravi. Tutte le operazioni per le quali si verifica una perdita di capitale dello strumento per gli investimenti sono classificate in categoria F e sono oggetto di una disposizione specifica.

Generalmente, i prestiti classificati internamente in categoria D- o in categorie inferiori sono inseriti in un apposito elenco di operazioni da controllare. Tuttavia, se è stato inizialmente classificato con un profilo di rischio pari a D- o inferiore, il prestito verrà inserito nell'elenco solo in seguito a un evento significativo tale da comportare un ulteriore deterioramento della sua posizione LG.

La tabella di cui alla sezione 3.2.3.3 offre un'analisi della qualità del credito del portafoglio crediti dello strumento sulla base delle varie classi LG descritte in precedenza.

3.2.3.2 Analisi del rischio creditizio legato alla concessione di prestiti

La tabella seguente riporta l'esposizione massima al rischio creditizio legato alla concessione di prestiti sottoscritti ed erogati per tipo di mutuatario e tenendo conto delle garanzie fornite dai garanti:

Al 31.12.2012 (in migliaia di euro) || Garantiti || Altri strumenti di attenuazione del rischio di credito || Non garantiti || Totale

Banche || 12 630 || 136 695 || 207 582 || 356 907

Grandi imprese || 20 077 || 78 171 || 478 358 || 576 606

Enti pubblici || 30 462 || - || 18 || 30 480

Stati || - || 5 819 || 176 468 || 182 287

Totale erogato || 63 169 || 220 686 || 862 425 || 1 146 280

Sottoscritti e non erogati || 14 091 || 142 963 || 591 990 || 749 044

Al 31.12.2011 (in migliaia di euro) || Garantiti || Altri strumenti di attenuazione del rischio di credito || Non garantiti || Totale

Banche || 13 026 || 97 994 || 197 245 || 308 265

Grandi imprese || 15 699 || 55 601 || 475 012 || 546 312

Enti pubblici || 37 670 || - || - || 37 670

Stati || - || 6 214 || 134 699 || 140 913

Totale erogato || 66 395 || 159 809 || 806 956 || 1 033 160

Sottoscritti e non erogati || 10 434 || 173 484 || 517 174 || 701 092

Nell'ambito dei prestiti contratti nel quadro dello strumento, le operazioni che possono avere ripercussioni sui mutuatari e i garanti sono sottoposte a controllo permanente da parte della direzione operativa della BEI responsabile delle operazioni al di fuori del territorio della UE (Ops B). In particolare, nell'eventualità di declassamento del rating e/o inosservanza del contratto, gli obblighi contrattuali sono valutati caso per caso. Conformemente agli orientamenti sul rischio di credito, ove necessario vengono adottate misure attenuative. Inoltre, in caso di rinnovo delle garanzie bancarie ricevute per i prestiti, si garantisce la loro sostituzione o l'adozione tempestiva delle misure del caso.

Come risposta immediata agli sviluppi dei mercati finanziari successivi al settembre 2008, lo strumento si è attivato per rafforzare i propri meccanismi di controllo e di gestione dei rischi. In tale ottica, nell'aprile 2011, Ops B ha creato un'unità di controllo autonoma facente direttamente capo al direttore generale, incaricata di realizzare controlli finanziari e contrattuali sui prestiti. L'obiettivo ultimo è quello di promuovere lo scambio di informazioni tra dipartimenti e proporre, per quanto riguarda la gestione dei prestiti, modalità di rendicontazione e procedure operative da utilizzare in caso di crisi finanziaria, eventualmente in un'ottica di reazione rapida.

3.2.3.3 Analisi della qualità del credito dei prestiti per categoria di mutuatario

Le seguenti tabelle riportano l'analisi della qualità del credito del portafoglio prestiti dello strumento al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2011 in funzione della categoria del prestito in base alle esposizioni sottoscritte (per prestiti erogati e non erogati).

Al 31.12.2012 (in migliaia di euro) || || Qualità eccellente || Qualità standard || Rischio minimo accettabile || Alto rischio || Nessuna classificazione || Totale

|| || Da A a B- || C || D+ || D- e inferiore || ||

Mutuatario || Banche || 50 000 || 24 342 || 21 864 || 529 325 || 337 014 || 962 545

Grandi imprese || 7 466 || 8 006 || - || 605 672 || - || 621 144

Enti pubblici || - || - || - || 70 480 || - || 70 480

Stati || - || - || - || 241 155 || - || 241 155

Totale || || 57 466 || 32 348 || 21 864 || 1 446 632 || 337 014 || 1 895 324

Al 31.12.2011 (in migliaia di euro) || || Qualità eccellente || Qualità standard || Rischio minimo accettabile || Alto rischio || Nessuna classificazione || Totale

|| || Da A a B- || C || D+ ||  D- e inferiore || ||

Mutuatario || Banche || 50 002 || 9 674 || 39 966 || 356 629 || 351 476 || 807 747

Grandi imprese || 3 917 || 5 279 || - || 635 825 || - || 645 021

Enti pubblici || - || - || - || 38 761 || - || 38 761

Stati || - || - || - || 242 723 || - || 242 723

Totale || || 53 919 || 14 953 || 39 966 || 1 273 938 || 351 476 || 1 734 252

3.2.3.4 Concentrazione dei rischi di prestiti e crediti

3.2.3.4.1 Analisi geografica

Il portafoglio prestiti dello strumento può essere analizzato per regione geografica (in migliaia di euro) in base al paese del mutuatario:

Paese del mutuatario || 31.12.2012 || 31.12.2011

Regionale - ACP || 84 051 || 99 543

Uganda || 140 833 || 117 035

Regionale - Africa occidentale || 33 856 || 14 161

Mozambico || 137 745 || 126 666

Mauritania || 65 670 || 43 427

Etiopia || 81 666 || 84 266

Repubblica dominicana || 67 991 || 66 118

Kenya || 131 566 || 65 611

Camerun || 72 525 || 60 706

Zambia || 18 772 || 43 294

Congo (Repubblica democratica) || 28 415 || 8 980

Nigeria || 14 383 || 28 691

Regionale - Pacifico || 17 767 || 20 603

Regionale - Africa centrale || 10 431 || 12 109

Giamaica || 71 027 || 59 317

Madagascar || - || 1 253

Mauritius || 11 302 || 12 732

Ghana || 5 642 || 7 812

Angola || 10 009 || 13 598

Trinidad e Tobago || 1 483 || 1 002

Burkina Faso || 10 727 || 12 588

Malawi || 4 950 || 5 833

Nuova Caledonia || 4 198 || 4 673

Ruanda || 9 641 || 11 197

Niger || 4 146 || 3 950

Polinesia francese || 2 631 || 3 131

Botswana || - || -

Senegal || 5 837 || 10 329

Lesotho || 3 827 || 3 902

Vanuatu || 3 639 || 3 917

Belize || 13 || 103

Grenada || 2 477 || 2 698

Gabon || 1 011 || 1 509

Togo || 52 644 || 53 224

Capo Verde || 27 073 || 28 405

Gibuti || 762 || 777

Haiti || 4 654 || -

Santa Lucia || 2 916 || -

Totale || 1 146 280 || 1 033 160

3.2.3.4.2 Analisi per settore industriale

La tabella sottostante riporta l'analisi del portafoglio prestiti dello strumento per settore industriale del mutuatario. Le operazioni che comportano un'erogazione a un intermediario finanziario prima che al beneficiario finale sono registrate fra i prestiti globali (in migliaia di euro):

Settore industriale del mutuatario || 31.12.2012 || 31.12.2011

Prestiti globali e contratti di agenzia || 252 662 || 218 912

Compagnie aeree e costruzioni aeronautiche || 13 || 103

Aeroporti e sistemi di gestione del traffico aereo || 30 480 || 31 052

Materiali di base e attività minerarie || 168 911 || 135 573

Sostanze chimiche, plastiche e farmaceutiche || - || 20 400

Acqua potabile, trattamento delle acque || 38 697 || 33 247

Elettricità, carbone e settori affini || 409 090 || 358 745

Catena alimentare || - || 1 244

Beni di investimento/beni di consumo durevoli || 3 827 || 3 902

Trasporto marittimo e settori affini || 5 819 || 6 214

Trattamento delle materie prime, costruzioni || 24 154 || 29 025

Filiera della carta || 4 747 || 4 840

Strade e autostrade || 73 921 || 62 856

Telecomunicazioni || 18 427 || 24 963

Terziario e attività affini || 115 532 || 102 084

Totale || 1 146 280 || 1 033 160

3.2.3.5 Arretrati su prestiti

L'individuazione, il monitoraggio e la segnalazione di arretrati su prestiti sono definite da una serie di procedure riportate negli «Orientamenti in materia di monitoraggio dei pagamenti arretrati» («Guidelines for the Monitoring of late payments»).

Il monitoraggio e la segnalazione degli arretrati rientrano solitamente fra i compiti dell'Unità Arretrati (Late Payment Unit, LPU) della Direzione gestione e ristrutturazione delle transazioni della BEI. L'unità LPU provvede a redigere una relazione mensile sugli arretrati relativi alle rate di prestito dello strumento, che contiene una tabella di confronto degli importi arretrati da oltre otto giorni di mese in mese. Questa relazione mensile offre un'indicazione dettagliata delle misure già adottate o da adottare per paese, prestito e rata.

Un rapporto mensile sui prestiti scaduti da oltre 90 giorni viene inoltre redatto e inviato alla Commissione europea. Due volte l'anno il comitato di gestione della BEI riceve un prospetto riepilogativo degli arretrati relativi ai prestiti scaduti da oltre 30 e 90 giorni, insieme a un rapporto contenente dati comparativi sull'evoluzione annuale e semestrale degli arretrati.

I pagamenti arretrati dei prestiti interessati possono essere analizzati nella tabella seguente (valori in migliaia di euro):

|| Note || Prestiti e crediti 31.12.2012 || Prestiti e crediti 31.12.2011

Valore contabile || || 1 146 280 || 1 033 160

|| || ||

Riduzione di valore singola || || ||

Importo lordo || || 110 767 || 112 662

Riduzione di valore || 7 || -45 144 || -48 816

Riduzione di valore singola del valore contabile || || 65 623 || 63 846

|| || ||

Riduzione di valore collettiva || || ||

Importo lordo || || - || -

Riduzione di valore || || - || -

Riduzione di valore collettiva del valore contabile || || - || -

|| || ||

Arretrati senza riduzione di valore || || ||

|| || ||

Gli arretrati comprendono || || ||

30-60 giorni || || 12 ||  8

60-90 giorni || || - ||  472

90-180 giorni || || - ||  13

più di 180 giorni || || - ||  33

Valore contabile arretrato senza riduzione di valore || || 12 ||  526

|| || ||

Valore contabile non arretrato e senza riduzione di valore || || 1 080 645 || 968 788

|| || ||

Valore contabile totale prestiti e crediti || || 1 146 280 || 1 033 160

|| || || ||

3.2.4. Rischio di credito su tesoreria ed equivalenti di tesoreria

I fondi disponibili sono investiti in base al programma degli obblighi contrattuali di rimborso dello strumento. Al 31.12.2012, gli investimenti consistevano esclusivamente in depositi bancari e altri strumenti finanziari a breve termine. Anche gli investimenti in titoli a medio e lungo termine sono ammissibili conformemente agli orientamenti in materia di investimento e in funzione dei requisiti di liquidità.

Il rating minimo a breve termine richiesto per le banche o i soggetti emittenti autorizzati è A-1/P-1/F1 (Moody's, S&P, Fitch). In caso di rating diversi assegnati da più di un'agenzia di rating creditizio, si applica il rating più basso. Il limite massimo autorizzato per ciascuna banca o soggetto emittente è attualmente fissato a 50 000 000 EUR (cinquanta milioni di euro).

I depositi sono eseguiti presso soggetti autorizzati entro il termine massimo di tre mesi dalla data della contrattazione e fino al limite di esposizione del credito.

Al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2011 tutti i depositi bancari e le carte commerciali a breve termine detenuti dallo strumento avevano un rating minimo di P-1 al giorno di liquidazione secondo Moody's. Il rating di P-2 al 31 dicembre 2011 era dovuto al declassamento di una controparte avvenuto il 21 dicembre 2011.

La tabella seguente mostra la situazione dei depositi bancari, comprese le entrate da interessi (in migliaia di euro):

Rating minimo a breve termine (Moody's) ||      Rating minimo      a lungo termine      (Moody's) || 31.12.2012 || 31.12.2011

P-1 ||      Aa1 || 43 400 || 10% || - || -

P-1 ||      Aa2 || - || - || 28 622 || 6%

P-1 ||      Aa3 || 130 901 || 29% || 105 547 || 24%

P-1 ||      A1 || 83 500 || 18% || 117 603 || 26%

P-1 ||      A2 || 198 179 || 43% || 179 938 || 40%

P-2 ||      A3 || - || - || 17 441 || 4%

Totale ||      || 455 980 || 100% || 449 151 || 100%

3.2.5. Rischio di credito sui derivati

3.2.5.1 Politica in materia di rischio di credito sui derivati

Il rischio di credito sui derivati è rappresentato dalla perdita che una determinata parte subirebbe se la controparte all'accordo si rivelasse incapace di far fronte ai propri obblighi contrattuali. Il rischio di credito associato ai derivati varia in base a una serie di fattori (quali i tassi di interesse e di cambio) e corrisponde in genere solo a una parte limitata del loro valore nozionale.

Nel corso normale della sua attività, lo strumento per gli investimenti può stipulare contratti di swap a copertura di specifiche operazioni di prestito o contratti non standardizzati di cambio a termine a copertura delle proprie posizioni in divisa, denominati in valute attivamente scambiate diverse dall'euro. Tutti i contratti di swap vengono eseguiti dalla Banca europea per gli investimenti con una controparte esterna. Gli swap sono regolamentati dagli stessi accordi in materia di master swap (Master Swap Agreements) e dagli allegati a sostegno del credito (Credit Support Annexes) sottoscritti dalla Banca europea per gli investimenti e dalle sue controparti esterne.

3.2.5.2 Misurazione del rischio di credito sui derivati

Tutti gli swap eseguiti dalla Banca europea per gli investimenti correlati allo strumento vengono gestiti nell'ambito dello stesso quadro contrattuale e delle metodologie applicate ai derivati negoziati dalla Banca europea per gli investimenti per i propri scopi. In particolare, l'ammissibilità delle controparti di un contratto swap viene stabilita dalla Banca europea per gli investimenti sulla base delle stesse condizioni di ammissibilità dei suoi contratti swap generali.

La Banca europea per gli investimenti misura l'esposizione al rischio di credito connessa alle transazioni con swap e derivati servendosi di metodi basati sul valore di mercato netto (Net Market Exposure, NME) e sull'esposizione potenziale futura (Potential Future Exposure, PFE) per le sue attività di comunicazione e monitoraggio dei limiti. I parametri NME e PFE comprendono i derivati connessi allo strumento per gli investimenti.

La tabella seguente mostra le scadenze dei contratti swap (compresi gli scambi incrociati di valute, gli scambi di tassi di interesse a valute incrociate ed esclusi gli scambi di valute a breve termine), suddivisi per importo nozionale ed equo valore:

Contratti swap al 31.12.2012 || inferiori a || da 1 anno || da 5 anni || superiori a || Totale 2012

(in migliaia di euro) || 1 anno || a 5 anni || a 10 anni || 10 anni ||

Importo nozionale || 1 480 || 9 833 || 15 253 || - || 26 566

Equo valore (ovvero, valore scontato netto) || 71 || -528 || -3 529 || - || -3 986

Contratti swap al 31.12.2011 || inferiori a || da 1 anno || da 5 anni || superiori a || Totale 2011

(in migliaia di euro) ||  1 anno || a 5 anni || a 10 anni || 10 anni ||

Importo nozionale || 7 042 || 43 593 || 16 899 || - || 67 534

Equo valore (ovvero, valore scontato netto) || -674 || -1 331 || -3 869 || - || -5 874

Lo strumento prevede investimenti in contratti di scambi di valute a breve termine a copertura del rischio valutario connesso alle erogazioni di prestiti in valute diverse dall'euro. Gli scambi di valute a breve termine hanno una scadenza massima di tre mesi e vengono regolarmente rinnovati. Al 31 dicembre 2012, l'importo nozionale degli scambi di valute a breve termine era pari a 652 milioni di euro, a fronte dei 585 milioni di euro registrati al 31 dicembre 2011. Al 31 dicembre 2012, l'equo valore degli scambi di valute a breve termine era pari a -2,9 milioni di euro, a fronte dell''importo di 6,4 milioni di euro registrato il 31 dicembre 2011.

Lo strumento sottoscrive i contratti di scambio di tassi d'interesse per proteggersi dal rischio di tasso d'interesse sui prestiti erogati. Al 31 dicembre 2012, lo scambio di tassi d'interesse aveva un importo nozionale di 19,6 milioni di euro (0 nel 2011) e un equo valore di 0,03 milioni di euro (0 nel 2011).

3.2.6. Rischio di credito sulle attività finanziarie detenute fino a scadenza

La tabella seguente illustra la situazione del portafoglio delle attività finanziarie detenute fino a scadenza costituito integralmente da obbligazioni con scadenza inferiore a tre mesi.

Rating minimo a breve termine (Moody's) ||      Rating minimo      a lungo termine      (Moody's) || 31.12.2012 || 31.12.2011

P-2 ||      Baa2 || 50 143 || 51% || - || -

P-3 ||      Baa3 || 48 886 || 49% || - || -

Totale ||      || 99 029 || 100% || - || -

3.3 Rischio di liquidità

3.3.1 Gestione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio legato all'eventualità che un'impresa abbia difficoltà a far fronte agli obblighi di pagamento legati alle passività finanziarie regolate attraverso il contante o altre attività finanziarie.

Lo strumento è finanziato prevalentemente con i contributi degli Stati membri (risorse del 9° e 10° FES) e secondariamente dalle entrate derivanti dalle transazioni effettuate nell'ambito dello strumento stesso. Tenendo conto delle previsioni della BEI in materia di gestione e funzionamento dello strumento, la Commissione europea provvede a stilare e a comunicare al Consiglio entro il 15 ottobre di ogni anno un prospetto degli impegni e dei pagamenti e l'importo annuale delle richieste di contributi (compresi gli abbuoni di interessi) dell'esercizio fiscale in corso e di quelli successivi.

Per calcolare i contributi annuali degli Stati membri, si analizza e si controlla per tutto l'anno la struttura degli esborsi del portafoglio attuali e previsti. Gli eventi speciali, per esempio i rimborsi anticipati, le cessioni di azioni o i casi di insolvenza, vengono presi in considerazione per correggere le richieste di liquidità annuali Per ridurre ulteriormente il rischio di liquidità, lo strumento mantiene una riserva di liquidità sufficiente a coprire puntualmente in ogni momento le erogazioni previste, come comunicato periodicamente dall'OPS (Direzione operazioni) B.

Le attività di tesoreria relative ai conti aperti a nome dello strumento per gli investimenti vengono gestite dalla tesoreria della BEI conformemente al principio di separazione delle funzioni tra front office e back office. Le operazioni di liquidazione relative all'investimento di tali attività rientrano fra le responsabilità del Dipartimento per la pianificazione e la liquidazione delle operazioni della banca.

Inoltre, in base al principio della separazione delle funzioni, l'autorizzazione delle controparti e i limiti agli investimenti di tesoreria, nonché il relativo monitoraggio, rientrano fra le responsabilità della Direzione per la gestione dei rischi della banca.

3.3.2 Misurazione del rischio di liquidità

Le tabelle di questa sezione illustrano le passività finanziarie dello strumento in base alla scadenza, ovverosia al periodo che rimane tra la data del bilancio e la data di scadenza prevista dal contratto (in base ai flussi di cassa non attualizzati).

Gli impegni assunti dallo strumento prendono la forma di porzioni non erogate di credito previste dai contratti di prestito già conclusi, porzioni non erogate previste da accordi di sottoscrizione di capitale o di investimento già conclusi, garanzie sui prestiti concesse, abbuoni di interesse e assistenza tecnica (AT). Il calendario di esborso è caratterizzato da un livello elevato di incertezza. I prestiti concessi dallo strumento prevedono un termine ultimo di erogazione, ma vengono in realtà effettuati in momenti e per importi che dipendono dai progressi registrati dai relativi progetti di investimento e transazioni di finanziamento, in un contesto operativo piuttosto instabile. Gli investimenti di capitale vanno effettuati quando e non appena i gestori del fondo emettono richieste di capitali valide sulla base dell'andamento delle rispettive attività di investimento. Il periodo di prelievo dura solitamente tre anni, con frequenti proroghe di uno e due anni. In attesa che tutti gli investimenti del fondo siano disponibili, alcuni impegni di esborso oltrepassano solitamente la fine del periodo di prelievo, in quanto la liquidità del fondo può occasionalmente essere insufficiente a onorare gli obblighi di pagamento relativi a commissioni o altre spese. Le garanzie sui prestiti non sono soggette a specifici impegni di esborso a meno che esse non siano richieste dal beneficiario. L'importo non saldato della garanzia viene ridotto in base al calendario di rimborso di ogni prestito garantito.

In tale contesto, la ripartizione per scadenze delle tabelle che seguono è stata stimata tenendo conto del periodo di esborso previsto dai singoli contratti, utilizzando previsioni conformi ai metodi standard utilizzati per la programmazione delle liquidità dello strumento. Gli impegni di esborso relativi all'assistenza tecnica sono solitamente a breve termine (meno di un anno). Alla categoria "scadenza indeterminata" appartengono I casi seguenti: impegni relativi a garanzie richieste e non richieste, impegni relativi a prestiti non erogati il cui periodo di esborso è terminato e per i quali si attende un'estensione e abbuoni d'interesse per i quali agli Stati membri sono stati richiesti fondi su base forfettaria per coprire il fabbisogno futuro.

Il profilo di liquidità delle passività finanziarie derivate rappresenta i flussi di cassa non attualizzati dei contratti swap, compresi gli scambi incrociati di valute, gli scambi di tassi di interesse a valute incrociate, gli scambi di valute a breve termine e gli scambi di tassi di interesse.

Profilo di scadenza delle passività finanziarie non derivate || 3 mesi o inferiore || 3 mesi – 1 anno || 1 anno – 5 anni || Oltre 5 anni || Scadenza indeterminata || Deflusso nominale lordo

In migliaia di EUR al 31.12.2012

Altro (garanzie accordate, garanzie richieste) || - || - || - || - || 26 224 || 26 224

Deflusso per impegni per prestiti non erogati || 16 500 || 287 657 || 243 020 || - || 201 867 || 749 044

Deflusso per sottoscrizioni di fondi di investimento e azioni || - || 26 806 || 54 958 || 7 319 || 127 987 || 217 070

Deflusso per impegni per abbuoni di interesse || 255 || 101 495 || 79 206 || - || 23 599 || 204 555

Deflusso per impegni per AT || 2 000 || 8 511 || 13 109 || - || - || 23 620

Totale || 18 755 || 424 469 || 390 293 || 7 319 || 379 677 || 1 220 513

Profilo di scadenza delle passività finanziarie non derivate || 3 mesi o inferiore || 3 mesi – 1 anno || 1 anno – 5 anni || Oltre 5 anni || Scadenza indeterminata || Deflusso nominale lordo

In migliaia di EUR al 31.12.2011

Altre (garanzie accordate, garanzie richieste) || - || - || - || - || 27 909 || 27 909

Deflusso per impegni per prestiti non erogati || 2 295 || 257 127 || 274 573 || 54 000 || 113 097 || 701 092

Deflusso per sottoscrizioni di fondi di investimento e azioni || 2 035 || 38 424 || 38 010 || 7 666 || 178 432 || 264 567

Deflusso per impegni per abbuoni di interesse || 1 445 || 31 100 || 139 211 || - || 16 211 || 187 967

Deflusso per impegni per AT || 4 564 || 16 693 || - || - || - || 21 257

Totale || 10 339 || 343 344 || 451 794 || 61 666 || 335 649 || 1 202 792

Profilo di scadenza delle passività finanziarie derivate In migliaia di EUR al 31.12.2012 || 3 mesi o inferiore || 3 mesi – 1 anno || 1 anno – 5 anni || Oltre 5 anni || Afflusso/deflusso nominale lordo

scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate - afflussi || 1 238 || 7 364 || 14 498 || 5 350 || 28 450

scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate - deflussi || -1 286 || -8 428 || -17 218 || -5 894 || -32 826

scambi di valute a breve termine - afflussi || 649 000 || - || - || - || 649 000

scambi di valute a breve termine - deflussi || -652 451 || - || - || - || -652 451

scambi di tassi di interesse - afflussi || 65 || 511 || 3 274 || 2 117 || 5 967

scambi di tassi di interesse - deflussi || - || -753 || -3 537 || -1 577 || -5 867

Totale || -3 434 || -1 306 || -2 983 || -4 || -7 727

|| || || || ||

Profilo di scadenza delle passività finanziarie derivate In migliaia di EUR al 31.12.2011 || 3 mesi o inferiore || 3 mesi – 1 anno || 1 anno – 5 anni || Oltre 5 anni || Afflusso/deflusso nominale lordo

scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate - afflussi || 9 873 || 14 365 || 19 533 || 7 430 || 51 201

scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate - deflussi || -10 091 || -17 527 || -24 420 || -9 015 || -61 053

scambi di valute a breve termine - afflussi || 585 000 || - || - || - || 585 000

scambi di valute a breve termine - deflussi || -591 909 || - || - || - || -591 909

Totale || -7 127 || -3 162 || -4 887 || -1 585 || -16 761

3.4 Rischi di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che le variazioni dei prezzi di mercato, quali i tassi di interesse, i prezzi dei titoli azionari, i tassi di cambio e differenziali creditizi (che non riguardano le variazioni di credit spread del soggetto emittente) influenzino il risultato economico di un'entità o il valore delle partecipazioni detenute.

3.4.1. Rischio di tasso di interesse

Il rischio di tasso d'interesse è rappresentato dalla volatilità del valore economico delle posizioni dello strumento per gli investimenti, ovvero del risultato economico che da essa deriva, a causa di andamento negativo dei mercati o della struttura per scadenza dei tassi d'interesse. Si verifica un'esposizione al rischio di tasso d'interesse quando vi sono differenze tra le caratteristiche di prezzo e durata delle diverse attività e passività.

Lo strumento per gli investimenti misura la sensibilità del proprio portafoglio prestiti e delle relative operazioni di scambio volte a fornire singole coperture (micro hedging swaps) al rischio di tasso d'interesse calcolando il valore del punto base (Basis Point Value, BPV).

Il BPV misura l'aumento o la diminuzione del valore attuale netto del portafoglio come effetto dell'aumento di un punto base (0,01%) del tasso d'interesse in determinati lassi di tempo "mercato monetario – fino a un anno", "molto breve – da due a tre anni", "breve – da 4 a 6 anni", "lungo – da 12 a 20 anni" o "molto lungo – più di 21 anni".

Per ottenere il valore attuale netto dei prestiti, lo strumento per gli investimenti utilizza la curva di rendimento dei finanziamenti in EUR (curva degli scambi in EUR + margine d'interesse dei finanziamenti BEI) per i flussi di cassa denominati in EUR ed altre valute diverse dall'USD e la curva di rendimento dei finanziamenti in USD per i flussi di cassa denominati in USD. Per ottenere il valore attuale netto delle operazioni di scambio volte a fornire singole coperture (micro hedging swaps), lo strumento per gli investimenti utilizza la curva di rendimento degli scambi in EUR per i flussi di cassa denominati in EUR e la curva di rendimento dei finanziamenti in USD per i flussi di cassa denominati in USD.

Come illustra la seguente tabella, il valore attuale netto del portafoglio prestiti, comprese le relative operazioni di scambio volte a fornire singole coperture (micro hedging swaps), al 31.12.2012 diminuirebbe di 341 000 EUR (e di 239 000 EUR al 31.12.2011) se il tasso d'interesse aumentasse nello stesso periodo di un punto base.

Valore del punto base (in migliaia di euro) || Mercato monetario || Molto breve || Breve || Medio || Lungo || Molto lungo || Totale

al 31.12.2012 || 1 anno || 2-3 anni || 4-6 anni || 7-11 anni || 12-20 anni || 21 anni ||

Sensibilità complessiva di prestiti e micro hedging swaps || -25 || -47 || -90 || -117 || -62 || - || -341

Valore del punto base (in migliaia di euro) || Mercato monetario || Molto breve || Breve || Medio || Lungo || Molto lungo || Totale

al 31.12.2011 || 1 anno || 2-3 anni || 4-6 anni || 7-11 anni || 12-20 anni || 21 anni ||

Sensibilità complessiva di prestiti e micro hedging swaps || -20 || -28 || -60 || -78 || -53 || - || -239

3.4.2. Rischio del tasso di cambio

Il rischio del tasso di cambio ("FX") è rappresentato dalla volatilità del valore economico delle posizioni dello strumento per gli investimenti, ovvero del risultato economico che da essa deriva, a causa di un'evoluzione negativa dei tassi di cambio.

Lo strumento è esposto al rischio del tasso di cambio ogni volta che si verifica un disallineamento valutario fra le attività e le passività. Tale rischio comporta altresì l'effetto di variazioni inattese e sfavorevoli nel valore dei flussi di cassa futuri a causa di movimenti valutari.

3.4.2.1 Rischio di tasso di cambio e attività di tesoreria

Le attività di tesoreria sono denominate in EUR o USD.

La copertura contro il rischio del tasso di cambio è offerta da transazioni a pronti o a termine, scambi di valute o scambi incrociati di valute. Qualora lo ritenga necessario e opportuno, la Tesoreria della BEI ha la facoltà di utilizzare ogni strumento, in linea con la politica della Banca, che offra protezione nei confronti dei rischi di mercato legati alle attività finanziarie dello strumento.

3.4.2.2 Rischio del tasso di cambio e operazioni finanziate o garantite dallo strumento per gli investimenti

I contributi degli Stati membri allo strumento per gli investimenti sono elargiti in euro. Le operazioni finanziate o garantite dallo strumento, nonché gli abbuoni d'interessi, possono essere indicati in EUR, USD o in ogni altra valuta autorizzata.

Si verifica un'esposizione al rischio del tasso di cambio (rispetto all'euro quale valuta di riferimento) ogni volta che le transazioni in valute diverse dall'euro avvengono senza alcuna copertura. Vengono qui di seguito riportati gli orientamenti relativi alla copertura contro il rischio del tasso di cambio dello strumento gli investimenti.

3.4.2.2.1. Copertura delle operazioni in valute diverse da EUR o USD

- I prestiti dello strumento per gli investimenti erogati in valute diverse da EUR o USD devono essere coperti attraverso contratti di scambi incrociati di valute che presentino lo stesso profilo finanziario del prestito di base, a condizione che esista un mercato per tali contratti.

- Per le erogazioni effettuate in una valuta diversa da EUR o USD e per le quali non è stata avviata un'operazione di copertura a lungo termine, la Tesoreria procede a una transazione in valuta estera due giorni lavorativi prima dell'esborso. Il tasso di conversione applicato dallo strumento corrisponde al tasso di cambio di mercato fornito dalla Tesoreria. Analogamente, per i rimborsi ricevuti in valute diverse da EUR e USD, la Tesoreria avvia un'operazione di cambio, laddove necessario, per convertire le valute ricevute.

- Le garanzie non richiamate non sono soggette alla copertura tramite operazioni di cambio. Le richieste di garanzie in valute diverse da EUR e USD non sono soggette a copertura.

- Le operazioni in valute diverse da EUR e USD, per le quali la Tesoreria non può intraprendere alcuna operazione di copertura, restano non coperte. Tali operazioni comprendono anche le operazioni (sintetiche) in valuta locale ma regolate in EUR o USD. In tal modo lo strumento per gli investimenti resta esposto al relativo rischio in cui è incorso.

3.4.2.2.2. Copertura di operazioni in USD

- L'importo totale in sospeso di tutte le operazioni dello strumento di (a eccezione delle garanzie non richiamate) in USD è coperto grazie a scambi di valuta USD/EUR, rinnovati periodicamente. All'inizio di ciascun periodo, i flussi di cassa da ricevere o versare in USD nel periodo successivo vengono stimati sulla base delle entrate/delle erogazioni previste. Successivamente, gli scambi di valute prossimi alla scadenza vengono rinnovati e il relativo importo adeguato per coprire almeno il fabbisogno di liquidità in USD previsto per il periodo successivo.

- Per adeguare, laddove necessario, la copertura del successivo rimborso dello scambio di valute va calcolata periodicamente l'esposizione complessiva in USD sulla base alle registrazioni contabili.

- Qualora la Tesoreria lo ritenga opportuno a livello operativo, a copertura di determinati prestiti in USD possono essere altresì utilizzati scambi incrociati di valute.

- Tra due rinnovi consecutivi, le eventuali mancanze di liquidità in USD devono essere coperte mediante operazioni ad hoc di scambio di valute, mentre gli eccessi di liquidità devono essere investiti in attività di tesoreria o scambiati in EUR.

- L'importo totale in sospeso non coperto relativo a tutte le transazioni in USD (in termini nominali) non deve mai superare la cifra di 5 000 000 USD (cinque milioni di dollari USA). Tale soglia viene adeguata con cadenza annuale. Qualora tale limite non venga rispettato, la Tesoreria provvede a far rientrare l'esposizione entro i limiti consentiti attraverso un'operazione di cambio.

3.4.2.3 Posizione relativa al tasso di cambio

Le tabelle seguenti illustrano la posizione dello strumento relativamente al cambio con le altre valute (in migliaia di euro):

Al 31 dicembre 2012 || EUR || USD || KES || Valute ACP/PTOM || Totale

|| || || || ||

ATTIVITÀ || || || || ||

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 424 647 || 41 921 || - || - || 466 568

Strumenti finanziari derivati || 1 064 || -949 || - || - || 115

Prestiti e crediti || 513 231 || 508 412 || 60 348 || 64 289 || 1 146 280

Attività finanziarie disponibili per la vendita || 66 509 || 259 694 || - || 6 798 || 333 001

Crediti dai finanziatori || 87 310 || - || - || - || 87 310

Attività finanziarie detenute fino a scadenza || 99 029 || - || - || - || 99 029

Altre attività || - || - || - || 224 || 224

Totale attività || 1 191 790 || 809 078 || 60 348 || 71 311 || 2 132 527

|| || || || ||

PASSIVITÀ E RISORSE DEI FINANZIATORI || || || || ||

Passività || || || || ||

Strumenti finanziari derivati || -675 814 || 682 849 || - || - || 7 035

Risconti passivi || 37 560 || 248 || - || - || 37 808

Debiti nei confronti di terzi || 312 040 || 46 || - || - || 312 086

Altre passività || 905 || 19 || 14 || 215 || 1 153

Totale passività || -325 309 || 683 162 || 14 || 215 || 358 082

Risorse dei finanziatori || || || || ||

Contributi degli Stati membri richiamati || 1 561 309 || - || - || - || 1 561 309

Riserva intestata all'equo valore || 5 366 || 59 144 || - || 3 924 || 68 434

Utili non distribuiti || 144 702 || - || - || - || 144 702

Totale risorse dei finanziatori || 1 711 377 || 59 144 || - || 3 924 || 1 774 445

Totale passività e risorse dei finanziatori || 1 386 068 || 742 306 || 14 || 4 139 || 2 132 527

Posizione in valuta al 31 dicembre 2012 || -194 278 || 66 772 || 60 334 || 67 172 || -

|| || || || ||

al 31 dicembre 2012: || || || || ||

IMPEGNI || || || || ||

Prestiti non erogati e attività finanziarie disponibili per la vendita || 794 475 || 171 639 || - || - || 966 114

Garanzie chieste || - || - || - || 6 224 || 6 224

Abbuoni d'interessi e assistenza tecnica || 204 555 || - || - || - || 204 555

|| || || || ||

SOPRAVVENIENZE PASSIVE || || || || ||

Garanzie non chieste || 20 000 || - || - || - || 20 000

Al 31 dicembre 2011 || EUR || USD || CAD || Valute ACP/PTOM || Totale

|| || || || ||

ATTIVITÀ || || || || ||

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 416 384 || 35 895 || - || - || 452 279

Strumenti finanziari derivati || 13 419 || -12 985 || - || - || 434

Prestiti e crediti || 477 340 || 501 923 || - || 53 897 || 1 033 160

Attività finanziarie disponibili per la vendita || 54 287 || 186 525 || 4 303 || 6 545 || 251 660

Crediti dai finanziatori || 87 310 || - || - || - || 87 310

Altre attività || 50 || - || - || 366 || 416

Totale attività || 1 048 790 || 711 358 || 4 303 || 60 808 || 1 825 259

|| || || || ||

PASSIVITÀ E RISORSE DEI FINANZIATORI || || || || ||

Passività || || || || ||

Strumenti finanziari derivati || -641 758 || 654 460 || - || - || 12 702

Risconti passivi || 32 689 || 314 || - || - || 33 003

Debiti nei confronti di terzi || 329 598 || 62 || - || - || 329 660

Altre passività || 691 || 19 || - || 403 || 1 113

Totale passività || -278 780 || 654 855 || - || 403 || 376 478

Risorse dei finanziatori || || || || ||

Contributi degli Stati membri richiamati || 1 281 309 || - || - || - || 1 281 309

Riserva intestata all'equo valore || 41 750 || - || - || - || 41 750

Utili non distribuiti || 125 722 || - || - || - || 125 722

Totale risorse dei finanziatori || 1 448 781 || - || - || - || 1 448 781

Totale passività e risorse dei finanziatori || 1 170 001 || 654 855 || - || 403 || 1 825 259

Posizione in valuta al 31 dicembre 2011 || -121 211 || 56 503 || 4 303 || 60 405 || -

|| || || || ||

al 31 dicembre 2011: || || || || ||

IMPEGNI || || || || ||

Prestiti non erogati e attività finanziarie disponibili per la vendita || 761 319 || 204 340 || - || - || 965 659

Garanzie chieste || - || - || - || 7 909 || 7 909

Abbuoni d'interessi e assistenza tecnica || 209 223 || || - || - || 209 223

SOPRAVVENIENZE PASSIVE || || || || ||

Garanzie non chieste || 20 000 || - || - || - || 20 000

3.4.2.4 Analisi di sensibilità del rischio del tasso di cambio (in migliaia di euro)

Alla data di riferimento del bilancio, l'esposizione netta più significativa in valuta estera è in USD. Al 31 dicembre 2012, una variazione del + 10% o del – 10% del tasso di conversione dell'USD avrebbe comportato una variazione delle risorse dei finanziatori di 6 682 milioni di euro e di – 6 682 milioni di euro, rispettivamente (al 31 dicembre 2011: 5 650 milioni di euro e - 5 650 milioni di euro rispettivamente).

3.4.2.5 Tassi di conversione

Per preparare il bilancio al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2011, sono stati utilizzati I seguenti tassi di conversione:

|| 31 dicembre 2012 || 31 dicembre 2011

Valute non-UE || ||

Peso dominicano (DOP) || 53.1220 || 49.8498

Dollaro delle Fiji (FJD) || 2.3417 || 2.3630

Gourde haitiano (HTG) || 55.7265 || 52.1645

Scellino keniota (KES) || 113.68 || 109.53

Ouguya mauritana (MRO) || 393.99 || 372.52

Rupia mauriziana (MUR) || 40.19 || 37.43

Franco ruandese (RWF) || 811.83 || 771.76

Scellino ugandese (UGX) || 3 549 || 3 205

Dollaro statunitense (USD) || 1.3194 || 1.2939

Franco CFA (XAF/XOF) || 655.957 || 655.957

Rand sudafricano (ZAR) || 11.1727 || 10.4830

3.4.3. Rischio legato al prezzo dei titoli azionari (in migliaia di euro)

Il rischio legato al prezzo dei titoli azionari rappresenta il rischio di una diminuzione dell'equo valore dei titoli azionari in seguito alle variazioni dei livelli degli indici di tali titoli e del valore dei singoli investimenti in titoli azionari.

Lo strumento è esposto al rischio legato ai prezzi dei titoli azionari a causa dei suoi investimenti in capitale di rischio, vale a dire investimenti in capitale azionario diretto a fondi di capitale di rischio.

Gli investimenti nel capitale azionario sono soggetti a valutazione. Ogni investimento è valutato sulla base di diversi criteri che spaziano fra tre categorie principali: gestione, piano aziendale e struttura. I punteggi singoli vengono poi fatti confluire in un unico punteggio complessivo, che viene assegnato all'investimento e che ne riassume la forza complessiva.

Le esposizioni al rischio del prezzo dei titoli azionari sono altresì soggette a soglie, definite sia a livello individuale che cumulativo. L'entità di tali soglie dipende dalla qualità degli investimenti in capitale azionario.

Per quanto riguarda il valore dei titoli azionari detenuti da privati, non sono possibili monitoraggi e controlli diretti permanenti. e le migliori indicazioni disponibili comprendono i prezzi calcolati tramite un'appropriata tecnica di valutazione.

Gli effetti sulle risorse dei finanziatori dello strumento (determinati dalle variazioni dell'equo valore del portafoglio dei titoli azionari disponibili per la vendita) in seguito alla riduzione del 10% dei livelli degli indici di tali titoli e del valore dei singoli investimenti in titoli azionari, restando costanti le altre variabili, corrispondono a - 33 300 EUR al 31 dicembre 2012 e a - 25 166 EUR al 31 dicembre 2011.

4 Equi valori di attività e passività

La tabella sottostante riporta il confronto per categoria degli importi contabili e degli equi valori delle attività e delle passività dello strumento, registrati nei rendiconti finanziari (in migliaia di euro):

|| Valore contabile al 31.12.2012 || Equo valore al 31.12.2012 || Valore contabile al 31.12.2011 || Equo valore al 31.12.2011

Attività registrate all'equo valore || || || ||

Attività finanziarie disponibili per la vendita || 333 001 || 333 001 || 251 660 || 251 660

Strumenti finanziari derivati || 115 || 115 || 434 || 434

Totale || 333 116 || 333 116 || 252 094 || 252 094

|| || || ||

Attività registrate al costo ammortizzato || || || ||

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 466 568 || 466 568 || 452 279 || 452 279

Prestiti e crediti || 1 146 280 || 1 226 409 || 1 033 160 || 1 022 679

Crediti dai finanziatori || 87 310 || 87 310 || 87 310 || 87 310

Attività finanziarie detenute fino a scadenza || 99 029 || 98 805 || - || -

Altre attività || 224 || 224 || 416 || 416

Totale || 1 799 411 || 1 879 316 || 1 573 165 || 1 562 684

Totale attività || 2 132 527 || 2 212 432 || 1 825 259 || 1 814 778

|| || || ||

Passività registrate all'equo valore || || || ||

Strumenti finanziari derivati || 7 035 || 7 035 || 12 702 || 12 702

Totale || 7 053 || 7 053 || 12 702 || 12 702

|| || || ||

Passività registrate al costo ammortizzato || || || ||

Risconti passivi || 37 808 || 37 808 || 33 003 || 33 003

Debiti nei confronti di terzi || 312 086 || 312 086 || 329 660 || 329 660

Altre passività || 1 153 || 1 153 || 1 113 || 1 113

Totale || 351 047 || 351 047 || 363 776 || 363 776

Totale passività || 358 082 || 358 082 || 376 478 || 376 478

La sezione successiva descrive le metodologie e le ipotesi impiegate per determinare l'equo valore delle attività e delle passività:

§ Attività per le quali l'equo valore è prossimo al valore contabile

Per le attività e le passività liquide o di durata a breve termine inferiore a tre mesi, si presume che i rispettivi valori contabili siano prossimi all'equo valore.

§ Attività e passività registrate all'equo valore

Le quotazioni dei prezzi pubblicati in un mercato attivo costituiscono la prima fonte per determinare l'equo valore di uno strumento finanziario. Tali dati sono raramente disponibili a causa della portata degli investimenti che caratterizza il portafoglio dello strumento. Per gli strumenti per i quali il prezzo di mercato non è disponibile, si effettua una stima dell'equo valore utilizzando tecniche o modelli di valutazione basati, laddove possibile, su dati di mercato osservabili prevalenti alla data del bilancio.

La tabella seguente analizza le attività finanziarie valutate all'equo valore secondo un metodo di valutazione. I diversi livelli sono definiti come segue:

- Livello 1:     prezzi quotati (non adeguati) dei mercati attivi;

- Livello 2:     elementi diversi dai prezzi quotati compresi nel livello 1 osservabili per l'attività, direttamente (vale a dire, sotto forma di prezzi) o indirettamente (vale a dire, derivati dai prezzi);

- Livello 3:     elementi relativi all'attività non basati su dati mercato osservabili (elementi non osservabili).

Al 31 dicembre 2012 (in migliaia di euro) || Livello 1 || Livello 2 || Livello 3 || Totale

Attività finanziarie || || || ||

Strumenti finanziari derivati || - || 115 || - || 115

Attività finanziarie disponibili per la vendita || 11 001 || - || 322 000 || 333 001

Totale || 11 001 || 115 || 322 000 || 333 116

|| || || ||

Passività finanziarie || || || ||

Strumenti finanziari derivati || - || 7 035 || - || 7 035

Totale || - || 7 035 || - || 7 035

Al 31 dicembre 2011 (in migliaia di euro) || Livello 1 || Livello 2 || Livello 3 || Totale

Attività finanziarie || || || ||

Strumenti finanziari derivati || - || 434 || - || 434

Attività finanziarie disponibili per la vendita || 15 214 || - || 236 446 || 251 660

Totale || 15 214 || 434 || 236 446 || 252 094

|| || || ||

Passività finanziarie || || || ||

Strumenti finanziari derivati || - || 12 702 || - || 12 702

Totale || - || 12 702 || - || 12 702

Nel 2012 lo strumento non ha effettuato trasferimenti dal livello 1 al livello 2 o dal livello 2 al livello 1 della gerarchia dell'equo valore.

Le tabelle seguenti riportano i cambiamenti negli strumenti di livello 3 per gli esercizi conclusi il 31 dicembre 2012 e il 31 dicembre 2011:

(in migliaia di euro) || Attività finanziarie disponibili per la vendita

Saldo al 1 gennaio 2012 || 236 446

Utili o perdite totali ||

- in utile o perdita || 8 133

- in altro risultato economico complessivo || 15 041

Erogazioni || 81 981

Rimborsi || -19 601

Saldo al 31 dicembre 2012 || 322 000

(in migliaia di euro) || Attività finanziarie disponibili per la vendita

Saldo al 1 gennaio 2011 || 171 638

Utili o perdite totali ||

- in utile o perdita || -3 206

- in altro risultato economico complessivo || 21 759

Erogazioni || 67 829

Rimborsi || -21 574

Saldo al 31 dicembre 2011 || 236 446

5 Tesoreria ed equivalenti di tesoreria (in migliaia di euro)

La tesoreria e gli equivalenti di tesoreria possono essere suddivisi tra fondi ricevuti dagli Stati membri e non ancora erogati e fondi che risultano dalle attività operative e finanziarie dello strumento per gli investimenti.

|| 31.12.2012 || 31.12.2011

Contributi degli Stati membri ricevuti e non ancora erogati || 117 622 || 195 205

Fondi provenienti dalle attività finanziarie e operative dello strumento || 348 946 || 257 074

Totale tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 466 568 || 452 279

6 Strumenti finanziari derivati (in migliaia di euro)

Le componenti principali degli strumenti finanziari derivati, classificate come possedute per negoziazione, sono le seguenti:

Al 31 dicembre 2012 || Equo valore || Importo nozionale

Attività || Passività

Scambi incrociati di valute || 87 || -102 || 7 062

Scambi di tassi d'interesse a valute incrociate || - || -3 971 || 19 504

Scambi di tassi d'interesse || 28 || - || 19 568

Contratti a termine in valuta || - || -2 962 || 652 451

Totale strumenti finanziari derivati || 115 || -7 035 || 698 585

|| || ||

Al 31 dicembre 2011 || Equo valore || Importo nozionale

Attività || Passività

Scambi incrociati di valute ||  434 || -953 || 29 376

Scambi di tassi d'interesse a valute incrociate || - || -5 355 || 38 158

Contratti a termine in valuta || - || -6 394 || 585 000

Totale strumenti finanziari derivati || 434 || -12 702 || 652 534

7 Prestiti e crediti (in migliaia di euro)

Le componenti principali dei prestiti e crediti sono le seguenti:

|| Prestiti globali (*) || Prestiti prioritari || Prestiti subordinati || Totale

Nominale al 1° gennaio 2012 || 225 365 || 716 350 || 128 679 || 1 070 394

Erogazioni || 79 015 || 154 003 || - || 233 018

Cancellazioni || -947 || -1 206 || - || -2 153

Rimborsi || -39 967 || -71 368 || -4 145 || -115 480

Interesse capitalizzato || - || -117 || 9 739 || 9 622

Differenze fra i tassi di cambio || -8 780 || -7 692 || -493 || -16 965

Nominale al 31 dicembre 2012 || 254 686 || 789 970 || 133 780 || 1 178 436

|| || || ||

Riduzione di valore al 1° gennaio 2010 || -7 609 || -16 372 || -24 835 || -48 816

Riduzione di valore registrata nel prospetto di conto economico complessivo || -835 || -292 || - || -1 127

Riduzione di valore delle cancellazioni || 947 || 1 206 || - || 2 153

Annullamento delle perdite di valore || 910 || 814 || - || 1 724

Differenze fra i tassi di cambio || 93 || 348 || 480 || 921

Riduzione di valore al 31 dicembre 2012 || -6 494 || -14 296 || -24 355 || -45 145

|| || || ||

Costo ammortizzato || -1 641 || -3 984 || -82 || -5 707

Interessi maturati || 5 246 || 9 244 || 4 206 || 18 696

Prestiti e crediti al 31 dicembre 2012 || 251 797 || 780 934 || 113 549 || 1 146 280

|| || || || ||

(*) compresi contratti di agenzia

|| Prestiti globali (*) || Prestiti prioritari || Prestiti subordinati || Totale

Nominale al 1 gennaio 2011 || 246 500 || 542 322 || 123 910 || 912 732

Erogazioni || 25 689 || 211 351 || 0 || 237 040

Cancellazioni ||  0 ||  0 || -2 000 || -2 000

Rimborsi || -48 554 || -51 712 || -4 144 || -104 410

Interesse capitalizzato || 0 || 459 || 10 053 || 10 512

Differenze fra i tassi di cambio || 1 730 || 13 930 ||  860 || 16 520

Nominale al 31 dicembre 2011 || 225 365 || 716 350 || 128 679 || 1 070 394

|| || || ||

Riduzione di valore al 1° gennaio 2011 || -15 006 || -18 056 || -44 023 || -77 085

Riduzione di valore registrata nel prospetto di conto economico complessivo || -1 746 || -1 514 || -773 || -4 033

Riduzione di valore delle cancellazioni ||  0 ||  0 || 2 000 || 2 000

Annullamento delle perdite di valore || 9499 || 3263 || 18 723 || 31 485

Differenze fra i tassi di cambio || - 356 || - 65 || - 762 || -1 183

Riduzione di valore al 31 dicembre 2011 || -7 609 || -16 372 || -24 835 || -48 816

|| || || ||

Costo ammortizzato || -1 700 || -3 428 || - 99 || -5 227

Interessi maturati || 3 498 || 9 499 || 3 812 || 16 809

Prestiti e crediti al 31 dicembre 2011 || 219 554 || 706 049 || 107 557 || 1 033 160

|| || || || ||

(*) compresi contratti di agenzia

8 Attività finanziarie disponibili per la vendita (in migliaia di euro)

Le componenti principali delle attività finanziarie disponibili per la vendita sono le seguenti:

|| Fondi di capitale di rischio || Investimenti azionari diretti || Totale

Costo al 1° gennaio 2012 || 182 692 || 36 565 || 219 257

Erogazioni || 56 007 || 25 974 || 81 981

Rimborsi / vendite || -19 570 || -31 || -19 601

Differenze fra i tassi di cambio su rimborsi / vendite || 1 581 || -678 || 903

Costo al 31 dicembre 2012 || 220 710 || 61 830 || 282 540

|| || ||

Utili e perdite non realizzati al 1° gennaio 2012 || 29 781 || 11 969 || 41 750

Variazione netta di utili e perdite non realizzati || 29 540 || -2 856 || 26 684

Utili e perdite non realizzati al 31 dicembre 2012 || 59 321 || 9 113 || 68 434

|| || ||

Riduzione di valore al 1° gennaio 2012 || -6 887 || -2 460 || -9 347

Riduzione di valore registrata nel prospetto di conto economico complessivo durante l'anno || -7 976 || -951 || -8 927

Differenze nei tassi di cambio su rimborsi / vendite || 133 || 168 || 301

Riduzione di valore al 31 dicembre 2012 || -14 730 || -3 243 || -17 973

|| || ||

Attività finanziarie disponibili per la vendita al 31 dicembre 2012 || 265 301 || 67 700 || 333 001

|| Fondi di capitale di rischio || Investimenti azionari diretti || Totale

Costo al 1° gennaio 2011 || 142 932 || 33 350 || 176 282

Erogazioni || 59 579 || 8 250 || 67 829

Rimborsi / vendite || -20 236 || -4 735 || -24 971

Differenze fra i tassi di cambio su rimborsi / vendite || 417 || -300 || 117

Costo al 31 dicembre 2011 || 182 692 || 36 565 || 219 257

|| || ||

Utili e perdite non realizzati al 1 gennaio 2011 || 11 335 || 13 235 || 24 570

Variazione netta di utili e perdite non realizzati || 18 446 || -1 266 || 17 180

Utili e perdite non realizzati al 31 dicembre 2011 || 29 781 || 11 969 || 41 750

|| || ||

Valore nominale al 1° gennaio 2011 || -2 || -6 022 || -6 024

Riduzione di valore registrata nel prospetto di conto economico complessivo durante l'anno || -6 888 || - || -6 888

Utilizzo della riduzione di valore registrata nel prospetto di conto economico complessivo degli anni precedenti || 2 || 3 714 || 3 716

Differenze nei tassi di cambio sulla riduzione di valore || 1 || -152 || -151

Riduzione di valore al 31 dicembre 2011 || -6 887 || -2 460 || -9 347

|| || ||

Attività finanziarie disponibili per la vendita al 31 dicembre 2011 || 205 586 || 46 074 || 251 660

9 Crediti dai finanziatori (in migliaia di euro)

Le componenti principali dei crediti dai finanziatori sono le seguenti:

|| 31.12.2012 || 31.12.2011

Contributi degli Stati membri richiamati ma non versati || 87 310 || 87 310

Totale crediti dai finanziatori || 87 310 || 87 310

10 Attività finanziarie detenute fino a scadenza (in migliaia di euro)

Il portafoglio delle attività finanziarie detenute fino a scadenza è costituito da obbligazioni con scadenza residua inferiore a tre mesi alla data di riferimento. La tabella che segue indica i movimenti del portafoglio delle attività finanziarie detenute fino a scadenza:

Saldo al 1° gennaio 2012 || -

Acquisizioni || 98 278

Ammortamento di premi o sconti || -210

Variazione degli interessi maturati || 961

Saldo al 31 dicembre 2012 || 99 029

11 Altre attività (in migliaia di euro)

Le componenti principali delle altre attività sono le seguenti:

|| 31.12.2012 || 31.12.2011

Crediti dalla BEI || 7 || 59

Garanzie finanziarie || 217 || 357

Crediti relativi agli esborsi per AT || 337 || -

Riduzione di valore sui crediti relativi agli esborsi per AT (nota 20) || -337 || -

Totale altre attività || 224 || 416

12 Risconti passivi (in migliaia di euro)

Le componenti principali dei risconti passivi sono le seguenti:

|| 31.12.2012 || 31.12.2011

Abbuoni d'interessi da recuperare || 37 387 || 32 744

Commissioni su prestiti e crediti da recuperare || 421 || 259

Totale risconti passivi || 37 808 || 33 003

13 Debiti nei confronti di terzi (in migliaia di euro)

Le componenti principali dei debiti nei confronti di terzi sono le seguenti:

|| 31.12.2012 || 31.12.2011

Spese di amministrazione generali nette dovute alla BEI || 36 202 || 38 011

Altri importi dovuti alla BEI || 8 904 || 219

Abbuoni d'interessi dovuti a Stati membri non ancora versati || 266 980 || 291 430

Totale debiti nei confronti di terzi || 312 086 || 329 660

14 Altre passività (in migliaia di euro)

Le componenti principali delle altre passività sono le seguenti:

|| 31.12.2012 || 31.12.2011

Garanzie finanziarie || 215 || 294

Altro || 938 || 819

Totale altre passività || 1 153 || 1 113

|| ||

15 Contributo allo strumento richiesto agli Stati membri (in migliaia di euro)

Stati membri || Contributo allo strumento || Contributo ad abbuoni d'interessi || Totale contributo || Richiesto e non versato (*)

Austria || 41 375 || 10 168 || 51 543 || 2 650

Belgio || 61 203 || 15 041 || 76 244 || 3 920

Danimarca || 33 412 || 8 211 || 41 623 || 2 140

Finlandia || 23 107 || 5 679 || 28 786 || 1 480

Francia || 379 399 || 93 237 || 472 636 || 24 300

Germania || 364 722 || 89 630 || 454 352 || 23 360

Grecia || 19 516 || 4 796 || 24 312 || 1 250

Irlanda || 9 680 || 2 379 || 12 059 || 620

Italia || 195 788 || 48 115 || 243 903 || 12 540

Lussemburgo || 4 528 || 1 113 || 5 641 || 290

Paesi Bassi || 81 500 || 20 028 || 101 529 || 5 220

Portogallo || 15 145 || 3 722 || 18 867 || 970

Spagna || 91 180 || 22 407 || 113 588 || 5 840

Svezia || 42 624 || 10 4757 || 53 099 || 2 730

Regno Unito || 198 130 || 48 690 || 246 820 || -

Totale al 31 dicembre 2012 || 1 561 309 || 383 691 || 1 945 000 || 87 310

Totale al 31 dicembre 2011 || 1 281 309 || 383 691 || 1 665 000 || 87 310

(*) Il 20 novembre 2012 il Consiglio ha fissato l'importo dei contributi finanziari che gli Stati membri sono tenuti a versare entro il 21 gennaio 2013.

16 Sopravvenienze passive e impegni (in migliaia di euro)

|| 31.12.2012 || 31.12.2011

|| ||

Impegni || ||

Prestiti non erogati || 749 044 || 701 092

Impegni non erogati relativi alle attività finanziarie disponibili per la vendita || 217 070 || 264 567

Garanzie chieste || 6 224 || 7 909

Abbuoni e assistenza tecnica || 228 175 || 209 223

|| ||

Sopravvenienze passive || ||

Garanzie non chieste || 20 000 || 20 000

|| ||

Totale || 1 220 513 || 1 202 792

17 Proventi netti da interessi e assimilati (in migliaia di euro)

Le componenti principali delle entrate da interessi e proventi assimilati sono le seguenti:

|| Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011

|| al 31.12.2012 || al 31.12.2011

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 1 678 || 5 518

Attività finanziarie detenute fino a scadenza || 36 || -

Prestiti e crediti || 64 060 || 50 800

Abbuoni d'interessi || 1 729 || 3 243

Totale interessi e proventi assimilati || 67 503 || 59 561

Le componenti principali delle spese per interessi e assimilate sono le seguenti:

|| Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011

|| al 31.12.2012 || al 31.12.2011

Strumenti finanziari derivati || -1 114 || -940

Totale interessi e costi assimilati || - 1 114 || -940

18 Proventi netti da commissioni e dividendi (in migliaia di euro)

Le componenti principali dei proventi netti da commissioni e dividendi sono le seguenti:

|| Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011

|| al 31.12.2012 || al 31.12.2011

Commissioni e dividendi su prestiti e crediti || 1 710 || 1 894

Commissioni e dividendi su garanzie finanziarie || 191 || 255

Altro || 33 || -

Totale proventi da commissioni e dividendi || 1 934 || 2 149

Le componenti principali delle spese per commissioni e dividendi sono le seguenti:

|| Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011

|| al 31.12.2012 || al 31.12.2011

Commissione pagate a terzi in relazione ad attività finanziarie disponibili per la vendita || -292 || -144

Totale spese per commissioni e dividendi || -292 || -144

19 Utili netti realizzati derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita (in migliaia di euro)

Le componenti principali degli utili netti realizzati derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita sono le seguenti:

|| Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011

|| al 31.12.2012 || al 31.12.2011

Utile netto derivato da attività finanziarie disponibili per la vendita || 70 || 16 254

Entrate da dividendi || 975 || 974

Utili netti realizzati derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita || 1 045 || 17 228

20 Riduzione di valore relativa ad altre attività (in migliaia di euro)

Nel periodo di riferimento, lo strumento ha erogato un pagamento per assistenza tecnica di valore pari a 638 EUR che, a causa della condotta fraudolenta della controparte, non ha raggiunto il beneficiario finale. In seguito ad un'azione legale, lo strumento è riuscito a rientrare in possesso di 301 EUR. L'importo restante è stato registrato come credito. Alla data di riferimento, considerate le scarse probabilità di rientrare in possesso dell'importo restante, tale importo di 337 EUR è stato registrato alla voce riduzione di valore del risultato economico complessivo dello strumento.

21 Spese generali di amministrazione (in migliaia di euro)

Le spese generali di amministrazione costituiscono i costi effettivi sostenuti dalla BEI per la gestione dello strumento per gli investimenti, meno le entrate generate dalle commissioni d'istruzione standard, che vengono imputate dalla BEI direttamente ai clienti dello strumento per gli investimenti.

|| Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011

|| al 31.12.2012 || al 31.12.2011

Costo effettivo sostenuto dalla BEI || -38 390 || -39 937

Entrate generate dalle commissioni d'istruzione standard, imputate dalla Banca ai clienti dello strumento || 2 188 || 1 931

Spese generali nette di amministrazione || -36 202 || -38 006

In seguito all'entrata in vigore dell'accordo di partenariato di Cotonou modificato del 1° luglio 2008, le spese generali di amministrazione non sono più coperte dagli Stati membri.

22 Eventi successivi

Dopo la stesura del bilancio non si sono verificati eventi di natura tale da richiedere aggiornamenti o adeguamenti dei rendiconti finanziari del 31 dicembre 2012.

ALLEGATO ALLA PARTE I - CAPITOLO 2 (RELAZIONE DI ESECUZIONE FINANZIARIA): SITUAZIONE PER PAESE E PER STRUMENTO

Note alle tabelle:

· La cifra "0,00" indica che l'importo corrispondente è compreso fra –4999 euro e 4999 euro. Laddove non sia indicata alcuna cifra, l'importo è pari a zero.   I paesi che presentano un saldo zero per tutte le colonne non sono riportati nelle tabelle.

· La voce "Tutti i paesi ACP/PTOM" si riferisce a progetti che interessano vari paesi ma non sono finanziati dalla cooperazione regionale.

· La voce "Spese amministrative e finanziarie" si riferisce a progetti finanziati da interessi del FES o dalla dotazione destinata a coprire le spese amministrative.

[1]                  GU L 247 del 9.9.2006

[2]         Tutti gli importi sono arrotondati in milioni di euro. Si noti che, a causa degli arrotondamenti, la somma di taluni dati finanziari ripresi nelle tabelle potrebbe non corrispondere al totale. Gli importi indicati con 0 rappresentano dati inferiori a 500 000 euro. Gli importi pari a 0 sono indicati con un trattino (-).

[3]                  Crediti correnti ad esclusione dei crediti relativi ai contributi e ai cofinanziamenti ordinari.

[4]                  Passività correnti ad esclusione delle passività relative ai contributi e ai cofinanziamenti ordinari.

[5]                  PIR – Programmi indicativi regionali.

[6]                  PIN – Programmi indicativi nazionali.

[7]                  Conformemente all'articolo 153 del regolamento finanziario applicabile al 10° FES, la tesoreria è presentata nel bilancio del 10° FES. La natura dei vari conti bancari è delineata nel capitolo 6, gestione del rischio finanziario.

[8]                  Questo saldo rappresenta gli importi disponibili per la Repubblica democratica del Congo, conformemente alle disposizioni della decisione del Consiglio n. 2003/583/CE. Tali fondi sono destinati ad uno scopo e un paese specifici.

[9]                  GU L 156 del 29.5.1998 pagg. 3-106

[10]                GU L 247 del 9.9.2006

[11]                Decisione 2011/315/UE del Consiglio, del 23 maggio 2011, relativa allo stanziamento di fondi disimpegnati da progetti nell'ambito del nono Fondo europeo di sviluppo (FES) e di FES precedenti per la cooperazione allo sviluppo nel Sudan meridionale.

[12]                GU L 247 del 9.9.2006.

[13]                Le risorse non assegnate dei FES precedenti includono il saldo dei fondi SYSMIN, fissati con decisione 3/2000 del Comitato degli ambasciatori ACP-CE a 410,926 milioni di euro. La decisione PE/410/2001 della Commissione include tali risorse nella programmazione degli stanziamenti indicativi nazionali (parte B) a titolo del protocollo finanziario dell'accordo di partenariato ACP-CE.

INDICE

CERTIFICAZIONE DEL BILANCIO.. 2

ESECUZIONE E CONTABILIZZAZIONE DELLE RISORSE FES. 3

PARTE I – BILANCIO D'ESERCIZIO DEL FES: FONDI GESTITI DALLA COMMISSIONE EUROPEA. 9

1........... RENDICONTI FINANZIARI DELL'8°, 9° E 10° FONDO EUROPEO DI SVILUPPO.. 10

1.1........ 8°, 9° E 10° FONDO EUROPEO DI SVILUPPO: BILANCIO AGGREGATO, CONTO AGGREGATO DEL RISULTATO ECONOMICO, PROSPETTO AGGREGATO DEI FLUSSI DI CASSA E PROSPETTO AGGREGATO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE. 10

1.2........ 8° FES: BILANCIO, CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE. 14

1.3........ 9° FES: BILANCIO, CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE. 17

1.4........ 10° FES: BILANCIO, CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE. 20

1.5........ NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI DELL'8°, 9° E 10° FES. 23

2........... RELAZIONE DI ESECUZIONE FINANZIARIA. 43

2.1........ STANZIAMENTI 47

2.2........ CONTI AGGREGATI 50

2.3........ ALTRE INFORMAZIONI RELATIVE ALLA GESTIONE. 55

PARTE II – CONTI ANNUALI DEL FES: RENDICONTI FINANZIARI  DELLO STRUMENTO PER GLI INVESTIMENTI 56

3.1 ....... PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE 2012. 58

3.2........ PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012. 59

3.3........ PROSPETTO DELLE VARIAZIONI NELLE RISORSE DEI FINANZIATORI PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012. 60

3.4........ PROSPETTO DEL RENDICONTO FINANZIARIO PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012. 61

3.5........ NOTE AI BILANCI AL 31 DICEMBRE 2012. 62

ALLEGATO ALLA PARTE I - CAPITOLO 2 (RELAZIONE DI ESECUZIONE FINANZIARIA): SITUAZIONE PER PAESE E PER STRUMENTO.. 93

CERTIFICAZIONE DEL BILANCIO

Con la presente il sottoscritto dichiara che i conti annuali dell'8°, 9° e 10° Fondo europeo di sviluppo per l'esercizio 2012 sono stati elaborati conformemente al titolo VIII del regolamento finanziario del 10° Fondo europeo di sviluppo e ai principi, alle norme e ai metodi contabili definiti nell'allegato ai rendiconti finanziari.

Il sottoscritto riconosce la propria responsabilità nella redazione e presentazione dell'8°, 9° e 10° Fondo europeo di sviluppo ai sensi dell'articolo 125 del regolamento finanziario del 10° Fondo europeo di sviluppo.

Il sottoscritto ha ottenuto dall'ordinatore e dalla BEI, che ne hanno certificato l'attendibilità, tutte le informazioni necessarie per l'elaborazione dei conti che presentano le attività e le passività del Fondo europeo di sviluppo e l'esecuzione del bilancio.

Il sottoscritto certifica che, in base a tali informazioni e ai controlli che ha ritenuto necessario effettuare per convalidare i conti, ha la ragionevole certezza che i suddetti conti riflettano fedelmente e sostanzialmente la posizione finanziaria del Fondo europeo di sviluppo.

                                                                                                               

[firmato]

Manfred Kraff

Contabile

                                                                                               

ESECUZIONE E CONTABILIZZAZIONE DELLE RISORSE FES

1.         CONTESTO

L'Unione europea intrattiene rapporti di cooperazione allo sviluppo con numerosi paesi in via di sviluppo. Lo scopo principale di tali rapporti è promuovere lo sviluppo economico e sociale, con particolare attenzione alla riduzione della povertà e all'attenuazione dei suoi effetti nel lungo periodo, fornendo ai paesi beneficiari aiuti allo sviluppo e assistenza tecnica. A tal fine l'Unione elabora, insieme ai paesi partner, strategie di cooperazione e mobilita le risorse finanziarie occorrenti per attuarle. Queste risorse assegnate dall'Unione allo sviluppo provengono da tre fonti:

– il bilancio dell'Unione europea

– il Fondo europeo di sviluppo

– la Banca europea per gli investimenti.

Il Fondo europeo di sviluppo (FES) è il principale strumento di aiuto dell'Unione per la cooperazione allo sviluppo degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP) e dei paesi e territori d'oltremare (PTOM). Il Trattato di Roma del 1957 ne ha disposto la creazione per la concessione di aiuti tecnici e finanziari, limitati inizialmente ai paesi africani che all'epoca erano ancora colonie e con i quali alcuni Stati membri avevano legami storici.

Il FES non è finanziato dal bilancio della Comunità. Esso è finanziato dagli Stati membri, dispone di regole finanziarie proprie ed è gestito da un comitato specifico. La Commissione europea è responsabile dell'esecuzione finanziaria delle operazioni effettuate con risorse FES e la Banca europea per gli investimenti (BEI) gestisce lo strumento per gli investimenti.

Durante il periodo 2008-2013 gli aiuti geografici accordati agli Stati ACP e ai paesi e territori PTOM continueranno ad essere finanziati prevalentemente dal FES. Di regola ogni FES è approvato per un periodo di circa cinque anni. Dalla conclusione della prima convenzione di partenariato nel 1964, i cicli di programmazione del FES hanno seguito, in generale, quelli degli accordi/convenzioni di partenariato. Ciascun FES è disciplinato dal proprio regolamento finanziario che prevede la preparazione di bilanci per ciascun FES. Di conseguenza, i bilanci vengono elaborati separatamente per ciascun FES in relazione alla parte gestita dalla Commissione europea. Tali bilanci sono presentati anche in forma aggregata, onde fornire un quadro complessivo della situazione finanziaria delle risorse di cui la Commissione europea è responsabile.

Lo strumento per gli investimenti è stato istituito nel quadro dell'accordo di Cotonou. Questo strumento è gestito dalla Banca europea per gli investimenti e viene utilizzato per sostenere lo sviluppo del settore privato nei paesi ACP finanziando sostanzialmente – ma non esclusivamente – gli investimenti privati. Lo strumento per gli investimenti è concepito come un fondo rinnovabile, cosicché i rimborsi dei prestiti possono essere reinvestiti in altre operazioni, dando così luogo a uno strumento che si rinnova automaticamente ed è finanziariamente indipendente. Non essendo gestito dalla Commissione europea, lo strumento per gli investimenti non è consolidato nella prima parte del bilancio di esercizio – i bilanci dell'8°, 9° e 10° FES e la relativa relazione di esecuzione finanziaria. I rendiconti finanziari dello strumento per gli investimenti sono inclusi come parte separata del bilancio di esercizio (parte 2), onde offrire un quadro completo degli aiuti allo sviluppo forniti dal FES. Il decimo fondo, che copre il periodo 2008-2013, dispone di una dotazione finanziaria di 22 682 milioni di euro, dei quali 21 966 milioni di euro sono assegnati ai paesi ACP, 286 milioni di euro ai PTOM e 430 milioni di euro alla Commissione per le spese di sostegno alla programmazione e all'esecuzione del FES[1].

2.         COME VIENE FINANZIATO IL FES?

Il Consiglio europeo del 15-16 dicembre 2005 ha adottato le prospettive finanziarie per il 2007‑2013. In questo contesto è stato deciso che la cooperazione con i paesi ACP non sarebbe stata integrata (iscritta) nel bilancio dell'Unione europea e che per il periodo 2008-2013 avrebbe continuato ad essere finanziata tramite il FES intergovernativo.

Il bilancio dell'Unione europea è annuale e secondo il principio di bilancio dell'annualità le spese e le entrate sono pianificate e autorizzate per il periodo di un anno. A differenza dell'Unione europea, il FES è un fondo che opera su base pluriennale. Ogni FES è approvato tramite un accordo interno fra Stati membri che stabilisce un fondo complessivo destinato all'attuazione della cooperazione allo sviluppo per un periodo che solitamente dura cinque anni. Poiché le risorse sono assegnate su base pluriennale, i fondi assegnati possono essere utilizzati durante il periodo del FES. Il fatto che il bilancio non sia impostato su base annuale si evidenzia nella rispettiva relazione, dove l'esecuzione del bilancio dei FES viene messa in relazione con i fondi totali.

Le risorse FES sono contributi "ad hoc" forniti dagli Stati membri dell'Unione europea. Ogni cinque anni circa, i rappresentanti degli Stati membri si incontrano a livello intergovernativo per decidere l'importo complessivo che sarà assegnato al fondo e per sovrintenderne l'esecuzione, dopo di che la Commissione gestisce il fondo conformemente alla politica di sviluppo dell'UE che essa propone e che il Consiglio adotta. Poiché gli Stati membri hanno le proprie politiche in materia di sviluppo e di aiuti, che elaborano parallelamente a quelle dell'Unione, essi devono coordinare le loro politiche con l'UE per garantirne la complementarità. Fino al 2010 è stato chiesto ai 15 Stati membri partecipanti di versare i contributi. Nel 2011 è stato chiesto di versare i contributi relativi al 10° FES, al quale partecipano i 27 Stati membri.

I fondi del 10° FES, che in parte sono accantonati per esigenze impreviste, vengono perlopiù programmati nell'ambito di quadri pluriennali indicativi, prevalentemente geografici ma anche tematici, fissati attualmente per gli anni 2008-2013. Di conseguenza, la Commissione ha adottato i corrispondenti documenti strategici nazionali, i documenti strategici regionali e i documenti strategici intra ACP. La loro attuazione è controllata annualmente e le strategie sono sottoposte a revisione intermedia (conclusa) e finale (in corso). Come risultato delle revisioni intermedia e finale la Commissione può, per conto dell'Unione europea, rivedere le strategie e l'assegnazione delle risorse alla luce delle esigenze e del comportamento degli Stati o delle regioni ACP in questione. Oltre ai contributi suddetti, gli Stati membri possono anche stipulare accordi di cofinanziamento o fornire contributi finanziari volontari al FES.

3.       COME VENGONO GESTITE E SPESE LE RISORSE FES?

3.1      Spese operative

Le spese operative del FES assumono forme differenti, a seconda del modo in cui i fondi vengono versati e gestiti. Conformemente al regolamento finanziario, la Commissione esegue le risorse FES tramite i metodi seguenti:

gestione decentrata: in questo caso la Commissione delega, in misura più o meno sostanziale a seconda della situazione locale del paese beneficiario interessato, certi compiti di esecuzione del bilancio a paesi terzi;

gestione centralizzata: si ha quando il bilancio viene eseguito direttamente dai servizi della Commissione o indirettamente, quando la Commissione affida compiti di esecuzione del bilancio a organismi di diritto, dell'UE o nazionale, quali le agenzie dell'Unione europea;

gestione congiunta con organizzazioni internazionali: in base a questo metodo la Commissione affida alcuni compiti di esecuzione del bilancio a un'organizzazione internazionale.

3.2      I diversi attori finanziari

La responsabilità dell'ordinatore delegato riguarda l'intero processo di gestione, dalla determinazione di ciò che è necessario fare per raggiungere gli obiettivi politici fissati, alla gestione delle attività avviate sia a livello operativo sia di bilancio, compresi la sottoscrizione di impegni giuridici e/o il controllo delle prestazioni, l'effettuazione di pagamenti e, se necessario, anche il recupero di fondi.

Il capo della delegazione dell'Unione europea funge da collegamento locale fra la Commissione e le autorità nazionali o regionali competenti degli Stati ACP/PTOM ed opera in stretta collaborazione con gli ordinatori nazionali o regionali nel definire la strategia di attuazione e le politiche settoriali, nel preparare, analizzare e rivedere i programmi e i progetti FES.

L'ordinatore nazionale del paese beneficiario è un alto funzionario nominato dal governo di ciascuno Stato ACP/PTOM che rappresenta le autorità del suo paese per tutte le attività finanziate dal fondo e gestite dalla Commissione e dalla BEI. Tali funzioni sono esercitate per lo più da un membro del governo, in genere dal ministro della pianificazione o delle finanze. L'ordinatore nazionale svolge i compiti amministrativi, tecnici e finanziari connessi alla gestione dei programmi e dei progetti FES.

Il contabile della Commissione esegue gli ordini di pagamento e di recupero emessi dagli ordinatori della Commissione e ha il compito di gestire la tesoreria, definire norme e metodi contabili, convalidare i sistemi contabili, tenere la contabilità ed elaborare i bilanci di esercizio corrispondenti. Al contabile viene inoltre richiesto di sottoscrivere i bilanci, dichiarando che essi riflettono fedelmente la posizione finanziaria.

3.3      Esecuzione delle risorse del FES

La parte più cospicua delle risorse finanziarie assegnate agli Stati ACP e ai PTOM tramite il FES è conferita tramite sovvenzioni. All'inizio di ciascun FES, l'Unione europea comunica agli Stati ACP e ai PTOM gli stanziamenti indicativi che dovrebbero essere messi a loro disposizione nel periodo d'esercizio del Fondo. Le risorse sono assegnate in base ai bisogni e ai criteri di rendimento dei paesi.

A livello nazionale, il documento di strategia nazionale (DSN) è un documento che viene redatto dallo Stato ACP e dalla Commissione. Esso si basa sui risultati di consultazioni preventive con un vasto numero di attori, tra cui attori non statali, autorità locali e, ove pertinente, i parlamenti ACP. Il DSN è uno strumento che permette di individuare le priorità e preparare gli operatori locali a subentrare nell'attuazione dei programmi di cooperazione.

Sulla base del DSN viene successivamente redatto un Programma indicativo nazionale (PIN) coerente con gli obiettivi e le priorità di sviluppo presenti nel DSN. Il PIN stabilisce i settori e i campi che riceveranno gli aiuti, spiega come tali aiuti consentiranno di conseguire gli obiettivi e fissa un calendario per la sua attuazione. Il DSN e il PIN sono soggetti a una revisione annuale, intermedia e finale, e durante il periodo d'esercizio del FES vengono apportati miglioramenti e modifiche, se del caso.

3.4      Impegni di spesa relativi alle risorse del FES

Non può essere spesa alcuna risorsa FES a meno che e fintanto che la Commissione e il futuro destinatario dei fondi FES non abbiano stipulato un impegno giuridico scritto. Tale impegno giuridico scritto può essere rappresentato da un contratto (di sovvenzione, di servizio o di altro tipo) concluso con soggetti di diritto privato, ad esempio ONG o operatori economici, o da accordi amministrativi e/o finanziari conclusi dalla Commissione con soggetti di diritto pubblico internazionale, ad esempio gli Stati e i relativi enti pubblici o organizzazioni internazionali dotate di personalità e capacità giuridica.

Prima di poter assumere un impegno giuridico con un terzo, nel bilancio deve essere presente una linea dotata di fondi sufficienti che autorizzi l'attività in questione. Qualora tale condizione risulti soddisfatta, i fondi necessari devono essere riservati nel bilancio mediante un impegno di bilancio attuato nel sistema contabile. Tuttavia, ciò non incide in alcun modo sulla contabilità generale (o sul libro mastro generale) poiché non è stato ancora sostenuto alcun onere, in quanto la contabilità del FES comprende due elementi separati ma collegati:

(a) la contabilità di bilancio, che permette di seguire in modo dettagliato l'esecuzione del bilancio e

(b) la contabilità generale, utilizzata per preparare il bilancio e il prospetto del risultato economico.

La contabilità di bilancio registra gli impegni e i pagamenti effettuati e si basa sul principio della contabilità di cassa, secondo cui una voce viene registrata nei conti soltanto nel momento in cui il contante viene impegnato, pagato o incassato. Questo genere di contabilità è tipico del settore pubblico, la cui attenzione ha teso storicamente a concentrarsi sul bilancio e sulla sua esecuzione.

La contabilità generale (basata sul principio della contabilità per competenza) mostra tutte le spese e le entrate dell'esercizio finanziario (e quindi il risultato economico) e determina la posizione finanziaria del FES sotto forma di un bilancio che espone l'attivo e il passivo al 31 dicembre di un dato anno.

3.5      Effettuazione di un pagamento

Nessun pagamento può essere effettuato a meno che non sia già stato approvato dall'ordinatore un impegno di bilancio.

I prefinanziamenti sono pagamenti destinati a fornire al beneficiario un anticipo, vale a dire un fondo di tesoreria. Essi possono essere frazionati in diversi versamenti nell'arco di un periodo definito nella specifica convenzione di prefinanziamento. Il fondo di tesoreria o anticipo viene utilizzato per gli scopi per cui è stato corrisposto entro i termini fissati nell'accordo oppure viene restituito; se non sostiene spese ammissibili, il beneficiario ha infatti l'obbligo di restituire l'anticipo di prefinanziamento al FES. Pertanto il prefinanziamento versato non rappresenta una spesa definitiva fino al momento in cui non sono soddisfatte le relative condizioni contrattuali; alla data d'effettuazione del pagamento iniziale esso viene dunque iscritto all'attivo del bilancio. L'ammontare dell'attivo del prefinanziamento viene ridotto (totalmente o parzialmente) in base all'accettazione dei costi ammissibili (che sono trattati come spese nel conto del risultato economico) e agli importi restituiti.

Al termine dell'esercizio è necessario effettuare una valutazione delle spese ammissibili sostenute dai beneficiari dei fondi FES ma non ancora comunicate. In seguito a tali calcoli di separazione, gli importi ammissibili stimati sono registrati come ratei passivi, mentre gli elementi non ammissibili stimati rimangono in sospeso alla voce "ammissibilità da verificare". Per evitare di sopravvalutare l'attivo e il passivo, detti importi sono iscritti tra le passività correnti.

3.6      Recupero di pagamenti indebiti

L'ammissibilità delle spese imputate al FES viene verificata sulla base dei documenti giustificativi indicati nelle norme applicabili o nelle condizioni relative a ciascuna sovvenzione. Nell'intento di ottimizzare il rapporto tra i costi e i benefici dei sistemi di controllo, i controlli sui documenti giustificativi per le domande finali tendono ad essere più approfonditi di quelli relativi alle domande intermedie e possono quindi evidenziare errori nei pagamenti intermedi che vengono poi rettificati adeguando il pagamento finale. Inoltre, la Commissione ha il diritto di verificare la correttezza dei documenti giustificativi svolgendo controlli nei locali del richiedente, sia durante il periodo di attuazione dell'azione finanziata sia successivamente (ex post). Gli errori individuati nel corso del periodo di attuazione possono essere rettificati adeguando le domande successive. Gli errori individuati ex post saranno oggetto di un ordine di recupero.

4.         RELAZIONI DI FINE ESERCIZIO

4.1      Bilancio di esercizio

È responsabilità del contabile redigere il bilancio di esercizio e assicurare che questo rispecchi fedelmente la posizione finanziaria del FES.

Il bilancio di esercizio è presentato nel modo seguente:

            Parte I: Fondi gestiti dalla Commissione europea

– Rendiconti finanziari dell'8°, 9° e 10° Fondo di sviluppo europeo

– Relazione di esecuzione finanziaria dell'8°, 9° e 10° Fondo di sviluppo europeo

            Parte II: Fondi gestiti dalla Banca europea per gli investimenti

– Rendiconti finanziari dello strumento per gli investimenti

I rendiconti finanziari dello strumento per gli investimenti sono inclusi come parte separata del bilancio di esercizio, onde offrire un quadro completo degli aiuti allo sviluppo forniti dal FES.

Successivamente all'audit della Corte dei conti, il bilancio di esercizio è adottato dalla Commissione entro il 31 luglio dell'anno successivo e presentato infine al Consiglio e al Parlamento per il discarico.

4.2      Relazioni annuali d'attività

L'ordinatore è tenuto a redigere una relazione annuale d'attività (RAA) sulle attività che rientrano nella sua responsabilità. In detta RAA, l'ordinatore riferisce in merito ai risultati strategici conseguiti e alla ragionevole certezza che le risorse assegnate alle attività descritte nella sua relazione siano state utilizzate per gli scopi previsti e conformemente ai principi di una sana gestione finanziaria e che le procedure di controllo poste in essere offrano le necessarie garanzie di legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

5.         AUDIT E DISCARICO

5.1      Audit

I conti annuali del FES e la gestione delle risorse vengono controllati dal suo revisore esterno, la Corte dei conti, che redige una relazione annuale per il Consiglio e il Parlamento europeo. Il compito principale della Corte è quello di eseguire un audit esterno indipendente dei conti annuali del FES. Nel quadro dei suoi compiti, la Corte dei conti presenta:

(1) una relazione annuale in cui illustra dettagliatamente le proprie osservazioni in merito ai conti annuali e alle operazioni sottostanti;

(2) un parere, basato sui propri audit e riportato nella relazione annuale sotto forma di dichiarazione di affidabilità, su (i) l'affidabilità dei conti e (ii) la legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti;

(3) relazioni speciali contenenti le risultanze di audit riguardanti settori di gestione specifici.

La Corte dei conti è autorizzata ad accedere a tutti i documenti necessari nel corso del proprio audit. La Corte controlla tutte le aree di attività del FES e può esaminare la legittimità e regolarità di ogni singola operazione e di ogni singolo pagamento. Essa controlla anche il bilancio di esercizio, rivedendo singoli elementi di quest'ultimo e del prospetto del risultato economico nonché la presentazione complessiva dei rendiconti finanziari. La Corte è pertanto in grado di esprimere un suo parere non solo sulle cifre presentate ma anche sul sistema e sui controlli in essere.

5.2      Discarico

Il controllo finale è costituito dal discarico per l'esecuzione finanziaria delle risorse FES per un determinato esercizio. L'autorità competente per il discarico del FES è il Parlamento europeo. Ciò significa che, una volta effettuati l'audit e il completamento del bilancio di esercizio, spetta al Consiglio raccomandare e quindi al Parlamento decidere se concedere o meno alla Commissione il discarico per l'esecuzione finanziaria delle risorse FES per l'esercizio precedente. Tale decisione si basa su una revisione dei conti, sulla relazione annuale della Corte dei conti (comprendente una dichiarazione ufficiale di affidabilità) e sulle risposte della Commissione, anche a seguito di domande e ulteriori richieste di informazioni presentate.

Il discarico rappresenta l'elemento politico del controllo esterno dell'esecuzione finanziaria e costituisce la decisione mediante la quale il Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio, "solleva" la Commissione dalla sua responsabilità relativa alla gestione dell'esecuzione finanziaria di un dato esercizio. Questa procedura di discarico può produrre uno di due risultati: la concessione o il rinvio del discarico. Al momento di concedere il discarico, il Parlamento può evidenziare alcune osservazioni che ritiene importanti, spesso raccomandando azioni che la Commissione dovrebbe adottare in relazione a dette questioni. La Commissione riporta le misure adottate in una relazione che dà seguito a dette osservazioni e in un piano d'azione che invia sia al Parlamento sia al Consiglio.

PARTE I – BILANCIO D'ESERCIZIO DEL FES: FONDI GESTITI DALLA COMMISSIONE EUROPEA[2]

1.           RENDICONTI FINANZIARI DELL'8°, 9° E 10° FONDO EUROPEO DI SVILUPPO         

1.1         8°, 9° E 10° FONDO EUROPEO DI SVILUPPO: BILANCIO AGGREGATO, CONTO AGGREGATO DEL RISULTATO ECONOMICO, PROSPETTO AGGREGATO DEI FLUSSI DI CASSA E PROSPETTO AGGREGATO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE

BILANCIO AGGREGATO DELL'8°, 9° E 10° FES   

|| || || || milioni di EUR

|| Nota || 31.12.2012 || 31.12.2011

|| ATTIVITÀ NON CORRENTI || || ||

|| Pre-finanziamenti || 2.1 || 438 || 380

|| || || ||

|| ATTIVITÀ CORRENTI || || ||

|| Pre-finanziamenti || 2.2 || 1 334 || 1 175

|| Crediti || 2.3 || 70 || 111

|| Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 2.5 || 690 || 1 224

||   || || ||

|| ATTIVITÀ TOTALI || || 2 532 || 2 891

|| || || ||

|| PASSIVITÀ NON CORRENTI || || ||

|| Debiti || 2.6 || (40) || -

|| || || ||

|| PASSIVITÀ CORRENTI || || ||

|| Debiti || 2.7 || (1 057) || (1 033)

|| || || ||

|| PASSIVITÀ TOTALI || || (1 097) || (1 033)

|| || || ||

|| ATTIVITÀ NETTE || || 1 435 || 1 858

|| || || ||

|| FONDI E RISERVE || || ||

|| Capitale richiamato || 2.8 || 29 579 || 26 979

|| Altre riserve || 2.9 || 2 252 || 2 252

|| Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti || || (27 374) || (24 674)

|| Risultato economico dell'esercizio || || (3 023) || (2 700)

|| ATTIVITÀ NETTE || || 1 435 || 1 858

CONTO AGGREGATO DEL RISULTATO ECONOMICO DELL'8°, 9° E 10° FES

|| || milioni di EUR

|| Nota || 2012 || 2011

|| || ||

ENTRATE DI ESERCIZIO || 3.1 || 124 || 99

|| || ||

SPESE OPERATIVE || || ||

Spese operative || 3.2 || (3 017) || (2 702)

Spese amministrative || 3.3 || (107) || (75)

|| || ||

AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ OPERATIVE || || (3 001) || (2 679)

|| || ||

Utile finanziario || 3.4 || (22) || (20)

AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ FINANZIARIE || || (22) || (21)

|| || ||

RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO || || (3 023) || (2 700)

PROSPETTO AGGREGATO DEI FLUSSI DI CASSA DELL'8°, 9° E 10° FES         

|| || milioni di EUR

|| Nota || 2012 || 2011

|| || ||

Risultato economico dell'esercizio || || (3 023) || (2 700)

|| || ||

ATTIVITÀ OPERATIVE || 4.2 || ||

Contributi ordinari degli Stati membri || || 2 606 || 3 238

Contributi di cofinanziamento || || 19 || 7

(Annullamento di) perdite dovute a riduzione di valore dei crediti || || 4 || 6

|| || ||

(Aumento)/diminuzione prefinanziamenti non correnti || || (58) || (28)

(Aumento)/diminuzione prefinanziamenti correnti || || (159) || (79)

(Aumento)/diminuzione crediti correnti[3] || || 31 || 14

Aumento/(diminuzione) passività non correnti || || 40 || -

Aumento/(diminuzione) passività correnti[4] || || 6 || (42)

|| || ||

FLUSSI DI CASSA NETTI || || (534) || 417

|| || ||

AUMENTO/(DIMINUZIONE) NETTI TESORERIA ED EQUIVALENTI DI TESORERIA || || (534) || 417

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria all'inizio dell'esercizio || 2.5 || 1 224 || 808

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria al termine dell'esercizio || 2.5 || 690 || 1 224

PROSPETTO AGGREGATO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE DELL'8°, 9° e 10° FES        

|| || || || || || || milioni di EUR

|| Capitale del fondo (a) || Capitale non richiamato (b) || Capitale richiamato (c)=(a)-(b) || Riserve accumulate (d) || Altre riserve (e) || Attività nette totali (c)+(d)+(e)

BILANCIO AL 31 dicembre 2010 || 45 691 || 21 812 || 23 879 || (24 674) || 2 252 || 1 458

Aumento di capitale – contributi ordinari || - || (3 100) || 3 100 || - || - || 3 100

 Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (2 700) || - || (2 700)

 BILANCIO AL 31 dicembre 2011 || 45 691 || 18 712 || 26 979 || (27 374) || 2 252 || 1 858

 Aumento di capitale – contributi ordinari || - || (2 600) || 2 600 || - || - || 2 600

Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (3 023) || - || (3 023)

 BILANCIO AL 31 dicembre 2012 || 45 691 || 16 112 || 29 579 || (30 396) || 2 252 || 1 435

1.2         8° FES: BILANCIO, CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE

BILANCIO DELL'8° FES

|| || || || milioni di EUR

|| Nota || 31.12.2012 || 31.12.2011

|| ATTIVITÀ CORRENTI || || ||

|| Pre-finanziamenti || 2.2 || 38 || 70

|| Crediti || 2.3 || 1 || 4

|| Conti di collegamento || 2.4 || 345 || 387

|| || || ||

|| ATTIVITÀ TOTALI || || 384 || 461

|| || || ||

|| PASSIVITÀ CORRENTI || || ||

|| Debiti || 2.7 || (22) || (29)

|| || || ||

|| PASSIVITÀ TOTALI || || (22) || (29)

|| || || ||

|| ATTIVITÀ NETTE || || 361 || 432

|| || || ||

|| FONDI E RISERVE || || ||

|| Capitale richiamato || 2.8 || 12 840 || 12 840

|| Altre riserve || 2.9 || (2 354) || (2 276)

|| Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti || || (10 132) || (10 042)

|| Risultato economico dell'esercizio || || 7 || (90)

|| ATTIVITÀ NETTE || || 361 || 432

CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO DELL'8° FES        

|| || milioni di EUR

|| Nota || 2012 || 2011

|| || ||

ENTRATE DI ESERCIZIO || 3.1 || 58 || 40

|| || ||

SPESE OPERATIVE || 3.2 || (49) || (128)

|| || ||

|| || ||

AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ OPERATIVE || || 9 || (88)

|| || ||

Utile finanziario || 3.4 || (2) || (1)

AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ FINANZIARIE || || (2) || (2)

|| || ||

RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO || || 7 || (90)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE DELL'8° FES

|| || || || || || || milioni di EUR

|| Capitale del fondo (a) || Capitale non richiamato (b) || Capitale richiamato (c)=(a)-(b) || Riserve accumulate (d) || Altre riserve (e) || Attività nette totali (c)+(d)+(e)

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2010 || 12 840 || - || 12 840 || (10 042) || (2 237) || 560

Aumento di capitale – contributi ordinari || - || - || - || - || - || -

Trasferimenti al/dal 10° FES || - || - || - || - || (38) || (38)

Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (90) || - || (90)

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2011 || 12 840 || - || 12 840 || (10 132) || (2 276) || 432

Aumento di capitale – contributi ordinari || - || - || - || - || - || -

Trasferimenti al/dal 10° FES || - || - || - || - || (78) || (78)

Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || 7 || - || 7

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2012 || 12 840 || - || 12 840 || (10 125) || (2 354) || 361

1.3         9° FES: BILANCIO, CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE

BILANCIO DEL 9° FES

|| || || || milioni di EUR

|| Nota || 31.12.2012 || 31.12.2011

|| ATTIVITÀ NON CORRENTI || || ||

|| Pre-finanziamenti || 2.1 || 119 || 191

|| || || ||

|| ATTIVITÀ CORRENTI || || ||

|| Pre-finanziamenti || 2.2 || 447 || 569

|| Crediti || 2.3 || 58 || 87

|| Conti di collegamento || 2.4 || 1 919 || 2 557

|| Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 2.5 || - || 6

|| || || ||

|| ATTIVITÀ TOTALI || || 2 543 || 3 410

|| || || ||

|| PASSIVITÀ CORRENTI || || ||

|| Debiti || 2.7 || (375) || (315)

|| || || ||

|| PASSIVITÀ TOTALI || || (375) || (315)

|| || || ||

|| ATTIVITÀ NETTE || || 2 168 || 3 096

|| || || ||

|| FONDI E RISERVE || || ||

|| Capitale richiamato || 2.8 || 11 699 || 11 699

|| Altre riserve || 2.9 || 4 126 || 4 227

|| Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti || || (12 830) || (11 932)

|| Risultato economico dell'esercizio || || (827) || (898)

|| ATTIVITÀ NETTE || || 2 168 || 3 096

CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO DEL 9° FES

|| || milioni di EUR

|| Nota || 2012 || 2011

|| || ||

ENTRATE DI ESERCIZIO || 3.1 || 49 || 49

|| || ||

SPESE OPERATIVE || || ||

Spese operative || 3.2 || (856) || (924)

Spese amministrative || 3.3 || (1) || (3)

|| || ||

|| || ||

AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ OPERATIVE || || (809) || (879)

|| || ||

Utile finanziario || 3.4 || (18) || (19)

AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ FINANZIARIE || || (18) || (19)

|| || ||

RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO || || (827) || (898)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE DEL 9° FES

|| || || || || || || milioni di EUR

|| Capitale del fondo (a) || Capitale non richiamato (b) || Capitale richiamato (c)=(a)-(b) || Riserve accumulate (d) || Altre riserve (e) || Attività nette totali (c)+(d)+(e)

BILANCIO AL 31 dicembre 2010 || 11 699 || 660 || 11 039 || (11 932) ||  4 157 || 3 263

Aumento di capitale – contributi ordinari || - || (660) || 660 || - || - || 660

Trasferimenti al/dal 10° FES || - || - || - || - || 70 || 70

Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (898) || - || (898)

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2011 || 11 699 || - || 11 699 || (12 830) || 4 227 || 3 096

Aumento di capitale – contributi ordinari || - || - || - || - || - || -

Trasferimenti al/dal 10° FES || - || - || - || - || (100) || (100)

Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (827) || - || (827)

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2012 || 11 699 || - || 11 699 || (13 657) || 4 126 || 2 168

1.4         10° FES: BILANCIO, CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO E PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE

BILANCIO DEL 10° FES

|| || || || milioni di EUR

|| Nota || 31.12.2012 || 31.12.2011

|| ATTIVITÀ NON CORRENTI || || ||

|| Pre-finanziamenti || 2.1 || 319 || 189

|| || || ||

|| ATTIVITÀ CORRENTI || || ||

|| Pre-finanziamenti || 2.2 || 849 || 536

|| Crediti || 2.3 || 11 || 20

|| Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 2.5 || 690 || 1 218

|| || || ||

|| ATTIVITÀ TOTALI || || 1 869 || 1 963

|| || || ||

|| PASSIVITÀ NON CORRENTI || || ||

|| Debiti || 2.6 || (40) || -

|| || || ||

|| PASSIVITÀ CORRENTI || || ||

|| Debiti || 2.7 || (660) || (689)

|| Conti di collegamento || 2.4 || (2 264) || (2 944)

|| || || ||

|| PASSIVITÀ TOTALI || || (2 963) || (3 633)

|| || || ||

|| ATTIVITÀ NETTE || || (1 095) || (1 670)

|| || || ||

|| FONDI E RISERVE || || ||

|| Capitale richiamato || 2.8 || 5 040 || 2 440

|| Altre riserve || 2.9 || 479 || 301

|| Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti || || (4 411) || (2 699)

|| Risultato economico dell'esercizio || || (2 203) || (1 712)

|| ATTIVITÀ NETTE || || (1 095) || (1 670)

CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO DEL 10° FES

|| || milioni di EUR

|| Nota || 2012 || 2011

|| || ||

ENTRATE DI ESERCIZIO || 3.1 || 18 || 10

|| || ||

SPESE OPERATIVE || || ||

Spese operative || 3.2 || (2 112) || (1 650)

Spese amministrative || 3.3 || (106) || (72)

|| || ||

|| || ||

AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ OPERATIVE || || (2 201) || (1 712)

|| || ||

Utile finanziario || 3.4 || (2) || 0

AVANZO/DISAVANZO DA ATTIVITÀ FINANZIARIE || || (2) || (1)

|| || ||

RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO || || (2 203) || (1 712)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE DEL 10° FES

|| || || || || || || milioni di EUR

|| Capitale del fondo (a) || Capitale non richiamato (b) || Capitale richiamato (c)=(a)-(b) || Riserve accumulate (d) || Altre riserve (e) || Attività nette totali (c)+(d)+(e)

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2010 || 21 152 || 21 152 || - || (2 699) || 333 || (2 366)

Aumento di capitale – contributi ordinari || - || (2 440) || 2 440 || - || - || 2 440

Trasferimenti dall'8° e dal 9° FES || - || - || - || - || (32) || (32)

Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (1 712) || - || (1 712)

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2011 || 21 152 || 18 712 || 2 440 || (4 411) || 301 || (1 670)

Aumento di capitale – contributi ordinari || - || (2 600) || 2 600 || - || - || 2 600

Trasferimenti al/dall'8° e al/dal 9° FES || - || - || - || - || 178 || 178

Risultato economico dell'esercizio || - || - || - || (2 203) || - || (2 203)

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2012 || 21 152 || 16 112 || 5 040 || (6 614) || 479 || (1 095)

1.5         NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI DELL'8°, 9° E 10° FES

1.         POLITICHE CONTABILI PERTINENTI

1.1.     DISPOSIZIONI GIURIDICHE E REGOLAMENTO FINANZIARIO

I rendiconti finanziari sono elaborati a norma del regolamento finanziario applicabile al 10° FES. Conformemente al disposto dell'articolo 121 di detto regolamento, i rendiconti finanziari sono elaborati secondo i principi della contabilità per competenza.

Questi rendiconti finanziari sono stati elaborati conformemente alle norme e ai metodi contabili del FES, definiti sulla base dei principi contabili internazionali per il settore pubblico (International Public Sector Accounting Standards – IPSAS) o dei principi internazionali d'informativa finanziaria (International Financial Reporting Standards – IFRS) emanati rispettivamente dall'International Public Sector Accounting Standard Board (IPSASB) e dall'International Accounting Standard Board (IASB). Le norme contabili adottate dal contabile del Fondo europeo di sviluppo sono stati applicate in relazione alla parte delle risorse FES per le quali la Commissione provvede alla gestione finanziaria.

Il contabile del FES deve trasmettere i conti provvisori alla Corte dei conti entro il 31 marzo dell'esercizio successivo alla chiusura. La Corte dei conti, a sua volta, comunica alla Commissione le sue osservazioni sui conti entro il 15 giugno (articolo 125). Sulla base di queste osservazioni la Commissione approva i conti definitivi e li trasmette, entro il 31 luglio, al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Corte dei conti. Entro il 15 novembre i conti definitivi sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, accompagnati dalla dichiarazione di affidabilità rilasciata dalla Corte dei conti in relazione alla parte delle risorse FES per le quali la Commissione provvede alla gestione finanziaria.

1.2.     PRINCIPI CONTABILI

L'obiettivo dei rendiconti finanziari è quello di fornire informazioni sulla situazione patrimoniale, i risultati e i flussi di cassa di un'entità, che possono essere utili a un ampio ventaglio di utilizzatori. Per un organismo pubblico, quale il FES, gli obiettivi sono più specificamente quelli di fornire informazioni utili per il processo decisionale e di dimostrare l'affidabilità della gestione delle risorse.

Per rappresentare fedelmente la situazione finanziaria, i rendiconti finanziari devono non solo fornire informazioni pertinenti che descrivano la natura e la portata delle attività di un'organizzazione, spiegarne le modalità di finanziamento e fornire dati certi sulle sue operazioni, ma farlo in un modo chiaro e comprensibile, che consenta di effettuare raffronti fra gli esercizi. È dunque in quest'ottica che è stato elaborato il presente documento.

La contabilità del Fondo europeo di sviluppo consta di una contabilità generale e di una contabilità di bilancio. La contabilità di bilancio fornisce un quadro dettagliato dell'esecuzione del bilancio. Essa si basa sul principio della contabilità di cassa. La contabilità generale consente di preparare i rendiconti finanziari in quanto riporta l'integralità delle entrate e delle spese dell'esercizio sulla base delle regole della contabilità per competenza e serve a definire la posizione finanziaria nella forma del bilancio stabilito al 31 dicembre.

L'articolo 120 del regolamento finanziario applicabile al 10° FES definisce i principi contabili da applicare ai fini dell'elaborazione dei rendiconti finanziari, ossia:

– principio della continuità delle attività,

– prudenza,

– coerenza dei metodi contabili,

– comparabilità delle informazioni,

– importanza relativa,

– non compensazione,

– preminenza della sostanza sulla forma,

– contabilità per competenza.

1.3.     BASE DELLA PREPARAZIONE

1.3.1.  Valuta funzionale e di rendicontazione

I rendiconti finanziari sono presentati in milioni di euro, che è la valuta funzionale e di rendicontazione del FES.

1.3.2.  La valuta e la base di conversione

Le transazioni in valuta estera sono convertite in euro ai tassi di cambio in vigore alle date delle operazioni. Le perdite e gli utili su cambi derivanti dal regolamento di operazioni in valuta estera e dalla conversione ai tassi di cambio di fine esercizio degli attivi e dei passivi monetari in valuta estera sono rilevati nel conto del risultato economico.

I saldi di chiusura degli attivi e dei passivi monetari in valuta estera sono convertiti in euro sulla base dei tassi di conversione del 31 dicembre: 

Valuta || 31.12.2012 || 31.12.2011 || Valuta || 31.12.2012 || 31.12.2011

XOF || 655,957 || 655,957 || KES || 113,460 || 109,362

XAF || 655,957 || 655,957 || BIF || 2037,95 || 1780,23

NGN || 206,074 || 204,185 || SLL || 5709,56 || 5663,54

PGK || 2,76702 || 2,81057 || TZS || 2077,48 || 2058,31

HTG || 56,2987 || 53,2461 || UGX || 3508,51 || 3181,89

GNF || 9250,40 || 9155,86 || MGA || 2981,70 || 2870,88

MWK || 439,917 || 213,286 || SZL || 11,1727 || 10,4830

1.3.3.  Impiego di stime

Conformemente ai principi contabili IPSAS e ai principi contabili generalmente accettati, i rendiconti finanziari comprendono necessariamente gli importi derivanti dalle stime e dalle ipotesi effettuate dai gestori e basate sui dati più affidabili a disposizione. Le stime principali comprendono, tra l'altro, gli accantonamenti, le perdite dovute a riduzione di valore dei crediti e i ratei passivi. I risultati effettivi possono discostarsi da queste stime. I cambiamenti nelle stime vengono indicati nel periodo in cui se ne viene a conoscenza.

1.4.     BILANCIO

1.4.1   Prefinanziamenti

I prefinanziamenti sono pagamenti destinati a fornire al beneficiario un anticipo, vale a dire un fondo di tesoreria. Essi possono essere frazionati in diversi versamenti nell'arco di un periodo definito nella specifica convenzione di prefinanziamento. L'anticipo, o fondo di tesoreria, viene rimborsato o utilizzato per lo scopo per il quale è stato fornito durante il periodo definito nella convenzione. Se il beneficiario non sostiene sufficienti spese ammissibili, deve rimborsare al Fondo europeo di sviluppo l'anticipo concesso a titolo di prefinanziamento. L'importo del prefinanziamento è ridotto (in tutto o in parte) in base all'accettazione dei costi ammissibili e agli eventuali rimborsi.

A fine esercizio, gli importi dei prefinanziamenti in essere sono valutati sulla base degli importi iniziali versati, detraendo: gli importi restituiti, gli importi ammissibili liquidati e gli importi ammissibili stimati non ancora liquidati alla fine dell'esercizio.

L'interesse relativo ai prefinanziamenti è rilevato al momento della riscossione, conformemente alle disposizioni del relativo accordo. Al termine dell'esercizio contabile viene fatta una stima dei ratei di interessi attivi, sulla scorta delle informazioni più attendibili.

1.4.2   Crediti

I crediti sono contabilizzati all'importo iniziale meno la svalutazione per riduzione di valore. Si stabilisce una svalutazione per riduzione di valore dei crediti là dove sussistono elementi oggettivi che indicano che non è possibile riscuotere la totalità degli importi dovuti entro le scadenze previste originariamente per detti crediti. L'importo della svalutazione è pari alla differenza tra il valore contabile del credito e l'importo recuperabile, corrispondente cioè al valore attuale dei futuri flussi di cassa previsti, scontato in base al tasso di interesse di mercato applicato a mutuatari simili. È altresì rilevata una svalutazione generale per gli ordini di recupero pendenti non ancora soggetti ad una svalutazione specifica. Questa svalutazione generale si basa sui tassi di perdita storici. L'importo della svalutazione è rilevato nel conto del risultato economico.

1.4.3   Tesoreria ed equivalenti di tesoreria

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti sono strumenti finanziari e sono definiti come attività correnti. Essi comprendono il contante, i depositi bancari a vista, altri investimenti correnti ad alta liquidità con scadenze originarie pari o inferiori ai tre mesi.

1.4.4   Debiti

Una parte considerevole dei debiti del FES non è relativa all'acquisto di beni o servizi bensì a richieste di rimborso di spese presentate da beneficiari di sovvenzioni o di altri finanziamenti e non evase. Tali richieste sono registrate come debiti per l'importo richiesto al ricevimento della dichiarazione di spesa e, in seguito a verifica, per l'importo accettato come ammissibile da parte dei funzionari competenti. In questa fase, sono valutati all'importo accettato e dichiarato ammissibile.

I debiti derivanti dall'acquisizione di beni e servizi sono rilevati al ricevimento della fattura per l'importo originario, mentre le relative spese sono contabilizzate al momento della consegna e dell'accettazione delle forniture o dei servizi.

1.4.5   Accantonamenti

Gli accantonamenti sono rilevati quando il FES ha un'obbligazione attuale, giuridica o implicita nei confronti di terzi, a seguito di eventi passati, ed è probabile che per adempiere all'obbligazione si renda necessaria un'uscita di risorse di cui è possibile fare una stima affidabile. L'ammontare dell'accantonamento costituisce la migliore stima delle spese previste per adempiere all'obbligazione attuale alla data di riferimento del bilancio.

1.4.6   Ratei e risconti attivi e passivi

Uno degli elementi cruciali della contabilità per competenza è garantire che le operazioni siano imputate all'esercizio contabile al quale si riferiscono. Le operazioni compiute per ottenere tale risultato vengono denominate attività di separazione. In particolare, è necessario effettuare una valutazione delle spese ammissibili sostenute dai beneficiari dei fondi FES ma non ancora comunicate al FES (ratei passivi). Per contro, alcuni pagamenti effettuati nell'esercizio corrente si riferiscono a periodi successivi (risconti attivi) e devono essere quindi identificati ed imputati agli esercizi successivi pertinenti.

In base alle norme contabili del FES, le operazioni e gli eventi sono rilevati nel bilancio del periodo al quale si riferiscono. Alla fine dell'esercizio, i ratei passivi sono rilevati in base all'importo stimato dei trasferimenti dovuti nel periodo di riferimento. Il calcolo dei ratei passivi viene effettuato in conformità alle linee guida pratiche e operative dettagliate emesse dalla Commissione, miranti a garantire che il rendiconto finanziario rappresenti fedelmente la situazione economica.

Anche le entrate sono contabilizzate nel periodo al quale si riferiscono. Alla chiusura dell'esercizio, qualora non sia stata ancora emessa la fattura ma il servizio sia stato prestato o le forniture siano state consegnate dal FES ovvero esista un accordo contrattuale (per esempio in riferimento a un trattato), viene rilevato un rateo attivo nei rendiconti finanziari.

Inoltre, al termine dell'esercizio, qualora sia stata emessa una fattura ma i servizi non siano ancora stati prestati o le forniture non siano state ancora consegnate, l'entrata è oggetto di un risconto e rilevata nell'esercizio successivo.

1.5.     CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO

1.5.1   Entrate

Non vi è un bilancio delle entrate del Fondo europeo di sviluppo. I contributi ordinari degli Stati membri sono trattati come capitale del fondo. Le entrate comprendono il recupero di spese e gli interessi.

Recupero spese

Per le operazioni che danno luogo al rimborso di spese in precedenza pagate dal FES a beneficiari finali o a paesi terzi, gli ordini di recupero e le detrazioni dai pagamenti successivi sono definiti e contabilizzati come segue:

– recupero di spese: l'ordine di recupero emesso determina un credito che viene registrato tra le entrate del conto del risultato economico dell'esercizio o

– recupero di prefinanziamenti: in questo caso l'importo viene incluso nella rubrica prefinanziamenti del bilancio.

Interessi attivi

Gli interessi attivi sono rilevati nel conto del risultato economico in base al metodo del tasso d'interesse effettivo. Gli interessi attivi comprendono gli interessi incassati o iscritti a credito sui saldi di cassa o sui depositi a vista detenuti presso istituti di credito commerciale e dagli interessi di mora su crediti del FES. Gli interessi attivi vengono rilevati nel momento in cui maturano.

1.5.2   Spese

Le spese relative all'acquisto di beni e servizi sono rilevate all'atto della consegna e dell'accettazione delle forniture. Esse sono valutate al costo originario della fattura.

Le spese non relative a scambi commerciali rappresentano la maggior parte delle spese del FES. Esse si riferiscono a trasferimenti a favore di beneficiari e possono essere di tre tipi: diritti; trasferimenti nel quadro di contratti; sovvenzioni, contributi e donazioni discrezionali.

I trasferimenti sono rilevati come spese nel periodo in cui si sono verificati gli eventi che hanno dato luogo al trasferimento, a condizione che la natura di tale trasferimento sia ammessa dal regolamento (regolamento finanziario o altro regolamento) o che sia stato sottoscritto un accordo che autorizza il trasferimento, che il beneficiario soddisfi gli eventuali criteri di ammissibilità e che sia possibile fare una stima ragionevole dell'importo.

Quando si ricevono richieste di pagamento o dichiarazioni di spesa conformi ai criteri di rilevazione, il trasferimento è rilevato come spesa per l'importo ammissibile. Alla chiusura dell'esercizio, le spese ammissibili sostenute già dovute ai beneficiari ma non ancora dichiarate sono stimate e contabilizzate come ratei passivi.

Spese per interessi

Le spese per interessi sono rilevate nel conto del risultato economico secondo il metodo del tasso d'interesse effettivo. Le spese per interessi comprendono gli interessi pagati o dovuti e sono rilevate secondo il principio di competenza.

1.6.     SOPRAVVENIENZE ATTIVE E PASSIVE

1.6.1   Sopravvenienze attive

Una sopravvenienza attiva è una possibile attività derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti su cui il FES non esercita un controllo completo. Una sopravvenienza attiva viene resa nota quando è probabile l'afflusso di vantaggi economici o possibili servizi.

Le sopravvenienze attive vengono valutate alla data di chiusura di ciascun bilancio per far sì che eventuali sviluppi siano indicati in maniera appropriata nel bilancio. Qualora sia quasi certo che si verificherà un afflusso di vantaggi economici o possibili servizi e il valore delle attività possa essere quantificato in maniera attendibile, l'attività e le relative entrate sono rilevate a bilancio nel periodo in cui è avvenuta la variazione.

Le garanzie sono attività possibili derivanti da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata dal verificarsi o non verificarsi dell'oggetto della garanzia. Le garanzie possono pertanto essere considerate come sopravvenienze attive. Una garanzia si estingue quando l'oggetto della garanzia non esiste più. Si concretizza quando sono riunite le condizioni per richiedere un pagamento al garante.

1.6.2   Sopravvenienze passive

Una sopravvenienza passiva è una possibile obbligazione derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti, su cui il FES non esercita un controllo completo; può altresì trattarsi di un'obbligazione attuale originata da eventi passati ma non rilevata per una delle seguenti ragioni: è improbabile che sia necessario un deflusso di risorse rappresentative di vantaggi economici o possibili servizi per liquidare l'obbligazione, oppure, in circostanze rare, l'ammontare dell'obbligazione non può essere quantificato in maniera sufficientemente attendibile. Una sopravvenienza passiva viene resa nota a meno che sia remota la possibilità di un deflusso di risorse che rappresentano vantaggi economici o possibili servizi.

Le sopravvenienze passive vengono valutate alla data di chiusura di ciascun bilancio per determinare se sia diventato probabile un deflusso di risorse rappresentative di vantaggi economici o possibili servizi. Se diventa probabile che per un elemento trattato come sopravvenienza passiva sarà necessario un deflusso di risorse che rappresentano vantaggi economici o possibili servizi, viene rilevato un accantonamento nel bilancio del periodo in cui interviene il cambiamento di probabilità.

2.         NOTE AL BILANCIO

ATTIVITÀ NON CORRENTI

2.1      PREFINANZIAMENTI

|| || || || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Prefinanziamenti || - || 119 || 319 || 438 || 380

TOTALE || - || 119 || 319 || 438 || 380

Molti contratti prevedono il pagamento di anticipi prima dell'inizio dei lavori, della consegna delle forniture o della prestazione dei servizi. Talvolta i piani di pagamento dei contratti prevedono pagamenti sulla base di relazioni sull'avanzamento dei lavori. Il prefinanziamento viene di norma corrisposto nella valuta del paese o del territorio dove il progetto viene eseguito.

I tempi della recuperabilità o dell'utilizzo dei prefinanziamenti determinano se questi ultimi sono registrati come attività di prefinanziamento correnti o non correnti. L'utilizzo è definito dall'accordo alla base del progetto. Eventuali rimborsi o utilizzi con scadenza inferiore a dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio sono registrati come prefinanziamenti correnti. Poiché molti progetti FES sono per loro natura a lungo termine, è necessario che i rispettivi anticipi siano disponibili per più di un anno. Pertanto questi importi di prefinanziamento figurano come attività non correnti.

L'aumento di 58 milioni di euro del prefinanziamento corrente rispetto al 31.12.2011 è dovuto principalmente all'aumento del prefinanziamento non corrente relativo ai progetti previsti dai PIR[5] (97 milioni euro), ai progetti intra ACP (42 milioni di euro) e alle sovvenzioni previste dai PIN[6] (10 milioni di euro), compensato da una riduzione del prefinanziamento relativo alle spese ACP (73 milioni di euro) e alle spese amministrative (29 milioni di euro).

ATTIVITÀ CORRENTI

2.2      PREFINANZIAMENTI

|| || || || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Prefinanziamenti (lordi) || 70 || 1 207 || 2 316 || 3 593 || 3 415

Minore liquidazione stimata dei prefinanziamenti || (32) || (760) || (1 468) || (2 259) || (2 240)

TOTALE || 38 || 447 || 849 || 1 334 || 1 175

L'aumento di 159 milioni di euro del prefinanziamento corrente netto è dovuto principalmente all'aumento del prefinanziamento relativo alle sovvenzioni previste dai PIN e destinate agli strumenti di aiuto (147 milioni di euro), ai progetti previsti dai PIR (68 milioni di euro) e alla riduzione del debito intra ACP (39 milioni di EUR). Tale aumento è stato parzialmente compensato da una riduzione del prefinanziamento netto relativo alle politiche settoriali (65 milioni di euro) e ai progetti sociali intra ACP (32 milioni di euro).

2.2.1 Garanzie riscosse in relazione a prefinanziamenti

Le garanzie sono intese a garantire i prefinanziamenti e vengono svincolate una volta effettuato il pagamento finale nell'ambito di un progetto. Una garanzia ha due valori, definiti rispettivamente valore "nominale" e valore "in corso". Per il valore "nominale", il fatto generatore è collegato all'esistenza della garanzia. Per il valore "in corso", il fatto generatore della garanzia è costituito dal pagamento del prefinanziamento e/o dalle successive liquidazioni.

Al 31 dicembre 2012, il valore "nominale" delle garanzie riscosse dal FES in relazione a prefinanziamenti ammontava a 566 milioni di euro, a fronte di 391 milioni del valore "in corso". Al 31 dicembre 2011, detti valori ammontavano, rispettivamente, a 637 e a 394 milioni di euro.

2.3      CREDITI

|| || || || || milioni di EUR

|| Nota || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Crediti nei confronti dei clienti || 2.3.1 || 1 || 6 || 2 || 10 || 13

Crediti nei confronti degli Stati membri || 2.3.2 || - || - || 3 || 3 || 9

Ratei e risconti attivi || 2.3.3 || 0 || 51 || 6 || 57 || 89

TOTALE || || 1 || 58 || 11 || 70 || 111

2.3.1 Crediti nei confronti dei clienti

|| || || || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Crediti nei confronti dei clienti || 5 || 19 || 3 || 26 || 27

Riduzione contabile || (3) || (12) || (1) || (16) || (13)

TOTALE || 1 || 6 || 2 || 10 || 13

Si tratta degli ordini di recupero contabilizzati al 31 dicembre 2012 come diritti accertati ancora da recuperare che non sono già inclusi in altre rubriche dell'attivo del bilancio. Il saldo di chiusura per gli ordini di riscossione rappresenta il valore degli ordini di riscossione emessi ma non ancora pagati alla fine dell'esercizio.

I movimenti degli ordini di riscossione aperti durante il periodo sono specificati di seguito.

|| || || || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011

Ordini di riscossione aperti all'inizio dell'esercizio || 6 || 19 || 1 || 25 || 18

Ordini di riscossione emessi || 12 || 64 || 63 || 139 || 130

Ordini di riscossione chiusi || (13) || (64) || (61) || (138) || (123)

Incassati || (12) || (43) || (43) || (97) || (108)

Revocati (articolo 73 RF) || - || (1) || - || (1) || (1)

Cancellati || 0 || (3) || 0 || (4) || (2)

Compensati || (2) || (17) || (18) || (36) || (13)

Ordini di riscossione aperti al termine dell'esercizio || 5 || 19 || 3 || 26 || 25

2.3.2 Crediti nei confronti degli Stati membri

I crediti del 10° FES nei confronti degli Stati membri, pari a 3 milioni di euro, comprendono contributi di finanziamento di Belgio, Spagna e Svezia.

2.3.3 Ratei e risconti attivi

Fra tali importi figurano principalmente le entrate da interessi maturati sugli importi dei prefinanziamenti. Inoltre, in questa rubrica sono inoltre incluse le entrate da interessi di mora su pagamenti di contributi.

La riduzione dei ratei e dei risconti attivi si spiega con la diminuzione degli interessi maturati sui prefinanziamenti (cfr. nota 3.4).

2.4      CONTI DI COLLEGAMENTO

|| || || || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

al/dal 6° FES || (2 065) || (214) || - || (2 279) || (2 279)

al/dal 7° FES || - || 2 279 || - || 2 279 || 2 279

al/dall'8° FES || - || (3 038) || 628 || (2 410) || (2 453)

al/dal 9° FES || 3 038 || - || (2 892) || 146 || (491)

al/dal 10° FES || (628) || 2 892 || - || 2 264 || 2 944

TOTALE || 345 || 1 919 || (2 264) || 0 || 0

Per motivi di efficienza, l'unica tesoreria che copre tutti i FES è assegnata al 10° FES; ne conseguono operazioni reciproche fra i diversi FES, compensate nei conti di collegamento fra i vari bilanci FES.

I principali movimenti dei conti di collegamento verificatisi nel 2012 comprendono pagamenti effettuati dal 10° FES in esecuzione dell'8° e del 9° FES.

         

2.5      TESORERIA ED EQUIVALENTI DI TESORERIA[7]

|| || || || || milioni di EUR

|| Nota || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Saldi bancari || 2.5.1 || - || - || 687 || 687 || 1 211

Conti di sicurezza STABEX || 2.5.2 || - || - || 2 || 2 || 5

Conti bancari di cofinanziamento || 2.5.3 || - || - || - || - || 8

Fondo speciale Repubblica democratica del Congo[8] || - || - || - || 1 || 1 || 1

TOTALE || || - || - || 690 || 690 || 1 224

2.5.1 Saldi bancari

|| || || || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Conti speciali – istituti finanziari di Stati membri || - || - || 633 || 633 || 1 129

Conti correnti – banche commerciali || || || 54 || 54 || 80

Pagatori delegati locali || - || - || 0 || 0 || 2

TOTALE || - || - || 687 || 687 || 1 211

La diminuzione generale dei saldi bancari è dovuta principalmente al livello dei pagamenti effettati e all'aumento del livello di esecuzione del bilancio rispetto al precedente periodo di riferimento.

I conti dei pagatori delegati locali comprendono fondi detenuti presso banche commerciali con sede negli Stati ACP e nei PTOM, utilizzati per effettuare pagamenti in moneta locale nello Stato beneficiario. I conti sono generalmente specificati in euro o nella moneta di uno Stato membro. Allo scopo di accentrare maggiormente la gestione dei pagamenti, nel 2012 sono stati chiusi 3 degli 4 restanti conti dei pagatori delegati locali.

2.5.2 Conti di sicurezza STABEX

|| milioni di EUR

|| Saldo al 1° gennaio 2012 || Saldo al 1° gennaio 2011

Costa d'Avorio || 2 || 2

Malawi || - || 1

Altri paesi || 0 || 2

TOTALE || 2 || 5

STABEX è l'acronimo che indica un sistema finanziario di compensazione dell'Unione europea per la stabilizzazione dei proventi delle esportazioni dei paesi ACP. È stato introdotto con la prima convenzione di Lomé (1975) allo scopo di porre rimedio agli effetti dannosi dell'instabilità dei proventi delle esportazioni di prodotti agricoli. Il saldo dei conti di sicurezza STABEX rappresenta il totale dei fondi STABEX disponibili, che verranno trasferiti al rispettivo Stato ACP beneficiario in una data successiva. Tale saldo è assegnato al 10° FES. Nel 2012 sono stati chiusi otto conti di sicurezza STABEX in seguito alla liquidazione dello strumento di aiuto STABEX.

Oltre ai fondi sopra indicati, i paesi ACP beneficiari detengono altri fondi STABEX. Allorché la Commissione e il paese (ACP) beneficiario raggiungono un accordo sull'utilizzazione dei fondi STABEX, le due parti firmano una convenzione di trasferimento. Conformemente alle disposizioni dell'articolo 211 della convenzione di Lomé IV[9] (riveduta), i fondi vengono trasferiti su un conto intestato al paese ACP; si tratta di un conto di sicurezza fruttifero a doppia firma (Commissione europea e paese beneficiario). I fondi rimangono su tali conti di sicurezza finché non ne viene autorizzato un trasferimento per un determinato progetto nell'ambito di un QOR (quadro di obblighi reciproci).

L'ordinatore della Commissione mantiene il potere di firma su questo conto per assicurarsi che i fondi vengano erogati secondo le modalità previste. I fondi sui conti a doppia firma sono di proprietà del paese ACP e non sono quindi registrati all'attivo nei conti annuali del FES. I trasferimenti a tali conti sono registrati come pagamenti STABEX.

Nel 2012, 49 milioni di euro sono stati restituiti al FES da conti a doppia firma in paesi ACP conformemente all'articolo 1, paragrafo 4 dell'accordo interno applicabile al 10° FES[10]. Tali fondi sono stati principalmente trasferiti da Isole Salomon (12 milioni di euro), Costa d'Avorio (11 milioni di euro), Burundi (5 milioni di euro), St Vincent e Grenadines (3 milioni di euro), Senegal (3 milioni di euro), Malawi (3 milioni di euro), Uganda (3 milioni di euro) e Burkina Faso (2 milioni di euro). Tali fondi sono inclusi a titolo di entrate di esercizio (strumento di aiuto STABEX) nel conto del risultato economico dell'8° FES.

2.5.3 Conti bancari di cofinanziamento

|| || || || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Conti bancari di cofinanziamento || - || - || - || - || 8

TOTALE || - || - || - || - || 8

I conti bancari di cofinanziamento sono stati chiusi e i fondi, fatta eccezione per la componente amministrativa, sono stati restituiti agli Stati membri su istruzione dell'ordinatore.

PASSIVITÀ NON CORRENTI

2.6      DEBITI

|| || || || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Debiti di cofinanziamento || - || - || 40 || 40 || -

TOTALE || - || - || 40 || 40 || -

I debiti di cofinanziamento registrati alla fine del 2012 si riferiscono al 10° FES.

I contributi di cofinanziamento ricevuti sono presentati come debiti nei confronti degli Stati membri e degli Stati non membri in quanto soddisfano il criterio delle entrate non derivanti da transazioni commerciali soggette a condizioni. Il FES è tenuto a impiegare i contributi per fornire servizi a terzi o, in caso contrario, a restituire gli attivi (i contributi ricevuti) agli Stati membri. I debiti pendenti di cui agli accordi di cofinanziamento rappresentano il contributo di cofinanziamento ricevuto al netto delle spese sostenute per il progetto. L'effetto sull'attivo netto è nullo.

Nel 2012, al fine di migliorare la presentazione dei debiti di cofinanziamento, gli importi sono stati suddivisi in passività non correnti e passività correnti. L'aumento dei debiti di cofinanziamento complessivi viene spiegato alla nota 2.7.1.2.

PASSIVITÀ CORRENTI

2.7      DEBITI

|| || || || || milioni di EUR

|| Nota || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Debiti correnti || 2.7.1 || 4 || 67 || 138 || 209 || 399

Ratei passivi || 2.7.2 || 19 || 308 || 228 || 555 || 339

Risconti di contributi di capitale differiti || 2.7.3 || - || - || 293 || 293 || 295

TOTALE || || 22 || 375 || 660 || 1 057 || 1 033

2.7.1 Debiti correnti

|| || || || || milioni di EUR

|| Nota || 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Fornitori e altri soggetti || 2.7.1.1 || 4 || 67 || 81 || 152 || 308

Debiti di cofinanziamento || 2.7.1.2 || - || - || 46 || 46 || 81

Debiti vari || 2.7.1.3 || 0 || 0 || 12 || 12 || 10

TOTALE || || 4 || 67 || 138 || 209 || 399

I debiti comprendono le dichiarazioni di spesa ricevute dal FES nel quadro delle attività di sovvenzionamento e sono registrati per l'importo richiesto al ricevimento della domanda. La medesima procedura si applica a fatture e note di accredito ricevute nell'ambito di attività di appalto. Le dichiarazioni di spesa in questione sono state prese in considerazione nelle procedure di separazione di fine esercizio. In seguito a tale operazione, gli importi ammissibili stimati sono stati imputati come ratei passivi.

2.7.1.1 Fornitori o altri

In questa rubrica sono inclusi gli importi dovuti ai fornitori o a enti pubblici e Stati terzi.

La diminuzione di 157 milioni di euro rispetto al periodo di riferimento precedente comprende essenzialmente una riduzione di 75 milioni di euro di debiti nei confronti di Stati terzi e una diminuzione di 37 milioni di euro di debiti nei confronti di fornitori non pubblici.

2.7.1.2 Debiti di cofinanziamento

Nel 2012, al fine di migliorare la presentazione dei debiti di cofinanziamento, gli importi sono stati suddivisi in passività non correnti e passività correnti. La riduzione dei debiti di cofinanziamento correnti è principalmente imputabile alla riclassificazione di 40 milioni di euro come debiti non correnti.

Complessivamente, i debiti di cofinanziamento non correnti e correnti sono aumentati di 5 milioni di euro. Nel 2012, sono stati ricevuti nuovi contributi di cofinanziamento da Germania (2 milioni di euro) e Canada (2 milioni di euro). L'aumento del debito di cofinanziamento svedese (8 milioni di euro) è stato parzialmente compensato da una diminuzione del debito spagnolo e del debito di cofinanziamento nei confronti del Regno Unito (2 milioni di euro ciascuno) e dalla liquidazione del debito di cofinanziamento italiano relativo al 9° FES.

I debiti per cofinanziamenti sono stati ridotti di 8 milioni di euro per rilevare le spese sostenute in relazione ai progetti di cofinanziamento (si vedano i punti 3.1.3 e 3.2.2).

2.7.1.3 Altri debiti

I debiti vari comprendono prevalentemente entrate e importi restituiti non assegnati.

2.7.2 Ratei passivi

|| || || || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Ratei passivi || 19 || 308 || 228 || 555 || 339

TOTALE || 19 || 308 || 228 || 555 || 339

Al termine dell'esercizio si valutano le spese ammissibili sostenute dai beneficiari di fondi FES ma non ancora dichiarate. In seguito a tale operazione di separazione, detti importi ammissibili stimati sono trattati come ratei passivi.

L'utilizzo stimato degli importi del prefinanziamento viene presentato come una liquidazione stimata del prefinanziamento (cfr. 2.2).

2.7.3 Contributi al fondo riscossi in anticipo

|| || || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Regno Unito || - || - || 274 || 274 || 289

Irlanda || - || - || 9 || 9 || 5

Lituania || - || - || - || - || 1

Ungheria || - || - || 10 || 10 || -

TOTALE || - || - || 293 || 293 || 295

Questa voce comprende i contributi degli Stati membri versati in anticipo.

ATTIVITÀ NETTE

2.8      CAPITALE RICHIAMATO

|| || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE

Capitale || 12 840 || 11 699 || 21 152 || 45 691

Capitale non richiamato || - || - || (18 712) || (18 712)

Capitale del fondo richiamato al 31.12.2011 || 12 840 || 11 699 || 2 440 || 26 979

|| || || ||

Capitale || 12 840 || 11 699 || 21 152 || 45 691

Capitale non richiamato || - || - || (16 112) || (16 112)

Capitale del fondo richiamato al 31.12.2012 || 12 840 || 11 699 || 5 040 || 29 579

Il capitale del fondo rappresenta l'importo totale dei contributi che gli Stati membri versano per il singolo FES, stabilito da ciascun accordo interno.

I fondi non richiamati rappresentano la dotazione iniziale non ancora richiesta agli Stati membri.

Il capitale richiamato costituisce la parte di dotazione iniziale che agli Stati membri è stato richiesto di versare sui conti di tesoreria, conformemente alla procedura di cui all'articolo 16 del regolamento finanziario del 10° FES.

Il capitale dell'8° e del 9° FES è stato interamente richiamato e versato.

Capitale richiamato e non richiamato per Stato membro

|| || || || milioni di EUR

Contributi || % || non richiamato 10° FES 31.12.2011 || richiamato nel 2012 || non richiamato 10° FES 31.12.2012

Austria || 2,41 || (451) || 63 || (388)

Belgio || 3,53 || (661) || 92 || (569)

Danimarca || 2,00 || (374) || 52 || (322)

Finlandia || 1,47 || (275) || 38 || (237)

Francia || 19,55 || (3 658) || 508 || (3 150)

Germania || 20,50 || (3 836) || 533 || (3 303)

Grecia || 1,47 || (275) || 38 || (237)

Irlanda || 0,91 || (170) || 24 || (147)

Italia || 12,86 || (2 406) || 334 || (2 072)

Lussemburgo || 0,27 || (51) || 7 || (44)

Paesi Bassi || 4,85 || (908) || 126 || (781)

Portogallo || 1,15 || (215) || 30 || (185)

Spagna || 7,85 || (1 469) || 204 || (1 265)

Svezia || 2,74 || (513) || 71 || (441)

Regno Unito || 14,82 || (2 773) || 385 || (2 388)

Cipro || 0,09 || (17) || 2 || (15)

Repubblica ceca || 0,51 || (95) || 13 || (82)

Estonia || 0,05 || (9) || 1 || (8)

Ungheria || 0,55 || (103) || 14 || (89)

Lituania || 0,12 || (22) || 3 || (19)

Lettonia || 0,07 || (13) || 2 || (11)

Malta || 0,03 || (6) || 1 || (5)

Polonia || 1,3 || (243) || 34 || (209)

Slovenia || 0,18 || (34) || 5 || (29)

Slovacchia || 0,21 || (39) || 5 || (34)

Bulgaria || 0,14 || (26) || 4 || (23)

Romania || 0,37 || (69) || 10 || (60)

TOTALE || 100,00 || (18 712) || 2 600 || (16 112)

Nel 2012 sono stati richiamati i contributi a titolo del 10° FES. La prima quota dei contributi degli Stati membri per il 2013 è stata richiamata nel novembre 2012.

2.9      ALTRE RISERVE

milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE

Saldo al 31.12.2010 || (2 237) || 4 157 || 333 || 2 252

Trasferimento di importi disimpegnati dell'8° e del 9° FES al 10° FES || (38) || (80) || 118 || 0

Trasferimento dal 10° FES al 9° FES di fondi assegnati al Sudan meridionale in base alla decisione 201/406/UE del Consiglio || - || 150 || (150) || 0

Saldo al 31.12.2011 || (2 276) || 4 227 || 301 || 2 252

Trasferimento di importi disimpegnati dell'8° e del 9° FES al 10° FES || (78) || (300) || 378 || 0

Trasferimento dal 10° FES al 9° FES di fondi assegnati al Sudan meridionale in base alla decisione 201/315/UE del Consiglio || - || 200 || (200) || 0

Saldo al 31.12.2012 || (2 354) || 4 126 || 479 || 2 252

Il saldo al 31.12.2012 comprende: || || || ||

- I fondi assegnati al Sudan meridionale || - || 350 || - || 350

Dall'entrata in vigore del 10° FES nel 2008, tutti gli importi disimpegnati dei FES precedenti sono stati trasferiti alla riserva del 10° FES. Tale riserva può essere utilizzata soltanto alle condizioni definite all'articolo 1, paragrafo 4 dell'accordo interno applicabile al 10° FES.

Nel 2012, 78 milioni di euro e 300 milioni di euro di importi disimpegnati sono stati trasferiti alla riserva di efficacia ed efficienza del 10° FES dall'8° e dal 9° FES rispettivamente mentre 200 milioni di euro sono stati trasferiti dalla riserva di efficacia ed efficienza del 10° FES al 9° FES per assegnare i fondi destinati al Sudan meridionale[11].

3.         NOTE AL CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO

3.1      ENTRATE DI ESERCIZIO

milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011

Recupero spese || 2 || 14 || 2 || 17 || 16

Recupero di fondi STABEX || 49 || - || - || 49 || 26

Utili su cambi || 7 || 35 || 8 || 51 || 54

Entrate di esercizio connesse al cofinanziamento || - || - || 8 || 8 || 2

TOTALE || 58 || 49 || 18 || 124 || 99

3.1.1 Recupero spese

Questa rubrica rappresenta gli ordini di recupero emessi dal FES e la deduzione dai pagamenti successivi registrati nel sistema contabile del FES, allo scopo di recuperare le spese effettuate in precedenza, sulla base di controlli, audit o valutazioni di ammissibilità. Si noti che i recuperi di importi di prefinanziamento non sono inclusi fra le entrate, ma accreditati alla rubrica prefinanziamento del bilancio.

Recupero di pagamenti indebiti

Nel 2012, sono stati emessi ordini di recupero di pagamenti indebiti del valore di 27 milioni di euro, rispetto ai 12 milioni di euro registrati nel 2011. Di questi, 11 milioni di euro erano relativi a operazioni di recupero spese e sono stati pertanto registrati come entrate di esercizio. Gli importi di prefinanziamento pagati e accreditati all'attivo della rubrica prefinanziamento del bilancio sono stati pari a 16 milioni di euro.

La tabella seguente sintetizza la natura del recupero di pagamenti indebiti:

milioni di EUR ||

|| Entrate || Prefinan-ziamenti || TOTALE 2012 || Entrate || Prefinan-ziamenti || TOTALE 2011

Errori || 1 || 1 || 2 || 2 || 1 || 3

Irregolarità || 9 || 15 || 25 || 6 || 3 || 8

Notifica di OLAF || 1 || - || 1 || 1 || - || 1

TOTALE || 11 || 16 || 27 || 8 || 4 || 12

3.1.2 Recupero di fondi STABEX

Nel 2012, 49 milioni di euro sono stati restituiti al FES da conti a doppia firma in paesi ACP conformemente all'articolo 1, paragrafo 4 dell'accordo interno applicabile al 10° FES[12]. Tali fondi sono stati principalmente trasferiti da Isole Salomon (12 milioni di euro), Costa d'Avorio (11 milioni di euro), Burundi (5 milioni di euro), St Vincent e Grenadines (3 milioni di euro), Senegal (3 milioni di euro), Malawi (3 milioni di euro), Uganda (3 milioni di euro) e Burkina Faso (2 milioni di euro). Tali fondi sono inclusi a titolo di entrate di esercizio (strumento di aiuto STABEX) nel conto del risultato economico dell'8° FES.

3.1.3 Entrate di esercizio connesse al cofinanziamento

Le entrate di esercizio connesse al cofinanziamento rappresentano i contributi utilizzati (si veda 3.2.2). Tali contributi sono rilevati conformemente all'esecuzione del progetto di cofinanziamento, dato che soddisfano il criterio posto come condizione di rappresentare entrate non derivanti da transazioni commerciali soggette a condizioni.

3.2      SPESE OPERATIVE

milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011

Spese operative – strumenti di aiuto || 41 || 812 || 2 085 || 2 938 || 2 633

Spese operative di cofinanziamento || - || - || 8 || 8 || 2

Perdite dovute a operazioni in cambi || 8 || 39 || 20 || 66 || 61

Riduzione contabile dei crediti || 0 || 6 || - || 6 || 7

TOTALE || 49 || 856 || 2 112 || 3 017 || 2 702

Nel 2012 la Commissione ha perfezionato la metodologia impiegata per calcolare i ratei passivi. Senza tale modifica, le spese operative sarebbero risultate pari a 2 849 milioni di euro invece di 3 017 milioni di euro. L'impatto sull'attivo netto sarebbe stato uguale (una diminuzione di 168 milioni di euro), a causa in particolare di un aumento dei conti dei ratei passivi (cfr. 2.7.2).

3.2.1 Spese operative – strumenti di aiuto

|| || || || milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011

Aiuti programmabili || 17 || 93 || 1 366 || 1 476 || 1 251

Sostegno macroeconomico || - || 8 || - || 8 || 51

Politica settoriale || 0 || 322 || 3 || 326 || 371

Abbuoni di interessi || 5 || - || - || 5 || 0

Progetti tra paesi ACP || - || 311 || 409 || 720 || 650

Aiuti d'urgenza || - || 60 || 274 || 333 || 212

Aiuti a profughi || 6 || - || - || 6 || 0

Capitale di rischio || 1 || - || - || 1 || 19

STABEX || 4 || - || - || 4 || 12

Sysmin || 0 || - || - || 0 || (8)

Altri programmi di aiuti relativi a FES precedenti || - || 10 || - || 10 || 24

Sostegno istituzionale || - || (1) || 33 || 32 || 8

Compensazione proventi esportazioni || 7 || 10 || - || 18 || 42

Totale || 41 || 812 || 2 085 || 2 938 || 2 633

Le spese d'esercizio del FES coprono vari strumenti di aiuto e assumono forme diverse a seconda delle modalità di pagamento e di gestione del denaro.

3.2.2 Spese operative connesse al cofinanziamento

Sono le spese sostenute per progetti di cofinanziamento nel 2012. Poiché i contributi di cofinanziamento ricevuti soddisfano i criteri delle entrate non derivanti da transazioni commerciali soggette a condizioni, un importo corrispondente di contributi è stato registrato come entrata di esercizio (si veda 3.1.3).

3.2.3 Riduzione contabile dei crediti

Questa rubrica comprende principalmente rettifiche di prefinanziamenti e importi svalutati/persi sulla realizzazione di crediti.

3.3      SPESE AMMINISTRATIVE

milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011

Spese amministrative || - || 1 || 106 || 107 || 75

TOTALE || - || 1 || 106 || 107 || 75

Questa rubrica registra le spese di sostegno, ossia le spese amministrative connesse alla programmazione e all'attuazione dei FES, comprese le spese per la preparazione, le fasi successive, il monitoraggio e la valutazione dei progetti, nonché le spese per le reti informatiche, l'assistenza tecnica, ecc.

3.4      ENTRATE FINANZIARIE

milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 2012 || TOTALE 2011

Interessi attivi – banche europee || - || 6 || 4 || 9 || 1

Interesse relativo ai prefinanziamenti || (2) || (24) || (6) || (32) || (21)

TOTALE || (2) || (18) || (2) || (22) || (20)

L'interesse relativo ai prefinanziamenti è rilevato conformemente al disposto dell'articolo 7, paragrafo 3, e dell'articolo 8 del regolamento finanziario del 10° FES. L'annullamento dei ratei del 2011 per gli interessi maturati sui prefinanziamenti è risultato nel 2012 in interessi attivi negativi.

4.         NOTE AL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA

4.1      OBIETTIVO E PREPARAZIONE DEL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA

Le informazioni relative ai flussi di cassa costituiscono il punto di partenza per valutare la capacità del FES di generare liquidità e attività equivalenti e le sue necessità di utilizzare detti flussi.

Il prospetto dei flussi di cassa viene preparato utilizzando il metodo indiretto: l'avanzo o il disavanzo netti dell'esercizio finanziario vengono adeguati a seguito degli effetti di transazioni non monetarie, dei risconti o dei ratei relativi a incassi o pagamenti operativi già effettuati o previsti.

I flussi di cassa derivanti da operazioni in una data valuta estera sono contabilizzati nella valuta di riferimento del FES (l'euro), applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio tra l'euro e detta valuta in vigore alla data della transazione.

4.2      ATTIVITÀ OPERATIVE

Il prospetto dei flussi di cassa del FES comprende soltanto quelli derivanti da attività operative, giacché il FES non svolge attività di investimento o finanziamento. L'obiettivo di tali attività è contribuire al conseguimento dei risultati fissati nell'ambito dell'elaborazione delle politiche.

5.         SOPRAVVENIENZE ATTIVE E PASSIVE E ALTRE VOCI

5.1      SOPRAVVENIENZE ATTIVE

milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Garanzie di esecuzione || 13 || 171 || 120 || 304 || 325

Trattenute a garanzia || 6 || 107 || 74 || 188 || 197

Sopravvenienze attive di esecuzione || - || - || - || - || 1

TOTALE || 19 || 279 || 194 || 492 || 523

5.1.1 Garanzie di esecuzione

Talvolta si richiedono garanzie di esecuzione per assicurare che i beneficiari dei finanziamenti FES onorino gli obblighi assunti in virtù dei contratti stipulati con il FES.

La riduzione di 21 milioni di euro delle garanzie di esecuzione rappresenta la differenza fra le garanzie sbloccate e le nuove garanzie ricevute. Le garanzie sono state nella maggior parte dei casi sbloccate nell'ambito del 9° FES e le nuove garanzie sono state anch'esse ricevute nell'ambito del 9° FES.

5.1.2 Trattenute a garanzia

Le trattenute a garanzia riguardano soltanto i contratti di lavoro. Di regola viene trattenuto il 10% dei pagamenti intermedi ai beneficiari per garantire che il contraente adempia alle sue obbligazioni. Questi importi trattenuti sono registrati come debiti. Subordinatamente all'approvazione dell'amministrazione aggiudicatrice, la parte contraente può presentare una trattenuta di garanzia in sostituzione degli importi da trattenere sui pagamenti intermedi. Queste garanzie ricevute sono inserite come sopravvenienze attive.

La riduzione di 9 milioni di euro delle trattenute a garanzia rappresenta la differenza fra le garanzie sbloccate e le nuove garanzie ricevute. Le garanzie sono state nella maggior parte dei casi sbloccate nell'ambito del 9° FES e le nuove garanzie sono state anch'esse ricevute nell'ambito del 9° FES.

5.2      ALTRE VOCI

5.2.1 Impegni di bilancio ancora da liquidare

milioni di EUR

|| 8° FES || 9° FES || 10° FES || TOTALE 31.12.2012 || TOTALE 31.12.2011

Impegni di bilancio ancora da liquidare || 103 || 938 || 4 601 || 5 642 || 5 594

Relativi importi inseriti nel conto del risultato economico || (22) || (382) || (310) || (714) || (646)

TOTALE || 81 || 557 || 4 291 || 4 928 || 4 948

Gli impegni di bilancio ancora da liquidare rappresentano impegni in sospeso per i quali non sono stati ancora effettuati pagamenti e/o disimpegni e sono la normale conseguenza dell'esistenza di programmi pluriennali. Al 31 dicembre 2012 l'importo degli impegni di bilancio ancora da liquidare ammontava a 5 642 milioni di euro. L'importo indicato come un impegno futuro da finanziare è costituito da questo impegno di bilancio ancora da liquidare meno i relativi importi inseriti a titolo di spesa nel conto del risultato economico del 2012, per un totale di 4 928 milioni di euro.

6.         GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

Le seguenti informazioni relative alla gestione dei rischi finanziari del Fondo europeo di sviluppo si riferiscono alle operazioni di tesoreria effettuate dalla Commissione europea per conto del Fondo europeo di sviluppo al fine di utilizzare le sue risorse.

6.1      POLITICHE DI GESTIONE DEI RISCHI E ATTIVITÀ DI COPERTURA

Le norme e i principi per la gestione delle operazioni di tesoreria del FES sono contenuti nel regolamento (CE) n. 215/2008 del Consiglio recante il regolamento finanziario applicabile al 10° FES e nell'accordo interno.

Conformemente ai regolamenti di cui sopra, si applicano i seguenti principi fondamentali:

– i contributi finanziari sono versati dagli Stati membri su conti speciali aperti presso la banca d'emissione di ciascuno Stato membro o presso l'istituto finanziario da esso designato. Gli importi dei contributi sono conservati su detti conti speciali fino a quando è necessario effettuare i pagamenti del FES;

– i contributi degli Stati membri al FES sono versati in euro, mentre i pagamenti del FES sono denominati in euro e in altre valute, comprese quelle meno note;

– non sono consentiti scoperti di conto sui conti bancari aperti dalla Commissione per conto del FES.

Oltre ai conti speciali, altri conti bancari sono aperti dalla Commissione per conto del FES presso istituti finanziari (banche centrali e banche commerciali) al fine di effettuare i pagamenti e riscuotere le entrate diverse dai contributi degli Stati membri al bilancio a norma dell'articolo 44 del regolamento n. 215/2008 del Consiglio (si veda il punto 6.4 successivo).

Tutte le banche commerciali in cui sono stati aperti per il FES conti diversi dai suddetti "conti speciali" vengono selezionate mediante gara d'appalto.

Le operazioni di pagamento e di tesoreria sono altamente automatizzate e si avvalgono di moderni sistemi informatici. Per garantire la sicurezza dei sistemi e assicurare la separazione delle funzioni, vengono applicate procedure specifiche conformi al regolamento finanziario, alle norme di controllo interno della Commissione e ai principi di audit.

La gestione delle operazioni di pagamento e di tesoreria è regolata da una serie di linee guida e procedure scritte al fine di limitare i rischi finanziari e operativi e garantire un adeguato livello di controllo. Tali linee guida e procedure coprono tutte le varie aree operative e il loro rispetto viene verificato regolarmente.

6.2      RISCHI DI MERCATO

6.2.1   Rischio valutario

Tutti i contributi sono detenuti in euro e le altre valute sono acquistate soltanto quando occorrono per eseguire pagamenti. Di conseguenza, le operazioni di tesoreria del FES non sono esposte al rischio valutario.

6.2.2   Rischio di tasso di interesse

Il FES non prende denaro in prestito e di conseguenza non è esposto ad alcun rischio legato ai tassi di interesse.

Tuttavia il FES percepisce interessi sui saldi che detiene nei suoi differenti conti bancari. La Commissione, per conto del FES, ha quindi adottato misure volte a garantire che gli interessi percepiti regolarmente riflettano i tassi di interesse di mercato nonché le loro possibili fluttuazioni.

I saldi overnight (a un solo giorno) detenuti su conti presso le banche commerciali sono remunerati su base giornaliera. La remunerazione dei saldi su tali conti è basata sui tassi variabili di mercato, ai quali viene applicato un margine contrattuale (positivo o negativo). Per la maggior parte dei conti il calcolo degli interessi è collegato all'indice EONIA (Euro overnight index average) e viene adeguato per riflettere le eventuali fluttuazioni di tale tasso. Per certi altri conti il calcolo dell'interesse è collegato al tasso marginale applicato dalla BCE sulle operazioni di rifinanziamento. Di conseguenza, il FES non è esposto ad alcun rischio che i suoi saldi siano remunerati a tassi inferiori a quelli di mercato.

6.3      RISCHIO DI CREDITO (RISCHIO DELLA CONTROPARTE)

La maggior parte delle risorse di tesoreria del FES sono detenute, in conformità al regolamento n. 215/2008 del Consiglio, in "conti speciali" aperti dagli Stati membri per il pagamento dei loro contributi. Questi conti sono tenuti prevalentemente presso il Tesoro o la banca centrale nazionale dei singoli Stati membri. Dette istituzioni presentano un rischio di controparte minimo per il FES (l'esposizione riguarda gli Stati membri).

Per quanto riguarda le risorse di tesoreria del FES detenute presso banche commerciali per coprire l'esecuzione dei pagamenti, l'alimentazione dei rispettivi conti viene eseguita in base al principio del "just in time" ed è gestita automaticamente dal sistema di gestione della tesoreria della Commissione. I livelli dei saldi di ciascun conto sono mantenuti a livelli minimi, proporzionati all'importo medio dei rispettivi pagamenti giornalieri. Di conseguenza, gli importi detenuti alla giornata su questi conti sono sempre molto bassi, per cui l'esposizione del FES a rischi risulta limitata.

Inoltre, per la selezione delle banche commerciali vengono applicate linee guida specifiche al fine di ridurre ulteriormente al minimo il rischio della controparte cui è esposto il FES.

Tutte le banche commerciali vengono selezionate mediante gara d'appalto. Il credit rating a breve termine minimo richiesto per l'ammissione alle procedure di gara è Moody's P-1 o un rating equivalente (S&P A-1 o Fitch F1). In determinate circostanze, debitamente giustificate, può essere richiesto un livello inferiore.

6.4      RISCHIO DI LIQUIDITÀ

I principi di bilancio applicati al FES assicurano che le risorse liquide complessive disponibili per l'esercizio finanziario siano sempre sufficienti per l'esecuzione di tutti i relativi pagamenti. In effetti il totale dei contributi degli Stati membri è pari all'importo complessivo degli stanziamenti di pagamento per l'esercizio finanziario pertinente.

Tuttavia i contributi degli Stati membri al FES sono pagati in tre rate annue, mentre i pagamenti seguono in parte un andamento stagionale.

Per fare sì che le risorse di tesoreria siano sempre sufficienti per coprire i pagamenti da effettuare in ogni dato mese, fra la Commissione e i centri di spesa interessati ha luogo un regolare scambio di informazioni sulla situazione della tesoreria onde evitare che i pagamenti effettuati in ogni dato periodo eccedano le risorse di tesoreria disponibili.

Inoltre, nel contesto delle operazioni giornaliere di tesoreria del FES, gli strumenti di gestione automatizzata garantiscono che in ogni conto bancario del FES sia disponibile una liquidità sufficiente, su base giornaliera.

7.         INFORMATIVA SULLE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

In questa rubrica non sono state individuate operazioni con parti correlate che richiedano informative.

8.         FATTI INTERVENUTI DOPO LA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

Alla data di approvazione dei conti, il contabile del FES non aveva constatato o ricevuto segnalazioni di alcuna questione rilevante tale da essere evidenziata in questo paragrafo. I conti annuali e le note esplicative corrispondenti sono stati redatti sulla scorta delle informazioni disponibili più recenti, come risulta dalle informazioni riportate sopra. RICONCILIAZIONE:

9.         RISULTATO ECONOMICO – RISULTATO DELL'ESECUZIONE DEL BILANCIO

Il risultato economico dell'esercizio è calcolato in base ai principi della contabilità per competenza. Il risultato dell'esecuzione del bilancio si basa invece sulle regole della contabilità di cassa. Poiché entrambi sono il risultato delle medesime operazioni sottostanti, la riconciliazione costituisce un controllo utile per verificare la loro corrispondenza. La tabella in appresso presenta questa riconciliazione, evidenziando i principali elementi di riconciliazione, con una ripartizione tra entrate e spese.         

|| || milioni di EUR

|| 2012 || 2011

|| ||

RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO || (3 023) || (2 700)

|| ||

ENTRATE || ||

Diritti non influenti sul risultato dell'esecuzione del bilancio || (47) || (52)

Diritti accertati nell'esercizio in corso ma non ancora riscossi || (8) || (3)

Diritti accertati nell'esercizio precedente e riscossi nell'esercizio in corso || 14 || 10

Effetto netto del prefinanziamento || 62 || 46

Ratei attivi netti || (40) || (13)

|| ||

SPESE || ||

Spese dell'esercizio in corso non ancora pagate || 38 || 98

Spese degli esercizi precedenti pagate nell'esercizio in corso || (101) || (249)

Cancellazione di pagamenti || 7 || 17

Effetto netto del prefinanziamento || (316) || (346)

Ratei passivi netti || 204 || 317

|| ||

RISULTATO DELL'ESECUZIONE DEL BILANCIO || (3 209) || (2 874)

9.1 Elementi di riconciliazione – Entrate

Le entrate di bilancio di un esercizio finanziario corrispondono alle entrate riscosse in relazione ai diritti accertati nel corso dell'esercizio e a quelle riscosse in relazione ai diritti accertati in esercizi precedenti.

I diritti che non influiscono sul risultato dell'esecuzione del bilancio sono registrati nel risultato economico, ma dal punto di vista del bilancio non possono essere considerati entrate, poiché gli importi incassati sono trasferiti alle riserve e non possono venire rimpegnati senza una decisione del Consiglio.

I diritti accertati nell'esercizio in corso ma non ancora riscossi devono essere detratti dal risultato economico ai fini della riconciliazione, perché non formano parte delle entrate di bilancio. Al contrario, i diritti accertati negli esercizi precedenti e riscossi nell'esercizio in corso devono essere aggiunti al risultato economico ai fini della riconciliazione.

L'effetto netto dei prefinanziamenti è costituito dalla liquidazione degli importi di prefinanziamento recuperati. Si tratta di un'entrata che non ha alcun effetto sul risultato economico.

I ratei attivi netti consistono principalmente in regolarizzazioni di fine esercizio. Soltanto l'effetto netto, ossia i ratei attivi per l'esercizio in corso, meno le entrate dei ratei attivi dell'esercizio precedente, viene preso in considerazione.

9.2 Elementi di riconciliazione – Spese

Le spese dell'esercizio in corso non ancora pagate devono essere aggiunte ai fini della riconciliazione, in quanto sono incluse nel risultato economico ma non fanno parte della spesa di bilancio. Al contrario, le spese degli esercizi precedenti pagate nell'esercizio in corso devono essere dedotte dal risultato economico ai fini della riconciliazione, in quanto fanno parte della spesa di bilancio dell'esercizio in corso ma non hanno alcun effetto sul risultato economico o contribuiscono a ridurre le spese in caso di correzioni.

Le entrate derivanti da cancellazioni di pagamenti non influenzano il risultato economico mentre incidono sul risultato dell'esecuzione del bilancio.

L'effetto netto del prefinanziamento è la combinazione dei nuovi importi di prefinanziamento versati nell'esercizio in corso (e contabilizzati come spese di bilancio dell'esercizio) e i prefinanziamenti liquidati nell'esercizio in corso o in quelli precedenti mediante l'accettazione delle spese ammissibili. Queste ultime rappresentano spese contabili, ma non spese di bilancio, dal momento che il pagamento del prefinanziamento iniziale era già stato considerato come una spesa di bilancio al momento del relativo versamento.

I ratei passivi netti consistono principalmente in regolarizzazioni di fine esercizio, ossia le spese ammissibili sostenute dai beneficiari dei fondi FES, ma non ancora comunicate al FES. Soltanto l'effetto netto, ossia i ratei passivi per l'esercizio in corso, meno le entrate dei ratei passivi dell'esercizio precedente, viene preso in considerazione.

2.           RELAZIONE DI ESECUZIONE FINANZIARIA

NOTA INTRODUTTIVA

FES precedenti

· La decisione n. 1/2000 del Consiglio ACP-CE del 27 luglio 2000 sulle misure transitorie dispone che una parte delle risorse non assegnate dei FES precedenti sia utilizzata conformemente alle relative disposizioni dell'accordo di Cotonou applicabili anticipatamente in base alle misure transitorie.

· La decisione n. 410/2001 della Commissione del 16 marzo 2001, volta a determinare gli stanziamenti destinati ai programmi indicativi per i paesi ACP a titolo dell'accordo di partenariato ACP-CE, dispone che le risorse non assegnate dei FES precedenti siano utilizzate per l'esecuzione in conformità delle regole e procedure dei rispettivi FES, per un importo massimo di 1,2 miliardi di euro, nel periodo che precede l'entrata in vigore del protocollo finanziario del 9° FES.

· La decisione n. 1033/2001 della Commissione del 15 giugno 2001 ha definito gli stanziamenti per i programmi regionali e la cooperazione intra ACP nel quadro del protocollo finanziario dell'accordo di partenariato ACP-CE.

· La decisione n. 1252/2002 della Commissione dell'11 luglio 2002 ha aumentato gli stanziamenti destinati alla cooperazione intra ACP di 60 milioni di euro, sulla base delle riserve generali del 6° e 7° FES e ha altresì predisposto l'utilizzazione di questi fondi supplementari nel periodo che precede l'entrata in vigore del protocollo finanziario del 9° FES, conformemente alle regole e alle procedure applicabili ai FES originari.

· Infine, la decisione n. 3/2002 del Consiglio ACP-CE del 23 dicembre 2002 ha prelevato un importo di 25 milioni di euro dalle risorse non assegnate dell'8° FES (riserva generale), per destinarlo alla cooperazione regionale a titolo dell'accordo di partenariato ACP-CE.

· Con la chiusura del 6° FES nel 2006 e del 7° FES nel 2008, i conti annuali non contengono più tabelle d'esecuzione relative a tali FES. Per contro, l'esecuzione dei saldi trasferiti si ritrova nel 9° FES.

· Come per gli anni precedenti, per assicurare la trasparenza nella presentazione dei conti del 2012, le varie tabelle presentate in appresso riprendono separatamente per l'8°FES la quota utilizzata in base alla programmazione prevista rispettivamente nella Convenzione di Lomé e nell'accordo di Cotonou. Per quanto riguarda quest'ultimo, la contabilizzazione e la presentazione dei conti sono state effettuate ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 2, dell'allegato IV dell'accordo di partenariato ACP-CE relativo ai paesi. Questo articolo prevede, per i paesi ACP, una dotazione A per il sostegno macroeconomico e il sostegno ai programmi e progetti e una dotazione B per gli imprevisti, quali l'aiuto d'urgenza, le iniziative di riduzione del debito e il sostegno destinato ad attenuare le conseguenze negative dell'instabilità dei proventi delle esportazioni[13]. Per quanto riguarda le regioni, la presentazione è stata effettuata sulla base della programmazione regionale, di cui al capitolo 2 dell'accordo di partenariato ACP-CE (programma indicativo regionale e cooperazione intra ACP).

· Ai sensi del punto 4 dell'allegato Ib (quadro finanziario pluriennale per il periodo 2008-2013) dell'accordo di partenariato ACP-CE, i saldi restanti e gli importi disimpegnati a titolo di detti Fondi tra il 31.12.2007 e l'entrata in vigore del 10° FES sono stati trasferiti al 9° FES per garantire il funzionamento dell'amministrazione dell'UE e per coprire i costi correnti dei progetti in corso fino all'entrata in vigore del 10° FES.

· La decisione 2010/406/UE del Consiglio ha stanziato, a beneficio del Sudan, 150 milioni di euro di fondi disimpegnati da progetti nell'ambito del nono FES e di FES precedenti per rispondere alle esigenze della popolazione più vulnerabile del Sudan. Tale importo è stato stanziato nel corso del 2011.

· La decisione 2011/315/UE del Consiglio ha stanziato, a beneficio del Sudan meridionale, 200 milioni di euro di fondi disimpegnati da progetti nell'ambito del 9° FES e di FES precedenti a sostegno dell'attuazione del piano di sviluppo triennale per il Sudan meridionale. Tale importo è stato stanziato nel corso del 2012.

10° FES

L'accordo di partenariato ACP-CE, firmato il 23 giugno 2000 a Cotonou dagli Stati membri della Comunità europea e dagli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP), è entrato in vigore il 1°aprile 2003. L'accordo di Cotonou è stato modificato mediante l'accordo firmato dagli stessi Stati a Lussemburgo il 25 giugno 2005.

La decisione del Consiglio del 27 novembre 2001 relativa all'associazione dei paesi e territori d'oltremare (PTOM) all'Unione europea (2001/822/CE) è entrata in vigore il 2 dicembre 2001. Tale decisione è stata modificata il 19 marzo 2007 (decisione 2007/249/CE).

L'accordo interno riguardante il finanziamento degli aiuti comunitari forniti nell'ambito del quadro finanziario pluriennale per il periodo 2008-2013 in applicazione dell'accordo di Cotonou modificato, adottato dai rappresentanti dei governi degli Stati membri della Comunità europea il 17 luglio 2006, è entrato in vigore il 1° luglio 2008.

Ai sensi dell'accordo di Cotonou, il secondo periodo (2008-2013) degli aiuti dell'UE ai paesi ACP e PTOM è finanziato dal 10° FES con un totale di 22 682 milioni di euro, di cui:

· 21 966 milioni di euro vengono stanziati a favore dei paesi ACP ai sensi del quadro finanziario pluriennale previsto dall'allegato Ib dell'accordo di Cotonou riveduto, 20 466 milioni dei quali vengono gestiti dalla Commissione europea;

· 286 milioni di euro assegnati ai PTOM conformemente all'allegato IIAa della decisione del Consiglio modificata relativa all'associazione dei PTOM alla Comunità europea, 256 milioni dei quali vengono gestiti dalla Commissione europea;

· 430 milioni di euro per la Commissione per coprire i costi derivanti dalla programmazione e dall'esecuzione delle risorse del 10° FES, conformemente all'articolo 6 dell'accordo interno.

Dalla data di entrata in vigore del 10° FES, a tali importi si sono aggiunti i fondi disimpegnati di FES precedenti, interessi e saldi di cassa inutilizzati risultanti dal sistema di stabilizzazione dei proventi delle esportazioni di materie prime agricole (STABEX) nel quadro dei Fondi precedenti al 9° FES. Tutti i fondi sono gestiti conformemente alle rispettive regole specifiche, come prevedono l'accordo di Cotonou modificato e l'accordo interno.

Degli stanziamenti previsti dal 10° FES di cui sopra, la Commissione europea gestisce l'importo iniziale di 21 152 milioni di euro come segue:

– 15 300 milioni di euro per i programmi indicativi nazionali, di cui:

· 13 500 milioni di euro per la dotazione A, di cui 13 345 milioni aperti. Inoltre, la dotazione A è stata aumentata di 341 milioni di euro tramite trasferimenti di riserve e di 91 milioni di euro in seguito alla chiusura di fondi Stabex disimpegnati e diminuita di 33 milioni di euro a causa del trasferimento di stanziamenti regionali (multiregionale - PALOP). I fondi totali disponibili ammontano quindi a 13 774 milioni di euro di stanziamenti aperti e a 155 milioni di euro non ancora aperti.

· 1 800 milioni di euro per le dotazioni B, interamente aperti. Inoltre, la dotazione B è stata aumentata di 148 milioni di euro di riserve aperte, che hanno portato i fondi aperti totali a 1 948 milioni di euro.

– 1 783 milioni di euro per i programmi indicativi nazionali, insieme a un trasferimento di 33 milioni di euro dalla dotazione A e a un trasferimento di 19 milioni di euro di riserve, che portano gli stanziamenti aperti a 1 797 milioni di euro;

– 2 700 milioni di euro in stanziamenti intra ACP, tutti aperti, cui si aggiunge un trasferimento di 195 milioni di euro di riserve, per un totale di 2 895 milioni di euro di stanziamenti aperti;

– 683 milioni di euro di riserve, di cui 664 milioni di euro trasferiti, lasciando un saldo di 19 milioni di euro;

– 430 milioni di euro per costi di attuazione, tutti aperti;

– 256 milioni di euro per stanziamenti a paesi PTOM, di cui:

· fondi per una dotazione A pari a 195 milioni di euro, di cui 140 milioni aperti

· fondi per una dotazione B pari a 15 milioni di euro, di cui 7 milioni aperti

· fondi per stanziamenti regionali per 40 milioni di euro, tutti aperti

· fondi per studi/assistenza tecnica per 6 milioni di euro, tutti aperti.

- Riserva di efficacia ed efficienza non utilizzabile del 10° FES

Dall'entrata in vigore del 10° FES, il 1° luglio 2008, i saldi restanti e gli importi disimpegnati dai progetti del 9° FES e dei FES precedenti sono stati trasferiti alla riserva di efficacia ed efficienza del 10° FES, con l'eccezione dei fondi Stabex e degli stanziamenti amministrativi del 9° FES. Tale riserva può essere utilizzata alle condizioni definite all'articolo 1, paragrafo 4 dell'accordo interno applicabile al 10° FES.

Gli elementi di questa riserva al 31.12.2012 sono specificati di seguito (in milioni di euro):

Totale degli importi trasferiti alla riserva non utilizzabile del 10° FES: || 815

diminuzione dell'importo trasferito a favore del Sudan, in seguito a decisione n. 2010/406/UE del Consiglio del 12 luglio 2010 || -150

diminuzione dell'importo trasferito a favore del Sudan, in seguito a decisione n. 2011/315/UE del Consiglio del 23 maggio 2011 || -200

Totale disponibile nella riserva (ACP+PTOM) || 465

- Riserva di Stabex relativa al 10° FES

In seguito alla chiusura dei conti Stabex, i fondi inutilizzati/disimpegnati sono trasferiti alla riserva dotazione A di Stabex relativa al 10° FES (articolo 1, paragrafo 4 dell'accordo interno applicabile al 10° FES) e poi ai programmi indicativi nazionali dei paesi interessati.

La situazione della riserva al 31.12.2012 (in milioni di euro) è la seguente:

Paese interessato || Riserva dotazione A STABEX

Costa d'Avorio || 11,43

Capo Verde || 0,01

Guinea Bissau || 0,30

Sierra Leone || 0,22

Senegal || 0,90

Totale || 12,86

- Cofinanziamenti relativi al 10° FES

Nel quadro del 10° FES sono stati sottoscritti accordi di trasferimento per cofinanziamenti da parte di Stati membri pari a 116 milioni di euro e sono stati aperti stanziamenti di impegno per l'importo totale di 99 milioni di euro, mentre gli stanziamenti di pagamento sono stati aperti in misura corrispondente agli importi incassati, pari a 93 milioni di euro.

La tabella seguente illustra la situazione degli stanziamenti di cofinanziamento al 31.12.2012 (in milioni di euro):

|| Stanziamenti di impegno || Stanziamenti di pagamento

Cofinanziamento – Dotazione A || 84 || 78

Cofinanziamento - Intra ACP || 12 || 12

Cofinanziamento - Spese di amministrazione || 3 || 3

|| 99 || 93

Le tabelle seguenti, relative agli importi decisi, assegnati e pagati, riportano cifre nette.

Le tabelle che presentano la situazione per paese e per strumento sono contenute nell'allegato.

2.1         STANZIAMENTI

2.2         CONTI AGGREGATI

2.3.       ALTRE INFORMAZIONI RELATIVE ALLA GESTIONE

Cofinanziamento italiano (1985)

Il cofinanziamento italiano, cominciato nel 1985 ed ancora aperto nel 2011 nel quadro del "4° programma di ricostruzione in Somalia", che risultava ancora in corso, ha potuto essere finalmente chiuso nel 2012. Il saldo disponibile in chiusura è stato restituito dall'Italia.

PARTE II – CONTI ANNUALI DEL FES: RENDICONTI FINANZIARI DELLO STRUMENTO PER GLI INVESTIMENTI

BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI || CA/463/13

|| 14 marzo 2013

|| Documento 13/072

||

||

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Strumento PER GLI investimentI

Rendiconti finanziari

al 31 dicembre 2012

|| ||

|| - Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria - Prospetto del conto economico complessivo - Prospetto delle variazioni nelle risorse dei finanziatori - Rendiconto finanziario - Note ai rendiconti finanziari ||

ORG.: E ||

3.         RENDICONTI FINANZIARI DELLO STRUMENTO PER GLI INVESTIMENTI

3.1         PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE 2012

(in migliaia di euro)

|| Note || 31.12.2012 || 31.12.2011

|| || ||

ATTIVITÀ || || ||

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 5 || 466 568 || 452 279

Strumenti finanziari derivati || 6 || 115 || 434

Prestiti e crediti || 7 || 1 146 280 || 1 033 160

Attività finanziarie disponibili per la vendita || 8 || 333 001 || 251 660

Crediti dai finanziatori || 9/15 || 87 310 || 87 310

Attività finanziarie detenute fino a scadenza || 10 || 99 029 || -

Altre attività || 11 || 224 || 416

|| || ||

Totale attività ||   || 2 132 527 || 1 825 259

|| || ||

|| || ||

PASSIVITÀ E RISORSE DEI FINANZIATORI || || ||

|| || ||

PASSIVITÀ || || ||

Strumenti finanziari derivati || 6 || 7 035 || 12 702

Risconti passivi || 12 || 37 808 || 33 003

Debiti nei confronti di terzi || 13 || 312 086 || 329 660

Altre passività || 14 || 1 153 || 1 113

|| || ||

Totale passività || || 358 082 || 376 478

|| || ||

RISORSE DEI FINANZIATORI || || ||

Contributi degli Stati membri richiamati || 15 || 1 561 309 || 1 281 309

Riserva intestata all'equo valore || || 68 434 || 41 750

Utili non distribuiti || || 144 702 || 125 722

|| || ||

Totale risorse dei finanziatori || || 1 774 445 || 1 448 781

|| || ||

Totale passività e contributi dei finanziatori || || 2 132 527 || 1 825 259

Le note di accompagnamento costituiscono parte integrale dei presenti bilanci

3.2         PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012

(in migliaia di euro)

|| Note || Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011 ||

|| al 31.12.2012 || al 31.12.2011 ||

|| || || ||

Interessi e proventi assimilati || 17 || 67 503 || 59 561 ||

Spese per interessi e oneri assimilati || 17 || -1 114 || -940 ||

|| || || ||

Proventi netti da interessi e assimilati || || 66 389 || 58 621 ||

|| || || ||

Entrate da commissioni e dividendi || 18 || 1 934 || 2 149 ||

Spese per commissioni e dividendi || 18 || -292 || -144 ||

|| || || ||

Proventi netti da commissioni e dividendi || || 1 642 || 2 005 ||

|| || || ||

Variazione dell'equo valore di strumenti finanziari derivati || || 5 348 || -7 534 ||

Utili netti realizzati derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita || 19 || 1 045 || 17 228 ||

Perdite e utili netti su cambi || || -10 575 || 8 376 ||

|| || || ||

Risultato netto delle operazioni finanziarie || || -4 182 || 18 070 ||

|| || || ||

Variazione della riduzione di valore di prestiti e crediti, al netto di annullamenti || 7 || 597 || 27 452 ||

Riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita || 8 || -8 927 || -6 888 ||

Riduzione di valore di altre attività || 20 || -337 || - ||

Spese amministrative generali || 21 || -36 202 || -38 006 ||

|| || || ||

Utile dell'esercizio || || 18 980 || 61 254 ||

|| || || ||

Altro risultato economico complessivo: || || || ||

Attività finanziarie disponibili per la vendita - Riserva intestata all'equo valore || || || ||

1. Variazione netta dell'equo valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita || 8 || 18 551 || 20 574 ||

2. Importo netto trasferito all'utile o alla perdita || 8 || 8 133 || -3 394 ||

Attività finanziarie totali disponibili per la vendita || || 26 684 || 17 180 ||

|| || || ||

Totale altro risultato economico complessivo || || 26 684 || 17 180 ||

|| || || ||

Totale risultato economico complessivo per l'esercizio || || 45 664 || 78 434 ||

Le note di accompagnamento costituiscono parte integrale dei presenti bilanci

3.3         PROSPETTO DELLE VARIAZIONI NELLE RISORSE DEI FINANZIATORI PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012

(in migliaia di euro)

|| Contributi richiamati || Riserva intestata all'equo valore || Utili non distribuiti || Totale

Al 1° gennaio 2012                                                                    Note || 1 281 309 || 41 750 || 125 722 || 1 448 781

|| || || ||

Contributi degli Stati membri richiamati durante l'esercizio              15 || 280 000 || - || - || 280 000

|| || || ||

Utile per l'esercizio 2012 || - || - || 18 980 || 18 980

|| || || ||

Totale altro risultato economico complessivo per l'anno || - || 26 684 || - || 26 684

|| || || ||

Variazioni nelle risorse dei finanziatori || 280 000 || 26 684 || 18 980 || 325 664

|| || || ||

Al 31 dicembre 2012 || 1 561 309 || 68 434 || 144 702 || 1 774 445

|| || || ||

|| Contributi richiamati || Riserva intestata all'equo valore || Utili non distribuiti || Totale

Al 1° gennaio 2011                                                                    Note || 1 131 309 || 24 570 || 64 468 || 1 220 347

|| || || ||

Contributi degli Stati membri richiamati durante l'esercizio              15 || 150 000 || - || - || 150 000

|| || || ||

Utile per l'esercizio 2011 || - || - || 61 254 || 61 254

|| || || ||

Totale altro risultato economico complessivo per l'anno || - || 17 180 || - || 17 180

|| || || ||

Variazioni nelle risorse dei finanziatori || 150 000 || 17 180 || 61 254 || 228 434

|| || || ||

Al 31 gennaio 2011 || 1 281 309 || 41 750 || 125 722 || 1 448 781

|| || || ||

|| || || ||

Le note di accompagnamento costituiscono parte integrale dei presenti bilanci

3.4         PROSPETTO DEL RENDICONTO FINANZIARIO PER L'ESERCIZIO CONCLUSOSI AL 31 DICEMBRE 2012

(in migliaia di euro)

|| Note || Dall'1.1.2012 al 31.12.2012 || Dall'1.1.2011 al 31.12.2011

ATTIVITÀ OPERATIVE || || ||

Utile dell'esercizio finanziario || || 18 980 || 61 254

Adeguamenti || || ||

Riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita || || 8 927 || 3 172

Variazione netta della riduzione di valore di prestiti e crediti || || -597 || -27 452

Interesse capitalizzato su prestiti e crediti || 7 || -9 622 || -10 512

Variazione di interessi maturati e costi ammortizzati su prestiti e crediti || || -1 407 || -2 801

Variazione di interessi maturati e costi ammortizzati su attività finanziarie detenute fino a scadenza || || -751 || -

Aumenti nei risconti passivi || || 4 805 || 3 424

Effetto di variazioni del tasso di cambio sui prestiti || || 16 044 || -15 337

Effetto di variazioni del tasso di cambio sulle attività finanziarie disponibili per la vendita || || -1 204 || 34

Utile sulle attività operative prima delle variazioni delle attività e passività correnti || || 35 175 || 11 782

|| || ||

Versamenti di prestiti || 7 || -233 018 || -237 040

Rimborsi di prestiti || 7 || 115 480 || 104 410

Variazioni dell'equo valore di derivati || || -5 348 || 7 534

Aumento delle attività finanziarie detenute fino a scadenza || || -98 278 || -

Aumento delle attività finanziarie disponibili per la vendita || 8 || -81 981 || -67 829

Vendita delle attività finanziarie disponibili per la vendita || 8 || 19 601 || 24 971

Diminuzione di altre attività || || 192 || 2 756

Aumento di altre passività || || 40 || 173

Aumento di importi dovuti alla Banca europea per gli investimenti || || 6 876 || 4 144

|| || ||

Flussi di cassa netti provenienti da attività operative || || -241 261 || -149 099

|| || ||

ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO || || ||

Contributi ricevuti dagli Stati membri || || 236 345 || 136 345

Importi ricevuti dagli Stati membri relativi ad abbuoni di interessi || || 43 655 || 76 345

Importi pagati per conto degli Stati membri in relazione ad abbuoni di interessi || || -24 450 || -22 899

|| || ||

Flussi di cassa netti provenienti da attività di finanziamento || || 255 550 || 189 791

|| || ||

Aumento netto di tesoreria ed equivalenti di tesoreria || || 14 289 || 40 692

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria all'inizio dell'esercizio finanziario || || 452 279 || 411 587

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria al termine dell'esercizio || || 466 568 || 452 279

|| || ||

La tesoreria e gli equivalenti di tesoreria sono costituiti da: || || ||

Liquidità || || 10 588 || 3 127

Depositi a termine || || 455 980 || 449 152

|| || 466 568 || 452 279

|| || ||

Ulteriori informazioni sui flussi di cassa operativi || || 2012 || 2011

Interessi attivi || || 64 490 || 57 391

Interessi passivi || || -1 137 || -1 162

Dividendi percepiti || || 975 || 974

Le note di accompagnamento costituiscono parte integrale dei presenti bilanci

3.5         NOTE AI BILANCI AL 31 DICEMBRE 2012

1 Informazioni generali

Lo strumento per gli investimenti (lo "strumento") è stato istituito in virtù dell'accordo di Cotonou (l'"accordo") in materia di cooperazione e aiuti allo sviluppo, concluso il 23 giugno 2000 tra gli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (i "paesi ACP"), da un lato, e l'Unione europea e i suoi Stati membri, dall'altro, e modificato il 25 giugno 2005 e il 23 giugno 2010.

Lo strumento non è una persona giuridica distinta e in base all'accordo è la Banca europea per gli investimenti (BEI) che gestisce i contributi per conto degli Stati membri (i donatori).

I finanziamenti concessi nel quadro dell'accordo sono a carico dei bilanci degli Stati membri dell'UE e sono erogati conformemente ai protocolli finanziari definiti per periodi successivi di cinque-sei anni. Nel quadro dell'accordo e in seguito all'entrata in vigore di un secondo protocollo finanziario il 1° luglio 2008 (per il periodo 2008-2013), denominato 10° Fondo europeo di sviluppo ("FES"), la Banca europea per gli investimenti ("BEI") gestisce:

- lo "strumento", un fondo di rotazione di capitale di rischio di 3 185,5 milioni di euro, mirato a promuovere gli investimenti del settore privato nei paesi ACP, 48,5 milioni dei quali sono stanziati a favore dei paesi e territori d'oltremare («paesi PTOM»);

- sovvenzioni per il finanziamento di abbuoni di interessi per un valore di 400 milioni di euro per i paesi ACP e di 1,5 milioni di euro per i paesi PTOM. Fino al 10% di tali abbuoni può essere utilizzato per finanziare assistenza tecnica connessa ai progetti.

I presenti bilanci sono relativi al periodo 1° gennaio 2012 - 31 dicembre 2012.

 

Su proposta del comitato di gestione della BEI, il consiglio di amministrazione di quest'ultima ha adottato i rendiconti finanziari in data 14 marzo 2013 e autorizzato la loro presentazione per approvazione al consiglio dei governatori entro il 14 maggio 2013.

2 Principali politiche contabili

2.1 Base della preparazione – Dichiarazione di conformità

I rendiconti finanziari relativi allo strumento sono stati elaborati sulla base dei principi internazionali d'informativa finanziaria (IFRS) adottati dall'Unione europea.

2.2 Valutazioni e stime contabili significative

La preparazione dei rendiconti finanziari comporta l'utilizzazione di determinate stime contabili. Essa prevede inoltre che la direzione della Banca europea per gli investimenti effettui una valutazione all'atto di applicare le politiche contabili dello strumento. Vengono indicati in appresso i settori che richiedono una valutazione più dettagliata o complessa, ovvero i settori per i quali le ipotesi e le stime sono importanti ai fini dei rendiconti finanziari.

Le valutazioni e le stime sono utilizzate principalmente negli ambiti seguenti.

§ Equo valore degli strumenti finanziari

Qualora l'equo valore delle attività e delle passività finanziarie iscritte in bilancio non possa essere desunto dai mercati attivi, esso viene determinato avvalendosi di una serie di tecniche di valutazione che prevede, tra l'altro, l'uso di modelli matematici. I dati da elaborare in base a tali modelli provengono, ove possibile, da mercati osservabili; in caso contrario, la determinazione dell'equo valore viene effettuata ricorrendo a una valutazione. Le valutazioni tengono conto di considerazioni relative alla liquidità e di parametri immessi nel modello, quali la correlazione e la volatilità per derivati di durata superiore a tre mesi.

§ Perdite dovute alla riduzione di valore di prestiti e crediti

Ad ogni data di chiusura di bilancio, lo strumento per gli investimenti riesamina i propri prestiti e crediti problematici al fine di valutare l'opportunità di registrare nel conto economico complessivo un fondo per la riduzione di valore. In particolare, per determinare l'entità dell'accantonamento necessario la direzione della Banca europea per gli investimenti deve effettuare una stima dell'importo e dei tempi dei futuri flussi di cassa. Queste stime sono basate su ipotesi relative a una serie di fattori; i risultati effettivi possono tuttavia differire, dando luogo a eventuali modifiche di tale fondo. In aggiunta al fondo specifico per ciascun prestito e credito significativo, lo strumento per gli investimenti può costituire anche un fondo collettivo per la perdita di valore relativamente a esposizioni che, sebbene non specificamente identificate come richiedenti un accantonamento particolare, presentano un rischio di inadempienza maggiore di quello esistente al momento della concessione

In linea di principio, un prestito è considerato in sofferenza quando il pagamento degli interessi e del capitale è dovuto da almeno 90 giorni e la direzione della Banca europea per gli investimenti ritiene che vi sia un'indicazione oggettiva di riduzione di valore.

§ Valutazione di investimenti azionari non quotati disponibili per la vendita

La valutazione degli investimenti azionari non quotati disponibili per la vendita è generalmente basata su uno dei seguenti elementi:

- recenti transazioni di mercato in normali condizioni di concorrenza;

- equo valore attuale di un altro strumento sostanzialmente analogo;

- flussi di cassa previsti scontati ai tassi attuali applicabili a voci che presentano termini e caratteristiche di rischio analoghe o

- altri modelli di valutazione.

La determinazione dei flussi di cassa e dei fattori di sconto per investimenti azionari non quotati disponibili per la vendita richiede un ricorso significativo alle stime. Lo strumento per gli investimenti calibra periodicamente le tecniche di valutazione e ne verifica la validità utilizzando i prezzi derivanti da transazioni correnti di mercato osservabili nell'ambito dello stesso strumento oppure derivanti da altri dati di mercato osservabili.

§ Riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita

Lo strumento per gli investimenti ritiene che gli investimenti azionari disponibili per la vendita siano svalutati in caso di diminuzione significativa o protratta dell'equo valore al di sotto del valore di costo o qualora sussistano altre prove oggettive di perdita di valore. La determinazione del carattere "significativo" o "protratto" della diminuzione si basa su una valutazione soggettiva. In genere lo strumento considera "significativi" valori pari o superiori al 30% e "prolungati" periodi superiori a 12 mesi. Inoltre lo strumento valuta altri fattori, fra cui la normale volatilità dei prezzi dei titoli quotati e i flussi di cassa futuri e i fattori di sconto per i titoli non quotati.

2.3 Cambiamento di politica contabile

La politica contabile adottata è coerente con quella dell'esercizio precedente. Nel corso dell'esercizio, lo strumento non ha adottato alcuno standard IFRS nuovo o modificato.

Standard emanati ma non ancora applicati

Una serie di nuovi standard, nonché modifiche a standard precedenti e interpretazioni, sono disponibili per gli esercizi successivi al 1°gennaio 2012 e non sono stati applicati nella redazione di questi rendiconti finanziari.

IAS 1 Esposizione nel bilancio delle voci incluse nelle altre componenti di conto economico complessivo

Le modifiche apportate allo standard IAS 1 prevedono un nuovo raggruppamento delle voci incluse nelle altre componenti di conto economico complessivo. Le voci che dovranno in futuro essere riclassificate nell'utile (perdita) d'esercizio devono essere presentate separatamente rispetto alle voci che non saranno mai riclassificate. Lo standard si applica ai periodi che cominciano a partire dal 1° luglio 2012, anche se è possibile un'adozione anticipata.

IFRS 9 Strumenti finanziari

Questo standard, che rappresenta la prima fase di un progetto in tre stadi dello IASB volto a sostituire gli lo standard IAS 39 - strumenti finanziari, fornisce una nuova definizione delle categorie delle attività e delle passività finanziarie e del loro trattamento dal punto di vista contabile. Lo standard è ancora in divenire ma in futuro sostituirà integralmente lo standard IAS39. La data attuale di entrata in vigore è il 1° gennaio 2015. L'IFRS 9 non è ancora stato adottato dall'Unione europea. Lo strumento non prevede di adottare tale standard nel prossimo futuro e non è ancora stata definita la portata del suo impatto.

Lo standard seguente è stato emesso nel 2011 e la data prevista di entrata in vigore è il 1° gennaio 2013, con possibilità di adozione anticipata. L'impatto dell'adozione di tale standard sui rendiconti finanziari dello strumento non è ancora stato determinato.

IFRS 13 Misurazione dell'equo valore

Questo standard definisce l'equo valore, crea il contesto per la sua misurazione e richiede che siano fornite informazioni relative alle misurazioni dell'equo valore.

2.4 Sintesi delle politiche contabili più significative

Il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria presenta le attività e le passività in ordine decrescente di liquidità e non distingue tra voci correnti e non correnti.

2.4.1 Conversione delle valute estere

Per presentare i rendiconti finanziari lo strumento per gli investimenti utilizza l'euro, che è anche la valuta funzionale. Se non diversamente indicato, le informazioni finanziarie espresse in EUR sono state arrotondate al migliaio più prossimo.

Le operazioni espresse in valuta estera sono convertite al tasso di cambio in vigore alla data della transazione.

Le attività e le passività monetarie in valuta diversa dall'euro sono convertite in euro al tasso di cambio in vigore alla data del bilancio. I profitti o le perdite derivanti da tale conversione sono registrati nel conto economico complessivo.

Le voci non monetarie misurate in termini di costo storico in una valuta estera sono convertite utilizzando i tassi di cambio alle date delle transazioni iniziali. Le voci non monetarie misurate all'equo valore in una valuta estera sono convertite utilizzando i tassi di cambio vigenti alla data in cui è stato determinato l'equo valore.

Le variazioni del tasso di cambio derivanti dal regolamento delle transazioni a tassi diversi da quelli vigenti alla data della transazione, così come le variazioni di cambio non realizzate relative ad attività e passività in valuta estera non regolate sono registrate nel conto economico complessivo.

Gli elementi del conto economico complessivo sono convertiti in euro sulla base dei tassi di cambio in vigore alla fine di ogni mese.

2.4.2 Tesoreria ed equivalenti di tesoreria

Lo strumento per gli investimenti definisce tesoreria ed equivalenti di tesoreria come conti correnti, depositi a breve termine o carte commerciali aventi una scadenza originaria pari o inferiore a tre mesi.

2.4.3 Attività finanziarie diverse dai derivati

Le attività finanziarie vengono contabilizzate in base alla data di liquidazione.

§ Attività finanziarie detenute fino a scadenza

Le attività finanziarie detenute fino a scadenza comprendono le obbligazioni quotate in borsa, acquisite con l'intenzione di detenerle fino alla scadenza.

Tali obbligazioni sono inizialmente iscritte all'equo valore con l'aggiunta di eventuali costi di transazione direttamente attribuibili. La differenza fra il valore di ingresso e il valore di rimborso viene ammortizzata in base all'effettivo metodo di calcolo degli interessi per la durata residua dell'obbligazione.

Alla chiusura di ogni esercizio di bilancio, lo strumento per gli investimenti valuta se sussistano prove obiettive di riduzione di valore di un'attività finanziaria o di un gruppo di attività finanziarie. Un'attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie si considera svalutato solo ed esclusivamente qualora sussistano prove oggettive di perdita di valore derivanti da uno o più eventi successivi al riconoscimento iniziale delle attività ("evento di perdita" subito) e detto evento di perdita (o evento) abbia un impatto sui futuri flussi di cassa stimati dell'attività finanziaria in questione, o del gruppo di attività finanziarie, che è possibile calcolare con ragionevole approssimazione. La perdita dovuta alla riduzione di valore viene rilevata nell'utile (perdita) di esercizio e la perdita viene calcolata come la differenza tra il valore contabile e il valore corrente dei flussi finanziari stimati futuri calcolati in base al tasso d'interesse effettivo originario dello strumento.

§ Prestiti

I prestiti concessi dallo strumento per gli investimenti figurano tra le attività dello strumento al momento dell'erogazione degli anticipi ai contraenti. Essi sono inizialmente riportati al valore di costo (importi netti versati), che corrisponde all'equo valore dell'importo corrisposto per concedere il prestito, compresi eventuali costi di transazione, e successivamente sono misurati al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo previa detrazione di eventuali accantonamenti per riduzione di valore o inesigibilità.

§ Attività finanziarie disponibili per la vendita

Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono quelle designate come tali o che non possono essere classificate né tra gli investimenti valutati all'equo valore rilevato a conto del risultato economico, né tra quelli detenuti fino a scadenza né come prestiti e crediti. Esse comprendono strumenti azionari e investimenti in fondi di capitali di rischio.

Dopo la misurazione iniziale, gli investimenti finanziari disponibili per la vendita sono successivamente contabilizzati al loro equo valore. Per la valutazione all'equo valore degli investimenti azionari, che non può basarsi sui mercati attivi, si considerino i seguenti elementi:

a. Fondi di capitale di rischio

L'equo valore di ciascun fondo di capitale di rischio si baserà sul valore netto di inventario (VNI) dichiarato dal fondo, se calcolato in base a linee guida di valutazione internazionali che sono riconosciute conformi agli IFRS (ad esempio, le linee guida per la valutazione internazionale del private equity e del capitale di rischio, IPEV Guidelines, pubblicate dalla European Venture Capital Association). Lo strumento per gli investimenti può tuttavia decidere di adeguare il VNI dichiarato dal fondo in considerazione di elementi che possono influire sulla valutazione.

b. Investimenti azionari diretti

L'equo valore dell'investimento si baserà sull'ultima serie di rendiconti finanziari disponibili, riutilizzando eventualmente lo stesso modello utilizzato all'atto dell'acquisizione della partecipazione.

Gli utili e le perdite non realizzati sugli investimenti azionari diretti e sui capitali di rischio vengono rubricati come risorse dei finanziatori fino a quando tali investimenti non vengono venduti, riscossi o ceduti oppure dichiarati svalutati. Qualora si accerti che un investimento disponibile per la vendita è svalutato, gli eventuali utili e perdite non realizzati cumulati, precedentemente contabilizzati nel capitale proprio, vengono registrati nel conto economico complessivo.

Per gli investimenti non quotati, l'equo valore è stabilito applicando tecniche di valutazione riconosciute (ad esempio il metodo dei flussi di cassa attualizzati o multiple). Questi investimenti sono contabilizzati al valore di costo ove non sia possibile effettuare una valutazione affidabile dell'equo valore. Va notato che nei primi due anni, gli investimenti sono rilevati al valore di costo.

Le partecipazioni acquisite dallo strumento rappresentano di norma investimenti in capitale azionario privato o fondi di capitale di rischio. In base alla pratica in vigore nel settore, tali investimenti vengono solitamente sottoscritti da una serie di investitori, nessuno dei quali si trova nella posizione di influenzare singolarmente le operazioni quotidiane e l'attività di investimento del fondo. Di conseguenza, la partecipazione di un investitore agli organi di direzione di un fondo non gli conferisce alcun diritto relativamente alla gestione quotidiana del fondo stesso. Inoltre, i singoli investitori di un fondo di investimento privato o di un fondo di capitale di rischio non determinano le strategie del fondo, quali le politiche di distribuzione dei dividendi o le politiche relative alle altre distribuzioni. Solitamente, tali decisioni vengono assunte da chi si occupa della gestione del fondo sulla base del contratto degli azionisti che disciplina i diritti e gli obblighi dei gestori e degli azionisti del fondo. Il contratto degli azionisti impedisce inoltre ai singoli investitori di concludere individualmente transazioni di importi significativi con il fondo, effettuare scambi nell'ambito del personale di direzione ovvero ottenere accesso privilegiato a informazioni tecniche essenziali. Gli investimenti dello strumento vengono effettuati nel rispetto della pratica in uso nel settore, garantendo che lo strumento non eserciti alcuna forma di controllo o influenza significativa ai sensi dei principi IAS 27 e IAS 28 nell'effettuazione dei propri investimenti, compresi gli investimenti per i quali lo strumento detiene oltre il 20% dei diritti di voto.

§ Garanzie

Le garanzie finanziarie sono registrate inizialmente nel bilancio all'equo valore corrispondente al valore attuale netto dell'afflusso di premi previsto. Tale calcolo viene eseguito alla data iniziale di ciascuna transazione e il risultato viene rubricato in bilancio come "garanzie finanziarie" alle voci "altre attività" e "altre passività".

Dopo la registrazione iniziale, le passività dello strumento relative a tali garanzie sono misurate secondo il valore più elevato fra due valori:

- la stima più accurata delle spese necessarie a regolare eventuali obblighi finanziari derivanti dalla garanzia, stimata sulla base di tutti i fattori e delle informazioni pertinenti disponibili alla data di formazione del bilancio;

- l'importo registrato inizialmente meno il suo ammortamento cumulato. Tale ammortamento viene eseguito inizialmente mediante il metodo attuariale.

Eventuali aumenti o riduzioni del passivo relativo alle garanzie finanziarie vengono riportati nel conto economico complessivo alla voce "entrate da commissioni e dividendi".

Le attività dello strumento relative a tali garanzie sono successivamente ammortizzate mediante il metodo attuariale e controllate per verificarne l'eventuale perdita di valore.

Inoltre, un contratto di garanzia viene registrato come sopravvenienza passiva per lo strumento all'atto della sottoscrizione, mentre una garanzia che viene attivata è registrata come un impegno per lo strumento.

2.4.4 Riduzione di valore delle attività finanziarie

Alla chiusura di ogni esercizio di bilancio, lo strumento per gli investimenti valuta se sussistano prove obiettive di riduzione di valore delle attività finanziarie. Un'attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie si considera svalutato solo ed esclusivamente qualora sussistano prove oggettive di perdita di valore derivanti da uno o più eventi successivi al riconoscimento iniziale delle attività ("evento di perdita" subito) e detto evento di perdita abbia un impatto sui futuri flussi di cassa stimati dell'attività finanziaria in questione, o del gruppo di attività finanziarie, che è possibile calcolare con ragionevole approssimazione. Tra gli elementi che dimostrano la riduzione di valore possono figurare indicazioni che il contraente, o un gruppo di contraenti, è alle prese con notevoli difficoltà finanziarie, insolvenza o morosità nei pagamenti di interessi o di capitale, la probabilità che egli fallisca o intraprenda altri tipi di riorganizzazione finanziaria, ovvero elementi concreti che indichino il sussistere di una diminuzione quantificabile dei futuri flussi di cassa, quali variazioni degli arretrati o parametri economici correlati a inadempienze.

Le riduzioni di valore vengono registrate per i prestiti in sospeso alla fine dell'esercizio finanziario e riportati al costo ammortizzato quando vi sono prove oggettive di un rischio di mancato recupero (totale o parziale) dei relativi importi, conformemente alle clausole contrattuali originali, oppure dei valori equivalenti. In presenza di prove oggettive dell'avvenuta perdita dovuta alla riduzione di valore, l'importo della perdita viene misurato come la differenza tra il valore contabile delle attività e il valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati. Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'impiego di un fondo di riserva mentre l'importo della perdita è registrato nel conto economico complessivo. Gli interessi continuano a maturare sul valore contabile ridotto, in base all'effettivo tasso di interesse dell'attività. I prestiti e il relativo fondo sono dichiarati inesigibili quando non vi sono prospettive realistiche di recupero. Se, in un esercizio successivo, l'entità della perdita stimata dovuta alla riduzione di valore aumenta o diminuisce a seguito di un evento successivo alla registrazione della riduzione di valore, la perdita dovuta alla riduzione precedentemente registrata viene aumentata o ridotta mediante un adeguamento del fondo di riserva.

Lo strumento effettua le valutazioni del rischio di credito per ciascuna operazione e non tiene conto della perdita di valore collettiva.

Quanto alle attività finanziarie disponibili per la vendita, lo strumento per gli investimenti valuta, alla chiusura di ogni esercizio, se sussistano prove obiettive di riduzione di valore di un investimento. Tra le prove oggettive rientra una riduzione significativa o protratta dell'equo valore dell'investimento al di sotto del suo costo. In presenza di prove di riduzione del valore, la riduzione cumulativa (calcolata come la differenza tra il costo di acquisto e l'equo valore corrente, detratte eventuali perdite dovute a riduzioni di valore dello stesso investimento precedentemente registrate nel conto economico) viene tolta dalle risorse dei finanziatori e riportata nel conto economico. Le perdite dovute alla riduzione di valore di attività finanziarie disponibili per la vendita non sono stornate nel conto economico complessivo; gli aumenti del loro equo valore netto successivi alla riduzione di valore sono riportati direttamente nelle risorse dei finanziatori.

La sezione gestione dei rischi della Banca europea per gli investimenti analizza la riduzione di valore delle attività finanziarie almeno una volta all'anno. Gli eventuali adeguamenti che ne derivano comprendono la soppressione dello sconto nel conto economico per la durata dell'attività ed eventuali adeguamenti necessari in esito ad una revisione della riduzione di valore iniziale.

2.4.5 Strumenti finanziari derivati

I derivati comprendono gli scambi incrociati di valute (cross currency swaps), gli scambi di tassi di interesse a valute incrociate (cross currency interest rate swaps) e i contratti non standardizzati di cambio a termine (currency forwards).

Nel corso normale della sua attività, lo strumento per gli investimenti può stipulare contratti di swap a copertura di specifiche operazioni di prestito o contratti non standardizzati di cambio a termine a copertura delle proprie posizioni in divisa, denominati in valute attivamente scambiate diverse dall'euro, così da compensare eventuali profitti o perdite provocati da oscillazioni dei tassi di cambio.

Lo strumento non utilizza nessuna delle possibilità di copertura di cui allo IAS 39. I derivati sono valutati all'equo valore rilevato a conto del risultato economico e sono oggetto di rendicontazione come strumenti finanziari derivati. Tale equo valore deriva principalmente da modelli di flussi di cassa attualizzati, da modelli di valutazione del prezzo delle opzioni e da quotazioni di partecipazioni di terzi.

I derivati sono contabilizzati all'equo valore e registrati come attività quando l'equo valore è positivo e tra le passività quando è negativo. Eventuali modifiche dell'equo valore degli strumenti finanziari derivati figurano nel "Risultato netto delle operazioni finanziarie".

I derivati vengono inizialmente rilevati alla data contabile.

2.4.6 Contributi

I contributi degli Stati membri sono registrati nel bilancio come crediti alla data della decisione del Consiglio che stabilisce il contributo finanziario che gli Stati membri sono tenuti a versare allo strumento.

I contributi degli Stati membri soddisfano i seguenti requisiti e sono pertanto classificati come strumenti rappresentativi di capitale:

- come definito nell'accordo relativo ai contributi, essi conferiscono agli Stati membri il diritto di decidere in merito all'utilizzazione dell'attivo dello strumento per gli investimenti nel caso della liquidazione di quest'ultimo;

- essi rientrano nella classe di strumenti subordinata a tutte le altre classi di strumenti;

- tutti gli strumenti finanziari rientranti nella classe di strumenti subordinata a tutte le altre classi di strumenti presentano caratteristiche identiche;

- tali strumenti non presentano alcuna caratteristica che imponga di classificarli come passività e

- i flussi finanziari totali previsti attribuibili allo strumento nel suo arco di vita si basano sostanzialmente sul risultato economico, la variazione dell'attivo netto rilevato o la variazione dell'equo valore dell'attivo netto rilevato e non rilevato dello strumento per gli investimenti nell'arco di vita dello strumento di cui trattasi.

2.4.7 Interesse sui prestiti

Gli interessi sui prestiti generati dallo strumento per gli investimenti sono registrati nel conto economico complessivo ("Interessi e proventi assimilati") e nel bilancio ("Prestiti e crediti") conformemente alla contabilità per competenza utilizzando il tasso di interesse effettivo, ossia il tasso che sconta esattamente le future entrate o uscite di cassa, per tutta la durata attesa del prestito, eguagliando il valore contabile netto del medesimo. Quando il valore registrato di un prestito è stato ridotto a causa di una riduzione di valore, gli interessi continuano ad essere registrati applicando il tasso di interesse effettivo originario al nuovo valore contabile.

2.4.8 Abbuoni di interessi e assistenza tecnica

Nell'ambito delle sue attività, lo strumento per gli investimenti gestisce gli abbuoni di interessi e l'assistenza tecnica per conto degli Stati membri.

La parte dei contributi degli Stati membri destinata al pagamento degli abbuoni di interessi non viene contabilizzata fra le risorse dei finanziatori dello strumento, bensì classificata come importi dovuti a terzi. Lo strumento effettua l'erogazione ai beneficiari finali e poi riduce gli importi dovuti a terzi.

I contributi destinati a finanziare abbuoni d'interesse e assistenza tecnica che non sono interamente ammessi vengono riclassificati come contributi allo strumento per gli investimenti.

2.4.9 Interessi di tesoreria ed equivalenti di tesoreria

Gli interessi di tesoreria vengono registrati nel conto economico complessivo dello strumento secondo il principio della contabilità di competenza.

2.4.10 Onorari, commissioni e dividendi

Gli onorari percepiti per servizi prestati in un dato periodo di tempo sono riconosciuti come entrate via via che i servizi vengono prestati. Le commissioni di impegno sono riportate e riconosciute come entrate utilizzando il metodo del tasso d'interesse effettivo sul periodo che va dall'erogazione al rimborso del prestito considerato.

I dividendi relativi alle attività finanziarie disponibili per la vendita vengono contabilizzati all'atto del ricevimento.

2.4.11 Fiscalità

In virtù del protocollo sui privilegi e sulle immunità delle Comunità europee, allegato al trattato sull'Unione europea e al trattato sul funzionamento dell'Unione europea, le risorse, le entrate ed altri beni delle istituzioni dell'Unione beneficiano di un'esenzione da tutte le imposte dirette.

3 Gestione dei rischi

La presente nota contiene informazioni sull'esposizione dello strumento ai rischi creditizi e finanziari e alla gestione di tali rischi, in particolare per quanto concerne i rischi primari legati all'utilizzo che lo strumento fa di strumenti finanziari. Tali rischi comprendono:

- rischio di credito – rischio di perdita risultante dall'inadempienza del cliente o della controparte, legata all'esposizione del credito sotto ogni punto di vista, compreso il rischio di pagamento;

- rischio di liquidità – rischio che un'impresa abbia difficoltà a far fronte agli obblighi di pagamento legati alle passività finanziarie regolate attraverso il contante o altre attività finanziarie;

- rischio di mercato - esposizione a variabili di mercato osservabili, quali tassi di interesse, tassi di cambio e quotazioni dei valori mobiliari.

3.1 Organizzazione della gestione dei rischi

La Banca europea per gli investimenti adegua costantemente la propria gestione dei rischi.

L'Ufficio Gestione rischi della BEI provvede a individuare, valutare, controllare e segnalare in modo indipendente i rischi relativi al credito e ai prezzi degli strumenti rappresentativi di capitale ai quali è esposto lo strumento. In un contesto nel quale viene mantenuto il principio della separazione delle funzioni, la Gestione rischi (Risk Management, RM) è indipendente dai Front office. Il direttore generale della Gestione rischi riferisce, relativamente alle questioni legate ai rischi, al vicepresidente incaricato della Banca europea per gli investimenti. Il vicepresidente incaricato incontra regolarmente il Comitato di revisione (audit committee) per discutere le questioni legate ai rischi ed è inoltre responsabile di supervisionare l'attività di segnalazione dei rischi al Comitato di gestione e al Consiglio di amministrazione della Banca europea degli investimenti.

3.2 Rischio di credito

Il rischio di credito è costituito dalle possibili perdite che risultano dall'inadempienza del cliente o della controparte, legate all'esposizione del credito sotto ogni punto di vista, compreso il rischio di pagamento.

3.2.1. Politica in materia di rischio di credito

Nel condurre l'analisi creditizia sulle controparti del prestito, la BEI valuta il rischio di credito con l'obiettivo di quantificarlo e attribuire ad esso un valore. Lo strumento ha sviluppato una metodologia di rating interna (internal rating methodology, IRM) rivolta alle aziende o agli istituti finanziari per determinare i rating interni delle sue principali controparti che beneficiano di prestiti o garanzie. Tale metodologia si basa su una serie di schede di valutazione specifiche per ciascuna tipologia di controparte definita (ad esempio, aziende, banche, enti pubblici, ecc.). Tenendo conto sia delle migliori pratiche bancarie, sia dei principi definiti nell'ambito dell'Accordo internazionale di Basilea sui capitali (Basilea II), tutte le controparti che rivestono una certa importanza per il profilo creditizio di una specifica transazione vengono classificate in categorie di rating interne utilizzando la metodologia IRM per la tipologia di controparte corrispondente. A ciascuna controparte viene inizialmente assegnato un rating interno che riflette il suo rating in valuta estera a lungo termine (ovvero, l'equivalente in valuta locale laddove richiesto) in seguito a un'analisi approfondita del profilo di rischio della controparte e il contesto operativo legato al rischio-paese in questione.

La valutazione creditizia delle attività finanziarie del progetto e delle altre operazioni strutturate di ricorso limitato non è soggetta alla metodologia IRM e utilizza strumenti di valutazione del rischio creditizio specifici del settore, prevalentemente basati sulla disponibilità di flussi di cassa e sulla capacità di far fronte al servizio del debito. Tali strumenti comprendono un'analisi del quadro contrattuale dei progetti, l'analisi della controparte e simulazioni dei flussi di cassa. Come per le aziende a gli istituti finanziari, a ciascun progetto viene attribuito un rating di rischio interno e una perdita prevista.

Tutte le operazioni non sovrane (o non garantite come sovrane o assimilate a queste) sono soggette a limiti specifici per quanto riguarda il livello della transazione e le dimensioni della controparte. All'importo massimo nominale di ciascuna transazione è imposto un limite che dipende dalla perdita prevista dalla transazione stessa. I limiti relativi alle controparti si applicano alle esposizioni consolidate e solitamente riflettono l'entità dei fondi propri delle controparti e la loro capacità complessiva di ottenere finanziamenti esterni a lungo termine.

Per mitigare il rischio di credito, lo strumento utilizza vari strumenti di attenuazione del rischio di credito, quali:

- valori mobiliari legati a progetti (ad esempio, garanzia su azioni; garanzia su attività; attribuzione di diritti; garanzia su conti) e/o

- garanzie, solitamente fornite dal soggetto che ha sponsorizzato il progetto finanziato (ad esempio, garanzie di completamento, garanzie di prima richiesta).

Inoltre, lo strumento ricorre raramente a strumenti di attenuazione del rischio di credito non direttamente correlati al rischio del progetto, come le garanzie collaterali o le garanzie bancarie.

Lo strumento non fa uso di derivati per attenuare il rischio di credito.

3.2.2. Esposizione massima al rischio di credito tenendo conto di garanzie collaterali o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito

La tabella seguente riporta i valori relativi all'esposizione massima al rischio di credito per gli elementi del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, compresi i derivati. L'esposizione massima è indicata al lordo a causa dell'effetto mitigante delle garanzie collaterali.

Esposizione massima (in migliaia di euro) || 31.12.2012 || 31.12.2011

ATTIVITÀ || ||

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 466 568 || 452 279

Strumenti finanziari derivati || 115 || 434

Prestiti e crediti || 1 146 280 || 1 033 160

Crediti dai finanziatori || 87 310 || 87 310

Attività finanziarie detenute fino a scadenza || 99 029 || -

Altre attività || 224 || 416

Totale attività || 1 799 526 || 1 573 599

|| ||

CONTI FUORI BILANCIO || ||

Sopravvenienze passive || ||

- Garanzie non chieste || 20 000 || 20 000

Impegni || ||

- Prestiti non erogati || 749 044 || 701 092

- Garanzie chieste || 6 224 || 7 909

Totale conti fuori bilancio || 775 268 || 729 001

|| ||

Totale esposizione creditizia || 2 574 794 || 2 302 600

3.2.3. Rischio di credito su prestiti e crediti

3.2.3.1 Misurazione del rischio di credito su prestiti e crediti

Ogni operazione di prestito effettuata dallo strumento beneficia di una valutazione completa del rischio e di una quantificazione delle perdite previste, espresse attraverso un sistema di valutazione dei prestiti (Loan Grading, LG). Le categorie LG sono stabilite sulla base di criteri universalmente accettati, basati su parametri quali la qualità del mutuatario, la scadenza del prestito, le garanzie fornite a copertura ed eventualmente il garante.

Il sistema di valutazione dei prestiti LG comprende le metodologie, i processi, le banche dati e i sistemi informatici a sostegno della valutazione del rischio di credito insito nelle operazioni di prestito e della quantificazione delle perdite previste e riassume un'ampia gamma di informazioni allo scopo di consentire una classificazione relativa del rischio di credito dei prestiti. Il sistema LG riflette il valore attuale del livello stimato delle perdite attese esprimendo la probabilità di insolvenza dei debitori principali, dell'esposizione al rischio e della gravità della perdita in caso di effettiva inadempienza. Le categorie LG assolvono alle seguenti funzioni:

- contribuiscono ad effettuare una valutazione più precisa e quantitativa dei rischi associati ai prestiti;

- facilitano la ripartizione delle attività di controllo;

- offrono in ogni momento un quadro aggiornato sulla qualità del portafoglio prestiti;

- sono uno dei fattori che permettono di adottare le decisioni in materia di attribuzione di un prezzo ai rischi in funzione della perdita prevista.

I seguenti fattori contribuiscono alla definizione di una LG:

i) solvibilità del mutuatario: la Gestione rischi provvede a un esame indipendente della situazione del mutuatario e ne valuta la solvibilità sulla base di metodologie interne e banche dati esterne. In linea con l'approccio avanzato di Basilea II, la banca ha messo a punto una metodologia di rating interna (internal rating methodology, IRM) per determinare i rating interni di mutuatari e garanti. Tale metodologia si basa su una serie di schede di valutazione specifiche per ciascuna tipologia di controparte definita;

ii) correlazione dell'insolvenza: permette di quantificare la probabilità che mutuatario e garante incontrino difficoltà finanziarie simultaneamente. Tanto maggiore è la correlazione tra le probabilità di insolvenza del mutuatario e del garante, minore è il valore della garanzia e dunque più bassa è la classe LG;

iii) il valore degli strumenti di garanzia e delle garanzie: tale valore viene valutato sulla base della combinazione fra la solvibilità del soggetto emittente e il tipo di strumento utilizzato;

iv) il quadro contrattuale: un quadro contrattuale solido contribuisce alla qualità del prestito e la classificazione interna;

v) migliora la durata del prestito: a parità di ogni altra condizione, superiore è la durata del prestito, maggiore è il rischio di incorrere in difficoltà di restituzione del prestito.

La perdita prevista relativa a un prestito è calcolata combinando i cinque elementi sopra descritti. A seconda del livello di perdita prevista, un prestito è inserito in una delle seguenti categorie LG:

A     Prestiti di qualità eccellente: tale categoria è suddivisa in tre sottocategorie. La sottocategoria A° comprende i rischi sovrani all'interno dell'UE, vale a dire i prestiti concessi a uno Stato membro, ovvero garantiti interamente, esplicitamente e incondizionatamente da questo, per i quali non sono previste difficoltà di rimborso e ai quali è stata attribuita una perdita prevista dello 0%. La classe A+ fa riferimento a prestiti concessi a enti diversi dagli Stati membri (o garantiti da tali enti) che non presentano prospettive di deterioramento per la loro intera durata. La classe A- comprende operazioni di prestito che danno origine al dubbio che venga mantenuto il loro stato attuale (ad esempio, a causa della loro lunga durata o dell'elevata volatilità del prezzo futuro di una garanzia altresì eccellente), per i quali tuttavia la possibilità di un tale deterioramento appare ridotta.

B      Prestiti di elevata qualità: tali prestiti costituiscono una categoria di attività di cui la banca si fida, anche se non si può escludere il rischio di un deterioramento minimo in futuro. Le categorie B+ e B- vengono impiegate per indicare la relativa probabilità che si verifichi un tale deterioramento.

C      Prestiti di buona qualità: un esempio di tali prestiti sono i prestiti non garantiti a banche o grandi imprese conosciute per la loro solidità, rimborsabili integralmente alla scadenza dopo sette anni o in tranche a decorrere dall'erogazione, per un periodo equivalente.

D      Questa categoria costituisce il confine tra prestiti «di qualità accettabile» e prestiti che presentano problemi. Tale spartiacque nella classificazione del prestito viene definito più precisamente dalle sottoclassificazioni D+ e D-. I prestiti classificati alla sottocategoria D- richiedono di essere monitorati con maggiore attenzione.

E      In questa categoria LG rientrano i prestiti con un profilo di rischio maggiore rispetto a quanto solitamente accettato. La classe comprende altresì prestiti che hanno evidenziato gravi problemi nel corso della loro durata e per i quali non si può pertanto escludere l'ipotesi di una perdita. Per tale ragione, tali prestiti sono soggetti a un attento e scrupoloso monitoraggio. Le sottocategorie E+ ed E- consentono di differenziare l'intensità di questo particolare processo di monitoraggio. Le operazioni di classe E- presentano una situazione per la quale vi è la forte possibilità che sia impossibile mantenere il servizio del debito previsto e che sia pertanto richiesta una qualche forma di ristrutturazione del debito, con una conseguente probabile perdita di valore.

F      La categoria F (inadempienza) raccoglie i prestiti che presentano livelli di rischio inaccettabili. I prestiti sono classificati nella categoria F - solo a seguito di transazioni in corso per le quali si verificano, successivamente alla firma del contratto, circostanze avverse impreviste, eccezionali e gravi. Tutte le operazioni per le quali si verifica una perdita di capitale dello strumento per gli investimenti sono classificate in categoria F e sono oggetto di una disposizione specifica.

Generalmente, i prestiti classificati internamente in categoria D- o in categorie inferiori sono inseriti in un apposito elenco di operazioni da controllare. Tuttavia, se è stato inizialmente classificato con un profilo di rischio pari a D- o inferiore, il prestito verrà inserito nell'elenco solo in seguito a un evento significativo tale da comportare un ulteriore deterioramento della sua posizione LG.

La tabella di cui alla sezione 3.2.3.3 offre un'analisi della qualità del credito del portafoglio crediti dello strumento sulla base delle varie classi LG descritte in precedenza.

3.2.3.2 Analisi del rischio creditizio legato alla concessione di prestiti

La tabella seguente riporta l'esposizione massima al rischio creditizio legato alla concessione di prestiti sottoscritti ed erogati per tipo di mutuatario e tenendo conto delle garanzie fornite dai garanti:

Al 31.12.2012 (in migliaia di euro) || Garantiti || Altri strumenti di attenuazione del rischio di credito || Non garantiti || Totale

Banche || 12 630 || 136 695 || 207 582 || 356 907

Grandi imprese || 20 077 || 78 171 || 478 358 || 576 606

Enti pubblici || 30 462 || - || 18 || 30 480

Stati || - || 5 819 || 176 468 || 182 287

Totale erogato || 63 169 || 220 686 || 862 425 || 1 146 280

Sottoscritti e non erogati || 14 091 || 142 963 || 591 990 || 749 044

Al 31.12.2011 (in migliaia di euro) || Garantiti || Altri strumenti di attenuazione del rischio di credito || Non garantiti || Totale

Banche || 13 026 || 97 994 || 197 245 || 308 265

Grandi imprese || 15 699 || 55 601 || 475 012 || 546 312

Enti pubblici || 37 670 || - || - || 37 670

Stati || - || 6 214 || 134 699 || 140 913

Totale erogato || 66 395 || 159 809 || 806 956 || 1 033 160

Sottoscritti e non erogati || 10 434 || 173 484 || 517 174 || 701 092

Nell'ambito dei prestiti contratti nel quadro dello strumento, le operazioni che possono avere ripercussioni sui mutuatari e i garanti sono sottoposte a controllo permanente da parte della direzione operativa della BEI responsabile delle operazioni al di fuori del territorio della UE (Ops B). In particolare, nell'eventualità di declassamento del rating e/o inosservanza del contratto, gli obblighi contrattuali sono valutati caso per caso. Conformemente agli orientamenti sul rischio di credito, ove necessario vengono adottate misure attenuative. Inoltre, in caso di rinnovo delle garanzie bancarie ricevute per i prestiti, si garantisce la loro sostituzione o l'adozione tempestiva delle misure del caso.

Come risposta immediata agli sviluppi dei mercati finanziari successivi al settembre 2008, lo strumento si è attivato per rafforzare i propri meccanismi di controllo e di gestione dei rischi. In tale ottica, nell'aprile 2011, Ops B ha creato un'unità di controllo autonoma facente direttamente capo al direttore generale, incaricata di realizzare controlli finanziari e contrattuali sui prestiti. L'obiettivo ultimo è quello di promuovere lo scambio di informazioni tra dipartimenti e proporre, per quanto riguarda la gestione dei prestiti, modalità di rendicontazione e procedure operative da utilizzare in caso di crisi finanziaria, eventualmente in un'ottica di reazione rapida.

3.2.3.3 Analisi della qualità del credito dei prestiti per categoria di mutuatario

Le seguenti tabelle riportano l'analisi della qualità del credito del portafoglio prestiti dello strumento al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2011 in funzione della categoria del prestito in base alle esposizioni sottoscritte (per prestiti erogati e non erogati).

Al 31.12.2012 (in migliaia di euro) || || Qualità eccellente || Qualità standard || Rischio minimo accettabile || Alto rischio || Nessuna classificazione || Totale

|| || Da A a B- || C || D+ || D- e inferiore || ||

Mutuatario || Banche || 50 000 || 24 342 || 21 864 || 529 325 || 337 014 || 962 545

Grandi imprese || 7 466 || 8 006 || - || 605 672 || - || 621 144

Enti pubblici || - || - || - || 70 480 || - || 70 480

Stati || - || - || - || 241 155 || - || 241 155

Totale || || 57 466 || 32 348 || 21 864 || 1 446 632 || 337 014 || 1 895 324

Al 31.12.2011 (in migliaia di euro) || || Qualità eccellente || Qualità standard || Rischio minimo accettabile || Alto rischio || Nessuna classificazione || Totale

|| || Da A a B- || C || D+ ||  D- e inferiore || ||

Mutuatario || Banche || 50 002 || 9 674 || 39 966 || 356 629 || 351 476 || 807 747

Grandi imprese || 3 917 || 5 279 || - || 635 825 || - || 645 021

Enti pubblici || - || - || - || 38 761 || - || 38 761

Stati || - || - || - || 242 723 || - || 242 723

Totale || || 53 919 || 14 953 || 39 966 || 1 273 938 || 351 476 || 1 734 252

3.2.3.4 Concentrazione dei rischi di prestiti e crediti

3.2.3.4.1 Analisi geografica

Il portafoglio prestiti dello strumento può essere analizzato per regione geografica (in migliaia di euro) in base al paese del mutuatario:

Paese del mutuatario || 31.12.2012 || 31.12.2011

Regionale - ACP || 84 051 || 99 543

Uganda || 140 833 || 117 035

Regionale - Africa occidentale || 33 856 || 14 161

Mozambico || 137 745 || 126 666

Mauritania || 65 670 || 43 427

Etiopia || 81 666 || 84 266

Repubblica dominicana || 67 991 || 66 118

Kenya || 131 566 || 65 611

Camerun || 72 525 || 60 706

Zambia || 18 772 || 43 294

Congo (Repubblica democratica) || 28 415 || 8 980

Nigeria || 14 383 || 28 691

Regionale - Pacifico || 17 767 || 20 603

Regionale - Africa centrale || 10 431 || 12 109

Giamaica || 71 027 || 59 317

Madagascar || - || 1 253

Mauritius || 11 302 || 12 732

Ghana || 5 642 || 7 812

Angola || 10 009 || 13 598

Trinidad e Tobago || 1 483 || 1 002

Burkina Faso || 10 727 || 12 588

Malawi || 4 950 || 5 833

Nuova Caledonia || 4 198 || 4 673

Ruanda || 9 641 || 11 197

Niger || 4 146 || 3 950

Polinesia francese || 2 631 || 3 131

Botswana || - || -

Senegal || 5 837 || 10 329

Lesotho || 3 827 || 3 902

Vanuatu || 3 639 || 3 917

Belize || 13 || 103

Grenada || 2 477 || 2 698

Gabon || 1 011 || 1 509

Togo || 52 644 || 53 224

Capo Verde || 27 073 || 28 405

Gibuti || 762 || 777

Haiti || 4 654 || -

Santa Lucia || 2 916 || -

Totale || 1 146 280 || 1 033 160

3.2.3.4.2 Analisi per settore industriale

La tabella sottostante riporta l'analisi del portafoglio prestiti dello strumento per settore industriale del mutuatario. Le operazioni che comportano un'erogazione a un intermediario finanziario prima che al beneficiario finale sono registrate fra i prestiti globali (in migliaia di euro):

Settore industriale del mutuatario || 31.12.2012 || 31.12.2011

Prestiti globali e contratti di agenzia || 252 662 || 218 912

Compagnie aeree e costruzioni aeronautiche || 13 || 103

Aeroporti e sistemi di gestione del traffico aereo || 30 480 || 31 052

Materiali di base e attività minerarie || 168 911 || 135 573

Sostanze chimiche, plastiche e farmaceutiche || - || 20 400

Acqua potabile, trattamento delle acque || 38 697 || 33 247

Elettricità, carbone e settori affini || 409 090 || 358 745

Catena alimentare || - || 1 244

Beni di investimento/beni di consumo durevoli || 3 827 || 3 902

Trasporto marittimo e settori affini || 5 819 || 6 214

Trattamento delle materie prime, costruzioni || 24 154 || 29 025

Filiera della carta || 4 747 || 4 840

Strade e autostrade || 73 921 || 62 856

Telecomunicazioni || 18 427 || 24 963

Terziario e attività affini || 115 532 || 102 084

Totale || 1 146 280 || 1 033 160

3.2.3.5 Arretrati su prestiti

L'individuazione, il monitoraggio e la segnalazione di arretrati su prestiti sono definite da una serie di procedure riportate negli «Orientamenti in materia di monitoraggio dei pagamenti arretrati» («Guidelines for the Monitoring of late payments»).

Il monitoraggio e la segnalazione degli arretrati rientrano solitamente fra i compiti dell'Unità Arretrati (Late Payment Unit, LPU) della Direzione gestione e ristrutturazione delle transazioni della BEI. L'unità LPU provvede a redigere una relazione mensile sugli arretrati relativi alle rate di prestito dello strumento, che contiene una tabella di confronto degli importi arretrati da oltre otto giorni di mese in mese. Questa relazione mensile offre un'indicazione dettagliata delle misure già adottate o da adottare per paese, prestito e rata.

Un rapporto mensile sui prestiti scaduti da oltre 90 giorni viene inoltre redatto e inviato alla Commissione europea. Due volte l'anno il comitato di gestione della BEI riceve un prospetto riepilogativo degli arretrati relativi ai prestiti scaduti da oltre 30 e 90 giorni, insieme a un rapporto contenente dati comparativi sull'evoluzione annuale e semestrale degli arretrati.

I pagamenti arretrati dei prestiti interessati possono essere analizzati nella tabella seguente (valori in migliaia di euro):

|| Note || Prestiti e crediti 31.12.2012 || Prestiti e crediti 31.12.2011

Valore contabile || || 1 146 280 || 1 033 160

|| || ||

Riduzione di valore singola || || ||

Importo lordo || || 110 767 || 112 662

Riduzione di valore || 7 || -45 144 || -48 816

Riduzione di valore singola del valore contabile || || 65 623 || 63 846

|| || ||

Riduzione di valore collettiva || || ||

Importo lordo || || - || -

Riduzione di valore || || - || -

Riduzione di valore collettiva del valore contabile || || - || -

|| || ||

Arretrati senza riduzione di valore || || ||

|| || ||

Gli arretrati comprendono || || ||

30-60 giorni || || 12 ||  8

60-90 giorni || || - ||  472

90-180 giorni || || - ||  13

più di 180 giorni || || - ||  33

Valore contabile arretrato senza riduzione di valore || || 12 ||  526

|| || ||

Valore contabile non arretrato e senza riduzione di valore || || 1 080 645 || 968 788

|| || ||

Valore contabile totale prestiti e crediti || || 1 146 280 || 1 033 160

|| || || ||

3.2.4. Rischio di credito su tesoreria ed equivalenti di tesoreria

I fondi disponibili sono investiti in base al programma degli obblighi contrattuali di rimborso dello strumento. Al 31.12.2012, gli investimenti consistevano esclusivamente in depositi bancari e altri strumenti finanziari a breve termine. Anche gli investimenti in titoli a medio e lungo termine sono ammissibili conformemente agli orientamenti in materia di investimento e in funzione dei requisiti di liquidità.

Il rating minimo a breve termine richiesto per le banche o i soggetti emittenti autorizzati è A-1/P-1/F1 (Moody's, S&P, Fitch). In caso di rating diversi assegnati da più di un'agenzia di rating creditizio, si applica il rating più basso. Il limite massimo autorizzato per ciascuna banca o soggetto emittente è attualmente fissato a 50 000 000 EUR (cinquanta milioni di euro).

I depositi sono eseguiti presso soggetti autorizzati entro il termine massimo di tre mesi dalla data della contrattazione e fino al limite di esposizione del credito.

Al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2011 tutti i depositi bancari e le carte commerciali a breve termine detenuti dallo strumento avevano un rating minimo di P-1 al giorno di liquidazione secondo Moody's. Il rating di P-2 al 31 dicembre 2011 era dovuto al declassamento di una controparte avvenuto il 21 dicembre 2011.

La tabella seguente mostra la situazione dei depositi bancari, comprese le entrate da interessi (in migliaia di euro):

Rating minimo a breve termine (Moody's) ||      Rating minimo      a lungo termine      (Moody's) || 31.12.2012 || 31.12.2011

P-1 ||      Aa1 || 43 400 || 10% || - || -

P-1 ||      Aa2 || - || - || 28 622 || 6%

P-1 ||      Aa3 || 130 901 || 29% || 105 547 || 24%

P-1 ||      A1 || 83 500 || 18% || 117 603 || 26%

P-1 ||      A2 || 198 179 || 43% || 179 938 || 40%

P-2 ||      A3 || - || - || 17 441 || 4%

Totale ||      || 455 980 || 100% || 449 151 || 100%

3.2.5. Rischio di credito sui derivati

3.2.5.1 Politica in materia di rischio di credito sui derivati

Il rischio di credito sui derivati è rappresentato dalla perdita che una determinata parte subirebbe se la controparte all'accordo si rivelasse incapace di far fronte ai propri obblighi contrattuali. Il rischio di credito associato ai derivati varia in base a una serie di fattori (quali i tassi di interesse e di cambio) e corrisponde in genere solo a una parte limitata del loro valore nozionale.

Nel corso normale della sua attività, lo strumento per gli investimenti può stipulare contratti di swap a copertura di specifiche operazioni di prestito o contratti non standardizzati di cambio a termine a copertura delle proprie posizioni in divisa, denominati in valute attivamente scambiate diverse dall'euro. Tutti i contratti di swap vengono eseguiti dalla Banca europea per gli investimenti con una controparte esterna. Gli swap sono regolamentati dagli stessi accordi in materia di master swap (Master Swap Agreements) e dagli allegati a sostegno del credito (Credit Support Annexes) sottoscritti dalla Banca europea per gli investimenti e dalle sue controparti esterne.

3.2.5.2 Misurazione del rischio di credito sui derivati

Tutti gli swap eseguiti dalla Banca europea per gli investimenti correlati allo strumento vengono gestiti nell'ambito dello stesso quadro contrattuale e delle metodologie applicate ai derivati negoziati dalla Banca europea per gli investimenti per i propri scopi. In particolare, l'ammissibilità delle controparti di un contratto swap viene stabilita dalla Banca europea per gli investimenti sulla base delle stesse condizioni di ammissibilità dei suoi contratti swap generali.

La Banca europea per gli investimenti misura l'esposizione al rischio di credito connessa alle transazioni con swap e derivati servendosi di metodi basati sul valore di mercato netto (Net Market Exposure, NME) e sull'esposizione potenziale futura (Potential Future Exposure, PFE) per le sue attività di comunicazione e monitoraggio dei limiti. I parametri NME e PFE comprendono i derivati connessi allo strumento per gli investimenti.

La tabella seguente mostra le scadenze dei contratti swap (compresi gli scambi incrociati di valute, gli scambi di tassi di interesse a valute incrociate ed esclusi gli scambi di valute a breve termine), suddivisi per importo nozionale ed equo valore:

Contratti swap al 31.12.2012 || inferiori a || da 1 anno || da 5 anni || superiori a || Totale 2012

(in migliaia di euro) || 1 anno || a 5 anni || a 10 anni || 10 anni ||

Importo nozionale || 1 480 || 9 833 || 15 253 || - || 26 566

Equo valore (ovvero, valore scontato netto) || 71 || -528 || -3 529 || - || -3 986

Contratti swap al 31.12.2011 || inferiori a || da 1 anno || da 5 anni || superiori a || Totale 2011

(in migliaia di euro) ||  1 anno || a 5 anni || a 10 anni || 10 anni ||

Importo nozionale || 7 042 || 43 593 || 16 899 || - || 67 534

Equo valore (ovvero, valore scontato netto) || -674 || -1 331 || -3 869 || - || -5 874

Lo strumento prevede investimenti in contratti di scambi di valute a breve termine a copertura del rischio valutario connesso alle erogazioni di prestiti in valute diverse dall'euro. Gli scambi di valute a breve termine hanno una scadenza massima di tre mesi e vengono regolarmente rinnovati. Al 31 dicembre 2012, l'importo nozionale degli scambi di valute a breve termine era pari a 652 milioni di euro, a fronte dei 585 milioni di euro registrati al 31 dicembre 2011. Al 31 dicembre 2012, l'equo valore degli scambi di valute a breve termine era pari a -2,9 milioni di euro, a fronte dell''importo di 6,4 milioni di euro registrato il 31 dicembre 2011.

Lo strumento sottoscrive i contratti di scambio di tassi d'interesse per proteggersi dal rischio di tasso d'interesse sui prestiti erogati. Al 31 dicembre 2012, lo scambio di tassi d'interesse aveva un importo nozionale di 19,6 milioni di euro (0 nel 2011) e un equo valore di 0,03 milioni di euro (0 nel 2011).

3.2.6. Rischio di credito sulle attività finanziarie detenute fino a scadenza

La tabella seguente illustra la situazione del portafoglio delle attività finanziarie detenute fino a scadenza costituito integralmente da obbligazioni con scadenza inferiore a tre mesi.

Rating minimo a breve termine (Moody's) ||      Rating minimo      a lungo termine      (Moody's) || 31.12.2012 || 31.12.2011

P-2 ||      Baa2 || 50 143 || 51% || - || -

P-3 ||      Baa3 || 48 886 || 49% || - || -

Totale ||      || 99 029 || 100% || - || -

3.3 Rischio di liquidità

3.3.1 Gestione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta il rischio legato all'eventualità che un'impresa abbia difficoltà a far fronte agli obblighi di pagamento legati alle passività finanziarie regolate attraverso il contante o altre attività finanziarie.

Lo strumento è finanziato prevalentemente con i contributi degli Stati membri (risorse del 9° e 10° FES) e secondariamente dalle entrate derivanti dalle transazioni effettuate nell'ambito dello strumento stesso. Tenendo conto delle previsioni della BEI in materia di gestione e funzionamento dello strumento, la Commissione europea provvede a stilare e a comunicare al Consiglio entro il 15 ottobre di ogni anno un prospetto degli impegni e dei pagamenti e l'importo annuale delle richieste di contributi (compresi gli abbuoni di interessi) dell'esercizio fiscale in corso e di quelli successivi.

Per calcolare i contributi annuali degli Stati membri, si analizza e si controlla per tutto l'anno la struttura degli esborsi del portafoglio attuali e previsti. Gli eventi speciali, per esempio i rimborsi anticipati, le cessioni di azioni o i casi di insolvenza, vengono presi in considerazione per correggere le richieste di liquidità annuali Per ridurre ulteriormente il rischio di liquidità, lo strumento mantiene una riserva di liquidità sufficiente a coprire puntualmente in ogni momento le erogazioni previste, come comunicato periodicamente dall'OPS (Direzione operazioni) B.

Le attività di tesoreria relative ai conti aperti a nome dello strumento per gli investimenti vengono gestite dalla tesoreria della BEI conformemente al principio di separazione delle funzioni tra front office e back office. Le operazioni di liquidazione relative all'investimento di tali attività rientrano fra le responsabilità del Dipartimento per la pianificazione e la liquidazione delle operazioni della banca.

Inoltre, in base al principio della separazione delle funzioni, l'autorizzazione delle controparti e i limiti agli investimenti di tesoreria, nonché il relativo monitoraggio, rientrano fra le responsabilità della Direzione per la gestione dei rischi della banca.

3.3.2 Misurazione del rischio di liquidità

Le tabelle di questa sezione illustrano le passività finanziarie dello strumento in base alla scadenza, ovverosia al periodo che rimane tra la data del bilancio e la data di scadenza prevista dal contratto (in base ai flussi di cassa non attualizzati).

Gli impegni assunti dallo strumento prendono la forma di porzioni non erogate di credito previste dai contratti di prestito già conclusi, porzioni non erogate previste da accordi di sottoscrizione di capitale o di investimento già conclusi, garanzie sui prestiti concesse, abbuoni di interesse e assistenza tecnica (AT). Il calendario di esborso è caratterizzato da un livello elevato di incertezza. I prestiti concessi dallo strumento prevedono un termine ultimo di erogazione, ma vengono in realtà effettuati in momenti e per importi che dipendono dai progressi registrati dai relativi progetti di investimento e transazioni di finanziamento, in un contesto operativo piuttosto instabile. Gli investimenti di capitale vanno effettuati quando e non appena i gestori del fondo emettono richieste di capitali valide sulla base dell'andamento delle rispettive attività di investimento. Il periodo di prelievo dura solitamente tre anni, con frequenti proroghe di uno e due anni. In attesa che tutti gli investimenti del fondo siano disponibili, alcuni impegni di esborso oltrepassano solitamente la fine del periodo di prelievo, in quanto la liquidità del fondo può occasionalmente essere insufficiente a onorare gli obblighi di pagamento relativi a commissioni o altre spese. Le garanzie sui prestiti non sono soggette a specifici impegni di esborso a meno che esse non siano richieste dal beneficiario. L'importo non saldato della garanzia viene ridotto in base al calendario di rimborso di ogni prestito garantito.

In tale contesto, la ripartizione per scadenze delle tabelle che seguono è stata stimata tenendo conto del periodo di esborso previsto dai singoli contratti, utilizzando previsioni conformi ai metodi standard utilizzati per la programmazione delle liquidità dello strumento. Gli impegni di esborso relativi all'assistenza tecnica sono solitamente a breve termine (meno di un anno). Alla categoria "scadenza indeterminata" appartengono I casi seguenti: impegni relativi a garanzie richieste e non richieste, impegni relativi a prestiti non erogati il cui periodo di esborso è terminato e per i quali si attende un'estensione e abbuoni d'interesse per i quali agli Stati membri sono stati richiesti fondi su base forfettaria per coprire il fabbisogno futuro.

Il profilo di liquidità delle passività finanziarie derivate rappresenta i flussi di cassa non attualizzati dei contratti swap, compresi gli scambi incrociati di valute, gli scambi di tassi di interesse a valute incrociate, gli scambi di valute a breve termine e gli scambi di tassi di interesse.

Profilo di scadenza delle passività finanziarie non derivate || 3 mesi o inferiore || 3 mesi – 1 anno || 1 anno – 5 anni || Oltre 5 anni || Scadenza indeterminata || Deflusso nominale lordo

In migliaia di EUR al 31.12.2012

Altro (garanzie accordate, garanzie richieste) || - || - || - || - || 26 224 || 26 224

Deflusso per impegni per prestiti non erogati || 16 500 || 287 657 || 243 020 || - || 201 867 || 749 044

Deflusso per sottoscrizioni di fondi di investimento e azioni || - || 26 806 || 54 958 || 7 319 || 127 987 || 217 070

Deflusso per impegni per abbuoni di interesse || 255 || 101 495 || 79 206 || - || 23 599 || 204 555

Deflusso per impegni per AT || 2 000 || 8 511 || 13 109 || - || - || 23 620

Totale || 18 755 || 424 469 || 390 293 || 7 319 || 379 677 || 1 220 513

Profilo di scadenza delle passività finanziarie non derivate || 3 mesi o inferiore || 3 mesi – 1 anno || 1 anno – 5 anni || Oltre 5 anni || Scadenza indeterminata || Deflusso nominale lordo

In migliaia di EUR al 31.12.2011

Altre (garanzie accordate, garanzie richieste) || - || - || - || - || 27 909 || 27 909

Deflusso per impegni per prestiti non erogati || 2 295 || 257 127 || 274 573 || 54 000 || 113 097 || 701 092

Deflusso per sottoscrizioni di fondi di investimento e azioni || 2 035 || 38 424 || 38 010 || 7 666 || 178 432 || 264 567

Deflusso per impegni per abbuoni di interesse || 1 445 || 31 100 || 139 211 || - || 16 211 || 187 967

Deflusso per impegni per AT || 4 564 || 16 693 || - || - || - || 21 257

Totale || 10 339 || 343 344 || 451 794 || 61 666 || 335 649 || 1 202 792

Profilo di scadenza delle passività finanziarie derivate In migliaia di EUR al 31.12.2012 || 3 mesi o inferiore || 3 mesi – 1 anno || 1 anno – 5 anni || Oltre 5 anni || Afflusso/deflusso nominale lordo

scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate - afflussi || 1 238 || 7 364 || 14 498 || 5 350 || 28 450

scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate - deflussi || -1 286 || -8 428 || -17 218 || -5 894 || -32 826

scambi di valute a breve termine - afflussi || 649 000 || - || - || - || 649 000

scambi di valute a breve termine - deflussi || -652 451 || - || - || - || -652 451

scambi di tassi di interesse - afflussi || 65 || 511 || 3 274 || 2 117 || 5 967

scambi di tassi di interesse - deflussi || - || -753 || -3 537 || -1 577 || -5 867

Totale || -3 434 || -1 306 || -2 983 || -4 || -7 727

|| || || || ||

Profilo di scadenza delle passività finanziarie derivate In migliaia di EUR al 31.12.2011 || 3 mesi o inferiore || 3 mesi – 1 anno || 1 anno – 5 anni || Oltre 5 anni || Afflusso/deflusso nominale lordo

scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate - afflussi || 9 873 || 14 365 || 19 533 || 7 430 || 51 201

scambi incrociati di valute e scambi di tassi di interesse a valute incrociate - deflussi || -10 091 || -17 527 || -24 420 || -9 015 || -61 053

scambi di valute a breve termine - afflussi || 585 000 || - || - || - || 585 000

scambi di valute a breve termine - deflussi || -591 909 || - || - || - || -591 909

Totale || -7 127 || -3 162 || -4 887 || -1 585 || -16 761

3.4 Rischi di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che le variazioni dei prezzi di mercato, quali i tassi di interesse, i prezzi dei titoli azionari, i tassi di cambio e differenziali creditizi (che non riguardano le variazioni di credit spread del soggetto emittente) influenzino il risultato economico di un'entità o il valore delle partecipazioni detenute.

3.4.1. Rischio di tasso di interesse

Il rischio di tasso d'interesse è rappresentato dalla volatilità del valore economico delle posizioni dello strumento per gli investimenti, ovvero del risultato economico che da essa deriva, a causa di andamento negativo dei mercati o della struttura per scadenza dei tassi d'interesse. Si verifica un'esposizione al rischio di tasso d'interesse quando vi sono differenze tra le caratteristiche di prezzo e durata delle diverse attività e passività.

Lo strumento per gli investimenti misura la sensibilità del proprio portafoglio prestiti e delle relative operazioni di scambio volte a fornire singole coperture (micro hedging swaps) al rischio di tasso d'interesse calcolando il valore del punto base (Basis Point Value, BPV).

Il BPV misura l'aumento o la diminuzione del valore attuale netto del portafoglio come effetto dell'aumento di un punto base (0,01%) del tasso d'interesse in determinati lassi di tempo "mercato monetario – fino a un anno", "molto breve – da due a tre anni", "breve – da 4 a 6 anni", "lungo – da 12 a 20 anni" o "molto lungo – più di 21 anni".

Per ottenere il valore attuale netto dei prestiti, lo strumento per gli investimenti utilizza la curva di rendimento dei finanziamenti in EUR (curva degli scambi in EUR + margine d'interesse dei finanziamenti BEI) per i flussi di cassa denominati in EUR ed altre valute diverse dall'USD e la curva di rendimento dei finanziamenti in USD per i flussi di cassa denominati in USD. Per ottenere il valore attuale netto delle operazioni di scambio volte a fornire singole coperture (micro hedging swaps), lo strumento per gli investimenti utilizza la curva di rendimento degli scambi in EUR per i flussi di cassa denominati in EUR e la curva di rendimento dei finanziamenti in USD per i flussi di cassa denominati in USD.

Come illustra la seguente tabella, il valore attuale netto del portafoglio prestiti, comprese le relative operazioni di scambio volte a fornire singole coperture (micro hedging swaps), al 31.12.2012 diminuirebbe di 341 000 EUR (e di 239 000 EUR al 31.12.2011) se il tasso d'interesse aumentasse nello stesso periodo di un punto base.

Valore del punto base (in migliaia di euro) || Mercato monetario || Molto breve || Breve || Medio || Lungo || Molto lungo || Totale

al 31.12.2012 || 1 anno || 2-3 anni || 4-6 anni || 7-11 anni || 12-20 anni || 21 anni ||

Sensibilità complessiva di prestiti e micro hedging swaps || -25 || -47 || -90 || -117 || -62 || - || -341

Valore del punto base (in migliaia di euro) || Mercato monetario || Molto breve || Breve || Medio || Lungo || Molto lungo || Totale

al 31.12.2011 || 1 anno || 2-3 anni || 4-6 anni || 7-11 anni || 12-20 anni || 21 anni ||

Sensibilità complessiva di prestiti e micro hedging swaps || -20 || -28 || -60 || -78 || -53 || - || -239

3.4.2. Rischio del tasso di cambio

Il rischio del tasso di cambio ("FX") è rappresentato dalla volatilità del valore economico delle posizioni dello strumento per gli investimenti, ovvero del risultato economico che da essa deriva, a causa di un'evoluzione negativa dei tassi di cambio.

Lo strumento è esposto al rischio del tasso di cambio ogni volta che si verifica un disallineamento valutario fra le attività e le passività. Tale rischio comporta altresì l'effetto di variazioni inattese e sfavorevoli nel valore dei flussi di cassa futuri a causa di movimenti valutari.

3.4.2.1 Rischio di tasso di cambio e attività di tesoreria

Le attività di tesoreria sono denominate in EUR o USD.

La copertura contro il rischio del tasso di cambio è offerta da transazioni a pronti o a termine, scambi di valute o scambi incrociati di valute. Qualora lo ritenga necessario e opportuno, la Tesoreria della BEI ha la facoltà di utilizzare ogni strumento, in linea con la politica della Banca, che offra protezione nei confronti dei rischi di mercato legati alle attività finanziarie dello strumento.

3.4.2.2 Rischio del tasso di cambio e operazioni finanziate o garantite dallo strumento per gli investimenti

I contributi degli Stati membri allo strumento per gli investimenti sono elargiti in euro. Le operazioni finanziate o garantite dallo strumento, nonché gli abbuoni d'interessi, possono essere indicati in EUR, USD o in ogni altra valuta autorizzata.

Si verifica un'esposizione al rischio del tasso di cambio (rispetto all'euro quale valuta di riferimento) ogni volta che le transazioni in valute diverse dall'euro avvengono senza alcuna copertura. Vengono qui di seguito riportati gli orientamenti relativi alla copertura contro il rischio del tasso di cambio dello strumento gli investimenti.

3.4.2.2.1. Copertura delle operazioni in valute diverse da EUR o USD

- I prestiti dello strumento per gli investimenti erogati in valute diverse da EUR o USD devono essere coperti attraverso contratti di scambi incrociati di valute che presentino lo stesso profilo finanziario del prestito di base, a condizione che esista un mercato per tali contratti.

- Per le erogazioni effettuate in una valuta diversa da EUR o USD e per le quali non è stata avviata un'operazione di copertura a lungo termine, la Tesoreria procede a una transazione in valuta estera due giorni lavorativi prima dell'esborso. Il tasso di conversione applicato dallo strumento corrisponde al tasso di cambio di mercato fornito dalla Tesoreria. Analogamente, per i rimborsi ricevuti in valute diverse da EUR e USD, la Tesoreria avvia un'operazione di cambio, laddove necessario, per convertire le valute ricevute.

- Le garanzie non richiamate non sono soggette alla copertura tramite operazioni di cambio. Le richieste di garanzie in valute diverse da EUR e USD non sono soggette a copertura.

- Le operazioni in valute diverse da EUR e USD, per le quali la Tesoreria non può intraprendere alcuna operazione di copertura, restano non coperte. Tali operazioni comprendono anche le operazioni (sintetiche) in valuta locale ma regolate in EUR o USD. In tal modo lo strumento per gli investimenti resta esposto al relativo rischio in cui è incorso.

3.4.2.2.2. Copertura di operazioni in USD

- L'importo totale in sospeso di tutte le operazioni dello strumento di (a eccezione delle garanzie non richiamate) in USD è coperto grazie a scambi di valuta USD/EUR, rinnovati periodicamente. All'inizio di ciascun periodo, i flussi di cassa da ricevere o versare in USD nel periodo successivo vengono stimati sulla base delle entrate/delle erogazioni previste. Successivamente, gli scambi di valute prossimi alla scadenza vengono rinnovati e il relativo importo adeguato per coprire almeno il fabbisogno di liquidità in USD previsto per il periodo successivo.

- Per adeguare, laddove necessario, la copertura del successivo rimborso dello scambio di valute va calcolata periodicamente l'esposizione complessiva in USD sulla base alle registrazioni contabili.

- Qualora la Tesoreria lo ritenga opportuno a livello operativo, a copertura di determinati prestiti in USD possono essere altresì utilizzati scambi incrociati di valute.

- Tra due rinnovi consecutivi, le eventuali mancanze di liquidità in USD devono essere coperte mediante operazioni ad hoc di scambio di valute, mentre gli eccessi di liquidità devono essere investiti in attività di tesoreria o scambiati in EUR.

- L'importo totale in sospeso non coperto relativo a tutte le transazioni in USD (in termini nominali) non deve mai superare la cifra di 5 000 000 USD (cinque milioni di dollari USA). Tale soglia viene adeguata con cadenza annuale. Qualora tale limite non venga rispettato, la Tesoreria provvede a far rientrare l'esposizione entro i limiti consentiti attraverso un'operazione di cambio.

3.4.2.3 Posizione relativa al tasso di cambio

Le tabelle seguenti illustrano la posizione dello strumento relativamente al cambio con le altre valute (in migliaia di euro):

Al 31 dicembre 2012 || EUR || USD || KES || Valute ACP/PTOM || Totale

|| || || || ||

ATTIVITÀ || || || || ||

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 424 647 || 41 921 || - || - || 466 568

Strumenti finanziari derivati || 1 064 || -949 || - || - || 115

Prestiti e crediti || 513 231 || 508 412 || 60 348 || 64 289 || 1 146 280

Attività finanziarie disponibili per la vendita || 66 509 || 259 694 || - || 6 798 || 333 001

Crediti dai finanziatori || 87 310 || - || - || - || 87 310

Attività finanziarie detenute fino a scadenza || 99 029 || - || - || - || 99 029

Altre attività || - || - || - || 224 || 224

Totale attività || 1 191 790 || 809 078 || 60 348 || 71 311 || 2 132 527

|| || || || ||

PASSIVITÀ E RISORSE DEI FINANZIATORI || || || || ||

Passività || || || || ||

Strumenti finanziari derivati || -675 814 || 682 849 || - || - || 7 035

Risconti passivi || 37 560 || 248 || - || - || 37 808

Debiti nei confronti di terzi || 312 040 || 46 || - || - || 312 086

Altre passività || 905 || 19 || 14 || 215 || 1 153

Totale passività || -325 309 || 683 162 || 14 || 215 || 358 082

Risorse dei finanziatori || || || || ||

Contributi degli Stati membri richiamati || 1 561 309 || - || - || - || 1 561 309

Riserva intestata all'equo valore || 5 366 || 59 144 || - || 3 924 || 68 434

Utili non distribuiti || 144 702 || - || - || - || 144 702

Totale risorse dei finanziatori || 1 711 377 || 59 144 || - || 3 924 || 1 774 445

Totale passività e risorse dei finanziatori || 1 386 068 || 742 306 || 14 || 4 139 || 2 132 527

Posizione in valuta al 31 dicembre 2012 || -194 278 || 66 772 || 60 334 || 67 172 || -

|| || || || ||

al 31 dicembre 2012: || || || || ||

IMPEGNI || || || || ||

Prestiti non erogati e attività finanziarie disponibili per la vendita || 794 475 || 171 639 || - || - || 966 114

Garanzie chieste || - || - || - || 6 224 || 6 224

Abbuoni d'interessi e assistenza tecnica || 204 555 || - || - || - || 204 555

|| || || || ||

SOPRAVVENIENZE PASSIVE || || || || ||

Garanzie non chieste || 20 000 || - || - || - || 20 000

Al 31 dicembre 2011 || EUR || USD || CAD || Valute ACP/PTOM || Totale

|| || || || ||

ATTIVITÀ || || || || ||

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 416 384 || 35 895 || - || - || 452 279

Strumenti finanziari derivati || 13 419 || -12 985 || - || - || 434

Prestiti e crediti || 477 340 || 501 923 || - || 53 897 || 1 033 160

Attività finanziarie disponibili per la vendita || 54 287 || 186 525 || 4 303 || 6 545 || 251 660

Crediti dai finanziatori || 87 310 || - || - || - || 87 310

Altre attività || 50 || - || - || 366 || 416

Totale attività || 1 048 790 || 711 358 || 4 303 || 60 808 || 1 825 259

|| || || || ||

PASSIVITÀ E RISORSE DEI FINANZIATORI || || || || ||

Passività || || || || ||

Strumenti finanziari derivati || -641 758 || 654 460 || - || - || 12 702

Risconti passivi || 32 689 || 314 || - || - || 33 003

Debiti nei confronti di terzi || 329 598 || 62 || - || - || 329 660

Altre passività || 691 || 19 || - || 403 || 1 113

Totale passività || -278 780 || 654 855 || - || 403 || 376 478

Risorse dei finanziatori || || || || ||

Contributi degli Stati membri richiamati || 1 281 309 || - || - || - || 1 281 309

Riserva intestata all'equo valore || 41 750 || - || - || - || 41 750

Utili non distribuiti || 125 722 || - || - || - || 125 722

Totale risorse dei finanziatori || 1 448 781 || - || - || - || 1 448 781

Totale passività e risorse dei finanziatori || 1 170 001 || 654 855 || - || 403 || 1 825 259

Posizione in valuta al 31 dicembre 2011 || -121 211 || 56 503 || 4 303 || 60 405 || -

|| || || || ||

al 31 dicembre 2011: || || || || ||

IMPEGNI || || || || ||

Prestiti non erogati e attività finanziarie disponibili per la vendita || 761 319 || 204 340 || - || - || 965 659

Garanzie chieste || - || - || - || 7 909 || 7 909

Abbuoni d'interessi e assistenza tecnica || 209 223 || || - || - || 209 223

SOPRAVVENIENZE PASSIVE || || || || ||

Garanzie non chieste || 20 000 || - || - || - || 20 000

3.4.2.4 Analisi di sensibilità del rischio del tasso di cambio (in migliaia di euro)

Alla data di riferimento del bilancio, l'esposizione netta più significativa in valuta estera è in USD. Al 31 dicembre 2012, una variazione del + 10% o del – 10% del tasso di conversione dell'USD avrebbe comportato una variazione delle risorse dei finanziatori di 6 682 milioni di euro e di – 6 682 milioni di euro, rispettivamente (al 31 dicembre 2011: 5 650 milioni di euro e - 5 650 milioni di euro rispettivamente).

3.4.2.5 Tassi di conversione

Per preparare il bilancio al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2011, sono stati utilizzati I seguenti tassi di conversione:

|| 31 dicembre 2012 || 31 dicembre 2011

Valute non-UE || ||

Peso dominicano (DOP) || 53.1220 || 49.8498

Dollaro delle Fiji (FJD) || 2.3417 || 2.3630

Gourde haitiano (HTG) || 55.7265 || 52.1645

Scellino keniota (KES) || 113.68 || 109.53

Ouguya mauritana (MRO) || 393.99 || 372.52

Rupia mauriziana (MUR) || 40.19 || 37.43

Franco ruandese (RWF) || 811.83 || 771.76

Scellino ugandese (UGX) || 3 549 || 3 205

Dollaro statunitense (USD) || 1.3194 || 1.2939

Franco CFA (XAF/XOF) || 655.957 || 655.957

Rand sudafricano (ZAR) || 11.1727 || 10.4830

3.4.3. Rischio legato al prezzo dei titoli azionari (in migliaia di euro)

Il rischio legato al prezzo dei titoli azionari rappresenta il rischio di una diminuzione dell'equo valore dei titoli azionari in seguito alle variazioni dei livelli degli indici di tali titoli e del valore dei singoli investimenti in titoli azionari.

Lo strumento è esposto al rischio legato ai prezzi dei titoli azionari a causa dei suoi investimenti in capitale di rischio, vale a dire investimenti in capitale azionario diretto a fondi di capitale di rischio.

Gli investimenti nel capitale azionario sono soggetti a valutazione. Ogni investimento è valutato sulla base di diversi criteri che spaziano fra tre categorie principali: gestione, piano aziendale e struttura. I punteggi singoli vengono poi fatti confluire in un unico punteggio complessivo, che viene assegnato all'investimento e che ne riassume la forza complessiva.

Le esposizioni al rischio del prezzo dei titoli azionari sono altresì soggette a soglie, definite sia a livello individuale che cumulativo. L'entità di tali soglie dipende dalla qualità degli investimenti in capitale azionario.

Per quanto riguarda il valore dei titoli azionari detenuti da privati, non sono possibili monitoraggi e controlli diretti permanenti. e le migliori indicazioni disponibili comprendono i prezzi calcolati tramite un'appropriata tecnica di valutazione.

Gli effetti sulle risorse dei finanziatori dello strumento (determinati dalle variazioni dell'equo valore del portafoglio dei titoli azionari disponibili per la vendita) in seguito alla riduzione del 10% dei livelli degli indici di tali titoli e del valore dei singoli investimenti in titoli azionari, restando costanti le altre variabili, corrispondono a - 33 300 EUR al 31 dicembre 2012 e a - 25 166 EUR al 31 dicembre 2011.

4 Equi valori di attività e passività

La tabella sottostante riporta il confronto per categoria degli importi contabili e degli equi valori delle attività e delle passività dello strumento, registrati nei rendiconti finanziari (in migliaia di euro):

|| Valore contabile al 31.12.2012 || Equo valore al 31.12.2012 || Valore contabile al 31.12.2011 || Equo valore al 31.12.2011

Attività registrate all'equo valore || || || ||

Attività finanziarie disponibili per la vendita || 333 001 || 333 001 || 251 660 || 251 660

Strumenti finanziari derivati || 115 || 115 || 434 || 434

Totale || 333 116 || 333 116 || 252 094 || 252 094

|| || || ||

Attività registrate al costo ammortizzato || || || ||

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 466 568 || 466 568 || 452 279 || 452 279

Prestiti e crediti || 1 146 280 || 1 226 409 || 1 033 160 || 1 022 679

Crediti dai finanziatori || 87 310 || 87 310 || 87 310 || 87 310

Attività finanziarie detenute fino a scadenza || 99 029 || 98 805 || - || -

Altre attività || 224 || 224 || 416 || 416

Totale || 1 799 411 || 1 879 316 || 1 573 165 || 1 562 684

Totale attività || 2 132 527 || 2 212 432 || 1 825 259 || 1 814 778

|| || || ||

Passività registrate all'equo valore || || || ||

Strumenti finanziari derivati || 7 035 || 7 035 || 12 702 || 12 702

Totale || 7 053 || 7 053 || 12 702 || 12 702

|| || || ||

Passività registrate al costo ammortizzato || || || ||

Risconti passivi || 37 808 || 37 808 || 33 003 || 33 003

Debiti nei confronti di terzi || 312 086 || 312 086 || 329 660 || 329 660

Altre passività || 1 153 || 1 153 || 1 113 || 1 113

Totale || 351 047 || 351 047 || 363 776 || 363 776

Totale passività || 358 082 || 358 082 || 376 478 || 376 478

La sezione successiva descrive le metodologie e le ipotesi impiegate per determinare l'equo valore delle attività e delle passività:

§ Attività per le quali l'equo valore è prossimo al valore contabile

Per le attività e le passività liquide o di durata a breve termine inferiore a tre mesi, si presume che i rispettivi valori contabili siano prossimi all'equo valore.

§ Attività e passività registrate all'equo valore

Le quotazioni dei prezzi pubblicati in un mercato attivo costituiscono la prima fonte per determinare l'equo valore di uno strumento finanziario. Tali dati sono raramente disponibili a causa della portata degli investimenti che caratterizza il portafoglio dello strumento. Per gli strumenti per i quali il prezzo di mercato non è disponibile, si effettua una stima dell'equo valore utilizzando tecniche o modelli di valutazione basati, laddove possibile, su dati di mercato osservabili prevalenti alla data del bilancio.

La tabella seguente analizza le attività finanziarie valutate all'equo valore secondo un metodo di valutazione. I diversi livelli sono definiti come segue:

- Livello 1:     prezzi quotati (non adeguati) dei mercati attivi;

- Livello 2:     elementi diversi dai prezzi quotati compresi nel livello 1 osservabili per l'attività, direttamente (vale a dire, sotto forma di prezzi) o indirettamente (vale a dire, derivati dai prezzi);

- Livello 3:     elementi relativi all'attività non basati su dati mercato osservabili (elementi non osservabili).

Al 31 dicembre 2012 (in migliaia di euro) || Livello 1 || Livello 2 || Livello 3 || Totale

Attività finanziarie || || || ||

Strumenti finanziari derivati || - || 115 || - || 115

Attività finanziarie disponibili per la vendita || 11 001 || - || 322 000 || 333 001

Totale || 11 001 || 115 || 322 000 || 333 116

|| || || ||

Passività finanziarie || || || ||

Strumenti finanziari derivati || - || 7 035 || - || 7 035

Totale || - || 7 035 || - || 7 035

Al 31 dicembre 2011 (in migliaia di euro) || Livello 1 || Livello 2 || Livello 3 || Totale

Attività finanziarie || || || ||

Strumenti finanziari derivati || - || 434 || - || 434

Attività finanziarie disponibili per la vendita || 15 214 || - || 236 446 || 251 660

Totale || 15 214 || 434 || 236 446 || 252 094

|| || || ||

Passività finanziarie || || || ||

Strumenti finanziari derivati || - || 12 702 || - || 12 702

Totale || - || 12 702 || - || 12 702

Nel 2012 lo strumento non ha effettuato trasferimenti dal livello 1 al livello 2 o dal livello 2 al livello 1 della gerarchia dell'equo valore.

Le tabelle seguenti riportano i cambiamenti negli strumenti di livello 3 per gli esercizi conclusi il 31 dicembre 2012 e il 31 dicembre 2011:

(in migliaia di euro) || Attività finanziarie disponibili per la vendita

Saldo al 1 gennaio 2012 || 236 446

Utili o perdite totali ||

- in utile o perdita || 8 133

- in altro risultato economico complessivo || 15 041

Erogazioni || 81 981

Rimborsi || -19 601

Saldo al 31 dicembre 2012 || 322 000

(in migliaia di euro) || Attività finanziarie disponibili per la vendita

Saldo al 1 gennaio 2011 || 171 638

Utili o perdite totali ||

- in utile o perdita || -3 206

- in altro risultato economico complessivo || 21 759

Erogazioni || 67 829

Rimborsi || -21 574

Saldo al 31 dicembre 2011 || 236 446

5 Tesoreria ed equivalenti di tesoreria (in migliaia di euro)

La tesoreria e gli equivalenti di tesoreria possono essere suddivisi tra fondi ricevuti dagli Stati membri e non ancora erogati e fondi che risultano dalle attività operative e finanziarie dello strumento per gli investimenti.

|| 31.12.2012 || 31.12.2011

Contributi degli Stati membri ricevuti e non ancora erogati || 117 622 || 195 205

Fondi provenienti dalle attività finanziarie e operative dello strumento || 348 946 || 257 074

Totale tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 466 568 || 452 279

6 Strumenti finanziari derivati (in migliaia di euro)

Le componenti principali degli strumenti finanziari derivati, classificate come possedute per negoziazione, sono le seguenti:

Al 31 dicembre 2012 || Equo valore || Importo nozionale

Attività || Passività

Scambi incrociati di valute || 87 || -102 || 7 062

Scambi di tassi d'interesse a valute incrociate || - || -3 971 || 19 504

Scambi di tassi d'interesse || 28 || - || 19 568

Contratti a termine in valuta || - || -2 962 || 652 451

Totale strumenti finanziari derivati || 115 || -7 035 || 698 585

|| || ||

Al 31 dicembre 2011 || Equo valore || Importo nozionale

Attività || Passività

Scambi incrociati di valute ||  434 || -953 || 29 376

Scambi di tassi d'interesse a valute incrociate || - || -5 355 || 38 158

Contratti a termine in valuta || - || -6 394 || 585 000

Totale strumenti finanziari derivati || 434 || -12 702 || 652 534

7 Prestiti e crediti (in migliaia di euro)

Le componenti principali dei prestiti e crediti sono le seguenti:

|| Prestiti globali (*) || Prestiti prioritari || Prestiti subordinati || Totale

Nominale al 1° gennaio 2012 || 225 365 || 716 350 || 128 679 || 1 070 394

Erogazioni || 79 015 || 154 003 || - || 233 018

Cancellazioni || -947 || -1 206 || - || -2 153

Rimborsi || -39 967 || -71 368 || -4 145 || -115 480

Interesse capitalizzato || - || -117 || 9 739 || 9 622

Differenze fra i tassi di cambio || -8 780 || -7 692 || -493 || -16 965

Nominale al 31 dicembre 2012 || 254 686 || 789 970 || 133 780 || 1 178 436

|| || || ||

Riduzione di valore al 1° gennaio 2010 || -7 609 || -16 372 || -24 835 || -48 816

Riduzione di valore registrata nel prospetto di conto economico complessivo || -835 || -292 || - || -1 127

Riduzione di valore delle cancellazioni || 947 || 1 206 || - || 2 153

Annullamento delle perdite di valore || 910 || 814 || - || 1 724

Differenze fra i tassi di cambio || 93 || 348 || 480 || 921

Riduzione di valore al 31 dicembre 2012 || -6 494 || -14 296 || -24 355 || -45 145

|| || || ||

Costo ammortizzato || -1 641 || -3 984 || -82 || -5 707

Interessi maturati || 5 246 || 9 244 || 4 206 || 18 696

Prestiti e crediti al 31 dicembre 2012 || 251 797 || 780 934 || 113 549 || 1 146 280

|| || || || ||

(*) compresi contratti di agenzia

|| Prestiti globali (*) || Prestiti prioritari || Prestiti subordinati || Totale

Nominale al 1 gennaio 2011 || 246 500 || 542 322 || 123 910 || 912 732

Erogazioni || 25 689 || 211 351 || 0 || 237 040

Cancellazioni ||  0 ||  0 || -2 000 || -2 000

Rimborsi || -48 554 || -51 712 || -4 144 || -104 410

Interesse capitalizzato || 0 || 459 || 10 053 || 10 512

Differenze fra i tassi di cambio || 1 730 || 13 930 ||  860 || 16 520

Nominale al 31 dicembre 2011 || 225 365 || 716 350 || 128 679 || 1 070 394

|| || || ||

Riduzione di valore al 1° gennaio 2011 || -15 006 || -18 056 || -44 023 || -77 085

Riduzione di valore registrata nel prospetto di conto economico complessivo || -1 746 || -1 514 || -773 || -4 033

Riduzione di valore delle cancellazioni ||  0 ||  0 || 2 000 || 2 000

Annullamento delle perdite di valore || 9499 || 3263 || 18 723 || 31 485

Differenze fra i tassi di cambio || - 356 || - 65 || - 762 || -1 183

Riduzione di valore al 31 dicembre 2011 || -7 609 || -16 372 || -24 835 || -48 816

|| || || ||

Costo ammortizzato || -1 700 || -3 428 || - 99 || -5 227

Interessi maturati || 3 498 || 9 499 || 3 812 || 16 809

Prestiti e crediti al 31 dicembre 2011 || 219 554 || 706 049 || 107 557 || 1 033 160

|| || || || ||

(*) compresi contratti di agenzia

8 Attività finanziarie disponibili per la vendita (in migliaia di euro)

Le componenti principali delle attività finanziarie disponibili per la vendita sono le seguenti:

|| Fondi di capitale di rischio || Investimenti azionari diretti || Totale

Costo al 1° gennaio 2012 || 182 692 || 36 565 || 219 257

Erogazioni || 56 007 || 25 974 || 81 981

Rimborsi / vendite || -19 570 || -31 || -19 601

Differenze fra i tassi di cambio su rimborsi / vendite || 1 581 || -678 || 903

Costo al 31 dicembre 2012 || 220 710 || 61 830 || 282 540

|| || ||

Utili e perdite non realizzati al 1° gennaio 2012 || 29 781 || 11 969 || 41 750

Variazione netta di utili e perdite non realizzati || 29 540 || -2 856 || 26 684

Utili e perdite non realizzati al 31 dicembre 2012 || 59 321 || 9 113 || 68 434

|| || ||

Riduzione di valore al 1° gennaio 2012 || -6 887 || -2 460 || -9 347

Riduzione di valore registrata nel prospetto di conto economico complessivo durante l'anno || -7 976 || -951 || -8 927

Differenze nei tassi di cambio su rimborsi / vendite || 133 || 168 || 301

Riduzione di valore al 31 dicembre 2012 || -14 730 || -3 243 || -17 973

|| || ||

Attività finanziarie disponibili per la vendita al 31 dicembre 2012 || 265 301 || 67 700 || 333 001

|| Fondi di capitale di rischio || Investimenti azionari diretti || Totale

Costo al 1° gennaio 2011 || 142 932 || 33 350 || 176 282

Erogazioni || 59 579 || 8 250 || 67 829

Rimborsi / vendite || -20 236 || -4 735 || -24 971

Differenze fra i tassi di cambio su rimborsi / vendite || 417 || -300 || 117

Costo al 31 dicembre 2011 || 182 692 || 36 565 || 219 257

|| || ||

Utili e perdite non realizzati al 1 gennaio 2011 || 11 335 || 13 235 || 24 570

Variazione netta di utili e perdite non realizzati || 18 446 || -1 266 || 17 180

Utili e perdite non realizzati al 31 dicembre 2011 || 29 781 || 11 969 || 41 750

|| || ||

Valore nominale al 1° gennaio 2011 || -2 || -6 022 || -6 024

Riduzione di valore registrata nel prospetto di conto economico complessivo durante l'anno || -6 888 || - || -6 888

Utilizzo della riduzione di valore registrata nel prospetto di conto economico complessivo degli anni precedenti || 2 || 3 714 || 3 716

Differenze nei tassi di cambio sulla riduzione di valore || 1 || -152 || -151

Riduzione di valore al 31 dicembre 2011 || -6 887 || -2 460 || -9 347

|| || ||

Attività finanziarie disponibili per la vendita al 31 dicembre 2011 || 205 586 || 46 074 || 251 660

9 Crediti dai finanziatori (in migliaia di euro)

Le componenti principali dei crediti dai finanziatori sono le seguenti:

|| 31.12.2012 || 31.12.2011

Contributi degli Stati membri richiamati ma non versati || 87 310 || 87 310

Totale crediti dai finanziatori || 87 310 || 87 310

10 Attività finanziarie detenute fino a scadenza (in migliaia di euro)

Il portafoglio delle attività finanziarie detenute fino a scadenza è costituito da obbligazioni con scadenza residua inferiore a tre mesi alla data di riferimento. La tabella che segue indica i movimenti del portafoglio delle attività finanziarie detenute fino a scadenza:

Saldo al 1° gennaio 2012 || -

Acquisizioni || 98 278

Ammortamento di premi o sconti || -210

Variazione degli interessi maturati || 961

Saldo al 31 dicembre 2012 || 99 029

11 Altre attività (in migliaia di euro)

Le componenti principali delle altre attività sono le seguenti:

|| 31.12.2012 || 31.12.2011

Crediti dalla BEI || 7 || 59

Garanzie finanziarie || 217 || 357

Crediti relativi agli esborsi per AT || 337 || -

Riduzione di valore sui crediti relativi agli esborsi per AT (nota 20) || -337 || -

Totale altre attività || 224 || 416

12 Risconti passivi (in migliaia di euro)

Le componenti principali dei risconti passivi sono le seguenti:

|| 31.12.2012 || 31.12.2011

Abbuoni d'interessi da recuperare || 37 387 || 32 744

Commissioni su prestiti e crediti da recuperare || 421 || 259

Totale risconti passivi || 37 808 || 33 003

13 Debiti nei confronti di terzi (in migliaia di euro)

Le componenti principali dei debiti nei confronti di terzi sono le seguenti:

|| 31.12.2012 || 31.12.2011

Spese di amministrazione generali nette dovute alla BEI || 36 202 || 38 011

Altri importi dovuti alla BEI || 8 904 || 219

Abbuoni d'interessi dovuti a Stati membri non ancora versati || 266 980 || 291 430

Totale debiti nei confronti di terzi || 312 086 || 329 660

14 Altre passività (in migliaia di euro)

Le componenti principali delle altre passività sono le seguenti:

|| 31.12.2012 || 31.12.2011

Garanzie finanziarie || 215 || 294

Altro || 938 || 819

Totale altre passività || 1 153 || 1 113

|| ||

15 Contributo allo strumento richiesto agli Stati membri (in migliaia di euro)

Stati membri || Contributo allo strumento || Contributo ad abbuoni d'interessi || Totale contributo || Richiesto e non versato (*)

Austria || 41 375 || 10 168 || 51 543 || 2 650

Belgio || 61 203 || 15 041 || 76 244 || 3 920

Danimarca || 33 412 || 8 211 || 41 623 || 2 140

Finlandia || 23 107 || 5 679 || 28 786 || 1 480

Francia || 379 399 || 93 237 || 472 636 || 24 300

Germania || 364 722 || 89 630 || 454 352 || 23 360

Grecia || 19 516 || 4 796 || 24 312 || 1 250

Irlanda || 9 680 || 2 379 || 12 059 || 620

Italia || 195 788 || 48 115 || 243 903 || 12 540

Lussemburgo || 4 528 || 1 113 || 5 641 || 290

Paesi Bassi || 81 500 || 20 028 || 101 529 || 5 220

Portogallo || 15 145 || 3 722 || 18 867 || 970

Spagna || 91 180 || 22 407 || 113 588 || 5 840

Svezia || 42 624 || 10 4757 || 53 099 || 2 730

Regno Unito || 198 130 || 48 690 || 246 820 || -

Totale al 31 dicembre 2012 || 1 561 309 || 383 691 || 1 945 000 || 87 310

Totale al 31 dicembre 2011 || 1 281 309 || 383 691 || 1 665 000 || 87 310

(*) Il 20 novembre 2012 il Consiglio ha fissato l'importo dei contributi finanziari che gli Stati membri sono tenuti a versare entro il 21 gennaio 2013.

16 Sopravvenienze passive e impegni (in migliaia di euro)

|| 31.12.2012 || 31.12.2011

|| ||

Impegni || ||

Prestiti non erogati || 749 044 || 701 092

Impegni non erogati relativi alle attività finanziarie disponibili per la vendita || 217 070 || 264 567

Garanzie chieste || 6 224 || 7 909

Abbuoni e assistenza tecnica || 228 175 || 209 223

|| ||

Sopravvenienze passive || ||

Garanzie non chieste || 20 000 || 20 000

|| ||

Totale || 1 220 513 || 1 202 792

17 Proventi netti da interessi e assimilati (in migliaia di euro)

Le componenti principali delle entrate da interessi e proventi assimilati sono le seguenti:

|| Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011

|| al 31.12.2012 || al 31.12.2011

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria || 1 678 || 5 518

Attività finanziarie detenute fino a scadenza || 36 || -

Prestiti e crediti || 64 060 || 50 800

Abbuoni d'interessi || 1 729 || 3 243

Totale interessi e proventi assimilati || 67 503 || 59 561

Le componenti principali delle spese per interessi e assimilate sono le seguenti:

|| Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011

|| al 31.12.2012 || al 31.12.2011

Strumenti finanziari derivati || -1 114 || -940

Totale interessi e costi assimilati || - 1 114 || -940

18 Proventi netti da commissioni e dividendi (in migliaia di euro)

Le componenti principali dei proventi netti da commissioni e dividendi sono le seguenti:

|| Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011

|| al 31.12.2012 || al 31.12.2011

Commissioni e dividendi su prestiti e crediti || 1 710 || 1 894

Commissioni e dividendi su garanzie finanziarie || 191 || 255

Altro || 33 || -

Totale proventi da commissioni e dividendi || 1 934 || 2 149

Le componenti principali delle spese per commissioni e dividendi sono le seguenti:

|| Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011

|| al 31.12.2012 || al 31.12.2011

Commissione pagate a terzi in relazione ad attività finanziarie disponibili per la vendita || -292 || -144

Totale spese per commissioni e dividendi || -292 || -144

19 Utili netti realizzati derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita (in migliaia di euro)

Le componenti principali degli utili netti realizzati derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita sono le seguenti:

|| Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011

|| al 31.12.2012 || al 31.12.2011

Utile netto derivato da attività finanziarie disponibili per la vendita || 70 || 16 254

Entrate da dividendi || 975 || 974

Utili netti realizzati derivati da attività finanziarie disponibili per la vendita || 1 045 || 17 228

20 Riduzione di valore relativa ad altre attività (in migliaia di euro)

Nel periodo di riferimento, lo strumento ha erogato un pagamento per assistenza tecnica di valore pari a 638 EUR che, a causa della condotta fraudolenta della controparte, non ha raggiunto il beneficiario finale. In seguito ad un'azione legale, lo strumento è riuscito a rientrare in possesso di 301 EUR. L'importo restante è stato registrato come credito. Alla data di riferimento, considerate le scarse probabilità di rientrare in possesso dell'importo restante, tale importo di 337 EUR è stato registrato alla voce riduzione di valore del risultato economico complessivo dello strumento.

21 Spese generali di amministrazione (in migliaia di euro)

Le spese generali di amministrazione costituiscono i costi effettivi sostenuti dalla BEI per la gestione dello strumento per gli investimenti, meno le entrate generate dalle commissioni d'istruzione standard, che vengono imputate dalla BEI direttamente ai clienti dello strumento per gli investimenti.

|| Dall'1.1.2012 || Dall'1.1.2011

|| al 31.12.2012 || al 31.12.2011

Costo effettivo sostenuto dalla BEI || -38 390 || -39 937

Entrate generate dalle commissioni d'istruzione standard, imputate dalla Banca ai clienti dello strumento || 2 188 || 1 931

Spese generali nette di amministrazione || -36 202 || -38 006

In seguito all'entrata in vigore dell'accordo di partenariato di Cotonou modificato del 1° luglio 2008, le spese generali di amministrazione non sono più coperte dagli Stati membri.

22 Eventi successivi

Dopo la stesura del bilancio non si sono verificati eventi di natura tale da richiedere aggiornamenti o adeguamenti dei rendiconti finanziari del 31 dicembre 2012.

ALLEGATO ALLA PARTE I - CAPITOLO 2 (RELAZIONE DI ESECUZIONE FINANZIARIA): SITUAZIONE PER PAESE E PER STRUMENTO

Note alle tabelle:

· La cifra "0,00" indica che l'importo corrispondente è compreso fra –4999 euro e 4999 euro. Laddove non sia indicata alcuna cifra, l'importo è pari a zero.   I paesi che presentano un saldo zero per tutte le colonne non sono riportati nelle tabelle.

· La voce "Tutti i paesi ACP/PTOM" si riferisce a progetti che interessano vari paesi ma non sono finanziati dalla cooperazione regionale.

· La voce "Spese amministrative e finanziarie" si riferisce a progetti finanziati da interessi del FES o dalla dotazione destinata a coprire le spese amministrative.

[1]                  GU L 247 del 9.9.2006

[2]         Tutti gli importi sono arrotondati in milioni di euro. Si noti che, a causa degli arrotondamenti, la somma di taluni dati finanziari ripresi nelle tabelle potrebbe non corrispondere al totale. Gli importi indicati con 0 rappresentano dati inferiori a 500 000 euro. Gli importi pari a 0 sono indicati con un trattino (-).

[3]                  Crediti correnti ad esclusione dei crediti relativi ai contributi e ai cofinanziamenti ordinari.

[4]                  Passività correnti ad esclusione delle passività relative ai contributi e ai cofinanziamenti ordinari.

[5]                  PIR – Programmi indicativi regionali.

[6]                  PIN – Programmi indicativi nazionali.

[7]                  Conformemente all'articolo 153 del regolamento finanziario applicabile al 10° FES, la tesoreria è presentata nel bilancio del 10° FES. La natura dei vari conti bancari è delineata nel capitolo 6, gestione del rischio finanziario.

[8]                  Questo saldo rappresenta gli importi disponibili per la Repubblica democratica del Congo, conformemente alle disposizioni della decisione del Consiglio n. 2003/583/CE. Tali fondi sono destinati ad uno scopo e un paese specifici.

[9]                  GU L 156 del 29.5.1998 pagg. 3-106

[10]                GU L 247 del 9.9.2006

[11]                Decisione 2011/315/UE del Consiglio, del 23 maggio 2011, relativa allo stanziamento di fondi disimpegnati da progetti nell'ambito del nono Fondo europeo di sviluppo (FES) e di FES precedenti per la cooperazione allo sviluppo nel Sudan meridionale.

[12]                GU L 247 del 9.9.2006.

[13]                Le risorse non assegnate dei FES precedenti includono il saldo dei fondi SYSMIN, fissati con decisione 3/2000 del Comitato degli ambasciatori ACP-CE a 410,926 milioni di euro. La decisione PE/410/2001 della Commissione include tali risorse nella programmazione degli stanziamenti indicativi nazionali (parte B) a titolo del protocollo finanziario dell'accordo di partenariato ACP-CE.

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