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Document 52012DC0083
COMMUNICATION FROM THE COMMISSION TO THE EUROPEAN PARLIAMENT AND THE COUNCIL Taking forward the Strategic Implementation Plan of the European Innovation Partnership on Active and Healthy Ageing
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO Portare avanti il piano strategico di attuazione del partenariato europeo per l'innovazione nell'ambito dell'invecchiamento attivo e in buona salute
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO Portare avanti il piano strategico di attuazione del partenariato europeo per l'innovazione nell'ambito dell'invecchiamento attivo e in buona salute
/* COM/2012/083 final */
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO Portare avanti il piano strategico di attuazione del partenariato europeo per l'innovazione nell'ambito dell'invecchiamento attivo e in buona salute /* COM/2012/083 final */
INDICE 1........... Introduzione................................................................................................................... 3 2........... Il piano strategico di attuazione........................................................................................ 4 3........... Definizione del necessario quadro
di sostegno.................................................................. 5 3.1........ Sostegno a livello dell'UE................................................................................................ 6 3.1.1..... Quadro normativo favorevole.......................................................................................... 6 3.1.2..... Meccanismi di finanziamento efficaci................................................................................ 8 3.1.3..... Piazza di scambi: base di conoscenze
comprovate, dati e idee innovative.......................... 9 3.2........ Sostegno a livello nazionale,
regionale e locale............................................................... 10 4........... Avvio di interventi concreti............................................................................................ 11 4.1........ Diffusione degli "inviti
all'impegno"................................................................................. 12 4.2........ Siti di riferimento........................................................................................................... 12 5........... Monitoraggio e valutazione dei
progressi compiuti.......................................................... 13 6........... Governance per un'attuazione
efficace........................................................................... 14 7........... Conclusione.................................................................................................................. 15 COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL
PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO Portare avanti il
piano strategico di attuazione del partenariato europeo per l'innovazione
nell'ambito dell'invecchiamento attivo e in buona salute Elenco delle abbreviazioni DCD – Domotica per categorie deboli PCI – Programma per la competitività e
l'innovazione COM – Comunicazione PU – Progettazione universale PEI – Partenariato europeo per l'innovazione EIT – Istituto europeo di innovazione e
tecnologia PE – Parlamento europeo FESR – Fondo europeo di sviluppo regionale UE – Unione europea 7° PQ - Settimo programma quadro di ricerca PIL - Prodotto interno lordo AVS – Anno di vita in salute TIC – Tecnologie dell'informazione e della
comunicazione CCI – Comunità della conoscenza e
dell'innovazione
1.
Introduzione
L'invecchiamento demografico è una delle
principali sfide cui fa fronte l'Europa. Recenti proiezioni indicano che nei
prossimi 50 anni il numero di europei di età uguale o superiore a 65 anni
raddoppierà quasi, passando da 87 milioni nel 2010 a 148 milioni nel 2060[1]. Tale tendenza rappresenta una
sfida per le autorità pubbliche, i responsabili politici, le imprese e il
settore no-profit, soprattutto perché si presenta in un periodo caratterizzato
da una sempre maggiore pressione sui bilanci pubblici, dal continuo calo nel
numero degli operatori sanitari[2]
e da una crescente domanda di prodotti e servizi di assistenza da parte della
popolazione anziana. Se non viene affrontata in maniera decisa,
questa transizione demografica metterà in serio pericolo la sostenibilità
finanziaria dei sistemi sanitari e di assistenza. La spesa pubblica in
ambito sanitario rappresenta già il 7,8% del PIL nell'UE ed entro il 2060 si
stima che, a causa dell'invecchiamento demografico, la spesa per l'assistenza a
lungo e a breve termine aumenterà del 3% rispetto al PIL[3]. Promuovere un invecchiamento attivo e in buona
salute è importante sia per migliorare la qualità della vita dei cittadini
anziani, aiutandoli a contribuire alla società man mano che invecchiano, che
per ridurre l'insostenibile pressione esercitata sui sistemi sanitari. La Commissione ha messo in campo varie
iniziative, tra cui i partenariati europei per l'innovazione nell'ambito
dell'Unione dell'innovazione, una delle iniziative faro della strategia Europa
2020, allo scopo di accelerare il processo di innovazione per raggiungere un
obiettivo ben definito nel quadro di una importante sfida per la società[4]. Il partenariato europeo per l'innovazione
nell'ambito dell'invecchiamento attivo e in buona salute ("il
partenariato") è stato selezionato quale iniziativa pilota per affrontare
la sfida rappresentata dall'invecchiamento demografico della popolazione. Esso
mira ad aumentare di 2 anni la speranza di vita in buona salute dei cittadini
dell'UE entro il 2020 e si prefigge di raggiungere tre obiettivi per l'Europa,
migliorando la salute e la qualità della vita degli anziani, nonché la
sostenibilità e l'efficienza dei sistemi di assistenza, e creando opportunità
di crescita e commerciali per le aziende[5].
Il partenariato riunisce i soggetti coinvolti del settore pubblico e privato al
fine di accelerare l'utilizzo delle principali innovazioni e promuovendone
l'impegno a mettere in campo misure a livello di offerta e di domanda in tutti
i settori e nell'intero sistema di innovazione. Questo partenariato non
rappresenta un nuovo programma o strumento di finanziamento, né una nuova
entità giuridica, né sostituisce i processi decisionali vigenti. Il partenariato costituisce un'opportunità
speciale per contribuire a conseguire gli obiettivi strategici delle iniziative
faro di Europa 2020: l'Unione dell'innovazione, l'agenda digitale europea[6], le nuove competenze per nuovi
posti di lavoro[7]
e la piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale[8]. Tali obiettivi ed
approccio sono inoltre conformi ai principi e agli scopi della strategia
europea in materia di sanità denominata "Un impegno comune per la
salute"[9] e il partenariato rappresenta un
significativo contributo dell'UE al raggiungimento degli obiettivi dell'Anno
europeo dell'invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni nel 2012[10]. La presente comunicazione è la risposta della
Commissione al piano strategico di attuazione[11],
il primo documento fondante del partenariato.
2.
Il piano strategico di attuazione
Il piano strategico di attuazione ("il
piano") è stato adottato dal gruppo direttivo del partenariato nel
novembre 2011 e concentra il proprio intervento su tre settori fondamentali:
prevenzione, screening e diagnosi precoce; assistenza e cure; invecchiamento
attivo e vita indipendente. All'interno di ciascuno dei settori, è previsto un
numero limitato di interventi, indicati di seguito (cfr. la tabella
sottostante), da attuare a partire dal 2012. Questi settori tematici sono
integrati da una serie di priorità trasversali, quali le condizioni generali,
le conoscenze comprovate e i finanziamenti. Settore fondamentale || Area dell'intervento prioritario || Intervento specifico Prevenzione, screening e diagnosi precoce || Alfabetizzazione sanitaria, responsabilizzazione del paziente, programmi in materia di etica e aderenza, utilizzando strumenti e servizi innovativi || Identificazione di soluzioni innovative per assicurare una migliore aderenza alla terapia a livello regionale Gestione personalizzata della salute || Individuazione di soluzioni innovative per migliorare la gestione della salute personale e prevenire le cadute negli anziani Prevenzione e diagnosi precoce del declino funzionale, sia fisico che cognitivo, negli anziani || Contributo alla prevenzione del declino funzionale e delle condizioni di fragilità Assistenza e cure || Sviluppo di capacità e riproducibilità dei sistemi integrati di assistenza efficienti grazie a strumenti e servizi innovativi || Promozione di modelli di cura per le malattie croniche, incluso il ricorso alla telesorveglianza a livello regionale Invecchiamento e vita indipendente || Prolungamento della vita attiva e indipendente mediante soluzioni aperte e personalizzate || Sviluppo di soluzioni basate sulle TIC per aiutare gli anziani a restare indipendenti, maggiormente attivi e mobili più a lungo Aspetti orizzontali || Piazza di scambi tematica: innovazione in termini di edifici, città e ambienti adatti alle persone anziane || Promozione dell'innovazione in termini di edifici, città e ambienti adatti alle persone anziane Si tratta della prima fase nell'ambito dei
risultati perseguiti dal partenariato. La Commissione prevede che saranno
identificati altri interventi, la cui attuazione dovrà basarsi sull'esperienza
maturata in questa prima fase. Inoltre, in vista di altri PEI, occorre tener
conto dei riscontri validi ricevuti nel corso di questo partenariato. La Commissione accoglie con favore il piano e,
mediante la presente comunicazione, si impegna per la sua attuazione. Il
partenariato rappresenta un'opportunità per accelerare l'innovazione e mettere
a frutto le sinergie esistenti all'interno e tra le diverse priorità e
politiche a livello dell'UE, nazionale e regionale. Il partenariato riveste un
ruolo prezioso, in quanto assicura una massa critica e favorisce il
riconoscimento politico dell'invecchiamento attivo e in buona salute. Ha già
conferito un notevole valore aggiunto definendo una visione positiva comune in
materia di invecchiamento e fornendo un quadro globale d'azione convenuto di
comune accordo da più parti coinvolte. La sfida è ora quella di dimostrare
pienamente il valore di questo partenariato.
3.
Definizione del necessario quadro di sostegno
Il sostegno specifico che si renderà
necessario per il buon esito degli interventi previsti dal partenariato
dipenderà dai progetti concreti presentati nella fase successiva. Le
discussioni nel corso della preparazione del piano hanno evidenziato la
necessità di un solido quadro di sostegno a livello sia europeo che nazionale,
regionale e locale. Il piano elenca pertanto le seguenti
condizioni, considerate di particolare rilievo: (a)
trattare gli aspetti normativi riconosciuti quali
potenziali barriere o strumenti chiave; (b)
promuovere la creazione di una base di conoscenze
comprovate solida e condivisa; (c)
allineare gli strumenti di finanziamento esistenti
e ottimizzarne l'efficienza; (d)
consentire lo scambio e il trasferimento delle
buone pratiche.
3.1.
Sostegno a livello dell'UE
3.1.1.
Quadro normativo favorevole
La proposta legislativa della Commissione[12] di procedere a una revisione
della normativa dell'UE sulla protezione dei dati[13] evidenzia la necessità di
adottare un approccio specifico nei confronti dei dati sanitari, garantendo
agli individui il diritto alla tutela, all'accesso e all'uso delle informazioni
personali, inclusi i dati sanitari, nonché sostenendo gli interessi legittimi
associati alla tutela della salute pubblica, alla ricerca scientifica e allo
sviluppo dei servizi sanitari. La direttiva concernente i diritti dei
pazienti relativi all'assistenza transfrontaliera[14] , di recente adozione, ha
istituito una rete di Stati membri che collaborano nell'ambito dell'assistenza
sanitaria on line (eHealth), con il principale obiettivo di contribuire
ad una maggiore interoperabilità transfrontaliera dei sistemi di assistenza
sanitaria on line, in linea, tra l'altro, con le priorità del piano in materia
di assistenza integrata e vita indipendente. L'acquisto di soluzioni innovative e
accessibili da parte di committenti pubblici[15]
a livello nazionale, regionale e locale è stato riconosciuto quale elemento trainante
di una più rapida introduzione dell'innovazione sul mercato e della redditività
del capitale investito dalle aziende innovative. Mediante la sua proposta di
revisione della legislazione in materia di appalti pubblici[16], la Commissione prevede condizioni
più consone agli acquisti innovativi, quali una nuova procedura per i
partenariati sull'innovazione, un regime specifico e più snello di appalti
pubblici nell'ambito dei servizi sociali e un quadro giuridico più chiaro per
gli appalti pubblici transfrontalieri comuni. Nell'iniziativa futura "Orizzonte
2020"[17],
la Commissione propone inoltre un sostegno finanziario per gli appalti pubblici
nell'ambito della ricerca e dell'innovazione che potrebbe essere utilizzato a
favore di questo partenariato. Per consentire l'attuazione degli interventi
identificati nel piano (ad esempio, assistenza integrata basata su conoscenze
comprovate, utilizzo di strumenti e servizi adatti alla terza età), è
fondamentale sviluppare regimi di incentivi specifici ai livelli appropriati. Tra le condizioni quadro fondamentali rientra
la presenza di norme e di soluzioni interoperabili. La Commissione considera un
vero e proprio ostacolo le norme tecniche insufficienti, o assenti, e si
impegna a sostenere la creazione di un nuovo quadro UE in materia di prove di
interoperabilità, marchio e certificazione di qualità per soluzioni e
piattaforme finalizzate all'assistenza sanitaria on line, all'assistenza
integrata, alla vita indipendente e all'invecchiamento attivo. Si lavorerà in stretta
collaborazione con le sedi e i consorzi pertinenti, nel contesto di un nuovo
quadro di normalizzazione dell'UE[18],
per accelerare l'adozione di norme e l'elaborazione di linee guida, i profili e
i requisiti relativi all'operabilità, nell'ambito dell'assistenza sanitaria on
line (inclusa l'assistenza integrata) e della vita indipendente. Al fine di promuovere la creazione di condizioni quadro favorevoli, la Commissione provvederà a: · tener conto degli obiettivi e delle priorità del partenariato definiti all'interno del piano nella revisione della legislazione UE in materia, quale quella sui dispositivi medici[19] e nella proposta di un atto europeo sull'accessibilità[20]; · accelerare l'individuazione di norme in base ai mandati di normalizzazione sulle TIC, sull'ambiente edificato e sull'accessibilità all'integrazione (mainstreaming), ispirandosi al concetto di progettazione universale. Proporrà inoltre mandati[21] nell'ambito dell'assistenza sanitaria on line e della vita indipendente. Entro il 2013 dovrebbe essere adottata una prima serie di nuove norme per l'accessibilità; · sostenere i soggetti coinvolti ai livelli appropriati nell'elaborazione di specifici regimi di incentivi per consentire l'applicazione delle soluzioni; · promuovere lo sviluppo di terminologie, dati, informazioni cliniche e modelli medici normalizzati, nonché incoraggiare le autorità pubbliche a intraprendere appalti pre-commerciali e appalti concernenti soluzioni innovative, mediante i programmi di ricerca e innovazione dell'UE; · promuovere il lavoro con i soggetti coinvolti appartenenti al settore pubblico e a quello privato, per migliorare le previsioni in merito al fabbisogno del personale sanitario in buona salute e per adeguare le abilità e le competenze ai nuovi modelli di assistenza e alle nuove tecnologie; · utilizzare gli strumenti previsti a norma dell'articolo 14 della direttiva sui diritti dei pazienti relativi all'assistenza sanitaria transfrontaliera per promuovere l'attuazione degli interventi identificati nel piano.
3.1.2.
Meccanismi di finanziamento efficaci
Il piano è uno dei documenti di riferimento di
cui tener conto nei processi decisionali nel quadro dei pertinenti programmi di
finanziamento UE, così come nelle iniziative in campo sanitario e di politica
sociale, di ricerca e innovazione, di TIC, di competitività e crescita del
mercato e di politiche strutturali e regionali. La Commissione ha già avviato
l'allineamento di questi strumenti e continuerà a portare avanti tale processo
in maniera sistematica per ottimizzare l'impatto dei finanziamenti, tenendo
pienamente conto degli aspetti pertinenti del piano che contribuiscono ai suoi
obiettivi e alla sua visione. La Commissione sta già creando collegamenti
tra la ricerca avanzata e applicata e la convalida su ampia scala
dell'innovazione nell'ambito degli interventi previsti dal piano: ·
il programma quadro di ricerca (7° PQ) ha destinato
220 milioni di EUR alla ricerca sanitaria che può rientrare nel partenariato; ·
la parte relativa alle TIC nell'ambito del
programma per la competitività e l'innovazione (PCI) ha assegnato 24 milioni di
EUR agli interventi direttamente collegati al partenariato nel programma di
lavoro del 2012; ·
il piano di lavoro sul programma sanitario per il
2012 destina 4 milioni di EUR all'allineamento della promozione della salute,
con particolare riferimento alle soluzioni di assistenza integrata esistenti; ·
la Commissione eroga annualmente un contributo pari
a 25 milioni di EUR a favore dei programmi di lavoro del programma congiunto in
materia di domotica per categorie deboli, che si occupa di aree di grande
pertinenza per il partenariato. La Commissione cercherà di intensificare gli
sforzi per raggiungere l'obiettivo della strategia europea in materia di sanità[22], vale a dire promuovere un
buono stato di salute in un'Europa che invecchia, ridurre le diseguaglianze[23] e aumentare la
responsabilizzazione dei pazienti. Occorre che il programma "Salute per la
crescita", proposto dalla Commissione[24],
continui a sostenere gli obiettivi e il quadro di interventi nel campo
dell'invecchiamento, come descritto dettagliatamente nel piano. La Commissione ha proposto una decisione
sull'agenda strategica per l'innovazione dell'Istituto europeo di innovazione e
tecnologia (EIT) per il 2012-2020[25],
che considera l'"Innovazione per una vita sana e un invecchiamento
attivo" uno dei temi prioritari nell'ambito delle comunità della
conoscenza e dell'innovazione (CCI) per il periodo 2014-2015. Per incentivare l'uso efficiente dei meccanismi di finanziamento, la Commissione: · garantirà l'utilizzo efficace dei finanziamenti destinati alle priorità del piano di partenariato, in particolare alla parte sulle TIC del PCI, che sostiene la convalida e l'utilizzo dei servizi, l'interoperabilità, l'aggregazione di conoscenze comprovate e lo sviluppo di capacità; al programma comune di domotica per categorie deboli, al 7° PQ per la ricerca sulle TIC nel 2013 e al programma per la sanità per il 2012-2013; · nel predisporre la ricerca futura e i programmi e gli strumenti di lavoro nell'ambito dell'innovazione (ad esempio Orizzonte 2020), terrà conto delle priorità pertinenti indicate nel piano, nonché dei contributi degli altri soggetti coinvolti; · ha proposto di sostenere interventi specifici conformi ai propri obiettivi, nel quadro del partenariato sull'invecchiamento attivo e in buona salute nell'ambito del programma "Salute per la crescita"; · ha proposto, nell'ambito del meccanismo per collegare l'Europa, di offrire un sostegno finanziario a partire dal 2014 per la diffusione di infrastrutture di servizi digitali transeuropee che consentano la telemedicina/la telesorveglianza transfrontaliera[26].
3.1.3.
Piazza di scambi: base di conoscenze comprovate,
dati e idee innovative
Per facilitare lo scambio di idee e la
collaborazione tra partner, a prescindere dagli interventi specifici previsti
dal partenariato, la Commissione creerà una piattaforma base digitale aperta a
tutti i soggetti coinvolti ("piazza di scambi"). Tale piattaforma
agevolerà i soggetti coinvolti nella ricerca di partner, nella condivisione di
pratiche e progetti, nell'accesso a dati fondati e a conoscenze comprovate,
così come ad altre piattaforme che si occupano di innovazione e invecchiamento.
Gli operatori interessati che non fossero in grado di mobilitare una massa
critica sufficiente ad assicurarne il coinvolgimento diretto nell'attuazione
del piano saranno invitati a partecipare e a contribuire a questa piazza di
scambi. Per accelerare l'adesione all'innovazione, la
Commissione ritiene inoltre necessario incrementare la raccolta e la
condivisione di dati e conoscenze comprovate comparabili e di alta qualità,
collaborando per la loro analisi e diffusione al fine di favorire l'attuazione
degli interventi previsti dal piano. La Commissione provvederà a: · istituire una "piazza di scambi" per creare occasioni di partenariato tra vari operatori, incoraggiare il trasferimento e lo scambio di idee valide e di buone pratiche e diffondere le conoscenze comprovate, a partire dal 2° trimestre del 2012; · contribuire alla raccolta, alla classificazione e all'analisi dei dati e delle conoscenze comprovate pertinenti, nonché a renderne aperto e condiviso l'accesso, a partire dal 2013, con il sostegno del centro comune di ricerca e dei soggetti coinvolti nel partenariato; · sostenere e facilitare la collaborazione tra i soggetti coinvolti impegnati negli interventi previsti dal piano in materia di soluzioni accessibili e innovative adatte alla terza età nelle città e nelle regioni, a partire dalla metà del 2012.
3.2.
Sostegno a livello nazionale, regionale e locale
Il successo del partenariato dipenderà dagli
interventi effettuati a livello nazionale, regionale e locale. Un sostegno
deciso a questi livelli risulta pertanto di cruciale importanza. La Commissione
desidera richiamare l'attenzione degli Stati membri e delle regioni sulle possibilità
esistenti nel quadro dei Fondi strutturali per la ricerca, l'innovazione e
altre misure a favore dell'invecchiamento attivo e in buona salute. Tali
opportunità comprendono le iniziative nel quadro dell'assistenza sanitaria on
line e l'investimento nelle riforme dei sistemi sanitari, nelle infrastrutture[27] e nel capitale umano, per
migliorare la prevenzione, la diagnosi e l'assistenza in campo sanitario. La proposta della Commissione di un pacchetto
di misure per la politica di coesione (2014-2020) considera l'invecchiamento
attivo e in buona salute e l'innovazione tra le proprie priorità in termini di
investimenti, ampliando in tal modo l'orizzonte delle sinergie realizzabili tra
il partenariato e i Fondi strutturali in questo ambito. La proposta riconosce
inoltre la salute come un ambito di finanziamento nel quadro del Fondo europeo
di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo e prevede condizionalità ex
ante che richiedono una strategia di ricerca e innovazione comprovata al fine
della specializzazione intelligente[28]
e una strategia sanitaria nazionale e/o regionale nel momento in cui si
stabiliscono le priorità di spesa [29].
Si incoraggiano pertanto gli Stati membri a prendere in considerazione le
misure a favore dell'invecchiamento attivo e in buona salute, che possono
contribuire al raggiungimento degli obiettivi fissati dai programmi dei Fondi
strutturali, nel quadro dei loro programmi operativi per il periodo 2014-2020. Dal momento che, per il periodo di
programmazione attuale, molti programmi dispongono ancora di finanziamenti non
utilizzati (in particolare in materia di invecchiamento attivo, infrastrutture
sanitarie e assistenza sanitaria on line), la Commissione invita inoltre gli
Stati membri a utilizzare i Fondi strutturali per il conseguimento degli
obiettivi del partenariato. Il partenariato può contribuire e ispirarsi a
specifici e appositi incentivi, regimi di pagamento e/o rimborso da parte di
fornitori pubblici e privati e stimolare l'uso attivo degli appalti in materia
di innovazione (ad esempio, appalti pre-commerciali e appalti pubblici
concernenti soluzioni innovative)[30].
La Commissione incoraggia gli Stati membri (e gli enti regionali e provinciali pertinenti) a: · impegnarsi affinché i loro strumenti di finanziamento siano maggiormente allineati e lavorino in sinergia con le iniziative di finanziamento dell'UE, inclusi i programmi di ricerca e innovazione, con particolare riferimento alle iniziative di programmazione congiunta e a quelle relative alla DCD; · impiegare in maniera efficace i Fondi strutturali, in linea con le priorità del partenariato, ove opportuno, in particolare allo scopo di: – migliorare l'uso, la qualità, l'interoperabilità e l'accesso alle TIC, inclusa l'assistenza sanitaria on line, nonché consolidare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione; – promuovere l'inclusione sociale e contrastare la povertà, anche investendo nella salute e nelle infrastrutture sociali; – promuovere misure di lotta alla discriminazione nei confronti delle persone anziane sia nell'accesso al mercato del lavoro che sul posto del lavoro (ad esempio, mediante forme di organizzazione lavorativa innovative, accessibili e adatte agli anziani, vite lavorative in buone condizioni di salute di più lunga durata); – favorire investimenti volti a modernizzare i sistemi sanitari nazionali e regionali, dando priorità allo spostamento dall'assistenza istituzionale a quella basata sulla comunità, e incoraggiando nel contempo la vita indipendente; · valutare la possibilità di includere le priorità e gli obiettivi del partenariato tra le loro priorità strategiche per utilizzare i Fondi strutturali; · partecipare attivamente alle iniziative del partenariato indicendo appalti per soluzioni più innovative ed efficaci.
4.
Avvio di interventi concreti
È fondamentale che le autorità sanitarie, i
gruppi di pazienti, le aziende, gli imprenditori, gli operatori sanitari, gli
anziani e gli altri soggetti coinvolti rivestano un ruolo decisivo
nell'attuazione del piano. La partecipazione al partenariato offre a
tutti i soggetti coinvolti a livello dell'UE, nazionale, regionale e locale,
l'opportunità di beneficiare del sostegno politico, di condividere i rischi,
abbassare i costi in virtù di economie di scala maggiori e della condivisione
delle soluzioni, oltre a risparmiare tempo ed energie e ottenere una maggiore
credibilità raccogliendo e diffondendo congiuntamente conoscenze comprovate. La Commissione propone due modalità distinte
per realizzare il piano[31]: –
l'elaborazione e la diffusione di "inviti
all'impegno", –
l'identificazione e la valutazione di potenziali
"siti di riferimento". Gli "inviti all'impegno" si
incentreranno sull'attuazione degli interventi specifici previsti dal piano,
mentre i "siti di riferimento" saranno fonti di ispirazione
attraverso esempi di soluzioni integrate ed efficaci già esistenti a favore
all'invecchiamento attivo e in buona salute.
4.1.
Diffusione degli
"inviti all'impegno"
Il piano invita la Commissione a diffondere
"inviti all'impegno", aperti a tutti i soggetti coinvolti,
nell'ambito degli interventi specifici identificati nel piano strategico[32]. Un impegno consiste in un'assunzione di
responsabilità misurabile e concreta a favore di un intervento o di un gruppo
di interventi finalizzati a raggiungere gli obiettivi e i risultati tangibili identificati
nel piano. La domanda di assunzione dell'impegno verrà presentata in seguito
agli "inviti all'impegno" che prevedono la soddisfazione dei criteri
indicati dal partenariato (ovvero impegno, inclusività e partenariato, massa
critica, concretizzazione dei risultati, sostegno). Gli "inviti all'impegno" saranno
diffusi al momento dell'adozione della presente comunicazione e resteranno
aperti per almeno due mesi, con riapertura periodica. I partecipanti agli interventi specifici
formeranno dei gruppi d'azione – uno per ogni intervento specifico – e si
impegneranno, nel quadro di un piano d'azione, a organizzare un certo numero di
attività mirate al raggiungimento dell'obiettivo principale. I soggetti
interessati il cui impegno non fosse conforme ai criteri stabiliti saranno
invitati a partecipare alla "piazza di scambi" (cfr. 3.1.3.) per
riuscire a soddisfare i requisiti necessari.
4.2.
Siti di riferimento
La Commissione sostiene che le regioni, le
città, le organizzazioni di assistenza/gli ospedali integrati che mirano ad
adottare un approccio globale e innovativo all'invecchiamento attivo e in buona
salute e sono in grado di fornire elementi comprovati ed esempi concreti delle
loro azioni sul campo, meritino un'attenzione specifica rappresentando una sorta
di "siti di riferimento". Questi possono contribuire validamente alla
comprensione delle sinergie tra i diversi interventi e del valore aggiunto di
un approccio olistico. I siti di riferimento dovrebbero poter dar prova di
soluzioni innovative entro un breve arco di tempo, essere l'oggetto, in quanto
siti d'avanguardia, di valutazione inter pares con una metodologia
indipendente, di ampio consenso e decisa di comune accordo, nonché essere
ulteriormente messi alla prova e adottati su più ampia scala. I siti di riferimento dovrebbero creare una
coalizione che coinvolga i vari soggetti attivi finora nel partenariato
(professionisti, pazienti, assistenti e famiglie, fornitori di tecnologie,
dirigenti e operatori sanitari, esperti accademici e autorità pubbliche) nonché
essere disposti a: –
attuare una parte sostanziale degli interventi del
piano in modo integrato, e impegnarsi affinché i partecipanti alla loro
coalizione effettuino investimenti rilevanti (finanziari e in termini di
risorse umane), –
valutare i risultati e gli impatti ottenuti secondo
un approccio comune, scambiare pratiche, condividere informazioni, nonché
mettere a disposizione del pubblico i dati relativi agli impatti e ai risultati
(dati aperti), –
collaborare a livello dell'intera Europa, –
presentare un elenco dei risultati/esiti da
ottenere nel periodo 2013-2015. Man mano che i risultati dei gruppi d'azione e
dei siti di riferimento saranno noti, questi forniranno il feedback per
contribuire a correggere e migliorare le condizioni quadro nonché ad accelerare
la diffusione dell'innovazione. Ciò potrebbe includere, tra l'altro,
raccomandazioni riguardanti il potenziamento di determinate attività, il
coordinamento di progetti pilota e dimostrativi in determinate zone, la
riproduzione dei risultati in altri siti, l'accelerazione di norme particolari
o l'aggregazione della domanda e il coordinamento degli appalti pubblici in
settori selezionati. Per far avanzare l'attuazione degli interventi, la Commissione provvederà a: · trasmettere gli "inviti all'impegno" per gli interventi specifici quali definiti nel piano alla fine di febbraio 2012; · trasmettere un "invito alla manifestazione di intenti" ai potenziali siti di riferimento entro la fine di febbraio 2012; · organizzare la selezione dei potenziali siti di riferimento del partenariato entro il 2013, in collaborazione con i soggetti coinvolti.
5.
Monitoraggio e valutazione dei progressi compiuti
La Commissione, con il sostegno del Centro
comune di ricerca, svilupperà un quadro di monitoraggio e valutazione. Tale
struttura dovrebbe facilitare la creazione di legami causali e la valutazione
delle ripercussioni tra i singoli interventi gestiti dai soggetti coinvolti e i
principali obiettivi del partenariato[33],
nonché collegare gli interventi specifici del piano con gli obiettivi chiave
del partenariato. Il quadro di monitoraggio e valutazione si
baserà su un approccio pluridimensionale, su vari livelli e con diversi
indicatori e finalità/obiettivi specifici. Comporterà la comunicazione su base
annua dei progressi compiuti tesi al raggiungimento dei risultati definiti e
dell'obiettivo principale (2 anni supplementari di vita in buona salute) del
partenariato da parte dei soggetti coinvolti nell'attuazione degli interventi.
Tali dati saranno inoltre utilizzati nelle relazioni periodiche della
Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio. Per monitorare e misurare i progressi compiuti, la Commissione provvederà a: · costruire, con il sostegno del Centro comune di ricerca, un quadro per il monitoraggio e la valutazione, sulla base dei vari interventi intrapresi dai soggetti coinvolti in linea con i settori prioritari d'intervento individuati nel piano, tenendo conto dei tempi e della natura degli stessi; · proporre una prima versione del quadro di monitoraggio e valutazione entro l'inizio del 2013; · comunicare lo stato di avanzamento dell'attuazione del piano, al Parlamento europeo e al Consiglio, su base annuale, a partire dall'inizio del 2013.
6.
Governance per
un'attuazione efficace
Nel corso del primo anno di partenariato, sono
stati tratti numerosi insegnamenti sulla governance e sui processi
interessati, compresi i rapporti del partenariato con le iniziative e gli
strumenti esistenti; in particolare, il fatto che il gruppo direttivo debba
essere efficace ed efficiente e garantire nel contempo rappresentatività, con
meccanismi di feedback ai gruppi più ampi di soggetti coinvolti; e che è
necessario concordare chiare modalità di monitoraggio[34]. Tali insegnamenti hanno
comportato adeguamenti nella governance per la fase successiva di questo
partenariato L'attuazione del piano sarà portata avanti da
un'ampia varietà di partner: i soggetti responsabili degli interventi, i siti
di riferimento, gli organismi di normazione, le iniziative pertinenti, la
Commissione e le autorità degli Stati membri tramite, ad esempio, i relativi
programmi di finanziamento e le competenze in materia di appalti pubblici e
regolamentazione. Nel quadro degli interventi specifici del
piano, la Commissione riunirà i gruppi d'azione (cfr. 4.1) composti dai
partner responsabili degli interventi prioritari per raggiungere gli obiettivi
comuni, e fornirà l'occasione per portare avanti le diverse priorità del piano
grazie a una guida e a un sostegno politici più energici. I gruppi d'azione
stabiliranno i loro metodi di lavoro e di governance, mentre i servizi
della Commissione ne faciliteranno i relativi processi. La Commissione organizzerà una conferenza dei
partner – radunando i soggetti coinvolti e impegnati nel partenariato – su base
annuale a partire dalla fine del 2012, per discutere e decidere in merito a
questioni riguardanti l'attuazione del piano, gli interventi futuri e la governance. L'attuale gruppo direttivo ha assolto il suo
mandato iniziale nella preparazione del piano. Tuttavia è ancora necessario un
gruppo di coordinamento per garantire un quadro strategico d'insieme dei
progressi e delle sinergie tra i diversi gruppi d'azione. Poiché il
partenariato è ancora in una fase pilota, la Commissione propone che il gruppo
direttivo resti in carica (provvisoriamente) fino alla prima conferenza dei
partner, allo scopo di assicurare un rapido avanzamento durante la fase di
avviamento dei gruppi d'azione. La Commissione garantirà il monitoraggio
complessivo e la comunicazione formale su base regolare, nonché l'interazione,
con il Parlamento europeo ed il Consiglio, e porterà avanti una stretta
collaborazione sul piano del lavoro con le formazioni pertinenti e con i
relativi rappresentanti. I servizi della Commissione continueranno a lavorare a
stretto contatto con le amministrazioni nazionali, con le regioni e con
un'ampia gamma di soggetti interessati, in modo da attuare la visione
innovativa del partenariato e realizzare gli interventi indicati nel piano. Per garantire la realizzazione degli interventi indicati nel piano, la Commissione provvederà a: · mettere in campo un modello di governance semplice e flessibile (gruppi d'azione, gruppo direttivo provvisorio, conferenza dei partner) che guidi sotto il profilo operativo e strategico le due modalità previste per il piano di attuazione a partire dal primo trimestre del 2012; · presentare una relazione sullo stato di avanzamento del PEI entro il 2013.
7.
Conclusione
Le istituzioni europee, gli Stati membri e
tutti i soggetti coinvolti sono tenuti a rispondere congiuntamente, nell'ambito
dei rispettivi ruoli, alla sfida rappresentata dall'invecchiamento demografico.
Con la presente comunicazione la Commissione definisce la propria risposta
proponendo sistemi di governance affinché l'attuazione sia efficace,
suggerisce un quadro di monitoraggio e valutazione per garantire il
conseguimento tempestivo degli obiettivi e della finalità principale, propone
il miglioramento e lo sviluppo di condizioni quadro ed evidenzia il valore
aggiunto degli interventi dell'UE. Mediante l'attuazione del piano, la
Commissione si attende una forte accelerazione dell'innovazione nel campo
dell'invecchiamento attivo e in buona salute, nonché un avanzamento verso il
conseguimento della finalità principale e degli obiettivi del partenariato. Ciò
richiede nuove forme di collaborazione tra i numerosi soggetti interessati,
tanto quelli già coinvolti nella preparazione del piano quanto quelli pronti ad
impegnarsi per l'attuazione dello stesso. L'evoluzione e l'attuazione di questo
partenariato hanno consentito di maturare valide esperienze. La Commissione
continuerà a far uso di tali insegnamenti nelle sue proposte per lo sviluppo e
la progettazione di futuri PEI che affrontano altre importanti problematiche
sociali, come indicato nella strategia dell'Unione dell'innovazione. La
Commissione organizzerà un riesame di tutti i PEI nel 2013 per fare il punto
sui progressi compiuti. [1] http://ec.europa.eu/eurostat.
[2] Libro verde relativo al personale sanitario europeo
COM(2008)725 def. del 10.12.2008. [3] Ageing Report 2009 (relazione 2009
sull'invecchiamento demografico): http://ec.europa.eu/economy_finance/publications/publication14992_en.pdf.
[4] Comunicazione della Commissione: "Europa 2020. Una
strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva"
COM(2010)2020 def. del 3.3.2010, "Europa 2020 Iniziativa faro - L'Unione
dell'innovazione", COM(2010)546 def. del 6.10.2010. [5] COM(2010) 546def. sull'Unione dell'innovazione. [6] Comunicazione della Commissione "Un'agenda digitale
europea", COM(2010)245 def. del 26.10.2010. [7] Comunicazione della Commissione "Un'agenda per
nuove competenze e nuovi posti di lavoro: un contributo europeo verso la piena
occupazione", COM(2010)682 def. del 23.11.2010. [8] Comunicazione della Commissione "La Piattaforma
europea contro la povertà e l'esclusione sociale: un quadro europeo per la
coesione sociale e territoriale", COM(2010)758 def. del 16.12.2010. [9] Libro bianco della Commissione del 23 ottobre 2007
"Un impegno comune per la salute: approccio strategico dell'UE per il
periodo 2008-2013", COM(2007)630 def. del 23.10.2007. [10] Decisione n. 940/2011/UE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 14 settembre 2011, sull'Anno europeo dell'invecchiamento attivo
e della solidarietà tra le generazioni (2012). [11] Strategic Implementation Plan – Strategic Part
(piano strategico di attuazione – parte strategica): http://ec.europa.eu/research/innovation-union/pdf/active-healthy-ageing/steering-group/implementation_plan.pdf#view=fit&pagemode=none; Operational part (parte operativa): http://ec.europa.eu/research/innovation-union/pdf/active-healthy-ageing/steering-group/operational_plan.pdf#view=fit&pagemode=none. [12] Proposta
di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente la
tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, e
la libera circolazione di tali dati, COM(2012)11 final del 21.1.2012; proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio,
concernente la tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei
dati personali, COM(2012)10 final del 21.1.2012. [13] Direttiva 95/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio,
del 24 ottobre 1995, relativa alla tutela delle persone fisiche con
riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di
tali dati. GU L 281 del 23.11.1995. [14] Direttiva 2011/24/UE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 9 marzo 2011, concernente l'applicazione dei diritti dei
pazienti relativi all'assistenza sanitaria transfrontaliera. [15] Gli appalti pubblici innovativi fanno sì che il settore
pubblico si assuma il ruolo e i rischi propri dei clienti principali e allo
stesso tempo migliori la qualità dei suoi servizi e la sua produttività. [16] Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del
Consiglio sugli appalti pubblici, COM(2011)896 def. del 20.12.2011. [17] Comunicazione – Programma quadro di ricerca e innovazione
"Orizzonte 2020" , COM(2011)808 def. del 30.11.2011. [18] Una visione strategica per le norme europee: compiere
passi avanti per favorire e accelerare la crescita sostenibile dell'economia
europea entro il 2020, COM(2011)311 def. dell'1.6.2011; COM(2011)315 def.
dell'1.6.2011 Proposta di regolamento sulla normalizzazione europea. [19] Direttiva del Consiglio, del 20 giugno 1990, per il
ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai dispositivi
medici impiantabili attivi (90/385/CEE); direttiva 93/42/CEE del Consiglio, del
14 giugno 1993, concernente i dispositivi medici; direttiva 98/79/CE del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 ottobre 1998, relativa ai
dispositivi medico-diagnostici in vitro. [20] La Commissione sta attualmente tenendo una consultazione
pubblica in merito all'elaborazione di un atto europeo sull'accessibilità
contenente provvedimenti atti a migliorare l'accessibilità di beni e servizi a
tutti i cittadini, inclusi gli anziani. [21] Sono già inclusi il mandato 376 (requisiti di
accessibilità per gli appalti pubblici di prodotti e di servizi nel settore
delle TIC), il mandato 420 (requisiti di accessibilità per gli appalti pubblici
nel settore dell'ambiente costruito) e il mandato 473 (per includere
l'accessibilità attenendosi alla PU nelle attività di normalizzazione
pertinenti). [22] COM(2007)630 def. del 23.10.2007. [23] Comunicazione della Commissione: "Solidarietà in
materia di salute: riduzione delle diseguaglianze sanitarie nell'UE",
COM(2009)567 def. del 20.10.2009. [24] Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del
Consiglio sulla istituzione del programma "Salute per la crescita",
terzo programma pluriennale d'azione dell'UE in materia di salute per il
periodo 2014-2020, COM(2011)709 def. del 9.11.2011. [25] COM(2011)822 def. del 30.11.2011. [26] Proposta di regolamento che istituisce il meccanismo per
collegare l'Europa, COM(2011)665 del 19.10.2011. [27] IL FESR stanzia un totale di 5,29 miliardi di EUR a favore
delle infrastrutture sanitarie (assieme alle misure previste da eHealth con
5,32 miliardi di EUR destinati in generale all'amministrazione on line). [28] Lo sviluppo di una strategia di ricerca e innovazione per
la specializzazione intelligente è una condizionalità ex ante per i due
obiettivi tematici della futura politica di coesione finanziata dal FESR: rafforzare
la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione (obiettivo R&S) e
migliorare l'accesso alle TIC, il loro utilizzo e la loro qualità (obiettivi
della banda larga). [29] COM(2011)615 def. del 6.10.2011 (allegato IV, punti 1 e
10.2). [30] Comunicazione sugli appalti pre-commerciali: promuovere
l'innovazione per garantire servizi pubblici sostenibili e di elevata qualità
in Europa, COM(2007)799 def. del 14.1.2007. [31] Il partenariato sarà presente on line, indicando il
proprio progresso e i risultati conseguiti, fornendo informazioni
sull'innovazione nell'ambito dell'invecchiamento attivo e in buona salute e
costituendo una raccolta di conoscenze comprovate (cfr. http://ec.europa.eu/active-healthy-ageing e
Twitter@EIP_AHA). [32] Cfr. il piano strategico di attuazione. [33] "Tre obiettivi per l'Europa": migliori
condizioni di salute e qualità della vita dei cittadini dell'UE, sistemi di
assistenza più sostenibili e maggiore competitività e più opportunità di
crescita per le imprese dell'UE. [34] Documento di lavoro dei servizi della Commissione: "The
pilot European Innovation Partnership on Active and healthy Ageing:
first experiences on governance and process", SEC(2011)1028 final
dell'1.9.2011.