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Document 52011PC0931

    Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO sull’adozione di un programma di ricerca supplementare per il progetto ITER (2014-2018)

    /* COM/2011/0931 definitivo - 2011/0460 (NLE) */

    52011PC0931

    Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO sull’adozione di un programma di ricerca supplementare per il progetto ITER (2014-2018) /* COM/2011/0931 definitivo - 2011/0460 (NLE) */


    RELAZIONE

    1. CONTESTO DELLA PROPOSTA

    La proposta di decisione del Consiglio in allegato è finalizzata a definire le modalità di finanziamento del contributo dell’UE al progetto ITER per il periodo 2014-2018 tramite un “programma di ricerca supplementare” ai sensi del trattato Euratom.

    Il progetto ITER[1] è inteso principalmente alla costruzione e gestione di un reattore sperimentale a fusione. ITER rappresenta un progresso fondamentale verso la dimostrazione che la fusione è una fonte di energia sostenibile. Dati i notevoli vantaggi che offre, come la disponibilità di enormi riserve di combustibile e la mancanza di emissioni di CO2, la fusione potrebbe contribuire in larga misura alla strategia energetica dell’UE a lungo termine. Inoltre l’energia da fusione, a differenza dell’energia nucleare tradizionale, è intrinsecamente sicura. ITER fa parte del Piano strategico europeo per le tecnologie energetiche (SET) e contribuirà alla strategia Europa 2020, perché la partecipazione dell’industria europea dell’alta tecnologia dovrebbe fornire all’UE un forte vantaggio competitivo a livello globale in questo promettente settore.

    Il progetto ITER è portato avanti sulla base dell’accordo internazionale sull’istituzione dell’Organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER per la realizzazione congiunta del Progetto ITER (l’“accordo ITER”)[2] tra la Comunità europea dell’energia atomica (“Euratom”) e altre sei parti: Cina, India, Giappone, Corea, Russia e Stati Uniti d’America. Questo accordo, giuridicamente vincolante, ha istituito l’Organizzazione ITER in quanto organismo dotato di piena personalità giuridica internazionale incaricato della realizzazione congiunta del progetto ITER. La Commissione rappresenta Euratom nei diversi organi di ITER, in particolare il suo consiglio, il principale organo direttivo del progetto.

    Nel quadro delle trattative volte a ottenere il sostengo delle altre parti di ITER per stabilire la sede europea per ITER, Euratom e il Giappone hanno concluso un accordo bilaterale per la messa in atto congiunta di attività di ricerca complementari nel settore della fusione, chiamate attività dell’approccio allargato[3].

    In quanto parte ospitante e maggiore contribuente durante la fase di costruzione (5/11, ossia all’incirca il 45% del totale), Euratom assume responsabilità e obblighi particolari, compresa l’impossibilità di ritirarsi unilateralmente dall’accordo ITER.

    Il contributo dell’UE al progetto ITER è gestito tramite l’impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione (“Fusion for Energy”), istituita con la decisione del Consiglio del 27 marzo 2007[4]. Tutti i membri di Fusion for Energy (Euratom, i 27 Stati membri e la Svizzera) sono rappresentati nel suo consiglio di direzione. Il contributo dell’UE al progetto ITER consiste principalmente negli importanti sistemi e componenti acquisiti da Fusion for Energy e forniti “in natura” all’Organizzazione ITER durante la fase di costruzione. Spetta al Parlamento europeo concedere il discarico di bilancio a Fusion for Energy.

    Un aspetto importante della costruzione di ITER è la natura estremamente tecnica dell’operazione: un progetto di portata e complessità senza precedenti che comporta un impegno enorme in termini di risorse di ingegneria civile, meccanica, elettrica e nucleare.

    ITER presenta caratteristiche comuni ad altri progetti di ampia portata rilevanti per l’UE, ossia il fatto che i costi possono rivelarsi sproporzionati rispetto al bilancio limitato dell’UE e tendono a superare le previsioni iniziali. La conseguente necessità di reperire finanziamenti supplementari comporta o la riassegnazione di fondi già destinati ad altre priorità oppure la messa in discussione dei limiti fissati dal quadro finanziario pluriennale (QFP). Queste conseguenze sono state persino oggetto di interrogazioni del Parlamento europeo. La riassegnazione, inoltre, può essere decisa solo al termine di una procedura interistituzionale lunga e complessa che mette a repentaglio il rispetto degli obblighi assunti dall’UE a livello internazionale.

    Non si tratta di un modello sostenibile e occorre mettere a punto un approccio diverso che offra garanzie a lungo termine per un progetto così impegnativo. Per questo motivo, nella comunicazione del 29 giugno 2011 “Un bilancio per la strategia Europa 2020”[5], la Commissione ha proposto di escludere il finanziamento dell’UE al progetto ITER dal quadro finanziario pluriennale dopo il 2013. Si propone quindi di istituire un programma di ricerca supplementare in virtù del trattato Euratom tramite il quale l’UE contribuirebbe al progetto ITER per il periodo 2014-2018.

    Occorre rilevare che il trattato Euratom limita la durata dei programmi di ricerca a un massimo di 5 anni. Secondo l’accordo ITER, il progetto avrà una durata iniziale di 35 anni (fino al 2041); successivamente saranno necessarie decisioni del Consiglio per continuare a finanziare il contributo dell’UE al progetto.

    2.           CAMPO D’APPLICAZIONE DELLA PROPOSTA

    Il programma di ricerca supplementare proposto comprende i contributi alla costruzione dell’impianto ITER, l’acquisto tramite gare di appalto di apparecchiature e impianti e un sostegno tecnico e amministrativo generale al progetto durante le fasi di costruzione, così come la partecipazione alla messa in servizio e al funzionamento iniziale e ad altre attività collegate, ad esempio quelle descritte nell’accordo sull’approccio allargato.

    Euratom continuerà a partecipare all’amministrazione, alla gestione e alla dotazione di personale dell’Organizzazione ITER e di Fusion for Energy, come previsto dalle disposizioni dell’accordo che istituisce l’organizzazione ITER e dalla decisione del Consiglio che istituisce Fusion for Energy.

    3.           ESITO DELLE CONSULTAZIONI DELLE PARTI INTERESSATE E DELLE VALUTAZIONI D’IMPATTO

    La presente proposta tiene pienamente conto delle risposte pervenute nell’ambito di un’ampia consultazione pubblica basata sul Libro verde “Trasformare le sfide in opportunità: verso un quadro strategico comune per il finanziamento della ricerca e dell’innovazione dell’Unione europea”[6], nell’ambito della preparazione del programma Euratom di ricerca e formazione (2014-2018) che contribuisce al programma quadro “Orizzonte 2020” per la ricerca e l’innovazione.

    ITER era compreso in tale consultazione e nelle valutazioni interne ed esterne che sono servite per la redazione della valutazione dell’impatto. Tale valutazione ha permesso di concludere che i vantaggi di ITER, che riescono a controbilanciare i rischi scientifici, tecnici e finanziari, sono nel lungo periodo lo sfruttamento commerciale dell’energia da fusione e, nel breve periodo, i vantaggi per il settore in termini di competitività.

    Sulla base della comunicazione del 29 giugno 2011 sono state esaminate diverse opzioni relative alle modalità di finanziamento del progetto ITER al di fuori del quadro finanziario pluriennale. La creazione di un programma di ricerca supplementare finanziato con contributi degli Stati membri darà continuità al progetto, in particolare nei confronti dei nostri partner internazionali e consentirà di evitare un processo di rinegoziazione, complesso e dagli esiti incerti, volto a modificare l’accordo ITER.

    4.           ELEMENTI GIURIDICI DELLA PROPOSTA

    La base giuridica del programma di ricerca supplementare è costituita dall’articolo 7 del trattato Euratom. Il programma di ricerca supplementare, della durata di 5 anni, sarà adottato con una specifica decisione del Consiglio.

    5.           INCIDENZA SUL BILANCIO

    La scheda finanziaria allegata alla presente proposta di decisione del Consiglio definisce l’incidenza sul bilancio e le risorse umane e amministrative necessarie per attuare il programma di ricerca supplementare.

    2011/0460 (NLE)

    Proposta di

    DECISIONE DEL CONSIGLIO

    sull’adozione di un programma di ricerca supplementare per il progetto ITER (2014-2018)

    IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato che istituisce la Comunità europea dell’energia atomica, in particolare l’articolo 7,

    vista la proposta della Commissione europea,

    visto il parere del Parlamento europeo[7],

    visto il parere del Comitato economico e sociale europeo[8],

    considerando quanto segue:

    (1) L’accordo sull’istituzione dell’Organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER per la realizzazione congiunta del Progetto ITER[9] (in seguito: “accordo ITER”) è stato firmato il 21 novembre 2006 da Comunità europea dell’energia atomica (Euratom), Repubblica popolare cinese, Repubblica dell’India, Giappone, Repubblica di Corea, Federazione russa e Stati Uniti d’America. L’accordo ITER istituisce l’Organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER (in seguito: “Organizzazione ITER”), che ha la piena responsabilità della costruzione, del funzionamento, della messa in esercizio e della disattivazione degli impianti ITER.

    (2) L’accordo ITER fa obbligo a tutte le parti di apportare contributi all’Organizzazione ITER per il tramite di idonei soggetti giuridici denominati “agenzie interne”. L’agenzia interna europea incaricata di adempiere agli obblighi dell’Euratom nei confronti dell’Organizzazione ITER è stata istituita con la decisione 2007/198/Euratom del Consiglio, del 27 marzo 2007, che istituisce l’Impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione e le conferisce dei vantaggi[10].

    (3) Nel quadro dei negoziati intesi ad ottenere il sostegno delle altri parti di ITER per stabilire la sede europea di ITER, nel 2007 è stato concluso l’accordo tra la Comunità europea dell’energia atomica e il governo del Giappone per l’attuazione congiunta delle attività che rientrano nell’approccio allargato nel settore della ricerca sull’energia da fusione[11], che prevede attività complementari di ricerca congiunta in materia di fusione sul territorio del Giappone per avviare rapidamente il funzionamento di ITER con alti livelli di rendimento. Le attività dell’approccio allargato e altre attività correlate a ITER sono amministrate tramite l’impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione. Il finanziamento delle attività dell’approccio allargato è garantito principalmente da contributi in natura offerti da alcuni membri dell’impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione, mentre la parte restante del contributo Euratom è coperta dal bilancio di quest’ultimo.

    (4) I costi previsti per la costruzione di ITER sono aumentati rispetto alle stime iniziali del 2001 sulle quali era basato l’accordo ITER. Nelle conclusioni del 12 luglio 2010 sullo stato di avanzamento di ITER e su possibili vie per il futuro, il Consiglio dell’Unione europea ha limitato il contributo europeo alla fase di costruzione di ITER a 6,6 miliardi di EUR (valore del 2008). Secondo queste conclusioni, il contributo europeo è finanziato da Euratom (80%) e dalla Francia (20%) e comprende costi di costruzione, di esercizio e potenziali passività. Facendo seguito a tali conclusioni, la Commissione ha proposto di modificare l’accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria per quanto riguarda il quadro pluriennale[12] per il periodo 2007-2013, al fine di fornire ad ITER fondi supplementari per il periodo 2012-2013.

    (5) Per il periodo successivo al 2013, nella comunicazione “Un bilancio per la strategia Europa 2020”[13] la Commissione ha proposto di finanziare il progetto ITER al di fuori del quadro finanziario pluriennale. Occorre pertanto istituire un programma di ricerca supplementare per il progetto ITER per il periodo 2014-2018.

    (6) È opportuno che il programma di ricerca supplementare per il progetto ITER sia finanziato da contributi degli Stati membri sulla base di un’aliquota applicata al prodotto interno lordo (PIL) di ciascuno Stato membro, come definito ai fini del calcolo del contributo al bilancio generale dell’Unione europea prelevato sulle risorse proprie. Tali contributi sono versati al bilancio generale dell’Unione europea e destinati specificamente al programma. Dovrebbe essere possibile contribuire al programma anche per i paesi terzi che hanno concluso con Euratom, nel settore della fusione nucleare controllata, un accordo di cooperazione che associa i loro rispettivi programmi di ricerca a quelli dell’Euratom.

    (7) Gli interessi finanziari dell’Unione devono essere protetti durante l’intero ciclo della spesa con misure proporzionate, comprendenti la prevenzione, l’individuazione e l’accertamento delle irregolarità, il recupero dei fondi perduti, indebitamente versati o non correttamente utilizzati e, se del caso, sanzioni.

    (8) Il Comitato scientifico e tecnico ha trasmesso alla Commissione il proprio parere relativo al programma Euratom di ricerca e formazione (2014-2018) che contribuisce al programma quadro “Orizzonte 2020” per la ricerca e l’innovazione. Il contenuto scientifico e tecnico delle attività ITER rimane invariato nel presente programma di ricerca supplementare.

    HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

    Articolo 1

    Per il periodo dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2018 è istituto il programma di ricerca supplementare per il progetto ITER (in seguito: “il programma”). Esso finanzia le attività necessarie per apportare il contributo della Comunità europea dell’energia atomica (Euratom) all’Organizzazione ITER, comprese le attività necessarie per la costruzione, il funzionamento e la messa in esercizio degli impianti ITER e per le attività correlate a ITER. L’obiettivo scientifico e tecnico, la motivazione e le attività del programma sono descritti nell’allegato.

    Articolo 2

    Il programma è finanziato con un contributo massimo di 2,573 milioni di EUR (valore attuale) ai sensi dell’articolo 3.

    Articolo 3

    Il programma è finanziato da contributi degli Stati membri calcolati in base a un’aliquota applicata al prodotto interno lordo (PIL) di ciascuno Stato membro, come definito ai fini del calcolo del contributo al bilancio generale dell’Unione europea prelevato sulle risorse proprie. Tali contributi sono considerati un’entrata con destinazione specifica esterna per il programma ai sensi dell’[articolo XX del regolamento (UE) n. XX/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (nuovo regolamento finanziario 2012)][14].

    Articolo 4

    Anche i paesi terzi che hanno concluso con l’Euratom, nel settore della fusione nucleare controllata, un accordo di cooperazione che associa i loro rispettivi programmi di ricerca a quelli dell’Euratom (in seguito: “paesi associati”) possono contribuire al programma.

    Il contributo dei paesi associati è determinato nel rispettivo accordo di cooperazione con Euratom nel settore della fusione nucleare controllata.

    Articolo 5

    Il programma è attuato dalla Commissione a norma del regolamento (UE) n. XXXX/2012 [nuovo regolamento finanziario].

    La Commissione può affidare parte dell’attuazione all’impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione[15] ai sensi dell’[articolo XX del regolamento (UE) n. XXXX/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (nuovo regolamento finanziario)].

    Articolo 6

    1. In sede di attuazione delle azioni finanziate in virtù della presente decisione, la Commissione adotta misure atte ad assicurare la tutela degli interessi finanziari dell’Unione mediante l’applicazione di misure di prevenzione contro le frodi, la corruzione e qualsiasi altra attività illecita, attraverso controlli effettivi e, nel caso in cui siano riscontrate irregolarità, il recupero delle somme indebitamente corrisposte nonché, se del caso, mediante l’applicazione di sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive.

    2. La Commissione o i suoi rappresentanti e la Corte dei conti hanno potere di revisione contabile, esercitabile sulla base di documenti e di controlli e ispezioni sul posto, su tutti i beneficiari di sovvenzioni, i contraenti, i subcontraenti e altre terze parti che hanno ottenuto finanziamenti dell’Unione ai sensi della presente decisione.

    L’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) è autorizzato a effettuare controlli e ispezioni sul posto presso gli operatori economici interessati direttamente o indirettamente da un finanziamento di questo tipo, secondo le procedure stabilite dal regolamento (Euratom, CE) n. 2185/96 del Consiglio, per accertare casi di frode, corruzione o altre attività illegali in relazione a una convenzione, a una decisione di sovvenzione o a un contratto avente per oggetto un finanziamento dell’Unione.

    Fatti salvi il primo e il secondo capoverso, gli accordi di cooperazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali, le convenzioni o decisioni di sovvenzione e i contratti risultanti dall’applicazione della presente decisione autorizzano espressamente la Commissione, la Corte dei conti e l’OLAF a condurre audit, controlli e ispezioni sul posto.

    Articolo 7

    La presente decisione entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

    Esso si applica a decorrere dal 1º gennaio 2014.

    Articolo 8

    Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.

    Fatto a Bruxelles, il

                                                                           Per il Consiglio

                                                                           Il presidente

    ALLEGATO

    OBIETTIVO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO, MOTIVAZIONE E ATTIVITÀ DEL PROGRAMMA DI RICERCA SUPPLEMENTARE PER IL PROGETTO ITER

    Obiettivo scientifico e tecnologico

    L’obiettivo del programma di ricerca supplementare per il progetto ITER è realizzare tale progetto come tappa fondamentale verso la costruzione di reattori prototipo per centrali a fusione sicure, sostenibili, non inquinanti ed efficienti sotto il profilo economico.

    La strategia per raggiungere tale obiettivo comprende, come prima priorità, la costruzione di ITER (importante impianto sperimentale che dimostrerà la fattibilità scientifica e tecnica della produzione dell’energia da fusione), seguita dalla costruzione di una centrale elettrica dimostrativa a fusione.

    Motivazione

    La fusione ha le potenzialità per contribuire in modo significativo alla creazione di una fonte di approvvigionamento energetico sostenibile e sicuro per l’Unione entro i prossimi decenni. Riuscire a sviluppare la tecnologia necessaria permetterebbe di produrre energia in modo sicuro, sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

    La dimensione globale delle attività di ricerca e sviluppo nel campo della fusione è parte integrante dell’accordo che istituisce l’organizzazione internazionale dell’energia da fusione per il progetto ITER e dell’accordo tra il governo del Giappone ed Euratom sulle attività dell’approccio allargato nel campo della ricerca in materia di energia da fusione, complementare alle attività ITER.

    Attività

    Il programma di ricerca supplementare per il progetto ITER fornirà il contributo Euratom alle attività dell’impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione (Fusion for Energy) come indicato nella decisione del Consiglio 2007/198/Euratom del 27 marzo 2007.

    Le attività di Fusion for Energy per il periodo 2014-2018 saranno:

    a) fornire il contributo Euratom all’Organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER, comprese le attività di ricerca e sviluppo necessarie a stabilire le basi per l’acquisto tramite gara d’appalto dei componenti per ITER e dei moduli di mantello di prova per ITER;

    b) fornire il contributo Euratom alle attività dell’approccio allargato con il Giappone;

    c) se del caso, altre attività intese a creare le basi per la progettazione di un reattore dimostrativo e impianti collegati.

    Anche il funzionamento di Fusion for Energy, la sua gestione e il personale, così come il sostegno tecnico e amministrativo generale, rientrano nel programma di ricerca supplementare per il progetto ITER.

    I programmi di lavoro dettagliati che attuano le attività di cui sopra saranno decisi annualmente dal consiglio di direzione di Fusion for Energy.

    SCHEDA FINANZIARIA LEGISLATIVA

    1.           CONTESTO DELLA PROPOSTA/INIZIATIVA

                  1.1.    Titolo della proposta/iniziativa

                  1.2.    Settore/settori interessati nella struttura ABM/ABB

                  1.3.    Natura della proposta/iniziativa

                  1.4.    Obiettivi

                  1.5.    Motivazione della proposta/iniziativa

                  1.6.    Durata e incidenza finanziaria

                  1.7.    Modalità di gestione previste

    2.           MISURE DI GESTIONE

                  2.1.    Disposizioni in materia di monitoraggio e di relazioni

                  2.2.    Sistema di gestione e di controllo

                  2.3.    Misure di prevenzione delle frodi e delle irregolarità

    3.           INCIDENZA FINANZIARIA PREVISTA DELLA PROPOSTA/ INIZIATIVA

                  3.1.    Rubrica/rubriche del quadro finanziario pluriennale e linea/linee di bilancio di spesa interessate

                  3.2.    Incidenza prevista sulle spese

                  3.2.1. Sintesi dell’incidenza prevista sulle spese

                  3.2.2. Incidenza prevista sugli stanziamenti operativi

                  3.2.3. Incidenza prevista sugli stanziamenti di natura amministrativa

                  3.2.4. Compatibilità con il quadro finanziario pluriennale attuale

                  3.2.5. Partecipazione di terzi al finanziamento

                  3.3.    Incidenza prevista sulle entrate

    SCHEDA FINANZIARIA LEGISLATIVA

    1. CONTESTO DELLA PROPOSTA/INIZIATIVA 1.1. Titolo della proposta/iniziativa

    Decisione del Consiglio sull’adozione di un programma di ricerca supplementare per ITER (2014-2018).

    1.2. Settore/settori interessati nella struttura ABM/ABB[16]

    - XX XX ITER

    1.3. Natura della proposta/iniziativa

    ¨ La proposta/iniziativa riguarda una nuova azione

    ¨ La proposta/iniziativa riguarda una nuova azione a seguito di un progetto pilota/un’azione preparatoria[17]

    ý La proposta/iniziativa riguarda la proroga di un’azione esistente

    ¨ La proposta/iniziativa riguarda un’azione riorientata verso una nuova azione

    1.4. Obiettivi 1.4.1. Obiettivo/obiettivi strategici pluriennali della Commissione oggetto della proposta/iniziativa

    L’obiettivo generale del programma di ricerca supplementare per ITER (“il programma”) sarà contribuire alla decarbonizzazione a lungo termine del sistema energetico in modo sicuro, efficace e certo. Il programma contribuirà alla strategia “Europa 2020” e all’iniziativa faro “L’Unione dell’innovazione” sostenendo la mobilitazione delle industrie europee dell’alta tecnologia, che acquisiranno nuove competenze e capacità di produzione grazie alla partecipazione ai contratti di appalto di Fusion for Energy (F4E).

    1.4.2. Obiettivi specifici e attività ABM/ABB interessate per azioni indirette

    Apportare il contributo di Euratom all’Organizzazione ITER per la costruzione, il funzionamento e la messa in esercizio degli impianti ITER e per le attività correlate a ITER.

    Attività ABM/ABB interessate:

    1.4.3. Obiettivi specifici e attività ABM/ABB interessate per azioni dirette del JRC

    NP

    1.4.4. Risultati e incidenza previsti

    Precisare gli effetti che la proposta/iniziativa dovrebbe avere sui beneficiari/gruppi interessati.

    Il programma di ricerca supplementare consentirà all’Europa di contribuire alla costruzione dell’impianto ITER nel quadro di una collaborazione internazionale. Poiché l’Europa sta dando il contributo maggiore al progetto (coprendo il 45% dei costi di costruzione), sul suo territorio il programma avrà gli impatti più estesi. Si tratterà di ripercussioni sia a breve termine (vantaggi per le industrie europee in termini di competitività) che a lungo termine (ruolo di punta nello sfruttamento commerciale dell’energia da fusione).

    Il progetto sta già avendo ripercussioni positive sulla competitività industriale e sull’occupazione grazie alla natura delle attività ITER (acquisizione di componenti o edifici ad alta tecnologia), che comportano un impegno enorme in termini di risorse di ingegneria civile, meccanica, elettrica, nucleare e dei materiali, combinate in condizioni del tutto nuove. Oltre tre quarti del contributo complessivo della Comunità ad ITER daranno luogo a contratti con imprese private. Il numero di nuovi posti di lavoro in Europa creati in collegamento diretto con le attività di ITER sarà significativo, perché un’ampia parte della spesa è destinata ad attività di ricerca e sviluppo e di ingegneria, che richiedono più manodopera rispetto alle attività produttive classiche.

    Nel lungo periodo ITER rappresenta un’opportunità unica per l’industria europea dell’alta tecnologia e le imprese di costruzione per acquisire un vantaggio competitivo globale e diventare leader nella progettazione delle centrali di energia di fusione di prima generazione e della conseguente commercializzazione su scala internazionale.

    1.4.5. Indicatori di risultato e di incidenza

    Precisare gli indicatori che permettono di seguire la realizzazione della proposta/iniziativa.

    Gli indicatori che misureranno i progressi nei contributi europei alla costruzione di ITER saranno il raggiungimento delle tappe fondamentali da parte di F4E, l’impresa comune europea che avrà il compito di acquisire i componenti e fornirli “in natura” a ITER durante la fase di costruzione del progetto.

    F4E ha individuato nel piano del proprio progetto delle tappe fondamentali che comprendono tutte le attività di acquisizione tramite gare d’appalto durante la costruzione di ITER. La pianificazione globale e il piano di lavoro annuale di F4E specificano la tabella di marcia per il raggiungimento di queste tappe; i progressi registrati saranno riportati in relazioni sottoposte periodicamente al suo organo direttivo (il consiglio di direzione) e al Consiglio dell’Unione europea.

    1.5. Motivazione della proposta/iniziativa 1.5.1. Necessità da soddisfare nel breve e lungo termine

    Nella comunicazione del 29 giugno 2011 “Un bilancio per la strategia Europa 2020”, la Commissione ha proposto di escludere il finanziamento dell’UE al progetto ITER dal quadro finanziario pluriennale dopo il 2013. Il presente programma di ricerca supplementare attuerà questa proposta.

    1.5.2. Valore aggiunto dell’intervento dell’Unione europea

    I rischi, i costi e la natura a lungo termine di un progetto come ITER lo pongono al di fuori della portata dei singoli Stati membri e persino dell’UE nel suo complesso, pertanto si è ritenuto necessario creare un quadro di portata mondiale per attuarlo. Per contribuire a questo impegno internazionale, l’azione a livello europeo permette di condividere i rischi e genera un’ampiezza di respiro ed economie di scala impossibili da raggiungere altrimenti.

    1.5.3. Insegnamenti tratti da esperienze analoghe

    Il progetto “Joint european Torus (JET)” ha dimostrato che la costruzione e la gestione di una grande infrastruttura di ricerca basata sulla fusione sotto il coordinamento di Euratom è una soluzione efficiente che permette di trarre i massimi vantaggi dal punto di vista scientifico e industriale. Tuttavia, la costruzione di ITER comporta un impegno di portata senza precedenti e richiede una collaborazione a livello mondiale mai messa in atto prima d’ora.

    1.5.4. Coerenza ed eventuale sinergia con altri strumenti pertinenti

    Il programma creerà sinergie e complementarità con le attività di ricerca sulla fusione e nel prossimo programma di ricerca Euratom (2014-2018) che completerà il programma quadro “Orizzonte 2020”. In particolare, le azioni da svolgere in questo quadro daranno un contributo importante alla costruzione e al funzionamento di ITER, oltre a costituire importanti misure di mitigazione dei rischi. Anche i risultati delle attività di ricerca sulla fusione nell’ambito del programma quadro per la ricerca dell’Euratom per il periodo 2012‑2013 contribuiranno in misura notevole alle attività realizzate a titolo del presente programma.

    1.6. Durata e incidenza finanziaria

    ý Proposta/iniziativa di durata limitata

    – ý  Proposta/iniziativa in vigore a decorrere dall’1.1.2014 fino al 31.12.2018

    – ý  Incidenza finanziaria dal 2014 al 2026

    ¨ Proposta/iniziativa di durata illimitata

    – Attuazione con un periodo di avviamento dal AAAA al AAAA,

    – seguito da un funzionamento a pieno ritmo.

    1.7. Modalità di gestione previste[18]

    ý Gestione centralizzata diretta da parte della Commissione

    ý Gestione centralizzata indiretta con delega delle funzioni di esecuzione a:

    – ¨  agenzie esecutive

    – ý  organismi creati dalle Comunità[19]

    – ¨  organismi pubblici nazionali/organismi investiti di attribuzioni di servizio pubblico

    – ¨  persone incaricate di attuare azioni specifiche di cui al titolo V del trattato sull’Unione europea, che devono essere indicate nel pertinente atto di base ai sensi dell’articolo 49 del regolamento finanziario

    ¨ Gestione concorrente con gli Stati membri

    ¨ Gestione decentrata con paesi terzi

    ¨ Gestione congiunta con organizzazioni internazionali (specificare)

    Se è indicata più di una modalità, si prega di fornire ulteriori informazioni alla voce “Osservazioni”.

    Osservazioni:

    La gestione sarà svolta dai servizi della Commissione e dall’impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione (“Fusion for Energy” – F4E). La Commissione rappresenta Euratom negli organi di alto livello dell’Organizzazione ITER e di F4E.

    2. MISURE DI GESTIONE

    Il programma sarà attuato tramite F4E, che amministra il contributo di Euratom destinato al progetto ITER e quello destinato ad altre attività correlate ad ITER, come le attività dell’approccio allargato con il Giappone.

    La Commissione partecipa agli organi decisionali di F4E e dell’Organizzazione ITER.

    A livello internazionale, la Commissione rappresenta Euratom nell’organo decisionale dell’Organizzazione ITER, ossia il consiglio ITER, e partecipa al comitato consultivo scientifico e tecnico e al comitato consultivo di gestione del consiglio ITER.

    Per quanto riguarda l’amministrazione e la gestione di F4E, la Commissione è membro di Fusion for Energy e partecipa, per conto di Euratom, agli organi direttivi di tale impresa comune, ossa il consiglio di direzione, il comitato esecutivo, il gruppo consultivo tecnico, il comitato amministrativo e finanziario e il “Bureau”.

    2.1. Disposizioni in materia di monitoraggio e di relazioni

    È predisposto un sistema di monitoraggio per garantire la massima qualità delle realizzazioni e l’uso più efficiente possibile delle risorse. Il monitoraggio e le relazioni si basano sulle norme in materia applicate da F4E e dall’Organizzazione ITER, che richiedono l’approvazione di tutti i documenti principali da parte degli organi direttivi. Tramite tali organi, la Commissione monitora ed esamina i documenti su cui si basano le attività intese ad attuare il progetto ITER, come i programmi di lavoro, la relazione annuale di attività, i piani di progetto, i piani previsionali delle risorse, i piani per la politica del personale, i bilanci, i conti, ecc.

    F4E sta istituendo una procedura di gestione del progetto e di informazione che integra pienamente i vari aspetti del sistema di comunicazione al consiglio di direzione.

    Ogni anno, conformemente alle conclusioni del Consiglio del 12 luglio 2010 (progetto 11902/10 RECH 255 ATO 38 BUDGET 45; adozione 11821/10 ADD 1), F4E trasmette al Consiglio comunicazioni in merito ai progressi effettuati nell’attuazione del piano di risparmio e contenimento dei costi nonché sul rendimento e la gestione dell’impresa comune e del progetto ITER, compresa la realizzazione delle attività programmate nel suo bilancio annuale.

    In risposta a tali conclusioni del Consiglio, Fusion for Energy ha nominato un esperto indipendente che valuterà l’avanzamento del progetto sulla base delle relazioni esistenti e che trasmetterà il proprio parere al consiglio di direzione di F4E e al Consiglio “Competitività” una volta l’anno.

    Inoltre, F4E e la Commissione hanno firmato un accordo amministrativo che definisce le modalità e le condizioni applicabili al trasferimento da parte della Commissione del contributo finanziario della Comunità a F4E.

    2.2. Sistema di gestione e di controllo

    La Commissione partecipa agli organi decisionali dell’Organizzazione ITER e agli organi direttivi di F4E.

    A livello di Commissione, i servizi della DG responsabile dell’impresa comune seguiranno ed esamineranno tutte le azioni necessarie per attuare in modo efficiente il progetto ITER, in particolare quelle di natura finanziaria.

    Inoltre, a partire dal 2012 il servizio di audit interno della Commissione fungerà da revisore interno di F4E secondo gli accordi conclusi tra la direzione generale del servizio di audit interno e F4E.

    L’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) gode, nei confronti di F4E, degli stessi poteri di cui dispone nei confronti dei servizi della Commissione.

    Per quanto riguarda l’amministrazione di Fusion for Energy, alla fine di maggio 2011 il consiglio di direzione di F4E ha adottato, su iniziativa della Commissione, una serie di misure volte a migliorare l’amministrazione e la gestione di F4E. Tali misure comprendevano l’istituzione del comitato amministrativo e finanziario incaricato di fornire osservazioni e raccomandazioni al consiglio di direzione su questioni di natura amministrativa e finanziaria, un “Bureau” incaricato di preparare i lavori e le decisioni del consiglio di direzione e di rivedere il ruolo del comitato esecutivo, che sarà incentrato sulle attività di approvvigionamento a monte di F4E.

    Inoltre, il direttore di nuova nomina ha istituito, a partire dal 1° gennaio 2011, una nuova struttura organizzativa maggiormente orientata ai progetti e dotata di un servizio finanziario solido.

    Il regolamento finanziario di F4E è simile a quello della Commission, anche per quanto riguarda le procedure di gara di appalto che corrispondono alle norme della Commissione. I contratti di F4E, come previsto dal suo regolamento finanziario, comprendono le disposizioni necessarie ai fini della supervisione e del controllo dell’uso del bilancio di F4E. A seguito dei pareri espressi dalla Corte dei conti, F4E ha riesaminato il proprio regolamento finanziario al fine di includere le principali raccomandazioni espresse.

    F4E è tenuto a rendere conto al proprio consiglio di direzione e al Parlamento europeo, che effettua lo scarico di bilancio, in base a una raccomandazione del Consiglio. F4E è inoltre sottoposta ad audit due volte l’anno da parte della Corte dei conti, che successivamente trasmette una relazione alla Commissione, al Consiglio e al Parlamento nell’ambito dello scarico annuale. Per quanto riguarda le attività congiunte di F4E e ITER (come gli appalti congiunti), la Commissione continuerà a garantire che le procedure contabili, di controllo interno e di audit e le gare d’appalto dei partner siano compatibili con le norme e gli standard dell’UE. Sono prese in considerazione le raccomandazioni legate ad audit svolti in precedenza dalla Corte dei conti.

    2.2.1. Quadro di controllo interno

    Il quadro di controllo interno è basato su:

    1. le norme di controllo interno della Commissione, applicate dalla direzione generale responsabile del progetto ITER quando vengono adottate decisioni relative a F4E, in particolare quelle di natura finanziaria;

    2. le norme di controllo interno che F4E sta predisponendo per realizzare sistematicamente degli esercizi di sorveglianza e per seguire l’attuazione delle raccomandazioni che ne derivano. Il personale della Commissione distaccato ha fornito il proprio sostegno a F4E per l’esecuzione del piano d’azione di controllo interno, l’introduzione di liste di controllo, la messa in atto di un meccanismo di sorveglianza regolare e la gestione del bilancio;

    3. una valutazione degli aspetti tecnici, finanziari e politici da parte della Commissione delle attività di F4E e ITER in ogni tappa del progetto;

    4. controlli ex ante per quanto riguarda gli appalti e controlli ex post. I rischi sono valutati regolarmente e vengono periodicamente controllati i progressi nell’esecuzione delle attività e il consumo di risorse, alla luce degli obiettivi e degli indicatori stabiliti.

    2.2.2.     Livello previsto di rischio di inadempimento

    F4E comporta un rischio finanziario intrinseco legato alla natura delle sue attività (appalti ingenti e complessi “in natura” con elevati rischi tecnici). Sono state istituite misure per monitorare e controllare meglio il funzionamento di F4E e la riorganizzazione della struttura di quest’ultima dovrebbe contribuire ulteriormente a migliorare la situazione.

    La Commissione continuerà a individuare i rischi legati all’attuazione di questo progetto, in particolare in termini di costi, e adotterà le misure più opportune per gestire e contenere tali rischi.

    2.3.        Misure di prevenzione delle frodi e delle irregolarità

    La direzione generale della Commissione incaricata dell’attuazione del progetto e del bilancio di ITER è determinata a lottare contro le frodi in ogni fase del progetto, conformemente a quanto previsto dalla strategia antifrode della Commissione [COM(2011) 376] del 24 giugno 2011.

    Il monitoraggio amministrativo dei contratti, delle sovvenzioni e dei pagamenti correlati rientra tra le responsabilità di F4E. La Commissione e F4E prestano un’attenzione particolare al contenimento dei costi.

    La Commissione e l’impresa comune tengono conto degli interessi finanziari dell’Unione europea, in particolare il rispetto del regolamento n. 2988/95 (CE, Euratom) del Consiglio, del 18 dicembre 1995, relativo alla tutela degli interessi finanziari della Comunità e dell’articolo 53, lettera a), del regolamento finanziario.

    In sede di attuazione delle azioni finanziate in virtù della presente decisione, la Commissione e l’impresa comune adottano misure atte ad assicurare la tutela degli interessi finanziari dell’Unione mediante l’applicazione di misure di prevenzione contro le frodi, la corruzione e qualsiasi altra attività illecita, attraverso controlli effettivi e, nel caso in cui siano riscontrate irregolarità, il recupero delle somme indebitamente corrisposte nonché, se del caso, mediante l’applicazione di sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive.

    Fusion for Energy ha avviato la messa a punto di una strategia di audit ex post da attuare nel 2012. Questa strategia rappresenta un controllo cruciale per valutare la legalità e la regolarità delle transazioni soggiacenti.

    L’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) gode, nei confronti di F4E, degli stessi poteri di cui dispone nei confronti dei servizi della Commissione.

    L’OLAF può effettuare controlli e ispezioni sul posto presso gli operatori economici interessati direttamente o indirettamente da un finanziamento di questo tipo, secondo le procedure stabilite dal regolamento (Euratom, CE) n. 2185/96 dell’11 novembre 1996, per accertare casi di frode, corruzione o altre attività illegali in relazione a una convenzione o decisione di sovvenzione o a un contratto avente per oggetto un finanziamento dell’Unione.

    3.           INCIDENZA FINANZIARIA PREVISTA DELLA PROPOSTA/ INIZIATIVA

    3.1.        Rubrica/rubriche del quadro finanziario pluriennale e linea/linee di bilancio di spesa interessate

    · Linee di bilancio di spesa esistenti

    Secondo l’ordine delle rubriche del quadro finanziario pluriennale e delle linee di bilancio.

    Rubrica del quadro finanziario pluriennale || Linea di bilancio || Natura della spesa || Partecipazione

    Numero: 08 01 xx || Diss./Non diss. ([20]) || di paesi EFTA[21] || di paesi candidati[22] || di paesi terzi || ai sensi dell’articolo 18, paragrafo 1, lettera a bis), del regolamento finanziario

    Non compresi nel QFP || 08 01 04 40 Fusion For Energy || Non diss. || NO || NO || SÌ || SÌ

    · Nuove linee di bilancio di cui è chiesta la creazione

    Secondo l’ordine delle rubriche del quadro finanziario pluriennale e delle linee di bilancio.

    Rubrica del quadro finanziario pluriennale || Linea di bilancio || Natura della spesa || Partecipazione

    Al di fuori del quadro finanziario pluriennale || Diss./Non diss. || di paesi EFTA || di paesi candidati || di paesi terzi || ai sensi dell’articolo 18, paragrafo 1, lettera a bis), del regolamento finanziario

    H1/outside MFF || 08 01 XX 01 Spese relative al personale* 08 01 XX 02 Spese relative al personale esterno* 08 01 XX 03 Altre spese di gestione* 08 06 01 xx Spese relative a ITER || Diss./Non diss. || NO || NO || SÌ || SÌ

    *- La numerazione precisa delle linee di bilancio sarà stabilita in una fase successiva.

    3.2.        Incidenza prevista sulle spese

    3.2.1.     Sintesi dell’incidenza prevista sulle spese

    A prezzi attuali - Mio EUR (al terzo decimale)

    || || Al di fuori del quadro finanziario pluriennale

    || || || Anno 2014[23] || Anno 2015 || Anno 2016 || Anno 2017 || Anno 2018 || >2018 || TOTALE ||

    Ÿ Stanziamenti operativi al di fuori del quadro finanziario pluriennale || || || || || || || ||

    Numero della linea di bilancio 08 06 01 xx ITER || Impegni || (1) || 897,230 || 631,578 || 285,383 || 282,081 || 253,262 || - || 2 349,534 ||

    Pagamenti || (2) || 107,000 || 306,140 || 405,263 || 304,368 || 353,455 || 873,308 || 2 349,534 ||

    ||

    Stanziamenti di natura amministrativa finanziati dalla dotazione del programma ITER[24] || || || || || || || ||

    Numero della linea di bilancio 08 01 04 40 F4E Staff || || (3) || 43,000 || 43,860 || 44,737 || 45,632 || 46,545 || - || 223,774 ||

    TOTALE degli stanziamenti Non compresi nel QFP || Impegni || =1+1a +3 || 940,230 || 675,438 || 330,120 || 327,713 || 299,807 || || 2 573,308 ||

    Pagamenti || =2+2a +3 || 150,000 || 350,000 || 450,000 || 350,000 || 400,000 || 873,308 || 2 573,308 ||

    || || Rubrica 1

    DG: || || || Anno 2014[25] || Anno 2015 || Anno 2016 || Anno 2017 || Anno 2018 || >2018 || TOTALE

    Ÿ Stanziamenti operativi || || || || || || ||

    Numero della linea di bilancio || Impegni || (1) || || || || || || ||

    Pagamenti || (2) || || || || || || ||

    Numero della linea di bilancio || Impegni || (1a) || || || || || || ||

    Pagamenti || (2a) || || || || || || ||

    Stanziamenti di natura amministrativa finanziati dalla dotazione dalla dotazione di programmi specifici[26] || || || || || || ||

    Numero della linea di bilancio 08 01 XX 01 08 01 XX 02 08 01 XX 03 || || (3) || 6,350 0,960 2,559 || 6,477 0,979 2,610 || 6,606 0,999 2,662 || 6,738 1,019 2,715 || 6,874 1,039 2,769 || || 33,045 4,996 13,315

    TOTALE degli stanziamenti destinati a || Impegni || =1+1a +3 || 9,869 || 10,066 || 10,267 || 10,472 || 10,682 || || 51,356

    Pagamenti || =2+2a +3 || 9,869 || 10,066 || 10,267 || 10,472 || 10,682 || || 51,356

    Ÿ TOTALE degli stanziamenti operativi || Impegni || (4) || 0 || 0 || 0 || 0 || 0 || || 0

    Pagamenti || (5) || || || || || || ||

    Ÿ TOTALE degli stanziamenti di natura amministrativa finanziati dalla dotazione di programmi specifici || (6) || || || || || || ||

    TOTALE degli stanziamenti per la RUBRICA 1 a del quadro finanziario pluriennale || Impegni || || || || || || || ||

    Pagamenti || || || || || || || ||

    Se la proposta/iniziativa incide su più rubriche: NP

    Mio EUR (al terzo decimale)

    || || || Anno 2014[27] || Anno 2015 || Anno 2016 || Anno 2017 || Anno 2018 || >2018 || TOTALE

    TOTALE degli stanziamenti nella rubrica 1 / non compresi nel QFP || Impegni || 950,099 || 685,504 || 340,387 || 338,185 || 310,489 || || 2 624,664

    Pagamenti || 159,869 || 360,066 || 460,267 || 360,472 || 410,682 || 873,308 || 2 624,664

    3.2.2.     Incidenza prevista sugli stanziamenti operativi

    – ¨  La proposta/iniziativa non comporta l’utilizzazione di stanziamenti operativi

    – ý  La proposta/iniziativa comporta l’utilizzo di stanziamenti operativi, come spiegato di seguito:

    Stanziamenti di impegno in Mio EUR (al terzo decimale)

    Specificare gli obiettivi e i risultati ò || || || 2014 || 2015 || 2016 || 2017 || 2017+2018 || 2019 || 2020 || TOTALE ||

    RISULTATI ||

    Tipo di risultato [28] || Costo medio del risultato || Numero di risultati || Costo || Numero di risultati || Costo || Numero di risultati || Costo || Numero di risultati || Costo || Numero di risultati || Costo || Numero di risultati || Costo || Numero di risultati || Costo || Numero totale di risultati || Totale Costo totale

    OBIETTIVO SPECIFICO 1[29] || || || || || || || || || || || || || || || || ||

    - Risultato* || || || 1 || 897,230 || 1 || 631,578 || 1 || 285,383 || 1 || 282,081 || 1 || 253,262 || || || || || 5 || 2 349,534 ||

    Totale parziale Obiettivo specifico 1 || || || || || || || || || || || || || || || || ||

    COSTO TOTALE || 1 || 897.230 || 1 || 631,578 || 1 || 285,383 || 1 || 282,081 || 1 || 253,262 || || || || || 5 || 2 349,534 ||

    * L’esito del progetto ITER sarà la relazione annuale di attività preparata da F4E (agenzia di Barcellona) nella quale è descritto l’avanzamento del progetto.

    3.2.3.     Incidenza prevista sugli stanziamenti di natura amministrativa

    3.2.3.1.  Sintesi

    – ¨  La proposta/iniziativa non comporta l’utilizzazione di stanziamenti amministrativi

    – ý  La proposta/iniziativa comporta l’utilizzazione di stanziamenti amministrativi, come spiegato di seguito:

    Mio EUR (al terzo decimale)

    || Anno 2014[30] || Anno 2015 || Anno 2016 || Anno 2017 || Anno 2018 || TOTALE

    RUBRICA 1 del quadro finanziario pluriennale || || || || || ||

    Risorse umane necessarie per la gestione del programma || 7,310 || 7,456 || 7,605 || 7,757 || 7,913 || 38,041

    Altre spese amministrative || 2,559 || 2,610 || 2,662 || 2,715 || 2,769 || 13,315

    Totale parziale RUBRICA 1 del quadro finanziario pluriennale || 9,869 || 10,066 || 10,267 || 10,472 || 10,682 || 51,356

    Non compresi nel QFP || || || || || ||

    Risorse umane || 33,996 || 34,676 || 35,369 || 36,077 || 36,798 || 176,916

    Altre spese di natura amministrativa* || 9,004 || 9,184 || 9,368 || 9,555 || 9,747 || 46,858

    || || || || || ||

    * cifre stimate

    TOTALE || 52,869 || 53,926 || 55,004 || 56,104 || 57,227 || 275,130

    3.2.3.2.  Fabbisogno previsto di risorse umane

    – ¨  La proposta/iniziativa non comporta l’utilizzazione di risorse umane

    – ýLa proposta/iniziativa comporta l’utilizzo di risorse umane, come spiegato di seguito:

    Stime da esprimere in numeri interi (o, al massimo, con un decimale)

    || Anno 2014[31] || Anno 2015 || Anno 2016 || Anno 2017 || Anno 2018 || TOTALE

    || Ÿ Posti della tabella dell’organico (posti di funzionari e di agenti temporanei) di ITER da integrare in una tabella dell’organico specifica per ITER nella rubrica 1

    in sede || 50 || 50 || 50 || 50 || 50 || 50

    || || || || || ||

    || || || || || ||

    || || || || || ||

    || Ÿ Personale esterno (in equivalenti a tempo pieno: ETP)[32] di ITER di cui alla rubrica 1 ||

    AC,INT e SNE || 15 || 15 || 15 || 15 || 15 || 15

    || || || || || ||

    08 01 04 40[33] || - in sede[34] || || || || || ||

    - (JU ITER-F4E (Barcellona) (*) || 422 || 422 || 422 || 422 || 422 || 422

    XX 01 05 02 (AC, INT e END – Ricerca indiretta) || || || || || ||

    10 01 05 02 (CA, INT e END – Ricerca diretta) || || || || || ||

    Altre linee di bilancio (specificare) || || || || || ||

    TOTALE || 487 || 487 || 487 || 487 || 487 || 487

    XX è il settore o il titolo di bilancio interessato.

    Il fabbisogno di risorse umane è coperto dai fondi della DG già assegnati alla gestione dell’azione e/o riassegnati all’interno della DG RTD, integrati, se del caso, dallo stanziamento supplementare che può essere concesso alla DG responsabile nell’ambito della procedura di assegnazione annuale, tenendo conto dei vincoli di bilancio.

    I costi amministrativi (compreso il personale) legati all’esecuzione del programma ITER (al di fuori della sovvenzione di funzionamento all’impresa comune europea per ITER(F4E)) dovrebbero seguire gli stanziamenti operativi per il programma ITER stesso.

    (*) I 422 ETP finanziati nel bilancio 2012 alle linee 08.01 04 40.

    Descrizione dei compiti da svolgere:

    Funzionari e agenti temporanei || Il personale in servizio nella sede principale è incaricato di definire e successivamente verificare il seguito delle attività, sia dall’agenzia di Barcellona (F4E) sia dal progetto ITER nel quale la Commissione è rappresentante del partenariato europeo. Il personale in servizio nell’agenzia di Barcellona (F4E) è responsabile del contributo europeo per le procedure di appalto, la stipula di contratti e l’attuazione finanziaria del piano di lavoro dell’Organizzazione internazionale ITER, come definita nella decisione 2007/198/Euratom del Consiglio del 27 marzo 2007.

    Personale esterno

    3.2.4.     Compatibilità con il quadro finanziario pluriennale attuale

    – ¨  La proposta/iniziativa è compatibile con il quadro finanziario pluriennale attuale.

    – ¨  La proposta/iniziativa implica una riprogrammazione della pertinente rubrica del quadro finanziario pluriennale.

    Spiegare la riprogrammazione richiesta, precisando le linee di bilancio interessate e gli importi corrispondenti.

    – ¨  La proposta/iniziativa richiede l’attivazione dello strumento di flessibilità o la revisione del quadro finanziario pluriennale[35].

    Spiegare la necessità, precisando le rubriche e le linee di bilancio interessate e gli importi corrispondenti.

    3.2.5.     Partecipazione di terzi al finanziamento

    – La proposta/iniziativa non prevede il cofinanziamento da parte di terzi

    – ý La proposta/iniziativa prevede il cofinanziamento indicato di seguito*:

    Stanziamenti in Mio EUR (al terzo decimale)

    || Anno N || Anno N+1 || Anno N+2 || Anno N+3 || inserire gli anni necessari per evidenziare la durata dell’incidenza (cfr. punto 1.6) || Totale

    Specificare l’organismo di cofinanziamento || || || || || || || ||

    TOTALE stanziamenti cofinanziati || || || || || || || ||

    * - Il programma potrebbe beneficiare di contribuiti di paesi terzi (sulla base dell’accordo di cooperazione tra tali paesi terzi ed Euratom) che non sono ancora noti in questa fase.

    3.3.        Incidenza prevista sulle entrate

    – ¨  La proposta/iniziativa non ha alcuna incidenza finanziaria sulle entrate.

    – ý  La proposta/iniziativa ha la seguente incidenza finanziaria:

    ¨         sulle risorse proprie

    ý         sulle entrate varie

    Mio EUR (al terzo decimale)

    Linea di bilancio delle entrate: || Stanziamenti disponibili per l’esercizio in corso || Incidenza della proposta/iniziativa[36]

    Anno N || Anno N+1 || Anno N+2 || Anno N+3 || inserire il numero di colonne necessario in funzione della durata dell’incidenza (cfr. punto 1.6)

    articolo XXXX || || || || || || || ||

    Per quanto riguarda le entrate varie con destinazione specifica, precisare la o le linee di spesa interessate.

    08 01 04 40, 08 06 01 Precisare il metodo di calcolo dell’incidenza sulle entrate.

    Il programma è finanziato da contributi degli Stati membri calcolati in base a un’aliquota applicata al prodotto interno lordo (PIL) di ciascuno Stato membro, come definito ai fini del calcolo del contributo al bilancio generale dell’Unione europea prelevato sulle risorse proprie. Tali contributi sono versati al bilancio generale dell’Unione europea e sono considerati un’entrata con destinazione specifica esterna per il programma ai sensi dell’articolo 18 del regolamento (UE) n. XX/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio [nuovo regolamento finanziario] applicabile al bilancio generale dell’Unione europea.

    [1]               Chiamato originariamente International Thermonuclear Experimental Reactor (reattore sperimentale termonucleare internazionale).

    [2]           GU L 358 del 16.12.2006, pag. 62.

    [3]               GU L 246 del 21.9.2007, pag. 34.

    [4]               GU L 90 del 30.3.2007, pag. 58.

    [5]               COM(2011) 500 definitivo del 29.6.2011.

    [6]               COM(2011) 48.

    [7]               GU C […] del […] , pag. […].

    [8]               GU C […] del […] , pag. […].

    [9]               GU L 358 del 16.12.2006, pag. 62.

    [10]             GU L 90 del 30.3.2007, pag. 58.

    [11]             GU L 246 del 21.9.2007, pag. 34.

    [12]             GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.

    [13]             COM(2011) 500 definitivo.

    [14]             GU L […] del […], pag. […].

    [15]             Decisione 2007/198/Euratom del Consiglio, del 27 marzo 2007, che istituisce l’Impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione e le conferisce dei vantaggi (l’impresa comune).

    [16]             ABM: Activity Based Management (gestione per attività) – ABB: Activity Based Budgeting (bilancio per attività).

    [17]             A norma dell’articolo 49, paragrafo 6, lettera a) o b), del regolamento finanziario.

    [18]             Le spiegazioni sulle modalità di gestione e i riferimenti al regolamento finanziario sono disponibili nel sito Internet dedicato al bilancio: http://www.cc.cec/budg/man/budgmanag/budgmanag_en.html.

    [19]             A norma dell’articolo 185 del regolamento finanziario.

    [20]             SD = stanziamenti dissociati / SND = stanziamenti non dissociati

    [21]             EFTA: Associazione europea di libero scambio.

    [22]             Paesi candidati e, se del caso, paesi potenziali candidati dei Balcani occidentali.

    [23]             L’anno N è l’anno di inizio dell’attuazione della proposta/iniziativa.

    [24]             Assistenza tecnica e/o amministrativa e spese di sostegno all’attuazione di programmi e/o azioni dell’UE (ex linee “BA”), ricerca indiretta, ricerca diretta.

    [25]             L’anno N è l’anno di inizio dell’attuazione della proposta/iniziativa.

    [26]             Assistenza tecnica e/o amministrativa e spese di sostegno all’attuazione di programmi e/o azioni dell’UE (ex linee “BA”), ricerca indiretta, ricerca diretta.

    [27]             L’anno N è l’anno di inizio dell’attuazione della proposta/iniziativa.

    [28]             I risultati sono i prodotti e servizi da fornire (ad esempio: numero di scambi di studenti finanziati, numero di km di strade costruiti ecc.)

    [29]             Quale descritto nella sezione 1.4.2. “Obiettivo/obiettivi specifici…”.

    [30]             L’anno N è l’anno di inizio dell’attuazione della proposta/iniziativa.

    [31]             L’anno N è l’anno di inizio dell’attuazione della proposta/iniziativa.

    [32]             AC= agente contrattuale; INT= personale interinale (intérimaire); JED= giovane esperto in delegazione (jeune expert en délégation); AL= agente locale; END= esperto nazionale distaccato

    [33]             Sottomassimale per il personale esterno previsto dagli stanziamenti operativi (ex linee “BA”).

    [34]             Principalmente per i fondi strutturali, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e il Fondo europeo per la pesca (FEP).

    [35]             Cfr. punti 19 e 24 dell’Accordo interistituzionale.

    [36]             Per quanto riguarda le risorse proprie tradizionali (dazi doganali, contributi zucchero), gli importi indicati devono essere importi netti, cioè importi lordi da cui viene detratto il 25% per spese di riscossione.

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