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Document 52011DC0204

RELAZIONE CONGIUNTA AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO HONG KONG - RELAZIONE ANNUALE 2010

/* COM/2011/0204 def. */

52011DC0204

/* COM/2011/0204 def. */ RELAZIONE CONGIUNTA AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO HONG KONG - RELAZIONE ANNUALE 2010


[pic] | COMMISSIONE EUROPEA | ALTO RAPPRESENTANTE DELL'UNIONE PER GLI AFFARI ESTERI E LA POLITICA DI SICUREZZA |

Bruxelles, 14.4.2011

COM(2011) 204 definitivo

RELAZIONE CONGIUNTA AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO

HONG KONG - RELAZIONE ANNUALE 2010

Regione amministrativa speciale di Hong Kong: relazione annuale 2010

Introduzione

Dal passaggio, più di tredici anni fa, di Hong Kong alla Cina continentale, l'Unione europea segue attentamente gli sviluppi economici e politici nella regione amministrativa speciale (RAS) di Hong Kong, conformemente all'impegno assunto nel 1997 con il Parlamento europeo di presentare ogni anno una relazione sull'evolversi della situazione a Hong Kong. La presente relazione è la tredicesima della serie e riguarda gli avvenimenti del 2010.

Nel corso del 2010, il principio "un paese, due sistemi", sancito dalla dichiarazione sino-britannica e dalla legge fondamentale di Hong Kong, ha continuato a funzionare bene; le libertà fondamentali e i diritti dei cittadini di Hong Kong sono stati rispettati e lo Stato di diritto, il sistema dell'economia di mercato e l'ambiente commerciale sono stati protetti.

Le relazioni bilaterali tra l'Unione europea e Hong Kong hanno continuato ad evolversi in modo molto positivo in termini di scambi, investimenti e dialogo sui temi di interesse reciproco. L'Unione europea si è confermata il secondo partner commerciale di Hong Kong e la principale fonte di investimenti diretti esteri dopo la Cina continentale e le Isole Vergini britanniche. Hong Kong, che ospita una delle maggiori comunità di operatori economici europei di tutta l'Asia e costituisce un polo finanziario ed economico per tutta la regione, mantiene la sua importanza strategica come partner dell'Unione europea per quanto riguarda gli scambi e gli investimenti.

L'Unione europea continua a sostenere con vigore i progressi rapidi e sostanziali verso l'effettiva introduzione del suffragio universale, ai sensi della legge fondamentale della regione amministrativa speciale di Hong Kong e conformemente ai desideri della popolazione.

Sviluppi politici

Il 2010 è stato un anno cruciale per l'evoluzione costituzionale di Hong Kong dominato da un intenso dibattito politico in materia di riforme elettorali.

In giugno, Hong Kong ha compiuto un importante passo in avanti con l'approvazione da parte del Consiglio legislativo delle proposte sui sistemi per la designazione del capo dell’esecutivo e dei membri del Consiglio legislativo nel 2012. In base a tale normativa, nel 2012 il comitato che elegge il capo dell'esecutivo passerà da 800 a 1200 membri e il numero di seggi del Consiglio legislativo passerà dagli attuali 60 a 70. Viene confermato il rapporto 50/50 tra i membri del Consiglio legislativo eletti direttamente dai cittadini e quelli eletti dai membri delle circoscrizioni funzionali (come previsto dalla decisione del 2007 del Comitato permanente del congresso nazionale del popolo).

Dei dieci nuovi seggi aggiunti al Consiglio legislativo, cinque sono stati assegnati alle circoscrizioni geografiche ad elezione diretta e gli altri cinque alle circoscrizioni funzionali. I cinque nuovi seggi assegnati alle circoscrizioni funzionali saranno occupati da membri dei Consigli distrettuali, che sono enti pubblici locali, eletti direttamente. Ciò significa che i 3,2 milioni di elettori iscritti che attualmente non hanno il diritto di votare i legislatori eletti nelle circoscrizioni funzionali saranno ammessi all'elezione dei cinque nuovi seggi assegnati alle circoscrizioni funzionali.

Il 25 giugno, il capo dell'esecutivo, Donald Tsang, ha definito la manovra un trionfo del principio "un paese, due sistemi". Successivamente, nella sua allocuzione politica di ottobre, egli ha sottolineato che l'approvazione da parte del Consiglio legislativo del pacchetto costituzionale relativo al 2012, che ha concretizzato il desiderio della comunità di proseguire lo sviluppo costituzionale, rappresenta un passo significativo di Hong Kong verso il suffragio universale.

Il 25 giugno 2010, il portavoce di Catherine Ashton, Alto rappresentante dell'UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ha rilasciato una dichiarazione in cui ha preso atto dell'approvazione da parte del Consiglio legislativo delle riforme elettorali del 2012 e ha sottolineato che l'Unione europea continuava ad approvare con vigore i progressi rapidi e sostanziali verso l'introduzione effettiva del suffragio universale, conformemente alla legge fondamentale di Hong Kong e alle norme internazionali, concludendo che tale iniziativa rappresentava la migliore garanzia di stabilità e prosperità per i cittadini di Hong Kong.

Il processo legislativo è stato difficile. Inizialmente, le proposte del governo sono state respinte da tutti i partiti pandemocratici. In maggio si sono tenute elezioni suppletive, rese necessarie dalle dimissioni in gennaio di cinque legislatori pandemocratici che sostenevano che tali elezioni suppletive avrebbero costituito una sorta di referendum sul ritmo dello sviluppo democratico. I cinque legislatori hanno riconquistato i rispettivi seggi, in un'elezione suppletiva caratterizzata da un'affluenza molto bassa (17%) e dall'assenza dei partiti filogovernativi. Nel tentativo di giungere ad un compromesso che evitasse un secondo rifiuto da parte dell'assemblea legislativa del pacchetto sulle riforme elettorali, alcuni funzionari della Cina metropolitana e i leader pandemocratici di Hong Kong si sono incontrati per la prima volta dopo i fatti di Tien'anmen del 1989. Il governo centrale ha accettato la proposta del Partito democratico di permettere a tutti gli elettori di Hong Kong registrati (e non soltanto ai consiglieri distrettuali eletti) di votare per i candidati che sarebbero andati ad occupare i cinque nuovi seggi assegnati alle circoscrizioni funzionali. Infine, la nuova proposta è stata approvata dall'assemblea legislativa con la maggioranza prevista di due terzi. L'Unione europea ha accolto con favore il dialogo che ha reso possibile l'approvazione di tale proposta.

Il capo dell'esecutivo, Donald Tsang, ha precisato nella sua allocuzione politica di ottobre che il governo non legifererà in materia di sicurezza nazionale durante il suo mandato, conformemente all'articolo 23 della legge fondamentale. Tsang ha affermato che pur trattandosi di un dovere costituzionale, egli concentrerà le proprie energie su questioni più urgenti, quali l'adozione di normative che rendano possibili i cambiamenti necessari per la riforma elettorale del 2012 e la soluzione di problemi legati al quotidiano dei cittadini.

Il nuovo presidente della Corte suprema di Hong Kong, Geoffrey Ma, ha assunto l'incarico nel settembre 2010, giurando di difendere lo Stato di diritto all'interno della regione amministrativa speciale e promettendo di proteggere con fermezza l'integrità degli organi giurisdizionali della città.

I legislatori di Hong Kong di diversa appartenenza politica hanno espresso sostegno all'attivista cinese Zhao Lianhai, attualmente in carcere per avere organizzato un gruppo di genitori al fine di chiedere un risarcimento per i bambini che avevano assunto latte contaminato con la melammina in Cina continentale. Alcuni parlamentari avevano anche firmato una petizione alla Corte suprema del popolo chiedendo il rilascio dell'attivista. Una petizione congiunta firmata da 28 deputati di Hong Kong con la richiesta di una sentenza più clemente è stata inviata al Congresso nazionale del popolo e alla Corte suprema. Zhao Linhai è stato rilasciato per motivi di salute nel dicembre 2010.

Il 23 agosto 2010 le Filippine sono state teatro della tragica vicenda dell'autobus di turisti di Hong Kong preso in ostaggio a Manila che si è conclusa con la morte di otto cittadini di Hong Kong e il ferimento di altri. L'Unione europea ha espresso cordoglio e sostegno alla popolazione di Hong Kong.

I legami tra Hong Kong e Taiwan hanno continuato ad espandersi nel 2010, con la visita del ministro delle Finanze di Hong Kong, John Tsang, a Taiwan in agosto. In maggio, ad Hong Kong è stato istituito il Consiglio di cooperazione economica e culturale Taiwan – Hong Kong. Entrambe le parti hanno concordato di rafforzare gli scambi e la cooperazione in materia di commercio, finanza, promozione degli investimenti e turismo.

In generale, l'Unione europea ritiene che nel 2010 l'attuazione del principio "un paese, due sistemi" nella regione amministrativa speciale di Hong Kong sia stata soddisfacente e che i diritti e le libertà dei cittadini di Hong Kong, garantiti dalla dichiarazione sino-britannica e dalla legge fondamentale, siano stati rispettati.

Sviluppo economico e commerciale

Fin dall'inizio del 2010, l'economia di Hong Kong ha dato buoni segnali di ripresa rispetto alla la crisi finanziaria mondiale. Il PIL è aumentato del 7,1% in termini reali nei primi tre trimestri del 2010, dopo avere registrato una contrazione del 2,7% nel 2009. Le misure che il governo ha adottato durante il periodo di crisi si sono rivelate in grado di ammortizzare i rischi esterni e di mantenere la fiducia. Dopo la crisi, la crescita è stata agevolata dal vigore dell'economia della Cina continentale, dall'energica ripresa delle esportazioni verso i mercati asiatici, dall'abbondanza dell'afflusso di liquidità e dall'aumento della fiducia dei consumatori e delle imprese. Il mercato del lavoro è rimasto stabile e il tasso di disoccupazione è sceso al livello più basso degli ultimi due anni, toccando il 4,1% nel trimestre precedente novembre 2010[1]. Tuttavia, parallelamente alla forte ripresa economica e all'aumento dei prezzi delle importazioni, la pressione inflazionistica è stata notevole. L'inflazione dei prezzi al consumo nel 2010 è stata pari al 2,3%[2] e la tendenza all'aumento dovrebbe continuare fino al 2011.

Nel 2010, Hong Kong ha attirato abbondanti afflussi di liquidità di origine internazionale verso i mercati azionari, a fronte di un contesto monetario mondiale piuttosto statico. A causa della parità fissa tra dollaro di Hong Kong e dollaro USA, non è stato possibile far leva sulle politiche monetarie per risolvere il problema della pressione sui prezzi degli attivi. Di conseguenza, nel 2010 il governo della regione amministrativa speciale di Hong Kong ha dovuto affrontare il problema urgente di evitare i rischi di una nuova bolla speculativa. Nonostante l'impatto negativo dell'ancoraggio tra le due valute sulla fluttuazione dei prezzi degli attivi e sull'inflazione, le autorità di Hong Kong hanno pubblicamente ribadito la decisione di confermare il meccanismo di tasso di cambio vincolato (parità HKD-USD) in vigore dal 1983.

Hong Kong ha contribuito ulteriormente all'internazionalizzazione della valuta della Cina continentale, il Renminbi (CNY). Con il sostegno del governo centrale e grazie all'esperienza e alle infrastrutture finanziarie di cui dispone, Hong Kong è riuscito per il momento a imporsi come principale centro offshore per gli scambi e i prodotti in CNY. Nel 2010, la Cina ha progressivamente allentato le norme relative ai trasferimenti di capitali in CNY, ai pagamenti transfrontalieri, all'emissione di obbligazioni societarie e all'accesso al proprio mercato obbligazionario interno, allo scopo di migliorare la circolazione di fondi offshore in CNY. Contemporaneamente, gli scambi in CNY a Hong Kong hanno preso uno slancio considerevole e duraturo e si sono registrati volumi crescenti, fino a raggiungere livelli record, di depositi e pagamenti di operazioni commerciali transfrontaliere in CNY, mentre l'offerta di prodotti finanziari e di investimento in CNY è in fase di rapido sviluppo. Nel 2010, Hong Kong ha inoltre mantenuto la posizione di maggiore mercato mondiale per le offerte pubbliche iniziali.

Hong Kong e la Cina hanno continuato a intrecciare legami economici e commerciali sempre più saldi, nel quadro dell'accordo di partenariato economico rafforzato ( Closer Economic Partnership Arrangement , CEPA). Nel quadro del VII supplemento del CEPA, firmato nel maggio 2010, la Cina ha introdotto nuove misure di liberalizzazione dei servizi a favore dei fornitori di Hong Kong, portando a 44 il numero dei settori di servizi liberalizzati nel quadro del CEPA. L'Unione europea ha continuato a cooperare con il governo di Hong Kong per diffondere le informazioni sul CEPA presso la comunità degli operatori economici europei.

Per quanto riguarda l'integrazione regionale, Hong Kong e la provincia cinese di Guangdong hanno adottato altre misure volte a istituzionalizzare la cooperazione e gli scambi grazie ad un accordo quadro approvato dal Consiglio di Stato della Repubblica popolare cinese, sottoscritto il 7 aprile 2010, finalizzato a promuovere il comune sviluppo socioeconomico a Hong Kong e nella regione di Guangdong e, traendo vantaggio dalla competitività delle industrie dei servizi di Hong Kong e delle industrie manifatturiere di Guangdong, a costruire una piattaforma mondiale all'avanguardia nei settori della manifattura e dei servizi più moderni.

Pur confermando il forte sostegno al multilateralismo nel settore della liberalizzazione degli scambi, recentemente Hong Kong si è impegnata a negoziare e concludere accordi di libero scambio. A parte l'accordo CEPA con la Cina continentale, il 29 marzo 2010 Hong Kong ha concluso un accordo CEPA con la Nuova Zelanda, il suo primo accordo di libero scambio con un paese straniero. I negoziati con l'Associazione europea di libero scambio ( European Free Trade Association , EFTA) su un accordo di libero scambio sono cominciati nel gennaio 2010 e secondo le informazioni disponibili dovrebbero essere nella fase finale. Hong Kong ha inoltre avviato colloqui esplorativi con Cile, Perù e Malaysia. Nel 2010, l'OMC ha realizzato un esame della politica commerciale di Hong Kong. Come nel caso degli esami precedenti, l'OMC ha concluso che Hong Kong rimane uno dei mercati più liberali e trasparenti sul piano degli investimenti stranieri così come una delle economie maggiormente orientate verso il mercato e aperte a livello mondiale.

Nel 2010 sono inoltre state avanzate o approvate numerose proposte legislative di importanza storica in ambito economico. In luglio, Hong Kong ha adottato per la prima volta una legge sul salario minimo. Il Consiglio legislativo ha adottato la proposta del gruppo di lavoro incaricato dal governo di fissare la soglia minima di salario a 28 HKD (corrispondenti a circa 2,80 EUR) all'ora. Tale legge entrerà in vigore il 1° maggio 2011.

Anche la presentazione di una proposta di legge sulla concorrenza ha rappresentato una tappa importante. Tale progetto di legge (se sarà adottato) prevede l'istituzione di una commissione sulla concorrenza incaricata di indagare sulle pratiche anticoncorrenziali che rientrano nel campo di applicazione della legge sulla concorrenza ed eventualmente di sanzionarle, mentre le attuali autorità dei settori della radiodiffusione e delle telecomunicazioni avrebbero facoltà di intervenire negli ambiti di competenza. La legge prevede inoltre la costituzione di un tribunale della concorrenza. L'Unione europea accoglie con favore la proposta di una legge sulla concorrenza a Hong Kong, in quanto ritiene che una politica in materia di concorrenza sia un aspetto importante di un'economia di mercato sana. La misura permetterebbe di creare condizioni di concorrenza eque per le imprese, migliorerebbe l'efficienza economica e proteggerebbe il regime di libero scambio, a vantaggio dei consumatori.

Il 3 marzo 2010, Hong Kong ha completato l'iter legislativo per l'adozione della legge e delle relative disposizioni attuative sullo scambio di informazioni, conformemente alla versione 2004 del modello di convenzione fiscale dell’OCSE. La normativa fiscale prevede lo scambio di informazioni soltanto su richiesta. Accogliendo una richiesta dei cittadini, Hong Kong ha inserito alcune forme di garanzia nei cosiddetti accordi globali di doppia imposizione fiscale ( comprehensive Double Taxation Agreements , CDTA) che introducono garanzie procedurali supplementari nel caso di richieste di informazioni da parte di organi giurisdizionali stranieri. Nel 2010, Hong Kong ha firmato 14 convenzioni fiscali CDTA (di cui 7 con Stati membri dell'Unione europea). La rete delle convenzioni fiscali bilaterali, in fase di espansione, dovrebbe aprire nuove prospettive economiche e commerciali e nuove opportunità di investimento per tutte le parti.

Relazioni e cooperazione Hong Kong – Unione europea

Nel 2010, le relazioni e la cooperazione bilaterali tra l'Unione europea e Hong Kong hanno continuato a svilupparsi. Hong Kong svolge un ruolo importante nella regione ed è una piattaforma di intermediazione per i flussi commerciali e gli investimenti tra l'Unione europea e la Cina continentale.

Nel 2010 l’Unione ha confermato la posizione di secondo partner commerciale di Hong Kong, dopo la Cina continentale. Nello stesso anno, Hong Kong si è classificato al 16° posto della classifica dei partner commerciali dell'Unione europea. Gli scambi bilaterali tra l'Unione europea e Hong Kong sono ripresi con vigore, aumentando del 29,9% nei primi nove mesi del 2010 e raggiungendo il volume di 37,9 miliardi di euro.

Dopo la Cina continentale e le Isole Vergini britanniche, l'Unione europea è il principale investitore estero ad Hong Kong, contribuendo per il 9,9% al volume totale degli IED nel 2009. Gli investimenti di Hong Kong in Europa si sono evoluti in misura costante, diventando una delle principali fonti di investimenti diretti provenienti dall'Asia.

Nonostante la crisi economica mondiale, Hong Kong ospita ancora una delle principali comunità di operatori economici europei dell'Asia e continua ad attirare un gran numero di cittadini europei che vengono a risiedere o lavorare nel suo territorio. Secondo i dati ufficiali relativi all'immigrazione, i cittadini europei presenti a Hong Kong erano 31 000 alla fine del 2010. L'Unione europea rimane la principale zona di provenienza delle imprese estere presenti a Hong Kong, con 423 sedi regionali, 654 uffici regionali e 590 uffici locali, secondo i dati relativi a giugno 2010[3], una presenza superiore a quelle di Stati Uniti e Giappone. Le imprese UE presenti a Hong Kong coprono una grande varietà di settori, soprattutto servizi finanziari, servizi alle imprese, commercio, logistica, edilizia e vendita al dettaglio. Le imprese dell'Unione europea sono diventate operatori di primo piano nei settori bancario, assicurativo e dei valori mobiliari.

Il 4° dialogo strutturato tra la Commissione europea e il governo della SAR di Hong Kong si è svolto a Bruxelles il 22 novembre 2010. Nel corso della riunione è stata affrontata tutta una serie di questioni, tra cui le relazioni economiche, compresi il commercio e gli investimenti, l'aviazione, l'ambiente, la ricerca, la tecnologia, l'innovazione e la cooperazione nel settore dell'istruzione. Le due parti hanno preso atto con soddisfazione del fatto che le relazioni commerciali ed economiche hanno continuato a consolidarsi e che gli scambi bilaterali si sono riassestati sui livelli registrati prima della crisi finanziaria. Si sono intensificati gli scambi costruttivi sulla riforma della normativa in materia di servizi fiscali e di sicurezza dei giocattoli.

Dopo numerosi anni di discussioni tra la Commissione europea e Hong Kong e l'avvio di negoziati bilaterali tra Germania e Hong Kong nel 2008, nel 2010 la Commissione europea e Hong Kong hanno raggiunto un accordo su come ristabilire la certezza giuridica dei loro accordi bilaterali sui servizi aerei.

Nel 2010, la Commissione ha effettuato numerose visite di alto livello a Hong Kong. In gennaio, Meglena Kuneva, commissario responsabile di sanità e protezione dei consumatori, si è recata in visita a Hong Kong per prendere parte al dialogo aperto sull'iniziativa dell'APEC in materia di sicurezza dei giocattoli. In agosto 2010, Algirdas Šemeta, commissario responsabile di fiscalità e unione doganale, audit e lotta antifrode si è incontrato con le controparti di Hong Kong per discutere di questioni relative a fiscalità e dogane. Congratulandosi con le autorità di Hong Kong per i progressi realizzati nell'attuazione delle norme OCSE di assistenza in materia fiscale, egli ha ribadito l'interesse dell'Unione europea e dei suoi Stati membri a instaurare una collaborazione specifica con Hong Kong riguardante i redditi da risparmio, al fine di garantire gli investitori UE siano oggetto di un prelievo fiscale conforme alle norme dei rispettivi Stati membri di residenza, come prevedono la direttiva in materia di tassazione dei redditi da risparmio e i relativi accordi. In settembre, il sig. Deffaa, direttore generale (fiscalità e unione doganale), ha assistito, accompagnato da una delegazione di funzionari doganali, all'8° incontro del comitato congiunto UE-Hong Kong in materia di dogane e cooperazione.

Le attività realizzate nell'ambito del programma UE di informazione alle imprese UE ( EU Business Information Programme , EUBIP) destinato a Hong Kong e Macao, cofinanziato dalla Commissione europea e gestito dalla Camera di commercio europea di Hong Kong, sono aumentate e si sono diversificate. Nel 2010, è stata data precedenza alla regolamentazione dei servizi finanziari, all'accordo CEPA, all'ambiente, alle telecomunicazioni, alle dogane e alla fiscalità. Inoltre sono stati istituiti numerosi consigli nei settori in cui le imprese e le industrie europee occupano una posizione di primo piano, per esempio la tecnologia dell'informazione e delle comunicazioni e i servizi finanziari, che hanno dato un importante contributo settoriale al dialogo tra i nostri governi. L'EUBIP ha permesso alle comunità degli operatori economici dell'Unione europea e di Hong Kong di raggiungere un livello maggiore di comprensione reciproca.

Hong Kong rimane un centro di libertà di stampa e di espressione e una polo mediatico di primo piano a livello regionale. Le iniziative diplomatiche pubbliche dell'Unione europea hanno mirato ad aumentare le attività e acquisire visibilità a Hong Kong nel quadro del nuovo trattato di Lisbona. A partire dal 1° gennaio 2010, l'ufficio dell'Unione europea a Hong Kong rappresenta l'Unione europea in quanto coordinatore e negoziatore nella regione amministrativa speciale. Il trattato di Lisbona dà all'Unione europea la possibilità di intensificare ulteriormente i legami con Hong Kong. Collaborando strettamente con gli Stati membri dell'UE ufficialmente rappresentati nel territorio di Hong Kong, l'Ufficio dell'Unione europea fornisce in tempi rapidi informazioni rilevanti nei settori delle politiche UE in materia di scambi e normative, dei cambiamenti climatici, della regolamentazione finanziaria, del dialogo interculturale e del ruolo dell'UE nel mondo.

Hong Kong è uscito dalla crisi finanziaria mondiale senza problemi sistemici significativi. Il buon livello dei valori economici e finanziari fondamentali, l'economia aperta e il contesto giuridico stabile, basato sul rispetto dello Stato di diritto e sull'indipendenza della magistratura, rappresentano fattori importanti per sviluppare gli scambi e i flussi di investimenti con l'Unione europea e per consolidare il ruolo della RAS come porta di ingresso alla Cina continentale e alla regione.

[1] Fonte: dipartimento Censimento e statistiche di Hong Kong.

[2] Fonte: il dato rappresenta il tasso composto di crescita dell'inflazione dei prezzi al consumo registrato nei primi 11 mesi del 2010, dipartimento Censimento e statistiche di Hong Kong.

[3] Fonte: Dipartimento censimento e statistiche di Hong Kong.

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