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Document 52011AE0362
Opinion of the European Economic and Social Committee on the ‘Proposal for a Decision of the European Parliament and of the Council establishing the first radio spectrum policy programme’ — COM(2010) 471 final — 2010/0252 (COD) and on the ‘Communication from the Commission to the European Parliament, the Council, the European Economic and Social Committee and the Committee of the Regions: European broadband: investing in digitally driven growth’ — COM(2010) 472 final
Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla «Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce il primo programma relativo alla politica in materia di spettro radio» — COM(2010) 471 definitivo — 2010/0252 (COD) — e alla «Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — La banda larga in Europa: investire nella crescita indotta dalla tecnologia digitale» — COM(2010) 472 definitivo
Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla «Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce il primo programma relativo alla politica in materia di spettro radio» — COM(2010) 471 definitivo — 2010/0252 (COD) — e alla «Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — La banda larga in Europa: investire nella crescita indotta dalla tecnologia digitale» — COM(2010) 472 definitivo
GU C 107 del 6.4.2011, p. 53–57
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
6.4.2011 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 107/53 |
Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla «Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce il primo programma relativo alla politica in materia di spettro radio»
COM(2010) 471 definitivo — 2010/0252 (COD)
e alla «Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — La banda larga in Europa: investire nella crescita indotta dalla tecnologia digitale»
COM(2010) 472 definitivo
2011/C 107/11
Relatore: MCDONOGH
Il Parlamento europeo e il Consiglio, in data 7 ottobre 2010, hanno deciso, conformemente al disposto dell'articolo 114 e dell'articolo 304 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, di consultare il Comitato economico e sociale europeo in merito alla:
Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce il primo programma relativo alla politica in materia di spettro radio
COM(2010) 471 definitivo — 2010/0252 (COD).
La Commissione europea, in data 20 settembre 2010, ha deciso, conformemente al disposto dell'articolo 304 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, di consultare il Comitato economico e sociale europeo in merito alla:
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - La banda larga in Europa: investire nella crescita indotta dalla tecnologia digitale
COM(2010) 472 definitivo.
La sezione specializzata Trasporti, energia, infrastrutture, società dell'informazione, incaricata di preparare i lavori del Comitato in materia, ha formulato il proprio parere in data 2 febbraio 2011.
Alla sua 469a sessione plenaria, dei giorni 16 e 17 febbraio 2011 (seduta del 16 febbraio), il Comitato economico e sociale europeo ha adottato il seguente parere con 108 voti favorevoli e 2 astensioni.
1. Conclusioni
1.1 Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) si complimenta con la Commissione per tutti e tre i documenti che compongono il pacchetto di misure per la banda larga. Si tratta di un apporto tempestivo, ben ponderato e di ampia portata.
1.2 Il CESE appoggia con convinzione gli obiettivi dell'agenda digitale volti a produrre benefici economici e sociali duraturi grazie a un mercato unico del digitale basato su una connessione Internet veloce e ultraveloce, e sostiene pienamente l'ambizioso obiettivo in materia di banda larga enunciato in tale iniziativa faro (1). Ritiene però probabile che fra qualche anno, per mantenere la competitività dell'Europa a livello mondiale, si riveli necessario fissare obiettivi ancor più ambiziosi in materia di connettività (2).
1.3 Il Comitato osserva con preoccupazione che la disoccupazione continua a crescere in tutta l'Unione europea, in particolare fra i giovani sotto i 25 anni (3). Il CESE ritiene che portare a buon fine l'attuazione del pacchetto di misure per la banda larga sia fondamentale per combattere la disoccupazione realizzando una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, come previsto dalla strategia Europa 2020.
1.4 Il Comitato nota con soddisfazione che i principi normativi contenuti nel pacchetto per la banda larga sono in linea col quadro normativo modificato per le comunicazioni elettroniche (4).
1.5 Il Comitato ritiene che il principio della neutralità della rete (5) rivesta un'importanza fondamentale per il futuro dei servizi Internet in Europa. Esso ha preso atto della relazione della Commissione relativa alla consultazione pubblica sull'apertura e sulla neutralità della rete (6), e si rallegra per il sostegno a questo principio espresso dalla vicepresidente KROES (7). Tuttavia, il CESE è preoccupato che i fornitori di servizi con un potere di mercato significativo vedano forti incentivi commerciali ad agire in modo contrario al principio della neutralità della rete e agli interessi dei cittadini. Il Comitato ritiene che le disposizioni contenute nel quadro per le telecomunicazioni (8) potrebbero necessitare di ulteriori modifiche per rafforzare i poteri delle autorità nazionali di regolamentazione, al fine di garantire l'apertura di Internet in tutta Europa e il pieno rispetto del principio della neutralità della rete da parte dei fornitori di servizi.
1.6 Il Comitato richiama l'attenzione della Commissione sui propri numerosi pareri precedenti, nei quali ha ribadito il proprio sostegno alla società dell'informazione, alla strategia Europa 2020 e all'agenda digitale, e sui pareri nei quali ha sottolineato la necessità di mettere a disposizione dei cittadini di tutta l'UE una connessione Internet veloce e di alta qualità e di istituire un ambiente normativo equilibrato per i servizi di comunicazione, al fine di offrire servizi di alta qualità a prezzi accessibili (9).
1.7 Strategia in materia di banda larga
1.7.1 Il CESE ritiene che un'efficace attuazione della strategia dell'UE in materia di banda larga sia fondamentale per il futuro benessere economico e sociale di tutti i cittadini ma teme, considerato che la situazione finanziaria rimarrà difficile ancora per molti anni, che il raggiungimento degli obiettivi in materia di banda larga sarà una notevole sfida per l'Europa. Il Comitato invita il Consiglio, la Commissione, gli Stati membri e gli enti regionali e locali a fare tutto quanto è in loro potere per sostenere l'attuazione degli obiettivi in materia di banda larga fissati dall'agenda digitale.
1.7.2 Il CESE è dell'opinione che l'accesso universale alla banda larga ad alta velocità sia essenziale per promuovere la coesione sociale e territoriale (10). Esso accoglie con favore i piani volti ad espandere l'uso dei fondi strutturali e dello sviluppo rurale per affiancare la realizzazione di infrastrutture economicamente redditizie per la banda larga. È però anche di fondamentale importanza che i benefici di questi investimenti arrivino ai cittadini, con la fornitura di servizi di elevata qualità e una significativa riduzione dei costi per tutti gli utenti finali. Il Comitato inoltre invita gli Stati membri e gli enti regionali e locali a istituire dei punti con WiFi gratuito nei luoghi pubblici, a sostegno dell'agenda digitale.
1.7.3 Il CESE attira l'attenzione della Commissione sull'effetto moltiplicatore per l'economia e la qualità della vita che può avere una riduzione dei costi di fornitura delle infrastrutture per la banda larga in tutta Europa. Il Comitato invita la Commissione, gli Stati membri e gli enti regionali e locali a compiere tutti gli sforzi necessari per ridurre tali costi.
1.7.4 Pur rallegrandosi per le misure volte a stimolare e sostenere gli investimenti nelle infrastrutture per la banda larga, il Comitato vorrebbe che tali investimenti fossero effettuati in modo da rafforzare la concorrenza. Il CESE sarebbe preoccupato se il sostegno si realizzasse in modo da recare un vantaggio sproporzionato ai fornitori di servizi con un potere di mercato significativo.
1.7.5 Il Comitato peraltro è deluso dalla lentezza nel ricorso ai fondi per il sostegno alla banda larga finora mostrata dagli Stati membri (11). Il CESE si compiace del proposito di fornire agli Stati membri orientamenti su come accelerare i programmi e utilizzare per intero i fondi disponibili.
1.8 Politica in materia di spettro radio
1.8.1 Il Comitato si compiace del fatto che, al fine di raggiungere l'obiettivo previsto per il 2020, il programma relativo alla politica in materia di spettro radio (RSPP) disporrà che venga identificata e messa a disposizione una porzione di spettro radio sufficiente e appropriata sia per la copertura che per il fabbisogno di capacità delle tecnologie a banda larga senza fili. Inoltre lo sviluppo della banda larga sarà ulteriormente rafforzato attraverso l'adozione di provvedimenti rivolti a incoraggiare la concorrenza, come l'introduzione del commercio di frequenze dello spettro e le misure destinate a evitare distorsioni potenziali in caso di modifica delle licenze esistenti.
1.8.2 Il Comitato si compiace altresì del fatto che l'RSPP preveda espressamente di mettere a disposizione il dividendo digitale della banda a 800 MHz per fornire entro il 2013 la copertura a banda larga, in particolare nelle zone rurali. Esso invita gli Stati membri a rendere disponibile senza indugio questo spettro.
1.8.3 Il Comitato plaude inoltre ai programmi tesi a utilizzare la banda larga via satellite a prezzi accessibili, per raggiungere le regioni lontane che non possono essere servite tramite sistemi terrestri.
1.8.4 Il Comitato si unisce alla Commissione nel chiedere agli Stati membri di contribuire a realizzare rapidamente l'obiettivo di copertura a banda larga, attraverso l'adozione immediata di politiche finalizzate a:
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rendere disponibili bande di frequenze sufficientemente larghe (12), |
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attribuire rapidamente diritti di utilizzo, |
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rafforzare la flessibilità e la concorrenza, |
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permettere al commercio secondario di adattarsi all'andamento del mercato. |
1.9 Reti di accesso di nuova generazione (NGA)
1.9.1 Per mettere a disposizione le reti NGA occorre sostenere costi enormi, con un rischio notevole per gli investitori. Il Comitato osserva che le proposte prendono atto di tali rischi e prevedono l'inclusione di un premio di rischio nei costi dell'accesso regolamentato.
1.9.2 Il Comitato loda l'approccio creativo adottato dalla Commissione nel fornire un solido sostegno agli accordi di coinvestimento, che possono ridurre il livello di rischio assunto da ogni singola impresa.
1.9.3 Il CESE riconosce che la riuscita nell'applicazione delle normative di accesso per le reti NGA dipenderà in larga misura dalle autorità nazionali di regolamentazione di ciascuno Stato membro. Il Comitato invita la Commissione e gli Stati membri a fornire tutto il sostegno possibile alle autorità nazionali di regolamentazione e all'Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (Body of European Regulators for Electronic Communications, BEREC), affinché possano svolgere con successo il loro difficile compito.
2. Raccomandazioni
2.1 Per garantire ulteriormente l'apertura di Internet e la protezione della neutralità della rete, la Commissione e le autorità nazionali di regolamentazione dovrebbero monitorare attentamente le tecniche utilizzate dagli operatori per gestire i flussi di dati attraverso le proprie reti e capire il loro impatto potenziale sulla navigazione degli utenti.
2.2 La Commissione dovrebbe valutare, alla luce dell'esperienza, se il quadro per le telecomunicazioni sia in grado di evitare che i fornitori di servizi compromettano l'apertura e la neutralità della rete.
2.3 I programmi nazionali per la banda larga dovrebbero essere aggiornati quanto prima, per includervi progetti esecutivi relativi alla fornitura della banda larga veloce e ultraveloce.
2.4 I programmi nazionali per la banda larga dovrebbero seguire le normali buone pratiche vigenti per i progetti esecutivi, e fornire dettagli sulle risorse necessarie per i vari obiettivi e sulle principali tappe di realizzazione.
2.5 L'UE dovrebbe riesaminare periodicamente i programmi nazionali per la banda larga onde individuare eventuali divari in termini di risorse e altri problemi.
2.6 I programmi nazionali per la banda larga dovrebbero contenere dettagli relativi a tutti i regimi e gli investimenti diretti delle autorità pubbliche che riguardano opere infrastrutturali e di ingegneria civile in grado di agevolare il raggiungimento degli obiettivi dell'agenda digitale europea.
2.7 Il CESE chiede alla Commissione di rivolgere un'attenzione particolare agli effetti sulla concorrenza negli Stati membri, così da controllare in che modo è effettuata la riduzione dei costi della rete a banda larga.
2.8 Facendo leva su tutti i meccanismi appropriati, la Commissione dovrebbe garantire che la tariffazione dello spettro radio rimanga sempre a un livello adeguato, in modo che la fornitura di servizi competitivi risulti economicamente redditizia.
2.9 Per stimolare l'economia digitale, gli Stati membri e le autorità regionali dovrebbero promuovere dei punti con WiFi gratuito nei luoghi pubblici.
2.10 Nella realizzazione di progetti infrastrutturali mediante coinvestimento e partenariati pubblico-privati (PPP), gli Stati membri e gli enti regionali e locali devono fare attenzione a non compromettere la salutare concorrenza del mercato (13).
2.11 Nello sviluppo di servizi e tecnologie che fanno uso dello spettro radio, è importante dare precedenza assoluta alle considerazioni di sanità pubblica in merito ai possibili effetti nocivi dei campi elettromagnetici, e rassicurare l'opinione pubblica quanto alle misure adottate per monitorare tali effetti.
2.12 Il CESE ritiene che, al momento di autorizzare la realizzazione di reti senza fili, gli enti regionali e locali debbano applicare con efficienza le normative ambientali e sanitarie, affinché i servizi pienamente conformi a tali normative possano essere erogati in modo rapido e vantaggioso.
2.13 Per far sì che le normative sulle NGA siano applicate in modo uniforme in tutta l'UE, e per individuare eventuali problemi in termini di risorse, la Commissione dovrebbe proporre che le autorità nazionali di regolamentazione siano sottoposte a un audit periodico. Tale audit potrebbe forse svolgersi mediante una valutazione tra pari (peer-review) sotto gli auspici del BEREC.
2.14 L'UE dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di offrire finanziamenti al BEREC per i seguenti scopi:
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creare un gruppo di esperti per integrare le competenze delle autorità nazionali di regolamentazione su base ad hoc, |
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finanziare un programma di sviluppo professionale per il personale delle autorità nazionali di regolamentazione, |
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finanziare una funzione di audit e un'unità per le buone pratiche, per contribuire ad assicurare un livello di eccellenza uniforme nell'attuazione delle normative in tutta Europa. |
3. Antefatti
3.1 Lo sviluppo attuale di reti di comunicazione ad alta velocità sta avendo lo stesso effetto rivoluzionario dello sviluppo delle reti elettriche e dei trasporti un secolo fa. Nonostante l'Europa sia una delle regioni a più alta concentrazione di reti al mondo (14), molte zone dell'Unione europea non dispongono ancora di servizi Internet di base e persino nelle aree urbane le connessioni ad alta velocità sono rare.
3.2 La domanda di reti NGA molto più veloci sta aumentando tra i cittadini e le aziende di tutto il mondo. A questo proposito l'Europa è ancora in ritardo rispetto ad alcune delle principali controparti internazionali: il 30 % degli europei non ha mai utilizzato Internet e il tasso di penetrazione delle reti ad alta velocità a fibra ottica è solo dell'1 % in Europa, contro il 12 % del Giappone e il 15 % della Corea del Sud.
3.3 L'agenda digitale (15), una delle iniziative faro della strategia Europa 2020 (16) per un'economia intelligente, sostenibile e inclusiva, ha fissato obiettivi ambiziosi per la connettività a banda larga in Europa: entro il 2020 tutti i cittadini europei dovranno avere accesso a Internet a una velocità di connessione superiore a 30 Megabit per secondo (Mbps) e almeno il 50 % delle utenze domestiche europee dovrà disporre di un accesso a Internet di velocità superiore a 100 Mbps. L'agenda digitale ha anche riaffermato l'obiettivo, approvato dal Consiglio europeo, di dotare tutti i cittadini europei di una copertura a banda larga di base entro il 2013. Per conseguire questi ambiziosi obiettivi è necessario elaborare una politica globale, basata su una combinazione di tecnologie, e seguirne attentamente i progressi nel tempo (17).
3.4 Il pacchetto di misure per la banda larga preso in esame nel presente parere comprende i documenti della Commissione redatti per conseguire gli obiettivi di connettività indicati nell'agenda digitale. Il pacchetto comprende:
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una serie di proposte per soddisfare i requisiti di pianificazione e finanziamento necessari a raggiungere gli obiettivi di connettività - COM(2010) 472 definitivo - La banda larga in Europa: investire nella crescita indotta dalla tecnologia digitale, |
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una proposta legislativa che definisce il primo programma relativo alla politica in materia di spettro radio, al fine di regolamentare e armonizzare le infrastrutture senza fili necessarie a sostenere gli obiettivi di Europa 2020 - COM(2010) 471 definitivo - Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce il primo programma relativo alla politica in materia di spettro radio, |
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una raccomandazione sulle modalità con cui le autorità nazionali di regolamentazione dell'UE dovranno disciplinare l'accesso alle NGA, per fornire la connettività veloce e ultraveloce prevista dall'agenda digitale - C(2010) 6223 definitivo. |
4. Osservazioni
4.1 Strategia in materia di banda larga
4.1.1 Le ambizioni della strategia Europa 2020 e gli obiettivi dell'agenda digitale potranno essere realizzati soltanto se gli Stati membri svilupperanno e attueranno programmi efficaci per la banda larga a livello nazionale. Benché ora tutti gli Stati membri dispongano di una strategia in materia di banda larga, occorrerà aggiornare presto tale strategia per includervi programmi per reti ultraveloci, con obiettivi concreti e misure di attuazione definite.
4.1.2 La pianificazione e attuazione delle strategie nazionali in materia di banda larga sono essenziali per conseguire risultati positivi. È altrettanto importante che gli Stati membri creino le NGA in modo tale che nessuna regione dell'UE sia lasciata indietro; in caso contrario, il divario digitale inizierà ad ampliarsi di nuovo, con ritardi nello sviluppo economico delle regioni svantaggiate che non possono prendere parte all'emergente economia digitale.
4.1.3 I suddetti orientamenti sarebbero utili anche per valutare se i programmi nazionali per la banda larga siano attuabili e se essi indichino le risorse (umane e di altro tipo) necessarie per l'esecuzione, e le principali scadenze nell'attuazione dei progetti. Tali progetti esecutivi devono quindi essere monitorati, al fine di seguire la loro esecuzione, e devono essere aggiornati.
4.1.4 La qualità delle reti, il loro costo di fornitura e prezzi competitivi per gli utenti finali sono criteri di gestione importanti nei programmi di costruzione delle reti. Dato che fino all'80 % del costo dell'infrastruttura di rete è connesso alle opere di ingegneria civile, è essenziale che le autorità nazionali e locali collaborino per ridurre in modo significativo i costi, attraverso un coordinamento efficiente dei progetti infrastrutturali.
4.1.5 Una corretta informazione agevola una pianificazione e una gestione efficienti. I programmi nazionali per la banda larga dovrebbero includere i dettagli di tutti i regimi e gli investimenti diretti programmati da parte delle autorità pubbliche, comprese le opere civili, in grado di agevolare la realizzazione delle infrastrutture.
4.1.6 A meno che le autorità nazionali di regolamentazione non gestiscano abilmente il problema, la posizione dominante dei fornitori di servizi con un potere di mercato significativo potrebbe danneggiare lo sviluppo della concorrenza e la realizzazione delle infrastrutture.
4.1.7 Ai fini dell'efficienza, della velocità di attuazione, della sostenibilità ambientale e della concorrenzialità dei prezzi praticati agli utenti finali sono essenziali la cooperazione e la condivisione da parte dei fornitori privati di infrastrutture.
4.1.8 Purtroppo i concorrenti hanno difficoltà a collaborare, a meno che non siano obbligati a farlo. Il Comitato si compiace del fatto che il pacchetto per la banda larga preveda l'obbligo per i fornitori privati di infrastrutture di pubblicare informazioni attendibili sulle infrastrutture esistenti e su quelle pianificate, al fine di agevolare una corretta programmazione e un uso efficiente delle risorse.
4.1.9 I costi dei servizi di comunicazione e la trasparenza dei prezzi sono due elementi essenziali per garantire che i cittadini traggano un beneficio dagli investimenti dell'UE, degli Stati membri e degli enti regionali e locali nelle infrastrutture a banda larga.
4.1.10 Il Comitato è favorevolmente colpito dalla portata e dalla varietà dei finanziamenti disponibili per contribuire a raggiungere gli obiettivi della banda larga universale indicati nell'agenda digitale. Accoglie con favore i programmi relativi a nuovi strumenti di finanziamento da includere nel prossimo quadro finanziario pluriennale.
4.2 Politica in materia di spettro radio
4.2.1 Il programma relativo alla politica in materia di spettro radio (RSPP) riveste una grande importanza in ragione del ruolo essenziale che le comunicazioni senza fili svolgeranno nell'economia intelligente, sostenibile e inclusiva prevista dalla strategia Europa 2020. Oltre che per le comunicazioni tra le persone e l'uso di Internet, le tecnologie senza fili sono essenziali per promuovere future applicazioni in tutti gli ambiti della società, dalla misurazione intelligente dei consumi energetici ai sistemi di trasporto intelligenti fino a Internet degli oggetti.
4.2.2 In particolare, il CESE nota l'importanza dell'RSSP per l'attuazione delle reti intelligenti in Europa, che sarà essenziale per ottenere la crescita sostenibile.
4.2.3 Il Comitato osserva che il tasso di crescita più elevato sul mercato della banda larga dell'Unione europea si registra nella banda larga mobile, la cui utilizzazione è più che raddoppiata nell'ultimo anno. Le tecnologie senza fili assumono quindi un'importanza sempre maggiore per soddisfare il fabbisogno di servizi di comunicazione a banda larga.
4.2.4 I campi elettromagnetici presentano un rischio potenziale per il benessere dei cittadini. Il CESE si rallegra nel constatare che la politica in materia di spettro radio riconosce la necessità di un costante monitoraggio degli effetti sulla salute connessi con l'utilizzo dello spettro.
4.3 Reti di accesso di nuova generazione (NGA)
4.3.1 Le proposte di accesso regolamentato alle reti NGA riflettono anni di studio della Commissione sulle modalità per raggiungere il giusto equilibrio tra incoraggiare gli investimenti nelle reti e salvaguardare un ambiente concorrenziale. Inoltre, le proposte offrono al settore delle comunicazioni la chiarezza necessaria in merito alle normative che incideranno sulle loro decisioni di investimento e sulla pianificazione delle reti NGA.
4.3.2 Alcune autorità nazionali di regolamentazione potrebbero non disporre delle competenze o delle capacità per farsi carico del lavoro da compiere. Forse le autorità nazionali di regolamentazione potrebbero essere sostenute nel loro complesso compito da un gruppo di esperti, dotato di un accesso alle risorse a livello centrale, organizzato e amministrato attraverso il BEREC.
4.3.3 Le competenze e le capacità delle autorità nazionali di regolamentazione potrebbero essere rafforzate attraverso il BEREC se tale organizzazione predisponesse un programma di sviluppo professionale per i suoi membri e sostenesse l'applicazione delle buone pratiche.
Bruxelles, 16 febbraio 2011
Il presidente del Comitato economico e sociale europeo
Staffan NILSSON
(1) COM(2010) 245 definitivo/2: entro il 2020 tutti i cittadini europei dovranno avere accesso a Internet ad una velocità di connessione superiore a 30 Megabit per secondo (Mbps) e almeno il 50 % delle famiglie europee dovrà disporre di un accesso Internet con una velocità al di sopra di 100 Mbps. L'agenda digitale ha anche riaffermato l'obiettivo, approvato dal Consiglio europeo, di mettere la banda larga a disposizione di tutti gli europei entro il 2013.
(2) La Corea del Sud ha varato un piano nazionale per dare ampia diffusione alle connessioni a 1000 Mbps entro il 2012. Il governo sta incoraggiando le imprese a spendere i 34000 miliardi di won (23 miliardi di euro) necessari per raggiungere l'obiettivo. A titolo di confronto, questa cifra è circa la stessa del bilancio annualmente dedicato all'istruzione in quel paese (http://news.bbc.co.uk/2/hi/programmes/click_online/9093991.stm).
(3) Comunicato stampa di Eurostat sugli euroindicatori 5/2011 del 7 gennaio 2011: nel novembre 2010, il tasso di disoccupazione dei giovani sotto i 25 anni ha raggiunto il 20,7 % nella zona euro e il 21 % nell'UE27. Le rispettive cifre del novembre 2009 erano 20,1 % e 20,5 %.
(4) Direttiva 2009/140/CE e direttiva 2009/136/CE.
(5) Per neutralità della rete si intende il principio per cui i fornitori di servizi Internet e le amministrazioni pubbliche non impongono limitazioni ai contenuti, ai siti, alle piattaforme, al tipo di attrezzature che possono essere utilizzate e alle modalità di comunicazione consentite. Se un dato utente paga per un certo livello di accesso a Internet e un altro utente paga per il medesimo livello di accesso, entrambi gli utenti dovrebbero poter interconnettersi al livello di accesso a cui hanno aderito. Sono emerse preoccupazioni riguardo alla possibilità, per i fornitori di banda larga, di utilizzare le proprie infrastrutture locali per bloccare applicazioni e contenuti Internet (per esempio siti web, servizi, protocolli), in particolare dei concorrenti, oppure modificare i propri modelli operativi per ridurre la qualità e la portata dell'accesso di cui beneficiano utenti diversi. Simili pratiche potrebbero causare un'ingiusta discriminazione nei prezzi e nella qualità del servizio. È in corso un acceso dibattito in merito alla possibilità di introdurre normative dirette a rendere obbligatoria la neutralità dell'accesso a Internet.
(6) http://ec.europa.eu/information_society/policy/ecomm/doc/library/public_consult/net_neutrality/report.pdf.
(7) SPEECH/10/643: discorso pronunciato al vertice Commissione europea - Parlamento europeo sull'apertura e sulla neutralità di Internet in Europa.
(8) Direttiva 2009/140/CE e direttiva 2009/136/CE.
(9) Cfr. GU C 120 del 20.5.2005, pag. 22; GU C 28 del 3.2.2006, pag. 88; GU C 318 del 23.12.2006, pag. 222; GU C 97 del 28.4.2007, pag. 27; GU C 324 del 30.12.2006, pag. 42; GU C 151 del 17.6.2008, pag. 25; GU C 44 del 16.2.2008, pag. 50; GU C 224 del 30.8.2008, pag. 50; GU C 77 del 31.3.2009, pag. 60; GU C 175 del 28.7.2009, pag. 87; GU C 175 del 28.7.2009, pag. 8; GU C 182 del 4.8.2009, pag. 56; GU C 218 dell'11.9.2009, pag. 41; GU C 317 del 23.12.2009, pag. 103; GU C 255 del 22.9.2010, pag. 116; GU C 44 dell'11.2.2011, pag. 178; GU C 54 del 19.2.2011, pag. 58.
(10) GU C 175 del 28.7.2009, pag. 8.
(11) Gli impegni di spesa per il periodo 2007-2013 ammontavano nel settembre 2009 a solo il 18 % dei fondi previsti.
(12) È indispensabile che lo spettro radio designato sia effettivamente reso disponibile; per riuscirci occorre aprire nuove frequenze dello spettro (ad esempio 2,6 GHz e 800 MHz) e liberalizzare l'utilizzo dello spettro esistente (ad esempio la banda 900/1 800 MHz - cfr. la direttiva GSM riveduta e la decisione «900/1 800 MHz»).
(13) GU C 48 del 15.2.2011, pag. 72.
(14) Forum economico mondiale - Global Information Technology Report 2009-2010, http://www.networkedreadiness.com/gitr/.
(15) Un'agenda digitale europea, COM(2010) 245 definitivo/2.
(16) Europa 2020 - Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, COM(2010) 2020 definitivo.
(17) Si stima ad esempio che, per conseguire l'obiettivo previsto dei 100 Mbps, il 15 % circa delle utenze domestiche europee dovrebbero essere abbonate entro il 2015 a questo tipo di connessione.