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Document 52010XR0361
Resolution of the Committee of the Regions on ‘The priorities of the Committee of the Regions for 2011 based on the legislative and work programme of the European Commission’
Risoluzione del Comitato delle regioni sul tema «Le priorità del Comitato delle regioni per il 2011 sulla base del programma legislativo e di lavoro della Commissione europea»
Risoluzione del Comitato delle regioni sul tema «Le priorità del Comitato delle regioni per il 2011 sulla base del programma legislativo e di lavoro della Commissione europea»
GU C 42 del 10.2.2011, p. 1–5
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
10.2.2011 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 42/1 |
Risoluzione del Comitato delle regioni sul tema «Le priorità del Comitato delle regioni per il 2011 sulla base del programma legislativo e di lavoro della Commissione europea»
2011/C 42/01
I. IL BILANCIO 2011 E IL QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE POST 2013 DELL'UNIONE EUROPEA
IL COMITATO DELLE REGIONI
1. |
invita i due rami dell'autorità di bilancio ad accordarsi il più rapidamente possibile su un bilancio per il 2011 che permetta di rispettare gli impegni assunti dall'Unione europea e in particolare dagli Stati membri, precisamente con il Trattato di Lisbona e nell'ambito delle prospettive finanziarie 2007-2013; |
2. |
pone l'accento sull'importanza fondamentale dell'effetto leva esercitato dal bilancio europeo per la strategia di rilancio dell'economia europea e il finanziamento di investimenti strutturali destinati agli enti regionali e locali, che rappresentano i principali vettori della coesione economica, sociale e territoriale in seno all'UE; |
3. |
è convinto che le difficoltà incontrate nei negoziati per il bilancio 2011 evidenzino la necessità di una riforma del sistema delle risorse proprie dell'UE al fine di ridurre i contributi degli Stati membri sostituendo gradualmente le risorse proprie derivanti dall'IVA con una o più nuove risorse proprie; in tale contesto invita la Commissione a proseguire la riflessione sull'opportunità di utilizzare a questo scopo il gettito derivante da un'imposta sulle operazioni finanziarie o sulle attività finanziarie, dalle vendite di quote di emissioni di gas a effetto serra, da un'imposta sui viaggi aerei, da un'IVA europea distinta, oppure una parte del gettito derivante da una tassa energetica o da un'imposta sulle società; |
4. |
invita in particolare l'autorità di bilancio a tradurre in termini di bilancio le esigenze della strategia Europa 2020 negli ultimi anni della programmazione pluriennale 2007-2013, in particolare per quanto riguarda il finanziamento delle iniziative faro, e a garantire una transizione adeguata verso la programmazione pluriennale post 2013; |
5. |
ricorda il valore aggiunto innegabile del cofinanziamento europeo delle strategie a favore dell'occupazione, della crescita sostenibile e della solidarietà nelle città e nelle regioni e, di fronte alla forte pressione sulle finanze pubbliche, sottolinea che le finanze regionali e locali rappresentano i due terzi degli investimenti pubblici nell'UE; |
6. |
si compiace che la Commissione europea abbia fatto propria la sua proposta di fissare la durata del quadro finanziario a 10 anni, con una revisione intermedia (5+5) e insiste sulla necessità di garantire meccanismi di flessibilità e di sincronizzazione per favorire un utilizzo ottimale del bilancio europeo; |
7. |
accoglie con favore le proposte della Commissione europea di prevedere (1) un contratto di partenariato in materia di sviluppo e di investimenti tra la Commissione e ciascuno Stato membro a sostegno dell'attuazione dei programmi nazionali di riforma, che rifletta l'impegno dei partner a livello nazionale, regionale e locale e (2) un quadro strategico comune volto a rafforzare la coerenza delle politiche dell'UE per la realizzazione degli obiettivi della strategia Europa 2020. Queste due proposte si riallacciano all'approccio su cui si basa la proposta del CdR concernente i patti territoriali. |
II. IL FUTURO DELLA POLITICA DI COESIONE
IL COMITATO DELLE REGIONI
8. |
nella sua risposta alla Quinta relazione sulla coesione, e successivamente nell'analisi delle future proposte legislative e nel negoziato sulle prossime prospettive finanziarie, continuerà ad esercitare tutta la sua pressione politica a favore di una politica di coesione dopo il 2013 forte ed ambiziosa, accessibile all'insieme dei territori europei; si oppone pertanto a qualsiasi forma di rinazionalizzazione, anche parziale, di questa politica, e di settorializzazione del bilancio dell'Unione a spese della politica di coesione; |
9. |
sottolinea il contributo della politica di coesione all'attuazione della strategia Europa 2020; ricorda tuttavia che la sua ratio, sancita dal Trattato, consiste nel garantire la coesione economica, sociale e territoriale dell'insieme del territorio dell'Unione; auspica quindi che i fondi strutturali non siano percepiti come una semplice fonte di finanziamento delle iniziative faro di questa strategia, e invita a rafforzare la dimensione propriamente territoriale di quest'ultima, in particolare mediante l'attuazione di «patti territoriali»; |
10. |
a proposito del dibattito in corso sull'opportunità di vincolare l'assegnazione dei fondi strutturali al rispetto del patto di stabilità e di crescita da parte degli Stati membri, esprime viva preoccupazione riguardo alle condizionalità proposte, che verrebbero applicate al livello regionale e locale; le regioni e i comuni non possono essere ritenuti responsabili né dovrebbero essere penalizzati per l'incapacità delle istituzioni nazionali di rispettare i criteri macroeconomici o di attuare correttamente le norme UE; |
11. |
ribadisce il suo impegno a trasformare il principio di coesione territoriale in una realtà tangibile, allo scopo soprattutto di trovare un migliore equilibrio nella relazione reciproca tra zone rurali e poli urbani e per garantire che la dimensione territoriale delle politiche settoriali dell'UE sia presa in considerazione in modo più adeguato; si rammarica a questo proposito che la Commissione europea non abbia ancora risposto al suo invito a presentare un Libro bianco sulla coesione territoriale; |
12. |
si attende una certa flessibilità nel sistema di attribuzione dei fondi strutturali dopo il 2013; |
13. |
sostiene il mantenimento di un obiettivo di cooperazione territoriale ambizioso, dotato di adeguate risorse finanziarie; |
14. |
ribadisce che la strategia di uscita dalla crisi dovrebbe concentrarsi su una nuova qualità della crescita e tenere conto del dibattito sul tema Non solo PIL; si rammarica in proposito che il programma di lavoro della Commissione non abbia fatto proprio l'invito del CdR a utilizzare, in sede di decisione e valutazione delle politiche dell'UE, indicatori complementari, che misurino con maggior precisione il progresso compiuto nella realizzazione sostenibile degli obiettivi sociali, economici e ambientali; |
15. |
si stupisce che nel programma di lavoro della Commissione non figuri la relazione sull'applicazione del regolamento (CE) n. 1082/2006 sul GECT; si impegna da parte sua, in base alle conclusioni della consultazione in materia lanciata dal CdR e di un parere specifico, a partecipare attivamente alla riforma del suddetto regolamento, in particolare attraverso la creazione di una rete interattiva tra gli enti territoriali impegnati in questo campo. |
III. VERSO UNA REGOLAMENTAZIONE INTELLIGENTE
IL COMITATO DELLE REGIONI
16. |
intende sviluppare e intensificare la sua collaborazione con i parlamenti e i governi nazionali e regionali, nel quadro del meccanismo di allerta precoce; |
17. |
pubblicherà la sua prima relazione annuale sulla sussidiarietà nella primavera 2011 contribuendo in tal modo alla relazione annuale sulla sussidiarietà e la proporzionalità adottata dalla Commissione europea; |
18. |
raccomanda che, per migliorare il contesto normativo, vengano realizzate valutazioni d'impatto europee più attente alla dimensione territoriale e propone di contribuire alle valutazioni d'impatto della Commissione europea; inoltre intende sviluppare dei meccanismi per contribuire alla valutazione ex post della legislazione esistente, analizzando in particolare il modo in cui la legislazione UE viene attuata a livello regionale e locale; |
19. |
accoglie con favore il rafforzamento della cittadinanza dell'UE attraverso l'iniziativa dei cittadini europei, che potrebbe contribuire a sviluppare nei cittadini un senso di «titolarità» e di identificazione nei confronti dell'Unione europea; si compiace dell'opportunità di partecipare alla sua attuazione, aumentando la sensibilizzazione, stimolando il dibattito sulle iniziative riuscite dei cittadini europei e su quelle in corso e sostenendo quelle che sono più pertinenti per il CdR e per gli enti regionali e locali; |
20. |
intende continuare a sviluppare una cultura europea della governance multilivello e, successivamente al Libro bianco sulla governance multilivello, si impegna a valutarne l'attuazione e a monitorarne la situazione all'interno dell'Unione europea. |
IV. GOVERNANCE ECONOMICA
IL COMITATO DELLE REGIONI
21. |
sostiene la Commissione europea nella sua intenzione di rafforzare la governance economica dell'UE e migliorare il coordinamento delle politiche economiche e fiscali; tuttavia, respinge fermamente qualsiasi proposta che preveda l'interruzione dei finanziamenti nell'ambito della politica di coesione a causa dell'inosservanza da parte degli Stati membri delle norme del patto di stabilità e di crescita; |
22. |
plaude ai progressi finora compiuti in materia di regolamentazione finanziaria e accoglie favorevolmente la pianificazione della Commissione relativa al completamento della riforma, e in particolare l'idea di modificare il regolamento sulle agenzie di rating del credito per correggere l'eccessiva dipendenza di istituti finanziari, investitori, debitori e organismi pubblici dai rating, e per rimediare alla mancanza di concorrenza tra dette agenzie; si rammarica, tuttavia, che la Commissione non abbia fatto proprio l'invito del Parlamento europeo (1) ad avviare uno studio di fattibilità e di impatto sull'istituzione di un'agenzia europea di rating pubblica e indipendente. |
V. EUROPA 2020
IL COMITATO DELLE REGIONI
23. |
è convinto che, per avanzare lungo la via della crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, l'UE debba attuare la strategia Europa 2020 in partenariato con gli enti regionali e locali; |
24. |
propone quindi che vengano istituiti patti territoriali in tutti gli Stati membri dell'UE, come strumento per rafforzare la titolarità politica della strategia Europa 2020 a livello nazionale, regionale e locale. I patti territoriali dovrebbero fungere da meccanismo di sostegno per l'elaborazione e l'attuazione dei programmi nazionali di riforma, nonché delle sette iniziative faro di Europa 2020; |
25. |
si impegna a pubblicare ogni anno, in vista dell'indagine annuale sulla crescita, una relazione di valutazione delle modalità di attuazione di Europa 2020 dal punto di vista degli enti regionali e locali dell'UE. |
A. Crescita intelligente
26. |
pone l'accento sul fatto che gli enti regionali e locali si trovano naturalmente ad essere attori in prima linea nell'attuazione dell'agenda digitale; è desideroso di svolgere un ruolo attivo nel raggiungimento degli obiettivi di prestazione fondamentali tratti dal quadro di valutazione comparativa; attende con interesse le prossime iniziative in materia di servizi pubblici on line (e-Government), servizi sanitari on line (e-Health), accesso alla banda larga, inclusione sociale e connettività delle zone rurali e periferiche, protezione dei dati e digitalizzazione delle opere culturali; |
27. |
sottolinea l'importanza della partecipazione degli enti regionali e locali alla realizzazione di un'Unione dell'innovazione e alla promozione di una politica industriale coerente per l'era della globalizzazione e ha l'intenzione di formulare quanto prima proposte concrete nel prossimo futuro; |
28. |
si stupisce del fatto che la proposta legislativa relativa all'Ottavo programma quadro (8PQ) dell'Unione europea per il finanziamento delle attività di ricerca post 2013 non sia inclusa nelle iniziative strategiche della Commissione europea per il 2011; afferma il proprio impegno a contribuire al documento di orientamento della Commissione europea in vista della preparazione dell'8PQ; |
29. |
sottolinea la necessità di coordinare le iniziative fra tutti i livelli di governo per sostenere le PMI al fine di rafforzare i legami tra la ricerca di base e quella applicata; accoglie con favore le misure intese a lanciare e sostenere le iniziative per la creatività e l'innovazione; |
30. |
ribadisce che gli obiettivi dell'iniziativa Youth on the move («Gioventù in movimento») potranno essere raggiunti soltanto con la collaborazione degli enti regionali e locali e delle organizzazioni e associazioni giovanili; |
31. |
apprezza l'intenzione della Commissione europea di mettere a punto una nuova agenda rafforzata per l'istruzione superiore e raccomanda una migliore articolazione tra quest'ultima e l'istruzione e la formazione professionale ad alto livello; |
32. |
ritiene indispensabile che la Commissione europea presenti un'iniziativa in materia di nuove competenze e affronti il problema dell'abbandono scolastico e della convalida dell'apprendimento non formale e informale; attende con interesse di poter esaminare il programma Nuove competenze per nuovi lavori e sottolinea l'urgente necessità di adattare le competenze della forza lavoro e i piani di studio per anticipare i cambiamenti e soddisfare le esigenze dei datori di lavoro. |
B. Crescita inclusiva
33. |
intende partecipare attivamente alla piattaforma europea contro la povertà, e vigilare affinché, sulla scia dell'Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale, gli enti regionali e locali vengano coinvolti nello sviluppo di un approccio integrato e territoriale in questo campo; |
34. |
si compiace dell'annuncio da parte della Commissione della pubblicazione nel 2011 di un Libro bianco sulle pensioni, che consentirà un'ulteriore cooperazione tra Stati membri. Invita a corredare qualsiasi proposta in questo campo di un'adeguata valutazione dell'impatto sugli enti regionali e locali, i quali rappresentano la maggior parte dell'occupazione del settore pubblico in Europa e gestiscono regimi pensionistici integrativi per il proprio personale; |
35. |
sostiene l'intenzione della Commissione di presentare nel 2011 una nuova proposta relativa alla direttiva sull'orario di lavoro, che copra le questioni riguardanti sia la deroga (opt-out) che il servizio di guardia. In quanto datori di lavoro nel settore dei servizi pubblici, gli enti regionali e locali hanno una necessità specifica di poter effettuare una valutazione a medio termine dell'impatto della futura legislazione della Comunità sulla loro gestione delle risorse umane; |
36. |
accoglie con favore l'intenzione della Commissione di presentare nel 2011 un'iniziativa legislativa sul distacco dei lavoratori per modificare la direttiva 96/71/CE allo scopo di garantire il reale rispetto dei diritti dei lavoratori distaccati, la parità di trattamento di tutti i lavoratori sul posto di lavoro e di tutte le aziende, nonché allo scopo di chiarire gli obblighi delle autorità nazionali, degli enti regionali e locali e delle imprese; |
37. |
chiede che nella strategia Europa 2020 vengano inclusi obiettivi in materia di salute, nell'ottica di pervenire ad uno sviluppo intelligente ed equilibrato che possa contribuire a contrastare l'esclusione sociale; |
38. |
ritiene che occorra investire maggiormente per aiutare gli enti territoriali a ridurre le diseguaglianze in materia di salute in Europa; è favorevole al ricorso a degli «indicatori di buona salute» o ad approcci che riconoscano l'importanza di uno stile di vita sano; |
39. |
si compiace della proposta della Commissione europea relativa al rafforzamento della protezione dei consumatori attraverso azioni di gruppo (class action) ed è favorevole alle iniziative volte a rafforzare l'effettivo rispetto delle regole di protezione dei consumatori. |
C. Crescita sostenibile
40. |
si attende che l'azione della strategia Europa 2020 denominata Europa efficiente sotto il profilo delle risorse sviluppi, in un quadro di sostenibilità a lungo termine, politiche settoriali rivolte, da un lato, a disaccoppiare la crescita economica dall'uso delle risorse e dal relativo impatto ambientale e, dall'altro, a promuovere la competitività dell'Europa favorendo l'ecoinnovazione; |
41. |
è deciso a dar seguito al proprio precedente lavoro politico relativo alla dimensione locale e regionale della strategia energetica dell'UE per il periodo 2011-2020; |
42. |
si impegna a contribuire alla preparazione dell'UE per il Vertice della terra Rio +20 delle Nazioni Unite, sostenendo un impegno politico rinnovato; |
43. |
invita la Commissione a integrare la biodiversità nelle politiche settoriali e a porre rimedio alla carenza di interventi dei fondi strutturali in questo campo; si impegna a dar seguito alla Decima conferenza delle parti della convenzione mondiale sulla biodiversità (COP10), in particolare promuovendo l'attuazione della decisione Piano d'azione sugli enti subnazionali, le città ed altri enti locali e la biodiversità (2011-2020) nel quadro della nuova politica e della nuova strategia dell'UE in materia di biodiversità post 2010; |
44. |
sostiene pienamente l'ambizione dell'UE di parlare con una sola voce e di prendere la guida nei negoziati globali in materia di cambiamenti climatici, allo scopo di pervenire a obiettivi internazionali vincolanti e misurabili in materia di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. In questo contesto sostiene la richiesta, contenuta nella risoluzione del Parlamento europeo del 25 novembre 2010 sulla conferenza sul cambiamento climatico di Cancun, di adottare un obiettivo di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra del 30 % entro il 2020, rispetto ai livelli del 1990, nell'interesse della futura crescita sostenibile dell'Unione europea (2); |
45. |
chiede che il bilancio e il quadro finanziario pluriennale dell'UE vengano orientati meglio in modo da sfruttare pienamente il potenziale degli sforzi locali e regionali per la mitigazione dei cambiamenti climatici e da accrescere il sostegno rivolto agli investimenti a medio e lungo termine nei progetti locali e regionali di risparmio energetico e di efficienza energetica, in particolare nel quadro del Patto dei sindaci. |
VI. REALIZZARE IL POTENZIALE DEL MERCATO UNICO
IL COMITATO DELLE REGIONI
46. |
accoglie con favore l'Atto per il mercato unico in favore di un'economia sociale di mercato, e in particolare la spinta data alla dimensione civica e sociale del mercato unico; |
47. |
riconosce l'esigenza di introdurre una clausola sociale orizzontale che assicuri che la legislazione relativa al mercato unico tenga conto dell'esigenza di promuovere un livello elevato di occupazione, di garantire un'adeguata protezione sociale, di lottare contro l'esclusione sociale, di mantenere un livello elevato di istruzione, formazione e tutela della salute umana e che non limiti in alcun modo l'esercizio dei diritti fondamentali riconosciuti negli Stati membri e nei Trattati dell'UE; |
48. |
apprezza il proposito della Commissione europea di incoraggiare le attività transfrontaliere delle imprese - rimuovendo gli ostacoli amministrativi e fiscali e garantendo nell'intera UE il riconoscimento reciproco dell'identificazione e dell'autenticazione elettroniche - e la sua intenzione di migliorare l'accesso on-line ai beni e ai servizi; |
49. |
nutre aspettative positive nei confronti dell'aggiornamento del regime applicabile ai servizi di interesse economico generale e agli aiuti di Stato, che tra l'altro estenderà il campo d'applicazione dell'esenzione dagli obblighi di notifica degli aiuti di Stato nel settore dei servizi di interesse sociale generale; si attende che il regime aggiornato corrisponda alle esigenze di autonomia locale e di sussidiarietà definite nel protocollo 26 allegato al TFUE; invita la Commissione a garantire la coerenza tra tale aggiornamento e l'annunciata comunicazione relativa a un quadro di qualità per i servizi di interesse generale, e la esorta pertanto a considerare l'opportunità di anticipare la pubblicazione del suddetto quadro al 2011; |
50. |
in tale contesto invita la Commissione a formulare un'ambiziosa agenda europea di edilizia residenziale sociale, che rafforzi il suo ruolo nelle politiche di inclusione sociale della prossima generazione di fondi strutturali e confermi che le funzioni di servizio pubblico dell'edilizia sociale devono essere definite a livello degli Stati membri; |
51. |
intende partecipare attivamente al dibattito lanciato dal Libro bianco sull'avvenire dei trasporti; è favorevole alla conversione in senso ambientale del settore dei trasporti; accoglie con favore la revisione delle linee direttrici delle reti transeuropee dei trasporti e chiede che le prospettive finanziarie post 2013 assegnino a tali reti un bilancio adeguato; |
52. |
ricorda il proprio impegno per migliorare la mobilità nelle città europee e chiede che il piano d'azione sulla mobilità urbana possa essere attuato con il sostegno finanziario dell'UE. |
VII. AGRICOLTURA E PESCA
IL COMITATO DELLE REGIONI
53. |
insiste perché la politica agricola comune venga riveduta secondo orientamenti chiari e in una prospettiva di lungo periodo, e affinché le vengano assegnate le risorse finanziarie necessarie; |
54. |
chiede che la politica di sviluppo rurale sia rafforzata in termini sia di bilancio che di coordinamento con le politiche di coesione, al fine di garantire la coerenza tra gli interventi dello stesso genere attuati sul territorio e di perseguire gli obiettivi di coesione; |
55. |
ritiene che la politica agricola comune post 2013 debba riequilibrare le proprie misure di sostegno in favore dell'occupazione e del mantenimento delle imprese agricole nei territori più vulnerabili. La politica agricola comune riveduta deve eliminare tutte le disparità di trattamento in termini di modalità di sostegno alle diverse produzioni e ai differenti territori; chiede pertanto che venga soppresso il criterio dei riferimenti storici, ma si oppone a tutti i tentativi di realizzare una riforma radicale, che si tradurrebbe nella cessazione del sostegno al reddito e nella soppressione della maggior parte delle misure di intervento sui mercati; |
56. |
ritiene che le regioni non possono più accontentarsi del semplice status di cofinanziatrici, senza essere coinvolte pienamente nella scelta degli orientamenti e delle modalità di attuazione e di gestione; |
57. |
apprezza il proposito della Commissione di introdurre, nel quadro della politica marittima integrata, una nuova politica comune della pesca, che garantirà sia la sostenibilità delle popolazioni ittiche che la vitalità delle comunità costiere europee; accoglie con favore il sostegno offerto alla propria proposta di riunire insieme in un unico strumento tutte le risorse destinate alla pesca, all'acquacoltura e alla politica marittima integrata. |
VIII. PORTARE AVANTI L'AGENDA DEI CITTADINI: LIBERTÀ, SICUREZZA E GIUSTIZIA
IL COMITATO DELLE REGIONI
58. |
è convinto che gli enti locali e regionali abbiano un ruolo essenziale nell'attuazione del piano d'azione sul programma di Stoccolma e invita a utilizzare i diritti fondamentali come principio guida alla base di tutte le azioni e di tutte le disposizioni in questo settore; |
59. |
si impegna a collaborare con le istituzioni e le agenzie dell'UE, con gli Stati membri e con gli enti locali e regionali per dare un significato pratico alla cittadinanza dell'Unione e per promuovere un più forte senso di identità europea, non solo attraverso la vasta diversità culturale e linguistica dell'Europa e del retaggio culturale e delle tradizioni delle regioni, ma anche per mezzo di una partecipazione democratica più attiva e più completa da parte dei cittadini dell'Unione nelle regioni e nei territori di appartenenza; |
60. |
crede fermamente in un'UE aperta al mondo, e sostiene pertanto gli sforzi rivolti a proseguire la costruzione di un'ampia politica di immigrazione e di asilo per l'Europa, basata sul rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, e che al tempo stesso dia una risposta all'immigrazione illegale e metta l'accento sulla solidarietà; richiama l'attenzione sul ruolo cruciale che gli enti regionali e locali svolgono nel gestire i flussi migratori e nel garantire l'integrazione degli immigrati; |
61. |
accoglie con favore lo sviluppo di un solido quadro normativo civile e penale, a livello di diritto sia sostanziale che procedurale. |
IX. L'EUROPA NEL MONDO
IL COMITATO DELLE REGIONI
62. |
riconosce il fondamentale contributo della politica europea di vicinato alla stabilità e allo sviluppo economico nei paesi partner e si impegna a rafforzare la dimensione subnazionale di tale politica, specie nel contesto della sua revisione che sarà condotta nel 2011; ribadisce che è indispensabile rafforzare la cooperazione transfrontaliera, interregionale e territoriale e contribuire al consolidamento istituzionale a livello locale e regionale nei paesi partner; |
63. |
crede che il successo dell'Unione per il Mediterraneo dipenda ampiamente dal coinvolgimento delle regioni e delle città, e invita pertanto a riconoscere all'Assemblea regionale e locale euromediterranea un ruolo più importante nella promozione dello scambio di buone pratiche e nell'avviamento di nuovi progetti di cooperazione; |
64. |
ribadisce il proprio sostegno allo sviluppo di una dimensione territoriale e subnazionale del partenariato orientale e annuncia pertanto l'organizzazione, nella prima metà del 2011, di una conferenza degli enti locali e regionali del partenariato orientale e dell'UE; |
65. |
continua a seguire il processo di allargamento dell'UE e si concentra sulla situazione degli enti locali regionali dei paesi candidati o potenziali candidati. Gli specifici gruppi di lavoro e comitati consultivi misti continueranno il loro lavoro su tale argomento. Inoltre si potrebbe esaminare la possibilità di istituire comitati consultivi misti con il Montenegro, l'Albania o la Serbia, in funzione della concessione dello status di paese candidato; |
66. |
ribadisce il proprio sostegno agli Obiettivi di sviluppo del millennio; auspica che la revisione della politica europea di sviluppo e il consenso europeo vadano nella direzione già indicata nel quadro della comunicazione Le autorità locali: attori di sviluppo, che sottolinea il posto, il ruolo e il valore aggiunto degli enti locali in questi settori e in queste politiche; al fine di promuovere gli scambi e di offrire una sede in cui gli enti locali e regionali possano esprimersi politicamente in materia di cooperazione allo sviluppo, il CdR organizzerà, con la Commissione europea, la seconda edizione delle assise della cooperazione decentrata e lancerà il portale della cooperazione decentrata. |
Bruxelles, 2 dicembre 2010
La presidente del Comitato delle regioni
Mercedes BRESSO
(1) Cfr. il punto 60 della risoluzione del Parlamento europeo del 20 ottobre 2010 sulla crisi finanziaria, economica e sociale: raccomandazioni sulle misure e le iniziative da adottare (relazione intermedia).
(2) Cfr. il punto 16 della risoluzione P7_TA-PROV(2010)0442