Choose the experimental features you want to try

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 52010XG0526(04)

    Conclusioni del Consiglio, del 10 maggio 2010 , sul contributo della cultura allo sviluppo locale e regionale

    GU C 135 del 26.5.2010, p. 15–18 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    26.5.2010   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    C 135/15


    Conclusioni del Consiglio del 10 maggio 2010 sul contributo della cultura allo sviluppo locale e regionale

    2010/C 135/05

    IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

    RICORDANDO:

    il pertinente contesto politico riepilogato nell'allegato delle presenti conclusioni,

    le sfide, sia economiche che sociali cui l'Unione europea è confrontata e la necessità di una strategia europea per far fronte a tali sfide,

    il valore intrinseco della cultura, nonché la sua importanza come volano chiave per un'economia di mercato competitiva, innovativa e inclusiva e come veicolo di coesione sociale,

    la specifica ricchezza e diversità culturale delle regioni e città d'Europa, per la loro prossimità ai bisogni dei cittadini e dei soggetti locali interessati e il loro ruolo di piattaforme per la coesione economica, sociale e territoriale,

    il contributo che la cultura e le industrie culturali e creative apportano allo sviluppo locale e regionale aumentando la capacità di attrazione delle regioni europee e sviluppando il turismo sostenibile, creando nuove opportunità di occupazione e prodotti e servizi innovativi e contribuendo allo sviluppo di nuove capacità e competenze,

    CONVIENE CHE:

    vi è un legame evidente tra cultura, creatività e innovazione, che contribuisce al progresso sociale ed economico. È pertanto essenziale consolidare il contributo della cultura, specie delle industrie culturali e creative, alla strategia «Europa 2020» per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva,

    RITIENE CHE PER RAFFORZARE IL CONTRIBUTO DELLA CULTURA ALLO SVILUPPO LOCALE E REGIONALE SIA NECESSARIO:

    integrare la cultura in quanto elemento strategico e trasversale nelle politiche nazionali ed europee per lo sviluppo sociale ed economico delle regioni e città europee,

    incoraggiare investimenti strategici in ambito culturale e nelle industrie culturali e creative, in particolare le PMI, a livello locale e regionale, al fine di promuovere società creative e dinamiche,

    promuovere il contributo della cultura al turismo sostenibile, in quanto fattore fondamentale per l'attrattiva locale e regionale e lo sviluppo economico, nonché forza trainante per mettere in luce l'importanza del patrimonio culturale in Europa,

    sensibilizzare i decisori a politiche locali e regionali che sviluppino nuove competenze, attraverso la cultura e la creatività, adattate all'attuale contesto in rapida evoluzione, al fine di sviluppare nuove capacità, migliorare il capitale umano e promuovere la coesione sociale,

    rafforzare le iniziative culturali transfrontaliere, transnazionali e interregionali quale mezzo per creare legami tra i differenti popoli e regioni d'Europa e rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale,

    TENENDO DEBITAMENTE CONTO DEL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ, INDIVIDUA I SEGUENTI SETTORI PRIORITARI:

    1.   Integrare la cultura nelle politiche di sviluppo locale e regionale

    Si invitano gli Stati membri e la Commissione a:

    a)

    rafforzare il ruolo della cultura nelle politiche di sviluppo locale e regionale integrate, incluso in materia infrastrutture, rivitalizzazione urbana, diversificazione rurale, servizi, imprenditorialità, turismo, ricerca e innovazione, miglioramento del capitale umano, inclusione sociale e cooperazione interregionale;

    b)

    potenziare le sinergie verticali e orizzontali tra il settore culturale e gli altri settori nonché i partenariati tra soggetti interessati pubblici e privati;

    c)

    appoggiare un approccio empirico agli investimenti culturali a livello locale e regionale, valendosi degli strumenti di analisi e di valutazione dell'impatto;

    d)

    promuovere una cooperazione e uno scambio di buone pratiche più ampi tra gli Stati membri, le regioni, le città e i soggetti interessati europei;

    e)

    promuovere l'informazione e la sensibilizzazione in merito al contributo della cultura allo sviluppo locale e regionale;

    f)

    facilitare una migliore comprensione del quadro normativo e delle procedure d'attuazione degli strumenti della politica di coesione, che coinvolgano specificamente i soggetti interessati in ambito culturale dei settori sia pubblico che privato, inclusa la società civile, e contribuiscano a sensibilizzare i responsabili delle politiche di sviluppo locale e regionale sulla dimensione culturale.

    Si invitano gli Stati membri a:

    a)

    includere i soggetti interessati in ambito culturale in un approccio integrato dal basso verso l'alto ai programmi di sviluppo locale e regionale, anche, se del caso, nel contesto della politica di coesione europea;

    b)

    associare gli enti locali e regionali all'attuazione dell'agenda europea per la cultura, in modo che la politica culturale risponda alle aspettative e ai bisogni delle regioni e città europee;

    c)

    promuovere strategie integrate di sviluppo locale intese a compensare le disparità geografiche di accesso alla cultura esistenti tra i cittadini.

    Si invita la Commissione a:

    a)

    raccogliere e diffondere le migliori pratiche a livello europeo e mettere a punto strumenti per lo scambio di informazioni su scala europea.

    2.   Stimolare un ambiente favorevole a livello locale e regionale per un migliore sviluppo delle industrie culturali e creative, specie le PMI

    Si invitano gli Stati membri e la Commissione a:

    a)

    valersi in modo più efficace degli strumenti della politica di coesione e di altri pertinenti programmi finanziari al fine di ottimizzare il sostegno alle industrie culturali e creative, anche attraverso la facilitazione dell'accesso alle informazioni sulle possibilità di finanziamento e la prestazione di servizi di consulenza;

    b)

    favorire la creazione di incubatori di imprese nel settore culturale e creativo a livello locale e regionale, rafforzando in tal modo l'imprenditorialità;

    c)

    vagliare soluzioni per promuovere nuovi modelli d'impresa e consolidare i raggruppamenti di attività creative e i centri di ricerca delle imprese sfruttando le opportunità offerte dall'applicazione e dall'utilizzo delle TIC;

    d)

    sostenere e potenziare l'accesso delle PMI nel settore culturale e creativo ai canali di distribuzione digitale e fisica, grazie ad una politica che promuova la più ampia distribuzione e circolazione possibile delle opere, assicurando un'equa retribuzione degli attori che intervengono nella catena creativa.

    Si invitano gli Stati membri a:

    a)

    promuovere un contesto normativo favorevole alle PMI nel settore culturale e creativo e vagliare soluzioni innovative che permettano l'accesso ai finanziamenti, sia pubblici che privati;

    b)

    promuovere una migliore comunicazione tra le industrie culturali e creative e i servizi finanziari, incoraggiando la gestione d'impresa, la ricerca e l'innovazione e la formazione nel settore finanziario e dell'informazione per società, datori di lavoro e persone che operano nel settore della cultura.

    Si invita la Commissione a:

    a)

    annettere maggiore importanza alle industrie culturali e creative nelle principali iniziative politiche, nelle pertinenti strategie e nei programmi dell'Unione europea.

    3.   Approfondire il contributo della cultura al turismo sostenibile

    Si invitano gli Stati membri e la Commissione a:

    a)

    promuovere lo sviluppo del turismo culturale quale elemento fondamentale del turismo sostenibile, nonché prestare debita attenzione alla protezione dell'ambiente, del patrimonio culturale, del paesaggio e della qualità della vita.

    Si invitano gli Stati membri a:

    a)

    promuovere la rivitalizzazione delle risorse proprie di una regione, prestando particolare attenzione al patrimonio culturale (tangibile e intangibile), alle espressioni culturali e alle attività correlate;

    b)

    incoraggiare le attività culturali che considerano e rispettano le specificità di una regione e ne promuovono l'immagine permettendo, nel contempo, il coinvolgimento e la partecipazione della popolazione locale;

    c)

    sviluppare ulteriormente, nel contesto dell'educazione ambientale, una maggiore consapevolezza della necessità di tutelare il patrimonio culturale e naturale, per incoraggiare i turisti e i fornitori di servizi turistici ad assumere atteggiamenti responsabili.

    4.   Promuovere la creatività nell'istruzione e nella formazione per sviluppare nuove capacità, migliorare il capitale umano e promuovere la coesione sociale

    Si invitano gli Stati membri e la Commissione a:

    a)

    incoraggiare la creatività e l'innovazione nei settori dell'istruzione e delle imprese attraverso la creazione di reti tra istituti scolastici, centri di ricerca, attori culturali e imprese;

    b)

    rafforzare i legami tra i settori della cultura, dell'istruzione e delle imprese a livello locale e regionale al fine di facilitare l'inserimento dei giovani e delle persone con minori opportunità nel mercato del lavoro e dotarli delle tecniche di comunicazione e capacità imprenditoriali necessarie in un contesto socioeconomico in evoluzione.

    Si invitano gli Stati membri a:

    a)

    unitamente agli enti locali e regionali competenti, valutare le potenziali esigenze di una regione sotto il profilo delle capacità e indicare i modi in cui la cultura può contribuire a politiche intese a migliorare il capitale umano locale;

    b)

    promuovere l'educazione culturale e artistica quale importante elemento dell'apprendimento lungo tutto l'arco della vita.

    Si invita la Commissione a:

    a)

    censire le capacità e le esigenze richieste per i settori culturale e creativo a fronte delle nuove sfide derivanti dal passaggio al digitale, dai cambiamenti demografici e dall'evolvere della situazione economica;

    b)

    mobilitare gli strumenti esistenti a sostegno della mobilità dei professionisti dei settori culturale e creativo, compresi i giovani imprenditori, e incoraggiare nuove forme di apprendimento (tra l'altro, iniziative transfrontaliere di apprendimento tra pari).

    5.   Rafforzare la cooperazione culturale transfrontaliera, transnazionale e interregionale

    Si invitano gli Stati membri e la Commissione a:

    a)

    agevolare la cooperazione culturale e la mobilità degli operatori culturali tra le diverse regioni d'Europa;

    b)

    sostenere lo sviluppo di progetti e attività culturali transfrontalieri e interegionali che sottolineino le specificità locali di un territorio e tentino di coinvolgere i cittadini.

    Si invitano gli Stati membri a:

    a)

    promuovere il ricorso agli strumenti della politica di coesione per rafforzare la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale.

    Si invita la Commissione a:

    a)

    continuare a sostenere le iniziative culturali nell'ambito degli strumenti della politica di coesione che fanno da catalizzatore per laboratori di buone prassi, scambi e innovazione;

    b)

    diffondere ampiamente tra i soggetti interessati gli studi pertinenti e gli esempi di buone pratiche.

    INVITA GLI STATI MEMBRI E LA COMMISSIONE A:

    tener conto di tali priorità nell'elaborare e nell'attuare le politiche attuali e future di sviluppo locale e regionale e nell'attuare la politica di coesione europea secondo le rispettive competenze.


    ALLEGATO

    Nell'adottare le presenti conclusioni il Consiglio rammenta, in particolare, i seguenti documenti di riferimento:

    convenzione UNESCO sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali (20 ottobre 2005),

    regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio, dell'11 luglio 2006, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999,

    conclusioni del Consiglio sul contributo dei settori culturale e creativo al conseguimento degli obiettivi di Lisbona (24 maggio 2007),

    comunicazione della Commissione — Agenda per un turismo europeo sostenibile e competitivo (19 ottobre 2007),

    risoluzione del Consiglio su un'agenda europea per la cultura (16 novembre 2007),

    conclusioni della presidenza del Consiglio europeo del 13 e 14 marzo 2008, che hanno riconosciuto come un fattore fondamentale per la crescita futura il pieno sviluppo del potenziale d'innovazione e di creatività dei cittadini europei basato sulla cultura europea e l'eccellenza in campo scientifico (doc. 7652/08),

    conclusioni del Consiglio sulle competenze interculturali (22 maggio 2008),

    conclusioni del Consiglio e dei Rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, sul piano di lavoro per la cultura 2008-2010,

    conclusioni del Consiglio sulla cultura come catalizzatore per la creatività e l'innovazione (12 maggio 2009),

    europa 2020 — Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva (3 marzo 2010),

    libro verde su come mettere a frutto il potenziale delle industrie culturali e creative (27 aprile 2010).

    Studi:

    applicazione dell'articolo 151, paragrafo 4 del trattato CE: uso dei fondi strutturali nel settore della cultura nel periodo 1994-1999 (doc. 6929/04),

    l'economia della cultura in Europa, ed. KEA European Affairs (13 novembre 2006),

    l'impatto della cultura sulla creatività, ed. KEA European Affairs (giugno 2009),

    il contributo della cultura allo sviluppo economico regionale e locale come parte della politica regionale europea (aprile 2010).


    Top