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Document 52010IP0425

    Lavori dell'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE nel 2009 Risoluzione del Parlamento europeo del 23 novembre 2010 sui lavori dell'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE nel 2009 (2010/2236(INI))

    GU C 99E del 3.4.2012, p. 15–19 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    3.4.2012   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    CE 99/15


    Martedì 23 novembre 2010
    Lavori dell'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE nel 2009

    P7_TA(2010)0425

    Risoluzione del Parlamento europeo del 23 novembre 2010 sui lavori dell'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE nel 2009 (2010/2236(INI))

    2012/C 99 E/03

    Il Parlamento europeo,

    visto l'accordo di partenariato tra i membri del gruppo degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP), da un lato, e la Comunità europea e i suoi Stati membri, dall'altro, firmato a Cotonou il 23 giugno 2000 (Accordo di partenariato di Cotonou) (1),

    visto il regolamento dell'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE (APP), adottato il 3 aprile 2003 (2), quale recentemente modificato a Port Moresby (Papua Nuova Guinea) il 28 novembre 2008,

    visto il Consenso europeo sullo sviluppo, firmato il 20 dicembre 2005 (3),

    visto il regolamento (CE) n. 1905/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, che istituisce uno strumento per il finanziamento della cooperazione allo sviluppo (4),

    vista la dichiarazione di Kigali per gli accordi di partenariato economico (APE) orientati allo sviluppo, adottata dall'APP il 22 novembre 2007 a Kigali (Ruanda) (5),

    vista la dichiarazione di Luanda sulla seconda revisione dell'accordo di partenariato ACP-UE (Accordo di partenariato di Cotonou), adottata dall'APP il 3 dicembre 2009 a Luanda (Angola) (6),

    visto il comunicato di Georgetown, adottato il 26 febbraio 2009 a Georgetown (Guyana) alla riunione regionale dell'APP nei Caraibi (7),

    visto il comunicato di Ouagadougou, adottato il 30 ottobre 2009 a Ouagadougou (Burkina Faso) alla riunione regionale dell'APP nell'Africa occidentale (8),

    visto il Consenso europeo sull'aiuto umanitario, firmato il 18 dicembre 2007 (9),

    viste le risoluzioni adottate dall'APP nel 2009 su:

    le sfide per la composizione democratica delle diversità etniche, culturali e religiose nei paesi ACP e UE (10),

    gli accordi di partenariato economico e il loro eventuale impatto sugli Stati ACP (11),

    le conseguenze sociali e ambientali del cambiamento climatico nei paesi ACP (12),

    il ruolo dell'accordo di partenariato di Cotonou nell'affrontare la crisi alimentare e finanziaria nei paesi ACP (13),

    stabilire e promuovere la pace, la sicurezza, la stabilità e la governance in Somalia (14),

    la governance globale e la riforma delle organizzazioni internazionali (15),

    l'impatto della crisi finanziaria sugli Stati ACP (16),

    l'integrazione sociale e culturale e la partecipazione dei giovani (17),

    il cambiamento climatico (18),

    la situazione in Madagascar (19),

    visto l'articolo 48 del suo regolamento,

    vista la relazione della commissione per lo sviluppo (A7-0315/2010),

    A.

    considerando che i membri dell'APP hanno espresso preoccupazione in merito agli ultimi sviluppi nel negoziato dell'accordo di partenariato economico durante le discussioni della sessione ordinaria svoltesi nell'aprile 2009 a Praga (Repubblica ceca) e nel dicembre 2009 a Luanda (Angola),

    B.

    considerando che è stato adottato il summenzionato regolamento (CE) n. 1905/2006, che prevede programmi tematici applicabili anche ai paesi ACP e un programma di misure di accompagnamento per i paesi aderenti al protocollo dello zucchero,

    C.

    considerando che il Commissario responsabile per lo sviluppo e gli aiuti umanitari si era impegnato, durante la sessione dell'APP tenutasi nel giugno 2007 a Wiesbaden (Germania), a sottoporre i documenti strategici nazionali e regionali relativi ai paesi ACP (2008-2013) al controllo democratico da parte dei parlamenti; compiacendosi inoltre del fatto che tale impegno è stato rispettato,

    D.

    considerando che la revisione dell'accordo di partenariato di Cotonou nel 2010 rappresenta una preziosa opportunità di rafforzare il ruolo dell'APP e la sua dimensione regionale e per sviluppare il controllo parlamentare nelle regioni ACP,

    E.

    considerando che le due riunioni regionali dell'APP tenutesi in Guyana e in Burkina Faso nel 2009 sono state un considerevole successo e si sono concluse con l'adozione dei comunicati di Georgetown e Ouagadougou menzionati in precedenza,

    F.

    considerando che la situazione in Niger, Guinea e Madagascar si è deteriorata nel 2009, determinando la soppressione della democrazia parlamentare in questi tre paesi e la declassazione dei loro rappresentanti allo status di osservatori nella 18a sessione dell'APP in Luanda,

    G.

    considerando che il conflitto attualmente in corso nella Repubblica democratica del Congo (RDC) ha dato luogo a gravi e ripetute violazioni dei diritti umani; considerando che sono necessari un'assistenza umanitaria efficace e un maggiore impegno da parte della comunità internazionale,

    H.

    considerando i lavori del Parlamento panafricano (PPA) e l'instaurazione di relazioni formali tra il Parlamento europeo e il PPA, nonché la creazione della delegazione interparlamentare del Parlamento europeo per le relazioni con il Parlamento panafricano,

    1.

    valuta positivamente il fatto che nel 2009 l'APP abbia continuato a offrire un quadro per un dialogo aperto, democratico e approfondito tra l'Unione europea e i paesi ACP e chiede un dialogo politico potenziato;

    2.

    si compiace della risposta positiva del nuovo Commissario per il commercio alla richiesta di diversi paesi e regioni ACP di riesaminare le questioni controverse sollevate nei negoziati APE, in linea con le dichiarazioni del Presidente della Commissione; sottolinea la necessità di monitoraggio parlamentare ravvicinato sui negoziati APE e la loro attuazione;

    3.

    sottolinea, in particolare, il ruolo cruciale dei parlamenti nazionali ACP, delle loro autorità locali e organismi non statali, nel controllo e nella gestione dei documenti strategici nazionali e regionali e nell'attuazione del FES, e invita la Commissione a garantire la loro partecipazione; evidenzia inoltre la necessità di uno stretto controllo parlamentare nella negoziazione degli APE;

    4.

    invita i parlamenti dei paesi ACP a esigere dai rispettivi governi e dalla Commissione di coinvolgerli nel processo di elaborazione e di attuazione dei documenti strategici nazionali e regionali relativi alla cooperazione tra l'Unione europea e i loro paesi (2008-2013) e di garantire la loro piena partecipazione ai negoziati APE;

    5.

    invita la Commissione a fornire tutte le informazioni disponibili ai parlamenti dei paesi ACP e ad aiutarli ad esercitare il controllo democratico, in particolare con lo sviluppo di capacità, soprattutto nei negoziati APE e nella loro attuazione;

    6.

    richiama l'attenzione sulle preoccupazioni dell'APP di fronte alle ripercussioni dell'attuale crisi finanziaria, sull'approvazione a Luanda di una risoluzioni sull'impatto della crisi nei paesi ACP e di risoluzioni sul suo impatto e su come affrontarla negli stati ACP; esorta l'APP a continuare a lavorare in questo settore e ad esplorare fonti aggiuntive e innovative di finanziamento dello sviluppo, quali una tassa sulle transazioni finanziarie internazionali; esorta inoltre l'APP ad affrontare la questione dell'eliminazione dei paradisi fiscali;

    7.

    si compiace dell'impegno assunto dal precedente Commissario responsabile per lo sviluppo e gli aiuti umanitari durante la summenzionata sessione dell'APP a Kigali di sottoporre i documenti strategici nazionali e regionali relativi ai paesi ACP (2008-2013) al controllo democratico da parte dei parlamenti; si compiace altresì del lavoro già svolto da alcuni parlamenti dei paesi ACP nell'esame di tali documenti, così come dello scrutinio dei documenti strategici regionali ad opera dell'APP prima della revisione intermedia e chiede che si tenga debitamente conto di detto contributo;

    8.

    richiama l'attenzione, a tale riguardo, sulla necessità di coinvolgere a fondo i parlamenti nel processo democratico e nelle strategie nazionali di sviluppo; sottolinea il loro ruolo essenziale per l'elaborazione, il seguito e il controllo delle politiche di sviluppo;

    9.

    ribadisce la sua posizione che il Fondo europeo di sviluppo (FES) sia integrato nel bilancio dell'Unione europea, onde incrementare la coerenza, trasparenza ed efficacia della politica di cooperazione allo sviluppo e garantirne il controllo democratico; sottolinea che l'integrazione del FES nel bilancio dell'Unione europea è anche una risposta appropriata alle difficoltà di esecuzione e di ratifica dei FES futuri;

    10.

    invita i parlamenti a esercitare un stretto controllo parlamentare del FES; sottolinea la posizione chiave dell'APP nel dibattito e invita l'APP e i parlamenti dei paesi ACP a parteciparvi attivamente, in particolare in relazione alla ratifica dell'Accordo di partenariato di Cotonou rivisto;

    11.

    valuta positivamente il carattere sempre più parlamentare, e quindi politico, dell'APP, nonché il ruolo sempre più attivo dei suoi membri e la migliore qualità delle sue discussioni, che permettono di apportare un contributo essenziale al partenariato ACP-UE;

    12.

    considera la dichiarazione sul Niger dei copresidenti dell'APP il 2 dicembre 2009 a Luanda e la risoluzione menzionata in precedenza sulla situazione in Madagascar quali esempi significativi di questo dialogo rafforzato;

    13.

    invita l'APP a continuare a monitorare la situazione in Sudan, Madagascar, Niger e Guinea (Conakry);

    14.

    invita l'APP a continuare a occuparsi della situazione in Somalia, che mette in pericolo la vita della popolazione somala e minaccia la sicurezza della regione, ed esorta l'UE a mantenere i suoi impegni di promozione dello Stato di diritto, ripristinando la stabilità nella regione e contrastando la pirateria;

    15.

    invita l'APP a continuare a contribuire all'azione di sensibilizzazione della comunità internazionale sui conflitti che dilaniano la parte orientale della RDC, a promuovere una soluzione politica negoziata alla crisi e a sostenere qualsivoglia azione possa essere proposta nel quadro di una soluzione negoziata;

    16.

    invita l'APP a proseguire e a intensificare il dialogo con il PPA e con i parlamenti delle organizzazioni regionali, considerata l'importanza dell'integrazione regionale per la pace e lo sviluppo dei paesi ACP;

    17.

    deplora il fatto che l'APP non sia stata opportunamente consultata durante l'elaborazione della strategia congiunta UE-Africa e auspica che l'Assemblea sia attivamente coinvolta nell'attuazione di tale strategia;

    18.

    valuta positivamente che nel 2009 si siano svolte ulteriori riunioni regionali a titolo dell'accordo di Cotonou e del regolamento APP; ritiene che tali riunioni consentano un effettivo scambio di opinioni in merito alle questioni regionali, tra cui la prevenzione e la risoluzione dei conflitti, la coesione regionale, i diritti umani, le questioni ambientali e i negoziati APE; si congratula con gli organizzatori delle due riunioni estremamente riuscite in Guyana e in Burkina Faso;

    19.

    esorta l'APP a garantire un forte monitoraggio dei negoziati APE durante le sue riunioni regionali;

    20.

    si rammarica che il Consiglio abbia ignorato le ripetute richieste del Parlamento europeo, in particolare dell'APP a Luanda, di includere una clausola più restrittiva sulla non discriminazione nella revisione dell'Accordo di Cotonou;

    21.

    ribadisce il principio dell'universalità dei diritti umani e della non discriminazione, quale base su cui rafforzare la governance democratica legittima e il dialogo politico nell'APP;

    22.

    incoraggia l'APP a rafforzare il ruolo della sua commissione per gli affari politici, affinché, nel quadro del partenariato ACP-UE, l'Assemblea sia un autentico forum di discussione sul rispetto dei diritti umani, la democratizzazione della società e la prevenzione e la risoluzione dei conflitti;

    23.

    si compiace inoltre della relazione della commissione per gli affari politici dell'APP sulla governance mondiale, adottata a Luanda, nella quale si sollecitano sostanziali riforme delle istituzioni finanziarie mondiali;

    24.

    prende atto dell'intenzione della commissione per lo sviluppo economico, le finanze e il commercio dell'APP di continuare a lavorare sugli APE e sui modi di uscire dalla crisi;

    25.

    evidenzia i lavori della commissione per gli affari sociali e l'ambiente dell'APP sulla sua relazione sul lavoro minorile, nonché la sua intenzione di organizzare un'analisi e un dibattito sull'ambiente e sulla situazione sociale nei paesi ACP;

    26.

    si compiace altresì delle relazioni e risoluzioni sul cambiamento climatico adottate nel 2009, che hanno permesso all'APP di far sentire la propria voce al vertice di Copenaghen;

    27.

    valuta positivamente la crescente partecipazione di attori non statali alle sessioni dell'APP, come messo in luce nella discussione che ha portato all'adozione della summenzionata dichiarazione di Port Moresby sull'attuale crisi internazionale, nonché nella relazione dei partner economici sugli APE, presentata nella sessione APP tenutasi a Lubiana;

    28.

    incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Consiglio ACP, all'Ufficio di presidenza dell'APP e ai governi e ai parlamenti della Repubblica ceca e dell'Angola.


    (1)  GU L 317 del 15.12.2000, pag. 3.

    (2)  GU C 231 del 26.9.2003, pag. 68.

    (3)  GU C 46 del 24.2.2006, pag. 1.

    (4)  GU L 378 del 27.12.2006, pag. 41 (modificato dal regolamento della Commissione (CE) n. 960/2009 del 14.10.2009, GU L 270 del 15.10.2009, pag. 8).

    (5)  GU C 58 del 1.3.2008, pag. 44.

    (6)  GU C 68 del 18.3.2010, pag. 43.

    (7)  APP/100.509.

    (8)  APP/100.607.

    (9)  Dichiarazione comune del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio, del Parlamento europeo e della Commissione europea: «Consenso europeo sull'aiuto umanitario» (GU C 25 del 30.1.2008, pag. 1).

    (10)  GU C 221 del 14.9.2009, pag. 19.

    (11)  GU C 221 del 14.9.2009, pag. 24.

    (12)  GU C 221 del 14.9.2009, pag. 31.

    (13)  GU C 221 del 14.9.2009, pag. 38.

    (14)  GU C 221 del 14.9.2009, pag. 43.

    (15)  GU C 68 del 18.3.2010, pag. 20.

    (16)  GU C 68 del 18.3.2010, pag. 24.

    (17)  GU C 68 del 18.3.2010, pag. 29.

    (18)  GU C 68 del 18.3.2010, pag. 36.

    (19)  GU C 68 del 18.3.2010, pag. 40.


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