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Document 52009DC0068

    Relazione della Commissione all'autorità di bilancio sulle garanzie che impegnano il bilancio generale - Situazione al 30 giugno 2008 [SEC(2009) 159]

    /* COM/2009/0068 def. */

    52009DC0068

    Relazione della Commissione all'autorità di bilancio sulle garanzie che impegnano il bilancio generale - Situazione al 30 giugno 2008 [SEC(2009) 159] /* COM/2009/0068 def. */


    IT

    Bruxelles, 18.2.2009

    COM(2009) 68 definitivo

    RELAZIONE DELLA COMMISSIONE

    all'autorità di bilancio sulle garanzie che impegnano il bilancio generale

    Situazione al 30 giugno 2008

    [SEC(2009) 159]

    RELAZIONE DELLA COMMISSIONE

    all'autorità di bilancio sulle garanzie che impegnano il bilancio generale

    Situazione al 30 giugno 2008

    [SEC(2009) 159]

    INDICE

    1. Introduzione e tipi di operazioni coperte (...)4

    2. Eventi successivi alla relazione aggiornata al 31 dicembre 2007 (...)4

    3. Dati relativi ai rischi coperti dal bilancio (...)5

    3.1. Definizione di rischio (...)5

    3.2. Rischio inerente a Stati membri (...)6

    3.3. Rischio inerente a paesi terzi (...)7

    3.4. Rischio globale coperto dal bilancio (...)8

    3.5. Evoluzione del rischio (...)8

    4. Inadempienze, attivazione della garanzia di bilancio e arretrati (...)10

    4.1. Pagamenti da risorse di tesoreria (...)10

    4.2. Trasferimenti dal bilancio (...)10

    4.3. Attivazione del Fondo di garanzia per le azioni esterne (...)10

    5. Fondo di garanzia per le azioni esterne (...)10

    5.1. Importi recuperati (...)10

    5.2. Attività (...)10

    5.3. Importo-obiettivo (...)10

    6. Valutazione dei rischi: situazione economica e finanziaria dei paesi terzi destinatari delle principali operazioni di prestito della UE (...)11

    6.1. Introduzione (...)11

    6.2. Paesi candidati (...)11

    6.3. Potenziali paesi candidati (...)12

    1. Introduzione e tipi di operazioni coperte

    La presente relazione viene presentata in conformità dell’articolo 130 del regolamento finanziario in base a cui la Commissione riferisce due volte all'anno, al Parlamento europeo e al Consiglio, sulla situazione delle garanzie di bilancio e dei rischi corrispondenti [1]. È completata da un documento di lavoro dei servizi della Commissione contenente una serie di tabelle e note esplicative dettagliate (di seguito l’“allegato”) [2].

    I rischi coperti dal bilancio dell'Unione europea (nel prosieguo "il bilancio") derivano da una serie di operazioni di prestito e di garanzia che possono essere suddivise in due categorie:

    – i prestiti concessi dalle Comunità europee con obiettivi macroeconomici, ad esempio prestiti di assistenza macrofinanziaria [3] (AMF) a paesi terzi e in collaborazione con le istituzioni di Bretton Woods, prestiti a sostegno della bilancia dei pagamenti a Stati membri non appartenenti all’UEM soggetti a difficoltà transitorie; e

    – prestiti con obiettivi microeconomici (prestiti Euratom e soprattutto prestiti della Banca europea per gli investimenti − BEI − in paesi terzi [4]). Tali operazioni sono coperte dal 1994 dal Fondo di garanzia per le azioni esterne (di seguito "il Fondo") [5], che è stato istituito, tra l'altro, per limitare l'impatto sul bilancio delle attivazioni delle garanzie fornite dal bilancio per le operazioni di prestito in paesi terzi (se un paese è diventato Stato membro il rischio è sopportato direttamente dal bilancio). Se le risorse del Fondo sono insufficienti, si fa ricorso al bilancio.

    Il regolamento del Consiglio che istituisce il Fondo (di seguito "il regolamento del Fondo" [6]), che è stato adottato nel 1994, è stato modificato per la prima volta nel 1999. A seguito di una seconda modifica del regolamento adottata dal Consiglio nel 2004, la copertura del fondo cessa di applicarsi se i paesi terzi diventano Stati membri. Il bilancio copre direttamente i prestiti agli Stati membri concessi o garantiti dalla Comunità.

    2. Eventi successivi alla relazione aggiornata al 31 dicembre 2007

    Nel primo semestre del 2008 non vi sono state erogazioni di prestiti AMF ed Euratom.

    Un nuovo prestito Euratom per un importo pari a 22 milioni di USD è stato erogato nell’ottobre 2008.

    Per quanto riguarda le operazioni di finanziamento, un importo totale di 1 884 milioni di EUR è stato sottoscritto dalla BEI nel quadro del mandato generale 2007-2013 (decisione 2006/1016/CE del Consiglio). Quanto al volume degli esborsi, l’importo ammonta a 911 milioni di EUR, di cui 286 a titolo del nuovo mandato generale 2007-2013.

    Occorre notare che, a seguito di un’azione intrapresa dal Parlamento, il 6 novembre 2008 la Corte di giustizia ha annullato la decisione 2006/1016/CE del Consiglio in quanto non adottata in virtù della base giuridica corretta. La Corte, tuttavia, pur annullando la decisione, ha ordinato che i suoi effetti siano “conservati per quanto riguarda quei finanziamenti della Banca europea degli investimenti che saranno stati conclusi fino all'entrata in vigore, entro il termine di 12 mesi dalla pronuncia della presente sentenza, di una nuova decisione assunta sul fondamento giuridico appropriato, ossia gli articoli 179 e 181A CE insieme considerati”. La Commissione sta attualmente preparando una proposta in tal senso da presentare al Parlamento europeo e al Consiglio.

    3. Dati relativi ai rischi coperti dal bilancio

    3.1. Definizione di rischio

    I rischi sopportati dal bilancio derivano dall'esposizione in capitale e interessi rispetto alle operazioni garantite.

    Le inadempienze sono coperte dal Fondo quando riguardano paesi terzi (73% dell'esposizione totale garantita al 30 giugno 2008) e direttamente dal bilancio quando riguardano Stati membri (i prestiti a Stati membri o a favore di progetti in Stati membri rappresentano il restante 27% dell'esposizione totale). La maggior parte dei prestiti garantiti riguardanti Stati membri deriva dai recenti allargamenti. Ai sensi dell'articolo 1, terzo comma, del regolamento del Fondo, quando un paese aderisce all'Unione europea, il rischio sui prestiti è trasferito dal Fondo al bilancio.

    Ai fini della presente relazione, vengono utilizzati due metodi per valutare i rischi sopportati dal bilancio (direttamente o indirettamente tramite il Fondo):

    – il metodo del calcolo dell'importo totale delle esposizioni in capitale per le operazioni in esame a una determinata data compresi gli interessi maturati; Questa metodologia indica il livello di rischio sostenuto dal bilancio a una determinata data;

    – l'approccio di bilancio, definito come "il rischio annuale sostenuto dal bilancio", basato sul calcolo dell'importo massimo che la Comunità si troverebbe a pagare in un esercizio finanziario nell’ipotesi in cui tutti i beneficiari di prestiti garantiti risultassero inadempienti [7].

    |

    Tabella 1: Esposizioni totali coperte al 30 giugno 2008 in milioni di EUR |

    | Esposizione in capitale | Interessi maturati | Totale | % |

    Stati membri* | | | | |

    AMF | 196 | 5 | 201 | 1% |

    Euratom | 435 | 9 | 444 | 3% |

    BEI | 3 976 | 36 | 4 012 | 23% |

    Totale parziale Stati membri* | 4 606 | 51 | 4 657 | 27% |

    Paesi terzi | | | | |

    AMF | 534 | 13 | 547 | 3% |

    Euratom | 39 | 1 | 40 | <1% |

    BEI | 11 729 | 128 | 11 857 | 69% |

    Totale parziale paesi terzi | 12 302 | 142 | 12 444 | 73% |

    Totale | 16 908 | 193 | 17 101 | 100% |

    * Il rischio è coperto direttamente dal bilancio e comprende Bulgaria e Romania essendo questi paesi divenuti Stati membri l’1.1.2007. |

    |

    Le tabelle A1, A2, A3 e A4 dell’allegato forniscono informazioni più dettagliate in merito a queste esposizioni, in particolare in termini di massimali, importi erogati e tassi di garanzia.

    L’esposizione totale in capitale e interessi coperta dal bilancio è diminuita lievemente di 122 milioni di EUR scendendo a 17 101 milioni di EUR rispetto alla situazione al 31 dicembre 2007.

    3.2. Rischio inerente a Stati membri

    Gli attuali rischi inerenti a Stati membri risultano da prestiti erogati prima dell’adesione.

    Nel secondo semestre del 2008 il bilancio sosterrà un rischio inerente a Stati membri di 378 milioni di EUR. Dalla tabella 2 risulta che Bulgaria e Romania figurano al primo e al secondo posto tra gli Stati membri in termini di esposizione.

    |

    Tabella 2: Classifica degli Stati membri in base all'esposizione per quanto riguarda il rischio massimo sopportato dal bilancio nel secondo semestre del 2008 (milioni di EUR) |

    Classifica | Paese | 2008 | % |

    1 | Romania | 116,7 | 30,8% |

    2 | Bulgaria | 91,9 | 24,3% |

    3 | Repubblica ceca | 45,2 | 11,9% |

    4 | Polonia | 42,3 | 11,2% |

    5 | Slovacchia | 32,5 | 8,6% |

    6 | Slovenia | 19,1 | 5,0% |

    7 | Ungheria | 18,1 | 4,8% |

    8 | Cipro | 4,8 | 1,3% |

    9 | Lettonia | 3,7 | 1,0% |

    10 | Lituania | 3,3 | 0,9% |

    11 | Estonia | 0,6 | 0,1% |

    12 | Malta | 0,3 | 0,1% |

    | Totale | 378,3 | 100,0% |

    |

    Il rischio inerente agli Stati membri riguarda tutti gli Stati membri coinvolti negli ultimi due allargamenti con scadenze che arrivano fino al 2031.

    3.3. Rischio inerente a paesi terzi

    Nel secondo semestre del 2008 il Fondo sopporterà un rischio massimo inerente a paesi terzi di 571 milioni di EUR. I primi dieci paesi per esposizione totale sono elencati nella tabella che segue. Essi costituiscono il 79% del rischio sopportato dal Fondo nel 2008. La situazione economica di tali paesi è analizzata e commentata nella sezione 6.

    |

    Tabella 3: Classifica dei 10 principali paesi terzi in base all'esposizione per quanto riguarda il rischio massimo sopportato dal Fondo nel secondo semestre del 2008 (milioni di EUR) |

    Classifica | Paese | 2008 | % del rischio massimo totale |

    1 | Turchia | 158,4 | 21,8% |

    2 | Egitto | 91,7 | 12,6% |

    3 | Tunisia | 64,6 | 8,9% |

    4 | Marocco | 64,4 | 8,9% |

    5 | Libano | 55,0 | 7,6% |

    6 | Sud Africa | 46,8 | 6,4% |

    7 | Serbia | 29,4 | 4,0% |

    8 | Messico | 20,5 | 2,8% |

    9 | Giordania | 20,4 | 2,8% |

    10 | Croazia | 20,3 | 2,8% |

    Totale dei 10 | | 571,3 | 78,7% |

    | | | |

    Il Fondo copre i prestiti garantiti di 57 paesi con scadenze che arrivano fino al 2038. I dettagli per paese figurano nella tabella A2 dell'allegato.

    3.4. Rischio globale coperto dal bilancio

    In totale, nel secondo semestre del 2008 il bilancio coprirà un importo di 1 104 milioni di EUR che rappresentano gli importi dovuti durante tale periodo, il 34% dei quali è dovuto dagli Stati membri (cfr. tabella A2 dell'allegato).

    3.5. Evoluzione del rischio

    In futuro il rischio inerente agli Stati membri dovrebbe diminuire a causa del rimborso di prestiti concessi agli Stati membri nel quadro dei finanziamenti garantiti Euratom, AMF o BEI (cfr. grafico A1 alla sezione 1.3 dell'allegato).

    Il rischio totale nei confronti degli Stati membri crescerà tuttavia con l’attivazione del meccanismo comunitario di sostegno finanziario a medio termine (sostegno delle bilance dei pagamenti). Questo meccanismo finanziario consente la concessione di prestiti ad uno o più Stati membri che non hanno ancora adottato l’euro e che registrano difficoltà con la loro bilancia dei pagamenti o rischiano seriamente di registrarle. Nel secondo semestre del 2008 è stata firmata una convenzione di prestito con l’Ungheria per un importo pari a 6 500 milioni di EUR [8].

    I prestiti di AMF ai paesi terzi sono oggetto di singole decisioni da parte del Consiglio. L’assistenza finanziaria concessa nell’ambito della decisione 2007/860/CE del Consiglio, del 10 dicembre 2007, che fornisce assistenza macrofinanziaria al Libano, consiste di 50 milioni di EUR in prestiti e fino a 30 milioni di EUR in sovvenzioni. L’intenzione è di erogare la parte relativa ai prestiti in due quote uguali nel 2009. Per i prestiti Euratom a Stati membri o ad alcuni paesi terzi ammissibili (Federazione russa, Armenia, Ucraina) è fissato un massimale di 4 miliardi di EUR, di cui circa l'85% è già stato utilizzato. Il margine rimanente è pari a circa 600 milioni di EUR. Nel quadro della convenzione di prestito del 2004 all’impianto K2R4 in Ucraina (l'importo in EUR è equivalente a 83 milioni di USD), nel 2007 sono stati versati 39 milioni di EUR. Come spiegato nella sezione 2, una nuova tranche di 22 milioni di EUR è stata erogata il 10 ottobre 2008.

    Il mandato generale precedente alla BEI è scaduto il 31 luglio 2007. A questa data, erano stati firmati contratti corrispondenti al 98% del massimale globale previsto dal mandato (20 060 milioni di EUR – cfr. tabella A5 dell'allegato). Rimane da erogare un importo totale di 6 774 milioni di EUR previsto dai precedenti mandati BEI, di cui il 97% si riferisce al mandato generale precedente [9] e dovrebbe essere erogato entro 10 anni dalla fine di tale mandato, in quanto la garanzia della Comunità scade al termine di questo periodo [10].

    La garanzia comunitaria concessa alla BEI nel quadro del mandato generale 2007-2013 rappresenta l’elemento più importante per quanto riguarda il futuro rischio per il bilancio. Tale garanzia è ristretta al 65% dell'importo aggregato dei crediti erogati e delle garanzie fornite nell'ambito delle operazioni di finanziamento della BEI, dedotti gli importi rimborsati e addizionati tutti gli importi connessi, con un massimale di 27 800 milioni di EUR [11]. Nel quadro di questo mandato, il 30 giugno 2008 è stato sottoscritto un importo totale di 3 761 milioni di EUR, di cui 3 352 milioni non sono ancora stati erogati a tutt'oggi (cfr. tabella A6 dell'allegato).

    Alla sezione 1.3 dell’allegato, il grafico A2 presenta simulazioni di alcuni scenari di erogazione nel quadro dei mandati precedenti al mandato generale 2007-2013, nonché nell’ambito del mandato generale 2007-2013, in quanto tali erogazioni hanno profonde incidenze sull'approvvigionamento del Fondo.

    4. Inadempienze, attivazione della garanzia di bilancio e arretrati

    4.1. Pagamenti da risorse di tesoreria

    La Commissione attinge alle risorse di tesoreria allo scopo di evitare ritardi e relativi costi di servizio delle operazioni di prestito quando un debitore è in ritardo nei pagamenti alla Commissione [12].

    4.2. Trasferimenti dal bilancio

    Non è stato richiesto alcuno stanziamento a titolo dell'articolo di bilancio 01 04 01 "Garanzie della Comunità europea sulle operazioni di prestito" poiché nel primo semestre del 2008 non sono state registrate inadempienze.

    4.3. Attivazione del Fondo di garanzia per le azioni esterne

    In caso di ritardo del beneficiario (paesi terzi) nel rimborsare un prestito concesso o garantito dalla Comunità, il Fondo di garanzia è chiamato a coprire l'inadempienza entro tre mesi dalla data di scadenza del rimborso in questione [13].

    Durante il primo semestre del 2008, l’intervento del Fondo non è stato sollecitato.

    Al 30 giugno 2008 gli arretrati totali, vale a dire gli interessi di mora della Repubblica argentina, ammontavano a 1 718 493,12 USD, di cui 1 448 433,44 USD (pari a 918 823,54 EUR) devono ancora essere recuperati dal Fondo. Poiché l’intervento del Fondo non è stato sollecitato per la differenza restante, tale importo è dovuto alla BEI.

    5. Fondo di garanzia per le azioni esterne

    5.1. Importi recuperati

    Nel primo semestre del 2008 non vi è stato alcun recupero. Tuttavia il 12 dicembre 2008 sono stati recuperati dalla Repubblica argentina interessi di mora per un importo pari a 1 448 433,44 USD.

    5.2. Attività

    Al 30 giugno 2008 le attività nette del Fondo ammontavano a 1 029 656 202,33 EUR.

    5.3. Importo-obiettivo

    Il Fondo deve raggiungere un livello appropriato (importo-obiettivo) pari al 9% degli impegni di capitale in corso totali derivanti da ciascuna operazione, a cui vanno aggiunti gli interessi maturati. Il rapporto tra le risorse del Fondo (1 029 656 202,33 EUR) e gli impegni di capitale in corso [14] (12 443 426 701,62 EUR) secondo la definizione data dal regolamento che costituisce il Fondo è lievemente migliorato passando dall’8,26% al 31 dicembre 2007 all’8,29% al 30 giugno 2008. Il rapporto si avvicinerà all'obiettivo del 9% dopo che il trasferimento di 91,60 milioni di EUR inseriti nel progetto preliminare di bilancio del 2009 a fine 2007 verrà eseguito nel gennaio 2009.

    A fine 2007 le risorse del Fondo erano inferiori all’importo obiettivo. Secondo le nuove regole di finanziamento adottate dal Consiglio il 30 gennaio 2007 [15], nel progetto di bilancio preliminare del 2009 è stato inserito un finanziamento di 91,60 milioni di EUR assieme ad un importo di 500 000,00 EUR, per la valutazione esterna nel quadro della revisione di medio termine del mandato esterno della BEI, ai sensi della decisione 2006/1016/CE del Consiglio [16].

    6. Valutazione dei rischi: situazione economica e finanziaria dei paesi terzi destinatari delle principali operazioni di prestito della UE

    6.1. Introduzione

    Le precedenti sezioni della relazione forniscono informazioni in merito agli aspetti quantitativi del rischio sopportato dal bilancio. Si dovrebbe tuttavia valutare anche la qualità dei rischi, che dipende dal tipo di operazione e dalla situazione dei mutuatari (cfr. sezione 3.3 supra). Le tabelle relative alla valutazione dei rischi per paese sono presentate separatamente nel documento di lavoro dei servizi della Commissione. Nella relazione e nell’allegato viene fornita una sintesi di questa analisi per i dieci paesi che nel secondo semestre del 2008 presentano il rischio più elevato per il bilancio (cfr. sezione 3.3 supra) e i paesi direttamente esposti con il bilancio comunitario (prestiti AMF e Euratom). L’analisi riguardante i paesi candidati ed i potenziali paesi candidati è esposta nel prosieguo.

    6.2. Paesi candidati

    In Croazia, il PIL (Prodotto interno lordo) reale è aumentato del 5,6% nel 2007, rispetto al 4,8% del 2006. La crescita è stata spinta principalmente da un’accelerazione della crescita dei consumi pubblici e privati, alimentati da una crescita vigorosa, anche se in fase di rallentamento, del credito al consumo, da trasferimenti una-tantum ai pensionati e dalla spesa pre-elettorale. La crescita economica è rallentata al 4,3% su base annua nel primo trimestre del 2008, con un certo riequilibrio, poiché il calo del consumo è stato compensato dal dinamismo degli investimenti, in particolare degli investimenti privati, il che riflette in parte alcuni miglioramenti nel contesto imprenditoriale globale. Il disavanzo delle partite correnti è cresciuto dal 7,9% del PIL nel 2006 all’8,7% nel 2007 e poi al 9,6% nei dodici mesi che hanno preceduto marzo 2008, soprattutto a causa di un aggravamento del disavanzo commerciale provocato da una forte domanda interna, da un incremento dei prezzi dell’energia e dei prodotti di base nei mercati mondiali e da un calo della crescita delle esportazioni. I flussi netti di investimenti diretti dall’estero (IDE) sono aumentati del 33% nel 2007, raggiungendo il 9,1% del PIL e più che compensando, in tal modo, il disavanzo delle partite correnti. Il debito esterno lordo ha continuato a crescere, spinto da un’accelerazione dell’indebitamento diretto delle imprese mentre le pubbliche amministrazioni e il settore bancario hanno ridotto le loro passività in essere verso l’estero. Il rapporto tra debito estero lordo e PIL è salito dall’85,5% a fine 2006 all’88,9% a fine 2007.

    Nella ex Repubblica iugoslava di Macedonia, la crescita della produzione ha segnato una decisa accelerazione a circa il 5% (in termini reali) nel 2007, rispetto al 4% del 2006. Fonti importanti per la crescita sono state le esportazioni di prodotti siderurgici e i consumi privati. Il disavanzo delle partite correnti si è deteriorato nel corso degli ultimi mesi dell’anno, avvicinandosi al 3% del PIL a fine 2007. Gli afflussi lordi di IDE sono tornati al 4,8% del PIL a fine 2007, dopo che un unico progetto di privatizzazione nel settore energetico aveva portato, nel 2006, gli afflussi di IDE a quasi il 6% del PIL. Rimborsi anticipati del debito hanno ridotto l’indebitamento esterno del paese a circa il 50% del PIL.

    In Turchia, nel 2007 la crescita annua del PIL è stata pari al 4,5%, in calo rispetto al 6,9% del 2006. L’aumento del tasso di inflazione e un netto irrigidimento della politica monetaria della Banca centrale a metà del 2006 hanno mitigato la crescita della domanda interna. Il disavanzo delle partite correnti si è mantenuto costante al 6% del PIL. Nel 2007 gli afflussi lordi di IDE hanno raggiunto il 3% del PIL, diretti per circa due terzi al settore finanziario. Nell’anno precedente il debito estero del paese è sceso di circa 2 punti percentuali al 37% del PIL a fine 2007, parallelamente il debito pubblico è sceso al 39% del PIL dal 46% nel 2006. Dato che le banche turche sono solite finanziarsi a livello internazionale per le loro attività domestiche di prestito, si può prevedere che gradualmente risentiranno degli effetti della stretta del credito a livello mondiale.

    6.3. Potenziali paesi candidati

    In Bosnia-Erzegovina la crescita del PIL reale è scesa dal 6,7% nel 2006 al 6% nel 2007. Nel 2007 l’aggravarsi del disavanzo commerciale ha contribuito all’aumento del disavanzo delle partite correnti che è passato dall’8,4% del PIL nel 2006 al 13,1% del PIL nel 2007. Il disavanzo delle partite correnti è stato integralmente finanziato da IDE netti mentre un ampio programma di privatizzazioni nella Republika Srpska (Република Српска) assieme ad un andamento relativamente migliore degli investimenti esteri greenfield (con costruzione di nuovi impianti) ha portato ad una crescita degli IDE al 13,8% del PIL. Il debito pubblico estero è sceso al 18,5% del PIL a fine 2007, mentre si stima che il debito totale con l’estero sia inferiore al 50% del PIL.

    In Serbia il PIL reale è cresciuto del 7,5% nel 2007. Il disavanzo delle partite correnti si è ampliato al 16% del PIL, spinto da un crescente disavanzo commerciale e da un calo dei trasferimenti correnti netti. Gli afflussi di IDE netti sono scesi al 5,1% del PIL mentre l’indebitamento in valuta estera è salito al 10,3% del PIL. In conseguenza del rallentamento degli afflussi di capitale, le riserve di valuta estera della Banca nazionale serba sono scese al 3% del PIL. Queste ultime, alla fine dell’anno, erano pari a 7,5 mesi di importazioni di beni e servizi. Il debito complessivo con l’estero si è mantenuto al 62% del PIL, dove debito pubblico e debito privato, a fine 2007, erano pari rispettivamente al 21% e al 41% del PIL.

    Nel Montenegro, le stime del PIL indicano una robusta espansione dell’economia dell’8% nel primo semestre del 2008 sostenuta principalmente dai servizi sul lato della produzione e dai consumi privati sul lato della domanda. Il disavanzo delle partite correnti si è notevolmente deteriorato arrivando al 39% del PIL, a causa dell’importante disavanzo commerciale e dal ristagno delle esportazioni. Tuttavia, l’afflusso di IDE è diminuito leggermente durante il primo semestre del 2008, facendo scendere gli IDE netti al 22% del PIL. Il debito pubblico è cresciuto al 33,6% del PIL a causa dell’aumento dell’indebitamento interno. Per contro, la quota del debito pubblico estero è scesa al 17,5% del PIL, in quanto i buoni risultati di bilancio hanno consentito rimborsi ai creditori multilaterali.

    [1] I documenti COM(2008)451 e SEC(2008)2249 costituiscono la precedente relazione sulle garanzie coperte dal bilancio al 31 dicembre 2007.

    [2] SEC(2008)[….].

    [3] L'AMF può altresì assumere la forma di sovvenzioni a paesi terzi. Per maggiori informazioni sull’AMF, cfr. la relazione della Commissione COM(2008)590 e SEC(2008)2504.

    [4] Le cifre relative ai mandati BEI figurano nella tabella A1 e i riferimenti alle basi giuridiche nella tabella A4 dell’allegato.

    [5] Per la relazione più recente sul funzionamento del Fondo cfr. COM(2006)695 "Relazione globale sul funzionamento del Fondo di garanzia" e l'allegato documento di lavoro dei servizi della Commissione (SEC(2006) 1460).

    [6] Regolamento (CE, Euratom) n. 2728/94 del Consiglio, del 31 ottobre 1994, che istituisce un fondo di garanzia per le azioni esterne (GU L 293 del 12.11.1994, pag. 1).

    [7] Ai fini del presente calcolo si parte dal presupposto che in caso di inadempienza vengano presi in considerazione solo i pagamenti scaduti anziché l'esposizione totale (cfr. altresì la sezione 1 dell'allegato).

    [8] Nel novembre 2008 la Lettonia ha chiesto l’assistenza dell’UE a titolo del meccanismo di sostegno della bilancia dei pagamenti.

    [9] Cfr. la sezione 1.3 dell’allegato.

    [10] Cfr. articolo 1.06 dell’Accordo di garanzia confermato e modificato, firmato dalla CE e dalla BEI il 30 agosto/2 settembre 2005.

    [11] Ripartita fra un massimale di base pari a un importo massimo fisso di 25 800 milioni di EUR e un mandato opzionale di 2 000 milioni di EUR da sottoporre a decisione del Consiglio.

    [12] Cfr. l'articolo 12 del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio, del 22 maggio 2000, recante applicazione della decisione 94/728/CE, Euratom, relativa al sistema delle risorse proprie della Comunità.

    [13] Per maggiori dettagli, si veda la sezione 1.4.3 dell'allegato.

    [14] Inclusi gli interessi maturati.

    [15] Regolamento (CE, Euratom) n. 89/2007 del Consiglio, del 30 gennaio 2007 (GU L 22 del 31.1.2007, pag. 1).

    [16] GU L 414 del 30.12.2006, pag. 102.

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