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Document 52008IR0417

    Parere del Comitato delle regioni piano d'azione sulla mobilità urbana

    GU C 200 del 25.8.2009, p. 1–4 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    25.8.2009   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 200/1


    Parere del Comitato delle regioni piano d'azione sulla mobilità urbana

    (2009/C 200/01)

    IL COMITATO DELLE REGIONI

    deplora la mancata elaborazione da parte della Commissione dell'atteso piano d'azione sulla mobilità urbana poiché ciò rischia di limitare il potenziale della politica europea in materia,

    accoglie con favore le numerose iniziative emerse a livello europeo in materia di politica urbana, si compiace del fatto che una serie di iniziative urbane abbia già goduto del sostegno finanziario dell'UE, ed è quindi convinto della necessità di andare oltre il Libro verde e di ampliare ulteriormente la sfera di intervento della politica in materia di mobilità urbana,

    sottolinea l'importanza di assicurarsi che vengano creati meccanismi adeguati di finanziamento e meccanismi che assicurino l'effettivo funzionamento dei partenariati. Il CdR è quindi favorevole a un modello di attuazione dei piani di mobilità urbana mediante accordi sostenibili di lungo termine pubblico-pubblico o pubblico-privato («accordi di mobilità»),

    invita la Commissione a istituire uno strumento finanziario che incoraggi le autorità urbane e metropolitane ad adottare piani di mobilità. Tale strumento dovrebbe esser posto a diretta disposizione delle regioni e degli enti locali, senza bisogno dell'approvazione degli Stati membri. Responsabili dell'attuazione dei piani di mobilità urbana dovrebbero essere le città stesse,

    invita inoltre la Commissione a contribuire concretamente al miglioramento della mobilità urbana mediante la creazione di incentivi finanziari, sistemi di assegnazione di marchi di qualità e meccanismi di scambio di buone prassi. Nel suo parere in merito al Libro verde sulla mobilità urbana il CdR suggerisce di istituire un riconoscimento analogo alle «bandiere blu» europee, da assegnare sulla base di indicatori specifici alle aree urbane con bassi livelli di inquinamento e di congestione.

    Relatore generale

    :

    Albert BORE, membro del Consiglio comunale di Birmingham (UK/PSE)

    Testo di riferimento

    consultazione da parte del Parlamento europeo in data 10 marzo 2009

    I.   RACCOMANDAZIONI POLITICHE

    IL COMITATO DELLE REGIONI

    Messaggi chiave

    1.

    deplora la mancata elaborazione da parte della Commissione dell'atteso piano d'azione sulla mobilità urbana poiché ciò rischia di limitare il potenziale della politica europea in materia;

    2.

    accoglie con favore la decisione del Parlamento europeo di elaborare una relazione di iniziativa e di consultare il Comitato delle regioni;

    3.

    accoglie con favore le numerose iniziative emerse a livello europeo in materia di politica urbana, si compiace del fatto che una serie di iniziative urbane abbia già goduto del sostegno finanziario dell'UE, ed è quindi convinto della necessità di andare oltre il Libro verde e di ampliare ulteriormente la sfera di intervento della politica in materia di mobilità urbana. Visti i potenziali benefici che una mobilità urbana e metropolitana migliore e sostenibile può recare alla qualità della vita dei cittadini europei nelle aree urbane, nonché alla decarbonizzazione, alla riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e alla competitività economica, è opportuno che l'UE rinnovi i propri sforzi in questo campo. L'agenda deve essere coerente e, conformemente al principio di sussidiarietà, l'UE dovrebbe assumere un ruolo di sostegno alle azioni intraprese ai livelli locale e regionale, promuovendo le migliori prassi e lo scambio di esperienze e promuovendo la ricerca e lo sviluppo tecnologico;

    4.

    dà atto che l'UE sostiene già in misura notevole la ricerca in materia di mobilità urbana, nella regolamentazione del trasporto pubblico così come riguardo alle questioni ambientali. La risposta del CdR al Libro verde della Commissione sulla mobilità urbana ha messo in luce l'utilità di promuovere una più ampia adesione da parte delle città di tutta l'UE ai piani di mobilità urbana del tipo già sviluppato, ad esempio, da alcune città francesi e tedesche: nel lungo periodo, infatti, ciò potrebbe recare un effettivo valore aggiunto, in quanto tali piani sono strumenti atti ad affrontare i problemi della congestione e dell'inquinamento urbani. Ciò detto, il CdR si pronuncia a favore di un maggiore coinvolgimento delle città nei progetti di ricerca promossi dall'UE in materia di mobilità urbana, gestione dei trasporti pubblici e questioni ambientali — obiettivo che può essere realizzato adattando di conseguenza i programmi di ricerca;

    5.

    sottolinea l'importanza di assicurarsi che vengano creati meccanismi adeguati di finanziamento e meccanismi che assicurino l'effettivo funzionamento dei partenariati. Il CdR è quindi favorevole a un modello di attuazione dei piani di mobilità urbana mediante accordi sostenibili di lungo termine pubblico-pubblico o pubblico-privato («accordi di mobilità»), che dovrebbero poter beneficiare di finanziamenti da parte del settore privato e di programmi locali, regionali o nazionali;

    6.

    reputa che l'UE sia chiamata a svolgere un ruolo importante nel definire, in stretta cooperazione con la BEI, strumenti finanziari innovativi in grado di finanziare le infrastrutture necessarie per la mobilità sostenibile e gli investimenti nei veicoli a basse emissioni di carbonio. Le iniziative già attuate in questo campo sono senz'altro benvenute, ma adesso occorre compiere un salto di qualità per passare da progetti-modello isolati a un'ampia diffusione in tutta l'UE. Gli accordi di mobilità aiuterebbero a stabilire fra le parti interessate alleanze abbastanza forti da consentire loro di sostenere i rischi associati agli alti livelli di indebitamento commerciale necessari per portare avanti la realizzazione su vasta scala di infrastrutture di trasporto sostenibile;

    7.

    appoggia le proposte contenute nel progetto di relazione del PE sul piano d'azione sulla mobilità urbana riguardo allo studio, nel quadro delle prospettive finanziarie 2014-2020, di uno strumento finanziario europeo che permetta di cofinanziare:

    piani di trasporto urbano e metropolitano (piani di mobilità), nonché

    investimenti nella mobilità urbana e metropolitana che rispondano agli obiettivi ambientali e socioeconomici dell'UE;

    8.

    invita la Commissione a istituire uno strumento finanziario che incoraggi le autorità urbane e metropolitane ad adottare piani di mobilità. Tale strumento dovrebbe esser posto a diretta disposizione delle regioni e degli enti locali, senza bisogno dell'approvazione degli Stati membri. Responsabili dell'attuazione dei piani di mobilità urbana dovrebbero essere le città stesse. Spesso, a livello locale e regionale, la realizzazione dei progetti dipende dalla possibilità di assicurarsi la giusta combinazione di investimenti pubblici e privati, e l'UE può contribuire ad agevolare questo processo;

    9.

    invita inoltre la Commissione ad apportare un valore aggiunto a tale processo mediante la creazione di incentivi finanziari, sistemi di assegnazione di marchi di qualità e meccanismi di scambio di buone prassi. Nel suo parere in merito al Libro verde sulla mobilità urbana il CdR suggerisce di istituire un riconoscimento analogo alle «bandiere blu» europee, da assegnare sulla base di indicatori specifici alle aree urbane con bassi livelli di inquinamento e di congestione.

    Osservazioni generali

    10.

    sistemi di trasporto urbano efficienti, efficaci e sostenibili possono dare un notevole contributo alla competitività economica di città e regioni, nonché dell'Unione europea nel suo insieme. Se è vero che l'applicazione del principio di sussidiarietà conduce alla conclusione che lo sviluppo di siffatti sistemi rientra nella responsabilità degli enti locali e regionali interessati, è vero altresì che l'Unione europea può e deve svolgere un ruolo di rilievo nel promuovere le migliori prassi, agevolare l'apprendimento comune, accelerare il trasferimento di tecnologie e garantire la compatibilità tra le tecnologie utilizzate nella misura necessaria per facilitare la libera circolazione dei veicoli fra gli Stati membri;

    11.

    in un momento in cui la recessione globale si aggrava e le imprese europee lottano per conservare la propria quota di mercato su mercati mondiali sempre più competitivi, l'UE deve dare l'esempio contribuendo a far sì che la qualità delle infrastrutture urbane per la circolazione delle persone e delle merci assicuri alle imprese europee un vantaggio sui loro concorrenti del resto del mondo anziché indebolire la loro capacità concorrenziale. È dunque assolutamente necessario mantenere lo slancio dell'iniziativa sulla mobilità urbana che nel settembre 2007 ha portato alla pubblicazione di un Libro verde sull'argomento e assicurarsi che l'UE si impegni a portare avanti questa agenda con azioni tangibili.

    Raccomandazioni relative al progetto di relazione del Parlamento europeo

    Accelerare la ricerca e l'innovazione europee in materia di mobilità urbana

    12.

    appoggia la proposta di avviare un esame, una valutazione e un'armonizzazione immediati delle statistiche e delle banche dati sulla mobilità urbana esistenti, al fine di valutare la necessità di un loro aggiornamento;

    13.

    appoggia la proposta di aprire immediatamente su Internet un portale e un forum europei sulla mobilità urbana onde facilitare lo scambio e la diffusione di informazioni, di buone prassi e di esperienze innovative, in particolare in materia di promozione del trasporto sostenibile;

    14.

    appoggia la proposta di istituire un premio annuale europeo per premiare iniziative o progetti di trasporto urbano notevoli e imitabili, ma propone altresì di integrare tale iniziativa nell'istituzione di un riconoscimento analogo alle «bandiere blu» europee, da assegnare sulla base di indicatori specifici alle aree urbane con bassi livelli di inquinamento e di congestione;

    15.

    appoggia lo sviluppo di una nuova iniziativa Civitas, ma raccomanda anche di esaminare e migliorare, ovunque possibile, i meccanismi volti a promuovere un'ampia diffusione degli insegnamenti e delle esperienze innovative acquisiti nel quadro dei progetti Civitas;

    16.

    appoggia, in linea di principio, l'aumento del finanziamento europeo del programma di ricerca e sviluppo per un «sistema di trasporto intelligente» (Intelligent Transport System — ITS), ma fa notare che la realizzazione degli obiettivi di integrazione e interoperabilità dei sistemi rappresenta una sfida impegnativa.

    Promuovere l'ottimizzazione dei vari modi di trasporto e incentivare la mobilità sostenibile negli spazi urbani con il valore aggiunto recato dall'UE

    17.

    appoggia con vigore la promozione dei piani di trasporti urbani sostenibili (piani di mobilità urbana); tuttavia, essendo consapevole delle questioni di sussidiarietà che potrebbero insorgere al riguardo, fa notare che, mentre all'UE spetta senz'altro incentivare — nel quadro della promozione delle buone prassi — la definizione dei piani di mobilità urbana, la decisione di elaborarli spetta comunque alle città nonché alle regioni interessate, sì da coprire anche i bacini di occupazione oltre i confini urbani;

    18.

    appoggia con vigore la proposta di subordinare il finanziamento e il cofinanziamento europei dei progetti in materia di trasporti urbani all'esistenza di piani integrati di mobilità, dando così un ulteriore incentivo europeo all'adozione di questi ultimi;

    19.

    appoggia con vigore l'introduzione di orientamenti in materia di incentivi finanziari da parte dell'UE nel quadro degli attuali strumenti di politica regionale per il coordinamento degli investimenti nazionali e regionali, dei programmi di intervento e dei progetti relativi ai trasporti urbani e ai collegamenti con i luoghi di lavoro periurbani, a condizione che tali investimenti siano conformi agli obiettivi ambientali e socioeconomici dell'UE e in particolare garantiscano l'interoperabilità tra tutti i modi di trasporto; appoggia inoltre l'introduzione, nell'ambito delle prospettive finanziarie 2014-2020, di uno strumento finanziario europeo che consenta di cofinanziare i piani di mobilità urbana, finanziando non progetti bensì risultati conformi agli obiettivi ambientali e socioeconomici dell'UE, e chiede che si valuti la possibilità di rendere disponibili in una fase più precoce i finanziamenti per le iniziative pilota su piccola scala. Oltre a ciò, il Comitato raccomanda di puntare a strumenti più ambiziosi che, per sostenere la realizzazione dei piani di mobilità urbana, eroghino finanziamenti su scala più ampia, purché subordinati all'esistenza di accordi di mobilità pubblico-pubblico o pubblico-privato in grado di attrarre finanziamenti da parte del settore privato e di programmi locali, regionali o nazionali;

    20.

    accoglie con favore l'avvio di uno studio sulle esperienze di integrazione tariffaria (incluse quelle che contemplano l'uso di smart card) e suggerisce di promuoverne un altro sulla fornitura di informazione intermodale nelle conurbazioni dell'UE; chiede inoltre di valutare l'interoperabilità delle smart card, affinché in futuro esse possano costituire titoli di viaggio validi in diverse aree metropolitane dell'UE;

    21.

    appoggia la richiesta del PE alla Commissione di elaborare una relazione sui pedaggi urbani e sull'opportunità di adottare orientamenti in materia, nonché in materia di pedaggi stradali per l'accesso alle grandi città o ai centri cittadini. Se è vero che la realizzazione di una tale iniziativa si prospetta notevolmente complessa, è anche vero che essa comporterebbe considerevoli vantaggi, contribuendo in particolare alla coerenza dei piani di mobilità urbana e rappresentando una tappa di avvicinamento a sistemi di pagamento del trasporto intermodale basati su uno «sportello unico».

    I trasporti urbani: un settore industriale e delle tecnologie europee di cui tener conto nel quadro della strategia di Lisbona e del piano di rilancio dell'economia europea

    22.

    appoggia con vigore l'attuazione di un'iniziativa europea di normalizzazione e certificazione dei materiali in relazione alla sicurezza, al comfort (riduzione di rumori, vibrazioni, ecc.), all'interoperabilità delle reti, all'accessibilità per le persone a mobilità ridotta, al trasporto sostenibile e alle motorizzazioni pulite sulla base di un «bilancio del carbonio»;

    23.

    appoggia con vigore la proposta di destinare una parte cospicua degli stanziamenti sbloccati dal piano di rilancio dell'economia europea al finanziamento degli investimenti e dei progetti in corso nel settore dei trasporti urbani immediatamente finanziabili, quando tali investimenti sono coerenti con il perseguimento degli obiettivi ambientali e socioeconomici dell'UE.

    Garantire una maggiore coerenza con altre politiche dell'UE

    24.

    invita la Commissione a promuovere una maggiore coerenza a livello locale in e con altre politiche europee, come quelle in materia di ambiente, sviluppo urbanistico sostenibile, trasporto di passeggeri e merci nelle zone extraurbane, cambiamenti climatici e politica regionale;

    25.

    ribadisce il suo invito a istituire un meccanismo a livello europeo per riferire sullo stato di avanzamento dell'attuazione dei piani di mobilità urbana, al fine di offrire esempi di riferimento ad altre città. Tale processo andrebbe avviato con uno studio comparativo finanziato dall'UE che esamini diverse città in tutta l'Unione europea e metta a confronto il loro diverso approccio alla riduzione della congestione del traffico, al miglioramento dell'ambiente e all'offerta di modi di trasporto più sostenibili, compresi quelli non motorizzati.

    Bruxelles, 21 aprile 2009

    Il Presidente del Comitato delle regioni

    Luc VAN DEN BRANDE


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