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Document 52008IP0642
Attacks on human rights defenders in Russia and the Anna Politkovskaya murder trial European Parliament resolution of 18 December 2008 on attacks on human rights defenders in Russia and the Anna Politkovskaya murder trial
Russia: aggressioni nei confronti dei difensori dei diritti umani e processo per l'uccisione di Anna Politkovskaya Risoluzione del Parlamento europeo del 18 dicembre 2008 sulle aggressioni nei confronti dei difensori dei diritti umani in Russia e processo per l’uccisione di Anna Politkovskaya
Russia: aggressioni nei confronti dei difensori dei diritti umani e processo per l'uccisione di Anna Politkovskaya Risoluzione del Parlamento europeo del 18 dicembre 2008 sulle aggressioni nei confronti dei difensori dei diritti umani in Russia e processo per l’uccisione di Anna Politkovskaya
GU C 45E del 23.2.2010, p. 92–94
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
23.2.2010 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
CE 45/92 |
Russia: aggressioni nei confronti dei difensori dei diritti umani e processo per l'uccisione di Anna Politkovskaya
P6_TA(2008)0642
Risoluzione del Parlamento europeo del 18 dicembre 2008 sulle aggressioni nei confronti dei difensori dei diritti umani in Russia e processo per l'uccisione di Anna Politkovskaya
(2010/C 45 E/17)
Il Parlamento europeo,
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viste le sue precedenti risoluzioni sulla Russia, in particolare quelle del 25 ottobre 2006 sulle relazioni tra Russia e Unione europea in seguito all'assassinio della giornalista russa Anna Politkovskaya (1) del 19 giugno 2008 sul Vertice UE/Russia del 26 e 27 giugno 2008 a Khanty- Mansiysk (2), |
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visto l'accordo di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e la Federazion russa, entrato in vigore nel 1997 e prorogato fino alla sua sostituzione con un nuovo accordo, |
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visti i negoziati in corso relativi a un nuovo accordo che prevede un nuovo quadro completo per le relazioni UE-Russia e visto il rilancio di tali negoziati durante l'ultimo vertice UE-Russia tenutosi a Nizza il 14 novembre 2008, |
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vista la dichiarazione della Presidenza per conto dell'Unione europea, del 4 dicembre 2008, relativa alla ricerca di un immobile che ospiti l'organizzazione Memorial a San Pietroburgo, |
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vista la relazione 2008 dell'Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani (ODIHR) sui difensori dei diritti umani, |
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visto l'articolo 115, paragrafo 5 del suo regolamento, |
A. |
considerando che la Russia è membro del Consiglio d'Europa e dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e che in tale veste si è impegnato a rispettare appieno i diritti umani e i diritti dei cittadini, |
B. |
considerando che vi sono gravi preoccupazioni riguardo alla situazione dei difensori dei diritti umani e alle difficoltà cui si trovano dinanzi le organizzazioni non governative attive nella promozione dei diritti umani, |
C. |
considerando che sono stati presentati numerosi ricorsi di cittadini russi alla Corte europea per i diritti umani a Strasburgo, le cui pronunce confermano che sussistono gravi violazioni dei diritti umani in una serie di casi nonché arbitrarietà da parte delle autorità dello Stato russo, |
D. |
considerando che il 28 ottobre 2008 Otto Messmer, capo dell'ordine dei gesuiti russi, e Victor Betancourt, un prete ecuadoriano, sono stati brutalmente assassinati nel loro appartamento di Mosca, |
E. |
considerando che uno dei maggiori avvocati in materia di diritti umani, Karinna Moskalenko, che ha rappresentato con successo 30 cittadini russi dinanzi alla Corte europea per i diritti dell'uomo a Strasburgo, è stata vittima a metà ottobre 2008 di un tentativo di avvelenamento mediante immissione di mercurio nella sua auto a Strasburgo, |
F. |
considerando che il 31 agosto 2008 il proprietario di un web site inguscio indipendente, Magomed Evloyev, è stato ucciso durante un fermo di polizia, |
G. |
considerando che dal luglio all'ottobre 2008 sono stati registrati numerosi attentati alla vita di difensori dei diritti umani, tra cui gli attentati al leader dell'opposizione inguscia Akhmed Kotiev, al difensore inguscio dei diritti umani Zurab Tsechoev e agli attivisti per i diritti umani Dmitrii Kraiukhin e Stanislav Dmitrievski, rispettivamente delle città di Orel e di Nizhni Novgorod, |
H. |
considerando che il 4 dicembre 2008 gli uffici di San Pietroburgo del Centro d'Informazione e Ricerca Memorial, che da venti anni conduce ricerche sulle repressioni staliniane nell'Unione sovietica, è stato oggetto di un'incursione da parte di uomini mascherati provenienti dall'ufficio del Procuratore generale russo; considerando che durante tale incursione sono stati asportati dischi fissi e CD contenenti l'intera banca dati relativa a migliaia di vittime; considerando che non esiste nessun inventario della documentazione confiscata; considerando che agli avvocati del Memorial è stato impedito l'accesso ai locali, |
I. |
considerando che l'indagine penale e il processo a seguito dell'assassinio della giornalista Anna Politkovskaya sollevano gravi preoccupazioni circa la trasparenza e il rispetto dello Stato di diritto; considerando che questo brutale assassinio non è ancora stato del tutto investigato e risolto in modo soddisfacente, |
J. |
considerando che le autorità russe continuano a non cooperare nelle indagini sull'omicidio di Aleksander Litvinenko a Londra, avvenuto per avvelenamento mediante polonio radioattivo, |
K. |
considerando che la polizia ha represso brutalmente la manifestazione di protesta anti-Cremlino organizzata dal gruppo di opposizione di Garry Kasparov «Altra Russia» il 14 dicembre 2008 a Mosca, catturando i manifestanti e trascinandoli con la forza dentro alcuni camion; considerando che cento dimostranti sono stati arrestati, |
L. |
considerando che, il 3 dicembre 2008 a Vienna, 17 gruppi di attivisti russi per i diritti umani hanno invitato l'Unione europea non solo a rafforzare maggiormente e con urgenza il ruolo delle consultazioni sui diritti umani tra l'Unione europea e la Russia, ma anche a sollevare i casi più urgenti alle riunioni del vertice UE-Russia; |
1. condanna fermamente gli attacchi ai difensori dei diritti umani in Russia, tra i quali vi sono avvocati che rappresentano i diritti dei cittadini, e chiede alle autorità russe a tutti i livelli di proteggere e garantire la loro integrità fisica;
2. indica che i diritti umani, lo Stato di diritto e la democrazia devono restare questioni centrali per l'ulteriore sviluppo delle relazioni UE-Russia; sottolinea l'importanza del continuo scambio di vedute sui diritti umani con la Russia quale componente delle consultazioni UE-Russia sui diritti umani e chiede un miglioramento del formato di queste riunioni, in modo da associare i ministri competenti, la magistratura e i rappresentanti della società civile russa;
3. ritiene che il rispetto dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto dovrebbero formare parte integrante del nuovo accordo quadro in corso di negoziazione;
4. invita le autorità russe a conformarsi alle pronunce della Corte europea per i diritti umani e a ratificare senza indugio il protocollo sulla riforma di detta corte; esorta la Federazione russa a ratificare anche il Protocollo aggiuntivo n. 14 della Convenzione europea dei diritti umani;
5. condanna la perquisizione dei locali dell'organizzazione Memorial a San Pietroburgo il 4 dicembre 2008; chiede alle autorità russe e all'ufficio del Procuratore generale di San Pietroburgo di restituire senza indugio al Centro d'Informazione e Ricerca Memorial undici dischi fissi e CD prelevati dal Centro durante un'incursione delle forze di polizia il 4 dicembre 2008, e contenenti dati di valore inestimabile su circa 50 000 vittime delle repressioni dell'era staliniana;
6. richiama l'attenzione sulle crescenti tendenze alla violenza, sfociate, secondo l'Ufficio di Mosca per i Diritti Umani, nell'uccisione di più di 100 persone nel 2008 sulla base della loro razza, nazionalità, religione e orientamento sessuale, e sull'assenza di una condanna effettiva di tali reati di odio da parte delle autorità russe;
7. rileva con preoccupazione le recenti misure volte a riabilitare il regime stalinista e sottolinea che è soltanto facendo i conti con il suo tragico passato che la Russia può instaurare una vera cultura democratica;
8. è allarmato per gli attentati commessi nell'ottobre 2008 alla vita dell'avvocato per i diritti umani Karinna Moskalenko e della sua famiglia e fa appello sia alle autorità francesi che a quelle russe affinché vengano identificati i colpevoli e i loro moventi;
9. afferma con convinzione che le attività degli avvocati per i diritti umani che rappresentano le vittime delle presunte violazioni dei diritti umani esponendosi, nel continuare il proprio lavoro, a considerevoli rischi personali, dovrebbero essere oggetto del massimo rispetto e dovrebbero beneficiare della protezione dello Stato e del sostegno della comunità internazionale;
10. permane estremamente preoccupato per la legislazione sull'estremismo, che può avere un effetto sul libero flusso di informazioni e può condurre le autorità russe a limitare ulteriormente il diritto alla libertà di espressione dei difensori dei diritti umani;
11. rileva che sono passati due anni da quando è stata uccisa la giornalista indipendente russa Anna Politkovskaya, che è divenuta un simbolo della libertà di stampa; richiama l'attenzione sulla propria summenzionata risoluzione del 25 ottobre 2006 e rende omaggio al coraggio e al lavoro di questo simbolo di onestà e coscienziosità, il cui lavoro di una vita va costantemente sostenuto e riconosciuto;
12. esprime costernazione per il fatto che il processo è aperto soltanto a un numero limitato di giornalisti e che i giornalisti televisivi non vi possano assistere; invita la corte a rispettare pienamente le decisioni della giuria e ad aprire i procedimenti giudiziari a tutti i giornalisti e mezzi di comunicazione; si aspetta che la corte stabilisca chi sono non solo gli esecutori materiali e i complici nell'omicidio di Anna Politkovskaya, ma anche i mandanti;
13. accoglie con favore l'istituzione nel 2006 da parte dell'ODIHR di un Punto focale per i difensori dei diritti umani, incaricato di monitorare la situazione dei difensori in tutti i paesi dell'OSCE; incoraggia vivamente le istituzioni dell'Unione europea a dare espressione pratica al loro sostegno a favore dei difensori dei diritti umani, istituendo un Punto focale per i difensori un tutte e tre le istituzioni, in modo da assicurare un migliore coordinamento delle loro azioni con quelle delle altre organizzazioni internazionali ed europee;
14. esprime preoccupazione per le continue violazioni su vasta scala ai danni dei militari di leva nelle forze armate russe e invita le autorità russe a condurre indagini, perseguire i responsabili, sradicare le pratiche di maltrattamenti in seno alle forze armate e dare prova di determinazione a modernizzare la cultura dominante;
15. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al governo e al parlamento della Federazione russa, all'OSCE e al Consiglio d'Europa.
(1) GU C 313 E del 20.12.2006, pag. 271.
(2) Testi approvati, P6_TA(2008)0309.