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Document 52008AR0003
Opinion of the Committee of the Regions on the Action Plan on Adult learning — It is always a good time to learn
Parere del Comitato delle regioni Piano d'azione in materia di educazione degli adulti — È sempre il momento di imparare
Parere del Comitato delle regioni Piano d'azione in materia di educazione degli adulti — È sempre il momento di imparare
GU C 257 del 9.10.2008, p. 70–75
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
9.10.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 257/70 |
Parere del Comitato delle regioni Piano d'azione in materia di educazione degli adulti — È sempre il momento di imparare
(2008/C 257/11)
IL COMITATO DELLE REGIONI
— |
ricorda che in molti Stati membri i livelli regionale e locale sono competenti in materia di educazione degli adulti e che le decisioni in materia di istruzione e formazione vengono adottate e attuate appunto a tali livelli. Pertanto, le azioni proposte nel piano d'azione dovranno essere realizzate, se del caso, anche a livello regionale e locale, |
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nota che l'educazione degli adulti, in particolare, contribuisce in modo fondamentale all'occupabilità, alla mobilità, all'inclusione sociale e allo sviluppo della personalità in quanto promuove l'apprendimento generalizzato di competenze chiave, |
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riconosce che facendo emergere, confermando e mettendo a frutto il potenziale dei singoli l'educazione degli adulti produce un notevole «valore aggiunto» in molti altri aspetti della vita sociale, professionale, civica, culturale ed economica di quanti partecipano alle attività di formazione. I programmi di formazione per gli adulti, basati su principi e processi di partenariato, sono uno dei principali sistemi per promuovere l'assunzione di responsabilità e la partecipazione attiva da parte sia di singoli individui che dell'intera comunità, |
— |
intende fornire il proprio appoggio e il proprio contributo attivo per cercare di garantire l'allocazione delle risorse finanziarie, umane, amministrative, ecc. necessarie per realizzare l'ideale di una partecipazione più ampia e intensa dei cittadini europei all'educazione degli adulti, |
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tiene a garantire che gli operatori e le parti direttamente interessate a livello regionale e locale vengano coinvolti come partner in tutte le fasi, e in particolare nella definizione delle politiche, nelle strutture di governance e nei sistemi di erogazione, |
— |
si rammarica che attualmente né il settore pubblico né il settore privato forniscano finanziamenti sufficienti in questo campo, nonostante gli inviti della Commissione europea ad assicurare livelli adeguati d'investimenti e un migliore monitoraggio del settore dell'educazione degli adulti. |
Relatrice |
: |
Mary SHIELDS (IE/UEN-AE), membro del Consiglio comunale di Cork |
Testo di riferimento
Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Piano d'azione in materia di educazione degli adulti — È sempre il momento di imparare
COM(2007) 558 def.
RACCOMANDAZIONI PROGRAMMATICHE
IL COMITATO DELLE REGIONI
OSSERVAZIONI DI CARATTERE GENERALE
1. |
Accoglie con favore l'ampia accezione di «educazione degli adulti» e il relativo modo di procedere presentati nella comunicazione della Commissione Piano d'azione in materia di educazione degli adulti — È sempre il momento di imparare e approva che in tale documento sia stato posto un accento particolare e fondamentale sui «discenti adulti»; |
2. |
ricorda che l'istruzione e la formazione sono fattori essenziali per favorire la crescita e lo sviluppo a livello locale e regionale e per realizzare gli obiettivi della strategia di Lisbona. L'educazione degli adulti, in particolare, contribuisce in modo fondamentale all'occupabilità, alla mobilità, all'inclusione sociale e allo sviluppo della personalità in quanto promuove l'apprendimento generalizzato di competenze chiave; |
3. |
sottolinea che l'educazione degli adulti è di grande importanza per il futuro dell'Europa. Il concetto di flessicurezza riconosce implicitamente il fatto che la tradizionale cultura del «posto di lavoro a vita» non esiste più. Inoltre, la tecnologia cambia sempre più rapidamente e impone una «rieducazione» continua a tutte le età per tenere il passo con i requisiti in materia di competenze, mentre continua ad aumentare l'aspettativa di vita. Nel contesto che si delinea per il futuro, l'educazione degli adulti è fondamentale sia per la crescita degli individui che per il successo economico e la coesione sociale d'Europa; |
4. |
richiama l'attenzione sui compiti principali dell'educazione degli adulti definiti dall'OCSE, ovvero: migliorare le competenze, promuovere l'autorealizzazione delle persone e il miglioramento delle relazioni sociali e ampliare le attività all'interno della società; |
5. |
approva i vantaggi fondamentali che l'educazione degli adulti porta ai cittadini europei: sviluppo della comunità, prosperità economica e competitività, promozione dell'inclusione sociale, opportunità di esprimere meglio il potenziale personale e promozione dell'integrazione civica e sociale quale parte integrante di un percorso personale improntato allo sviluppo; si compiace inoltre che siano stati individuati tre elementi chiave di importanza cruciale ai fini di un settore dell'educazione degli adulti efficace ed efficiente: la strategia, la governance e i sistemi di erogazione; |
6. |
è d'accordo che l'istruzione degli adulti si inserisca nell'ambito dell'istruzione permanente, in modo che le politiche programmate in tale contesto siano coerenti con le strategie di apprendimento permanente; |
7. |
approva la definizione dei 5 ambiti chiave nei quali far rientrare le azioni da realizzare nel quadro del piano d'azione proposto, nonché il calendario per la loro attuazione; |
8. |
reputa che il piano d'azione proposto consenta di migliorare e conciliare fra loro l'educazione degli adulti rivolta a determinati gruppi di destinatari, le implicazioni finanziarie e di bilancio, la ricerca e lo sviluppo professionale, e di gestire molteplici tradizioni educative europee; |
9. |
concorda sul fatto che l'integrazione globale di questi aspetti (cfr. punto 4) e il piano d'azione corrispondente collochino decisamente l'educazione degli adulti in Europa in una fase proattiva di sviluppo sostenuto, imperniata sulla riflessione, sui discenti e su un'impostazione strategica; |
10. |
ricorda che in molti Stati membri i livelli regionale e locale sono competenti in materia di educazione degli adulti e che le decisioni in materia di istruzione e formazione vengono adottate e attuate appunto a tali livelli. Pertanto, le azioni proposte nel piano d'azione dovranno essere realizzate, se del caso, anche a livello regionale e locale; |
11. |
si compiace che nel testo in esame venga utilizzato costantemente il concetto di «educazione degli adulti». Si tratta di un concetto ampio e inclusivo che esprime già di per sé il valore dell'impegno personale nell'apprendere, sta ad indicare le moltissime attività di formazione formale e informale a cui i cittadini partecipano nell'arco della vita, sottolinea i vantaggi, sul piano della crescita personale, derivanti dall'affrontare in modo positivo il contesto e le realtà che evolvono in Europa e «gestisce» in modo efficace le diverse condizioni personali; |
12. |
reputa che la messa a punto di formazioni per adulti più varie sarà più efficace e darà risultati migliori se i discenti verranno considerati come acquirenti/vettori/creatori di «conoscenze»; riconosce inoltre che il piano d'azione proposto cerca di rendere operativo questo concetto in un modo coerente; |
13. |
reputa che il concetto «educazione degli adulti» esprima diversi elementi interconnessi: conoscenze, competenze e attitudini; percezioni; visioni, ecc. Gli adulti hanno esperienze di vita varie e molteplici e la loro formazione si arricchisce se essi vengono coinvolti, dimostrano autoresponsabilità nell'imparare e si sentono accettati, associati e sostenuti in contesti didattici caratterizzati dal «rispetto reciproco». Le relazioni sociali tra tutti i partecipanti (discenti, insegnanti, operatori, amministrazioni, ecc.) influiscono notevolmente sulla capacità personale d'impegnarsi in modo efficace nell'educazione degli adulti; |
14. |
riconosce che facendo emergere, confermando e mettendo a frutto il potenziale dei singoli l'educazione degli adulti produce un notevole «valore aggiunto» in molti altri aspetti della vita sociale, professionale, civica, culturale ed economica di quanti partecipano alle attività di formazione e rafforza gli aspetti transgenerazionali e/o intergenerazionali. I programmi di formazione per gli adulti, basati su principi e processi di partenariato, sono uno dei principali sistemi per promuovere l'assunzione di responsabilità e la partecipazione attiva da parte sia di singoli individui che dell'intera comunità; |
15. |
ricorda l'importanza che annette all'acquisizione di competenze chiave da parte di tutti i cittadini europei soprattutto per condurre una vita autonoma ed essere consapevoli del proprio valore, e fa presente che un eccellente quadro di riferimento per il loro sviluppo, in particolare a livello regionale e locale, viene quindi offerto dalle competenze chiave definite dall'UE. Gli adulti devono essere in grado di aggiornare le proprie competenze chiave lungo tutto l'arco della vita: al riguardo va prestata un'attenzione particolare ai gruppi di destinatari definiti come prioritari in un contesto nazionale, regionale o locale. Le iniziative locali e regionali intese ad informare, coinvolgere e motivare tali gruppi forniranno un importante contributo anche per garantire un'offerta formativa adeguata alle loro esigenze; |
16. |
si compiace che le attività di formazione per adulti (di tipo formale o informale) presentate nella proposta di piano d'azione siano ampie e approfondite; approva l'ampiezza della dimensione dell'apprendimento e gli approcci formativi alla sua valutazione, che riflettono il concetto e il meccanismo delle «intelligenze multiple»; |
17. |
intende fornire il proprio appoggio e il proprio contributo attivo per cercare di garantire l'allocazione delle risorse finanziarie, umane, amministrative, ecc. necessarie per realizzare l'ideale di una partecipazione più ampia e intensa dei cittadini europei all'educazione degli adulti. |
Partenariati per l'apprendimento
18. |
Richiama l'attenzione sul fatto che le iniziative per l'istruzione destinate agli adulti, ove siano adeguatamente organizzate, costituiscono un fattore di promozione attiva dell'integrazione. Da un lato, esse favoriscono l'integrazione degli immigrati nel loro nuovo paese e, dall'altro, offrono alla popolazione autoctona l'opportunità di conoscere nuove culture e di apprendere nuove lingue; |
19. |
si compiace che nell'intero testo della comunicazione si faccia riferimento all'importanza del «partenariato» quale principio animatore e componente propulsiva dell'impegno sociale e personale nell'educazione degli adulti. I partenariati per l'apprendimento sono processi simbiotici e si riflettono già in un'ampia gamma di risposte didattiche sul tema dell'apprendimento degli adulti in tutta Europa; |
20. |
sottolinea che un approccio basato sul partenariato per l'apprendimento:
|
21. |
appoggia i contributi molto preziosi del partenariato per l'apprendimento alla futura educazione degli adulti in Europa e propone alla Commissione che la «pianificazione delle azioni» sia basata sugli elementi che seguono: individuazione di principi e obiettivi appropriati, descrizione di aspetti relativi alle buone pratiche già esistenti in Europa in materia di educazione degli adulti, integrazione di tali risultati nei sussidi didattici, nonché creazione e sviluppo congiunti di procedure appropriate per la valutazione quantitativa e qualitativa; |
22. |
reputa che questo «processo a cascata» di responsabilizzazione potrebbe diventare un aspetto duraturo dell'apprendimento degli adulti in Europa. Ciò è in linea con gli obiettivi fondamentali dell'UE e avvalora il ruolo e i contributi delle parti direttamente interessate a livello regionale e locale in un processo integrato. |
Partecipazione/non partecipazione all'apprendimento degli adulti
23. |
Si compiace dell'importanza che la comunicazione annette a un'ampia e intensa partecipazione a una vasta gamma di «attività» di formazione continua da parte di tutti i cittadini europei, e in particolare da parte di persone e gruppi mirati, caratterizzati da una partecipazione nulla o ridotta oppure esclusi, quali le persone con un basso livello di istruzione, gli anziani, i gruppi socialmente esclusi, i disabili, coloro che hanno abbandonato precocemente la scuola, i lavoratori scarsamente qualificati, i lavoratori anziani, i lavoratori migranti, ecc.; |
24. |
riconosce a tale proposito che l'esclusione dal processo di apprendimento o il fatto di non parteciparvi rappresenta un primo passo importante verso la successiva emarginazione, spesso seguita da un'«esclusione strutturata» dall'occupazione e dalla vita sociale, culturale e civile; |
25. |
appoggia la tesi secondo cui occorre un approccio integrato per correggere la sottorappresentazione sistematica, nel settore dell'educazione degli adulti, di tutta una serie di persone e di gruppi, e per creare una cultura dell'apprendimento continuo per tutti i cittadini; |
26. |
reputa inoltre che questa non sia una sfida facile, rapida o poco costosa, e vada piuttosto considerata come una forma d'investimento e d'impegno personale e socio-formativo che va radicato a livello personale, professionale, locale, regionale e nazionale; |
27. |
tiene a garantire che gli operatori e le parti direttamente interessate a livello regionale e locale vengano coinvolti come partner in tutte le fasi, e in particolare nella definizione delle politiche, nelle strutture di governance e nei sistemi di erogazione, in quanto l'organizzazione dei sistemi di educazione degli adulti, in molti Stati membri, è di competenza dei livelli regionale e locale, e l'impegno di questi ultimi per lo sviluppo delle competenze sul posto di lavoro, l'integrazione nella comunità, l'educazione civica, l'integrazione culturale e l'adattamento alle circostanze sociali e personali in evoluzione è ampiamente dimostrato; |
28. |
invita le parti sociali a provvedere affinché i contratti di lavoro collettivi tengano conto delle esigenze d'istruzione degli adulti; |
29. |
osserva che nel predisporre le iniziative per l'istruzione degli adulti occorre tener conto anche della parità tra i sessi. Vi sono zone in cui occorre prestare particolare attenzione alle donne, ma in numerosi paesi è proprio la partecipazione maschile alle iniziative per l'apprendimento degli adulti ad essere inferiore, specie nel caso di programmi di sviluppo comunitari. |
Un ambito efficiente per l'educazione degli adulti — Strategia
30. |
Conviene con la Commissione sulla necessità cruciale che gli enti regionali e locali attuino interventi a favore dell'insegnamento agli adulti che siano mirati e in «simbiosi» con altri soggetti interessati, in modo da offrire opportunità di apprendimento con e per soggetti e gruppi «a rischio»; |
31. |
ritiene che l'educazione degli adulti costituisca uno strumento importante per collegare tra di loro diverse politiche a livello locale e regionale, come gli aspetti sociali e quelli relativi all'istruzione, al mercato del lavoro, alla crescita e all'integrazione; |
32. |
conviene sul fatto che un'offerta formativa sul posto di lavoro costituisce un contesto ideale e «pronto per l'uso» per questo tipo d'interventi, che ha il potenziale di migliorare l'apprendimento nelle organizzazioni, favorire lo sviluppo delle abilità, promuovere la crescita di «organizzazioni dell'apprendimento» e un clima propizio all'apprendimento permanente, nonché contribuire alla definizione e alla realizzazione di strategie efficaci di gestione dei cambiamenti in tutta una serie di ambiti; |
33. |
ritiene inoltre che il posto di lavoro offra un contesto stimolante, con i potenziali partecipanti all'apprendimento per gli adulti già in loco, e reputa che le azioni necessarie per incoraggiare la partecipazione all'apprendimento sul posto di lavoro saranno influenzate da tutta una serie di variabili (1). |
Un ambito efficiente per l'educazione degli adulti — Ricerca
34. |
Condivide l'affermazione, derivante dalla consultazione in merito al piano d'azione, secondo cui «… rispetto a quanto non avvenga per altre tipologie di apprendimento, il contributo del settore dell'educazione degli adulti e i suoi benefici non sono sufficientemente studiati, dibattuti o approfonditi in pubblicazioni», e ritiene che un processo di ricerca integrato e mirato potrebbe indirizzare la realizzazione dei cinque messaggi chiave della comunicazione sull'educazione degli adulti; |
35. |
vede con favore i vantaggi che una ricerca mirata e di qualità offrirà alla realizzazione degli obiettivi del piano d'azione, in quanto ritiene che, per tutti i soggetti interessati, un «ritorno dell'informazione» (feedback) sull'insegnamento, sull'acquisizione di nuove conoscenze e sul materiale utilizzato rafforzerebbe le basi per assicurare l'efficacia e l'efficienza dell'apprendimento da parte degli adulti; |
36. |
ritiene inoltre che in Europa una ricerca migliore sui partecipanti ridurrebbe la dipendenza da informazioni e analisi comparative di altri sistemi, soprattutto statunitensi, indirizzando verso risposte adeguate al problema della partecipazione nell'Unione europea; |
37. |
propone che per ottenere «informazioni di ritorno» idonee a orientare opportunamente diversi elementi del piano d'azione si proceda allo studio dei seguenti aspetti: identificazione e ruolo di possibili fattori che influiscono sulla partecipazione o non partecipazione all'apprendimento degli adulti in Europa, fra cui quelli che interessano il contesto generale o sociale, inclusi i fattori connessi a comportamenti o situazioni, attitudini e predisposizioni personali, motivazioni prevalenti nei discenti europei, stili di apprendimento e atteggiamenti nei confronti dell'apprendimento in età adulta, ritorno (sotto il profilo finanziario/professionale, a livello personale, collettivo, regionale, ecc.) sull'impegno profuso nell'apprendimento degli adulti, percezioni, atteggiamenti e conoscenze acquisite dai gruppi di destinatari a bassa partecipazione in Europa, profilo dei docenti che partecipano ai processi di istruzione ufficiale degli adulti e loro formazione iniziale e continua. |
Un ambito efficiente per l'educazione degli adulti — Gestione
38. |
Rileva che il processo di consultazione cui si riferisce la comunicazione in esame ha permesso di concludere che l'importanza della buona governance (ossia di una gestione efficace) dell'apprendimento in età adulta dipende fra l'altro dai seguenti fattori: orientamento ai discenti adulti, approcci innovativi all'apprendimento, analisi delle reali esigenze di apprendimento, programmazione a livello regionale e locale e necessità di un approccio programmato e sistematico a tutti i livelli e in tutti gli aspetti dell'apprendimento degli adulti, formale e informale; |
39. |
si compiace dell'importanza centrale assegnata ai discenti adulti nel capitolo relativo alla governance e del valore attribuito ai contributi regionali e locali in un contesto di partenariato per l'educazione degli adulti. |
Un ambito efficiente per l'educazione degli adulti — Erogazione di servizi
40. |
Conviene sul fatto che in un'Europa allargata a 27 Stati membri la sfida che si presenta nell'ambito dell'educazione degli adulti sta nell'«erogare un servizio» che possa, al tempo stesso, (1) tener conto di tutte le motivazioni dei discenti adulti, degli interessi e delle esigenze, delle necessità mutate e in evoluzione del mercato del lavoro, dei bisogni della società, e (2) cercare di correggere e superare — con provvedimenti opportunamente congegnati fra di loro — barriere di vario tipo alla partecipazione; |
41. |
osserva che creando reti funzionali con gli istituti per l'istruzione avanzata non solo accresce l'efficacia dell'offerta d'istruzione in termini di costi, ma consente anche ai giovani di familiarizzarsi con l'istruzione destinata agli adulti. In questo modo essi entrano presto in contatto con gli istituti d'istruzione per adulti e in seguito sono in grado di avvalersene per le proprie esigenze; |
42. |
ritiene che unendo le risorse destinate all'istruzione dei giovani e a quella degli adulti si potrebbe far fronte in maniera ampia e flessibile all'evoluzione della richiesta di mano d'opera da parte delle imprese, alle specifiche esigenze didattiche degli adulti e alla domanda di insegnanti qualificati; inoltre si renderebbe più efficace rispetto ai costi il sistema di istruzione; |
43. |
accoglie con favore una serie di misure delineate nel processo di consultazione per promuovere la partecipazione all'educazione degli adulti in quanto riflettono buone pratiche a livello internazionale e suggerisce:
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44. |
si rammarica che attualmente né il settore pubblico né il settore privato forniscano finanziamenti sufficienti in questo campo, nonostante gli inviti della Commissione europea ad assicurare livelli adeguati d'investimenti e un migliore monitoraggio del settore dell'educazione degli adulti; |
45. |
invita a prevedere maggiori stanziamenti per i programmi attuali e futuri onde conservarne l'impatto potenziale nel settore dell'educazione degli adulti. |
PIANO D'AZIONE
Analisi degli effetti sull'educazione degli adulti prodotti dalle riforme realizzate negli Stati membri in tutti i settori dell'istruzione e della formazione
46. |
Prende atto che l'educazione degli adulti ha una stretta relazione con altri settori (ben sviluppati) del processo educativo e con il fatto che, nella vita dei cittadini adulti, seguire un'attività di formazione formale o informale non equivale mai a partire da una tabula rasa ma fa parte di un processo di crescita personale che ha un valore aggiunto per la società; |
47. |
si compiace della messa a punto di quadri nazionali delle qualifiche e dell'integrazione orizzontale del tema dell'educazione degli adulti; reputa che un'analisi mirata di tali tendenze nel piano d'azione darà maggiore coerenza e maggior valore all'educazione degli adulti in Europa. |
Migliore qualità delle prestazioni nel settore dell'educazione degli adulti
48. |
Condivide l'importanza di migliorare la professionalità del «personale coinvolto nell'educazione degli adulti», prevedendo anche una formazione continua specifica in materia di educazione degli adulti. Questo personale costituisce infatti un contatto diretto e rappresenta un punto di riferimento formativo per molti discenti adulti; la qualità dei servizi e dei metodi didattici è quindi fondamentale per trasformare realmente la retorica della politica europea, che proclama una partecipazione maggiore e più intensa all'educazione degli adulti, in una realtà di crescita in questo settore; |
49. |
ritiene che occorra garantire la competenza del personale didattico in merito al settore produttivo attraverso l'interazione e la cooperazione flessibile con il mondo del lavoro; |
50. |
attende con interesse che le buone pratiche europee vengano illustrate nello studio Adult learning professions in Europe [professioni nel settore dell'istruzione per adulti in Europa], d'imminente pubblicazione, che servirà da base coerente per lo sviluppo «professionale»; approva il carattere inclusivo dell'elenco delle parti direttamente interessate e dei soggetti che contribuiscono all'educazione degli adulti. |
Maggiori possibilità offerte agli adulti di salire «di un gradino» e di acquisire almeno la qualifica di livello immediatamente superiore
51. |
Reputa che questa misura, che comporta l'avanzamento «di un gradino», potrebbe avere un effetto molto positivo sulla motivazione degli adulti e sulla partecipazione costante dei discenti a un processo che dura tutta la vita. Questo punto del piano d'azione affronta, tra l'altro, la questione dell'evolvere delle strutture demografiche in Europa e sottolinea l'importanza di ascoltare attivamente i discenti stessi, di disporre di informazioni di qualità circa l'educazione degli adulti, di servizi di orientamento e di risorse adeguate. Un fattore importante per molti discenti adulti è la sensazione personale di autoaffermazione e il benessere positivo collegato al «successo» nella formazione (formale/informale); |
52. |
reputa che il piano d'azione possa, da un lato, fornire un contributo positivo all'elaborazione di progetti di buone pratiche per raggiungere i gruppi di destinatari e, dall'altro, valorizzare maggiormente i risultati di programmi come Grundtvig; propone inoltre di utilizzare meglio i mezzi di comunicazione per promuovere la disponibilità e l'adeguatezza dei programmi di educazione degli adulti, specialmente tra i gruppi difficili da raggiungere. |
Accelerazione della valutazione e del riconoscimento dei risultati dell'apprendimento non formale e informale in relazione ai gruppi svantaggiati
53. |
Sottolinea che, di per sé, un ampliamento dell'educazione degli adulti improntata a criteri di apertura e sviluppo riconosce l'ampio e diversificato ventaglio di capacità, «intelligenze», abilità, competenze socio-personali, esperienze, ecc. di tutti i cittadini europei. È questo, infatti, il ricco contributo che i discenti adulti portano sui banchi degli istituti di formazione. È importante organizzare le opportunità di apprendimento lungo tutto l'arco della vita in modo da assicurare che per quanto possibile gli allievi possano acquisire nuove conoscenze, abilità e atteggiamenti che possano integrare nell'ambiente circostante e secondo modalità rispondenti alle esigenze individuali; |
54. |
esprime parere favorevole sulle proposte del piano d'azione quali l'individuazione delle buone pratiche in materia di riconoscimento e convalida dell'apprendimento non formale e informale, il risalto dato all'apprendimento tra pari e alla coproduzione di materiale didattico generico; tale riconoscimento e legittimazione costituirà infatti una motivazione positiva per il settore, e in particolare per gli stessi discenti adulti. La convalida va pertanto realizzata a livello locale e regionale con il coinvolgimento dei diversi settori del mondo del lavoro per quanto riguarda sia i bisogni in materia di competenze sia la stessa convalida; |
55. |
ammette che il riconoscimento inclusivo delle formazioni precedenti dovrebbe essere particolarmente utile per estendere e intensificare la partecipazione dei cittadini europei anziani. Gli studi condotti indicano che gli anziani non sono una coorte visibile nei sistemi di istruzione europei e le tendenze demografiche evidenziano chiaramente l'urgenza di prendere in considerazione questo gruppo di persone in modo ben mirato; |
56. |
reputa che lo scarso impegno o la mancanza d'impegno da parte di questo gruppo abbia importanti implicazioni per il gruppo stesso, come pure conseguenze di tipo sanitario, civico-sociale, economico, culturale, intergenerazionale e inerenti alla coesione europea. Sulla base dei buoni principi e delle migliori pratiche di gerontologia formativa si deve cercare di creare con questo gruppo di persone dei partenariati efficaci per l'educazione degli adulti, di riconoscerne e convalidarne le esigenze di formazione, le aspirazioni, i risultati ottenuti, le esperienze, le motivazioni, gli stili di vita, le aspettative, ecc., sfidando i miti e gli stereotipi relativi alla formazione per la terza età; |
57. |
esorta a fornire di concerto opportunità di apprendimento di qualità adeguatamente finanziate per tenere opportunamente conto dei diversi atteggiamenti che questo gruppo di discenti sempre più importante in Europa ha nei confronti dell'apprendimento sul piano cognitivo, fisico, della motivazione, della propria disposizione, ecc.; |
58. |
è a favore di aumentare il numero di persone in grado di beneficiare dell'uso e dell'impatto delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) nel campo dell'educazione degli adulti; |
59. |
richiama l'attenzione sui numerosi elementi che dimostrano come la rapida espansione dell'apprendimento basato sull'informatica (e-learning) in Europa rischi di creare nuove forme d'ineguaglianza sociale, ossia di esclusione digitale. Dalle ricerche effettuate è emerso che, in Europa, il numero pur crescente di persone che ha accesso ad Internet e lo utilizza ampiamente (per scopi didattici) resta ancora relativamente basso tra i diversi gruppi a rischio; |
60. |
fa notare che le disparità nell'accesso alle TIC aggravano, più che migliorare, le attuali barriere alla partecipazione all'educazione degli adulti. Il termine «divario digitale» indica delle forti disparità e uno squilibrio sostanziale di tipo generazionale, geografico, socioeconomico e di genere per quanto riguarda l'accesso alle TIC e il loro impiego. Un «mix di metodi», la qualità delle esperienze di e-learning, le barriere alla partecipazione all'e-learning, ecc. sono tutti aspetti importanti di un'educazione degli adulti efficace ed efficiente in Europa. Ciò che conta è avvalersi delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie e utilizzare le opportunità di apprendimento a livello regionale e locale per assicurare che possa beneficiarne un maggior numero di persone. |
Migliore monitoraggio del settore dell'educazione degli adulti
61. |
Ammette che il fatto di non riuscire a dimostrare i vantaggi dell'educazione degli adulti è un importante punto debole in questo settore e ha forti implicazioni sul piano personale, sociale, economico, politico, strutturale e del finanziamento; |
62. |
reputa che ciò che potrebbe migliorare la considerazione e il valore attribuiti all'educazione degli adulti in sé e per sé a livello di «mentalità» e attività a livello personale, locale, regionale e nazionale non è un processo che, come una «scatola nera», registra i dati e i risultati quantitativi a livello di input e output, ma piuttosto un impegno qualitativo e «di comunicazione» basato su un approccio scientifico. A questo proposito sarà utile ricercare visioni comuni, «principi di base», ecc., e non ci si può che compiacere delle azioni presentate al riguardo nella comunicazione in esame. |
Bruxelles, 19 giugno 2008
Il Presidente
del Comitato delle regioni
Luc VAN DEN BRANDE
(1) Queste variabili comprendono: (i) esperienza e impressioni che i gruppi di destinatari hanno tratto dall'istruzione/formazione anteriore; (ii) finalità per le quali i partecipanti sono motivati e stili di apprendimento; (iii) portata e natura della collaborazione nelle sedi dell'apprendimento; (iv) portata e qualità dei sistemi di sostegno agli adulti, dell'orientamento e dell'apprendimento dai pari; (v) convalida e riconoscimento dell'apprendimento formale e non formale degli adulti sul posto di lavoro; (vi) rapporto intercorrente fra l'apprendimento degli adulti e le esigenze sociali e personali dei partecipanti; e (vii) utilizzo di approcci di apprendimento innovativi e di ampio spettro, e in particolare aspetti come il tutoraggio e il sostegno da parte dei pari, un ambiente psicosociale positivo per l'apprendimento, ecc.