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Document 52006DC0675

    Comunicazione della Commissione - Regioni per il cambiamento economico {SEC(2006) 1432}

    /* COM/2006/0675 def. */

    52006DC0675

    Comunicazione della Commissione - Regioni per il cambiamento economico {SEC(2006) 1432} /* COM/2006/0675 def. */


    [pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

    Bruxelles, 8.11.2006

    COM(2006) 675 definitivo

    COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE

    REGIONI PER IL CAMBIAMENTO ECONOMICO

    {SEC(2006) 1432}

    COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE

    REGIONI PER IL CAMBIAMENTO ECONOMICO

    .

    "Il progresso verso la riforma economica è in corso, l'Europa si muove. Se possiamo raddoppiare le nostre energie, la nuova strategia di Lisbona sarà considerata come un vero punto di svolta verso la crescita e l'occupazione in Europa. È il momento di cambiare marcia." José-Manuel Durão Barroso 25 gennaio 2006 |

    "Il Consiglio europeo saluta con favore la comunicazione della Commissione "È ora di cambiare marcia". Invita il Consiglio, la Commissione e gli Stati membri ad organizzare lo scambio di esperienze in modo pratico." Consiglio europeo 24 marzo 2006 |

    Sintesi

    Nel periodo 2007-2013 la Commissione, in cooperazione con gli Stati membri, intende indirizzare due strumenti della politica regionale europea (cooperazione interregionale e rete di sviluppo urbano) verso l'individuazione della migliore prassi per la modernizzazione economica e il miglioramento della competitività. Questa nuova iniziativa, denominata "Regioni per il cambiamento economico", mira a rafforzare il contributo della politica di coesione europea alla realizzazione degli obiettivi della rinnovata agenda di Lisbona. La dotazione di bilancio totale corrisponderà a circa 375 milioni di euro.Nell'ambito della nuova iniziativa, la cooperazione interregionale e il programma relativo alla rete di sviluppo urbano continueranno ad operare nello stesso modo. Le reti volontarie di Stati membri, regioni e città partecipanti selezioneranno le tematiche di sviluppo cui sono interessate e le perseguiranno mediante reti congiunte, cofinanziate dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR). Gli Stati membri, le regioni e le città partecipanti continueranno a ricoprire un ruolo preminente nell'animazione e nel lavoro della rete.

    Un nuovo elemento per il periodo 2007-2013 è rappresentato dal fatto la Commissione stessa offrirà alle reti una serie di tematiche incentrate sulla modernizzazione economica e sulla rinnovata agenda di Lisbona. Se gli Stati membri, le regioni e le città scelgono di perseguire tali tematiche, essi avranno la possibilità di lavorare a più stretto contatto con la Commissione. La seconda novità importante riguarda l'introduzione nell'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico" di un'opzione accelerata, che assegna alla Commissione il ruolo principale nella prova di alcune idee selezionate, al fine di consentire una rapida disseminazione mediante i programmi della politica regionale europea sostenuti dal FESR, i cosiddetti programmi principali. Saranno istituite reti volontarie riguardanti le tematiche selezionate, e la Commissione sarà responsabile dell'animazione e del riassunto dei risultati. In tal modo la Commissione disporrà di un campo di prova per le idee di modernizzazione economica che rientrano nelle tematiche stabilite. Le tematiche saranno scelte e i programmi saranno animati grazie ad uno sforzo coordinato dei servizi della Commissione.

    Due altre novità mirano a rafforzare la comunicazione e la disseminazione dei risultati delle prassi migliori, in particolare per quanto riguarda i progetti che contribuiscono chiaramente all'agenda dell'Unione europea sull'occupazione e sulla crescita: la prima riguarda l'introduzione di una conferenza annuale delle Regioni per il cambiamento economico, con relativi sito web e pubblicazioni, che dovrà tenersi in modo da coincidere il Consiglio europeo di primavera a partire da marzo 2007; la seconda, l'introduzione di premi annuali per le migliori idee di progetto per le diverse categorie di modernizzazione economica.

    Si propone inoltre, se del caso, di presentare al Consiglio europeo una relazione relativa all'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico" nell'ambito delle relazioni annuali della Commissione sullo stato di avanzato della rinnovata agenda di Lisbona.

    Il lavoro dei servizi della Commissione, degli Stati membri, delle regioni e delle città sarà coordinato in modo da garantire un ampio sostegno per l'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico" e la sua opzione accelerata. Si prevede che le prime reti tematiche siano operative entro il 2006.

    Introduzione

    1. La politica di coesione europea, con i suoi sforzi di creare crescita e posti di lavoro nuovi e migliori, sta rispondendo alla sfida del Presidente Barroso del gennaio 2006 di "cambiare marcia".

    Nei nove mesi trascorsi da quando egli ha chiamato l'Unione europea a raddoppiare i suoi sforzi di modernizzazione economica, gli Stati membri, le regioni e le città, in stretta collaborazione con la Commissione, hanno iniziato preparazioni intensive per i nuovi programmi di sviluppo che saranno operativi fino al 2013. I programmi assegneranno 350 miliardi di euro in sostegno comunitario e altri 150 miliardi di euro per investimenti da fonti pubbliche e private mediante il cofinanziamento. Essi saranno adottati dalla Commissione nella prima metà del 2007.

    2. Questi programmi saranno il culmine di una serie di misure che la Commissione ha già preso per garantire che lo sforzo di investimento di 500 miliardi di euro concentri il sostegno dell'Unione europea sulla modernizzazione economica e sul miglioramento della competitività.

    - Essa ha stabilito (ed è stata sostenuta dal Consiglio europeo) un legame stretto tra il quadro normativo della politica di coesione europea e la rinnovata agenda di Lisbona, facendo un collegamento chiaro tra la convergenza economica regionale e la modernizzazione economica.

    - Essa ha introdotto l'idea degli obiettivi quantitativi per gli Stati membri per assistere loro e le regioni a concentrare i finanziamenti della politica di coesione provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), dal Fondo sociale europeo (FSE) e dal Fondo di coesione sugli investimenti a favore della modernizzazione. Tale concentrazione sarà raggiunta destinando il 60 percento dello sforzo di investimento alla modernizzazione nelle regioni con la peggiore situazione nel periodo tra il 2007 e il 2013. Per tutte le altre regioni, l'obiettivo corrisponde al 75%. L'obiettivo del 60 percento è volontario per gli Stati membri UE-10 e diversi hanno già scelto di attenersi a tale percentuale.

    - Il Consiglio ha adottato le linee guida strategiche della Commissione sulla coesione, che riguardano tre priorità di modernizzazione e linee guida dettagliate per gli investimenti a favore dello sviluppo urbano.

    Ognuna di queste decisioni della Commissione sta portando gli Stati membri, le regioni e le città ad individuare gli investimenti nei programmi di convergenza economica che porteranno il massimo valore aggiunto alla modernizzazione economica e all'aumento della competitività. Essi aiutano la politica di coesione economica a cambiare marcia, ma è possibile fare di più.

    Regioni per il cambiamento economica e l'opzione accelerata

    3. I programmi di convergenza, competitività e occupazione regionali che assegnano i finanziamenti della politica di coesione europea dal FESR e dal FES sono gestiti in modo decentralizzato, in pieno rispetto del principio di sussidiarietà. La scelta di investimenti che beneficeranno del cofinanziamento FESR e FES nel periodo 2007-2013 sarà effettuata per lo più dagli Stati membri, dalle regioni e dalle città.

    L'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico" sarà dedicata all'individuazione della migliore prassi nella modernizzazione economica, in particolare per quanto riguarda progetti che contribuiscono chiaramente all'agenda per l'occupazione e la crescita economica e alla sua diffusione a tutte le regioni in modo da promuovere la crescita regionale e contribuire a ridurre le disparità economiche. Essa rivestirà un ruolo importante nell'applicazione delle linee guida strategiche per la coesione della Commissione, che sottolineano l'importanza della condivisione di strategie di sviluppo a livello nazionale, regionale e locale e in particolare delle reti per garantire il trasferimento di idee ai principali programmi nazionali e regionali di coesione[1]. Ciò sarà particolarmente importante per gli Stati membri e le regioni i cui risultati sono più lontani dalla media dell'Unione europea.

    L'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico" indirizzerà due strumenti esistenti della politica regionale (il programma di cooperazione interregionale e il programma per la rete di sviluppo urbano) verso le tematiche di sviluppo economico stabilite dalla Commissione e coerenti con le linee guide strategiche della Comunità sulla coesione. Essa funzionerà nell'ambito dell'obiettivo “Cooperazione territoriale europea” [2]. I due strumenti disporranno in totale di un bilancio di 375 milioni di euro per il periodo 2007-2013.

    4. L'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico" introdurrà una serie di novità.

    - Le regioni e le città continueranno ad avere la possibilità di formare e gestire le proprie reti, ma saranno anche invitate a farlo basandosi sulle tematiche selezionate in modo da collegare le politiche dell'Unione europea all'agenda di modernizzazione. La Commissione, mediante uno sforzo di coordinamento da parte dei suoi servizi e in cooperazione con gli Stati membri, stabilirà le tematiche da perseguire [si vedano i paragrafi da 14 a 16 e il documento di lavoro della Commissione, SEC(2006) 1432].

    - Una nuova opzione accelerata fornirà un campo di prova rapido per le idee che provengono dai Commissari e dai loro servizi. Per questa opzione la Commissione sarà la principale responsabile per l'istituzione di reti composte da regioni e città volontarie e per l'animazione dei programmi (si vedano i paragrafi 7 e 8).

    - Sarà a disposizione un "ponte a due vie" tra lo sviluppo tematico e i programmi principali della politica regionale europea. Mediante questo "ponte a due vie" i progetti provati nell'ambito del bilancio di 375 milioni di euro degli strumenti dell'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico" saranno rapidamente inseriti nei programmi principali (si vedano i paragrafi 9 e 10).

    - Le regioni o le città che hanno già sviluppato, individualmente o insieme ad altri, progetti con una comprovata prassi migliore avranno l'opportunità di trasferire le proprie esperienze nell'opzione accelerata in modo che esse possano essere disseminate rapidamente e nel modo più ampio possibile.

    - Le regioni e le città partecipanti all'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico" saranno invitate ad impegnarsi ad introdurre proattivamente le idee di migliori prassi nei loro programmi principali. Esse potrebbero realizzare questo punto introducendo una priorità "Regioni per il cambiamento economico" (nei programmi FESR) o una clausola specifica nei programmi principali. Un tale impegno sarà richiesto per la partecipazione all'opzione accelerata.

    - L'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico" comprenderà uno sforzo vigoroso e migliorato di comunicazione in modo da diffondere rapidamente la migliori prassi a tutte le regioni e città dell'Unione europea. Ciò includerà l'introduzione di premi annuali per l'innovazione regionale per i progetti che ottengono risultati di alta qualità in termini di modernizzazione economica (si vedano i paragrafi da 11 a 13).

    5. Tali novità garantiranno che l'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico" fornisca all'Unione europea un nuovo strumento di promozione della modernizzazione economica e della competitività, con un ruolo chiaro per la Commissione all'interno dell'opzione accelerata. Essa offrirà alle regioni e alle città l'opportunità di lavorare su tematiche specifiche incentrate sulla modernizzazione economica. Stimolerà ulteriormente un orientamento al progresso nell'applicazione dei programmi sostenuti dalla politica regionale europea mediante il FESR e garantirà un miglioramento continuo nel loro contributo agli obiettivi di modernizzazione.

    6. L'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico" sarà facile da gestire e non introdurrà un'ulteriore burocrazia, poiché opererà mediante gli strumenti esistenti dei programmi di cooperazione interregionale e delle reti di sviluppo urbano. Essa rispetterà completamente i principi di sussidiarietà e decentralizzazione. L'iniziativa completerà quindi le decisioni e le azioni già prese dalla Commissione e dal Consiglio.

    7. Oltre ad assicurare il cofinanziamento per i programmi dell'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico", mediante l'obiettivo di cooperazione europea territoriale della politica di coesione europea, per le reti che operano nell'ambito dell'opzione accelerata, la Commissione offrirà un sostegno continuo di consulenza e all'occorrenza un sostegno amministrativo. Il cofinanziamento delle idee comprovate può essere ripreso dai programmi della politica regionale europea sostenuti dal FESR; inoltre, finanziamenti possono essere richiesti ai programmi gestiti dalla Banca europea per gli investimenti e dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo. Anche l'iniziativa di assistenza tecnica JASPERS potrebbe ricoprire un ruolo nello sviluppo dei progetti.

    8. L'opzione accelerata farà parte dell'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico". Come per il resto dell'iniziativa, essa sarà a titolo volontario per le regioni e le città, con la differenza fondamentale che la Commissione sarà la principale responsabile e non le regioni o le città. La Commissione stabilirà le tematiche da perseguire in cooperazione con gli Stati membri; inviterà le regioni e le città interessate a diventare parte delle reti che perseguono la tematica; animerà, insieme alle autorità di gestione, le reti tematiche; e coordinerà i risultati. Inoltre, alle reti all'interno dell'opzione accelerata sarà offerta una consulenza di esperti per sviluppare piani d'azione volti a provare e valutare i metodi di migliore prassi. Come per il resto dell'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico", essa opererà mediante i meccanismi esistenti della cooperazione interregionale e dello sviluppo urbano.

    Il ponte a due vie

    9. L'esperienza ha dimostrato la necessità di stabilire un nesso fisso tra i progetti pilota che sviluppano nuove idee e i programmi della politica regionale europea sostenuti dal FESR che costituiscono la maggior parte del bilancio di questa politica. Questo elemento sarà fondamentale per la disseminazione e applicazione rapida e ampia di nuove idee. L'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico", in particolare la sua opzione accelerata, introdurrà disposizioni che renderanno possibile uno scambio a due vie. L'iniziativa si avvarrà dell'esperienza dell'iniziativa comunitaria EQUAL, che sta contribuendo significativamente alla diffusione delle migliori prassi nei settori d'azione cofinanziati dal FSE.

    Innanzitutto, nell'ambito dell'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico" le regioni che hanno sviluppato idee che si sono dimostrate esempi di migliore prassi (nell'ambito dei programmi della politica regionale europea sostenuta dal FESR, di altri programmi UE o dei programmi nazionali o regionali) avranno la possibilità di farle valutare e disseminare in tutta l'Unione europea.

    In secondo luogo, gli Stati membri, le regioni e le città partecipanti alle reti dell'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico" saranno invitati a dimostrare di aver istituito un collegamento tra il loro lavoro nell'ambito delle reti dell'iniziativa e i loro programmi principali. In tal modo si intende garantire una rapida disseminazione nei programmi principali delle idee promosse dall'iniziativa; questo "ponte" sarà fondamentale per le regioni partecipanti alle reti all'interno dell'opzione accelerata.

    10. Questo "ponte" tra i due tipi di attività di sviluppo regionale potrebbe essere assicurato da varie prescrizioni di facile applicazione: ad esempio mediante l'inclusione di una priorità "Regioni per il cambiamento economico" (nei programmi FESR) o di un impegno specifico nei programmi principali delle regioni e città partecipanti che garantirà che i loro programmi abbiano la possibilità di includere nuove idee.

    Uno sforzo di comunicazione migliorato

    11. Una comunicazione efficace sarà fondamentale per l'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico". Essa garantirà una disseminazione rapida di idee, risultati e dettagli dei progetti di migliore prassi. Alla base della comunicazione ci sarà uno sforzo coordinato da parte delle unità di informazione dei servizi della Commissione partecipanti per l'organizzazione di seminari, pubblicazioni e altri strumenti di comunicazione.

    12. Un elemento chiave sarà la conferenza "Regioni per il cambiamento economico", che si terrà ogni anno in modo da coincidere con il Consiglio europeo di primavera. In questo modo si dimostrerà chiaramente il contributo delle politiche comunitarie alla modernizzazione economica e alla realizzazione degli obiettivi di Lisbona. La prima di queste conferenze annuali si terrà nel marzo del 2007.

    Con la conferenza di marzo 2007 si renderà operativo un nuovo sito web per lo scambio di buone prassi. Dopo il suo avvio il sito conterrà informazioni dettagliate riguardanti 50 progetti nei settori chiave della ricerca, dell'innovazione tecnica, della società dell'informazione, dello sviluppo economico sostenibile e dell'ingegneria finanziaria. Essi saranno basati sulle esperienze dei programmi in corso. Entro il 2007 il numero di progetti dovrà essere di almeno 150. Ogni anno alla conferenza "Regioni per il cambiamento economico" la Commissione pubblicherà un volume che descrive i progetti di migliore prassi che provengono dalle diverse fonti incluse nell'iniziativa.

    13. Parte integrante della politica di comunicazione dell'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico" sarà l'istituzione di premi annuali per l'innovazione da destinare ai progetti migliori nel campo delle tematiche selezionate connesse alla modernizzazione economica. Tali premi miglioreranno l'informazione sulle buone prassi, stimoleranno lo scambio di esperienze e conferiranno visibilità ad un orientamento al progresso. Essi saranno presentati ogni anno alla conferenza di primavera "Regioni per il cambiamento economico". I dettagli relativi alla prima assegnazione dei premi saranno annunciati alla conferenza di marzo 2007.

    L'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico" e la sua opzione accelerata: sintesi

    La seguente tabella sintetizza le caratteristiche dell'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico", con una particolare attenzione all'opzione accelerata:

    Regioni per il cambiamento economico | Opzione accelerata |

    Reti per perseguire le tematiche di modernizzazione economica e competitività | Sì | Sì |

    Principale responsabile dell'istituzione delle reti | Regione o città | Commissione |

    Principale attore della rete | Regione o città | Regione o città |

    Sostegno della politica regionale europea per il programma delle reti | Sì | Sì |

    Sostegno aggiuntivo della Commissione nel settore della consulenza e dell'amministrazione | No | Sì |

    Valutazione dei risultati | Regioni e città | Commissione, regioni e città |

    Impegno di introdurre proattivamente le idee di migliori prassi nei programmi principali | Auspicabile | Fondamentale |

    Partecipazione alle reti delle autorità di gestione del programma | Auspicabile | Fondamentale |

    Partecipazione alla premiazione annuale "Regioni per il cambiamento economico" | Sì | Sì |

    Rapida disseminazione dei risultati | Auspicabile | Fondamentale |

    Tematiche di modernizzazione

    14. Il nuovo quadro normativo della politica europea di coesione per il periodo 2007-2013 stabilisce, nell'ambito dell'obiettivo globale della modernizzazione economica, linee guida strategiche per gli investimenti da parte degli Stati membri e delle regioni, che sono invitati a massimizzare l'effetto di convergenza dei propri investimenti concentrandosi, qualora sia utile, sulle tematiche indicate dalle linee guida. La scelta della tematica può variare tra i diversi Stati membri e regioni, in base alla loro relativa forza economica. Questo sforzo di concentrazione sarà rafforzato mediante l'istituzione di obiettivi.

    15. Le linee guida strategiche offrono agli Stati membri e alle regioni una serie di tematiche sulle quali possono basare i propri programmi di sviluppo. I tre insiemi tematici di linee guida e la dimensione sovraterritoriale possono essere riassunti nel modo seguente:

    - aumento dell'attrattiva degli Stati membri, delle regioni e delle città mediante il miglioramento dell'accessibilità, la garanzia di un livello e di una qualità adeguati dei servizi e la conservazione del potenziale ambientale;

    - promozione dell'innovazione, dell'imprenditorialità e della crescita delle conoscenze economiche mediante la ricerca e le capacità d'innovazione, inclusa l'ecoinnovazione e nuove tecnologie di informazione e comunicazione;

    - creazione di posti di lavoro nuovi e migliori che attraggano un numero maggiore di persone all'occupazione o all'attività imprenditoriale, migliorando l'adattabilità dei lavoratori e delle imprese e aumentando gli investimenti nel capitale umano;

    - realizzazione di un potenziale di crescita globale elevato e di uno sviluppo regionale equilibrato conferendo una particolare attenzione alla situazione geografica specifica.

    Tali linee guida sono simili alle aree di azione prioritaria individuate dal Consiglio europeo di marzo 2006: investire di più nella conoscenza e nell'innovazione; valorizzare il potenziale commerciale, in particolare delle PMI; e aumentare le opportunità di occupazione per le categorie prioritarie. Il Consiglio europeo ha inoltre portato l'attenzione sull'importanza degli investimenti nel campo dell'energia. Come principio generale l'iniziativa contribuirà ai principi universali della politica di coesione relativi a parità tra i sessi, riduzione delle disabilità e promozione dello sviluppo sostenibile.

    16. Un lavoro considerevole è già stato svolta dai diversi servizi della Commissione per stabilire le tematiche da perseguire nell'ambito dell'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico". Tali tematiche sono descritte in dettaglio nel documento di lavoro della Commissione SEC(2006) 1432.

    La cooperazione tra i servizi della Commissione, che ha portato alla scelta delle tematiche, continuerà per l'attuazione dell'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico", in particolare per quanto riguarda l'opzione accelerata. Il ruolo di leader della Commissione nell'ambito delle diverse reti tematiche sarà condiviso tra i diversi servizi della Commissione. Lo scopo è quello di mantenere uno stretto legame tra le politiche della Commissione e le reti tematiche, consentendo in tal modo alle diverse politiche di pilotare idee importanti connesse alla modernizzazione economica.

    Prossimi passi

    17. I servizi della Commissione, gli Stati membri, le regioni e le città lavoreranno in modo coordinato per garantire il più ampio sostegno possibile per l'iniziativa "Regioni per il cambiamento economico" e la sua opzione accelerata. La Presidenza finlandese concluderà le discussioni ad una riunione informale dei ministri della politica regionale, che si terra il 21 novembre a Bruxelles, invitando gli Stati membri ad appoggiare il nuovo indirizzo degli strumenti esistenti insieme alla scelta della Commissione degli obiettivi e delle tematiche.

    L'organizzazione da parte dei servizi della Commissione dell'opzione accelerata è già avanzata e si prevede che le prime reti tematiche siano operative entro il 2006.

    [1] COM 2006 (386) def. Progetto di proposta di decisione del Consiglio sugli orientamenti strategici comunitari in materia di coesione, considerando 13.

    [2] La base giuridica è fornita dall'articolo 7, paragrafo (3) Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio, dell' 11 luglio 2006 , recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999. Per ulteriori dettagli relativi alle misure di applicazione si veda il regolamento FESR n. 1080/2006 del 5 luglio 2006.

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