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Document 52006DC0059

Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento Europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull’iniziativa “automobile intelligente” - “Sensibilizzazione all’uso delle TIC per dei veicoli più intelligenti, più sicuri e più puliti”

/* COM/2006/0059 def. */

52006DC0059

Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento Europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull’iniziativa “automobile intelligente” - “Sensibilizzazione all’uso delle TIC per dei veicoli più intelligenti, più sicuri e più puliti” /* COM/2006/0059 def. */


[pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

Bruxelles, 15.2.2006

COM(2006) 59 definitivo

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO, AL PARLAMENTO EUROPEO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

sull’iniziativa “automobile intelligente” “Sensibilizzazione all’uso delle TIC per dei veicoli più intelligenti, più sicuri e più puliti”

1. OGGETTO E PORTATA DELLA PRESENTE COMUNICAZIONE

La presente comunicazione è una risposta all’esigenza dei cittadini, delle imprese e degli Stati membri di risolvere i problemi socioeconomici collegati ai trasporti e di accelerare l’adozione delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (TIC). La comunicazione presenta l’iniziativa “automobile intelligente” quale quadro strategico per le future azioni in questo settore. L’iniziativa “automobile intelligente” si basa su tre pilastri: il forum eSafety, il programma di ricerca sulle TIC e le azioni di sensibilizzazione.

2. INTRODUZIONE

Il 1° giugno 2005 la Commissione ha adottato l’iniziativa “i2010[1]: Una società europea dell’informazione per la crescita e l’occupazione” quale strategia globale per ammodernare e mettere in campo tutti gli strumenti politici comunitari per incoraggiare lo sviluppo dell’economia digitale. L’iniziativa i2010 poggia su tre pilastri: uno spazio unico europeo dell’informazione, l’innovazione e gli investimenti e una società europea dell’informazione basata sull’inclusione. L’iniziativa “automobile intelligente” è una delle tre iniziative faro proposte nell’ambito del terzo pilastro al fine di accrescere la visibilità del contributo decisivo delle TIC al miglioramento della qualità della vita . L’iniziativa “automobile intelligente” per trasporti intelligenti, sicuri e puliti si concentra sul trasporto su strada e affronta le sfide che il crescente utilizzo dei trasporti stradali induce sia per la sicurezza che per l’ambiente.

3. PERCHÉ UN’INIZIATIVA EUROPEA PER L’AUTOMOBILE INTELLIGENTE?

I circa 300 milioni di conducenti nei 25 Stati membri dell’UE desiderano guidare in condizioni migliori, con meno problemi, meno ritardi e meno rischi di essere coinvolti in un incidente. Tra tutte le attività che svolgiamo quotidianamente, la guida di un veicolo è una tra le più critiche in quanto la nostra vita può cambiare in un istante (o possiamo addirittura perderla) in seguito ad un incidente stradale. La presente iniziativa risponde alla necessità di progredire verso una drastica riduzione degli incidenti e degli ingorghi stradali. L’inquinamento ambientale, la sicurezza stradale e gli ingorghi sono problemi di portata europea, che riguardano tutti i 25 Stati membri e che richiedono, pertanto, soluzioni su scala europea.

3.1. Descrizione del problema

Le società moderne dipendono in larga misura dalla mobilità, ma i trasporti comportano anche gravi problemi, quali gli ingorghi stradali e la congestione delle aree urbane, gli effetti dannosi sull’ambiente e la salute pubblica, lo spreco di energia e, soprattutto, gli incidenti che provocano morti, feriti e danni materiali.

Nell’UE i costi dovuti alla congestione del traffico stradale ammontano a 50 miliardi di euro all’anno, vale a dire lo 0,5% del PIL comunitario ed entro il 2010 tale cifra potrebbe crescere fino all’1% del PIL dell’UE. Il numero di automobili per mille persone è passato da 232 nel 1975 a 460 nel 2002. La distanza complessiva percorsa dai veicoli stradali è triplicata negli ultimi 30 anni e, nel corso dell’ultimo decennio, il volume delle merci trasportate su gomma è cresciuto del 35% contribuendo ogni giorno alla formazione di ingorghi su 7 500 km di autostrade (il 10% della rete) [2].

Per quanto riguarda l’ efficienza energetica e le emissioni , nel 2002 il settore dei trasporti ha consumato 338 milioni di megatonnellate di equivalente petrolio (MTep), che rappresentano il 31% del consumo energetico complessivo dell’UE. Il trasporto su strada ha consumato 281 MTep, vale a dire l’83% dell’energia consumata dall’intero settore dei trasporti. Le emissioni di CO2 del trasporto su strada ammontano a 835 milioni di tonnellate all’anno, vale a dire all’85% delle emissioni complessive dei trasporti[3]. Le indagini dimostrano che fino al 50% del consumo di carburante è attribuibile agli ingorghi stradali e ai comportamenti di guida non ottimali .

Fra tutti i problemi legati ai trasporti, la sicurezza è quella che ha l’impatto più significativo sulla vita quotidiana dei cittadini ed ha inoltre importanti ripercussioni sulla maggior parte degli indicatori socioeconomici. Nel Libro bianco[4] del settembre 2001, la Commissione europea ha fissato l’obiettivo di dimezzare le vittime della strada entro il 2010. Sebbene la situazione sia migliorata anche grazie ai programmi di azione per la sicurezza stradale[5], sulle strade dei 25 Stati membri dell’Unione europea si contano ancora 1 milione e 400 mila incidenti all’anno, che provocano oltre 40 000 vittime con un costo di circa 200 miliardi di euro all’anno, una cifra che rappresenta il 2% del PIL dell’UE[6]. In base ai risultati delle ricerche più recenti sulle cause degli incidenti[7], l’errore umano entra in gioco in quasi il 93% degli incidenti ed è la causa unica dell’incidente nei tre quarti dei casi circa. Secondo le conclusioni di uno studio recente[8], in caso di incidente a 50 km/h, se potessimo frenare con mezzo secondo di anticipo potremmo dimezzare l’energia dell’urto, ma un’analisi degli incidenti verificatisi in Germania ha dimostrato che il 39% dei conducenti di automobili e il 26% dei conducenti di autocarri non frena affatto prima di una collisione, mentre il 40% circa lo fa in modo inefficace. I risultati di tale analisi mettono in evidenza i nostri limiti come guidatori .

3.2. Il potenziale delle automobili intelligenti

Le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (TIC), che consentono la fabbricazione di automobili intelligenti , forniscono nuove soluzioni che contribuiscono a rispondere alle grandi sfide sociali descritte in precedenza migliorando la sicurezza stradale, l’efficienza complessiva dei trasporti e contribuendo a un uso più efficiente del carburante. Tali sistemi intelligenti possono aiutare il conducente a prevenire o ad evitare gli incidenti, possono fornire ai conducenti informazioni in tempo reale sulle condizioni della rete stradale per permettere loro di evitare gli ingorghi e possono ottimizzare un tragitto o le prestazioni del motore migliorando l’efficienza energetica complessiva. I sistemi intelligenti intervengono nell’interazione tra il conducente, il veicolo e l’ambiente stradale secondo un approccio integrato nel quale i sistemi autonomi di bordo sono supportati da tecnologie cooperative basate sulle comunicazioni veicolo-veicolo e veicolo-infrastruttura e su una gestione avanzata della rete di trasporto.

Qual è il potenziale di questi sistemi intelligenti?

Perché l’UE dovrebbe proporre un piano di sensibilizzazione?

- Una stima dello studio SeiSS[9] indica che se tutti i veicoli fosse dotati di un dispositivo eCall (chiamata di emergenza effettuata automaticamente dal veicolo in caso di incidente) entro il 2010 si potrebbe ottenere una riduzione compresa tra il 5 e il 15% del numero di vittime sulle strade dell’UE, con un risparmio fino a 22 miliardi di euro. Il sistema eCall potrebbe inoltre ridurre dal 10% al 20% gli ingorghi stradali, con un risparmio aggiuntivo compreso tra 2 e 4 miliardi di euro.

- Secondo lo stesso studio, si potrebbero evitare fino a 4 000 incidenti nel 2010 se solo il 3% dei veicoli fosse dotato del sistema ACC (Cruise Control adattativi) che effettua il controllo ed il mantenimento della distanza di sicurezza per evitare i tamponamenti.

- Per i sistemi di controllo laterale (avviso di uscita di corsia e assistenza al cambiamento di corsia), se si arrivasse a un tasso di penetrazione pari allo 0,6% appena, potrebbero essere evitati 1 500 incidenti nel 2010, mentre con un tasso di penetrazione del 7% nel 2020 si avrebbe a 14 000 incidenti in meno.

- Secondo il progetto AWAKE, che ha portato alla messa a punto di un sistema di rilevamento dell’ipovigilanza di un conducente , un avviso sonoro in caso di sonnolenza potrebbe svolgere un ruolo decisivo per prevenire il 30% degli incidenti mortali sulle autostrade e il 9% di tutti gli incidenti mortali.

- Il progetto SMART NETS ha dimostrato che se i centri di controllo del traffico urbano disponessero di software più avanzati e di dati sul traffico in tempo reale, la gestione del traffico migliorerebbe e si potrebbero ridurre gli ingorghi fino al 40%, con un notevole risparmio energetico.

- Anche altri sistemi quali l’ allarme di velocità eccessiva , il blocco dell’avviamento del motore in caso di tasso alcolometrico troppo elevato e le politiche per il rispetto delle regole de traffico possono avere, un impatto importante per un trasporto più pulito, sicuro ed efficiente.

3.3. Necessità di un’azione a livello europeo

Dalle considerazioni precedenti emerge che i sistemi per rendere le automobili “intelligenti” potrebbero contribuire significativamente alla soluzione di alcuni degli attuali problemi legati ai trasporti. Purtroppo, malgrado il loro potenziale, la maggior parte di questi sistemi intelligenti non è ancora commercializzata e i veicoli dotati di dispositivi telematici o di sistemi di sicurezza attiva di nuova generazione sono principalmente automobili di lusso che costituiscono una piccola percentuale del mercato. Per alcuni sistemi di sicurezza attiva particolarmente efficaci in commercio, ad esempio, l’introduzione su vasta scala si è scontrata con numerosi problemi ed ha richiesto periodi lunghi. È ciò che è avvenuto, ad esempio, con l’introduzione dell’ABS[10] (20 anni), dell’ESP (10 anni per raggiungere il 40% di penetrazione del mercato) e dell’ACC (ad oltre 25 anni dall’inizio della fase di sviluppo ed il tasso di penetrazione resta molto basso). Tali ritardi sono dovuti principalmente agli ostacoli di natura giuridica, alla situazione estremamente competitiva del settore automobilistico caratterizzato da margini ristretti e da una bassa redditività degli investimenti, al costo elevato dei sistemi intelligenti e, di conseguenza, alla scarsa domanda da parte della clientela, alla mancanza di informazioni, in tutta la società, circa i potenziali vantaggi di tali sistemi nonché all’assenza di chiari argomenti economici a loro favore.

In base a un sondaggio condotto da EUROTEST[11] su un campione rappresentativo di quasi 2 800 conducenti, solo la metà circa degli intervistati era a conoscenza delle attuali tecnologie di base a bordo dei veicoli che assicurano la sicurezza attiva e passiva (solo il 50% dei conducenti intervistati, ad esempio, conosceva la funzione del sistema di frenatura antibloccaggio (ABS). In base alle conclusioni dello stesso sondaggio è emerso che occorre fare di più, a livello europeo e a livello nazionale, per sensibilizzare i conducenti a uno stile di guida più sicuro, più pulito e più economico . Non ci si può attendere che i cittadini e i responsabili politici facciano investimenti o promuovano una tecnologia di cui non siano chiaramente dimostrati i vantaggi e l’utilità. Per stimolare la domanda di sistemi per automobili intelligenti da parte degli utilizzatori è quindi importante avviare un programma di sensibilizzazione coerente, prestando attenzione a non creare distorsioni di concorrenza sul mercato degli accessori, né a suscitare false aspettative nelle capacità di tali sistemi.

I problemi del trasporto in Europa, inoltre, devono trovare soluzioni armonizzate a livello europeo. È necessario rimuovere gli ostacoli che ritardano l’introduzione sul mercato, occorre stimolare la domanda dei prodotti e conseguire un consenso tra i principali attori del mercato. Il forum eSafety sottolinea che l’adozione su vasta scala dei sistemi per automobili intelligenti non può dipendere esclusivamente dal settore privato, ma necessita del pieno sostegno del settore pubblico, in particolare nella fase iniziale della penetrazione sul mercato di tecnologie mature, se queste contribuiscono a risolvere i problemi sociali e rappresentano l’eccellenza in fatto di innovazione. Anche l’iniziativa Cars21[12], che è rivolta ad assicurare un quadro normativo competitivo per il settore dell’automobile del XXI secolo, giudica eSafety un’iniziativa fondamentale per conseguire l’obiettivo di ridurre il numero delle vittime sulle strade europee. L’iniziativa “automobile intelligente” è legata all’iniziativa Cars21 e la integra per mezzo di numerose azioni di sensibilizzazione e attività di ricerca. Le azioni proposte nella presente comunicazione contribuiranno inoltre in modo significativo alla riduzione complessiva dell’emissione di sostanze inquinanti e potrebbe aiutare il settore automobilistico a rispettare l’impegno di abbassare a 140g/km nel 2008 le emissioni medie di CO2 delle nuove auto.

Per garantire l’interoperabilità e l’armonizzazione delle soluzioni tecniche in tutta l’Unione è necessario un approccio europeo coerente. In aggiunta alla standardizzazione e nello spirito dei lavori attualmente in corso sui sistemi cooperativi, le autorità pubbliche hanno un preciso ruolo da svolgere nella realizzazione delle infrastrutture appropriate dotate di funzioni intelligenti proponendo azioni mirate ad una più ampia diffusione dei sistemi di trasporto intelligenti.

Sono inoltre necessari ulteriori passi nel campo della ricerca e dello sviluppo . Nel corso degli ultimi decenni in Europa, anche grazie ai programmi quadro europei, sono stati realizzati importanti investimenti nel campo dell’utilizzo delle TIC per le tecnologie dell’automobile intelligente. Nell’ambito di questi programmi sono state messe a punto e testate numerose tecnologie che contribuiscono a una maggiore sicurezza delle strade e dei veicoli, alla diminuzione della congestione stradale e a un consumo energetico più razionale. Sono adesso necessari ulteriori sforzi per portare avanti le ricerche prioritarie condotte fino a questo momento, con particolare attenzione per i programmi di valutazione e il perfezionamento delle tecnologie e dei sistemi per renderli più intelligenti, più economici e più affidabili. È altresì importante mantenere la competitività dell’industria europea nei confronti del Giappone e degli Stati Uniti, dove esistono programmi di ricerca analoghi.

4. OBIETTIVI

In base alle tre necessità di azione a livello europeo nel settore delle automobili intelligenti descritti in precedenza si definiscono gli obiettivi dell’iniziativa “automobile intelligente” elencati in seguito:

1. coordinare e sostenere il lavoro degli Stati membri, dell’industria, dei cittadini e degli altri soggetti interessati, nell’ambito dell’iniziativa “automobile intelligente”;

2. sostenere la ricerca e lo sviluppo nel settore di veicoli più intelligenti, più puliti e più sicuri e facilitare l’adozione e l’uso dei risultati della ricerca;

3. aumentare la conoscenza delle soluzioni basate sulle TIC per stimolare la domanda di tali sistemi da parte degli utenti e renderli accettabili sul piano socioeconomico.

5. AZIONI PROPOSTE

5.1. Sostenere e coordinare il lavoro degli Stati membri e degli altri soggetti interessati.

Il primo obiettivo dell’iniziativa “automobile intelligente” è realizzato con il sostegno del forum eSafety. Le attività del forum eSafety sono descritte in due comunicazioni della Commissione[13]. Il forum è finalizzato a rimuovere gli ostacoli che impediscono ai sistemi per automobili intelligenti di accedere al mercato, creando consenso tra le parti interessate e raccomandazioni agli Stati membri e all’UE. Il forum è stato istituito nel 2003 e conta ora oltre 150 membri che rappresentano tutti i soggetti interessati al settore della sicurezza stradale. Fino ad ora ha istituito undici gruppi di lavoro, sotto la guida dell’industria, che si occupano di temi prioritari. Il forum ha presentato una serie di relazioni che forniscono un contributo importante alle iniziative delle imprese e per le attività sul piano politico. Il forum garantirà i collegamenti con le attività complementari nel settore dei sistemi di trasporto intelligenti quali Cars21, il programma d’azione europeo per la sicurezza stradale, e in particolare la Carta europea della sicurezza stradale[14], l’iniziativa “Sistemi di trasporti intelligenti per la logistica e l’intermodalità” annunciata nel programma comunitario di Lisbona e, nel settore dell’ambiente, il gruppo di lavoro “veicoli leggeri” del programma europeo sul mutamento climatico[15]. A mano a mano che l’iniziativa “automobile intelligente” si svilupperà, la Commissione prenderà in considerazione la possibilità di estendere le attività del forum eSafety alle TIC per trasporti più puliti e più sicuri.

Il forum diviene uno dei pilastri dell’iniziativa “automobile intelligente” e costituirà il collegamento principale con i poteri decisionali.

Per quanto riguarda il primo obiettivo dell’iniziativa “automobile intelligente”, il forum eSafety continuerà a sostenere la Commissione per mezzo dei suoi gruppi di lavoro. Si propongono, inoltre, le seguenti azioni specifiche:

4. Seguito e relazione sulle azioni specifiche proposte nella Seconda comunicazione su eSafety – “Mettere eCall a disposizione dei cittadini”, in particolare per quanto riguarda la firma del Memorandum di intesa sul sistema eCall da parte degli Stati membri, lo stato di adozione del numero unico di emergenza 112 e E112, lo stato dell’aggiornamento dei PSAP (punti di risposta del servizio pubblico) per il trattamento delle chiamate di emergenza E112 contenti informazioni circa l’ubicazione del chiamante e delle chiamate eCall, nonché sulla fornitura di servizi d’emergenza adeguati con capacità di localizzazione e di supporto linguistico;

5. presentazione di una raccomandazione della Commissione riguardante la progettazione e l’utilizzo sicuro delle interfacce uomo-macchina (HMI) per i sistemi per veicoli intelligenti. Tale raccomandazione aggiorna la raccomandazione della Commissione del 21 dicembre 1999 relativa ai sistemi sicuri e efficienti di informazione e comunicazione di bordo, tenendo conto, fra l’altro, dell’evoluzione della tecnologia nel corso degli ultimi cinque anni;

6. studio della possibilità di fare ricorso a sistemi di incentivazione a livello nazionale per sostenere l’acquisto di veicoli dotati di funzioni di sicurezza avanzate e per promuovere l’installazione di tali dispositivi anche come accessori. Per evitare la frammentazione del mercato interno è opportuno che gli Stati membri introducano incentivi fiscali in tutta l’UE, principalmente sotto forma di una tassazione differenziata, per orientare il comportamento dei consumatori verso una precisa categoria di veicoli dotati (di fabbrica o dopo la vendita) delle funzioni di sicurezza avanzata desiderate. Nell’elaborazione di simili piani d’incentivazione che prevedano un sostegno nazionale alle tecnologie delle automobili intelligenti si dovrà tenere conto delle norme in materia di aiuti di Stato;

7. esame dei bisogni di spettro radio da parte delle comunicazioni da veicolo a veicolo e organizzazione di un seminario per discutere le ripercussioni sullo spettro radio[16] dell’iniziativa “automobile intelligente”. I bisogni di spettro radio devono essere coordinati con gli organismi appropriati in una fase precoce dello sviluppo tecnico per garantire la disponibilità della banda di frequenze necessaria;

8. seguito della raccomandazione relativa all’istituzione di un codice europeo di buona condotta per lo sviluppo e la verifica dei sistemi avanzati di assistenza alla guida[17].

5.2. Ricerca e sviluppo nel settore dei veicoli più intelligenti, più puliti e più sicuri

Le attività dell’iniziativa “automobile intelligente” si basano sulle realizzazioni e sui risultati dei programmi quadro dell’UE nel settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico[18].

Gli obiettivi a lungo termine dell’iniziativa “automobile intelligente” possono essere raggiunti solo attraverso la ricerca cooperativa e saranno inseriti nel tema prioritario TIC del 7° PQ all’interno nella priorità TIC (TIC per affrontare le sfide della società ), che contribuisce allo sviluppo di sistemi e servizi di trasporto basati sulle TIC in grado di garantire un trasporto sicuro, ecologico, confortevole ed efficiente delle persone e delle merci. Le priorità di ricerca nel settore dell’automobile intelligente sono perfettamente conformi con le priorità di ricerca strategica dell’ERTRAC ( European Road Transport Research Advisory Council , Comitato consultivo europeo di ricerca sul trasporto su strada)[19]. Nell’ambito del secondo obiettivo dell’iniziativa “automobile intelligente” si propongono le seguenti azioni:

9. la ricerca cooperativa in Europa ha permesso ai fornitori di sistemi e ai fabbricanti di automobili di mettere a punto sistemi di sicurezza attiva per evitare gli incidenti o attenuarne le conseguenze. È opportuno che la ricerca futura in questo campo continui il lavoro fin qui realizzato e si concentri sulle esigenze della prossima generazione di sistemi di assistenza al conducente, migliorandone le prestazioni, l’affidabilità, la sicurezza e sul consumo ridotto di carburante, compresi i rischi potenziali legati alla compatibilità elettromagnetica, basandosi su componenti più economici, più intelligenti e più veloci.Nell’ambito del 6° PQ è stato avviato un primo gruppo di progetti su sistemi co-operativi basati sulle comunicazioni da veicolo a veicolo e da veicolo a infrastruttura. Sono necessarie altre attività di ricerca in questo campo per passare dai modelli concettuali di base a sistemi integrati che permettano di procedere a verifiche funzionale e al collaudo.I servizi di informazioni ai viaggiatori e di informazioni sul traffico sono divenuti fondamentali per migliorare l’accesso ai servizi di trasporto. Si stanno mettendo a punto piattaforme aperte per permettere ai viaggiatori di accedere alle informazioni in permanenza. Tali servizi stanno prendendo piede lentamente e saranno necessarie attività di RST per superare i problemi legati alla giustificazione commerciale di tali servizi e migliorarne l’accettazione da parte degli utilizzatori.La ricerca nel campo delle TIC dovrebbe inoltre contribuire a promuovere l’intermodalità , in particolare per il trasporto merci dove una migliore gestione della capacità ha un impatto diretto sul consumo di carburante. Le TIC dovrebbero inoltre contribuire a superare gli ostacoli economici del trasporto multimodale attraverso il miglioramento del flusso globale delle informazioni.Le attività di ricerca citate in precedenza devono essere integrate da azioni che dimostrino i vantaggi e l’utilizzo dei sistemi per veicoli intelligenti;

10. istituzione, attraverso il 7° PQ, di un programma di valutazione tecnico e socioeconomico globale basato su prove operative sul campo per valutare, in condizioni reali, l’impatto che i sistemi per automobili intelligenti basati sulle TIC avranno sul comportamento dei conducenti e sulla dinamica di guida. Le prove operative sul campo serviranno inoltre da base per un’analisi costi-benefici dei sistemi intelligenti avanzati e per una valutazione complessiva del loro impatto sulla sicurezza stradale e sull’efficacia del sistema di trasporto.L’introduzione sul mercato di tali sistemi esige l’impegno dell’industria automobilistica ed investimenti nelle infrastrutture di pertinenza delle autorità pubbliche. Ogni impegno assunto da parte di queste ultime dipenderà dai risultati di studi di valutazione d’impatto nell’ambito dei quali il rapporto costi-benefici ha un peso importante. Le prove operative sul campo forniranno dati operativi reali per lo svolgimento di tali analisi. Il programma dovrebbe incentrarsi sui sistemi prossimi alla commercializzazione che possono essere installati rapidamente su un numero sufficientemente ampio di veicoli. I risultati del programma di valutazione dipenderanno in larga misura dall’impegno, dal coinvolgimento e dalla partecipazione degli Stati membri all’individuazione, alla preparazione e al seguito delle prove. Ciò vale anche per il lavoro sui sistemi cooperativi nell’ambito dei quali i concessionari delle infrastrutture stradali, sia urbane che extraurbane, svolgono un ruolo essenziale per il conseguimento dei vantaggi previsti;

11. sostenere e promuovere l’attuazione di un programma indipendente di controllo di conformità e di valutazione delle prestazioni nell’UE utilizzando i mezzi e le capacità attualmente disponibili presso i principali centri di ricerca europei. Mentre nel campo della sicurezza passiva e delle emissioni esistono metodi di prova chiari per verificare le prestazioni della progettazione (ad esempio, la resistenza del veicolo in caso di incidente), non vi sono metodi armonizzati di prova delle prestazioni dei sistemi basati sulle TIC. Si pone, quindi, la pressante necessità di avviare la riflessione sui criteri e sui metodi di misurazione delle prestazioni di tali sistemi. Alcuni centri di prova europei hanno acquisito una notevole esperienza nella verifica delle prestazioni dei sistemi di sicurezza e di efficienza del traffico basati sulle TIC, ed è possibile avviare un’iniziativa globale in stretta collaborazione con l’industria automobilistica, i suoi fornitori, gli organismi di normalizzazione europei, gli Stati membri e EuroNCAP[20]. L’iniziativa comprenderà l’avvio di uno studio di fattibilità sulla metodologia di prova più appropriata e sulla struttura organizzativa del programma. Nella seconda fase si potrebbe avviare un progetto riguardante l’adeguata applicazione della metodologia, nel cui ambito effettuare verifiche preliminari delle prestazioni e creare collegamenti con gli organismi di normalizzazione. Questa fase potrebbe aver luogo nell’ambito del 7° PQ

5.3. Promuovere le soluzioni basate sulle TIC per le automobili intelligenti

Il pilastro “sensibilizzazione” dell’iniziativa “automobile intelligente” promuoverà la diffusione attiva di informazioni presso un vasto pubblico per far conoscere meglio ai conducenti e ai responsabili politici il potenziale dei sistemi per veicoli intelligenti, per stimolare la domanda degli utilizzatori e per favorire l’accettazione socioeconomica. Nell’ambito del terzo obiettivo dell’iniziativa “automobile intelligente” si propongono le seguenti azioni specifiche:

12. organizzare regolarmente manifestazioni sull’”Automobile intelligente” , per massimizzare l’attenzione dei media attraverso attività incentrate sui risultati (giornate dimostrative, presentazioni itineranti dei progetti integrati, seminari ecc.);

13. sostenere e lanciare attività di sensibilizzazione ai sistemi per automobili intelligenti, come la produzione di serie o documentari televisivi brevi e ben mirati su sistemi specifici basati sulle TIC; avviare un vasto studio di valutazione comparativa delle attività in corso rivolte alla promozione e all’introduzione dei sistemi per veicoli intelligenti negli Stati membri e nell’industria;

14. promuovere la creazione di una “ piattaforma di comunicazione eSafety ” al fine di migliorare, coordinare e armonizzare la comunicazione tra gli utenti finali e i vari soggetti interessati. Tale piattaforma è stata proposta dal gruppo di lavoro del forum eSafety dedicato alla sensibilizzazione degli utenti. In seno a tale gruppo di lavoro, un certo numero di partner dell’industria hanno giudicato necessario istituire un’organizzazione formale quale condizione indispensabile per sensibilizzare gli utenti a livello dell’UE. Questo lavoro si baserà su un insieme di buone pratiche e su campagne pilota destinate agli utilizzatori che dovranno essere testate in vari Stati membri;

15. sostenere e promuovere le iniziative delle varie parti interessate che perseguono gli obiettivi dell’iniziativa “automobile intelligente” conferendo loro il marchio i2010 o attraverso altre azioni mirate .

5.4. Monitoraggio dell’iniziativa “automobile intelligente”

Per misurare i progressi dell’iniziativa “automobile intelligente” sarà avviato un esercizio di monitoraggio a livello europeo, nazionale e industriale, incentrato in particolare sugli indicatori specifici che permettono di valutare regolarmente i progressi delle azioni proposte.

6. CONCLUSIONI

La presente comunicazione riguarda il terzo pilastro dell’iniziativa i2010, ossia la costruzione di una società dell’informazione europea fondata sull’inclusione, che offre una migliore qualità di vita e servizi pubblici migliori. Essa propone il lancio dell’iniziativa “automobile intelligente” che persegue tre obiettivi specifici: il coordinamento del lavoro delle parti interessate attraverso il forum eSafety, il sostegno alle attività di ricerca e sviluppo e la sensibilizzazione degli utenti ai sistemi per veicoli intelligenti e ai vantaggi potenziali da essi offerti, al fine di accelerare la loro introduzione sul mercato.

La comunicazione sottolinea l’importanza strategica delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni, che permettono di costruire veicoli più intelligenti, più sicuri e più puliti, che contribuiscono a superare i problemi sociali collegati ai trasporti su strada. Essa presenta l’iniziativa “automobile intelligente” come un quadro strategico che guiderà gli sforzi dei soggetti interessati per accelerare l’introduzione dei sistemi per veicoli intelligenti sui mercati europei e su altri mercati attraverso azioni chiaramente definite, che comprendono il ricorso a strumenti politici, di ricerca e di comunicazione.

Gli Stati membri sono i protagonisti principali dell’iniziativa “automobile intelligente”. La Commissione invita gli Stati membri a sostenere gli obiettivi illustrati nella presente comunicazione e sottolinea la necessità di agire insieme a livello europeo. A tal fine gli Stati membri sono invitati a svolgere un ruolo attivo nella realizzazione delle azioni proposte, in collaborazione con la Commissione, l’industria e le altre parti interessate.

[1] COM(2005) 229 def.: “i2010 – Una società europea dell’informazione per la crescita e l’occupazione”.

[2] Fonte DG TREN.

[3] Fonte EUROSTAT.

[4] COM(2001) 370 def. “LIBRO BIANCO: La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte”.

[5] COM(2003) 311 def. Programma di azione europeo per la sicurezza stradale - Dimezzare il numero di vittime della strada nell’Unione europea entro il 2010: Una responsabilità condivisa COM(2003) 542 def.: Tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni per veicoli sicuri e intelligenti.

[6] Fonte EUROSTAT.

[7] Database GIDAS.

[8] Fonte presentazione HELLA AMAA 2004.

[9] Exploratory Study on the potential socio-economic impact of the introduction of Intelligent Safety Systems in Road Vehicles (Studio esplorativo sul potenziale impatto socioeconomico dell’introduzione dei sistemi di sicurezza intelligenti nei veicoli stradali): relazione finale del SeiSS.

[10] ABS: sistema di frenatura antibloccaggio; ESP: programma elettronico di stabilità; ACC: Cruise Control Adattativi.

[11] http://www.eurotestmobility.net/eurotest.php?itemno=86&lang=EN

[12] Per ulteriori informazioni sull’iniziativa CARS 21 e per scaricare la relazione finale si veda: http://europa.eu.int/comm/enterprise/automotive/pagesbackground/competitiveness/cars21.htm .

[13] COM(2003) 542 def. Tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni per veicoli sicuri e intelligenti e COM(2005) 431 def. Seconda comunicazione su eSafety – Mettere eCall a disposizione dei cittadini.

[14] http://europa.eu.int/comm/transport/road/roadsafety/rsap/charter.htm

[15] http://forum.europa.eu.int/Public/irc/env/eccp_2/library .

[16] Conformemente alla decisione n. 676/2002/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ad un quadro normativo per la politica in materia di spettro radio nella Comunità europea (Decisione spettro radio).

[17] Risultati della parte RESPONSE 3 del progetto integrato PREVENT http://www.prevent-ip.org/

[18] http://www.cordis.lu/ist/so/esafety-road/home.html

[19] http://www.ertrac.org/

[20] European New Car Assessment Programme - Programma europeo per la valutazione delle automobili nuove: www.euroncap.com

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