Choose the experimental features you want to try

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 52005PC0361

    Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che abroga la direttiva 90/544/CEE del Consiglio sulle bande di frequenza designate per l’introduzione coordinata nella Comunità del servizio pubblico paneuropeo di radioavviso terrestre

    /* COM/2005/0361 def. - COD 2005/0147 */

    52005PC0361

    Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che abroga la direttiva 90/544/CEE del Consiglio sulle bande di frequenza designate per l’introduzione coordinata nella Comunità del servizio pubblico paneuropeo di radioavviso terrestre /* COM/2005/0361 def. - COD 2005/0147 */


    [pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

    Bruxelles, 3.8.2005

    COM(2005) 361 definitivo

    2005/0147 (COD)

    Proposta di

    DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

    che abroga la direttiva 90/544/CEE del Consiglio sulle bande di frequenza designate per l’introduzione coordinata nella Comunità del servizio pubblico paneuropeo di radioavviso terrestre

    (presentata dalla Commissione)

    RELAZIONE

    CONTESTO DELLA PROPOSTA |

    110 | Ragioni e obiettivi della proposta La presente proposta è volta ad abrogare la direttiva 90/544/CEE, del 9 ottobre 1990, sulle bande di frequenza designate per l’introduzione coordinata nella Comunità del servizio pubblico paneuropeo di radioavviso terrestre (direttiva ERMES). Dopo l’abrogazione la Commissione adotterà per questa banda di frequenze un nuovo piano armonizzato dello spettro al fine di conseguire gli obiettivi di politica comunitaria a norma della decisione 676/2002/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 marzo 2002, relativa ad un quadro normativo per la politica in materia di spettro radio nella Comunità europea (Decisione spettro radio). |

    120 | Contesto generale La direttiva ERMES che specifica l’utilizzo dello spettro per il servizio pubblico paneuropeo di radioavviso terrestre (ERMES) non risponde più alle esigenze politiche comunitarie in quanto assegna a ERMES quattro canali nella banda 169,4-169,8 MHz e consente di occupare questa intera banda a seconda della domanda del mercato. L’utilizzo di tale banda da parte di ERMES si è ridotto o è addirittura cessato ed ERMES è stato sostituito da altre tecnologie quali i servizi di messaggi brevi (SMS) attraverso il GSM. Atteso che l’uso armonizzato di questa banda potrebbe risultare utile ad altre applicazioni di interesse politico comunitario, nel 2003 la Commissione ha conferito un mandato alla Conferenza europea delle amministrazioni delle poste e delle telecomunicazioni (CEPT) in ossequio alla Decisione spettro radio al fine di raccogliere informazioni sui possibili usi della banda, individuare le opzioni che rispondono alle esigenze politiche comunitarie e proporre soluzioni tecniche e normative, tenuto conto delle comunicazioni elettroniche e di altri obiettivi comunitari, quale l’inclusione sociale delle persone disabili. |

    130 | Disposizioni in vigore nel settore oggetto della proposta La materia è regolata dalla direttiva ERMES che deve essere abrogata; la Commissione dovrà adottare un nuovo piano armonizzato. |

    140 | Coerenza con le altre politiche e con gli obiettivi dell’Unione Al momento dell’abrogazione della direttiva ERMES, la Commissione adotterà un nuovo piano delle frequenze e una nuova disposizione dei canali che permetterà la condivisione della banda da parte di sei tipi di applicazioni per rispondere alle esigenze comunitarie in conformità con le politiche e gli obiettivi dell’Unione europea. Tali applicazioni comprendono apparecchi per facilitare l’audizione alle persone audiolese che migliorerebbero le condizioni di viaggio all’interno della Comunità e trarrebbero vantaggio dalle economie di scala e dalla riduzione dei prezzi; allarmi sociali che permettano alle persone anziane di inviare messaggi di richiesta di soccorso; dispositivi di sorveglianza o tracciatura dei beni patrimoniali per il recupero di merci rubate all’interno della Comunità; sistemi di lettura dei contatori per le aziende di servizi pubblici elettrici e idrici, nonché i sistemi di radioavviso esistenti, quale ERMES, e i sistemi PMR (radio mobili privati). La direttiva quadro 2002/21/CE impone di prendere in considerazione le esigenze di gruppi sociali specifici, in particolare degli utenti disabili; il Consiglio informale “Telecomunicazioni” di Vitoria ha chiesto di garantire l’accesso a tutti i tipi di servizi elettronici alle persone disabili e alle persone anziane e il piano d’azione eEurope 2005 adottato dal Consiglio europeo del 21 e 22 giugno 2002 a Siviglia ha sottolineato l’importanza della possibilità, per tutti i cittadini, di accedere ai servizi pubblici on-line, all’offerta televisiva e alla telefonia mobile, in particolare l’accesso in banda larga, le politiche dello spettro e il contenuto multipiattaforma. |

    CONSULTAZIONE DELLE PARTI INTERESSATE E VALUTAZIONE D’IMPATTO |

    Consultazione delle parti interessate |

    211 | Metodi di consultazione, principali settori interessati e profilo generale dei partecipanti La Commissione ha sorvegliato costantemente l’uso della banda 169,4-169,8 MHz. Nel 1998 la Commissione ha fatto condurre uno studio relativo al mercato europeo dei servizi di radioavviso in Europa nell’ambito del quale sono state condotte 149 interviste con rappresentanti del settore, utenti e autorità. In base al mandato ricevuto dalla Commissione, dal 2002 al 2004 la CEPT ha condotto un’indagine sugli usi attuali e futuri della banda; attraverso interviste sono state raccolte informazioni e proposte di applicazioni. Sono stati inviati questionari e sono stati richiesti pareri alle autorità nazionali, all’Istituto europeo per le norme di telecomunicazione, ai rappresentanti del settore, ai gruppi di utenti, alle associazioni delle persone disabili e alle altre parti interessate. |

    212 | Sintesi e presa in considerazione delle risposte Lo studio del 1998 ha mostrato che l’uso di ERMES si era interrotto e che vari produttori avevano abbandonato lo sviluppo di sistemi di questo tipo. Nella sua relazione del 2004 alla Commissione la CEPT ha concluso che l’utilizzo della banda per i servizi ERMES era drasticamente diminuito e che tale banda avrebbe dovuto essere riorganizzata per altre applicazioni. Le applicazioni selezionate (allarmi sociali, sistemi di lettura dei contatori, sistemi per la sorveglianza e la tracciatura dei beni patrimoniali, sistemi di radioavviso, comunicazioni radio mobili private e apparecchi acustici) sono quelle che risultano più pertinenti, sia da un punto di vista tecnico che dal punto di vista politico comunitario. |

    Raccolta e utilizzazione dei pareri di esperti |

    221 | Settori scientifici/di competenza interessati Gestione delle spettro, comunicazioni elettroniche; competenza tecnica della CEPT. |

    222 | Metodologia impiegata La Commissione ha conferito un mandato alla CEPT che ha prodotto una relazione che è stata sottoposta al vaglio della Commissione, assistita dal comitato per lo spettro radio. |

    223 | Principali organizzazioni ed esperti consultati Autorità nazionali, ETSI, utenti di ERMES e potenziali utilizzatori di applicazioni alternative, associazioni delle persone audiolese, operatori del settore delle comunicazioni, produttori e altre parti interessate. |

    2249 | Sintesi dei pareri ricevuti e utilizzati Non è stata indicata l’esistenza di rischi potenzialmente gravi con conseguenze irreversibili. |

    225 | La Commissione ha appreso dalla relazione della CEPT che l’uso della banda per ERMES è diminuito in modo significativo e che esistono sei tipi di applicazioni che potrebbero condividere tale banda rispondendo alle esigenze politiche comunitarie. Per utilizzare la banda 169,4-169,8 MHz nel modo più efficiente, la direttiva ERMES deve essere abrogata e deve essere istituito un nuovo piano armonizzato per mezzo di una decisione della Commissione. |

    226 | Mezzi usati per rendere pubblico il parere degli esperti La relazione della CEPT è disponibile all’indirizzo: https://forum.europa.eu.int/Members/irc/infso/radiospectrum/library?l=/members/documentsv2004/rscom04-69_ermesdoc/_EN_1.0_ |

    230 | Valutazione dell’impatto La Commissione ha contemplato varie soluzioni per l’armonizzazione dello spettro finalizzata alle politiche comunitarie. L’autoregolamentazione, la coregolamentazione oppure la regolamentazione da parte delle autorità nazionali non possono abrogare la direttiva ERMES per assicurare l’introduzione tempestiva e armonizzata di un nuovo piano destinato a rispettare gli obiettivi politici comunitari. Per abrogare la direttiva ERMES è necessaria una direttiva del Consiglio e del Parlamento europeo; in seguito, sarà adottata una decisione della Commissione con un nuovo piano di armonizzazione preparato dalla Commissione in base alla competenza tecnica della CEPT e con l’aiuto del comitato per lo spettro radio. Le ripercussioni sociali positive del nuovo piano armonizzato comprenderanno l’inclusione sociale e la mobilità delle persone audiolese e di quelle anziane all’interno della Comunità, la protezione dai furti, la sicurezza offerta dalle funzionalità di monitoraggio più avanzate da parte delle aziende di servizi, nonché adeguati strumenti per le comunicazioni elettroniche. Il nuovo piano garantirà vantaggi a numerosi settori e imprese a livello comunitario, quali apparati per le comunicazioni radio, settori idrico e dell’elettricità, servizi di comunicazioni, teatri, centri di esposizione e congressi, scuole e istituti di assistenza sociale. Le ripercussioni positive sul piano economico comprendono la riduzione dei prezzi degli apparecchi acustici e degli allarmi sociali, maggiori possibilità di occupazione e mobilità per le persone audiolese, ridotti costi assicurativi e maggiori possibilità di recupero delle merci rubate, inferiori costi di sorveglianza e operativi per le aziende di servizi, fabbricazione di nuovi prodotti, nuove opportunità di investimento e di servizi, maggiore competitività ed economie di scala con le apparecchiature di radiocomunicazione operative in tutta la Comunità. Non esistono particolari ripercussioni ambientali pertinenti. |

    ELEMENTI GIURIDICI DELLA PROPOSTA |

    305 | Sintesi dell’azione proposta La proposta consiste nell’abrogazione della direttiva ERMES in modo che la Commissione possa adottare, conformemente alla Decisione spettro radio un nuovo piano per la banda 169,4-169,8 MHz che risponda alle esigenze politiche comunitarie attuali e future. |

    310 | Base giuridica Articolo 95 del trattato CE. |

    320 | Principio di sussidiarietà Il principio di sussidiarietà si applica nella misura in cui la proposta non rientra tra le materie di competenza esclusiva della CE. |

    Gli obiettivi della proposta non possono essere realizzati in maniera sufficiente dagli Stati membri per i motivi illustrati di seguito. |

    321 | L’azione individuale degli Stati membri non può garantire in modo soddisfacente l’uso armonizzato della banda 169,4-169,8 MHz per rispondere alle esigenze politiche comunitarie; tale obiettivo può essere meglio conseguito a livello comunitario attraverso misure del mercato interno conformemente alla Decisione spettro radio. L’adozione del nuovo piano richiede l’abrogazione della direttiva ERMES. |

    323 | L’abrogazione della direttiva ERMES può avvenire esclusivamente a livello comunitario per mezzo di un’altra direttiva. Il nuovo piano armonizzato deve essere adottato a livello comunitario per garantire che gli obiettivi politici comunitari siano rispettati in modo tempestivo e armonizzato. L’assenza di un tale nuovo piano armonizzato pregiudicherà l’introduzione di nuove applicazioni in grado di apportare vantaggi sociali ed economici agli Stati membri. |

    L’attività comunitaria faciliterà la realizzazione degli obiettivi della proposta per i motivi illustrati di seguito. |

    324 | Per garantire l’introduzione tempestiva e armonizzata del nuovo piano negli Stati membri è necessario abrogare la direttiva ERMES e sostituire il piano con un’altra misura vincolante comunitaria. In assenza di tale misura non sarà possibile garantire alcuna soluzione armonizzata e tempestiva. |

    325 | La direttiva ERMES non risponde più alle esigenze comunitarie. L’uso armonizzato della banda 169,4-169,8 MHz può servire da base ad altre applicazioni che rispondono agli attuali obiettivi politici comunitari. |

    327 | Gli Stati membri non possono abrogare la direttiva ERMES e non possono garantire l’introduzione tempestiva e armonizzata a livello comunitario di un nuovo piano dello spettro radio. |

    La proposta rispetta, pertanto, il principio di sussidiarietà. |

    Principio di proporzionalità La proposta rispetta il principio di proporzionalità per i motivi illustrati di seguito. |

    331 | La Commissione abrogherà la direttiva ERMES e introdurrà un nuovo piano dello spettro radio. Sarà armonizzata esclusivamente la parte di spettro necessaria alle applicazioni comunitarie. Le applicazioni che non necessitano di spettro armonizzato non saranno armonizzate a livello comunitario. Tenuto conto dell’evoluzione della tecnologia e delle esigenze dei consumatori la banda sarà soggetta a sorveglianza costante. |

    332 | Il nuovo piano è stato elaborato in base alla competenza tecnica della CEPT e con il contributo di esperti nazionali senza che ciò abbia comportato nuovi e inutili oneri finanziari e amministrativi a livello comunitario, nazionale e regionale. Il nuovo piano garantirà economie di scala, nonché nuovi e più efficaci servizi agli operatori e agli utenti all’interno della Comunità. |

    Scelta degli strumenti |

    341 | Strumenti proposti: direttiva. |

    342 | Altri strumenti non sarebbero adeguati per la seguente ragione: la direttiva ERMES può essere abrogata solo con un’altra direttiva. Il piano contenuto nella direttiva ERMES sarà sostituito da un nuovo piano efficace e più adeguato basato su una decisione della Commissione a titolo della Decisione spettro radio. |

    INCIDENZA SUL BILANCIO |

    409 | La proposta non incide sul bilancio comunitario. |

    INFORMAZIONI AGGIUNTIVE |

    510 | Semplificazione |

    511 | La proposta prevede la semplificazione della normativa, delle procedure amministrative per le autorità pubbliche (comunitarie o nazionali) e delle procedure amministrative per i soggetti privati. |

    512 | Una volta abrogata la direttiva, l’adozione di un nuovo piano da parte della Commissione solleverà il Parlamento europeo e il Consiglio dai compiti tecnici relativi alla gestione dello spettro. |

    513 | L’armonizzazione dello spettro agevolerà il compito delle autorità nazionali che disporranno di una tabella chiara per l’allocazione dello spettro per le applicazioni armonizzate. |

    514 | Lo spettro armonizzato semplificherà la fabbricazione, la vendita e l’uso di nuove applicazioni nella Comunità e aprirà nuove opportunità per gli utenti con necessità particolari. |

    516 | La proposta è inserita nel programma aperto della Commissione per l’aggiornamento e la semplificazione dell’acquis comunitario. |

    520 | Abrogazione della normativa vigente L’adozione della proposta comporterà l’abrogazione della normativa vigente. |

    560 | Spazio economico europeo L’atto proposto riguarda un settore contemplato dall’accordo SEE ed è quindi opportuno estenderlo al SEE. |

    1. 2005/0147 (COD)

    Proposta di

    DIRE TTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

    che abroga la direttiva 90/544/CEE del Consiglio sulle bande di frequenza designate per l’introduzione coordinata nella Comunità del servizio pubblico paneuropeo di radioavviso terrestre (Testo rilevante ai fini del SEE)

    IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato che istituisce la Comunità economica europea, in particolare l’articolo 95,

    vista la proposta della Commissione,[1]

    visto il parere del Comitato economico e sociale europeo,[2]

    visto il parere del Comitato delle regioni,[3]

    deliberando secondo la procedura di cui all’articolo 251 del trattato,[4]

    considerando quanto segue:

    (1) La direttiva 90/544/CEE del Consiglio, del 9 ottobre 1990, sulle bande di frequenza designate per l’introduzione coordinata nella Comunità del servizio pubblico paneuropeo di radioavviso terrestre[5] imponeva agli Stati membri di designare, entro il 31 dicembre 1992, quattro canali nella banda dello spettro radio 169,4-169,8 MHz per il servizio pubblico paneuropeo di radioavviso terrestre (di seguito denominato “ERMES”) e di predisporre, quanto prima, piani per consentire al servizio pubblico paneuropeo di radioavviso di occupare l’intera banda 169,4-169,8 MHz a seconda della domanda del mercato.

    (2) L’utilizzo della banda 169,4-169,8 MHz per ERMES nella Comunità si è ridotto o è addirittura cessato, pertanto questa banda non è più utilizzata in modo efficiente da ERMES e potrebbe essere meglio impiegata per rispondere ad altre esigenze politiche comunitarie.

    (3) La decisione n. 676/2002/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 marzo 2002, relativa ad un quadro normativo per la politica in materia di spettro radio nella Comunità europea (Decisione spettro radio)[6] ha istituito un quadro comunitario politico e giuridico per assicurare il coordinamento delle strategie politiche e, ove necessario, condizioni armonizzate in merito alla disponibilità e all’uso efficiente della banda dello spettro necessaria per l’istituzione e il funzionamento del mercato interno. Tale decisione consente alla Commissione di adottare misure tecniche di attuazione pertinenti per assicurare condizioni armonizzate riguardo alla disponibilità e all’uso efficace dello spettro radio.

    (4) Dato che la banda 169,4-169,8 MHz è adeguata per le applicazioni che offrono vantaggi alle persone audiolese o disabili, e tenuto conto che la promozione di tali applicazioni è un obiettivo politico della Comunità in aggiunta all’obiettivo generale di assicurare il funzionamento del mercato interno, la Commissione, in ossequio all’articolo 4, paragrafo 2, della Decisione spettro radio ha conferito un mandato alla Conferenza europea delle amministrazioni delle poste e delle telecomunicazioni (di seguito “la CEPT”) incaricandola di esaminare, tra le altre, le applicazioni destinate ad aiutare le persone disabili.

    (5) In ossequio al mandato la CEPT ha elaborato un nuovo piano delle frequenze e una nuova disposizione dei canali che consente la condivisione della banda da parte di sei tipi di applicazioni selezionate, al fine di rispondere a varie esigenze politiche comunitarie.

    (6) Per tali ragioni, e conformemente agli obiettivi della Decisione spettro radio, la direttiva 90/544/CEE deve essere abrogata,

    HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA:

    Articolo 1

    La direttiva 90/544/CEE è abrogata a partire dal […].

    Articolo 2

    La presente direttiva entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea .

    Articolo 3

    Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva.

    Fatto a Bruxelles, addì

    Per il Parlamento europeo Per il Consiglio

    Il Presidente Il Presidente

    […] […]

    [1] GU C del , pag. .

    [2] GU C del , pag. .

    [3] GU C del , pag. .

    [4] GU C del , pag. .

    [5] GU L 310 del 9.11.1990, pag. 28.

    [6] GU L 108 del 24.4.2002, pag. 1.

    Top