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Document 52005DC0196

    COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO, AL PARLAMENTO EUROPEO E AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO Una partnership UE-USA più forte e un mercato più aperto per il 21° secolo

    52005DC0196




    [pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

    Bruxelles, 18.5.2005

    COM(2005) 196 definitivo

    COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO, AL PARLAMENTO EUROPEO E AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO

    Una partnership UE-USA più forte e un mercato più aperto per il 21° secolo

    RELAZIONE

    1. La “dichiarazione UE-USA sul rafforzamento della nostra partnership economica”, concordata in occasione del vertice UE-USA del 2004, esortava i partner transatlantici a sviluppare una strategia lungimirante per migliorare le relazioni economiche tra gli USA e l’UE. La dichiarazione invitava le parti interessate su entrambe le sponde dell’Atlantico a valutare le relazioni economiche bilaterali e studiare i mezzi per eliminare le barriere commerciali e normative e gli ostacoli agli investimenti.

    2. Il 30 settembre 2004 l’UE ha avviato una consultazione on-line con la quale chiedeva alle imprese, alle organizzazioni ambientali e dei consumatori, alle organizzazioni sindacali e agli altri gruppi e soggetti interessati di descrivere gli ostacoli che essi incontrano nelle relazioni commerciali e negli investimenti sui mercati dell’altra parte. Alle parti interessate stata inoltre offerta la possibilità di esprimere le proprie opinioni in occasione di due apposite conferenze organizzate dalla Commissione.

    3. Sulla base delle risposte fornite dalle parti interessate, la Commissione ha individuato i settori che richiedono una collaborazione con gli USA. Le iniziative proposte dalla Commissione costituiscono un pacchetto teso a promuovere gli scambi e gli investimenti UE-USA in tre settori:

    - regolamentazione del mercato transatlantico;

    - dinamica della conoscenza e dell’innovazione;

    - frontiere più intelligenti e sicure per accelerare gli scambi e gli investimenti.

    4. Per quanto riguarda i meccanismi di attuazione, la Commissione propone una combinazione intersettoriale di approcci vincolanti e non, il cui obiettivo rilanciare e migliorare la partnership economica UE-USA mantenendo nel contempo il nostro impegno a promuovere lo sviluppo sostenibile. Ciò comprende la definizione di un ambizioso piano per migliorare ulteriormente l’efficienza della cooperazione in campo normativo.

    5. La valutazione ex-ante degli eventuali e successivi impegni vincolanti verrebbe eseguita in conformità con la comunicazione in materia di valutazione d'impatto[1]. Inoltre, prevista una valutazione di impatto sulla sostenibilità in conformità con le norme applicabili alle proposte della Commissione che scaturiscono dalla presente comunicazione e che necessitano di un mandato da parte del Consiglio.

    6. La comunicazione presenta inoltre una serie di proposte per rafforzare il quadro politico generale della partnership transatlantica.

    INDICE

    1. Introduzione 4

    2. Base logica 4

    3. Iniziative per rendere più efficiente il mercato transatlantico 6

    3.1. Regolamentazione del mercato transatlantico 6

    3.1.1. Cooperazione in materia di politica normativa 6

    3.1.2. Facilitare gli investimenti 8

    3.1.3. Politica della concorrenza e applicazione della stessa 8

    3.1.4. Appalti pubblici 9

    3.1.5. Aviazione 9

    3.1.6. Servizi di trasporto marittimo e affari marittimi 9

    3.1.7. Mercati finanziari 10

    3.1.8. Libera circolazione delle persone 11

    3.1.9. Riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali 11

    3.2. Dinamica della conoscenza e dell’innovazione 11

    3.2.1. Nuove tecnologie 11

    3.2.1.1. Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC): regolamentare l’innovazione 11

    3.2.1.2. Spazio 12

    3.2.2. Proprietà intellettuale 12

    3.2.3. Ricerca e sviluppo 13

    3.2.4. Energia 13

    3.2.5. Istruzione e formazione professionale 14

    3.3. Frontiere più intelligenti e sicure per scambi e investimenti più rapidi 14

    4. Realizzare gli obiettivi economici 15

    4.1. Gli strumenti politici 15

    5. Struttura generale delle relazioni UE-USA 17

    5.1. La nuova agenda transatlantica (NTA) – una valutazione indipendente 17

    5.2. Conferire alle relazioni UE-USA un profilo politico che corrisponda alle nostre ambizioni 18

    6. Conclusioni e raccomandazioni 20

    1. INTRODUZIONE

    In applicazione della “dichiarazione UE-USA sul rafforzamento della nostra partnership economica” (in appresso denominata “dichiarazione di Dromoland”), concordata durante il vertice UE-USA del 2004, la presente comunicazione propone un pacchetto di iniziative per promuovere gli scambi e gli investimenti UE-USA. Tali iniziative riguardano la cooperazione in campo normativo, il settore dei servizi (compresa l’industria dell’aviazione e i mercati finanziari), gli investimenti, la concorrenza, gli appalti pubblici, l’innovazione, le nuove tecnologie e l’interfaccia commercio/sicurezza. Viene proposto a livello intersettoriale un quadro che impegna entrambi i partner ad attuare le misure necessarie per far fronte agli impegni per rilanciare e migliorare la partnership economica UE-USA e contribuire alla creazione di un mercato transatlantico senza barriere. L’obiettivo fornire alle rispettive autorità di regolamentazione gli strumenti necessari per promuovere la cooperazione ed evitare l’insorgere di problemi di natura normativa. Un controllo politico permetterà di garantire che gli impegni si traducano in risultati concreti. La Commissione propone pertanto che venga concordata una dichiarazione economica insieme agli USA in occasione del vertice UE-USA del 2005 al fine di iniziare ad agire nei suddetti settori, riservandosi la possibilità di ricorrere in alcuni casi ad accordi vincolanti. La presente comunicazione contiene inoltre una serie di proposte per rafforzare il quadro politico generale della partnership transatlantica.

    2. BASE LOGICA

    Le relazioni economiche rappresentano la colonna portante dei crescenti rapporti UE-USA. La vitalità di tali relazioni stata fondamentale per creare le condizioni necessarie per permettere alle relazioni politiche transatlantiche di svilupparsi nel corso degli ultimi decenni.

    I partecipanti al vertice UE-USA di Dromoland del 2004 hanno deciso di individuare gli strumenti di cooperazione e le migliori pratiche per promuovere la crescita economica, l’occupazione e l’innovazione ed hanno invitato le parti interessate su entrambe le sponde dell’Atlantico a formulare proposte su come favorire l'integrazione economica a livello transatlantico. In occasione del vertice del 2005 essi si sono fissati l’obiettivo di adottare una strategia lungimirante per migliorare la partnership economica UE-USA. È stata organizzata una consultazione di tre mesi delle parti interessate nell’UE, che si conclusa il 31 dicembre 2004. Le risposte delle parti interessate forniscono una serie di idee costruttive. La maggior parte delle risposte segnala la necessità di eliminare le barriere non tariffarie, in particolare quelle riguardanti la normativa in materia di commercio e sicurezza[2]. Le parti interessate hanno anche citato l’avanzamento dell’agenda di Lisbona come requisito essenziale per rafforzare le relazioni economiche a livello transatlantico. La presente comunicazione formula alcune proposte per una strategia congiunta UE-USA tesa a consolidare l’integrazione economica. Essa tiene conto anche delle opzioni per potenziare le strutture politiche che sono alla base delle relazioni UE-USA.

    L’UE e gli USA vantano, a livello mondiale, il maggior volume di scambi e investimenti bilaterali. Nel 2003 il volume complessivo degli scambi UE-USA di beni e servizi ammontava a circa 600 miliardi di euro. Sebbene a volte le dispute commerciali dominino le testate dei giornali, esse riguardano in realtà meno del 2% del suddetto volume di scambi. Una caratteristica sempre più marcata delle relazioni economiche UE-USA data dagli ingenti flussi di investimenti esteri diretti (IED) in entrambe le direzioni. Nel 2003 questi ultimi ammontavano complessivamente a circa 1 400 miliardi di euro (766 miliardi di IED europei negli USA e circa 640 miliardi di IED statunitensi in Europa). Ben 14 milioni di posti di lavoro nell’UE e negli USA dipendono dalle relazioni commerciali transatlantiche. La competitività dovrebbe essere ulteriormente migliorata riducendo il costo dei fattori di produzione, promuovendo la cooperazione in campo normativo a livello internazionale, difendendo i diritti di proprietà intellettuale e impegnandosi ad aprire i mercati dei paesi terzi.

    Nonostante la portata delle relazioni economiche bilaterali, la maggior parte delle attività riguarda ancora gli scambi e gli investimenti[3]. Il miglioramento del quadro normativo può contribuire in maniera significativa a rafforzare tali relazioni e a sviluppare le opportunità commerciali. In primo luogo, il costo degli ostacoli normativi in molti settori continua ad essere elevato. La progressiva abolizione di tali ostacoli potrebbe generare notevoli benefici a livello settoriale a vantaggio delle imprese e dei consumatori. In secondo luogo, dobbiamo rafforzare i fattori della crescita e dell’innovazione promuovendo lo sviluppo e l’integrazione delle nostre economie basate sulla conoscenza. In terzo luogo, sia l’UE che gli USA devono affrontare una serie di gravi problemi economici interni ed esterni. Gli USA accusano un elevato deficit di bilancio e un forte disavanzo della bilancia commerciale; da parte sua, l’UE deve far fronte ai suoi tassi di crescita deludenti. Infine, sia l’UE che gli USA sono esposti alla concorrenza sempre più feroce delle economie in forte crescita, come ad esempio la Cina e l’India.

    L’UE ha risposto a queste sfide con il rinnovo della strategia di Lisbona, che prevede una maggiore integrazione e un nuovo impulso alla convergenza in campo amministrativo e normativo a livello internazionale[4], salvaguardando il tradizionale obiettivo dello sviluppo sostenibile. Il potenziamento della partnership economica UE-USA contribuisce pertanto alla realizzazione dell'obiettivo generale di promuovere l'occupazione, la crescita e l’innovazione, stimolando nel contempo gli scambi e gli investimenti. Molti di questi aspetti riguardano lo sviluppo sostenibile in tutte le sue dimensioni (dimensione ambientale, sociale ed economica). Lo sviluppo sostenibile dovrebbe pertanto occupare una posizione di primo piano nell’ambito della partnership economica UE-USA.

    La conclusione dell’agenda di sviluppo di Doha dell’OMC rappresenta la priorità assoluta per garantire una crescita globale sostenibile. L’UE e gli USA stanno collaborando per realizzare questo obiettivo. Un accordo di libero scambio (ALS) UE-USA rischierebbe di pregiudicare questa priorità multilaterale. L’OMC la sede adeguata per i negoziati sulle riduzioni tariffarie. Le iniziative economiche bilaterali UE-USA dovrebbero essere complementari al processo OMC e affrontare i principali ostacoli, che sono sostanzialmente di tipo normativo. Un accordo di libero scambio non risolverebbe questo problema di base delle relazioni economiche tra i due blocchi.

    Sebbene i temi macroeconomici di interesse comune per l’UE e gli USA siano discussi in diverse sedi multilaterali, uno scambio bilaterale di vedute su tali questioni contribuirebbe a sviluppare un'analisi congiunta, rafforzando in tal modo la partnership UE-USA e facilitando un approccio consensuale ai problemi macroeconomici nei consessi multilaterali.

    3. INIZIATIVE PER RENDERE PIÙ EFFICIENTE IL MERCATO TRANSATLANTICO

    3.1. Regolamentazione del mercato transatlantico

    3.1.1. Cooperazione in materia di politica normativa

    Con l'espansione dell'economia transatlantica diventa sempre più evidente che non più possibile soddisfare la richiesta di una concorrenza più equa e garantire un elevato livello di tutela dei consumatori e dell'ambiente senza ampliare la sfera normativa. Questa consapevolezza ha portato ad un numero sempre più crescente di stretti contatti tra le autorità di regolamentazione dell’UE e quelle statunitensi, ivi comprese le autorità responsabili della concorrenza. Tali contatti sono importanti, poiché la regolamentazione in presenza di un vacuum può causare distorsioni nell’economia e addirittura danni. Tuttavia, la responsabilità e la legittimità democratica impongono il mantenimento dell’autonomia in campo normativo e dei più elevati standard in materia di salute, sicurezza e tutela dell’ambiente e dei consumatori.

    È opinione ampiamente condivisa che il mercato transatlantico funzioni complessivamente in maniera efficiente e ciò trova conferma nel semplice volume dei flussi giornalieri di beni e di capitali. Tuttavia, in alcuni settori necessario un rafforzamento del dialogo e della cooperazione, in particolare prima della fase normativa, per evitare approcci divergenti tra l’UE e gli USA, che potrebbero far salire i costi e inibire il potenziale di crescita a detrimento dei consumatori, delle imprese e delle altre parti interessate.

    Sebbene la cooperazione UE-USA in campo normativo abbia registrato importanti successi, permangono ancora alcuni problemi. La sfida consiste nel definire un metodo di cooperazione che spinga le autorità di regolamentazione a riconoscere che, sebbene le loro attività continuino ad essere destinate principalmente all’elettorato nazionale, esse hanno ora anche il compito congiunto di amministrare e regolamentare un mercato transatlantico.

    Tra le recenti iniziative tese a migliorare la cooperazione tra le autorità di regolamentazione figurano anche gli orientamenti UE-USA sulla cooperazione e la trasparenza in campo normativo, elaborati nel 2002. Un approccio più sistematico stato sviluppato nel giugno 2004 con la tabella di marcia per la cooperazione UE-USA in campo normativo. Questi strumenti volontari riguardano i prodotti industriali. Essi rappresentano un passo in avanti che ha permesso la cooperazione in diversi settori, contribuendo in maniera generale a sensibilizzare sull'esigenza di rafforzare la cooperazione UE-USA in campo normativo, e sono stati accolti favorevolmente dalle parti interessate. Tuttavia, tali strumenti soffrono ancora della mancanza di visibilità. La loro effettiva attuazione dipende spesso dalle priorità riguardanti l'utilizzo delle risorse disponibili o dalla natura dei mandati e delle autorizzazioni nel campo della regolamentazione. L'impegno a collaborare mostrato dalle autorità di regolamentazione dunque variabile.

    L'esperienza dimostra pertanto che necessario garantire il più alto livello possibile di sostegno politico, creare un meccanismo di programmazione per individuare i settori che necessitano di un maggior progresso e sviluppare sistematicamente priorità e obiettivi adeguati. Gli attuali dialoghi in campo normativo, che riguardano una molteplicità di settori, dimostrano anche che non si può applicare un modello “universale” e che necessaria una certa flessibilità, poiché alcuni dialoghi già funzionano in maniera efficiente. Sulla base dell'esperienza acquisita finora, l’UE e gli USA dovrebbero compiere ora un passo qualitativo ambizioso per potenziare la cooperazione in campo normativo, mantenendo un approccio settoriale e applicando, ove opportuno, l'intera gamma di strumenti disponibili (scambio di informazioni, rafforzamento della fiducia, misure vincolanti che richiedono modifiche in campo legislativo, ecc.).

    Una strategia rafforzata implica:

    - il miglioramento della cooperazione a monte, ivi compresi i seguenti elementi chiave:

    - tempestivo scambio dei programmi di lavoro annuali tra la Commissione e le autorità di regolamentazione degli USA;

    - una “linea diretta per le autorità di regolamentazione”, da utilizzare quando una parte chiede di essere consultata su nuove iniziative in campo normativo programmate dall'altra parte e che potrebbero incidere sui suoi interessi vitali;

    - identificazione dei settori in cui la cooperazione ha la maggiore possibilità di generare ulteriori vantaggi economici;

    - consultazione in seno agli enti normativi internazionali nella fase di elaborazione delle nuove norme o iniziative politiche;

    - promozione di valutazioni equilibrate dell'impatto economico, sociale e ambientale oltre i confini di entrambe le parti;

    - scambio e sviluppo delle migliori pratiche in termini di analisi del rischio riguardo alla tutela dei consumatori e dell'ambiente, tenendo conto del principio di precauzione;

    - misure supplementari per promuovere una maggiore comprensione delle pratiche normative altrui e un'applicazione più efficace e coerente degli approcci e degli strumenti normativi. Ciò comprenderebbe lo scambio delle migliori pratiche generali in campo normativo, ad esempio le disposizioni in materia di trasparenza e consultazione pubblica.

    - il riconoscimento dell'equivalenza quando i regolamenti e le norme, sebbene differenti, forniscono un livello equivalente di protezione e qualità;

    - lo sviluppo di norme comuni, ove opportuno.

    3.1.2. Facilitare gli investimenti

    Nonostante l'importanza dei flussi di investimenti nel quadro delle relazioni economiche UE-USA, gli USA continuano ad applicare delle restrizioni anomale in materia di proprietà che vanno al di là del livello minimo necessario per garantire la sicurezza. Nel settore dell’aviazione, l'eliminazione delle restrizioni sulle partecipazioni straniere su entrambe le sponde dell’Atlantico fornirebbe ai vettori un migliore accesso ai capitali internazionali, contribuendo in tal modo a promuovere le operazioni su scala globale, la crescita, l'efficienza competitiva, la concorrenza e gli interessi dei consumatori. A livello più generale, anche le società dell’UE si dicono preoccupate per il fatto che le procedure di controllo e di notifica che riguardano il comitato sugli investimenti esteri negli USA (CFIUS) e il controllo del personale sensibile prevedano requisiti eccessivi in materia di vigilanza e di governo societario. L’UE dovrebbe puntare all'abolizione, da parte degli USA, delle rimanenti restrizioni sulla proprietà e alla sostituzione delle stesse con requisiti di notifica semplificati, ragionevoli e proporzionati, ricorrendo, se necessario, a disposizioni vincolanti.

    Un’ulteriore iniziativa consiste nel portare avanti negli USA la riforma in materia di illeciti, un argomento di estremo interesse per gli investitori europei, per i quali le dubbie richieste di risarcimento danni rappresentano un notevole elemento di incertezza per gli investimenti negli USA.

    3.1.3. Politica della concorrenza e applicazione della stessa

    Con il progressivo intrecciarsi delle economie UE ed USA, le fusioni e acquisizioni su un lato dell’Atlantico producono sempre di più delle conseguenze sull'altro lato in termini di politica della concorrenza. La Commissione europea e le autorità USA responsabili della concorrenza collaborano intensamente nel quadro degli accordi del 1991 e del 1998 mediante il coordinamento delle attività di applicazione e lo scambio di informazioni non riservate. Per quanto riguarda i cartelli internazionali sottoposti a indagini congiunte, la mancanza di un quadro che consenta lo scambio di informazioni riservate può ostacolare un’efficace collaborazione. L’UE e gli USA dovrebbero studiare come superare gli ostacoli che impediscono tale scambio di informazioni.

    3.1.4. Appalti pubblici

    L'apertura reciproca dei mercati degli appalti pubblici dell’UE e degli USA rafforzerebbe la competitività dell’Europa e creerebbe nuove opportunità per le imprese dell’UE (ivi comprese le PMI). Sebbene l'accordo OMC sugli appalti pubblici (GPA) accresca in maniera significativa le opportunità per entrambe le parti, gli USA sono sempre stati restii a migliorare la situazione. “Buy America”, la legge sulle piccole imprese (Small Business Act) e le preferenze nazionali rappresentano alcuni dei principali ostacoli all'accesso al mercato menzionati dalle società dell'UE.

    Per porre rimedio a questa situazione, le relazioni con gli USA nel settore degli appalti pubblici dovrebbero essere gestite sulla base di un accordo “GPA+” reciproco. È inoltre opportuno elaborare, sulla base dei lavori precedenti, delle misure di accompagnamento per migliorare l'accesso reciproco agli appalti, promuovendo anche l'impiego delle procedure d'appalto elettroniche su entrambi i lati dell’Atlantico.

    Inoltre, l’UE e gli USA dovrebbero rafforzare il coordinamento e la cooperazione al fine di portare avanti i negoziati plurilaterali e multilaterali sugli appalti pubblici: revisione del GPA (testo e campo d’applicazione), aumento degli aderenti al GPA e negoziazione di un accordo multilaterale sugli appalti pubblici nel settore dei servizi nell’ambito del GATS.

    3.1.5. Aviazione

    I negoziati relativi ad un accordo globale UE-USA sui servizi aerei offre una preziosa occasione per rafforzare in maniera concreta le relazioni transatlantiche. I servizi aerei sono attualmente disciplinati da un quadro normativo che riflette la realtà politica e tecnologica degli anni ‘40. Un nuovo accordo creerebbe nuove opportunità commerciali per le linee aeree degli USA e dell’UE, generando enormi vantaggi in termini economici (risparmi per i consumatori pari ad almeno 5 miliardi di euro l’anno, oltre 17 milioni di passeggeri in più ogni anno, nuova occupazione su entrambe le sponde dell’Atlantico). Un accordo globale UE-USA produrrebbe una base giuridica ed economica solida per i servizi aerei transatlantici. I tempi sono maturi per portare avanti i negoziati, insistendo sui notevoli benefici che ne deriverebbero per l’intera economia transatlantica. Tali negoziati dovrebbero basarsi sul progetto di accordo presentato nel giugno 2004. Si dovrebbero compiere progressi in diversi settori chiave disciplinati dall’accordo: cooperazione in campo normativo (con particolare riferimento alla sicurezza, agli aiuti di Stato e alla concorrenza) e diritti di traffico. L’amministrazione USA sta studiando l’importante questione delle norme riguardanti la proprietà e il controllo delle linee aeree statunitensi.

    3.1.6. Servizi di trasporto marittimo e affari marittimi

    I trasporti marittimi sono un elemento importante per agevolare il commercio internazionale e transatlantico. Il commercio marittimo rappresenta il 90% degli scambi internazionali (in termini di volume) e diversi accordi, come ad esempio l’accordo sul trasporto in container, mostrano ormai da tempo dei tassi di crescita annuale a due cifre. L’industria marittima dell'UE e degli USA ha assunto un’importanza economica considerevole ed vitale per gli scambi internazionali. Le politiche restrittive rischiano di frenare il progresso economico e l’espansione del commercio mondiale. È quindi opportuno definire il quadro normativo per il settore marittimo e in particolare per le misure di sicurezza, dove richiesta una maggiore collaborazione.

    La Commissione europea ha iniziato a elaborare una politica marittima globale, mentre l’amministrazione USA ha adottato nel dicembre 2004 un piano d’azione sugli oceani in risposta alla relazione della commissione USA per la politica degli oceani del settembre 2004. La cooperazione in questo settore potrebbe essere ulteriormente rafforzata e dovrebbe essere estesa a settori quali la gestione internazionale degli oceani e il diritto del mare, lo scambio di dati, la ricerca, la sicurezza marittima, la tutela ambientale e l’uso economico e sostenibile degli oceani e delle loro risorse.

    3.1.7. Mercati finanziari

    L’accesso ai capitali fondamentale per gli investimenti e l’innovazione. I mercati finanziari dell’UE e degli USA sono già fortemente integrati, il che riflette l’ingente volume di investimenti incrociati e di flussi di capitale. Si avverte tuttavia l’esigenza di una maggiore integrazione. Una reale integrazione dei mercati finanziari dell’UE e degli USA può contribuire a ridurre del 60% il costo delle transazioni commerciali su entrambe le coste dell’Atlantico, accrescendo del 50% il volume degli scambi e abbassando del 9% il costo del capitale. Per contro, le divergenze in campo normativo o le ripercussioni normative tra una giurisdizione e l’altra hanno notevoli conseguenze a livello economico. Alcuni settori, come ad esempio il settore assicurativo degli USA, conservano ancora delle barriere di mercato di tipo tradizionale.

    L’UE e gli USA sono convinti dell’esigenza di aumentare la convergenza e l’accettazione dell’equivalenza funzionale in settori chiave quali le norme in materia di contabilità e di audit, i requisiti di adeguatezza patrimoniale per le banche e le condizioni quadro per i mercati bancari e gli altri mercati finanziari, in particolare i conglomerati finanziari. Il dialogo normativo sui mercati finanziari tra i diversi attori su entrambe le sponde dell’Atlantico ha affrontato con successo una serie di problematiche fondamentali, come ad esempio l’attuazione della legge Sarbanes-Oxley, la possibilità per le società dell’UE di uscire dalle borse valori statunitensi e la necessità della convergenza delle norme in materia di contabilità. Su queste ultime stato ora raggiunto un accordo politico. In un prossimo futuro saranno riconosciute le norme internazionali in materia di contabilità per gli organi emittenti europei che operano negli USA; dovrebbero inoltre essere avviate le discussioni sul riconoscimento reciproco dell’assicurazione contro i rischi commerciali e, nel settore riassicurativo, si dovrebbero trovare delle soluzioni per abolire i requisiti di garanzia applicati ai riassicuratori dell’UE che operano negli USA. Per quanto riguarda i temi più generali, come ad esempio le strategie di governo societario, la Commissione europea e le sue controparti statunitensi dovrebbero continuare ad incoraggiare un ampio dibattito nell’ambito del dialogo transatlantico sul governo societario.

    3.1.8. Libera circolazione delle persone

    I cittadini di taluni Stati membri dell’UE che desiderano recarsi negli USA non possono neanche beneficiare degli accordi di esenzione dal visto. L’UE punterà a garantire che gli attuali accordi di esenzione dal visto USA a breve termine siano estesi a tutti gli Stati membri dell’UE .

    Sul fronte commerciale, gli investimenti e gli scambi ad opera di società affiliate stanno diventando un fattore trainante dell’economia transatlantica. La libertà di circolazione del personale tra l’UE e gli USA per soggiorni prolungati fondamentale. Andrebbe valutata la possibilità di creare uno status speciale di “persona di fiducia” per facilitare la circolazione dei viaggiatori internazionali tenendo conto nel contempo delle procedure in materia di sicurezza.

    3.1.9. Riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali

    La mancanza di un riconoscimento dell’equipollenza delle qualifiche professionali ostacola la libera circolazione dei professionisti e frena la concorrenza nel settore dei servizi. I tentativi di negoziare degli accordi di riconoscimento reciproco in questo settore hanno prodotto scarsi risultati a causa dell’immenso sforzo richiesto, in particolare per superare i problemi legati alla giurisdizione dei singoli Stati negli USA. In tale contesto, i negoziati dovrebbero concentrarsi principalmente sui settori in cui le esigenze e gli interessi economici sono confermati dai fornitori e/o utenti di servizi professionali.

    Nel settore dei servizi architettonici, le organizzazioni di categoria su entrambe le sponde dell’Atlantico hanno dimostrato un interesse specifico nella negoziazione di un accordo di riconoscimento reciproco e il dibattito avviato a tal fine in fase molto avanzata. Il Consiglio ha approvato un mandato per la negoziazione di un tale accordo in questo settore, che consentirebbe alla Commissione di negoziare con gli USA accordi di riconoscimento reciproco basati sulla domanda. A tal riguardo, gli USA dovrebbero essere incoraggiati a dare un avallo politico ai risultati delle discussioni interprofessionali al fine di spianare la strada ad un accordo di riconoscimento reciproco tra le autorità preposte alla negoziazione di accordi internazionali.

    3.2. Dinamica della conoscenza e dell’innovazione

    3.2.1. Nuove tecnologie

    3.2.1.1. Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC): regolamentare l’innovazione

    Le autorità di regolamentazione su entrambe le rive dell'Atlantico devono far fronte alla sfida rappresentata dal rapido evolversi dell'economia digitale e dalla convergenza delle tecnologie delle telecomunicazioni, dell'informatica e di radiodiffusione. Le parti interessate nell'UE e negli USA sono preoccupate per gli ostacoli che potrebbero scaturire da quadri normativi divergenti. La Commissione europea e gli USA già discutono i temi chiave nel quadro del dialogo UE-USA sulla società dell'informazione. Un maggiore coordinamento a monte contribuirebbe tuttavia ad evitare divergenze ingiustificate e a promuovere lo sviluppo di tecnologie innovative su entrambi i lati dell’Atlantico.

    Esistono ampi spazi per gestire le opportunità e le minacce comuni riguardanti lo sviluppo nelle TIC. L'UE e gli USA dovrebbero incoraggiare l'utilizzo diffuso delle tecnologie chiave come ad esempio i servizi a banda larga, i dispositivi di identificazione a radiofrequenza e altre tecnologie innovative che potrebbero contribuire a promuovere la crescita e l'innovazione a livello transatlantico. Nel contempo, essi dovrebbero cercare di combattere gli abusi, che riducono le potenzialità di queste tecnologie per tutti gli utenti, collaborando ad esempio per ridurre i messaggi elettronici indesiderati (spam), e partecipare alla lotta contro le altre minacce come ad esempio lo “spyware” e altre forme di “malware”.

    3.2.1.2. Spazio

    Grazie in parte ai controlli sulle esportazioni, gli USA mantengono la leadership in settori di nicchia come ad esempio le componenti per satelliti. Tuttavia, come ha dimostrato l'accordo su Galileo, le discussioni possono ora proseguire su base paritaria, cercando di individuare gli interessi reciproci e di creare un clima propizio per la cooperazione nel campo delle scienze spaziali e delle applicazioni commerciali in questo settore dell'alta tecnologia caratterizzato da un elevato potenziale di crescita.

    L'UE e gli USA dovrebbero creare un dialogo strutturato su due aspetti fondamentali. In primo luogo, opportuno promuovere la cooperazione in settori chiave come ad esempio l'osservazione terrestre, la navigazione satellitare (Galileo, GPS), le comunicazioni elettroniche, le scienze spaziali e l'esplorazione e fornire sostegno ai paesi in via di sviluppo per le attività in campo spaziale. Parallelamente e in secondo luogo, necessario eliminare i rimanenti ostacoli normativi che impediscono la creazione di un mercato transatlantico efficiente per l'industria spaziale e provvedere, tra le altre cose, ad abolire i controlli superflui previsti dai regolamenti USA sul commercio internazionale di armi (ITAR) e liberalizzare il mercato internazionale dei lanciatori.

    3.2.2. Proprietà intellettuale

    La protezione dei diritti di proprietà intellettuale finalizzata a promuovere l'innovazione, l'occupazione e la concorrenza rappresenta un obiettivo economico fondamentale condiviso sia dall'UE che dagli USA. È necessario combattere il fenomeno rampante della contraffazione e della pirateria e ridurre le costose differenze nei metodi di protezione della proprietà intellettuale sulle due sponde dell'Atlantico.

    Basandosi sul raddoppiato impegno mostrato dall'UE con la direttiva di applicazione del 2004, l'UE e gli USA dovrebbero intensificare la cooperazione in materia di applicazione dei sistemi di protezione della proprietà intellettuale, a cominciare dalla verifica del proprio sistema, ed affrontare le questioni legate alla proprietà intellettuale in determinati paesi terzi, soprattutto attraverso iniziative comuni volte a combattere la pirateria e la contraffazione. A livello più generale, opportuno continuare a discutere le questioni giuridiche sostanziali, come ad esempio i brevetti (trovare metodi costruttivi per ridurre il divario tra “primo ad inventare” e “primo a depositare”) e la protezione delle emittenti associate alle nuove tecnologie. Un dialogo rafforzato deve essere accompagnato dalla volontà degli USA di attuare le decisioni dell’OMC in materia di diritti di proprietà intellettuale e dal sostegno per la piena partecipazione della Comunità europea ai comitati WIPO in cui essa ha competenza. È inoltre necessario garantire che i diritti di proprietà intellettuale nei media digitali si sviluppino in maniera tale da conservare il tradizionale impegno a conciliare gli interessi dei proprietari con quelli dei consumatori in termini di contenuto.

    3.2.3. Ricerca e sviluppo

    Il riconoscimento dell'importante ruolo svolto dalle attività di ricerca e sviluppo per l'aumento della competitività e della crescita economica alla base del rinnovo dell'agenda di Lisbona. Parimenti, l'UE riconosce ormai da tempo il contributo che può essere fornito alla realizzazione di un'economia UE basata sulla conoscenza aprendo le attività dei vari programmi quadro ai ricercatori e agli istituti di ricerca dei paesi terzi. Dal 1998 sono state realizzate diverse attività nell'ambito dell'accordo UE-USA sulla scienza e la tecnologia[5]. Quest'ultimo ha dato vita a una serie di progetti permanenti di collaborazione cui partecipano le società e gli istituti di ricerca statunitensi in settori quali i materiali industriali, le celle combustibili, i sistemi di produzione intelligenti, le biotecnologie[6] e i cambiamenti climatici. La collaborazione dovrebbe essere rafforzata in questi e in altri settori nel quadro del 7° programma quadro per la ricerca e lo sviluppo.

    L’UE e gli USA dovrebbero continuare a collaborare per identificare i settori prioritari della cooperazione nel settore della ricerca al fine di:

    - generare una crescita economica a livello transatlantico, sviluppare nuovi mercati transatlantici (ad es. celle combustibili a idrogeno e nanotecnologie) e trovare delle soluzioni ai problemi normativi comuni;

    - promuovere un clima economico sicuro, in particolare collaborando con gli USA nei settori associati alla protezione civile, ossia i settori che figurano nell'azione preparatoria della Commissione (COM(2004) 72 def.) sulla sicurezza in materia di ricerca (protezione contro le minacce terroristiche chimiche e biologiche, miglioramento della gestione delle crisi, ecc.) e, per quanto riguarda le TIC, i settori tecnologici da cui dipende la sicurezza e l’affidabilità delle infrastrutture informatiche e dei sistemi complessi in rete del programma per le tecnologie della società dell’informazione (TSI).

    3.2.4. Energia

    Alla luce del recente aumento e della volatilità dei prezzi petroliferi e data la necessità di affrontare il problema dei cambiamenti climatici, l’UE e gli USA dovrebbero operare in più stretta collaborazione per rafforzare il dialogo politico in materia di efficienza energetica, fonti energetiche rinnovabili e sviluppo di tecnologie pulite (ad es. cattura e stoccaggio del carbonio e altre tecnologie a bassa emissione di carbonio).

    3.2. 5. Istruzione e formazione professionale

    L'UE e gli USA dovrebbero continuare a collaborare per rinnovare e rafforzare l'attuale accordo sull'istruzione superiore e la formazione professionale, che scade alla fine del 2005. Gli obiettivi dell'accordo sono i seguenti: migliorare gli scambi tra persone e sviluppare misure di tipo strategico in materia di qualità e compatibilità dei sistemi di istruzione e formazione, accesso alla formazione permanente per tutti, apertura dei sistemi di istruzione e formazione al resto del mondo, ecc. Va analizzata a tal riguardo la possibilità di promuovere la ricerca e gli scambi di docenti universitari, ricercatori e studenti nei settori che contribuiscono a consolidare le relazioni economiche UE-USA.

    3.3. Frontiere più intelligenti e sicure per scambi e investimenti più rapidi

    Dopo l'attentato dell'11 settembre 2001 i governi in tutto il mondo hanno introdotto nuove misure di sicurezza. Le parti interessate su entrambe le sponde dell'Atlantico hanno sottolineato l'impatto tangibile che queste misure hanno avuto sugli scambi internazionali. La sfida consiste nel trovare un equilibrio tra l'aumento dei requisiti di sicurezza e la necessità di continuare a garantire l'apertura degli scambi e la sicurezza del trasporto passeggeri. L'agevolazione degli scambi non in contraddizione con il rafforzamento della sicurezza. Anche le misure di facilitazione degli scambi tese a garantire delle condizioni paritarie e ad accelerare le pratiche per gli operatori economici adempienti possono contribuire a garantire un adeguato livello di controllo.

    Basandosi sui buoni risultati già ottenuti nell’ambito dell'accordo UE-USA sul rafforzamento della cooperazione doganale nel settore della sicurezza dei trasporti, l’UE e gli USA dovrebbero migliorare il dialogo applicando i principi della reciprocità e del riconoscimento reciproco.

    È opportuno a tal riguardo riservare una particolare attenzione ai seguenti aspetti:

    - fornire sostegno agli obiettivi generali stabiliti dall'accordo CE-USA sul rafforzamento della cooperazione doganale nel settore della sicurezza dei trasporti: (i) piena reciprocità e riconoscimento reciproco delle norme di sicurezza, valutazione dei rischi, misure di controllo e risultati, programmi di partnership in campo industriale e (ii) cooperazione riguardo alle misure quali il concetto di sportello unico, il punto d'accesso unico e l'iniziativa "e-customs", che verranno introdotte nella legislazione doganale della Comunità;

    - scambio delle migliori pratiche e collaborazione per l'attuazione nell'UE del concetto di “operatore economico autorizzato”. L'obiettivo quello di andare al di là della semplice compatibilità di tale concetto con il programma della partnership dogane-commercio USA contro il terrorismo (C-TPAT), invitando gli USA ad ampliare il proprio concetto affinché la sua portata sia equivalente a quella del concetto UE, e di contribuire al riconoscimento reciproco e alla reciprocità tra entrambi i programmi;

    - trovare un accordo con gli USA per evitare le duplicazioni nei controlli che scaturiscono dall'applicazione di normative parallele, a volte contraddittorie. L'accento andrebbe posto invece sul riconoscimento reciproco e sulla reciprocità. Per quanto riguarda i controlli doganali, opportuno perseguire attivamente l'obiettivo generale del riconoscimento reciproco e della reciprocità delle norme e delle misure di controllo;

    - incentrare i colloqui con gli USA sull’attuazione della legge sulla sanità pubblica, la sicurezza e la preparazione e risposta al bioterrorismo per ridurre al minimo l'impatto di tale legge sugli scambi;

    - dare un nuovo impulso allo sviluppo di norme internazionali sulla sicurezza, in particolare promuovendo le norme di sicurezza concordate dalla Comunità europea e dagli USA attraverso l'Organizzazione mondiale delle dogane (OMD), l'Organizzazione dell'Aviazione Civile Internazionale (ICAO) e l'Organizzazione marittima internazionale (OMI). Un esempio costituito dall'attuale sviluppo, in seno all'OMD, di un progetto di quadro per le norme riguardanti la sicurezza e la facilitazione degli scambi internazionali, che verrà adottato dal Consiglio sulla cooperazione doganale alla fine del giugno 2005 e sarà successivamente attuato dai membri dell'OMD.

    - un altro settore che accomuna l’UE e gli USA la lotta contro le frodi nel mondo della finanza e delle imprese, il riciclaggio del denaro, il finanziamento del terrorismo, le frodi e le evasioni fiscali, la corruzione e altri illeciti in campo finanziario e aziendale. L’UE e gli USA dovrebbero pertanto incoraggiare i loro partner ad adottare i più elevati standard in materia di trasparenza, scambio di informazioni e cooperazione tra le autorità competenti.

    Non appena la Comunità diventerà membro a pieno titolo dell’OMD in seguito alla candidatura presentata nel 2000 potrà contribuire meglio alla realizzazione di progressi nel campo della sicurezza a livello mondiale. Il sostegno degli USA a tale candidatura sarebbe particolarmente importante a tal riguardo.

    4. Realizzare gli obiettivi economici

    Le parti interessate consultate dall’UE hanno sottolineato che le precedenti iniziative economiche promosse dall’UE nei confronti degli USA spesso non ottenevano l’attenzione politica necessaria per garantire un sostegno sufficientemente duraturo e produrre risultati soddisfacenti.

    La Commissione dell’avviso che i leader che partecipano al vertice del 2005 dovrebbero invitare i negoziatori ad applicare tutti i mezzi possibili per realizzare un progresso qualitativo nelle relazioni economiche UE-USA. È necessario raddoppiare l’impegno politico ad alto livello e far sì che il vertice UE-USA ribadisca l'obiettivo generale di puntare ad un mercato transatlantico senza barriere.

    4.1. Gli strumenti politici

    Per portare avanti le iniziative politiche descritte precedentemente possono essere utilizzati anche i seguenti approcci:

    - istituzione di un forum ad alto livello sulla cooperazione in campo normativo, che comprenda le massime autorità settoriali di regolamentazione di entrambe le parti. Il forum si riunirebbe prima dei vertici UE-USA e presenterebbe ai leader una tabella di marcia annuale con adeguati obbiettivi e priorità per il futuro. Nei suoi lavori, esso dovrebbe tenere in considerazione e sviluppare ulteriormente i sette elementi chiave del rafforzamento della cooperazione normativa a monte descritti nella sezione 3.1.1, discutere le politiche normative generali, guidare e promuovere ulteriormente gli attuali e futuri dialoghi in campo normativo e rivedere i progressi compiuti nell'attuazione della tabella di marcia. Il forum dovrebbe inoltre consultare le parti interessate;

    - promuovere un dialogo tra i legislatori di entrambe le parti sulle priorità della cooperazione in campo normativo, come dimensione esterna importante dei rispettivi processi interni di riforma dei sistemi normativi, al fine di eliminare gli ostacoli interni alla cooperazione, ivi comprese le autorizzazioni e i problemi legati alle risorse;

    - cooperare, ove opportuno, per affrontare i problemi dei paesi terzi o per presentare proposte bilaterali nei consessi internazionali;

    - accordi settoriali vincolanti , ad esempio:

    - per affrontare i diversi temi economici descritti nella sezione 3.1, ivi compresi la facilitazione degli investimenti, gli appalti pubblici, l’aviazione, i servizi di trasporto marittimo e il riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali; o

    - qualora la cooperazione volontaria in campo normativo non fosse sufficiente in un determinato settore, e in particolare laddove i progressi non potessero essere realizzati in altro modo o gli attuali memorandum d'intesa tra le autorità di regolamentazione si fossero dimostrati insufficienti a garantire un avanzamento. Tali accordi dovrebbero essere accompagnati dall'istituzione di opportuni mandati e dall'assegnazione di risorse adeguate, con salvaguardie appropriate per garantire che possano essere applicati a livello nazionale e internazionale. Questi accordi settoriali, siglati su iniziativa delle autorità di regolamentazione, non pregiudicherebbero l'autonomia normativa;

    - tenendo conto degli sviluppi riguardanti la cooperazione in campo normativo, si dovrebbe valutare l’ipotesi di adottare un approccio orizzontale vincolante nei settori di competenza della Comunità che comprenda i sette elementi chiave della cooperazione rafforzata a monte descritta nella sezione 3.1.1. Ciò renderebbe vincolante soltanto l'obbligo della cooperazione e della consultazione in questi settori e non pregiudicherebbe l'autonomia normativa fissando risultati vincolanti o metodologie comuni.

    Dovrebbe inoltre essere valutata l’ipotesi di creare una task force congiunta imprese-consumatori-governo che si avvalga delle risorse comuni del dialogo transatlantico tra imprese e tra consumatori.

    5. Struttura generale delle relazioni UE-USA

    L’analisi del quadro delle relazioni economiche UE-USA solleva inevitabilmente la questione correlata delle strutture politiche[7].

    5.1. La nuova agenda transatlantica (NTA) – una valutazione indipendente

    La NTA stata creata nel 1995. In vista del suo decimo anniversario, la Commissione europea ha commissionato una relazione indipendente[8] per valutare in quale misura gli obiettivi fissati siano stati realizzati e proporre delle strategie per il futuro.

    Dalla relazione emerge che nel decennio 1995-2005 la cooperazione UE-USA stata generalmente proficua. Molti dei principali obiettivi della NTA, ad esempio quelli riguardanti l’Europa centrorientale e i Balcani, sono stati sostanzialmente raggiunti. La NTA ha intensificato e reso più sistematici e produttivi gli scambi UE-USA ed stato istituito un dialogo permanente tra interlocutori che prima interagivano sporadicamente. A livello generale, la NTA si dimostrata uno strumento abbastanza flessibile (spesso in linea con le competenze allargate dell’UE) da integrare nuove tematiche, tra cui la sicurezza interna e la lotta al terrorismo. Si assistito inoltre ad una maggiore cooperazione sulle questioni di politica estera.

    La relazione giudica tuttavia contrastanti i risultati delle relazioni UE-USA in materia di politica economica e segnala l’inadeguata attuazione degli accordi economici nonché l’esigenza di coinvolgere i principali attori di entrambe le parti in campo legislativo e normativo. Essa conclude che necessario rilanciare l’agenda UE-USA relativa alla politica economica.

    La relazione conclude altresì che il dialogo UE-USA ha sofferto per la mancanza di un impegno politico ai più alti livelli politici e governativi e che a Washington vi una scarsa comprensione della stessa UE. Inoltre, secondo la relazione, la NTA viene ampiamente percepita come un accordo lacunoso. Innanzitutto, molti lamentavano che la mancanza di un impegno politico ne limitava la capacità di affrontare i grandi problemi. In secondo luogo, essi ne deploravano la scarsa immagine pubblica e la reputazione di esercizio tecnocratico. In terzo luogo, criticavano la sua eccessiva macchinosità rispetto ai risultati effettivi, la tendenza ad affrontare troppi problemi e la mancata definizione di priorità nell’affrontare le questioni strategiche. Infine, essi ritenevano che la mancanza di trasparenza determinasse uno scarso senso di coinvolgimento da parte degli Stati membri dell’UE, che non venissero coinvolti i legislatori e che non venisse consentito loro di partecipare agli scambi di vedute.

    La relazione riconosce che alcune parti interessate hanno dichiarato che necessario un accordo di partnership globale UE-USA per garantire che vengano compiuti progressi. Ciò avrebbe il vantaggio di porre per la prima volta le relazioni con gli USA su una solida base contrattuale. Negli ambienti politici su entrambe le sponde dell’Atlantico la relazione ha registrato uno scarso sostegno per tale accordo e ha richiamato l’attenzione sui pericoli legati alla creazione di aspettative politicamente irrealizzabili.

    Infine, la relazione conclude che la NTA dovrebbe essere trasformata in un quadro più globale e integrato e che si dovrebbe sviluppare un maggiore impegno politico.

    5.2. Conferire alle relazioni UE-USA un profilo politico che corrisponda alle nostre ambizioni

    La Commissione ritiene che sia necessario innalzare il profilo politico delle relazioni UE-USA e renderle più strategiche ed efficienti al fine di realizzare la nostra visione comune di un ordine internazionale più democratico, pacifico e prospero. I tempi sono maturi. Le recenti visite a Bruxelles del Presidente e del segretario di Stato degli USA hanno dimostrato che anche gli Stati Uniti sono interessati a una maggiore cooperazione.

    Un risultato potrebbe essere una nuova dichiarazione transatlantica che ponga l'accento sui valori comuni e sviluppi le priorità per un'azione congiunta, basata sul riconoscimento che l'UE e gli USA sono caratterizzate da un elevato livello di interdipendenza economica e vogliono affrontare le sfide globali e regionali comuni[9]. Ciò potrebbe innalzare il profilo politico del dialogo UE-USA in linea con l'affermarsi dell'UE come attore internazionale, dovuto in parte alla riforma delle istituzioni preposte alla politica estera.

    Inoltre, devono essere fatti dei nuovi tentativi per coinvolgere più direttamente i legislatori negli scambi UE-USA, al fine di porre rimedio alla mancata comprensione, da parte dell'UE, del ruolo svolto dal Congresso degli USA e, da parte degli Stati Uniti, del ruolo svolto dal Parlamento europeo. La riorganizzazione del dialogo in campo legislativo dovrebbe far parte di una strategia più generale volta a trasformare le relazioni UE-USA in un processo impostato più "dal basso verso l'alto" (bottom-up).

    Il nuovo quadro delle relazioni UE-USA dovrà riflettere le opportune disposizioni del trattato costituzionale, una volta che quest’ultimo sarà stato adottato.

    La Commissione raccomanda pertanto di valutare le seguenti opzioni:

    - conferire alle relazioni un forte impulso politico per sviluppare e migliorare il quadro attuale;

    - dedicare i vertici UE-USA alla definizione delle priorità e alla valutazione dei progressi in termini di realizzazione degli obiettivi fissati negli anni precedenti;

    - negoziare un nuovo piano d'azione congiunto per attuare le priorità strategiche e aggiornarlo in occasione del vertice annuale UE-USA;

    - istituire un forum per lo scambio di opinioni sulle questioni macroeconomiche di interesse comune;

    - migliorare il dialogo transatlantico tra i legislatori (ossia i rappresentanti del Parlamento europeo e di entrambe le camere del Congresso USA), come primo passo in direzione di una vera e propria “assemblea transatlantica”[10]. Tale dialogo dovrebbe basarsi su una migliore comprensione del proprio mandato rispetto a quanto accade attualmente, ivi comprese le questioni normative descritte nella precedente sezione 4.1. Potrebbero essere promosse, ad esempio, le seguenti iniziative:

    - creare sinergie tra i dialoghi TLD e NTA, facendo ricorso a rappresentanti eletti dotati delle necessarie specializzazioni e coordinando le riunioni;

    - esortare il Parlamento europeo e il Congresso USA a: (i) varare nuovi programmi cofinanziati per lo scambio tra esperti legislativi, e (ii) creare un segretariato TLD piccolo ed efficiente;

    - patrocinare un gruppo di studio UE per i membri del Congresso USA, ospitato dalla delegazione della Commissione a Washington;

    - organizzare incontri tra legislatori prima dei vertici UE-USA;

    - promuovere il dialogo tra i rappresentanti delle parti sociali dell’UE e degli USA, ivi compresa una conferenza tripartita nel settore delle relazioni industriali;

    - rilanciare il dialogo tra le società civili, gli accademici e gli altri professionisti dell’UE e degli USA;

    - ampliare gli scambi tra persone.

    La Commissione cercherà inoltre di varare insieme agli Stati membri una campagna di sensibilizzazione negli USA sul funzionamento e sulle attività dell’UE.

    6. Conclusioni e raccomandazioni

    Le summenzionate iniziative intendono costituire un primo pacchetto coerente di interventi in vista della creazione di una strategia comune lungimirante volta a rafforzare le azioni promosse nell'ambito della partnership economica UE-USA per costruire un mercato senza barriere e rafforzare il quadro generale delle relazioni UE-USA. Nel contempo, tuttavia, l'UE e gli USA devono riconoscere, nello spirito con il quale l'UE ha rinnovato l'agenda di Lisbona, che poco meno della metà delle azioni proposte nell'ambito della partnership economica transatlantica del 1998 stata effettivamente attuata. Il varo di eventuali nuove iniziative presuppone pertanto un salto qualitativo nel campo della cooperazione, la definizione vigile e costante delle priorità e il controllo dei risultati a livello politico e degli alti funzionari, ivi compreso un collegamento permanente con gli incontri al vertice annuali. Nell'avviare nuovi progetti necessario applicare disciplina e realismo.

    La Commissione raccomanda:

    - di elaborare insieme agli Stati Uniti, sulla base della presente comunicazione e delle proposte descritte precedentemente, una strategia congiunta per il potenziamento della partnership economica UE-USA mediante una dichiarazione in occasione del vertice UE-USA del 2005. Tale dichiarazione:

    - definirebbe nella maniera più precisa possibile gli obiettivi e i settori per un salto qualitativo della partnership economica UE-USA in direzione di un mercato senza barriere;

    - incaricherebbe i negoziatori competenti di entrambe le parti nei rispettivi settori concordati di redigere entro sei mesi dei piani d’attuazione con relativo calendario per realizzare il più possibile gli obiettivi stabiliti nella presente comunicazione, utilizzando una giusta combinazione di approcci vincolanti e non;

    - di studiare, in vista del vertice UE-USA del 2005, le opzioni di cui alla sezione 5 per rafforzare il quadro generale delle relazioni UE-USA e, se entrambe le parti lo ritenessero opportuno, di presentare una proposta ai leader in tempo utile per il vertice UE-USA del 2006.

    MODULO PER LA VALUTAZIONE DELL’IMPATTO

    TITOLO DELLA PROPOSTA

    Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo e al Comitato economico e sociale: “Rafforzare la partnership economica UE-USA nel 21° secolo”

    NUMERO DI RIFERIMENTO DEL DOCUMENTO

    1. QUALI SONO LE POSSIBILI RIPERCUSSIONI DELLA PROPOSTA?

    1.1 Ripercussioni economiche

    La creazione di ricadute economiche positive al centro dell’iniziativa della Commissione volta a migliorare la partnership economica transatlantica.

    La proposta dovrebbe promuovere la crescita economica nell'UE. L'eliminazione delle barriere su entrambe le sponde dell'Atlantico accrescerà gli scambi e gli investimenti, creerà nuove opportunità nel settore degli appalti e contribuirà a rendere più efficiente la produzione di beni e servizi in Europa, con tutti i vantaggi derivanti dalle economie di scala. È inoltre possibile conseguire il mutuo riconoscimento o addirittura l'armonizzazione delle diverse norme che attualmente ostacolano gli scambi, con effetti positivi per le società in termini di costi.

    Il rafforzamento della cooperazione con gli USA nel settore della ricerca e dello sviluppo contribuirà in maniera significativa a stimolare l'innovazione. Nei settori in cui esistono delle potenzialità per la creazione di nuovi mercati transatlantici o addirittura mondiali (ad es. le celle combustibili a idrogeno), la ricerca congiunta promuoverà lo sviluppo di nuove tecnologie. Inoltre, i previsti lavori nel campo dei diritti sulla proprietà intellettuale (DPI) possono contribuire a una migliore protezione di tali diritti, aggiungendo nuovi incentivi alla ricerca per lo sviluppo di prodotti e procedure innovativi.

    1.2 Ripercussioni in campo ambientale

    I rappresentanti delle organizzazioni ambientali sono stati invitati a partecipare al processo di consultazione delle parti interessate. Tuttavia, poiché le previste opzioni strategiche sono ancora piuttosto generali e dovrebbero essere trasformate in proposte specifiche, le concrete preoccupazioni riguardanti il potenziale impatto a livello ambientale dovranno essere affrontate in una fase successiva. Allo stato attuale si può comunque affermare che le ripercussioni sull'ambiente derivanti dalla proposta di comunicazione dovrebbero essere limitate e globalmente positive. Lo smantellamento delle barriere commerciali legato alla partnership UE-USA e la conseguente crescita economica dovrebbero contribuire a migliorare l'efficienza nell'utilizzo delle risorse naturali. L'eventuale effetto di scala, ossia il maggiore consumo di risorse legato alla crescita economica, dovrebbe essere meno significativo e verrà mitigato da entrambe le parti, disponendo esse della capacità e del quadro normativo necessari per gestire tale impatto.

    Inoltre, la partnership migliorerà il coordinamento delle politiche degli USA e dell'UE legate agli scambi in settori fondamentali per la tutela dell'ambiente e la salute dei consumatori, ad esempio il settore sanitario e fitosanitario, la politica commerciale e quella ambientale.

    Qualora le opzioni strategiche proposte dovessero successivamente produrre impegni vincolanti o proposte legislative, verrà effettuata una valutazione approfondita dell'impatto ambientale in conformità con la comunicazione in materia di valutazione d'impatto (COM/2002/0276 def.).

    1.3 Ripercussioni sociali

    Nella misura in cui l'abbattimento delle barriere commerciali e gli investimenti promuovono la crescita economica, la proposta dovrebbe avere un impatto positivo sull' occupazione . Per quanto riguarda i salari , va ricordato che, a livelli salariali comparabili, i timori che una maggiore apertura dei mercati eserciti una pressione al ribasso sui salari non sono fondati nel contesto transatlantico.

    È opportuno osservare che uno degli obiettivi espliciti della proposta migliorare la cooperazione transatlantica in materia di norme sulla salute e la sicurezza . L'aumento della trasparenza e la maggiore tutela dei consumatori produrranno vantaggi per i consumatori europei. Nel contempo, entrambe le parti manterrebbero la piena autonomia sul fronte normativo.

    Le proposte della comunicazione non pregiudicano in alcun modo il modello sociale.

    1.4 Ripercussioni sui paesi terzi e sulle relazioni internazionali

    Le ripercussioni sui paesi terzi riguarderanno essenzialmente tre settori: (i) le iniziative congiunte UE-USA per la tutela dei DPI, (ii) la promozione delle norme internazionali per le telecomunicazioni e la creazione di apposite autorità di regolamentazione indipendenti nei paesi terzi e (iii) le iniziative congiunte UE-USA per la definizione delle norme nelle sedi internazionali.

    La proposta della Commissione non incide sugli obblighi assunti dall’UE in ambito OMC. Le iniziative proposte sono compatibili e complementari con le norme OMC. Il codice TBT dell’OMC consente all’UE di concludere accordi di riconoscimento reciproco e di riconoscere l'equivalenza delle normative tecniche di altri paesi.

    2. COME CONTROLLARE E VALUTARE I RISULTATI E L’IMPATTO DELLA PROPOSTA IN SEGUITO ALL’ATTUAZIONE?

    La Commissione raccomanda che venga formulata una strategia congiunta per migliorare la partnership economica UE-USA, che incaricherebbe i negoziatori competenti di entrambe le parti, nei rispettivi settori concordati, di elaborare in tempi brevi dei piani di attuazione per realizzare il più possibile gli obiettivi definiti dalla presente comunicazione. Essa invita inoltre i negoziatori ad iniziare a lavorare ad un accordo vincolante di partnership economica. Il controllo dell’attuazione avverrebbe attraverso le attuali strutture di dialogo e le eventuali nuove strutture proposte in futuro.

    3. CONSULTAZIONE DELLE PARTI INTERESSATE

    3.1 Quali parti interessate sono state consultate e quali sono i risultati della consultazione?

    Sulla base dell'agenda fissata nel quadro della dichiarazione del vertice del 2004, le parti interessate nell’UE (e negli USA) sono state invitate a formulare proposte su come migliorare la partnership economica con gli USA. Il 30 settembre 2004 stata avviata una consultazione pubblica sotto forma di un questionario. La comunità imprenditoriale, le organizzazioni ambientali e dei consumatori, le organizzazioni sindacali e gli altri gruppi e cittadini interessati sono stati incoraggiati a esprimere il loro parere sugli ostacoli che incontrano quando commerciano o investono nei mercati d’oltreatlantico e sulle future relazioni commerciali ed economiche tra l’Unione europea e gli Stati Uniti.

    Il questionario stato messo a disposizione attraverso il sito internet “La vostra voce in Europa” fino al 31 dicembre 2004 ed ha ricevuto 100 contributi seri e costruttivi. Questi ultimi provenivano da un'ampia gamma di parti interessate. I contributi delle parti interessate che hanno dato il loro consenso sono stati pubblicati su internet.

    Le parti interessate hanno inoltre potuto esprimere il proprio parere in occasione delle apposite conferenze organizzate a Bruxelles il 22 ottobre 2004 e il 7 marzo 2005.

    3.2 Rispetto delle norme minime in materia di consultazione

    La Commissione ha garantito che le parti competenti avessero l'opportunità di esprimere il proprio parere su come promuovere la partnership economica transatlantica. Nell’invitare tutte le parti interessate a partecipare alle due conferenze e a compilare un questionario dettagliato, la Commissione ha assicurato che tutti gli interessi venissero presi sufficientemente in considerazione nell'ambito del processo di consultazione e che le scadenze fossero abbastanza ampie per permettere alle parti interessate di formulare le proprie risposte. Infine, rendendo pubbliche le informazioni pertinenti, sono stati soddisfatti i requisiti della Commissione in materia di pubblicazione e consultazione.

    [1] COM(2002) 276.

    [2] Per quanto riguarda i contributi delle parti interessate, vedi http://europa.eu.int/comm/external_relations/us/consultation/results/index.htm.

    [3] Relazione annuale della Commissione europea sugli ostacoli USA agli scambi e agli investimenti, 2004 - vedi http://trade-info.cec.eu.int/doclib/docs/2005/march/tradoc_121929.pdf.

    [4] La comunicazione della Commissione al Consiglio europeo del 2.02.2005, “Lavorare insieme per la crescita e l’occupazione – Il rilancio della strategia di Lisbona”, dichiara sotto il titolo “Occupazione e crescita nel mondo”: “ Occorre promuovere un’ulteriore convergenza normativa ed amministrativa a livello internazionale, in particolare nelle relazioni commerciali transatlantiche. Cercando di far convergere il più possibile le norme a livello internazionale – sia con i nostri principali partner commerciali, come gli Stati Uniti, che con mercati asiatici in rapida crescita, come la Cina e l’India, che con altri paesi situati nelle vicinanze dell'UE – si potrebbero ottenere una notevole riduzione dei costi e un aumento della produttività. La Commissione porterà avanti attivamente tale programma.” - COM(2005) 24.

    [5] Va ricordata a tal riguardo l’esistenza degli accordi Euratom del 1996 (fissione) e del 2001 (fusione).

    [6] Sulla base dei lavori della task force Commissione europea-USA per la ricerca nel settore delle biotecnologie, istituita nel 1990 come organo consultivo bilaterale.

    [7] Ossia la dichiarazione transatlantica del 1990 e la nuova agenda transatlantica del 1995.

    [8] “Review of the Framework for Relations between the European Union and the United States – An independent study”, relazione di un gruppo universitario guidato dal Prof. John Peterson, presentata il 18 aprile 2005.

    [9] Un’idea analoga stata proposta dal Presidente John F. Kennedy nel suo discorso a Philadelphia il 4 luglio 1962: … gli Stati Uniti saranno pronti per una dichiarazione di interdipendenza, … saremo pronti a discutere con un’Europa unita le modalità e gli strumenti per dar vita a una vera e propria partnership atlantica, una partnership reciprocamente vantaggiosa tra la nuova Unione che sta nascendo in Europa e la vecchia Unione americana fondata qui 175 anni fa. Questo processo richiederà più di un anno, ma il mondo deve sapere che questo il nostro obiettivo.

    [10] A tal riguardo, la risoluzione del Parlamento europeo del 13 gennaio 2005 sulle relazioni transatlantiche affermava che il Parlamento “ritiene che occorra attivare pienamente il dialogo transatlantico tra legislatori, istituire immediatamente un sistema di allerta rapido tra le due parti e trasformare gradualmente l'attuale scambio interparlamentare in una ‘Assemblea transatlantica’ di fatto”.

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