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Document 52004IP0111

Risoluzione del Parlamento europeo sui progressi compiuti dalla Romania in vista dell'adesione (COM(2004)0657 — C6-0151/2004 — 2004/2184(INI))

GU C 226E del 15.9.2005, p. 353–358 (ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, SK, SL, FI, SV)

52004IP0111

Risoluzione del Parlamento europeo sui progressi compiuti dalla Romania in vista dell'adesione (COM(2004)0657 — C6-0151/2004 — 2004/2184(INI))

Gazzetta ufficiale n. 226 E del 15/09/2005 pag. 0353 - 0358


P6_TA(2004)0111

Progressi compiuti dalla Romania in vista dell'adesione

Risoluzione del Parlamento europeo sui progressi compiuti dalla Romania in vista dell'adesione (COM(2004)0657 — C6-0151/2004 — 2004/2184(INI))

Il Parlamento europeo,

- vista la relazione periodica 2004 della Commissione sui progressi realizzati dalla Romania in vista dell'adesione e visto il documento di strategia della Commissione europea sui progressi compiuti nel quadro del processo di allargamento (COM(2004)0657 — C6-0151/2004),

- viste le conclusioni della presidenza del Consiglio europeo di Copenaghen del 12 e 13 dicembre 2002 e quelle del Consiglio europeo di Bruxelles del 12 e 13 dicembre 2003,

- viste tutte le sue risoluzioni successive all'inizio del processo di adesione,

- visto dell'articolo 45 del suo regolamento,

- visti la relazione della commissione per gli affari esteri e il parere della commissione per i bilanci (A6-0061/2004),

A. considerando che la Romania ha realizzato sforzi notevoli in vista dell'adesione all'Unione europea,

B. considerando che la valutazione della Romania si basa sul rigoroso rispetto dei criteri di Copenaghen e delle conclusioni della presidenza del Consiglio europeo di Helsinki del 10 e 11 dicembre 1999, nonché sul principio di un approccio differenziato,

C. considerando che sono necessari sforzi supplementari, segnatamente nel settore della giustizia e degli affari interni per quanto riguarda la lotta contro la corruzione, la criminalità organizzata e il controllo delle frontiere, nell'ambito della concorrenza per quanto riguarda gli aiuti di Stato, nonché nel settore ambientale per quanto riguarda l'attuazione della legislazione in tutti i settori e l'allineamento della legislazione orizzontale,

Situazione politica e criteri

1. riconosce che la Romania, come peraltro rilevato dalla Commissione nella sua relazione, soddisfa i criteri politici di Copenaghen e ha rafforzato la stabilità delle sue istituzioni, garantendo la democrazia, il primato del diritto, i diritti dell'uomo e il rispetto e la protezione delle minoranze, sia quella ungherese che rom, ferma restando la necessità di approfondire le riforme nei settori della giustizia e dell'amministrazione pubblica nonché di intensificare la lotta contro la corruzione;

2. si compiace con la Romania per i progressi compiuti nella direzione delle riforme amministrative e giudiziarie e per l'avvio della strategia di riforma dell'amministrazione pubblica, che era indispensabile per il decentramento e la deconcentrazione della funzione pubblica e per il coordinamento delle varie politiche; è sicuro che la Romania riconosce l'importanza di portare avanti in via prioritaria le riforme amministrative e giudiziarie e che continuerà ad intraprendere notevoli sforzi per l'attuazione sistematica di tali riforme;

3. incoraggia la Romania ad avanzare rapidamente, in via prioritaria, sulla via della riforma della funzione pubblica, indispensabile per la buona integrazione della Romania nell'Unione europea; raccomanda di prestare particolare attenzione all'attuazione delle disposizioni della strategia di riforma dell'amministrazione pubblica del maggio 2004, con particolare accento sulla retribuzione adeguata dei funzionari, sulla promozione sulla base del merito e sui concorsi generali nonché sul miglioramento della gestione e della formazione; accoglie con favore l'adozione nel febbraio 2004 del codice etico per la funzione pubblica;

4. si compiace degli sforzi intrapresi dalla Romania nel settore del decentramento e del governo locale e in particolare della strategia del maggio 2004; è preoccupato tuttavia per il fatto che la Romania deve ancora trattare i problemi individuati in tale settore nella relazione 2003 della Commissione; sottolinea l'importanza di rafforzare la capacità amministrativa e la gestione finanziaria a livello locale, garantendo nel contempo che il governo locale disponga di entrate nonché di risorse umane e materiali sufficienti;

5. riconosce che, come aveva sollecitato, nella costituzione rumena il ricorso a decreti d'urgenza è stato limitato alle "circostanze eccezionali"; tuttavia, deplora che in realtà il ricorso a simili prassi non sia diminuito; ribadisce la sua richiesta al governo rumeno di astenersi dal ricorrere a decreti d'urgenza e di avvalersi invece delle procedure legislative abituali; sollecita una definizione più chiara ed esplicita di ciò che si intende per "circostanze eccezionali" in relazione ai decreti d'urgenza;

6. si compiace con la Romania per la revisione della sua costituzione nell'ottobre 2003, che ha contribuito a razionalizzare il processo parlamentare, attribuendo alle due camere una competenza prioritaria per i diversi tipi di legislazione; ritiene che vadano proseguiti ulteriormente gli sforzi volti a migliorare il procedimento di elaborazione delle politiche e il procedimento legislativo;

7. invita la Romania, e in particolare le autorità giudiziarie, ad attuare pienamente le leggi in materia di libertà di informazione; invita il governo e il parlamento della Romania a facilitare il controllo dei rispettivi lavori da parte dei mezzi di informazione, aumentando la trasparenza del procedimento legislativo;

8. ritiene che, per quanto riguarda la libertà di espressione, sia migliorata la situazione giuridica dei giornalisti, ma esprime inquietudine per l'aumento dei casi di aggressione fisica a danno di giornalisti d'inchiesta e sollecita sforzi per far luce su detti casi; si preoccupa altresì per il fatto che resta precaria la situazione economica di numerose organizzazioni attive nel settore dei mezzi di informazione, in quanto ciò offre alle autorità la possibilità di esercitare pressioni; ritiene necessari sforzi supplementari in materia al fine di garantire maggiormente l'affermazione completa della libertà d'espressione;

9. invita la Romania a intensificare la strategia e il piano d'azione adottati dal governo rumeno per portare a termine la riforma del sistema giudiziario concentrandosi sull'applicazione concreta delle leggi approvate; a tal fine invita la Romania a predisporre rapidamente risorse umane e finanziarie sufficienti per garantirne l'efficacia;

10. si compiace delle misure adottate sinora per separare il sistema esecutivo da quello giudiziario, come ad esempio l'abolizione della competenza per il ministro della giustizia di effettuare nomine o promozioni nel settore giudiziario; esprime preoccupazione per la conclusione della Commissione secondo cui una recente inchiesta ufficiale ha confermato che il potere esecutivo continua a influenzare l'esito di procedimenti giudiziari; ribadisce la sua richiesta di rafforzare l'indipendenza e la professionalità del sistema giudiziario; invita la Romania a creare un ambiente più favorevole all'esercizio del potere giudiziario, accelerando l'assunzione di giudici e offrendo loro maggiori possibilità di seguire una formazione continua anche attraverso la messa a disposizione delle migliori pratiche verificate nei paesi dell'Unione europea; invita la Romania a seguire tutte le raccomandazioni figuranti nella relazione periodica della Commissione in tale settore, al fine di assicurare un vero e proprio Stato di diritto;

11. esorta la Romania a effettuare progressi significativi nel settore del decentramento e dell'autogoverno locale attribuendo maggiori e adeguate risorse finanziarie ed umane alle autorità locali, ammodernando i metodi di lavoro, aumentando gli stipendi e fornendo una formazione efficace;

12. si compiace con il governo per l'adozione di tre pacchetti legislativi concernenti il consiglio superiore della magistratura, l'organizzazione del sistema giudiziario e lo statuto dei magistrati; invita l'amministrazione ad avviare l'applicazione concreta di dette leggi, entrate in vigore il 30 settembre 2004 e volte a migliorare sensibilmente l'indipendenza e l'efficacia del sistema giudiziario;

13. è allarmato per il fatto che, nonostante le preoccupazioni espresse dalla Commissione relativamente alla legislazione sulla libertà di associazione, la registrazione di organizzazioni politiche alternative rappresentanti le minoranze nazionali ha avuto ostacoli amministrativi considerevoli che ne hanno impedito la partecipazione alle elezioni;

14. rileva che la corruzione continua a rappresentare una delle principali fonti di preoccupazione; è allarmato, a tale riguardo, per la valutazione della Commissione secondo cui continua ad essere basso il numero dei procedimenti giudiziari per corruzione in Romania che hanno avuto esito positivo, soprattutto per casi di corruzione ad alto livello; invita il governo rumeno a intensificare i suoi sforzi nel settore della lotta contro la corruzione e specialmente la sua battaglia contro la corruzione ad alto livello; invita la Romania a realizzare sforzi supplementari per responsabilizzare l'ufficio nazionale per la repressione della corruzione e garantirne l'indipendenza e l'efficacia; accoglie con favore la risposta positiva della Romania all'esortazione del Parlamento europeo a rafforzare il personale dell'ufficio nazionale di lotta contro la corruzione come pure la sua partecipazione, sinora costruttiva, al Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) del Consiglio d'Europa e la invita a procedere maggiormente in tale direzione;

15. invita la Romania, in quanto paese di origine, di transito e di destinazione di vittime della tratta di esseri umani, ad adottare misure concrete di lotta in materia, quali lo sviluppo della cooperazione delle autorità rumene interessate (polizia confinaria, polizia nazionale, ministero pubblico, servizio degli stranieri, ufficio nazionale dei profughi, ecc.) con i loro omologhi dei paesi vicini; invita la Romania a presentare dati annuali affidabili atti a consentire di verificare i progressi in tale lotta;

16. si compiace con la Romania per il suo piano d'azione del luglio 2004 concernente l'adozione dei criteri di Schengen e invita la Romania ad attuarlo rapidamente e integralmente onde accelerare il processo di modernizzazione delle proprie attrezzature, infrastrutture e risorse umane e migliorare il controllo e la sorveglianza delle sue frontiere con l'Ucraina, la Moldavia e il mar Nero;

17. si compiace con la Romania per aver risposto agli appelli internazionali e alle sue richieste adottando norme nazionali in materia di protezione dell'infanzia e regole rigorose in materia di adozioni internazionali; ritiene che la corretta applicazione di questo nuovo quadro legislativo dovrebbe migliorare ulteriormente la salvaguardia dei diritti dei minori; ritiene pertanto che dovrebbe essere pienamente garantita la loro applicazione; rammenta la necessità di continuare a rispondere a tutte le famiglie colpite dalla moratoria e pertanto sostiene l'idea di creare prossimamente una commissione internazionale incaricata di esaminare taluni casi;

18. chiede che venga rivolta particolare attenzione ai minori e ai giovani adulti che, all'uscita dagli istituti assistenziali, devono essere adeguatamente reinseriti e sostenuti nella collettività ed essere protetti dagli abusi;

19. si compiace con la Romania per l'allineamento della propria legislazione alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo per quanto riguarda i maltrattamenti inflitti nei centri di detenzione; tuttavia si preoccupa del fatto che continuano a essere segnalati casi di maltrattamenti nei commissariati di polizia, nelle carceri e negli ospedali psichiatrici; invita le autorità rumene a indagare con efficacia su tutti i casi di maltrattamenti e ad assicurare alla giustizia quanti si rendono responsabili di violazioni dei diritti umani;

20. esprime profonda preoccupazione per il fatto che i disabili mentali sono soggetti a detenzione arbitraria negli ospedali psichiatrici e per l'inadeguatezza delle condizioni e delle cure prestate in molti di tali ospedali ed in altre istituzioni che accolgono disabili mentali; invita la Romania ad affrontare la situazione con la massima urgenza e a garantire che tutti gli ospedali e le istituzioni dispongano di risorse adeguate in relazione alle cure e alle condizioni di vita;

21. osserva che la strategia a favore dei rom, mirante espressamente a lottare contro la discriminazione, è sì messa in atto, ma si preoccupa per la verifica della Commissione secondo cui le violenze e le discriminazioni di fatto a danno della minoranza rom, persino nelle istituzioni ufficiali, restano tuttora molto diffuse; sollecita il governo rumeno ad incrementare i propri interventi in materia e ad attribuire priorità all'istruzione e alla formazione di capacità nonché a misure speciali per lottare contro la discriminazione; plaude al recente insediamento dell'Agenzia nazionale per gli affari dei rom;

Criteri economici

22. si compiace con la Romania per le conclusioni della relazione della Commissione secondo cui la Romania soddisfa i criteri propri di un'economia di mercato funzionante e ha attuato con vigore un programma di riforme strutturali che dovrebbe permetterle di far fronte alla pressione concorrenziale e alle forze di mercato all'interno dell'Unione europea;

23. invita la Romania ad apportare miglioramenti per sostenere la stabilità macroeconomica e approfondire le riforme strutturali; rileva che, per continuare a ridurre il disavanzo del settore pubblico, occorre assicurare la disciplina finanziaria, un adeguamento senza sosta dei prezzi dei prodotti energetici sulla base di una copertura dei costi e il miglioramento dell'efficienza finanziaria delle imprese pubbliche;

24. invita il governo a portare a termine il processo di privatizzazione, a risolvere i contenziosi emersi da detto processo e a smantellare rapidamente le imprese obsolete; ritiene che vadano compiuti progressi per quanto riguarda il funzionamento del sistema giudiziario e dell'amministrazione pubblica al fine di garantire un'applicazione coerente e prevedibile della legislazione e creare pertanto un ambiente propizio alle imprese e agli investimenti stranieri;

25. ricorda che in Romania la povertà resta un problema di estrema gravità, nonostante un lieve calo degli indicatori relativi a tale flagello nel 2003-2004; plaude al lavoro compiuto dal governo rumeno, che ha fatto della lotta contro l'esclusione sociale e la povertà una delle sue priorità e ha proceduto correttamente in relazione all'identificazione delle principali sfide, segnatamente i minori che abbandonano un istituto pubblico, i giovani che non possono accedere al mercato del lavoro, le famiglie contadine, i pensionati, i senzatetto e i rom, e lo incoraggia a ricercare le soluzioni più indicate; plaude all'attuazione di un quadro giuridico per disciplinare l'erogazione dell'aiuto sociale e al tentativo di coinvolgere organizzazioni non governative nella distribuzione di detti aiuti; invita le autorità rumene a proseguire lo sviluppo di statistiche concernenti la povertà e a portare a buon fine il memorandum sull'inserimento sociale elaborato con la Commissione;

26. si compiace con la Romania per l'adozione di una mole rilevante di legislazione in materia di protezione sociale, per l'aumento delle spese pubbliche in detto settore e per l'adozione di un programma sociale 2003-2004 mirante a incentivare la solidarietà; sottolinea che la Romania dovrebbe adottare provvedimenti più incisivi di quelli sinora presi per consentire la creazione di nuove imprese nel paese quali fondamento del futuro benessere; incoraggia la Romania a proseguire la riforma del sistema di protezione sociale, in particolare migliorando i servizi sanitari, compresa una riforma globale dell'assistenza sanitaria per i malati mentali, e garantendo l'inclusione sociale dei disabili;

Criteri relativi all'acquis

27. ritiene che la Romania sia pervenuta a un livello di allineamento soddisfacente nella maggior parte dei settori e che essa, se mantiene l'attuale ritmo dei progressi compiuti e rispetta i suoi impegni, sia in grado di completare il recepimento legislativo richiesto prima della data prevista per l'adesione;

28. sostiene la Romania nei suoi sforzi per rafforzare le sue capacità amministrative nella maggior parte dei settori dell'acquis; richiama l'attenzione della Romania sul fatto che i miglioramenti nel settore legislativo e l'adozione di piani d'azione non sono sufficienti; ritiene necessaria l'adozione di meccanismi di attuazione e applicazione in tutti gli ambiti; reputa che debbano essere prese misure specifiche di controllo e di applicazione delle leggi e che debbano essere presentati dati annuali precisi atti a consentire la valutazione dei progressi di dette misure;

29. invita la Romania a dedicarsi energicamente alle misure che devono ancora essere recepite nei settori della libera circolazione delle merci e dei capitali, delle dogane e del controllo finanziario;

30. invita la Romania a incrementare sostanzialmente l'attuazione della legislazione in tutti i settori legati all'ambiente; chiede alla Romania di migliorare l'allineamento della legislazione orizzontale nel settore dell'ambiente, in particolare nei settori della qualità dell'aria, della gestione dei rifiuti, della qualità delle acque e della protezione della natura, nonché in una serie di altri settori;

31. appoggia le ambizioni del governo rumeno intese a valorizzare il delta del Danubio in quanto zona "Natura 2000" e invita la Commissione a seguire tali attività appoggiando l'iniziativa quale misura transfrontaliera con l'Ucraina e offrendo altresì la sua mediazione nel conflitto di interessi in corso che potrebbe altrimenti rappresentare un ostacolo alla piena protezione di tale importante zona naturale europea;

32. ritiene che nel settore degli aiuti di Stato il bilancio tracciato dalle autorità rumene in materia di applicazione della legislazione debba essere ancora considerevolmente migliorato;

33. sollecita la Romania a garantire che siano rispettati standard costantemente elevati riguardanti le norme e le procedure relative agli appalti pubblici e ai bandi di gara, in linea con l'acquis comunitario

34. ritiene, in generale, che vadano sensibilmente potenziate le capacità amministrative e esecutive delle agenzie di gestione dei fondi europei; ritiene che in campo agricolo la Romania debba ancora rafforzare ulteriormente le capacità amministrative e di esecuzione dell'agenzia SAPARD;

35. chiede alla Romania di far sì che, nel settore della politica sociale e dell'occupazione, l'ispettorato del lavoro disponga di risorse sufficienti per poter garantire l'applicazione corretta delle disposizioni nei settori della salute e della sicurezza sul posto di lavoro; la invita inoltre a concentrarsi sul miglioramento del clima industriale;

36. sollecita il governo rumeno a migliorare le condizioni per l'attuazione del Fondo sociale europeo e, di conseguenza, anche la capacità di assorbimento degli stanziamenti per le misure relative alla strategia per l'occupazione;

37. prende atto che l'allineamento della legislazione rumena sull'acquis comunitario è relativamente soddisfacente nei settori dell'energia, dell'industria, della ricerca e delle telecomunicazioni; ciò nondimeno, invita il governo a riservare la massima attenzione all'attuazione della legislazione nel settore della politica industriale alla luce delle lacune strutturali del settore che limitano le capacità di applicazione; ritiene inoltre urgentemente necessario garantire la sicurezza delle risorse energetiche, in quanto lo smantellamento dei sistemi di riscaldamento inefficienti e la questione delle miniere di carbone economicamente non vitali costituiscono ancora sfide di grande importanza, che richiedono misure sociali per far fronte ai gravi problemi di occupazione; ritiene altresì necessario rivedere la liberalizzazione del settore delle telecomunicazioni;

38. segnala che l'assistenza finanziaria di preadesione a favore della Romania per il 2004 è ammontata complessivamente a circa 825 milioni di euro, di cui 405,3 milioni di euro a titolo del programma nazionale PHARE, 158,7 milioni di euro a titolo del programma SAPARD e tra 289 e 343 milioni di euro a titolo del programma ISPA, e che il volume totale di assistenza equivale approssimativamente all'1,4 % del PIL del paese;

39. invita la Romania a proseguire i suoi sforzi in materia di politica regionale e di coordinamento degli strumenti strutturali, al fine di portare la proprie capacità amministrative a un livello che le permetta di trarre pieno vantaggio dagli strumenti strutturali;

40. invita la Romania a riservare la massima attenzione all'applicazione della legislazione nei settori della giustizia e degli affari interni e a rafforzare al riguardo le agenzie e le istituzioni incaricate di far applicare la legge, che restano condizionate dalle carenze di personale e di capacità di formazione; la invita inoltre ad accelerare la restituzione delle proprietà e ad adottare la legislazione relativa alla restituzione delle chiese;

41. esprime profonda preoccupazione per la lunghezza dei periodi transitori concordati per quanto concerne il capitolo ambientale, con particolare riferimento allo sviluppo della miniera di Rosia Montana, che rappresenta una grave minaccia per l'ambiente dell'intera regione;

Conclusioni

42. auspica e ritiene possibile, se la Romania, il Consiglio e la Commissione compiono i necessari sforzi, una conclusione rapida e soddisfacente dei negoziati entro la fine del 2004, in vista della firma del trattato di adesione non appena possibile nel 2005 e della sua entrata in vigore il 1o gennaio 2007;

43. ricorda che la Romania sarà sottoposta alle stesse disposizioni della Bulgaria e dei nuovi Stati membri e, a partire da quel momento, potrà vedersi applicare particolari clausole di salvaguardia in caso di gravi inadempienze [ai sensi degli articoli 37, 38 e 39 dell'Atto di adesione del 2003];

44. richiama l'attenzione della Romania sul fatto che, come la Bulgaria, essa potrebbe essere oggetto dell'applicazione di un meccanismo di salvaguardia specifico secondo cui la Commissione, ove essa ritenga che sussista un grave rischio che la Romania non sia in grado di adempiere agli impegni derivanti dall'adesione, segnatamente nel settore dell'attuazione dell'acquis e del rispetto dei criteri politici di Copenaghen, è abilitata a raccomandare al Consiglio, che delibera all'unanimità, di prorogare di un anno la sua adesione; ritiene che l'adesione della Romania debba essere realizzata sulla base dei suoi meriti e dei suoi risultati;

45. intende esercitare un controllo vigile sugli sviluppi che interverranno nel corso del periodo tra la firma del trattato e l'adesione effettiva; al riguardo invita la Commissione a continuare a tenere il Parlamento regolarmente informato tramite la commissione per gli affari esteri;

46. incoraggia pertanto la Romania a dimostrare rigore e perseveranza nell'applicazione di tutti gli impegni assunti nel corso dei negoziati; intende altresì operare affinché la Commissione ponga in essere un dispositivo continuo di vigile accompagnamento e stretta assistenza per sostenere la Romania in tale direzione;

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47. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché al governo e al parlamento della Romania.

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