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Document 52003DC0645

    Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio - Programma legislativo e di lavoro della commissione per il 2004

    /* COM/2003/0645 def. */

    52003DC0645

    Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio - Programma legislativo e di lavoro della commissione per il 2004 /* COM/2003/0645 def. */


    COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO - PROGRAMMA LEGISLATIVO E DI LAVORO DELLA COMMISSIONE PER IL 2004

    INDICE

    Introduzione

    1. Dialogo col Parlamento europeo e il Consiglio

    2. Prospettive e sfide per il 2004

    3. Priorità della Commissione per il 2004

    3.1. L'adesione di 10 nuovi Stati membri

    3.2. Stabilità

    3.3. Crescita sostenibile

    4. Analisi d'impatto estesa delle proposte selezionate

    5. Conclusioni

    Allegati

    1. Elenco delle proposte legislative e delle misure non legislative

    2. Proposte che saranno oggetto di un'analisi d'impatto approfondita prima di essere adottate

    3. Valutazione provvisoria dei progressi realizzati nel perseguimento degli obiettivi strategici della Commissione Prodi

    4. Proposte della Commissione alle quali l'autorità legislativa dovrebbe dare seguito nel 2004

    5. Semplificazione e codificazione della normativa comunitaria

    Introduzione

    Questo ultimo Programma legislativo e di lavoro della Commissione Prodi si riferisce a un anno di importanti cambiamenti per l'Unione europea.

    * Il 1° maggio 2004, dieci nuovi Stati membri entreranno nell'Unione. Poco dopo, i capi di Stato e di governo dell'Unione allargata firmeranno un nuovo Trattato costituzionale.

    * Nel giugno 2004, i cittadini di tutta l'UE voteranno alle elezioni per il Parlamento europeo.

    * Il 1° novembre 2004 entrerà in funzione la nuova Commissione.

    È dunque chiaro che il 2004 sarà tutt'altro che un anno normale per la programmazione delle istituzioni dell'UE. Pertanto, e come si addice a una Commissione ormai vicina al termine del proprio mandato, il Programma legislativo e di lavoro per il 2004 è volutamente molto più concentrato che negli anni precedenti. La Commissione mira a che il suo programma sia il più realistico possibile, sia in termini di quanto può realizzare sia in termini di quanto le altre istituzioni dell'UE possono assorbire.

    In queste circostanze, la Commissione ha rivisto le iniziative fondamentali presentate nella Strategia politica annuale e le ha ridotte a quanto assolutamente necessario e fattibile nel 2004.

    L'obiettivo principale del Programma legislativo e di lavoro è concentrarsi sulle priorità della Commissione e presentarne le principali nuove proposte per il 2004 insieme a un limitato numero di proposte importanti riprese dal 2003 (allegato 1), nonché finalizzare la scelta di proposte che richiedono una valutazione d'impatto estesa (allegato 2). Esso fornisce anche una valutazione preliminare dei progressi finora compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi strategici della Commissione Prodi (allegato 3), sottolinea la necessità che vi sia un seguito legislativo da parte del Consiglio e del Parlamento europeo alle proposte già presentate dalla Commissione (allegato 4) e riferisce delle ulteriori attività relative alla semplificazione e codificazione dell'acquis (allegato 5).

    1. Dialogo col Parlamento europeo e il Consiglio

    Il 5 marzo 2003, la Commissione ha adottato la propria Strategia politica annuale per il 2004 [1], individuando nell'adesione di dieci nuovi Stati membri la priorità centrale per il 2004, affiancata da due priorità interconnesse, vale a dire la stabilità e la crescita sostenibile.

    [1] COM(2003) 83 del 5 marzo 2003

    La Commissione ha presentato la Strategia politica annuale al Parlamento europeo e al Consiglio nel mese di marzo. Nei mesi successivi ha avuto luogo un dialogo strutturato con entrambe le istituzioni in merito alle priorità e alle principali iniziative per il 2004. Entrambe le istituzioni hanno reagito positivamente alle priorità politiche definite dalla Commissione e hanno fornito utili riscontri in merito alle iniziative fondamentali proposte per il 2004. Il 23 settembre 2003 la Vicepresidente de Palacio ha presentato, alla Conferenza dei presidenti di commissione del Parlamento europeo, il documento di valutazione della Commissione sul seguito dato alla sua Strategia politica annuale per il 2004 [2]. Parallelamente, il documento è stato trasmesso al Consiglio. La reazione delle altre istituzioni alle priorità della Commissione è stata positiva, e nel Programma legislativo e di lavoro si è tenuto conto di un certo numero di suggerimenti relativi alle iniziative settoriali.

    [2] SP(2003)3092/3 del 17 settembre 2003

    Quest'anno, il dialogo interistituzionale ha avuto una maggiore dimensione pluriennale. In linea con le riforme decise al Consiglio europeo di Siviglia, il Consiglio raccomanderà che il Consiglio europeo del dicembre 2003 approvi un Programma strategico pluriennale per il periodo 2004-2006. Il programma è in preparazione, in consultazione con la Commissione, e il Parlamento europeo sarà informato dei suoi obiettivi e contenuti.

    2. Prospettive e sfide per il 2004

    Prospettive politiche

    Nel 2004, l'Unione europea dovrà raccogliere tre grandi sfide:

    - Definire l'Unione del futuro

    Il 1° maggio 2004, dieci nuovi Stati membri entreranno nell'Unione. Questo storico allargamento imprimerà una spinta considerevole al potenziale europeo, ma aprirà anche sfide di tutto rispetto per l'Unione. Nel 2004, l'Unione dovrà cominciare a preparare il prossimo quadro politico e finanziario, dal momento che l'attuale prospettiva finanziaria di medio termine ("Agenda 2000") scade alla fine del 2006.

    Dovrà anche essere proseguita la strategia per gli allargamenti futuri. I negoziati con la Bulgaria e la Romania continueranno nel 2004, e la Commissione preparerà il proprio parere ufficiale sulla domanda di adesione della Croazia. Nel dicembre 2004, il Consiglio europeo determinerà, in base a una relazione della Commissione, se la Turchia soddisfi i criteri politici di Copenaghen, nell'ottica della possibile apertura di negoziati di adesione.

    - Priorità all'agenda politica

    Il 2004 sarà un anno importante per far avanzare il nocciolo dell'agenda politica dell'Unione, in particolare nei settori della crescita sostenibile e della stabilità.

    La realizzazione di uno sviluppo sostenibile sarà il centro di gravità politico della prossima prospettiva finanziaria dell'Unione (dal 2007 in poi). Nel 2004, l'Unione rivedrà gli obiettivi strategici fissati al Consiglio europeo di Lisbona nel marzo 2000 e la strategia dell'UE per lo sviluppo sostenibile decisa a Göteborg. L'Iniziativa di crescita approvata dal Consiglio europeo nell'ottobre 2003 deve stimolare gli investimenti nelle reti e nella conoscenza per il 2004, aumentando così la fiducia nel potenziale economico dell'Unione e consolidando la crescita economica.

    Il progresso in direzione di un'Unione che sia uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia va consolidato entro la scadenza del maggio 2004, relativa al completamento della prima fase del programma definito dal Consiglio europeo di Tampere nell'ottobre 1999.

    - Sviluppo dell'azione esterna dell'Unione

    La situazione internazionale continua ad essere la più tesa e instabile da molti anni a questa parte. Di conseguenza, è ancor più necessario che l'Unione europea agisca in modo più unito per promuovere la stabilità, sostenere risposte multilaterali efficaci alle crisi e affrontare i problemi fondamentali che interessano lo sviluppo globale. Il progetto di strategia di sicurezza presentato dall'Alto rappresentante per la PESC analizza queste e altre minacce. La Commissione partecipa attivamente alla definizione della strategia, che dovrebbe essere approvata dal Consiglio europeo nel dicembre 2003. Anche in seguito alla sua approvazione la Commissione rimarrà parte attiva negli strumenti finalizzati a ridurre i rischi di crisi.

    L'allargamento rafforza la presenza dell'Unione sulla scena internazionale e implica che l'UE dovrà considerare quali sono le responsabilità verso i propri vicini e guidare lo sviluppo di un partenariato stretto, capace di sostenere i suoi vicini dell'Est e della regione mediterranea.

    Nel 2004 per l'Unione sarà molto importante trarre le opportune conclusioni riguardo alla fallita conferenza ministeriale dell'OMC a Cancun e continuare i propri sforzi per trattative commerciali coi suoi partner che portino a una maggiore crescita economica e a maggiori benefici in termini di sviluppo.

    Prospettive economiche per l'UE nel 2004

    Gli scarsi successi economici registrati dalle economie dell'UE alla fine del 2002 sono continuati per tutta la prima metà del 2003. Di conseguenza, è probabile che la crescita risulti deludente per il terzo anno consecutivo: il tasso medio di crescita dovrebbe attestarsi attorno a ¾% nell'UE e a circa ½% nell'area dell'euro. Peraltro, grazie a politiche macroeconomiche e a condizioni finanziarie favorevoli, a un proseguire della disinflazione, a progressi nelle riforme strutturali e a una riduzione dell'insicurezza geopolitica, la fiducia degli operatori economici sta tornando e l'ambiente internazionale migliora.

    In questo contesto, la velocità della ripresa dovrebbe aumentare nella seconda metà del 2003 e accelerare ulteriormente per tutto il 2004. Per il prossimo anno è programmato un aumento del tasso di crescita UE a circa il 2%, sostenuto da una ripresa nelle spese dei consumatori, grazie alla domanda esterna crescente e quindi a un rialzo degli investimenti. Malgrado queste previsioni di risalita però, il lungo periodo di crescita lenta fa sentire i suoi effetti sui risultati dati dal mercato del lavoro, il che fa prevedere una crescita dell'occupazione abbastanza limitata.

    I rischi per le prospettive economiche sembrano essere più equilibrati di quanto non fossero all'inizio dell'anno. Anzitutto, diversi fattori segnalano un crescente ottimismo per quanto riguarda la crescita a breve termine dell'economia statunitense, il che dovrebbe a sua volta stimolare la crescita europea. Se però la ripresa degli Stati Uniti dovesse tardare, anche il recupero previsto per l'economia europea potrebbe risultare a rischio. In secondo luogo, la forza dell'euro ha pesato sulla ripresa, sotto forma di un calo delle esportazioni. Questo calo è peraltro bilanciato dallo stimolo positivo ai consumi derivante dal guadagno negli scambi. Infine, le condizioni finanziarie del settore delle imprese sono favorevoli, e i loro profitti sono migliorati nel corso dell'anno. Va detto però che, essendo gli aggiustamenti nei bilanci delle imprese ancora incompleti, un proseguire del processo potrebbe frenare gli investimenti nell'UE.

    3. Priorità della Commissione per il 2004

    In questo contesto, la Commissione conferma le priorità politiche definite nella Strategia politica annuale per il 2004:

    - adesione di dieci nuovi Stati membri;

    - stabilità;

    - crescita sostenibile.

    La Commissione invita le altre istituzioni comunitarie a prendere in considerazione queste priorità, le principali iniziative, le proposte legislative e le misure non legislative nella loro programmazione per il 2004. La Commissione conferma di essere pronta a collaborare con le altre istituzioni comunitarie per trattare queste priorità attraverso una programmazione congiunta.

    Come spiegato nell'introduzione, la Commissione ha rivisto le iniziative fondamentali presentate nella Strategia politica annuale e le ha ridotte a quanto assolutamente necessario e fattibile nel 2004.

    Le corrispondenti proposte legislative e gli atti non legislativi figurano all'elenco 1.

    3.1. L'adesione di 10 nuovi Stati membri

    La Commissione individua tre obiettivi principali per il 2004:

    * garantire il felice completamento del processo di adesione dei dieci nuovi Stati membri che entreranno nell'Unione europea il 1° maggio 2004, compreso il soddisfacimento degli obblighi giuridici dell'UE e dei nuovi Stati membri nei confronti dell'acquis comunitario fin dal primo giorno dell'adesione. Le priorità più importanti sono l'attuazione della legislazione, l'estensione dei programmi, degli strumenti e delle procedure esistenti ai nuovi Stati membri, il consolidamento della capacità amministrativa e lo sviluppo di una strategia di convergenza economica;

    * continuare i negoziati coi rimanenti paesi candidati (Bulgaria e Romania), valutare e produrre una raccomandazione relativa alla possibile apertura di negoziati di adesione con la Turchia e preparare un parere sulla domanda d'adesione della Croazia;

    * elaborare orientamenti futuri per l'Unione europea allargata e consolidare la riforma istituzionale e normativa.

    Iniziative fondamentali

    - Completare le adesioni del 2004

    1. Adattare i programmi esistenti tenendo conto dell'adesione dei nuovi Stati membri.

    2. Applicare e controllare l'applicazione del diritto comunitario nei nuovi Stati membri, comprendendo:

    * attuazione dell'acquis, in particolare in settori quali la sicurezza alimentare, l'agricoltura, l'ambiente, l'unione doganale, il mercato interno, la giustizia e gli affari interni, la sicurezza marittima;

    * attuazione del sistema Schengen e sorveglianza sull'attuazione dell'acquis sui controlli alle frontiere esterne da parte dei nuovi Stati membri;

    * far sì che i livelli di sicurezza nucleare dei nuovi Stati membri siano elevati quanto quelli degli attuali Stati membri.

    - Negoziati di adesione in corso e strategia per le adesioni future

    3. Continuare i negoziati per l'adesione della Bulgaria e della Romania.

    4. Analizzare il soddisfacimento, da parte della Turchia, dei criteri per l'adesione, come previsto dal Consiglio europeo di Copenaghen.

    5. Esaminare la richiesta della Croazia di aderire all'Unione europea.

    - Adattare il quadro dell'UE allargata

    6. Dare un seguito ai risultati della Conferenza intergovernativa sul Trattato costituzionale per l'Unione europea.

    7. Preparare la prospettiva finanziaria dell'UE per il periodo successivo al 2006, comprendendo:

    * proposte finanziarie e legislative relative a vasti programmi di spesa successivi al 2006, una proposta di sistema per le risorse proprie e un progetto di accordo interistituzionale.

    8. Aggiornare, codificare e semplificare l'acquis comunitario in linea con l'iniziativa per il miglioramento della regolamentazione (cfr. allegato 5).

    9. Completare le riforme annunciate dalla Commissione nel suo Libro bianco del marzo 2000 e garantire che siano effettuati tutti i preparativi amministrativi necessari per l'adesione.

    3.2. Stabilità

    La Commissione individua due obiettivi principali per il 2004:

    * sviluppare un quadro politico stabile ed esaustivo per la cooperazione coi paesi vicini al fine di creare uno spazio di pace, stabilità e prosperità e di evitare nuove separazioni all'interno dell'Europa in seguito all'allargamento dell'Unione;

    * sviluppare politiche interne dell'UE in grado di favorire la stabilità e la sicurezza, in particolare consolidando i progressi verso la creazione di uno spazio di libertà, giustizia e sicurezza (completando l'agenda di Tampere) e integrare efficacemente tali politiche in un'azione coerente dell'UE. Si rivolgerà un'attenzione particolare alla gestione efficace delle frontiere comuni, sposando un'azione severa contro l'immigrazione clandestina con misure sul giusto trattamento e l'integrazione degli immigrati legali, e introducendo misure di lotta contro la criminalità e il terrorismo.

    Iniziative fondamentali

    - Politica europea di prossimità/Europa allargata

    1. Creare uno spazio allargato di pace, stabilità e prosperità che comprenda i vicini orientali e meridionali dell'UE allargata, sulla base di valori condivisi, di interessi comuni e di una più profonda integrazione. Ciò include progressi che dimostrino l'esistenza di valori comuni e l'effettiva attuazione di riforme politiche, economiche e istituzionali, nonché la prospettiva di legami economici e politici più stretti con l'UE, compresa una partecipazione al mercato interno e una maggiore cooperazione transfrontaliera e regionale/transnazionale alle frontiere esterne dell'Unione.

    * Preparare una serie di piani d'azione, partendo da un numero massimo di otto paesi dell'Europa orientale e del Mediterraneo;

    * elaborare un quadro per i paesi vicini con la prospettiva di una loro partecipazione al mercato unico, in particolare alle reti di trasporti, energia e telecomunicazioni, rivolgendo la necessaria attenzione agli aspetti ambientali di tali attività;

    * incoraggiare un maggiore coinvolgimento politico dell'UE nella prevenzione dei conflitti e delle crisi;

    * realizzare una maggiore cooperazione culturale e sforzi per aumentare la comprensione reciproca.

    - La Russia e i paesi dell'Europa orientale

    2. Attuare la decisione del vertice UE-Russia tenutosi a San Pietroburgo nel maggio 2003 per sviluppare quattro "spazi comuni" (economico, della giustizia e degli affari interni, della sicurezza, della ricerca e cultura). Migliorare l'attuazione degli accordi di partenariato e cooperazione con la Russia e l'Ucraina, compreso il settore della giustizia e degli affari interni, in base al piano d'azione contro la criminalità organizzata con la Russia e al piano d'azione su giustizia e affari interni con l'Ucraina.

    - Balcani

    3. Proseguire l'agenda stabilita a Salonicco coi paesi balcanici, preparare un accordo di partenariato e studi di fattibilità sulla Bosnia-Erzegovina e la Serbia-Montenegro in vista del Consiglio europeo di primavera 2004.

    - Sviluppare politiche UE per favorire la stabilità e la sicurezza

    4. Valutare i progressi ottenuti rispetto al programma di Tampere, lavorando col Consiglio al fine di garantire la più ampia adozione delle proposte utili a creare uno spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia entro la scadenza del 1° maggio 2004.

    * Presentare la valutazione finale sull'attuazione dell'agenda di Tampere e i suoi effetti, nonché orientamenti per la prossima fase di sviluppo dell'area di libertà, sicurezza e giustizia;

    * istituire un ente incaricato di gestire il controllo delle frontiere esterne;

    * istituire il quadro giuridico per il sistema informativo Schengen di seconda generazione (SiS II) e il sistema d'informazioni sui visti.

    5. Attuare nuovi programmi di cooperazione coi paesi terzi nel settore dell'immigrazione ed elaborare un approccio equilibrato all'immigrazione, che allo stesso tempo consenta di mantenere alti livelli di occupazione e produttività e incoraggi una migliore integrazione e il giusto trattamento degli immigrati legali nelle società europee.

    6. Sviluppare una politica per la sicurezza delle reti di comunicazione e dell'informazione.

    7. Continuare ad agire contro il terrorismo internazionale e il bioterrorismo, e rafforzare le misure europee per la sicurezza a sostegno dei compiti di Pietroburgo, compreso lo spazio di ricerca.

    3.3. Crescita sostenibile

    La crescita sostenibile è una priorità di ampio respiro, che comprende le azioni finalizzate a promuovere e sviluppare il modello economico e sociale europeo (prosperità, convergenza economica, coesione sociale, protezione dell'ambiente e una migliore qualità della vita). L'obiettivo della Commissione è sottolineare taluni aspetti di questa priorità meritevoli di un'attenzione particolare nel 2004. Gli obiettivi sono i seguenti:

    * appoggiare l'effettiva attuazione degli obiettivi strategici fissati per l'Unione europea allargata;

    * mettere in evidenza un certo numero di azioni concrete che aiuteranno ad ottenere la crescita sostenibile e a migliorare la qualità della vita dei cittadini europei;

    * migliorare il coordinamento delle politiche economiche e di bilancio degli Stati membri, al fine di garantire il corretto funzionamento dell'UEM;

    * continuare la lotta alla povertà e la promozione della crescita sostenibile in tutto il mondo.

    Iniziative fondamentali

    - Aspetti trasversali della crescita sostenibile

    1. Accelerare i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla strategia UE di Lisbona, con particolare attenzione per la revisione della strategia e le misure necessarie a stimolare crescita, concorrenzialità e occupazione, compreso l'investimento nelle reti e nella conoscenza, in un quadro sostenibile:

    * relazione di primavera al Consiglio europeo con la valutazione dei progressi ottenuti e l'individuazione dei problemi che richiedono un intervento urgente.

    2. Preparare le prossime fasi della Strategia dell'UE per lo sviluppo sostenibile, compresi:

    * il riesame della dimensione politica interna ed esterna della Strategia dell'UE per lo sviluppo sostenibile adottata dal Consiglio europeo di Göteborg del giugno 2001 e il seguito del vertice mondiale di Johannesburg sullo sviluppo sostenibile;

    * l'attuazione delle iniziative europee sull'acqua e l'energia annunciate a Johannesburg.

    - Contributi settoriali alla crescita sostenibile

    3. Investimento nelle reti e nella conoscenza:

    * sviluppare le reti dei trasporti, dell'energia e altre infrastrutture a livello europeo, al fine di aumentare l'interconnessione e la sostenibilità dell'economia nell'Unione europea allargata;

    * sviluppare lo Spazio europeo della ricerca e attuare il piano d'azione per aumentare gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo in linea con l'obiettivo del 3% del PIL e per attrarre risorse umane adeguate verso il settore della ricerca;

    * sostenere le tecnologie innovative sostenibili e a risparmio energetico, nonché gli sforzi volti ad assicurare la disponibilità a lungo termine di fonti e vettori energetici appropriati;

    * portare avanti i preparativi per il satellite Galileo, che migliorerà la gestione del traffico, ridurrà il congestionamento e migliorerà il monitoraggio delle infrastrutture energetiche;

    * riesaminare e adeguare l'iniziativa eEurope 2005, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo e l'utilizzo di un'infrastruttura a banda larga protetta europea e di migliorare la gestione internazionale di Internet.

    4. Integrazione delle considerazioni relative alla sostenibilità nelle politiche dell'UE, fra l'altro:

    * presentando una comunicazione sull'uso degli strumenti economici per proteggere l'ambiente;

    * presentando strategie tematiche in materia ambientale (gestione dei suoli, pesticidi, prevenzione dei rifiuti e riciclaggio) nel quadro del Sesto programma d'azione per l'ambiente, proseguendo la strategia comunitaria sul cambiamento climatico e portando avanti un piano d'azione sull'ambiente e la salute 2004-2010;

    * attuando la seconda parte dell'Agenda per la politica sociale modificata nel giugno 2003.

    - Dimensione esterna della crescita sostenibile

    5. Partecipare ai negoziati in sede OMC e iniziare o proseguire le trattative regionali o bilaterali sul commercio con controparti quali il Mercosur, il Canada, i paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo e i paesi ACP, nel contesto dei negoziati sull'Accordo di partenariato economico regionale.

    6. Preparare la revisione intermedia dell'accordo di Cotonou, riflettere su una sua modifica e preparare il successore del Nono fondo europeo di sviluppo. Osservare l'attuazione dell'iniziativa sul debito e del Fondo sanitario mondiale e attuare il piano d'azione sulle malattie infettive e sulla salute riproduttiva.

    4. Analisi d'impatto estesa delle proposte selezionate

    La comunicazione della Commissione del 5 giugno 2002 sulla valutazione d'impatto [3] ha introdotto una nuova procedura integrata per la valutazione d'impatto di tutte le principali iniziative dell'istituzione, vale a dire quelle presentate nella Strategia politica annuale e nel Programma legislativo e di lavoro di ogni anno. L'obiettivo della nuova procedura è migliorare la qualità e coerenza del processo di elaborazione delle politiche e aumentare la trasparenza e la comunicazione verso i cittadini europei quanto all'impatto previsto della legislazione e delle iniziative in senso ampio adottate dall'Europa. Questa nuova procedura integra, snellisce e sostituisce tutte le varie valutazioni d'impatto precedentemente utilizzate per analizzare le proposte della Commissione.

    [3] COM(2002) 276 del 5 giugno 2002

    La selezione delle proposte per la valutazione d'impatto estesa fa parte del ciclo di programmazione e pianificazione della Commissione. Sulla base di una valutazione d'impatto preliminare la Commissione decide, nella Strategia politica annuale o, al più tardi, nel suo Programma legislativo e di lavoro annuale, quali proposte debbano essere sottoposte a una valutazione d'impatto estesa. Nell'adottare tale decisione, si tiene conto dei seguenti criteri:

    - se la proposta comporterà un impatto apprezzabile dal punto di vista economico, ambientale e/o sociale su uno o più settori;

    - se la proposta avrà un impatto significativo sulle principali parti interessate;

    - se la proposta contiene una riforma essenziale della politica in uno o più settori.

    Fra le proposte che possono essere selezionate vi sono: a) proposte che rappresentano fasi iniziali delle decisioni strategiche sulle possibili opzioni, come le comunicazioni che definiscono una politica, una strategia o una linea d'azione particolare, b) proposte legislative.

    La valutazione d'impatto estesa si concentra sulle conseguenze economiche, sociali, ambientali e normative di una proposta. Inoltre, essa comprende un'analisi della sussidiarietà e della proporzionalità. Infine, un processo di valutazione d'impatto estesa comporta di solito la consultazione di soggetti interessati e di esperti del ramo secondo le norme minime della Commissione in materia di consultazione.

    Il 2004 è il primo anno di piena attuazione della nuova procedura di valutazione d'impatto. Nell'elenco iniziale, contenuto nella Strategia politica annuale, delle proposte da sottoporre a valutazione d'impatto estesa nel 2004, è stato individuato un certo numero di proposte. La maggior parte di queste è stata confermata, e ne sono state aggiunte molte per arrivare all'elenco finale di proposte selezionate ai fini della valutazione d'impatto estesa in questo Programma di lavoro. Le proposte rappresentano iniziative provenienti da un'ampia gamma di settori all'insegna delle tre priorità per il 2004.

    Per motivi di trasparenza, le valutazioni d'impatto preliminari sulle principali proposte nuove saranno rese pubbliche in seguito all'adozione del presente Programma legislativo e di lavoro [4], mentre le relazioni sulle valutazioni d'impatto estese saranno rese disponibili alle altre istituzioni e al grande pubblico una volta che la Commissione abbia adottato le relative proposte.

    [4] Il Programma legislativo e di lavoro e le valutazioni d'impatto preliminari si trovano al seguente indirizzo Internet della Commissione: http://europa.eu.int/comm/off/ work_programme/index_it.htm

    5. Conclusioni

    Il 2004 sarà un anno decisivo per l'Unione europea. Il compito fondamentale per il 2004 sarà coronare l'integrazione di dieci nuovi Stati membri nell'Unione europea e definire la forma futura di quest'ultima. Contemporaneamente, l'Unione europea dovrà far avanzare la propria agenda politica, garantendo ai suoi 453 milioni di cittadini buone prospettive di stabilità e crescita sostenibile.

    La Commissione intende svolgere fino in fondo il proprio ruolo nella risposta a queste sfide, e utilizzerà l'anno che si avvicina per completare il programma di obiettivi strategici annunciato all'inizio del proprio mandato.

    ALLEGATO 1

    PROGRAMMA LEGISLATIVO E DI LAVORO DELLA COMMISSIONE PER IL 2004

    Elenco delle proposte legislative e delle misure non legislative

    Elenco 1: Proposte legislative e misure non legislative corrispondenti alle priorità politiche per il 2004

    Elenco 2: Altre proposte legislative e misure non legislative suscettibili di essere presentate nel 2004

    Note esplicative

    (1) L'elenco 1 contiene proposte specifiche o misure non legislative corrispondenti alle priorità che la Commissione si impegna a perseguire nel 2004; tale elenco contiene anche proposte riportate dal 2003 e riguardanti tali priorità.

    (2) L'elenco 2 contiene altre proposte e misure delle quali la Commissione poteva prevedere l'adozione nel 2004 al momento della preparazione del presente programma di lavoro.

    (3) Tali elenchi esistono solo nella versione linguistica originale (parte in inglese, parte in francese).

    (4) La Commissione aggiorna la propria pianificazione ogni mese ed invia un "programma trimestrale aperto" alle altre istituzioni comunitarie per aiutarle ad organizzare i loro lavori [5].

    [5] Nell'interesse della trasparenza, tale programma è accessibile al pubblico anche sulla pagina web della Commissione http://europa.eu.int/comm/ index_it.htm ("The Commission at your service", "Work Programme", "3-month rolling programme").

    (5) Il primo elenco è strutturato per priorità politica e per settore politico (ad es. "Agricoltura" o "Mercato interno"), mentre il secondo elenco è organizzato in funzione dei settori politici. Questi elenchi forniscono le seguenti informazioni:

    - il numero di riferimento: a es. 2004/ADMIN/001

    - servizi della Commissione responsabili

    - previsioni quanto alla data di adozione

    - se si tratta di una proposta legislativa o di una misura non legislativa

    - indicazione provvisoria della base giuridica probabile e della procedura interistituzionale corrispondente (a es. codecisione)

    - se è prevista la consultazione obbligatoria o facoltativa del Comitato delle Regioni (CdR) e/o del Comitato economico e sociale europeo (CESE)

    - breve descrizione, motivazione politica, se è prevista o meno un'analisi d'impatto approfondita

    - utilizzazione di un "codice in funzione della motivazione politica", che consente una nuova classificazione delle proposte in funzione delle priorità politiche: allargamento, stabilità, sviluppo sostenibile.

    ALLEGATO 2

    Proposte che saranno oggetto di un'analisi d'impatto approfondita prima di essere adottate

    NB: Date le specifiche circostanze del 2004 (v. introduzione), la Commissione non può garantire il calendario di realizzazione di un certo numero di proposte importanti, delle quali verrà però effettuata un'analisi d'impatto. Si tratta delle proposte che nella seguente tabella sono contrassegnate da un asterisco.

    Nell'elenco allegato al programma di lavoro, tali proposte sono segnalate con l'abbreviazione "AIA" nella colonna "Analisi d'impatto".

    GPI = Gruppo di pilotaggio interservizi

    Prima di presentare una proposta in materia sociale, la Commissione è tenuta a consultare le parti sociali quanto al tipo e al contenuto del provvedimento (obbligo previsto dall'articolo 138 del trattato). Tale consultazione fa parte integrante del processo di analisi d'impatto.

    >SPAZIO PER TABELLA>

    >SPAZIO PER TABELLA>

    ALLEGATO 3

    Valutazione provvisoria dei progressi realizzati nel perseguimento degli obiettivi strategici della Commissione Prodi

    Introduzione

    1. La Commissione Prodi ha stabilito quattro obiettivi strategici all'inizio del suo mandato [6]: promuovere nuove forme di governance europea, un'Europa stabile con una voce più forte nel mondo, una nuova agenda economica e sociale e una migliore qualità della vita. Una valutazione dei progressi realizzati nel perseguimento di tali obiettivi strategici mostra che la Commissione Prodi sta costituendo un'eredità significativa per i suoi successori. La Commissione Prodi lascerà dietro di sé un'Unione europea di venticinque Stati membri, con un trattato riformato, una Commissione riformata e politiche riformate.

    [6] Obiettivi strategici della Commissione 2000-2005 "Un progetto per la nuova Europa", COM(2000) 154 del 9 febbraio 2000.

    I. Promuovere nuove forme di governance europea

    Un trattato rivisto

    2. La Commissione ha dato il suo contributo alla conferenza intergovernativa sfociata nella conclusione del trattato di Nizza. La Commissione ha sostenuto l'attuazione di tale trattato. Il trattato di Nizza contiene le modifiche necessarie per l'adesione dei dieci nuovi Stati membri e costituisce un passo importante.

    3. Tuttavia, la Commissione, insieme con altre parti interessate, ha ritenuto che il trattato di Nizza potesse essere migliorato. La Commissione ha sostenuto l'insediamento della Convenzione incaricata di studiare la struttura istituzionale di un'Unione europea con 25 Stati membri. La delegazione della Commissione, guidata dai commissari Barnier e Vitorino, ha partecipato attivamente alla Convenzione. La Commissione ritiene che la Convenzione rappresenti un miglioramento significativo rispetto ai precedenti negoziati sul trattato, ma ritiene anche che la conferenza intergovernativa possa migliorare il progetto di testo.

    Riforme interne della Commissione

    4. Nell'atto di insediarsi, la Commissione Prodi si è impegnata a realizzare un ampio programma di riforme interne. I tre pilastri principali di tale programma riguardano il personale, la pianificazione e programmazione strategiche e la gestione finanziaria. I principali risultati raggiunti comprendono:

    * il conseguimento di un accordo con il Consiglio sulla revisione dello Statuto del personale, che permette l'attuazione di un nuovo regime retributivo e pensionistico; l'introduzione di un nuovo sistema di valutazione delle prestazioni e di promozione;

    * l'introduzione di un nuovo ciclo di pianificazione e programmazione strategiche, che è stato di aiuto alla Commissione in sede di preparazione dell'allargamento. La responsabilità è stata rafforzata mediante un nuovo sistema nell'ambito del quale ciascun servizio della Commissione presenta una relazione annuale d'attività;

    * il conseguimento di un accordo su un nuovo regolamento finanziario per la gestione dei fondi comunitari;

    * l'introduzione di nuove procedure relative all'accesso del pubblico ai documenti della Commissione e di un codice di condotta dei funzionari della Commissione.

    5. Il programma di riforma è di un'ampiezza tale che i suoi vantaggi non si manifesteranno tutti immediatamente, ma si faranno sentire in misura crescente negli anni a venire. Occorre tempo perché le nuove procedure siano pienamente operative e alcune di esse, a esempio quelle contabili, non lo sono ancora. Continuano a esistere problemi nell'amministrazione della Commissione, come mostra il recente caso Eurostat. La Commissione rimane determinata a risolvere tali problemi.

    Una migliore governance

    6. La Commissione ha compiuto diverse iniziative dirette a migliorare la governance europea. Il Libro bianco sulla governance del luglio 2001 conteneva varie proposte cui ha fatto direttamente seguito il pacchetto "Legiferare meglio" del giugno 2002. Le misure previste comprendevano una nuova procedura di analisi d'impatto per l'elaborazione delle proposte più importanti e norme minime in materia di consultazione. Inoltre, la Commissione sta portando avanti un programma fondamentale diretto a semplificare la normativa comunitaria. Tutti i benefici di tali iniziative diverranno presto evidenti.

    II. Stabilizzare il continente e rafforzare la voce dell'Europa nel mondo

    Allargamento

    7. La Commissione Prodi ha contribuito a far sì che il processo di allargamento andasse a buon fine. In occasione del Consiglio europeo di Copenaghen del dicembre 2002, gli Stati membri hanno accettato la raccomandazione della Commissione di far entrare nell'Unione europea Cipro, la Repubblica ceca, l'Estonia, l'Ungheria, la Lettonia, la Lituania, Malta, la Polonia, la Slovacchia e la Slovenia. Tutti e nove i referendum svoltisi da allora hanno mostrato che i cittadini di tali paesi sono assai favorevoli all'entrata nell'Unione europea.

    8. La Commissione ha aiutato gli Stati aderenti a prepararsi all'entrata nell'Unione europea. La Commissione si è anche preparata sul piano interno per far sì che i programmi e le politiche tengano conto dei nuovi Stati membri. Il 1° maggio 2004, data dell'adesione, segnerà una tappa decisiva nella storia del continente europeo. La Commissione assiste anche la Bulgaria e la Romania nei preparativi per la loro adesione all'Unione europea, prevista per il 2007. La Commissione sta sostenendo gli sforzi compiuti dalla Turchia per soddisfare i criteri politici di Copenaghen, in modo che possano iniziare le trattative per l'adesione all'Unione, e sta preparando il suo parere sulla domanda di adesione presentata dalla Croazia.

    Stabilità

    9. La Commissione ha svolto un ruolo importante nello sviluppo della stabilità al di là delle frontiere di un'Unione europea allargata. Probabilmente, il programma "Europa allargata" continuerà negli anni a venire. In questa fase, un evidente successo è stato ottenuto con il programma di stabilizzazione nei Balcani. Nei paesi di tale regione sono stati compiuti significativi passi avanti. Una forza di mantenimento della pace dell'Unione europea è spiegata nella ex Repubblica iugoslava di Macedonia ad espressa richiesta del suo governo.

    10. La Commissione ha inoltre sviluppato i suoi rapporti con la Russia e con gli altri paesi dell'Europa orientale, del Caucaso e dell'Asia centrale.

    Europa allargata - vicinato

    11. In una comunicazione del marzo 2003 in materia di Europa allargata - vicinato, la Commissione ha proposto un obiettivo ambizioso: creare una zona allargata di pace, stabilità e prosperità con i vicini all'est e al sud dell'Unione che non hanno una prospettiva di adesione, sulla base di valori condivisi, interessi comuni e una profonda integrazione. Tale progetto combina i progressi compiuti nel rispetto dei valori comuni e nell'effettiva attuazione delle riforme politiche, economiche e istituzionali con la prospettiva di rapporti economici e politici più stretti con l'UE, compresa la partecipazione al mercato interno e una migliore cooperazione transfrontaliera e regionale/transnazionale alle frontiere esterne dell'Unione.

    12. Inoltre, la Commissione ha fatto avanzare il processo di Barcellona verso la creazione di una zona di libero scambio euro-mediterranea. I progressi sono stati ostacolati dalla crisi israelo-palestinese. La Commissione ha sostenuto tutti gli sforzi volti a raggiungere la pace, in particolare l'iniziativa della road map. L'Unione europea ha concluso un accordo di associazione con l'Egitto e ha portato a termine trattative riguardanti accordi di associazione con l'Algeria e con il Libano.

    Azione nel mondo

    13. La Commissione Prodi ha svolto un ruolo di primo piano negli sforzi diretti a istituire una nuova governance mondiale multilaterale. Essa è stata uno dei principali fautori della ratifica del protocollo di Kyoto sul cambiamento climatico, allo scopo di garantire il successo del vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile del 2002, e del lancio di nuove trattative commerciali multilaterali a Doha. La Commissione resta convinta che il dialogo multilaterale sia il modo migliore per far fronte agli effetti della mondializzazione. Essa conferma altresì l'impegno a raggiungere gli obiettivi di sviluppo del millennio delle Nazioni Unite. A tale riguardo, la Commissione ha terminato i negoziati dell'accordo di Cotonou e preparato una nuova politica comunitaria per lo sviluppo. L'istituzione ha definito in modo più preciso gli obiettivi dei programmi di sviluppo e ne ha migliorato l'attuazione affinché il contributo della Comunità sia il più efficace possibile.

    III. Una nuova agenda economica e sociale

    Lisbona e lo sviluppo sostenibile

    14. Sulla base del contributo della Commissione, il Consiglio europeo di Lisbona del marzo 2000 si è messo d'accordo sull'obiettivo di fare dell'Unione europea, entro il 2010, "l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, capace di una crescita economica sostenibile accompagnata da un miglioramento quantitativo e qualitativo dell'occupazione e da una maggiore coesione sociale". Come proposto dalla Commissione, il Consiglio europeo di Göteborg del giugno 2001 ha integrato la dimensione ambientale nella strategia di Lisbona e ha adottato una strategia per lo sviluppo sostenibile. La Commissione ha fatto avanzare il programma di riforma economica di Lisbona con determinazione. Tra i risultati conseguiti figurano la liberalizzazione dei mercati dell'energia e dei servizi di telecomunicazione, la creazione dello spazio europeo della ricerca e proposte dirette a liberalizzare i trasporti ferroviari e aerei. Il livello d'impegno degli Stati membri rimarrà un fattore chiave ai fini del raggiungimento dell'obiettivo di Lisbona da parte dell'Unione europea.

    15. L'agenda sociale di Nizza completa la strategia di Lisbona e ne fa parte integrante. Tale agenda è stata rivista nel giugno 2003 per tenere conto dell'evoluzione del mercato del lavoro e della società. La Commissione ha introdotto il metodo aperto di coordinamento nei settori dell'inclusione sociale e delle pensioni, ha rinnovato la strategia europea per l'occupazione ed ha coordinato le attività rientranti nell'anno europeo delle persone disabili. Nel settore delle relazioni industriali, essa ha sostenuto il dialogo sociale e, ove necessario, ha presentato specifiche proposte normative, a esempio in materia di salute e sicurezza durante il lavoro e in materia di lavoro interinale.

    Il mercato unico e l'introduzione dell'euro

    16. Le banconote e le monete in euro sono state introdotte con successo in dodici Stati membri. Sulla base dell'impegno a condurre politiche macroeconomiche virtuose, l'euro contribuisce alla crescita, alla competitività e all'occupazione. Tuttavia, l'introduzione dell'euro evidenzia il fatto che occorrono ulteriori cambiamenti perché l'Europa possa trarre tutti i benefici dal mercato unico. Dato il successo dell'introduzione fisica dell'euro, l'unione economica e monetaria è indubbiamente una delle pietre miliari dell'integrazione europea, accanto a successi precedenti come l'unione doganale nel 1968 e il mercato unico nel 1992.

    Agricoltura e pesca

    17. Il programma di riforma della Commissione ha riguardato anche la politica agraria comune e la politica comune della pesca. Il 26 giugno 2003 i ministri dell'Agricoltura UE hanno adottato una riforma fondamentale della politica agraria comune (PAC). La nuova PAC insisterà su un'agricoltura sostenibile, pur dando agli agricoltori dell'Unione la libertà di produrre ciò che il mercato desidera. In futuro, la maggior parte delle sovvenzioni sarà versata indipendentemente dal volume della produzione.

    18. Nel dicembre 2002 i ministri della Pesca UE si sono messi d'accordo su una riforma della politica comune della pesca al fine di conservare meglio gli stock ittici, proteggere l'ambiente marino, garantire la sopravvivenza economica dei settori della pesca e dell'acquacoltura e fornire ai consumatori prodotti alimentari di buona qualità.

    IV. Una migliore qualità della vita

    Giustizia ed affari interni

    19. La Commissione ha attuato misure dirette a creare uno spazio europeo di libertà, di sicurezza e di giustizia, conformemente alle conclusioni del Consiglio europeo di Tampere dell'ottobre 1999. La crescente competenza della Commissione in questo settore le ha permesso di reagire rapidamente agli eventi dell'11 settembre 2001. Il Consiglio si è messo d'accordo su un certo numero di proposte, in particolare per quanto riguarda il mandato di arresto comune europeo e la lotta contro l'immigrazione illegale. Tuttavia, sono necessari progressi ulteriori per rispondere alle esigenze dei cittadini e realizzare gli obiettivi politici del Consiglio europeo.

    Sanità pubblica, ambiente, trasporti ed energia

    20. La Commissione europea collabora con gli Stati membri per far sì che l'Unione europea raggiunga gli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio convenuti alla conferenza di Kyoto sull'ambiente. Accanto alla tutela della natura e della biodiversità, alla promozione della qualità della vita e del benessere sociale dei cittadini e al miglioramento della gestione delle risorse e dei rifiuti, il cambiamento climatico è uno dei temi principali del Sesto programma d'azione per l'ambiente dell'Unione europea, da ultimare entro il 2012. La Commissione gestisce un nuovo Programma d'azione per la sanità pubblica 2003-2008. Essa ha creato l'Autorità europea per la sicurezza alimentare e l'Agenzia di sicurezza marittima e propone l'istituzione di un Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.

    21. La Commissione ha inoltre elaborato un Programma decennale per i trasporti, che durerà fino al 2010, allo scopo di adattare la politica dei trasporti dell'Europa alle richieste e alle necessità dei cittadini. Essa ha anche messo a punto una strategia a lungo termine per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento energetico in Europa. La Commissione ha contribuito attivamente a stimolare l'attuazione della rete transeuropea dei trasporti, ad aprire il settore ferroviario alla concorrenza ed a migliorare la sicurezza dei trasporti (in particolare marittimi). Essa ha inoltre promosso attivamente l'accesso a servizi di interesse generale di qualità.

    22. Infine, la Commissione ha creato un "Fondo di solidarietà" che permette all'Unione europea di fornire assistenza agli Stati membri e agli Stati aderenti vittime di una catastrofe naturale. Il Fondo di solidarietà è stato già utilizzato in seguito alle inondazioni che hanno colpito l'Europa centrale nell'estate 2002 e agli incendi di foreste scoppiati in Europa meridionale nell'estate 2003.

    ALLEGATO 4

    Proposte della Commissione alle quali l'autorità legislativa dovrebbe dare seguito nel 2004

    Affari generali e relazioni esterne

    - Proposta di regolamento relativo alla cooperazione decentrata (2003/0156/COD)

    - Proposta di regolamento relativo alla promozione della parità uomo-donna nella cooperazione allo sviluppo (2003/0176/COD)

    Fiscalità e unione doganale

    - Proposta di regolamento relativo alla prevenzione del riciclaggio di capitali mediante la cooperazione doganale (2002/0132/COD)

    - Proposta di direttiva recante modifica della direttiva 77/388/CEE per quanto riguarda l'imposta sul valore aggiunto applicabile ai servizi postali (2003/0091/CNS)

    - Proposta di direttiva recante modifica della direttiva 92/81/CEE e della direttiva 92/82/CEE al fine di istituire un regime fiscale specifico per il gasolio utilizzato come carburante per fini professionali e di ravvicinare l'accisa sulla benzina e quella sul gasolio (2002/0191/CNS e COM(2002) 410)

    Giustizia ed affari interni

    Politica comune in materia d'asilo:

    - Proposta di direttiva relativa a norme minime riguardanti la procedura di concessione e di revoca dello statuto di rifugiato negli Stati membri (2000/0238/CNS)

    Politica comune in materia d'immigrazione e lotta contro l'immigrazione illegale:

    - Proposta di direttiva relativa alle condizioni di entrata e di soggiorno dei cittadini di paesi terzi a fini di studio, di formazione professionale o di volontariato (2002/0242/CNS)

    - Proposta di direttiva relativa al titolo di soggiorno di breve durata rilasciato alle vittime di azioni volte ad agevolare l'immigrazione clandestina o la tratta di esseri umani che cooperano con le autorità competenti (2002/0043/CNS)

    - Proposta di direttiva relativa alle condizioni di entrata e di soggiorno dei cittadini di paesi terzi per l'esercizio di un'attività lavorativa dipendente o di un'attività economica indipendente (2001/0154/CNS)

    Frontiere interne ed esterne, politica comune in materia di visti:

    - Proposta di direttiva che riguarda le condizioni alle quali i cittadini di paesi terzi possono circolare liberamente sul territorio degli Stati membri per una durata massima di tre mesi, introduce una specifica autorizzazione di viaggio e fissa le condizioni di entrata e circolazione per periodi di non oltre sei mesi (2001/0155/CNS)

    - Proposta di regolamento recante modifica del regolamento (CE) 1683/95 che istituisce un modello uniforme per i visti e proposta di regolamento recante modifica del regolamento (CE) 1030/2002 che istituisce un modello uniforme per i permessi di soggiorno rilasciati a cittadini di paesi terzi (2003/0217/CNS e 2003/0218/CNS)

    Un vero spazio di giustizia in materia di diritto civile:

    - Proposta di regolamento recante creazione di un titolo esecutivo europeo per i crediti non contestati (2002/0090/CNS)

    - Proposta di direttiva relativa all'indennizzazione delle vittime della criminalità (COM(2002) 562)

    Lotta contro la criminalità e il terrorismo e creazione di un vero spazio di giustizia in materia penale:

    - Proposta di decisione quadro del Consiglio relativa alla lotta contro il razzismo e la xenofobia (2001/0270/CNS)

    - Proposta di decisione quadro del Consiglio che determina le disposizioni minime relative agli elementi costitutivi delle infrazioni penali e delle sanzioni applicabili nel settore del traffico di droga (2001/0114/CNS)

    - Proposta di direttiva relativa alla tutela dell'ambiente attraverso il diritto penale (2001/0076/COD)

    - Proposta di direttiva relativa all'inquinamento causato dalle navi e all'introduzione di sanzioni, in particolare penali, contro chi inquina (2003/0037/COD)

    - Proposta di decisione quadro intesa a rafforzare la cornice penale per la repressione dell'inquinamento provocato dalle navi (2003/0088/CNS)

    - Proposta di direttiva relativa alla tutela penale degli interessi finanziari della Comunità (2001/0115/COD)

    - Proposta di decisione quadro del Consiglio relativa alla lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pornografia infantile (2001/0025/CNS)

    - Proposta di decisione che istituisce un Programma d'azione comunitario per la promozione di attività nel settore della tutela degli interessi finanziari della Comunità (2003/0152/COD)

    - Proposta di decisione riguardante le monete false in euro: analisi, cooperazione e scambio di informazioni (2003/0158/CNS)

    Occupazione, politica sociale, salute e consumatori

    - Proposta di direttiva relativa alle condizioni di lavoro dei lavoratori provvisori (2002/0072/COD)

    - Proposta di regolamento recante modifica del regolamento (CEE) n. 1612/68 relativo alla libera circolazione dei lavoratori all'interno della Comunità (1998/0229/COD) e proposta di direttiva recante modifica della direttiva n. 68/360/CEE relativa all'eliminazione delle restrizioni alla circolazione ed al soggiorno dei lavoratori degli Stati membri e della loro famiglia all'interno della Comunità (1998/0230/COD)

    - Proposta di regolamento relativo alla cooperazione in materia di tutela dei consumatori (2003/0162/COD)

    - Proposta di regolamento che istituisce un Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (2003/0174/COD)

    - Sicurezza sociale: coordinamento dei sistemi ai fini della libera circolazione delle persone (1998/0360/COD)

    - Proposta di regolamento recante modifica del regolamento (CEE) n. 1408/71 del Consiglio relativo all'applicazione dei regimi di sicurezza sociale ai lavoratori subordinati e ai loro familiari che si spostano all'interno della Comunità (2003/0138/COD)

    - Proposta di regolamento del Consiglio relativo all'Osservatorio europeo dei fenomeni di razzismo e xenofobia (2003/0185/CNS)

    Competitività (mercato interno, industria e ricerca)

    Mercato interno:

    - Proposta di direttiva relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali (2002/0061/COD)

    - Proposta di regolamento relativo alla promozione delle vendite nel mercato interno (2001/0227/COD)

    - Proposta di regolamento sul brevetto comunitario (2000/0177/CNS)

    - Proposta di direttiva relativa alla brevettabilità delle invenzioni attuate per mezzo di elaboratori elettronici (2002/0047/COD)

    - Proposta di regolamento recante modifica del regolamento sul marchio comunitario (2002/0308/CNS)

    - Proposta di direttiva relativa al rispetto dei diritti di proprietà intellettuale (2003/0024/COD)

    - Proposta di direttiva recante modifica delle direttive 72/166/CEE, 84/5/CEE, 88/357/CEE, 90/232/CEE e 2000/26/CE sull'assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli (2002/0124/COD)

    - Proposta di direttiva riguardante le offerte pubbliche di acquisto (2002/0240/COD)

    - Proposta di direttiva sull'armonizzazione degli obblighi di trasparenza riguardanti le informazioni sugli emittenti i cui valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato e che modifica la direttiva 2001/34/CE (2003/0045/COD)

    Consumatori:

    - Proposta di direttiva relativa all'armonizzazione delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri in materia di credito ai consumatori (2002/0222/COD)

    - Proposta di direttiva relativa alle pratiche commerciali sleali (2003/0134/COD)

    Imprese:

    - Proposta di decisione relativa alla fornitura interoperabile di servizi paneuropei di governo elettronico alle pubbliche amministrazioni, alle imprese ed ai cittadini (IDABC) (2003/0147/COD)

    - Proposta di direttiva relativa all'omologazione dei veicoli a motore, dei loro rimorchi e dei sistemi, componenti ed unità tecniche destinati a tali veicoli (versione rifusa) (2003/0153/COD)

    Concorrenza:

    - Proposta di regolamento relativo al controllo delle concentrazioni tra imprese (2002/0296/CNS), se non adottato nel 2003

    Trasporti, telecomunicazioni ed energia

    - Proposta di regolamento del Consiglio recante modifica del regolamento (EURATOM) n. 2587/1999 che definisce i progetti di investimento che devono essere comunicati alla Commissione in base all'articolo 41 del trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia atomica (COM(2003) 370)

    - Proposte di direttive riguardanti il ravvicinamento delle misure in materia di sicurezza degli approvvigionamenti di prodotti energetici (2002/0219/COD, 2002/0220/COD e 2002/0221/CNS)

    - Proposta di direttiva che stabilisce un quadro per la determinazione di obblighi in materia di concezione ecologica dei prodotti che consumano energia e recante modifica della direttiva 92/42/CEE del Consiglio (2003/0172/COD)

    - Proposta di regolamento relativo all'armonizzazione di alcune disposizioni in materia sociale nel settore dei trasporti su strada (2001/0241/COD)

    - Proposta di direttiva riguardante un sistema trasparente di norme armonizzate in materia di restrizioni alla circolazione degli automezzi pesanti che effettuano trasporti internazionali su strade determinate (divieti di circolare il fine settimana) (1998/0096/COD)

    - Proposta di direttiva recante modifica della direttiva 1999/62/CE relativa alla tassazione a carico di autoveicoli pesanti adibiti al trasporto di merci su strada per l'uso di alcune infrastrutture ("Eurovignette") (2003/0175/COD)

    - Proposta di direttiva riguardante la generalizzazione e l'interoperabilità dei sistemi di pagamento elettronico dei pedaggi stradali nella Comunità (2003/0081/COD)

    - Proposta modificata di regolamento relativo all'azione degli Stati membri in materia di obblighi di servizio pubblico e di aggiudicazione di contratti di servizio pubblico nel settore del trasporto passeggeri per ferrovia, su strada e per via navigabile interna (2000/0212/COD)

    - Proposta di regolamento riguardante i negoziati e l'attuazione di accordi relativi a servizi aerei tra gli Stati membri ed i paesi terzi (2003/0044/COD)

    - Proposta di direttiva sugli obblighi in materia di sicurezza per il personale di bordo (COM(1997) 382)

    - Proposta di regolamento recante modifica del regolamento 3922/91 al fine di stabilire norme comuni per lo sfruttamento commerciale degli aerei (2000/0069/COD)

    - Proposta di regolamento recante modifica del regolamento (CE) n. 1406/2002 che istituisce un'Agenzia europea per la sicurezza marittima (2003/0159/COD)

    - Proposta di direttiva relativa all'inquinamento causato dalle navi e all'introduzione di sanzioni, in particolare penali, contro chi inquina (2003/0037/COD)

    - Proposta di regolamento relativa al miglioramento della sicurezza delle navi e degli impianti portuali (2003/0089/COD)

    - Proposte di direttive in materia di sicurezza nucleare nell'Unione europea (COM(2002) 605)

    - Proposta modificata di regolamento che modifica la proposta modificata di regolamento che modifica il regolamento (CE) n. 2236/95 del Consiglio che stabilisce i principi generali per la concessione di un contributo finanziario della Comunità nel settore delle reti transeuropee (COM(2003) 561, 2001/0226/COD)

    - Proposta di decisione recante modifica della decisione 1692/96/CE sugli orientamenti comunitari per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (orientamenti RTE) (COM(2003) 564)

    Agricoltura e pesca

    - Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sui controlli ufficiali dei mangimi e dei prodotti alimentari (2003/0030/COD)

    - Proposta di regolamento riguardante i limiti massimi di residui di antiparassitari presenti nei prodotti di origine vegetale ed animale (2003/0052/COD)

    - Proposta di regolamento che stabilisce norme in materia di igiene dei mangimi (2003/0071/COD)

    - Proposta di regolamento riguardante la protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni connesse e recante modifica delle direttive 64/432/CEE e 93/119/CE (2003/0171/CNS)

    - Serie di proposte riguardanti l'attuazione o il seguito della riforma della politica comune della pesca, come la proposta di regolamento del Consiglio che istituisce misure per la ricostituzione degli stock di merluzzo bianco (COM(2003) 237) e la proposta di regolamento del Consiglio che istituisce misure per la ricostituzione dello stock di nasello settentrionale (COM(2003) 374), se non adottati nel 2003

    Istruzione, gioventù e cultura

    - Proposta di decisione recante modifica della decisione 2000/821/CE del Consiglio, del 20 dicembre 2000, relativa all'attuazione di un programma d'incentivazione dello sviluppo, della distribuzione e della promozione delle opere audiovisive europee (Media Plus - Sviluppo, distribuzione e promozione) (2003/0067/COD)

    - Proposta di decisione recante modifica della decisione n. 163/2001/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 gennaio 2001, riguardante l'attuazione di un programma di formazione per i professionisti dell'industria europea dei programmi audiovisivi (Media-formazione) (2001-2005) (2003/0064/COD)

    - Proposta di decisione recante modifica della decisione n. 508/2000/CE, del 14/2/2000, che istituisce il programma "Cultura 2000" (2003/0076/COD)

    - Proposta di decisione che istituisce un Programma d'azione comunitario per la promozione degli organismi attivi a livello europeo nel settore della gioventù (2003/0113/COD)

    - Proposta di decisione che istituisce un Programma d'azione comunitario per la promozione di organismi attivi a livello europeo e il sostegno di attività specifiche nel settore dell'istruzione e della formazione (2003/0114/COD)

    - Proposta di decisione che istituisce un Programma d'azione comunitario per la promozione degli organismi attivi a livello europeo nel settore della cultura (2003/0115/COD)

    - Proposta di decisione che istituisce un Programma d'azione comunitario per la promozione della cittadinanza europea attiva (partecipazione civica) (2003/0116/CNS)

    - Progetto di decisione del Consiglio che stabilisce lo statuto del comitato consultivo per la formazione professionale (ACVT) (COM(2003) 394)

    Ambiente

    - Proposta di direttiva sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale (2002/0021/COD)

    - Proposta di direttiva riguardante la qualità delle acque di balneazione (2002/0254/COD)

    - Proposta di direttiva recante modifica della direttiva 1999/32/CE per quanto riguarda il tasso di zolfo dei combustibili per uso marittimo (2002/0259/COD)

    - Proposta di direttiva sulla riduzione delle emissioni di composti organici volatili dovute all'utilizzo di solventi organici nelle vernici e lacche decorative e nei prodotti per carrozzeria e recante modifica della direttiva 1999/13/CE (2002/0301/COD)

    - Proposta di direttiva riguardante la gestione dei rifiuti dell'industria estrattiva (2003/0107/COD)

    - Proposta di regolamento che riguarda gli inquinanti organici persistenti e modifica le direttive 79/117/CEE e 96/59/CE (2003/0119/COD)

    - Proposta di regolamento riguardante le spedizioni di rifiuti (2003/0139/COD)

    - Proposta di regolamento recante modifica del regolamento (CE) n. 1655/2000 riguardante lo strumento finanziario per l'ambiente (LIFE) (2003/0148/COD)

    - Proposta di direttiva riguardante l'arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi aromatici policiclici nell'aria (2003/0164/COD)

    - Proposta di direttiva recante modifica della direttiva che istituisce un sistema di scambio di quote d'emissione di gas a effetto serra nella Comunità nell'ambito dei meccanismi del protocollo di Kyoto (2003/0173/COD)

    - Proposta di regolamento riguardante alcuni gas a effetto serra fluorati (2003/0189/COD)

    - Proposta di direttiva concernente la protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento (2003/0210/COD)

    - Proposta REACH (2002/ENV+/015) adottata dalla Commissione il 29 ottobre 2003

    - Proposta di direttiva riguardante l'accesso alla giustizia in materia ambientale (2003/0246/COD) e proposta di regolamento sull'applicazione dei principi di Aarhus alla Comunità (2003/0242/COD)

    ALLEGATO 5

    Semplificazione e codificazione della normativa comunitaria

    Priorità in materia di semplificazione per il 2004

    Nel febbraio 2003 la Commissione ha varato un quadro d'azione per aggiornare e semplificare la normativa comunitaria [7]. Un aspetto chiave di tale iniziativa è quello riguardante la semplificazione normativa [8] mediante un'attenzione politica rafforzata ed una nuova metodologia fondata sulle tappe seguenti:

    [7] COM(2003) 71.

    [8] Nella comunicazione di febbraio la Commissione ha adottato una definizione ampia di semplificazione. Per semplificazione si può intendere una modifica della normativa che non alteri la sostanza della politica de qua. Questo tipo di semplificazione può essere pertinente, a esempio, quando sono disponibili tecniche e strumenti normativi più efficienti o proporzionali di quelli correntemente utilizzati. D'altra parte, la semplificazione può anche riguardare la sostanza di una politica, nel senso di adattare o riconsiderare completamente l'approccio normativo.

    * l'elaborazione di indicatori per la definizione delle priorità, sulla cui base la Commissione possa selezionare i settori in cui la semplificazione sembra particolarmente opportuna;

    * la Commissione seleziona i settori politici ed esamina le possibilità di semplificazione che essi offrono. Quest'analisi può concludersi con l'individuazione di atti normativi specifici che potrebbe essere opportuno semplificare;

    * gli atti normativi considerati semplificabili sono esaminati in dettaglio; le proposte concrete di semplificazione vengono elaborate con metodi e procedure conformi alle prassi migliori e adottate sotto forma di proposte della Commissione.

    La principale novità di questa metodologia risiede nella definizione di indicatori per individuare le priorità, indicatori sulla cui base i servizi della Commissione procedono ad un esame più sistematico e generalizzato dei settori politici comunitari per determinare le possibilità di semplificazione. Il quadro d'azione è attuato in tre fasi. Al termine di ogni fase (ottobre 2003, aprile 2004 e fine del 2004) la Commissione presenta i risultati ottenuti durante la fase precedente e i lavori previsti per la fase successiva.

    La Commissione ha presentato nell'ottobre 2003 la prima relazione sull'attuazione del quadro d'azione, riguardante la prima fase (febbraio-settembre 2003) [9]. La relazione dimostra che i servizi della Commissione stanno compiendo un notevole lavoro di semplificazione normativa in numerosi settori politici. Questo lavoro verrà completato, sotto forma di proposte definitive della Commissione, negli anni a venire. La Commissione programma il lavoro di semplificazione secondo le tre fasi d'attuazione previste dall'iniziativa del febbraio 2003, in particolare per quanto riguarda l'esame dei settori politici. I diversi strumenti normativi il cui potenziale di semplificazione è stato confermato sono oggetto del ciclo di programmazione ordinario.

    [9] COM(2003) 592 ed il relativo documento di lavoro dei servizi della Commissione SEC(2003) 1085.

    Priorità in materia di semplificazione per il 2004

    >SPAZIO PER TABELLA>

    Codificazione della normativa comunitaria

    La Commissione persegue l'obiettivo di completare il programma di codificazione entro la fine del 2005. Per il 2004 sono previste circa 60 proposte di codificazione. La Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio ad esaminare urgentemente le proposte presentate nell'ambito del programma di codificazione, in modo che siano tutte adottate entro la fine del 2006.

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