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Document 52002XG0606(01)

Risoluzione del Consiglio del 21 maggio 2002 sul futuro del turismo europeo

GU C 135 del 6.6.2002, p. 1–3 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

52002XG0606(01)

Risoluzione del Consiglio del 21 maggio 2002 sul futuro del turismo europeo

Gazzetta ufficiale n. C 135 del 06/06/2002 pag. 0001 - 0003


Risoluzione del Consiglio

del 21 maggio 2002

sul futuro del turismo europeo

(2002/C 135/01)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

VISTE:

- le conclusioni del Consiglio sul turismo e l'occupazione del 26 novembre 1997,

- le conclusioni del Consiglio sul turismo e l'occupazione del 21 giugno 1999,

- le conclusioni del Consiglio europeo di Lisbona del 23 e 24 marzo 2002, in particolare per quanto riguarda il metodo di coordinamento aperto,

- le conclusioni e il piano d'azione del Consiglio europeo straordinario del 21 settembre 2001,

- la comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni dal titolo: "Un approccio di cooperazione per il futuro del turismo europeo",

- la relazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni dal titolo: "Seguiti del Consiglio europeo del 21 settembre 2001: situazione del settore turistico europeo",

- le conclusioni del Consiglio "Mercato interno, consumatori e turismo" del 26 novembre 2001,

CONSIDERANDO QUANTO SEGUE:

1. Il turismo, essendo uno dei principali settori dell'economia europea, con il suo contributo al PIL in ciascuno Stato membro e il livello di occupazione che produce, contribuisce ampiamente al conseguimento degli obiettivi stabiliti nel processo di Lisbona e di Cardiff e alla realizzazione di un vero mercato interno dei servizi. Esso favorisce un alto livello di occupazione e di benessere sociale, una crescita sostenibile, una migliore qualità di vita e l'integrazione europea, e così la coesione sociale ed economica, contribuendo notevolmente agli obiettivi della convergenza.

2. Il turismo è un settore di carattere trasversale, implicato in numerose politiche dell'Unione europea. Pur non esistendo una politica europea comune del turismo, molte politiche e misure comunitarie in settori quali i trasporti, l'ambiente, le nuove tecnologie dell'informazione, l'igiene alimentare, l'energia e la fiscalità, hanno effetti diretti sul settore del turismo, benché gli interessi di quest'ultimo non sempre siano in considerazione prima che una decisione sia adottata. È pertanto indispensabile stabilire un ampio quadro di coordinamento tra queste politiche e azioni.

3. Essendo lo sviluppo del turismo e la sostenibilità obiettivi compatibili, le attività turistiche dovrebbero mirare alla preservazione e al miglioramento dell'ambiente. Il turismo dovrebbe prendere in considerazione gli interessi della sostenibilità economica, sociale e ambientale e la necessità di preservare le risorse naturali, culturali ed ecologiche.

4. Per conoscere meglio il mercato europeo del turismo è necessario possedere informazioni appropriate con cui valutare l'attività turistica nella Comunità.

5. L'Europa costituisce la principale destinazione dei cittadini europei, è tuttavia chiaro che la posizione guida occupata dall'Europa come destinazione turistica a livello mondiale si sta lentamente indebolendo, come appare nelle realazioni e previsioni dell'Organizzazione mondiale del turismo,

RILEVA CHE:

1. le strutture e i mezzi esistenti nell'intera Comunità devono essere utilizzati conformemente al metodo di coordinamento aperto e tenendo conto del principio di sussidiarietà, mentre va incoraggiata l'attiva partecipazione delle imprese e dei partner economici e sociali;

2. in aggiunta ai requisiti della direttiva 95/57/CE del Consiglio relativa alla raccolta di dati statistici nel settore del turismo, è auspicabile dotarsi di strumenti di misura, quali i "conti satelliti del turismo", per migliorare la conoscenza e l'analisi dell'impatto economico del turismo, riconoscendo l'importanza che hanno nella progettazione ed esecuzione delle politiche comunitarie, soprattutto in situazioni di crisi;

3. è necessario, anche per potenziare il sistema di consultazione e cooperazione tra Stati membri e l'industria del turismo, svolgere un'analisi sistematica circa le ripercussioni delle misure comunitarie sul settore del turismo, tenendo conto degli interessi e delle esigenze dello stesso nella progettazione e attuazione delle misure;

4. poiché il turismo in Europa è costituito principalmente di piccole e medie imprese (PMI), è essenziale che l'industria del turismo abbia un migliore accesso agli strumenti, entro il quadro dell'UE, che consentono di accrescere i loro risultati economici e di potenziarne la competitività. Ciò permetterà loro a sua volta di accrescere il proprio contributo allo sviluppo sostenibile e condurrà alla creazione di benessere e occupazione;

5. per contribuire a migliorare l'immagine globale dell'Unione europea nel mondo si potrebbe considerare di analizzare la sua immagine attuale e di discutere le possibilità di migliorarla, ad esempio attraverso le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione, attraverso l'analisi comparativa delle migliori prassi, o attraverso un coordinamento di determinate attività promozionali congiunte da parte delle autorità del turismo e/o dell'industria del settore, provvedendo tuttavia a non creare distorsioni di concorrenza tra gli Stati membri;

6. è necessario potenziare il ruolo del comitato consultivo nel settore del turismo, segnatamente per quanto riguarda il dialogo tra operatori pubblici e privati;

7. è importante cooperare nei contesti esistenti con gli operatori privati e le autorità pubbliche dei paesi candidati, di altri paesi vicini e della regione mediterranea;

8. è necessario incoraggiare una stretta cooperazione tra la Comunità europea e le organizzazioni internazionali attive nel settore del turismo;

9. è importante promuovere la dimensione etica del turismo, in particolare introducendo strumenti per combattere tutte le forme di sfruttamento di donne e bambini, e vendendo nel turismo uno strumento di lotta contro la povertà nei paesi in via di sviluppo, e incoraggiare iniziative volte a sensibilizzare l'industria del turismo, le autorità pubbliche e la società civile circa l'importanza di questi problemi,

INVITA LA COMMISSIONE A:

1. presentare ogni anno al comitato consultivo nel settore del turismo una nota scritta e periodicamente aggiornata in cui sono illustrate le varie misure previste dalla Commissione che possono incidere sul settore del turismo, in modo che il comitato stabilisca un programma di discussioni sui temi importanti per lo stesso;

2. coinvolgere detto comitato nel monitoraggio delle misure proposte nella comunicazione della Commissione intitolata: "Un approccio di cooperazione per il futuro del turismo europeo";

3. promuovere il dialogo tra il settore pubblico, l'industria del turismo e altri operatori, segnatamente nel quadro di un forum europeo annuo del turismo;

4. prendere in considerazione e diffondere le informazioni sulle reti di cooperazione a livello europeo per promuovere un turismo accessibile e sostenibile di qualità e imprese competitive;

5. agevolare la creazione di un sistema per l'interconnessione di organismi regionali, nazionali, transnazionali e internazionali specializzati nel monitoraggio del turismo, o impegnati nell'analisi della realtà economica e sociale del settore e nel sostegno allo stesso;

6. informare periodicamente gli operatori turistici pubblici e privati sugli strumenti finanziari e non finanziari dell'Unione europea disponibili per le imprese e le regioni, e sul possibile ricorso ad essi;

7. agevolare il processo di misurazione dell'impatto economico del turismo, attraverso gli Stati membri che realizzano i "conti satelliti del turismo" secondo una metodologia europea comune e, se necessario, adattare i requisiti per la raccolta delle pertinenti informazioni statistiche;

8. seguire da vicino i lavori svolti per quanto riguarda la definizione degli indicatori di sviluppo sostenibile nell'ambito del turismo in vista della preparazione di un'Agenda 21 per il turismo europeo;

9. agevolare lo scambio volontario di informazioni tra gli Stati membri riguardanti la legislazione specifica che disciplina le attività delle imprese turistiche nonché i requisiti per l'accesso alle professioni esistenti nel campo del turismo al fine di facilitare la diffusione di migliori prassi;

10. intensificare i lavori nell'intento di sensibilizzare maggiormente gli attori economici circa la necessità di migliorare l'informazione e i criteri, comparabili nell'intera Unione europea sull'accessibilità al turismo per i disabili;

11. promuovere attivamente il ricorso a indicatori di qualità delle destinazioni turistiche in base ad un manuale europeo concordato da tutti gli Stati membri, in particolare attraverso lo sviluppo di sistemi di tecnologia dell'informazione che consentano di scambiare informazioni tra destinazioni turistiche,

INVITA GLI STATI MEMBRI A:

1. partecipare all'attuazione dell'approccio di cooperazione tra gli operatori del turismo tramite il metodo aperto di coordinamento;

2. individuare organismi specializzati nel monitoraggio turistico o impegnati nell'analisi della realtà economica e sociale del settore e nel sostegno al settore, e incoraggiare la loro interconnessione a livello europeo;

3. promuovere la buona utilizzazione degli strumenti comunitari, finanziari e non finanziari, a favore del settore turistico;

4. mettere a disposizione le necessarie informazioni giuridiche e statistiche, nonché indicatori armonizzati per il turismo, in modo da consentire una valutazione integrata delle attività turistiche attraverso l'Unione euroepea;

5. avviare attivamente un processo al fine di ralizzare i "conti satelliti del turismo" secondo una metodologia europea comune;

6. favorire il ricorso volontario, da parte di imprese e destinazioni turistiche, agli indicatori sostenibili di sviluppo nel settore del turismo;

7. partecipare su base volontaria allo scambio di informazioni riguardanti la legislazione specifica che disciplina le attività delle imprese turistiche nonché i requisiti stabiliti dagli Stati membri per l'accesso alle professioni esistenti nel campo del turismo al fine di agevolare la diffusione di migliori prassi,

INVITA L'INDUSTRIA TURISTICA EUROPEA E GLI ALTRI OPERATORI DEL SETTORE TURISTICO A:

1. partecipare attivamente e a dare sostegno agli sforzi intrapresi dalla Comunità europea e dagli Stati membri per migliorare l'accessibilità, la competitività e la qualità del turismo europeo;

2. rafforzare la loro rappresentanza nelle strutture europee per una maggiore sensibilizzazione politica riguardo ai problemi del turismo, in particolare nella prospettiva di realizzare i "conti satelliti del turismo" e di organizzare le riunioni annuali del forum europeo del turismo,

INVITA LA COMMISSIONE, GLI STATI MEMBRI E GLI ALTRI OPERATORI DEL SETTORE TURISTICO A:

1. incoraggiare l'interazione e il partenariato tra le destinazioni e tra gli operatori locali in tutta l'Europa;

2. impegnarsi all'elaborazione di strumenti e a un approccio di valutazione comparativa della qualità e alla loro attuazione su base volontaria in relazione a destinazioni e imprese turistiche nella prospettiva di migliorare la competitivtà e la qualità del settore turistico europeo;

3. moltiplicare gli sforzi per agevolare l'accessibilità al turismo delle persone disabili;

4. rifletter sui diversi mezzi atti a rafforzare la posizione e l'immagine dell'Europa in quanto regione in grado di offrire una gamma varia e attraente di destinazioni, e sulla futura crescita sotenibile del turismo in Europa;

5. fare il miglior uso possibile delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione per l'attuazione delle iniziative summenzionate.

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