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Document 52002DC0214

Relazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio - Relazione sull'attuazione della decisione 1999/51/Ce del Consiglio del 21 dicembre 1998 relativa alla promozione di percorsi europei di formazione integrata dal lavoro, ivi compreso l'apprendistato

/* COM/2002/0214 def. */

52002DC0214

Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio - Relazione sull'attuazione della decisione 1999/51/CE del Consiglio del 21 dicembre 1998 relativa alla promozione di percorsi europei di formazione integrata dal lavoro, ivi compreso l'apprendistato /* COM/2002/0214 def. */


RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO Relazione sull'attuazione della decisione 1999/51/CE del Consiglio del 21 dicembre 1998 relativa alla promozione di percorsi europei di formazione integrata dal lavoro, ivi compreso l'apprendistato

INDICE

1. Introduzione

1.1. Scopo e struttura della relazione

1.2. La decisione sulla promozione di percorsi europei

1.3. Valutazione

2. Il quadro attuativo

2.1. Coordinamento e attività centralizzate

2.1.1. Coordinamento

2.1.2. Produzione di documenti "Europass-Formazione"

2.1.3. Informazione

2.1.4. Gestione finanziaria

2.2. Strutture attuative nazionali

2.2.1. Punti di contatto nazionali e loro compiti

2.2.2. Approcci nazionali diversi

3. Lavori di attuazione

3.1. Politiche e pratiche nazionali

3.1.1. Individuazione di percorsi europei

3.1.2. Procedure di rilascio ed espletamento pratico

3.2. Dati sui percorsi europei e utilizzazione dei documenti "Europass-Formazione"

3.2.1. Volume per paese

3.2.2. Flussi tra paesi

3.2.3. Durata dei tirocini

3.2.4. Sesso ed età dei titolari di "Europass-Formazione"

3.2.5. Livello d'istruzione e tipo di istituzioni

3.2.6. Partecipazione settoriale e coinvolgimento delle PMI

3.2.7. Relazioni con altri programmi e iniziative

3.3. Informazione e promozione

3.4. Valutazione

4. Conclusioni

1. Introduzione

1.1. Scopo e struttura della relazione

Scopo della presente relazione è di informare il Parlamento europeo e il Consiglio sull'attuazione della decisione 1999/51/CE, come prescritto dall'articolo 9 della decisione stessa.

La sezione 1.2 espone brevemente le finalità e le principali nozioni e disposizioni della decisione. La sezione 2 come è stata organizzata l'attuazione a livello europeo e nazionale, mentre la sezione 3 riferisce in merito alle condizioni concrete dell'attuazione. La sezione 4 sintetizza i fatti principali [1].

[1] La presente relazione si basa su uno studio preparato da un consulente, BBJ Consult AG, nel dicembre 2001, come pure su informazioni fornite direttamente dagli organismi nazionali di attuazione.

1.2. La decisione sulla promozione di percorsi europei

Il 21 dicembre 1998, il Consiglio ha adottato la decisione 1999/51/CE C relativa alla promozione di percorsi europei di formazione integrata dal lavoro, ivi compreso l'apprendistato. La decisione è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale L 17 del 22 gennaio 1999, pag. 45, ed è entrata in vigore il 1° gennaio 2000.

La decisione riconosce gli obiettivi globali di promuovere la mobilità delle persone in formazione (considerando 1), migliorare le prospettive professionali dei giovani e contribuire ad un migliore inserimento sociale e professionale nella vita attiva e nel mercato del lavoro (considerandi 6 e 7), nonché migliorare la qualità e l'interesse della formazione professionale(considerando 8).

Per conseguire l'obiettivo specifico di incoraggiare lo svolgimento di periodi di formazione professionale in altri Stati membri e contribuire alla loro qualità (considerandi 8-10), la decisione definisce i percorsi europei (articoli 1 e 2), stabilisce i principi qualitativi per seguirli (articolo 3) e crea il documento "Europass-Formazione" (articoli 2 e 4).

Un percorso europeo è il periodo di formazione che una persona in formazione integrata al lavoro, ivi compreso l'apprendistato, ha seguito in uno Stato membro diverso da quello in cui è basata la formazione. L'"Europass-Formazione" è un documento comunitario d'informazione il quale certifica che il percorso europeo è stato seguito e ne descrive il contenuto nelle lingue interessate.

I percorsi europei possono essere attuati nell'ambito di programmi e iniziative finanziati dalla Comunità, in particolare del programma "Leonardo da Vinci", e in qualsiasi altro contesto. L'utilizzazione del documento "Europass-Formazione" è facoltativa: gli enti che organizzano iniziative assimilabili a percorsi europei possono scegliere di non valersene.

Sono fornite indicazioni in merito a misure di incoraggiamento e accompagnamento (articolo 6) e viene specificato un importo di riferimento finanziario pari a 7.3 milioni di ecu per il periodo 1° gennaio 2000 - 31 dicembre 2004.

La decisione fa riferimento soltanto agli Stati membri, sia come paesi di provenienza che come paesi di accoglienza dei percorsi europei di formazione. Tuttavia, anche la Norvegia, l'Islanda e il Liechtenstein vi sono stati coinvolti fin dall'entrata in vigore (il 1° agosto 2000) della decisione n. 36/2000 del comitato misto SEE, che modifica il protocollo 31 dell'accordo SEE sulla cooperazione in settori specifici al di fuori delle quattro libertà.

L'articolo 9 impone la presentazione di una relazione, sull'attuazione della decisione, al Parlamento europeo e al Consiglio, tre anni dopo l'adozione della decisione stessa. La presente relazione ottempera a tale prescrizione.

L'articolo 9 chiede inoltre una valutazione dell'impatto della decisione, alla quale può far seguito la formulazione di proposte. La prescrizione sarà rispettata mediante svolgimento di una valutazione intermedia nella seconda metà del 2002, sulla base di due anni di attuazione (vedi oltre).

1.3. Valutazione

Come indicato in precedenza, la presente relazione sull'attuazione non va intesa come una valutazione di per sé, anche se sarà utile a fini valutativi, ma offre un primo panorama dell'attuazione.

Sono previsti un piano di valutazione, compreso un seminario di due giorni il 3 e 4 giugno 2002, nell'ambito del programma della presidenza spagnola dell'Unione europea, e una valutazione intermedia (bando di gara pubblicato in gennaio 2002, relazione prevista per dicembre 2002).

Nell'estate 2002, l'iniziativa "Europass-Formazione" avrà funzionato per un periodo abbastanza lungo da permettere in tutti i paesi la raccolta di sufficienti informazioni sull'attuazione e sul suo impatto. In particolare, un nucleo di titolari di documenti "Europass-Formazione" sarà stato attivo sul mercato del lavoro per un intero anno in una serie di paesi. Sarà inoltre possibile esaminare l'opportunità di un'integrazione pratica con altri strumenti in fase di elaborazione nel campo del riconoscimento e della convalida dell'apprendimento non formale.

2. Il quadro attuativo

L'attuazione della decisione è ampiamente decentrata. Questa è una caratteristica necessaria dell'iniziativa "Europass-Formazione", in quanto il controllo di qualità di eventuali percorsi europei può avvenire soltanto a livello nazionale, o forse regionale con un coordinamento nazionale. Sul piano europeo, hanno luogo un coordinamento generale e alcune attività centralizzate.

2.1. Coordinamento e attività centralizzate

La Commissione è responsabile in materia di coordinamento, produzione di documenti e gestione delle scorte centrali, informazione a livello comunitario, gestione della linea di bilancio e valutazione globale.

Questi compiti sono di responsabilità della direzione generale dell'Istruzione e della Cultura, e più specificamente della direzione B (formazione professionale).

2.1.1. Coordinamento

I principali strumenti di coordinamento e scambio di informazioni sono le riunioni periodiche con i rappresentanti nazionali nei locali della Commissione, la corrispondenza elettronica e postale e un numero alquanto limitato di missioni. Una carta di cooperazione, non vincolante, è stata concordata dai rappresentanti nazionali.

La fase propedeutica comprendeva due riunioni di esperti, con la partecipazione di rappresentanti delle autorità nazionali degli Stati membri, dei paesi dell'SEE e dei paesi candidati, come pure delle parti sociali europee. Le riunioni hanno avuto luogo a Bruxelles il 28 maggio e l'11 novembre 1999.

Quando l'attuazione è cominciata, con l'entrata in vigore della decisione il 1° gennaio 2000, la Commissione ha chiesto alle rappresentanze permanenti di fornirle informazioni particolareggiate sui rappresentanti degli organismi ufficialmente designati dagli Stati membri a gestire l'attuazione a livello nazionale. Le riunioni della fase operativa riguardavano soltanto tali rappresentanti. I rappresentanti delle parti sociali europee vi erano invitati in veste di osservatori.

Tre riunioni di questo tipo hanno avuto luogo nel 2000 (12 maggio e 29 settembre) e nel 2001 (6 giugno). Una quarta riunione era prevista per il 22 febbraio 2002.

La riunione del maggio 2000 si è concentrata sul raggiungimento di un accordo in merito a una carta di cooperazione (vedi sotto) e su questioni finanziarie. Le riunioni successive sono state utilizzate per scambi di informazioni e discussione di problemi pratici. L'ulteriore riunione avrebbe dovuto esaminare la valutazione intermedia e il nuovo quadro finanziario.

Fra una riunione e l'altra, i contatti, soprattutto per e-mail, fra i PCN e la Commissione sono stati molto frequenti (complessivamente, numerose centinaia all'anno). Nella fase iniziale, riguardavano spesso dubbi sui criteri e le procedure di rilascio. In seguito, tendevano a concentrarsi sugli scambi di informazioni, sostanzialmente a fini manageriali, in relazione con il sostegno finanziario e le scorte di documenti, cioè la documentazione.

Le missioni non sono state frequenti. Il personale della Commissione ha partecipato ad alcune conferenze inaugurative nazionali o ad eventi analoghi.

La Carta di Cooperazione

Alla prima e seconda riunione, i rappresentanti nazionali hanno discusso ed infine concordato una carta di cooperazione (che era già stata oggetto della riunione degli esperti nella fase propedeutica). Si tratta di un documento non vincolante con finalità operative, nel senso che gli Stati membri lo applicheranno su base facoltativa. Esso mira ad agevolare la cooperazione definendo criteri di qualità comuni e programmando le attività previste ai livelli nazionale ed europeo dalla decisione 1999/51/CE.

Facendo riferimento ai relativi articoli della decisione o documenti, la carta definisce esplicitamente il campo di applicazione geografico della decisione, l'oggetto e le finalità, come pure i criteri di qualità comuni. Per esempio, essa dichiara che il tutore - del quale è sottolineata l'importanza - potrebbe essere una persona esterna all'organismo di accoglienza (per esempio, personale di un'associazione, in particolare se l'organizzazione d'accoglienza è una piccola impresa). La carta definisce quindi alcune disposizioni di lavoro che riguardano gli aspetti operativi dell'attuazione - per esempio che la Commissione fornirà i documenti "Europass-Formazione" soltanto ai PCN (o ad agenzie specializzate segnalate dai PCN).

2.1.2. Produzione di documenti "Europass-Formazione"

I documenti "Europass-Formazione" sono prodotti centralmente dalla Commissione.

In base alle indicazioni degli Stati membri, i primi esemplari stampati sono stati 300 000 - in tutte le lingue dell'UE; con inglese, francese e tedesco per oltre la metà delle copie. Nel 2001, ne è stata ordinata una ristampa per un totale di 100 000 copie - quasi la metà in tedesco - per far sì che le scorte potessero far fronte alla domanda negli anni seguenti.

Conformemente alle istruzioni dell'allegato della decisione, il documento "Europass-Formazione" è un opuscolo di 16 pagine in formato A5: le dodici pagine illustrate nell'allegato e quattro pagine contenenti la traduzione nelle undici lingue ufficiali dell'Unione europea.

La Commissione gestisce le scorte centrali e fornisce i documenti "Europass-Formazione" ai PCN su richiesta di questi ultimi e soltanto ad essi, come convenuto nella carta di cooperazione (cfr. 2.1.1 sopra).

2.1.3. Informazione

Le attività informative a livello europeo comprendevano eventi, produzione di due documenti d'informazione, da utilizzare nella fase di lancio, e gestione di una pagina Web sul server Europa.

La conferenza inaugurale europea ha avuto luogo il 22-23 febbraio 2000, a Costa da Caparica, nel contesto del programma della presidenza portoghese dell'Unione europea. Inaugurata dal ministro portoghese dell'istruzione e dell'occupazione, comprendeva numerose presentazioni e gruppi di discussione, alla presenza di due funzionari della Commissione.

L'iniziativa "Europass-Formazione" è già stata presentata nell'ambito di un seminario dell'evento "Formazione 2000" (Bruxelles, 27-28 gennaio 2000). Alla presentazione hanno assistito circa trecento persone, per lo più promotori e rappresentanti delle autorità nazionali o locali.

L'opuscolo informativo di 16 pagine - destinato a promotori e praticanti - descrive gli obiettivi e la struttura del documento "Europass-Formazione" e ne fornisce le modalità di utilizzazione. Il depliant di 8 pagine è soprattutto uno strumento promozionale destinato ai tirocinanti. Entrambi sono disponibili in tutte le lingue dell'UE e contengono gli indirizzi dei punti di contatto nazionali. Ne sono state stampate complessivamente 225 000 copie in tutte le lingue. Ne è stata data sostanzialmente diffusione attraverso gli organismi nazionali di attuazione, per quanto nei primi mesi alcune copie siano state fornite direttamente dalla Commissione ad altri organismi degli Stati membri. Una seconda ristampa non è stata considerata necessaria in quanto il loro scopo era sostanzialmente quello di contribuire al lancio. Sia promotori che tirocinanti possono ora trovare informazioni più precise e aggiornate sia negli opuscoli prodotti a livello nazionale che sull'Internet. La pagina Web di "Europass-Formazione" contiene riproduzioni dell'opuscolo e del depliant nelle undici lingue.

Alcuni mesi prima dell'entrata in vigore, una pagina Web "Europass-Formazione" è stata resa disponibile sul server Europa, sul sito Web dell'allora DG XXII (che alcune settimane dopo è diventata la DG Istruzione e Cultura). Forniva informazioni (in inglese, francese e tedesco) sugli obiettivi e sulle principali nozioni delle iniziative. Nell'autunno 2000, una versione migliorata era disponibile in tutte le lingue dell'UE ed offriva una descrizione più particolareggiata, accesso al testo della decisione, l'opuscolo e il depliant nelle undici lingue, link con i PCN e altri link utili.

2.1.4. Gestione finanziaria

Il sostegno finanziario comunitario assume la forma di una sovvenzione annuale ai PCN (una sovvenzione per paese), concessa sulla base di un programma operativo dell'attuazione - conferenze e seminari, altre attività di sensibilizzazione e promozionali, raccolta e valutazione di dati.

La decisione indica un importo di riferimento pari a EUR 7 300 000 per il periodo 2000-2004. Una linea di bilancio specifica - la B3-1020 - è destinata a gestire tale importo. L'importo complessivo prevede uno stanziamento annuale di circa EUR 1 500 000, a copertura dei costi a livello centrale (produzione di documenti, valutazione ecc.) e sostegno delle attività nazionali. La sovvenzione media era di EUR 50 000 nel 2000 EUR 60 000 nel 2001. La sovvenzione effettiva varia sostanzialmente a seconda delle dimensioni geografiche del paese; a titolo indicativo, nel 2001 la sovvenzione per la Germania era di EUR 85 312, mentre il Liechtenstein e i Paesi Bassi hanno chiesto rispettivamente EUR 9 780 e EUR 44 965.50.

2.2. Strutture attuative nazionali

2.2.1. Punti di contatto nazionali e loro compiti

L'articolo 6 della decisione chiede alle autorità nazionali di "designare uno o più organismi preposti all'attuazione a livello nazionale" e di predisporre il meccanismo di attuazione più opportuno. In tutti gli Stati membri, il compito di attuare l'iniziativa "Europass-Formazione" è stato affidato a uno o più organismi. Questi ultimi sono di solito definiti "punti di contatto nazionali " (PCN), con la stessa denominazione utilizzata nell'opuscolo e nel depliant informativi.

I punti di contatto nazionali hanno i seguenti compiti:

- fornire informazioni sull'iniziativa "Europass-Formazione" e promuovere l'utilizzazione del documento "Europass-Formazione";

- gestire le scorte di documenti "Europass-Formazione" nei rispettivi paesi;

- ricevere le domande di "Europass-Formazione" degli organismi che prevedono di inviare tirocinanti all'estero;

- dopo aver controllato che i progetti rispettano i criteri stabiliti dai percorsi europei, fornire i documenti richiesti agli organismi di formazione;

- sorvegliare l'attuazione sul piano nazionale.

I PCN forniscono inoltre assistenza per quanto riguarda le modalità di richiesta dei documenti "Europass-Formazione", nonché istruzioni su come compilarli. Poiché numerosi PCN sono anche agenzie nazionali "Leonardo da Vinci" o altrimenti attive come agenzie di formazione o mobilità a prescindere dall'iniziativa "Europass-Formazione", i contatti con i potenziali promotori possono avere carattere regolare ed i PCN potrebbero anche fornire assistenza pratica ai promotori di progetti di mobilità in sede di organizzazione di percorsi europeo.

2.2.2. Approcci nazionali diversi

Se da un lato tutti i paesi hanno designato un unico organismo quale punto principale di contatto nazionale, alcuni hanno dall'altro designato anche uno o più altri organismi che condividono o decentrano almeno alcuni compiti.

Tutti i piccoli paesi, l'Italia e il Regno Unito hanno scelto un unico organismo come punto di contatto nazionale e per lo svolgimento della maggior parte dei compiti di attuazione [2]. Nella maggior parte dei casi si tratta di organizzazioni che hanno un mandato molto più ampio in campo educativo, e fungono spesso da agenzia nazionale per "Leonardo da Vinci" e altri programmi di mobilità transnazionali. In alcuni casi, come in Spagna e nel Regno Unito, l'agenzia preposta all'attuazione opera in concomitanza con il dipartimento governativo competente, che di fatto può svolgere alcuni compiti, in particolare di rappresentanza sul piano europeo.

[2] In Belgio, sono stati designati tre organismi, uno per ciascuna Comunità, in quanto non esiste un'autorità federale per l'istruzione e la formazione.

La Francia ha designato un unico organismo a livello nazionale (l'agenzia nazionale per "Socrates" e "Leonardo da Vinci"), ma ha allestito una rete di punti di contatto regionali: due organismi per regione, che si occupano ciascuno di istruzione e formazione professionale nell'ambito del mandato da un lato dei ministeri dell'istruzione e dell'agricoltura e dall'altro del ministero del lavoro. I tre ministeri hanno sottoscritto una carta nazionale e gestiscono congiuntamente il meccanismo Europass-Formazione. Le varie strutture coinvolte si riuniscono regolarmente ed a vari livelli sono stati istituii comitati direttivi.

La Germania ha designato numerosi organismi, uno dei quali svolge ruolo di coordinamento (ed è anche responsabile di alcune azioni di mobilità del programma "Leonardo da Vinci"). Tre altri organismi svolgono un ruolo importante per quanto riguarda gruppi destinatari specifici, e anche altri organismi contribuiscono all'attuazione, sostanzialmente attraverso attività promozionali ma anche con la distribuzione di documenti "Europass-Formazione". Il ministero federale dell'istruzione e della ricerca (BMBF) svolge ruolo di supervisore.

L'ubicazione istituzionale dei PCN varia anche da un paese all'altro:

Tabella 1: tipologia istituzionale dei punti di contato nazionali (dicembre 2001).

Agenzie specializzate in programmi transnazionali di mobilità dell'istruzione e della formazione [3] // DK, D, E, F, I, P, N, S, UK

[3] Mentre alcune sono agenzie Leonardo da Vinci o sono almeno responsabili del coordinamento di sezioni specifiche di Leonardo da Vinci, altre sono vaste organizzazioni con compiti molto più ampi.

Organizzazioni ombrello di istituti di formazione // IS, NL

Autorità per l'istruzione e la formazione // B (De), FIN, FL, GR

Servizi dell'occupazione e della formazione // B (Fr), B (NL), IRL

Ministeri* // A, L

* Austria: ministero degli affari economici e del lavoro, Lussemburgo: ministero dell'educazione nazionale, della formazione professionale e dello sport.

In vari paesi (per esempio, B-Nl, IRL), sono stati organizzati comitati direttivi ad hoc a livello nazionale e talvolta regionale (F). In altri casi, tale funzione è stata assunta da un comitato o consiglio preesistente competente per tutte le attività dell'organismo interessato (per esempio, in Danimarca). I rappresentanti delle parti sociali figurano di solito i tali comitati.

Come risulta dalla tabella qui di sotto riportata, in un piccolo numero di paesi la struttura attuativa era ampiamente definita e pronta a funzionare ai primi del 2000 quando è entrata in vigore la decisione. In numerosi paesi, gli organismi erano stati tempestivamente designati ma erano necessari alcun i mesi prima che potessero diventare effettivamente operativi. Soltanto due paesi hanno accusato importanti ritardi in sedi di messa a punto dei rispettivi meccanismi nazionali, ma ai primi del 2001 anche loro erano diventati operativi.

Tabella 2: stadio operativo

Inizio 2000 // A, D, DK, F, FIN, S, UK

Metà 2000 // IRL, NL

Fine 2000 // B-De, B-Fr, B-Nl, FL, I

Inizio 2001 // GR, ISL, L, N

Fine 2001/Inizio 2002 // E, P

3. Lavori di attuazione

3.1. Politiche e pratiche nazionali

I PCN detengono la responsabilità esclusiva della diffusione nei rispettivi paesi. I documenti "Europass-Formazione" possono essere inviati ai promotori di mobilità per consegna ai tirocinanti soltanto dopo accertamento che i loro progetti sono stati riconosciuti percorsi europei, chiaramente ad opera dei PCN o della rete di contatto interno e di punti di consegna che essi coordinano.

3.1.1. Individuazione di percorsi europei

I PCN della maggior parte dei paesi hanno riferito che tutti i documenti sono stati rilasciato a persone che partecipavano a un percorso europeo conformemente ai criteri fissati dalla decisione (articoli 2 e 3): formazione integrata dal lavoro, riconosciuta o certificata dalle autorità competenti; partenariato fra organismi di provenienza e di accoglienza con un accordo su contenuto, obiettivi, durata, metodi e aspetti pratici del percorso europeo; assistenza da parte di un tutore. In alcuni pochi casi, i documenti sono stati ritirati in quanto non erano soddisfatti i criteri o il percorso non era correttamente completato.

Un'importante eccezione è stata la Germania. Come indicato in uno studio svolto dall'università di Colonia (cfr. sotto), il PCN tedesco ha rilasciato documenti "Europass-Formazione" anche quando non risultavano soddisfatti tutti i criteri di qualità dei percorsi europei. Sembra infatti che in alcuni punti un cospicuo numero di percorsi non fosse conforme al criteri stabiliti dalla decisione.

Per garantire la comprensione reciproca ed un'applicazione coerente dei criteri di qualità da parte delle varie istanze interessate, sono state talvolta concordate carte di cooperazione nazionale (B-Nl, F), oltre alla carta di cooperazione europea. Alcune regioni francesi hanno inoltre sottoscritto carte regionali.

Una preoccupazione comune di tutti i paesi sembra essere che "Europass-Formazione" non debba essere semplicemente usata per attestare qualsiasi tipo di mobilità, ma debba essere piuttosto utilizzata per potenziare la qualità della mobilità transnazionale in seno alla formazione professionale.

La maggior parte dei paesi non ha ristretto il campo d'applicazione, accettando qualsiasi iniziativa di formazione (o istruzione) "integrata dal lavoro". Tuttavia, in Danimarca i documenti "Europass-Formazione" sono stati distribuiti soltanto a organismi riconosciuti nell'ambito del sistema di istruzione e formazione "duale" (integrata dal lavoro).

3.1.2. Procedure di rilascio ed espletamento pratico

Nella maggior parte dei paesi è stata adottata la seguente procedura: l'organizzazione di provenienza, il cui progetto è stato riconosciuto come percorso europeo, riceve il documento "Europass-Formazione" dal PCN, ne compila la prima pagina e lo consegna al tirocinante prima che quest'ultimo parta per la propria destinazione all'estero. L'organismo di accoglienza compila le sezioni interessate alla fine del tirocinio e il tirocinante restituisce il documento all'organismo di provenienza che a sua volta si occupa dell'eventuale traduzione. Talvolta viene organizzata una piccola cerimonia quando il documento completo è infine consegnato all'interessato. Eccezioni alla procedura sono state talvolta necessarie per via di particolari circostanze - ritardi postali, errori ecc.

Un'eccezione degna di nota è la Germania (in cui è stata distribuita circa la metà dei documenti "Europass-Formazione"): i documenti sono inviati dall'organismo di provenienza al proprio partner d'accoglienza, che compila le parti interessate e lo restituisce. Il tirocinante riceve il documento soltanto alla fine dell'intero percorso, di solito in occasione di una speciale cerimonia.

Il formato del documento "Europass-Formazione" solleva alcuni problemi pratici in quanto poco spazio è disponibile per la descrizione del tirocinio, e le sole possibilità di compilazione sono o manuale o dattiloscritta. Per permettere ai promotori di servirsi del computer, il PCN italiano ha prodotto piccoli autoadesivi.

Gli organismi di attuazione e i promotori propugnano spesso l'opportunità di un formato elettronico. Questo era anche il tema dell'interrogazione scritta di un deputato al Parlamento europeo nell'estate del 2000 [4].

[4] Interrogazione scritta E-2478/00 di Karl von Wogau (PPE-DE) alla Commissione (24 luglio 2000); risposta del commissario Reding a nome della Commissione (29 settembre 2000); GU C 113 E, 18/04/2001 (pag. 106).

Per motivi pratici o per rafforzare lo status del documento, alcuni paesi hanno deciso di aggiungere alcune caratteristiche ai documenti "Europass-Formazione".

In particolare, numerosi paesi assegnano un numero ad ogni documento "Europass-Formazione" (B-Fr, B-Nl, GR, IRL, ISL, N, S, UK) o ad ogni percorso (F, I).Ciò permette in certa misura di prevenire le perdite o i falsi e rende più agevole seguire l'iter dei singoli documenti; il numero è talvolta un codice composto che indica il settore o il tipo di istituzione di provenienza (B-Fr, F). Vi è talvolta aggiunta anche la data di nascita dell'interessato (ISL, N, S), e i promotori svedesi possono accludere una fotografia. Nel Regno Unito, i documenti "Europass-Formazione" sono inseriti in un portafoglio di plastica.

Il fatto che un documento "Europass-Formazione" possa registrare fino a tre percorsi può rendere alquanto difficili i controlli. In numerosi paesi, il PCN ha un certo controllo del primo percorso. Dipende quindi dalla buona volontà dei titolari di "Europass-Formazione" se vogliono comunicare all'organismo nazionale informazioni circa altri eventuali percorsi. Il sistema francese permette un controllo anche sui percorsi successivi; se l'organismo di provenienza è diverso, il tirocinante riceve un nuovo passaporto, mentre ulteriori percorsi dello stesso organismo sono registrati sullo stesso documento. In alcuni paesi, in particolare in Germania, il PCN è responsabile soltanto dei documenti "Europass-Formazione" e non dei percorsi. In altri paesi, come in Italia, per ogni percorso viene rilasciato un nuovo documento "Europass-Formazione".

3.2. Dati sui percorsi europei e utilizzazione dei documenti "Europass-Formazione"

L'opera sostanziale di attuazione è la fornitura di documenti "Europass-Formazione" ai beneficiari finali per il tramite degli organismi di provenienza, che a loro volta ricevono i documenti dai PCN. Soltanto i PCN sono responsabili della loro diffusione nei rispettivi paesi. I documenti "Europass-Formazione" possono essere inviati ai promotori di mobilità per rilascio ai tirocinanti soltanto previo accertamento che i loro progetti possono essere assimilati a percorsi europei: questo è chiaramente compito dei PCN, che possono scegliere di farlo valendosi di una rete coordinata di punti di contatto e di consegna interni.

L'effettiva diffusione dei documenti "Europass-Formazione" agli organismi di formazione è iniziata in date diverse nei vari paesi, per cui variano notevolmente il numero di documenti "Europass-Formazione" rilasciati alle persone e la disponibilità di dati . In alcuni paesi, vi sono stati ritardi di allestimento dei meccanismi di diffusione, mentre in altri si è deciso di predisporre e sottoporre a prova un potente dispositivo informatico prima di iniziare il rilascio dei documenti. Fin dal dicembre 2001, i meccanismi di diffusione hanno funzionato regolarmente in tutti i paesi.

Fino a novembre 2001, circa 19.300 documenti "Europass-Formazione" erano stati rilasciati in 18 paesi (cfr. sezione sotto).

Le informazioni statistiche finora disponibili variano da un paese all'altro in quanto ogni paese ha adottato un sistema diverso di sorveglianza dell'attuazione, e in alcuni paesi il periodo di attuazione era alquanto breve.

3.2.1. Volume per paese

Come sopra indicato, il numero complessivo di documenti "Europass-Formazione" effettivamente rilasciati fino a novembre 2001 nei 18 paesi era di circa 19.300. Se da un lato un documento "Europass-Formazione" può descrivere fino a tre percorsi europei, allo stadio attuale dell'attuazione soltanto un numero molto ristretto di tirocinanti ha dall'altro completato e registrato più di un percorso, per cui il numero di documenti rilasciati è virtualmente lo stesso dei percorsi europei raggiunti.

Tabella 3: Percorsi europei registrati da documenti "Europass-Formazione", fino a novembre 2001.

>SPAZIO PER TABELLA>

* Numero di documenti richiesti dagli organismi di formazione. In linea di massima, alcuni dei percorsi indicati potrebbero non essere completi (interruzione del progetto, abbandono individuale ecc.). Fonte: Rapporto di contraente esterno, BBJ Consult AG.

Per quanto la tabella sia nel complesso coerente con i dettagli demografici, i sistemi di istruzione e formazione e i vari tassi di avanzamento nell'attuazione dell'iniziativa "Europass-Formazione", le cifre tedesche sono peraltro piuttosto sorprendenti: la sola Germania contava quasi la metà dei percorsi europei. Da un lato, questo può spiegarsi con le dimensioni del suo "sistema duale": soltanto l'1% dei 600.000 contratti di tirocinio sottoscritti in Germania nel 2000 prevedeva periodi all'estero, ma questo significa comunque 6.000 percorsi. D'altra parte, il dato tedesco comprende anche progetti non conformi ai criteri concordati e che non sarebbero accettati come percorsi europei nella maggior parte degli altri paesi (cfr. 3.1.1. sopra).

Anche paesi minori come l'Austria e la Danimarca hanno indicato cifre relativamente elevate (il dato danese è ancora in attesa di conferma). Altri grandi "fornitori" erano la Francia e il Regno Unito. Tutti questi paesi annoverano una combinazione di sistemi di tirocinio ben sviluppati e una ben radicata tradizione di mobilità transnazionale dei tirocinanti che non si avvale soltanto di programmi della Comunità.

La mobilità transnazionale dei tirocinanti ha in Italia una tradizione più recente che in Francia, la qual cosa spiega l'enorme divario fra questi due paesi demograficamente simili. Tutti i percorsi italiani erano virtualmente inseriti in programmi comunitari (soprattutto Leonardo da Vinci).

La mancanza di dati per la Spagna è dovuta a ritardi nella predisposizione del meccanismo attuativo in questo paese.

3.2.2. Flussi tra paesi

Le informazioni disponibili sono incomplete e non si riferiscono sempre allo stesso periodo di tempo. Laddove le informazioni sono disponibili, allo stadio attuale dell'attuazione occorre osservare che i dati per molti paesi sono ancora alquanto limitati, per cui un unico progetto di mobilità a destinazione di un dato paese potrebbe suggerire tendenze suscettibili di rivelarsi false nel lungo periodo.

Tabella 4. Flussi tra paesi.*

>SPAZIO PER TABELLA>

* Non sono disponibili dati per tutti i paesi; per alcuni paesi i dati si riferiscono a un periodo successivo al novembre 2001.

Tutti i paesi ospitano percorsi europei. Il fatto che l'inglese è la seconda lingua più diffusa contribuisce indubbiamente alla popolarità dell'Irlanda (prima destinazione fra i piccoli paesi) e del Regno Unito (la destinazione più popolare in generale). Questo aspetto è confermato dai PCN.

L'esistenza di una tradizione ben radicata di scambi bilaterali fra paesi limitrofi, come il programma franco-tedesco di scambi di giovanile, ha chiaramente il suo impatto. Alcuni dati sembrano inoltre indicare l'influsso della prossimità sociale, culturale e linguistica (I nei confronti di E e F) e degli scambi economici (I e D). D'altra parte, la distanza linguistica e geografica può creare un forte interesse (B-Nl, D e S nei confronti di E; lo statuto dello spagnolo come lingua internazionale potrebbe anche essere un fattore).

3.2.3. Durata dei tirocini

Per quanto dati quantitativi dettagliati non siano disponibili per tutti i paesi, appare lecito dichiarare che la durata dei tirocini all'estero varia da 3 a 15 settimane, con una certa prevalenza intorno a due poli: soggiorni più brevi (3-4 settimane) e più lunghi (9-12 settimane). Questo schema è molto chiaro per B-Nl, GR e L (anche se quest'ultimo registra anche una serie di periodi di 6 settimane). In Francia, il 60% dei tirocini all'estero varia da 4 a 12 mesi, mentre il resto è ripartito equamente fra periodi più brevi e periodi più lunghi. L'Irlanda indica una durata media di 8 settimane, mentre per la Norvegia la durata va da 9 a 16 settimane e per il Liechtenstein da 12 a 24 settimane. In Svezia, la durata più frequente è di 3 settimane, ma vengono indicati anche tirocini più lunghi (3, 5 o 6 mesi o perfino un anno). La Finlandia indica una durata media di circa 6 settimane, per quanto vi siano stati progetti per periodi fino a 30 settimane.

3.2.4. Sesso ed età dei titolari di "Europass-Formazione"

Dalle informazioni disponibili risulta che nel complesso rispetto agli uomini siano più numerose le donne coinvolte nei percorsi europei per i quali sono stati richiesti i documenti "Europass-Formazione".

I paesi più piccoli offrono un quadro vario: per quanto nelle Comunità belghe più uomini che donne siano titolari di documenti "Europass-Formazione" (40 contro 31 in B-Fr e 120 contro 116 in B-Nl), l'Irlanda (38 donne e 16 uomini) e la Svezia (204 donne e 160 uomini) confermano la tendenza e il divario diventa particolarmente profondo in Finlandia (329 donne e 137 uomini). I dati sono particolarmente interessanti per i paesi con un gran numero di titolari di "Europass-Formazione": in Germania e Francia, il 55% dei percorsi riguardava le donne. In Francia, le donne erano titolari di 1.525 dei 2.697 documenti "Europass-Formazione" rilasciati fino al novembre 2001 (i titolari uomini erano 1.127). In Germania, le donne costituivano 4.786 delle 8.635 domande per le quali è disponibile l'informazione (contro 3 849 domande presentate dagli uomini).

La ripartizione per età, disponibile per pochissimi paesi, indica una forte maggioranza di giovani intorno ai 20 anni. Nel Belgio fiammingo, il 75% dei titolari "Europass-Formazione" è di età compresa fra 18 e 25 anni; la Norvegia distingue fra due gruppi di età, 16-19 e 20-23 anni, che coprono la maggior parte dei titolari di "Europass-Formazione" (il gruppo dei più giovani è leggermente maggiore). In Francia, il 62% dei tirocinanti nei percorsi europei è di età compresa fra 19 e 21 anni, il 14% è più giovane (16-18 anni) e il 20% più vecchio (22-25 anni). L'età media dei titolari finlandesi di "Europass-Formazione" è di 22 anni.

3.2.5. Livello d'istruzione e tipo di istituzioni

Le informazioni sul livello dei percorsi europei e sul tipo di istituzione che li rilascia non sono disponibili per tutti i paesi, ma è possibile tracciarne uno schema.

Tenendo presenti le differenze fra i sistemi nazionali, la situazione in numerosi paesi (A, BNL, FIN, RL, SL, I, S) appare alquanto simile: circa l'80% delle persone che partono per un percorso europeo lo fanno nell'ambito di un programma di livello secondario o secondario superiore, presso istituti di formazione o scuole tecniche. In generale, questi paesi riferiscono anche in merito a percorsi - dal 10 al 20% - a livello di istruzione superiore e - meno del 10% - nell'ambito di programmi di formazione di livello inferiore.

In Francia, i programmi di livello secondario superiore e postsecondario breve annoverano quasi il 75% dei percorsi, equamente ripartiti fra le due tipologie, con circa il 13% ciascuno per i livelli secondario inferiore e istruzione superiore. I "tirocinanti" nel sistema francese possono essere di qualsiasi livello, compresa l'istruzione superiore.

Tirocinanti e studenti dell'istruzione secondaria superiore si ripartiscono i documenti "Europass-Formazione" rilasciati in Islanda. In Lussemburgo, nei Paesi Bassi e in Norvegia, virtualmente tutti i partecipanti sono coinvolti in programmi di formazione a livello secondario - che in alcuni casi comprendono tirocinanti. I beneficiari greci di "Europass-Formazione" sono in generale già titolari di diplomi di livello secondario superiore e studiano presso istituti d'istruzione superiore o organismi di formazione nell'ambito di programmi si livello postsecondario. Nella Comunità francofona del Belgio e in Irlanda, la maggior parte dei documenti "Europass-Formazione" è stata richiesta e utilizzata da istituti d'istruzione superiore.

Il quadro è alquanto diverso in Germania, in quanto è probabile che la maggior parte dei percorsi tedeschi - che costituisce circa la metà di tutti i percorsi europei - riguardi tirocinanti in formazione iniziale. Una analisi per campioni riportata dallo studio dell'Università di Colonia sembra darne conferma.

3.2.6. Partecipazione settoriale e coinvolgimento delle PMI

I dati sui settori interessati dai percorsi europei sono molto frammentari. Per i paesi che dispongono di dati, il settore alberghiero, della ristorazione e turistico è spesso quello più popolare (36% FIN, 27% N, 30% L). Numerosi percorsi riguardano anche altri servizi (per esempio, I: il 25% nei servizi di carattere generale; FIN: il 21% nei servizi sociali e di assistenza sanitaria), ma praticamente tutti i settori sono contemplati almeno da alcuni percorsi.

Il coinvolgimento di PMI diverse dagli organismi di istruzione e formazione non risulta ancora molto vasto. In diversi casi, non è stata finora adottata alcuna azione specifica per promuovere la partecipazione delle PMI in quanto i PCN hanno concentrato le loro risorse sulle attività di avvio del meccanismo.

Numerosi tirocinanti lavorano nelle PMI ed è chiaro che per le piccole imprese inviare un apprendista all'estero, anche per un breve periodo, non è una scelta facile. Da un lato, le PMI che riconoscono i vantaggi legati ad un invio all'estero dei propri apprendisti percepiscono il documento "Europass-Formazione" come qualcosa che innalza il livello dell'apprendistato e come strumento di motivazione degli apprendisti. Che questo atteggiamento positivo vada guadagnando terreno è stato espresso dal PCN francese e risulta dallo studio valutativo tedesco dell'Università di Colonia.

D'altro canto, alcune imprese - indipendentemente dalle dimensioni - non vedono alcun vantaggio nel fatto che i loro apprendisti trascorrano un periodo di tempo all'estero; è alquanto improbabile che, pur diventando più noto, il programma "Europass-Formazione" possa di per sé modificare il loro atteggiamento. Il fatto che le PMI non vedano finora alcun particolare vantaggio nell'"Europass-Formazione" è stato per esempio confermato dal PCN tedesco.

La partecipazione delle PMI come organizzazioni di accoglienza è in generale più elevata. La Grecia riferisce che le PMI sono altrettanto numerose degli istituti di formazione, e un punto di contatto regionale francese riferisce che la maggioranza degli organismi di accoglienza è costituita da PMI.

3.2.7. Relazioni con altri programmi e iniziative

Per quanto non siano spesso disponibili dati quantitativi, il collegamento con il programma "Leonardo da Vinci" è confermato da tutti i PCN, anche se varia il peso relativo: per esempio, in Italia e Norvegia quasi tutti i percorsi europei erano progetti di mobilità "Leonardo da Vinci", mentre in Svezia circa la metà degli organismi di provenienza hanno chiesto un finanziamento nell'ambito di altri programmi; "Leonardo da Vinci" contribuisce a poco più di un terzo di tutti i percorsi finlandesi e ad un quarto di tutti i percorsi francesi.

Il ruolo di altri programmi e iniziative finanziati dalla Comunità è stato finora molto ristretto: il 5% dei percorsi europei francesi e il 2% di quelli finlandesi hanno beneficiato di un sostegno finanziario nell'ambito di "Socrates". Alcuni progetti italiani hanno coinvolto il programma "Gioventù" e qualche percorso europeo francese ha trovato sostegno nel quadro di "Equal".

A prescindere dall'evidente corrispondenza fra i progetti di mobilità "Leonardo da Vinci" e il concetto di percorso europeo, i collegamenti tendono ad assumere carattere istituzionale. Da un lato, la decisione "Leonardo da Vinci" fa esplicito riferimento alla decisione sui percorsi europei [5]. Dall'altro, numerosi PCN fungono anche da agenzie nazionali per "Leonardo da Vinci" (cfr. 2.2 sopra).

[5] Cfr. decisione del Consiglio 1999/382/CE del 26 aprile 1999 che istituisce la seconda fase del programma d'azione comunitaria in materia di formazione professionale 'Leonardo da Vinci', GU L 146 del 11.6.1999, pag.33. La menzione figura nell'allegato 1, Sezione II, 1, pag.40.

In Italia, circa l'89% dei progetti di mobilità approvati dal programma Leonardo nel 2001 ha presentato anche domanda di "Europass-Formazione". In Danimarca, tutti i progetti di mobilità Leonardo approvati nel 2001, linee 1 e 2, hanno ricevuto automaticamente un numero di documenti Europass equivalente a quello dei beneficiari.

Anche programmi esterni all'ambito comunitario hanno svolto un loro ruolo in vari paesi. Essi comprendono:

- il programma di scambi giovanili franco-tedesco di lunga data, precedentemente citato;

- il programma "Training Bridge" che promuove la cooperazione germano-britannica nel campo della formazione basata sul lavoro (avviato nel dicembre 1998);

- il programma PiU danese che permette ai giovani danesi in formazione professionale iniziale di seguire una formazione pratica all'estero;

- il programma scandinavo "Nordplus Junior".

3.3. Informazione e promozione

In numerosi paesi, le attività d'informazione sull'iniziativa "Europass-Formazione" sono cominciate prima che il regime entrasse in vigore, con una conferenza inaugurale negli ultimi mesi del 1999 (DK, D, F, FIN, NL, L, S, UK). Invece di una siffatta conferenza, l'Austria ha organizzato una campagna d'informazione e nel 2000 e 2001 molti paesi hanno organizzato una serie di eventi regionali oltre alla conferenza nazionale o invece di quest'ultima. Alcuni paesi (I, N) hanno preferito organizzare un evento inaugurale nazionale quando il meccanismo già funzionava regolarmente. Alle conferenze hanno di solito partecipato erogatori di formazione, promotori di progetti di mobilità, rappresentanti delle parti sociali e autorità nazionali e locali.

Eventi specifici, risorse e campagne non erano i soli veicoli di informazione e promozione dell'iniziativa "Europass-Formazione". Gli eventi riguardanti l'istruzione e la formazione a livello nazionale o locale comprendevano spesso un padiglione o la presentazione dell'iniziativa "Europass-Formazione". Ciò è stato evidentemente facilitato dal fatto che la funzione di PCN è spesso ubicata in seno a più vasti organismi di istruzione e formazione o strettamente collegata con questi ultimi (cfr. 2.2.2 sopra).

Oltre a diffondere l'opuscolo e i depliant prodotti dalla Commissione, tutti i paesi hanno elaborato materiale informativo proprio, di solito destinato al pubblico generale, ma talvolta riservato a gruppi destinatari specifici. Alcuni paesi hanno inoltre preparato risorse per promotori e potenziali beneficiari. Per esempio, l'Austria ha prodotto un CD-Rom, l'Italia ha pubblicato un manuale a stampa completo e una carta CD, la Norvegia ha prodotto un videofilm specifico e una presentazione multimediale.

Numerosi Stati membri hanno creato siti Web "Europass-Formazione" nazionali che forniscono non soltanto informazioni generali ma anche istruzioni pratiche su come ottenere e utilizzare il documento e offrono talvolta un'interfaccia interattiva con il sistema informatico utilizzato per la gestione dell'iniziativa. Il sistema francese, che permette la presentazione di candidature online da parte dei promotori, è stato adottato anche dai PCN italiano e norvegese. Quest'ultimo lo ha integrato nel sistema utilizzato in veste di agenzia nazionale Leonardo da Vinci. Alcuni siti Web contengono una help mailbox, disponibile per chiunque abbia un accesso all'Internet.

3.4. Valutazione

Esercizi di valutazione a livello nazionale sono già stati svolti da alcuni paesi, e cioè da Finlandia, Germania, Paesi Bassi e Svezia.

La ricerca finlandese ha effettuato in permanenza la raccolta dei moduli contenenti i rapporti di studenti e coordinatori. In generale, sia gli organismi di formazione che i tirocinanti erano soddisfatti dell'"Europass-Formazione" anche se erano del parere che il documento stesso avrebbe potuto essere più agevole da utilizzare. In particolare, gli studenti della formazione professionale secondaria superiore hanno di solito ritenuto che il documento "Europass-Formazione" costituisse una buona registrazione di un periodo di formazione all'estero. Circa uno studente su quattro era del parere che il documento "Europass-Formazione" sarebbe stato molto utile in futuro, e la metà di tutti gli studenti lo ha considerato probabilmente utile. La maggior parte degli studenti era soddisfatta o molto soddisfatta della propria esperienza dei percorsi europei (il 4% non era soddisfatto).

Lo studio tedesco, svolto dall'Istituto di ricerca del settore artigianale dell'Università di Colonia, riguardava tutti i punti di contatto tedeschi, circa 300 promotori di progetti transnazionali di mobilità e una serie di titolari di "Europass-Formazione", ed ha fornito informazioni sull'utilizzazione pratica, sui vantaggi e sulla percezione dello status dell'Europass-Formazione. Come indicato in precedenza, lo studio ha accertato che il PCN tedesco tende a rilasciare documenti "Europass-Formazione" anche quando non risultano soddisfatti tutti criteri qualitativi dei percorsi europei (cfr. 3.1.1 e 3.2.1 sopra). Fra gli altri risultati: nessun problema di accettazione da parte delle imprese; i tirocinanti preferirebbero avere il diritto di candidarsi direttamente all'"Europass-Formazione"; PCN e organismi di formazione considerano l'"Europass-Formazione" uno strumento relativamente utile, che innalza lo status dei percorsi e contribuisce potenzialmente al mercato del lavoro; l'ottica degli utenti finali era alquanto varia; il formato non era di facile impiego. Le conclusioni sono state che l'"Europass-Formazione" potrebbe diventare un buono strumento di registrazione delle esperienze all'estero, ma che dovrebbe essere di più agevole utilizzazione ed essere maggiormente conosciuto.

Lo studio olandese è stato svolto dal CINOP ad uno stadio molto precoce dell'attuazione; le risposte provenivano da dieci organismi di formazione e da alcuni titolari di "Europass-Formazione". Esaminava politiche, procedure, organizzazione, informazione, organismi di accoglienza ed effetti. Vari tirocinanti e organismi di formazione erano del parere che l'"Europass-Formazione" non potesse avere un impatto importante sul mercato del lavoro in quanto non era sufficientemente conosciuto. Lo studio avanza alcune proposte: fornire un "Europass-Formazione" elettronico; conferire maggiore notorietà alle risorse e alla struttura attuativa; promuovere il valore dell'"Europass-Formazione" come registrazione del profilo europeo dei suoi titolari.

La ricerca svedese, svolta direttamente dal punto di contatto nazionale presso promotori di progetti ed un campionario di titolari di "Europass-Formazione" si concentrava sulla percezione e sull'accettazione dell'"Europass-Formazione". La struttura comune europea era largamente apprezzata. Alcune organizzazioni erano del parere che il documento avesse stimolato i loro allievi a recarsi all'estero: essere titolari di un documento da mostrare a futuri datori di lavoro innalzava lo status del collocamento. La maggior parte delle organizzazioni riteneva che il documento "Europass-Formazione" potesse aiutare i suoi titolari a trovare un lavoro in quanto comprovava un'esperienza di solito ricercata sul mercato del lavoro, ma che sarebbe stato meglio se il documento "Europass-Formazione" contenesse una migliore descrizione delle competenze.

4. Conclusioni

Dopo due anni dall'entrata in vigore della decisione 1999/51/CE, lo stato dell'attuazione può essere sintetizzato come segue:

* è stato predisposto il meccanismo attuativo che funziona ora regolarmente; in particolare:

- tutti gli Stati membri hanno designato uno o più organismi - denominati "punti di contatto nazionali" (PCN) - responsabili dell'attuazione dell'iniziativa "Europass-Formazione";

- la Commissione ha alimentato il coordinamento e gli scambi di informazioni attraverso riunioni dei rappresentanti dei PCN; è stata concordata una carta non vincolante di cooperazione dalla Commissione e dai PCN;

* l'effettiva diffusione è iniziata in tutti i paesi (con un'eccezione, che prevede un inizio per i primi del 2002) fino a novembre 2001:

- sono stati rilasciati circa 19.300 documenti "Europass-Formazione";

* in generale, i documenti sono stati rilasciati per registrare percorsi europei conformi ai criteri stabiliti dalla decisione, anche se così non sempre è stato, per esempio in Germania;

* in particolare, i dati disponibili indicano che:

- tutti i paesi hanno ospitato o ospitano percorsi europei. I paesi di lingua inglese sono le destinazioni preferite;

- la durata dei tirocini all'estero varia fra 3 e 15 settimane;

- nel complesso, una lieve maggioranza di titolari di "Europass-Formazione" era costituita da donne (circa il 55%);

- un'ampia maggioranza di titolari di "Europass-Formazione" ha un'età di circa 20 anni (fra 17 e 23);

- circa tre quarti dei titolari di "Europass-Formazione" seguono un ciclo di istruzione o formazione di livello secondario o secondario superiore; livelli d'istruzione inferiore o superiore interessano ciascuno il 10-15% dei casi;

- Alberghi, ristoranti e turismo sono spesso il settore più popolare, per quanto tutti i settori siano coperti da uno o più percorsi;

- Le PMI (diverse da organismi di istruzione e formazione) non sono di solito interessate in quanto organismi di provenienza, anche se accolgono spesso percorsi europei;

- Un buon numero di percorsi europei rientra nel programma "Leonardo da Vinci", per quanto la sua incidenza vari notevolmente da un paese all'altro (dal 30 al 100%). Altri programmi finanziati dalla Comunità ("Socrates", "Gioventù", "Equal") svolgono un ruolo marginale, mentre in alcuni paesi iniziative bilaterali interessano fino al 50% dei percorsi europei;

* gli aspetti informativi e promozionali sono stati affrontati da conferenze di lancio, diffusione di opuscoli e depliant informativi prodotti a livello sia europeo che nazionale, partecipazione ad eventi, campagne d'informazione, siti Internet ecc.;

- I siti Internet sono gestiti a livello sia europeo che nazionale; in alcuni paesi sono parte integrante di un sistema di gestione dell'informazione;

* i rappresentanti delle parti sociali europee partecipano alle riunioni di coordinamento; a livello nazionale, i rappresentanti delle parti sociali fungono spesso da comitati direttivi o organi equivalenti;

* alcuni paesi hanno svolto studi di valutazione a livello nazionale; sul piano europeo è stato preparato un programma di valutazione, comprendente un seminario (3-4 giugno 2002) e uno studio di valutazione interinale (previsto per dicembre 2002).

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