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Document 52001XG0530(01)
Council resolution of 5 April 2001 on Galileo
Risoluzione del Consiglio del 5 aprile 2001 su Galileo
Risoluzione del Consiglio del 5 aprile 2001 su Galileo
GU C 157 del 30.5.2001, pp. 1–3
(ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
Risoluzione del Consiglio del 5 aprile 2001 su Galileo
Gazzetta ufficiale n. C 157 del 30/05/2001 pag. 0001 - 0003
Risoluzione del Consiglio del 5 aprile 2001 su Galileo (2001/C 157/01) IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, considerando la comunicazione della Commissione, del 22 novembre 2000, e i risultati della fase di definizione avviata dalla risoluzione del Consiglio del 19 luglio 1999(1), resi noti in tale data, considerando che uno dei vantaggi strategici del progetto Galileo è il contributo allo sviluppo di una coesione europea più forte, - fa riferimento alle conclusioni dei consigli europei di Colonia, Feira, Nizza e Stoccolma; - rammenta la risoluzione, del 16 novembre 2000, sulla strategia spaziale europea e la risoluzione dell'Agenzia spaziale europea (ASE), adottata il 20 dicembre 2000, sul contributo dell'ASE al progetto Galileo; - rammenta che il progetto Galileo è un programma civile sotto il controllo civile; - ritiene importante che l'Europa disponga di una propria autonomia in tale settore tenuto conto: - delle notevoli prospettive offerte dall'utilizzo della tecnologia di navigazione satellitare, - dei rischi a cui sarebbe esposta facendo dipendere numerose attività pubbliche e private da sistemi sui quali essa non può esercitare alcun controllo, - dei vantaggi che questo sistema dovrà comportare dal punto di vista della ridondanza, dell'interoperabilità, della complementarità e della garanzia di funzionamento; - sottolinea che il progetto deve svilupparsi sulla base di un'accurata analisi costi-benefici, - conviene di mirare, in linea di massima, a un sistema che sia pienamente operativo entro il 2008. Il Consiglio conviene sulle modalità seguenti, contenenti gli elementi necessari per l'avvio della fase di sviluppo del progetto Galileo, come prossima fase. 1. Il Consiglio conviene che, alle condizioni e in base alla comunicazione della Commissione del novembre 2000, il finanziamento si baserà approssimativamente in pari misura su stanziamenti della Comunità e dell'ASE. Il finanziamento non superiore a 100 milioni di EUR per l'anno 2001 sarà immediatamente sbloccato dopo la presente risoluzione in applicazione dei meccanismi del regolamento finanziario delle RTE. La decisione di sbloccare i restanti stanziamenti di bilancio RTE (ossia 450 milioni di EUR) sarà adottata dal Consiglio nel dicembre 2001 unitamente alla decisione di istituire un'entità responsabile della gestione del progetto Galileo. 2. Deve essere assicurato su basi giuridiche idonee un effettivo controllo politico su Galileo ed EGNOS(2) da parte della Comunità e degli Stati membri. La Commissione deve garantire al progetto, in stretta cooperazione con l'ASE, una direzione e un controllo finanziario unici. Nella fase di ideazione del progetto si dovrà prendere in considerazione la partecipazione delle organizzazioni di utenti, dei paesi terzi e dei partner privati. Le modalità pratiche dovranno garantire una partecipazione equilibrata di tutti gli Stati membri a tutte le fasi del programma in modo da avere una dimensione veramente europea. È infine necessario istituire la summenzionata entità responsabile del progetto per assicurarne la gestione, l'amministrazione e il controllo finanziario. I vantaggi e gli svantaggi delle seguenti opzioni dovranno essere esaminati dal Consiglio: impresa comune ai sensi dell'articolo 171 del trattato che istituisce la Comunità europea, oppure agenzia o qualsiasi altra formula appropriata, alla luce della proposta che la Commissione intende presentare. Proposte concernenti lo statuto e, in particolare, l'organizzazione, la gestione, il personale e il finanziamento di detta entità saranno presentate al più presto dalla Commissione, in stretta cooperazione con l'ASE, al Consiglio, che dovrà adottare una decisione nel dicembre 2001. Quanto prima possibile la Commissione, in stretta collaborazione con l'ASE, creerà una struttura temporanea di gestione che rimarrà in funzione sino all'istituzione dell'entità responsabile del progetto. Tale struttura temporanea sarà composta di rappresentanti della Commissione, che assicureranno il coordinamento generale del programma, e dell'ASE, che ne assicureranno la messa in opera sul piano tecnico. Essa opererà in stretta collaborazione con gli Stati membri attraverso il comitato direttivo "Navigazione" dell'ASE e il comitato direttivo Galileo della Commissione. 3. Tutte le fasi di sviluppo del programma saranno basate su una gestione finanziaria sana e trasparente. In varie riunioni il Consiglio europeo ha confermato l'obiettivo di assicurare un finanziamento con fondi in gran parte privati e da ultimo nelle conclusioni del Consiglio europeo di Stoccolma ha affermato che al settore privato si chiede di rispondere alla sfida, con un impegno vincolante per la fase di spiegamento, quanto alla partecipazione e al finanziamento del progetto. Dato che la partecipazione privata attraverso un partenariato pubblico-privato costituisce un elemento fondamentale ai fini del successo del programma Galileo, il settore privato deve essere associato anche alla realizzazione e alla conduzione del progetto per ottimizzare l'efficacia della gestione e le opportunità commerciali, nonché attirare fondi privati mediante un'equa ripartizione dei rischi. A tal fine, il Consiglio invita la Commissione a: - elaborare, in stretta collaborazione con l'ASE, una precisa definizione dell'iniziativa, un preciso elenco dei requisiti concernenti missioni, ad esempio disporre di prestazioni almeno equivalenti agli attuali sistemi globali di navigazione via satellite (GNSS), ottimizzare l'interoperabilità e la ridondanza con altri sistemi, eliminare i guasti di modo comune, garantire l'integrità a tutte le latitudini, la compatibilità con gli attuali sistemi di navigazione, la continuità del servizio in situazioni di crisi, la compatibilità con il regime dei diritti di proprietà intellettuale entro giugno 2001, - elaborare, in stretta collaborazione con l'ASE, un elenco preciso degli obiettivi del progetto, pur proseguendo nell'attuale consolidamento indipendente dell'analisi costi/benefici, in vista della stesura di una relazione al Consiglio entro giugno 2001, - avviare quanto prima una procedura di gara d'appalto fornendo una visione complessiva di tutte le fasi del progetto per permettere lo sviluppo a più lungo termine del coinvolgimento del settore privato nel progetto al fine di individuare i servizi pubblici e commerciali che Galileo è tenuto a fornire, specificando i flussi di entrate cui essi potrebbero dar luogo nonché le misure di accompagnamento necessarie a tal fine. Ciò contribuirà altresì a chiarire le condizioni per l'impegno a più lungo termine da parte del settore privato. Il risultato della valutazione delle offerte deve essere disponibile agli inizi di novembre 2001 onde servire come base per una decisione da parte del Consiglio prima della fine del 2001. Questa decisione deve altresì definire l'importo massimo degli stanziamenti comunitari disponibili per la fase di spiegamento e la fase operativa(3). Conformemente a detta decisione l'entità incaricata della gestione del progetto Galileo adotta disposizioni trasparenti e non discriminatorie, necessarie affinché il settore privato possa assumere un impegno finanziario preciso che gli consenta di partecipare alla fase di spiegamento prima della fine del 2003. La decisione del Consiglio di avviare la fase di spiegamento, come convenuto da consigli europei successivi, richiederà ampi finanziamenti da parte del settore privato; in tale contesto, il Consiglio prende atto del parere della Commissione, secondo cui durante la fase operativa non saranno necessari contributi provenienti da finanziamenti comunitari. 4. La definizione provvisoria dei servizi deve essere approvata dal Consiglio nel giugno 2001 in quanto elemento importante della procedura iniziale di gara d'appalto. Tale definizione dovrà anche consentire lo sviluppo del partenariato pubblico/privato. Il consolidamento e la selezione definitiva, previa consultazione degli organismi competenti degli utenti, avranno lo scopo di precisare i requisiti da soddisfare, il perimetro, le caratteristiche, il costo e le condizioni di finanziamento. Entro il 2003 il Consiglio deciderà in merito alle opzioni sui servizi, parallelamente alla decisione di avviare la fase di spiegamento, tenendo conto dell'esito della conferenza mondiale delle radiocomunicazioni (WRC). 5. La sicurezza di Galileo è un elemento importante del programma. Essa deve offrire garanzie non solo riguardo alla continuità del servizio richiesta in taluni settori di applicazione, come quelli che riguardano la sicurezza della vita umana, ma anche quelli connessi con restrizioni di accesso che possono andare fino al diniego d'accesso, deciso dalle autorità civili, in situazioni di crisi. I problemi di responsabilità giuridica che ne derivano devono essere specificati con chiarezza. Indicazioni preliminari del livello necessario di sicurezza del sistema e dei relativi costi dovranno essere sottoposte all'esame del Consiglio che deciderà entro la fine del 2001, previo parere del comitato direttivo Galileo e del consiglio di sicurezza del sistema Galileo. 6. Le modalità di protezione delle libertà individuali e della vita privata da ogni genere di abuso connesso all'utilizzazione dei dati di localizzazione derivanti dal sistema devono essere precisate e integrate nella definizione particolareggiata del progetto. 7. Il sistema Galileo sarà concepito in modo tale da assicurare una fornitura omogenea dei servizi su tutto il territorio degli Stati membri dell'Unione, anche per le latitudini settentrionali, mediante satelliti in orbita terrestre media. Occorre assicurare che l'integrazione ottimale di EGNOS nel programma Galileo si realizzi in stretto rapporto con l'EOIG(4) secondo un calendario di tappe progressive destinato a concludersi intorno al 2015. A tal fine, i partner interessati dovranno presentare quanto prima una proposta particolareggiata circa gli aspetti tecnici, operativi, finanziari e istituzionali di detta integrazione. Laddove necessario si dovranno applicare disposizioni finanziarie distinte per Galileo e EGNOS. 8. Agli utenti occorrerà assicurare la compatibilità e l'interoperatibilità tra Galileo e gli altri sistemi di radionavigazione satellitare (GPS e Glonass) nell'intento di offrire, grazie alla ridondanza, un servizio migliore e più solido a livello mondiale. Sarà opportuno intensificare le discussioni avviate con Stati Uniti e Russia al fine di trovare appena possibile un accordo soddisfacente. 9. Il Consiglio incoraggia il proseguimento, sotto il suo controllo politico, dei contatti con gli Stati terzi interessati a contribuire allo sviluppo di Galileo. 10. Sarà utile preparare attivamente la WRC 2003, per mettere in pratica i risultati della precedente sessione del 2000, delineando l'approccio comune più appropriato per lo spettro Galileo. 11. L'andamento del programma sarà oggetto di relazioni annuali che la Commissione presenterà al Consiglio. La prima relazione sarà presentata al Consiglio nel dicembre 2001. (1) GU C 221 del 3.8.1999, pag. 1. (2) EGNOS: Servizio complementare geostazionario europeo di navigazione. (3) Nessuno Stato membro è tenuto a contribuire con finanziamenti statali aggiuntivi. (4) EOIG: Gruppo "Operatori e infrastrutture EGNOS".