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Document 52001DC0262

Comunicazione della Commissione al Consiglio E al Parlamento Europeosulla applicazione della strategia comunitaria in materia di sostanze che alterano il sistema endocrino - una serie di sostanze con sospetta azione di interferenza sui sistemi ormonali nei soggetti umani e nella fauna selvatica (COM (1999) 706)

/* COM/2001/0262 def. */

52001DC0262

Comunicazione della Commissione al Consiglio E al Parlamento Europeosulla applicazione della strategia comunitaria in materia di sostanze che alterano il sistema endocrino - una serie di sostanze con sospetta azione di interferenza sui sistemi ormonali nei soggetti umani e nella fauna selvatica (COM (1999) 706) /* COM/2001/0262 def. */


COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO sulla applicazione della strategia comunitaria in materia di sostanze che alterano il sistema endocrino - una serie di sostanze con sospetta azione di interferenza sui sistemi ormonali nei soggetti umani e nella fauna selvatica (COM (1999) 706)

SINTESI

Dopo l'adozione da parte della Commissione della comunicazione al Consiglio e al Parlamento europeo concernente la strategia comunitaria in materia di sostanze che alterano il sistema endocrino nel dicembre 1999 (COM(1999) 706) il Consiglio ha chiesto alla Commissione di presentare ad intervalli periodici e per la prima volta nel 2001 una relazione sull'andamento dei lavori.

Tra le azioni chiave della strategia comunitaria da realizzare a breve termine figura la definizione di un elenco prioritario di sostanze che devono essere sottoposte a ulteriori analisi per individuarne gli eventuali effetti avversi sul sistema endocrino. Nel corso del 2000 è stato approntato un elenco composto da 553 sostanze artificiali e 9 ormoni di sintesi/naturali identificati come "candidati" più plausibili da sottoporre ad ulteriori analisi. Tale elenco è stato suddiviso in tre parti corrispondenti ai raggruppamenti delle sostanze, stabiliti in funzione dell'esaustività delle informazioni disponibili su di esse. Inoltre è stato compilato un elenco prioritario di azioni da intraprendere per procedere ad un'analisi più approfondita degli effetti di tali sostanze sul sistema endocrino. Nell'allegato 1 della presente comunicazione sono indicate le azioni proposte, i tempi e i raggruppamenti delle sostanze.

Altre azioni a breve termine prospettate dalla Commissione riguardano l'organizzazione di un simposio europeo sulle sostanze che alterano il sistema endocrino sponsorizzato dal Ministero svedese dell'ambiente, dall'Ispettorato svedese delle sostanze chimiche (KEMI), dall'OCSE, dall'OMS e dall'Agenzia europea dell'ambiente. Tale simposio, che si terrà in Svezia dal 18 al 20 giugno 2001, verterà fondamentalmente sulle attività di monitoraggio, sulla ricerca e lo sviluppo, sulla definizione di metodiche e di approcci per l'analisi delle sostanze e sulla cooperazione a livello internazionale. Nel corso del 2000 la Commissione ha organizzato alcune riunioni con rappresentanti dell'OMS e dell'EPA, l'agenzia americana per la protezione dell'ambiente, allo scopo di promuovere la collaborazione internazionale.

La Commissione e gli Stati membri fanno tuttora parte della task force dell'OCSE sui metodi di test e analisi delle sostanze che alterano il sistema endocrino costituita nel 1998 con l'obiettivo di sviluppare e concordare metodi di analisi specifici a questo tipo di sostanze. In base alle stime più recenti è ragionevole supporre che i primi metodi di analisi per determinare gli effetti di tali sostanze sulla salute umana potrebbero essere disponibili nel 2002, mentre quelli sugli effetti ambientali lo saranno nel 2003-2005.

Quando recentemente sono stati rivisti i programmi di lavoro del Quinto programma quadro di RST (1999-2002) è stato deciso di dare maggior spazio alla ricerca in questo settore specifico. Il 31 maggio 2001 è stato pubblicato un invito finalizzato a presentare proposte di progetti di ricerca relativi ai possibili effetti delle sostanze che alterano il sistema endocrino sulla salute umana e sull'ambiente. Per questa azione è stata predisposta una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro.

Infine, in riferimento alle iniziative sul piano legislativo è bene ricordare che la proposta di revisione della direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti suggerisce tra l'altro di semplificare le condizioni e le procedure di adozione di provvedimenti d'urgenza a livello comunitario. Inoltre la problematica connessa alle sostanze che alterano il sistema endocrino è contemplata in modo specifico nel contesto di strumenti legislativi nuovi o consolidati in materia di acque, oltre che nel recente Libro bianco sulla strategia futura per le sostanze chimiche.

Il quadro generale

1. Esiste una gamma di sostanze chimiche utilizzate in ambito industriale, agricolo o a livello di consumo finale di cui si sospetta un'azione avversa sul sistema endocrino umano e animale con conseguenze nefaste per la salute quali tumori, alterazioni del comportamento e disfunzioni della capacità riproduttiva. Tali sostanze sono note come "sostanze che alterano il sistema endocrino" (endocrine disrupters).

2. Nel dicembre 1999 la Commissione ha adottato una comunicazione a Consiglio e al Parlamento europeo concernente una strategia comune in materia di sostanze che alterano il sistema endocrino nella quale è stata ribadita la necessità di intensificare le attività di ricerca, la cooperazione a livello internazionale, la sensibilizzazione dell'opinione pubblica e l'iniziativa politica in questo settore. Il documento contiene una serie di raccomandazioni sugli interventi da effettuare a breve, medio e lungo termine.

3. Il 30 marzo 2000 il Consiglio "Ambiente" ha adottato le conclusioni sulla comunicazione della Commissione sottolineando l'importanza del principio di precauzione, oltre che la necessità di definire velocemente efficaci strategie di gestione dei rischi salvaguardando la coerenza con la disciplina generale in vigore in materia di sostanze chimiche. Il Consiglio ha invitato la Commissione a presentare periodicamente una relazione sull'andamento dei lavori, a cominciare dal 2001.

4. Il 26 ottobre 2000 il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sulle sostanze che alterano il sistema endocrino nella quale ha rievocato il principio della precauzione, invitando la Commissione a identificare la sostanze che richiedono un intervento immediato.

Evoluzione delle azioni a breve termine

Compilazione di un elenco prioritario di sostanze di cui occorre valutare le possibili implicazioni nel processo di alterazione del sistema endocrino

5. Tra le principali azioni da svolgere a breve termine in base a quanto indicato nella strategia figura la compilazione di un elenco prioritario di sostanze che devono essere analizzate ulteriormente per poterne accertare la sospetta azione sul sistema endocrino. Tale elenco è stato compilato in due fasi distinte: si è proceduto anzitutto ad una revisione indipendente dei riscontri scientifici esistenti sugli effetti prodotti a livello del sistema endocrino e in termini di esposizione di soggetti umani e di esemplari della fauna selvatica; in secondo luogo, di concerto con le parti interessate e i comitati scientifici della Commissione, sono state definite le priorità per le attività da svolgere nell'immediato futuro. La figura 1 illustra queste due fasi appena descritte.

6. La prima fase ha avuto come esito uno studio effettuato dalla società olandese BKH Consulting Engineers, titolare di un contratto sottoscritto con la Commissione (DG Ambiente), i cui risultati sono stati presentati in una relazione intitolata "Verso la definizione di un elenco prioritario di sostanze delle quali analizzare i possibili meccanismi di alterazione del sistema endocrino. Preparazione di un elenco di sostanze 'candidate' in base alle quali definire le priorità d'intervento" (Towards the establishment of a priority list of substances for further evaluation of their role in endocrine disruption - preparation of a candidate list of substances as a basis for priority-setting). Tale studio, concluso nel 2000, era incentrato in particolare sulle sostanze chimiche artificiali utilizzate soprattutto a scopi industriali, agricoli e per la produzione di beni di consumo.

7. La relazione riferita a questo studio contiene un elenco di 553 sostanze "candidate", suddivise in tre diversi gruppi in funzione dei dati disponibili relativi ai seguenti quattro criteri di selezione, precedentemente stabiliti in collaborazione con le categorie interessate:

* volume di produzione

* persistenza nell'ambiente

* riscontri di effetti sul sistema endocrino in base alle pubblicazioni scientifiche esistenti

* considerazioni in riferimento all'esposizione.

8. Per la seconda fase, ossia la definizione delle priorità, sono stati consultati il comitato scientifico della tossicità, dell'ecotossicità e dell'ambiente e il comitato scientifico delle piante che hanno formulato un parere sul rigore scientifico dello studio BKH. Pur apprezzando l'approccio graduale utilizzato nello studio per selezionare le sostanze, definire le priorità ed effettuare ulteriori analisi, nel loro parere adottato il 5 settembre 2000, i comitati hanno tuttavia posto in rilievo notevoli lacune scientifiche a tale proposito, in particolare relative al rapporto dose/risposta, alla potenza d'azione, agli ormoni di sintesi, alla quantificazione delle dosi di esposizione, ai limiti massimi dei volumi di produzione e ai criteri attinenti alla persistenza.

9. Sono stati consultati anche altri diretti interessati, compresi gli Stati membri dell'UE e i paesi associati, le associazioni industriali e le ONG. La maggior parte degli Stati membri e delle ONG ha giudicato sufficientemente pragmatico l'approccio dello studio BKH e adatto ad una prima scrematura dei dati, tanto da poter essere utilizzato come base di partenza per la preparazione dell'elenco prioritario. Tuttavia è stata riconosciuta la necessità di migliorarlo e svilupparlo ulteriormente.

10. I rappresentanti dell'industria chimica temono però che i risultati dello studio BKH possano essere considerati alla stregua di una vera e propria valutazione dei rischi, perché tale studio sembra collegare i pericoli e l'esposizione in un'unica valutazione. L'industria ha dunque presentato un documento che si pone deliberatamente in alternativa all'approccio utilizzato dalla società olandese.

11. In data 8-9 novembre 2000 è stato organizzato a Bruxelles un incontro tra tutti i soggetti interessati, durante il quale sono state discusse le priorità alla luce del parere emesso dai comitati scientifici della Commissione, delle osservazioni formulate dalle parti e di un'analisi della collocazione delle sostanze in riferimento al quadro normativo comunitario in vigore. Gli elementi di rilievo concernenti sia la relazione BKH sia l'elenco da predisporre, scaturiti da tale incontro, sono elencati qui di seguito:

* Lo studio effettuato dalla società BKH deve rappresentare un punto di partenza per la definizione delle priorità d'intervento in un secondo momento.

* Tutte le 553 sostanze candidate verranno sottoposte ad ulteriori analisi.

* Alcune sostanze indicate nell'elenco dello studio BKH devono essere analizzate più a fondo prima di poter avanzare proposte su eventuali limitazioni d'uso.

* 109 delle 118 sostanze "candidate" ritenute certamente o potenzialmente in grado di produrre effetti sul sistema endocrino sono già soggette a divieti o restrizioni o comunque disciplinate dalla legislazione comunitaria, anche se per ragioni non necessariamente correlate agli effetti sul sistema endocrino.

* Oltre alle sostanze artificiali identificate nella relazione BKH occorre considerare come sostanze "candidate" ad essere inserite nell'elenco anche gli ormoni naturali, quelli identici ai naturali e quelli di sintesi. Nell'Unione europea l'uso di queste sostanze come promotori della crescita di animali da allevamento è già vietato.

* Nell'ambito dei lavori prospettati nel contesto della strategia comunitaria sulle sostanze che alterano il sistema endocrino la Commissione intende evitare di duplicare gli sforzi ripetendo la valutazione dei rischi di sostanze candiate che peraltro sono già in fase di analisi o devono essere analizzate in virtù della legislazione comunitaria in vigore.

* Il processo che porta all'identificazione di una sostanza "candidata" è iterativo e consente di inserire o eliminare dall'elenco determinate sostanze in funzione dei risultati scientifici ottenuti nel corso del tempo.

12. Sulla base di quanto raggiunto in queste due fasi di intervento, la Commissione intende concretizzare un elenco prioritario di azioni riferite a gruppi specifici di sostanze "candidate". Nell'allegato 1, tabella 1 sono indicate queste azioni, le più importanti delle quali sono descritte qui di seguito.

* A breve termine (azioni da svolgere entro 12-18 mesi) verrà data la priorità ad una valutazione approfondita di 12 sostanze candidate, di cui nove (9) sono sostanze industriali o di altro tipo. Pur esistendo già riscontri scientifici sulle proprietà negative o potenzialmente negative per il sistema endocrino relativamente a tali sostanze, esse non sono soggette a restrizioni, né sono disciplinate ai sensi della legislazione comunitaria in vigore (cfr. allegato 1, tabella 2). Per colmare le lacune della relazione BKH, nel corso di tale valutazione verranno esaminati i dati scientifici più recenti, oltre che le osservazioni circa il rapporto dose/risposta, la potenza d'azione, i tempi e gli effetti sinergici, per procedere poi ad un confronto con i normali dati sulla tossicità ed eventualmente sulla quantificazione dell'esposizione. La valutazione del rischio di esposizione comprenderà inoltre la descrizione di casi specifici di esposizione di individui o ecosistemi che potrebbero richiedere analisi più approfondite entro breve. Oltre a ciò verranno valutati anche tre (3) ormoni sintetici o naturali: l'estrone, l'etinilestradiolo e l'estradiolo, allo scopo di raccogliere dati sull'esposizione e sui loro effetti. La Commissione intende avviare un apposito studio per effettuare questi lavori.

* Un altro aspetto prioritario sul breve periodo (12-18 mesi) è la raccolta di dati sulla persistenza, sui volumi di produzione e sulla disciplina giuridica applicabile a 435 sostanze candidate (cfr. allegato 1, tabella 4) rispetto alle quali, in base alla relazione BKH, non esistono dati sufficienti per poter decidere se le sostanze in questione presentano o potrebbero presentare effetti avversi per il sistema endocrino. Anche in questo caso la Commissione intende commissionare uno studio.

* In riferimento ad altre 46 sostanze candidate per le quali sono disponibili dati circa i loro sicuri o potenziali effetti avversi per il sistema endocrino e che, in base alla legislazione comunitaria, devono essere sottoposte a valutazione dei rischi (cfr. allegato 1, tabella 3, riportate su sfondo scuro) la Commissione intende invitare le autorità competenti degli Stati membri a tenere conto dei riscontri circa tali effetti in sede di valutazione dei rischi oltre che ad accelerare le attività di valutazione e le strategie di riduzione dei rischi per 15 sostanze candidate considerate prioritarie a sensi del regolamento (CE) n. 793/93. Analogamente inviterà le autorità nazionali ad accelerare il processo di valutazione dei rischi e di autorizzazione di 31 sostanze candidate attualmente sottoposte a revisione ai sensi della direttiva 91/414/CEE sui prodotti fitosanitari. Si ritiene che il periodo necessario per effettuare questi lavori sia compreso tra 1 e 4 anni.

* Per quanto riguarda invece 2 sostanze candidate, per le quali esistono riscontri scientifici a comprova dei loro reali o potenziali effetti avversi per il sistema endocrino e che non sono soggette a restrizioni, né sono classificate, né tanto meno disciplinate dalla legislazione comunitaria vigente (cfr. allegato 1, tabella 2, riportate su sfondo scuro) la Commissione intende invitare le autorità competenti degli Stati membri a classificarle ai sensi della direttiva 67/548/CEE sulla base dei risultati di studi sulla loro cancerogenicità, tossicità per il sistema riproduttivo e pericolosità per l'ambiente. Tutto ciò dovrebbe richiedere 1 o 2 anni.

13. Su richiesta del Consiglio recentemente la Commissione ha varato uno studio sull'esposizione di soggetti umani alle sostanze che alterano il sistema endocrino veicolate nell'acqua potabile. Lo studio è stato commissionato nel contesto della direttiva 98/83/CE sulla qualità dell'acqua destinata al consumo umano (direttiva sull'acqua potabile) e si prefigge come obiettivo di raccogliere dati su cui impostare valori parametrici relativi alle sostanze che alterano il sistema endocrino, da poter utilizzare in futuro ai fini di un'eventuale revisione della direttiva.

Scambio di informazioni e coordinamento a livello internazionale

14. Il 19 e 20 settembre 2000 la Commissione ha organizzato di concerto con l'OMS un seminario per intensificare la cooperazione tra queste due organizzazioni che già collaborano sulla materia delle sostanze che alterano il sistema endocrino nell'ambito del programma internazionale per la sicurezza delle sostanze chimiche, in particolare perché assieme gestiscono un inventario generale sui risultati della ricerca, ubicato presso il Centro comune di ricerca della Commissione a Ispra, e compilano una relazione generale di valutazione di tutti i dati scientifici riguardo a tali sostanze.

15. Lo sviluppo di metodi di test convalidati è una tematica affrontata nell'ambito dell'OCSE. Sia la Commissione che l'OMS si sono impegnate a promuovere tali attività: l'OMS nel quadro del programma tra organizzazioni per una gestione ottimale delle sostanze chimiche (IOMC - Inter-Organisation Programme for the Sound Management of Chemicals), la Commissione lavorando in stretta collaborazione con gli Stati membri per coordinare i contributi comunitari a livello OCSE. È plausibile ritenere che a lungo termine queste due organizzazioni possano collaborare sul piano della valutazione dell'impatto dei metodi di test sulle strategie attualmente adottate in materia di valutazione dei rischi.

16. Le sostanze che alterano il sistema endocrino sono state al centro delle consultazioni EU-USA ad alto livello su questioni ambientali tenute il 10 e 11 maggio 2000. La Commissione e l'EPA hanno acconsentito a scambiarsi regolarmente informazioni concernenti priorità, attività di screening, esecuzione di test e ricerca.

17. A questo tipo di sostanze è stato dedicato un capitolo dell'accordo EU-USA sulla cooperazione in materia di scienza e tecnologie. In tale contesto nell'aprile 1999 il CCR ha tenuto ad Ispra un workshop durante il quale sono state concordate le priorità della ricerca. Recentemente l'EPA ha pubblicato due inviti a presentare progetti di ricerca sugli effetti delle sostanze che alterano il sistema endocrino nei confronti dell'ambiente e dei soggetti umani, mentre nel 2001 ne dovrebbe essere bandito un altro. Oltre a ciò la Commissione ha pubblicato il 31 maggio 2001 un invito finalizzato a presentare proposte sulle implicazioni di tali sostanze per la salute e l'ambiente.

Altre azioni a breve termine

18. L'uso di sostanze ad effetto estrogeno, gestageno o androgeno è limitato a norma della direttiva 96/22/CE concernente il divieto d'utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica o tireostatica e delle sostanze ß-agoniste nelle produzioni animali. Nell'aprile 1999 il comitato scientifico delle misure veterinarie collegate con la sanità pubblica ha formulato un parere dal quale risulta che sei ormoni hanno una sospetta azione sul sistema endocrino e immunologico, sulle funzioni neurobiologiche e sullo sviluppo oltre che effetti immunotossici, genotossici e cancerogeni; il gruppo della popolazione più a rischio è costituito dai bambini in età prepuberale. Il comitato ha inoltre stabilito che il 17-beta-estradiolo è una sostanza assolutamente cancerogena. Sulla base di queste conclusioni nel maggio 2000 la Commissione ha proposto il divieto definitivo di tale sostanza e dei suoi derivati in forma di esteri nelle pratiche di allevamento degli animali e il mantenimento, almeno provvisoriamente, del divieto di utilizzare tutte le altre sostanze ad azione estrogena, gestagena o androgena per promuovere la crescita, fino al conseguimento di dati scientifici più esaurienti (COM (2000) 320 e COM (2001) 131).

19. La Commissione intende organizzare un simposio europeo sulle sostanze che alterano il sistema endocrino, che si terrà dal 18 al 20 giugno 2001 ad Aronsborg presso Bålsta, in Svezia, sotto l'egida del Ministero svedese dell'ambiente, dell'Ispettorato svedese delle sostanze chimiche (KEMI), dell'OCSE, dell'OMS e dell'Agenzia europea dell'ambiente. Scopo di questa iniziativa è verificare e analizzare svariati elementi della strategia comunitaria (COM(1999)706) compresi i programmi di monitoraggio, lo scambio di informazioni, il coordinamento a livello internazionale, lo sviluppo di metodi di test e strategie di esecuzione di test ed infine la R&S. L'allegato 2 contiene informazioni dettagliate sugli obiettivi del simposio.

Evoluzione delle azioni a medio termine

Identificazione e valutazione delle sostanze che alterano il sistema endocrino

20. Come specificato nella comunicazione della Commissione la disponibilità di strategie e metodi di analisi concordati per identificare e valutare le sostanze che alterano il sistema endocrino è una conditio sine qua non per poter intervenire sul piano legislativo in modo coerente e tutelare così la salute dei cittadini e l'ambiente dai potenziali pericoli connessi a tali sostanze.

21. La Commissione fa parte della task force dell'OCSE incaricata dei test e della valutazione delle sostanze che alterano il sistema endocrino (EDTA - Endocrine Disrupters Testing and Assessment Task Force), istituita nel 1998 sotto l'egida del gruppo "Coordinatori nazionali del programma sulle linee guida per le analisi chimiche". Tra i principali compiti di questa task force figurano lo sviluppo di una strategia armonizzata a livello internazionale per effettuare i test sulle sostanze chimiche, il coordinamento e la supervisione dei lavori svolti dai vari sottocomitati incaricati di mettere a punto nuove linee guida o rivedere quelle già esistenti allo scopo di analizzare i potenziali effetti avversi delle sostanze chimiche sul sistema endocrino. Gli esperti che ne fanno parte si sono riuniti sinora in quattro distinte occasioni e hanno gettato le basi concettuali dei lavori concernenti una proposta di strategia per le analisi e definito una serie di metodologie di test che devono essere ulteriormente sviluppati o convalidati.

22. Per lo sviluppo e la convalida dei metodi di test che indagano sugli effetti avversi per la salute umana la suddetta task force ha costituito nel 1998 un apposito gruppo di lavoro di cui fanno parte esperti della Commissione e degli Stati membri i quali hanno concentrato le loro attività sullo sviluppo di due nuovi test e sul miglioramento di un documento contenente linee guida. È probabile che nel 2002 questo gruppo di lavoro sarà già in grado di presentare metodi di test convalidati per l'analisi degli effetti sulla salute umana. La revisione delle linee guida 416 (tossicità per il sistema riproduttivo nell'arco di due generazioni) e 414 dell'OCSE (teratogenicità), che ormai è giunta alla fase finale di adozione da parte degli Stati membri, ha consentito di aggiungere molti elementi utili per identificare i meccanismi di disfunzione di alcuni ormoni sessuali, anche se occorre ancora testare ulteriori endpoint soprattutto in relazione al sistema nervoso centrale e agli ormoni tiroidei.

23. Verso la fine del 2000 è stato istituito un altro gruppo di lavoro che ha il compito di sviluppare e convalidare metodi di test atti a stabilire gli effetti avversi sull'ambiente. Anche di questo gruppo fanno parte esperti sia della Commissione che degli Stati membri. Sinora non sono ancora stati sviluppati test adeguati a tale scopo; occorrono infatti metodi di analisi che consentano di valutare gli effetti della sostanze chimiche sui principali gruppi tassonomici presenti in tutti i comparti ambientali (pesci, uccelli, invertebrati e anfibi). Poiché il livello di conoscenza dei singoli comparti e di evoluzione dei metodi di analisi non è assolutamente uniforme, occorre identificare per ciascuno di essi i rispettivi endpoint inerenti alla tossicità per ottenere un quadro rappresentativo degli effetti generali sull'ambiente. Considerando che lo stato di avanzamento di questi test è ancora limitato, è alquanto improbabile che si possa disporre di metodi convalidati prima del 2003 o del 2005 per alcuni casi specifici.

Ricerca e sviluppo

24. Con il Quarto programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico della Comunità (1994-1998) sono stati finanziati una serie di validi progetti vertenti sull'identificazione delle sostanze che alterano il sistema endocrino nei processi di trattamento delle acque reflue, sullo sviluppo di biosensori, sulle implicazioni di queste sostanze per la salute umana e gli ecosistemi e sullo sviluppo di metodi di analisi. Per questi progetti la Commissione ha stanziato complessivamente circa 8 milioni di euro. Tramite il CCR e la Direzione generale Ricerca la Commissione sta finanziando anche un progetto scientifico di screening delle sostanze chimiche ad elevato volume di produzione nell'UE per individuare quelle che potrebbero esercitare un'azione modulatoria sul sistema endocrino.

25. Nel Quinto programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico della Comunità (1999-2002) figurano svariate azioni chiave che trattano tra l'altro delle sostanze che alterano il sistema endocrino, in particolare nei programmi specifici "Qualità della vita e gestione delle risorse biologiche" ed "Energia, ambiente e sviluppo sostenibile". Tuttavia, gli inviti a presentare proposte banditi nel 1999 hanno richiamato l'attenzione di un unico progetto direttamente incentrato su questo tipo di sostanze, che ha ricevuto un finanziamento di 2,45 milioni di euro nell'ambito dell'azione chiave "Ambiente e salute" del programma specifico sulla qualità della vita. Tale progetto verte in particolare sulle disfunzioni della capacità riproduttiva maschile.

26. Nell'ambito del programma sulla qualità della vita, azione chiave "Ambiente e salute", sono quattro le proposte che nel 2000 hanno raggiunto la fase finale di attribuzione di un finanziamento. Si tratta di progetti che studiano gli effetti delle sostanze che alterano il sistema endocrino sulla capacità riproduttiva maschile e l'azione dei fitoestrogeni assunti tramite l'alimentazione. Il contributo complessivo della Comunità per questi progetti ammonta a circa 8 milioni di euro. Altri progetti nello stesso programma studiano gli effetti delle sostanze a sospetta azione avversa sul sistema endocrino (ad es. le diossine, i PCB, gli IPA, le sostanze ignifughe) senza tuttavia limitarsi a questo unico aspetto. Il finanziamento complessivo per questi progetti supera i 10 milioni di euro.

27. Nell'ambito del programma specifico "Energia, ambiente e sviluppo sostenibile", in particolare le azioni chiave "Gestione sostenibile e qualità delle acque" ed "Ecosistemi marini", sono stati selezionati svariati progetti che trattano non solo delle sostanze che alterano il sistema endocrino, ma anche di aspetti ecotossicologici relativi a sostanze sospette presenti nelle acque dolci e nei sistemi marini.

28. Per indirizzare meglio la ricerca sulle sostanze che alterano il sistema endocrino e capire quali sono effettivamente gli aspetti su cui indagare è stato fatto un profilo degli orientamenti della ricerca in questo campo, tenendo conto di tutti i programmi previsti nel Quinto programma quadro per il biennio 2001-2002. Nel rivedere il programma specifico sull'ambiente e lo sviluppo sostenibile sono state inserite alcune priorità di ricerca specifiche incentrate appunto su questa tematica che formano oggetto degli ultimi due inviti a presentare proposte. Le priorità identificate per l'azione chiave "Gestione sostenibile e qualità delle acque" comprendono studi specifici sulle sostanze che alterano il sistema endocrino nei seguenti settori: meccanismi di funzionamento degli ecosistemi, qualità dell'acqua potabile, lotta all'inquinamento diffuso, ricerca pre-normativa e co-normativa e standardizzazione. Nell'azione chiave "Ecosistemi marini" è stata attribuita una particolare priorità a queste sostanze soprattutto nell'ambito della valutazione dell'impatto di nutrienti e agenti inquinanti sull'ambiente marino.

29. Allo scopo di migliorare il supporto strategico e costituire un pool di ricerca per contribuire all'eliminazione delle lacune ancora esistenti la Commissione (DG Ricerca) ha pubblicato un invito finalizzato a presentare proposte sulle implicazioni ambientali e per la salute delle sostanze che alterano il sistema endocrino il 31 maggio 2001 con una scadenza fissata al 14 settembre 2001. La dotazione finanziaria per questi progetti è di 20 milioni di euro.

Evoluzione delle azioni a lungo termine

Legislazione

30. Come già precisato al punto 12 della presente comunicazione, una delle priorità fondamentali per il 2001 sarà la valutazione approfondita di 12 sostanze "candidate", sospette di esercitare un'azione negativa sul sistema endocrino. In tale esercizio occorrerà altresì identificare casi specifici di esposizione di soggetti umani o di determinati ecoambienti per i quali è forte l'esigenza di un intervento a breve termine. Per quanto riguarda l'esposizione di soggetti umani, nella comunicazione della Commissione (COM(1999)706 def.) si osserva come la direttiva 92/59/CE sulla sicurezza generale dei prodotti rappresenti lo strumento d'elezione per la gestione dei rischi in caso di azioni d'emergenza sul breve periodo. Va osservato che tale direttiva è attualmente in fase di revisione: gli emendamenti proposti mirano a precisarne ed estenderne il campo d'applicazione, a rinsaldare il ruolo delle norme europee, ad incrementare gli obblighi per i produttori e i distributori, introdurre un divieto di esportazione delle sostanze proibite, rafforzare gli obblighi e i poteri degli Stati membri in materia di controllo del mercato, promuovere la collaborazione tra i vari Stati membri e anche con la Commissione, migliorare il sistema RAPEX, semplificare le condizioni e le procedure di adozione di provvedimenti d'urgenza a livello comunitario ed infine ad informare meglio l'opinione pubblica.

31. La direttiva quadro sulle acque (2000/60/CE), adottata nel settembre 2000, è stata seguita dall'adozione di una proposta modificata di decisione del Consiglio e del Parlamento europeo che istituisce un elenco delle sostanze prioritarie nel settore delle acque (COM(2001)17 def.). La direttiva stabilisce che, una volta adottata tale decisione, la Commissione avanzi entro due anni alcune proposte sul controllo delle emissioni e sulle norme di qualità. In riferimento alle cosiddette "sostanze pericolose prioritarie" le azioni proposte per il controllo delle emissioni mirano alla cessazione o graduale eliminazione di emissioni, scarichi e perdite nell'arco di 20 anni. Va osservato che 11 delle 32 sostanze prioritarie proposte nel settore delle acque figurano tra le sostanze "candidate" che alterano il sistema endocrino, in riferimento alle quali, in base a quanto riportato nello studio BKH, esistono risconti o sospetti circa l'azione che esercitano sul sistema endocrino.

32. Il 13 febbraio 2001 la Commissione ha adottato un Libro bianco concernente la strategia futura in materia di sostanze chimiche, nel quale figura tra le priorità l'introduzione di una procedura di autorizzazione per sostanze che destano particolari preoccupazioni, ossia le sostanze cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione e quelle con caratteristiche simili ai POP. Tale procedura prevede che per utilizzare questo tipo di sostanze per scopi particolari, o poterle commercializzare come tali oppure come componenti di altri prodotti occorre obbligatoriamente un'autorizzazione speciale. Considerato che molti dei gravi effetti avversi osservati nell'uomo e associati a sostanze che alterano il sistema endocrino si manifestano sotto forma di tumori testicolari, della mammella o della prostata, oppure comportano una riduzione della conta spermatica e del volume seminale, criptorchidismo e ipospadia, è probabile che molte di queste sostanze candidate finiscano con l'essere soggette ad obbligo di autorizzazione. Anche determinati POP, la cui azione è stata posta in diretta correlazione con una serie di effetti avversi sul sistema endocrino di esemplari della fauna selvatica, rientrerebbero in questo tipo di disciplina. Il Libro bianco pone in evidenza le particolari esigenze ancora sentite sul piano della ricerca, in particolare riguardo allo sviluppo e alla convalida di metodi di test in vivo e in vitro, alla modellazione (ad es. QSAR) e alle tecniche di screening, oltre che a studi sugli effetti prodotti a basso dosaggio, sull'esposizione prolungata e sull'esposizione a miscele di sostanze chimiche.

Altri interventi nel settore chimico in generale che pertengono alle sostanze che alterano il sistema endocrino sono: un'analisi rigorosa degli effetti a lungo termine causati da sostanze con un volume di produzione superiore alle 100 tonnellate e l'obbligo per i fabbricanti, gli importatori e gli utilizzatori a valle di effettuare adeguate valutazioni dei rischi.

Conclusioni e ulteriori interventi

33. Nel 2000 sono state intraprese svariate attività preparatorie per l'attuazione della strategia comunitaria in materia di sostanze che alterano il sistema endocrino, adottata dalla Commissione nel dicembre 1999 (COM(1999)706), tra cui la compilazione di un elenco di sostanze "candidate" che alterano il sistema endocrino da sottoporre ad ulteriori studi in base ad una "graduatoria" impostata sulle priorità, la definizione degli orientamenti della ricerca per preparare un invito finalizzato a presentare proposte nell'ambito del Quinto programma quadro di RST e la pianificazione di un simposio europeo dedicato espressamente alle sostanze che alterano il sistema endocrino. Sempre nello stesso anno sono state svolte anche attività continuative incentrate sullo sviluppo di metodi d'analisi nel contesto della task force dell'OCSE incaricata della valutazione e dei test delle sostanze che alterano il sistema endocrino.

34. Nel 2001 si procederà ad un approfondimento delle attività di valutazione delle sostanze candidate per determinarne gli effetti sul sistema endocrino. Anzitutto verranno esaminate le sostanze ad azione sospetta o accertata sul sistema endocrino che non sono né sottoposte a restrizioni, né disciplinate dalla legislazione comunitaria in vigore. La valutazione comprenderà l'identificazione dei casi specifici di esposizione di soggetti umani o di ecosistemi che probabilmente richiedono un'attenzione particolare sul piano degli eventuali interventi a tutela dei consumatori e dell'ambiente da attuare a breve termine.

35. Nel biennio 2001-2002 le attività si concentreranno anche sulla raccolta di dati concernenti una serie di sostanze candidate che alterano il sistema endocrino e sul varo di alcuni progetti di ricerca destinati a colmare le lacune circa i dati disponibili e le conoscenze su questo fenomeno. La Commissione esorta gli Stati membri ad accelerare le procedure attualmente in corso per la valutazione dei rischi relative alle sostanze esistenti e ai prodotti fitosanitari che figurano nell'elenco di sostanze candidate e che sono già disciplinate a livello comunitario.

36. Dal 18 al 20 giugno 2001 si svolgerà ad Aronsborg presso Bålsta, in Svezia, un simposio europeo nel quale verranno discussi vari temi tra cui i programmi di monitoraggio, lo sviluppo di metodi d'analisi e strategie di test concordati, la cooperazione internazionale e la R&S.

37. Oltre a tutte le attività summenzionate svolte nel contesto della strategia comunitaria, il problema della sostanze che alterano il sistema endocrino viene affrontato direttamente o indirettamente anche in una nuova proposta legislativa concernente la gestione delle acque, così come nel Libro bianco della Commissione sulle sostanze chimiche e nella proposta di revisione della direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti.

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Fase I: :

Elenco delle 553 sostanze candidate Figura I

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Fase II :

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Fissazione priorità

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Allegato 1

Tabella 1: Elenco prioritario delle azioni da svolgere in funzione del raggruppamento delle sostanze e indicazione d

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ei tempi probabili

Tabella 2: Sostanze con proprietà avverse o potenzialmente avverse per il sistema endocrino non soggette a restrizioni, né disciplinate dalla legislazione comunitaria in vigore (= 9)

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* Queste sostanze sono suddivise grossolanamente in sostanze chimiche industriali, pesticidi, metalli, altre sostanze e ormoni naturali/di sintesi.

** Dir. 76/769: Direttiva 76/769/CEE relativa alle restrizioni in materia di immissione sul mercato e di uso di talune sostanze e preparati pericolosi Reg. 793/93: Regolamento (CEE) n. 793/93 relativo alla valutazione e al controllo dei rischi presentati dalle sostanze esistenti Dir.91/414: Direttiva 91/414/CEE relativa l'immissione in commercio dei prodotti fitosanitari Dir. 67/548: Direttiva 67/548/CEE relativa alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura delle sostanze pericolose

Tabella 3: Sostanze con proprietà avverse o potenzialmente avverse per il sistema endocrino disciplinate dalla legislazione comunitaria in vigore (= 115)

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* Queste sostanze sono suddivise grossolanamente in sostanze chimiche industriali, pesticidi, metalli, altre sostanze e ormoni naturali/di sintesi.

** Dir. 76/769: Direttiva 76/769/CEE relativa alle restrizioni in materia di immissione sul mercato e di uso di talune sostanze e preparati pericolosi Reg. 793/93: Regolamento (CEE) n. 793/93 relativo alla valutazione e al controllo dei rischi presentati dalle sostanze esistenti Dir.91/414: Direttiva 91/414/CEE relativa l'immissione in commercio dei prodotti fitosanitari Dir. 67/548: Direttiva 67/548/CEE relativa alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura delle sostanze pericolose

*** Sostanza soggetta a restrizioni ai sensi della direttiva 96/22/CE del Consiglio concernente il divieto d'utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica o tireostatica e delle sostanze ß-agoniste nelle produzioni animali.

Tabella 4: Sostanze per le quali la relazione BKH non ha fornito dati sufficienti (= 435)

29082-74-4 // Ottaclorostirene (chemno 190)

11081-15-5 // Fenolo isoottilico (chemno 253)

119-61-9 // Benzofenone (chemno 541)

68-12-2 // Dimetilformamide (DMFA) (chemno 545)

106-93-4 // Dibromoetano (EDB) (chemno 169)

106-89-8 // Epichloroidrina (1-cloro-2,3-epossipropano) (chemno 348)

35693-99-3 // PCB 52 (2,2';5,5'-tetraclorobifenile) (chemno 419)

3734-48-3 // Clordene (chemno 13)

39765-80-5 // Trans-nonacloro (chemno 25)

1024-57-3 // Eptacloro epossido (chemno 177)

4685-14-7 // Paraquat = 1,1'-dimetil-4,4'-dipiridilio (chemno 183)

103-23-1 // Bis(2-etilessil)adipato (chemno 277)

84-61-7 // Dicicloesil ftalato (DCHP) (chemno 280)

84-66-2 // Dietilftalato (DEP) (chemno 281)

92-52-4 // Difenile (chemno 370)

38380-07-3 // PCB 128 (2,2',3,3',4,4'-esaclorobifenile) (chemno 405)

135-19-3 // 2-naftolo (chemno 444)

108-05-4 // Vinilacetato (chemno 564)

17804-35-2 // Benomil (chemno 1)

116-06-3 // Aldicarb (chemno 3)

63-25-2 // Carbaril (chemno 5)

1563-66-2 // Carbofuran (chemno 6)

72490-01-8 // Fenossicarb (chemno 7)

16752-77-5 // Metomil (chemno 8)

93-76-5 // 2,4,5-T = Acido 2,4,5-triclorofenossiacetico (chemno 26)

69806-50-4 // Fluazifop-butile (chemno 28)

76578-14-8 // Quizalofop-etile (chemno 30)

2971-22-4 // 1,1,1-tricloro-2,2-bis(4-clorofenil)etano (chemno 31)

34113-46-7 // o,p'-DDA (chemno 46)

53-19-0 // o,p'-DDD (chemno 48)

3424-82-6 // o,p'-DDE (chemno 49)

14835-94-0 // o,p'-DDMU (chemno 50)

789-02-6 // o,p'-DDT (chemno 51)

72-54-8 // p,p'-DDD (chemno 53)

72-55-9 // p,p'-DDE (chemno 54)

3563-45-9 // Tetracloro DDT = 1,1,1,2-tetracloro-2,2-bis(4-clorofenil)etano (chemno 58)

32809-16-8 // Procimidone (chemno 62)

40487-42-1 // Pendimetalina (chemno 64)

29091-21-2 // Prodiamina (chemno 65)

1582-09-8 // Trifluralina (chemno 66)

79-44-7 // Dimetilcarbammil cloruro (chemno 67)

8018-01-7 // Mancozeb (chemno 68)

9006-42-2 // Metiram (Metiram complesso) (chemno 71)

142-59-6 // Nabam (chemno 72)

319-85-7 // Beta-HCH (chemno 76)

319-86-8 // Delta-HCH (chemno 77)

608-73-1 // Esaclorocicloesano = HCH misto (chemno 79)

1689-84-5 // Bromoxynil (chemno 80)

1689-83-4 // Ioxynil (chemno 81)

3567-62-2 // 1-(3,4-diclorofenil)-3-metilurea (chemno 83)

35367-38-5 // Diflubenzuron (chemno 84)

96-45-7 // Etilene tiourea (chemno 86)

14868-03-2 // Bis-OH-MDDE (chemno 90)

2971-36-0 // Bis-OH-metossicloro = 1,1,1-tricloro-2,2-bis(4-idrossifenil)etano (HTPE) (chemno 91)

2132-70-9 // MDDE (chemno 92)

72-43-5 // Metossicloro (chemno 93)

72-43-5 // p,p'-metossicloro (chemno 96)

30560-19-1 // Acefato (chemno 98)

470-90-6 // Clorfenvinfos (chemno 99)

2921-88-2 // Clorpirifos (chemno 100)

50-18-0 // Ciclofosfamide (chemno 101)

682-80-4 // Demefion (chemno 102)

919-86-8 // Demeton-s-metile (chemno 103)

62-73-7 // Diclorvos (chemno 105)

2597-03-7 // Elsan = dimefentoato (chemno 107)

122-14-5 // Fenitrotion (chemno 108)

2540-82-1 // Formotion (chemno 110)

51276-47-2 // Glufosinato (chemno 111)

7786-34-7 // Mevinfos = Fosdrin (chemno 116)

1113-02-6 // Ometoato (chemno 117)

301-12-2 // Ossidemeton-metile (chemno 118)

13171-21-6 // Fosfamidone (chemno 120)

13593-03-8 // Quinalfos = Chinalfos (chemno 121)

299-84-3 // Ronnel = fenchlorfos (chemno 122)

22248-79-9 // Tetraclorvinfos = Gardona (chemno 123)

52-68-6 // Triclorfon = Dipterex (chemno 124)

82657-04-3 // Bifentrin (@Talstar) (chemno 126)

584-79-2 // Bioalletrina = d- trans alletrina (chemno 127)

91465-08-6 // Cialotrina (@Karate) (chemno 128)

52315-07-8 // Cipermetirina (chemno 129)

52918-63-5 // Deltametrina (chemno 130)

66230-04-4 // Esfenvalerate (chemno 131)

26002-80-2 // Fenotrina = sumitrina (chemno 132)

51630-58-1 // Fenvalerate (chemno 133)

69409-94-5 // Fluvalinate (chemno 134)

52645-53-1 // Permetrina (chemno 135)

10453-86-8 // Resmetrina (chemno 136)

314-40-9 // Bromacil (chemno 138)

60168-88-9 // Fenarimol (chemno 139)

1918-02-1 // Picloram (chemno 140)

21725-46-2 // Cianazina (chemno 144)

94361-07-6 // Ciproconazole (chemno 145)

119446-68-3 // Difenoconazole (chemno 146)

2593-15-9 // Etridiazole (chemno 149)

65277-42-1 // Ketoconazolo (chemno 152)

21087-64-9 // Metribuzin (chemno 153)

66246-88-6 // Penconazole (chemno 154)

60207-90-1 // Propiconazolo (chemno 155)

107534-96-3 // Tebuconazolo (chemno 157)

886-50-0 // Terbutrina (chemno 158)

123-88-6 // Triadimenolo (chemno 160)

33089-61-1 // Amitraz (chemno 165)

6164-98-3 // Clordimeform (chemno 166)

74115-24-5 // Clofentezina (chemno 167)

96-12-8 // Dibromocloropropano (DBCP) (chemno 168)

25550-58-7 // Dinitrofenolo (chemno 170)

88-85-7 // Dinoseb (chemno 171)

80844-07-1 // Ethofenprox (chemno 172)

76674-21-0 // Flutriafol (chemno 174)

2439-99-8 // Glifosato (chemno 175)

2212-67-1 // Molinato (chemno 180)

88671-89-0 // Miclobutanil (chemno 181)

82-68-8 // Pentacloronitrobenzene (PCNB) (chemno 184)

51-03-6 // Piperonilbutossido (chemno 185)

7287-19-6 // Prometrina (chemno 186)

104-51-8 // n-Butilbenzene (chemno 189)

12002-48-1 // Triclorobenzene (chemno 193)

25167-81-1 // Diclorofenolo (chemno 197)

608-93-5 // Pentaclorobenzene (chemno 199)

87-86-5 // Pentaclorofenolo (PCP) (chemno 200)

87-26-3 // 2-sec-pentilfenolo = 2-(1-metilbutil)fenolo (chemno 201)

1131-60-8 // 4-cicloesilfenolo (chemno 203)

1009-11-6 // 4-idrossi-n-butirrofenone (chemno 205)

70-70-2 // 4-idrossipropiofenone (chemno 206)

104-40-5 // 4-nonilfenolo (4-NP) (chemno 208)

20427-84-3 // 4-nonilfenolo etossilato (NP2EO) (chemno 209)

3115-49-9 // Acido 4-nonilfenossiacetico (chemno 211)

99-71-8 // 4-sec-butilfenolo = 4-(1-metilpropil)fenolo (chemno 213)

94-06-4 // 4-sec-pentilfenolo = 4-(1-metilbutil)fenolo = p-sec-amilfenolo (chemno 214)

7786-61-0 // 4-vinilguaiacol (4-VG) (chemno 218)

2628-17-3 // 4-vinilfenolo (4-VP) (chemno 219)

27986-36-3 // Etanolo, 2-(nonilfenossi)- (chemno 220)

1322-97-0 // Etanolo, 2-(ottilfenossi)- = etossilato di ottilfenolo (chemno 221)

9036-19-5 // Glicoli, polietilene, mono((1,1,3,3-tet = Poli(ossi-1,2-etandiile), .alfa.-[(1,1,3,3-tetrametilbutil)fenile]-.omega.-idrossi- (chemno 223)

9002-93-1 // Glicoli, polietilene, mono(p-(1,1,3,3-t = Octoxynol = Poli(ossi-1,2-etandiile), alpha-(4-(1.1.3.3.-tetrametil-butil)fenile)-omega-idrossi- (chemno 224)

26027-38-3 // Glicoli, polietilene, mono(p-nonilfenil)- (chemno 225)

9016-45-9 // Nonilfenolo etossilato (chemno 229)

27193-28-8 // Fenolo, (1,1,3,3-tetrametilbutil)- = Ottilfenolo (chemno 238)

27985-70-2 // Fenolo, (1-metileptil)- (chemno 239)

3884-95-5 // Fenolo, 2-(1,1,3,3-tetrametilbutil)- (chemno 241)

17404-44-3 // Fenolo, 2-(1-etilesile)- (chemno 242)

18626-98-7 // Fenolo, 2-(1-metilesile)- (chemno 243)

37631-10-0 // Fenolo, 2-(1-propilpentil)- (chemno 244)

949-13-3 // Fenolo, 2-ottil- (chemno 245)

3307-00-4 // Fenolo, 4-(1-etilesile)- (chemno 247)

1818-08-2 // Fenolo, 4-(1-metileptil)- (chemno 248)

3307-01-5 // Fenolo, 4-(1-propilpentil)- (chemno 249)

1806-26-4 // Fenolo, 4-ottil- (chemno 251)

51811-79-1 // Poli(ossi-1,2-etandiile), alpha-(nonilfenil)-omega-idrossi- ramificato (chemno 262)

9014-90-8 // Poli(ossi-1,2-etandiile), alpha-sulfo-omega-nonilfenossi (chemno 267)

25013-16-5 // tert-butilidrossianisolo (BHA) (chemno 271)

117-84-0 // Acido 1,2-benzenedicarbossilico, diottil estere (chemno 276)

84-75-3 // Di-n-esil ftalato(DnHP) = Diesilftalato (DHP) (chemno 287)

131-18-0 // Di-n-pentil ftalato(DPP) = Dipentilftalato (chemno 289)

131-16-8 // Di-n-propil ftalato(DprP) = Dipropilftalato (chemno 290)

4376-20-9 // Mono 2 etil esilftalato (MEHP) (chemno 291)

131-70-4 // Mono ftalato di n-butile (chemno 292)

33204-76-1 // 2,6-cis-difenilesametilciclotetrasilossano - 2,6-cis-[(PhMeSiO)2(Me2SiO)2][ (chemno 295)

30026-85-8 // Difenilesametilciclotetrasilossano [(PhMeSiO)2(Me2SiO)2] (chemno 297)

56-33-7 // Difeniltetrametildisilossilano PhMe2-SiOSiMe2Ph (chemno 299)

10448-09-6 // Fenileptametilciclotetrasilossilano [(PhMeSiO)(Me2SiO)3] (chemno 301)

28994-41-4 // Fenil-2-idrossifenilmetano = 2-benzilfenolo = o-benzilfenolo (chemno 304)

101-53-1 // Fenil-4-idrossifenilmetano = 4-benzilfenolo = p-benzilfenolo (chemno 305)

2081-08-5 // 1,1-bis(4-idrossifenil)etano (chemno 308)

2081-32-5 // 1,1-bis(4-idrossifenil)-iso-pentano (chemno 310)

4731-84-4 // 1,1-bis(4-idrossifenil)-n-butano (chemno 311)

3373-03-3 // 1,1-bis(4-idrossifenil)-n-eptano (chemno 312)

24362-98-9 // 1,1-bis(4-idrossifenil)-n-esano (chemno 313)

1576-13-2 // 1,1-bis(4-idrossifenil)-n-propano (chemno 314)

25036-25-3 // 2,2'-bis(2-(2,3-epossipropossi)fenil)-propano (chemno 317)

6807-17-6 // 2,2-bis(4-idrossifenil)-4-metil-n-pentano (chemno 320)

77-40-7 // 2,2-bis(4-idrossifenil)-n-butano = bisfenolo B (chemno 321)

14007-30-8 // 2,2-bis(4-idrossifenil)-n-esano (chemno 323)

131-54-4 // 2,2'-diidrossi-4,4'-dimetossibenzofenone (chemno 327)

52479-85-3 // 2,3,4,3',4',5'-esaidrossibenzofenone (chemno 328)

131-56-6 // 2,4-diidrossibenzofenone (chemno 330)

611-99-4 // 4,4'-diidrossibenzofenone (chemno 335)

620-92-8 // Bis(4-idrossifenil)metano (chemno 340)

25085-99-8 // Bisfenolo A-diglicidil etere polimero (mw<700) (chemno 343)

81-92-5 // 2-[bis(4-idrossifenil)metil]alcole benzilico = Fenoloftalolo (chemno 355)

77-09-8 // 3,3'-bis(4-idrossifenil)ftalide = Fenolftaleina (chemno 356)

4081-02-1 // Bis(4-idrossifenil)fenilmetano (chemno 360)

1806-29-7 // 2,2'-diidrossibifenile = 2,2'-bifenolo (chemno 367)

92-88-6 // 4,4'-diidrossibifenile = 4,4'-bifenolo (chemno 368)

92-69-3 // 4-idrossibifenile = 4-fenilfenolo (chemno 369)

53905-30-9 // 2-idrossi-2',5'-diclorobifenile (chemno 374)

53905-29-6 // 3-idrossi-2',5'-diclorobifenile (chemno 378)

53905-28-5 // 4-idrossi-2',5'-diclorobifenile (chemno 385)

23719-22-4 // 4-idrossi-2-clorobifenile (chemno 387)

4400-06-0 // 4-idrossi-3,4',5-triclorobifenile (chemno 389)

28034-99-3 // 4-idrossi-4'-clorobifenile (chemno 391)

2051-60-7 // PCB 1 (2-Chlorobiphenyl) (chemno 397)

2050-67-1 // PCB 11 (3,3'-diclorobifenile) (chemno 400)

2050-68-2 // PCB 15 (4,4'-diclorobifenile) (chemno 407)

37680-65-2 // PCB 18 (2,2',5-triclorobifenile) (chemno 411)

2051-61-8 // PCB 2 (3-clorobifenile) (chemno 412)

55702-46-0 // PCB 21 (2,3,4-triclorobifenile) (chemno 413)

2051-62-9 // PCB 3 (4-clorobifenile) (chemno 415)

13029-08-8 // PCB 4 (2,2'-diclorobifenile) (chemno 416)

34883-43-7 // PCB 8 (2,4'-diclorobifenile) (chemno 423)

11104-28-2 // PCB Aroclor 1221 (chemno 425)

11141-16-5 // PCB Aroclor 1232 (chemno 426)

90-15-3 // 1-naftolo (chemno 442)

1125-78-6 // 5,6,7,8-tetraidro-2-naftolo = 6-idrossitetralina (chemno 445)

15231-91-1 // 6-bromo-2-naftolo (chemno 446)

530-91-6 // Tetraidronaftolo-2 (chemno 449)

56-49-5 // 3-metilcolantrene (chemno 455)

57-97-6 // 7,12-dimetil-1,2-benzoantracene (chemno 457)

56-55-3 // Benzoantracene (chemno 461)

50-32-8 // Benzoapirene (chemno 462)

53-96-3 // n-2-fluorenilacetamide (chemno 464)

109333-34-8 // 1,2,3,7,8-PeBDD (chemno 466)

50585-46-1 // 1,3,7,8-Tetraclorodibenzodiossina (chemno 470)

50585-41-6 // 2,3,7,8-TeBDD (chemno 471)

50585-40-5 // 2,3-dibromo-7,8-diclorodibenzodiossina (chemno 473)

103456-39-9 // TeBDD (chemno 481)

303-38-8 // Acido 2,3-diidrossibenzoico (2,3-DHBA) (chemno 533)

94-82-6 // Acido 2,4-diclorofenossibutirrico = 2,4-DB (chemno 534)

490-79-9 // Acido 2,5-diidrissibenzoico (2,5-DHBA) (chemno 535)

106-47-8 // 4-cloroanilina (chemno 537)

57-12-5 // Cianuro (chemno 544)

482-49-5 // Acido doisynolico (chemno 546)

64529-56-2 // Etiozina (chemno 547)

537-98-4 // Acido ferulico (FA) (chemno 549)

533-73-3 // Idrossi-idrochinone (chemno 551)

72-33-3 // Mestranolo (chemno 553)

19044-88-3 // Oryzalin (chemno 555)

7400-08-0 // Acido p-coumarico (PCA) (chemno 556)

23950-58-5 // Propizammida = Pronamide (chemno 559)

463-56-9 // Tiocianato (chemno 563)

No CAS 001 // Carbamato (chemno 4)

2597-11-7 // 1-idrossiclordene (chemno 9)

No CAS 002 // Cis-nonacloro (chemno 14)

65148-76-7 // 3-MeO-o,p'-DDA (chemno 32)

65148-80-3 // 3-MeO-o,p'-DDE (chemno 33)

43216-70-2 // 3-OH-o,p'-DDT (chemno 34)

65148-81-4 // 4-MeO-o,p'-DDE (chemno 35)

65148-72-3 // 4-MeO-o,p'-DDT (chemno 36)

65148-77-8 // 5-MeO-o,p'-DDA (chemno 37)

65148-75-6 // 5-MeO-o,p'-DDD (chemno 38)

65148-82-5 // 5-MeO-o,p'-DDE (chemno 39)

65148-74-5 // 5-MeO-o,p'-DDT (chemno 40)

65148-73-4 // 5-OH-o,p'-DDT (chemno 41)

No CAS 003 // Metaboliti del DDT (chemno 43)

4329-12-8 // m,p'-DDD (chemno 45)

65148-83-6 // o,p'-DDA-glicinato = N-[(2-clorofenil)(4-clorofenil)acetil]glicina (chemno 47)

No CAS 084 // p,p'-DDA (chemno 52)

No CAS 085 // p,p'-DDMU (chemno 55)

88378-55-6 // 3,5-diclorofenilcarbaminacido-(1-carbossi-1-metil)-allile (chemno 59)

83792-61-4 // Ammide dell'acido N-(3,5-diclorofenil)-2-idrossi-2-metil-3-butenoico (chemno 61)

17356-61-5 // 1-(3,4-diclorofenil)-3-metossiurea (chemno 82)

No CAS 096 // 1,1-tricloro-2,2-bis(4-idrossifenil)etano (HPTE) (chemno 88)

30668-06-5 // 1,3-dicloro-2,2-bis(4-metossi-3-metilfenil)propano (chemno 89)

75938-34-0 // Mono-OH-MDDE (chemno 94)

28463-03-8 // Mono-OH-metossicloro (chemno 95)

No CAS 108 // 1-metil-2-metilcarbamoilvinildimetil-fosfato (chemno 97)

70393-85-0 // Glufosinato-ammonio (chemno 112)

No CAS 122 // Metalodemeton (chemno 114)

No CAS 005 // Piretrina (chemno 125)

No CAS 123 // Pretroidi sintetici (chemno 137)

No CAS 120 // Bitertanolo (chemno 143)

No CAS 121 // Epiconazolo (chemno 147)

No CAS 008 // Epoxiconazolo (chemno 148)

No CAS 130 // Febuconazolo (chemno 150)

No CAS 009 // Indolo(3.2-b)carbazolo (ICZ) (chemno 151)

No CAS 007 // Triazine (ad es. atrazina) (chemno 161)

71751-41-2 // Abamectin (chemno 162)

No CAS 132 // Fipronil (chemno 173)

3555-44-0 // Imazalil (chemno 178)

NO CAS 129 // Thiazopyr (chemno 188)

No CAS 010 // Stireni (ad es. dimeri and trimeri) (chemno 192)

53792-11-3 // Acido carbonico 4-(4-idrossifenil)-2,2,6,6-tetrametilcicloesano (chemno 202)

No CAS 133 // 4-idrossi-alchilfenolo (chemno 204)

1805-61-4 // 4-iso-pentilfenolo = 4-(3-metilbutil)fenolo (chemno 207)

14409-72-4 // 4-nonilfenol-nonaetossilato (Tergitol NP 9) (chemno 210)

No CAS 016 // Acido 4-nonilfenossicarbossilico (NP1EC) (chemno 212)

No CAS 013 // 4-terz-pentilfenolo = p-tert-Amylphenol (chemno 217)

9040-65-7 // Formaldeide, polimero con nonilfenolo (chemno 222)

2717-05-5 // Eptaottatricosan-1-olo, 23-(nonilfenossi)3,6,9,12,15,18,21-nonilfenolo monoetossilato (chemno 226)

No CAS 102 // Anidride maleica, monoestere con nonilfenolo etossilato, neutralizzata com prodotti delal reazione come dipropilentriammina (chemno 227)

No CAS 015 // Acido nonilfenolcarbossilico (chemno 228)

No CAS 017 // Acido carbossilio nonilfenoletossilato (chemno 230)

No CAS 104 // Nonilfenoletossilato con 9<EO<19 (chemno 231)

No CAS 103 // Nonilfenoletossilato con EO<9 (chemno 232)

No CAS 105 // Nonilfenoletossilato con EO>19 (chemno 233)

No CAS 106 // Nonilfenoletileneossifosfato (chemno 234)

No CAS 014 // Octilfenolo-5-etiossilato(chemno 235)

9004-87-9 // Octilfenolo-7 = Poli(ossi-1,2-etandiile), alpha-(iso-octilfenil)-omega-idrossi- (chemno 236)

No CAS 012 // Pentanonilfenoli (chemno 237)

1331-54-0 // (2-etilesil)-fenolo (chemno 240)

26401-75-2 // 2-sec-ottilfenolo (chemno 246)

27013-89-4 // 4-isoottilfenolo (chemno 250)

27214-47-7 // 4-sec-ottilfenolo (chemno 252)

67554-50-1 // Ottilfenolo (chemno 255)

93891-78-2 // Sec-ottilfenolo (chemno 256)

52623-95-7 // Poli(ossi-1,2-etandiile), alpha-((1.1.3.3.-tetrametil-butil)fenil)-omega-idrossifosfato (chemno 257)

81642-15-1 // Poli(ossi-1,2-etandiile), alpha-(3-ottilfenil)-omega-idrossi (chemno 258)

51651-58-2 // Poli(ossi-1,2-etandiile), alpha-(4-isoottilfenil)-omega-idrossi- (chemno 259)

68891-21-4 // Poli(ossi-1,2-etandiile), alpha-(dinonilfenil)-omega-idrossi- ramificato (chemno 260)

37205-87-1 // Poli(ossi-1,2-etandiile), alpha-(iso-nonilfenil)-omega-idrossifosfato (chemno 261)

68412-54-4 // Poli(ossi-1,2-etandiile), alpha-(nonilfenil)-omega-idrossi- ramificato (chemno 263)

9036-89-2 // Poli(ossi-1,2-etandiile), alpha-(ottilfenil)-omega-idrossi- (chemno 264)

68987-90-6 // Poli(ossi-1,2-etandiile), alpha-(ottilfenil)-omega-idrossi- ramificato (chemno 265)

60864-33-7 // Poli(ossi-1,2-etandiile), alpha-(fenilmetil)-omega-((1.1.3.3.-tetrametil-butil)-fenossi) (chemno 266)

55348-40-8 // Poli(ossi-1,2-etandiile), alpha-solfo-omega-((1.1.3.3.-tetrametil-butil)-fenossi) (chemno 268)

109909-39-9 // Poli(ossi-1,2-etandiile), alpha-solfo-omega(2,4,6-tris(1-metilpropil)fenossi)- sale sodico (chemno 269)

69011-84-3 // Poli(ossi-1,2-etandiile), alpha-solfo-omega-(ottilfenil)- ramificato, sale sodico (chemno 270)

No CAS 020 // Paraffine clorurate a catena intermedia (chemno 272)

No CAS 021 // Paraffine clorurate a catena lunga (chemno 273)

No CAS 019 // Paraffine clorurate a catena corta (chemno 274)

89-69-5 // Diisobutilftalato (chemno 282)

No CAS 024 // Diottilftalato (DOP) (chemno 285)

No CAS 022 // Ftalato di diottile (DnOP) (chemno 288)

No CAS 023 // Ftalati (chemno 293)

31751-59-4 // 2,4-trans-difeniltetrametil-ciclotrisilossano - 2,4-trans-[(PhMeSiO)2(Me2SiO)] (chemno 294)

33204-77-2 // 2,6-trans-difenilesametil-ciclotetrasilossano - 2,6-trans-[(PhMeSiO)2(Me2SiO)2] (chemno 296)

51134-25-9 // Difeniltetrametil-ciclotrisilossano [(PhMeSiO)2(Me2SiO)] (chemno 298)

35964-76-2 // o-Tolileptametilciclotetrasilossano [(o-TolylMeSiO)(Me2SiO3)] (chemno 300)

17156-72-8 // Fenilesametilciclotetrasilossano [(PhHSiO)(Me2SiO)3] (chemno 302)

17964-44-2 // PhMe[SiCH2CH2SiMePhO] (chemno 303)

92569-29-4 // 1,1-bis(4-idrossifenil)-2-etil-n-butano (chemno 306)

No CAS 025 // 1,1-bis(4idrossifenil)-2-n-propilpentano (chemno 307)

1844-00-4 // 1,1-bis(4-idrossifenil)-isobutano (chemno 309)

7615-24-9 // 2,2,5,5-tetra(4-idrossifenil)-n-esano (chemno 315)

No CAS 027 // 2,2,6,6-tetrametil-4,4-bis(4-idrossifenil)-n-eptano(chemno 316)

3555-19-9 // 2,2-bis(4-idrossifenil)-3-metil-n-butano (chemno 319)

41709-94-8 // 2,2-bis(4-idrossifenil)-n-eptano (chemno 322)

6052-90-0 // 2,2-bis(4-idrossifenil)-n-ottano (chemno 324)

4204-58-4 // 2,2-bis(4-idrossifenil)-n-pentano (chemno 325)

31127-54-5 // 2,3,4,4'-tetraidrossibenzofenone (chemno 329)

10196-77-7 // 3,3-bis(4-idrossifenil)-n-esano(chemno 331)

3600-64-4 // 3,3-bis(4-idrossifenil)-n-pentano (chemno 332)

7425-79-8 // 4,4-bis(4-idrossifenil)-n-eptano (chemno 333)

No CAS 026 // 4,4-bis(4-idrossifenil)-n-ottano (chemno 334)

21388-77-2 // 4-idrossifenil-4'-metossifenilmetano (chemno 336)

57547-76-9 // 5,5-bis(4-idrossifenil)-n-nonano (chemno 337)

59176-75-9 // 6,6-bis(4-idrossifenil)-n-undecano (chemno 338)

10193-50-7 // Bis(3-idrossifenil)metano (chemno 339)

36425-15-7 // Bisfenolo A-(epicloridrina) metacrilato polimero (chemno 341)

25068-38-6 // Bisfenolo A-(epicloridrina) polimero (chemno 342)

105839-18-7 // Bisfenolo-A C16 o C18 polimerizzato, butilglicidiletere, epicloridrina o 1AN,N'-bis(2aminoetil)etano-1,2-diammina (chemno 344)

No CAS 098 // Polimero della formaldeide al cresolo-bisfenolo-A (chemno 345)

66070-77-7 // Polimero di olio di ricino disidratato con bisfenolo-A-epciloridrina (chemno 346)

98824-88-5 // Bisfenolo-A/F-epicloridrina, prodotti della reazione, C12-C14 alifatici ... (DER 353) (chemno 347)

25085-75-0 // Formaldeide, polimero con 4,4'-(1-metilidene)bis(fenolo) (chemno 349)

93572-41-9 // Olio di lino, prodotti della reazione con 1-[[2-[(2-amminoetil)ammin)-3-fenossi-2 propanolo, bisfenolo- A-diglicidil etere, formaldeide o pentaetilenamina (chemno 350)

No CAS 028 // Tetrabromo bisfenolo-A (TBBP-A) (chemno 351)

115489-12-8 // 1,1-bis(4-idrossifenil)-1-(4-metossifenil)etano (chemno 352)

1571-75-1 // 1,1-bis(4-idrossifenil)-1-feniletano(chemno 353)

No CAS 029 // Lattone dell'acido 2,4-diidrossitrifenilmetancarbossilico (chemno 354)

135505-63-4 // 4-idrossifenil-di-a-naftilmetano(chemno 357)

791-92-4 // 4-idrossitrifenilmetano (chemno 358)

115481-73-7 // Bis(4-idrossifenil)[(2-fenossisulfonil)fenil]metano (chemno 359)

630-95-5 // Difenil-a-naftilcarbinolo (chemno 361)

4865-83-2 // 1,3-bis(4-idrossifenil)pentano (chemno 362)

2549-50-0 // 1,3-bis(4-idrossifenil)propano (chemno 363)

85-95-0 // 2,4-bis(4-idrossifenil)-3-etil esano (chemno 364)

No CAS 030 // 2,4-bis(4-idrossifenil)-3-etil pentano(chemno 365)

140131-31-3 // 3,5-bis(4-idrossifenil)eptano (chemno 366)

No CAS 127 // 2,4-6-triclorobifenile (chemno 372)

No CAS 124 // 2,5-diclorobifenile (chemno 373)

No CAS 128 // 3,4',5-triclorobifenile (chemno 375)

No CAS 125 // 3,5-diclorobifenile (chemno 376)

67651-37-0 // 3-idrossi-2',3',4',5'-tetraclorobifenile (chemno 377)

100702-98-5 // 4,4'-diidrossi-2,3,5,6-tetraclorobifenile (chemno 379)

56858-70-9 // 4,4'-diidrossi-2'-clorobifenile (chemno 380)

13049-13-3 // 4,4'-diidrossi-3,3',5,5'-tetraclorobifenile (chemno 381)

53905-33-2 // 4-idrossi-2,2',5'-triclorobifenile (chemno 382)

67651-34-7 // 4-idrossi-2',3',4',5'-tetraclorobifenile (chemno 383)

14962-28-8 // 4-idrossi-2',4',6'-triclorobifenile (chemno 384)

79881-33-7 // 4-idrossi-2',6'-diclorobifenile (chemno 386)

No CAS 040 // 4-idrossi-3',3',4',5'-tetraclorobifenile (chemno 388)

No CAS 126 // 4-idrossi-3,5-diclorobifenile (chemno 390)

No CAS 097 // 4-OH-2,2',4',5,5'-pentaclorobifenile (chemno 392)

54991-93-4 // Clophen A30 (chemno 393)

8068-44-8 // Clophen A50 (chemno 394)

No CAS 038 // Miscela di 2,3,4,5-tetraclorobifenile (PCB 61), 2,2',4,5,5'-ottaclorobifenile (PCB 101) e 2,2',3,3',4,4',5,5'-ottaclorobifenile (PCB 194) (chemno 395)

No CAS 039 // PCB 104 (2,2',4,6,6'-pentaclorobifenile) (chemno 398)

No CAS 041 // PCB 105 (2,3,3',4,4' -pentaclorobifenile) (chemno 399)

No CAS 092 // PCB 114 (2,3,4,4',5-pentaclorobifenile) (chemno 401)

No CAS 111 // PCB 118 (2,3',4,4',5-pentaclorobifenile) (chemno 402)

No CAS 042 // PCB 122 (2,3,3',4,5 -pentaclorobifenile) (chemno 403)

No CAS 037 // PCB 126 (3,3',4,4',5-pentaclorobifenile) (chemno 404)

No CAS 110 // PCB 28 (2,4,4'-triclorobifenile) (chemno 414)

No CAS 036 // PCB Aroclor 1016 (chemno 424)

No CAS 035 // Metaboliti idrossici dei PCB (chemno 431)

No CAS 087 // PCB138 (chemno 432)

No CAS 088 // PCB180 (chemno 433)

No CAS 134 // Etere difenilico policlorurato (chemno 434)

12642-23-8 // PCT Aroclor 5442 (chemno 440)

617883-33-8 // Terfenili policlorurati = PCT (miscela) (chemno 441)

553-39-9 // Acido 2-idrossi-6-naftilpropionico (chemno 443)

No CAS 031 // Halowax 1014 (chemno 447)

No CAS 032 // Miscela di 1,2,3,5,6,7-esacloronaftalene e 1,2,3,6,7-esacloronaftalene (chemno 448)

20291-73-0 // 1,9-dimetilfenantrene (chemno 450)

573-22-8 // 1-osso-1,2,3,4-tetraidrofenantrene (chemno 451)

58024-06-9 // 2,8-diidrossi-4b,5,6,10b,11,12-esaidrocrisene (chemno 452)

No CAS 089 // 2,8-diidrossi-5,6,11,12,13,14-esaidrocrisene (chemno 453)

56614-97-2 // 3,9-diidrossibenzo(a)antracene (chemno 454)

7099-43-6 // 5,6-ciclopenta-1,2-benzoantracene (chemno 456)

No CAS 047 // 9,10-diidrossi-9,10-dietil-9,10-diidro-1,2,5,6-dibenzoantracene (chemno 458)

63041-53-2 // 9,10-diidrossi-9,10-di-n-butil-9,10-diidro-1,2,5,6-dibenzoantracene (chemno 459)

63041-56-5 // 9,10-diidrossi-9,10-di-n-propil-9,10-diidro-1,2,5,6-dibenzoantracene (chemno 460)

5684-12-8 // Acido deidrodoisynolico = Aido bisdeidrodoisynolico (chemno 463)

No CAS 048 // IPA = Idrocarburi policiclici aromatici (chemno 465)

No CAS 112 // 1,2,4,7,8-PeCDD (chemno 468)

No CAS 115 // 1,3,7,8-TeBCDD (chemno 469)

109333-32-6 // 2,8-dibromo-3,7-diclorodibenzodiossina (chemno 474)

131167-13-0 // 2-bromo-1,3,7,8-tetraclorodibenzodiossina (chemno 475)

No CAS 093 // 2-bromo-3,7,8-triclorodibenzodiossina (chemno 476)

97741-74-7 // 7-bromo-2,3-diclorodibenzodiossina (chemno 477)

112344-57-7 // 8-metil-2,3,7-triclorodibenzodiossina (chemno 478)

No CAS 049 // Diossine/Furani = PCDD/PCDF (chemno 479)

No CAS 113 // TeBCDD (chemno 480)

125652-16-6 // 6-etil-1,3,8-triclorodibenzofurano (chemno 490)

125652-13-3 // 6-i-propil-1,3,8-triclorodibenzofurano (chemno 491)

118174-38-2 // 6-metil-1,3,8-triclorodibenzofurano (chemno 492)

139883-51-5 // 6-metil-2,3,4,8-tetraclorodibenzofurano (chemno 493)

172485-97-1 // 6-metil-2,3,8-triclorodibenzofurano (chemno 494)

125652-14-4 // 6-n-propil-1,3,8-triclorodibenzofurano (chemno 495)

125652-12-2 // 6-t-butil-1,3,8-triclorodibenzofurano (chemno 496)

103124-72-7 // 8-bromo-2,3,4-triclorodibenzofurano (chemno 497)

139883-50-4 // 8-metil-1,2,4,7-tetraclorodibenzofurano (chemno 498)

172485-96-0 // 8-metil-1,3,6-triclorodibenzofurano (chemno 499)

172485-98-2 // 8-metil-1,3,7-triclorodibenzofurano (chemno 500)

172486-00-9 // 8-metil-2,3,4,7-tetraclorodibenzofurano (chemno 501)

172485-99-3 // 8-metil-2,3,7-triclorodibenzofurano (chemno 502)

No CAS 052 // Allenolic acid (chemno 539) ---

No CAS 056 // Azadirachtin (chemno 540)

No CAS 055 // Biochanin A (chemno 542)

No CAS 054 // Formononetina (chemno 550)

No CAS 135 // Iodio radioattivo (chemno 552)

No CAS 091 // Metilterziariobutil etere (MTBE) (chemno 554)

No CAS 109 // TEPA (chemno 561)

No CAS 136 // Tetracloro benziltolueni (chemno 562)

Tabella 5: Sostanze che sulla base dei dati disponibili possono essere ritenute prive di effetti sul sistema endocrino (11)

108-95-2 // Fenolo (chemno 558)

55-38-9 // Fenthion (chemno 109)

68515-49-1 // Acido 1,2-benzendicarbossilico, esteri alchilici di-C9-11-ramificati, arricchiti in C10 (DIDP) (chemno 275)

107-21-1 // Etilen glicole (etan-1,2-diolo) (chemno 548)

7429-90-5 // Allumino (chemno 504)

7440-43-9 // Cadmio (chemno 505)

1332-40-7 // Ossicloruro di rame (chemno 506)

7758-98-7 // Solfato di rame (chemno 507)

7439-92-1 // Piombo (chemno 508)

7439-97-6 // Mercurio (chemno 509)

22967-92-6 // Metilmercurio (chemno 510)

Allegato 2

Simposio europeo sulle sostanze che alterano il sistema endocrino 18-20 giugno 2001, Aronsborg presso Bålsta, Svezia

Obiettivi:

* Scambio di informazioni e coordinamento a livello internazionale

- Scambio di informazioni e definizione dei settori di intervento che beneficerebbero di un coordinamento a livello internazionale per un utilizzo più veloce ed efficace delle risorse

- Identificazione dei mezzi e dei metodi di promozione del coordinamento internazionale

* Sviluppo di metodi d'analisi e strategie di test

- Valutazione dei progressi compiuti per lo sviluppo di metodi d'analisi nel quadro delle attività OCSE

- Analisi e messa a punto, di concerto tra Stati membri e Stati associati, di un'adeguata strategia di test conforme alla legislazione comunitaria in vigore e che tenga conto della nuova impostazione per la futura politica in materia di sostanze chimiche

- Definizione degli orientamenti della ricerca per sostenere lo sviluppo di metodi d'analisi e strategie di test a livello OCSE

* Ricerca e sviluppo

- Revisione dei dati più recenti sugli effetti connessi all'alterazione del sistema endocrino

- Condivisione dei risultati, sfruttamento delle sinergie e coordinamento dei lavori tra i ricercatori europei che partecipano a progetti di ricerca nazionali e comunitari e con le attività di ricerca finanziate dall'industria.

* Messa a punto di programmi di monitoraggio

- Definizione delle attività di monitoraggio e relativi obiettivi, dati necessari e struttura concettuale dei programmi di monitoraggio in riferimento agli effetti sulla salute umana e sulla fauna selvatica e a sostanze specifiche

- Analisi di tutti i dati disponibili provenienti dagli Stati membri, dalle organizzazioni e dai repertori

- Analisi della disponibilità di strumenti adeguati per lo studio delle condizioni ambientali e di modelli per fare la stima dell'esposizione e definizione degli elementi fondamentali della ricerca, dello sviluppo e della convalida per la messa a punto di tali strumenti.

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